Vivere Sostenibile a Ferrara n. 02 autunno 2015

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COPIA OMAGGIO

ECO RIVISTA INDIPENDENTE Supplemento di Vivere Sostenibile - Settembre 2015-n°20

SOMMARIO Idee e Proposte

pag 3

Alimentazione Consapevole

pag 4-5

Benessere Corpo e Mente

pag 6-7

Mobilità Sostenibile

02

EDITORIALE

Grazie a tutti!

Ecco i buoni propositi di fine estate... di Riccardo Galli

TEMPO DI LETTURA:

4 min

pag 8

da pag 9 a 12

Transizione e Resilienza

pag 13

Eco Abitare

pag 14

Bellezza Attorno a Noi

pag 15

Scelte Eco Sostenibili

pag 16

Appuntamenti e Mercati

pag 17

Annunci

pag 17

“L'estate sta finendo e un anno se ne va...” sono le parole di una vecchia canzone degli anni '80, ma per Vivere Sostenibile a Ferrara, settembre è solo l'inizio. E questo perché GRAZIE A VOI è stata una partenza positiva e carica di speranzosa energia come non poteva non esserlo, perché la strada è questa: unica e sostenibile... Sono felice e compiaciuto di quante persone stanno camminando su questa unica via percorribile! Visto quanta gente siamo, sarebbe bello che si creasse una rete per conoscerci e sapere che essere sostenibili non vuol dire essere “soli in un sistema” e a volte essere scambiati per dei semplici sognatori... dunque quest'autunno pensiamo positivo, propositivo e in maniera contagiosa.

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Chi di noi alla fine dell'estate non ha pensato: “Quando torno a casa faccio questo, studierò quello, sistemerò quella cosa...”, insomma i propositi di fine estate: buoni, bravi e belli... un argomento a tre B. Poi arriva l'autunno, ed è in questo periodo che bisogna agire! Perchè l'inverno arriva in fretta e lo accompagnano il freddo e le feste di fine anno e dopo, addio buoni propositi: questo è il cliché che può valere per tutti.

chiama il n° 051. 606.10.70

Credo che un buon proposito sia un bene prezioso per se stessi, ma perché non unire un buon proposito anche al bene altrui?

Eventi

AUTUNNO 2015

pag 18-19

Pensiamo allora a un proposito che sia utile alla comunità, che possa dare un senso a un impegno che prendiamo verso noi stessi, ma che si raddoppi nell'essere utile anche agli altri. Visto i tanti insuccessi dei miei buoni propositi estivi del passato pensavo di avere bisogno di due estati e due autunni in un anno, così per la legge dei grandi numeri sarei stato molto più prolifico, invece non contavano il numero delle stagioni, almeno per me è stato così... Il mio modo di operare è diventato pratico dal momento in cui ho capito che ci vuole un pensiero ma anche un'azione, e una è la conseguenza dell'altro e che la vera chiave di volta per dare il via al “sistema operativo” sono i PICCOLI PASSI: non possiamo pensare che un bambino possa subito correre ancora prima di camminare. A volte la vita ci costringe a correre e i piccoli passi diventano lunghe e veloci falcate necessarie per rimanere al passo con questo sistema che continua a non convincermi ma almeno dove i tempi sono dettati da noi stessi agiamo come è giusto che sia... Non mi permetto di dare consigli su quali propositi formulare e poi mettere in pratica, sono convinto che l'estate appena trascorsa ve ne abbia portati. Di tutti i nostri buoni propositi almeno uno dedichiamolo al nostro pianeta: con un piccolo passo e in qualsiasi forma riduciamo la nostra impronta sulla Terra! Servirà a contribuire alla sua salvaguardia, anche se piccolo rispetto a quello che l'intero sistema dovrebbe fare. E il nostro buon proposito sostenibile potrà essere un esempio o un'ispirazione per chi quotidianamente ci sta attorno, perché le cose buone e belle sono contagiose e danno energia, dalla quale è difficile non essere affascinati. E se tra un po' di tempo avrete ricevuto positività dal pensiero e dalla realizzazione del il vostro buon proposito, raccontatemelo e ne sarò contagiato anche io! Buona lettura a Tutte e a Tutti del numero autunnale di Vivere Sostenibile a Ferrara.


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AUTUNNO 2015

PROMUOVI LOW COST

le tue attività e iniziative per associazioni e cooperative sociali che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell'ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali.

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➽ Sei un gruppo, un GAS, un’associazione, un circolo che promuove pratiche più sostenibili? Condividi i valori promossi da Vivere Sostenibile Ferrara e pensi che vi siano delle affinità con il tuo progetto? Ti piace la sua connotazione locale e vuoi rimanere aggiornato sulle pratiche ecocompatibili della tua zona? Hai due strade: puoi aderire al Club della Coccinella e usufruirai di numerosi vantaggi (vedi box a fianco). Altrimenti, se desideri semplicemente ricevere e diffondere, presso i tuoi associati, le copie cartacee di ogni uscita mensile, puoi sostenerci ABBONANDOTI! Potrai, così, ritirare, ogni mese, presso la sede o il ritrovo del tuo gruppo o associazione, le copie cartacee di Vivere Sostenibile Ferrara. Inoltre, potrai fruire di uno spazio, da utilizzare nell’arco dei 12 mesi, per descrivere chi siete e cosa fate, e per dare visibilità ad iniziative ed eventi da voi organizzati! Per maggiori informazioni sulle modalità di adesione, manda una mail a: info@viveresostenibile.net o chiama il 335 718 7453.

Perché aderire al club della coccinella (o di vivere sostenibile)

I vantaggi per chi aderisce

Aderendo al Club avrai questi benefici:

1. Promuovere i tuoi eventi, corsi, offerte, nuovi prodotti e/o servizi, iniziative ecc, con la pubblicazione di 4 articoli redazionali da consumarsi nell'arco di 12 mesi dalla sottoscrizione. Requisiti degli articoli: 2000 battute spazi inclusi, foto a colori, titolo, autore e contatti.

• rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile a Bologna, sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita! • sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al Club; • comparirai agli occhi del cliente o socio come un'impresa o associazione adatta alle sue esigenze e sensibilità; • rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altri operatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campo della sostenibilità e del benessere; • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.

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aderendo con la tua Associazione e/o Cooperativa entro il 31/12/2015 il prezzo di adesione annuale sarà ridotto a (invece di 260 + iva)

€ 197 + iva

Per aderire, invia ORA una mail a info@viveresostenibile.net con il tuo nome, il nome della tua associazione o cooperativa e il tuo recapito telefonico.

Ti richiameremo per definire la tua adesione.

2. Pubblicare 4 annunci economici all'anno, nella pagina annunci di Vivere Sostenibile. Per vendere/acquistare, collaborare, proporre , ecc. 3. Diventare punto di distribuzione di Vivere Sostenibile cartaceo per 1 anno (con un numero di copie mensili da definire), avere gratis il link diretto al proprio sito web, fidelizzando così i propri soci e clienti e incrementando le visite al proprio negozio e/o sede ed al proprio sito web. 4. Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e materiale promo-commerciale in genere, nelle iniziative, feste, fiere organizzate o partecipate da Vivere Sostenibile e dal club della Coccinella. 5. Prezzi convenzionati e particolarmente vantaggiosi per l'eventuale acquisto di spazi pubblicitari e degli altri servizi di Vivere Sostenibile.

Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO) Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111 Supplemento a Vivere Sostenibile n. 20 Settembre 2015

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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Annamaria Bortolotti Antonio Amelio Claudio Bonipozzi Elisabeth de Souza Nunes Francesca Cappellaro Gabriella Pasti

Giovanni Santandrea Lisa Bortolotti Luana Ciambellini Lucia Boninsegna Maddalena Nardi Margherita Bruni

Maria Negri Marina Giusti Marinella Mandurino Massimo Giorgini Pierre Houben Riccardo Galli

Sarah Cervellati Silo Pittureri Stefano Mattei Veronica Ventura

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IDEE E ProPostE

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AUTUNNO 2015

Quando l'economia di mercato guarisce

TEMPO DI LETTURA:

7 min

di Lisa Dott.ssa Bortolotti, Consulente in aziende e in sistemi di circuiti territoriali, Vicepresidente SCEC Emilia-Romagna - lisa@cappuccettobianco.org sione dei propri talenti più profondi, nella possibilità di disporre del proprio tempo, risorsa unica e finita. Nulla di tutto questo ha intrinsecamente un legame con il mondo del profitto perchè risponde a logiche del tutto differenti, ma che sono stati invece inglobati in questo ragionamento fino al punto che ora si parla addirittura della “privatizzazione dell'acqua”, un bene che per sua natura è collettivo perchè necessario per la Vita stessa su questo pianeta.

L'economia attuale, l'economia di mercato, è completamente volta al profitto: cerca di ottenere il massimo tornaconto su ogni cosa su cui mette le mani e l'attenzione. Ha trasformato tutto il nostro vivere quotidiano in una continua ricerca del guadagno, mercificando tutto quello che era possibile in modo da ottenere il massimo profitto. Facendo questo non si è rivolta solo alle pratiche prettamente economico-aziendali, di vendita di beni e servizi per cui c'è domanda su un territorio, ma ha trasformato tutto quello che non era per nulla parte dell'economia di mercato, tutto quello che per sua natura non sarebbe invece mercificabile. Mi riferisco a tutti quegli aspetti riguardanti l'economia di sussistenza ( o di Vita ), a tutti gli aspetti della cosiddetta economia sociale, a tutti quegli aspetti del nostro vivere quotidiano che si esprimono nell'istruzione, nella cultura, nella salute intesa come ricerca del benessere olistico della persona, nell'ecologia che esprime la nostra attenzione per il nostro territorio e ambiente, negli aspetti che riguardano la crescita personale e l'espres-

Tutti questi aspetti meritano di essere coltivati e promossi, singolarmente e collettivamente, ma nella loro forma di merci, nel tempo, poichè la loro natura intrinseca è “altra”, hanno smesso di produrre profitto e hanno generato una forma di guarigione dalla mercificazione. Nell'economia di mercato la regola base è che se una merce smette di produrre profitto questa viene abbandonata e non viene più considerata. Abbiamo quindi tutta una serie di fattori importantissimi che prima sono stati mercificati (e noi abbiamo accettato tutto questo, abituandoci), poi, non generando più profitti a sufficienza, non sono stati più prodotti, resi disponibili, curati, promossi. Prima ci hanno abituato che aspetti importantissimi della nostra Vita fossero scarsi e a pagamento, poi ce li hanno resi disponibili a caro prezzo con scarsa qualità e infine ci hanno via via privato della possibilità di fruire di ciascuno di essi. Sono stati completamente messi da parte, lasciandoci letteralmente a “bocca asciutta”.

Il Centro IDEA di Veronica Ventura

Una realtà che merita di essere raccontata è quella del Centro di Educazione alla Sostenibilità IDEA, che fa parte dell'Amministrazione del Comune di Ferrara. E' punto di riferimento, coordinamento e incontro per i cittadini, i professionisti e gruppi locali, le scuole di Ferrara sulle tematiche dell'ambiente e della sostenibilità ed è attivo dal 1998. Con le proprie attività e il proprio lavoro vuole rappresentare un esempio concreto di sostenibilità; il suo obiettivo è quello di educare, motivare e rendere competenti le persone in modo che mettano in essere cambiamenti positivi nel loro modo di vivere e lavorare, fornendo soluzioni e consigli pratici.

Pensate per esempio alla bellissima Pompei che cade a pezzi, la cui cura ed esistenza ha un'importanza che va oltre alle esigenze di profitto di pochi soggetti. Ma anche al diritto alle cure sanitarie o, appunto, all'approvvigionamento dell'acqua. In questo momento ci troviamo quindi spiazzati perchè le persone, singolarmente o in gruppo, hanno invece una richiesta fortissima verso questi aspetti che rispondono ad esigenze profonde dell'animo umano (cultura, salute, sociale, istruzione ecc...): una domanda che ha una qualità altissima e vuole una risposta altrettanto alta e notevole. Insomma: non le briciole per arricchire qualcuno, ma una capacità creativa di mettere a disposizione ciò che per sua natura è collettivo ed essenziale per chiamare questa Vita con la V maiuscola. Una domanda che sempre più si sta rivolgendo, con consapevolezza, al di fuori dall'economia di mercato che non sa, non vuole e non può più rispondere a questo tipo di offerta sul mercato, né quantitativamente né, ancora di più, qualitativamente. Quando il mercato si distrae, si volge verso altro, per noi è una grande opportunità perchè ci lascia campo libero: liberi quindi di riappropriarci di ciò che per noi ha un'importanza fondamentale. Tutti questi aspetti, trascurati dal mercato, rimangono in attesa di essere rigenerati da parte di persone e/o gruppi che con chiarezza creativa riescono a rimettere in moto progetti e risposte alla sempre maggiore esigenza di salute e benessere, ecologia, tempo per noi stessi, crescita personale, cultura in senso ampio, cura

e sostegno verso il prossimo ecc... Risposte che mettono da parte l'homo oeconomicus, che a quanto pare è vincente solo sui libri. Tutto questo ambito è diventato disponibile, semplicemente perchè ha smesso di produrre profitto e ciò è accaduto perchè quando si cerca di mercificare ciò che per sua natura non è merce, prima o poi il processo ritorna alla sua natura originaria con una sorta di guarigione, danneggiando quello che a sua volta ci ha danneggiati. E' così che l'economia di mercato si danneggia “a boomerang” dandoci una nuova possibilità che dobbiamo cogliere, anche e soprattutto mettendo in rete i vari progetti, idee, azioni che molti, a macchia di leopardo, stanno già iniziando a praticare. La vera risposta, oggi, non è solo occuparsi dei nostri piccoli progetti, quanto piuttosto imparare a fare sistema, stavolta con i presupposti giusti, lasciando l'homo oeconomicus, quello competitivo e avido, nelle storie dei libri di economia, l'unico luogo in cui può esistere. Qui la Vita è ben altro.

L'eccellenza di Ferrara premiata dall'UE TEMPO DI LETTURA:

3 min

a cura della Redazione

TEMPO DI LETTURA:

3 min

Nel mese di giugno scorso sono stati premiati, a un solo giorno di distanza l'uno dall'altro, due progetti che hanno preso vita e sono stati ideati a Ferrara.

Ogni anno il Centro IDEA propone un’offerta formativa rivolta al mondo della scuola che raccoglie varie iniziative: percorsi di promozione della mobilità sostenibile, del risparmio ed uso sostenibile delle risorse, della conservazione della biodiversità. Per coinvolgere attivamente i partecipanti utilizziamo metodologie come i giochi di ruolo, i laboratori creativi, la progettazione partecipata. Inoltre sviluppa e gestisce progetti educativi locali e comunitari nel campo della sostenibilità, in sinergia con i soggetti del territorio, l'Amministrazione e la Regione Emilia Romagna. Coinvolge la cittadinanza locale e le scuole in manifestazioni annuali: regalare un albero, buste riutizzabili in tessuto, pulire assieme un parco, progettare un giardino.

Il primo è il progetto Lowaste, riconosciuto tra i 22 migliori progetti europei finanziati dal Programma Life+ nel 2014, premiato durante la Green Week 2015, la più grande conferenza annuale sulla politica ambientale europea, tenutasi a Bruxelles il 4 giugno scorso. A Bruxelles hanno rappresentato il progetto LOWaste l'Assessora all'Ambiente Caterina Ferri per il Comune di Ferrara e Paola Tommasini per il Centro di Educazione alla Sostenibilità IDEA. Questo progetto, promosso dal Comune di Ferrara in collaborazione con Indica e insieme a Hera, La Città Verde, Impronta Etica e RREUSE ha sperimentato un modello di economia circolare basata sulla prevenzione, il riuso e il riciclo dei rifiuti in una logica di partnership pubblico-privato. Partendo da alcune sperimentazioni pilota è stato possibile creare le basi per la nascita di un vero e proprio distretto locale di economia verde circolare: un distretto formato da ope-

Il Centro IDEA sviluppa azioni che coinvolgono l'Amministrazione attraverso la contabilità ambientale e l’utilizzo di indicatori di sostenibilità. Si occupa di elaborazione, approvazione e divulgazione del Bilancio Ambientale e del censimento dei dati ambientali necessari all’adesione ad indagini nazionali e internazionali sul tema della sostenibilità. Il CEAS Centro IDEA fa parte dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Ferrara della Rete dei Centri di Educazione alla Sostenibilità, un'organizzazione a rete che coinvolge, in un modello di collaborazione attiva, soggetti pubblici e privati del territorio regionale per promuovere, diffondere e coordinare le azioni di educazione alla sostenibilità. Ha sede nel palazzo storico Casa di Biagio Rossetti a Ferrara e possiede anche uno spazio adibito a Biblioteca e centro di documentazione.

Conferimento del Premio Smart Communities a Unife per il progetto "Life + WARBO"

Premiazione del Centro Idea per il progetto Lowaste all'interno della Green Week 2015

ratori dei rifiuti, piccole piattaforme di recupero, artigiani e PMI impegnati nella valorizzazione delle materie e nella produzione di riprodotti. Secondo l'assessore Ferri "La protezione dell'ambiente da un lato e la competitività delle imprese devono andare di pari passo: seguendo le iniziative di Green Week abbiamo avuto la conferma di come la natura e la politica sulla biodiversità possano svolgere un ruolo chiave nella creazione di posti di lavoro e nello stimolo agli investimenti." Un altro, e non meno importante, riconoscimento è stato assegnato a Unife - Università di Ferrara grazie al progetto "life + WARBO" che ha vinto il Premio Smart Communities, conferito il 5 giugno scorso a R2B, Salone internazionale della Ricerca Industriale e dell'innovazione che si è svolto a Bologna nell’ambito di SMAU. Il progetto premiato ha risposto alle necessità di salvaguardare, proteggere e valorizzare l'acqua e gli ecosistemi terrestri, attraverso la regolazione della ricarica artificiale delle falde acquifere e l’analisi di diverse metodologie di applicazione, in modo da regolamentarne le applicazioni per la salvaguardia delle risorse naturali. Il Premio Smart Communities è stato assegnato per aver realizzato un progetto innovativo e per essere un esempio virtuoso nello sviluppo delle moderne città intelligenti; a riceverlo Marilena Leis, ricercatrice del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie, in rappresentanza di Carmela Vaccaro, professoressa del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara.


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ALIMENtAZIoNE CoNsAPEVoLE

SITI per APPROFONDIRE: www.labadessaeimonasteri.com www.naturaedintorni.net

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AUTUNNO 2015

La Badessa Delizie e Natura dai Monasteri

TEMPO DI LETTURA:

3 min

di Maria Negri “Le Delizie di una Natura incontaminata hanno oltrepassato le grate dei Monasteri: La Badessa è lieta di raccoglierle e selezionarle per voi” Quante volte vi sarà capitato durante una scampagnata, una gita domenicale o una vacanza di trovarvi davanti ad un'Abbazia o a un Monastero e di andarlo a visitare? Posti secolari, pieni di storia e di cultura, dove si tramandano da secoli antiche tradizioni, in atmosfere quasi “magiche” a stretto contatto con la Natura. E vi sarà capitato di assaggiare qualcuna di quelle deliziose marmellate preparate da loro nel silenzio del chiostro, con la frutta dell'albero che si intravede nell'orto o di lasciarvi prendere dal profumo delicato di miele proveniente dagli alveari visti fuori dalle mura del Monastero, dal profumo intenso di erbe che i loro amari sprigionano quando vengono assaporati o forse da quella unguento lenitivo alle erbe che tanto ha rinfrescato le vostre mani affaticate ed arrossate?

meno conosciuti ma ugualmente attenti alla cura della Natura e della Persona. Sarò lieta di presentarveli e descriverli, in un viaggio attraverso l'Italia alla riscoperta di luoghi pieni di storia, fascino e gusto tutto genuino e naturale! Vi aspetto.

Ma poi si torna a casa e poi come fare per averne ancora? Semplice, andate a vedere a “La Badessa” in via Cortevecchia 12 dove, all'interno di una bottega storica, troverete un'accurata selezione di tutti i migliori prodotti che monaci e monache possono offrirvi. Provenienti da ogni parte d'Italia sono tutti caratterizzati da semplicità e genuinità: potete trovare marmellate di frutti antichi, classici o con combinazioni molto gustose tutte con frutta in pezzi, amari da infusione di erbe officinali, come quelli dei Cistercensi, genuini mieli dai favi dei Padri Benedettini, oli extravergine d'oliva con raccolta manuale e prima spremitura a freddo cosmetici e cosmeceutici di antiche e famose Farmacie Monastiche, come i Camaldolesi, le birre Trappiste di esperti Padri mastri birrai e tanti altri più piccoli e

Progetto Canapa, gran bella idea!

TEMPO DI LETTURA:

3 min

di Maddalena Nardi Il 17 maggio scorso ad Argenta (FE) si è tenuta “La canapa in festa”, un evento organizzato dall’azienda La Romagnola Bio; tra le varie attività proposte un laboratorio con produzione di pasta a base di Canapa, e mercato con vendita prodotti tipici alimentari a base di canapa (pasta, olio, sughi pronti, snack dolci e salati, caffè), abbigliamento, cosmesi, accessori e tessili per la casa e una visita al laboratorio produttivo e degustazione gratuita prodotti a base di canapa. E' seguito un tour guidato in bici di 20km nella Valle di Argenta, un aperitivo al tramonto sul lago (ex macero della antica coltivazione della Canapa), con concerto. Naturopati, agronomi ed imprenditori del settore, hanno parlato dei molteplici impieghi benefici della canapa per l’organismo e per l’ambiente. I derivati di questa pianta straordinaria possono spaziare dal settore edile a quello cosmetico, passando dall’abbigliamento ai combustibili, giungendo fino al mondo della canapa alimentare. Olio e semi di canapa facciano bene alla nostra salute fisica, prevenendo l’insorgere del colesterolo, dei trigliceridi nel sangue e del diabete perchè contengono acidi grassi polinsaturi omega 3 e omega 6. Dal seme di canapa spremuto a freddo si ricava un ottimo olio per il condimento. Se il seme viene invece decorticato se ne possono apprezzare le qualità proteiche: nel suo cuore si trovano gran quan-

tità di aminoacidi, le molecole che compongono le proteine. Un’altra straordinaria qualità risiede nella farina di semi di canapa: non contiene glutine, perciò è indicata per la produzione di pasta e derivati destinati a coloro i quali si trovano a fare i conti con la celiachia (intolleranza cronica alla presenza di glutine). Anche le foglie e i fiori della pianta possono essere impiegati in ambito nutrizionale. Da questi si ottengono tisane, dell’ottima birra e dolciumi.

Dalla natura per il nostro benessere

TEMPO DI LETTURA:

Oltre l'uso alimentare la canapa può essere impiegata nel campo della bio edilizia, nel settore tessile, come solvente e vernice non inquinante e plastica biodegradabile ma resistente. Se coltivata in siti inquinati, dove non è possibile attuare coltivazioni per uso alimentare, la cannabis attraverso il suo apparato radicale è in grado di estrarre dal terreno i materiali inquinanti. Questi possono essere distrutti insieme alla pianta, come nel caso dei rifiuti radioattivi, o addirittura stoccati e recuperati per altri scopi, come succede per ferro, piombo e zinco. A Mirabello (FE) è presente Progetto canapa Ferrara, una realtà specializzata in vendita di prodotti a base di farina di semi di canapa, prodotti di bellezza a base di olio di semi di canapa. Richiedete e trovate più informazioni sulla pagina fb: www.facebook.com/progettocanapafe

3 min

a cura della Redazione Gli infusi, come dice il nome stesso, sono dati da frutta o verdura lasciati immergere in acqua calda. Anche dopo poche ore di infusione la frutta e la verdura rilasciano tutte le sostanze di cui sono ricche nel liquido che si è andato a formare. Gli infusi dissetano ma soprattutto hanno effetti benefici sul nostro corpo migliorando la circolazione, rinnovando le cellule, sgonfiano e sciogliendo i grassi. Gli infusi, insieme a tè, spezie ed erbe, sono i prodotti che si possono trovare da “Natura e dintorni”, negozio di Argenta (FE), che invita i clienti in un mondo di sapori, aromi e colori del tutto naturale, derivato da erbe, frutti e piante lavorate e miscelate. L'obiettivo di Natura e dintorni è quello di cercare e selezionare prodotti genuini, miscelati e formulati con la collaborazione delle più importanti aziende erboristiche italiane. Questi prodotti vengono poi esposti nei mercati e nelle fiere di settore, girando per tutta Italia e a volte all'estero, con lo scopo di diffondere la cultura dei benefici delle erbe e dei prodotti trattati.

La conoscenza approfondita delle erbe proposte dà la possibilità all'utente finale di affidarsi allo staff qualificato per richiedere le miscele di erbe più adatte per il proprio benessere psico-fisico. Rimedi del tutto naturali che si affidano alle proprietà curative insite nelle spezie e nelle erbe scelte.

Tra gli infusi si possono trovare quelli di aloe e goji, fragola e kiwi, frutti di bosco, genziana e zenzero, mango e cardamomo, mirtillo e ciliegia. L'offerta delle spezie va dalla cannella al coriandolo, dall'aneto fino al berberè e molto altro ancora. La varietà di tè proposti spazia dai tè neri, uno su tutti il tè nero alla menta, al lapacho, al tè bancha e all'assam, Tè sencha al lampone e fragola Tra le erbe come non portare come esempio foglie di betulla, fiori di biancospino e calendula, semi di chia, foglie di castagno ed equiseto. Lo staff di di Natura e dintorni sarà lieto di rispondere alla vostra richiesta di informazioni.

torniamo a gustare frutta e verdura di stagione: in autunno … Patate: fonte di carboidrati, sono facilmente digeribili e forniscono energia immediata; contengono molti sali minerali tra cui fosforo, calcio, sodio, magnesio, ferro e potassio, molto utile in caso di ipertensione. Pochi sanno che le patate sono un’ottima fonte di vitamina C; se cotte in maniera leggera, hanno anche effetto depurativo e aiutano a combattere la ritenzione idrica. Se biologiche o autoprodotte in modo naturale è consigliato lavarle accuratamente e mangiarle con la buccia, parte che contiene tantissime sostanze con proprietà nutritive e curative! Altre verdure di stagione: aglio, barbabietole, bietole, carote, cavoli, cetrioli, cicoria, fagioli, fagiolini, granoturco, insalate, lenticchie, melanzane, pomodori, piselli, peperoni, radicchio, rape, sedano, spinaci, zucchine e zucche.

Susine: ricche di acqua e sali minerali: fosforo, calcio, magnesio ma soprattutto potassio, che è in grado di riequilibrare la quantità di sodio nell’organismo andando a contrastare la ritenzione idrica dei tessuti. Contengono le vitamine B1, B2 e C, che migliorano l’assorbimento del ferro, e racchiudono molte sostanze ad azione antiossidante, polifenoli e flavonoidi, che contrastano l’invecchiamento cellulare. Hanno un buon contenuto di fibre, che aiutano la regolazione intestinale, e di fruttosio che conferisce loro proprietà toniche, energetiche e depurative. Grazie alla vitamina A dona benefici alle unghie, ai capelli e alla pelle, rallentandone l’invecchiamento. Altri frutti di stagione: castagne, fichi, lamponi, limoni, mandorle, mirtilli, mele, meloni, more, nespole, noci, nocciole, pere, pesche, uva. Ottobre è il mese ideale per la preparazione e conservazione del succo d’uva e di mele.


SITI per APPROFONDIRE: http://zazieferrara.it www.spaziogrisu.org

ALIMENtAZIoNE CoNsAPEVoLE

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AUTUNNO 2015

Zazie a Ferrara

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3 min

di Annamaria Bortolotti Dal maggio scorso a Ferrara ha aperto un nuovo negozio di ristorazione che punta sull'alimentazione sana: Zazie, realtà presente anche in altri capoluoghi di provincia dell'Emilia e a Roma. L'idea che sta alla base è quella che frutta e verdura hanno acquisito un ruolo centrale nella nostra alimentazione grazie alle vitamine e alle sostanze nutritive in esse contenute, essenziali alla nostra salute e al nostro benessere fisico. Da qui la necessità di farne parte primaria e integrante della propria dieta: mangiarle è più facile e divertente se sono cucinate in maniera sana e appetitosa e presentate in diverse forme, pensate a soddisfare tutti i gusti. In questo modo anche e soprattutto attraverso l'alimentazione ci si prende cura di noi stessi, sfruttando i momenti liberi, che possono diventare una pausa rilassante e benefica nella nostra giornata. Frutta e verdura, rigorosamente di stagione, vengono acquistate presso mercati ortofrutticoli locali, ponendo attenzione alla provenienza e alla conservazione dei prodotti. Zazie offre centrifugati, frullati, smoothies, zuppe di ogni tipo, cous cous, torte, tisane e caffè. Rispetta la pratica di vita vegetariana e vegana, dedicando un'offerta di piatti specifici. I frullati di frutta e le pietanze vegetariane e vegane sono anche senza glutine. Entrare in un punto Zazie e provare i cibi e bevande proposti è come scoprire un nuovo mondo ed è ben descritto in queste parole: "è “un'esperienza nutritiva, che suggerisce sapori, evoca emozioni che desideriamo libere di colpirci, invita a stili di vita ecologici e contemporanei.”

In particolare vengono proposti gli smoothies, i mix di frutta e verdura, i succhi di frutta e centrifugati di verdura, che sono preparati al momento e con ingredienti a scelta. Gli smoothies, che sono drink energetici a base di frutta fresca alla quale sono aggiunte, sono caratterizzati dall'eccellenza degli ingredienti, dall'alto contenuto energetico e dalla composizione curata degli elementi nutrizionali come aminoacidi essenziali, non sintetizzabili autonomamente dal solo organismo. Zazie invita ad integrare gli Smothies arricchendoli con le proteine ad altissima qualità, ad esempio della soia biologica. I mix di frutta e verdura sono ricchi di vitamine, sali minerali e fibre, danno energia e non appesantiscono.

Un succo VIVo per iniziare al meglio l'autunno!

Per quanto riguarda i cibi solidi alcuni esempi proposti sono le insalate di agrumi e di frutta, spiedini biologici, cous cous. Non da ultimo, i negozi Zazie hanno una loro specificità, un proprio stile e arredo e seguono il concetto che nella crisi economica che ci attraversa non è solo importante di fare meno spesa, ma potere avere migliori alternative. Con lo scopo di agire in questo senso Zazie ha un occhio di riguardo ai prezzi, che non sono troppo elevati. Il progetto è quello di aprire altre nuove sedi, chissà, forse anche in città europee.

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di Elisabeth de Souza Nunes, Chef Vegan dell’Associazione Sognamondo Il 2015, l'anno che stiamo vivendo, in numerologia diviene 8: universalmente considerato il numero dell’equilibrio cosmico, l’Otto è il simbolo dell’infinito, dove nulla finisce, ma c’è solo un continuo ciclo che non ha fine è il riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. L’infinito è di natura positiva quando si collega all’illimitato, nel senso di apertura alla trascendenza. Stiamo vivendo un anno pieno di significati e risorse, per aumentare la nostra consapevolezza verso noi stessi, gli altri e il pianeta. Vi propongo un succo vivo per disintossicare il nostro corpo. E' un succo nutritivo che può essere consumato regolarmente, preferibilmente al mattino. Naturalmente gli ingredienti si possano e si devono variare, è uno dei segreti per una sana alimentazione. Il succo vivo di bietole, mele e semi di avena germogliato. Ingredienti: 100 gr di semi di avena germogliato (energia vitale),

3 foglie di bietola fresca (clorofilla), 1 mela (sapore dolce), erbe aromatiche, qualche foglia di basilico (sapore e essenza), olio di semi di lino spremuto a freddo (gli omega 3 e 6). Procedimento: Lavare bene i semi, coprire un barattolo con garza e fermarla con un elastico. Coprire i semi con acqua e lasciarlo a mollo per una notte circa, 8 ore. La mattina gettare l’acqua e risciacquare bene di nuovo i semi, lasciarlo nel barattolo appoggiandolo inclinato in modo che sgoccioli. Lasciarlo vicino ad una finestra o dove ci sia un po’ di luce senza il sole diretto. Dopo 2 o 3 giorni spunteranno i puntini bianchi che indicano che cominciano a germogliare. Il tempo di germogliazione dipende anche dalla temperatura dell’ambiente. A questo punto sono pronti per essere usati per il nostro succo. In un buon frullatore mettere le mele tagliate a pezzi, frullare e se necessario aiutarsi a spingere le mele con un cetriolo, aggiungere i semi germogliati, le bietole e il basilico. Tritare bene. Mettere il composto in un canovaccio

ricette veg-locissime

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4 min

di Lucia Boninsegna Questa volta vorrei stupire i lettori di Vivere Sostenibile con alcune ricette velocissime che vi dimostreranno come la cucina vegana sia alla portata di tutti, anche di chi non ha tempo ed è meno esperto in cucina. Ovviamente il cuoco vegano comincia a dimostrare la propria abilità già dal momento in cui fa la spesa e si procura ingredienti genuini, freschi e di stagione, però capita a volte che non sia proprio possibile preparare tutto in casa e allora, senza imbarazzo, sceglierà i prodotti confezionati, rivolgendosi preferibilmente agli alimentari biologici! Ecco qui diversi piatti che non comportano alcuna difficoltà di preparazione pur garantendo una riuscita sicura. Peperoni al forno Li potrete servire come secondo su fette di pane abbrustolito o, sminuzzati, ve ne servirete per condire qualunque primo (pasta, riso, cus-cus...) con l’aggiunta di mandorle tostate, pinoli o anacardi polverizzati Ingredienti per 4 persone: - 2 peperoni gialli o rossi - Olio evo e sale

pulito ( attenzione che non profumi di detersivo) ed estrarre il succo. Aggiungere 1 cucchiaino di olio semi di lino spremuto a freddo. Si beve subito ed è una vera carica di energia vitale. Non mi resta che dirvi “Alla salute!”

L'Agrimercato di Grisù a cura della Redazione

- Aglio in polvere (a piacere) - Prezzemolo tritato Preparazione: Lavate i peperoni e asciugateli. Metteteli in una pirofila senza nient’altro e infornateli a massima temperatura, fino a quando non saranno un po’ bruciacchiati. Sfornateli e ancora bollenti sbucciateli il più possibile (un trucco che può aiutarvi nella spellatura è quello di chiuderli per mezz’ora in un sacchettino da freezer). Quando li avrete pelati, tagliateli a pezzi e conditeli in un recipiente, dove avrete preparato abbondante olio evo, sale, prezzemolo e aglio.

chi frigo andranno benissimo) - Una manciata di olive verdi snocciolate - Olio evo e sale - Peperoncino in polvere secondo il vostro gusto - 1 cucchiaino di succo di limone Preparazione: Fate bollire il tofu per alcuni minuti in abbondante acqua salata, sgocciolatelo e frullatelo insieme agli altri ingredienti fino a che non otterrete una crema densa e omogenea, ma piuttosto morbida. Quando sarà pronta potrete usarla per farcire tartine o panini.

Crema di tofu Ingredienti per 4 persone: - Circa 200 gr di TOFU (la metà delle confezioni in commercio nei ban-

Bistecchine di Seitan con le verdure Ingredienti per quattro persone: - una confezione di bistecche di sei-

tan (al naturale o alla piastra), che si trova in vendita nei banchi frigo dei migliori alimentari - una cipolla - verdure di stagione tagliate a tocchetti - due cucchiai di capperi - timo - salsa di soia - peperoncino (a piacere) Preparazione: Tagliate a fette sottili la cipolla e fatela imbiondire sul fuoco in una padella capace con olio e (a scelta) peperoncino. Aggiungete le verdure, che avrete tagliato più o meno piccole tenendo conto dei tempi diversi di cottura e mettete il coperchio. Quando le verdure saranno appena ammorbidite, fate spazio nel tegame per aggiungere le bistecchine di seitan, poi fatele cuocere brevemente e cospargetele di timo e poco sale. A cottura ultimata versate nelle verdure alcuni cucchiai di salsa di soia e i capperi. Buon appetito!

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1 min

Nella ex caserma dei Vigili del fuoco con ingresso da Via Ortigara 11 (Ferrara) ogni mercoledì mattina dalle ore 8 alle 14 si tiene il mercato a filiera corta degli Agricoltori di Campagna Amica – Coldiretti Ferrara. Troverete i prodotti delle aziende agricole di Coldiretti con i loro prodotti freschi e trasformati della Filiera Agricola. Un mercato contadino che recupera spazi cittadini, vicino alle persone del quartiere, dove ritrovare i sapori della propria terra e il piacere di fermarsi per parlare e per scoprire il gusto del buon cibo: “Dalla nostra terra alla nostra tavola, con orgoglio e passione. Garanzia, fiducia, sicurezza, sostenibilità, italianità”.


BENEssErE CorPo E MENtE

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AUTUNNO 2015

Meditazione: la via per la felicità di Silo Pittureri, insegnante e praticante di meditazione

Quando si parla di meditazione la prima cosa che ci viene in mente è legata allo stereotipo che vede nel meditatore un asceta. Seduto in una bella quanto scomoda posizione, impegnato in un’attività che lo conduce a uno stato di isolamento, impermeabile alle vicende della vita. Il presonaggio è quanto meno sereno nel guardarsi l’ombelico, magari con occhi a mandorla e avvolto da nuvole d’incenso. Nulla di più sbagliato!

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min

Il meditatore è un ricercatore e come tale è focalizzato nel cogliere tutto ciò che la vita, istante per istante, propone. Così radicato nel presente da non venire distratto da un ipotetico futuro o dal ricordo del passato. Tutto ciò per cercare una vera felicità, che non risiede negli oggetti di cui ci circondiamo, nelle persone con cui entriamo in relazione o negli eventi che quotidianamente ci si propongono. Così come il bello è negli occhi di chi guarda, la felicità è nella mente di chi la contempla. La si ottiene attraverso un addestramento mentale che porta, gradualmente, a godere di quello che c’è per quello che è. Così il meditatore è colui che si addestra nel vivere pienamente la propria esistenza, radicato nel presente, pienamente consapevole. Emancipato dalle afflizioni di una vita immaginaria e felice per una vita vissuta pienamente.

“La natura, quando vuole comunicare con noi, non trovando altro modo, riempie il nostro animo di ritmi e melodie.” Rabindranath Tagore

sapò, arte e benessere in armonia con la natura

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min

a cura della Redazione

Entrare nel paradiso dei profumi “Arte & benessere SAPO' “è come intrufolarsi nel laboratorio di un'artista”. Su scaffali di legno un'ondata di profumi e colori avvolge corpo e mente. In un ambiente elegante e accogliente troverete creazioni profumate, così belle e buone da inebriare i sensi ed evocare Emozioni. La profumoteca, che si trova in Via Garibaldi 65 a Ferrara, offre ai suoi clienti una selezione di profumi artigianali italiani e francesi di Grasse, patria mondiale dei profumi, dermocosmesi naturale artigianale per pelli delicate e sensibili, saponi al taglio, detergenti vegetali e biodegradabili. Entrando sarete accolti da Cristiano, veneziano, mercante profumiere per passione, istinto, vocazione o per caso. Se vorrete lui vi darà quello che Voi chiedete, ma se gli domandate un consiglio... ecco che Vi offre

Panico... la paura della paura

veramente quello che cercate in base alle sensazioni che le fragranze suscitano in voi, indovinando la fragranza che fa al caso vostro. Sarà un'esperienza polisensoriale, coinvolgente, in piena tranquillità, avrete la possibilità di trovare il “profumo del cuore” attraverso la degustazione di fragranze, aromi ed accordi. I suoi profumi e tutti i suoi prodotti sono nel pieno rispetto dell'ambiente, dunque sostenibili, e anche per questo consiglio una visita nella sua bottega! Crediamo che il bello di qualsiasi bottega e del suo bottegaio, in questo caso della “profumoteca” e del suo “profumaio”, sia, oltre che il piacere dell'acquisto, la gioia di acquistare una cosa che faccia al caso vostro, che vi rappresenti e che vi faccia stare bene: ANNUSARE, ASCOLTARE, OSSERVARE, AMARE, VIVERE DI EMOZIONI!

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min

di Claudio Bonipozzi goscia. Un quadro clinico che spesso anche se è collegato o può segnalarne l'inizio - viene confuso con lo stato depressivo. E' una crisi di terrore che può permanere per un periodo molto breve, durare pochi secondi o qualche minuto. In questi interminabili istanti si avverte la sensazione di svenire, di perdere il controllo delle proprie reazioni, si scatena la paura di morire o di impazzire... dura poco ma lascia per molto tempo, a volte per giorni, una sensazione di insicurezza, di sfinimento, di stordimento, di spossatezza. Durante l'attacco la persona colpita avverte strani e allarmanti sintomi di natura psicosomatica: tachicardia, sudorazione, tremori, L'attacco di panico (DAP) è un fenomeno formicolio, dispnea, disturbi viscerali. Il volto psicosomatico drammatico, caratterizzato si sbianca e assume un'espressione soffeda ricorrenti e brevi episodi di angoscia rente, incupita. Mentre il DAP cresce si ha acuta, che si manifestano in modo inaspet- l'impressione che la propria persona sia stata tato e senza un apparente legame con si- divisa, ci si sente estranei a se stessi, come se la testa spiccasse il volo... il terrore blocca tuazioni esterne. Per questo ragione chi ne soffre, non po- completamente ogni ragionamento raziotendolo prevedere, ne teme ancora di più nale. Più in generale possiamo dire che tale l'insorgenza e, quindi, cercherà di evitare in crisi viene favorita da una situazione in cui il tutti i modi di ritrovarsi nella stessa situa- soggetto si sente solo, abbandonato, privo zione che ha scatenato l'esplodere dell'an- di rassicurazioni e fortemente limitato nella possibilità di scampo o di fuga.

La causa scatenante può essere ricercata in particolari situazioni di stress o in forti conflitti psicologici che, a loro volta, vanno ad alterare, a livello biochimico, alcune strutture nervose cerebrali. Dopo il ripetersi dei primi attacchi, l'individuo comincia a vivere nell'attesa ansiosa che si ripresenti, sviluppando allarmanti comportamenti fobici: rinuncia a guidare, evita i luoghi e le situazioni in cui si è verificata la crisi, richiede la presenza continua e rassicurante di un'altra persona che diventa l'inseparabile accompagnatore garante della sua sicurezza. Nei casi estremi il soggetto interessato uscirà di casa o intraprenderà un viaggio solo se accompagnato. Nella

maggior parte dei casi il DAP si manifesta fuori casa, perché l'ambiente domestico è percepito come una zona sicura e protetta. Non dimentichiamolo che questa patologia, pur essendo invalidante, è sempre curabile e non lascia mai nessuna delle terribili conseguente temute. Cosa fare: oltre al sostegno competente con metodiche terapeutiche distensive, mai sdraiarsi perché i sintomi peggiorano e mai inspirare velocemente perchè tale azione fisiologica manda il sangue in alcalosi: situazione che accresce ulteriormente il DAP.


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AUTUNNO 2015

Alla scoperta di Le Ninfe Biocosmesi

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1 min

di Maddalena Nardi A pochi passi dal centro storico di Ferrara, Le Ninfe Biocosmesi è una piccola bioprofumeria che tratta cosmetici Eco Bio formulati dalle più importanti aziende italiane ed europee. Efficaci prodotti per la cura di viso, corpo e capelli; linee specifiche per i bambini e make up dall’eccellente performance. Rigorosamente esclusa ogni componente di derivazione petrolifera, gli ingredienti dei cosmetici Eco Bio sono tutti di origine naturale e biologica: pelle e capelli tornano a respirare rivelando la nostra naturale bellezza.

Negozio davvero assortito (Orario di apertura: da Lunedì a Sabato 10-12,30/16-19,30. Chiuso Giovedì pomeriggio) ricco di prodotti di alta qualità (naturale) a prezzi davvero interessanti! Chiara, la titolare, è un motivo in più per andarci: simpatica, gentile, disponibile, preparata e appassionata, vi aspetta per Le Ninfe Biocosmesi Via Carlo Mayr, 11A – Ferrara consigliarvi al meglio! tel. 0532. 1861085 e-mail: leninfebiocosmesi@libero.it

Associazione Culturale Comunicanima

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2 min

di Sarah Cervellati e Pierre Houben L'Associazione Culturale Comunicanima è nata a Ferrara nel settembre del 2007 come punto di incontro e scambio tra professionisti del benessere, con lo scopo di promuovere e divulgare le discipline come yoga, meditazione, costellazioni familiari, bioenergetica, kinesiologia, i 5 Tibetani, Rolfing(R) con competenza, professionalità e armonia tra i singoli professionisti. Le attività che vengono proposte hanno l'obiettivo di fornire alle persone strumenti utili per il benessere quotidiano. Lavoriamo come Associazione Culturale perché le discipline che proponiamo non hanno la caratteristica dello sport; possono sicuramente permettere un maggior benessere a livello fisico ma, in particolare, hanno la pretesa di aprire spazi di consapevolezza e ascolto di sé, alla ricerca di significati profondi. Alcune delle attività in calendario, orientate al benessere psicofisico, sono articolate in macroaree: - Yoga: attorno alla pratica dello yoga tradizionale, i nostri col-

laboratori si sono specializzati nell'insegnamento del Nidra, dei Satkarma, del Pranayama, del Mantra, della Meditazione, dello yoga per gli occhi e per i bambini. Ospitiamo inoltre regolarmente due Maestri indiani. - Linguaggio del corpo: l'esperienza professionale della nostra fisioterapista ha ampliato il suo orizzonte di un lavoro strettamente orientato sul corpo attraverso strumenti quali il Somatic Experiencing e le Costellazioni Familiari. - Kinesiologia: il lavoro di tonificazione e rinforzo muscolare è integrato, armonioso, energico, fluido e libero grazie all'apporto di un aspetto più sottile legato alla riprogrammazione mentale profonda. Esistono inoltre altre attività, come quelle elencate all'inizio, che vi daremo modo di conoscere nei prossimi articoli. Nel frattempo visitate il nostro sito www.comunicanima.com, cliccate Mi Piace sulla pagina Facebook e, infine, venite a trovarci nella sede di Ferrara, Vicolo Bomba, 19

Yoga - Creare le condizioni affinché lo yoga possa farsi di Sarah Cervellati e Pierre Houben

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3 min

La domanda fondamentale da porsi è come arrivare alla condizione di "cessazione delle fluttuazioni" mentali in una quotidianità come quella che viviamo? Capita di incappare in mille declinazioni dello yoga (più o meno accettabili) e quando ci viene chiesto che tipo di yoga proponiamo, noi ci troviamo in difficoltà perché lo yoga è ascolto, consapevolezza e apertura; dargli un nome necessariamente lo limita. Forse la chiave non sta nel "fare" yoga, ma proprio nel creare le condizioni affinché lo yoga possa farsi. E' senz'altro vero che dal punto di vista culturale e di conoscenze è fondamentale avere una struttura razionale in cui inserire le nozioni e le competenze I miti tradizionali raccontano che, mentre Shiva insegnava lo yoga specifiche, ma l'obiettivo che i nostri insegnanti si prefiggono è alla sua sposa sulla riva del mare, il pesce Matsyendra li spiasse. di offrire alle persone uno strumento utile per la consapevoAppresa la disciplina, Matsyendra si trasforma in uomo capace di lezza di sé anche fuori dalla sala che ci ospita per la lezione. trasmettere oralmente questa scienza all'umanità intera. Di norma non proponiamo differenti livelli di pratica tra princiIl primo testo scritto conosciuto è intitolato "Yoga Sutra" ed è pianti e avanzati perché partiamo dal presupposto che nella vita attribuito a Patanjali. Il secondo versetto recita Lo yoga è la non tutti nasciamo insieme e che la comunità degli adulti, cessazione delle fluttuazioni della mente; é in questo versetto ognuno con le proprie competenze, accoglie ed educa i piccoli che si trova tutto ciò che è veramente necessario sapere. aiutandoli a crescere pur mantenendo il proprio stato di adulto.

L'Associazione Culturale Comunicanima offre comunque strumenti specifici quali seminari a tema, incontri con maestri indiani e le diverse "specialità" dello yoga come, ad esempio: Yoga Nidra, Mantra Yoga, Yoga per Bambini e Ragazzi, Yoga per gli Occhi, Satkarma. Perché non sempre l'intento di chi si avvicina allo yoga è quello proposto da Patanjali; spesso ci si avvicina allo yoga per una specifica problematica o in un'età, come quella infantile, in cui la disciplina "pura" non è indicata e forse nemmeno utile. Lo yoga, praticato e insegnato con rispetto apre mille porte e mille opportunità; a ognuno il compito di trovare il proprio spazio comodo.


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MoBILItà sostENIBILE

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AUTUNNO 2015

rafforzare la 'cultura ciclabile' in Emilia-romagna a cura della Redazione

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grazie ad una serie di interventi: l’estensione delle aree a traffico limitato (ZTL) e delle aree pedonali dei centri storici, nonché delle cosiddette “zone 30” (ovvero quelle zone urbane in cui il limite di velocità è ridotto da 50 a 30 km orari), è sensibilmente aumentata; inoltre, tutti i comuni capoluogo si sono dotati di sistemi di controllo elettronico dei varchi di accesso alle zone con limitazioni di accessibilità. A continuazione dell’impegno dimostrato sinora nell’ambito della mobilità sostenibile, le principali associazioni territoriali ed ambientali dell’Emilia Romagna - Anci, Upi, Fiab, Legambiente, Uisp e Wwf - hanno di recente siglato un nuovo protocollo d'intesa con la Regione. Si tratta di un “patto” che impegna i firmaNel nostro Paese l’Emilia Romagna si conferma regione “a due tari a tutta una serie di azioni e interventi per il triennio ruote” per eccellenza, con una rete di mobilità ciclopedonale che 2015-2017, tra cui la creazione di un Tavolo permanente di convede una percentuale di spostamenti doppia rispetto a quella fronto, la redazione di una legge regionale sulla mobilità ciclonazionale: ben il 10%, contro il 5% del dato italiano. In partico- pedonale e l’impiego da parte della Regione di oltre 8 milioni lare, dal 2000 fino ad oggi si è registrato un significativo incre- del Por Fesr 2014-2020 (Programma Operativo Regionale e mento, in termini di chilometri, di piste ciclabili realizzate nelle Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) per la promozione, aree urbane dei 13 comuni con popolazione superiore ai 50.000 lo sviluppo e l’incentivazione degli spostamenti in bici, a piedi abitanti, passati dai 400 chilometri del 2000 agli attuali 1.400. E’ e per la moderazione del traffico. La volontà che anima i firmastato inoltre rilevato come dal 1995 al 2013 ci siano stati ben tari dell’intesa è quella di tutelare il più possibile la sicurezza 525 interventi attinenti alla ciclabilità, per un investimento e l’incolumità di ciclisti e pedoni e al tempo stesso di promuocomplessivo di 212 milioni di euro. Parallelamente, l’utilizzo vere formazione ed informazione sulle modalità d’uso della dell’auto è stato in qualche modo contenuto e disincentivato

bicicletta insieme con le possibili forme di intermodalità con il trasporto pubblico. A questo proposito, la bicicletta viene considerata come elemento complementare al trasporto pubblico locale per la connessione con le stazioni: in questo contesto va considerato il sistema di bike sharing regionale “Mi Muovo in Bici”, da rafforzare ed estendere gradualmente con l’aumento del numero complessivo di bici (tradizionali ed a pedalata assistita) e dei punti di prelievo/rilascio. I firmatari si propongono inoltre di interpretare al meglio le esigenze di mobilità dei cittadini, incrementando ulteriormente i km di piste ciclabili, le aree pedonali e garantendo tracciati sicuri, riconoscibili e continui, specialmente per quanto riguarda gli spostamenti casa-scuole e casa-lavoro. Inoltre, in linea con le prescrizioni dell’Unione europea, tra gli obiettivi del protocollo figura il dimezzamento, entro il 2020, del numero di vittime su strada, con particolare attenzione alla cosiddetta “utenza debole”. Ma il traguardo più ambizioso che ci si prefigge è senz’altro quello di raddoppiare gli spostamenti su ruote, arrivando a far sì che essi costituiscano ben il 20% degli spostamenti complessivi. Con obiettivi di questo genere, risulta chiaro come la mobilità ciclopedonale stia venendo sempre più intesa non come forma di mobilità alternativa o secondaria, ma come asse trasportistico portante e fondamentale nella pianificazione urbanistica. Associazioni ed istituzioni della nostra regione aprono dunque le porte ad una “cultura delle due ruote” che rivoluzioni il nostro modo di spostarci rendendolo più salutare, sicuro, economico e sostenibile, tanto a livello personale quanto a quello ambientale.

La settimana europea della mobilita’ 2015: il trasporto multimodale

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3 min

di Margherita Bruni

Si terrà questo mese la Settimana europea della mobilità, campagna annuale sulla mobilità urbana sostenibile organizzata con il supporto delle Direzioni Generali per l'Ambiente e Trasporti della Commissione Europea. L'obiettivo della campagna, che va dal 16 al 22 settembre di ogni anno, è quello di incoraggiare le autorità locali europee ad introdurre e promuovere misure di trasporto sostenibili e di incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi all’automobile. Il tema di questo anno è: La multimodalità: i vantaggi dell'utilizzo di differenti modalità di trasporto sostenibili durante lo stesso viaggio.

Obiettivo della campagna è informare i rappresentanti delle città europee su come utilizzare in maniera efficace i media sociali per incoraggiare stili di vita multimodali nel trasporto nelle aree urbane. A questo scopo è stata predisposta una piattaforma online attraverso la quale le autorità locali e gli attivisti, le ONG, gruppi di cittadini, le istituzioni pubbliche e private, gli operatori dei trasporti e le aziende potranno interagire efficacemente tra di loro, registrando e dando visibilità alle loro iniziative, acquisendo informazioni, scambiando idee e consigli e soprattutto attingendo ad un vasto repertorio di esperienze virtuose già messe in atto in Europa, con un’iniziativa che va sotto il nome di Do the right mix (ovvero: ‘Scegli la combinazione giusta’). La campagna è stata preceduta da una call-to-action e denominata Choose. Change. Combine.(Scegli. Cambia. Combina), con la quale si invitavano i cittadini europei a pensare alla gamma di opzioni di trasporto disponibili ed a coniugare i diversi modi di muoversi in modo da rendere il viaggio il più gradevole e comodo possibile. La multimodalità offre una serie di possibilità a chi la sceglie: rompe la monotonia, ammortizza i costi –economici ed ambientali -, accorcia i tempi (pensate a tutto il tempo che avete trascorso incolonnati

Per le tue vacanze in bici, scegli Albergabici! di Veronica Ventura

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5 min

I dati sono inseriti dalle singole strutture, garantendo così un’informazione precisa e trasparente. Il servizio è integrato con il portale Bicitalia.org che consente di visualizzare la posizione delle strutture in riferimento alle principali Ciclovie di Bicitalia e alle ciclovie di qualità presenti in Italia. Navigando potrà capitare di imbattersi nella targa di Albergabici Amici della Bicicletta. La stessa targa si può trovare nelle hall o all'esterno delle strutture che sono state riconosciute da FIAB come ideali per l'ospitalità ai cicloturisti.

La FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha riconosciuto le strutture alberghiere Amiche della Bicicletta e le ha inserite in un catalogo, sfogliabile sul sito: www.albergabici.it Il portale, semplice e piacevole da consultare, ha l'obiettivo di segnalare le strutture idonee ai ciclisti, con lo scopo di mettere in rete utili informazioni, altrimenti difficilmente reperibili, per chi viaggia in bicicletta o semplicemente intende effettuare alcune escursioni nei dintorni del suo luogo di vacanza. Si può scoprire, tra l'altro, se nella tal città è segnalato un albergo che ha un riparo coperto e sicuro per le proprie bici, o se dispone di una piccola officina o di un noleggio biciclette, dove per i ciclisti ci sono menù rinforzati o guide a disposizione, la distanza dalla stazione ferroviaria e, non da ultimo, se si trova una struttura che offre sconti o servizi particolari per i soci FIAB.

Le caratteristiche delle strutture ricettive “Amiche della Bicicletta” Ogni albergo, Bed and Breakfast, ostello, campeggio, ecc. che ha ottenuto il riconoscimento di Albergabici Amico della Bicicletta deve disporre delle seguenti caratteristiche obbligatorie: • Facoltà di pernottamento nella struttura anche per solo una notte (è escluso solo il mese di Agosto); • Disposizione gratuita di un luogo chiuso e sicuro per sistemare le biciclette per la notte (se possibile al piano terra, ad es. un garage); • Fornitura di mappe cicloturistiche dell’area in omaggio, in prestito o in vendita (possono essere anche autoprodotte in fotocopia per i clienti delle mappe stradali con indicate le tracce dei percorsi in caso non esistessero cartine o guide per ciclisti di quell’area);

nel traffico automobilistico…), favorisce la socialità (su un mezzo pubblico che funziona a dovere si ha più voglia di chiacchierare!), permette di fare più moto (quelle belle biciclettate…). Come ha affermato Violeta Bulc, commissaria europea per i trasporti, infatti “Ogni viaggio è diverso, ma troppo spesso ci affidiamo allo stesso modo di trasporto ed istintivamente saltiamo nella nostra macchina, anche quando muoversi in bicicletta o con i mezzi pubblici potrebbe essere una scelta più efficiente”. E non a caso, quello della multimodalità è un tema forte anche nella nostra legislazione regionale, la quale (chi ha letto il numero precedente di Vivere Sostenibile lo ricorderà) ha potenziato con l’ultima legge sulla mobilità le combinazioni bici-treno. L’Unione Europea ci invita quindi a riflettere in modo creativo e collaborativo sulle possibilità di muoverci in maniera più sostenibile, piacevole, salutare e variegata, ricordandoci che non c’è un’unica ricetta per il successo, ma che ciascuna città dovrà trovare, a partire dal suo territorio e dalla sua popolazione, il mix giusto di ingredienti affinché tali possibilità divengano soluzioni concrete.

• Messa a disposizione degli ospiti di luoghi adatti per asciugare vestiti e attrezzatura (ad es. stendini sul balcone o asciugatoio); • Messa a disposizione degli ospiti degli attrezzi di base per la riparazione con gli attrezzi principali per le biciclette (pompa verticale a mano o compressore dotati di manometro e adattatori per valvole diverse, set di brugole e chiavi, cacciaviti, smagliacatena, lubrificante, stracci, leva copertoni, toppe e mastice, pasta lavamani); • Conoscenza di riferimenti dei negozi e riparatori di biciclette nelle vicinanze (numeri telefonici e orari di apertura); • Sostanziosa colazione con alimenti adatti ai ciclisti. Gli alberghi possono offrire anche di più. Ad esempio nelle schede degli alberghi riconosciuti Amici della Bicicletta è indicato anche se dispongono di determinati Requisiti raccomandati, tra cui: • Essere una struttura facilmente raggiungibile in bicicletta senza grandi difficoltà o rischi (pendenze eccessive, strade trafficate); • Fornitura di biciclette a noleggio di buona qualità, o informazioni sulla possibilità di trovare nelle vicinanze noleggiatori conoscendo prezzi, condizioni e i numeri di telefono; • Contatto diretto o presenza nella struttura di un esperto che possa consigliare gli ospiti sui percorsi e sui servizi dell’area riservati ai ciclo escursionisti che possano anche accompagnare gruppi e famiglie lungo i principali percorsi cicloturistici dell’area; • Disponibilità a prelevare ciclisti in difficoltà.


9 BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

N° 2 - 2015

storie

Un sindaco contro la cementificazione Intervista con ISABELLA CONTI TEMPO DI LETTURA:

13 min

di Margherita Bruni Nonostante la crisi economica e dell’edilizia, il cemento continua a divorare il suolo, pur in un Paese già così densamente abitato come il nostro.

Durante questo tuo iter di ricerca, che ruolo ha giocato il rapporto con i gruppi locali e i movimenti d’opinione?

I dati italiani sul consumo di suolo sono quanto mai allarmanti. L’ultimo rapporto dell’Ispra rivela che il 7% della superficie italiana – un’area pari a 21 mila chilometri quadrati - sia ormai perso, cioè impermeabilizzato, non più disponibile, a causa della costruzione di edifici ed infrastrutture. Una percentuale pari a quasi il doppio della media europea.

Il contatto di certo non è mancato. Mi sono impegnata per capire quale idea di mondo portassero avanti questi movimenti, cosa spingesse alcune persone a ricoprire delle posizioni anche di rottura. Come sempre, ci si accorge che ci sono quelli che ci credono davvero e quelli che cavalcano strumentalmente dei temi per arrivare a confliggere con degli altri poteri. Ho cercato di accogliere le richieste più realistiche e In Emilia-Romagna, in particolare, si consuma ogni anno il suolo a ritmi intensis- di respingere quelle più utopistiche o meno coerenti. Il confronto in simi, minacciando le risorse naturali ed agricole della regione, con interventi edilizi ogni caso è stato molto utile. massicci e spregiudicati (nonché spesso ingiustificati) e senza una vera consapevolezza della portata del fenomeno e delle sue conseguenze. Il tuo mandato è iniziato in maniera turbolenta. Immagino che ne avrai parlato già dozzine di volte, ma potresti tracE’ un triste monito oggi, il fatto che la precedente giunta regionale avesse assicurato ciarmi un quadro della situazione di Idice dal momento in di sospendere il consumo di suolo mentre nessun provvedimento è poi stato approvato. cui sei diventata sindaco? Ma in questo desolante panorama di assenza di regolamentazione e promesse non C’erano diversi imprenditori e investitori che avevano confidato profonmantenute, qualcuno si è innalzato a difesa del patrimonio naturale della regione damente nella realizzazione di quegli alloggi. L’idea che la politica gli e della legalità, opponendo un secco ‘no’ alla speculazione edilizia. Stiamo parlando avrebbe messo un muro ha indispettito ed indisposto una moltitudine di del comune di San Lazzaro e del suo giovanissimo sindaco, Isabella Conti, avvocato interlocutori, non solo i diretti interessati. 32enne, il cui mandato è iniziato lo scorso Maggio. A dicembre 2014, Isabella si presentava dai Carabinieri di Bologna, racconta loro di aver subìto pressioni e anche Tuttavia, al momento della scadenza delle fideiussioni, mancavano le gauna velata minaccia per essersi opposta a un imponente intervento edilizio nell’area ranzie legali che servono ad un ente pubblico per approvare un intervento agricola di Idice. Il suo caso è finito sotto i riflettori e portato all’attenzione na- del genere. zionale.Vivere Sostenibile l’ha incontrata e intervistata. Questa è la sua storia. Per un sindaco il primo punto da tutelare, imprescindibile, è l’interesse pubblico. Non ci possono essere altre prerogative. E le imprese che dovevano realizzare gli alloggi non davano la garanzia di essere in grado di realizzare le opere pubbliche strettamente connesse a quell’intervento. E’ un aspetto prettamente giuridico: se quelle garanzie ci fossero state, a prescindere dalle mie considerazioni di opportunità o meno di quell’intervento, nulla avrei potuto opporre alle loro richieste. In altri tempi e scenari, la politica poteva pensare di concedere proroghe o deroghe, ma io ho ritenuto necessario, per un intervento così impattante ed imponente, di disporre delle certezze assolute. Al diniego della giunta si sono susseguiti prima consigli per il mio bene, poi delle ingerenze e infine dei comportamenti assolutamente inqualificabili da parte di una serie di soggetti.

A questo punto io immagino che ci siano tante altre storie, di piccoli comuni o amministratori locali che si sono trovati nella tua posizione. Quali appigli gli consiglieresti di cercare? Se ci fosse un amministratore nella mia posizione – e ce ne sono moltissimi – gli direi innanzitutto di sentirci per fare massa critica e sostenerci reciprocamente. Poi gli direi di mantenere la barra dritta sull’interesse pubblico e di affidarsi, quando lo ritiene necessario, alla magistratura ed alle autorità competenti, che nel mio caso sono state assolutamente straordinarie. Perché vedi, non è che il mondo cambia per il lavoro di uno. Il mondo cambia se ciascuno, nel proprio ruolo, fa il proprio dovere. Io ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrare persone che hanno fatto esattamente ciò che il loro dovere richiedeva: la mia vicesindaco, il Nucleo investigativo dei carabinieri, i consiglieri comunali che hanno votato il progetto…

Rimanendo sul pezzo della sostenibilità ambientale e della tutela del paesaggio, che altri progetti stai portando avanti?

In giunta di recente è passato un progetto di riqualificazione del Rio Pollo, che attraversa i nostri parchi; stiamo cercando di favorire l’implementazione degli orti urbani; stiamo mettendo in sicurezza una cava di gesso in zona Ponticella, con il doppio obiettivo di prevenzione delle frane e di Quello del consumo di suolo è stato uno dei cavalli di battaapertura dell’area al pubblico. Più in generale, stiamo progettando interglia della tua campagna elettorale. Come ti sei avvicinata a venti per le aree abbandonate e periferiche della nostra città. Per esempio questo tema, in un certo senso inusuale? Fortunatamente abbiamo avuto dei dirigenti, dei consiglieri e dei tecnici nell’ex area industriale della Cicogna, stiamo lavorando insieme alla Facoraggiosi e seri, per cui questo percorso è arrivato alla decadenza. Ma è coltà di Ingegneria di Bologna per dare vita ad una progettazione che sia Come accade forse nelle situazioni più particolari e significative, è capitato stato un percorso sofferto. Molto. il più possibile identitaria. Perché non c’è solo la questione del consumo per caso. Mi sono trovata a dover gestire un tema molto sofferto per il mio territorio, appunto quello della cementificazione, con la costruzione Pensi che la politica possa ancora dire la sua sulle questioni di suolo, ma anche il tema di quale tipo di architettura e di urbanistica vogliamo porre in essere. dei 582 alloggi di Idice, tema molto controverso e dibattuto anche durante ambientali? E con quali strumenti? il periodo in cui ero consigliere comunale. Da consigliere comunale non Nel corso del mio mandato ho compreso che il senso di appartenenza ed si hanno gli strumenti né gli elementi per comprendere la portata di un Io penso che la politica abbia il dovere di intestarsi una visione del mondo il valore che dai a te stesso è completamente diverso quando sei circondato seria e di renderla possibile attraverso delle previsioni normative coerenti. intervento di quel tipo e le ragioni di fondo che lo avevano ispirato. La politica può fare molto per incentivare interventi di riqualificazione e dalla bellezza e dal decoro, quando il posto dove vivi ti racconta chi sei, a Non appena ho avuto la possibilità di avere accesso a tutti i documenti, ho rigenerazione, come prevedere regimi fiscali agevolati per comuni che ab- chi appartieni, da dove vieni. Credo che noi dobbiamo giocare un ruolo cominciato a rendermi conto di alcune dinamiche di cui prima non potevo biano in previsione interventi di questo tipo. Inoltre può individuare dei molto forte in questo senso, perché in un momento come questo, in cui avere conoscenza. E in quel momento l’unico modo che hai di fare politica regimi premiali per le imprese che hanno il coraggio di investire in inno- c’è un individualismo sfrenato ed un egoismo sociale alle stelle, anche atin modo serio è metterti a studiare. Ed ecco che mi sono messa a studiare. vazione e in progetti edificatori sostenibili. La politica può molto: deve traverso una progettazione saggia si può creare una comunità che sia tale. Prima di diventare sindaco non ero un’appassionata di urbanistica, nella solo crederci. Come hai accolto l’aspetto della sostenibilità della tua vita maniera più assoluta! Ma mi sono resa conto che c’è un collegamento dopo la presa di coscienza derivata dalla tua ricerca sul tema La politica per antonomasia, quella nazionale, raccoglie sestrettissimo tra la storia di una comunità, il suo futuro e l’urbanistica, e del consumo di suolo? condo te le istanze di cui mi hai parlato? Si schiera al fianco anche che la responsabilità di quello che avviene nel disegnare la città è di questi comuni virtuosi di cui dicevamo? una responsabilità tutta politica e tutta del sindaco. Così già nel periodo Voglio cambiare la macchina e prenderne una elettrica. Ho cominciato a elettorale ho capito che si trattava di una delega che avrei voluto assumere Io penso di sì. Ma purtroppo la politica non è solo ideale. Bisogna sapere mettere in atto una serie di accorgimenti nelle mie spese quotidiane. Ho personalmente. che ci sono una serie di gruppi di interesse e stakeholders, tra cui bisogna cominciato a fare più seriamente la mia piccolissima parte, nella speranza che vada a sommarsi a tante altre piccolissime parti. Lo studio approfondito della situazione di Idice, oltre ad aprirmi scenari mediare e compensare. concreti sul caso specifico, mi ha fornito degli elementi e strumenti fon- Ma può esserci una politica lungimirante in grado di indirizzare quelle ri- Ma a livello ancora più profondo, mi sono resa conto che sono tutta qui. damentali per me per sensibilizzarmi e per capire quello che stava avve- sorse e quegli interessi in modo produttivo per la comunità, non in dire- Un tempo ero tante cose: la musica che ascoltavo, i viaggi che facevo, i nendo a livello mondiale ancor prima che locale. E così mi sono convinta zione dei singoli. Si può lavorare insieme per realizzare degli interventi libri che leggevo, gli amici che frequentavo. Adesso sono il marciapiede che la direzione da prendere responsabilmente per il futuro era quella che vadano nella direzione dell’ambiente e della sostenibilità, ma al tempo che non va bene, la zona industriale da riprogettare, il Rio Pollo da riquadella riqualificazione e nel recupero dell’esistente, nella rigenerazione ur- stesso anche in direzione dell’economia, incentivando le imprese virtuose lificare, il teatro che vorrei costruire. bana, nella bonifica di aree inagibili od insalubri. e coraggiose. E’ faticoso, certo, ma entusiasmante.


10 N° 2 - 2015

BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

lotta allo spreco

Raphael Fellmer: economia del dono e food sharing

TEMPO DI LETTURA:

8 min

di Antonio Amelio, Biella in Transizione

Il gruppo Biellese in Transizione ha da poco avuto modo di ospitare Raphael Fellmer e la sua splendida famiglia. Il ragazzo tedesco, che vive da più di 5 anni senza denaro facendo lo sciopero dei soldi, ha tenuto un workshop dedicato al food sharing. L'esperienza di Raphael è molto profonda e tende a sradicare le logiche di mercato, a favore di un consumo responsabile e senza sprechi; ecco perchè Raphael è un pioniere nella società, tanto quanto una felce, un rovo, o semplicemente una betulla, lo sono nel mondo vegetale; infatti queste piante sono molto resilienti e si adattano a suoli poveri di sostanze nutritive, modificandone il terreno e rendendolo più adatto ad altre specie più esigenti che andranno ad insediarsi in futuro. Nel suo intervento, Raphael ha raccontato la sua esperienza berlinese sul food sharing, un'esperienza forte che oggi a distanza di anni ha maturato una struttura capace di replicarsi in altri Stati (come Austria e Svizzera), senza commettere gli errori che inizialmente Raphael ed i suoi amici hanno commesso. “La quantità di cibo - dice Raphael - che viene ogni anno buttata è enorme, i numeri parlano di 50 kg pro capite e di 12,3 miliardi di euro sprecati ogni anno.” Il food sharing, cioè la sensibilità di condividere il proprio cibo e di metterlo in rete (prima attraverso il passaparola e poi con un sito internet), ha permesso di coinvolgere tante persone in quella che oggi è una vera e propria comunità di oltre 30.00 persone in Germania, di cui solo 1.000 sono berlinesi.

Raphael ha ideato un sistema davvero geniale per il recupero del cibo! Grazie alla collaborazione gratuita di programmatori, consulenti ed esperti del web, usando la piattaforma lebensmittelretten.de dove le persone possono organizzare incontri e recuperare quei prodotti che altrimenti andrebbero a finire nei cassonetti della spazzatura. Raccogliere del cibo che altrimenti andrebbe buttato per ri-immetterlo nel sistema del fabbisogno solidale. Cosa spinge i commercianti a donarvi il loro cibo in avanzo? In Germania le attività commerciali pagano i rifiuti sulla base di quello che producono. Noi chiediamo loro se possiamo prendere i loro avanzi, alleggerendoli da ingenti costi sui rifiuti. Ma questo non prima di aver creato fiducia, che si ottiene solo rispettando i tempi delle consegne concordati. La fiducia e l'empatia sono sicuramente due aspetti molto importanti, su cui si basa il food sharing, senza i quali sarebbe stato impossibile creare una rete cosi forte e resiliente. In questi anni avete avuto casi in cui qualcuno è stato male, con il cibo che proveniva dalla rete? No, nessuno è stato male. Bisogna capire che siamo noi responsabili di ciò che mangiamo, abbiamo i sensi per capire se il cibo è buono o avariato: lo annusiamo, ne assaggiamo una piccola quantità, e poi stabiliamo se è buono. E' una questione di responsabilità, dobbiamo fare un salto verso questa direzione, se ti chiedessi: chi è responsabile della salute della Terra? La Merkel, Obama, Renzi oppure tu? La risposta è che siamo noi, come singoli, ad essere responsabili della Terra. L'attuale società ci fa vedere le sue mille contraddizioni: una di queste è che oggi si è molto più capaci nel dare che non nel ricevere. Questo è molto vero, siamo troppo abituati a dare e non a ricevere, questo è dovuto soprattutto al fatto che nell'attuale società, tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo possiamo ottenere semplicemente pagando. Un esempio potrebbe essere una cosa semplice come un trasloco; dove posso scegliere se pagare qualcuno per farlo, oppure chiedere aiuto ad un amico; questo denota un cambio di prospettiva molto forte. In questi anni ho dovuto chiedere aiuto sempre, per qualsiasi cosa, come il cibo, il posto dove dormire o semplicemente degli spostamenti.Vivere senza soldi mi ha permesso di vedere altre strade possibili da percorrere. E' una questione di sovrastrutture, che ho dovuto cambiare.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai parlato di questo tuo sogno di un ecovillaggio dal nome Eutopia. Tra i miei progetti futuri c'è quello di un ecovillaggio, e vorrei che fosse in Italia. Un ecovillaggio che si autoalimenti con le proprie coltivazioni, dove i soldi non hanno nessun ruolo. Ecco perchè la scelta di un nome come Eutopia. Eutopia mi fa pensare al passato, quando le cose venivano considerate come utopie. Andare sulla Luna, era un'utopia; la parità tra uomo e donna, era un'utopia e tante altre cose erano utopie che oggi non lo sono più. La scelta del nome è semplicemente simbolica, perchè ciò che vorrei è che un giorno, la possibilità di vivere tutti in comunità come in un ecovillaggio, possa essere la prassi e non più un'utopia. Tante cose di ciò che dici sono fattibili. L'acuirsi della crisi sembra portare quasi ad una dimensione di autarchia sempre maggiore. Ma come facciamo con tutte quelle strutture gerarchiche a cui diamo soldi (come il Comune, lo Stato, ecc.). In che modo vedi la possibilità di trasformare questi aspetti, dove se hai una proprietà devi pur sempre pagare degli oneri, dei contributi o delle tasse? Come gestire una transizione in questo ambito in modo non restrittivo superando questo vincolo? Non ho soluzioni, ma so che bisogna provare nuove strade. La mia scelta di vivere senza soldi mi ha fatto vedere nuove possibilità, ma soprattutto mi ha permesso di vedere oltre ciò che ci viene detto ed imposto dallo Stato. Bisogna rompere l'idea che lo Stato sia lì per proteggerci. Io vorrei una società dove la gente si auto-organizzi e non sia lo Stato a gestire la gente, perchè questo determina un controllo; dobbiamo essere sempre più liberi, e fare un passo evolutivo, per vivere in pace ed armonia. Di certo c'è che sappiamo cosa vogliamo, ma non sappiamo ancora come reagirà il sistema, non sappiamo cosa accadrà se questo sistema crollerà; ma bisogna rompere questo circolo vizioso. Il sistema attuale è cosi dentro le persone che non possiamo più volare, dobbiamo cominciare, poco a poco, a lasciare questa prigione di pensiero, rompendo questa catena, iniziando a parlare con le persone, creando relazioni e pensando ad una visione di inclusione. Ma ora lavoriamo... basta parole è il momento di agire!

transizione e resilenza

Le parole della sostenibilità: B… Biodiversifichiamoci! di Francesca Cappellaro, ricercatrice di Ingegneria della Transizione

La biodiversità o diversità biologica è l'insieme degli ecosistemi e degli esseri viventi, animali e vegetali, che popolano il nostro pianeta. Forse non ci abbiamo mai riflettuto abbastanza, ma questa diversità è una delle più grandi ricchezze che abbiamo! La varietà delle specie è infatti una necessità per la nostra sopravvivenza, in quanto fornisce risorse essenziali come cibo, fibre, aria, acqua. Senza biodiversità non sarebbero possibili molte attività come l’agricoltura; molte tecniche agricole, metodi di raccolta e trasformazione dipendono dalla diversificazione delle specie. Anche le nostre tradizioni culinarie e alimentari sono fortemente dipendenti dalla biodiversità. Si pensi al sapore dei prodotti tipici regionali, non sarebbe la stesso se tutto fosse appiattito e omologato!

La biodiversità, dunque, è una ricchezza non solo naturale ma anche culturale, sociale ed economica. Senza questa varietà rischiamo di perdere competenze, saperi e sapori compromettendo economie e culture locali che sono parte di un patrimonio che ci è stato tramandato da migliaia di anni! Abbiamo quindi la grande responsabilità non solo di tutelare la biodiversità ma di trasmetterla alle generazioni future. E invece accade che la diversità naturale è in diminuzione e il suo declino è veloce e continuo: sia nel numero che nella distribuzione. Secondo l’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), più di un terzo delle specie di fauna e flora conosciute nel mondo è a rischio di estinzione. Molte specie sono minacciate: il 21% dei mammiferi, il 70% delle piante, il 35% degli invertebrati. Insieme alle specie selvatiche, scompaiono anche le piante e animali domestici selezionati dall’uomo. Secondo la Fao il 75% delle varietà vegetali è perso, irrimediabilmente. Negli Stati Uniti si arriva al 95%. Oggi il 60% dell'alimentazione mondiale si basa su 3 cereali: grano, riso e mais. E anche la varietà di questi cereali consiste in pochi ibridi selezionati e venduti agli agricoltori da una manciata di multinazionali. Ci troviamo di fronte a una vera e propria estinzione di massa e la maggiore responsabilità di questa perdita globale è dovuta alle attività umane. Deforestazione, urbanizzazione, cementificazione del paesaggio, agricoltura intensiva, inquinamento e cambiamento climatico portano alla distruzione e alla frammentazione degli ambienti

TEMPO DI LETTURA:

5 min

naturali. Le maggiori perdite si riscontrano proprio in quelle aree più fragili ma che sono poi le più ricche di biodiversità. C’è la necessità di invertire questa tendenza, che porta alla distruzione. Perché senza biodiversità viene a mancare la capacità di affrontare i cambiamenti e di riadattarsi ossia di ritornare a uno stato di equilibrio dopo aver subito gli effetti di una perturbazione. La biodiversità non è un concetto astratto e lontano, ma è una condizione da ricercare proprio ora che stiamo attraversando questo momento di grande difficoltà economica, sociale e ambientale. Cambiare rotta è possibile, partendo col ricostruire una varietà nel suolo, nel territorio e nella comunità. La fragilità si risolve favorendo la diversità, che è efficace perché gli elementi lavorano in relazione tra loro, in rete. Se facciamo in modo di creare sinergie tra i diversi individui lavorando con e non contro natura, ricostruiamo un legame tra le persone e la terra, un legame che c’è da sempre. Prendiamo esempio dagli ecosistemi dove tutto è in relazione e non vi sono sprechi ma abbondanza! Anche le criticità diventano punti di forza e nulla viene escluso, ma tutto è parte di un ciclo. Ottimizzando l’energia e le risorse per il bene di tutti si costruisce ricchezza e un futuro per tutti. Ricostruire biodiversità porta abbondanza sostenibile e permanente e crea un sistema stabile, fertile e produttivo. Ripartiamo da qui: biodiversifichiamoci!


11 BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

N° 2 - 2015

economia solidale

L'Orto collettivo incontra lo SCEC!

TEMPO DI LETTURA:

3 min

di Luana Ciambellini

“OrtoCollettivo” nasce da un'idea del "Comitato4valli", un'associazione di coltivatori e allevatori. Il progetto è in via di realizzazione, si trova a Genova Campi, in Corso Perrone, e occorre comprendere che si tratta, nella prima fase, di lavori di ingegneria naturalistica con impiego prevalente di materiale vegetale vivo, connessi alla sistemazione di piccole frane, dovute a sollevamento e rovesciamento di blocchi radicali, di sistemazione di scarpate, di realizzazione della manutenzione della viabilità in sentiero su fondo naturale, di lavori di sistemazioni idraulico-forestale consistenti in interventi integrati di ricostituzione e cura del bosco, di consolidamento del versante e di regimazione delle acque per arrivare ad una equilibrata raccolta e conservazione e di realizzazione di terrazzamenti in palificata per coltivare. E’ un’attività possibile solo a personale estremamente esperto ed è anche difficile trasmettere le competenze a nuovi “allievi” data la interdisciplinarità del metodo. Non a caso in Liguria si importano lapidei in varia misura per costruire “muri” e si eli-

minano le naturali possibilità fornite dal “legno” disponibile in loco. Le ore di lavoro avranno un valore di 7,5 SCEC l’una e saranno consegnati ai partecipanti giornalmente affinché possano scambiarli, in una fase successiva, con i prodotti dell’orto stesso o con altre componenti del sistema (prestazioni, beni, servizi). Si partecipa, collettivamente, alla produzione di beni naturali dei quali si ha la piena consapevolezza della "alta qualità", essendone direttamente partecipi. Non c'è alcunchè da pagare ma solo da operare con soddisfazione e risultato reale (che è alla portata di tutti!). Il risultato da raggiungere è: "Più persone, sommando le loro ore di disponibilità, eseguono su un determinato appezzamento di terreno le medesime operazioni che PAGINA FB ORTOCOLLETTIVO GENOVA: svolgerebbe un contadino che com'è noto - vive sulla terra - ." https://www.facebook.com/ortocollettivogenova?fref=ts Per questo il progetto OrtoCollettivo si basa sul lavoro di squadra: se c’è un lavoro programmato per oggi e qualcuno non può venire, BLOG ORTOCOLLETTIVO GENOVA: a svolgere quel lavoro ci pensa qualcun altro, con beneficio finale di http://ortocollettivogenova.blogspot.it/ tutti. Per partecipare al progetto si deve contattare il Comitato4Valli PAGINA FB ASILO NEL BOSCO GENOVA: (all’indirizzo mail ass.comitato4valli@gmail.com) e compilare il https://www.facebook.com/pages/Asilo-nel-Boscomodulo online.Visto l’enorme spazio a disposizione, 7 ettari in co- Genova/509717415843995?fref=ts modato d’uso gratuito, alcune mamme che partecipano a OrtoColletSito per approfondire: http://scecservice.org tivo stanno creando un “Asilo nel Bosco“ autogestito.

benessere corpo e mente

Aperte le iscrizioni al COSRSO NAzIONALE dI FORmAzIONE INSEgNANTI YOgA organizzato da INTERNOYOgA TEMPO DI LETTURA:

E' con grande piacere e gioia che la nostra associazione Interno Yoga quest'anno darà inizio a una formazione triennale per l'insegnamento dello yoga.

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sibilità verso i temi dell’ecologia e più in generale del benessere del pianeta.

I partecipanti verranno istruiti sulle tecniche teorico-pratiche dello Hatha Yoga, disciplina tramandata in India un tempo esclusivamente secondo linee di discendenza diretta da maestro a discepolo. La disciplina, nata per favorire l’evoluzione spirituale, ha attratto l’interesse degli occidentali grazie alle profonde conoscenze sviluppate intuitivamente nel campo del funzionaUna opportunità per chi desidera approfondire le conoscenze dello yoga al mento della mente e del controllo/estensione del respiro e delle asana. punto da poterle trasmettere attraverso l'insegnamento, oppure per chi Di recente, tali conoscenze hanno trovato riscontro nelle moderne osservuole intraprendere un percorso personale di crescita. vazioni scientifiche. Ne sono un esempio le diramazioni della medicina psiAbbiamo l'obiettivo di formare insegnanti che abbiano una visione allargata cosomatica, quali ad esempio la PNEI (Psico – Neuro – Endocrino – della disciplina che andranno a diffondere e la capacità di applicare ai nostri Immunologia), la Terapia della Gestalt e la fisica quantistica. Il master è organizzato da Endas nazionale tramite InternoYoga, suo circolo affiliato, in collaborazione con diverse figure professionali di fama nazionale (tra cui Stefania Redini). Al termine del master i partecipanti otterranno l'attestato nazionale Endas.

tempi la tradizione e gli insegnamenti dello yoga, per sviluppare una sensibilità all’ascolto del corpo e della mente che progressivamente divenga anche sen-

plessivo benessere psicofisico dell’atleta, una migliore gestione dello stress e e un recupero più veloce in caso di infortunio. Il Corso di formazione inizia nel mese di Ottobre 2015 presso InternoYoga.

L’impegno richiesto ai partecipanti è di un weekend al mese (da ottobre a giugno). Il primo anno si conclude nel mese di giugno con un seminario residenziale (Workshop) di 3-4 giorni. Per tutte le informazioni sui requisiti alla partecipazione, sul materiale didattico, le date e le modalità visitate La pratica dello yoga viene utilizzata anche nella preparazione degli atleti www.internoyoga.com professionisti di altre discipline. Questo perché concorre a generare un com- Interno Yoga Srl Società Sportiva Dilettantistica (Endas) via P. Vizzani 74/A, Bologna (BO) - Tel: 051 307875

alimentazione consapevole

La prevenzione autunnale comincia a tavola! di Marina Giusti, Naturopata Le antiche tradizioni ci insegnano che tutti i disturbi a carico dell’apparato respiratorio (raffreddore, faringite, laringite, influenza, bronchite, allergie, rinite e asma) partono dal colon e che attraverso alimentazione e stile di vita possono esser migliorati.

stazioni all’apparato respiratorio, per ottenere questo risultato occorrerà eliminare farine raffinate, latte e derivati. Il latte vaccino può essere sostituito con altre bevande del mondo vegetale (latte di riso, mandorla, avena, canapa, possibilmente miscelati così da garantire una maggiore varietà di nutrienti). Vie respiratorie e colon sono caratterizzati dalle medesime funzioni: difesa e Anche i formaggi da latte crudo di capra o di pecora e le relative ricotte, andranno scambio fra mondo interno ed esterno. Le vie aeree scambiano gas, il colon acqua consumate con moderazione, preferendo il tofu o le altre proteine vegetali (lee sali. Solo una persona con il colon debole si ammala veramente a livello pol- gumi o tempeh). Molto apprezzato il consumo di cereali integrali che porta la monare. Per evitarlo occorre lavorare sul nostro “terreno”, ripulendolo dagli duplice valenza di arricchirci in nutrienti, garantendoci una maggior presenza scarti (drenaggio) e rinforzandolo attraverso rimedi costituzionali (oligo\omeo- di fibre benefiche allo svuotamento intestinale. Ottima l’aggiunta di miso nelle terapia). Ad esempio le persone con costituzioni linfatiche (occhi e carnagione zuppe (apporta fermenti e depura il fegato) e di zenzero (ottimo per le vie rechiara), tendendo con maggior facilità alle infiammazioni delle vie respiratorie, spiratorie) sia nelle pietanze che in tisana.Tutti i vegetali, ricchi in antiossidanti, consiglio quindi loro di attuare precise strategie di drenaggio emuntoriale eli- esercitano un’importante azione di difesa antiasmatica contrastando gli agenti ossidanti (responsabili della broncocostrizione e delle reazioni allergiche). Ottime minando con decisione i latticini. carote e cipolle (inibiscono la produzione delle sostanze che provocano gli spasmi Fondamentale è il ruolo del cibo nel miglioramento delle manife- della muscolatura bronchiale, rilassandola) e le alghe (non del Giappone). Pre-

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diligere la vitamina C naturalmente contenuta nella frutta, soprattutto nel limone e nei frutti di bosco. Frutto autunnale di cui fare scorta: i cachi, in grado di proteggere energeticamente le nostre difese immunitarie.Altri alimenti consigliati: olio di germe di grano, yogurt vegetale, seitan e semi oleosi reidratati.Altri alimenti da eliminare: bibite, birra, vino e tutti i cibi con additivi alimentari. Possiamo ulteriormente rafforzare la nostra “vis sanatrix naturae” ricorrendo ad un ciclo autunnale di Mn-Cu (manganese e rame in oligoelementi). Serenità, buon cibo e vita all’aria aperta sono gli ingredienti essenziali al libero fluire dell’energia vitale e del mantenimento dell’omeostasi, l’equilibrio migliore cui possiamo aspirare. Sito per approfondire: www.marinagiusti.it


12 BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

N° 2 - 2015 libri & co

TEMPO DI LETTURA DELLE SINGOLE RECENSIONI:

VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE: ★★★★★

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Il valore aggiunto di Manlio Calegari Editrice Impressioni Grafiche Pagine 126 – Prezzo di copertina: 7 € ★★★★★ Questa pubblicazione rappresenta la Bibbia per coloro che desiderino scoprire la genesi e l'evoluzione della Cooperativa Valli Unite. L'autore, studioso di storia sociale e delle pratiche artigiane, ci illustra con maestria il mondo Valli Unite a 360°: economia, iter decisionali, progetti passati e futuri, dibattiti tra i vecchi fondatori nativi e i giovani provenienti dalla città, ecc. Non mancano i riferimenti alle difficoltà che, nel corso degli anni, hanno messo in discussione la stabilità economica e i principi costitutivi della Cooperativa. Un luogo globale che non si può non ammirare, frutto dell'incontro di persone di provenienze e culture così diverse, ma accomunate dal desiderio di fare agricoltura sociale e sostenibile. Un libro che non è passato di moda (è uscito nel 2005) perché avvicina sia quelli che conoscono già Valli Unite sia

quelli che non hanno avuto ancora modo di conoscere quest’espressione di aggregazione, contadinità e rispetto per l'ambiente e per le persone.

Guarire il fegato con il lavaggio epatico di Andreas Moritz Editore: Macro pagine 280 – prezzo 15 € ★★★★★ Si tratta sicuramente di uno di quei libri che, una volta messi in pratica i consigli in esso contenuti, riesce davvero a cambiarci la vita per sempre. Esso spiega, con un linguaggio semplice e chiaro, ogni aspetto riguardante il fegato, organo così centrale nel mantenere in salute l’intero organismo. A causa dell’errato stile di vita e di una alimentazione sempre più innaturale, il fegato può arrivare a perdere anche il 60% della propria funzionalità. Le normali analisi non rivelano alcuna anomalia, ma questo organo vitale si riempie pian piano di grumi di colesterolo ed altre sostanze, i cosiddetti calcoli epatici, che ostruiscono le vie biliari e limitano la produzione di bile. Soltanto dopo aver sperimentato in prima persona il beneficio del lavaggio epatico, trattamento naturale che agisce attraverso la depurazione, se ne comprende la reale efficacia. Ci si

sente molto più energici, lucidi e ci si sente di nuovo completamente bene e ringiovaniti. La procedura per il lavaggio è molto semplice, economica e può essere svolta a casa, anche da soli.

L'ebbrezza del camminare

L'Italia del biologico

Piccolo manifesto in favore del viaggio a piedi

Un fenomeno sociale, dal campo alla città

di Émeric Fisset Editore: Ediciclo pagine 91 – prezzo di copertina: 8,50 € ★★★★★

di: roberta Paltrinieri e stefano spillare Editore: Edizioni Ambiente pagine 192 - prezzo di copertina: 20 € ★★★★★

E' speciale essere accompagnati per un viaggio nel viaggio, camminare al fianco del viaggiatore Fisset e sentirsi raccontare che “i momenti di felicità pieni ma fugaci che prova il camminatore occasionale non sono comparabili con l'ebbrezza che prova quando si trasforma in viaggiatore a piedi.” E infatti di differenze ce ne sono tra una persona che ama camminare e chi viaggiando a piedi “non ritornerà mai sui suoi passi”, abbandonandosi allo spazio e al tempo con “lo sguardo innocente di chi viene da lontano e non desidera nient'altro se non lo spazio occupato dai suoi piedi.” Fa pensare... e sognare, e volare lontano questo piccolo libro dal quale mi sono staccata a fatica, gustandolo con la lentezza e il piacere che merita, come un ottimo calice di vino d'annata. “Chi ama viaggiare dovrebbe almeno una volta fare l'esperienza di avventurarsi lontano senza

I prodotti dell'agricoltura biologica sono sempre più una realtà consolidata da molti decenni di esperienza ed ora anche da una solida struttura normativa, che è garanzia per un consumatore finale attento e consapevole, oltre che della propria, della salute dell'intero pianeta. D'altra parte le conseguenze dell'attuale sviluppo economico incentrato sulla “quantità” più che sulla “qualità”, portano una fascia sempre maggiore della popolazione, ad interrogarsi sui limiti ambientali, ma anche sociali ed economici, della “crescita infinita”. Si tratta di persone esigenti e competenti, che esprimono la loro attenzione, anche e soprattutto, nei loro comportamenti di acquisto quotidiano e fanno del biologico una tendenza in forte e costante crescita, consolidatasi ulteriormente durante questi anni di “crisi economica”. Il lavoro di Roberta Paltrinieri e Stefano Spillare, rea-

biglietto di ritorno, senza nemmeno una minima data di rientro. E chi parte a piedi dovrebbe arrivare fino in fondo all'orizzonte desiderato, fino a placare la sete di solitudine e di incontri, fino a esaurire qualsiasi velleità dell'andare.”

Green Autobiography La natura è un racconto interiore

lizzato con la collaborazione del Centro Studi Avanzati sul Consumo e la Comunicazione dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, non può mancare nella libreria di chi, per lavoro, per passione o per scelta di stile di vita si occupa di biologico.

Adolescenti Cosa faccio quando non mi vedi

di Duccio Demetrio Editore: Booksalad pagine 352 – prezzo di copertina: 15 € ★★★★★

di Monica Giuliani Editore: Mind pagine 108 - prezzo di copertina: 8,90 € ★★★★★

Il filosofo Duccio Demetrio ci conduce, tramite un testo articolato, alla riscoperta del sé più intimo attraverso la natura, madre comune del genere umano e di tutte le forme di vita esistenti. Proprio per la sua capacità di sussumere tutta la diversità e l’energia della vita, la natura si presenta come cornice e filtro in grado di raccontare e farci raccontare la nostra esistenza. E’ quando siamo a stretto contatto con la natura che meglio ci percepiamo per quello che siamo, sono il suo silenzio o le sue melodie a metterci nella condizione ideale per intraprendere un percorso conoscitivo d’introspezione. Demetrio ci offre un vastissimo repertorio di spunti da cui attingere a piene mani, dalle citazioni dei grandi filosofi e scrittori del presente e del passato, alle narrazioni green di persone comuni (che hanno frequentato l’Università dell’Autobiografia da lui fondata ad Anghiari - AR), che, a mio avviso, costituiscono la

Chi sono i nostri figli? Come si comportano, cosa pensano e in che modo possiamo riuscire a metterci in relazione con loro? L'autrice analizza l'adolescenza, la fase di crescita delicata e problematica per eccellenza, nel contesto attuale in cui viviamo, caratterizzato da social network e realtà virtuali, e dà indicazioni ai genitori, preziose anche a chi si relaziona quotidianamente con gli adolescenti, su come avere una comunicazione serena ed efficace con i propri figli, ben sapendo che i primi ad imparare a relazionarsi in modo corretto con gli adolescenti devono essere gli adulti: “Essere genitori è un allenamento continuo e costante da quando i nostri figli vengono al mondo. La famiglia diventa la palestra in cui ognuno si esercita a costruire il rapporto con l’altro, con fatica, sbagliando, ma nella consapevolezza che il legame che unisce tutti i membri è indissolubile.” Questo stimolante libro fa parte della

parte più interessante e vera del libro. Tutto il libro è pervaso da uno spirito di rispetto e comunanza con la natura, attraverso il quale possiamo vivere una catarsi dalla frenesia delle nostre vite quotidiane ed al contempo assicurare una più lunga permanenza della nostra specie su questo pianeta.

collana Le vie del successo, ideata e diretta da Roberto Cerè, formatore e coach del corso Real Result Coaching che l'autrice ha frequentato, diplomandosi al master internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni.


trANsIZIoNE E rEsILIENZA

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AUTUNNO 2015

Kairos, questo è il tempo propizio

TEMPO DI LETTURA:

In modo analogo a ciò che ci suggerisce il Kairos, risulta sempre più evidente la necessità di analizzare la situazione di questo momento storico percependo la complessità delle cose nel loro insieme. Si parla sempre più di convergenza delle strategie per la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Vale a dire che i vecchi modelli che vedevano tali fattori in opposizione ora sono considerati superati. Prevale ora una visione sistemica che ci spinge, sia a livello globale che a livello locale, ad individuare azioni e progetti in cui sia chiaro un punto di equilibrio compatibile con tutti i tre piani di sostenibilità. Kairos sta passando tra noi, cogliamo le grandi opportunità di questo momento!

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di Giovanni Santandrea, Budrio in Transizione Nelle Grecia antica esistevano 3 parole per indicare 3 differenti concetti di tempo. C’era Aion a rappresentare l’eternità e il divino principio creatore. C’era Kronos, astuto figlio di Gea, a cui un oracolo aveva predetto che un suo figlio lo avrebbe spodestato. E per questo li mangiò uno ad uno, salvo Zeus. Kronos assumeva un significato universale del tempo che divora tutte le cose che egli stesso ha creato. E infine c’era Kairos. Indicava il tempo opportuno, la buona occasione, il momento propizio, quello che noi oggi definiremmo il tempo debito. Ci soffermeremo sull’idea di Kairos

e sulle analogie con i tempi speciali che stiamo vivendo ora. Il Kairos veniva inteso come una mescolanza degli elementi complessi del reale, tale da consentirci di stare in modo adeguato nelle situazioni della vita e di incontrare gli altri. Per contro, la mancanza di Kairos, era il presupposto per il fallimento delle relazioni, dell’insuccesso nell’azione, dell’interruzione processo di guarigione. In questo senso possiamo parlare di tempo debito, si tratta di un tempo che trova il suo senso nella modalità relazionale che crea connessione con gli altri e con le situazioni.

E’ possibile fare l’esperienza del Kairos solo uscendo dalla limitatezza di un solo punto di vista, percependo la complessità delle cose nel loro insieme. Altre utili considerazioni si possono dedurre dall’osservazione di come Kairos veniva raffigurato. Era rappresentato come un giovane con le ali attaccate alla schiena per indicare che le occasioni ci passano vicino rapidamente. Inoltre era privo di capelli eccetto un vistoso e lungo ciuffo sul davanti ad indicare che le occasioni vanno afferrate appena si presentano, perché l’attimo dopo diventano imprendibili. Ispirati dal concetto di Kairos, torniamo ora al nostro mondo e al nostro tempo.

La nostra civiltà vive una specie di tempesta perfetta dove è minacciata la sua stessa sopravvivenza dalla crisi energetica che si manifesta con sempre maggiore chiarezza e forza, dagli squilibri climatici che si manifestano con intensità crescente, dall’involuzione di un’economia che ormai in modo evidente non potrà più svilupparsi come nel secolo scorso. Paradossalmente queste enormi criticità con le quali ogni giorno di più ci confrontiamo e ci scontriamo, possono diventare uno stimolo unico e irripetibile per dare vigore alla forza del cambiamento, ripensando in maniera nuova i nostri modelli sociali, produttivi, di convivenza umana e di relazione vitale con gli elementi naturali.

Gli ingredienti della transizione: 2) La gestione delle emozioni

TEMPO DI LETTURA:

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di Massimo Giorgini, facilitatore Transition Italia Nel momento in cui diventiamo più consapevoli dei problemi globali che ci troviamo ad affrontare in questo periodo (crisi economica e finanziaria, cambiamenti climatici, inevitabile declino nella produzione dei combustibili fossili, disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza, per citarne solo alcuni) e delle possibili conseguenze nella nostra vita quotidiana, è naturale che dentro di noi nascano delle emozioni difficili da gestire

come la paura e l'ansia per il futuro. Questo è uno dei motivi per cui tante persone, nonostante le evidenze scientifiche ed i tanti cambiamenti già visibili intorno a noi, continuano ancora ad avere un atteggiamento di rifiuto verso questi temi. È la sindrome delle struzzo: mettere la testa sotto la sabbia per non vedere e per non stare troppo male. Tuttavia questa dello struzzo non è una strategia

molto utile per produrre dei cambiamenti positivi nella nostra vita. In realtà se desideriamo risolvere questi problemi, trovare nuove soluzioni, trasformare il mondo in cui viviamo è importante trovare un modo di gestire le nostre emozioni e per trasformarle ed utilizzarle come “combustibile” per il nostro cambiamento. Il primo passo è riconoscere ed accettare le emozioni più difficili

e dolorose: paura, ansia, smarrimento, sconforto, disperazione. Per esempio, quando comprendiamo pienamente cos'è il picco del petrolio e quali sono le sue conseguenze è assolutamente naturale provare emozioni di questo tipo, molto più che non provare nulla o sviluppare un atteggiamento di rifiuto. Il secondo passo è quello di lasciarsi “ispirare” da questo disa-

gio utilizzandolo come carburante per apportare un cambiamento nel nostro stile di vita. Il terzo passo è quello di trasfor-

mare le emozioni negative in fiducia e capacità di essere un protagonista del cambiamento. Questo avviene quando ci rendiamo conto che il cambiamento di cui abbiamo bisogno è principalmente quello della nostra comunità locale (paese, quartiere, città), quello costituito dall'ambiente in cui viviamo e dalle persone che incontriamo tutti i giorni ... e in questo ambito possiamo giocare un ruolo importantissimo!

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Attuali edizioni di VIVeRe SOStenIbIle Edizioni di prossima pubblicazione Zone di nostro maggiore interesse per future edizioni

il giornale cartaceo e on-line leader nella comunicazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale locale,

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Entra a fare parte di Vivere Sostenibile! Entra nel network di piccoli editori autonomi, dell’informazione sostenibile in Italia. Vivere Sostenibile offre agli affiliati, qualità e serietà nel settore dell’informazione giornalistica, mettendo a disposizione il proprio Know-how e assicurando consulenza e assistenze continue. Un metodo di lavoro coinvolgente e appassionante, rivolto a chi ha fatto della sensibilità ambientale e sociale, la propria scelta di vita!. Un’opportunità di crescita personale e professionale. Mandaci ora una mail a info@viveresostenibile.net

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“Vivere Sostenibile” è un progetto sognato e progettato da un gruppo di associazioni che si occupano di ambiente e di sostenibilità sociale ed economica. La sua realizzazione è affidata alla Casa Editrice Edibit con esperienza venticinquennale nell'editoria tradizionale ed on-line. Sappiamo che il cambiamento è in atto ovunque e quanto ci sia bisogno in tutta Italia, di un progetto multi-mediale divulgativo che faccia aumentare conoscenza e consapevolezza sul modello di Vivere Sostenibile.

Se ti occupi per lavoro o per passione di ambiente, di benessere, di energia sostenibile, di alimentazione bio, etc.; se conosci e frequenti persone, associazioni, attività che si occupano di questi stessi temi e/o che condividono con te queste passioni; se hai doti di coordinamento, se hai capacità grafiche o di scrittura, questa è per te la grande occasione di crearti un lavoro libero e indipendente. Potresti essere una di quelle persone fortunate che nella vita si occupano e vivono della propria passione.

Proponiamo un'attività coinvolgente e appassionante. Affiliandoti a Vivere Sostenibile Network, puoi diventare uno dei piccoli editori indipendenti che partecipano alla realizzazione del primo magazine multimediale di comunità, dedicato ai temi del cambiamento, della decrescita, della transizione, del benessere e della sostenibilità. Richiedici maggiori info e la disponibilità di attivare il progetto nella tua zona.

Se sei interessato ad avere maggiori informazioni sull'affiliazione a Vivere Sostenibile Network, manda una mail a direzione@viveresostenibile.net


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AUTUNNO 2015

I vantaggi della fitodepurazione

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4 min

di Stefano Mattei, Accademia Italiana di Permacultura e Associazione Terra Semplice

L’acqua è l’elemento più prezioso per la vita, purtroppo con le attività industriali e i nostri stili di vita, noi la inquiniamo in tutte le maniere, quindi prima di porsi il problema di come disinquinarla, occorerebbe rivedere tutti i nostri sistemi di produzione agricola e industriale per tutelare veramente questa preziosa risorsa. Le prime esperienze di depurazione delle acque con le piante sono state fatte negli anni ‘70 in Germania, sono state sviluppate molte tecniche che si sono diffuse in tutta l’Europa del nord, in Italia qualcosa si sta muovendo ma con molto ritardo. Il tutto è nato con l’osservare cosa succede in natura: gli ecosistemi rilasciano naturalmente delle risorse di cui si avvantaggiano altri ecosistemi; quello che noi riteniamo un rifiuto, in un sistema naturale in equilibrio rappresenta una risorsa. Quando queste risorse si accumulano in eccesso e non vengono captate dagli altri ecosistemi, abbiamo un inquinamento naturale, magari in coincidenza di alluvioni, eruzioni vulcaniche ecc. Ebbene la natura ha elaborato dei sistemi efficientissimi

che sono le paludi e le lagune, di fatto i reni della natura, dove vegetano tantissime specie (macrofite) che hanno la caratteristica di pompare aria all’apparato radicale, ed entrare in simbiosi con tutta una serie di batteri che hanno la possibilità di decomporre sostanza organica con l’ossigeno messo a disposizione da queste piante. Bonificare le zone umide è sempre stato un ottimo sistema per avere consenso politico, hanno iniziato i romani, che ridistribuivano le terre ai legionari, in Italia nel ventennio si sono bonificati 9 milioni di ettari con il risultato di aver distrutto in Europa oltre il 90% di zone umide. Ricreare questi sistemi per depurare le acque che noi inquiniamo con l’agricoltura, gli insediamenti abitativi e industriali, consente di abbattere i costi di impianto e soprattutto di non sprecare energia; in un sistema di fitodepurazione sono infatti le piante che lavorano e forniscono l’energia necessaria! Nel nord Europa si stanno ricostituendo grandi zone umide preposte a depurare le acque domestiche di intere città. Le tecniche sono varie, una di queste consiste nel creare stagni (lagunaggio), dove si introducono una serie di piante acquatiche, possibilmente locali, magari con dei pesci (rossi, gambusie) ghiotti di larve di zanzare, il sistema poi si popolerà di anfibi, mammiferi, insetti ed uccelli; questa tecnica oltre ad assolvere alla depurazione crea biodiversità e ambienti piacevoli alla vista. Per le acque domestiche una delle tecniche più diffuse è quella di creare una vasca impermeabilizzata, che intercetta le acque provenienti da un sistema primario (degrassatore – fossa biologica im-

hoff), detta a flusso orizzontale, riempita di ghiaia e piantumata con cannuccia palustre, iris d’acqua, giunchi, tife; l’acqua viene fatta scorrere lentamente attraverso gli apparati radicali abbattendo oltre il 90% degli inquinanti, l’acqua di uscita può essere reimpiegata per irrigare orti, giardini, frutteti. Edilpaglia a partire da questo anno, ha organizzato corsi di quattro giorni in varie parti d’Italia per insegnare ad auto costruirsi questi impianti, registrando la gioiosa partecipazione di autocostruttori, tecnici ed imprese. Durante questi corsi si alterna la teoria all’esperienza pratica (spesso terminando l’opera), dando anche grande spazio alla condivisione di esperienze; viene inoltre insegnato a come disinquinare, raccogliere e riutilizzare l’acqua da tetti, sorgenti ed acque superficiali.

La regione toscana riconosce la figura dell’autocostruttore in edilizia

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3 min

a cura della Redazione Con la delibera del 12 marzo 2015 la Regione Toscana ha deliberato le "Linee guida di indirizzo per la sicurezza nei cantieri di autocostruzione e autorecupero". E' un evento che ha una grande rilevanza sociale: la Toscana è la prima regione in Italia che di fatto riconosce la figura dell'autocostruttore semplice, non inquadrato all'interno di una cooperativa. Il diritto alla casa è riconosciuto dalla Costituzione italiana e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ma l'accesso all'abitazione resta di fatto precluso a larghe fasce di popolazione ed è qui che l'autocostruzione e/o l'autorecupero potrebbero svilupparsi come pratica a supporto dell'edilizia popolare. Fino ad oggi chi voleva autocostruire o autorecuperare la propria abitazione con l'aiuto di amici e parenti non poteva farlo in modo legale se non inquadrando l'autocostruttore entro forme associative onerose economicamente che mal si adattano a piccoli gruppi di autocostruttori e a interventi piccoli quali una casa monofamiliare. Il totale disinteresse dimostrato fino ad oggi a riconoscere e incentivare l'autocostruzione "FAMILIARE" (l'autocostruzione di

piccoli interventi operati da famiglie o da piccoli gruppi di persone, per distinguerla "dall'autocostruzione organizzata e assistita" che utilizza la forma giuridica della cooperativa su interventi di scala più grande) è un fenomeno tutto italiano, in gran parte degli stati europei è possibile autocostruire. I principi che sottostanno all'AUTOCOSTRUZIONE FAMILIARE sono quelli della sostenibilità sociale e ambientale: ci piace definire l'AUTOCOSTRUZIONE FAMILIARE anche Eco-autocostruzione. In Toscana da due anni si è formata una rete di associazioni e persone (RETE TOSCANA AUTOCOSTRUZIONE E AUTORECUPERO) che ha supportato la Regione Toscana per arrivare a rendere legale e sicura l'autocostruzione familiare: entro l'anno partiranno circa 12 progetti di cui 8 interessati anche da un finanziamento messo a bando dalla regione. Già da tre anni l'associazione A.R.I.A. familiare (Associazione Rete Italiana Autocostruzione Familiare www.ariafamiliare.it) supporta a livello nazionale gli autocostruttori fornendo loro e ai professionisti un aiuto concreto nel percorso dell'autocostruzione familiare attraverso chiarimenti su tutti gli aspetti buro-

cratici e di osservanza alle norme vigenti ma soprattutto aiutandoli a dare risposte adeguate ai reali bisogni di un progetto di autocostruzione o autorecupero.

Case in legno sostenibili di Marinella Mandurino Cogefrin Ebs Case in Legno dal 1968 costruisce case in legno, con la passione di chi vuole creare la casa dei sogni, ecosostenibile e dal basso impatto ambientale con un sistema a secco altamente avanzato che ha come caratteristiche: • la sostenibilità ambientale, attraverso l’applicazione di particolari protocolli costruttivi che controllano lo sfruttamento delle risorse naturali e l’emissione di CO2 e che utilizzano materiali e componenti con caratteristiche ecocompatibili (quali il legno ed altri isolanti) per raggiungere il massimo livello di efficienza energetica (classe A); • la semplicità e facilità di montaggio del sistema portante e portato; • una struttura leggera, che permetta fondazioni di tipo superficiale per non intaccare il contesto idrogeologico; • tempi rapidi di costruzione, rispetto ai metodi tradizionali di costruzione. Per esempio, una casa EBS viene realizzata in 30 giorni dal completamento della fondazione;

TEMPO DI LETTURA: 3

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• elevate prestazioni energetiche e di comfort, con conseguente calo dei consumi per il riscaldamento calcolabile tra il -50 e il -75% all’anno; • struttura antisismica, grazie alla sostanziale riduzione delle masse sismiche e alle grandi perfomance di dissipazione dei connettori in acciaio tra gli elementi in legno. • elevata precisione, grazie al pre-assemblaggio certificato nelle sedi di produzione: i componenti sono fabbricati con tolleranze di precisione di mm e le istruzioni di montaggio semplici e codificate permettono di avere una totale certezza dei costi e dei tempi di realizzazione; • durata nel tempo, stimata in più di 100 anni, del tutto paragonabile a costruzioni in muratura tradizionale; • manutenzione ridotta del 12% rispetto alle costruzioni di tipo tradizionali, con i primi interventi sul legno a vista esterno solo dopo i primi 10 anni di vita dell’edificio;

• garanzia della durata di 10 anni sulla costruzione della casa; • eccezionale convenienza rispetto a case di analoga tipologia costruiti in muratura o con metodi tradizionali; • isolamento termico ed acustico delle strutture con prestazioni di molto superiori ai valori richiesti dalla normativa vigente.

Tra i diversi cantieri di Cogefrin ricordiamo l’intervento a Lugo di Romagna che ha portato alla realizzazione di 6 edifici per un totale di 72 alloggi in classe A, il primo in Italia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione GBC HOME®, il protocollo di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici residenziali derivata da LEED® FOR HOMES.


SITI per APPROFONDIRE: www.locandailfagiano.it/visita-guidata-alloasi-di-setteplesini

BELLEZZA AttorNo A NoI

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AUTUNNO 2015

Il Giardino del Gigante

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4 min

di Maddalena Nardi Vorrei farvi conoscere e parlarvi del Giardino del Gigante, un'opera d'arte ambientale inserita in un'area verde ad uso pubblico situata a Cento (FE). L'artista Marco Pellizzola ha preso spunto dalla favola del Giardino del Gigante, scritta da lui e dalle sue due figlie Chiara e Francesca, e l'ha trasformata in realtà, in collaborazione con studenti delle Accademie di Belle Arti di Milano e Torino e grazie al finanziamento di numerose imprese private e di sponsor che costituiscono il tessuto economico-imprenditoriale del territorio. Il Giardino è stato realizzato tra il 2000 e il 2006, inaugurato nel maggio dello stesso anno, e tuttora aperto e liberamente accessibile. Interessa un’area di oltre 18.000 metri quadrati di estensione di proprietà del Comune di Cento ed è l'esempio concreto di come sia possibile riqualificare un'area urbana decentrata trasformandola in un luogo spettacolare, dove l’arte e l’ambiente si integrano. E' formato da una sequenza di grandi sculture in mosaico cera-

mico inserite nella natura: una lucertola lunga circa 30 m, una gabbia ottagonale alta quasi 10 m e larga 5 m e una foglia verticale alta all'incirca 6 m e lunga quasi 12 m. Queste sculture creano una narrazione per immagini che porta i visitatori in un universo fantastico. Le sculture e l'ambiente sono stati concepiti come oggetti di contemplazione ma anche come spazi nei quali agire con finalità ricreative e educative ispirate alla fantasia e al rispetto della natura. La Favola del Giardino del Gigante è stata stampata per far conoscere la favola che ha ispirato la realizzazione di questa opera; è stata edita anche una tiratura speciale in braille per non vedenti, per imparare a giocare con le sculture vivibili del parco. Il progetto unitario prevedeva l'installazione di queste ultime come giochi ed elementi di sosta e aggregazione, all'interno di un giardino paesaggistico articolato in funzione della loro presenza, per garantire una visione armonica di arte e na-

tura. Nell'area sono state messe a dimora centinaia di piante (siepi a fioritura stagionale, arbusti, alberi di alto e medio fusto) scelte tra le specie utilizzate nel territorio, per caratterizzare l'aspetto del parco seguendo il ciclo delle stagioni. Le luci del giardino e la pista ciclabile che lo attraversa sono state disegnate in relazione alle opere, per creare tanti punti luce disseminati per tutta l’area: di notte creano un effetto di illuminazione del mosaico. Sulle strutture presenti nel Giardino sono state inserite oltre cento riproduzioni fedeli di uccelli tipici della pianura, che daranno la possibilità di compiere anche un percorso ornitologico. Nel Giardino

L'oasi Naturalistica dei settepolesini a cura della Redazione La cava di sabbia di Settepolesini, è situata nella frazione di Bondeno e nasce nel 1984 in seguito a un preciso piano di recupero del territorio. L’area è situata su un antico alveo fluviale del fiume Po e in precedenza era adibita all’escavazione di sabbia, con tutte le ricerche e gli adeguamenti impiantistici e tecnici che ha comportato e che hanno modificato molto il paesaggio. Il piano di recupero del territorio, richiesto anche dalle norme del Piano delle Attività Estrattive, comportava opere di rinaturazione dell’area attorno al lago di cava, cioè interventi per riportare il paesaggio alla condizione naturale che si aveva in precedenza. L’evoluzione complessiva del territorio contiguo al vano di cava ha portato alla creazione di un’Oasi Naturalistica, ecosistema ideale per numerose specie di uccelli e animali. Ciò ha portato a una progressiva rivalutazione del contesto storico-ambientale del territorio circostante

Cielostellato

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l’area estrattiva che ha prodotto effetti positivi sul territorio sia come miglioramento del paesaggio che di benefici dal punto di vista economico, culturale e turistico. Nel 1997, durante le fasi di lavorazione delle sabbie, ritrovamenti fossili molto rilevanti hanno contribuito a portare a livello internazionale l’importanza di questo giacimento: è stato scoperto, infatti, un emibacino, un osso del bacino, di Mammut a testimonianza della presenza dell'Ultimo Glaciale. Da quel momento, grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi Ferrara, sono iniziati studi sistematici sui numerosi reperti ossei che venivano alla luce (più di mille, ad oggi) tra cui quelli di rinoceronte lanoso, bisonte delle steppe, megacero e cervo. Nello stesso anno, è iniziata l’opera di ristrutturazione del fienile della Casa Zarda rispettando la tipologia rurale del sito e diventando il nuovo

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L'ambiente e la fauna di Settepolesini durante l'Ultimo Glaciale.

del Gigante natura e arte si intrecciano creando un'armonia di colori e forme.

Centro Eventi Oasi Zarda, attrezzato per eventi. Recentemente, a supporto del progetto di valorizzazione e fruizione turistica del Centro Eventi e dell’Oasi, è stato allestito un museo dedicato ai modelli (a grandezza naturale) degli animali del Glaciale costruiti negli anni ‘90, creando un’originale tensostruttura ubicata nel parco, che è diventata una tappa della visita per scuole e comitive. Come incentivo dell’afflusso di turisti e visitatori all’Oasi, è stata progettata e realizzata una pista ciclabile per collegare la città di Ferrara a Bondeno attraverso l’asse del canale di Burana. Attualmente si organizzano visite guidate, per scuole e privati, per vedere le ricostruzioni in grandezza naturale del Mammut, rinoceronte lanoso, megacero e alce, che un tempo vivevano lungo il Po.

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di Riccardo Galli Il progetto di CielOstellato Parco di Scultura Italiana Contemporanea, è stato presentato negli anni '90 dall’amministrazione comunale di Ostellato e realizzato grazie ad un finanziamento ottenuto della Comunità Europea. Come collocazione è stata scelta l’Oasi delle Vallette, nel Parco del Delta del Po, uno dei paesaggi più interessati e belli di Ostellato: la natura è affascinante e l'acqua, l'elemento più presente e distintivo, creano un complesso di boschi e paludi di acqua dolce caratterizzato da una vegetazione particolare e specie animali protette. Per fruire ancora meglio il Parco è stata creata una rete di servizi, attraverso strutture come il maneggio, la piscina, il noleggio delle biciclette e il molo per la navigazione fluviale. Oltre ai punti di ristoro è inserito anche l’Osservatorio Astronomico, unico realizzato sotto il livello del mare. In questo ambiente le sculture sono state inserite nel parco dal 1998 al 2000, attraverso la realizzazione di un programma triennale. Il curatore Alfonso Panzetta ha scelto gli artisti e le loro opere, facendo sì che queste ultime

fossero in comunicazione con la natura circostante e che diventassero anche loro parte del paesaggio. Tutte le opere, per scelta, non sono superiori ai 2-2,5 metri d’altezza. Il filo conduttore tematico delle opere è stato il cielo e le stelle, dovuto anche in parte alla presenza dell’osservatorio astronomico del Parco delle Vallette. Gli artisti, scultori italiani di diversa generazione e provenienza geografica, sono stati invitati singolarmente nei mesi di Ottobre e Novembre a visitare l’Oasi delle Vallette per entrare nell’atmosfera e assimilare le sensazioni utili per il progetto della loro opera. Si nota come ogni artista abbia interpretato questo luogo in maniera differente e creato quindi opere molto dissimili, a partire dai materiali utilizzati: marmo, pietra, bronzo e terracotta, cemento, ferro, rame e resina. Nel 2000, il progetto triennale Cielostellato Parco Comunale di Scultura Contemporanea, è stato terminato con 21 opere esposte ed è stata realizzata la prima mostra intitolata “La scultura contemporanea ad Ostellato, Museo Civico dei Bozzetti” per offrire una migliore

comprensione del lavoro svolto. Il modo in cui le installazioni sono entrate a far parte del parco e si sono fuse con il paesaggio naturale

circostante rende il Parco di Sculture di Ostellato un luogo particolare e unico.


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SCELTE ECO SOSTENIBILI

SITI per APPROFONDIRE: http://www.punto3.info

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Punto 3

AUTUNNO 2015

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di Annamaria Bortolotti

Punto 3 srl è la società di consulenza con sede a Ferrara che dal 2003 realizza progetti per lo sviluppo sostenibile, è specializzata in acquisti verdi, analisi di sostenibilità, stakeholder dialogue, ecoristorazione, turismo sostenibile, comunicazione ambientale. La sua offerta si rivolge agli Enti Pubblici, alle Aziende, alle associazioni e ai territori, alle Camere di Commercio e alle Associazioni di Categoria: per loro vengono progettati percorsi mirati per concretizzare le idee e le strategie di sviluppo sostenibile, che in seguito vengono realizzati. La mission di Punto 3 è promuovere nuovi stili di vita e comportamenti coerenti con le tre dimensioni della sostenibilità: ambiente, economia, società. Mettono in pratica questi propositi ideando progetti innovativi frutto delle loro competenze ed esperienze, in tutti gli ambiti di attività, e supportando i clienti in ogni fase dello sviluppo del progetto, dalla ideazione alla diffu-

sione. La mission e l'intento di Punto 3 si riassumono bene nella descrizione che lo scrittore Italo Calvino fa della città di Ottavia nel libro Le Città invisibili: “Se volete credermi, bene. Ora dirò come è fatta Ottavia, città - ragnatela. C'è un precipizio in mezzo a due montagne scoscese: la città è sul vuoto, legata alle due creste con funi e catene (…). Si cammina sulle traversine di legno (…) o ci si aggrappa alle maglie di canapa. Sotto non c'è niente per centinaia e centinaia di metri (…). Questa è la base della città: una rete che serve da passaggio e da sostegno. Tutto il resto, invece d'elevarsi sopra, sta appeso sotto: scale di corda, amache, case fatte a sacco, anelli per i giochi (...) Sospesa sull'abisso, la vita degli abitanti d'Ottavia è meno incerta che in altre città. Sanno che più di tanto la rete non regge.” Per essere coerenti e in linea con questa mission Punto 3 utilizza, nello svolgimento delle sue attività, attrezzature informatiche eco compatibili e riutilizza la carta, privilegia la mobilità su bicicletta, mezzi pubblici e treno, riscalda la propria sede con teleriscaldamento a geotermia, fa la raccolta differenziata di tutte le frazioni (carta, plastica, toner, umido), ha detersivi per la pulizia e carta igienica e fazzoletti a marchio ecologico europeoEcolabel, ha arredato l'ufficio con mobili certificati FSC, utilizzo di asciugamani personali in cotone lavabile, servizi igienici ad alta efficienza idrica, utilizzo del CMS Drupal open

source per il sito aziendale. I servizi proposti alle aziende e soggetti privati sono articolati secondo le competenze acquisite e spaziano dal Green Procurement e l'Analisi di Sostenibilità, alla progettazione partecipata, dal Marketing territoriale e Turismo Sostenibile alla Comunicazione Ambientale. Dalle imprese vengono richiesti in particolare la Certificazione Eventi Sostenibili® ICEA e la consulenza per le Certificazioni ISO 20121; quest'ultima, se ottenuta, certifica che un

determinato evento, si terrà nel rispetto dello standard di sostenibilità, avendo cioè un impatto ambientale pari a zero. Questo è possibile se le emissioni di CO2 sono nulle oppure , come accade nella quasi totalità dei casi, le emissioni di CO2 “provocate” dall'evento vengono annullate da azioni sostenibili, come ad esempio alberi piantati appositamente. Per conoscere i progetti in essere è possibile iscriviti alla Newsletter e seguire la pagina fb www.facebook.com/Punto3srl

“I pensieri sono impalpabili come la Luce e pensare è vivere nella luce.” Rudolf Steiner

Il vaso in materiale ecologico

TEMPO DI LETTURA:

3 min

a cura della Redazione

Le piante sono una presenza preziosa nelle nostre case e nei nostri giardini, sono molti i fattori che influiscono sulla loro salute e crescita: clima, tipo di terreno, irrigazione, mantenimento e non ultimo i tipi di vasi in cui sono contenute che influenzano la crescita radicale e il successivo attecchimento della pianta. I vasi sono prodotti in molte varietà di forme e dimensioni e possono essere di diversi materiali. La plastica è il materiale più utilizzato perchè rende il vaso leggero e resistente alla manipolazione e le forme dei vasi sono pensate per ottenere un miglior controllo dell'acqua che cola verso il suolo (percolazione) e della spiralizzazione delle radici. Nei vasi comuni le radici vengono deviate dalla parete del contenitore verso il basso e intorno al bordo. Questo può sviluppare gravi difetti di radicazione se le piante vengono lasciate nel contenitore troppo a lungo. Alcuni contenitori sono appositamente progettati per attenuare questo pro-

blema riducendola quantità di spiralizzazione delle radici. L’obiettivo è quello di ottenere un apparato radicale con radici diritte e distribuite radialmente intorno al tronco. Se i difetti non vengono rimossi ogni volta che la piante viene rinvasata in un vaso di una dimensione più grande potrebbero mantenersi e svilupparsi riducendo fortemente lo sviluppo della pianta. Per ottenere un buon risultato si può utilizzare Air vase, un vaso-contenitore adatto a piante e alberi che non richiedano ristagni d’acqua e realizzato in HDPE riciclato, un materiale 100% ecologico. La sua conformazione è in grado di garantire alla pianta benefici prevenendo proprio la spiralizzazione delle radici e facendole attecchire bene dopo il trapianto. Il suo lato esterno è costituito da coni tondeggianti, bucati al centro, in grado di attivare il meccanismo detto di auto-potatura delle radici, che consiste nella potatura di queste a contatto con l’aria. Si promuove così lo sviluppo di un nuovo apparato radicale più filamentoso e più consistente. Il suo lato interno, formato da protuberanze coniche non forate, costituisce una guida per le radici che perfeziona il loro rapido ed efficace attecchimento post-trapianto. Inoltre i nutrienti vengono assorbiti meglio e viene abbassato lo stress da trapianto. Per informazioni: www.airvase.net/#contatti


SITI per APPROFONDIRE: www.parmaetica.com www.tempodivivere.it

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AUTUNNO 2015

Fiere, convegni, incontri, mostre, mercati e molto altro per comunicare, partecipare e condividere stili di vita sostenibili.

sEttEMBrE 2015 Da martedì 1 a venerdì 11 Settembre CAMPI ESTIVI Campi Estivi di Educazione all’Arte e alla Natura Campi estivi per bambini dai 3 ai-5 e dai 6 agli 11 anni che costituisce un’esperienza di educazione alla Natura e all’Arte. Tra le attività che si svolgeranno coltivazione dell’orto, pittura ad acquerello, giochi in libertà, sviluppo di abilità corporee, ascolto della musica, dei suoni della natura, dei propri sentimenti. Per informazioni e iscrizioni al 393 8636685 o info@nuovaterraviva.org - Associazione Nuova Terraviva, Via dell'Erbe 29 - Ferrara www.nuovaterraviva.org Da martedì 1 a mercoledì 30 settembre ESCURSIONE Passeggiata a cavallo Una bellissima escursione a cavallo, per andare ad ammirare la bellezza delle Valli. Durata di circa un’ora con accompagnamento da parte di una guida e spiegazione del territorio visitato. Informazioni e iscrizioni allo 0532 801058 e info@pratopozzo.com - Azienda Agriturismo Prato Pozzo, Anita di Argenta (Fe) www.pratopozzo.com Venerdì 4 settembre EVENTO Appuntamenti all'Osservatorio Astronomico di Cento Al telescopio si osserveranno il pianeta Saturno e l'ammasso stellare M13 in Ercole. La visita all'osservatorio è assolutamente gratuita e non necessita di prenotazione (a meno che non ci siano gruppi di scolaresche o gruppi con cui concordare una data di incontro). Osservatorio Astronomico “P. Burgatti”, Via Dante Alighieri 6 (Si entra dal nuovo Ingresso in via Cola), Cento (FE) www.astrofilicentesi.it Sabato 5 settembre - Ore 19 – 00 EVENTO Street Dinner Alla sesta edizione, Street Dinner, "the unconventional dinner", è un'originalissima cena in strada con "effetto sorpresa": i luoghi di Ferrara in cui si svolgerà l'evento resteranno segreti fino all'ultimo momento e svelati all'ultimo tramite SMS e Tweets: all'atto dell'iscrizione si lascia il proprio numero di cellulare. Il giorno dell'evento un primo sms comunicherà il luogo e l'ora dell'aperitivo di benvenuto, dove tutti gli ospiti potranno brindare. Aperitivo fino a mezzanotte, animazione, musica e sorprese. Prenotazione obbligatoria, costo 60 €, informazioni allo 0532 201365 o info@linktours.com - Palazzo di Ludovico il Moro, Via XX Settembre 122 - Ferrara www.streetdinner.it Domenica 6 settembre - Ore 10.30 ESCURSIONE I Luoghi d’Acqua da Ferrara al Grande Fiume Pedalata nella Città delle Biciclette, alla scoperta del percorso che fa e da dove proviene l'acqua della presente nella città di Ferrara. Bicitour di 2 ore e mezzo e 9 km. 'Agriaperitivo’ al termine del percorso. Ritrovo in piazza Municipale a Ferrara. In caso di maltempo la bicipasseggiata è sostituita da tour guidato. Prenotazione obbligatoria e informazioni al 346 3178104 o ferrettisilvia@aferraraconlaguida.com www.aferraraconlaguida.com

Domenica 6, 13 e 20 e 27 settembre ESCURSIONE In barca alle Vallette Un affascinante percorso guidato in barca elettrica alla scoperta dell'area naturalistica valle S. Zagno. I visitatori, sia adulti che bambini, potranno scoprire il territorio circostante e godere della pace e della tranquillità dell’Oasi. Quota di partecipazione individuale: intero 8 €, ridotto 6 € (bambini da 1 m di altezza a 12 anni e over 65). Informazioni e prenotazioni allo 0533 681240 o 347 2165388 www.atlantide.net/vallette Lunedì 7 settembre - Ore 21 EVENTO Automotostoriche in centro storico Raduno di auto e moto d'epoca in mostra nelle più belle Vie e Piazze del Centro Storico della città, quest'anno alla sua 7° edizione. Ferraresi e turisti potranno percorrere vie e piazze del centro e potranno ammirare le opere di grandi costruttori, immaginare le gesta dei piloti d'un tempo e apprezzare la passione dei soci dell'associazione ferrarese impegnati nella conservazione di questo patrimonio. Evento gratuito. Centro storico di Ferrara www.automotostoricheferrara.it Da giovedì 24 settembre - Ore 9 - 19 MOSTRA Orlando Furioso. 500 Anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi Esposizione di capolavori dei più grandi artisti del periodo – da Giovanni Bellini a Mantegna, da Dosso Dossi a Raffaello, da Leonardo a Michelangelo e Tiziano – oltre a sculture antiche e rinascimentali, incisioni, arazzi, armi, libri e manufatti di straordinaria bellezza e preziosità per celebrare i cinquecento anni della prima edizione dell’Orlando furioso. Palazzo dei Diamanti, corso Ercole I d'Este 21 - Ferrara www.palazzodiamanti.it

ottoBrE 2015 Domenica 4 ottobre - Ore 10.30 – 14.30 ESCURSIONE In barca alle vallette Un affascinante percorso guidato in barca elettrica alla scoperta di un’ area naturalistica unica e suggestiva, valle S. Zagno. Immersi nell’atmosfera magica delle valli e circondati dai colori e dai suoni della natura, i visitatori, sia adulti che bambini, potranno lasciarsi sorprendere dalla bellezza del territorio circostante e godere della pace e della tranquillità dell’Oasi, informazioni allo 0533 681368, 347 2165388 e vallette@atlantide.net - Vallette di Ostellato, Strada Argine Mezzano, 1 – Ostellato (Fe) www.atlantide.net/vallette Domenica 4 ottobre MOSTRA Domenica al museo Ogni prima domenica del mese l'ingresso ai musei statali è gratuito. Abbazia Pomposa - Casa Romei Ferrara - Museo Archeologico Nazionale di Ferrara - Pinacoteca Nazionale di Ferrara. www.beniculturali.it

Domenica 4 ottobre ESCURSIONE I Luoghi del Cinema Pedalando nella Città delle Biciclette alla scoperta di Ferrara, un set cinematografico; circa 300 i titoli di grandi maestri e piccole produzioni con Ferrara sugli schermi: da Visconti a De Sica, da Wenders a Bigas Luna, fino ai ferraresi Antonioni e Vancini. Trame e situazioni da rivivere, insieme a storia ed arte della capitale estense, in un bicitour urbano di 2 ore e mezzo e 9 km. 'Agriaperitivo’ al termine del percorso. Ritrovo in piazza Municipale a Ferrara. In caso di maltempo la bicipasseggiata è sostituita da tour guidato. Prenotazione obbligatoria e informazioni al 346 3178104 o ferrettisilvia@aferraraconlaguida.com www.aferraraconlaguida.com Sabato 24 e domenica 25 ottobre FESTIVAL Biodiversamente Il Festival dell'Ecoscienza quest'anno è dedicato all'acqua e alla più grande riserva idrica d'Europa, Le Alpi. E' un appuntamento di rilievo in cui il WWF valorizza la ricerca scientifica come uno degli elementi chiave di una economia sana che si basi sulla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale. Mostre, visite guidate ai musei, attività laboratoriali per bambini. Museo di Storia Naturale, Via Filippo de Pisis 24 - Ferrara www.biodiversamente.wwf.it

Sabato 14 novembre EVENTO 7° Meeting Europeo Ragazzi karate tradizionale Fikta Riservato ai giovani praticanti il karate tradizionale, da cintura verde a cintura nera, dai 10 ai 16 anni, è organizzato dai ferraresi Gabriele Achilli, presidente nazionale della Fikta e da Federica Achilli. La pratica del karate favorisce lo sviluppo della propria consapevolezza e dell'autocontrollo Programma in via di definizione, entrata a offerta libera. Palasport, Piazzale Atleti Azzurri d'Italia - Ferrara www.fikta.it Sabato 21 novembre EVENTO Festa dell'Albero 2015 Messa a dimora di nuovi alberi, sensibilizzazione, incontri, dono di alberi e arbusti, coinvolgimento di cittadini e delle scuole. Cerca l'appuntamento della Festa dell'Albero più vicino a casa tua. www.legambiente.emiliaromagna.it

Vuoi distribuire le copie cartacee di questo free press? SCRIVI a: redazione@viveresostenibile.net

MErCAtI CoNtADINI OGNI MERCOLEDì dalle 8,00 alle 14,00 L'AGRIMERCATO DI GRISÙ Mercato a filiera corta degli Agricoltori di Campagna Amica – Coldiretti Ferrara con prodotti freschi e trasformati della Filiera Agricola. Un mercato contadino che recupera spazi cittadini, vicino alle persone del quartiere, dove ritrovare i sapori della propria terra e il piacere di fermarsi per parlare e per scoprire il gusto del buon cibo. Ex caserma dei Vigili del fuoco con ingresso da Via Ortigara 11, Ferrara www.spaziogrisu.org/lagrimercato-digrisu/ OGNI GIOVEDì dalle16,00 alle 20,00 MERCATO BIOPERTUTTI Prodotti di stagione biologici e biodinamici, locali e a prezzo equo. Vendita diretta di frutta e verdura, pane, formaggio, olio, vino, pasta, farine da grani antichi, sughi, marmellate, biscotti e dolci. Prodotti di cosmesi, oli essenziali, detergenti per la casa, artigianato eco sostenibile. Info point per conoscere meglio il bio. Piazza XXIV Maggio, Ferrara www.facebook.com/biopertutti

NoVEMBrE 2015 Domenica 1 novembre - Ore 17 EVENTO Twilight Butterfly Un’occasione unica per assistere in diretta al volo delle farfalle crepuscolari, scoprirne i segreti e le abitudini. Quota di partecipazione individuale: biglietto d’ingresso alla struttura. Informazioni allo 0544 995671 e casadellefarfalle@atlantide.net Casa delle Farfalle & Co, Via Jelenia Gora 6/d – Milano Marittima (Ra) www.atlantide.net/casadellefarfalle

le date potrebbero subire variazioni

OGNI SABATO dalle 9,30 alle 13,00 MERCATO DELLA TERRA Oltre trenta piccole aziende contadine del territorio provinciale e oltre cento tipologie di prodotti locali, tradizionali, stagionali; garantiti da chi li produce. Tutti prodotti ogm free, moltissimi biologici e tutti con l’Etichetta Narrante del produttore della sua storia aziendale, produttiva e personale. Organizzato dalla Condotta Slow Food di Ferrara - Cortile del Baluardo del Montagnone, Viale Alfonso I D'Este, 11 - Ferrara www.facebook.com/pages/SlowFood-Ferrara-la-nuova-paginaufficiale OGNI 1a e 3a DOMENICA DEL MESE mattino e pomeriggio MERCATO DEL CONTADINO Ogni prima e terza domenica del mese i produttori agricoli e gli operatori dei prodotti tipici ferraresi danno vita ad una rassegna - mercato dell'agroalimentare della provincia. All'insegna della "filiera corta" è possibile scoprire le produzioni di stagione delle campagne come frutta, verdura, vino, riso, aglio, e tanto altro. Prodotti sia freschi che trasformati; anche fiori e piante. - Piazza del Municipio, Ferrara

OGNI 2a DOMENICA DEL MESE ECCETTO LUGLIO, AGOSTO, DICEMBRE E GENNAIO dalle 8,00 alle 19,00 MERCATINO DEI PRODOTTI BIOLOGICI Gli associati al "Giardino dei semplici" sono operatori che intendono divulgare e promuovere prodotti naturali biologici, ecologici, erbe aromatiche, spezie, piante naturali, prodotti del sottobosco, confettura, prodotti di apicoltura, per la cura del corpo e della casa, giardinaggio, il tutto sano e naturale attraverso la Fiera del prodotto naturale biologico. Piazza Trento Trieste, Ferrara www.emiliaromagnaturismo.it/it/eve nti/ferrara/ferrara/mercatino-deiprodotti-biologici

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EVENtI

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AUTUNNO 2015

Questione di suolo TEMPO DI LETTURA:

a cura della Redazione Secondo il presidente del Consiglio nazionale dei geologi italiano, Gian Vito Graziano, "L'Italia denota una grande incapacità nel programmare. Tre le cose da fare: nell'immediato puntare sugli investimenti, nel medio termine fornire la giusta consapevolezza alle persone, e nel lungo periodo pensare a La fragilità del suolo e la gestione degli una revisione della normativa". Inoltre in eventi estremi, dalla cultura dell'emergenza Italia, prosegue Graziano, "franano alcuni a quella della prevenzione sono tematiche centri storici e preziosi beni culturali tra i quantomai attuali, dati alla mano: in Europa più importanti al mondo: da Pompei ad le frane sono 700.000. Il Paese con il maggior Agrigento, alla Valle dei Templi a Sibari numero è l'Italia, che ne ha 500.000. Questo sotto il fango, alcuni siti di enorme valore. secondo quanto emerso dal convegno dei E anche la Capitale ha problemi di dissegeologi europei, tenutosi a Roma l'anno sto. Eppure la prevenzione costa 3-4 volte scorso, dove si è fatto il punto sullo stato del- meno che il dover riparare i danni. Per di l'arte del dissesto in Italia e in Europa. E la si- più in questo modo perdiamo cultura, tutuazione delle frane è solo un degli aspetti rismo, immagine". inerenti al dissesto idrogeologico.

L'Europa in piazza

TEMPO DI LETTURA:

2 min

a cura della Redazione

Al via “EuropAFerrara”, iniziativa che porta nella città estense profumi, sapori e colori dell'Europa, allestendo nel centro storico un grande mercato internazionale, che propone prodotti e cucine provenienti da ogni angolo d'Europa. Da venerdì 25 a domenica 27 settembre, dalle ore 9.30 alle 24 presso, presso le aree Acquedotto e Stadio, EuropAFerrara, giunta alla sua terza edizione, è promossa da Ascom Confcommercio Ferrara e dalla FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) offrirà un' occasione unica per incontrare circa 120 ambulanti da ogni angolo

3 min

Coast esonda expo è il sesto salone sulla tutela della costa e del mare, il dissesto idrogeologico, la prevenzione dei rischi e la manutenzione del territorio a rischio. E' segnalato all'interno della pubblicazione Ecoscienza di giugno (N.3/2015), mensile di Rivista di Arpa- Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell’Emilia-Romagna, che tratta di sostenibilità e controllo ambientale. In programma dal 3 al 25 settembre presso il complesso Ferrara Fiera (Via della Fiera11, Ferrara), a CoastEsonda Expo partecipano le imprese, le università, il mondo della ricerca, le associazioni e le principali istituzioni del settore, tra le quali le Autorità portuali, i Distretti idrografici, i Consorzi di bonifica, le Regioni e le Agenzie regionali per l’ambiente. Più nello specifico i temi della manifestazione spaziano dalla valorizzazione delle coste, alle opere, i porti, il monitoraggio,

Col naso all'insù

alla Marine Strategy e Offshore e alla direttiva Alluvioni – filo conduttore tra Coast ed Esonda –, al dissesto idrogeologico e rischio idraulico, alla luce dell’aumentata frequenza e intensità degli eventi meteoclimatici calamitosi. Saranno anche assegnati premi di laurea magistrale e di dottorato. A coronare la manifestazione, la partecipazione di delegazioni straniere, composte da buyer e interlocutori chiave, interessati ad avviare rapporti di business con gli espositori mediante incontri bilaterali esclusivi, e l’assegnazione dei Premi di Laurea Magistrale e di Dottorato.

TEMPO DI LETTURA:

2 min

di Annamaria Bortolotti

d'Europa: sui banchi saranno presenti le più svariate categorie merceologiche: dall'oggettistica alle dalle gustose specialità alimentari: prodotti delle regioni italiane, salumi e birre austriache, biscotti bretoni, paella valenciana e catalana, le più svariate qualità di birre bavaresi, tedesche, ceche fino ad arrivare alle mitiche guinness. L'atmosfera che si respira è quella dell'Oktober Fest e delle sagre paesane. Per quando riguarda l'oggettistica e l'artigianato saranno presenti la porcellana inglese, l'artigianato in legno, le composizioni floreali, l'alta bigiotteria, la lavanda e tanto altro ancora. Un modo anche di avvicinarci idealmente a culture a luoghi anche distanti dal nostro modo di vivere ma comunque sotto il comune denominatore dell'Europa: un mercato internazionale per portare all'attenzione dei turisti anche le eccellenze di Ferrara. Ingresso gratuito, per maggiori informazioni contattare il 0532 234211

“L'amore dato non ritorna a posto ma resta in giro e rende il cielo immenso”: questo verso di una canzone di Lorenzo Cherubini calza a pennello per l'evento che avrà luogo da venerdì 11 a domenica 20 settembre: sarà possibile partecipare al Ferrara Balloons Festival 2015, uno dei più prestigiosi festival di mongolfiere in Europa e il più importante d'Italia. Nato undici anni fa dalla collaborazione tra Provincia e Comune di Ferrara, ha già appassionato oltre 120.000 visitatori. L'incontro con soggetti privati e le realtà associative, culturali e sportive del territorio ha fatto sì che il Festival crescesse sempre più, acquisendo una dimensione internazionale mantenendo caratteristiche locali. Moltissime e interessanti le attività proposte che si terranno presso il parco urbano “G. Bassani” di Ferrara, tra cui mongolfiere

in volo libero, vincolato e dalle forme speciali, sport, giochi, manifestazioni aerostiche, sportive, eventi artistici e musicali, specialità eno-gastronomiche, shopping, incontri e animazioni a due passi dal centro storico di Ferrara. Sarà possibile assistere al gonfiaggio delle mongolfiere e provare l’emozione di salire a bordo dei palloni la mattina presto e verso sera. Tra i momenti più suggestivi lo spettacolo delle mongolfiere illuminate a ritmo di musica, il sabato sera alle ore 21. Un particolare attenzione è dedicata ai bambini, con diverse aree loro dedicate. Il Festival è aperto dalle ore 8 alle 21.30; i giorni infrasettimanali ingresso gratuito, al costo di 5 euro (sabato e domenica): Ingresso gratuito per i minori di 12 anni. Il programma e maggiori informazioni sono consultabili su www.ferrarafestival.it


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AUTUNNO 2015

Internazionale a Ferrara 2015

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a cura della Redazione Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre è in programma Internazionale a Ferrara 2015, importante manifestazione culturale che propone una vasta gamma di interessanti conferenze, incontri e proiezioni gratuiti che affrontano tematiche di grande attualità e di rilevanza sociale, economica e politica, in grado di suscitare l'interesse e il coinvolgimento di un pubblico sempre più numeroso e ha luogo negli spazi del centro storico di Ferrara nel rispetto della sostenibilità ambientale e dell'accessibilità per tutti. Questa nona edizione ha come scopo quello di ricreare dal vivo un intero numero di Internazionale, con la presenza di giornalisti, scrittori e redattori che collaborano con il settimanale.

tuttaunaltracosa! di Margherita Bruni

Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 ottobre sbarca a Ferrara Tuttaunaltracosa, la Fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale. Questo evento, che quest'anno è giunto alla sua XXI° edizione, è sempre organizzato da Assobotteghe, l’Associazione Botteghe del Mondo Italia e quest'anno si svolge all'intero della cornice di Piazza Ariostea, nel centro storico di Ferrara, dove per questa occasione si ritrova il mondo del commercio equo e solidale italiano.

Dalla prima edizione, nel 1994, Tuttaunaltracosa ha toccato le principali città italiane (Milano, Genova, Modena, Ferrara, Lecce, Napoli, Reggio Emilia). L'anno scorso ha festeggiato il suo ventesimo compleanno a Ferrara, ha deciso di rimanere anche per l'anno 2015 e portare i progetti delle Botteghe del Mondo, gli artigiani del sud del mondo, i volontari di tutta Italia, per promuovere le economie solidali locali e sensibilizzare ai temi del consumo critico di un pubblico vasto e diverso. Questa iniziativa ha la caratteristica incontrare gli attori delle economie solidali locali, i produttori biologici, i gruppi di

Da segnalare i workshop di fotografia, giornalismo, fumetto, radio, documentario e traduzione che si potranno seguire previa iscrizione e che offrono l'opportunità di lavorare fianco a fianco con professionisti italiani e internazionali. Organizzato da Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, Internazionale e Arci Ferrara, insieme alla Regione Emilia-Romagna, alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e all'Associazione IF, il festival rispecchia la linea editoriale della rivista che pubblica ogni settimana i maggiori nomi del giornalismo e della cultura internazionale. Roberto Saviano, Amira Hass, Arundhati Roy, Marjane Satrapi, Noam Chomsky, Lucia Annunziata,

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acquisto solidale, i circoli ricreativi e le associazioni del territorio ospitante. Il programma, tutto all'insegna della multietnicità, propone animazioni e laboratori presso gli stand delle Botteghe del Mondo, incontri e dibattiti presso le due aree UBUNTU e PALESTINA, laboratori con gli artigiani da Senegal e Bolivia e area ristoro con Biopizza e Bombette. In particolare oltre 50 stand offrono proposte uniche di artigianato e agricoltura, che incontrano gusti diversi e sono a misura di tutte le tasche, produttori con le proprie storie da raccontare e i prodotti alimentari, tessili, artigianali da mostrare. E' possibile partecipare a laboratori ricreativi, ci saranno esibizioni musicali e proiezioni cinematografiche, oltre che punti di ristoro. Per i più piccoli è attrezzato lo spazio bimbi.

Gad Lerner, Daria Bignardi, Dana Priest, Hu Shuli sono solo alcuni degli ospiti ospitati nel corso degli anni a Ferrara. Tutti gli appuntamenti del festival sono gratuiti e senza prenotazione. L'ingresso ai documentari della Rassegna Mondovisioni costa 3 euro. É consigliabile presentarsi con un certo anticipo perchè la capienza di alcune sedi è limitata. Quando segnalato occorre ritirare un tagliando due ore prima della conferenza. Consultate il sito www.internazionale.it/festival per informazioni e programma dettagliato.

Note di settembre

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di Veronica Ventura A Comacchio il mese di settembre offre una serie di eventi particolarmente interessanti, in particolare “Note di settembre”, una serie di concerti musicali organizzati dal Comune di Comacchio in collaborazione con il Comitato Bio&Food, con la partecipazione di famosi artisti italiani: a salire sul palco saranno Nada e Fausto Mesolella, Ginevra di Marco, Niccolò Fabi e Eugenio Finardi, secondo questo calendario: - Venerdì 4 settembre - Nada e Fausto Mesolella - Sabato 5 settembre - Ginevra di Marco - Venerdì 11 settembre - Niccolò Fabi - Venerdì 12 settembre - Eugenio Finardi

Tutti gli spettacoli si terranno a nell'Arena di Palazzo Bellini a Comacchio (Via della Pescheria 27) alle ore 21. L'ingresso è gratuito, in caso di maltempo gli spettacoli si terranno presso l'adiacente Sala Polivalente di Palazzo Bellini Per maggiori informazioni visitate il sito www.comacchio.it

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nei prossimi mesi sarà distribuito nelle seguenti fiere di settore S E T T E M B R E ECOFUTURO FESTIVAL DELLE ECOTECNOLOGIE E DELL' AUTOCOSTRUZIONE Libera Università di Alcatraz 1-6 settembre www.alcatraz.it

FA RETE Bologna Fiere - 7-8 Settembre www.farete.unindustria.bo.it

L'ingresso alla Fiera è gratuito e osserva i seguenti orari: Venerdì 2 ottobre dalle 9:30 alle 24:00 Sabato 3 ottobre dalle 9:30 alle 24:00 Domenica 4 ottobre dalle 9:30 alle 20:00 Per saperne di più visitate il sito http://tuttaunaltracosa.it

TEMPO DI LETTURA:

O T T O B R E

Transition Fest 2015 Panta Rei, Passignano sul Trasimeno (PG) 2-4 Ottobre http://catbologna.wordpress.com

Smart Energy Expo Verona - 14-16 Ottobre www.smartenergyexpo.net

SAIE Bologna - 14-17 Ottobre www.saie.bolognafiere.it

SANA – VEGAN FEST INDOOR Bologna Fiere - 12-15 Settembre www.sana.it - www.veganfest.it

EXPOBICI Padova - 19 - 21 Settembre www.expobici.it

Fà la cosa giusta Torino Torino - 16-18 Ottobre www.falacosagiusta.org


20 www.ferrara.viveresostenibile.net

AUTUNNO 2015


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