Anno 9 - Numero 25
Giovedì 24 settembre 2020
RIPARTE “LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI”, ALLO SPAZIO XNL DAL 26 SETTEMBRE AL 10 GENNAIO
S
abato 26 settembre riparte, dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria, la mostra “La Rivoluzione Siamo Noi - Collezionismo italiano contemporaneo”. La mostra, che resterà aperta fino al prossimo 10 gennaio 2021, sarà ancora ospitata negli spazi di XNL Piacenza Contemporanea, il centro culturale interamente dedicato all’arte contemporanea della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ricavato dalla ristrutturazione dell’ex sede Enel, in via Santa Franca, 36, un palazzo dei primi decenni del Novecento, di particolare pregio architettonico, restituito alla città. Sono oltre 150 le opere in mostra, che spaziano tra dipinti, sculture, fotografie, video e installazioni di autori come Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramović, Tomás Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin, Giorgio de Chirico. Le opere provengono da 18 collezioni d’arte, tra le più importanti in Italia, che indagano trasversalmente movimenti, stili e tendenze della contemporaneità. La rassegna è divisa in otto sezioni: Complicità, Domestiche alterazioni, Rovesciare il Mondo, Enigma, L’altro visto da sé, Controllare il caos, Esplorazioni, Spazi di Monocromia. Ciascuna rappresenta una collezione in un contesto ani-
mato da interferenze, suggestioni e scardinamenti temporali. La mostra non si esaurisce, però, a Palazzo Ex-Enel, ma si completa alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, dove lavori di artisti tra cui Ettore Spalletti, Wolfgang Laib, Fabio Mauri, Gregor Schneider, Pietro Roccasalva, dialogano con i capolavori dell’Ottocento e del Novecento, raccolti dall’imprenditore e collezionista piacentino Giuseppe Ricci Oddi che costituisce un fondamentale modello di riferimento. La rassegna ha lo scopo di proporre l’esperienza del collezionismo con protagonisti classici da Giorgio Morandi, ad Andy Warhol, fino a Michelangelo Pistoletto (di lui gli Uffizi di Firenze hanno eccezionalmente prestato Autoritratto con collezionista proveniente dalla collezione Gori) fino a realtà contemporanee con artisti quali Ghada Amer, Sislej Xhafa, Roberto Cuoghi, e tanti altri. Tra le novità di questa “riapertura” sono da segnalare, inoltre, altre quattro opere: tre lavori di Christo, recentemente scomparso, e una foto di Maurizio Cattelan. La mostra è una vera ‘collezione delle collezioni’ legata a passioni e gusti del nostro tempo, permettendo a tutti i visitatori di entrare in un vero e proprio “museo privato” ricco di sorprese, in sinergia con i collezionisti. L’esposizione è accompagnata
dalle video-interviste ai collezionisti raccolte in un unico documento realizzato da Roberto Dassoni insieme a Eugenio Gazzola. L’omaggio di Piacenza al collezionismo italiano, oltre mostrare vitalità e lungimiranza, permette di scoprire meglio il fenomeno del collezionismo nella sua globalità in un paese come l’Italia, dove spesso i collezionisti sono diventati il tramite per la diffusione dell’arte contemporanea: i collezionisti oggi, sempre più spesso, diventano partner dei musei e attraverso fondazioni,
donazioni, comodati, archivi, divulgano un’esperienza che un tempo rimaneva gelosamente custodita in spazi inaccessibili. “La Rivoluzione siamo Noi” è curata da Alberto Fiz, organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, col patrocinio del MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, della Regione EmiliaRomagna, con un progetto di allestimento di Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE e la consulenza scientifica del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano.