Eco di Piacenza 07/04/2016

Page 1

Anno 4 - Numero 13

I

l capolavoro di Giacomo Puccini torna a Piacenza dopo 12 anni. Dopo 12 anni torna al Teatro Municipale di Piacenza la “tragedia giapponese” di Giacomo Puccini Madama Butterfly, dedicata alla regine d'Italia Elena di Montenegro. L'opera, che debutta venerdì 8 aprile alle 20 e 30 e in replica domenica 10 aprile alle 15 e 30, è stata definita dallo stesso autore «l’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito». Puccini, infatti, dedicò tre anni a musicare questo soggetto giapponese di cui vide la rappresentazione teatrale a Londra, documentandosi sugli usi e i costumi del Sol Levante e frequentando alcune sue personalità per ottenere i dettagli più attendibili. A Piacenza l'opera pucciniana, che nasce da una coproduzione tra Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Goldoni di Livorno e Teatro Sociale di Rovigo, riprende l'allestimento del Teatro del Giglio di Lucca avvalendosi delle luci di Claudio Schmid e delle scene e dei costumi realizzati da Sandro Pasqualetto, che cura anche la regia dell'opera, e da Rosanna Monti. La direzione dell'Orchestra regionale dell'Emilia Romagna è affidata al maestro Valerio Galli mentre quella del Coro del Teatro Municipale di Piacenza a Corrado Casati. Protagonista nel ruolo della “dama farfalla”, traduzione letterale del nome Cio-CioSan, sarà Amarilli Nizza, Nozomi Kato vestirà i panni di Suzuki, Vincenzo Costanzo quelli di Pinkerton, mentre Sharpless sarà Mansoo Kim. A completare il cast saranno Federica Gatta (Kate Pinkerton), Luca Casalin

Giovedì 07 aprile 2016

Una struggente Madama Butterfly al Municipale

(Goro), Alessio Verna (doppio ruolo del principe Yamadori e Yakusidé), Cristian Saitta (Lo zio Bonzo) e Jinheon Song (Il commissario imperiale). La trama Sbarcato a Nagasaki,all'inizio del XX secolo, Pinkerton, ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d'avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Ciò Ciò San, termine giapponese che significa Madama Farfalla, in inglese Butterfly, acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese;

così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell'amato. Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console

Sharpless, per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all'uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo; dopo aver bendato il figlio, dietro un paravento, nella struggente e drammatica scena finale, Ciò-Ciò-San si suicida. Pinkerton si precipita nella stanza e trova Butterfly, morta, mentre il bambino, bendato, gioca con una bambola e una bandierina americana, ignaro, mentre il sipario scende.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.