Magazine NaturaSì | Gennaio - Febbraio 2025

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Gennaio - Febbraio 2025

a casa tua la nuova linea NaturaSì con lo

storico grano duro

SENATORE varietà CAPPELLI 100% italiano

Selezionata nel 1915, il Cappelli è una varietà rustica, erede della tradizione agricola italiana ed espressione della straordinaria biodiversità del nostro territorio. Inconfondibile, con le sue alte spighe dorate, dai caratteristici baffi neri, trae nutrimento dagli strati più profondi e ricchi del terreno ed è considerato il "Re dei grani duri italiani" per le sue caratteristiche organolettiche.

negozi e aziende agricole bio

Scopri di più

Il futuro è ora!

Se c’è una cosa che ogni nuovo anno ci insegna è che il futuro è adesso. Alzi la mano chi, in passato, vedeva il 2025 come un traguardo lontanissimo, futuristico, degno quasi di un film di fantascienza. E invece eccoci qua, tra progressi innegabili in alcuni ambiti, ma anche alle prese con tante problematiche diventate nel tempo sempre più urgenti.

Credo che questa consapevolezza possa suscitare in noi almeno un paio di riflessioni: la prima è che quel futuro che si tende a liquidare con un cenno della mano, come qualcosa che non ci riguarda, destinato a diventare realtà tra chissà quanto tempo, in verità si trasformerà in presente molto prima di quanto immaginiamo. Correlata a questa la seconda riflessione ha invece a che vedere con il fatto che le nostre azioni quotidiane si definiscono tali perché vengono compiute ogni giorno, ma non si esauriscono nel giorno in cui le svolgiamo, tutt’altro! La disparità tra spreco alimentare da una parte e cronica carenza di cibo dall’altra e le disuguaglianze nell’accesso a risorse non inesauribili come l’acqua; il cambiamento climatico, le cui conseguenze sotto forma di eventi meteorologici catastrofici sono sotto gli occhi di tutti; l’invasione dei rifiuti, e in particolar modo della plastica, che ha superato i pesci nei mari e negli oceani; l’inquinamento atmosferico legato alle emissioni ovvero la perdita di fertilità dei suoli, sottoposti a forme di agricoltura intensiva e a trattamenti chimici, e di biodiversità degli ambienti circostanti… Ecco, tutto questo, per parafrasare un celebre detto, non si è costruito in un giorno: è il frutto di anni e anni in cui il futuro sembrava non avere nulla a che fare con le scelte del presente. E ancora oggi, che facciamo i conti con un’attualità molto meno straordinaria di quella in cui forse i più ottimisti avevano sperato, sembra che ancora non sia ben chiara la necessità di cambiare la rotta e di concepire il futuro come una parte del nostro presente, lontano nel tempo solo all’apparenza.

Questa consapevolezza ci deve spingere ad agire, sostituendo il “tanto cosa vuoi che cambi se…” o il “vedremo quando sarà il momento” con “quali sono le conseguenze del mio gesto?” oppure “come posso agire diversamente in modo da contribuire al cambiamento sin da ora?”. Da quarant’anni, ormai, NaturaSì pensa al futuro, quello della Terra e quello degli uomini e delle donne che la abitano. Era infatti il 1985 quando un gruppo di giovani decise di agire diffondendo un modo diverso di fare agricoltura e, più in generale, un nuovo stile di vita. Mangiando bio generazioni di genitori, figli, nipoti sono cresciute pensando al domani e cercando di rendere più leggera la propria impronta su questa terra, riconoscendo all’agricoltura biologica e biodinamica il ruolo fondamentale che ha per la salvaguardia del Pianeta e per il futuro del cibo, ma anche il contributo che ciascuno di noi può dare con la consapevolezza che anche il futuro, anche il più lontano, è più vicino di quanto si pensi.

La redazione

Silvia Valentini

Sophie Meneghelli

Lorenza Gelmetti

Diana Zottarel

hanno collaborato a questo numero: Serena Federici Ecocomunicazione www.ecocomunicazione.it

Benedetta Frare giornalista pubblicista e direttrice responsabile della rivista

Blessed Brands Creative Studio per lo scatto di copertina e per le rubriche di cucina

Paolo Pistis esperto di agricoltura biodinamica

Jasmin Peschke per la rubrica Cosa ci nutre

Orango Films per gli scatti dell'articolo di pag 7 e delle pp. 28 - 29

Editore:

EcorNaturaSì SpA Società Benefit via Palù, 23 z.a. Zoppè, 31020 S. Vendemiano TV Italia P.IVA e C.F. 02010550263

Direttore responsabile:

Benedetta Frare

Grafica e impaginazione: EcoComunicazione, progetti di comunicazione ecologica

Stampato da Mediaprint con inchiostri a base vegetale

Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575

naturasi.it seguici su

Sommario

Involtini

Dieta biomediterranea: lo studio di Tor Vergata

12

Zuppe di stagione

Zuppa farinata toscana

14

Approfondimento

Pedagogia e salute: troppe cose, troppo veloce

16

Approfondimento

Elorina: l’arancia BioSikelia buona in tutte le stagioni

18

Oggi in cucina

Risotto all’arancia

20

Approfondimento

Una scelta di vita, per il futuro della comunità

22

Turismo sostenibile

Anno nuovo, stessa voglia di viaggiare 25

Cosa ci nutre

Come ti senti dopo aver mangiato?

Oggi in cucina

Insalata invernale 28

Spazio bimbi

Calore e colore per l’inverno

Angolo della biodiversità

Il barbagianni, ambasciatore di biodiversità 35

Le stagioni nell’orto

Limone, il giallo più frizzante 36

Impastiamo

Mini pan di limone

39

I nostri progetti

Le giuste attenzioni per i nostri amici a quattro zampe 41

Azienda del mese 42

Bio consigli di lettura

Scopri la nuova sezione beauty

La alimentareconsapevolezza in aiuto di mamma e papà

A partire da questo numero inauguriamo un nuovo spazio dedicato all’alimentazione dei bambini e delle bambine, lasciandoci guidare dai consigli di Annachiara Zottarel, esperta di cucina e di alimentazione cosciente.

A mangiare bene si comincia sin da piccoli, ma non è sempre facile indirizzare i nostri bambini e le nostre bambine verso frutta, verdura e altri alimenti “che fanno bene” e, più in generale, verso un’alimentazione più consapevole. Per dare un aiuto a mamme, papà, nonni e nonne, zie e zii e in generale a tutti coloro che si trovano ad avere a che fare con i più piccoli, ci siamo rivolti a un’esperta in materia: Annachiara Zottarel, mamma e appassionata di cucina che, dopo la laurea in Scienze e tecnologie dell’alimentazione, ha esplorato questo mondo. A partire da questo numero, Annachiara ci guiderà mese dopo mese in un percorso alla scoperta dell’alimentazione cosciente, fornendoci consigli e utili suggerimenti per un approccio più consapevole alla nutrizione, così da rendere il “mangiar bene” alla portata di tutti… anche dei più piccoli e delle più piccole. Le abbiamo lasciato la parola per farci raccontare questo nuovo progetto, che prenderà il via con due interessanti approfondimenti dedicati alle noci brasiliane e al cavolo romano.

Possiamo tutti convenire che la natura è perfetta. Talmente efficiente che da un ovulo fecondato da uno spermatozoo, in soli nove mesi, si arriva ad avere un bambino di più di tre chili, completamente formato, con tutti i suoi organi e le sue cellule specializzate alla propria funzionalità. È stupefacente pensare che in tutto questo com-

plesso meccanismo noi non abbiamo nessun ruolo attivo. Certo, la madre si assicura di trasmettere al feto tutti i nutrimenti di cui necessita e presta attenzione alla sua salute e al suo corpo; ma non pianifichiamo il lavoro necessario affinché il bambino si formi nel modo giusto. Tutto avviene senza il nostro intervento e in modo assolutamente perfetto. Dopo nove mesi di attesa il bambino si presenta

I consigli di Annachiara

Vuoi mangiare cereali integrali e legumi ma i tempi di cottura prolungati ti spaventano? Gioca d’anticipo e organizza la tua settimana con i suggerimenti di Annachiara, non solo per i più piccoli.

• Prepara i tuoi cereali integrali mettendoli in ammollo la sera prima per una notte intera. La mattina seguente cuocili in acqua per 10 minuti dal bollore, spegni il fuoco e lasciali con il coperchio per tutta la mattina. Al momento del pranzo o della cena, il tuo cereale sarà pronto per essere condito a piacere.

• Non preparare solo una porzione di legumi: cuocili tutti, mangia la tua porzione e metti da parte il resto per i giorni a venire, reinventandoli per le tue ricette. Un esempio? Le lenticchie in umido si possono trasformare prima in burger e poi in un cremoso hummus di lenticchie.

al mondo con l’aiuto – non più passivo – della madre e dal quel momento il corpo della mamma, ancora naturalmente, dovrebbe essere in grado di nutrirlo in modo ottimale ed esclusivo fino a circa sei mesi di vita, senza fatica e senza intervento. La natura si preoccupa a che tutto questo avvenga in modo ottimale sia per la madre sia per il figlio.

Passati i primi sei mesi, ecco! È tempo di introdurre cibi diversi dal latte materno (o dal latte in formula) e con esso arriva il momento per i genitori di fare delle scelte attive per il proprio figlio. È un periodo molto delicato per le famiglie che si trovano ad affrontare grandi dubbi e ansie. Cosa posso dare da mangiare a mio figlio? Da dove cominciare e come? Disagio e stress assalgono i genitori e chi si prende cura del bambino i quali, spinti dal desiderio di far crescere i propri figli sani e forti, si trovano a prendere delle decisioni importanti che possono influenzare il loro futuro. Il peso di una tale scelta, in una società ricca di proposte e alternative anche molto diverse fra loro, fa sentire spesso i genitori confusi e senza punti di riferimento. Non è facile, infatti, orientarsi tra letteratura scientifica, libri, consigli non richiesti, ricettari, video sui social, ma è possibile comunque identificare alcuni elementi di base capaci di aiutarci in un percorso comune di consapevolezza alimentare per vincere ogni incertezza. Parleremo di verdura e

frutta, di cereali, delle proteine vegetali, della frutta secca e oleosa e del comportamento alimentare in senso più ampio.

Nella mia esperienza di esperta di alimentazione naturale ho avuto l’opportunità di studiare diversi approcci all’alimentazione del bambino per poi poter orientare anche la mia scelta personale di madre. Quello della scelta sull’alimentazione complementare non è altro che un primo passo da fare, perché in ogni tappa evolutiva del bambino sorgeranno nuove domande e nuove sfide. Inoltre, più il bambino comincerà ad essere consapevole di ciò che ha attorno, più sarà necessario misurarsi anche con gli stimoli – spesso fuorvianti o svantaggiosi per il suo benessere (come pubblicità, differenze alimentari nel gruppo dei pari, alimenti poco salutari offerti, ecc.) – che riceverà dall’ambiente esterno. La cosa importante e rassicurante da ricordare, tuttavia, è che ogni scelta che prenderai come genitore informato sarà sempre quella perfetta per tuo figlio.

Noci brasiliane e cavolo romano: inquadra il QRcode, o visita il sito naturasi.it/spaziobimbi, per scoprire come inserirli nell’alimentazione dei tuoi bambini e delle tue bambine seguendo i consigli di Annachiara.

Involtini di verza

con ceci e pane raffermo

con Blessed Brands Creative Studio

Ricetta salvaspreco e vegan

Ingredienti per 4 persone (circa 10 involtini)

Costo a porzione

200 g di ceci già cotti

10 foglie grandi di verza

4 cucchiai di olive taggiasche denocciolate

4 fette di pane raffermo

2 cucchiaini di curry in polvere pangrattato q.b. olio extravergine d’oliva q.b. brodo vegetale q.b. sale e pepe q.b.

Procedimento

1

Per prima cosa, dopo aver eliminato dalle foglie di verza la parte finale più dura, sbollentatele per pochi minuti in acqua salata, in modo tale da ammorbidirle leggermente. A parte, tagliate il pane a cubetti, bagnatelo con brodo o acqua bollente e lavoratelo con le mani fino a che non si sfalda leggermente. Raccoglietelo in un frullatore assieme agli ingredienti restanti e frullate bene fino a ottenere un composto compatto e omogeneo.

2

A questo punto, distribuite una manciata di impasto all’interno delle foglie di verza e richiudetele su se stesse a formare degli involtini che disporrete su una pirofila. Conditeli con un filo d’olio e del pangrattato e cuocete in forno statico preriscaldato a 180 °C per 15 minuti circa, fino a che non saranno croccanti. Guarnite con erbe aromatiche a piacere e servite.

Per scegliere il ripieno dei vostri involtini potete sbizzarrire la fantasia, usando i vostri ingredienti preferiti, anche quelli che vi avanzano in frigorifero. Provate a utilizzare, per esempio, del riso o delle verdure già cotte, dando sapore con aromi e spezie.

meno di 2 euro meno di 3 euro meno di 4 euro

A piacere, potete preparare questa ricetta anche sostituendo i ceci con un formaggio morbido, più o meno saporito, a vostra scelta.

Dieta biomediterranea:

lo

studio di Tor Vergata

I prodotti bio NaturaSì protagonisti del Progetto scientifico di Mood Rete Nutrizione Salute, Ministero della Salute, Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e Università di Roma Tor Vergata.

Il biologico fa bene non solo alla salute del Pianeta ma anche alla nostra. Con una dieta biologica e mediterranea crescono i livelli di antiossidanti, diminuisce l’infiammazione generale dell’organismo, e quella indotta dal microbiota intestinale. Gli indici di rischio cardiovascolare dipendenti dalla dieta, quale l’indice di aterogenicità e trombogenicità si riducono in modo significativo. Lo dice una ricerca scientifica che ha coinvolto 15 volontari in un mese di dieta biomediterranea e ha poi raccolto una vasta quantità di dati sul microbiota intestinale, sull’indice di massa corporea, sulla composizione corporea, sui marker di ossidazione, sulla massa cellulare metabolicamente attiva, dipendente dalla quantità di acqua intracellulare ed extracellulare.

A realizzarla, l’Università di Roma Tor Vergata, nello studio MOOD (“MOdello di prOgettazione della rete dei sistemi di sicurezza alimentare, qualità nutrizionale e nutrigenomica della Dieta Mediterranea per la difesa della salute in Italia) commissionato dal Ministero della Salute e condotto dalla Prof.ssa Laura Di Renzo, una scienziata che la classifica della Stanford University colloca nel primo 2% della classifica mondiale per la qualità delle sue ricerche e delle sue pubblicazioni. Su questi risultati, il mondo del biologico ha lanciato una campagna di comunicazione sul web che ha preso come testimonial due dei partecipanti alla ricerca. La campagna “Il bio dentro di noi” è stata voluta da FederBio, AssoBio e Consorzio Il Biologico e sostenuta da NaturaSì che ha fornito in maniera gratuita tutti i cibi che i volontari hanno consumato nel mese di dieta: pasta, cereali, legumi, tante verdure e frutta fresca e secca, semi, pesce, pochi formaggi e carne bianca, tutto proveniente dai

nostri negozi e direttamente fornito ai volontari. I risultati sono stati sorprendenti anche per i ricercatori. Grazie a un mese di dieta biomediterranea, nel microbiota intestinale dei volontari sani le famiglie di batteri antiossidanti – i batteri buoni per la nostra salute – sono aumentate anche del 25%. Allo stesso tempo, le specie di batteri pro-ossidanti si sono ridotte fino al 50%.

Perché il microbiota intestinale è così importante? L’insieme dei microrganismi che vive nel nostro intestino ha il potere di regolare i processi ossidativi, aiutare il sistema immunitario, eliminare le sostanze tossiche, proteggere l’apparato cardiocircolatorio, aiuta la digestione, contribuisce a digerire le fibre, a sintetizzare vitamine, acidi grassi a catena corta e triptofano. Non a caso, inoltre, il mondo della scienza parla di ‘secondo cervello’: molti studi hanno dimostrato la correlazione tra la composizione e la biodiversità degli organismi che abitano nel nostro intestino e l’insorgenza di sindromi come il Parkinson e l’Alzheimer. Nella vasta raccolta di dati sono poi emersi risultati altamente positivi sulla qualità dei grassi assunti nella dieta biologica mediterranea. Gli studiosi hanno analizzato i valori degli alimenti bio utilizzati e hanno trovato che alcuni indici importanti della composizione dei cibi sono nettamente migliori rispetto alla norma.

A esprimere questi valori sono il cosiddetto indice di aterogenicità che si è quasi dimezzato (da 0,29 a 0,16) e quello di trombogenicità, più che dimezzato (da 0,42 a 0,20), contribuendo così a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari legate alla dieta. Anche la capacità antiossidante del pasto che riflette quella del corpo, fondamentale per contrastare l’invecchiamento cellulare, è quasi

quadruplicata, passando da 5.870 a 20.573 unità ORAC, l’unità di misura della capacità di assorbimento dei radicali liberi. Quindi, “chi segue una dieta mediterranea biologica corre minori rischi di contrarre malattie cardiometaboliche legate ai processi infiammatori e ossidativi, quali obesità, insulinoresistenza e diabete di tipo 2, cardiovascolari e tumori, grazie a un complessivo effetto immunomodulante e detossificante” ha spiegato la Prof. Di Renzo in un evento organizzato alla Camera dei deputati. E ha aggiunto “Il cuore dello studio ha riguardato l’analisi del cosiddetto esposoma, ovvero l’insieme dei fattori interni ed esterni che influenzano il nostro stato di salute.

Tra questi ci sono le abitudini alimentari, lo stile di vita e l’esposizione a sostanze inquinanti. Lo studio ha approfondito il primo di questi fattori, ovvero quanto incide ciò che mangiamo sul nostro stato di salute. I risultati hanno mostrato che una dieta composta esclusivamente da alimenti biologici riduce l’esposizione a sostanze chimiche nocive, come pesticidi e fertilizzanti sintetici, rafforzando le barriere naturali del corpo contro infiammazioni e danni cellulari”.

Molto indicative anche le analisi dei due volontari ‘testimonial’, Tatiana e Dario, che sono stati seguiti nelle varie fasi e sono diventati protagonisti della campagna social “Il Bio dentro di noi”. I dati sanitari pre e post dieta dei due protagonisti rispecchiano la tendenza generale: nel microbiota intestinale i batteri ‘buoni’ (tra cui i Firmicutes) sono aumentati, mentre batteri che favoriscono lo stato infiammatorio (tra i Bacteroitedes) sono diminuiti tra il 5 e il 50%. E inoltre (risultato non atteso) han-

no perso tutti e due circa un chilo di peso durante la dieta mediterranea in bio.

Anche gli effetti ambientali del bio mediterraneo sono importanti. Nel solo mese della dieta, l’impronta idrica è scesa da 64.475 litri a 44.705 litri per persona, con un risparmio di circa 20.000 litri. Per fare un paragone, si tratta dell’acqua necessaria per fare più di 250 docce. Anche l’impronta carbonica si è ridotta, passando da 40,25 a 38,13 kg di CO2 equivalenti.

La campagna proseguirà nei prossimi mesi sui profili Instagram, Facebook e Linkedin dei promotori (FederBio, AssoBio, Consorzio Il Biologico) e verrà seguita sui social NaturaSì.

Tutte le informazioni sul sito ilbiodentrodinoi.it

Bibliografia

A. De Lorenzo, A. Noce, M. Bigioni, V. Calabrese, D.G. Della Rocca, N. Di Daniele, C. Tozzo and Laura Di Renzo, The Effects ofItalianMediterraneanOrganicDiet(IMOD)onHealthStatus, Current Pharmaceutical Design, 2010, Vol. 16, No. 7

Paola Gualtieri, Marco Marchetti, Giulia Frank, Rossella Cianci, Giulia Bigioni, Carmela Colica, Laura Soldati, Alessandra Moia, Antonino De Lorenzo and Laura Di Renzo, ExploringtheSustainableBenefitsofAdherencetotheMediterraneanDietduringthe COVID-19PandemicinItaly, Nutrients 2023

L. Di Renzo, D. Di Pierro, M. Bigioni, V. Sodi, F. Galvano, R. Cianci, L. La Fauci, A. De Lorenzo, Isantioxidantplasmastatusin humansaconsequenceoftheantioxidantfoodcontentinfluence? European Review for Medical and Pharmacological Sciences

Laura Di Renzo, Paola Gualtieri, Giulia Frank, Rossella Cianci, Mario Caldarelli, Giulia Leggeri, Glauco Raffaelli, Erica Pizzocaro, Michela Cirillo and Antonino De Lorenzo, ExploringtheExposomeSpectrum:UnveilingEndogenousandExogenousFactorsin Non-Communicable Chronic Diseases , Diseases 2024

La presentazione dei risultati dello studio alla Camera dei deputati.

Zuppa farinata toscana

con cavolo nero e borlotti

con Blessed Brands Creative Studio

Ricetta senza glutine e vegan

Ingredienti per 4 persone

Costo a porzione

200 g di fagioli borlotti già cotti

100 g di farina di mais per polenta

2 mazzi di cavolo nero (circa 300 g)

2 spicchi d’aglio

2 coste di sedano

1 carota

1 cipolla rossa piccola

1 bicchiere di passata di pomodoro brodo vegetale bollente q.b. olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b.

peperoncino secco intero q.b. salvia e rosmarino freschi q.b.

Procedimento

1

Per prima cosa rosolate la cipolla in padella, con abbondante olio e sale; una volta appassita aggiungete il sedano, la carota, gli spicchi d’aglio e il peperoncino, il tutto finemente tritato.

2

Pulite il cavolo nero, eliminando la parte finale del gambo più dura, tagliatelo a pezzi e unitelo alle altre verdure, assieme ai fagioli, agli aromi e alla passata di pomodoro. Lasciate insaporire per qualche minuto, coprite con il brodo caldo e fate cuocere per 30 minuti circa, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo altro liquido se necessario. A metà cottura incorporate anche la farina di mais, che dovrà raggiungere una consistenza densa.

3

Una volta che la zuppa sarà pronta, spegnete il fuoco, condite con un filo di olio e lasciatela riposare qualche minuto prima di servirla.

Fagioli borlotti SÌ ESSENZIALI

Se volete ridurre la cottura della vostra zuppa, potete eliminare tutto il gambo del cavolo nero e utilizzare solo la foglia. Ricordatevi però di non buttarlo: vi tornerà molto utile per insaporire i brodi vegetali, utilizzandolo assieme ad altre verdure.

meno di 2 euro meno di 3 euro meno di 4 euro

Zuppe di stagione

Pedagogia e salute: troppe cose, troppo veloce

Carissimi lettori, parto dal presupposto che chi sente di avere a cuore i fenomeni della nostra società, deve necessariamente immergersi sempre più profondamente nell’affrontare temi scottanti, non soddisfatti causa la superficialità con cui solitamente vengono affrontati. Stimolato da più eventi provenienti da diverse direzioni, non ultimi i fatti di cronaca, come pure ciò che imparo dall’osservatorio privilegiato da cui guardo e vivo il mondo, la scuola, ho sentito necessario orientare lo sguardo al profondo disagio che con diverse modalità si manifesta con sempre maggior veemenza nell’arco di tempo di vita che a giusta ragione è considerato per eccellenza il tempo della formazione.

Forma-azione, termine che racchiude in sé l’importante binomio, l’involucro all’interno del quale si calano i contenuti programmatici, i curricula, il cosa. Ma quante sono le cose che debbono imparare i bambini, i ragazzi, i giovani nei loro primi 20 anni di vita? Tempo addietro una ragazza di 14 anni, terminate le ‘medie’ alla fine degli anni ̒90 mi pose una domanda che mi fece riflettere... Maestro, ma mio fratello piccolo, in Storia, deve imparare tutto ciò che ho imparato io più tutto quello che succederà ancora?

Sul nostro magazine un gradito ritorno: accogliamo con piacere una nuova riflessione di Sabino Pavone, Presidente dell’Associazione La Cruna della Libera Scuola Steiner Waldorf “Novalis” di San Vendemiano. assimilarle’. Questa sincronia di eventi mi confermò 2 cose; che quando una domanda è gravida, è nell’aria, i giovani la catturano per primi (anche perché ne sono implicati in prima persona) e poi di conseguenza, l’importanza di dare peso alle domande che i giovani ci portano incontro, specialmente quando sono scomode. Ovviamente il fenomeno non riguarda solo l’insegnamento della Storia, ma di tutte le discipline, sia le umanistiche e le letterarie che scientifiche e perfino artistiche. Per questo forse, nel corso degli ultimi anni (1999) si è transitati dai ‘Programmi’ alle ‘Indicazioni nazionali‘, divenendo il documento di riferimento per l’elaborazione del curricolo, una via di possibile sviluppo dell’Autonomia scolastica. Tutto questo però ha sortito solo in piccola parte l’effetto atteso. Di fatto, per chi vuole osservare più da vicino,

Se il loro IO potesse parlare certamente chiederebbe: ‘Lasciatemi vivere una sana infanzia e giovinezza per poter affrontare con il giusto respiro ed entusiasmo ciò che in futuro mi aspetta.’

E se dovessi io avere dei figli, a loro volta... Come faranno? ‘Combinazione’ negli stessi anni questo tema fu preso in esame dalla Commissione Europea dell’UNESCO voluta da Jacques Delors. Nel rapporto redatto (Nell’educazione un tesoro – Armando Editore) questa fu una delle numerose tensioni da superare emerse dall’analisi: ‘La tensione tra la crescita straordinaria delle conoscenze e la capacità degli esseri umani di

tranne rari ed encomiabili casi, i bambini, i ragazzi sono caricati di una gran quantità di compiti a casa. Sembra che a scuola non ci sia tempo da perdere perciò il rischio per chi rimane ‘indietro’, non solo consiste nel non appropriarsi dei contenuti necessari al divenire uomini, ma di cominciare a coltivare nel profondo dell’animo una sorta

di inadeguatezza a tutto tondo. Una ulteriore considerazione tratta dalla vita, consiste nel fatto che quando bisogna rimpinzare una ‘valigia’ con troppe cose, entra in gioco la dimensione temporale. Il tutto deve di conseguenza venir accelerato, dando vita al secondo fenomeno, del troppo velocemente, tanto da togliere il respiro, epicentro fondamentale dell’equilibrio interiore.

E se questo lo impone lo spirito del tempo per tutti gli esseri umani, a prescindere dall’età, è altrettanto vero che più ci si rivolge ai piccoli, tanto più c’è bisogno di protezione.

Se il loro IO potesse parlare certamente chiederebbe: ‘Lasciatemi vivere una sana infanzia e giovinezza per poter affrontare con il giusto respiro ed entusiasmo ciò che in futuro mi aspetta.’

Per chi vuole leggere, seppur un linguaggio poco decifrabile ai più, è possibile. Di tutta una serie di disagi che sfociano in diagnosi cliniche che muove poi una schiera di nuove competenze in ambito scolastico quali, logopedisti, psicomotricisti, psicopedagogisti, psicologi ecc., gran parte della loro genesi la si trova nel Troppe cose, Troppo velocemente. Fino a qualche decennio fa, superati i primi anni di vita con i disturbi dell’età,

quali malattie esantematiche ed altre fragilità, giungeva poi l’epoca della salute, certamente tutto il periodo scolastico di base. Non è più così; oggi la necessità di sostegno medico ci dice molto, forse vuole risvegliare nell’insegnante il sentimento che c’è bisogno di divenire sempre più educatori attenti, oltre ad usare forze vitali per imparare, le usano anche per crescere!!

In questa cornice se da una parte non è efficace affrontare i temi spinosi in chiave di critica o di denuncia, bensì con atteggiamento propositivi, fattivo, risulterebbe insensato muovere critiche all’operato di docenti di ogni ordine e grado, per altro spesso aggravati da ulteriori impegni di carattere burocratico, e che per primi si rendono conto che le atmosfere che si vengono a creare in classe raramente sono idonee a svolgere con passione ed entusiasmo il compito assunto, dall’altra non si dovrebbe rinunciare a porre queste grandi domande nelle occasioni in cui questo si rende possibile e se non ve ne sono, forse crearne; prime fra tutte con i due versanti in cui si trova l’educatore, le istituzioni verso le quali ci si è messi al servizio insieme al mondo genitoriale. Non è facile, ma certamente necessario.

Elorina: l’arancia BioSikelia buona in tutte le stagioni

Con Elorina, BioSikelia garantisce un’arancia bionda, 100% siciliana e biologica, dolce e succosa, disponibile (quasi) per tutto l’anno, come ci ha raccontato Chiara Lo Bianco.

Si chiama Elorina ed è l’arancia bionda, 100% siciliana e biologica, buona in tutte le stagioni. Deve il suo nome alla via Elorina, strada che i contadini della Sicilia Sud Orientale percorrevano sin dall’antichità per trasportare i frutti del loro lavoro. Una via che ancora oggi collega le terre degli agricoltori BioSikelia, Società Consortile Agricola che sta sviluppando un progetto volto a riscoprire questo frutto per tutto l’anno (o quasi), valorizzando la sua straordinaria ricchezza varietale grazie all’impegno di chi, di generazione in generazione, tramanda questa coltivazione. Come Chiara Lo Bianco che, insieme alla sorella Maria, ha ereditato questa realtà – ma anche e soprattutto la passione e l’entusiasmo – dal padre, che più di 30 anni fa decise di investire tutto in un’azienda agricola biologica in un momento in cui “il biologico, in Sicilia, non esisteva”. Una scelta pionieristica, di pancia, nella quale ha creduto fermamente nonostante fossero in molti, attorno a lui, a prenderlo per matto. La stessa Chiara, durante un esame brillantemente superato nel suo corso di studi in agronomia, si sentì dire: “il biologico non ha futuro”.

La sua esperienza, invece, ci insegna che non solo il biologico ha un futuro, ma che rappresenta una risorsa importante per il futuro del territorio e del Pianeta stesso.

BioSikelia

“Fondata da mio padre nel 2010”, continua Chiara, “BioSikelia è un’organizzazione di produttori, nata con l’obiettivo di riunire agricoltori locali che vo-

levano valorizzare alcuni prodotti caratteristici di questa terra, come appunto le arance, garantendo la continuità e la qualità della fornitura, in un mercato lento, come quello della nostra regione, che già subiva la concorrenza internazionale. Sin dal principio si è infatti presentata come una sfida al territorio fondata sulla fiducia e sulla collaborazione”. Con una struttura composta per oltre il 50% da donne, oggi la Società riunisce una ventina di produttori affiancati da agronomi e tecnologi alimentari e garantisce una filiera che assicura il giusto prezzo agli agricoltori e la dignità del loro lavoro, oltre alla qualità del prodotto finale e alla salvaguardia del territorio.

Ma chi sono i produttori BioSikelia?

Dall’agronomo di professione, che ha scelto di condividere le proprie conoscenze, all’appassionato che ha recuperato i terreni di famiglia e che ora colti-

Il Bio Agriturismo La Casa di Melo

L’ospitalità è, da sempre, una delle anime di BioSikelia, che è pronta ad accogliervi all’interno del suo

Bio Agriturismo La Casa di Melo, tra Siracusa e Noto, dove potrete soggiornare circondati da un agrumeto, all’interno di una dimora storica del XVII secolo immersa nella natura e riqualificata nel massimo rispetto della struttura originaria. Il Bio Agriturismo La Casa di Melo fa parte del circuito di Viaggi & Ospitalità NaturaSì: scopri di più su naturasi.it/viaggi

va 15 ettari, fino al piccolo produttore che coltiva appena tre ettari… sono tutti agricoltori innamorati delle arance. Non solo produttori illuminati, ma anche persone incredibili, dallo straordinario valore umano, che credono nel potere della collaborazione e che affiancano alle competenze tecniche l’entusiasmo e la passione. Persone capaci di ridefinire anche la fisionomia di un territorio: “La nostra esperienza è stata d’esempio per molte aziende che sono passate al biologico e questo migliora la salubrità dell’intero territorio, perché fare bio significa anche e soprattutto tutelare l’ambiente circostante e incrementare la biodiversità, per esempio attra-

Si chiama Elorina ed è l’arancia

bionda, 100% siciliana e biologica, buona in tutte le stagioni. Deve il suo nome alla via Elorina, strada che i contadini della Sicilia Sud Orientale percorrevano sin dall’antichità per trasportare i frutti del loro lavoro.

verso il ripopolamento di aree naturali. Vogliamo diffondere la consapevolezza che esiste un modo diverso di fare agricoltura – che dovrebbe essere prioritario – e che incide positivamente su tutto il territorio circostante”.

Un’arancia per ogni stagione

Elorina è l’arancia perfetta in ogni stagione... un’arancia PassPartù. È proprio questo il nome del progetto a lei dedicato, che deriva da Portuvalla, il termine siciliano con cui si indica l’arancia. Nato in collaborazione con l’Università di Catania, il progetto PassPartù si pone l’obiettivo di garantire la continuità... di questo frutto (quasi) per tutto l’anno, valorizzandone le diverse varietà, proposte nel momento in cui raggiungono la loro maturazione ottimale… ovvero, quando sono più buone.

Quando si pensa all’arancia, in genere si pensa alla Navel – poco aspra e con un elevato grado zuccherino – disponibile all’incirca fino a fine febbraio/ metà marzo. Ne esistono però tante varietà, dalle caratteristiche differenti, che crescono al meglio in territori specifici. Per esempio, nelle zone dell’entroterra, tra Noto e Rosolini, le temperature più fredde durante la notte incideranno sul colore delle arance e sul sapore, più dolce.

Tra varietà precoci e altre più tardive con Elorina

Bio Sikelia intende racchiudere questa straordinaria ricchezza di varietà, mettendone in luce le caratteristiche specifiche sia in termini di coltivazione che di gusto e di utilizzo. Da ottobre a luglio, infatti, raccoglie e seleziona le migliori varietà di arance biologiche per offrirti un’arancia sempre al massimo della qualità, ideale da mangiare, spremere o usare per le tue ricette.

Risotto all‘arancia con timo e pistacchi tritati

con Blessed Brands Creative Studio

Ingredienti per 4 persone

Costo a porzione

300 g di riso carnaroli

150 g di fagioli cannellini già cotti

80 g di pistacchi

2 arance (il succo e la scorza grattugiata)

1/2 cipolla bianca

1 carota timo fresco q.b. olio extravergine d’oliva q.b. sale e pepe q.b. brodo vegetale bollente q.b.

Procedimento

1

Riso carnaroli semilavorato NATURASÌ

Ricetta senza glutine e vegan meno di 2 euro meno di 3 euro meno di 4 euro

Per prima cosa, fate un soffritto con la cipolla e la carota e saltatelo in padella con un filo di olio e del sale. Tostate il riso per qualche minuto, sfumatelo con il succo di arancia e portate a cottura, bagnando con il brodo. Nel frattempo, frullate i cannellini a crema assieme a un filo di olio, un goccio di brodo e un pizzico di sale.

2

Quando il riso sarà pronto, spegnete il fuoco, aggiustate di sale e pepe e mantecate con la crema di cannellini, in modo da renderlo bello cremoso. Terminate con la scorza di arancia, del timo fresco e i pistacchi tritati. Servite subito con un’altra spolverata di pepe.

Per dare uno sprint al vostro risotto potete aggiungere, in fase di mantecatura, del grattugiato vegetale.

Oggi in cucina

Una scelta di vita, per il futuro della comunità

Scegliendo di tornare in Puglia, sua terra d’origine, Emilia Blasi non ha solo rivoluzionato la sua vita, ma sta contribuendo anche alla salvaguardia di un territorio e di un’intera comunità, alla quale si rivolge ora con una campagna di crowdfunding.

Ritornare alla terra non solo per dedicarsi all’agricoltura, ma anche e soprattutto per dare un contributo alla comunità: una scelta che ci obbliga a una profonda riflessione sul rovesciamento delle consuetudini e sulla responsabilità che tutti noi abbiamo nei confronti del nostro Pianeta. Lo sa bene Emilia Blasi: una laurea in scienze politiche, un master, un dottorato e poi un impiego fisso in una ONG, fino alla scelta di ritornare a Grottaglie, in Puglia. Lì ha preso in mano i terreni di famiglia, trasformandoli nell’Azienda Agricola Blasi, realtà che, praticando l’agricoltura organica rigenerativa, non si limita a fornire prodotti agricoli di qualità – in particolare uva da tavola – ma rappresenta anche un importante contributo al territorio e alle comunità che lo abitano. Fare rete è infatti uno degli obiettivi principali di Emilia e, non a caso, proprio attorno al concetto di comunità ruota la raccolta fondi da lei promossa e sostenuta anche da NaturaSì.

Hai scelto di tornare alla terra: raccontaci com’è andata!

La zona in cui sono nata ha una tradizione prettamente agricola: io stessa provengo da una famiglia in cui tutti erano contadini. L’agricoltura, però, veniva vista in maniera abbastanza negativa, tanto che mio padre fu mandato a lavorare come

operaio, con la chimera del posto fisso. Tutti vivevano di agricoltura perché mangiavano i prodotti della loro terra, ma avevano altre fonti di reddito derivanti da professioni considerate “più dignitose”. Come tante ragazze del mio paese, a 18 anni ho deciso di andare a vivere fuori, per capire bene chi ero e crearmi la mia identità.

Mi sono trasferita a Roma, dove mi sono laureata e ho trovato un buon lavoro in una ONG, per la quale mi occupavo di cooperazione e sviluppo, perfettamente in linea con i miei studi. Però quando nasci dalla terra e quando vivi nella terra, difficilmente te ne distacchi… Così, appena potevo, scappavo in Puglia, perché sentivo il richiamo del ritorno e maturava sempre di più in me la visione di un futuro, di una vita in campagna, lontana dalla città. La svolta è arrivata con la nascita di mia figlia, quando mi sono chiesta: che vita voglio fare io e che vita voglio dare a lei?

La mia scelta di tornare, però, ha anche una connotazione politica: volevo dare un contributo al mio territorio che, da emigrata, avevo abbandonato. Solo stando fuori mi sono resa conto dell’enorme patrimonio che avevo lasciato.

Come hai realizzato il tuo progetto?

Ancora allattavo quando ho seguito il mio primo corso di agricoltura organica rigenerativa.

Poi ho girato l’Italia per approfondire la mia formazione e acquisire le conoscenze necessarie per trasformare i terreni di famiglia, finora gestiti in modo amatoriale, in una vera azienda agricola che diventasse il mio lavoro. Non è stato facile: ero tornata con grande entusiasmo e determinazione, ma ho trovato un territorio poco aperto al cambiamento. Ho iniziato da sola, con il solo contributo della mia famiglia. Il primo passo è stato inerbire i suoli, ma quando ho detto a mio padre “dobbiamo seminare” lui era perplesso: “ho passato tutta la vita a togliere le erbacce dai campi e tu adesso mi vuoi far seminare?”. Sin da subito c’è stato dunque anche un rivoluzionamento dal punto di vista visivo, tanto che alcuni, vedendo le erbe incolte, mi chiedevano se non avessi già abbandonato… Quindi abbiamo iniziato i primi inerbimenti, le prime sperimentazioni con i nostri compostaggi, il recupero degli scarti aziendali, i bio fertilizzanti e siamo riusciti ad avere sin da subito un buon prodotto. Più volte mi sono sentita dire “la tua uva ha il gusto dell’uva di mio nonno” e mi fa sempre molto piacere, perché l’agricoltura rigenerativa ricerca un prodotto buono, ma anche il più vicino possibile alla sua natura autentica. E questo ripaga dai sacrifici – tanti – fatti finora.

Com’è nata la campagna di crowdfunding?

Quello che abbiamo fatto finora lo abbiamo fatto unicamente sulle nostre spalle, ma il beneficio che abbiamo portato al territorio è enorme, in termini ambientali e di rispetto della biodiversità.

Noi stiamo presidiando il territorio, la nostra azienda è una piccola oasi, ma il nostro obiettivo è far sì che questo giardino si allarghi sempre di più. Lanciare questa campagna ha l’obiettivo generale di promuovere la biodiversità, tutelare l’ambiente, ridare dignità all’agricoltore creando una rete di produttori sul territorio. Essere l’unica in Italia a produrre uva da agricoltura organica rigenerativa per me non è un vanto: vorrei che l’intero territorio potesse avere questo primato. Il tema della campagna, infatti, è “La rivoluzione dell’agricoltura organico rigenerativa a Grottaglie”, perché vogliamo diventare un esempio replicabile: questo è quello che io vedo nel futuro.

Quali sono gli ambiti di intervento della raccolta?

Il primo aspetto, probabilmente quello che mi tocca di più, al quale peraltro NaturaSì contribuisce direttamente, riguarda un vigneto abbandonato, al quale vogliamo ridare vita non solo per aumentare la produzione di uva da tavola, ma soprattutto per coinvolgere tutti coloro che vogliono seguire da vicino lo sviluppo della pianta fino a raccogliersi la loro cassetta. Il secondo è incentrato sulla comunità, comprendendo anche le famiglie e i bambini. Facciamo percorsi esperienziali, lavoriamo con un turismo attento e lento, ospitiamo dai bambini del nido ai ragazzi delle superiori, soprattutto dell’istituto di agraria, con i quali facciamo delle giornate di formazione. Di volta in volta predisponiamo gli spazi per accoglierli, ma vorremmo invece che questa ospitalità diventasse stabile e dunque sempre fruibile per la comunità. Il terzo punto è dedicato all’orto e alla banca dei semi, che da qualche anno noi già riproduciamo nell’ottica di tutelare la biodiversità. Il nostro è già un orto sperimentale produttivo, ma vorremmo che diventasse fruibile per la comunità, per imparare nuove tecniche sostenibili e per seminare nuove varietà. Infine, ma non per ordine di importanza, la formazione in agricoltura: il nostro obiettivo è infatti quello di mettere a disposizione la nostra esperienza e le nostre competenze, creando un centro stabile di agricoltura rigenerativa.

Inquadra il QRcode e scopri come contribuire alla campagna di crowdfunding promossa dall’Azienda Agricola Blasi e sostenuta anche da NaturaSì.

Anno nuovo, stessa voglia di viaggiare

Quale modo migliore per iniziare il nuovo anno che programmare il prossimo viaggio? Ovviamente, con Viaggi & Ospitalità NaturaSì: itinerari e strutture che uniscono sostenibilità e relax.

Biovagando in compagnia: speciale Isole Siciliane

Favignana e le sue maestose cave di calcarenite.

A 7 chilometri dalla costa siciliana, tra Trapani e Marsala, è l’isola più grande delle Egadi, perfetta da girare in biciletta. La visita al Giardino dell’Impossibile, un orto botanico con quasi 500 specie di piante, ci racconterà la storia delle cave di calcarenite, con i suoi grovigli di gallerie, e dei giardini ipogei dell’isola, mentre la visita al museo e alla casa Florio ci riporterà indietro a quando, proprio qui, fu inventato il rivoluzionario metodo della conservazione del tonno sott’olio.

→ dal 24 al 28 aprile 2025

Linosa: lo spirito dell'Isola, lo spirito della Natura

Tra le più incontaminate del Mediterraneo, è una delle isole dell’Arcipelago delle Pelagie e ospita tre coni vulcanici: Monte Vulcano, Monte Rosso e Monte Nero.

Con la sua natura selvaggia e profonda, è il luogo ideale per una settimana di passeggiate e lavoro specifico sul sentire e pensare con il cuore, che potenzi l’autoconsapevolezza, al fine di percepire, riconoscere e meglio interpretare le varie forme naturali che la caratterizzano.

→ dal 7 al 14 giugno 2025

Primo tuffo nella selvaggia

Pantelleria

Soprannominata la Perla Nera del Mediterraneo, con i suoi colori scuri, i suoi paesaggi rocciosi e le sue acque blu cobalto, è un’isola senza fronzoli – proprio come i suoi abitanti, che abitavano i caratteristici dammusi –ideale per vivere una settimana caratterizzata da splendidi trekking guidati, resi ancora più belli grazie all’esplosione delle fioriture primaverili, e da bagni termali, come fossimo in una spa a cielo aperto, grazie alle pozze di fanghi del Lago di Venere.

→ dal 14 al 21 giugno 2025

Il progetto di NaturaSì, che unisce ViandantiSì e Ospitalità Natura, per portare con te – anche in vacanza – gli stessi valori che ti accompagnano nella spesa di ogni giorno. Dall’unione di ViandantiSì, il tour operator di NaturaSì, e Ospitalità Natura, il primo network di strutture ricettive eco e bio, nasce il progetto Viaggi & Ospitalità NaturaSì: scopri il meglio dell’accoglienza eco-sostenibile, partecipa a viaggi di gruppo e rigenerati nella natura

con itinerari ed esperienze all’insegna dello slow travel. Con Viaggi & Ospitalità NaturaSì le partenze sono all’insegna di un nuovo modo di viaggiare: green, consapevole, in armonia con la natura e i suoi ritmi, alla scoperta di nuovi luoghi e culture e, magari, anche un po’ di se stessi. Con Viaggi & Ospitalità NaturaSì potrai partire utilizzando anche la nuova Gift Card NaturaSì. Una carta regalo che racconta i valori in cui credi, spendibile non solo per la spesa bio di tutti i giorni, ma anche per viaggiare e ristorarsi nelle strutture amiche.

Scopri di più su naturasi.it/viaggi o inquadra il QR Code

Le proposte di Ospitalità Natura: vacanze sulla neve

Cyprianerhof:

avventura e relax a Tires, nel cuore dell'Alto Adige

Immerso tra meravigliosi paesaggi, con prati e boschi innevati, e circondato dal massiccio del Catinaccio, è il luogo ideale per rigenerarsi. Oltre alle aree sciistiche, gli appassionati di montagna potranno infatti godere di lunghe passeggiate, escursioni e ciaspolate, mentre i più golosi potranno assaporare i piatti della tradizione, preparati con prodotti locali di alta qualità e un pizzico di innovazione.

Kristiania Pure Nature Hotel & Spa: un angolo di pace in Val di Sole

All’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, al di fuori del caos tipico del turismo di massa, è il luogo ideale per godere di una rara sensazione di pace circondati dalla natura, abbandonandosi a trattamenti e massaggi, per concedersi una pausa dallo stress, lasciandosi trasportare dai sapori locali di una cucina gourmet e partecipando, infine, alle degustazioni di vini organizzate nella cantina dell’hotel.

Mirtillo Alpino Casa

Vacanze: il pieno di relax, in Val Vogna

Situato nell’edificio che ospitò la regina Margherita di Savoia oltre 125 anni fa, questo albergo diffuso (adults only) offre l’occasione di liberarsi dalla stanchezza, immergendosi nella natura grazie a camminate rigeneranti e tante escursioni. Per fare il pieno di relax, inoltre, a pochi passi dal Mirtillo Alpino si trova il Mirtillo Rosso Family Hotel dotato di Spa con area adulti arricchita da saune, bagno turco e molto altro.

Come ti senti dopo aver mangiato?

Cosa mangiare e come dovrebbe essere la nostra dieta sono elementi che rientrano in una scelta personale, che compete al singolo individuo: le app e gli strumenti di monitoraggio hanno eventualmente il solo scopo di supportare una dieta, fatta da professionisti tenendo conto delle esigenze di ognuno. Ciascuno di noi, però, può lavorare sulla propria alimentazione attraverso una “degustazione consapevole”: percepire i diversi effetti del cibo sul proprio benessere fisico ed emotivo è infatti un elemento importante nello sviluppo delle capacità nutrizionali individuali.

Una scelta consapevole

Quando prendiamo una decisione di acquisto o di consumo, possiamo decidere consapevolmente di cosa o di quale effetto abbiamo bisogno in quel momento: è più un effetto calmante e riscaldante (ad esempio, nei momenti di nervosismo) o che mi sveglia, se ho bisogno di pensare con lucidità? Ogni alimento ha un effetto sulla nostra sensazione di benessere: il caffè ci fa sentire più energici, mentre un dessert alla crema ci metterà a nostro agio. Osservare questi effetti è un nuovo, entusia-

Jasmin Peschke

Specialista in scienze della nutrizione, da più di 30 anni si occupa di alimentazione in chiave antroposofica. Autrice del libro “Cibo vitale Nutrire l’uomo per rigenerare la terra”, che potete richiedere nei negozi NaturaSì, è anche formatrice certificata in Degustazione Empatica/EmpathicFoodTest® .

smante aspetto quando parliamo della qualità degli alimenti. Allenare le nostre capacità di percezione può aiutarci a scegliere in maniera consapevole e a orientarci tra le tante raccomandazioni nutrizionali che ci circondano. La Degustazione Empatica contribuisce a rafforzare la nostra indipendenza in materia di scelte alimentari, portandoci a prendere la decisione migliore per se stessi.

Effetti degli alimenti a confronto

Con il nome di EmpathicFoodTest® (che corrisponde in italiano a Degustazione Empatica) è noto un metodo scientificamente riconosciuto, che può essere appreso. Confrontando, ad esempio, l’effetto del latte vaccino con quello delle sempre più apprezzate bevande vegetali, come quella all’avena o il latte di mandorla, riscontreremo una diversa sensazione di benessere sia fisico che emotivo. In un test con soggetti addestrati, il consumo di una bevanda alle mandorle è stato accompagnato da effetti quali, per esempio, la pesantezza, mentre le mandorle – consumate da sole – si sono rivelate riscaldanti e, non a caso, si è verificato un aumento dei livelli di energia. Il latte vaccino, soprattutto quello non omogeneizzato, veniva invece percepito come leggero, riscaldante, rilassante e in grado di trasmettere una sensazione di sicurezza.

E la bevanda all’avena? Meno riscaldante rispetto al latte vaccino, ha portato invece a una sensazione di rafforzamento del corpo, lasciando impressioni di luminosità e apertura. Ogni alimento porta con sé sensazioni specifiche e con l’aiuto dell’EmpathicFoodTest® puoi scoprire quello che fa al caso tuo: un processo entusiasmante, che ti guiderà verso le scelte nutrizionali più indicate per soddisfare le tue esigenze individuali.

Cosa ci nutre Cosa

Insalata invernale con carciofi e cavolo viola

con Blessed Brands Creative Studio

Ingredienti per 4 persone

Costo a porzione

80 g di formaggio

Parmigiano Reggiano

70 g di anacardi tostati

1 cavolo cappuccio viola piccolo

3-4 carciofi

1 limone (il succo)

olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b.

pepe rosa q.b. timo fresco q.b.

Parmigiano Reggiano DOP

SÌ ESSENZIALI

di 2 euro

Ricetta senza glutine

Procedimento

1

Come prima cosa, pulite i carciofi, eliminando le foglie esterne e la barbetta interna, e tagliateli in quarti. Cuoceteli su una griglia bella calda per 5 minuti circa, girandoli di tanto in tanto, fino a che non si saranno leggermente abbrustoliti.

2

Nel frattempo, preparate una marinatura mescolando abbondante olio con il succo di limone, qualche bacca di pepe rosa, del timo e sale; quindi immergetevi i carciofi. Lasciateli riposare per almeno un’ora, in modo tale che si ammorbidiscano bene e prendano sapore.

3

A questo punto, tagliate molto finemente il cavolo cappuccio, massaggiatelo con olio, sale e pepe e conditelo con i carciofi, il formaggio a scaglie e gli anacardi. Terminate con un filo di olio, della marinatura e servite.

di 3 euro meno di 4 euro

A seconda della stagione, potete sostituire i carciofi con zucchine, melanzane, peperoni o asparagi.

Oggi in cucina
Oggi in cucina

Calore e colore per l‘inverno

Una casetta realizzata con materiali riciclati per offrire riparo agli uccellini durante l'inverno e dei trucchi ecologici handmade perfetti per il Carnevale: sono i nuovi laboratori della fattoria didattica La piccola campagna, per divertirsi in modo naturale.

Un rifugio per uccellini

Costruire una casetta utilizzando un bricchetto di latte (o di bevanda vegetale) è una soluzione ecologica e creativa per creare un rifugio temporaneo e confortevole che accoglierà i nostri amici uccellini durante la stagione fredda.

Che cosa ci serve:

· una confezione di latte o bevanda vegetale

· carta velina o tovagliolo bianco

· colori a tempera

· forbici o taglierino

· colla a caldo

· bastoncini di legno per rivestire il tetto e da utilizzare come supporto

· spago

· stoffa

1. Assicuriamoci che il barattolo di carta sia ben pulito e asciutto; quindi togliamo il tappo. Iniziamo a dipingere il barattolo del colore desiderato, fino a coprire tutta la superficie. Lasciamo asciugare e con l’aiuto di una forbice o di un taglierino realizziamo una finestrella sulla facciata frontale.

2. Pratichiamo anche un piccolo forellino sotto alla finestra utile per inserire un bastoncino che servirà agli uccellini come sostegno per accedere alla casetta. Per proteggere il nido dalla pioggia, incolliamo dei bastoncini di legno sulla parte superiore del barattolo.

3. Abbelliamo la casetta a piacimento con bandierine e tutto ciò che la fantasia ci suggerisce. Adagiamo all’interno della paglia e appendiamo la casetta in un luogo ben riparato, sicuro e tranquillo, fuori dalla portata di animali predatori. Assicuriamoci che la casetta sia stabile e ben fissata. Sarà un rifugio perfetto per i nostri amici uccellini, anche in vista della primavera, quando cercheranno un posto sicuro per costruire il loro nido.

Truccabimbi al naturale

Preparare trucchi ecologici utilizzando solo elementi naturali è un’idea originale e divertente, adatta a tutti. Ecco una ricetta che possiamo preparare insieme ai nostri bambini e alle nostre bambine con pochi ingredienti, facilmente reperibili nelle nostre case.

Che cosa ci serve:

· crema idratante per bambini

· ingredienti naturali per colorare:

· per il rosso e il rosa: polvere di barbabietola

· per il verde: alga spirulina in polvere

· per il giallo: curcuma

· per l’azzurro: cavolo viola e un pizzico di bicarbonato

· per il marrone: polvere di cacao

· per il bianco: basterà aggiungere un po’ di crema idratante a quella all’ossido di zinco

· amido di mais

(da aggiungere se utilizziamo i succhi)

· acqua

· pennellino

1. In una ciotola, mescoliamo la crema idratante con una piccola quantità di polvere (o eventualmente succo mescolato all’amido).

Possiamo sperimentare con le proporzioni per creare varie sfumature: per ottenere tonalità più intense e vivaci, ci basterà aggiungere una quantità maggiore di polvere o succo.

2. Aggiungiamo un po’ d’acqua se la consistenza è “pastosa” oppure dell’amido di mais se il composto risulta troppo liquido. Mescoliamo fino a quando il preparato non sarà omogeneo. Ed ecco pronti i nostri colori!

Poiché questi trucchi sono naturali e non contengono conservanti, potrebbero essere meno intensi e duraturi di quelli tradizionali già pronti, ma sono sicuramente più delicati sulla pelle dei più piccoli.

Pronti per festeggiare il Carnevale? Che festa sia!

Scopri i video di questi laboratori e altri progetti da realizzare con i più piccoli, in collaborazione con la fattoria didattica La piccola campagna, inquadrando il QRcode

“La piccola campagna - Fattoria didattica” via Cason 21 C, San Massimo, Verona la.piccolacampagna

Lunario

La luna, passando davanti alle costellazioni zodiacali, trasmette alla terra forze che si manifestano nel comportamento degli organismi viventi. In agricoltura biodinamica, le stesse favoriscono i tempi di semina, lavorazione e raccolta. Agiscono in modo analogo sul corpo umano, in particolare sulla crescita di capelli e unghie. Ogni nove giorni circa la luna, nel medesimo trigono di forze, favorisce o “ostacola” alcune parti della pianta o del corpo. a cura dell’Associazione

rinvaso

attività fisica taglio ritardante capelli massaggi / relax le conserve il pane lo yogurt potatura concimazione

In cucina Cura di sè Orto e giardino

Prova in cucina i nuovi Isola Bio Protein Plus nei

gusti Choco e Vaniglia!

“a cura di”

Cremoso proteico al caffè

Ingredienti per 4 persone

-300g Isola Bio Soia vaniglia Protein plus

-300g mascarpone vegan

-26g amido di mais

-14g zucchero di canna

-q.b. olio essenziale di limone (in alternativa buccia di limone)

-q.b. cacao amaro in polvere

-q.b. Biscotti vegani tipo savoiardi

-Tazzina di caffè

Preparazione

Preparare una tazzina di caffè zuccherata e allungarla con acqua.

In un pentolino mettere la bevanda soia vaniglia, lo zucchero, amido e olio essenziale di limone, mescolare bene fino a bollore poi raffreddare per 15 minuti. Bagnare i biscotti nel caffè, adagiarli su un piatto e versare sopra la crema precedentemente miscelata con il mascarpone vegano. Terminare con una spolveratina di cacao amaro.

Porridge proteico al cacao e frutta

Ingredienti per 1 persona

-180g Isola Bio Soia Cacao Protein Plus

-40g Isola Bio porridge

-10g sciroppo d’acero

-q.b. polvere di cannella

-q.b. frutta fresca

Preparazione

Mettere sul fuoco in un pentolino la bevanda vegetale al cacao e il porridge, mescolare finchè il tutto non si addensa, poi unire lo sciroppo d’acero e un pizzico di cannella.

Mescolate e far riposare qualche minuto. Versare il contenuto in una ciotola e guarnire con frutta fresca.

Si consiglia al posto della frutta di utilizzare anche dei semi misti a piacere e della crema di nocciola o cacao.

“a cura di”

Il barbagianni, ambasciatore di biodiversità

Il Barbagianni (Tyto alba) è un rapace notturno che si nutre prevalentemente di roditori che caccia dal tramonto all’alba: all’apice della piramide alimentare è fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi. Mangia le sue prede intere e le parti non digerite vengono poi espulse sotto forma di bolo, chiamato borra, la cui analisi ci permette di studiare la sua dieta. Vive in aree aperte di pianura, caratterizzate da ambienti agricoli e la semplificazione ambientale ha portato un drammatico calo della specie soprattutto nella pianura padana, ma il suo declino in tutta l’Europa è evidente già da decenni.

Una rete di volontari

Nel 2021 è stato avviato il progetto Monitoraggio e Conservazione Barbagianni Italia (MCBI), l’unica iniziativa su scala nazionale dedicata alla conservazione del Barbagianni (Tyto alba). Ideato da Gabriele Stanisci e promosso dall’ente nazionale “L’Università della Natura – Investigatori Naturalistici” (U.N.I.N.), il progetto, che ha come Responsabile scientifico la dott.ssa naturalista Marina Guglielmi, si propone come obiettivo principale la creazione di una rete di attori coinvolti nella sensibilizzazione del pubblico e nella pianificazione di misure di gestione per la conservazione del barbagianni, con l’intento di preservare la biodiversità del territorio italiano e promuovere l’utilizzo di

pratiche agricole sostenibili. I risultati conseguiti nel primo biennio di attività (2022-2023) sono frutto del lavoro di oltre centoventi operatori volontari: le attività di monitoraggio sono state condotte tramite metodologie integrate, quali il censimento visivo, l’analisi delle borre, l’esame del materiale audio-visivo e l’installazione di cassette-nido. Sono state posizionate 114 cassette-nido in 9 regioni italiane, con una media di occupazione pari al 50% e la conferma della riproduzione di 4 coppie. Complessivamente, sono state raccolte circa 1.500 borre, delle quali 100 sono state sezionate e circa 1.400 sono ancora in fase di analisi. Sono stati inoltre analizzati 15.075 video registrati dai dispositivi installati nelle cassette-nido, che hanno permesso di realizzare la prima fonoteca italiana dedicata al barbagianni, contenente 42 diversi suoni. Il progetto MCBI promuove anche attività di educazione ambientale e incentiva la partecipazione dei cittadini attraverso il coinvolgimento nella citizen science, per la raccolta di dati su scala nazionale. Nel 2023 è stata attivata una nuova iniziativa volta a raccogliere segnalazioni di esemplari morti, con l’obiettivo di identificare le principali minacce per la specie e di arricchire il database sulla mortalità del barbagianni in Italia.

Attraverso questo progetto si cerca di sensibilizzare il mondo agricolo sull’importanza della biodiversità in ambiente agrario, mettendo in luce i benefici indiretti di siepi e zone rinaturalizzate, all'apparenza improduttive, che rappresentano dei “servizi ecosistemici” in grado di portare equilibrio e benessere non solo alle specie animali che lo popolano ma anche all’uomo, creando paesaggio e vitalità. Per portarlo avanti con successo è importante creare una rete che coinvolga il più possibile le aziende agricole.

Chiunque può collaborare al progetto come volontario. Per info contattare: universitadellanatura@yahoo.com oppure ricercabarbagianni.italia@gmail.com

di Fabio Dartora, Marina Guglielmi, Gabriele Stanisci
Foto: Enrico Tonetto
Angolo della biodiversità

SCOPRI IL MONDO DI YOGI TEA®

Da oltre 50 anni, YOGI TEA® è sinonimo di deliziosi infusi di erbe e spezie, realizzati a partire da esclusive ricette ispirate all’Ayurveda, filosofia indiana con 3.000 anni di storia. In ogni ingrediente che utilizziamo, in ogni tazza di tè che serviamo, ci sforziamo di promuovere qualità, eco-sostenibilità e responsabilità sociale a tutti i livelli. I nostri profitti sono destinati a progetti sociali e ambientali diversi, che aiutano i bambini bisognosi e l’integrazione delle persone con disabilità, ma anche progetti a sostegno della riforestazione e dell’agricoltura sostenibile.

Attraverso le nostre miscele, le pillole di saggezza sui nostri talloncini e gli esercizi yoga sulle nostre confezioni, vogliamo ispirarvi ogni giorno e dare così il nostro piccolo apporto ad un mondo in pace ed in salute, pieno di consapevolezza e felicità.

yogitea.com facebook.com/yogi tea @yogiteaeurope

Progetto Ku m a ri, Nepal
Scopri di più:

Limone, il giallo più frizzante

Il limone è una pianta straordinaria perché ci offre non solo qualità organolettiche utilizzate spesso in cucina, ma anche proprietà officinali. La coltivazione della pianta del limone ha una storia antica e se ne ritrovano tracce già al tempo dei Romani. Nel nostro Paese è diffusa prevalentemente al sud, in particolar modo in Sicilia e Calabria, ma ci sono produzioni di nicchia anche nella costa amalfitana, in Sardegna, in Liguria e sul lago di Garda. Oggi comunque la sua coltivazione è in espansione su gran parte del territorio nazionale. Di questa pianta fantastica si possono usare naturalmente il succo e la buccia ma anche le foglie, i fiori ed in alcuni casi perfino i semi. Per questo è sempre meglio utilizzare limoni provenienti da agricoltura biologica o biodinamica. Le varietà in commercio sono tante, distinte principalmente tra quelle a buccia grossa e quelle a buccia fine. Le prime si conservano di più e la buccia può essere impiegata anche per i canditi o per fare liquori come il limoncello; le seconde, invece, sono più succose, ma si conservano di meno.

Coltivazione e cura

La pianta del limone cresce su terreni vulcanici leggermente acidi, ma la sua coltivazione – se di dimensioni contenute – può anche essere fatta in vaso, avendo a disposizione un piccolo giardino o un terrazzo. Il limone deve essere posizionato in pieno sole e in aree ventilate esposte a sud. Teme i geli invernali tanto che, quando si raggiungono temperature di 0/-1°C, muore seccandosi: quando, dunque, il clima si fa più rigido, e il termometro scende al di sotto degli 8 °C, si consiglia di portare il vaso in serre o locali riparati. Con la stessa cura le piante andranno rimesse all’esterno in primavera, quando saranno certi che le temperature siano più miti.

È importante che la fioritura del limone si svolga completamente all’esterno per permettere alle api di effettuare la fecondazione dei fiori.

La terra che metteremo nel vaso dovrà essere

specifica per limoni e quindi leggermente acida, composta di torba e lapillo vulcanico, facilmente reperibile in qualsiasi garden. La pianta risente delle irrigazioni con acqua di rubinetto, perché in questo modo il terriccio tende a diventare alcalino. Una volta alla settimana è bene aggiungere un po’ di aceto di mele biologico nell’acqua d’irrigazione in una proporzione di mezzo litro di aceto per cinque litri di acqua: in questo modo le foglie saranno sempre belle verdi e si manterrà il giusto ph del terreno.

Tre volte l’anno irroreremo il suolo con il preparato biodinamico 500K per favorire la crescita di nuove radici e, in autunno e primavera, lo concimeremo con humus di lombrico biologico, avendo cura di interrare il concime nei primi 3-4 cm.

Per mantenere la foglia immune da cocciniglie, muffe e afidi indesiderati ogni dieci giorni si potranno fare delle irrorazioni fogliari con microrganismi probiotici (E.M.A) oppure con un buon yogurt bianco biologico, o con Kefir o Kombucha biologici.

Una curiosità: appena i limoni vengono raccolti o acquistati vanno tenuti in posti ventilati. Diversamente, se tenuti in un sacchetto o in luoghi non arieggiati, possono ammuffire in poche ore.

Mini pan di limone

con crema di mandorle

con Blessed Brands Creative Studio

Ingredienti per 4 dolcetti o uno stampo grande per plumcake

Costo a porzione

Per l’impasto:

200 g di farina integrale

100 ml di latte intero

2 o 3 cucchiai di miele

2 uova

1 limone

1/2 bustina di lievito per dolci

Per il topping:

3 cucchiai di crema di mandorle

1 limone

1 cucchiaio abbondante di miele

timo fresco q.b. farina di mandorle q.b.

Procedimento

1

In una ciotola capiente sbattete le uova assieme al miele e unite a filo il latte, sempre mescolando. Aggiungete anche la scorza grattugiata e la polpa del limone, la farina e il lievito setacciati, incorporando bene gli ingredienti fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.

2

Distribuite l’impasto all’interno dei vostri stampi, oliati e infarinati, e cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 25-30 minuti, facendo infine la prova dello stecchino per verificare la cottura. Quando saranno tiepidi, sformateli e teneteli da parte.

3

Nel frattempo dedicatevi alla decorazione. Tagliate il limone a fette e fatelo caramellare in padella assieme al miele e al timo, fino a che non sarà morbido e dorato.

4

Latte fieno STG NATURASÌ meno di 2 euro meno di 3 euro meno di 4 euro

A parte, mescolate la crema e la farina di mandorle fino a ottenere una consistenza piuttosto densa; quindi decorate la superficie del dolce. Terminate con qualche fetta di limone caramellato e servite.

Come topping, potete usare la vostra crema di frutta secca preferita: sarà un’ottima alternativa alla classica glassa, che renderà i vostri dolci unici nel gusto e alla vista.

Le giuste attenzioni per i nostri amici a quattro zampe

NaturaSì rinnova il suo reparto dedicato al pet food e al pet care con una linea completa di prodotti per i tuoi animali domestici.

Fanno parte della nostra famiglia e, proprio come ogni suo membro, hanno bisogno delle giuste attenzioni e di un nutrimento di qualità: sono i nostri amici a quattro zampe, cani e gatti. NaturaSì ha pensato a loro rinnovando il suo reparto dedicato al pet food e al pet care, tenendo conto delle loro caratteristiche e delle loro diverse necessità.

Dal pet food…

Quali che siano le esigenze del vostro amico a quattro zampe, abbiamo selezionato – tra gli specialisti del pet food – produttori che coniugano l’alta qualità dei prodotti e delle materie prime con l’attenzione nei confronti dell’ambiente.

Come Almo Nature che, oltre a essere azienda leader nella produzione di pet food con ingredienti in origine idonei al consumo umano, destina il 100% dei profitti alla protezione della biodiversità. Lo fa tramite i progetti sviluppati da Fondazione Capellino, all’interno di un modello di “Reintegration Economy” che reintegra il valore aggiunto creato dal lavoro, destinandolo alla salvaguardia della natura.

Un impegno per la sostenibilità condiviso anche da Yarrah, tra le prime aziende europee a produrre alimenti biologici per animali domestici, rispondendo alle esigenze di quei consumatori che ricercano sia il benessere dei loro animali che la salute dell’ecosistema: non a caso, ha recentemente rivisto i suoi pack rendendoli non solo più ecologici ma

anche più leggibili, con un’indicazione ancora più trasparente dell’ingredientistica, così da assicurare ai nostri animali il nutrimento più giusto in base alle loro necessità.

Anche Defu, nei suoi oltre 50 anni di storia, ha sempre messo al centro il benessere dei nostri amici pelosi. Per questo, consapevole dell’importanza di un’alimentazione adeguata a età, taglia e caratteristiche dell’animale, ha studiato tante ricette Premium preparate con le migliori materie prime: la carne, per esempio, sia nelle varianti solo carne che in quelle con verdure, senza cereali, proviene esclusivamente da allevamenti etici. Ricette inoltre adatte alle diverse fasi della loro vita, anche nel caso di difficoltà digestive o altre problematiche.

… al pet care!

NaturaSì ha a cuore l’alimentazione, ma anche il divertimento e l’igiene dei nostri animali. Per questo, oltre a migliorare la sua offerta di pet food, ha scelto anche di ampliare il suo scaffale con Farm Company che, attraverso i suoi brand Farm Company Green, Beco e Natur Delì Wild, propone dai giochi agli snack, passando per i prodotti per l’igiene, come salviettine igienizzanti e lettiere. Realizzati con materiali naturali e riciclati creano cicli sostenibili e virtuosi per l’ambiente che ci circonda e sono la scelta ideale per prenderci cura dei nostri cani e dei nostri gatti. Così il tuo amico a 4 zampe ringrazia... e anche la natura!

PECORINO MARZOLINO BIO

A CAGLIO VEGETALE

SENZA LATTOSIO

Salumificio Pedrazzoli: qualità e sostenibilità, con lo sguardo rivolto al futuro

Il salumificio Pedrazzoli premiato dalla Guida Salumi

d’Italia 2025 per il suo impegno tra sostenibilità, tradizione e innovazione.

“Azienda e filiera sostenibile” e “Animal Welfare”: sono due dei quattro riconoscimenti con i quali la Guida Salumi d’Italia 2025 ha premiato il Salumificio Pedrazzoli per il suo impegno nel coniugare, in modo sostenibile, tradizione e innovazione, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Lo testimonia per esempio PrimaVera Bio, la linea dedicata esclusivamente al biologico, nata nel 1996, quando ancora il biologico era agli albori. Oggi comprende tagli freschi di carne suina – confezionati in atmosfera protettiva per mantenerne inalterata la freschezza – oltre ai salumi, da affettare oppure già affettati e proposti in una vaschetta trasparente e compatta, 100% riciclabile in ogni sua componente, con etichetta in carta FSC® stampata con inchiostri a base d’acqua, senza solventi.

I premi

Oltre al Premio “Animal Welfare” e allo “Spillo Verde” per “Azienda e Filiera sostenibile”, La Guida Salumi d’Italia 2025 ha premiato con l’Eccellenza 5 spilli anche due prodotti PrimaVera Bio: il Crudo Bio Brado24+ e il Salame BioEttore. Il Salumificio Pedrazzoli, del resto, non è nuovo a questo tipo di riconoscimenti: già premiato dalla Guida nelle sue precedenti edizioni come migliore azienda bio d’Italia, ha ricevuto per ben due anni – nel 2013 e nel 2016 – il Premio Good Pig di Compassion in World Farming (CIWF), Associazione internazionale che si occupa della tutela del benessere degli animali nell’industria alimentare.

Garanzia di filiera

Fondato nell’ormai lontano 1951 a San Giovanni del Dosso, in provincia di Mantova, da Arnaldo Pedrazzoli e oggi gestito dai suoi figli e dai suoi nipoti, il Salumificio Pedrazzoli conserva ancora oggi la sua dimensione familiare. Tutti i suoi prodotti sono ottenuti da suini 100% italiani, nati e cresciuti negli allevamenti di proprietà in Lombardia ed Emilia Romagna, e si distingue da altre aziende italiane del settore perché segue ogni fase, dalla coltivazione del campo biologico all’allevamento e dalla trasformazione al confezionamento. Si tratta dunque di un’azienda a ciclo chiuso che, controllando l’intera filiera, offre anche la massima garanzia di qualità dei suoi prodotti.

Azienda del mese
Azienda

Bio consigli di lettura

Nutrire il corpo, ma anche l’anima: ogni bimestre una selezione di due titoli, che raccontano e approfondiscono i valori del nostro ecosistema. Chiedili al tuo negoziante e acquistali nel tuo NaturaSì di fiducia.

Voglio esserti fratello

Jakob Streit - Filadelfia Editore

In questo volume Jakob Streit si rivolge ai più giovani per narrare le vite leggendarie di alcuni dei più importanti santi cristiani: Martino, Giorgio, Francesco, Odilia, Sebastiano, Maurizio, Placido, Elisabetta, Meinrado, Cristoforo, Beato e Rocco. Grazie alla sua esperienza di insegnante ha potuto presentare le gesta e i destini di queste persone eccezionali in modo semplice, vivido e impressionante. Jakob Streit (1910 - 2009) ha pubblicato oltre trenta libri per bambini e ragazzi. La sua opera letteraria si è concentrata su storie di animali, fiabe, leggende e rielaborazioni di storie bibliche, molto apprezzate dai bambini e dai giovani lettori. Oltre all’attività letteraria, ha svolto per lungo tempo quella di insegnante presso la scuola Waldorf di Berna. Tra le sue opere di maggior successo figurano “Martino e le api”, le storie di animali “I segreti della noce”, nonché “Louis Braille, il ragazzo che leggeva con le dita”, un romanzo biografico sull’inventore del sistema di scrittura e lettura per i non vedenti.

Il pensiero sociale ed economico di Rudolf Steiner

Guido Citoni, Editrice Antroposofica

Oggi il denaro non ha più alcuna relazione con ciò che viene trasformato dall’uomo, non si trova più il rapporto tra le risorse che la Terra offre quale unico organismo economico e il valore finale che viene ad esse attribuito. Nello scambio merci non si coglie il senso del lavoro quale elemento di reciprocità umana, il lavoro viene pagato come merce senza alcun riconoscimento sociale. Nella sfera culturale, dove si dovrebbe attingere a principi di massima libertà, si assiste a continue interferenze politiche ed economiche. Rudolf Steiner, con la Tripartizione dell’Organismo Sociale, ci invita anche nell’ambito economico (dopo averlo fatto in quasi tutte le sfere sociali, dalla pedagogia, all’agricoltura, alla medicina, all’arte, ecc.) a conoscere ed applicare le leggi della Vita, tra le quali “la legge del tre” è una delle fondamentali per creare una Scienza del Vivente a vera misura dell’uomo.

bellezza naturale

NUTRE E PROTEGGE

Per sfidare il freddo, una crema idratante e delicata, con burro di karité e di cacao, dalle proprietà nutrienti e protettive.

IDRATA E DONA SOLLIEVO

Una crema mani dedicata alle pelli che necessitano di nutrimento extra. Con burro di karitè e aloe vera, si assorbe subito, donando morbidezza.

DELICATO E AVVOLGENTE

Dal profumo delicato e dalla texture morbida e cremosa, dona alla pelle nutrimento e protezio ne, per una dolce coccola.

Rituale d'inverno per una pelle morbida e radiosa

Riscopriamo la nostra bellezza naturale

3, 2, 1… Pronti per ripartire? Le feste sono ormai un ricordo, un nuovo anno è iniziato e siamo tornati alla solita routine. Un nuovo inizio può essere un momento di rinascita e rinnovamento ma può portare con sè anche un po’ di ansia e pesantezza. Cosa possiamo fare quindi per ricominciare al meglio?

1. Dedicati momenti di relax. Ritagliarsi degli spazi per sè è molto importante per affrontare la quotidianità con il giusto equilibrio. Possiamo farlo con gesti semplici e veloci, qualche esempio? Una doccia calda a fine giornata per sciogliere tutte le tensioni fisiche e mentali! E per rendere l’esperienza più piacevole possiamo utilizzare il Bagnodoccia Tè Verde e Noni di Ecor Body Care; dal profumo fresco e rivitalizzante, ha una texture morbida e cremosa ad azione lenitiva e protettiva che lascerà la pelle detersa e tonificata. Un paio di volte a settimana, per completare il rituale di relax, applichiamo sul viso i nuovi Patch Occhi Enolea in tessuto, formulati per il trattamento della zona oculare, da lasciare in posa 10-15 minuti. Dopo l’applicazione la zona del contorno occhi risulterà più distesa e riposata e lo sguardo più luminoso.

2. Prova qualcosa di nuovo. Portare nella nostra quotidianità delle novità, sperimentando trattamenti diversi dal solito, ci permette di rinnovarci e ci dà nuovi stimoli. Un’idea? Inserire nella nostra routine di bellezza un prodotto come l’Argiltubo di Argital, una maschera all’argilla verde pronta all’uso, per viso e corpo. Un multiuso con il quale realizzare vari trattamenti: maschera per viso e collo ad azione levigante, impacco per i capelli e il cuoio capelluto ad effetto purificante oppure impacco per la schiena per favorire un’azione rilassante.

3. Esalta la tua luminosità. Durante l’inverno le giornate sono più corte, le temperature si abbassano e trascorriamo meno tempo all’aria aperta. La nostra pelle potrebbe quindi risultare più secca, stanca e spenta. L’alleato perfetto in questi casi è la linea Vitamina C di Oyuna. Contorno occhi anti-fatica, Fluido Viso, Siero Viso e Fluido Corpo Antiossidante: quattro prodotti con

Vitamina C per donare alla pelle un aspetto più fresco e luminoso.

Ma non dimentichiamoci di agire anche dall’interno, come? La parola d’ordine è DETOX! Il primo passo è intervenire sull’alimentazione consumando più frutta e verdura bio e bevendo la giusta quantità di acqua ma possiamo aiutarci anche con prodotti specifici come il Detox bio di Salus*. Un prodotto a base di piante che favoriscono sia la normale funzionalità del nostro fegato, grazie agli estratti di ortica, cardo mariano e carciofo, sia il fisiologico drenaggio dei liquidi in eccesso grazie all’azione di tè verde, betulla, ortica, tarassaco e carciofo. Uno sciroppo, senza zuccheri aggiunti** da prendere ogni mattina insieme a un bel bicchiere d’acqua. Prova questi tre semplici passaggi per rendere la quotidianità più piacevole e affrontare le giornate con la giusta carica!

*Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata. Il prodotto deve essere tenuto fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età. Non superare le dosi consigliate. ** contiene naturalmente zuccheri.

Skincare a prova d’inverno

a cura di di Zoe Collizzolli Erborista del NaturaSì di Verona, Corso Milano 110

In inverno tutto rallenta, la natura sembra sopita, gli alberi hanno tutta la loro energia contenuta e così anche la nostra pelle, che segue i ritmi della natura, rallenta la sua rigenerazione. Per questo dobbiamo prestare molta attenzione alla nostra skincare routine. La pelle è sottoposta a molti sbalzi di temperatura e quella del viso rimane totalmente esposta alle varie intemperie. Tralasciando il passamontagna come possibile opzione quotidiana, a meno che non si voglia allontanare qualcuno, una valida soluzione è la Crema alla Rosa per il giorno di Dr. Hauschka. Burro di karitè, olio di avocado e cera di rosa nutrono, prevenendo dalla disidratazione; altea, iperico e petali di rosa aiutano a prevenire l’arrossamento della pelle provocato dagli agenti esterni.

L'esperto risponde

a cura di Roberto Cingia

Una coccola SPA a casa nostra per il riequilibrio del calore

Dedicare del tempo a noi stessi è una coccola che dobbiamo regalarci almeno una volta a settimana. Basta poco per trasformare un angolo di casa in una vera e propria SPA. Il momento ideale è sicuramente la sera. Il calore del nostro corpo, infatti, segue un ritmo specifico concentrandosi negli organi interni durante il giorno e fluendo verso le estremità (mani piedi e pelle) durante la notte. Se la sera, le mani e i piedi sono freddi è un chiaro segnale di uno squilibrio del ritmo del calore. In questo caso ci viene in soccorso il bagno o un pediluvio.

Una scelta che protegge le pelli del viso sensibili preservando però anche i rapporti sociali! Per il resto del corpo un adeguato vestiario direi che non è in discussione, anche se non è sufficiente per evitare che l’epidermide si screpoli. Fondamentale è usare una preparazione ricca di sostanze nutritive.

Il Burro Corpo della linea Skin Food Weleda è l’ideale: burro di karitè, burro di cacao, olio di girasole rendono la pelle liscia e idratata anche nelle zone più secche. Corposo ma di facile assorbimento è un piacere sentirlo fondersi con la pelle. Con l’arrivo dell’inverno quindi non possiamo proprio dimenticarci della parte del nostro corpo più esposta all’esterno e che per prima, vulnerabile, incontra il mondo che ci circonda.

Per il bagno: temperatura 38 gradi, per circa 20 minuti. Per il pediluvio: temperatura 38 gradi per circa 10 minuti. Aggiungiamo all’acqua un olio da bagno per aumentare l’efficacia, scegliendolo in base alle nostre necessità: salvia per riequilibrare, rosa per armonizzare le pelli sensibili, torba e lavanda per calmare e regalare un sonno sereno. A seguire usiamo con un delicato massaggio un olio o un balsamo per nutrire e trattare la pelle. In questo modo aiuteremo il calore a fluire correttamente, il corpo si rilasserà e ci porterà in una notte di sonno ristoratore.

Un vero trattamento SPA che aiuta il nostro benessere in profondità.

Buon relax!

L’arancio, il sole d’inverno

a cura di Andrea D’Alessio, consulente in erboristeria del NaturaSì di Milano, via Millelire 14

Il capostipite di quasi tutte le arance in commercio è l’arancio amaro (Citrus aurantium var. amara L.). Originario delle colline himalayane venne introdotto in Europa intorno all’XI secolo, passando dagli stessi territori arabi in cui venne selezionato un altro importante ibrido: l’arancio dolce (Citrus aurantius var. dulcis Hayne). Quest’ultimo prese il sopravvento per la bontà dei suoi frutti, mentre la variante amara venne relegata più a ornamento, come portainnesto per le varietà dolci e per la produzione di profumi.

Le arance entrarono nel panorama europeo come simbolo di benessere economico e di supporto alla salute, dal momento che se ne intuì ben presto il valore nutrizionale (ricche di vitamina C e flavonoidi). Regalate a Natale e all’Epifania (assieme ai mandarini) erano un dono prezioso e altamente simbolico.

Per spremitura a freddo o per distillazione in corrente di vapore dell’epicarpo (buccia) si ottiene un olio essenziale ricco di note profumate.

Dall’arancio amaro si ottiene un olio essenziale con note fresche e pungenti: si utilizza molto in profumeria perché si sposa con tante fragranze, mentre quello di arancio dolce possiede un sentore più simile al gusto del frutto. Entrambi hanno dimostrato interessanti proprietà rilassanti e digestive. Nella storia della cosmesi, le arance hanno avuto un ruolo pressoché profumieristico, anche

se è da menzionare l’utilizzo della buccia e del succo per lenire le labbra. Infine, la moderna cosmesi le vede protagoniste con estratti di ultima generazione, ricchi di bioflavonoidi dall’azione antiage.

Le ricette di Betti!

di Betti Mantegazza

Consulente in erboristeria del NaturaSì di Milano, piazzale Porta Lodovica 3

L’inverno è un periodo di raccoglimento, un’occasione per prenderci cura di noi con rituali caldi e avvolgenti. Poche gocce di olio essenziale bastano per rendere unica la nostra routine di bellezza; quello che viene estratto dalla scorza dell’arancio non può certo mancare in questa stagione. Apprezzato per le sue note fresche, piace tantissimo ai bambini: se aggiunto all’acqua del bagnetto avrà un piacevole effetto rilassante.

Bagnetto relax

Diluire 20 gocce di olio essenziale in 100 ml di olio mandorla. Versare quindi nella vasca piena di acqua calda qualche cucchiaio dell'oleolito così ottenuto.

Maschera viso purificante

Preparare un composto omogeneo con 3 castagne lessate, 2 cucchiaini di succo d’arancio e 2 cucchiai circa di yogurt bianco fino a ottenere una consistenza morbida e spalmabile. Applicare sul viso e lasciar agire per 20 minuti, risciacquare con cura.

Olio multifunzione

100 ml di oleolito di iperico, 15 gocce di olio essenziale di arancio dolce, 5 gocce di olio essenziale di chiodo di garofano, 5 gocce di olio essenziale di cannella. Mescolare bene gli ingredienti. Conservare in un vasetto scuro e lontano da fonti di calore. Utilizzare questo olio prezioso sui piedi la sera prima di coricarsi dopo un bagno caldo avendo cura di indossare un calzino di cotone.

Il profumo di l’arredamentocasa:olfattivo

a cura della redazione con il contributo degli esperti di Helan

Chiudi gli occhi e immagina di entrare in una stanza: ti sentirai immediatamente rilassato, immerso in un’atmosfera piena di energia o semplicemente a casa. Questa è la magia dell’arredamento olfattivo.

L’olfatto è il nostro senso primordiale e rappresenta una sorta di spazio senza mediazioni verso il mondo esterno: il profumo di una fragrante brioche che ci avvolge a colazione insieme all’aroma del caffè, l’odore intenso di un prato dopo la pioggia, o quello inconfondibile e rassicurante del nostro libro preferito, arrivano a definire momenti (e ricordi) della nostra giornata. I profumi innescano in noi reazioni emotive capaci di evocare sensazioni e sentimenti, anche dimenticati. L’arredamento olfattivo non è dunque solo questione di un profumo piacevole, ma ha a che vedere piuttosto con un’esperienza sensoriale completa che aiuta a migliorare la nostra percezione di benessere, trasformando ogni ambiente in una comfort zone perfetta, unica e accogliente.

Come scegliere la giusta fragranza

Ma in che modo selezionare la fragranza più adatta alle nostre esigenze? L’abbiamo chiesto agli esperti di Helan, laboratorio cosmetico italiano con una lunghissima esperienza nel campo della formulazione di fragranze naturali.

L’ingresso, ad esempio, è il biglietto da visita della casa: il nostro consiglio è dunque quello di scegliere note fresche, come quelle di agrumi o fiori; se vogliamo donare all’ambiente un tocco di personalità più decisa, possiamo osare con un accordo di cuoio. Per la cucina optiamo invece per fragranze verdi e aromatiche, spezie leggere o note minerali e marine che ci aiuteranno a neutralizzare gli odori forti. Per la sala da pranzo, luogo simbolo di convivialità, è preferibile invece indirizzarsi verso note delicate, fiorite o aromatiche. E in soggiorno?

Per lo spazio che rappresenta il cuore della casa, possiamo scegliere fragranze diverse, in armonia con le diverse stagioni: agrumi, fiori, frutti, spezie o ambra. Le note cipriate, ambrate, speziate o legnose sono invece indicate per la zona studio, trasformato negli ultimi anni da spazio da dedicare al relax a ufficio per lo smart working: via libera dunque a profumazioni che favorisco-

no la concentrazione e la creatività. In camera da letto l’ideale è lasciarsi coccolare dalle note calde dell’ambra durante la stagione invernale, e da quelle fiorite e botaniche durante la stagione estiva. Infine, per il bagno, le declinazioni marine sono sempre indicate per rinfrescare l’ambiente, ma anche quelle agrumate o le più originali esotiche e fruttate, sono un’ottima opzione per dare un tocco speciale ai momenti dedicati a se stessi e alla propria beauty routine.

Profumi che rispettano (anche) il Pianeta

Optare per profumi naturali per i nostri ambienti domestici non è solo una questione di preferenza olfattiva, ma è una scelta consapevole ed etica, che favorisce il benessere del Pianeta e la qualità degli ambienti delle nostre case.

Nel nostro assortimento puoi trovare la linea di profumi di Helan, un’affascinante sintesi di originalità e ricercatezza, creata nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Annusare per credere!

Lucens Umbria

L’Umbria, il cuore verde d’Italia, è un continuo susseguirsi di pittoreschi borghi medievali arroccati sulle alture, verdi colline, fertili valli fluviali e folti boschi. In questo paesaggio incantato, dove il tempo sembra essersi fermato, si tramandano le antiche tradizioni fitoterapiche a cui abbiamo attinto per le formulazioni dei prodotti LUCENS con estratti ed essenze di piante officinali, tipiche dell’Italia centrale, coltivate secondo il metodo dell’agricoltura biologica. Trattamenti di bellezza per cute e capelli, prodotti di modellatura e colorazioni capillari che si caratterizzano per la delicatezza delle formulazioni, l’utilizzo di oli ed estratti da agricoltura biologica, l’assenza di ingredienti di origine animale e la freschezza delle profumazioni costituite esclusivamente da miscele di oli essenziali.

Scelti da noi

1 Shampoo protezione capelli colorati

Tutte le formulazioni sono caratterizzate dal LUCENS

Care Complex, un fitocomplesso di estratti da agricoltura biologica, selezionati per le notevoli proprietà addolcenti, lenitive, antiossidanti e protettive. In sinergia con gli ingredienti chiave presenti nelle diverse formule contribuisce ad aumentare l’idratazione del capello e la protezione del colore da agenti ossidanti.

Flaconi, tubi ed etichette sono realizzati in plastica Green PE, materiale innovativo 100% riciclabile, realizzato con un biopolimero proveniente da fonti rinnovabili, che minimizza sensibilmente le emissioni di gas serra. Astucci e foglietti illustrativi sono realizzati esclusivamente con carta certificata FSC® a supporto di una corretta e responsabile gestione delle risorse forestali.

Deterge delicatamente e aiuta a proteggere nel tempo l’intensità e la lucentezza del colore cosmetico. Certificato ICEA ECOBIO e VEGAN contiene il 96% di ingredienti di origine naturale*

2 Shampoo rivitalizzante antigiallo

Rimuove istantaneamente i riflessi giallo e arancio donando una tonalità fredda e duratura. Ideale per capelli colorati biondi, grigi naturali, bianchi naturali, platino e decolorati. Certificato VEGAN contiene il 96% di ingredienti di origine naturale*.

3 Maschere riflessanti Color Mask

Nutrono e colorano il capello in un solo gesto. Si utilizzano come un semplice balsamo e in soli 5 minuti di posa mimetizzano i primi capelli bianchi e ravvivano il colore cosmetico, mantenendolo intenso e brillante. Certificate VEGAN contengono il 97% di ingredienti di origine naturale*. Disponibili in 4 nuances.

*calcolato in conformità alla linea guida ISO 16128

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Sojade

Frutto puro

Il gusto autentico di albicocca, pera, pesca e prugna in queste puree di frutta cotta sottovuoto, perfette a colazione da spalmare su una fragrante fetta di pane tostato.

Dessert soia mirtillo e albicocca

Nelle varianti mirtillo e albicocca, due cremosi dessert a base di soia nell’innovativo vasetto in carta, che garantisce la conservazione del prodotto riducendo l’impatto ambientale.

Skyr

Ricco di proteine e con solo lo 0,2% di grassi, è preparato con latte scremato e fermenti, senza aggiunta di aromi, e conserva un gusto fresco e una consistenza cremosa.

Bocconcini croccanti

Friabili bocconcini di pane non fritti, preparati con farine da grano italiano, coltivato dagli agricoltori del nostro ecosistema. In pratiche monoporzioni ideali da portare sempre con sè.

Più Bene

Stracchino light

Con caglio microbico e latte vaccino italiano, contiene il 30% di grassi in meno rispetto alla media degli stracchini più venduti.

Per chi ama la leggerezza, senza rinunciare al gusto.

Biovegeatal

Mordibella, affettati vegetali

Senza glutine e 100% vegetali, sono proposti in due saporite varianti: gusto mortadella, con pistacchi, e gusto cotto arrosto, piacevolmente affumicato.

Kefir

Dalla consistenza cremosa e omogenea e dal gusto leggermente acidulo, la tipica bevanda originaria del Caucaso, preparata con latte e fermenti, ideale per una pausa dissetante.

Tortellini e ravioli

Una classica pasta all’uovo, preparata secondo tradizione, racchiude un delicato ripieno a base di carne, nei tortellini, con ricotta e spinaci, nei ravioli. In formato famiglia da 500 g.

Tagliata di pollo

Si prepara in poco tempo, in padella oppure al forno, questa tagliata di pollo ruspante già pronta, insaporita con paprica e rosmarino, perfetta da servire con verdure di stagione.

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Abbraccio della sera

Dalla tradizione ayurvedica, una profumata miscela a base di finocchio, con fiori di camomilla e radice di valeriana, ideale per riscaldarci nelle fredde serate invernali.

Le foto hanno carattere puramente illustrativo.

Bionova
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NaturaSì
Oggi cucino bio

Le offerte per la tua dispensa di febbraio dal 5

febbraio al 4 marzo

Muffin

con gocce di cioccolato

Morbidi tortini ideali per risvegli soffici come… piumette. Semplici e golosi, preparati con yogurt e uova fresche, sono arricchiti con irresistibili gocce di cioccolato.

Snack nocciola e cacao

Un goloso ripieno di morbida crema alle nocciole avvolto da una fragrante cialda preparata con farina di riso in questo snack perfetto per le tue pause senza glutine.

Capri

Si ispira alla miglior tradizione lattiero casearia, rivisitata in chiave 100% vegetale, questa preparazione a base di mandorle e anacardi, che ricorda un celebre formaggio a pasta filata.

Crumiri con grano saraceno

I classici biscotti della tradizione piemontese in una variante senza glutine, preparata con grano saraceno e avena, senza latte né uova. Ideali dalla colazione… al dessert.

Naturello mela, pera, pera banana e prugna

Con il 96% di purea di frutta biologica selezionata e controllata, raccolta nel pieno della maturazione, una delizia semplice e naturale, non solo per i più piccoli.

Pratiche fette di formaggio, dal sapore delicato e dalla consistenza cremosa, preparato con il latte di capre allevate nelle splendide Prealpi. Nella comoda confezione richiudibile. Vegeatal

Snack cocco e cacao

Uno snack senza glutine, preparato con una croccante cialda al cacao, con farina di riso, quinoa e miglio, che racchiude un morbido ripieno di crema al cocco.

Scamorza affumicata

Ha una pasta morbida e compatta, con un cuore fondente, questa scamorza pugliese preparata con il latte dell’allevamento aziendale e delicatamente affumicata.

Olive “Riviera” denocciolate in olio extravergine d’oliva

Conservate in olio extravergine di oliva, sono ottime per rendere ancora più sfiziosi antipasti, insalate e primi piatti, anche in abbinamento ai pomodorini semisecchi.

Formaggio

di capra a fette

Yogurt magro compatto frutti di bosco e albicocca

Uno yogurt magro compatto, preparato esclusivamente con latte piemontese, rivela una morbida purea a base di frutta in due varianti: albicocca e frutti di bosco.

Rice & Rice
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Cascina Bianca
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*Le foto hanno carattere puramente illustrativo. Le offerte sono valide fino ad esaurimento scorte. I prezzi e le foto possono subire variazioni a causa di errori tipografici.

Anno nuovo: ricomincia con la giusta carica!

Fusilli, penne rigate e spaghetti integrali

500 g

La spesa BIO PER TUTTI

Penne integrali con pesto di cavolo nero e ricotta: un primo piatto semplice ma gustoso.

€ 1,15

€ 2,30 al kg

Passata di datterino italiano

420 g

€ 1,98

€ 4,71 al kg

Bocconcini croccanti con farina di grano italiano

200 g

€ 2,75

€ 13,75 al kg

Composta di albicocca, fragola e pesca

250 g

€ 2,40

€ 9,60 al kg

Yogurt al naturale intero Yogurt al naturale magro

125 g x 2

€ 1,35

€ 5,40 al kg

Crackers

500 g

€ 3,25

€ 6,50 al kg

Fusilli, penne rigate e spaghetti

500 g

€ 0,99

€ 1,98/kg

Mozzarella fiordilatte di latte italiano con caglio microbico

100 g

€ 1,49

€ 14,90 al kg

Muesli alla frutta e croccante

375 g

€ 3,20

€ 8,53 al kg

Barrette ai cereali

4 x 25g

€ 2,99

€ 29,90 al kg

Pagnotta integrale a fette di grano tenero italiano

350 g

€ 1,95

€ 5,57 al kg

Fette biscottate con farina integrale

324 g

€ 2,20

€ 6,79 al kg

Passata di pomodoro italiano

420 g

€ 1,19

€ 2,83 al kg

Spalmabile 100% vegetale

150 g

€ 2,85

€ 19,00 al kg

Bevande vegetali di soia e riso italiani  1,95

Piadina integrale di grano tenero italiano contiene tre piadine

225 g (3 x 75 g)

€ 1,50

€ 6,67 al kg

Lenticchie, ceci, fagioli cannellini e borlotti

400 g/240 g sgocc

€ 1,10

€ al pezzo 2,75/kg

Crescenza da latte fieno STG

165 g

€ 2,25

€ 13,63 al kg

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