Anno 4 - Numero 15
S
tarnuti, occhi e gola sempre irritati. Per molti la primavera è una stagione d’inferno, complice lo sbocciare di tante fastidiose allergie. Chi manifesta, in maniera ricorrente in questo periodo dell’anno, i sintomi sopra descritti può consultare il proprio medico e valutare se effettuare una visita specialistica. La pollinosi rappresenta uno dei più noti aspetti della patologia allergica che si manifesta con disturbi anche gravi delle funzioni respiratorie. La manifestazione allergica è provocata alla presenza in aria di corpuscoli che, insieme ai granuli pollinici, costituiscono l´aeroplancton (spore, batteri, acari). Recenti studi dimostrano che negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento dei soggetti interessati alla problematica soprattutto in ambito urbano. Tale situazione potrebbe dipendere dalla concomitanza di altri agenti irritanti (p.e. gli inquinanti atmosferici, inquinamento da riscaldamento e da motorizzazione, ed altri) a cui sono sottoposte le popolazioni cittadine. I pollini di maggiore interesse dal punto di vista allergenico appartengono alle seguenti famiglie botaniche: Graminacee, Urticacee (Parietaria) ed Oleacee (Olivo). Da diversi anni si sono osservati casi di sensibilizzazioni verso altri generi quali: Nocciolo e Carpini (Corilacee), Cipressi (Cupress./Taxacee), Ontano
Giovedì 21 aprile 2016
Eeetciù… benvenuta primavera!
La bella stagione non fa fiorire solo i fiori, ma anche le allergie. e Betulla (Betulacee), Ambrosia (Composite) e Pini (Pinacee). La loro diffusione viene, ormai da qualche anno, monitorata da Arpa alla stregua dell’inquinamento atmosferico. Sul sito www.arpa.emr.it è infatti possibile reperire tutti i bollettini meteo sulla concentrazione di pollini. Non solo,
è inoltre possibile compilare un questionario in cui fornire le proprie proposte per rendere sempre più funzionale questo servizio. Inoltre è recente anche l´attenzione posta alle spore fungine sia perché spesso possono essere responsabili di gravi complicazioni nelle patologie respiratorie, sia
per gli aspetti fitopatologici; in considerazione di questo nei centri di rilevazione di Arpa Emilia-Romagna, sono oggetto di monitoraggio e previsione le spore di Alternaria e di Stemphylium.
Informazioni recuperate dal sito di Arpa Emilia Romagna.