Investire Today 1 Aprile 2020

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Mercoledì 1 Aprile 2020

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A cura di

Intesa Sanpaolo / Con l’innovation center in prima fila nella ricerca avanzata contro il Covid-19 Integrae/ «Lo Stato agisca subito»

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Banche popolari /

Noi, essenziali per la ripresa dei territori - continua a pag 18

L’ORO TORNA RIFUGIO

fattori che lasciano prevedere una stagione all’insegna del rialzo. Prima fra tutte, la congiuntura del Il fascino dell’oro non tramonta mercato del denaro condiziomai, anche ai tempi dell’epideBalzato a 1700 dollari l’oncia è ripiegato ma è previsto in rialzo nata dalle scelte obbligate delle mia. La conferma arriva dalla banche centrali: l’oro, sostengoricerca annuale sulla ricchezza condotta su 700 family office dall’inglese Knight Franke, poco sotto i 1.700 dollari l’oncia, salvo poi ripiegare fino no gli esperti, sembra destinato a salire almeno finché autorevole bussola delle scelte dei patrimoni più solidi. a poco sopra 1.530 dollari sotto la pressione della crisi. non si esaurirà la tendenza al calo dei tassi che non è Dal sondaggio emerge che l’oro primeggia tra le scelte Non è stata una frenata isolata, ma una pioggia provo- certo all’orizzonte. Al proposito va poi sottolineato che di investimento davanti ai private equity ed all’immobi- cata in parte dalle vendite forzate di investitori in crisi “l’oro - come sostiene Giacomo Andreoli di Confinvest liare. In fondo alla classifica ci sono bond. Per non parla- di liquidità, in parte dalle prese di profitto dopo il mancato - se guardiamo all’andamento delle masse monetarie, re delle azioni, da cui è ancora prudente stare alla larga, taglio dei tassi da parte della Fed. Responsabili potrebbero è ancora a forte sconto rispetto ai valori del 2007”. In essere anche le banche centrali (Cina in testa), impegnate a un mondo dominato da interessi sottozero, l’appeal del nonostante i forti ribassi. Il gradimento per il metallo giallo si è però già tradot- far cassa in vista dello sforzo necessario per fronteggiare la lingotto è irresistibile. Senza tener conto delle ragioni to in un sensibile aumento delle quotazioni: il prezzo crisi di liquidità dell’economia. Ma si tratta probabilmente geopolitico e dell’assillo della sicurezza oltre a mille continua a pagina 2 > dell’oro è arrivato a sfiorare i massimi degli ultimi 7 anni di una frenata temporanea, cui si contrappongono diversi  DI UGO BERTONE

EDITORIALE Economia reale, e reti finanziarie il matrimonio è già realtà  DI MARCO MUFFATO

Investire nell’economia reale, nel sistema delle pmi da sempre punto di forza del Made in Italy, era urgente nel mondo di prima lo è ancora di più nel mondo che seguirà al Covid-19. Per questa ragione vanno seguite con interesse e attenzione le iniziative che provengono dal comparto della consulenza finanziaria volte a rendere disponibili strumenti finanziari come i fondi di private equity e di venture capital (un tempo di pertinenza esclusiva degli investitori istituzionali) per il grande pubblico degli investitori privati e con soglie d’ingresso alla portata di molte tasche. E’ il caso di un operatore come Azimut - e in questo numero di Investire Today a pagina 6 e proprio su questo tema riportiamo l’intervista all’ad e dg (della holding) Paolo Martini – che, primo player in Italia, ha “democratizzato” l’accesso ai private asset.

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E il petrolio soffre, ma non di virus

 DI GLORIA VALDONIO

In questa guerra non c’è un solo fronte che tiene, da quello sanitario a quello economico-finanziario, da quello politico-istituzionale a quello sociale. E non c’è trincea che offra riparo dal “nemico invisibile”. Così, insieme alle quotazioni dell’oro e di tutti i metalli, nelle ultime settimane sono precipitate anche quelle delle materie prime alimentari come mais, soia, zucchero a causa del rallentamento della produzione economica e dell’effetto moltiplicatore

IL GRAFICO ILLUSTRA IL CROLLO DEL PREZZO ACCUSATO DAL BARILE

degli ETC (fondi che replicano gli indici passivamente) coinvolti nel sell-off delle ultime settimane. L’unica eccezione è stato il caffè, che ha curiosamente registrato guadagni nel periodo. Ma il crollo più

drammatico è stato quello registrato dal petrolio che ha superato i minimi del 2016 tornando a livelli che non si registravano dal marzo del 2002, a 20 dollari al barile (ieri in lieve recupero, attor-

ABBANDONA I TUOI DUBBI. NON I TUOI OBIETTIVI Le incertezze di mercato non dovrebbero farti perdere di vista i tuoi obiettivi finanziari. Janus Henderson offre soluzioni d’investimento per aiutarti a tenere la rotta nell’attuale contesto di incertezza. janushenderson.com/ScopriDiPiu A scopo promozionale. Destinato ai soli investitori professionali. Il valore di un investimento e il reddito che ne deriva potrebbero aumentare o diminuire. Pubblicato in Europa da Janus Henderson Investors. Janus Henderson Investors è il nome con cui vengono forniti i prodotti e i servizi d’investimento da Janus Capital International Limited (n. di reg. 3594615), Henderson Global Investors Limited (n. di reg. 906355), Henderson Investment Funds Limited (n. di reg. 2678531), AlphaGen Capital Limited (n. di reg. 962757), Henderson Equity Partners Limited (n. di reg. 2606646) (ciascuna registrata in Inghilterra e Galles all’indirizzo 201 Bishopsgate, Londra EC2M 3AE e regolamentata dalla Financial Conduct Authority) e da Henderson Management S.A. (n. di reg. B22848, registrata all’indirizzo 2 Rue de Bitbourg, L-1273, Lussemburgo e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier). Janus Henderson, Janus, Henderson, Perkins, Intech, Alphagen, VelocityShares, Knowledge. Shared e Knowledge Labs sono marchi commerciali di Janus Henderson Group plc o di una delle sue società controllate. © Janus Henderson Group plc.

no a quota 23), un sostegno che peraltro ha addirittura ceduto per qualche ora la scorsa settimana. La parabola del del petrolio ha ovviamente messo in affanno tutto il settore energetico e ha fatto vacillare tutte le oil company, le cui quotazioni sono scese del 50-60% sia negli Stati Uniti che in Canada: l’americana Chevron, per citarne una, ha lasciato sul terreno oltre il 22 per cento. A farne le spese non sono state solo le aziende. Se il petrolio a buon mercato è vento tra le vele per l’economia cinese che si dichiara prossima alla ripresa, potrebbe essere il Canada, con i prezzi del greggio scesi a 7,5 dollari al barile, la prima nazione vittima della Guerra del petrolio. Perché guerra? Perchè, a spingere così in basso le quotazioni è stato un cocktail letale formato dal crollo della domanda stimata di petrolio precedente alla pandemia e dalle ostilità in seno all’Opec+. Il tutto mescolato con Covid2019. continua in pagina 2>


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