a casa tua
un tocco di croccantezza
Fragranti cubetti di pane tostato, con olio extra vergine di oliva, ideali da aggiungere a zuppe e vellutate, ma anche per dare un tocco di croccantezza alle insalate.
negozi e aziende agricole bio
Verso il nuovo anno con fiducia nel cambiamento
Si cambia un po’ ogni giorno. A maggior ragione ciò sembra avvenire con il passaggio dal vecchio al nuovo anno, anche se – in fin dei conti – non è altro che un giorno in più sul calendario. Eppure, proprio questo susseguirsi di giorni, mesi e anni, ci dà l’idea dello scorrere del tempo, del nostro essere parte di un flusso continuo che talvolta sembra travolgerci, prendendo il sopravvento. Quello che possiamo fare, dal canto nostro, è scegliere di rallentarlo, di fare in modo che il ritmo della nostra vita ci corrisponda un po’ di più. Di non lasciare che la frenesia ci travolga e che non siano gli altri, o le circostanze, a decidere chi siamo al posto nostro.
Dentro e fuori di noi siamo continuamente esposti a un cambiamento che non si arresta, che può travolgerci oppure avvicinarci un po’ di più a quello che vogliamo essere. Il cambiamento può spaventare, ma è inevitabile: possiamo scegliere di opporci, di ostacolarlo, correndo però il rischio che avvenga in una direzione contraria a quella che noi vorremmo dare alle cose. Oppure diventare, noi stessi, agenti di cambiamento per trasformare in realtà il mutamento che desideriamo portare a compimento. Possiamo scegliere di trasformarci e di cambiare completamente vita, oppure di disseminare nella nostra esistenza per così dire “ordinaria” piccoli semi di cambiamento, custodendoli con cura e lavorando per farli fiorire nel tempo. Condividere questi semi con fiducia nel futuro è il segreto per far sì che il cambiamento non riguardi solo ciascuno di noi, singolarmente, non sia un caso isolato, ma entri a far parte di un processo condiviso che renda il cambiamento generalizzato.
Attraverso le pagine del nostro magazine vi raccontiamo le storie di chi ha scelto di cambiare la propria vita nel modo che gli è più affine, senza mai perdere di vista il rispetto nei confronti delle persone e della Terra: che sia portando in tavola ricette preparate con ingredienti bio, di stagione e magari di riciclo, o trasferendosi in montagna per prendersi cura del territorio valorizzandone le tradizioni e la biodiversità; o ancora, organizzando eventi che puntino a rafforzare una comunità in difesa dell’ambiente e mettendo a frutto le buone pratiche di ogni giorno. Ricercare uno stile di vita più sostenibile è probabilmente ciò che accomuna tutti noi che ci ritroviamo tra le pagine di questo magazine e che siamo sempre di più. Proprio per questo ci prepariamo ad accogliere il nuovo anno con una piccola grande novità per la nostra rivista: da gennaio 2025 infatti ospiterà non solo ricette e approfondimenti sul mondo dell’alimentazione, dell’agricoltura e della sostenibilità, ma anche una sezione dedicata alla bellezza e al lifestyle, con consigli per la cura del corpo e per un benessere a 360 gradi. Perché uno stile di vita più attento e sostenibile è il regalo più grande che possiamo fare a noi stessi e al Pianeta che abitiamo, e il nostro augurio per il nuovo anno che verrà.
La redazione
Silvia Valentini
Sophie Meneghelli
Lorenza Gelmetti
Diana Zottarel
hanno collaborato a questo numero: Serena Federici Ecocomunicazione www.ecocomunicazione.it
Benedetta Frare
giornalista pubblicista e direttrice responsabile della rivista
Blessed Brands Creative Studio per lo scatto di copertina e per le rubriche di cucina
Paolo Pistis esperto di agricoltura biodinamica
Francesca, Lorella, Silvia Braglia fondatrici di www.disanapianta.net per la rubrica Impastiamo!
Jasmin Peschke per la rubrica Cosa ci nutre
Orango Films per gli scatti degli articoli delle pp. 30, 31 e 37
Editore:
EcorNaturaSì SpA Società Benefit via Palù, 23 z.a. Zoppè, 31020 S. Vendemiano TV Italia P.IVA e C.F. 02010550263
Direttore responsabile:
Benedetta Frare
Grafica e impaginazione: EcoComunicazione, progetti di comunicazione ecologica
Stampato da Mediaprint con inchiostri a base vegetale
Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575
naturasi.it seguici su
Sommario
I nostri progetti
Un anno insieme, all’insegna del bio
Stelline di frolla
Turismo sostenibile
È sempre tempo di partire 24
Impastiamo
Ghirlanda natalizia
26
Le stagioni nell’orto
La carota: radici nella terra, testa per aria
28
Zuppe di stagione
Vellutata di carote e batate
30
L’angolo dei bambini
Una calda atmosfera di festa 32
I nostri progetti
Ricetta salvaspreco
Bio consigli di lettura 37
Cosa ci nutre
100 anni di agricoltura per il futuro
39
Azienda del mese
Euro Company
Oggi
Un anno insieme, all’insegna del bio
Tra le storie raccontate in queste pagine e l’emozione di ritrovarci insieme, salutiamo il vecchio anno e ci prepariamo ad accogliere il nuovo.
Con la fine dell’anno, si avvicina il tempo a cui tradizionalmente si affidano i bilanci, in cui ci si ritrova a riflettere sugli obiettivi raggiunti e su quelli ancora da perseguire. Ripercorriamo insieme i 12 mesi appena trascorsi, attraverso alcune delle storie raccontate sul nostro magazine, ma anche riscoprendo l’emozione di ritrovarci insieme per rendere possibile il cambiamento.
La leggenda del colibrì
La qualità del cibo, la salvaguardia della Terra, la tutela della biodiversità sono solo alcuni dei valori che orientano la nostra bussola e che ci hanno guidati attraverso l’anno che ormai volge al termine, che è stato anche l’anno in cui la nostra comunità è tornata a riunirsi all’insegna dei valori condivisi, con la consapevolezza che il cambiamento è fatto di piccoli gesti da fare insieme. Qualcuno di voi forse ricorderà la leggenda africana del colibrì, che avevamo condiviso qualche editoriale fa: narra di un colibrì che – sfidando la derisione di animali ben più grandi – si è adoperato, nel suo piccolo, per spegnere un incendio che rischiava di divorare la savana. Goccia dopo goccia, molti cuccioli hanno seguito il suo esempio… fino a coinvolgere anche animali ben più maestosi e possenti. Se infine la savana si è salvata dal divampare delle fiamme, è stato grazie al contributo di tutti gli animali, dal più piccolo al più grande, che mettendo insieme le loro forze hanno reso possibile un risultato che difficilmente avrebbero potuto realizzare da soli. Sono dunque i piccoli gesti di ognuno che, moltiplicati tra loro, possono fare la differenza.
Un modo diverso di abitare il mondo
È quello che cerchiamo di raccontarvi attraverso le pagine del nostro magazine, condividendo con voi le storie di chi crede che ciascuno di noi non potrà quasi certamente cambiare il mondo da solo, ma che mettendo insieme il contributo di tutti si possono fare grandi cose. Storie di chi il mondo lo attraversa con la consapevolezza che “il minimo battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo” perché facciamo tutti e tutte parte di una stesso Pianeta nei confronti del quale abbiamo una responsabilità. Se ciò è vero quando si parla di cambiamento climatico, con le conseguenze che raggiungono spesso le più diverse ed estese latitudini, lo è anche quando invece si parla di comportamenti virtuosi, capaci di diffondere un modo diverso di abitare il mondo. Ce lo ha ricordato – nel magazine di marzo-aprile – l’Associazione “Il mondo di Tommaso” che ha chiamato proprio Butterfly Effect Project il suo progetto in difesa delle foreste, da quella del Cansiglio fino alla foresta pluviale amazzonica, dove supporta in particolare le popolazioni native custodi della straordinaria biodiversità di quest’area.
Che la tutela della biodiversità non possa che andare di pari passo con il sostegno delle comunità locali è una consapevolezza condivisa anche da Emebet Dejene che – più di recente – ci ha raccontato dei suoi sforzi, in Etiopia, per valorizzare una tradizione e una risorsa importante per il Paese, il miele, attraverso il diretto coinvolgimento degli apicoltori. Un coinvolgimento in ogni fase del processo produttivo che ritroviamo, per esempio, anche nei
progetti che NaturaSì sta portando avanti in Perù con i produttori di zenzero, curcuma, banane, cacao e caffè, che condividono la mission di coltivare il più possibile in maniera armonica con le esigenze della Terra e della pianta.
Le generazioni del futuro
Una cura nei confronti del Pianeta che punta a salvaguardare l’unica Terra che abbiamo: per noi, che ora la abitiamo, ma anche e soprattutto per le generazioni del futuro, dando loro gli strumenti per rendere possibile un cambiamento quantomai necessario. Proprio ai più giovani è andato lo sguardo di Sabino Pavone, Presidente dell’Associazione La Cruna della Libera Scuola Steiner Waldorf “Novalis” di San Vendemiano, che ha affidato al nostro magazine una profonda riflessione sul ruolo dell’educatore, mettendo in risalto come i ragazzi e le ragazze “non vogliono meno scuola, ma un luogo frequentato da adulti che si pongono l’obiettivo di prepararli a leggere il mondo”, un mondo in costante evoluzione che ci obbliga a una profonda presa di consapevolezza. Lo abbiamo constatato, del resto, incontrando i ragazzi e le ragazze del Liceo Artistico Bruno Munari di Vittorio Veneto che hanno interpretato, con estro e creatività, alcuni dei principi fondamentali per NaturaSì: nascono così le illustrazioni dei quadernoni, delle nuove shopper
e del calendario NaturaSì 2025, che esprimono valori quali la tutela dell’ambiente, la sostenibilità, la lotta al cambiamento climatico.
L’Agri Festival NaturaSì
Abbiamo ritrovato i nostri “giovani protagonisti” anche in occasione dell’Agri Festival che si è tenuto a fine settembre, terzo di tre appuntamenti che hanno coinvolto oltre 10.000 persone, da Roma a Mantova, fino a Cortellazzo di Jesolo. Un evento quest’ultimo carico di un significato particolare: una due giorni all’Azienda Agricola San Michele per festeggiare il quarantesimo anniversario di NaturaSì insieme a fondatori, consumatori, produttori, tra speech, showcooking, musica, laboratori, visite guidate e oltre 80 espositori. “Non abbiamo condiviso solo una festa – ha spiegato infatti Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì, intervenuto insieme agli altri fondatori e alla Libera Fondazione Antroposofica Rudolf Steiner – ma un significato più importante: abbiamo condiviso, come accade da 40 anni, il senso e il valore della nostra comunità, del cibo sano e della sana agricoltura. Questo perché le nostre scelte quotidiane, come consumatori consapevoli, possono fare la differenza”.
Agri Festival tornerà il prossimo anno: grazie per aver condiviso con noi queste giornate straordinarie. Vi diamo appuntamento nel 2025.
Stelline di frolla con cioccolato e pistacchi
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 50 biscotti
Costo a porzione
Per la frolla
250 g di farina di grano tenero tipo 2
100 g di farina di farro
125 g di burro
100 g di zucchero di canna integrale
1 uovo + 2 tuorli
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
Per la decorazione
300 g di cioccolato fondente granella di pistacchi q.b.
Procedimento
1
Per prima cosa, in una ciotola unite le farine, il burro freddo a cubetti e lo zucchero e lavorate gli ingredienti velocemente con la punta delle dita, fino a formare un composto sabbioso. Unite ora l’uovo e i tuorli e continuate a impastare fino a ottenere un panetto liscio e compatto.
2
Fatelo riposare in frigorifero per 15-20 minuti, dopodiché stendetelo con un matterello dello spessore di mezzo centimetro circa. A questo punto, ricavate i biscotti con gli appositi stampi, disponeteli su una teglia con carta da forno e cuoceteli in forno statico preriscaldato a 180 °C per 25 minuti circa, fino a quando non saranno dorati.
3
Cioccolato
extra fondente 72% NATURASÌ
Lasciateli raffreddare e, dopo aver sciolto il cioccolato a bagnomaria, decorateli a piacere. Guarniteli con della granella di pistacchi e fateli riposare su una gratella in frigorifero, fino a che il cioccolato non si sarà solidificato.
Questi biscotti sono perfetti per una irresistibile merenda natalizia, ma potete anche utilizzarli per addobbare il vostro albero o per costruire delle golose ghirlande di Natale.
meno di 2 euro m eno di 3 euro meno di 4 euro
Per ottenere una frolla senza burro, vi basterà sostituirlo con 100 ml di olio di semi o di olio extravergine d’oliva.
Un dono dal cuore
Un Natale più autentico, che alla frenesia dei regali preferisce la profondità dei doni che arrivano dal cuore: è il nostro augurio più sincero per le festività alle porte.
Riscoprire l’autentico significato del dono è forse il più bel regalo che (ci) possiamo fare per le festività ormai alle porte. Manca infatti davvero poco al Natale, una festività accolta con gioia ma spesso anche con una frenesia che ha ben poco a che vedere con il suo significato più profondo. Anche l’atto stesso del donare qualcosa alle persone care non si esprime con la ricerca spasmodica del regalo più grande – o del più luccicante, quello insomma per “fare colpo” – quanto piuttosto con l’esprimere al meglio il nostro sentimento nei confronti della persona cui lo regaliamo. Attraverso il dono che scegliamo, regaliamo all’altro una parte di noi ed è probabilmente questo il suo significato più autentico. Del resto, se ricerchiamo l’etimologia stessa della parola, scopriamo che deriva da “dare” e indica “ciò che si dà senza attesa di ricompensa”. Il dono non richiede nulla in cambio e in esso è racchiuso tutto l’affetto che proviamo verso la persona cui rivolgiamo le nostre attenzioni: dovrà essere scelto con accuratezza, tenendo conto dei bisogni e dei desideri dell’altro.
Tante proposte, per qualsiasi esigenza
Tè e tisane, ma anche caffè e cioccolato, oltre ai dolci natalizi, tradizionali o nelle loro rivisitazioni più moderne… di certo non mancano, nei negozi NaturaSì addobbati a festa, le proposte per accontentare tutti i gusti e tutte le esigenze, sia che vogliate fare un piccolo pensiero o un regalo più strutturato. Oltre alle confezioni e alle ceste regalo già pronte, come quelle che custodiscono le eccellenze de Le Terre di Ecor, in negozio avrete inoltre la possibilità
di comporle personalizzandole in base al destinatario del vostro regalo. Il personale del negozio vi verrà in aiuto con i suoi suggerimenti, ma se siete alla ricerca di qualche spunto, eccone alcuni: per i palati più tradizionali, una cesta mediterranea con pasta, olio e passata di pomodoro, da arricchire magari con qualche stuzzichino salato oppure un tagliere con formaggi, vino e composte. Per i più golosi, una cesta a base di cioccolato, con tavolette, cioccolatini, ma anche infusi dall’aroma di cacao e cioccolata calda in tazza, oppure a base di specialità natalizie con varie sfiziosità, come biscotti, torroni e frutta
Attraverso il dono che scegliamo, regaliamo all’altro una parte di noi ed è probabilmente questo il suo significato più autentico.
secca. Una cesta dedicata ai Sì Essenziali può essere un’opzione interessante per far conoscere questa linea di prodotti biologici di qualità, proposti a un prezzo accessibile. Da non trascurare nemmeno il reparto beauty, con cosmesi ed erboristeria, ma anche le proposte per casa e lifestyle: in negozio potete trovare anche tanti suggerimenti per la bellezza e la cura del corpo, nonché profumatori, diffusori e lampade di sale per regalare benessere e un’atmosfera tutta naturale. Una Gift Card NaturaSì, infine, potrà essere un invito al bio anche per i più scettici… o semplicemente offrire la completa libertà di scelta per chi è già un addicted del biologico.
Un regalo fatto in casa
Darsi del tempo per la scelta dei regali permette di trovare quello più giusto e magari, perché no, di realizzarne uno con le proprie mani. Che sia l’espressione del nostro amore per la cucina o della nostra passione per l’handmade, un regalo preparato con le nostre mani ha certamente un significato speciale: che siano dei biscotti fatti in casa (come quelli che vi proponiamo a pag. 8) oppure una sciarpa realizzata all’uncinetto, regalandoli scegliamo di donare a chi li riceve anche una nostra passione, nonché il tempo impiegato per la loro realizzazione. E forse proprio il tempo è tra i regali più sottovalutati: siamo talmente abituati a riempire ogni secondo del nostro tempo, che spesso finiamo col perdere di vista quel che invece potremmo fare in un tempo libero da incombenze, in cui coltivare i rapporti e gli affetti, oltre alle nostre passioni. Una giornata trascorsa insieme, una piccola gita lontana dal cellulare così da godersi il momento, un workshop da condividere con una persona cara, del tempo per cucinare insieme avranno il pregio di creare esperienze indimenticabili, più durature di qualsiasi altro regalo. Un biglietto, o una breve lettera che racconti cosa significa per voi quel momento, e quella persona, donerà all’esperienza un sapore ancora più speciale: potrete usare dei biglietti
già stampati, ma anche dei semplici cartoncini, dando libero sfogo alla vostra creatività. Oppure cimentarvi nella realizzazione di una carta handmade seguendo – a pag. 31 – le istruzioni della fattoria didattica La Piccola Campagna, unendo creatività e riciclo.
Regaliamo la sostenibilità
Nella scelta dei regali – così come nella vita di ogni giorno – non dobbiamo infatti trascurare la sostenibilità: non facciamoci prendere dal panico a tal punto da scegliere la prima cosa che capita. Scegliere prodotti naturali e alimenti che provengono da agricoltura biologica e biodinamica, ci permette di regalare anche un profondo sistema di valori, favorendone la diffusione. E per regali zero waste, che ne dite di sostituire la carta regalo – che il più delle volte va buttata – con della carta di vecchi quotidiani? La potrete impreziosire con la tecnica degli origami, che non renderà necessaria l’aggiunta di alcun tipo di decorazione, perché basteranno le pieghe; oppure aggiungere dello spago, con qualche stecca di cannella, pigne, chiodi di garofano e qualche arancia essiccata, che potranno poi essere riutilizzati per arricchire ghirlande e centrotavola natalizi. Trasformeremo così il Natale in una festa anche per la Terra.
Sformatini di broccoli con fonduta di Parmigiano Reggiano
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 8-10 sformati
Costo a porzione
Per l’impasto
500 g di cavolfiore e broccolo romanesco, 70 g di formaggio
Parmigiano Reggiano, 3 uova, farina di ceci q.b., sale e pepe q.b.
Per la fonduta
280 g di panna fresca liquida
250 g di formaggio
Parmigiano Reggiano pepe q.b.
Per la guarnizione nocciole tostate q.b.
salvia q.b. pepe rosa q.b.
Parmigiano Reggiano DOP
SÌ ESSENZIALI
senza glutine
Procedimento
1
Iniziate dagli sformati: riducete i cavoli in cimette e cuoceteli in acqua bollente salata per 15 minuti circa, oppure saltateli in padella finchè non saranno belli morbidi. Lasciateli raffreddare e frullateli fino a ottenere una crema, che raccoglierete in una terrina, unendo le uova e il Parmigiano Reggiano grattugiato. Mescolate energicamente fino ad amalgamare tutti gli ingredienti, dopodiché incorporate la farina di ceci un poco alla volta, fino a ottenere un impasto denso e omogeneo. Distribuitelo all’interno di stampi per muffin, precedentemente imburrati, e cuocete gli sformati in forno statico preriscaldato a 180 °C per 30 minuti circa, fino a che non risulteranno belli compatti e dorati in superficie.
2
Preparate la fonduta, versando in un tegame la panna e scaldandola a fuoco medio. Quando avrà sfiorato il bollore, aggiungete una parte di Parmigiano Reggiano grattugiato e mescolate con l’aiuto di una frusta, fino a che non si sarà incorporato. Unite il formaggio restante e proseguite la cottura, sempre mescolando, fino a che il composto non si sarà addensato. Condite con un pizzico di pepe e tenete da parte.
3
Una volta tiepidi, serviteli con la fonduta e guarniteli con nocciole tritate, pepe rosa sbriciolato e qualche foglia di salvia fresca.
meno di 2 euro m eno di 3 euro meno di 4 euro
Giocate d’anticipo preparando per tempo questi sformatini e congelateli per riscaldarli al momento del bisogno: saranno perfetti per le vostre cene dell’ultimo minuto.
Il coraggio della trasparenza un prezzo equo e trasparente per l‘Uomo e per la Terra
NaturaSì rinnova il suo impegno in materia di trasparenza e riconoscimento del giusto prezzo.
Fabio Brescacin, Presidente di NaturaSì, affida al nostro magazine una profonda riflessione sul valore del cibo e sul futuro dell’agricoltura, attraverso il riconoscimento di un prezzo equo e trasparente a partire dal pane e dalla passata di pomodoro Sì Essenziali.
Carissimi Amici, vi scriviamo per rendervi partecipi di una iniziativa che vorrebbe avere un valore che va ben oltre gli orizzonti e gli interessi della nostra azienda. Come voi, credo, noi siamo molto preoccupati della situazione in cui versa la nostra agricoltura non solo italiana ma mondiale e in particolare europea. Il cambiamento climatico non è una bufala ma un vero problema con il quale in campagna ci si confronta ogni giorno.
Abbiamo dei produttori di ortaggi che quest’anno non pianteranno per mancata garanzia da parte dei consorzi sulla fornitura regolare dell’acqua. Continua l’abbandono della professione agricola perché le giovani generazioni non sono disposte ai sacrifici dei loro predecessori. In molte zone si fatica a trovare manodopera disposta a lavorare in campagna. Le ragioni di questa situazione sono molte e hanno radici sociali e culturali profonde, ma se questo processo non trova una svolta rischiamo di non avere cibo a sufficienza nei prossimi decenni per nutrire la nostra popolazione con tutte le conseguenze immaginabili. Il problema è enorme, non c’è un’unica soluzione ma ci sono molti punti di partenza per cercare
di invertire la rotta. Un tema che da anni ci sta a cuore e che è una causa fondamentale di questa situazione è il tema del prezzo dei prodotti agricoli. È evidente che il prezzo dei prodotti agricoli negli ultimi anni è andato calando drasticamente in relazione ai prezzi delle altre merci e servizi. Un prezzo troppo basso in campagna non permette investimenti, crea indebitamento, scoraggia le giovani generazioni e costringe a forzare le produzioni per aumentare al massimo le rese creando problemi ambientali, perdita di fertilità del suolo, problemi sociali e sanitari.
Lo studio 2023 della FAO valuta i “costi nascosti” della produzione di cibo nel mondo pari a 12.7 trilioni di dollari più o meno tanto quanto viene pagato per il cibo, di cui il 73% per danni alla salute. La domanda che ci assilla da anni è: come poter riconoscere un “giusto prezzo” alle aziende agricole, un prezzo che supporti e riconosca il valore del cibo ma anche un prezzo che crei salute per l’uomo, per la terra e per la società nel suo complesso. Questo tema non è risolvibile singolarmente da un operatore economico o politicamente ma deve entrare nella coscienza delle persone perché ognuno, anche come consumatore, è chiamato a fare la sua parte e può fare la sua parte.
I prezzi oggi nello scaffale non sono giusti perché nascondono costi occulti che altri devono pagare, che l’ambiente deve pagare, che le future generazioni dovranno pagare.
Per arrivare alla sensibilità e alla condivisione
su quale sia un “prezzo giusto” a nostro avviso serve partire dal concetto di “prezzo trasparente”. Per decidere dobbiamo conoscere e oggi pochi conoscono la genesi dei prezzi e il loro effetto sulla società. Come impulso culturale prima ancora che economico abbiamo iniziato una campagna sulla trasparenza del prezzo solo come inizio di un processo che vorrebbe avere a un tavolo tutti gli attori della filiera, produttori, trasformatori, commercianti e consumatori per arrivare insieme nella reciproca comprensione e responsabilità alla definizione del “giusto prezzo” del prodotto in ogni specifico
La domanda che ci assilla da anni è: come poter riconoscere un “giusto prezzo” alle aziende agricole, un prezzo che supporti e riconosca il valore del cibo ma anche un prezzo che crei salute per l’uomo, per la terra e per la società nel suo complesso.
momento ed in ogni specifica situazione. Il presupposto di tutto questo processo è che
in ogni incontro, in ogni condivisione fatta in trasparenza siamo certi si sviluppi un senso della comunità e del rispetto dell’altro senza il quale la vita di ognuno non sarebbe fisicamente e moralmente possibile. Abbiamo iniziato con il rendere trasparenti i prezzi di due prodotti quasi simbolici: il pane, quindi il grano, e il pomodoro da industria così tormentato dal fenomeno del caporalato. Attraverso questo lavoro sulla trasparenza vorremmo arrivare insieme alla consapevolezza che pochi centesimi in agricoltura farebbero la differenza, creerebbero futuro e sarebbero la vera base sana per la nostra sovranità alimentare. Se quei pochi centesimi riconosciuti in campagna fossero trasferiti tali e quali ai consumatori, senza ulteriori ricarichi percentuali, l’aggravio al consumo sarebbe minimo ma il risultato sarebbe grandioso e sicuramente moltissimi consumatori coscienti del valore e dell’effetto di un minimo aggravio di costo sarebbero consenzienti e sosterebbero questa scelta. Vogliamo condividere con tutti voi questa iniziativa come punto di partenza per un processo che necessita del contributo e del supporto di tutti per arrivare nelle mille forme possibili a quella “resurrezione agricola” che sola può garantire a noi e al Pianeta un vero futuro.
Torta di pane con mele e frutta secca
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per una torta da 24 cm di diametro
500 ml di latte
300 g di pane raffermo
150 g di frutta secca mix
50 g di olio di cocco
50 g di zucchero di canna
3 mele (circa 600 g)
2 uova
1 limone (il succo filtrato)
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci
estratto di vaniglia q.b. cannella in polvere q.b. burro e pangrattato q.b.
mix di frutta con noci nocciole e mandorle NATURASÌ
Ricetta salvaspreco
Procedimento
1
Costo a porzione meno di 2 euro m eno di 3 euro meno di 4 euro
Per prima cosa tagliate a pezzetti il pane e lasciatelo in ammollo nel latte per almeno un’ora, in modo tale che questo venga assorbito completamente e il pane si ammorbidisca. Nel frattempo, tagliate le mele a cubetti, irroratele con il succo di limone e aggiungete una parte dello zucchero, le spezie, il lievito e l’olio di cocco sciolto.
2
In una ciotola a parte sbattete energicamente le uova con lo zucchero, incorporando il pane strizzato, le mele e, in ultimo, la frutta secca grossolanamente tritata, tenendone da parte quanto basta per la guarnizione. Una volta ottenuto un composto ben amalgamato, distribuitelo all’interno di una teglia foderata con burro e pangrattato e guarnite la superficie con altra frutta secca a piacere.
3
Cuocete la torta in forno statico preriscaldato a 180 °C per 35-40 minuti, fino a che non sarà asciutta all’interno e dorata in superficie. Quindi, servitela.
Se preferite, potrete preparare questa torta senza aggiunta di zucchero, sfruttando solamente la dolcezza delle mele, servendola a piacere con qualche cucchiaino di miele. Inoltre potrete sostituire il latte con una bevanda vegetale a scelta.
Vivere… al ritmo delle stagioni
Avvicinarsi alla natura e alla propria natura più autentica: è l’esperienza di Tommaso D’Errico, blogger che ha rivoluzionato il suo modo di utilizzare i social per raccontare la sua personale rivoluzione di vita.
“Mai pensato di mollare tutto, dimenticare la frenesia del mondo e provare una strada diversa?”.
Tommaso D’Errico lo ha fatto, inseguendo uno stile di vita più vicino alla natura. Lo abbiamo incontrato per parlare del suo rivoluzionario cambio di vita, raccontato in un blog e in due libri e rafforzato da un uso diverso dei social network.
Com’è iniziata questa avventura?
Nel 2015, dopo aver lasciato Roma, stanco di vivere i suoi ritmi e la sua frenesia, lavoravo ad Amsterdam come grafico freelance e pensavo di trasferirmi lì. Tuttavia ho sempre amato la natura e già da anni giravo le montagne e fotografavo gli animali: l’idea di viverci, però, non mi aveva mai sfiorato. Finché, dopo un’esperienza di lavoro in cambio di ospitalità con la mia ex compagna, abbiamo rivoluzionato completamente le nostre vite. Ci siamo trovati a vivere – per puro caso – in un paesino in Val Maira, al confine con la Francia, un posto completamente fuori dal mondo, da tutti i punti di vista, soprattutto per la natura che lo circonda e per l’isolamento. Un isolamento, però, solo geografico perché – come abbiamo sempre raccontato –trovarci a vivere in meno di 30 persone, sparse per chilometri di montagne e foreste, paradossalmente poi ci ha aperto una socialità più vera e viva di quella che avevamo in città. Infatti, la curiosità, insieme all’umiltà, è stato l’elemento centrale che
mi ha aperto alla comunità locale e a un nuovo tipo di relazione fondata sul fare, sul trascorrere del tempo insieme per darsi aiuto reciproco. In questi ambienti, come del resto è sempre accaduto nella civiltà contadina, la socialità è imposta dallo stile di vita e dalla difficoltà ambientali: cambia veramente tutto, il legame che si crea, l’affiatamento, la fiducia reciproca… l’ho sperimentato sulla mia pelle ed è stato rivoluzionario per il mio modo di interpretare le relazioni.
Com’è nata l’idea del blog e del suo nome?
Anche lì… un po’ per caso. Scrivere mi è sempre piaciuto, così come scattare fotografie, e lì –circondato da animali e paesaggi incredibili – mi sono entusiasmato: stavamo sperimentando qualcosa di talmente bello che sentivo il bisogno di raccontarlo. Quindi ho aperto il blog, chiamandolo “Al ritmo delle stagioni” perché il ritrovare il ciclo delle stagioni, che in città passa un po’ sottotono, è stato un po’ come ricollegarsi alla natura e ai suoi ritmi e io avevo un profondo bisogno di cambiare il ritmi della mia vita, ma anche del mio pensiero.
Dal blog ai libri: ti aspettavi tutto questo successo?
Ho aperto il blog senza alcuna finalità specifica, ma poi – quando alcune persone mi hanno suggerito di scrivere un libro – mi sono ricordato che diventare
uno scrittore era il mio sogno fin da piccolo. Speravo di distribuire sì e no 100 copie, tra amici e parenti, mentre con la sola prevendita ne abbiamo vendute 400 e nel giro di un mese anche le circa 2000 copie che avevamo stampato erano esaurite. Ho potuto così abbandonare la professione di grafico per raccontare la mia avventura sui social e dedicarmi alla scrittura. Dopo la Val Maira, ho intrapreso un itinerario di più di 4 mesi lungo tutto l’Appennino, dalla Valle Argentina, in Liguria, fino alla Basilicata: da lì è nato il mio secondo libro, dedicato allo spopolamento delle montagne e delle aree rurali e alle esperienze di ripopolamento raccolte in giro per l’Italia. E attualmente sto lavorando a un volume di divulgazione scientifica sul lupo e sulla coesistenza con gli animali selvatici.
Poi, però, ti sei allontanato dai social network...
Pubblicare sui social non era più un piacere, ma un dovere, un obbligo, che obbediva a ritmi frenetici che mi ricordavano la vita di prima. Si parla sempre di come i social network influiscano sulla vita di chi ne fruisce, ma non si parla mai del grande impatto che hanno su chi produce contenuti: mi sono reso conto che, dal punto di vista creativo, quel tipo di utilizzo dei social ti cambia come persona, cambia la tua quotidianità e i tuoi ritmi di vita, ti rimette in quel flusso da cui io ero voluto scappare e modifica, inevitabilmente,
anche il contenuto dei tuoi messaggi. Quando ho capito quello che stava succedendo, sono uscito da questo fiume in piena.
Com’è cambiata la tua relazione con i social?
Non ho mai avuto l’intenzione di staccare definitivamente dai social, ma di cambiare il modo in cui li utilizzo.
Involontariamente, ho fatto anche una selezione del mio pubblico: cambiando il ritmo e pubblicando molto poco, continuano a seguirti solo le persone che condividono il tuo messaggio e comprendono la tua scelta.
Nei commenti e nei messaggi privati ricevo molto affetto: come ho scritto nel mio ultimo post un motivo per cui sono tornato a pubblicare era ringraziare tutti quelli che mi avevano scritto per sapere come stavo.
A differenza di come fanno in molti, ovvero pensare a un contenuto per poi pubblicarlo, io ora faccio il contrario: quando la vita mi offre qualcosa che secondo me è degno di essere raccontato, e che desidero condividere, lo racconto.
Questo certamente ha influito sulle vendite dei libri e in generale sulla mia visibilità… ma non mi interessa perché io sto meglio e sono più sereno. Capire come voglio vivere, con quali ritmi e con quali aspettative, quali sono i miei reali bisogni: è una scelta dalla quale non tornerei mai indietro.
Crespelle di castagne
con radicchio e Taleggio
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 8-10 crespelle
Costo a porzione
Per l’impasto
250 ml di latte o bevanda vegetale senza zuccheri, 150 g di farina di castagne, 50 g di farina di riso, 2 uova medie, olio extravergine d’oliva q.b., sale q.b.
Per il ripieno
200 g di Taleggio, 3 cespi di radicchio, nocciole tostate q.b., olio extravergine d’oliva q.b., sale q.b., pepe rosa in grani q.b., rosmarino e salvia q.b., formaggio Parmigiano Reggiano a piacere
Procedimento
1
Per prima cosa dedicatevi all’impasto delle crespelle. In una ciotola setacciate la farina di castagne, aggiungete anche quella di riso e versate il latte a filo, mescolando continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. A parte, sbattete le uova e incorporatele al composto, fino a ottenere una pastella liscia e omogenea. Aggiustate di sale e fate riposare per una decina di minuti.
2
Trascorso questo tempo, prelevate un mestolo di composto alla volta e cuocetelo per pochi minuti in una padella antiaderente bella calda. Proseguite in questo modo fino a esaurire l’impasto.
3
Latte fieno STG
Monti Lessini NATURASÌ
Nel frattempo, tagliate il radicchio e cuocetelo in padella con un filo di olio e un pizzico di sale fino a che non si sarà leggermente appassito. Farcite le crespelle con qualche cucchiaio di radicchio e del Taleggio a fettine e richiudetele a formare un triangolo. Disponetele su una teglia, conditele con un filo di olio; aggiungete, se lo desiderate, del formaggio grattugiato e ripassatele in forno per 10 minuti con modalità grill. Una volta pronte, terminate con delle nocciole tritate, erbe aromatiche a piacere e del pepe rosa sbriciolato. Servite tiepide.
Oggi in cucina
Per realizzare una versione dolce di queste crespelle, vi basterà omettere il sale nell’impasto e, una volta cotte, farcirle con le vostre creme spalmabili preferite.
È sempre tempo di partire
Il momento giusto per partire? Tutto l’anno, con Viaggi & Ospitalità
NaturaSì: una selezione di strutture e itinerari all’insegna di un nuovo modo di viaggiare.
Le proposte di ViandantiSì
L’altra faccia del Dragone: viaggio in una Cina sconosciuta tra campagna e città
Nuove rotte per i nostri viandanti che approdano in Cina, con un itinerario incastonato tra due moderne metropoli, Shanghai e Shenzhen, attraversando zone rurali, dove sopravvivono ancora antiche tradizioni. Dalle rive del West Lake di Hangzhou alle valli dei Monti Wuyi, entreranno in contatto con il mondo dell’agricoltura biologica e biodinamica e con quello della pedagogia steineriana, per conoscere i sogni e le difficoltà di chi vi si sta dedicando nella Cina moderna.
→ 1-19 aprile 2025
Dornach e il Goetheanum in Avvento: lo Spirito del Natale nell’Ambito dell’Antroposofia
Accompagnati dalla luce del Natale, un viaggio a DornachArlesheim, in Svizzera, per conoscere la Filosofia Universale dell’Uomo, la sua interazione con il mondo, le sue diramazioni nella pedagogia, nell'agricoltura e nell’alimentazione.
Tra le attività previste all’interno delle sale del Goetheanum anche una lezione di euritmia e una sessione di canto, oltre a workshop e seminari, come quello dedicato alla Dimensione Cosmica del Natale, con Wolfang Held.
→ 20-23 dicembre 2024
Laboratorio del pane in Germania: alla scoperta del Dottenfelderhof
È avvolto dalla magica luce del Natale questo itinerario alla scoperta della biodinamica in Germania. Ospiti del Dottenfelderhof, comunità agricola biodinamica di antichissima fondazione, visiteremo il Bingenheimer, che seleziona e distribuisce Sementi Libere per la Biodinamica, e scopriremo i segreti del pane preparato con il Backferment. Irrinunciabili le tappe ai mercatini di Natale di Francoforte e al museo di Darmstadt.
→ 5-8 dicembre 2024
Il nuovo progetto di NaturaSì, che unisce ViandantiSì e Ospitalità Natura, per portare con te – anche in vacanza – gli stessi valori che ti accompagnano nella spesa di ogni giorno. Dall’unione di ViandantiSì, il tour operator di NaturaSì, e Ospitalità Natura, il primo network di strutture ricettive eco e bio, nasce il progetto Viaggi & Ospitalità NaturaSì: scopri il meglio dell’accoglienza eco-sostenibile, partecipa a viaggi di gruppo e rigenerati nella natura con itinerari ed espe -
Le proposte di Ospitalità Natura
Zum Hirschen: armonia e design in Alta Val di Non
Circondato da una natura incontaminata, l’Hotel Zum Hirschen di Senale-San Felice rappresenta un virtuoso esempio di recupero architettonico di un antico ostello che in passato ospitava i pellegrini. Riqualificato energicamente e ristrutturato mantenendo e valorizzando l’identità storica dell’edificio medievale, è oggi un hotel dal design minimalista, con ambienti armoniosi che ben si conciliano con uno stile di vita fondato su lentezza e contemplazione.
rienze all’insegna dello slow travel. Con Viaggi & Ospitalità NaturaSì le partenze sono all’insegna di un nuovo modo di viaggiare: green, consapevole, in armonia con la natura e i suoi ritmi, alla scoperta di nuovi luoghi e culture e, magari, anche un po’ di se stessi.
Con Viaggi & Ospitalità NaturaSì potrai partire utilizzando anche la nuova Gift Card NaturaSì. Una carta regalo che racconta i valori in cui credi, spendibile non solo per la spesa bio di tutti i giorni, ma anche per viaggiare e ristorarsi nelle strutture amiche.
Scopri di più su naturasi.it/viaggi o inquadra il QR Code
Bio Hotel Panorama: panorama di nome e di fatto
Deve il suo nome alla straordinaria vista dalle camere e dalla terrazza, che si apre fino all’Ortles e al Parco Nazionale dello Stelvio, il Bio Hotel Panorama di Malles, in Val Venosta, 1° Bio Hotel dell’Alto Adige sin dal 2002. Punto di partenza per escursioni all’insegna della lentezza e della sostenibilità, coccola i suoi ospiti con una cucina 100% bio, con prodotti dell’orto o di contadini locali, con la Spa e con le sue camere che custodiscono la natura in ogni dettaglio.
Biohotel Bühelwirt: il tuo rifugio in Valle Aurina
Calma, quiete e una natura incontaminata: la Valle Aurina è la meta ideale per concedersi una pausa dallo stress e dalla frenesia quotidiana e il Bühelwirt il rifugio perfetto per ricaricare le energie. Immerso in un magnifico paesaggio montano, accoglie i suoi ospiti in un ambiente armonioso, con un rilassante angolo benessere con sauna, doccia rigenerante, area relax, pensando anche ai più piccoli grazie a un’ampia area giochi sia interna che esterna.
Ghirlanda natalizia
con semi misti
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 1 ghirlanda da 28 cm di diametro
Costo a porzione
350 g di farina di grano tenero tipo 1, 300 g di farina di grano tenero tipo 2, 150 ml di acqua, 100 ml di bevanda vegetale senza zuccheri aggiunti, 150 g di semi misti, 80 ml di olio extravergine d’oliva + q.b. per la superficie, 4 g di lievito di birra secco, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 1 pizzico di sale, salvia e rosmarino freschi q.b.
Ricetta vegan
Procedimento
1
Per prima cosa, sciogliete il lievito nella bevanda vegetale assieme allo zucchero e lasciate riposare per 15 minuti circa. Nella ciotola di una planetaria unite le farine, l’acqua a temperatura ambiente e, poco a poco la bevanda vegetale; cominciate a impastare con il gancio, fino a quando gli ingredienti non si saranno amalgamati. Unite, in ultimo, l’olio, i semi (tenendone da parte un po’ per la decorazione) e il sale, continuando a impastare fino a ottenere un composto liscio ed elastico che farete riposare coperto per circa due ore, fino al raddoppio.
2
Trascorso questo tempo, prelevate l’impasto e dividetelo in palline da 40 g circa, che andrete a disporre all’interno di una teglia una accanto all’altra, su due file, fino a formare la vostra ghirlanda. Coprite e lasciate lievitare per un’altra ora, dopodiché spennellatene la superficie con dell’olio e guarnite con erbe aromatiche e semi misti.
3
Cuocete il pane in forno statico preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti, fino a che non risulterà dorato e croccante. Lasciatelo raffreddare prima di servirlo ai vostri ospiti. meno di 2 euro m eno di 3 euro meno di 4 euro
Per una versione ancora più golosa potrete farcire a scelta le palline di impasto prima di farle lievitare e cuocerle.
La carota: radici nella terra, testa per aria
di Paolo Pistis
Con il suo colore brillante la carota ci accompagna
lungo tutto il corso dell’anno, grazie al suo sapore
delicato e alla sua versatilità in cucina.
La carota è un ortaggio della famiglia delle Apiaceae, molto diffuso in Europa e di cui si utilizza prevalentemente la radice. Bisogna distinguere tra la carota selvatica e quella coltivata: la prima cresce spontaneamente nei campi e non ha un impiego alimentare. La seconda, invece, è un ortaggio molto apprezzato, che si presenta con radici di forme e colore diversi: può essere infatti conica, cilindrica e rotonda, con sfumature che variano dal bianco al nero, passando per il giallo, l’arancio e il viola. Naturalmente, a seconda della morfologia e del colore ha consistenza, aromi e sapori diversi.
Semina e coltivazione
Per un orto familiare si possono impiegare prevalentemente due varietà, che sono le più semplici da coltivare e daranno una certa soddisfazione anche ai meno esperti: la Nantese (di forma cilindrica e color arancio) e la Chantenay (di forma conica color arancio). La carota predilige terreni sabbiosi, freschi, morbidi e con poca sostanza organica: sono da evitarsi soprattutto terreni sassosi e calcarei, perché daranno origine a carote biforcute e amarognole. Generalmente, la carota va seminata e non trapiantata, anche se in commercio si possono trovare piantine che spesso, tuttavia, non daranno i risultati sperati, dando origine a radici malformate.
L’epoca di semina per il nord Italia è tra fine febbraio e i primi di marzo per le raccolte tra giugno e luglio. Può seguire una seconda semina a fine luglio o primi di agosto per una raccolta tra ottobre e novembre. Per il sud Italia è possibile anche una terza semina tra ottobre e novembre, con raccolta tra marzo e aprile. Se le condizioni climatiche con temperature non troppo basse d’inverno lo permettono, è un ortaggio che si può coltivare tutto l’anno. Necessita però di irrigazioni costanti e cure frequenti. La densità di semina è molto variabile a seconda della varietà. La Nantese va seminata utilizzando circa 100-120 semi per metro lineare, mentre la Chantenay circa 60-80 semi per metro lineare. È comprensibile che, seminando a mano su riga continua, non sia facilmente controllabile il numero dei semi, pertanto si abbonda con il quantitativo per effettuare poi un diradamento quando le piantine sono alte circa 4-5 cm. Il diradamento sarà obbligatorio se vorremo radici di dimensioni uniformi e consistenti. La profondità di semina è di circa 1,5 cm. La distanza tra le file è di circa 25-30 cm. L’aspetto più importante che determina lo sviluppo delle radici è poter seminare sopra dei piccoli bauletti di terra alti 10-15 cm. Il terreno deve essere ben lavorato, sciolto e privo di erbe infestanti. Le concimazioni non devono essere abbondanti ma comunque organiche e ben
Le stagioni nell’orto
trasformate, per questo è necessario preparare il suolo con il dovuto anticipo. È buona norma irrorare al suolo prima della semina il preparato biodinamico cornoletame – 500k, che attiva i processi di radicazione delle piante. Potrà essere utile fare una concia secca del seme impolverandolo con del borotalco naturale senza profumazione. Questo aiuta a disinfettare la semente e a sviluppare una crescita verticale della radice.
Cura e raccolta
La difficoltà più grande per la coltivazione della carota è il controllo delle erbe infestanti. Infatti, il seme di carota per germinare impiega da 12 a 14 giorni, tempo durante il quale le infestanti sono già spuntate. Per cui spesso rischiamo di trovarci un prato di erbe infestanti senza vedere le nostre carotine. Per ovviare a ciò le persone più esperte impiegano il controllo termico delle infestanti. Chi ha un piccolo orto, invece, può aggiungere uno strato di torba al suolo, seminare sopra e poi ricoprire il seme sempre con della torba. In questo modo il numero delle erbe infestanti risulta molto basso. Le irrigazioni devono essere a pioggia molto fine prima della emersione delle piantine per non
creare croste superficiali e spostare i semi. Le cure principali consistono nell’irrorazione ogni 7-10 giorni di microrganismi probiotici (EMA) per mantenere pulita la pianta da funghi indesiderati.
Per il controllo degli afidi si può utilizzare l’olio di neem biologico in via preventiva.
Per ottenere sapori straordinari si potrà impiegare il preparato biodinamico cornosilice-501 da dare circa 20 giorni prima della raccolta, che potrà avvenire anche a scalare per un piccolo orto, scegliendo le carote più grandi.
È ideale raccoglierle di sera, eliminare subito la foglia, lavarle immediatamente con acqua fredda e conservarle in frigorifero, in un contenitore chiuso, anche per diverse settimane, permettendo così di mantenere la loro croccantezza e il luminoso colore.
Scopri i produttori di carote e gli altri agricoltori del nostro ecosistema: inquadra il QRcode per vedere i video e scoprire le loro storie. Oppure visita il sito naturasi.it/agricoltori
con ceci croccanti, crema di cocco e spezie Vellutata di carote e batate
con Blessed Brands Creative Studio
Ingredienti per 4 persone
Costo a porzione
600 g di carote
500 g di batate
200 g di ceci già cotti
200 ml di crema di cocco
1 porro
1 cucchiaino di cannella
4-5 cm di zenzero fresco
4 cm di curcuma fresca peperoncino fresco q.b. olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b.
brodo vegetale bollente q.b.
Ceci SÌ ESSENZIALI
Procedimento
1
Pulite le carote e le batate dolci e tagliate entrambe a pezzi grossolani. Riducete a rondelle il porro e rosolatelo in una casseruola con un filo di olio, del peperoncino fresco tritato e del sale. Aggiungete le carote e le batate, coprendo con abbondante brodo bollente. Fate cuocere per circa 30 minuti, aggiungendo eventualmente altro liquido, fino a quando i vegetali non risulteranno belli morbidi. Unite lo zenzero e la curcuma, aggiustate di sale e frullate fino a ottenere una crema densa e omogenea.
2
Nel frattempo, condite i ceci con abbondante olio, la cannella e un pizzico di sale e tostateli in una padella bella calda per 10 minuti circa, fino a che non risulteranno dorati e croccanti.
3
Distribuite la vellutata nei piatti da portata, conditela con qualche cucchiaio di panna di cocco e decoratela con i ceci. Servite subito. meno di 2 euro m
Zuppe di stagione
Potete preparare questa vellutata in abbondanza e conservarla in vasetti monoporzione all'interno del congelatore, così da averla sempre pronta all’occorrenza. Potrete usare le verdure di stagione che preferite, soprattutto quelle non più freschissime, rimaste in frigorifero.
Una calda atmosfera di festa
La fattoria didattica “La piccola campagna” ci guida in due laboratori perfetti per questo periodo: la lanterna di San Martino e una carta artigianale per augurare buone feste, in maniera sostenibile, alle persone a noi più care.
Lanterna di San Martino
Conserviamo le calde sfumature dell’autunno, la stagione dei mille colori, creando una lanterna decorata con le foglie raccolte durante una passeggiata con le nostre bambine e i nostri bambini, nel bosco o in campagna.
Che cosa ci serve:
· foglie
· barattolo di vetro riciclato
· carta velina bianca
· colla liquida
· pennello
· spago (in alternativa filo di lana colorata)
· candela o filo di luci led
1. Durante una passeggiata, raccogliamo le foglie, scegliendole di diverse forme e colori: maggiore varietà avremo, più bella e originale sarà la nostra lanterna.
2. Prepariamo il barattolo, pulito in precedenza. Spennelliamolo con la colla liquida e stendiamo uno strato di carta velina su tutta la superficie. Aggiungiamo un po’ di colla dove intendiamo attaccare le nostre foglie e fissiamole applicando sopra un altro strato di colla per sigillare; poi lasciamo asciugare.
3. Decoriamo con uno spago annodato attorno al bordo del barattolo. Mettiamo una candela all’interno e la nostra lanterna d’autunno è pronta! L’effetto è quello di una lanterna che diffonde una calda luce soffusa, per un’atmosfera magica!
Biglietti di Natale con carta fiorita
Un biglietto artigianale per le Feste, da regalare alle persone a cui vogliamo bene: è il nostro progetto creativo e sostenibile realizzato utilizzando carta riciclata.
Che cosa ci serve:
· carta (vecchi giornali, riviste, tovaglioli, cartoncini, scatole porta uova)
· fiori secchi
· acqua
· telaio di legno con setaccio
· vaschetta (profonda almeno 25 cm)
· panno
· forbici
· cartoncino (facoltativo)
· filo di lana o spago
1. Raccogliamo la carta riciclata e strappiamola in piccoli pezzi. Lasciamola in ammollo in una vaschetta d’acqua calda per qualche minuto e lavoriamola con le mani fino a ottenere una sottile poltiglia omogenea (se necessario, aggiungiamo dell’acqua per farla diventare più fluida).
2. Posizioniamo il telaio col setaccio all’interno della vaschetta immergendolo completamente, poi solleviamo finché avrà raccolto la poltiglia in maniera uniforme all’interno dello stampo. Rimuoviamo l’acqua premendo delicatamente con un panno.
3. Versiamo sopra dei fiori secchi che doneranno un tocco originale e profumato ai nostri biglietti. Capovolgiamo il nostro telaio su un piano e solleviamo il foglio di carta così ottenuto, lasciandolo asciugare appeso per alcune ore o fino a quando non sarà completamente asciutto.
4. Una volta asciutto, tagliamolo nella forma e nelle dimensioni desiderate e, a piacere, inseriamo un cartoncino nella parte interna, fissandolo con un filo di lana colorata o con uno spago. Et voilà, ecco pronto il nostro biglietto di Natale originale, sostenibile, e fatto come una volta.
Scopri i video di questi laboratori e altri progetti da realizzare con i più piccoli, in collaborazione con la fattoria didattica La piccola campagna, inquadrando il QRcode
“La piccola campagna - Fattoria didattica” via Cason 21 C, San Massimo, Verona la.piccolacampagna
Lunario
a cura dell’Associazione Culturale La Biolca
La luna, passando davanti alle costellazioni zodiacali, trasmette alla terra forze che si manifestano nel comportamento degli organismi viventi. In agricoltura biodinamica, le stesse favoriscono i tempi di semina, lavorazione e raccolta. Agiscono in modo analogo sul corpo umano, in particolare sulla crescita di capelli e unghie. Ogni nove giorni circa la luna, nel medesimo trigono di forze, favorisce o “ostacola” alcune parti della pianta o del corpo.
In cucina Cura di sè Orto e giardino
attività fisica taglio ritardante capelli
rinvaso
massaggi / relax le conserve il pane lo yogurt potatura concimazione
Bio consigli di lettura
Nutrire il corpo, ma anche l’anima: ogni bimestre una selezione di due titoli, che raccontano e approfondiscono i valori del nostro ecosistema. Chiedili al tuo negoziante e acquistali nel tuo NaturaSì di fiducia.
Europa. Un continente con una missione globale
Harrie
Salman - Stella Mattutina Edizioni
La Scienza dello Spirito rivela una nuova interpretazione dell’evoluzione dell’Europa attraverso il libro, che paragona i continenti alle fasi della vita umana. Esamina gli eventi storici europei in un contesto di crescita che abbraccia l’infanzia, la giovinezza e la maturità del continente. Queste fasi di crescita sono influenzate dalle Forze dello Spirito e definiscono la missione dell’Europa nel mondo. Il libro offre una prospettiva più profonda sulla storia europea, integrando la spiritualità nella sua narrazione. Fa riferimento alla nascita di una nuova spiritualità nell’Europa centrale, in Bulgaria e altrove, e all’importanza di individui creativi impegnati nel cambiamento culturale. È un richiamo a una nuova fase della cultura europea, basata sull’impulso dell’amore e sull’incorporazione dell’essenza del Cristianesimo. L’autore dedica il libro a Ivan Illich, critico della modernizzazione e profeta moderno, sottolineando la necessità di integrare l’impulso dell’amore nella cultura moderna e di abbracciare una nuova fase della cultura europea basata sulla libera cooperazione e su una coscienza globale.
Topo e Talpa. Aspettando il Natale
Joyce Dunbar e James Mayhew - Nomos Bambini
Gli amatissimi Topo e Talpa e i loro amici del bosco sono i protagonisti di tre brevi racconti indipendenti e riccamente illustrati: al centro di ognuno, la magia dell’attesa del Natale tra decorazioni, gite sulla neve e profumo di dolci appena sfornati. Tutto è coperto di neve e finalmente la notte più speciale dell’anno sta arrivando, anche se troppo lentamente, secondo Talpa… Così, mentre Topo prepara ogni dettaglio per il grande giorno, Talpa pensa che aprire le finestrelle del calendario dell’Avvento possa accelerare i tempi: il suo astuto piano funzionerà? Un albo delicato e divertente, per un ritorno allo spirito natalizio più autentico.
100 anni di agricoltura per il futuro
di Jasmin Peschke
Se pensiamo all’agricoltura ci viene subito in mente l’immagine di un’azienda agricola che ospita al suo interno diverse forme di vita. Da una parte, gli animali come vacche, maiali, galline e pecore; dall’altra, le coltivazioni in campo, gli alberi da frutto, gli uliveti. Una siepe rigogliosa delimita l’azienda agricola, che ospita magari al suo interno anche un laghetto o uno stagno, habitat privilegiato per insetti e piccoli animali. Tutto intorno una continua fioritura: la biodiversità che si respira, e la vita che si manifesta, trasmettono un atteggiamento sano e positivo nei confronti della vita.
1924: la nascita della Biodinamica
Oggi però l’agricoltura misura i fattori di produzione e considera il suolo solo come un trasformatore di nutrienti che, per esempio, nel caso dell’agricoltura verticale – una forma di agricoltura urbana –è addirittura diventato superfluo. Agli animali non viene spesso riconosciuta alcuna dignità e le piante ricevono fertilizzanti e spray chimico-sintetici. Più che lavorare con gli animali e le piante insieme alla natura, molto spesso si tende a volerli dominare per far funzionare l’azienda agricola alla stregua di una macchina. Eppure, già 100 anni fa gli agricoltori dell’Europa nord-orientale si ritrovarono a constatare che i loro terreni si stavano impoverendo sempre di più e che anche la qualità dei prodotti stava diminuendo. E dire che a quel tempo la concimazione minerale era ancora giovane. È in questo contesto che, attraverso un ciclo di conferenze tenute nel periodo di Pentecoste nel 1924, Rudolf Steiner teorizza l’agricoltura biodinamica, che considera l’azienda agricola come una realtà a ciclo chiuso, in cui gli animali sono commisurati al cibo che si può produrre direttamente sui terreni aziendali e in cui è grazie al compost di derivazione animale che si accresce la fertilità della terra, producendo molti meno gas dannosi per l’ambiente. Caratteristiche
che ritroviamo anche nella vitalità dei prodotti così coltivati.
Una risorsa per il futuro
Dalla sua fondazione, l’agricoltura biodinamica oggi è presente in tutti i continenti, affermandosi nei paesi di tutto il mondo: India, Egitto, Zimbabwe, Stati Uniti, ma anche America Latina, Australia e Nuova Zelanda. La biodinamica non causa perdita di biodiversità e suolo, inquinamento delle acque, emissione di gas dannosi per il clima; problematiche oggi molto sentite per le quali – al contrario – può essere parte della soluzione in quanto agricoltura rigenerativa. In Egitto, per esempio, la comunità agricola di Sekem da quasi 50 anni ci mostra come la biodinamica rappresenti una risposta concreta alle conseguenze del cambiamento climatico: il deserto si è trasformato in un’oasi verdeggiante con terreni fertili in cui è possibile coltivare una grande varietà di colture, con conseguenze molto positive sia sulle condizioni di vita delle persone che sulla loro alimentazione. Oggi, dunque, a 100 anni dalla sua fondazione, la biodinamica si conferma come una risorsa importante per affrontare le sfide del futuro.
Euro Company la Casa del Fermentino
L'azienda italiana racchiude all'interno della Casa del Fermentino i suoi innovativi alimenti vegetali, frutto di una lunga esperienza nella lavorazione della frutta secca ed essiccata.
Nata a Godo di Russi, nel cuore della Romagna, Euro Company produce, commercializza e trasforma con passione frutta secca ed essiccata dal 1979. Con l’idea di aiutare le persone a seguire uno stile di vita sano e più vicino alla natura, da 45 anni si propone come punto di riferimento per l’alimentazione sana e sostenibile, mettendo al centro la salute, il pianeta e il rispetto delle persone, con l’obiettivo ultimo di influenzare l’intera industria alimentare.
La Casa del Fermentino
Da tutta la sua esperienza nel mondo della frutta secca, Euro Company ha sviluppato e dato vita a una nuova categoria di prodotto: i fermentini. Questi innovativi alimenti vegetali sono ottenuti attraverso un processo di fermentazione naturale di anacardi, mandorle e noci di macadamia. Privi di conservanti, additivi o ingredienti
artificiali, i fermentini sono composti unicamente da frutta secca, acqua, fermenti e un pizzico di sale. Si propongono come una scelta diversa e gustosa ai formaggi tradizionali, ideali per chi cerca alimenti di origine vegetale. Le diverse tipologie disponibili — spalmabili, semi-stagionati e a crosta fiorita — offrono una straordinaria gamma di utilizzi in cucina: perfetti da spalmare su una fetta di pane croccante, tagliati a cubetti per arricchire un’insalata fresca o utilizzati per mantecare un risotto, regalando ai piatti un sapore originale e raffinato.
Qualità Etica
La Mission di Euro Company è divisa in sette radici che abbracciano i temi che fanno da stella polare all’azienda: dal benessere delle persone al rispetto degli agricoltori, dalla sostenibilità ambientale all’impegno nei confronti della comunità.
Dal 2018 è Società Benefit, impegnandosi a destinare ogni anno il 10% degli utili per diverse finalità di beneficio comune mentre, dal 2019, ha ottenuto la certificazione del movimento B Corporation, il più elevato standard per la valutazione dell’impatto ambientale e sociale. L’azienda si muove seguendo il proprio concetto di Qualità Etica: attraverso ogni fase del processo produttivo, compreso il rapporto di partnership di lungo termine con i produttori, la remunerazione equa e la condivisione di attrezzature e know-how: questo impegno si traduce in materie prime di alta qualità e garanzia del miglior prodotto possibile per il consumatore.
EDIZIONI LIMITATE
YOGI TEA® celebra il periodo più bello dell’anno con una miscela ayurvedica di Honeybush aromatico e spezie natalizie come cannella e anice stellato.
Per condividere questo senso di riconoscenza con gli altri, YOGI TEA® sostiene Kumari Project, iniziativa no-profit che offre sostegno e guida ai piccoli orfani del Nepal.
Animata da una grande dedizione, garantisce loro una casa di accoglienza, un’istruzione attenta e una strada verso un futuro migliore. Questo progetto è particolarmente importante per noi, perché uno speciale legame personale unisce YOGI TEA® al team di Kumari.
Per saperne di più su questo progetto, visitate: kumariproject.org
CALENDARIO DELL’AVVENTO
La selezione delle feste di 24 eccellenti infusi per trascorrere il periodo dell’Avvento con YOGI TEA®
yogitea.com facebook.com/yogi
Un piatto vegetariano per tutta la famiglia!
CANEDERLI ALLE RAPE ROSSE
con salsa al gorgonzola e spinacini in foglia
Ingredienti per 4 persone:
8 canederli alle rape rosse
200 g di gorgonzola
250 ml di latte
4 scalogni
2 manciate di spinacini sale e pepe q.b.
Preparazione:
In una pentola, portare a ebollizione abbondante acqua salata (4 litri circa per 8 canederli), quindi versare i canederli e cuocerli a fuoco medio per circa 10 minuti, coprendo con il coperchio per gli ultimi 2/3 minuti di cottura, così da renderli ancora più soffici. Nel frattempo riscaldare lentamente il gorgonzola con un po’ di latte e aggiustare, a piacere, di sale marino e pepe. Far dorare lo scalogno tagliato finemente con un po’ di burro oppure olio extravergine d’oliva, aggiungere gli spinacini e aggiustare di sale marino e pepe.
A fine cottura togliere i canederli dall’acqua, disporre un letto di spinacini su un piatto piano e aggiungere i canederli, versandovi sopra la salsa al gorgonzola.
In alternativa, potete cuocere i canederli come indicato sopra e servirli semplicemente con del Parmigiano Reggiano e burro fuso dorato.
Scopri le altre ricette: www.straussjosef.it
GRAZIE cari clienti, per avere fiducia in noi da 50 anni! Senza di voi, Rapunzel non sarebbe Rapunzel.
GRAZIE cari agricoltori, per aver creduto nell’idea del cibo biologico sin dagli anni ’70 e averci fornito le migliori materie prime.
GRAZIE alle tante splendide persone, che, come noi, mangiano sano e vogliono contribuire a un mondo sano ed equo per tutti.
per le feste
Il dono più bello: la libertà di scegliere
La Gift Card è una carta regalo che puoi acquistare direttamente alla cassa del tuo NaturaSì di fiducia oppure online. Un dono che racconta i valori in cui credi, utile per la spesa bio quotidiana, per viaggiare e ristorarsi nelle strutture amiche
Ogni Gift Card è valida per 36 mesi dalla data di attivazione e può essere utilizzata anche in più occasioni, fino a completo esaurimento dell’importo caricato.
naturasi.it/gift-card
All’ambiente ci abbiamo già pensato noi! &
negozi e aziende agricole bio
, la Natura ha i suoi vantaggi.
Ambrosiae
Cansiglio
Barrette proteiche
Vegane, senza glutine, fonte di fibre e proteine sono proposte in 4 gustose varianti: arachidi e cioccolato, nocciole e mandorle, mirtilli e limone, cocco con gocce di cioccolato.
ottobre al 3 dicembre
Raw kombucha
È preparata secondo la tradizionale ricetta orientale questa bevanda fermentata a base di estratto di tè verde, tè nero e Mate. Frizzante e dissetante, anche nella varianti zenzero lemongrass e lampone con ribes nero.
Latte intero e parzialmente
scremato
Si mantiene fresco più a lungo questo latte dagli aromi inconfondibili, da vacche che pascolano sull’altipiano Tambre-Spert-Cansiglio e si nutrono con foraggi di montagna.
Probios - BioChampion
Protein bar cioccolato fondente peanut butter
Una barretta ricoperta di cioccolato fondente con ripieno a base di arachidi, ad alto contenuto di proteine vegetali e senza glutine, perfetta per gli sportivi.
Falafel tradizionali
La tradizione mediorientale in tavola con questi deliziosi falafel vegani, preparati con ceci e zucca hokkaido, arricchiti da un profumato mix di spezie, coriandolo e prezzemolo. Perfetti anche come finger food.
Vino bianco Prosecco Doc
frizzante “bacaro”
Prende il nome della tipica osteria veneziana, frequentata per l’aperitivo, questo Prosecco dalle bollicine soffici e gentili, con note fruttate e sentori di fiori bianchi di campo.
Protein bar cioccolato fondente
Conquista al primo morso questa barretta ripiena, ricoperta di cioccolato fondente, senza glutine e con un alto contenuto di proteine vegetali. Ideale per chi ama uno stile di vita dinamico e 100% naturale.
Olio di semi di girasole
Ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di girasole, è un olio indicato come condimento per le insalate o per la preparazione di pietanze a freddo.
Zuppe
Ceci e cavolo nero, lenticchie e zucca, farro e ortiche: tre zuppe ideali da tenere in dispensa perché si conservano a temperatura ambiente e si preparano in soli 3 minuti.
Salsiccia
pollo e tacchino
Leggera e sfiziosa: la salsiccia di pollo e tacchino Bioalleva viene prodotta con carne garantita da allevamenti italiani. Una filiera costantemente controllata che rispetta il benessere degli animali e l’ambiente.
Le foto hanno carattere puramente illustrativo.
Le offerte per la tua dispensa di dicembre dal 4 dicembre al 7 gennaio
Granola
avena, mandorle e mela
Ha un delicato aroma di mela questa croccante granola a base di fiocchi di avena, con semi di girasole e granella di mandorla, dolcificata con eritritolo, senza glutine e senza zuccheri aggiunti.
Frutto puro
Il gusto autentico di albicocca, pera, pesca e prugna in queste puree di frutta cotta sottovuoto, perfette a colazione, ideali da spalmare sul pane o le fette biscottate per iniziare la giornata.
Bio Organica Italia
Bevanda di soia alla vaniglia
Vegana, senza glutine e preparata solo con soia italiana, una bevanda vegetale dal delicato sapore di vaniglia, perfetta a colazione, a merenda, ma anche in cucina per tante preparazioni vegetali.
Olive nere denocciolate
Conservate semplicemente in salamoia, per farne risaltare il sapore, con il loro gusto deciso sono perfette da sole – per i tuoi aperitivi – ma anche come ingrediente per le tue ricette.
Vino bianco Valdobbiadene
Prosecco Superiore DOCG
Col di Manza
Nascono nel cuore della valle del Prosecco queste frizzanti bollicine dai profumi floreali, con un dolce sentore di pesca e glicine bianco.
Miglio drink
Una bevanda vegetale gluten free, dal sapore dolce e rotondo: ideale a colazione o per la merenda di tutta la famiglia, goccia dopo goccia Miglio Original svela la sua deliziosa origine biologica e tutta italiana.
Bevanda di soia al cacao
Ottenuta da semi di soia rigorosamente italiana, una bevanda vegetale dalla consistenza morbida e vellutata, preparata con cacao magro che le conferisce un goloso aroma di cioccolato.
Miele millefiori
Perfetta espressione della biodiversità italiana, è un miele dalle tante sfumature, che racchiude i profumi e i sapori delle varietà floreali del territorio, scelte dalle api per la raccolta del nettare.
Minestrone 10 verdure con orzo
È buono come fatto in casa questo ricco minestrone preparato con zucchine, patate, fagiolini, piselli, carote, sedano, cipolla, spinaci, cavolfiori e porri, con fagioli borlotti e orzo perlato.
Caciottona affinata al pepe
È stagionata tra i 45 e i 60 giorni questa caciottona dalla consistenza compatta, preparata con il latte delle capre della Valle del Piave, affinata con pepe e olio extra vergine d’oliva.
La spesa BIO PER TUTTI
Onorano la tradizione delle lenticchie, portatrici di prosperità, questi gustosi cestini, perfetti come antipasto.
Sfiziose focaccine di fagioli cannellini, perfette da servire con una salsa dal gusto fresco a base di yogurt.
Lenticchie, ceci, fagioli cannellini e borlotti
Frollini integrali con mele e al cacao e fiocchi di avena
280 g
€ 1,99
€ 7,11 al kg
Fiocchi avena grandi integrali
400 g
€ 1,99
€ 4,97 al kg
Fusilli, penne rigate e spaghetti
500 g
€ 0,99
€ 1,98/kg
Pagnotta integrale a fette di grano tenero italiano
350 g
€ 1,95
€ 5,57 al kg
Mozzarella fiordilatte di latte italiano con caglio microbico
100 g
€ 1,49
€ 14,90 al kg
Orzo tostato solubile italiano
120 g
€ 1,98
€ 16,50 al kg
Muffin alla mela con farina di grano tenero tipo 2 italiana
160 g (4x40 g)
€ 1,98
€ 12,38 al kg
Tortini variegati al cacao con farina di grano tenero tipo 2 italiana
140 g (4x35 g)
€ 1,98
€ 14,14 al kg
Barrette ai cereali
4 x 25g
€ 2,99
€ 29,90 al kg
Passata di pomodoro italiano
420 g
€ 1,19
€ 2,83 al kg
Ricotta di siero di latte vaccino italiano e latte
250 g
€ 1,95
€ 7,80 al kg
Piadina integrale di grano tenero italiano contiene tre piadine
225 g (3 x 75 g)
€ 1,50
€ 6,67 al kg
Uova fresche italiane da galline allevate a terra peso minimo 530 g
€ 4,35
€ 8,20 al kg
Spalmabile 100% vegetale
150 g
€ 2,85
€ 19,00 al kg
Crescenza da latte fieno STG
165 g
€ 2,25
€ 13,63 al kg
*Le foto hanno carattere puramente illustrativo. Le offerte sono valide fino ad esaurimento scorte. I prezzi e le foto possono subire variazioni a causa di errori tipografici.
peso minimo 530 g
Uova fresche italiane da galline allevate a terra € 4,35
Fai del bene a te e al Pianeta, regala l’essenziale!
Aspettando le feste, ispirazioni semplici per le tue ricette
Scopri le ricette sul nostro sito naturasi.it/offerte
Un semplice primo piatto, tipico della tradizione romagnola, perfetto da portare in tavola nei giorni di festa.