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COPIA OMAGGIO
ECO RIVISTA INDIPENDENTE
AUTUNNO 2015
Supplemento di Vivere Sostenibile - Settembre 2015-n°20
SOMMARIO Idee e Proposte
pag 3
Alimentazione Consapevole
pag 4-5
Benessere Corpo e Mente
pag 6-7
Riciclo e Riuso
pag 7
Associazione Parma Etica
pag 8
da pag 9 a 12 Transizione e Territorio
pag 13
Bellezza Attorno a Noi
pag 14
Eco-Abitare
pag 15
Scelte Sostenibili
pag 16
Agri-Cultura
pag 17
Mobilità Sostenibile
pag 18
Appuntamenti e Mercati
pag 19
Annunci
pag 19
Per la tua pubblicità chiama il n° 051. 606.10.70
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EDITORIALE
Ritrovare una Parma davvero sostenibile
TEMPO DI LETTURA:
5 min
di Maddalena Nardi redazione@viveresostenibile.net A Parma io ci sono nata, dalle parti della Cittadella, e ci sono cresciuta studiando Antelami, Correggio e Parmigianino... ma a un certo punto me ne sono venuta via. I miei occhi curiosi avevano bisogno di nuovi orizzonti, le mie gambe avevano fame di strada e le mie braccia cercavano nuovi amici da abbracciare. 12 anni fa è stata Bologna ad accogliermi e a fine 2013 è lì che abbiamo fatto nascere VIVERE SOSTENIBILE, un progetto mediatico in cui far incontrare privati consapevoli, le associazioni ambientaliste e di benessere di cui facciamo parte, le amministrazioni più illuminate, i commercianti e le aziende che della sostenibilità hanno fatto un vanto. A Parma molta strada è stata fatta in questi ultimi anni: 2 edizioni del Parma Etica Festival hanno attirato migliaia di persone da tutta Italia, hanno diffuso lo stile di vita vegan come scelta consapevole, gustosa e possibile. Tornando a Parma dopo tutti questi anni proprio per frequentare l'evento, l'ho davvero ri-scoperta ed è sempre bellissima, oltre che profondamente sostenibile! Negli scorsi mesi è stato importante e speciale passare un po' di giorni “di qua e di là dall'acqua”, come si dice... per le strade a curiosare, ma anche nei paesi della bassa o su per le colline più verdi e selvagge. Potere fare l'edizione trimestrale (sarà mensile prima o poi!? Dipende anche da voi, cari lettori!) di VIVERE SOSTENIBILE a PARMA è per me una gioia immensa. Scoprire, per esempio, quanto l'attenzione per il biologico sia diffusa sul territorio a partire dalle realtà agricole, ma anche
quanto sia a portata di mano nei bar del centro, nelle realtà di cura e benessere della persona, come nella ristorazione e nella vendita al dettaglio. Ed è stato bello e importante sentirsi raccontare storie sorprendenti come quella di Alessandro (Bagaj, vedi pag. 3), di Luca (TANK U Design, vedi pag. 16) o di Anna (Ape genuina, vedi pag. 17) che alla crisi di cui tutti parlano, hanno reagito riprendendosi il gusto del tempo, dell'incontro, attivando una creatività davvero speciale, allegra e contagiosa! Beh, tutto questo mi rende particolarmente felice, ve lo devo dire, e sono certa che nelle pagine di VIVERE SOSTENIBILE a PARMA ognuno di voi potrà trovare, di numero in numero, qualcosa da conservare, che sia una ricetta sana, la recensione di un libro o l'indirizzo di un centro di benessere che usa prodotti naturali. Spero troverete stimoli e suggestioni per ampliare la vostra attenzione alla sostenibilità, che è una scelta consapevole di vita prima che una parola spesso inflazionata. Per arrivare a pensare globale, ma con un forte agire locale. Per realizzare un nuovo modello di vita più consapevole e rispettoso di noi tutti e dell’ambiente che ci circonda, coinvolgendo sempre più la comunità tutta, divulgando i temi legati alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, nella certezza che “la genialità” che nasce dall’incontro e dalla condivisione, possa gettare le basi per una vita migliore. Troverete il mensile Vivere Sostenibile a Parma, tabloid free-press, in negozi da noi selezionati, ma anche in eventi, mercatini contadini, nelle biblioteche e nelle cassette dei vostri GAS: sfogliatelo e diffondetelo! Veniteci a trovare anche sul portale www.viveresostenibile.net, che ospita tutte le edizioni del progetto e il nostro mini-sito (www.parma.viveresostenibile.net). Parlando di edizione digitale, sappiate che ogni numero vi può arrivare GRATUITAMENTE nella vostra casella email in versione PDF, basta scrivere una email con riferimento “VS PR” a info@viveresostenibile.net Bene, non mi resta che augurarvi una buona lettura, e che sia un viaggio bellissimo e condiviso, in questa Parma sostenibile! Grazie.
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2 www.parma.viveresostenibile.net
AUTUNNO 2015
PROMUOVI LOW COST
le tue attività e iniziative per associazioni e cooperative sociali che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell'ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali.
Perché aderire al club della coccinella (o di vivere sostenibile)
I vantaggi per chi aderisce
Aderendo al club avrai questi benefici:
1. Promuovere i tuoi eventi, corsi, offerte, nuovi prodotti e/o servizi, iniziative ecc, con la pubblicazione di 4 articoli redazionali da consumarsi nell'arco di 12 mesi dalla sottoscrizione. Requisiti degli articoli: 2000 battute spazi inclusi, foto a colori, titolo, autore e contatti.
• rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile a bologna, sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita! • sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al club; • comparirai agli occhi del cliente o socio come un'impresa o associazione adatta alle sue esigenze e sensibilità; • rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altri operatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campo della sostenibilità e del benessere; • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.
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aderendo con la tua Associazione e/o Cooperativa entro il 31/12/2015 il prezzo di adesione annuale sarà ridotto a (invece di 260 + iva)
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Per aderire, invia ORA una mail a info@viveresostenibile.net con il tuo nome, il nome della tua associazione o cooperativa e il tuo recapito telefonico.
Ti richiameremo per definire la tua adesione.
3. Diventare punto di distribuzione di Vivere Sostenibile cartaceo per 1 anno (con un numero di copie mensili da definire), avere gratis il link diretto al proprio sito web, fidelizzando così i propri soci e clienti e incrementando le visite al proprio negozio e/o sede ed al proprio sito web. 4. Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e materiale promo-commerciale in genere, nelle iniziative, feste, fiere organizzate o partecipate da Vivere Sostenibile e dal club della coccinella. 5. Prezzi convenzionati e particolarmente vantaggiosi per l'eventuale acquisto di spazi pubblicitari e degli altri servizi di Vivere Sostenibile.
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Capo Redazione Maddalena Nardi
direzione@viveresostenibile.net
redazione@viveresostenibile.net
Ufficio Commerciale Arianna Ceccaroni ceccaroni@edibit.com
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Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria,19 - Padova
Grafica e impaginazione: Nanni Morena - Budrio (BO) Redazione: Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO) Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111 www.edibit.com e mail: info@edibit.com
3 modi per dimostrare tutta la tua attenzione verso l'ambiente e la tua comunità Se vuoi proporre temi, esperienze, riflessioni ecc, sugli argomenti e sui valori veicolati da VS, in forma di articoli redazionali, manda una mail a direzione@viveresostenibile.net. Se vuoi distribuire gratuitamente VS Vivere Sostenibile è un “free press” quindi è gratuito per i lettori. Se lavori in un negozio o ristorante BIO, un'associazione o una palestra di attività naturali o olistiche, se ti occupi di benessere o hai un'attività in sintonia con i nostri valori, offri una copia gratuita di VS ai tuoi clienti o soci. Contattaci via mail a info@viveresostenibile.net. Se vuoi sostenere finanziariamente VS: (solo per le persone singole. Per associazioni e cooperative, vedi riquadro “club della coccinella” in questa pagina)
CON UN VERSAMENTO DI ALMENO 25 EURO, diventerai socio dell'associazione comunità sostenibile. Potrai così partecipare alle iniziative dell'associazione (es: corsi), senza più pagare la tessera. Inoltre riceverai in busta a casa: la tessera associativa, la vetrofania per l'auto con la coccinella di VS e 1 copia cartacea di VS. Contattaci via mail a info@viveresostenibile.net Ti risponderemo indicandoti gli estremi bancari al quale fare il versamento.
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Tutti i marchi sono registrati dai rispettivi proprietari Vivere Sostenibile offre esclusivamente un servizio, non riceve tangenti, non effettua commerci, non é responsabile della qualità , veridicità, provenienza delle inserzioni. La redazione si riserva, a suo insindacabile giudizio, di rifiutare un’inserzione. L’editore non risponde di perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione. Gli inserzionisti sono responsabili di quanto da essi dichiarato nelle inserzioni. Vivere Sostenibile si riserva il diritto di rimandare all’uscita successiva gli annunci per mancanza di spazi e declina ogni responsabilità sulla provenienza e la veridicità degli annunci stessi.
Copia per gli abbonati - Valore copia E 0,10 - CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 30/07/2015
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Margherita Bruni Marina Giusti Marinella Mandurino Massimo Giorgini Roberta Puca Simona Caruso
più sostenibili? Condividi i valori promossi da Vivere ➽Sostenibile Ferrara e pensi che vi siano delle affinità con il tuo progetto? piace la sua connotazione locale e ➽vuoiTi rimanere aggiornato sulle pratiche due strade: puoi aderire al Club ➽dellaHaiCoccinella e usufruirai di numerosi
Direttore Responsabile Silvano Ventura
Associato a:
Sei un gruppo, un GAS, un’associa➽zione, un circolo che promuove pratiche
eco-compatibili della tua zona?
Via F. santi, 4 - 40055 cAstenAso (bo) tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111 supplemento a Vivere sostenibile n. 20 settembre 2015
Francesco Barbieri Francesco Gardini Germano Rossi Giovanni Santandrea Lisa Bortolotti Maddalena Nardi
O RGANO U FFICIALE AssociAzione itAliAnA comunità sostenibili
2. Pubblicare 4 annunci economici all'anno, nella pagina annunci di Vivere Sostenibile. Per vendere/acquistare, collaborare, proporre , ecc.
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Aldo Caffagnini Annamaria Maioli Annamaria Bortolotti Chiara Ceci Elisa Cardinali Francesca Cappellaro
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Veronica Ventura Vincenzo Bianco
vantaggi (vedi box a fianco). Altrimenti, se desideri semplicemente ricevere e diffondere, presso i tuoi associati, le copie cartacee di ogni uscita mensile, puoi sostenerci ABBONANDOTI! Potrai, così, ritirare, ogni mese, ➽presso la sede o il ritrovo del tuo gruppo o associazione, le copie cartacee di Vivere Sostenibile Ferrara. Inoltre, potrai fruire di uno spazio, da utilizzare nell’arco dei 12 mesi, per descrivere chi siete e cosa fate, e per dare visibilità ad iniziative ed eventi da voi organizzati! informazioni sulle mo➽dalitàPerdimaggiori adesione, manda una mail a: info@viveresostenibile.net o chiama il 335 718 7453. Sostenere il progetto
Vivere Sostenibile
indica la tua volontà e passione ad impegnarti personalmente, ogni giorno, per realizzare e condividere un nuovo modello di vita più consapevole e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. Puoi ricevere ogni mese GRATUITAMENTE alla tua e-mail
“Vivere Sostenibile” in formato sfogliabile on line, facendone richiesta a: info@viveresostenibile.net
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AUTUNNO 2015
Vivere Sostenibile a Parma: il cambiamento passa (anche) da qui
TEMPO DI LETTURA:
3 min
Cosa: VIVERE SOSTENIBILE è un progetto divulgativo nato dai temi Dove: il giornale verrà distribuito in occasione di eventi e manifedella Transizione. Il giornale (cartaceo + web all'indirizzo www.parma.viveresostenibile.net) approfondisce temi legati alla decrescita e alla sostenibilità (ecologia, agricoltura naturale, alimentazione consapevole, energie alternative, animali, riuso e riciclo, famiglia ed educazione, innovazione sociale, benessere corpo & mente, ecc), promuovendone i valori all’interno della comunità. Il progetto é nato un anno e mezzo fa a Bologna ed ha riscosso un vero e proprio boom di consensi, autorevolezza e diffusione.
stazioni locali legate ai temi della sostenibilità, nei mercatini contadini, presso biblioteche comunali, negozi biologici, centri olistici, associazioni culturali e di promozione sociale, GAS e agriturismi che sostengono il progetto.
Chi: il magazine è rivolto ad un lettore che vuole essere informato
delle iniziative e delle attività virtuose e sostenibili all’interno del proprio territorio; VIVERE SOSTENIBILE promuove le aziende che commercializzano prodotti e servizi che aumentino l’efficienza Perchè: VIVERE SOSTENIBILE nasce dall’idea, dalla volontà e dalla energetica, producano cibo sano, equo e solidale, riducano il conpassione di un gruppo di persone che sono alla ricerca di un nuovo sumo di risorse ambientali. Il giornale è realizzato grazie alla collabomodello di vita più consapevole e rispettoso dell’uomo e del- razione dei tanti volontari che, per lavoro o per hobby, condividono l’ambiente che lo circonda. Come in altre zone d’Italia, anche a la missione e i valori del progetto. Parma il cambiamento è in atto: la rivista ha l’ambizione di coinvolgere sempre più la comunità, diventando una piattaforma d’incontro Come: i lettori potranno ritirare la propria copia omaggio nei diversi attraverso la quale divulgare i temi legati alla sostenibilità ambientale, punti di distribuzione per essere aggiornati circa le attività ecocom- zioni pubblicitarie e gli abbonamenti. Dietro al giornale c'è un'etica patibili sul territorio; ci sarà una bacheca annunci ed un calendario commerciale che mira a selezionare accuratamente i potenziali ineconomica e sociale. eventi. Il giornale basa la propria sostenibilità economica sulle inser- serzionisti e a non sorpassare il 20% degli articoli in pubblicità.
Sviluppo sostenibile: un’agenda per il nostro futuro di Francesca Cappellaro, ricercatrice Ingegneria della Transizione "Sostenibilità" e "sviluppo sostenibile" sono parole sempre più diffuse nel nostro vivere quotidiano. Forse però non tutti conoscono il vero significato di questi concetti. Per poter comprendere appieno cosa si intende per “sviluppo sostenibile”, è bene partire dalle sue origini, ossia dal 1987 quando la Commissione Indipendente sull'Ambiente e lo Sviluppo (World Commission on Environment and Development), presieduta da Gro Harlem Brundtland, dichiarò: “L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro”. L’elemento centrale di questa dichiarazione sta nella necessità di cercare una equità di tipo inter-generazionale: le generazioni future hanno gli stessi diritti di quelle attuali. A questo se vogliamo si può aggiungere il concetto di equità intra-generazionale, cioè all’interno della stessa generazione tutte le persone di diverse realtà politiche, economiche, sociali e geografiche hanno gli stessi diritti. Ma quali sono questi diritti? Lo sviluppo sostenibile mira a garantire per un lungo periodo e in modo inscindibile la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, lo sviluppo economico, il benessere sociale e la buona governance sia a livello locale che globale. Dal 1987 ad oggi la strada compiuta è stata davvero tanta: summit e conferenze internazionali, impegni istituzionali, programmi e strategie mondiali, europee e nazionali hanno focalizzato l’attenzione sulle priorità e le urgenze da affrontare, fornendo anche strumenti e soluzioni pratiche per i governi, le imprese e la società civile. Ma le sfide che ci attendono sono ancora tante e il recente rapporto, emesso il 6 giugno scorso dal Sustainable Development Solutions Network (SDSN) per Ban Ki-Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, ne identifica almeno dieci. Il documento intitolato “An action agenda for sustainable development” rappresenta una vera e propria agenda di lavoro sullo svi-
TEMPO DI LETTURA:
6 min
luppo sostenibile globale. Scopo del report è identificare priorità che contribuiscono alle realizzazione dello sviluppo sostenibile per il periodo 2015-2030. Eliminare la povertà estrema, compresa la fame e sostenere i paesi più bisognosi e vulnerabili. L’obiettivo di conseguire lo sviluppo entro i limiti del pianeta, assicurando modelli di produzione e di consumo sostenibili e aiutando a stabilizzare la popolazione globale entro la metà del secolo. Assicurare l’istruzione e la formazione a tutti i bambini e ai giovani, al fine di essere preparati alle sfide della vita moderna e avere una fonte di sostentamento che consenta una vita dignitosa. Ridurre la povertà relativa e tutte le altre disuguaglianze che causano l’esclusione sociale, con particolare attenzione a prevenire ed eliminare la violenza e lo sfruttamento, specialmente nei confronti di donne e bambini. Raggiungere la salute e il benesserea tutte le età, assicurare che tutte le persone assicurando servizi sanitari di qualità senza eccessivi esborsi finanziari e promuovendo stili di vita sani riguardanti l’alimentazione, l’attività fisica e altre dimensioni, individuali o sociali, relative alla salute. Migliorare i sistemi agricoli, aumentando la prosperità delle aree rurali, l’accesso alle risorse per la produzione alimentare e al contempo ridurre gli impatti ambientali, assicurando la capacità di resilienza al cambiamento climatico. Rendere le città inclusive, produttive e resilienti, sviluppando meccanismi di governance responsabili ed efficaci, basati sulla partecipazione, al fine di supportare una trasformazione urbana rapida ed equa. Frenare il cambiamento climatico indotto dall’uomo e promuovendo l’energia sostenibile per tutti. Preservare gli ecosistemi e la biodiversità assicurando una gestione
efficiente delle acque e delle altre risorse naturali. Trasformare la governance ai fini dello sviluppo sostenibile, garantendo la trasparenza, la responsabilizzazione, l’accesso alle informazioni, la partecipazione, la fine dei paradisi fiscali, e massimizzare gli sforzi per eliminare la corruzione. Le sfide del futuro che ci attende delineano un percorso in cui la sostenibilità è la destinazione. L’impegno a intraprendere questo percorso spetta ad ognuno di noi, nelle piccole azioni di ogni giorno e crescendo nella consapevolezza di ciò che ogni azione può determinare. E’ importante che le azioni intraprese siano tra loro intrinsecamente integrate, quindi lo sviluppo sostenibile ci chiama ad affrontare l’impegno in modo congiunto, piuttosto che individualmente. Il mondo già da tempo dispone di strategie e strumenti necessari per eliminare la povertà estrema in tutte le sue forme e per affrontare le sfide del futuro. Se tutti si mobiliteranno per lo sviluppo sostenibile con obiettivi ambiziosi e in un orizzonte di tempo ben definito, allora si realizzerà un cambiamento rapido, positivo e rilevante grazie a risultati crescenti e a progressi sociali, tecnologici e scientifici senza precedenti.
Mai visto un ciclofabbro scalzo? di Margherita Bruni
Ecco la storia di Alessandro Mercadanti, giovane parmigiano scalzo che si è inventato l'attività del ciclo fabbro Bagaj TEMPO DI LETTURA: 4 min Ci piace la storia di Alessandro, che è fatta di vita, colori, creatività, positività, voglia di fare e di decrescita davvero felice. “Qualche tempo fa, come tutti, la crisi ho cominciato a sentirla anche io, che faccio il fabbro da oltre 18 anni. Allora mi sono messo a disegnare ed ho così creato, con l'ottica di abbandonare la macchina, l'inquinamento e tutti i suoi costi, una bici con un ampio cassone davanti per mettere la spesa. Ci ho messo 5 mesi e quando ho iniziato a usarla ho pensato di trasferire su queste 2 ruote anche la mia attività, facendone un laboratorio itinerante. Dentro al cassone tengo la saldatrice, il flessibile, la cassetta per gli attrezzi. Mi chiamano i privati e collaboro per la manutenzione dell'università. Mi piace plasmare il ferro e la mia vita...”. Alessandro cammina a piedi nudi e ama andare lentamente, ha riscoperto il contatto con le persone, la magia di un sorriso condiviso, incontrarlo è un piacere reale, trasmette entusiasmo ed allegria! "Faccio parte dell'associazione 'Vivere scalzo' con cui - ci dice - organizziamo percorsi tattili per accompagnare le persone alla scoperta delle sensazioni che si provano con i piedi. Due volte a settimana, poi, alleno il gruppo dei 'Mascalzoni in Cittadella', con corsa e camminata a piedi
nudi ed esercizi di corpo libero". L'altra grande passione di Alessandro è quella per la bicicletta. E' cofondatore del gruppo "Critical mass" a Parma, il movimento che organizza grandi biciclettate di gruppo per promuovere la mobilità sostenibile in ambito urbano. Il sogno per il futuro è quello di poter aprire un laboratorio in cui costruire Cargobagaj per tutti: "Me ne hanno già commissionati 8 in Italia - spiega - ci sono Paesi, come la Danimarca, in cui le Cargobike sono molto diffuse. Quando vado in strada tutte le persone sorridono, mentre gli automobilisti suonano il clacson. All'inizio pensavo fossero infastiditi, anche se ho tutte le carte in regola per circolare. Mi sbagliavo: lo fanno per salutare, perché sono contenti". Qualcuno definisce Alessandro un fabbro a impatto zero, qualcuno un ciclorivoluzionario e questo ci piace... ce ne fossero! Alessandro si è inventato un mestiere. O meglio, ha riscoperto un mestiere che è sempre più dimenticato, quello del fabbro, con un occhio di riguardo per l'ambiente, dimostrando un amore immenso per la sua città, Parma. Bagaj è il bagaglio che si porta sulla sua due ruote, ma anche quello
che ha dentro di sé, poichè raccoglie storie e crea gioielli da materiali di recupero: orecchini e collane realizzate con forchette e cucchiai, ma anche lampade. Se lo chiamate a casa vostra potrà eseguire piccoli lavoretti di manutenzione: aggiustare tapparelle o mette mano alle porte... ma soprattutto incentiverete uno stile di vita sostenibile per voi e per gli altri, dove il recupero vince sul consumo e dove il rapporto umano disteso e reale è il vero valore aggiunto! Salutandoci ci sprona a diffondere la sua bella energia: “inventatevi la vostra vita, togliete la ruggine che avete addosso, è possibile e bellissimo, non ve ne pentirete!”
ALiMENtAZioNE CoNSAPEVoLE
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SITI per APPROFONDIRE: www.marinagiusti.it
www.parma.viveresostenibile.net
AUTUNNO 2015
Come disintossicarsi dopo l'estate
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3 min
di Elisa Cardinali, biologa nutrizionista Dopo le vacanze estive spesso la bilancia riserva brutte sorprese a causa delle difficoltà nel seguire una alimentazione bilanciata quando si è lontani da casa, dei numerosi aperitivi, del poco movimento e anche, per gli amanti della vita mondana, per le scarse ore di sonno. Spesso la dieta post-vacanza è sottovalutata, ma è fondamentale se si vuole evitare che gli eccessi vacanzieri si “sedimentino” su cosce e glutei. Per tornare in forma è necessario intraprendere un regime alimentare equilibrato che prevede piatti leggeri a base di insalate, legumi, verdure e frutta evitando alcol, caffè e zuccheri, ovvero tutti quegli alimenti che fanno lavorare molto sia i reni che il fegato. Per disintossicare quest’ultimo si possono anche sfruttare le proprietà di alcune piante che aiutano a eliminare le tossine accumulate in questo periodo. La pianta che per eccellenza viene classificata tra i rimedi epatici è il carciofo che contiene un principio attivo chiamato “cinarina” che stimola sia la produzione della bile che l’attività intestinale. Inoltre aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e i trigliceridi ed ha un ottima azione ipoglicemizzante per la presenza dell’inulina. Tra i minerali trattiene elevate quantità di potassio dal terreno su cui cresce, per cui esercita una efficace azione diuretica e combatte la ritenzione dei liquidi.
Ancora più specifico per disintossicare un fegato ingrossato dai drink serali è il cardo mariano, una pianta che svolge una funzione sia epatoprotettiva che antiossidante. Numerosi studi hanno dimostrato che, grazie alla presenza di una sostanza chiamata “silimarina”, provoca un netta riduzione delle transaminasi. Attenzione però a non abbinarla al carciofo: pare infatti che i suoi principi attivi vengano indeboliti. Ottimo invece il mix con il rosmarino che difende il fegato da molte sostanze tossiche, comprese quelle contenute in alcuni farmaci, ostacola il calo del glicogeno epatico e la riduzione della glutatione-S-tranferasi, un enzima fondamentale per produrre i preziosi antiossidanti. Anche la classica cicoria da tavola presente in numerose varietà, consumata sia cruda in insalata che lessata, è “amica” del fegato: ha una azione coleretica e colagoga, ed inoltre, con il suo effetto debolmente lassativo, combatte le costipazioni in modo dolce. Infine il tarassaco, consumato soprattutto sotto forma di decotto prima dei pasti, ha una azione drenante sia sul fegato, che risulta più attivo, che su tutto l’organismo in quanto aiuta anche a combattere problemi come dermatiti, acne, psoriasi, eczemi e a ridurre la cellulite.
diritti a menù speciali nelle Locale storico di Parma si veste di VEGAN! di Vincenzo Bianco : 3 min mense scolastiche
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2 min
TEMPO DI LETTURA
di Simona Caruso, Avv. e Pres. Giostra dei Diritti La Giostra dei Diritti è un'associazione di promozione sociale, senza fini di lucro, operante prevalentemente nel territorio di Parma e provincia, avente, tra gli altri, come scopo lo sviluppo della personalità umana in tutte le sue espressioni e la rimozione degli ostacoli che impediscono la tutela dei diritti. Il Centro Studi della Giostra ha riscontrato la difficoltà per alcuni genitori nell'ottenere pasti vegani nelle mense scolastiche per i propri figli. Il Comune di Parma ha recepito le linee strategiche per la ristorazione scolastica dell'Emilia Romagna, le quali risultano pregiudizievoli nei confronti dei bimbi e ragazzi vegani e in contrasto con quanto previsto dalle Linee di indirizzo nazionale, emanate un anno dopo rispetto a quelle della Regione Emilia Romagna. Per tale motivo la Giostra dei Diritti, a seguito di diverse segnalazioni, intende inviare una diffida alla Regione Emilia Romagna affinchè provveda ad aggiornare le proprie linee strategiche per la ristorazione scolastica. In particolare si chiede di modificare il documento del Servizio Sanitario Regionale, nella parte in cui riporta: “Dieta vegetariana o simile. Considerando le perplessità presenti in letteratura circa l’opportunità di offrire una dieta vegetariana e/o vegana in età evolutiva si ritiene di dover sconsigliare queste diete e si consiglia di valutare l’accettazione o meno delle singole richieste previa: richiesta sottoscritta da entrambi i genitori; sottoscrizione di un consenso informato da parte di entrambi i genitori”. Tale dicitura risulta in assoluto contrasto con le Linee di indirizzo nazionale, approvate dalla conferenza Stato-regioni e quindi anche dalla stessa Regione Emilia Romagna che, invece, prevedono: “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”. Si richiede, dunque, di provvedere al necessario aggiornamento delle linee strategiche menzionate, adeguandole ai principi più moderni della sana alimentazione e alle direttive del Ministero della Salute e della Comunità Europea. Per dare forza alla richiesta verranno allegate le firme dei cittadini che intendono sostenere la summenzionata diffida. Sarà possibile raccogliere le firme in diversi punti della città segnalati sul sito www.lagiostradeidiritti.org. "La Giostra dei diritti" Associazione di promozione sociale tel: 0521-1855116 - fax: 0521-1854561 e-mail: lagiostradeidiritti@gmail.com www.lagiostradeidiritti.org
Il noto Circolo Arci McQueen, collocato in strada Fontanini 122 a Gaione (PR), approfittando del periodo estivo si è rinnovato e ha deciso di riaprire con una proposta alimentare totalmente etica e cruelty free. Sempre più spesso il desiderio, per chi ha deciso di abbracciare un certo stile di vita, è di portare la sua visione sostenibile del mondo anche nella dimensione lavorativa. Il McQueen era un locale vegan friendly dall'autunno 2012, ma con il rinnovamento ho deciso di realizzare finalmente il mio sogno: aprire un luogo dove gustare una buona varietà di piatti vegan con porzioni adeguate a prezzi economici e dove poter ascoltare buona musica sorseggiando birra di qualità. L’offerta è davvero ampia e per tutti i palati. Nell’ampio locale, dotato di saloni interni e un fresco plateatico esterno, si possono gustare i famosi burger del Parma Etica festival, hot dog, piadine e panini di affettato vegan ma anche piatti completi. Un luogo di ritrovo per ogni età, dove poter assistere a concerti dal vivo, DJ set e organizzare le proprie feste di compleanno, di laurea... insomma un locale per ogni evento! Aperto mercoledì, giovedì e domenica dalle 17 all'1, venerdì dalle 17 alle 03 e sabato dalle 18 alle 03. “Circolo Arci McQueen” a Gaione (PR), Strada Fontanini N. 122 tel: 3703054915
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torniamo a gustare frutta e verdura di stagione: in autunno …
Patate: fonte di carboidrati, sono facilmente digeribili e forniscono energia immediata; contengono molti sali minerali tra cui fosforo, calcio, sodio, magnesio, ferro e potassio, molto utile in caso di ipertensione. Pochi sanno che le patate sono un’ottima fonte di vitamina C; se cotte in maniera leggera, hanno anche effetto depurativo e aiutano a combattere la ritenzione idrica. Se biologiche o autoprodotte in modo naturale è consigliato lavarle accuratamente e mangiarle con la buccia, parte che contiene tantissime sostanze con proprietà nutritive e curative! Altre verdure di stagione: aglio, barbabietole, bietole, carote, cavoli, cetrioli, cicoria, fagioli, fagiolini, granoturco, insalate, lenticchie, melanzane, pomodori, piselli, peperoni, radicchio, rape, sedano, spinaci, zucchine e zucche.
Susine: ricche di acqua e sali minerali: fosforo, calcio, magnesio ma soprattutto potassio, che è in grado di riequilibrare la quantità di sodio nell’organismo andando a contrastare la ritenzione idrica dei tessuti. Contengono le vitamine B1, B2 e C, che migliorano l’assorbimento del ferro, e racchiudono molte sostanze ad azione antiossidante, polifenoli e flavonoidi, che contrastano l’invecchiamento cellulare. Hanno un buon contenuto di fibre, che aiutano la regolazione intestinale, e di fruttosio che conferisce loro proprietà toniche, energetiche e depurative. Grazie alla vitamina A dona benefici alle unghie, ai capelli e alla pelle, rallentandone l’invecchiamento. Altri frutti di stagione: castagne, fichi, lamponi, limoni, mandorle, mirtilli, mele, meloni, more, nespole, noci, nocciole, pere, pesche, uva. Ottobre è il mese ideale per la preparazione e conservazione del succo d’uva e di mele.
SITI per APPROFONDIRE: www.fornoducale.it www.puntoverdepr.it
ALiMENtAZioNE CoNSAPEVoLE
Partendo dalle migliori farine biologiche, ogni giorno nel Forno ducale si rinnova un piccolo miracolo di creazione E' stato bello avventurarsi in Vicolo Santa Caterina, piccola traversa di Via Bixio, e andare a trovare Rita al Forno Ducale, piccolo locale Oltretorrente specializzato in prodotti bio e veg. “Mi chiedi i nostri segreti? Qualità delle materie prime bio - dice Rita - e passione per il nostro lavoro che permette all’energia di fluire e far “crescere” il Pane. Lo facciamo in questo piccolo forno dal 1988! E’ proprio da questi presupposti e da pochissimi e semplici ingredienti che prende vita il nostro Pane biologico con pasta madre.” Nasce così la vasta gamma di ottimi pani bio del Forno Ducale, che potete scegliere di tantissime tipologie: • Farro integrale • Kamut integrale • Multicereali • Multicereali con semi e fiocchi d’avena (il mitico “Panfiocco“) • Grano duro italiano – sen. Cappelli • Triticum Monococcum “Enkir” (il grano più antico dell’umanità). • Grano tenero integrale • Grano tenero integrale con semi di lino • Grano tenero integrale con semi di sesamo • Grano tenero integrale con semi di girasole • Grano tenero integrale con semi di zucca
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• Grano tenero semi-integrale • Grano tenero semi-integrale al riso • Grano tenero semi-integrale alla zucca • Grano tenero bianco Oltre al pane e agli altri prodotti da forno, il Forno Ducale è specializzato nella realizzazione di prodotti di gastronomia naturale, per diete vegane e vegetariane. Ogni giorno puoi scegliere il tuo piatto unico composto da cereali, legumi, verdure, tofu, seitan. Un pasto completo, leggero ed equilibrato. Tutto biologico! Non mancano i dolci: “nel corso di questi 26 anni - dice Rita - siamo riusciti a perfezionare le nostre ricette per creare deliziosi dolci vegani che non utilizzano zucchero, burro, uova e latte. Anche per i nostri dolci utilizziamo esclusivamente ingredienti Biologici certificati.”
A Parma il bio si trova al Punto Verde a cura della Redazione Sono trascorsi trent’anni da quando “il Punto Verde” di Via Costituente, 35, in pieno Oltretorrente di Parma ha aperto la propria attività segnalandosi come uno dei primissimi centri di alimentazione biologica della città... Erano anni in cui il biologico, il macrobiotico e il vegetariano, non solo non erano conosciuti, ma erano guardati con una punta di sarcasmo e di diffidenza. Furono la tenacia e la convinzione che spinsero Giorgia e Giorgio a tener duro nei primi difficili anni, spinti dal proposito di rompere quello zoccolo duro di ignoranza mista a pregiudizio. Le levataccie ogni mattina per recarsi dall’agricoltore ad acquistare prodotti biologici certificati ha poi gratificato Giorgia e Giorgio grazie anche ad un aumento della coscienza collettiva oltre ad una maggior educazione alimentare diffusa. Il Punto Verde diventava quindi un centro di riferimento di tutti coloro che volevano consumare e conoscere prodotti biologici e biodinamici certificati. Grazie anche alla serietà e competenza dei loro fondatori, in questo centro possiamo trovare la disponibilità nel consigliare il prodotto che meglio si addice alle singole esigenze. Per Giorgia è stata una scelta di vita nata dalla consapevolezza che tutto non ruota intorno all’uomo, ma che anch’egli fa parte di un ecosistema che va rispettato, conservato e amato. Il prodotto Biologico è un prodotto “Vitale” e non contaminato da agenti chimici e pratiche di conservazione contro natura Oggi al Punto Verde troviamo dai semplicI cereali in chicchi a pasti completi compresi di dolce, vino, frutta e verdura anche a Km 0 con la cer-
Jaki - Cafè & Cucina Naturale
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tezza che tutti sia sano e naturale, in una parola biologico. Il Punto Verde è il negozio bio certificato ICEA. Giorgia vi aspetta dal lunedì al sabato: 8.30 - 13.00 e 15.30 - 19.30 in Via Costituente, 35 – Parma. Parcheggio riservato.
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di Chiara Ceci e Francesco Gardini Nella Cucina Naturale, Sapori antichi e Saperi moderni, si incontrano, si riconoscono, si combinano, si mescolano, si accostano per gusto, per colore, per contrasto creando sempre armonia e soddisfazione. Ciò avviene in natura così come nella nostra cucina. I sapori antichi ci sono sempre stati, la Terra ce li dona; con i saperi moderni li abbiamo recuperati e valorizzati. Abbiamo imparato il rispetto del ciclo delle stagioni e delle colture. Abbiamo imparato ad aspettare i ritmi e i tempi di prodotti che troviamo vicino a noi. Abbiamo capito la ricchezza della diversità e delle varietà, l’importanza delle tecniche di preparazione e di cottura per mantenere tutte le proprietà e il gusto degli ingredienti. Jaki, creato a “quattro mani” da Chiara e Francesco, è tutto questo e non è solo caffetteria e cucina naturale; è sala mostre ed esposizioni; è live music, compleanni e feste di laurea; è corsi di cucina, preparazioni dolci su commissione, asporto e cucina a domicilio. Tutto in un ambiente sobrio dallo stile vagamente vintage, fatto di colori e materiali che riportano al calore.
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AUTUNNO 2015
di Maddalena Nardi
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Un luogo “accogliente” dove poter rallentare e rilassarsi. Il Jaki lo trovate a Parma in Strada Aurelio Saffi 78 (angolo Via Emilio Casa). Info e prenotazioni 339.4798020, info@jakicafe.it www.jakicafe.it - Facebook: Jaki
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BENESSERE CoRPo E MENtE
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AUTUNNO 2015
Lo studio Grounding: il punto di riferimento per la Bioenergetica a Parma di Veronica Ventura Grounding è uno studio di psicoterapia, counseling e discipline che mirano ad armonizzare ed integrare mente e corpo. La parola Grounding, letteralmente “essere radicati al suolo” è alla base della teoria bioenergetica. Solo con un saldo contatto con la terra e quindi con la nostra realtà corporea possiamo muoverci con autenticità ed essere consapevoli, padroni di noi stessi e capaci di esprimerci e aprirci al mondo: il nostro approccio deriva prevalentemente da questa teoria e le altre discipline che proponiamo hanno in comune la matrice olistica di ricerca del benessere psicofisico e di una maggiore consapevolezza di sé. Uno degli obiettivi dell’Analisi Bioenergetica è proprio quello di ampliare la respirazione nel paziente, cominciando dal fargli percepire quanto la sua respirazione naturale sia limitata da tensioni croniche nel suo organismo. Secondo Lowen i bambini imparano molto presto a reprimere le emozioni spiacevoli trattenendo la respirazione e, se questo meccanismo di difesa diventa abituale, si instaurano nel corpo delle tensioni croniche che limitano la respirazione e la percezione delle emozioni, soprattutto di quelle contenute nella pancia. Ampliando la respirazione con precise tecniche terapeutiche si ottiene che l’organismo dispone di maggiore energia e che il soggetto comincia a tornare in contatto con le emozioni represse potendo così integrarle all’interno della propria personalità.
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Le classi di esercizi bioenergetici aiutano a combattere lo stress e ad aumentare il proprio livello di benessere. Richiamando i principi base dell’Analisi Bioenergetica di Lowen, ossia GROUNDING, RESPIRO, MOVIMENTO e SUONO, gli esercizi aiutano ad entrare in contatto con le proprie tensioni muscolari croniche. Sono un modo semplice ed efficace per combattere lo stress, per entrare in contatto con le proprie tensioni muscolari croniche e per aumentare il proprio senso di benessere e la consapevolezza del proprio corpo. La classe di esercizi bioenergetici vuole essere, pertanto, uno spazio settimanale dedicato al contatto con il proprio corpo, all’ascolto delle proprie sensazioni e un momento per concedersi il piacere di dare attenzione esclusivamente a se stessi. All’interno di Grounding opera un gruppo di professionisti tra cui psicologi, psicoterapeuti, counselor e conduttori di classi di esercizi bioenergetici, affiliati alla S.I.A.B. (Società Italiana Analisi Bioenergetica), oltre a figure specializzate in terapie naturali e discipline psico corporee tra le quali yoga e meditazione. “La chiave della salute è vivere pienamente la vita del corpo. Significa che il sentire è più importante del fare, essere liberi più importante che essere ricchi e che il presente è sempre più importante del futuro”. A. Lowen
Studio Grounding Largo Bucciarelli Ducci 1/a (Angolo Via Traversetolo/Via Budellungo) – Parma tel. 0521-469119 sito web: www.studiogrounding.it
Perché scegliere di fare un percorso di crescita personale? di Germano Rossi Le antiche culture raccontavano tutte una sola storia: la storia del viaggio, della discesa, piena d’avventura e smarrimento, dell’Anima nel mondo e del suo successivo, periglioso, ritorno verso casa: verso se stessa! La nostra cultura moderna e contemporanea con la sua tendenza pragmatica e riduzionista ha mutilato il racconto ed ha, per lungo tempo, perso il senso della circolarità di questo mitico viaggio; inducendoci a pensare ad un percorso lineare con un fine, uno ed unico, il mondo inanimato. La rimozione dell’Anima da questa danza universale ci ha portati ad una percezione monca e senza ritmo delle cose e di noi stessi, una percezione patologica e squilibrata del tutto, che non ci aiuta a comprendere le nostre esigenze e a trovare la motivazione e il coraggio per manifestarle nella realtà circostante. Senza il fondamento dell’Anima, senza il nutrimento delle nostre profonde radici, la nostra pianta non trova il senso della sua Preziosa Fioritura e spesso si ammala e appassisce.
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Il mondo si ammala e appassisce! Per recuperare il nostro ritmo sacro, per recuperare l’Anima, ecco che diventa essenziale rieducarci all’ascolto, alla curiosità ed alla Cura per noi stessi. Torna essenziale che ci concediamo di dedicare tempo ed energia all’Essere: al non fare, al sederci e così riabituarci a camminarci dentro, nel nostro mitico labirinto interiore. Quello che io amo chiamare un Viaggio di RiConoscenza, indispensabile per tornare a familiarizzare con la nostra essenza indefinita e misteriosa, con i suoi profondissimi silenzi riequilibranti e la sua enorme potenza creativa e curativa; per andare oltre i limiti tracciati dalla nostra identità biografica, con le sue paure armate di giudizi e pregiudizi ereditati: perlopiù dalla nostra famiglia e dalla cultura di riferimento. Un viaggio per poter tornare a scorgere nuovi/antichi orizzonti oltre quell’immagine del mondo che la nostra personalità egoica chiama
inceneritore, i medici chiamano Parma. il 24 settembre convegno al teatro Al Parco di Francesco Barbieri “A dispetto del grande affetto che noi abbiamo per i nostri bambini e della grande retorica della nostra società sul valore dell’infanzia, la società è riluttante a sviluppare quanto necessario per proteggere i bambini dai rischi ambientali”. (Bruce P. Lanphear Children’s Environmental Health Center, Usa October 2006) E' difficile trovare parole migliori per descrivere la società attuale, anche quella di Parma. La capitale della food valley è stata al centro in questi anni di una snervante battaglia contro l'insediamento di un inceneritore, a favore di alternative rispettose di ambiente, salute e future generazioni. Manifestazioni, fiaccolate, serate divulgative, pagine di giornale, film, viaggi, concerti, teatri cinema, raccolta di firme, la presenza di personaggi designati dal Time “eroi dell'ambiente”. Una grande mole di lavoro che si è scontrata con una muraglia impenetrabile e insensibile. Nel settembre 2010 oltre sessanta medici, tra cui figure di fama mondiale, inviarono a tutte le autorità cittadine un messaggio, per sollecitare uno stop alla costruzione del camino: “oltre ad essere molto pericolosi per la salute, tali impianti producono ceneri pesanti e scorie tossiche comunque da smaltire; contribuiscono al riscaldamento globale; impediscono la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, poiché una volta che questi impianti costosissimi sono stati costruiti, i gestori vogliono avere garantita una sorgente continua di rifiuti per alimentarli”.
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L'appello fu presentato durante una affollata serata all'Auditorium Paganini, davanti a oltre 800 persone e con la presenza di biologi, pediatri e oncologi di fama internazionale. Giuseppe Masera, considerato il padre dell'Oncoematologia pediatrica in Italia, concluse la serata con una citazione, affilata come una lama che ancora oggi trafigge le nostre coscienze: “Non è mai successo che i padri cercassero di mangiarsi il mondo, rubandolo ai loro figli”. A distanza di cinque anni, l'inceneritore è acceso, ma non per questo possiamo cedere alla rassegnazione. Oggi niente è più come allora. Parma è balzata dal 46% al 70% di raccolta differenziata, ha da poco introdotto la tariffazione puntuale che premierà i cittadini più virtuosi e ha esteso la raccolta porta a porta a tutta la città, eliminando tutti i cassonetti dalle strade. Il 24 settembre alle ore 21, presso il Teatro al Parco, i medici chiameranno ancora una volta Parma. Sarà presente il sindaco Federico Pizzarotti e l'amministrazione comunale. L'invio è rivolto a tutta la cittadinanza. Urge sviluppare quanto necessario per proteggere i bambini da tutti i rischi ambientali che corrono.
casa, ma che per la nostra anima in fioritura spesso diventa un’angusta prigione. Dopo aver passato tutta la mia vita a camminarmi dentro e gli ultimi vent’anni ad assistere gli altri nel loro cammino, nelle mie vesti di Naturopata e Counseler Olistico e Transpersonale, sono tranquillo nell’affermare che non c’è lavoro e viaggio più essenziale e prezioso del lavoro di crescita personale: quel lavoro del “fare anima” che, solo, ci può regalare la consapevolezza del senso del mondo e di noi stessi. Germano Rossi Counseling olistico transpersonale Massaggi energetici antistress Body work Tel 340-7618299 mail: nakimano@libero.it
Meditazione: la via per la felicità di Silo Pittureri, insegnante e praticante di meditazione TEMPO DI LETTURA: 2
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Quando si parla di meditazione la prima cosa che ci viene in mente è legata allo stereotipo che vede nel meditatore un asceta. Seduto in una bella quanto scomoda posizione, impegnato in un’attività che lo conduce a uno stato di isolamento, impermeabile alle vicende della vita. Il presonaggio è quanto meno sereno nel guardarsi l’ombelico, magari con occhi a mandorla e avvolto da nuvole d’incenso. Nulla di più sbagliato! Il meditatore è un ricercatore e come tale è focalizzato nel cogliere tutto ciò che la vita, istante per istante, propone. Così radicato nel presente da non venire distratto da un ipotetico futuro o dal ricordo del passato. Tutto ciò per cercare una vera felicità, che non risiede negli oggetti di cui ci circondiamo, nelle persone con cui entriamo in relazione o negli eventi che quotidianamente ci si propongono. Così come il bello è negli occhi di chi guarda, la felicità è nella mente di chi la contempla. La si ottiene attraverso un addestramento mentale che porta, gradualmente, a godere di quello che c’è per quello che è. Così il meditatore è colui che si addestra nel vivere pienamente la propria esistenza, radicato nel presente, pienamente consapevole. Emancipato dalle afflizioni di una vita immaginaria e felice per una vita vissuta pienamente.
SITI per APPROFONDIRE: www.spaziogrisu.org
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AUTUNNO 2015
Emporio Natura: la cosmesi bio a Parma è qui! di Roberta Puca Una delle prime BioProfumerie nate in Italia, tanti anni fa... quando parlando di "bio" si faceva riferimento solo al cibo! Nel nostro negozio, situato nel cuore dell'Oltretorrente di Parma, proponiamo cosmetici, accuratamente selezionati, naturalmente privi di chimica di sintesi, più veri, più etici, più responsabili e rispettosi della nostra pelle e dell'ambiente, adatti anche ai Vegani: collaboriamo con importanti aziende qualificate nel campo della cosmesi eco-bio italiana e internazionale! Abbiamo abituato i nostri clienti a comprendere che un buon cosmetico eco-bio può anche essere eco-nomico, differentemente da ciò che si può pensare! Con gli anni siamo diventati noi stessi dei produttori di una linea a nostro marchio "Emporio Natura", nata dalla nostra passione ed esperienza, creata pensando alle esigenze della vostra pelle: utilizziamo principalmente estratti da piante fresche da coltivazione biologica e/o raccolta spontanea delle noste zone, prodotti in un laboratorio erboristico artigianale a pochi passi da Parma. Consapevoli che solo una corretta informazione può generare una reale presa di coscienza, negli anni abbiamo creato e sostenuto numerosissimi eventi di divulgazione su tematiche di consapevolezza cosmetica e impatto ambientale.
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Siamo onorati di aver collaborato con l'Associazione Internazionale SLOW COSMETIQUE per la creazione di un importante evento informativo sulla cosmesi naturale. Adesso "Emporio Natura" è anche un e-commerce, per rispondere alle esigenze dei nostri clienti, affezionati ai nostri prodotti e al servizio offerto: spediamo in tutta Italia, ma diamo anche la possibilità di effettuare un ordine e di ritirarlo direttamente in negozio.
Vi aspettiamo in Strada Bixio n°70 a Parma oppure visitate il nostro sito www.bioemporionatura.it o la nostra pagina Facebook “Bioprofumeria Emporio Natura”.
Personalità Hair Style: dove l'Ajurveda indirizza la cura del capello
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di Maddalena Nardi Io non so voi come la vivete, ma per me andarmi a tagliare i capelli non è mai stato un appuntamento imperdibile... troppe chiacchiere, troppa musica alta, attese, phon rumorosi e spesso consigli impraticabili. Mi riduco sempre un po' all'ultimo, quando io, che ho i capelli corti, non li sopporto più perchè hanno quella lunghezza che fatico ancor di più a gestire nel quotidiano. Che voi siate un po' pazze come me o che amiate prendervi cura della vostra acconciatura, frequentare Morgan & Dany di Personalità Hair Style in Via Luigi Vigotti, 4 a Parma, sarà un piacere vero! L'accoglienza, in un ambiente studiato in ogni dettaglio, lo studio delle tue specificità, una musica che ti accompagna in questo tempo che sembra un regalo fin da subito, una coccola che ci si concede: tutto fuorchè quello che avevo sempre provato presso altri parrucchieri. E infatti questo è molto di più ed è condito dalla estrema professionalità dei titolari: Dany più dedicata ai trattamenti con oli essenziali e ai massaggi e Morgan che cura l'hair stylist, il make up e il total look, spiegandoti ogni passaggio e i motivi della scelta del taglio migliore per te. Insomma: un'esperienza totale che mi ha piacevolmente convertita in un'attenta ragazza che cura i propri capelli affidandosi ad esperti del settore che sempre mi sanno consigliare e stupire, oltre a farmi più bella!
Ma come fanno? Il salone Personalità Hair Style operativo dal 2000, è impostato su una filosofia basata su bellezza, benessere e medicina Ajurvedica “Jurvedha Natural Philosofy”, per dare miglioramenti ai capelli dei clienti, utilizzando prodotti organici, nutritivi a base di oli essenziali puri e tecniche di massaggio garantendo un equilibrio di salute e benessere. Da Personalità Hair Style, grazie alle varie conoscenze acquisite nel settore della Tricologia e dermo scientifico, si svolgono consulenze mirate al risolvimento di qualsiasi enestetismo cutaneo (seborrea, dermatiti, alopecia, diradamento, caduta, pediculosi) e dei capelli (sfibrati, spezzati, aridi e trattati chimicamente).
Una vera e propria Spa del capello, dove troverete benessere, riequilibrio, rigenero della mente, della cute e dei vostri capelli con consulenza personalizzata con microcamera, trattamenti specifici e stimolazioni localizzate personalizzate, il tutto accompagnato da degustazioni di ottime tisane erboristiche naturali. Partendo da un capello sano e da un ritrovato equilibrio della cute, Morgan ti aiuta poi a realizzare un look rinnovato e unico. In mezzo alla sala si trova il bancone del “color bar”, in cui i colori - totalmente privi di ammoniaca e ricchi di principi attivi naturali - vengono preparati come cocktail davanti ai clienti. Possiamo concludere il nostro percorso nell’area stilistica. Esaltare il viso, i lineamenti e il sorriso nel rispetto dei cromatismi del volto e dell’occasione d’uso è possibile grazie ai prodotti della linea Morgan Visioli Make-up, una nuova interpretazione del fascino e dell’espressività.
“Come il camminare permette di osservare meglio la natura, allo stesso tempo permette di capire meglio gli uomini.” Émeric Fisset
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ASSoCiAZioNE PARMA EtiCA
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AUTUNNO 2015
Con in bocca un sapore di buono diciamo arrivederci al Parma Etica Festival TEMPO DI LETTURA:
di Germano Rossi
Anche in questo 2015 archiviamo il Parma Etica Festival e ci resta in bocca un sapore buono: un sapore antico di casa, di serene relazioni familiari, di cose gentili, di cibo buono, nutriente e sano, frutto di una scelta consapevole di pace e rispetto verso tutti i nostri fratelli animali non umani; una scelta di gentilezza e riconoscenza nei confronti della natura tutta di cui noi siamo parte integrante, una scelta matura, intelligente e proattiva nei confronti di noi stessi. Ci resta addosso la nostalgica sensazione di un altro mondo possibile: un mondo di relazioni amichevoli e non competitive, di relazioni ludiche e creative, il più possibile basate sul pensiero radicale che tutti siamo soggetti e non oggetti, che tutti siamo preziosi proprio per le nostre infinite specifiche differenze. Differenze che caratterizzandoci non ci dividono ed escludono, ma anzi ci uniscono e integrano, arricchendo la realtà infinitamente complessa di un mondo pieno zeppo di sorprendenti opportunità. Sembra già una ricorrenza tradizionale il Parma Etica Festival, un appuntamento usuale e confortevole per la nostra città: eppure, incredibilmente, siamo solo alla seconda edizione!
Probabilmente quest’anno sono state molte più di 30 mila le persone che sono passate, hanno annusato e gustato il Festival; in questi tre giorni di un giugno 2015 dal tempo matto, dove anche la pazzia del meteo è però un sintomo prezioso, da ascoltare, per comprendere l’urgenza di quel cambiamento emergente che il Festival tenta di ispirare, promuovere e raccontare. Tanta gente di Parma e provincia. Tanta gente da tutta Italia. Un popolo sempre più numeroso di Vegani e Vegetariani, di persone curiose del mondo e di se stesse, che hanno voglia di incontrarsi e mischiarsi e sporcarsi a vicenda, animate dalla volontà di conoscersi e di
avere cura di sé, coscienti che questa cura non può prescindere dalla cura dell’altro da sé! Un popolo di persone che tornano a sentirsi parte di una grande famiglia planetaria: a sentire, come già sapevano sentire molte antiche culture aborigene, che siamo tutti interrelati, che tutti, proprio tutti, facciamo parte di un insieme più vasto, organico e unitario. E’ appena finita la kermesse e già inizia ad insinuarsi la nostalgia e quindi la speranza che il Festival possa rinnovarsi l’anno prossimo; che eventi simili si moltiplichino, e per fortuna sta accadendo, in tutta Italia e nel mondo; che si passi in fretta dall’eccezionalità della rarità alla normalità dell’eccezionalità di questa nuova e antica consapevolezza che tutti noi siamo “Uno insieme” e che solo nell’armonia di questo “insieme” possiamo Vivere e Prosperare. Grazie mille al Parma Etica Festival: grazie mille a tutti i suoi generosi volontari, ai tanti pionieristici espositori cruelty-free, agli alternativi terapisti, ai creativi intrattenitori, ai coraggiosi attivisti e relatori ed a tutte le preziose AnimeAnimali, più o meno sagge, più o meno bambine, che anche solo visitandolo lo animano! Grazie a tutti, vi aspettiamo il 3/4/5 Giugno 2016!
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N° 1 - 2015
storie
Un sindaco contro la cementificazione Intervista con ISABELLA CONTI TEMPO DI LETTURA:
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di Margherita Bruni Nonostante la crisi economica e dell’edilizia, il cemento continua a divorare il suolo, pur in un Paese già così densamente abitato come il nostro.
Durante questo tuo iter di ricerca, che ruolo ha giocato il rapporto con i gruppi locali e i movimenti d’opinione?
I dati italiani sul consumo di suolo sono quanto mai allarmanti. L’ultimo rapporto dell’Ispra rivela che il 7% della superficie italiana – un’area pari a 21 mila chilometri quadrati - sia ormai perso, cioè impermeabilizzato, non più disponibile, a causa della costruzione di edifici ed infrastrutture. Una percentuale pari a quasi il doppio della media europea.
Il contatto di certo non è mancato. Mi sono impegnata per capire quale idea di mondo portassero avanti questi movimenti, cosa spingesse alcune persone a ricoprire delle posizioni anche di rottura. Come sempre, ci si accorge che ci sono quelli che ci credono davvero e quelli che cavalcano strumentalmente dei temi per arrivare a confliggere con degli altri poteri. Ho cercato di accogliere le richieste più realistiche e In Emilia-Romagna, in particolare, si consuma ogni anno il suolo a ritmi intensis- di respingere quelle più utopistiche o meno coerenti. Il confronto in simi, minacciando le risorse naturali ed agricole della regione, con interventi edilizi ogni caso è stato molto utile. massicci e spregiudicati (nonché spesso ingiustificati) e senza una vera consapevolezza della portata del fenomeno e delle sue conseguenze. Il tuo mandato è iniziato in maniera turbolenta. Immagino che ne avrai parlato già dozzine di volte, ma potresti tracE’ un triste monito oggi, il fatto che la precedente giunta regionale avesse assicurato ciarmi un quadro della situazione di Idice dal momento in di sospendere il consumo di suolo mentre nessun provvedimento è poi stato approvato. cui sei diventata sindaco? Ma in questo desolante panorama di assenza di regolamentazione e promesse non C’erano diversi imprenditori e investitori che avevano confidato profonmantenute, qualcuno si è innalzato a difesa del patrimonio naturale della regione damente nella realizzazione di quegli alloggi. L’idea che la politica gli e della legalità, opponendo un secco ‘no’ alla speculazione edilizia. Stiamo parlando avrebbe messo un muro ha indispettito ed indisposto una moltitudine di del comune di San Lazzaro e del suo giovanissimo sindaco, Isabella Conti, avvocato interlocutori, non solo i diretti interessati. 32enne, il cui mandato è iniziato lo scorso Maggio. A dicembre 2014, Isabella si presentava dai Carabinieri di Bologna, racconta loro di aver subìto pressioni e anche Tuttavia, al momento della scadenza delle fideiussioni, mancavano le gauna velata minaccia per essersi opposta a un imponente intervento edilizio nell’area ranzie legali che servono ad un ente pubblico per approvare un intervento agricola di Idice. Il suo caso è finito sotto i riflettori e portato all’attenzione na- del genere. zionale.Vivere Sostenibile l’ha incontrata e intervistata. Questa è la sua storia. Per un sindaco il primo punto da tutelare, imprescindibile, è l’interesse pubblico. Non ci possono essere altre prerogative. E le imprese che dovevano realizzare gli alloggi non davano la garanzia di essere in grado di realizzare le opere pubbliche strettamente connesse a quell’intervento. E’ un aspetto prettamente giuridico: se quelle garanzie ci fossero state, a prescindere dalle mie considerazioni di opportunità o meno di quell’intervento, nulla avrei potuto opporre alle loro richieste. In altri tempi e scenari, la politica poteva pensare di concedere proroghe o deroghe, ma io ho ritenuto necessario, per un intervento così impattante ed imponente, di disporre delle certezze assolute. Al diniego della giunta si sono susseguiti prima consigli per il mio bene, poi delle ingerenze e infine dei comportamenti assolutamente inqualificabili da parte di una serie di soggetti.
A questo punto io immagino che ci siano tante altre storie, di piccoli comuni o amministratori locali che si sono trovati nella tua posizione. Quali appigli gli consiglieresti di cercare? Se ci fosse un amministratore nella mia posizione – e ce ne sono moltissimi – gli direi innanzitutto di sentirci per fare massa critica e sostenerci reciprocamente. Poi gli direi di mantenere la barra dritta sull’interesse pubblico e di affidarsi, quando lo ritiene necessario, alla magistratura ed alle autorità competenti, che nel mio caso sono state assolutamente straordinarie. Perché vedi, non è che il mondo cambia per il lavoro di uno. Il mondo cambia se ciascuno, nel proprio ruolo, fa il proprio dovere. Io ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrare persone che hanno fatto esattamente ciò che il loro dovere richiedeva: la mia vicesindaco, il Nucleo investigativo dei carabinieri, i consiglieri comunali che hanno votato il progetto…
Rimanendo sul pezzo della sostenibilità ambientale e della tutela del paesaggio, che altri progetti stai portando avanti?
In giunta di recente è passato un progetto di riqualificazione del Rio Pollo, che attraversa i nostri parchi; stiamo cercando di favorire l’implementazione degli orti urbani; stiamo mettendo in sicurezza una cava di gesso in zona Ponticella, con il doppio obiettivo di prevenzione delle frane e di Quello del consumo di suolo è stato uno dei cavalli di battaapertura dell’area al pubblico. Più in generale, stiamo progettando interglia della tua campagna elettorale. Come ti sei avvicinata a venti per le aree abbandonate e periferiche della nostra città. Per esempio questo tema, in un certo senso inusuale? Fortunatamente abbiamo avuto dei dirigenti, dei consiglieri e dei tecnici nell’ex area industriale della Cicogna, stiamo lavorando insieme alla Facoraggiosi e seri, per cui questo percorso è arrivato alla decadenza. Ma è coltà di Ingegneria di Bologna per dare vita ad una progettazione che sia Come accade forse nelle situazioni più particolari e significative, è capitato stato un percorso sofferto. Molto. il più possibile identitaria. Perché non c’è solo la questione del consumo per caso. Mi sono trovata a dover gestire un tema molto sofferto per il mio territorio, appunto quello della cementificazione, con la costruzione Pensi che la politica possa ancora dire la sua sulle questioni di suolo, ma anche il tema di quale tipo di architettura e di urbanistica vogliamo porre in essere. dei 582 alloggi di Idice, tema molto controverso e dibattuto anche durante ambientali? E con quali strumenti? il periodo in cui ero consigliere comunale. Da consigliere comunale non Nel corso del mio mandato ho compreso che il senso di appartenenza ed si hanno gli strumenti né gli elementi per comprendere la portata di un Io penso che la politica abbia il dovere di intestarsi una visione del mondo il valore che dai a te stesso è completamente diverso quando sei circondato seria e di renderla possibile attraverso delle previsioni normative coerenti. intervento di quel tipo e le ragioni di fondo che lo avevano ispirato. La politica può fare molto per incentivare interventi di riqualificazione e dalla bellezza e dal decoro, quando il posto dove vivi ti racconta chi sei, a Non appena ho avuto la possibilità di avere accesso a tutti i documenti, ho rigenerazione, come prevedere regimi fiscali agevolati per comuni che ab- chi appartieni, da dove vieni. Credo che noi dobbiamo giocare un ruolo cominciato a rendermi conto di alcune dinamiche di cui prima non potevo biano in previsione interventi di questo tipo. Inoltre può individuare dei molto forte in questo senso, perché in un momento come questo, in cui avere conoscenza. E in quel momento l’unico modo che hai di fare politica regimi premiali per le imprese che hanno il coraggio di investire in inno- c’è un individualismo sfrenato ed un egoismo sociale alle stelle, anche atin modo serio è metterti a studiare. Ed ecco che mi sono messa a studiare. vazione e in progetti edificatori sostenibili. La politica può molto: deve traverso una progettazione saggia si può creare una comunità che sia tale. Prima di diventare sindaco non ero un’appassionata di urbanistica, nella solo crederci. Come hai accolto l’aspetto della sostenibilità della tua vita maniera più assoluta! Ma mi sono resa conto che c’è un collegamento dopo la presa di coscienza derivata dalla tua ricerca sul tema La politica per antonomasia, quella nazionale, raccoglie sestrettissimo tra la storia di una comunità, il suo futuro e l’urbanistica, e del consumo di suolo? condo te le istanze di cui mi hai parlato? Si schiera al fianco anche che la responsabilità di quello che avviene nel disegnare la città è di questi comuni virtuosi di cui dicevamo? una responsabilità tutta politica e tutta del sindaco. Così già nel periodo Voglio cambiare la macchina e prenderne una elettrica. Ho cominciato a elettorale ho capito che si trattava di una delega che avrei voluto assumere Io penso di sì. Ma purtroppo la politica non è solo ideale. Bisogna sapere mettere in atto una serie di accorgimenti nelle mie spese quotidiane. Ho personalmente. che ci sono una serie di gruppi di interesse e stakeholders, tra cui bisogna cominciato a fare più seriamente la mia piccolissima parte, nella speranza che vada a sommarsi a tante altre piccolissime parti. Lo studio approfondito della situazione di Idice, oltre ad aprirmi scenari mediare e compensare. concreti sul caso specifico, mi ha fornito degli elementi e strumenti fon- Ma può esserci una politica lungimirante in grado di indirizzare quelle ri- Ma a livello ancora più profondo, mi sono resa conto che sono tutta qui. damentali per me per sensibilizzarmi e per capire quello che stava avve- sorse e quegli interessi in modo produttivo per la comunità, non in dire- Un tempo ero tante cose: la musica che ascoltavo, i viaggi che facevo, i nendo a livello mondiale ancor prima che locale. E così mi sono convinta zione dei singoli. Si può lavorare insieme per realizzare degli interventi libri che leggevo, gli amici che frequentavo. Adesso sono il marciapiede che la direzione da prendere responsabilmente per il futuro era quella che vadano nella direzione dell’ambiente e della sostenibilità, ma al tempo che non va bene, la zona industriale da riprogettare, il Rio Pollo da riquadella riqualificazione e nel recupero dell’esistente, nella rigenerazione ur- stesso anche in direzione dell’economia, incentivando le imprese virtuose lificare, il teatro che vorrei costruire. bana, nella bonifica di aree inagibili od insalubri. e coraggiose. E’ faticoso, certo, ma entusiasmante.
10 N° 1 - 2015
BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE
lotta allo spreco
Raphael Fellmer: economia del dono e food sharing
TEMPO DI LETTURA:
8 min
di Antonio Amelio, Biella in Transizione
Il gruppo Biellese in Transizione ha da poco avuto modo di ospitare Raphael Fellmer e la sua splendida famiglia. Il ragazzo tedesco, che vive da più di 5 anni senza denaro facendo lo sciopero dei soldi, ha tenuto un workshop dedicato al food sharing. L'esperienza di Raphael è molto profonda e tende a sradicare le logiche di mercato, a favore di un consumo responsabile e senza sprechi; ecco perchè Raphael è un pioniere nella società, tanto quanto una felce, un rovo, o semplicemente una betulla, lo sono nel mondo vegetale; infatti queste piante sono molto resilienti e si adattano a suoli poveri di sostanze nutritive, modificandone il terreno e rendendolo più adatto ad altre specie più esigenti che andranno ad insediarsi in futuro. Nel suo intervento, Raphael ha raccontato la sua esperienza berlinese sul food sharing, un'esperienza forte che oggi a distanza di anni ha maturato una struttura capace di replicarsi in altri Stati (come Austria e Svizzera), senza commettere gli errori che inizialmente Raphael ed i suoi amici hanno commesso. “La quantità di cibo - dice Raphael - che viene ogni anno buttata è enorme, i numeri parlano di 50 kg pro capite e di 12,3 miliardi di euro sprecati ogni anno.” Il food sharing, cioè la sensibilità di condividere il proprio cibo e di metterlo in rete (prima attraverso il passaparola e poi con un sito internet), ha permesso di coinvolgere tante persone in quella che oggi è una vera e propria comunità di oltre 30.00 persone in Germania, di cui solo 1.000 sono berlinesi.
Raphael ha ideato un sistema davvero geniale per il recupero del cibo! Grazie alla collaborazione gratuita di programmatori, consulenti ed esperti del web, usando la piattaforma lebensmittelretten.de dove le persone possono organizzare incontri e recuperare quei prodotti che altrimenti andrebbero a finire nei cassonetti della spazzatura. Raccogliere del cibo che altrimenti andrebbe buttato per ri-immetterlo nel sistema del fabbisogno solidale. Cosa spinge i commercianti a donarvi il loro cibo in avanzo? In Germania le attività commerciali pagano i rifiuti sulla base di quello che producono. Noi chiediamo loro se possiamo prendere i loro avanzi, alleggerendoli da ingenti costi sui rifiuti. Ma questo non prima di aver creato fiducia, che si ottiene solo rispettando i tempi delle consegne concordati. La fiducia e l'empatia sono sicuramente due aspetti molto importanti, su cui si basa il food sharing, senza i quali sarebbe stato impossibile creare una rete cosi forte e resiliente. In questi anni avete avuto casi in cui qualcuno è stato male, con il cibo che proveniva dalla rete? No, nessuno è stato male. Bisogna capire che siamo noi responsabili di ciò che mangiamo, abbiamo i sensi per capire se il cibo è buono o avariato: lo annusiamo, ne assaggiamo una piccola quantità, e poi stabiliamo se è buono. E' una questione di responsabilità, dobbiamo fare un salto verso questa direzione, se ti chiedessi: chi è responsabile della salute della Terra? La Merkel, Obama, Renzi oppure tu? La risposta è che siamo noi, come singoli, ad essere responsabili della Terra. L'attuale società ci fa vedere le sue mille contraddizioni: una di queste è che oggi si è molto più capaci nel dare che non nel ricevere. Questo è molto vero, siamo troppo abituati a dare e non a ricevere, questo è dovuto soprattutto al fatto che nell'attuale società, tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo possiamo ottenere semplicemente pagando. Un esempio potrebbe essere una cosa semplice come un trasloco; dove posso scegliere se pagare qualcuno per farlo, oppure chiedere aiuto ad un amico; questo denota un cambio di prospettiva molto forte. In questi anni ho dovuto chiedere aiuto sempre, per qualsiasi cosa, come il cibo, il posto dove dormire o semplicemente degli spostamenti.Vivere senza soldi mi ha permesso di vedere altre strade possibili da percorrere. E' una questione di sovrastrutture, che ho dovuto cambiare.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai parlato di questo tuo sogno di un ecovillaggio dal nome Eutopia. Tra i miei progetti futuri c'è quello di un ecovillaggio, e vorrei che fosse in Italia. Un ecovillaggio che si autoalimenti con le proprie coltivazioni, dove i soldi non hanno nessun ruolo. Ecco perchè la scelta di un nome come Eutopia. Eutopia mi fa pensare al passato, quando le cose venivano considerate come utopie. Andare sulla Luna, era un'utopia; la parità tra uomo e donna, era un'utopia e tante altre cose erano utopie che oggi non lo sono più. La scelta del nome è semplicemente simbolica, perchè ciò che vorrei è che un giorno, la possibilità di vivere tutti in comunità come in un ecovillaggio, possa essere la prassi e non più un'utopia. Tante cose di ciò che dici sono fattibili. L'acuirsi della crisi sembra portare quasi ad una dimensione di autarchia sempre maggiore. Ma come facciamo con tutte quelle strutture gerarchiche a cui diamo soldi (come il Comune, lo Stato, ecc.). In che modo vedi la possibilità di trasformare questi aspetti, dove se hai una proprietà devi pur sempre pagare degli oneri, dei contributi o delle tasse? Come gestire una transizione in questo ambito in modo non restrittivo superando questo vincolo? Non ho soluzioni, ma so che bisogna provare nuove strade. La mia scelta di vivere senza soldi mi ha fatto vedere nuove possibilità, ma soprattutto mi ha permesso di vedere oltre ciò che ci viene detto ed imposto dallo Stato. Bisogna rompere l'idea che lo Stato sia lì per proteggerci. Io vorrei una società dove la gente si auto-organizzi e non sia lo Stato a gestire la gente, perchè questo determina un controllo; dobbiamo essere sempre più liberi, e fare un passo evolutivo, per vivere in pace ed armonia. Di certo c'è che sappiamo cosa vogliamo, ma non sappiamo ancora come reagirà il sistema, non sappiamo cosa accadrà se questo sistema crollerà; ma bisogna rompere questo circolo vizioso. Il sistema attuale è cosi dentro le persone che non possiamo più volare, dobbiamo cominciare, poco a poco, a lasciare questa prigione di pensiero, rompendo questa catena, iniziando a parlare con le persone, creando relazioni e pensando ad una visione di inclusione. Ma ora lavoriamo... basta parole è il momento di agire!
transizione e resilenza
Le parole della sostenibilità: B… Biodiversifichiamoci! di Francesca Cappellaro, ricercatrice di Ingegneria della Transizione
La biodiversità o diversità biologica è l'insieme degli ecosistemi e degli esseri viventi, animali e vegetali, che popolano il nostro pianeta. Forse non ci abbiamo mai riflettuto abbastanza, ma questa diversità è una delle più grandi ricchezze che abbiamo! La varietà delle specie è infatti una necessità per la nostra sopravvivenza, in quanto fornisce risorse essenziali come cibo, fibre, aria, acqua. Senza biodiversità non sarebbero possibili molte attività come l’agricoltura; molte tecniche agricole, metodi di raccolta e trasformazione dipendono dalla diversificazione delle specie. Anche le nostre tradizioni culinarie e alimentari sono fortemente dipendenti dalla biodiversità. Si pensi al sapore dei prodotti tipici regionali, non sarebbe la stesso se tutto fosse appiattito e omologato!
La biodiversità, dunque, è una ricchezza non solo naturale ma anche culturale, sociale ed economica. Senza questa varietà rischiamo di perdere competenze, saperi e sapori compromettendo economie e culture locali che sono parte di un patrimonio che ci è stato tramandato da migliaia di anni! Abbiamo quindi la grande responsabilità non solo di tutelare la biodiversità ma di trasmetterla alle generazioni future. E invece accade che la diversità naturale è in diminuzione e il suo declino è veloce e continuo: sia nel numero che nella distribuzione. Secondo l’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), più di un terzo delle specie di fauna e flora conosciute nel mondo è a rischio di estinzione. Molte specie sono minacciate: il 21% dei mammiferi, il 70% delle piante, il 35% degli invertebrati. Insieme alle specie selvatiche, scompaiono anche le piante e animali domestici selezionati dall’uomo. Secondo la Fao il 75% delle varietà vegetali è perso, irrimediabilmente. Negli Stati Uniti si arriva al 95%. Oggi il 60% dell'alimentazione mondiale si basa su 3 cereali: grano, riso e mais. E anche la varietà di questi cereali consiste in pochi ibridi selezionati e venduti agli agricoltori da una manciata di multinazionali. Ci troviamo di fronte a una vera e propria estinzione di massa e la maggiore responsabilità di questa perdita globale è dovuta alle attività umane. Deforestazione, urbanizzazione, cementificazione del paesaggio, agricoltura intensiva, inquinamento e cambiamento climatico portano alla distruzione e alla frammentazione degli ambienti
TEMPO DI LETTURA:
5 min
naturali. Le maggiori perdite si riscontrano proprio in quelle aree più fragili ma che sono poi le più ricche di biodiversità. C’è la necessità di invertire questa tendenza, che porta alla distruzione. Perché senza biodiversità viene a mancare la capacità di affrontare i cambiamenti e di riadattarsi ossia di ritornare a uno stato di equilibrio dopo aver subito gli effetti di una perturbazione. La biodiversità non è un concetto astratto e lontano, ma è una condizione da ricercare proprio ora che stiamo attraversando questo momento di grande difficoltà economica, sociale e ambientale. Cambiare rotta è possibile, partendo col ricostruire una varietà nel suolo, nel territorio e nella comunità. La fragilità si risolve favorendo la diversità, che è efficace perché gli elementi lavorano in relazione tra loro, in rete. Se facciamo in modo di creare sinergie tra i diversi individui lavorando con e non contro natura, ricostruiamo un legame tra le persone e la terra, un legame che c’è da sempre. Prendiamo esempio dagli ecosistemi dove tutto è in relazione e non vi sono sprechi ma abbondanza! Anche le criticità diventano punti di forza e nulla viene escluso, ma tutto è parte di un ciclo. Ottimizzando l’energia e le risorse per il bene di tutti si costruisce ricchezza e un futuro per tutti. Ricostruire biodiversità porta abbondanza sostenibile e permanente e crea un sistema stabile, fertile e produttivo. Ripartiamo da qui: biodiversifichiamoci!
11 BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE
N° 1 - 2015
economia solidale
L'Orto collettivo incontra lo SCEC!
TEMPO DI LETTURA:
3 min
di Luana Ciambellini
“OrtoCollettivo” nasce da un'idea del "Comitato4valli", un'associazione di coltivatori e allevatori. Il progetto è in via di realizzazione, si trova a Genova Campi, in Corso Perrone, e occorre comprendere che si tratta, nella prima fase, di lavori di ingegneria naturalistica con impiego prevalente di materiale vegetale vivo, connessi alla sistemazione di piccole frane, dovute a sollevamento e rovesciamento di blocchi radicali, di sistemazione di scarpate, di realizzazione della manutenzione della viabilità in sentiero su fondo naturale, di lavori di sistemazioni idraulico-forestale consistenti in interventi integrati di ricostituzione e cura del bosco, di consolidamento del versante e di regimazione delle acque per arrivare ad una equilibrata raccolta e conservazione e di realizzazione di terrazzamenti in palificata per coltivare. E’ un’attività possibile solo a personale estremamente esperto ed è anche difficile trasmettere le competenze a nuovi “allievi” data la interdisciplinarità del metodo. Non a caso in Liguria si importano lapidei in varia misura per costruire “muri” e si eli-
minano le naturali possibilità fornite dal “legno” disponibile in loco. Le ore di lavoro avranno un valore di 7,5 SCEC l’una e saranno consegnati ai partecipanti giornalmente affinché possano scambiarli, in una fase successiva, con i prodotti dell’orto stesso o con altre componenti del sistema (prestazioni, beni, servizi). Si partecipa, collettivamente, alla produzione di beni naturali dei quali si ha la piena consapevolezza della "alta qualità", essendone direttamente partecipi. Non c'è alcunchè da pagare ma solo da operare con soddisfazione e risultato reale (che è alla portata di tutti!). Il risultato da raggiungere è: "Più persone, sommando le loro ore di disponibilità, eseguono su un determinato appezzamento di terreno le medesime operazioni che PAGINA FB ORTOCOLLETTIVO GENOVA: svolgerebbe un contadino che com'è noto - vive sulla terra - ." https://www.facebook.com/ortocollettivogenova?fref=ts Per questo il progetto OrtoCollettivo si basa sul lavoro di squadra: se c’è un lavoro programmato per oggi e qualcuno non può venire, BLOG ORTOCOLLETTIVO GENOVA: a svolgere quel lavoro ci pensa qualcun altro, con beneficio finale di http://ortocollettivogenova.blogspot.it/ tutti. Per partecipare al progetto si deve contattare il Comitato4Valli PAGINA FB ASILO NEL BOSCO GENOVA: (all’indirizzo mail ass.comitato4valli@gmail.com) e compilare il https://www.facebook.com/pages/Asilo-nel-Boscomodulo online.Visto l’enorme spazio a disposizione, 7 ettari in co- Genova/509717415843995?fref=ts modato d’uso gratuito, alcune mamme che partecipano a OrtoColletSito per approfondire: http://scecservice.org tivo stanno creando un “Asilo nel Bosco“ autogestito.
benessere corpo e mente
Aperte le iscrizioni al COSRSO NAzIONALE dI FORmAzIONE INSEgNANTI YOgA organizzato da INTERNOYOgA TEMPO DI LETTURA:
E' con grande piacere e gioia che la nostra associazione Interno Yoga quest'anno darà inizio a una formazione triennale per l'insegnamento dello yoga.
3 min
sibilità verso i temi dell’ecologia e più in generale del benessere del pianeta.
I partecipanti verranno istruiti sulle tecniche teorico-pratiche dello Hatha Yoga, disciplina tramandata in India un tempo esclusivamente secondo linee di discendenza diretta da maestro a discepolo. La disciplina, nata per favorire l’evoluzione spirituale, ha attratto l’interesse degli occidentali grazie alle profonde conoscenze sviluppate intuitivamente nel campo del funzionaUna opportunità per chi desidera approfondire le conoscenze dello yoga al mento della mente e del controllo/estensione del respiro e delle asana. punto da poterle trasmettere attraverso l'insegnamento, oppure per chi Di recente, tali conoscenze hanno trovato riscontro nelle moderne osservuole intraprendere un percorso personale di crescita. vazioni scientifiche. Ne sono un esempio le diramazioni della medicina psiAbbiamo l'obiettivo di formare insegnanti che abbiano una visione allargata cosomatica, quali ad esempio la PNEI (Psico – Neuro – Endocrino – della disciplina che andranno a diffondere e la capacità di applicare ai nostri Immunologia), la Terapia della Gestalt e la fisica quantistica. Il master è organizzato da Endas nazionale tramite InternoYoga, suo circolo affiliato, in collaborazione con diverse figure professionali di fama nazionale (tra cui Stefania Redini). Al termine del master i partecipanti otterranno l'attestato nazionale Endas.
tempi la tradizione e gli insegnamenti dello yoga, per sviluppare una sensibilità all’ascolto del corpo e della mente che progressivamente divenga anche sen-
plessivo benessere psicofisico dell’atleta, una migliore gestione dello stress e e un recupero più veloce in caso di infortunio. Il Corso di formazione inizia nel mese di Ottobre 2015 presso InternoYoga.
L’impegno richiesto ai partecipanti è di un weekend al mese (da ottobre a giugno). Il primo anno si conclude nel mese di giugno con un seminario residenziale (Workshop) di 3-4 giorni. Per tutte le informazioni sui requisiti alla partecipazione, sul materiale didattico, le date e le modalità visitate La pratica dello yoga viene utilizzata anche nella preparazione degli atleti www.internoyoga.com professionisti di altre discipline. Questo perché concorre a generare un com- Interno Yoga Srl Società Sportiva Dilettantistica (Endas) via P. Vizzani 74/A, Bologna (BO) - Tel: 051 307875
alimentazione consapevole
La prevenzione autunnale comincia a tavola! di Marina Giusti, Naturopata Le antiche tradizioni ci insegnano che tutti i disturbi a carico dell’apparato respiratorio (raffreddore, faringite, laringite, influenza, bronchite, allergie, rinite e asma) partono dal colon e che attraverso alimentazione e stile di vita possono esser migliorati.
stazioni all’apparato respiratorio, per ottenere questo risultato occorrerà eliminare farine raffinate, latte e derivati. Il latte vaccino può essere sostituito con altre bevande del mondo vegetale (latte di riso, mandorla, avena, canapa, possibilmente miscelati così da garantire una maggiore varietà di nutrienti). Vie respiratorie e colon sono caratterizzati dalle medesime funzioni: difesa e Anche i formaggi da latte crudo di capra o di pecora e le relative ricotte, andranno scambio fra mondo interno ed esterno. Le vie aeree scambiano gas, il colon acqua consumate con moderazione, preferendo il tofu o le altre proteine vegetali (lee sali. Solo una persona con il colon debole si ammala veramente a livello pol- gumi o tempeh). Molto apprezzato il consumo di cereali integrali che porta la monare. Per evitarlo occorre lavorare sul nostro “terreno”, ripulendolo dagli duplice valenza di arricchirci in nutrienti, garantendoci una maggior presenza scarti (drenaggio) e rinforzandolo attraverso rimedi costituzionali (oligo\omeo- di fibre benefiche allo svuotamento intestinale. Ottima l’aggiunta di miso nelle terapia). Ad esempio le persone con costituzioni linfatiche (occhi e carnagione zuppe (apporta fermenti e depura il fegato) e di zenzero (ottimo per le vie rechiara), tendendo con maggior facilità alle infiammazioni delle vie respiratorie, spiratorie) sia nelle pietanze che in tisana.Tutti i vegetali, ricchi in antiossidanti, consiglio quindi loro di attuare precise strategie di drenaggio emuntoriale eli- esercitano un’importante azione di difesa antiasmatica contrastando gli agenti ossidanti (responsabili della broncocostrizione e delle reazioni allergiche). Ottime minando con decisione i latticini. carote e cipolle (inibiscono la produzione delle sostanze che provocano gli spasmi Fondamentale è il ruolo del cibo nel miglioramento delle manife- della muscolatura bronchiale, rilassandola) e le alghe (non del Giappone). Pre-
TEMPO DI LETTURA:
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diligere la vitamina C naturalmente contenuta nella frutta, soprattutto nel limone e nei frutti di bosco. Frutto autunnale di cui fare scorta: i cachi, in grado di proteggere energeticamente le nostre difese immunitarie.Altri alimenti consigliati: olio di germe di grano, yogurt vegetale, seitan e semi oleosi reidratati.Altri alimenti da eliminare: bibite, birra, vino e tutti i cibi con additivi alimentari. Possiamo ulteriormente rafforzare la nostra “vis sanatrix naturae” ricorrendo ad un ciclo autunnale di Mn-Cu (manganese e rame in oligoelementi). Serenità, buon cibo e vita all’aria aperta sono gli ingredienti essenziali al libero fluire dell’energia vitale e del mantenimento dell’omeostasi, l’equilibrio migliore cui possiamo aspirare. Sito per approfondire: www.marinagiusti.it
12 BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE
N° 1 - 2015 libri & co
TEMPO DI LETTURA DELLE SINGOLE RECENSIONI:
VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE: ★★★★★
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il valore aggiunto di Manlio Calegari Editrice impressioni Grafiche Pagine 126 – Prezzo di copertina: 7 € ★★★★★ Questa pubblicazione rappresenta la Bibbia per coloro che desiderino scoprire la genesi e l'evoluzione della Cooperativa Valli Unite. L'autore, studioso di storia sociale e delle pratiche artigiane, ci illustra con maestria il mondo Valli Unite a 360°: economia, iter decisionali, progetti passati e futuri, dibattiti tra i vecchi fondatori nativi e i giovani provenienti dalla città, ecc. Non mancano i riferimenti alle difficoltà che, nel corso degli anni, hanno messo in discussione la stabilità economica e i principi costitutivi della Cooperativa. Un luogo globale che non si può non ammirare, frutto dell'incontro di persone di provenienze e culture così diverse, ma accomunate dal desiderio di fare agricoltura sociale e sostenibile. Un libro che non è passato di moda (è uscito nel 2005) perché avvicina sia quelli che conoscono già Valli Unite sia
quelli che non hanno avuto ancora modo di conoscere quest’espressione di aggregazione, contadinità e rispetto per l'ambiente e per le persone.
Guarire il fegato con il lavaggio epatico di Andreas Moritz Editore: Macro pagine 280 – prezzo 15 € ★★★★★ Si tratta sicuramente di uno di quei libri che, una volta messi in pratica i consigli in esso contenuti, riesce davvero a cambiarci la vita per sempre. Esso spiega, con un linguaggio semplice e chiaro, ogni aspetto riguardante il fegato, organo così centrale nel mantenere in salute l’intero organismo. A causa dell’errato stile di vita e di una alimentazione sempre più innaturale, il fegato può arrivare a perdere anche il 60% della propria funzionalità. Le normali analisi non rivelano alcuna anomalia, ma questo organo vitale si riempie pian piano di grumi di colesterolo ed altre sostanze, i cosiddetti calcoli epatici, che ostruiscono le vie biliari e limitano la produzione di bile. Soltanto dopo aver sperimentato in prima persona il beneficio del lavaggio epatico, trattamento naturale che agisce attraverso la depurazione, se ne comprende la reale efficacia. Ci si
sente molto più energici, lucidi e ci si sente di nuovo completamente bene e ringiovaniti. La procedura per il lavaggio è molto semplice, economica e può essere svolta a casa, anche da soli.
L'ebbrezza del camminare
L'italia del biologico
Piccolo manifesto in favore del viaggio a piedi
Un fenomeno sociale, dal campo alla città
di Émeric Fisset Editore: Ediciclo pagine 91 – prezzo di copertina: 8,50 € ★★★★★
di: Roberta Paltrinieri e Stefano Spillare Editore: Edizioni Ambiente pagine 192 - prezzo di copertina: 20 € ★★★★★
E' speciale essere accompagnati per un viaggio nel viaggio, camminare al fianco del viaggiatore Fisset e sentirsi raccontare che “i momenti di felicità pieni ma fugaci che prova il camminatore occasionale non sono comparabili con l'ebbrezza che prova quando si trasforma in viaggiatore a piedi.” E infatti di differenze ce ne sono tra una persona che ama camminare e chi viaggiando a piedi “non ritornerà mai sui suoi passi”, abbandonandosi allo spazio e al tempo con “lo sguardo innocente di chi viene da lontano e non desidera nient'altro se non lo spazio occupato dai suoi piedi.” Fa pensare... e sognare, e volare lontano questo piccolo libro dal quale mi sono staccata a fatica, gustandolo con la lentezza e il piacere che merita, come un ottimo calice di vino d'annata. “Chi ama viaggiare dovrebbe almeno una volta fare l'esperienza di avventurarsi lontano senza
I prodotti dell'agricoltura biologica sono sempre più una realtà consolidata da molti decenni di esperienza ed ora anche da una solida struttura normativa, che è garanzia per un consumatore finale attento e consapevole, oltre che della propria, della salute dell'intero pianeta. D'altra parte le conseguenze dell'attuale sviluppo economico incentrato sulla “quantità” più che sulla “qualità”, portano una fascia sempre maggiore della popolazione, ad interrogarsi sui limiti ambientali, ma anche sociali ed economici, della “crescita infinita”. Si tratta di persone esigenti e competenti, che esprimono la loro attenzione, anche e soprattutto, nei loro comportamenti di acquisto quotidiano e fanno del biologico una tendenza in forte e costante crescita, consolidatasi ulteriormente durante questi anni di “crisi economica”. Il lavoro di Roberta Paltrinieri e Stefano Spillare, rea-
biglietto di ritorno, senza nemmeno una minima data di rientro. E chi parte a piedi dovrebbe arrivare fino in fondo all'orizzonte desiderato, fino a placare la sete di solitudine e di incontri, fino a esaurire qualsiasi velleità dell'andare.”
Green Autobiography La natura è un racconto interiore
lizzato con la collaborazione del Centro Studi Avanzati sul Consumo e la Comunicazione dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, non può mancare nella libreria di chi, per lavoro, per passione o per scelta di stile di vita si occupa di biologico.
Adolescenti Cosa faccio quando non mi vedi
di duccio demetrio Editore: Booksalad pagine 352 – prezzo di copertina: 15 € ★★★★★
di Monica Giuliani Editore: Mind pagine 108 - prezzo di copertina: 8,90 € ★★★★★
Il filosofo Duccio Demetrio ci conduce, tramite un testo articolato, alla riscoperta del sé più intimo attraverso la natura, madre comune del genere umano e di tutte le forme di vita esistenti. Proprio per la sua capacità di sussumere tutta la diversità e l’energia della vita, la natura si presenta come cornice e filtro in grado di raccontare e farci raccontare la nostra esistenza. E’ quando siamo a stretto contatto con la natura che meglio ci percepiamo per quello che siamo, sono il suo silenzio o le sue melodie a metterci nella condizione ideale per intraprendere un percorso conoscitivo d’introspezione. Demetrio ci offre un vastissimo repertorio di spunti da cui attingere a piene mani, dalle citazioni dei grandi filosofi e scrittori del presente e del passato, alle narrazioni green di persone comuni (che hanno frequentato l’Università dell’Autobiografia da lui fondata ad Anghiari - AR), che, a mio avviso, costituiscono la
Chi sono i nostri figli? Come si comportano, cosa pensano e in che modo possiamo riuscire a metterci in relazione con loro? L'autrice analizza l'adolescenza, la fase di crescita delicata e problematica per eccellenza, nel contesto attuale in cui viviamo, caratterizzato da social network e realtà virtuali, e dà indicazioni ai genitori, preziose anche a chi si relaziona quotidianamente con gli adolescenti, su come avere una comunicazione serena ed efficace con i propri figli, ben sapendo che i primi ad imparare a relazionarsi in modo corretto con gli adolescenti devono essere gli adulti: “Essere genitori è un allenamento continuo e costante da quando i nostri figli vengono al mondo. La famiglia diventa la palestra in cui ognuno si esercita a costruire il rapporto con l’altro, con fatica, sbagliando, ma nella consapevolezza che il legame che unisce tutti i membri è indissolubile.” Questo stimolante libro fa parte della
parte più interessante e vera del libro. Tutto il libro è pervaso da uno spirito di rispetto e comunanza con la natura, attraverso il quale possiamo vivere una catarsi dalla frenesia delle nostre vite quotidiane ed al contempo assicurare una più lunga permanenza della nostra specie su questo pianeta.
collana Le vie del successo, ideata e diretta da Roberto Cerè, formatore e coach del corso Real Result Coaching che l'autrice ha frequentato, diplomandosi al master internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni.
SITI per APPROFONDIRE: www.danielalorizzo.it
tRANSiZioNE E tERRitoRio
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13 www.parma.viveresostenibile.net
AUTUNNO 2015
“Bruciare i rifiuti è una follia. Rischio per i bambini!”
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di Francesco Barbieri Procura un esposto contro il potenziamento del locale inceneritore, scelta considerata irrazionale essendo la meno rispettosa di ambiente e salute. Inoltre, nei primi giorni di Settembre 2007 la Federazione degli Ordini dei Medici dell'Emilia Romagna si schierò a supporto dell'Ordine di Modena inviando la richiesta di moratoria contro la costruzione di inceneritori a tutti i politici dell'Emilia Romagna. Nel Dicembre 2011 vennero pubblicati gli esisti dello studio epidemiologico Moniter condotto sulle popolazioni dell'Emilia Romagna che vivono accanto ad inceneritori. Emersero patologie tumorali e non tumorali oltre che una associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di esposiCosì si esprimeva il compianto Lorenzo Tomatis, scienziato, sioni di diossine e di altri inquinanti pericolosi per la salute zione ad emissioni da inceneritore e nascite pre-termine. “uomo giusto”, direttore IARC dal 1982 al 1993. con previsioni che non indicano particolari rischi aggiuntivi”. A fronte di tali dati, la FRER non ritirò la richiesta di moratoria Centinaia di sostanze passano da madre a feto, le future ge- Questa relazione redatta nell'Agosto 2007 rappresenta la del Settembre 2007, bensì ribadì tale posizione. nerazioni non ci perdoneranno. tappa limitante di tutto l'iter burocratico, in quanto se fosse Chi ha curato la relazione per l'inceneritore di Parma come è L'inceneritore di Parma a fianco della Barilla non è solo uno giunta a conclusioni negative, la politica non sarebbe andata giunto a conclusioni così distanti da quelle degli Ordini proavanti con le autorizzazioni. E' incredibile quanto successo in fessionali? scandalo sanitario, è uno scandalo politico! quei mesi. E perchè i politici hanno deliberato ascoltando un medico Venne curata una relazione sanitaria secondo cui “gli impianti ignorando la Federazione degli Ordini dei Medici? Nel Maggio 2007 l'Ordine dei Medici di Modena presentò in di nuova generazione dovrebbero garantire bassissime emis-
Gli ingredienti della transizione: 1) La crescita della consapevolezza
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2 min
di Massimo Giorgini
Solitamente parliamo di crescita della consapevolezza in ambito personale ed interiore, come mezzo per risolvere i nostri problemi e per raggiungere un maggiore benes-
sere. La stessa cosa accade quando ampliamo la consapevolezza all'ambito sociale ed ambientale. Soprattutto in un periodo di crisi economica, ambientale, sociale, etica come quello che stiamo vivendo, diventa estremamente importante fermarci a riflettere individualmente e collettivamente su quali sono le cause dei nostri problemi attuali e su quali sono gli strumenti ed i metodi più adeguati per risolverli. Il primo passo che possiamo compiere è quello di informarci e approfondire. Non possiamo basarci soltanto su quello che ascoltiamo e vediamo in televisione o su quello che leggiamo sui giornali. Ora abbiamo Internet a disposizione per fare le nostre ricerche e trovare tante utili informazioni. E poi ci sono tantissimi libri che ci possono aiutare ad approfondire i temi che ci interessano. Ad esempio, per comprendere le cause della crisi econo-
Kairos, questo è il tempo propizio
mica che stiamo vivendo è molto utile conoscere il funzionamento del nostro sistema finanziario e la connessione esistente tra l'emissione di nuova moneta e il debito pubblico. Ma esistono dei temi come quello energetico ed ambientale che hanno ed avranno implicazioni ancora più profonde sulla nostra vita. I cambiamenti climatici in atto ed il picco di produzione del petrolio hanno ed avranno un effetto sempre più grande sulla nostra economia e sul nostro stile di vita. Se abbiamo il coraggio di guardare con onestà e senza preconcetti questi problemi ci rendiamo conto che non possiamo stare ad aspettare che gli altri li risolvano per noi. Possiamo e dobbiamo diventare protagonisti del cambiamento in modo da indirizzare l'inevitabile transizione verso una visione positiva e di maggiore benessere per tutti.
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di Giovanni Santandrea, Budrio in Transizione Nelle Grecia antica esistevano 3 parole per indicare 3 differenti concetti di tempo. C’era Aion a rappresentare l’eternità e il divino principio creatore. C’era Kronos, astuto figlio di Gea, a cui un oracolo aveva predetto che un suo figlio lo avrebbe spodestato. E per questo li mangiò uno ad uno, salvo Zeus. Kronos assumeva un significato universale del tempo che divora tutte le cose che egli stesso ha creato. E infine c’era Kairos. Indicava il tempo opportuno, la buona occasione, il momento propizio, quello che noi oggi definiremmo il tempo debito. Ci soffermeremo sull’idea di Kairos e sulle analogie con i tempi speciali che stiamo vivendo ora. Il Kairos veniva inteso come una mescolanza degli elementi complessi del reale, tale da consentirci di stare in modo adeguato nelle situazioni della vita e di incontrare gli altri. Per contro, la mancanza di Kairos, era il presupposto per il fallimento delle relazioni, dell’insuccesso nell’azione, dell’interruzione processo di guarigione. In questo senso possiamo parlare di tempo debito, si tratta di un tempo che trova il suo senso nella modalità relazionale che crea connessione con gli altri e con le situazioni. E’ possibile fare l’esperienza del Kairos solo uscendo dalla limitatezza di un solo punto di vista, percependo la complessità delle cose nel loro insieme. Altre utili considerazioni si possono dedurre dall’osservazione di come Kairos veniva raffigurato.
Era rappresentato come un giovane con le ali attaccate alla schiena per indicare che le occasioni ci passano vicino rapidamente. Inoltre era privo di capelli eccetto un vistoso e lungo ciuffo sul davanti ad indicare che le occasioni vanno afferrate appena si presentano, perché l’attimo dopo diventano imprendibili. Ispirati dal concetto di Kairos, torniamo ora al nostro mondo e al nostro tempo. La nostra civiltà vive una specie di tempesta perfetta dove è minacciata la sua stessa sopravvivenza dalla crisi energetica che si manifesta con sempre maggiore chiarezza e forza, dagli squilibri climatici
che si manifestano con intensità crescente, dall’involuzione di un’economia che ormai in modo evidente non potrà più svilupparsi come nel secolo scorso. Paradossalmente queste enormi criticità con le quali ogni giorno di più ci confrontiamo e ci scontriamo, possono diventare uno stimolo unico e irripetibile per dare vigore alla forza del cambiamento, ripensando in maniera nuova i nostri modelli sociali, produttivi, di convivenza umana e di relazione vitale con gli elementi naturali. In modo analogo a ciò che ci suggerisce il Kairos, risulta sempre più evidente la necessità di analizzare la situazione di questo momento storico percependo la complessità delle cose nel loro insieme. Si parla sempre più di convergenza delle strategie per la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Vale a dire che i vecchi modelli che vedevano tali fattori in opposizione ora sono considerati superati. Prevale ora una visione sistemica che ci spinge, sia a livello globale che a livello locale, ad individuare azioni e progetti in cui sia chiaro un punto di equilibrio compatibile con tutti i tre piani di sostenibilità. Kairos sta passando tra noi, cogliamo le grandi opportunità di questo momento!
“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura, muore una volta sola.” Giovanni Falcone
BELLEZZA AttoRNo A Noi
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SITI per APPROFONDIRE: www.museoguatelli.it www.labirintodifrancomariaricci.it AUTUNNO 2015
Museo Guatelli, l'arte negli oggetti di Annamaria Bortolotti Questo museo ospita ed espone oggetti, cose di uso comune, a differenza della maggior parte dei musei tradizionali, e attraverso di loro racconta le condizioni di vita dei lavoratori tramite la poesia degli oggetti alle pareti, tanto che è stato definito “museo del quotidiano”. E' affascinante poter pensare che il valore di questi oggetti sia dato anche e soprattutto dalla loro storia, dalle mani che li hanno consumati e dalle persone che nel corso della vita hanno dato loro importanza. Questi oggetti furono collezionati da Ettore Guatelli, insegnante elementare della provincia di Parma, che per circa sessant’anni li ha raccolti e allestiti in maniera continuativa e attraverso il collezionare questi oggetti ha portato avanti una documentazione della storia dei vari mestieri, dello sforzo di riutilizzare e non sprecare nessuna risorsa, delle storie personali che contraddistinguono ogni oggetto conservato. L'allestimento del museo è originale, tramutando oggetti quotidiani in opere d'arte perchè attraggono l'attenzione, fanno riflettere e formano una memoria di un periodo storico e di un contesto culturale che ad oggi non esiste più ma che continua a vivere attraverso l'esistenza del museo. Alle pareti sono appesi oggetti tra i quali martelli, pinze, pale, forbici, botti, pestarole, riempiono mobili e mensole creando un effetto scenografico molto particolare; queste cose fanno parte e sono testimonianza della civiltà contadina, nella quale il legame con la terra e il lavoro nei campi erano tratti distintivi. Sono presenti anche oggetti esotici e inusuali, che aprono uno scorcio nell'immaginario che potevano condiviso e personale delle persone vissute in quel determinato contesto storico e geografico. Il lavoro eseguito da Guatelli è stata la ricerca e la raccolta degli oggetti, finalizzata al recupero di “beni immateriali”, trasmessi soprattutto attraverso
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il racconto di chi aveva posseduto queste cose. Preservando oggetti del mondo contadino pre-industriale e artigianale che stava scomparendo, e raccogliendo le testimonianze legate ad essi , è riuscito a custodire antichi saperi e modi di vivere fino a quel momento affidati soltanto alla trasmissione orale. Gli oggetti sono più di 60.000, utilizzati nell’Italia degli ultimi cinquant’anni. La storia del museo è legata strettamente alla storia personale del suo autore Ettore Guatelli, nato agli inizi degli anni Venti e, come accennato, maestro elementare nella provincia di Parma dai primi anni del dopoguerra, ma non solo. Oltre a questo fu collezionista, museografo, intellettuale, autodidatta. Figlio di contadini, i problemi di salute gli hanno impedito di dedicarsi ai lavori agricoli e invece di frequentare la scuola. Negli anni '50 iniziò a curiosare e poi a commerciare gli attrezzi che i contadini e gli artigiani volevano smantellare per rimodernare le case e i laboratori. Scrisse anche i racconti sugli oggetti e negli anni '70 si trovò coinvolto nel movimento di riscoperta della cultura materiale di quegli anni. Nel 2002, dopo due anni dalla morte di Ettore Guatelli, la Provincia di Parma si fa carico dell’acquisizione della raccolta, mentre nel settembre 2003 diventa di fatto operativa la Fondazione Museo Ettore Guatelli, un’istituzione privata a partecipazione pubblica. Attualmente il museo viene gestito dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli, una Fondazione di partecipazione nata allo scopo di raccogliere la sua eredità, cioè a dar vita a un museo, oltre che essere fedele all’identità del suo fondatore, collaborazioni in ambito pubblico e privato. Ad oggi le iniziative portate avanti sono svariate: collaborazioni con Enti e Istituti Culturali territoriali e nazionali per la promozione integrata, promozione del museo per fare conoscere questa realtà, offerta
il Labirinto della Masone
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di didattica museale e formazione (ha attivato il primo corso di formazione per catalogatori DEA), progetti didattici rivolti a scuole di ogni ordine e grado, am-
pliamento del museo per nuovi spazi espositivi, di servizi e archivi, deposito reperti.
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di Maddalena Nardi Il Labirinto più grande del mondo nasce a Fontanellato (PR) da un’idea di Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – e da una promessa da lui fatta nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto anche visto come metafora della condizione umana. Ci sono labirinti con Minotauri o giardini colmi di delizie... Eden in cui è bello vagare, labirinti mentali dove perdersi e poi ritrovarsi. Quello di Ricci, da sempre amante del bello, è un dedalo elegante e seducente. Un luogo di cultura, disteso su 8 ettari di terreno, da lui progettato con gli architetti Pier Carlo Bontempi, che ha eseguito i sorprendenti edifici, e Davide Dutto che ha progettato la geometria del parco. Si trova a Fontanellato (PR) borgo ricco di storia ed è in bambù! Parma è sempre stata un luogo di delizie, culla di grandi e preziose collezioni d’arte. Fontanellato, con il suo splendido centro storico, la Rocca Sanvitale, gli affreschi di Parmigianino, racchiude in sé uno straordinario patrimonio artistico, e si è affermata anche per la buona cucina. Ad affascinare Ricci oltre alla vicinanza ad un posto così ricco di bellezza, è anche l’affetto per la natura campestre di Fontanellato, nello specifico la tenuta Masone, che appartiene alla sua famiglia da generazioni. Un luogo unico sotto ogni aspetto: il Labirinto è un luogo multiforme e originale, a partire dall’architettura dell’intero progetto. Tre sono le forme del labirinto classico: quella cretese a sette spire; quella del labirinto romano, con angoli retti e suddivisa in quartieri (quattro labirinti intercomunicanti); quella del labirinto cristiano a undici spire, del tipo Chartres. Ricci ha scelto di ispirarsi alla seconda, tuttavia rielaborandola e introducendo qua e là delle piccole trappole: bivî e vicoli ciechi, che nei labirinti romani, rigorosamente univiari, non c’erano. Il perimetro è a forma di stella, forma che compare per la prima volta nel Trattato di architettura del Filarete, e in seguito fu adottata da Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta e dalla Repubblica Veneta a Palmanova in Friuli. Il progetto del Labirinto ha subito una lunga elaborazione insieme all’architetto Davide Dutto, che per Franco Maria Ricci aveva curato un volume con le ricostruzioni virtuali del Giardino di Polifilo. All’interno del Labirinto risiede anche una cappella a forma di piramide, a comme-
morazione dell’antico legame tra i labirinti e la Fede. Sul pavimento di questo edifico è raffigurato un labirinto come un continuo richiamo tra esterno ed interno e in questo luogo sarà anche possibile celebrare cerimonie. Perchè in bambu? Franco Maria Ricci ha scoperto la sua passione per il bambù negli anni Ottanta. Ha piantato in questi anni più di 20.000 piante e nel parco se ne possono trovare circa venti specie differenti, da quelle nane a quelle giganti. Si tratta di una pianta straordinaria che non si ammala, non si spoglia d’inverno, assorbe grandi quantità d’anidride carbonica. Il Labirinto è la dimostrazione vivente delle immense potenzialità di questa pianta. Persino il pavimento a parquet degli edifici è stato realizzato con lo stesso materiale, per una maggiore coerenza dell’intero progetto. La vastissima collezione d’arte di Franco Maria Ricci, che verrà ospitata nel Museo, ad oggi comprende oltre 500 opere fra pitture, sculture e oggetti d’arte che vanno da Bernini a Ligabue da Carracci alla Jaguar degli anni '60. La biblioteca conterrà l’intera collezione di volumi stampati da Bodoni: oltre 1.200 volumi con preziosissime legature, raccolti negli anni da Ricci. Inoltre, nel Labirinto saranno esposte tutte le sue edizioni e quelle di un altro importante esponente della bibliofilia italiana, Alberto Tallone. Oltre ad un’esperienza unica offerta dall’addentrarsi tra i mille passaggi del Labirinto, Ricci ha pensato di realizzare strutture collaterali che ne sanciscano la natura di un posto ideale per il tempo libero: − Il ristorante sarà dedicato a chi desidera pranzare in maniera elegante, nel rispetto della tradizione. L’amore di Ricci per il classico non si smentirà neanche a tavola. La base del menù, infatti, sarà la cucina tradizionale parmense e italiana, ideata e realizzata dai rinomati Fratelli Spigaroli, chef “stellati”; − Il bistrò-caffetteria è stato pensato per chi desidera un momento di riposo durante la visita. Seduti sotto i porticati si potrà pranzare in modo veloce ma eccellente. − Le suites si trovano nel cuore del Labirinto: due appartamenti lussuosi, rifiniti con decorazioni di opere
®Marco Campanini
®Mauro Davoli
d’arte e arredi raffinati. Costituite da una camera da letto e due ampie sale da bagno, nascono per essere destinate soprattutto ad ospiti d’onore venuti da lontano e amanti del comfort totale.
Non vi resta che perdervi in questo Labirinto pieno di stupore, meraviglia e bellezza!
ECo ABitARE
SITI per APPROFONDIRE: www.ebscaseinlegno.cogefrin.it
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Case in legno sostenibili di Marinella Mandurino Cogefrin Ebs Case in Legno dal 1968 costruisce case in legno, con la passione di chi vuole creare la casa dei sogni, ecosostenibile e dal basso impatto ambientale con un sistema a secco altamente avanzato che ha come caratteristiche: • la sostenibilità ambientale, attraverso l’applicazione di particolari protocolli costruttivi che controllano lo sfruttamento delle risorse naturali e l’emissione di CO2 e che utilizzano materiali e componenti con caratteristiche ecocompatibili (quali il legno ed altri isolanti) per raggiungere il massimo livello di efficienza energetica (classe A); • la semplicità e facilità di montaggio del sistema portante e portato; • una struttura leggera, che permetta fondazioni di tipo superficiale per non intaccare il contesto idrogeologico; • tempi rapidi di costruzione, rispetto ai metodi tradizionali di costruzione. Per esempio, una casa EBS viene realizzata in 30 giorni dal completamento della fondazione;
WASHAPP di Veronica Ventura
Tra le innumerevoli applicazioni che possiamo scaricare ogni giorno, l'eco-novità per eccellenza è sicuramente Washapp. L'ideatrice della app, Stefania Lobosco, racconta di aver avuto l'idea per questa applicazione sentendo i racconti di tutti i vestiti rovinati dalle amiche e “l’essere stufa di sentir chiedere numerosissime volte a mamme e nonne (che hanno dovuto imparare ad utilizzare Skype anche per aiutare i nipoti a cucinare e a togliere le macchie): “A quanto devo mettere la lavatrice?” o “Come mai il calzino nero mi ha fatto diventare grigio il pigiama bianco?”
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• elevate prestazioni energetiche e di comfort, con conseguente calo dei consumi per il riscaldamento calcolabile tra il -50 e il -75% all’anno; • struttura antisismica, grazie alla sostanziale riduzione delle masse sismiche e alle grandi perfomance di dissipazione dei connettori in acciaio tra gli elementi in legno. • elevata precisione, grazie al pre-assemblaggio certificato nelle sedi di produzione: i componenti sono fabbricati con tolleranze di precisione di mm e le istruzioni di montaggio semplici e codificate permettono di avere una totale certezza dei costi e dei tempi di realizzazione; • durata nel tempo, stimata in più di 100 anni, del tutto paragonabile a costruzioni in muratura tradizionale; • manutenzione ridotta del 12% rispetto alle costruzioni di tipo tradizionali, con i primi interventi sul legno a vista esterno solo dopo i primi 10 anni di vita dell’edificio;
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Questa nuova (e gratuita) applicazione ci insegna a fare il bucato in maniera ecologica e conveniente e ci permette di ridurre al massimo i danni e gli “errori” sul nostro prezioso bucato. Particolare attenzione va riservata alla sezione “Smacchia”, grazie alla quale si possono ricevere consigli su come eliminare le macchie difficili o su come pulire tessuti particolari in maniera ecologica e alla sezione “Simboli”, che ci permetterà di interpretare tutti i simboli presenti sulle etichette. La app fornisce, inoltre, un ampio database di indumenti, tappezzeria, scarpe ed altro che possono essere inseriti in un cestello virtuale, allo scopo di capire se i capi possono essere lavati tutti insieme, a quale temperatura e con quale detersivo. Infine Washapp offre un servizio meteo real time che vi anticiperà le previsioni del tempo, così da potervi dire con certezza se potete rinunciare all'asciugatrice e stendere in giardino. Per essere sicuri di avere un bucato sempre perfetto ed ecologico non vi resta quindi che scaricare Washapp sul vostro device (sono disponibili sia la versione Apple che quela Android) e godervi la vostra “lavatrice a portata di app”!
Ecobonus validi fino alla fine del 2015
Gli incentivi fiscali per ristrutturazioni e riqualificazione energetica, rimangono al 50% e al 65 % a cura della Redazione
Ci sarà tempo fino alla fine del 2015 per usufruire dei bonus fiscali relativi ai lavori eseguiti di ristrutturazione e recupero edilizio,risparmio energetico e validi anche per chi acquista mobili ed elettrodomestici. La proroga, contenuta nella legge di stabilità, sarà valida per gli acquisti e i lavori eseguiti entro il 31/12/2015.
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La detrazione fiscale è del 50% sul costo dei lavori di ristrutturazione e ammonta al 65% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Entrambe le detrazioni saranno spalmate in dieci anni, sulla dichiarazione dei redditi irpef e valgono per interventi di un ammontare massimo di 96.000 euro. E' prevista un'agevolazione fiscale pari al 50%, anche per chi acquista mobili o grandi elettrodomestici, per edifici per i quali è stata richiesta la detrazione per ristrutturazione o la riqualificazione, o per arredare le parti comuni di condomini. Gli effetti positivi su economia, lavoro, occupazione, ambiente, efficienza dei consumi, già sperimentati negli scorsi anni con l'applicazione dell'eco-bonus, sono così prorogati per un altro anno.
• garanzia della durata di 10 anni sulla costruzione della casa; • eccezionale convenienza rispetto a case di analoga tipologia costruiti in muratura o con metodi tradizionali; • isolamento termico ed acustico delle strutture con prestazioni di molto superiori ai valori richiesti dalla normativa vigente.
Tra i diversi cantieri di Cogefrin ricordiamo l’intervento a Lugo di Romagna che ha portato alla realizzazione di 6 edifici per un totale di 72 alloggi in classe A, il primo in Italia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione GBC HOME®, il protocollo di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici residenziali derivata da LEED® FOR HOMES.
Abitare sostenibile: on line il video game per fare scelte di eco-gestione nei condomini a cura del Servizio Valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale – Regione Emilia-Romagna TEMPO DI LETTURA:
L’unione fa la forza, anche in tema di riduzione di consumi e di risparmio delle risorse (energia, acqua, produzione di rifiuti). E’ il progetto ECO Courts che unisce comunità reali e virtuali, mettendo a disposizione degli studenti nel web un video game che consente al giocatore di simulare scelte di gestione ecosostenibili. Il video game di ECO Courts è un gioco strategico nel quale il giocatore si improvvisa amministratore condominiale, e, attraverso semplici attività interattive, compie scelte di gestione ecosostenibile dell’edificio sulla base di tre parametri: felicità degli inquilini, sostenibilità ambientale e sostenibilità economica. Fai il gioco www.life-ecocourts.it/game/intro/ Il progetto sostanzialmente ruota attorno al sito www.cortiliecologici.it da cui prende il nome. Esso consente di scoprire, attraverso un semplice test, se si è consumatori virtuosi o spreconi e da lì tarare un percorso possibile di miglioramento delle proprie abitudini a partire anche da piccoli accorgimenti. Si può ad esempio navigare in una casa virtuale e ricevere eco-consigli fino a comporre un piano d’azione individuale memorizzato sulla propria pagina utente e aggiornato di volta in volta in funzione delle soluzioni adottate. Si possono inviare video e testimonianze, partecipare al forum per chiedere informazioni, condividere soluzioni con gli altri utenti e creare la propria comunità. Essere costantemente aggiornati sulle novità sia legislative che tecniche e sulle opportunità di risparmio sul
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territorio. C’è anche un calcolatore che riporta di volta in volta il totale di CO2 risparmiata a seguito delle azioni intraprese. ECO Courts è il progetto Life sostenuto dalla Commissione Europea sviluppato, da ottobre 2011 a novembre 2014, dalla Regione Emilia Romagna insieme al Comune di Padova, in qualità di coordinatore, insieme a Finabita, Legacoop, Ancc-Coop e Regione Toscana. Il progetto è stato rivolto a comunità fisiche (come famiglie, gruppi di interesse e condomini) e virtuali (singoli o soggetti collettivi) unite per adottare buone abitudini e soluzioni intelligenti per risparmiare energia, acqua e rifiuti domestici riducendo le spese di casa. Basti pensare che negli edifici ad uso abitativo si consuma circa il 30% dell'energia totale erogata a livello nazionale. I rifiuti conferiti a livello domestico rappresentano il 55-60% dei rifiuti prodotti nelle città italiane. L'Italia è il secondo paese europeo per uso procapite di acqua al giorno, pari a 340 litri per abitante. Grazie al progetto ECO Courts sono stati risparmiati: 4.450.016 kWh di energia elettrica; 337.453 mc di acqua; 41.895 mc di gas; 721.557 kg di rifiuti. Evitando di emettere 2.579 tonnellate di CO2. In termini di risparmi percentuali i condomini che hanno dimostrato le migliori performance hanno permesso di ridurre i propri consumi: -23,5% Risparmio di acqua; -30,6% Risparmio energia termica/riscaldamento; -35,8% Risparmio energia elettrica.
SCELtE SoStENiBiLi
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SITI per APPROFONDIRE: www.granara.org
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UNLEARNiNG: Life begins at the end of your comfort zone di Veronica Ventura Unlearning è il progetto di Anna Pollio, Lucio e Gaia Basadonne, che un giorno decidono di lasciare tutto per affrontare un viaggio lungo sei mesi che li porterà fuori dalla loro “comfort zone” della città (Genova nello specifico), della casa e della macchina per catapultarli tra ecovillaggi, cohousing, fattorie sociali e scuole parentali.
Come e quando nasce il progetto Unlearning? Unlearning nasce da una riflessione. Un giorno Gaia disegna un pollo con quattro zampe. Lo osservo e capisco che c'è qualcosa di strano. Ci rifletto un po' sopra e associo le quattro zampe alle confezioni di pollo che compro al supermercato. Ecco la realtà che una bambina che vive in città conosce e rielabora. Ne parlo con Lucio e ci rendiamo conto che stiamo dedicando quasi tutto il nostro tempo e le nostre energie alla "vita amministrativa" della famiglia, cioè a pagare bollette, far quadrare i conti, confrontarci quasi esclusivamente su questioni pratiche. La sera, sfiniti, dobbiamo organizzare la giornata successiva e i tempi con Gaia: accom-
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pagnarla all'asilo, pediatra, giardinetti, spesa. Chi ha bambini e vive in città, senza sostegno dei nonni o zii, può capire di cosa sto parlando. E la riflessione diventa un'idea di confronto con altre famiglie, magari che vivono nella natura e che hanno impostato la loro vita con modi e modelli diversi dal nostro. In realtà non possiamo permetterci di staccare per un lungo periodo di tempo, così nasce Unlearning, un progetto di viaggio di sei mesi, quasi a costo zero (abbiamo speso un centinaio di euro al mese) utilizzando la sharing economy e barattando lavoro in cambio di vitto e alloggio in ecovillaggi, cohousing, fattorie sociali, scuole libertarie e famiglie che istruiscono a casa i propri figli. Ad aprile 2014 siamo partiti senza macchina, solo con uno zaino e una valigia a testa. La vostra famiglia è riuscita ad adattarsi facilmente a questi mesi di vita nomade? E in che modo l'esperienza vi ha influenzati? La partenza è stata intensa, eravamo consapevoli che non stavamo partendo per le vacanze ma per un viaggio di sei mesi. Gaia aveva salutato gli amici dell'asilo, i nonni e gli zii. Avevo organizzato anche una festa per prepararla al distacco. Ma sai, le cose succedono mentre le vivi e ho imparato che pianificare tutto non serve. Infatti non è servito. Ci siamo adattati gradualmente ai continui spostamenti, agli addii e ai continui cambi di case. E lo abbiamo fatto insieme. Questa è stata la meraviglia della nostra esperienza. Improvvisamente non avevamo da condividere insieme solo la domenica e le ore della sera. E' stato naturale scivolare in un'altra modalità di vita, in dinamiche familiari che non conoscevamo. Abbiamo imparato a non correre, a non guardare l'orologio ma ad ascoltarci di più. E guarda che non eravamo in vacanza. Tutti i giorni lavoravamo per le famiglie che ci ospitavano. Di volta in volta, a seconda delle necessità, si concordavano le mansioni e le ore di lavoro che non superavano mai le 4-5 ore giornaliere. Qual è stata la realtà più "strana" e particolare che avete avuto l'occasione di scoprire durante il vostro viaggio? Quali tra le realtà con le quali siete entrati in contatto vi ha insegnato di più? Wow, che domanda difficile! In realtà tutte le tappe che abbiamo toccato mi hanno lasciato un segno. Certo, non tutte allo stesso modo, ma le considero tutte importanti. Se devo individuare uno spazio "ad hoc" direi: la comunità degli Elfi e Micol con i suoi bambini. Strano, perchè si trovano agli antipodi sia temporali che geografici. Micol abita in Sicilia ed è stata una delle prime tappe. Gli Elfi sono una comunità toscana e con loro abbiamo concluso il nostro viaggio. Entrambe le esperienze hanno toccato
Villaggio Ecologico di Granara nel cuore dell'Appennino parmense a cura della Redazione
corde molto profonde e mi hanno dato spunti per una riflessione sul mio modello di vita. Micol è la mamma di Cosimo ed Arturo di 6 e 9 anni. E' un'ex insegnate, si è licenziata per seguire la sua strada. Ora è una doula, cioè una donna che aiuta altre donne nel periodo della nascita, e segue i suoi figli a casa senza mandarli a scuola. Il termine preciso è homeschooling o scuola parentale. In Italia è legale ed è una scelta tutelata da una legge della Costituzione. In Toscana c'è la comunità degli Elfi dove donne fantastiche lavorano insieme per tutelare lo spazio "sacro" della nascita e della maternità. Come ha reagito vostra figlia a questo lungo viaggio? Gaia è partita all'età di 5 anni, non per sua scelta ma per una decisione dei suoi genitori. Le abbiamo spiegato che il viaggio sarebbe stato lungo, ma che saremmo ritornati a casa e ai nostri affetti. All'inizio era incuriosita, poi stanca di salutare continuamente i nuovi amici, poi contenta di stare tanto tempo con mamma e papà. A due terzi del viaggio, ha cominciato a chiedere di tornare a casa, ma solo per rivedere la sua stanza. Così ha cominciato a scrivere lettere, a 5 anni. Ma è stata sempre serena. Consigliereste la stessa esperienza (o una simile) ad altre persone? Non amo dare consigli. E generalmente mi defilo dalle persone che lo fanno. Ciascuno di noi sà cosa gli piace e cosa no. Se la nostra esperienza ha incuriosito qualche lettore vuol dire che Unlearning è ripetibile. Ma la formula magica non esiste. Siamo diversi. E questa è una risorsa, per tutti. Saluto Anna contenta di questo scambio, felice di sapere che a breve uscirà il documentario video di questa loro bella e particolare esperienza.
Che fare con un barile vecchio? Mobili! TEMPO DI LETTURA:
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di Maddalena Nardi
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e di associazioni operose. E' un luogo dove comandano la natura e i suoi elementi, anche quando vorremmo che non fosse così. E' un luogo del fare, ma anche dell'oziare, dell'organizzazione, ma anche della confusione. Insomma è un luogo che val la pena visitare, anzi conoscere. Granara, frazione di Branzone, comune di Valmozzola (PR). Nel cuore dell'Appennino Tosco-emiliano, in Val di Taro, a 600 metri sul livello del mare. Stefano (uno dei realizzatori pratici del luogo) racconta “abbiamo comprato e stiamo ricostruendo un villaggio contadino abbandonato da 20 anni. Oggi Granara si presenta come un cantiere di sperimentazioni ispirate ad un modello ecologico e sociale. Il Villaggio è in parte abitato e in parte sede di numerose attività che vanno dal teatro, all'educazione ambientale, all'applicazione di tecnologie appropriate. A queste attività si affianca necessariamente il recupero architettonico, che stiamo cercando di realizzare anche mediante tecniche di bioedilizia, facendo ampio uso dell'autocostruzione.” Granara è un caso di “comunità part-time”, dove i membri (fatte salve alcune eccezioni) non vivono ancora stabilmente insieme, pur contribuendo tutti a creare un tessuto comunitario in embrione le cui maglie, più o meno regolarmente (soprattutto in sinergia con le festività e le ferie), si stringono. Il progetto nasce alla fine degli anni ’80, a Milano, quando una decina di ragazzi, di area politica “libertaria”, decide di mettersi in gioco sperimentando un’alternativa di vita rural-comunitaria. Come siete organizzati? Siamo strutturati in gruppi/associazioni che si occupano delle attività e prendono insieme le decisioni con il metodo del consenso attraverso un consiglio di portavoce che si riunisce mensilmente. Esiste inoltre un'assemblea non decisionale di cui fanno parte le persone che investono a lungo termine a Granara, il cerchio, che si confronta quattro volte l'anno. I proprietari di case e terre conservano il diritto decisionale sulle loro proprietà. Diversi proprietari hanno parzialmente delegato la decisionalità ai gruppi/associazioni relativamente ad alcuni spazi di uso comune. Granara è un luogo affascinante e solare e la sua bellezza non dipende da noi che lo stiamo ripopolando lentamente: è una sua dote naturale. Con noi è diventato un luogo del sogno, della ricerca e della sperimentazione. Un cantiere aperto, un insieme di case e di persone, un intreccio di attività
Accettate nuovi membri? Non accettiamo nuovi membri residenziali perché non ci sono altre case libere. Invece, le persone interessate alle nostre attività possono avvicinarsi alle associazioni che le curano, collaborare e anche entrarne a fare parte. Ospitate anche quando non avete attività? E' possibile essere ospitati al Granaio anche in periodi in cui non abbiamo attività, utilizzando il Granaio in autogestione. E' necessario prendere contatti per verificarne la disponbilità. Quali attività organizzate durante l'anno? Oltre ai campi di lavoro, seminari su tecnologie appropriate (uso della terra cruda in architettura, costruzioni in bambù, costruire in terra e paglia, ...) e su nonviolenza e facilitazione nei gruppi, residenze teatrali,... Come funzionano i campi di lavoro? In alcuni week end dell'anno organizziamo momenti di lavoro, convivialità, visita e confronto su diversi temi che riguardano l'ecologia. Chi è interessato a conoscerci può iscriversi e partecipare. Le attività lavorative sono rivolte agli spazi comuni, dedicati alle attività. Per rendere sostenibile i campi chiediamo a chi partecipa un contributo per il cibo. Al Villaggio Ecologico di Granara è possibile organizzare periodi di residenza per compagnie di teatro, danza e musica. La convivialità, gli spazi attrezzati deputati al lavoro e l'imponente natura dell’Appennino ToscoEmiliano in cui è immerso il villaggio rappresentano elementi fondamentali per costruire percorsi propri, indipendenti e creativi. Isolarsi per un periodo dal resto del mondo e nutrire il proprio lavoro in un clima di concentrazione e silenzio, poi, volendo, condividere il percorso con la nostra piccola comunità. Nel 2007 dalla collaborazione di tre artisti, Chiara Camoni, Luca Bertolo e Alessandra Andrini, nasce il MAGra (Museo d’Arte contemporanea di Granara) che ha la sua sede nella piccolissima Cappella.
L'idea è semplice: perchè buttare via i fusti da 200 litri d'olio delle officine quando, con un po' di inventiva, capacità manuale e fantasia, possono arredare case e negozi? Evviva il riciclo, evviva il recupero creativo! Oggi più che mai e' sempre più importante riutilizzare e riciclare, ed è così che nasce il progetto TANK U Design, dalla convinzione che certi oggetti meritino una seconda possibilità, una vita tutta nuova e migliore di quella precedente. Dall'officina agli ambienti più esclusivi, che lo utilizziate come mobilebar, come stazione multimediale, come espositore per un oggetto a voi caro, state pur certi che catturerà immediatamente l'attenzione! Fatto a mano e totalmente personalizzabile... TANK U e' insieme un prodotto artigianale e un oggetto di design. “Da me non troverete precisione, ma di certo passione, originalità, inventiva, ecologia - racconta Luca Rebecchi, inventore di TANK U – E' tutto un gioco di parole: tank come il nome in inglese dei fusti d'olio, ma anche come ringraziamento, perchè anziché in discarica il barile vive una nuova vita, con una destinazione utile e allegra, al di là degli sprechi e oltre i rifiuti!” Bravo Luca, anzi, grazie!
SITI per APPROFONDIRE: www.agrivillaggio.com www.brugnola1932.com
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AUTUNNO 2015
L'Agrivillaggio di Vicofertile: un progetto di oggi che guarda al futuro!
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5 min
a cura della Redazione "Non serve nuovo asfalto ma una strada digitale dove far correre i byte". Questa è una delle massime che l'imprenditore agricolo Giovanni Leoni, a capo di un'azienda di 50 ettari promuove da anni. Una "alternativa sostenibile" allo stile di vita moderno. L'idea di un quartiere ecologico ai margini della città nasce in lui nei primi anni Duemila, dopo aver viaggiato per conoscere realtà innovative come le Transition Towns inglesi e dopo aver toccato con mano, dall'Argentina all'Australia, fenomeni di desertificazione, riduzione delle biodiversità, salinizzazione delle acque. Dal 2005 il coinvolgimento dell'università di Parma e in particolare delle facoltà di Agraria, Architettura, Scienze naturali. Quindi l'approccio con il Politecnico di Milano che studia la parte energetica del progetto e ancora l'ateneo di Venezia. Lo scopo dell’agrivillaggio è l’integrazione delle attività umane con i cicli naturali e, in particolare, con quelli alla base della produzione del cibo e quindi della salute della comunità. L'agrivillaggio è un insediamento umano che non si limita a ridurre l'impatto ambientale di un'area urbana: lo azzera. È questa l'unica prospettiva realistica in un mondo in cui vivono 8 miliardi di persone. A differenza degli ecovillaggi che sono situati in luoghi isolati e difficilmente accessibili per chi deve lavorare e mantenere rapporti con la città, l’agrivillaggio è un piccolo quartiere agricolo a distanza di bicicletta dalla città. In questo modo chi ci vive può continuare a vivere e lavorare in città con in più la qualità della vita che deriva dal vivere in una campagna capace di offrire agli abitanti cibo e servizi davvero a chilometri zero.
“Con l'agrivillaggio - dicono - non ci limitiamo a coltivare il terreno per metterlo a disposizione degli abitanti, ma costruiamo un tessuto ove le attività sociali possano svilupparsi in armonia con cicli naturali. Troppo bello? No. È una necessità economica dettata dai tempi in cui viviamo.” La forza dell'Agrivillaggio risiede nel fatto che è sostenibile economicamente e che ha un impatto virtuosi sui circuiti economici dell'economia locale. Non è una bella idea di qualche amante della natura. Si può fare, e subito, perchè offre: 1. una casa ecologica a basso costo (ma alta qualità di vita) agli abitanti; 2. nessun costo per le amministrazioni locali per l'avvio di progetti che si ispirano a questa idea Agrivillaggio ha un piede nel presente e uno nel futuro. “Siamo persone che vivono e lavorano in grande maggioranza in città. Sappiamo già che in futuro non sarà più così perchè la città è onnivora di energia, persone e territorio. Ma, per ora, non possiamo rinunciarci. Ma possiamo cominciare a costruire qualcosa di diverso. Qualcosa che sia sostenibile - completamente - rispetto all'ambiente e anche rispetto all'economia degli abitanti. Per via delle riduzioni di costi che avvengono fra l'integrazione delle attività umane degli abitanti e quelle dell'agricoltura, abitare nell'agrivillaggio può costare anche molto poco. Abbiamo stimato che il costo di partenza per una unità abitativa possa essere intorno a 50.000€. Questi prezzi non solo permettono l'accesso alla casa anche da chi ne è ta-
da educatrice ad “Ape Genuina”
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gliato fuori, ma consentono, per esempio, anche al sistema bancario di ridurre enormemente il rischio nella concessione di mutui. Una cosa è concedere un mutuo di 200.000 € a una coppia di giovani che hanno un lavoro precario, un altro è concederlo per un importo quattro volte inferiore. Esistono le tecnologie e le conoscenze per poterlo fare. Ora. Non tra cinquant'anni.”
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di Annamaria Bortolotti Annamaria Senatore, una ragazza di Vianino, paese della Valceno, che con la sua "Ape Genuina" porta insalate di frutta km 0 nei festival di strada La bella Anna ha saputo sfruttare un momento di crisi come una grande opportunità ed ha trasformato il suo bisogno di natura e libertà in un appagante lavoro. Con la sua Ape, carica di frutta locale, arriva in diverse sagre ed eventi dove prepara sul posto allegre macedonie fresche, colorate e genuine, che le somigliano! L'abbiamo incontrata per caso al Festival della Lentezza di Colorno (PR) a inizio estate ed è scattata subito un'ottima intesa. “Sono educatrice, lavoravo nel sociale, ma non potendo più proseguire per carenza di richieste, mi sono inventata qualcosa che mi potesse permettere di esprimere tutta la mia creatività, gioia di vivere e di comunicare. Ho preso una vecchia, arrugginita Ape Piaggio '50, delle vernici e qualche asse di legno dalla cantina e con un po' di amici ho dato vita all'APE GENUINA! Mi piace addobbarla con fiori di campo, rallegrare le piazza con della musica di sottofondo e degli ottimi preparati di frutta genuina e di stagione, dei nostri territori. La scelta dell'Ape non è stata un caso: l'ho scelta perchè va piano e io volevo recuperare la lentezza, l'amore per i gesti semplici che faccio con attenzione e allegria nel preparare ogni giornata di lavoro. La frutta che scelgo deve essere buona e locale, ma il vero valore aggiunto di quello che offro è l'amore con cui lo faccio!” E ve lo assicuriamo: è così! Anna con la sua gioiosa bellezza e l'ape tutta dipinta e istoriata, portano poesia e bontà in ogni luogo, oltre a farci ri-
cordare quanto sia importante il valore del tempo che dedichiamo a noi stessi e al rapporto sereno con gli altri. Ma quando viene il freddo e la frutta diminuisce? “D'inverno carico sull'ape una stufa a legna per grigliare la polenta che propongo abbinata a semplici prodotti locali. La mia ambizione più grande è di godere delle piccole cose, vivendo con semplicità. Amo la natura in cui vivo, amo de-
Brugnola 1932, Bed and breakfast vegan
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a cura della Redazione Una fattoria vegan nel cuore dell’Appennino Parmense offre ospitalità esclusivamente vegana in un piccolo borgo della Val Noveglia, a 10km da Bardi (PR), che con il suo castello e la sua antica storia domina la Val Ceno. “Chi siamo…beh non è facile rispondere a questa domanda – dicono - senza correre il rischio di dimenticare qualcuno, magari qualcuno che non c’è più ma ci ha dato la sua forza o qualcuno che abbiamo incrociato di sfuggita ma ci ha dato da custodire il suo sogno. Per ora siamo in due, ma contiamo di essere presto in tanti!” Manuela: agronoma, dopo sette anni di esperienze tra mais e risaie, stanca di un capo bisbetico e dei suoi figli viziati, provata dalle code eterne in tangenziale, ha abbandonato tutto e tutti per dedicarsi al mai accantonato progetto di realizzare una Fattoria Sociale Gilberto: designer d’interni in campo aeronautico, sì è gettato senza paracadute nella nuova attività da agricoltore, lontano dalle raccomandazioni, dagli arrivismi, dai meeting, dalle conference call e a stretto contatto con la vita reale. Brugnola1932 vuole essere un piccolo rifugio dove arrivare, da soli o in compagnia non ha importanza, dove girare scalzi e concedersi colazioni tardive, rilassarsi su un’amaca tra mille animali curiosi di conoscervi, dove basta un saluto con lo sguardo, ma dove si pretende il rispetto da tutti e per tutti sempre. La voce del torrente Brugnola vi terrà compagnia di notte, tenue e discreto. La notte potrete ammirare il cielo stellato e , quando c’è la Luna piena, ritroverete il piacere di passeggiare sulle strade illuminate solo dalla sua luce. I fari e i lampioni rimarranno a casa, insieme al vostro stress.
“La nostra è una casa contadina, una casa semplice, dove vi potremo ascoltare e coccolare – dicono - ma non potremo dimenticare il lavoro nei campi e i doveri quotidiani nei confronti dei nostri amici pelosi che non conoscono giorni di ferie o vacanze. Accoglieremo tutti nel pieno rispetto, lo stesso che non ci permette di sacrificare alcun essere vivente per nutrirci. Non troverete, sulla nostra tavola, nulla che sia il risultato di una vita spezzata o sfruttata. Tre camere accoglieranno i nostri ospiti, e due bagni rammenteranno che condividere è un modo per rispettare gli altri ed arricchire se stessi. Presso l’Azienda Agricola Brugnola 1932 è possibile acquistare direttamente i prodotti dell’orto, che coltiviamo personalmente. Seguiamo i criteri dell’agricoltura biologica (ma non siamo certificati!). Per l’irrigazione delle colture abbiamo approntato un sistema di riciclo delle acque piovane. Usiamo pacciamature biodegradabili e concimi organici prevalentemente di origine vegetale. Potrai vedere in ogni momento le nostre piante e conoscere la loro storia: quando le abbiamo seminate o trapiantate, la varietà, gli eventuali trattamenti subiti (sempre e solo se necessario e comunque con prodotti autorizzati per l’agricoltura biologica). La nostra agronoma sarà felice di illustrarvi le proprietà benefiche di ogni pianta, per arricchire il gusto delle verdure con la consapevolezza del benessere che sanno offrire. Per chi ha conigli o cavie, è inoltre possibile acquistare il nostro profumatissimo e incontaminato fieno di montagna!”
dicarmi alle piante del mio frutteto e alle persone care. Tanti sono felici di incontrarmi e mi fa davvero piacere, vorrei che tutti sapessero che è possibile farcela nella vita, essere felici con quello che si fa con amore, dedizione e allegria, nonostante la crisi, possiamo mostrarci alla Vita per quello che siamo, senza maschere, ognuno di noi può mostrarsi per quello che è, un essere che ha qualcosa di buono da portare nel mondo!”
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MoBiLità SoStENiBiLE
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AUTUNNO 2015
LA BiKENoMiCS: l'economia della bicicletta e le implicazioni territoriali
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di Lisa Dott.ssa Bortolotti Consulente in strategie aziendali e in sistemi di circuiti territoriali, Vicepresidente SCEC Emilia-Romagna - lisa@cappuccettobianco.org
Si chiama bikenomics ed è la definizione che lega l'uso della bicicletta al calcolo, e alla valutazione, del ritorno economico nel favorire questa nuova e vecchia abitudine. Partiamo dagli effetti più conosciuti. Prima di tutto l'attività fisica, che genera una riduzione immediata del rischio di mortalità: è sempre bene ricordarlo, anche se appare scontato, in quanto l'inattività fisica genera grosso modo ogni anno più di un milione di morti. Da qui possiamo passare direttamente a citare i risparmi sanitari, ovvero i mancati costi generati da un miglioramento della salute, i cali negli incidenti stradali (che si traducono in conseguenze sanitarie) e il non meno importante miglioramento in termini di inquinamento. Anche la riduzione della congestione stradale è un valore che è stato calcolato: in Italia lo spreco legato al traffico è valutato in 50 miliardi di euro. A questi dobbiamo aggiungere degli elementi forse generalmente meno scontati ma altrettanto importanti per l'ulteriore stimolo ad investire nella bikenomics. “E' stato calcolato che ogni euro investito in ciclabilità produce un ritorno economico che si moltiplica per 70 volte. Attualmente in Europa il valore generato dall'uso della bicicletta supera i 200 miliardi di Euro.” (Paolo Pinzuti). Significa cioè che l'uso della bicicletta genera un movimento di economia estremamente moltiplicativo.
Bicicletta sempre più green! di Annamaria Maioli
Per gli appassionati della bici, in qualsiasi contesto venga essa usata, in questi tempi in cui difficilmente riusciamo a fare a meno della tecnologia, si può verificare sempre più spesso un inconveniente: ritrovarsi con le batterie scariche! Può succedere, ad esempio, che si stia usando il navigatore per seguire un itinerario in una città d'arte e che si resti sul più bello senza la possibilità di utilizzarlo oppure di essere in giro in città per lavoro e di non essere più rintracciabili... Oggi la soluzione esiste: sfruttare l'energia solare per ricaricare le batterie sulla bici! L'idea è venuta a un riminese, da sempre indefesso pedalatore, che, trovando molto svantaggioso perdere numerose e talvolta importanti telefonate di lavoro, ha pensato a un sistema che potesse abbinare alla bicicletta un'altra delle sue passioni: le energie alternative. Applicando un pannellino fotovoltaico su un telaio metallico e collegandolo a una batteria che fungesse da riserva di energia, ha iniziato a produrre con il sole energia elettrica sufficiente per mantenere sempre in carica la sua tecnologia. Da un prototipo iniziale e con successivi aggiustamenti, dopo avere de-
Parliamo innanzi tutto del fatturato ma anche della qualità del settore 'cicli' (in Italia conta 650 aziende e 12,000 lavoratori): primeggiamo come produttori e assemblatori e a quanto pare siamo maestri della bicicletta. Se poi constatiamo che vendiamo solo 2,8 bici ogni 100 abitanti e che la media europea è sui 10 cicli ogni 100 abitanti, allora possiamo facilmente capire come ci sia ancora ampio margine di espansione e domanda inespressa. Domanda che può essere stimolata da investimenti nel settore dell'infrastruttura ciclabile in modo da incentivare l'uso del mezzo e quindi il suo indotto economico. Ma la vera “miniera d'oro”, come è stata definita in un interessante articolo, è il cicloturismo. Nella sola provincia di Trento, per esempio, l'investimento già effettuato nel sistema cicloturistico fa ricadere sul territorio circa 80 milioni di euro l'anno. Bikenomics significa anche dare nuovo slancio ai tour operator, magari a dimensione regionale, che possono specializzarsi in pacchetti legati al cicloturismo e quindi diventare un ulteriore generatore di posti di lavoro; questa volta sani ed ecologici! Ai quali possiamo ulteriormente legare i posti di lavoro generati nel collegato sistema di accoglienza e ristoro. Estremamente importante è l'investimento in infrastrutture ciclabili che sono per loro natura ad alta intensità di manodopera e quindi generano il 46% in più di posti di lavoro rispetto ad investimenti per l'autoviabilità. Ad oggi infatti dovrebbe interessarci maggiormente mettere a lavorare le persone piuttosto che gli escavatori. Le città a misura di bicicletta stanno generando, anche a Bologna, il fenomeno dei “corrieri in bicicletta” che, in barba alle ZTL, non solo raggiungono posti vietati alle auto ma hanno una velocità media, nel traffico, superiore a quella di un quattro ruote. Insomma più velocità e più efficienza in questo caso fanno rima con forza umana piuttosto che con forza motrice: 1 a 0 per gli esseri umani. Ultimo, ma non trascurabile, parliamo del commercio al dettaglio: vi è una maggiore propensione a spendere nello shopping da parte di un ciclista piuttosto che una persona che raggiunge in auto il luogo degli acquisti. L'esperienza dimostra che zone chiuse al traffico e commercianti possono essere alleati con profitto per tutti, anche per l'ambiente.
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stato notevole interesse in coloro che vedevano in giro per la città questo progetto, si è lanciato nell'avventura di provare a produrlo e commercializzarlo. E così, da pochi mesi, è nata la realtà della VISERBIKE: la ditta ha preso il nome da Viserba, la località vicino Rimini nella quale vive da sempre. Per la produzione del telaio metallico e delle coperture si è rivolto ad artigiani locali, nell'ottica di favorire il più possibile l'economia del territorio, con lo scopo di creare prospettive anti-crisi. L'assemblaggio dei vari componenti è fatto artigianalmente, adattando anche pezzi originariamente con altre funzionalità. Il frutto di questo lavoro si chiama AURORE e consiste in una struttura metallica disponibile in diversi colori che sostiene un pannello solare fotovoltaico collegato a una batteria. La batteria eroga l'energia tramite una normale presa (tipo accendisigari da auto) che con apposito adattatore Usb potrà essere utilizzata per ricaricare cellulari, tablet, navigatori, per avere una illuminazione notturna potente o accattivante sulla nostra bicicletta e altro ancora per un tempo più o meno lungo a seconda del dispendio di energia dell'apparato allacciato. Aurore nasce per essere posizionato sul portapacchi posteriore di qualunque bicicletta e non limita l'utilizzo delle borse da bici. Rispetto ad altri sistemi non affatica in alcun modo la pedalata. Per scongiurare pericoli di furto si può fissare al portapacchi con una catena da bici. Utilizzando un sistema a manopole può essere agevolmente smontato e quindi si può usare anche in altri contesti: per fornire energia elettrica alle casse di strumenti musicali per un concertino all'aperto, al mare sotto l'ombrellone, al parco... Utilizzare Aurore, che capta l'energia del sole e la mette a nostra disposizione, rende la bicicletta un mezzo di trasporto ancora più sostenibile e green.
Dopo tutti questi dati ora proviamo a riflettere un attimo su un sistema progettato a misura di uomo e bicicletta e a cosa potrebbe apportare in un territorio che volesse adottarlo. Il primo passo è la progettazione, che richiede una partecipazione di un numero elevato di portatori di interessi, dalle aziende specializzate, ai commercianti, al settore pubblico: un' occasione per imparare dialogo e capacità di concertazione a favore di un obiettivo comune. Gli investimenti richiederebbero realizzazione nel medio periodo, generando, per tutti gli anni coinvolti, lavoro e ricaduta di benessere sul territorio: dicevamo prima che un euro investito viene moltiplicato per 70. Ma dove trovare i fondi? Non ditemi che non avete mai sbirciato nelle vaste possibilità dei fondi europei… Horizon 2020 e tutte le sue declinazioni. La riqualificazione territoriale costringerebbe a rivedere l'assetto naturalistico, paesaggistico e culturale di ogni nodo collegato a ciascuno degli altri, richiedendo uno sforzo di coerenza che necessita, come immediata capacità, di vedere con occhio complessivo un territorio che va oltre i confini politici a cui siamo abituati. Il settore turistico dovrebbe essere riprogettato utilizzando una visione e valutazione strategico-sistemica con obiettivo complessivo di rilancio territoriale. Immaginiamo per un attimo di collegare fra loro le province di Bologna, Ferrara e Ravenna, con le loro ricchezze storiche, ma anche con le loro vie fluviali o del Sapore, con le valli e il mare, i fiumi e i castelli, passando per produzioni tipiche e ristorazione, accoglienza ed esperienze ludiche. Kilometri e kilometri di opportunità che dovrebbero essere col-legate da una progettazione comune: in questo caso sarebbero le piste ciclabili a creare quel necessario file rouge sistemico sia nei fatti che nella programmazione economica, aperta e lungimirante. Lo ripeto nel caso non fosse ancora chiaro: tutto ciò moltiplica per 70 ogni euro di sforzo investito. Tutti obiettivi condivisibili ma che richiedono una scelta consapevole e lungimirante da parte di tutti gli attori di una Comunità. E' questa lungimiranza che dobbiamo mettere in pratica subito tutti quanti.
Ritorna l'abbonamento treno+Bici a cura della Redazione
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Il 19 febbraio scorso la regione Emilia-Romagna ha annunciato l’accoglimento dell'istanza che ha ottenuto 57.000 firme raccolte sulla piattaforma di petizioni Change.org: dal 1° aprile è di nuovo possibile acquistare un abbonamento annuale per la propria bici a 60 euro (e non più 122), valido su tutta la rete regionale, sia RFI che FER, non obbligando più i passeggeri ad acquistare titoli di viaggio separati. Nel 2014 la Regione Emilia-Romagna aveva annullato l'abbonamento annuale anche se in Italia va aumentando il numero di pendolari che utilizzano la bici e il treno quotidianamente ed è ormai condivisa nella società la necessità di favorire pratiche virtuose che hanno effetti benefici sull'ambiente, mobilità e salute. La Federazione Europea dei Ciclisti (ECF) ha calcolato che nel periodo 2014-2020 sono disponibili per gli stati dell'Unione Europea circa 6 miliardi di euro per finanziare progetti di ciclabilità. Ad oggi si contano progetti per un ammontare pari a poco più di 2 miliardi, di cui l'Italia detiene solo il 4%: sembra quindi non una questione di mancanza di fondi ma di progetti per poterli utilizzare. Un ulteriore passo avanti può essere compiuto adeguando e uniformando a livello nazionale le condizioni di utilizzo del servizio attraverso la conferenza Stato-Regioni per mettere in pratica sempre di più la sostenibilità nell'ambito dei trasporti.
APPUNtAMENti E MERCAti
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AUTUNNO 2015
Fiere, convegni, incontri, mostre, mercati e molto altro per comunicare, partecipare e condividere stili di vita sostenibili. Prosegue fino al 31 dicembre 2015
SEttEMBRE 2015 ottoBRE 2015 11-12-13 settembre SPETTACOLO S-CHIUSI Viaggio teatrale nei negozi «chiusi per crisi» di via Imbriani, a Parma. Dopo il successo del primo capitolo realizzato nel 2013 in Via Bixio, riprende il progetto con cui il teatro riporta la vita e le persone dentro gli spazi abbandonati dalle attività commerciali del centro storico. Una serie di azioni teatrali restituisce attenzione ai luoghi della fragilità urbana. www.insolitofestival.org 12-20 settembre - dalle 9,30 alle 18,00 FIERA Il Salone del Camper La più importante manifestazione italiana del caravanning e del plein air. Dove: Viale delle Esposizioni, 393A - Parma www.salonedelcamper.it 26 settembre EVENTO Arte e suggestioni in Rocca Visite spettacolo con i personaggi della Corte dei Rossi. Prenotazione obbligatoria al 338.2128809 - Dove: Rocca di San Secondo Parmense (PR) www.cortedeirossi.it
Dall' 1 al 31 ottobre SPETTACOLO Festival VERDI "Si può viaggiare all'infinito": si ispira a questo verso shakespeariano l'edizione 2015 del Festival Verdi. Otello, Corsaro e Rigoletto e un denso programma di concerti, incontri, mostre e spettacoli: il Festival Verdi 2015 si articola in tre sezioni dove, oltre al cartellone principale, troviamo "AroundVerdi" e "VerdiYoung", per stimolare la riflessione intorno all'opera verdiana e coinvolgere i più giovani. Dove: Teatro Regio, strada Giuseppe Garibaldi, 16/A - Parma www.teatroregioparma.org 31 ottobre EVENTO Arte e suggestioni in Rocca Visite spettacolo con i personaggi della Corte dei Rossi. Prenotazione obbligatoria al 338.2128809 - Dove: Rocca di San Secondo Parmense (PR) www.cortedeirossi.it
MERCAti CoNtAdiNi
Dal mercoledì al venerdì dalle 10 alle 14 (pomeriggio su prenotazione), sabato dalle 10 alle 18 e domenica dalle 14 alle 18. MOSTRA Il mondo in tasca La storia delle radio portatili dagli anni '20 agli anni '50 Un'esposizione che è aperta al pubblico di appassionati e curiosi fino alla fine di dicembre, presso la Casa del Suono Dove: Casa della Musica, Piazzale San Francesco, 1 - Parma www.lacasadellamusica.it
1915-2015 L’alpinismo, la montagna e la guerra In occasione del centenario della Grande Guerra il Cai di Parma promuove questa rassegna articolata in incontri ed escursioni lungo i sentieri, i luoghi e attraverso le figure che hanno determinato parte della storia d’Italia. Tra resti di storia e di memoria, il calendario delle celebrazioni prevede una serie di escursioni lungo i sentieri e i luoghi di guerra: 5-6 settembre - Alpinismo Giovanile - Scalare la Marmolada 12 e 13 settembre Pasubio 13 settembre Cima Bocche 27 settembre Monte Maggio • 9 Ottobre all'Ex Macello Comunale di Fidenza, ore 21 Alberto Bregani che accompagnerà sui sentieri della Grande Guerra in Trentino. • Martedì 24 novembre al cinema Edison d'essai, ore 21 I racconti di Bepi Magrin. www.caiparma.it
ANNUNCi offro OCCASIONE! Buggerru (Cagliari), in elegante palazzina di dieci unità, vendesi appartamento completamente arredato molto bello con garage mq. 26 (basculante elettrico radiocomandato) vista mare, composto da: ingresso soggiorno mq. 30 con cucina a vista completa, terrazzo mq.30, giardino mq. 106 con impianto irrigazione automatico, con prato inglese, ulivo, siepe di bouganville fucsia, due camere letto, bagno con doccia molto grande. Luminosissimo, confortevole, completamente arredato a nuovo per sette posti letto (2 letto matrimoniale, 3 camera ragazzi o ospiti, 2 su divano letto soggiorno). Possibilità di accollo mutuo in essere. Finiture medio-alte. Certificato di abitabilità e conformità energetica. Portoncino ingresso blindato, infissi esterni acciaio pvc, infissi interni in legno tri-lamellare tutti anta-ribalta. Pavimenti ceramiche Ragno prima qualità. Impianto aria condizionata. Porte interne in legno massello sbiancato. Antenna digitale + satellitare centralizzata. Veramente completo di tutto... VISTA MARE STUPENDA. Allacci acqua e luce già esistenti. Prezzo € 195.000. Tel. 335-5958813 Maurizio Sei rimasto indietro con la tesi? Hai poco tempo a disposizione? Devi laurearti nella prossima sessione disponibile e pensi di non farcela a terminare l'elaborato? Affidati a Sottotesi, attività di consulenza universitaria che si occupa di: progettazione della struttura dell'elaborato (a partire dall’indice); correzione e supporto durante la stesura; integrazione contenuti; ricerca bibliografica e inserimento note; corretto utilizzo delle norme redazionali (impaginazione, carattere, margini, interlinea…); traduzioni di testi in lingua inglese. Serietà, puntualità ed esperienza sono a tua disposizione e la tua privacy sarà salvaguardata. Visita il sito www.sottotesi.it o contattaci al 3337224558 e richiedi il tuo preventivo gratuito in meno di 24H! AFFITTASI, Loc. Laura di Paestum, in tranquilla zona residenziale (strada pubblica chiusa solo per accedere alle residenze), in villino recintato immerso nel verde con ingresso autonomo, stupendo appartamento mansardato, per periodi di minimo 1 settimana (7gg), accogliente e fresco, per una vacanza lontana dal caos della città e/o visitare i Templi di Paestum, la zona archeologica e le magnifiche costiere del Cilento e Amalfitana. Terrazzo panoramico, coperto e attrezzato, ampio soggiorno con 2 divani trasformabili in letti matrimoniali e angolo cucina attrezzato, 1 camera matrimoniale (massimo 3/4 persone), 1 bagno con vasca (doccia esterna nel cortile). Possibilità di posto auto nel cortile. Il mare, la pineta, la spiaggia libera e i bagni balneari sono raggiungibili a piedi (10 minuti) percorrendo un sentiero pedonale che si snoda tra campi coltivati. Settembre: 7 giorni - Euro 500,00. Prezzi comprensivi di spese e pulizia finale, escluso biancheria letto e bagno. Per altri periodi e maggiori informazioni telefonare al 340 811 8974 o inviare e-mail a: lauradipaestum@gmail.com
dal produttore al consumatore: ecco i mercati dove trovare buona frutta e verdura, latticini e uova, farine e marmellate realizzate a Km0, con dedizione e passione da chi la terra la ama e la conosce per davvero!
In città
Traversetolo
OGNI SABATO dalle 8,30 alle 13,30 “La Corte - dalla terra alla tavola”: in strada Imbriani, all'ombra della Chiesa della S.S. Annunciata, nel cuore del quartiere Oltretorrente. "La Corte" è riservato alla vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica.
OGNI DOMENICA Da tempo registrano la presenza di produttori agricoli biologici e non.
OGNI MERCOLEDì mattina “La Corte - dalla terra alla tavola”: vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica in P.le Lubiana.
Fontanellato OGNI 4a DOMENICA DEL MESE dal mattino alla sera ROCCA E NATURA Tra biologico, benessere e opere dell’ingegno - Intorno alla Rocca Sanvitale. Commercianti, agricoltori e maestri dell’ingegno espongono prodotti naturali, biologici e opere della creatività. Uno spazio è dedicato al commercio equo e solidale, a gruppi e associazioni che si occupano di benessere, ecologia e medicina naturale.
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OGNI LUNEDì mattino Piccolo ma significativo mercato.
Colorno OGNI 3a DOMENICA DEL MESE Il Mercato della Terra Con il patrocinio di Slow Food.
a Lesignano de' Bagni OGNI 2° SABATO DEL MESE dalle 10,00 in poi Mercato prodotti biologici e altro Organizzato da GAStronauti
Nuovi Mercati a: Fidenza OGNI VENERDì
Fornovo Taro OGNI MARTEDì
San Polo di Torrile OGNI GIOVEDì
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“Vivere sostenibile” è un progetto sognato e progettato da un gruppo di associazioni che si occupano di ambiente e di sostenibilità sociale ed economica. La sua realizzazione è affidata alla Casa Editrice Edibit con esperienza venticinquennale nell'editoria tradizionale ed on-line. sappiamo che il cambiamento è in atto ovunque e quanto ci sia bisogno in tutta Italia, di un progetto multi-mediale divulgativo che faccia aumentare conoscenza e consapevolezza sul modello di Vivere Sostenibile.
Se ti occupi per lavoro o per passione di ambiente, di benessere, di energia sostenibile, di alimentazione bio, etc.; se conosci e frequenti persone, associazioni, attività che si occupano di questi stessi temi e/o che condividono con te queste passioni; se hai doti di coordinamento, se hai capacità grafiche o di scrittura, questa è per te la grande occasione di crearti un lavoro libero e indipendente. Potresti essere una di quelle persone fortunate che nella vita si occupano e vivono della propria passione.
Proponiamo un'attività coinvolgente e appassionante. Affiliandoti a Vivere Sostenibile Network, puoi diventare uno dei piccoli editori indipendenti che partecipano alla realizzazione del primo magazine multimediale di comunità, dedicato ai temi del cambiamento, della decrescita, della transizione, del benessere e della sostenibilità. Richiedici maggiori info e la disponibilità di attivare il progetto nella tua zona.
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