Vivere Sostenibile a Ferrara n. 4 primavera 2016

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B U O N E P R AT I C H E , B E L L E I D E E E B U O N A A M M I N I S T R A Z I O N E

PRIMAVERA 2016

COPIA OMAGGIO

BIO-ECO RIVISTA INDIPENDENTE

Supplemento di Vivere Sostenibile - Marzo 2016 - n. 26

PRIMAVERA 2016

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EDITORIALE

ALLA RICERCA DELL’EQUILIBRIO

di Riccardo Galli – vs@viveresostenibile.net

Tempo fa mentre guardavo l’impresa di un equilibrista sospeso tra due montagne, un mio amico mi disse “una volta compreso l’uso dell’asta che aiuta a trovare l’equilibrio è più facile di quel che sembra”. Già! Comprendere e pensare di stare sospesi nel vuoto, magari senza rete... Non sono un filosofo né tanto meno un teologo, ma mi piace l’idea di raccontarvi come lo vivo io l’equilibrismo. L’equilibrio è la virtù che più sto cercando raggiungere nel mio percorso di vita e l’esperienza che sto vivendo grazie a Vivere Sostenibile a Ferrara, mi permette di conoscere persone nuove e di affrontare situazioni sempre diverse e sinceramente anche quelle meno positive sono interessanti (sempre di più le nettamente positive). Solo dentro di noi possiamo trovare l’equilibrio, perché altrove non c’è, magari frequentando determinati luoghi si possono trovare persone, momenti e ambienti che creano un’atmosfera di equilibrio, ma nella vita quotidiana il vortice che ci tira verso il basso è assolutamente insostenibile (manterrò l’equilibrio, promesso). La sostenibilità che noi tutti ricerchiamo non deve essere solo verso il nostro pianeta, ma dovremmo partire dalla nostra stessa interiorità, che va resa il più possibile equilibrata e sostenibile. L’equilibrio ha a che fare con la pazienza, con la comprensione e con l’andare verso altri: ognuno fa del suo meglio ed è inutile di fronte a un’incomprensione o a una tensione, accusare l’altro da sé. La quotidianità degli eventi, spesso infelici, fa sì che le buone nuove siano sempre sovrastate da grigi pensieri, costringendoci a chiuderci a riccio, portandoci a non ascoltare gli altri e a non capire ciò che realmente ci accade al mondo. Ora stiamo andando verso la primavera che ci accompagnerà con i suoi colori, profumi e sensazioni che solo lei ci regala, dunque i pensieri grigi dovranno farsi da parte per dar spazio alle sensazioni positive che la stagione entrante ci offre. Già ho in mente la sensazione piacevole di stare con i piedi nudi nell’erba verde, oppure di sorprendermi che le giornate si sono allungate, che per i bimbi non è mai ora di andare a cena da come si sta bene al parco vedendo tutta la natura in fiore. La primavera porta sempre delle novità! Speriamo che siano del-

i Giardin016 2 Estensi

30 Aprile e 1°Maggio 2016 Ferrara- Centro Storico “Il Giardino Naturale”

Giardini Estensi

le buone novelle e che coinvolgano coloro che mancano (per il momento) di consapevolezza verso l’ambiente e la possibilità di avere una città molto più sostenibile e che l’equilibrio che è in noi abbia il sopravvento sull’immobilismo. Sarà la forza per coinvolgere gli amici, i conoscenti le istituzioni ad assumere consapevolezza verso sé stessi e verso gli altri. Mi auguro che ognuno di noi abbia la voglia di

tempo di lettura:

5 min

coinvolgere, che lo faccia con equilibrio e con piccoli passi... Credo che ci sia un gran bisogno di tutto questo, partendo dal rispetto e dal livello di consapevolezza di ognuno, ed è con equilibrio e con il saper comprendere l’uso dell’asta che potremo portare tutti dall’altra parte della montagna, su quel filo sospeso che si chiama sostenibilità. Buona lettura del numero primaverile di Vivere Sostenibile a Ferrara.


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Ferrara

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Cos’è “Vivere Sostenibile” Ferrara? E’ un progetto divulgativo sui temi della sostenibilità economica, ambientale, sociale e culturale, che si sviluppa con un magazine mensile, un sito web, una newsletter agli iscritti al portale e una APP. A cosa serve “Vivere Sostenibile” Ferrara? A fare incontrare domanda e offerta di prodotti e servizi eco-sostenibili. A informare un target attento e sensibile a questi temi su: novità, nuovi prodotti e servizi, eventi e iniziative di aziende, Enti e associazioni. A fare aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’urgenza di un cambiamento del paradigma di sviluppo e ad orientarne acquisti e comportamenti quotidiani, verso un modello basato su efficienza, decrescita, equità sociale ed economia collaborativa. Come viene distribuito “Vivere Sostenibile” Ferrara? Il magazine mensile stampato: nei negozi e ristoranti BIO, nelle cassette dei GAS, nelle sedi di associazioni, cooperative onlus, nei mercatini a km 0 e di agricoltori BIO, nelle feste/festival, fiere di salute, benessere, ecologia, BIO, ecc, nelle biblioteche comunali e di provincia, negli URP comunali, in molte attività (idraulici, pannelli solari, edilizia BIO, infissi, ecc) eco-sostenibili. COPIE medie mensili distribuite 8.000 Il magazine on-line: inviato in formato PDF direttamente agli iscritti al portale e agli iscritti alle associazioni aderenti all’iniziativa. Consultabile on-line, sul sito del portale e tramite FB. COPIE medie mensili consultate 20.000 Perché investire su “Vivere Sostenibile” Ferrara? Per raggiungere ed informare un target di persone sensibili e attente ai temi della sostenibilità, che orientano sempre più i loro stili di vita in modo coerente, attento e responsabile!

18% Italia

80% Ferrara e provincia

2% Estero

Per età: 22% over 60

48% 36-60

24% 21-35

3% 39% Imprenditori Disoccupati professionisti 13% Studenti

25% Dipendenti

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Supplemento a Vivere Sostenibile Marzo 2016 - n°26

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Chi legge “Vivere Sostenibile” Ferrara? Analisi dei lettori: Per area geografica:

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PRIMAVERA 2016

Tributo a Umberto Eco Estratto della lettera di Umberto Eco al proprio nipote, pubblicata su L’Espresso il 3 gennaio 2014 Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, “La Cavallina Storna” o “Il sabato del villaggio”. E magari fai a gara con gli amici per sapere chi ricorda meglio. Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori (…). Sembra un gioco (ed è un gioco) ma vedrai come la tua testa si popolerà di personaggi, storie, ricordi di ogni tipo. Ti sarai chiesto perché i computer si chiamavano un tempo cervelli elettronici: è perché sono stati concepiti sul modello del tuo (del nostro) cervello, ma il nostro cervello ha più connessioni di un computer, è una specie di computer che ti porti dietro e che cresce e s’irrobustisce con l’esercizio, mentre il computer che hai sul tavolo più lo usi e più perde velocità e dopo qualche anno lo devi cambiare. Invece il tuo cervello può oggi durare sino a novant’anni e a novant’anni (se lo avrai tenuto in esercizio) ricorderà più cose di quelle che ricordi adesso. E gratis. C’è poi la memoria storica, quella che non riguarda i fatti della tua vita o le cose che hai letto, ma quello che è accaduto prima che tu nascessi (…). Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo;

tempo di lettura:

3 min

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serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove. Ma perché è così importante sapere che cosa è accaduto prima? Perché molte volte quello che è accaduto prima ti spiega perché certe cose accadono oggi e in ogni caso, come per le formazioni dei calciatori, è un modo di arricchire la nostra memoria (…). Bada bene che questo non lo puoi fare solo su libri e riviste, lo si fa benissimo anche su Internet. Che è da usare non solo per chattare con i tuoi amici ma anche per chattare (per così dire) con la storia del mondo (…). Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato presente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all’assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il Nero, mescolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l’oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici, che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni. Coltiva la memoria, dunque, e da domani impara a memoria “La Vispa Teresa”.

Obiettivo Terra! Scegliere l’amore tempo di lettura:

3 min

C’è tempo fino al 21 marzo 2016 per partecipare al concorso fotografico Obiettivo Terra: anche quest’anno le foto più belle dei Parchi italiani saranno selezionate per la mostra al Palazzo di Vetro dell’ONU, e un premio di 1000 euro sarà dato allo scatto migliore, in occasione dell’Earth Day, il 22 aprile. Il concorso vuole diffondere le bellezze naturali delle nostre aree protette e valorizzare, a livello internazionale, il patrimonio ambientale e la biodiversità dei parchi nazionali e regionali d’Italia. Bisogna ricordare, infatti, di mettere in evidenza l’importanza della natura e della rete dei parchi, perché continui la crescita del turismo sostenibile e responsabile e le attività delle zone di collina e di montagna, fondamentali contro il dissesto del territorio, sono aiutate economicamente. “I parchi sono gli scrigni che proteggono e conservano la nostra diversità biologica. Ognuno – ha spiegato Alfonso Pecoraro Scanio – rappresenta la storia della nostra natura, delle nostre specie animali e vegetali e dell’ecosistema che si è evoluto intorno a noi. La biodiversità naturale è all’origine della grande risorsa agricola e agroalimentare italiana. Il concorso intende spingere professionisti e non, a catturare con uno scatto le nostre radici che devono essere rafforzate con azioni di salvaguardia e tutela che solo un’area protetta può garantire. In Italia ben 10 geoparchi hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio UNESCO Global Geopark. Abbiamo una ricchezza storica, artistica e paesaggistica che deve essere valorizzata a livello mondiale, ed è per questo che le foto vincitrici di Obiettivo Terra saranno, anche quest’anno, in mostra al Palazzo dell’ONU a New York”. Per partecipare al concorso Obiettivo Terra basta registrarsi sul portale Obiettivoterra.eu e caricare la propria foto entro la data prestabilita, dopo avere letto il regolamento. La foto vincitrice, oltre al premio in denaro, sarà esposta su una maxi affissione a Roma.

Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, foto vincitrice 2015, credito: Luigi Saccoccia

di Beatrice Calia - beatrice.calia@gmail.com

E penso a quanto siamo fortunati ad appartenere a cotanta bellezza. Senza la forza del cuore tutto questo non servirebbe a nulla… siamo dotati di 5 sensi, ma che ce ne faremmo se non potessimo provare amore? Voglio seguire l’amore e lasciare andare la paura! La Terra ci nutre e ci sostiene di amore materno affinché noi mai smettiamo di provare Amore. Son convinta che “le nuove correnti crudelity free” possano contraccambiare ciò, solo se sorrette dalla forza della compassione accompagnata dal rispetto verso tutti, senza nutrire oltremodo di bruttura, di odio e di vendetta ciò che ci circonda. Se amore dev’essere, che amore sia! Gaia ci osserva e ci ama, conta su di noi come noi cantiamo su di Lei. Io scelgo la Vita. EvViva la Vita, EvViva noi! Sperimentate sempre e abbiate cura di voi! Un abbraccio dall’autrice di “L’Erbana una selvatica in cucina”.

SOMMARIO

Se penso all’amore sento il calore del sole scorrere nelle mie vene, ma sento anche la gentilezza di un grande abbraccio materno e la forza di colui che amo. L’amore è sicurezza e gioia, ma anche movimento, fremito, smarrimento, piacere, attesa, sollievo. Penso alla sensualità, ma anche al profumo di un bambino e al sorriso di un anziano. Penso agli occhi grandi di un cerbiatto e l’affidarsi di un passerotto che spicca il volo per la prima volta. Penso alle rondini che ogni anno annunciano la primavera. Ai frutti succulenti dell’estate. Allo scodinzolio di un cane. All’acqua che scorre nei ruscelli. Ai bucaneve che salutano l’inverno. Alle foglie che cadono in autunno. Al sole e alla luna che ogni giorno scandiscono le nostre giornate. Alle stelle che illuminano la notte. Alle erbe e ai fiori che vestono Gaia di forme, profumi e colori. Alle fusa del mio gatto che culla i miei pensieri. Al vento che accarezza il mio volto… penso alla bellezza di Madre Terra e alla preziosità di ciò che siamo. Penso ai mari, ai cieli, ai prati e ai boschi.

Spunti e proposte

p. 3

Alimentazione consapevole

p. 4-5

Benessere corpo e mente

p. 6-7

Mobilità sostenibile

p. 8

PRIMAVERA 2016

a cura della Redazione

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

p. 9-12

Punti di distribuzione

p. 13

Speciale orto e amici animali

p. 14-15

Transizione e resilienza

p. 16

Annunci, calendario e mercati

p. 17

Eventi

p. 18-19


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Ferrara

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ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

SITI per APPROFONDIRE: http://natural-mente-stefy.blogspot.it PRIMAVERA 2016

Amiche erbe di Beatrice Calia - beatrice.calia@gmail.com Conoscere le erbe selvatiche per nome dà un forte senso di appartenenza e allo stesso tempo di libertà. E’ arrivata la primavera, possiamo insieme cominciare a conoscerle una ad una, e man mano che entriamo in confidenza con esse potrebbe anche accadere la magia di divenir un po’ più selvatici noi stessi... cominciamo con le più semplici. Tutti conosciamo madama Ortica: è il miglior ricostituente che Madre Natura abbia messo a nostra disposizione. Dona forza e coraggio. Vi assicuro che è un’ottima compagna in cucina, golosa in molteplici preparazioni, dalle tagliatelle ai ripieni di erbazzoni. E chi non ha memoria del dolcissimo Piscialetto? Le sue foglie son dette “dente di leone”. Erba dalle molteplici virtù: scottata o in misticanza, i suoi boccioli in insalata o in agro come i capperi, i fiori crudi o cotti in pastella o in sciroppo, gli steli dei fiori come cannucce divertenti per bambini, i soffioni per sparger semi e sogni nell’aria. Reperibile praticamente tutto l’anno! Fatevi amica la grande Borragine detta la “pianta del buon umore”. I

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suoi fiori blu aggiunti alle insalate donano “letizia alle menti”. Ottima per condire un risotto o per preparare ravioli o torte salate. Se poi amate le cime di rapa dovete assolutissimamente conoscere la Senape selvatica. Le sue foglie giovani si usano nelle minestre e come verdura cotta condita con buon olio evo e/o succo di limone oppure con aglio e peperoncino rosso. Si può utilizzare anche per preparare cecine, ripieni e frittate. Io la uso per condire la pasta, ma attenzione è una pianta fortemente allergenica. Ce ne sono tante altre, tutte importanti, tutte buonissime. Come la malva, il farinello, la barba di becco, la bardana, il cardo mariano, la crepis, il crescione, l’erisimo, la piantaggine che mai manca nel mio cestino, la portulaca, la primula, le viole, lo striccapugn o la patacchina, il raperonzolo, il rosolaccio, la silene, il topinambur, la valerianella, l’acetosa, l’achillea, l’aglio orsino, l’alliaria, il gallium, la carota selvatica, la malva, il meliloto, le pratoline, la melissa, le molteplici mente e mentastri, la nepetella che fa innamorare, la rughetta e il timo serpillo, l’iperico e il tasso barbasso... e tante altre. Passeggian-

La dieta alcalina

a cura della Dott.ssa Laura Nardi, fonte “Leggo Tenerife”

2 min

do con cesto e roncolina alla mano le conosceremo tutte!! Selvatici si nasce, ma credo che un po’ anche lo si diventa! EvViva la Vita! evViva noi! Sperimentate sempre e abbiate cura di voi. Un abbraccio di vero cuore dall’Erbana, autrice di “L’Erbana una selvatica in cucina”

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Questo tipo di dieta aiuta a recuperare l’equilibrio del pH dell’organismo per migliorare lo stato di salute e prevenire molti disturbi. Come? Includendo maggiori quantità di alimenti alcalinizzanti e riducendo quelli che acidificano il pH. Parlare di acido e alcalino vuol dire parlare di pH. La nostra vita dipende da un livello appropriato di pH, che è compreso in una scala da 1 a 14, dove qualsiasi valore superiore

Autoproduciamo il TOFU di CECI di Stefania Rossini, blogger esperta in autoproduzione

Questa è una ricetta ligure completamente vegan, a mio avviso molto semplice e gustosa! Ingredienti: - 130 gr di farina di ceci - 750 gr di acqua - pizzico di sale aromatizzato alle erbe (và bene anche il sale fino classico) - curcuma io ne ho messo un cucchiaino abbondante - olive verdi denocciolate ,due manciate tritate Ho messo metà dell’acqua in un pentolino con olio, curcuma e sale e ho portato tutto a bollore. Nel frattempo con l’altra metà ho fatto una pastella, aggiungendo la farina di ceci e mescolando con una forchetta fin quando non si presentavano più i grumi. Quando l’acqua sul fuoco arriva a bollore abbasso il gas e aggiungo l’impasto di acqua e farina di ceci e le olive tritate, amalgamo bene con una frusta.Tengo mescolato per circa 10 minuti, facendo cuocere il composto che nel frattempo si asciugherà. Mettere poi l’impasto in due contenitori, io ho optato per fuscelle di recupero da contenitori di ricotta regalati da un’amica . Lasciare raffreddare a temperatura ambiente per qualche ora, poi riporre in frigorifero per minimo 3 ore. Togliere dal contenitore e servire. Buon appetito!

di 7 è considerato alcalino, mentre valori sotto 7 indicano un pH acido, essendo considerato neutro un pH uguale a 7. Il valore normale di tutti i tessuti e dei fluidi dell’organismo (eccetto quelli dello stomaco e della pelle) è alcalino. La nostra salute dipende anche dalla capacità dell’organismo di mantenere il pH sanguigno intorno a 7.4. Se il pH del sangue torna acido, tutto il resto del sistema si metterà in marcia per compensare immediatamente e farlo tornare ai suoi livelli ottimali. Come si acidifica l’organismo? Quali sono le sue conseguenze? Sono molti i fattori che possono disequilibrare il pH dell’organismo ponendolo più acido: la digestione di alcuni alimenti, il sole, la contaminazione, il tabacco, l’alcool, certi additivi alimentari… Il nostro organismo in questo caso reagisce per compensare questo disequilibrio e lo fa in due maniere: da un lato eliminando acido attraverso le urine e dall’altro il sangue si comporta “rubando” minerali alcalini (calcio, magnesio, sodio, potassio e ferro) da altri posti dell’organismo, come le ossa, che vanno a demineralizzarsi. Secondo due premi Nobel, il Dott.Warburg e il Dott.Pauling, le malattie nascono in presenza di acidità e mancanza di ossigeno. Dando al corpo i nutrienti necessari si reinstaura l’equilibrio e si può iniziare il processo curativo. La dieta è un fattore determinante nell’equilibrio o disequilibrio acido-alcalino dell’organismo. Dopo essere stato digerito dal nostro corpo, un alimento lo acidifica e un altro lo alcalinizza, perciò gli alimenti si classificano non secondo il loro proprio pH, ma secondo il pH dei residui che producono.

Alimenti che acidificano: • l’alto consumo di proteine come la carne, il pesce, le uova e il latte; • la maggior parte dei legumi (come i fagioli e i piselli) eccetto le lenticchie che sono alcalinizzanti; • il caffè, lo zucchero, l’alcool e la maggior parte dei cereali raffinati. Vediamo ora gli alimenti che alcalinizzano il corpo e che dovremmo prediligere per la nostra salute: • tutti i vegetali, i germogli e la frutta fresca; • la maggior parte della frutta secca e dei semi; • le spezie. La nostra alimentazione dovrebbe essere per 80% composta da alimenti alcalinizzanti e per il restante 20% da alimenti acidificanti… cioè il contrario di quello che siamo soliti mangiare!!!! Tenendo conto che l’organismo tende ad acidificarsi, ecco alcuni consigli semplici da seguire per riequilibrare il nostro pH: • seguire uno stile di vita sano, evitando il più possibile lo stress e facendo giornalmente esercizi di respirazione profonda che facilitano l’eliminazione degli acidi; • seguire una dieta equilibrata, avendo cura che contenga un 80% di alimenti alcalinizzanti; • se è necessario utilizzare complementi a base di minerali alcalini (calcio, magnesio, sodio, potassio e zinco). I benefici della dieta alcalina si notano già dal primo mese, ci si sente con molta più vitalità, la nostra digestione migliora ed inoltre il corpo è facilitato a perdere peso… e la nostra salute ringrazia!!!


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ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

PRIMAVERA 2016

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La Vegana – gastronomia 100% vegetale: cucina veg per passione tempo di lettura:

di Shelly Guzman

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Tutto è nato per amicizia e per un ideale comune: un gruppo di ragazzi che facevano tavolini di assaggi gratuiti per diffondere la scelta vegan e organizzavano cene per raccolta fondi per cause animaliste. A Ferrara negli anni scorsi non c’era molto per i vegani o per chi ogni tanto avesse voluto mangiare “senza crudeltà”. Per questo nel 2012 abbiamo fatto una scommessa: una gastronomia, totalmente vegana, e per giunta nella periferia della nostra città, con un nome “coraggioso” che non lascia spazio per dubbi: La Vegana – gastronomia 100% vegetale. A settembre abbiamo aggiunto i posti da sedere, così oltre alla gastronomia take away ora alla Vegana ci si può anche venire a pranzo e cena, per uno spuntino veloce oppure per un po’ di relax davanti a una tisana e una bella fetta di torta. Oltre ai numerosi piatti pronti nel banco frigo ora offriamo anche piatti caldi come “caplit” alla panna di soia, “veglaz” (ossia caplaz di zucca) al ragù di seitan, ravioli ai pomodori secchi, zuppe del giorno, piadine integrali, burger di ceci e tanto altro, il tutto artigianale e il più possibile bio. La Vegana è spesso anche in piazza, a manifestazioni e fiere e anche a fare il Buskerveg Restaurant al Ferrara Buskers Festival. Organizziamo anche catering, matrimoni, corsi di cucina e varie iniziative, insomma ci diamo da fare! Potete seguirci tramite la nostra pagina facebook LaVeganaFerrara. Vi aspettiamo in Via Carlo Cattaneo 90 dal martedì al sabato orario continuato dalle 11:00 alle 21:00!

Officina Dinamica e il progetto AvanziAMO tempo di lettura: 4

di Annamaria Bortolotti

Venerdì 11 dicembre scorso presso Museo Civico di Storia Naturale a Ferrara ha avuto luogo l’incontro di presentazione e approfondimento del progetto AvanziAMO, portato avanti dall’associazione Officina Dinamica, che la vice presidente Roberta Lazzarini descrive con queste parole: “una iniziativa autofinanziata, ideata e curata dall’associazione culturale di Ferrara Officina Dinamica per contribuire a ridurre lo spreco alimentare, valorizzare le eccellenze del territorio ferrarese e a diffondere una cultura del cibo “responsabile”. Al progetto partecipano in forma aperta numerose realtà provenienti dalle associazioni, terzo settore, istituzioni pubbliche, aziende agricole, GAS, scuole, imprese.” Durante l’incontro, arricchito da interventi di soggetti attivi sul territorio come il Centro IDEA e EuroProject Lab che si occupa anche di bandi per progetti europei, si è parlato di progetti e finanziamenti che potrebbero collaborare o essere presentati da AvanziAMO che vuole aumentare il suo essere progetto modulare e multidisciplinare con lo scopo di sensibilizzare dei cittadini e, attraverso iniziative e stimoli esterni, ridestare consapevolezza sull’importanza di un’alimentazione sana, sostenibile per il pianeta e sulla riduzione ed eliminazione degli sprechi di cibo. Sono stati presentati una serie di panelli ideati e realizzati da Officina Dinamica e NaturaSì che attraverso testi e immagini raccontano e descrivono la situazione attuale riguardante lo spreco alimentare, l’agricoltura biologica, l’alimentazione sostenibile e molto altro. L’idea è di esporre i pannelli in vari contesti, tra cui eventi creati ad hoc. Mario Santi, rifiutologo e socio di Officina Dinamica, ha presentato il progetto della Carta di Ferrara sul cibo sostenibile: un documento locale, da redigere insieme al Comune, gli enti e associazioni del territorio interessate, contro lo spreco alimentare per valorizzare le eccellenze del territorio attraverso la valorizzazione della filiera corta,

che sancisca la promozione di stili di vita sani, l’agricoltura biologica proponendo collaborazioni tra i vari soggetti del territorio su obiettivi comuni, quali la prevenzione della produzione massiccia di rifiuti e il coinvolgimento di operatori economici, e norme che incentivino i comportamenti virtuosi e l’inclusività sociale. Il progetto AvanziAMO vuole aumentare la sua attività sul territorio attraverso eventi, laboratori e percorsi educativi e culturali, attività informative che approfondiscano il tema del cibo come risorsa, servizi verso le fasce deboli e, non da ultimo, la riduzione dei rifiuti. Tra le varie iniziative svolte il Laboratorio KarmaFood, finalizzato a contenere lo spreco alimentare e a rafforzare stili di vita e comportamenti rispettosi dell’ambiente e l’aperitivo musicale presso la Scuola di Musica Musi Jam in cui sono stati esposti i pannelli di AvanziAMO.

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Sta iniziando una collaborazione continuativa con il Centro IDEA, punto di riferimento e coordinamento per le scuole e i cittadini di Ferrara sulle tematiche dell’ambiente e della sostenibilità, e con il Comune di Ferrara: in programmazione nei prossimi mesi un incontro con il Centro IDEA al quale si vorrebbero invitare gli insegnanti nel quale si presenterà il progetto AvanziAMO, proponendo un coinvolgimento attraverso le scuole di bambini e ragazzi, con modalità da definire Durante l’incontro si è ricordato che le parole «homo» (uomo) e «humus» (terreno) hanno la stessa radice linguistica e ben rappresentano il legame stretto e indissolubile tra gli essere umani, il nostra pianeta e la natura. Relazione che è possibile mantenere vitale e rispettosa delle risorse che ci vengono offerte anche grazie al progetto AvanziAMO!


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BENESSERE CORPO E MENTE

SITI per APPROFONDIRE:

www.associazioneliberamente.info www.facebook.com/SymbiosiS-Erboristeria PRIMAVERA 2016

Associazione Liberamente a cura dott.ssa Paola Roncoletta, Presidente Associazione Liberamente L’Associazione Liberamente nasce nel 2001 a San Pietro in Casale (Bo) con l’intento di promuovere e diffondere diverse discipline ,sia teoriche che pratiche, orientate verso lo sviluppo del benessere psi-

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co-fisico delle persone. Inizialmente tale scopo è stato possibile praticando tecniche quali reiki, shiatsu, digitopressione, linfodrenaggio, riflessologia plantare, ecc., tecniche che interessano l’aspetto globale del corpo con lo scopo di ottenere benessere. Poi è nata la necessita di aggiungere una parte teorica da qui le serate a tema, i seminari, i corsi, toccando diversi argomenti aventi come base comune “lo stare bene”. I soci si incontrano tutti i martedì da settembre a maggio con un calendario di incontri che viene programmato durante l’anno. Nello stilare il programma ogni socio mette a disposizione le sue esperienze da condividere con tutti. L’associazione è aperta a tutti coloro che desiderano conoscere o approfondire i temi che trattiamo, non ha scopi di lucro ed è affiliata all’Associazione Italiana Cultura Sport (A.I.C.S). I proventi delle diverse attività sono devoluti in beneficenza a strutture ed enti del territorio.

SymbiosiS erboristeria Lab: un progetto di salute e tradizione di Sofia Bonadiman

Il progetto SymbiosiS Erboristeria Lab nasce dagli studi e dalla passione di Denis Ghisellini, Eros Veronese, entrambi 42enni, di Fiesso Umbertiano (Ro) e Sofia Bonadiman, 28 anni, di Isola della Scala (Vr). Dopo una laurea in Scienze e tecnologie dei prodotti erboristici, dietetici e cosmetici presso l’Università di Ferrara, un Master internazionale in Alimentazione e Dietetica vegetariana ottenuto da Denis ed Eros e un Master in Giornalismo e Comunicazione Istituzionale della Scienza ottenuto da me, Sofia, abbiamo deciso di dare il via a questo progetto con l’apertura di un’erboristeria situata a Pontelagoscuro (Fe). Entrando nel nostro negozio il cliente può lasciarsi avvolgere da una moltitudine di profumi e colori potendo riscoprire numerosi prodotti, principalmente biologici, ormai difficili da trovare sul mercato. SymbiosiS erboristeria offre, infatti, oltre 200 piante sfuse diverse per poter confezionare sul momento al cliente la tisana ideale sia per gusto che per funzionalità sfruttando le proprietà e la sinergia tra le varie piante. Non mancano certamente le tinture madri bio e gli oli essenziali bio per sfruttare le proprietà delle piante in modo semplice e veloce. Molteplici anche le piante aromatiche, i tipi di tè, spezie e sali dal mondo, le grappe, i liquori e gli Elisir funzionali, le “caramelle di una volta” cotte a fuoco vivo oltre che numerosi tipi di incensi in lacrima puri e altre profumazioni naturali. Ma non finisce qui, all’interno del negozio è possibile trovare numerosi prodotti cosmetici e trucchi certificati biologici, hennè, detersivi eco-sostenibili, lampade di sale e chi più ne ha più ne metta! L’idea è stata quella di creare un negozio diverso dal solito perché crediamo nel valore della tradizione e nelle potenzialità che la natura offre. La rincorsa al naturale e al biologico, che spesso sono definite come una moda del momento, dovrebbero invece essere viste come l’espressione di un’aumentata sensibilità e coscienza da parte della popolazione che oggi più che mai sente la necessità di “rallentare” e prestare maggiore attenzione alla propria salute. Grazie agli studi fatti, inoltre, Denis ed Eros possono fornire consigli alimentari a chi è vegetariano/vegano o si vuole avvicinare a questo stile di vita, associando il tutto a ottime idee sull’utilizzo delle spezie e piante aromatiche in cucina. A breve sarà attivo anche il nostro laboratorio, situato a Fiesso Umbertiano, con il quale daremo vita ad una linea marchiata SymbiosiS. Inizieremo, inoltre, a girare tra mercati e Fiere presenti sul territorio per permettere anche a chi è più lontano di conoscerci e immergersi un po’ con noi nel mondo delle piante riscoprendo quanto in realtà l’uomo e la natura siano in “SymbiosiS” tra loro.

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Le Costellazioni Familiari di Elisabetta Battaglia e Luciano Leoni Le Costellazioni Familiari sono state un “regalo” che Bert Hellinger, pedagogista e psicoterapeuta tedesco, ha fatto a tutta l’umanità. Il nome del metodo non ha niente a che vedere con l’astrologia, Hellinger ha utilizzato l’immagine di una costellazione stellare come simbolo di un ”sistema” dove ogni stella “appartiene” e occupa un posto preciso; nello stesso modo ogni individuo ha una posizione precisa e insostituibile nel sistema familiare di cui fa parte. Hellinger ci ha fatto conoscere le leggi che guidano e governano le vite e i destini delle famiglie che lui ha voluto chiamare “Gli Ordini dell’Amore”. Entrando a far parte del sistema familiare, si riceve non solo il patrimonio genetico, ma anche gli schemi di comportamento e di credenze propri della famiglia. Per quanto riguarda la nostra modalità di lavoro, ci siamo sentiti in sintonia con il modello di Franz Ruppert, psicoterapeuta di Monaco, che si occupa di psico-traumatologia trans-generazionale, pertanto abbiamo scelto un taglio che, partendo dal sistema familiare, mette l’accento sulla persona e sulla propria volontà di cambiamento. Le persone che vengono da noi sono alla ricerca di una esperienza di aiuto e trasformazione là dove si sentono bloccate o impotenti a vivere la propria storia liberamente. Dal nostro punto di vista è importante che la persona abbia consapevolezza dei “traumi di legame familiare” che sono passati da una generazione all’altra, fino ad arrivare a lei. E’ importante capire in quale atmosfera emozionale è entrata a far parte della famiglia, se ci sono stati traumi di perdita o traumi esistenziali che hanno provocato scissioni e frammentazioni emozionali.

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La consapevolezza dei propri sentimenti traumatizzati permette di fare un percorso costruttivo verso l’integrazione delle proprie parti scisse. Nella nostra modalità di fare Costellazioni mettiamo in scena quello che chiamiamo “desiderio del cuore” cioè un desiderio intimo e importante a livello emotivo. La nostra richiesta, come Costellatori, è che la persona si accosti all’esperienza di Costellazione con un obiettivo, personale e profondo, che desidera raggiungere contattando i propri aspetti limitati che vuole liberare o espandere. Noi diamo molta importanza alle parole con cui si formula il “desiderio del cuore” in quanto le parole riflettono l’energia che viene messa nel progetto e mostrano se c’è un’intenzione costruttiva o un atteggiamento manipolativo o addirittura solo illusorio. La Costellazione Familiare diventa un’esperienza educativa per la persona che viene accompagnata e stimolata a osservare le proprie modalità di comportamento e a valutare la possibilità di costruire per sé un atteggiamento positivo, empatico e di sostegno alla propria

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vita. Vieni a trovarci a nella sede di Comunicanima in Vicolo Bomba 19 a Ferrara; scrivici a: info@comunicanima.com, visita il sito www.comunicanima.com e clicca Mi Piace sulla pagina Facebook.

I fondotinta ecobio di Le Ninfe Biocosmesi di Annamaria Bortolotti

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e anti invecchiamento) vengono facilmente assorbite; a lungo andare, si hanno sempre meno impurità sulla pelle come brufoli, punti neri e macchie; il fondotinta ecobio è semplice da rimuovere con lo struccante; raramente si hanno allergie, proprio per la mancanza di prodotti e profumazioni di sintesi. Consigli per una buona stesura del fondotinta ecobio: - Dosarlo poco per volta, come a voler “costruire il colore”. Molti fondi ecobio in commercio sono molto concentrati, quindi spesso ne basta davvero poco per una copertura efficiente. - Stenderlo con le mani pulite o con un pennello per fondotinta. Evitare le spugnette in lattice perchè assorbono molto colore e creano spreco. - A fine applicazione stendere una cipria (ecologica!) con un pennellone per fissare la base e togliere l’effetto lucido soprattutto su naso, fronte e mento. A pochi passi dal centro storico di Ferrara trovate Le Ninfe Biocosmesi, una bioprofumeria che tratta cosmetici Eco Bio formulati dalle più importanti aziende italiane ed europee. Make up dall’eccellente Il fondotinta è un ottimo alleato per la bellezza delle donne, e spesso anche per quella degli uomini, perchè rende l’incarnato del viso uniforme, copre le imperfezioni e protegge la pelle dagli agenti esterni come freddo, vento e smog. Il fondotinta viene indossato quasi tutti i giorni: crea un senso di confort tra noi e il mondo esterno, come se desse al nostro viso la sensazione di sentirsi a posto e in ordine. Proprio per questo uso frequente, è consigliato applicare cosmetici senza siliconi e agenti derivati dal petrolio, e preferire prodotti dermocompatibili di origine vegetale. Oggigiorno aumentano sempre di più aziende che formulano e producono basi per il viso ecobio dalle texture piacevoli e diversificate per ogni tipo di pelle: da quella secca e sensibile a quella molto grassa. I fondi ecobio prediligono, al posto di siliconi e parabeni, cere e oli vegetali (come olio di jojoba, burro di karitè, burro di cacao) estratti vegetali e glicerina per veicolare i pigmenti colorati naturali che donano copertura e uniformità al nostro viso. I vantaggi di usare un fondotinta di derivazione vegetale sono considerevoli: la pelle è idratata e nutrita grazie alla presenza di oli e cere sopra menzionati; il derma è piacevolmente riparato dagli agenti esterni grazie a un film protettivo; questa protezione permette alla pelle di respirare, favorendo la sua naturale rigenerazione; le sostanze nutritive presenti negli oli (come la vitamina E, potente antiossidante

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performance ma anche efficaci prodotti per la cura di viso, corpo e capelli; linee specifiche per i bambini. Negozio davvero assortito (Orario di apertura: da Lunedì a Sabato 10-12,30/16-19,30. Chiuso Giovedì pomeriggio) ricco di prodotti di alta qualità (naturale) a prezzi davvero interessanti! Chiara, la titolare, è un motivo in più per andarci: simpatica, gentile, disponibile, preparata e appassionata, vi aspetta per consigliarvi al meglio! Le Ninfe Biocosmesi Via Carlo Mayr, 11A – Ferrara tel. 0532. 1861085 e-mail leninfebiocosmesi@libero.it


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MOBILITÀ SOSTENIBILE

SITI per APPROFONDIRE:

www.ilgermoglio.fe.it/ricicletta www.fratellitodisco.it PRIMAVERA 2016

Ricicletta, amore per l’ambiente e la mobilità sostenibile! di Maddalena Nardi A Ferrara l’uso della bicicletta è una tradizione virtuosa che rende le due ruote uno dei veicoli di spostamento sul territorio maggiormente utilizzati. Le Officine Ricicletta nascono dall’idea di recuperare e ridare vita alle numerose biciclette, o solo parti di esse, abbandonate in città, nei cortili dei palazzi o dentro i garage che con il passare del tempo sono destinate a diventare rifiuti recuperandole in parte o per intero intervenendo prima che diventino rifiuto. Ci sono parti che possono essere pienamente recuperate e utilizzate nella riparazione o nell’assemblaggio di una bicicletta! Le Officine Ricicletta si occupano della vendita, riparazione e noleggio di biciclette, di tutti i tipi, precisano. Dispongono di una grande quantità di bici da noleggio di varie tipologie, anche tandem, tricicli e bici taxi, per soddisfare al meglio le esigenze di tutti, sia singole persone che gruppi grandi o piccoli. Ma non solo: all’interno del loro parco bici possiedono 2 tandem e 3 risciò che noleggiano per feste ed eventi, gestiscono per il Comune di Ferrara 3 cargo-bike destinate al noleggio per periodi di media durata affinché il cliente possa provarle prima di procedere con l’acquisto. Montano accessori per personalizzare le proprie due ruote ed effettuano la marchiatura della bici: ci si appone un adesivo che rilascia un numero seriale sul telaio. Ci si può registrare successivamente su un sito inserendo i proprio dati così in caso di furto o smarrimento la bici può essere riconsegnata al proprietario. È prevista, anche la consegna e il ritiro delle biciclette in qualsiasi zona della città di Ferrara e anche in provincia. Inoltre è in essere una collaborazione con l’Ente del Turismo locale e con i più importanti alberghi della città. Il progetto Ricicletta è gestito dalla Cooperativa Sociale Il Germoglio ONLUS, che opera dal 1991 a Ferrara nel settore dei servizi socio-educativi per l’infanzia e nell’ambito dell’orientamento e formazione al lavoro rivolto a giovani e adulti, è finalizzato alla formazione e al reinserimento lavorativo di persone che si tro-

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vano in uno stato di cosiddetto svantaggio sociale e lavora con educatori e meccanici altamente preparati e specializzati. La prima finalità del progetto è creare percorsi di professionalizzazione per persone a rischio di esclusione sociale (legge 381/1991) attraverso il processo di recupero, riassemblaggio e vendita di queste biciclette rigenerate: RiCiclette! Attraverso di loro viene promossa sostenibilità ambientale e uno stile di vita sano. Questo aspetto culturale si esprime anche nelle tante iniziative a cui gli operatori e i volontari del progetto partecipano in collaborazione con altre realtà del territorio. Se avete una bici che non usate più o molto usurata portatela alle Officine Ricicletta in via Darsena 132 a Ferrara presso il parcheggio “ex MOF”: saranno una risorsa preziosa alla quale sarà ridata vita e sarete ringraziati con un bellissimo regalo. La testimonianza di una delle persone coinvolte nel progetto: «Per me, come dire, la bici è un modo di vivere, di vedere le cose con più calma e senza rumore, in sintonia con l’anima della città. Ed è bello recuperare quelle più vissute e dar loro un nuovo senso, una nuova vita…»

Le biciclette verdi Todisco di Riccardo Galli

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Da qualche tempo a Ferrara, i più accorti avranno notato la presenza delle biciclette verdi, esse sono un’idea imprenditoriale dell’azienda Todisco Bike di Michele Todisco. Le biciclette non sono verdi per caso, ma per l’ovvio motivo che suggerisce il colore cioè rendere più sostenibile la viabilità della città. Chiunque può usarle con un servizio estremamente pratico e comodo, che l’azienda stessa garantisce soprattutto ai turisti che ne richiedono l’uso per visitare la città. Che sia per qualche ora o per qualche giorno, le sue bici verdi sono a disposizione in maniera intelligente di quelle strutture ricettive che le biciclette non le hanno o sono lontane da centro cittadino. Che sia un agriturismo, un albergo o qualsiasi altra residenza, basta contattare Michele e accordarsi con lui che si adopererà per far trovare le biciclette e ritirarle dove più è comodo al noleggiante. Una iniziativa super sostenibile e molto metropolitana che garantisce non solo ai cittadini di alleggerire il traffico da turisti impacciati che non sanno dove andare ma anche di rendere l’aria meno pesante per quel che si può. Michele Todisco non è solo il classico meccanico dove comprare o riparare e noleggiatore di biciclette è anche un lungimirante imprenditore che in collaborazione con altri operatori del turismo e della ristorazione sta preparando una app per smartphone con la quale si potrà avere la mappa della città con i vari punti di riferimento storici, artistici e culturali, indicazioni utili sia per trovare punti di ristorazione tradizionale sia, attraverso una road map sostenibile, ristorazione vegana, vegetariana e negozi bio, e per completare l’opera anche una green map così da poter godere al meglio delle zone verdi della città. Il progetto già in fase avanzata, si sta arricchendo giorno per giorno di collaborazioni e partnership, e sarebbe interessante continuare a ingrandire questo contenitore di informazioni in modo da offrire al turista un vero e proprio moderno vademecum con tutto ciò che di bello la città di Ferarra può offrire.


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4 editori, 7 edizioni 4 editori, 7 edizioni 16 provincie, 250.000 16 provincie, 250.000 lettorilettori

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Buone pratiche, e buona amministrazione Buone pratiche, bellebelle ideeidee e buona amministrazione

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Ambiente

Su RAI 3 inizia il secondo ciclo di trasmissioni “Scala Mercalli” di Giovanni Santandrea bientali, ma purtroppo la sostanza è che le nostre reazioni sociali e politiche sono sempre troppo lente rispetto all’urgenza della situazione fisica.

Intervista a Luca Mercalli La notizia. Il prossimo sabato 27 febbraio RAI3 in prima serata propone la seconda serie di trasmissioni “Scala Mercalli” legate a temi ambientali e alla sostenibilità condotta dal meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli. Come lo scorso anno sono in programma 6 puntate. E’ una scelta RAI coraggiosa e importante perché non è una semplice trasmissione di divulgazione scientifica. Presenta ai telespettatori temi scomodi e impegnativi, che molto spesso trovano poco spazio televisivo, o quantomeno lo trovano nelle fasce di ascolto marginali. La prima serie del 2015 ha avuto un riconoscimento da parte del pubblico televisivo assolutamente incoraggiante. Lo share si è attestato sul 5%, corrispondente a circa 1,2 milioni di spettatori. Certo non cifre da San Remo. Ma per RAI3, e per il tipo di trasmissione, viene valutato in modo assolutamente positivo. Incontriamo Luca Mercalli per aver alcune anticipazioni. Dopo l’esperienza sicuramente incoraggiante dello scorso anno ti aspettavi che RAI3 ti riproponesse la realizzazione di una seconda serie di “Scala Mercalli”? Sì, era una proposta che è stata avanzata immediatamente alla chiusura della prima edizione e che è stata formalizzata già a giugno 2015. Il lavoro di preparazione di un programma di questo genere è tuttavia molto lungo e meticoloso, il risultato si vede solo ora, ma è durato quanto la gestazione di un bambino! Nel primo ciclo del 2015 hai toccato e approfondito molti temi importanti legati alla sostenibilità, quali riscaldamento globale e picco del petrolio. Quali difficoltà hai incontrato in termini di comunicazione per “forare lo schermo” anche trattando temi complessi e sicuramente inquietanti per noi tutti? Quale approccio hai scelto per rispettare il rigore scientifico dei contenuti e superare la difficoltà di trovarti nel ruolo di Cassandra che comunica “scomode verità”? Ho seguito uno schema di alternanza tra l’illustrazione dei problemi e la proposta di soluzioni possibili e fin da subito attuabili. Devo dire che i documentari mirati che abbiamo prodotto internamente alla Rai o con documentaristi esperti di temi ambientali sono stati sempre all’altezza di una comunicazione incisiva sia sul piano degli argomenti e dei luoghi, concordati in precedenza con la redazione, sia della fotografia e del montaggio. Ovviamente è in questi casi che lo strumento televisivo manifesta tutta la sua efficacia: coniugare le emozioni delle immagini con le informazioni scientifiche rigorose. Il milione di persone che ci ha seguito dimostra che si può fare... Quali nuovi aspetti affronterà la seconda serie? Riprenderà i temi già presentati nel 2015 approfondendoli, oppure an-

Circa 2 anni fa a molti fecero impressione le dichiarazioni di Holmgren, padre della permacultura, quando dichiarò di essere giunto a ritenere impossibile una graduale discesa energetica, con la minimizzazione dei traumi sociali che invece è auspicata da Rob Hopkins e più in generale dal movimento delle Transition Town. Holmgren allora prefigurò l’entrata delle nostre società in quello che chiama “Tecnologia Marrone” (Brown Tech), tale da determinare successivamente un grave collasso globale economico e sociale, con una Transizione molto pesante. Anzi si spinse oltre affermando che dovremmo deliberatamente fare in modo che questo accada. Tu cosa ne pensi? Non ci sono dubbi che ci siamo spinti in un territorio molto pericoloso. Raggiungere gli obiettivi di Parigi e in generale di sostenibilità è molto difficile e ci sono buone ragioni di pensare che dovremo comunque affrontare in futuro gravi crisi ambientali e dunque sociali. Ma a che servirebbe comunicare un messaggio troppo rassegnato, troppo fosco, da “si salvi chi può”? A nulla. Quindi abbiamo scelto una linea che pur non nascondendo la gravità delle dinamiche in atto, favorisca tuttavia una presa di coscienza proattiva, fornisca gli strumenti per diventare parte protagonista della transizione a tutti i livelli, con le proprie scelte e con l’attività politica. Qualsiasi azione che sposti anche di poco la nostra traiettoria verso il baratro è migliore che il lasciar tutto come sta. E poi succeda quel che può succedere, ma almeno ognuno avrà fatto in modo razionale la propria parte, il meglio che era possibile fare, consapevoli dei propri limiti ma anche fiduciosi della speranza che un processo virtuoso a cascata possa - sia pur con basse probabilità - verificarsi e accelerare la transizione. Se non ci si prova nemmeno... no?

drà ad esplorare altri temi? Puoi dare ai lettori di “Vivere Sostenibile” qualche anticipazione sulle caratteristiche della nuova serie? Seguirò sostanzialmente lo stesso schema del 2015 ma con nuovi esempi e luoghi diversi: puntate tematiche su clima, energia, acqua, cibo, trasporti sostenibili, politiche della sostenibilità. La novità è che abbiamo aumentato il numero di documentari che ho girato personalmente, con tre servizi a puntata al posto di uno, mentre abbiamo ridotto gli ospiti in studio da due a uno. Ci sarà sempre un esperto di riferimento che tratterà il tema della puntata, ma il maggior numero di filmati renderà ancora più dinamica la narrazione. Tra la prima e la seconda serie di “Scala Mercalli” sono successe tante cose. Abbiamo definitivamente sforato il valore di soglia psicologica delle 400 ppm nella concentrazione di CO2 in atmosfera. Ma non solo. A giugno 2015 papa Francesco ha pubblicato l’enciclica “Laudato si’” proprio sui temi legati alle responsabilità che tutto il genere umano ha nei confronti dell’ambiente. A dicembre a Parigi COP21 ha visto dopo lunghe e difficili negoziati l’approvazione di una risoluzione che non sarà sicuramente sufficiente, ma per la prima volta vede la ratifica da parte di tutte le delegazioni. Saranno argomenti presenti nella seconda serie? Quali sono le tue valutazioni? Sì, certo, sono tutti temi richiamati nelle puntate, soprattutto nella prima del 27 febbraio, che ha tratteggiato il bilancio di COP21. Il 2015 è stato dunque un anno di importanti fatti am-

Ultima domanda Luca. Tra i lettori di “Vivere Sostenibile” ci sono molte persone impegnate in piccole o grandi iniziative di Transizione locale. Molti di loro vedranno con interesse e piacere la nuova serie di “Scala Mercalli”. Vuoi rivolgere loro un messaggio e un saluto. Dico che avranno a disposizione dodici ore di televisione nel quale ho distillato il massimo delle mie competenze scientifiche e comunicative con mezzi relativamente modesti: li assicuro che in questo caso la Rai ha speso bene i soldi del canone! Ovviamente non si può trattare tutta la complessità di questi argomenti come ciascuno desidererebbe, soprattutto nel campo di chi è già informato: ci sono linguaggi televisivi che tocca rispettare se non si vuol finire a fare un programma magari perfetto sul piano formale, ma inguardabile per un vasto pubblico. Meglio semplificare qualche argomento ma aprire la mente a un gran numero di persone, che spaccare il capello in quattro e parlare a un piccolissimo numero di eletti. Oggi il bello è che c’è il web, uno guarda il programma, scopre una situazione, un luogo, un tema, un libro, un ricercatore, e in pochi secondi va su google e può approfondire. L’importante è catalizzare la curiosità e la volontà di informarsi, di spostare l’attenzione su questi argomenti così strategici per il nostro futuro. Non abbiamo certo la pretesa di esaurirli in un sabato sera, ma di offrire delle chiavi di lettura qualificate per orientarsi. Ovviamente mi auguro che con il passaparola e la sensibilizzazione attraverso la rete si possa raggiungere un numero più elevato di persone rispetto all’anno scorso, soprattutto giovani studenti, che saranno i principali obiettivi dei cambiamenti buoni o cattivi dipende da noi e da loro - del prossimo futuro. Quindi guardate e fate guardare Scalamercalli. E sul sito www. scalamercalli.rai.it troverete comunque tutte le puntate e soprattutto le schede bibliografiche di approfondimento. Buona visione e buona transizione! Grazie Luca del tempo che ci hai voluto dedicare…


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Buonepratiche, pratiche,belle belleidee ideeeebuona buonaamministrazione amministrazione Buone Tempo di lettura 5 min.

Eventi

Fa’ la cosa giusta! 2016 Sapori nostrani ed esotici, workshop di creatività sostenibile e un’ampia vetrina di prodotti alla fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili Dal 18 al 20 marzo prenderà il via la tredicesima edizione di Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata a Milano da Terre di mezzo Eventi. Fa’ la cosa giusta! proporrà nuovi temi e progetti, affiancati ai prodotti e iniziative negli ambiti che da sempre caratterizzano la fiera: alimentazione biologica, a km zero o cruelty free, moda etica, mobilità a basso impatto, abitare green, giochi e proposte sostenibili per l’infanzia, prodotti del commercio equo e progetti delle associazioni e cooperative non profit. Tra le novità dell’edizione 2016 il progetto Speziale: un’area tutta da vivere, grazie ai molti laboratori e dimostrazioni in programma, dove degustare differenti miscele di tè, sperimentare sapori esotici o nostrani, dai preziosi pistilli di zafferano sardo fino alle bacche di vaniglia del Madagascar. Ci sarà un ampio spazio tematico dedicato ai Percorsi a piedi e Grandi itinerari italiani ed europei, particolarmente centrale in occasione dell’anno nazionale dei Cammini, che coincide anche con il Giubileo straordinario. Viaggiare e farlo in maniera consapevole è, infatti, una scelta che sempre più caratterizza le vacanze di italiani e non: percorsi culturali, paesaggistici e puramente ludici. Il programma di laboratori, incontri e dimostrazioni vedrà tante nuove proposte per iniziare a “far da sé” che permetteranno di scoprire come trasformare abiti non utilizzati, effettuare piccole riparazioni sul proprio guardaroba, produrre detersivi e prodotti per la casa. Per gli amanti della cucina Fa’ la cosa giusta! proporrà show cooking e workshop per tutti i gusti, per scoprire il gusto di cucinare in modo completamente etico: proposte a tema vegan e crudista ma anche suggerimenti per piatti a basso indice glicemico, con ricette adatte ai diabetici e ai celiaci (poiché prive di glutine). A bimbi e famiglie saranno dedicati molti spazi e laboratori creativi, differenziati per età. Il primo, pensato per la fascia 0-8 anni, in cui gattonare, giocare, realizzare marionette e partecipare a laboratori creativi. I piccolissimi, dai pochi mesi fino ai 3 anni, avranno a disposizione un tappeto interattivo tematico, caratterizzato dai quattro elementi naturali (aria, acqua, terra e fuoco), in cui fare esperienze sensoriali accompagnati dalle mamme e dai papà. I ragazzi più grandi, tra gli 8 e i 14 anni saranno i protagonisti dello spazio Teenmaker: un polo in cui cimentarsi in esperimenti scientifici e tecnologici.

Foto di Luana Monte

Laboratorio pratico dedicato alla scoperta di una coltura che suscita sempre grande interesse: la Canapa.

Per informazioni

FA’ LA COSA GIUSTA! 2016 da venerdì 18 a domenica 20 marzo fieramilanocity, viale Scarampo, GATE 4, Milano (Metropolitana M5 “Lilla”, fermata Portello, davanti all’ingresso di Fa’ la cosa giusta!). Giorni e orari di apertura: Venerdì 18 marzo: 9 - 21 Sabato 19 marzo: 9 - 22 Domenica 20 marzo: 10 - 20 Ingresso con catalogo, acquistabile all’entrata al prezzo di 7 euro. Per i minori di 14 anni l’ingresso è gratuito. www.falacosagiusta.org || FB: Fa’ la cosa giusta || TWITTER: @Falacosa_Giusta

Domenica 20, dalle 11 alle 12, nello spazio Critical Fashion di FA’ LA COSA GIUSTA, impareremo come utilizzare la canapa in cucina, in particolare per creare il pane. Durante l’incontro verranno fatti brevi accenni ad altre applicazioni in cucina, quali pasta, cioccolato e birra. Un’occasione interessante per ri-scoprire questo antico vegetale locale. A cura di: Vivere Sostenibile, il progetto multi-mediatico delle soluzioni per un nuovo modello di vita, Assocanapa, realtà che promuove, tutela e diffonde la coltivazione della canapa e il suo impiego nei vari settori produttivi e ENDRA ArteèCiboèArte associazione culturale e centro studi per la ricerca, la sperimentazione e la formazione nel campo d’integrazione tra tecniche dell’arte, medicine tradizionali e neoscienze mediche, e pratiche del cibo, per la cura per la salute e il benessere individuale e delle comunità. Partecipazione: Gratuita, con contributo di 5 euro per il pane.

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Benessere corpo e mente

La Dentosofia: quando i denti parlano di noi a cura della Dott.ssa Roberta Lancellotti

Lavoro da quindici anni come odontoiatra con un’attenzione particolare agli effetti dell’occlusione (chiusura della bocca) sulla postura del paziente. Un giorno Andrea, uno degli osteopati con cui collaboro, mi ha chiesto se conoscevo il metodo “soulet besomes”, ma io cadevo dalle nuvole... Ho iniziato a cercare su Internet, trovando molte informazioni riguardo a questa nuova metodica e, incuriosita, mi sono iscritta a un Corso di Perfezionamento in Dentosofia presso l’università di Tor Vergata, per poi frequentare, entusiasta, il corso annuale tenuto in Francia dal Dott. Montaud cofondatore della Dentosofia. Mi si è letteralmente aperto un mondo perché ho scoperto che nella nostra bocca è racchiusa tutta la nostra esistenza. La Dentosofia (così chiamata da “dens” dente e “sophia” saggezza) nella definizione dei suoi ideatori Dott. R. Mathieu e Dott. M. Montaud è “una terapia caratterizzata da un approccio umanistico all’arte dentistica basata su tecniche funzionali conosciute, che pone in evidenza l’equilibrio dell’essere umano e in senso più lato, quello del mondo intero”. Utilizza come mezzo terapeutico un apparecchio definito Attivatore Plurifunzionale o Equilibratore (vedi foto), una sorta di paradenti, che va ad agire a livello dei denti, della postura e della psiche. Si tratta di un’autoterapia guidata in cui il paziente, ac-

compagnato dal dentista, lavora di sua iniziativa e volontà per il recupero delle funzioni neurovegetative del cavo orale: respirazione, deglutizione, masticazione e fonazione. La modifica della bocca e il riposizionamento dei denti sono una conseguenza di questo processo e man mano che la bocca ritrova il suo equilibrio si osservano sorprendenti miglioramenti anche a livello posturale e psico-emotivo.

Io utilizzo l’attivatore da quasi due anni e mi sento molto cambiata a tutti i livelli: in primis la mia bocca si è “allargata” e i miei denti allineati, i dolori cervicali di cui soffrivo si sono decisamente attenuati e sono emotivamente più equilibrata. Il mio modo di approcciarmi al paziente è cambiato drasticamente, ora non pongo più l’attenzione solo al singolo dente che fa male o è disallineato, ma guardo il paziente nella totalità del suo essere. Questo trattamento è efficace a tutte le età anche se nei bambini con problemi ortodontici i risultati sono più immediati rispetto agli adulti. Per chi è interessato ad approfondire l’argomento terrò la conferenza ‘Dalla Dentosofia all’Osteopatia’ presso l’Associazione Energia e Benessere asd di Modena il 2 Marzo 2016 alle ore 20 oppure può venirmi a trovare a Carpi (MO), previo appuntamento, presso lo Studio Dentistico Associato Lancellotti Solieri.


PRIMAVERA 2016

11 Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

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12 Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

Proposte di green franchising Tempo di lettura 1 min.

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La Canapa: la pianta che può salvare il mondo Vivere Sostenibile: a cura della Redazione BOTTEGA DELLA CANAPA ® è un’azienda italiana protagonista nel settore della vendita e della distribuzione all’ingrosso internazionale di prodotti naturali e biologici. Fondata nel 2003 in Romagna da Giacomo Masioli e Massimiliano Spinelli, è la prima catena italiana di negozi che propone la più ampia scelta di articoli derivati dalla lavo-

razione artigianale della canapa, la pianta che può salvare il Mondo. Bottega della Canapa ® produce e distribuisce a livello mondiale. Alimenti e cosmetici naturali a base di canapa, proveniente da coltivazione biologica e certificata. Presso i punti vendita diretti o di affiliati, si possono trovare inoltre articoli di abbigliamento in canapa e in altri tessuti naturali, accessori e borse in canapa, cotone bio e materiali di riciclo, oggettistica, prodotti per il biogiardinaggio, libri e altro ancora. Si può acquistare anche online e ricevere i prodotti a casa pochi giorni. La Mission è unire la qualità, la versatilità e gli alti valori nutrizionali della canapa alla competenza e all’innovazione, attraverso un’accurata ricerca della qualità e selezione delle materie prime, per riscoprire e realizzare prodotti che vi aiuteranno a migliorare salute e benessere. Bottega della Canapa, offre ai suoi clienti una scelta di acquisto, etica ed ecologica: impegnandosi a non utilizzare OGM, a non testare i propri prodotti su animali, a rispettare e tutelare l’ambiente, a promuovere il risparmio idrico ed energetico. L’ azienda è strettamente legata all’Emilia Romagna, storicamente considerata come la prima regione d’Italia ad esportare canapa italiana in tutto il mondo. Bottega della Canapa ha la propria sede a Cesena (FC) e, attraverso un contratto nazionale di franchising, è presente anche a Bologna, Ferrara e Faenza (RA).

Apri un punto vendita nella tua città

È possibile aprire una Bottega della Canapa in centri con popolazione non inferiore ai 50.000 abitanti, salvo casi eccezionali da valutare. La Bottega si presenterà con le stesse caratteristiche delle altre già affiliate alla catena (insegna, decorazioni e arredo interno). Altre info: www.bottegadellacanapa.com

comunicare l’ambiente e la sostenibilità a cura della Redazione Vivere Sostenibile è la “Bio-Eco rivista locale” dedicata ai temi della sostenibilità ambientale economica e sociale,, che si rivolge a un target selezionato e ben identificato di persone attente e consapevoli in tutte le loro scelte quotidiane. Infatti il “lettore tipo” di Vivere Sostenibile è attento ai temi dello sviluppo sostenibile, dell’energia, del benessere del corpo e della mente, dell’ambiente e del sociale. Grazie al network di editori indipendenti, Vivere Sostenibile, è pubblicato in tante aree diverse di Italia ed è ricco di contenuti, notizie ed eventi, legati al territorio e alle comunità locali. Il nostro lettore potrà trovare (o troverà tra breve) l’edizione locale di Vivere Sostenibile, nella propria città di residenza, nei tanti punti di distribuzione come associazioni, biblioteche ristoranti e negozi Bio, feste, fiere o mercati eco/bio e negli eventi sociali e partecipativi della propria comunità. Oppure potrà riceverla in formato PDF, iscrivendosi gratuitamente a www.viveresostenibile.net . Vuoi aprire la tua edizione locale di Vivere Sostenibile? Cosa proponiamo Proponiamo un’attività coinvolgente e appassionante. Affiliandoti a Vivere Sostenibile Network, puoi diventare uno dei piccoli editori indipendenti che partecipano alla realizzazione del primo magazine multimediale di comunità, dedicato ai temi del cambiamento, della decrescita, della transizione, del benessere e della sostenibilità. Richiedici maggiori info e la disponibilità di attivare il progetto nella tua zona. Se sei interessato ad avere maggiori info sull’affiliazione a Vivere Sostenibile Network, manda una mail a: direzione@viveresostenibile.net.


PUNTI DI DISTRIBUZIONE PRIMAVERA 2016

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Ferrara

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La Trattoria Vegana, Viale Po 13/17 - Ferrara

La Bottega di Utilla, Via Carlo Mayr 96/a - Ferrara

Le Ninfe Biocosmesi, Via Carlo Mayr 11/A - Ferrara

La Vegana - gastronomia 100% vegetale, Via Carlo Cattaneo 90 - Ferrara

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Ecco i luoghi dove puoi trovare le copie cartacee del trimestrale VIVERE SOSTENIBILE a FERRARA

In provincia trovi il trimestrale in questi punti selezionati

381 Storia da gustare, piazzetta Corelli 24

New Pharma Estense, Via Veneziani, 3

Erboristeria il Melo e il Grano,Via Cavour 4/6 - Comacchio (FE)

Bio per tutti, Piazza XXIV Maggio (Acquedotto)

Nuovaterraviva associazione,Via Delle Erbe, 29

Giudici Bike,Via Trepponti chiosco - Comacchio (FE)

Comunicanima Associazione Culturale, Vicolo Bomba, 19

Parafarmacia della Salute, Via V. Veneziani 3

Hotel Ariston Imperial, Viale dei Mille 6 - Porto Garibaldi (FE)

GIROBIO Bottega Biologica, Via Terranuova, 3

Punto vendita Terravivabio, Via Delle Erbe, 29

SymBIOsiS Erboristeria Lab Via Padova 225 - Pontelagoscuro (FE)

La Bottega Di Utilla, Via Carlo Mayr 96/A

Sapò, Via Garibaldi 65

La Vegana Gastronomia 100% vegetale, Via Carlo Cattaneo, 90

Fratelli Todisco bike, Corso Biagio Rossetti 31/A

Digitalghost - Officina informatica, Via Dei Martiri 2/a - Filo di Argenta (FE)

Le Ninfe Biocosmesi, Via Carlo Mayr 11/A

La Trattoria Vegana,Viale Po 13/17

Libreria Giralibri,Via Giacomo Matteotti, 38/c - Argenta (FE)

Natura Sì, Via Bologna 296

Zazie,Via San Romano, 62

Sfuso&Bio ,Via E. De Amicis 5/e - Bondeno (FE)

Se hai un’associazione, un circolo o un negozio sul territorio di Ferrara e provincia, contattaci all’email info@viveresostenibile.net per diventare gratuitamente punto di distribuzione di VIVERE SOSTENIBILE a Ferrara, Bio-Eco rivista indipendente


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INSERTO SPECIALE

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La primavera in giardino. Commenti e riflessioni del Maestro giardiniere di Carlo Pagani, Maestro giardiniere - carlo.pagani@ilmaestrogiardiniere.it “I giardini di marzo si vestono di nuovi colori…” Così recita una delle più belle canzoni di Lucio Battisti. Chissà forse il più autorevole cantautore italiano degli anni ‘70 avrà avuto modo di trascorrere le giornate di questo mese in giardino e l’atmosfera che la natura imprime a chi decide di vivere questa esperienza è davvero ricca di suggestione. Il tepore della temperatura che di giorno in giorno aumenta e le giornate che prolungano la luce invitano a viverle all’aria aperta. Seduti nelle panche nei giardini pubblici i ragazzi riprendono il loro posto. Qualcuno è ancora avvolto nello sciarpone che ha fatto tanto tendenza nei mesi invernali ma fa ancora fico, come l’accostarsi ad una ragazza che legge un libro e per avviare l’approccio chiedendogli se legge l’ultimo romanzo della Mazzantini o magari consigliandogli giovani autori. Insomma marzo intriga eccome. Si tratta di un mese che qualche insidia la nasconde ancora, la brinata può arrivare da un mattino all’altro ma il desiderio di portare all’aperto le piante ricoverate durante l’inverno nel sottoscala, nel garage o in cantina prevale su qualsiasi ragionevole dubbio. I limoni sono i primi a dichiarare il desiderio di uscire da questi luoghi per niente graditi, dove durante i mesi invernali hanno quasi totalmente perduto le foglie. Una disperazione per la nostra signora Francesca che, attenta alle istruzioni del maestro giardiniere locale, se ne è ben guardata dall’annaffiarlo durante l’inverno. Facendo slittare i pesanti vasi su due spezzoni rotondi di manico di scopa è finalmente riuscita a portarli fuori. Cautamente spinti fino a ridosso di un muro che li protegga dai venti e dalle correnti di aria fredda del nord, finalmente inizia con le cure del caso. Prima di tutto il bagnetto, ovvero una energica disinfestazione dalle odiose cocciniglie formatesi in quei luoghi angusti con l’olio minerale, fino a farle gocciolare. La vicina le ha detto che il travaso può aspettare anche il prossimo anno ma nel frattempo si rende necessaria un’abbondante concimazione poiché i limoni hanno fame dopo un digiuno durato così a lungo. Ed ecco pronta la cornunghia e la farina d’ossa. La sua farmacista gli ha pure consigliato il tritato di lupini non perché sia sua specifica competenza ma a suo dire si tratta di una cura che una sua vecchia zia praticava ai limoni ogni anno fuori dall’inverno. La nostra signora

Francesca deve amministrare per bene ogni consiglio senza lasciare nulla al caso, si preoccupa soprattutto del giudizio dei vicini, lo teme quanto il giudizio dell’Europa sui nostri conti economici. Sole, acqua e concime rimetteranno in forma le sue piante e tutto porterà all’ennesimo successo di critica delle vicine di casa, adorabili davanti e polpette di dietro. Per chi ha la disponibilità di un piccolo frutteto famigliare, il mandorlo sta lasciando cadere i petali per terra trasformandola in un tappeto di cipria rosa. Gli albicocchi sono in piena fioritura ma attenzione alle brinate, ne basta una quando i fiori sono totalmente aperti per compromettere la fruttificazione a giugno. Nel bosco i prugnoli selvatici (Prunus spinosa) e i mirabolani formano delle autentiche nuvole di fiorellini bianchi fittissimi e compatti. La terra sottostante si ricopre del verde fogliame del lamio (Lamium purpurea) e qualche spiga violacea dei loro fiori comincia a spuntare tra i narcisi dispersi qua e la a significare che fiori e colori danno inizio alla danza di primavera. Le viole sono ormai un tappeto ovunque ed il loro profumo accompagna il passeggio. Anche gli ellebori orientali (Helleborus orientalis) con i loro fiori porpora a testa all’ingiù mostrano di gradire la festa. Le prime erbacee perenni distribuite sotto i filari del mio frutteto ai margini del bosco, dopo averle ripulite dalla vegetazione rinsecchita dell’anno precedente, mi dimostrano la loro riconoscenza attraverso le prime fioriture. Gli anemoni (Anemone pulsatilla) favoriti dalla terra che si sta riscaldando, proiettano le loro campanelle porpora con gli stami dorati verso il sentiero. Una fioritura quest’ultima che ha inizio il 21 marzo, e dà il benvenuto alla primavera. E pazienza se marzo è conosciuto per la tradizionale pioggerellina della poesia di Angelo Silvio Novaro che ancora oggi recito per averla studiata a memoria alle scuole elementari. Farà tanto bene quando picchia argentina sui bruscoli secchi dell’orto, ma non solo, anche ai miei ravanelli quasi pronti per essere raccolti e portati in tavola. Marzo riapre anche la casa di villeggiatura delle rondini. Per il giorno di San Benedetto (21 marzo) è atteso l’arrivo puntuale di questi “uccelli del paradiso” da qualche anno per la verità con qualche giorno di ritardo. Ma si sa come vanno le cose nel mondo, i voli sono sempre più in ritardo…!

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La pianta vedette: Anemone blanda Si tratta di una perenne tappezzante con radice a tubero, malformato e simile ad un piccolo tartufo nero. In compenso la grazia dei suoi fiori simili a piccole margherite dai colori azzurro, rosa o bianchi, che strisciano sul terreno ad una altezza di due/tre centimetri, finiscono per creare autentici tappeti fioriti. Basta partire con qualche piccolo tubero nelle aree a mezzombra, al sole e in qualche caso all’ombra. In pochi anni si allargheranno tappezzando il suolo. Terminata la fioritura per un paio di mesi rimarrà un fogliame tripalmato verde scuro che potrà essere un’ottima copertura del terreno nelle zone in cui hanno difficoltà a crescere altre tappezzanti. Preferisce terreni ricchi di sostanza umica e freschi, guai ai ristagni idrici.a

Pagani è in TV su canale Leonardo (222 del digitale terrestre) ogni mattina alle 9 con la rubrica Guida al Verde

“Cavolo che orto” a Bondeno di Valentina Benatti L’associazione Zoe di Bondeno (FE), con il patrocinio del Comune, organizza un corso teorico pratico sull’agricoltura naturale, permacultura e Food Forest, chiamato «CAVOLO CHE ORTO», tenuto da Paolo Antonucci, studente in permacultura. Perché fare l’orto è una pratica oggi più che mai necessaria? Anzitutto per soddisfare il nostro innato bisogno di ritorno alla terra: Jung riteneva che ogni essere umano dovesse coltivare anche una piccolissima porzione di terra per non dimenticare le proprie vere origini. Altra ragione è di natura “politica” - in senso lato ovviamente, e non partitico o dottrinario - e cioè per liberare in parte l’uomo dalla schiacciante massificazione alimentare e culturale imposta dalle multinazionali, anche quelle del cibo e dalle moderne cattedrali consumistiche: gli ipermercati. Connessa a questa ragione c’è infine, ma non meno importante, l’opportunità di coltivare e cibarsi di verdura veramente biologica e a km zero! Il corso è iniziato a gennaio e prosegue nelle date: 5 e 19 Marzo, 9 Aprile alla Sala 2000 di Bondeno e, per la parte pratica, agli Orti Urbani in Via della Fornace (zona Coop). Il corso prevede nozioni teoriche, ma anche tanti momenti di pratica, per imparare una gestione etica della terra con il minimo sforzo (da parte del contemporaneo uomo frenetico) e la massima resa. La permacultura, infatti, è un metodo di coltivazione che, sulla base di principi e strategie ecologiche, permette di progettare insediamenti agricoli simili agli ecosistemi naturali, quindi in grado di mantenersi autonomamente e di rinnovarsi con un basso impiego di energia. È importante sottolineare inoltre come tale corso si inserisca in un contesto più ampio riguardante la gestione degli orti urbani del Comune matildeo da parte dell’associazione, in accordo con le finalità con cui essa nasce, promuovendo in questo modo un riavvicinamento alla terra da parte dei cittadini. Qualche parola sull’associazione: il termine Zoé, dal greco ζωή,

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Il nostro pianeta maltrattato necessita di un cambiamento di rotta, l’antispecismo ci conduce a un ritorno all’origine e al legame con la Madre Terra. Mira inoltre a progetti di ampio respiro per la sensibilizzazione nelle scuole e all’interno della comunità. Questi principi sono in stretta connessione con l’autoproduzione e la coltivazione nel rispetto dell’ecosistema, per questo l’associazione ha accettato la gestione degli orti urbani del paese. Il Comune mette a disposizione dei cittadini, pagando un affitto simbolico annuale, ben 100 appezzamenti di terreno coltivabile di 75 Nella foto il vicesindaco Simone Saletti, Valentina Benatti vicepresidente dell’associazione Zoe metri quadri, comprensivi di e Paolo Antonucci, docente del corso acqua per irrigare concessa ad orari fissi (ovviamente i più indica l’essenza della vita, la vita naturale e nuda, comune a ogni congeniali per innaffiare). All’interno dell’appezzamento è presente essere vivente e che mai perisce, differenziandosi da «bios», che ne una casetta di legno, punto di riferimento per ottenere informazioni dipinge condizioni e modalità e si contrappone a morte. Italo Calvi- e richiedere un orto, con successiva iscrizione. Gli orti urbani non no chiama Zoe una delle sue “città invisibili”, quella dove non esiste sono solamente un luogo in cui coltivare in modo individualistico il diversità. La “tribù” (i componenti la definiscono tale poiché voluta- proprio terreno, ma sono anche una opportunità di curare nuove e mente scevra da gerarchie) si pone come obiettivi il restituire digni- vecchie amicizie, scambiare chiacchiere e risate, collaborare e contà all’animale non umano e la diffusione del veganismo quale scelta dividere, prendere una boccata d’aria e un po’ di sole e, aspetto da di vita esemplare sia a livello etico, che ambientale e salutistico. non sottovalutare, praticare una sana attività fisica.


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Ferrara

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L’unione di BioSociale! di Francisco Martinez

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ogni volta è possibile, come nel centro di Ferrara. Ad oggi Biosociale prepara ogni settimana circa 70 cassette di prodotti freschissimi integrando quando richiesto con prodotti trasformati come pasta, riso, farine e uova anch’essi da produzione rigorosamente A Ferrara è nato Biosociale, da piccole aziende agricole biologiche della provincia che si sono unite per creare un circuito produttivo e distributivo virtuoso, etico particolarmente attento alla qualità dei prodotti. Grazie alla collaborazione con alcune cooperative di servizi sociali il progetto assume un’importante valenza socio-educativa nel territorio, attraverso l’inserimento in agricoltura sociale di giovani disagiati. Immaginate tanti piccoli agricoltori che cominciano a cooperare tra di loro e che gli stessi producano frutta e verdura esclusivamente da agricoltura biologica nel vostro territorio! Immaginate di poter ordinare, scegliendo i prodotti dei quali avete bisogno direttamente dal computer di casa vostra in assoluta comodità, con la massima trasparenza sui prezzi e sulla produzione di ogni singolo alimento! La collaborazione di piccole attività imprenditoriali nel settore agricolo sparse nel vasto territorio ferrarese, tutte con la notifica di produttore biologico certificato, con l’obiettivo di creare una filiera corta sostenibile in cui produttori e acquirenti sono uniti nell’obiettivo della sicurezza alimentare. Il funzionamento è analogo a quello dei gruppi d’acquisto: è possibile ordinare sul sito biosociale.it o telefonicamente frutta e verdura bio, variabile nel corso delle stagioni secondo le produzioni locali. La consegna è settimanale presso i numerosi punti ritiro della provincia ferrarese o su richiesta direttamente a domicilio che viene svolta in bicicletta

Biologica certificata. Le aziende che lavorano in Agricoltura Sociale inseriscono nell’attività agricola in modo sostanziale e continuato servizi per l’integrazione lavorativa di persone a rischio di esclusione sociale. La collaborazione costante con le cooperative sociali permette di sostenere le persone con svantaggio fisico e psichico assegnando loro mansioni in base alle attitudini individuali, avviandoli concretamente al mondo del lavoro. In tal modo, viene creato un regime per un sistema economico virtuoso, in grado di comprendere e responsabilizzare i soggetti fragili o svantaggiati, secondo il principio della giustizia sociale all’interno del mercato del lavoro. Un sistema che aiuta costantemente tutti i giovani che si insediano in agricoltura, con la disponibilità e l’esperienza di coltivatori esperti e con la commercializzazione dei loro prodotti con la Filiera Corta BioSociale. BioSociale vuole incentivare il valore sociale dell’agricoltura come strumento di contrasto alla crisi economica, presente in modo importante nel territorio ferrarese, attraverso una rete di piccole aziende agricole, nuovi coltivatori, enti locali e cooperative, condividendo il progetto con tutta la popolazione locale che può contribuire alla crescita economica e sociale del proprio territorio, scegliendo i prodotti di biosociale.it.

L’animale incontra l’uomo a cura della Dott.ssa Dora Scialfa, Medico Veterinario Sostenitrice di una medicina veterinaria ampliata ed integrata, non solo in senso terapeutico ma anche educativo, considero importante la relazione uomo-animale, sia per chi sceglie di vivere con un animale sia per l’animale stesso. I nostri animali domestici si ammalano sempre di più delle malattie dei nostri tempi, sono in aumento tumori, epilessia, intolleranze alimentari, e problemi comportamentali. A noi uomini il compito di prendercene cura con sempre più responsabilità e consapevolezza. La salute è un processo dinamico che comprende la possibilità di ma-

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lattia e la capacità di autoguarigione. Le chiavi di lettura della Medicina Tradizionale Cinese, dell’Omeopatia e della Medicina Antroposofica sottolineano, in modo seppur diverso, l’importanza della processualità, del divenire, del cambiamento, della metamorfosi dell’individuo uomo o animale, in sintomi che possono coinvolgere il fisico, la vitalità di organi e visceri e l’ampio ambito emozionale. Come veterinaria propongo ai proprietari di cani, gatti, cavalli un po’ di spregiudicatezza. L’interrogatorio omeopatico scende nei dettagli, con la medicina antroposofica si tiene conto dell’equilibrio tra il sistema metabolico, il sistema neurosensoriale, passando per il sistema ritmico e di come si esprime il microcosmo degli organi; con test muscolari specifici integro aspetti della medicina tradizionale cinese per indagare come l’organismo dell’animale compensa gli squilibri. Il riequilibrio avviene attraverso la stimolazione di punti riflessi, tecniche specifiche o supporti, quali rimedi omeopatici, rimedi antroposofici, fiori di Bach, fitoterapici etc., che il proprietario dovrà somministrare con cura al proprio amico a quattro zampe. Mi sorprendo ogni volta quando un cavallo mi viene incontro per ricevere la sua dose di rimedio omeopatico anche se in una siringa, oppure quando un cane mi dà la schiena per essere di nuovo massaggiato nei punti neurolinfatici che gli fanno bene, o quando un gatto beve l’acqua della sua ciotola con il fiore di Bach scelto per lui! E poi quante soluzioni trovano anche i proprietari per somministrare i rimedi ai loro amici animali! Per una relazione uomo-animale sempre più consapevole propongo anche corsi e serate praticoconoscitive, nelle quali fanno capolino inserti poetici, artistici e letterari.

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Buone vibrazioni: le fusa a cura della Dott.ssa Gloria Deambrogio, Medico Veterinario

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Sostenitrice di una medicina veterinaria ampliata ed integrata, non solo in senso terapeutico ma anche educativo, considero importante la relazione uomo-animale, sia per chi sceglie di vivere con un animale sia per l’animale stesso. I nostri animali domestici si ammalano sempre di più delle malattie dei nostri tempi, sono in aumento tumori, epilessia, intolleranze alimentari, e problemi comportamentali. A noi uomini il compito di prendercene cura con sempre più responsabilità e consapevolezza. La salute è un processo dinamico che comprende la possibilità di malattia e la capacità di autoguarigione. Le chiavi di lettura della Medicina Tradizionale Cinese, dell’Omeopatia e della Medicina Antroposofica sottolineano, in modo seppur diverso, l’importanza della processualità, del divenire, del cambiamento, della metamorfosi dell’individuo uomo o animale, in sintomi che possono coinvolgere il fisico, la vitalità di organi e visceri e l’ampio ambito emozionale. Come veterinaria propongo ai proprietari di cani, gatti, cavalli un po’ di spregiudicatezza. L’interrogatorio omeopatico scende nei dettagli, con la medicina antroposofica si tiene conto dell’equilibrio tra il sistema metabolico, il sistema neurosensoriale, passando per il sistema ritmico e di come si esprime il microcosmo degli organi; con test muscolari specifici integro aspetti della medicina tradizionale cinese per indagare come l’organismo dell’animale compensa gli squilibri. Il riequilibrio avviene attraverso la stimolazione di punti riflessi, tecniche specifiche o supporti, quali rimedi omeopatici, rimedi antroposofici, fiori di Bach, fitoterapici etc., che il proprietario dovrà somministrare con cura al proprio amico a quattro zampe. Mi sorprendo ogni volta quando un cavallo mi viene incontro per ricevere la sua dose di rimedio omeopatico anche se in una siringa, oppure quando un cane mi dà la schiena per essere di nuovo massaggiato nei punti neurolinfatici che gli fanno bene, o quando un gatto beve l’acqua della sua ciotola con il fiore di Bach scelto per lui! E poi quante soluzioni trovano anche i proprietari per somministrare i rimedi ai loro amici animali! Per una relazione uomo-animale sempre più consapevole propongo anche corsi e serate praticoconoscitive, nelle quali fanno capolino inserti poetici, artistici e letterari.


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TRANSIZIONE E RESILIENZA

SITI per APPROFONDIRE:

http://comunitaevolutive.net www.facilitazione.net www.transitionitalia.it PRIMAVERA 2016

Greenwashing, se lo conosci lo eviti di Francesca Cappellaro, ricercatrice Ingegneria della Transizione Informazione e comunicazione rappresentano un risorsa preziosa per la promozione della sostenibilità. Sono strumenti chiave che possono incoraggiare il cambiamento, la transizione, dei comportamenti verso nuovi stili di vita. Per comprendere se la comunicazione che riceviamo è davvero affidabile è bene conoscere i rischi che possono compromettere la reale sostenibilità. Il greenwashing è un’espressione con cui si vuole indicare l’uso illecito di messaggi a cui non corrispondono reali caratteristiche ambientali ed è stata coniata dalla rivista indipendente Mother Jones nel 1991, col significato di “tingere di verde” ossia messaggi che sono sostenibili solo in apparenza. Da allora ad oggi, sono stati riscontrati molteplici casi di greenwashing più o meno gravi e sul sito greenwashingindex.com è possibile conoscere quelli più recenti. Già nel 2007, una società di marketing ambientale canadese, Terrachoice, individuò durante un’indagine in un grande centro commerciale, ben 1.017 prodotti riportanti dichiarazioni ambientali scorrette e fuorvianti. Da questa ricerca, sono stati desunti i 7 vizi capitali del greenwashing che di seguito andiamo a scoprire. 1 - Omettere informazioni: è uno dei vizi più comuni e riguarda messaggi che mettono in evidenza soltanto un limitato insieme di caratteristiche green, nascondendo quelli che sono i problemi ambientali più rilevanti. Un esempio è dato dalle campagne informative delle multinazionali petrolifere che dichiarano di ridurre le emissioni di CO2 con iniziative volontarie, ma mantengono al centro del loro business l’estrazione e la vendita del petrolio. 2 – Informazioni vaghe: riguarda affermazioni così generiche o imprecise che il loro reale significato non è comprensibile. Un esempio è la dichiarazione che un prodotto è 100% naturale. Ma se ci pensiamo l’arsenico, l’uranio e la formaldeide sono tutti elementi naturali, anche se altamente inquinanti. Essere 100% naturale non significa necessariamente essere green. 3 - Mancanza di prove: questo vizio riguarda affermazioni sulla natura green di un prodotto che non sono sostenute da dati, informazioni o evidenze facilmente verificabili o da una certificazione indipendente. Ad esempio, l’etichetta “Non testato su animali” o il logo del “coniglietto che salta” deve essere sempre corredato da un codice che attesti la registrazione dell’azienda allo Standard internazionale.

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4 - Informazioni irrilevanti: è il caso di affermazioni veritiere, ma che non aiutano il consumatore nella selezione di scelte ecologicamente preferibili. Ad esempio la dichiarazione CfC free (senza CfC clorofluorocarburi, sostanze ritenute tra i maggiori responsabili del cosiddetto buco dell’ozono), In realtà l’uso dei CfC è oggi proibito per legge già da diversi anni e quindi tutti i prodotti sono CfC free! 5 - Uso di false etichette: si commette quando attraverso parole, immagini o simboli si dà la falsa impressione del patrocinio o della certificazione da parte di un soggetto indipendente. Un esempio sono falsi marchi che riportano improbabili foglie, spighette, farfalle, fiorellini e lampadine verdi. 6 - Informazioni fuorvianti: si commette quando le affermazioni possono essere vere, ma tendono a distrarre il consumatore dai fattori e dagli impatti che contano. Un esempio sono le affermazioni sulle auto sportive di grossa cilindrata che consumano meno della media della categoria oppure le sigarette prodotte con tabacco biologico. 7 - Informazioni false: sono le ecotruffe. Un tipico esempio è la falsa dichiarazione che un prodotto rispetta determinato standard, quando invece non è vero. L’esempio più eclatante è il recente caso di Volkswagen. Questo tipo di dichiarazione è punibile legalmente.

Facilitazione per Gruppi efficaci: Visione e missione di Massimo Giorgini – Counselor e facilitatore di gruppi Ciascuno di noi ha una sua visione del mondo e una sua identità che definisce la propria “missione” nel mondo. Spesso non siamo consapevoli del fatto che ogni scelta è influenzata dalla nostra visione e missione individuale, che sono dei punti di riferimento all’interno dei quali costruiamo la nostra storia. Per i gruppi funziona più o meno nello stesso modo. Ogni gruppo, per essere efficace e continuare ad esserlo nel tempo ha bisogno di avere una visione ed una missione condivise. Se ciò non avviene il rischio è la frammentazione e la conseguente dissoluzione del gruppo che non ha, in effetti, una chiara ragione per continuare a “vivere”. Ma cosa sono precisamente la visione e la missione di un gruppo? La Visione è l’immagine ideale del mondo che vogliamo contribuire a costruire. Nella visione sono presenti i nostri valori, le nostre convinzioni più profonde, le nostre aspirazioni ideali e spesso è qualcosa di più ampio rispetto a quello che il gruppo in sé può concretamente realizzare. E’ un’immagine attraente che ci motiva, ci dà energia e dà un senso positivo a ciò che stiamo facendo insieme. La Missione, invece, rappresenta ciò che ci proponiamo di fare per contribuire alla realizzazione dell’immagine ideale contenuta nella Visione. E’ strettamente connessa all’identità del gruppo che si costruisce sulla base delle capacità, dei talenti e delle inclinazioni dei suoi componenti. La Missione risponde alla domanda “qual è il nostro scopo come gruppo?” ed è la base sulla quale costruiamo progetti, obiettivi, iniziative concrete. Vediamo un esempio nell’ambito della “transizione” per chiarire meglio questi concetti. Un’iniziativa di transizione nasce da una Visione che può essere espressa sinteticamente in questo modo: un mondo fatto da comunità locali resilienti che basano il loro stile di vita su relazioni positive e collaborazione, una solida economia locale, case e trasporti efficienti energeticamente e alimentate da energie rinnovabili, produzione di cibo da agricoltura “sostenibile” a Km 0. Come si può notare è una visione molto ampia, ricca e complessa da realizzare: detto in una parola è una visione sistemica, che prevede un cambiamento in tutti

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gli aspetti della nostra vita quotidiana. Per andare verso questa immagine ideale abbiamo bisogno di una rete costituita da tanti progetti e gruppi diversi che diano il loro contributo, ciascuno sulla base della propria identità, delle proprie caratteristiche, della loro specifica Missione. Contribuiscono alla realizzazione di questa Visione aziende e cooperative agricole che producono ortaggi, frutta e cereali biologici e vendono i propri prodotti localmente e, in modo diverso, vi contribuiscono gruppi di transizione che favoriscono la crescita della consapevolezza tramite presentazioni, Cineforum, incontri di approfondimento. Può anche succedere (e spesso succede) che i due gruppi avendo Missioni molto diverse, agiscano in modo indipendente e apparentemente scollegato ma, in realtà, siano ispirati dalla stessa Visione (più o meno consapevolmente). Possiamo affermare che per ciascun gruppo è fondamentale avere chiara la propria Missione, che definisce l’identità e lo scopo delle proprie attività. Al tempo stesso è particolarmente utile avere consapevolezza della “Visione più ampia” nelle quali si inserisce la propria Missione; questa consapevolezza consente di “vedere” le connessioni con altri gruppi e iniziative, di notare le possibili sinergie e di favorire collaborazioni... al di là delle differenze.

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Gli strumenti della sostenibilità di Francesca Cappellaro, ricercatrice Ingegneria della Transizione

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In un periodo di crisi e di rilevanti impatti ambientali, vivere la sostenibilità è diventata sempre più una necessità. Cambiamenti climatici, crisi economica ed energetica, grandi flussi migratori modificano gli equilibri sociali e ci spingono ad andare verso nuovi modelli per la nostra società. C’è bisogno di un cambiamento radicale e c’è bisogno di agire e agire subito! Spesso di fronte a queste sfide globali ci sentiamo però impotenti, spiazzati e pensiamo che le nostre azioni non abbiano alcun effetto per realizzare il cambiamento di cui c’è bisogno. Quante volte ci troviamo a dire: “ Ma se non cambiano le regole, i politici e il mercato è impossibile cambiare!”. Sempre più quindi le nostre attese sono rivolte alla politica o ai grandi attori economici. Molte aspettative vanno a grandi accordi internazionali, convegni tra le parti e importanti conferenze come la COP21 di Parigi della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Certamente occorrono segnali dall’alto ma se poi non siamo in grado di abbracciare per primi questi segnali, il vero cambiamento non avverrà mai. Se ci pensiamo in questi ultimi anni, molti passi significativi e anche importanti investimenti sono stati compiuti. Si pensi alla Strategia Europea 20-20-20 o agli incentivi per investire in fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Ma il vero cambiamento quello epocale non si scorge ancora nella vita di tutti i giorni. Sviluppo economico, qualità ambientale e benessere sociale li dobbiamo poter toccare con mano nei gesti e nelle nostre attività quotidiane. E allora è proprio un cambiamento dal basso che può fare la differenza. Ma cosa possiamo fare? Per realizzare tutto ciò occorre innanzitutto crescere in conoscenza e in consapevolezza perché solo così saremo capaci di compiere scelte che possano davvero orientare il nostro futuro. Scelte che a volte ci portano ad andare controcorrente, che richiedono un pensiero critico e tanta forza di volontà, ma anche la capacità di condividere con gli altri e fare comunità. A supporto del cambiamento servono quindi degli strumenti pratici che ci aiutino a comprendere non solo “cosa” fare, ma anche “perché” e soprattutto “come”. In questo nuovo spazio degli “Strumenti della sostenibilità” inizieremo un percorso di conoscenza di questi strumenti che possono agire a vari livelli: strategico, tattico e operativo. Strumenti strategici sono quelli che ci aiutano a riflettere e a sviluppare un pensiero critico. Sono metodi e tecniche che ci fanno ragionare sul perché vogliamo intraprendere il cambiamento, sulle motivazioni e sugli obiettivi che ci poniamo. Un esempio di questi strumenti sono i metodi di visioning. Poi ci sono strumenti tattici che ci aiutano a organizzare il cambiamento coinvolgendo un gruppo, una comunità locale e tutte le persone che possono essere “alleate” per raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati. Un esempio sono le tecniche come il World Cafè. Infine a livello operativo ci sono tutti quegli strumenti da sperimentare in pratica che possono sostenere le nostre azioni quotidiane a fare scelte sostenibili nell’alimentazione, trasporti, acquisti, lavoro e salute. Gli strumenti della sostenibilità sono davvero numerosi per questo navigheremo insieme per crescere nella consapevolezza di come mettere in pratica la sostenibilità e vedere realizzato il cambiamento che vogliamo vedere avvenire nel mondo.


PRIMAVERA 2016

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L’Antico Forno La Fiorana, alla Fiorana di Argenta ( FE ), cerca con urgenza una persona che voglia aprire una rivendita, oppure un negozio di alimentari esistente, ad Argenta a cui affidare il proprio pacchetto clienti. Si richiede contratto di vendita esclusiva di minimo un anno e serietà. Non si cercano dipendenti. Per informazioni telefonare la mattina a Susi e Fabrizio 342 1061971 LEZIONI DI KUNDALINI YOGA secondo gli insegnamenti di Yogi Bhajan. E’ una scienza frutto di saggezza millenaria che fornisce strumenti pratici per il benessere quotidiano. Scopo è migliorare la concentrazione, la gestione dello stress e favorire una maggior consapevolezza. Per info Anna, daya.kaur.10@gmail.com 347/0150721. Insegnante certificata IKITA, AICS. A Cento (FE) e a Bologna. Mamma con due figli di 11 e 9 anni cerca altra mamma con cui condividere un appartamento zona Lugo - Massa Lombarda - Conselice. Tel 328-7227277 Stefania

MARZO 2016 • Sabato 5 marzo Ore 12 - 14 LABORATORIO FILALI & GALDI alla MILONGALOCA Tdj MICHELE TONCELLI Il laboratorio tenuto da con Maria Filali e Gianpiero Galdi è dedicato a chi vuole approfondire la tecnica e le possibilità di improvvisazione nel tango. Fissare e gestire gli elementi fondamentali del movimento ed il loro utilizzo in termini creativi. Il tema specifico è Azione/Reazione: Aumentare la coscienza del movimento, delle sue fasi e delle sue “qualità”; Riconoscimento e alterazione del movimento; La reazione del follower: n che modo la ballerina arricchisce e personalizza la coppia. Per persone con livello di ballo intermedio - riservato a massimo 12 coppie. Nella serata si esibiranno nel ballo Maria y Gianpiero presso Milon-

gaLoca, Circolo ARCI Bolognesi - Piazzetta San Nicolò 6/a, Ferrara. Possibilità di cena a Buffet (dalle ore 21.00) Contributo: Pomeridiana e MilongaLoca con Buffet e Consumazione 20,00€ - MilongaLoca con Consumazione € 14,00 Entrata riservata ai soci con tessera ARCI, posti limitati. Info e prenotazioni: Grazia 349/4567354 e info@collettivotango.it Dock Sport Village,Via del Commercio 32, Ferrara www.collettivotango.it. • Sabato 5 marzo Ore 17 - 20 CORSO Corso di Ceramica alla Delizia estense del Verginese 6 lezioni a cadenza settimanale in collaborazione con MIC Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza che approfondiranno le caratteristiche dell’argilla, le textures, il calco in gesso, la decorazione e smalti e cristalline Il corso sarà attivato al raggiungimento di minimo 15 partecipanti e prevede un massimo di 25 partecipanti.Termine iscrizioni 27 febbraio 2016. Info e iscrizioni al 335 236673 e verginese@atlantide.net Via del Verginese 56, Gambulaga - Portomaggiore (FE) www.atlantide.net • Giovedì 10 marzo Ore 20.30 CONFERENZA Le piante ci proteggono dall’elettrosmog? Le piante possono aiutare l’essere umano da radiazioni elettomagnetiche? Relatore: Tiziano Freschi Terraviva,Via dell’Erbe 29 - Ferrara www.nuovaterraviva.org • Da venerdì 18 a domenica 20 marzo Ore 9.30 EVENTO FerraraMarathon e Half Marathon 2016 Gara podistica con tre livelli di lunghezza e difficoltà che coinvolge migliaia di atleti che offre un percorso spedito ed agevole e contemporaneamente fa assaporare la cultura e la suggestione di una magnifica città quale è Ferrara. Alle 7.30: ritrovo atleti in Corso Martiri della Libertà. Ore 9.30: Partenza Ferrara Marathon e Half Marathon e Family run non competitiva. Venerdì 18, nel pomeriggio ci sarà l’apertura dell’Expo Ferrara Marathon e della segreteria con l’inizio della distribuzione dei pettorali e dei pacchi gara. Sabato 19 sarà la giornata dedicata ai bambini con la Ferrara Marathon Kid’s run a loro dedicata ma ci saranno anche vari eventi all’interno dell’Expo per fare entrare in clima gara i runners che saranno già presenti in Piazza a Ferrara. Domenica 20 marzo sarà il giorno della gara. Alle ore 9,30 ci sarà la partenza della Maratona, della Mezza maratona ma anche della Family Run, camminata non competitiva aperta a tutti gli appassionati www.corriferrara.it • Sabato 19 e domenica 20 marzo EVENTO EXPO Sapori – Una piazza da gustare Protagonisti dell’expo sono le aziende impegnate nella promozione della tipicità e dei sapori della più autentica e genuina tradizione agroalimentare dei loro territori. Piazza Trento Trieste, Ferrara

APRILE 2016 • Venerdì 1 aprile Ore 21 – 23.30 EVENTO Approfondimento: La scala delle distanze astronomiche Al telescopio si osserveranno i pianeti Giove e Marte. La visita all’osservatorio è gratuita e non necessita di prenotazione (a meno che non ci siano gruppi di scolaresche o gruppi con cui concordare una data di incontro). Osservatorio Astronomico “P. Burgatti”, Via Dante Alighieri 6 (Si entra dal nuovo Ingresso in via Cola), Cento (FE) www.astrofilicentesi.it • Sabato 22 e domenica 23 aprile Sabato 22 e domenica 23 aprile Ore 20 alle 8 EVENTO Notte d’arte al castello Un’intera notte di creatività con tanti laboratori per imparare a disegnare e dipingere. Si dorme al castello e alla mattina colazione per tutti. Per bambini dai 6 ai 12 anni. Quota di partecipazione individuale: € 20 (con pizza e dolce). Info e prenotazioni: verginese@atlantide.net e 335 236673 - www.atlantide.net/verginese.

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MERC ATI CONTADINI OGNI MERCOLEDÌ dalle 8 alle 14 L’AGRIMERCATO DI GRISÙ Mercato a filiera corta degli Agricoltori di Campagna Amica – Coldiretti Ferrara con prodotti freschi e trasformati della Filiera Agricola. Un mercato contadino che recupera spazi cittadini, vicino alle persone del quartiere, dove ritrovare i sapori della propria terra e il piacere di fermarsi per parlare e per scoprire il gusto del buon cibo. Ex caserma dei Vigili del fuoco con ingresso da Via Ortigara 11, Ferrara www.spaziogrisu.org/lagrimercato-di-grisu/

OGNI GIOVEDÌ dalle 8 alle 14 MERCATO BIOPERTUTTI Prodotti di stagione biologici e biodinamici, locali e a prezzo equo.Vendita diretta di frutta e verdura, pane, formaggio, olio, vino, pasta, farine da grani antichi, sughi, marmellate, biscotti e dolci. Prodotti di cosmesi, oli essenziali, detergenti per la casa, artigianato eco sostenibile. Info point per conoscere meglio il bio. Piazzale dei Giochi, Ferrara www.facebook.com/biopertutti

OGNI SABATO mattino MERCATO DELLA TERRA Oltre trenta piccole aziende contadine del territorio provinciale e oltre cento tipologie di prodotti locali, tradizionali, stagionali; garantiti da chi li produce. Tutti prodotti ogm free, moltissimi biologici e tutti con l’Etichetta Narrante del produttore della sua storia aziendale, produttiva e personale. Organizzato dalla Condotta Slow Food di Ferrara Cortile del Baluardo del Montagnone,Viale Alfonso I D’Este, 11 - Ferrara www.facebook.com/pages/Slow-Food-Ferrara-la-nuova-paginaufficiale

OGNI PRIMA E TERZA DOMENICA DEL MESE

mattino e pomeriggio MERCATO DEL CONTADINO Ogni prima e terza domenica del mese i produttori agricoli e gli operatori dei prodotti tipici ferraresi danno vita ad una rassegna - mercato dell’agroalimentare della provincia. All’insegna della “filiera corta” è possibile scoprire le produzioni di stagione delle campagne come frutta, verdura, vino, riso, aglio, e tanto altro. Prodotti sia freschi che trasformati; anche fiori e piante. Piazza del Municipio, Ferrara

OGNI SECONDA DOMENICA DEL MESE

eccetto luglio, agosto, dicembre e gennaio dalle 8 alle 19 MERCATINO DEI PRODOTTI BIOLOGICI Gli associati al “Giardino dei semplici” sono operatori che intendono divulgare e promuovere prodotti naturali biologici, ecologici, erbe aromatiche, spezie, piante naturali, prodotti del sottobosco, confettura, prodotti di apicoltura, per la cura del corpo e della casa, giardinaggio, il tutto sano e naturale attraverso la Fiera del prodotto naturale biologico. Piazza Trento Trieste, Ferrara www.emiliaromagnaturismo.it/it/eventi/ferrara/ferrara/mercatino-dei-prodotti-biologici


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SITI per APPROFONDIRE:

EVENTI

www.intothenature.net PRIMAVERA 2016

7 e 8 maggio: Vegan Festival a Ferrara! di Veronica Ventura Al via il primo Vegan Festival nella città estense: dal 7 maggio alle ore 11 al 8 maggio alle ore 22 in Piazza Trento e Trieste un fine settimana caratterizzato da degustazioni, cooking show rigorosamente vegani e molto altro! Il Vegan Festival rispecchia il cambio delle abitudini alimentari al quale si sta assistendo in Italia: le persone che passano a un’alimentazione vegetariana e vegana aumentano al ritmo di 1.600 al giorno (rapporto Eurispes): dal 2013 al 2015 sono passati dal 6% all’8% della popolazione, anche a causa della poszione dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità circa l’aumento del rischio di cancro nei consumatori di carne rossa e insaccati. Il consumo di cane diminuisce del 5% all’anno mentre aumenta quello di prodotti vegetariani come latte di soia, riso, mandorle, formaggi di soia e zuppe di verdura. Si assiste a un avvicinamento per gradi alla cucina vegetariana e vegana, coadiuvata da lettura di pubblicazioni sul tema. Gli organizzatori del Vegan Fest sono “Feshion Eventi”, in collaborazione con la “Confesercenti” e con l’associazione “Animal Defenders” che raccontano: “Si tratta di un festival vegano aperto a tutti, per conoscere e avvicinarsi ad un’alimentazione e ad uno stile di vita etici nel rifiuto di ogni forma di sfruttamento animale, per chi ha già abbracciato questo stile di vita, o per chi ancora non avesse scoperto il mondo vegano ma vuole saperne di più.” Per tutto il weekend si potranno gustare ottime specialità vegane, dalla colazione alla cena, preparate dai ristoranti dell’apposita area “Vegan Food”, visitare l’area espositiva, dove sarà possibile guardare e acquistare bijoux realizzati in materiale riciclato. Sarà anche possibile acquistare prodotti di agricoltura biologica, cioccolato vegano, prodotti olistici e molto altro. Un’altra struttura sarà dedicata a workshop, conferenze, seminari e cooking show, cui tutti potranno partecipare gratuitamente (previa prenotazione). Il programma è ancora in fase di preparazione ma piccole anticipazioni del Vegan Festival si potranno avere partecipando ad appuntamenti legati al mondo vegan come il Vegan Show Cooking, serata di intrattenimento su temi alimentari con preparazione e degustazione di pietanze crudiste e vegane tenutasi lo scorso 26 febbraio con i consigli su benessere e nutrizione della dottoressa Elisa Pampolini, naturopata specializzata in alimentazione vegana e menu a cura di Daniela Verduci.

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Tra i partecipanti i ristoratori La Trattoria Vegana e La Vegana - gastronomia 100% vegetale, Ringana, azienda che opera su tutta Europa da oltre 20 anni proponendo eco bio cosmesi e integratori alimentari, BioSociale, nato dalla cooperazione tra aziende biologiche della provincia di Ferrara che hanno creato un circuito agricolo produttivo etico e virtuoso e l’Azienda Agricola San Pio X con i suoi prodotti naturali. Vivere Sostenibile e Mondo Ecologico (che promuove e commercializza una linea di prodotti di benessere per la famiglia con un ridotto impatto ambientale ed una grande attenzione alla salute ed al risparmio) saranno partner del Vegan Festival all’interno del quale si potrà scoprire il gioco di società VEGEtables che oltre che il divertimento ha come scopo il fare conoscere la filosofia di vita che è alla base della scelta vegetariana e vegana. Visitate il programma completo sul sito web www.feshioncoupon.it L’evento è presente su Facebook digitando:Vegan Festival ed è gratuito, non vi sarà nessun costo di ingresso o di partecipazione a seminari, workshop e show cooking.

Escursione al Parco del Delta del Po con gita in barca e visita di Comacchio a cura della Redazione Domenica 3 aprile dalle ore 8 alle 19 avrà luogo l’escursione al Parco del Delta del Po e la gita in barca. Una giornata nelle Valli di Comacchio, dove si potranno scoprire le bellezze di questo ambiente unico e suggestivo, circondati dai fenicotteri e da centinaia di uccelli acquatici. Si concluderà con un giro in barca tra i casoni di pesca e una visita a Comacchio, detta anche “la piccola Venezia”. Durante il percorso a piedi di 7-10 km circa ci si addentrerà, con le guide ambientali di Into the nature, nelle valli di Comacchio percorrendone gli argini. Si prevedono soste per l’avvistamento delle numerose specie di avifauna che popolano quest’area e per osservare la particolarità dell’ambiente salmastro. Questo ecosistema è area di sosta per gli uccelli migratori e sito per la nidificazione di molte specie tra cui il fenicottero, che ha scelto questo splendido ambiente come sede di una numerosa colonia, una delle poche in Europa. Dopo il pranzo nel pomeriggio avrà luogo l’escursione in barca nelle valli di Comacchio: un percorso storico-naturalistico, circondati da centinaia di uccelli, fra cui i fenicotteri rosa, si navigherà accompagnati da una guida ambientale, alla scoperta dei luoghi di pesca e di un ambiente insolito e suggestivo. L’escursione, con durata di circa 3 ore, prevede la sosta e la visita agli antichi casoni di valle. Terminata la navigazione si si sposterà a Comacchio per la passeggiata lungo le vie più suggestive del centro storico, ancora oggi attraversate da canali, e visita dei principali monumenti e della caratteristica cittadina lagunare: Trepponti, Ponte degli Sbirri, Antico Ospedale, Loggia del Grano, Torre dell’Orologio, Cattedrale. L’organizzatore di questo evento è Into The Nature, gruppo di appas-

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sionati che nasce dalla passione e dall’amore per la natura, in modo particolare per gli animali selvatici. L’interesse per questi ultimi porta a studiare e proporre attività escursionistiche, focalizzate sull’osservazione degli animali nel loro habitat naturale. E’ possibile portare i cani al guinzaglio durante la passeggiata guidata e anche a bordo della motonave. Si consiglia di portare binocolo e macchina fotografica In caso di condizioni meteo avverse, l’evento sarà rimandato a domenica 10 aprile 2016. L’eventuale cambio data sarà comunicato sulla pagina Facebook di Into the nature. Per informazioni e prenotazioni: 392 9396196 Massimiliano – 392 2523359 Niccolò – 347 9051962 Anna

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Giardini Estensi 2016 – Quarta Edizione: “Il Giardino naturale” a cura della Redazione

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A Ferrara, città patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, torna la tradizionale rassegna florovivaistica “Giardini Estensi”, in programma quest’anno dal 30 aprile al 1° maggio, per l’occasione verrà indetto il Concorso “Balconi e Negozi in Fiore”. L’evento si svolge nello straordinario contesto architettonico e urbanistico fra il Palazzo dei Diamanti e il Castello degli Estensi, ovvero in un paesaggio urbano di eccezionale interesse storico-artistico, al quale i fiori e le piante conferiscono inaspettate suggestioni. Anche per questo la manifestazione può contare su un pubblico qualificato di intenditori ed appassionati del pollice verde, compresi numerosi turisti stranieri in visita alla città nel fine settimana centrale della primavera. Giardini Estensi, organizzato dall’Associazione Culturale Ferrara Pro Art, si va sempre più affermando fra gli eventi di settore di livello nazionale grazie alla politica degli organizzatori di privilegiare gli espositori di qualità, a cominciare dai produttori florovivaistici d’alta gamma provenienti da tutta Italia. Particolare attenzione è poi rivolta alla manifattura artigianale di pregio, con espositori di abbigliamento, oggettistica e arredo giardino in tema con l’atmosfera country. Al via anche il Concorso “Balconi e Negozi in Fiore”, realizzato in collaborazione con ASCOM Confcommercio, aperto alla partecipazione di negozianti e dei cittadini residenti a Ferrara. L’allestimento, a tema libero, dovrà riguardare balconi, terrazze negozi o particolari abitativi esterni ubicati nel territorio della città. In omaggio alle nuove istanze internazionali del giardinaggio consapevole, la quarta edizione avrà come tema centrale “Il giardino naturale” basato sull’uso della flora autoctona a fini ornamentali e di ricostituzione dell’ecosistema naturale anche negli spazi verdi urbani, la valorizzazione della vegetazione a bassa manutenzione e a scarse richieste di acqua, il rispetto e la protezione di uccelli, farfalle, insetti utili e di tutte le altre componenti dell’ecosistema. La partecipazione a “Giardini Estensi” di esperti accompagnerà i visitatori alla scoperta di rarità floreali ed erboristiche con alcuni workshop, presentazione di libri, mini-corsi per apprendere dal vivo i segreti della coltivazione.Tra gli ospiti in programma, sono previsti l’architetto paesaggista Giovanna Mattioli, professionista ferrarese nota per i suoi interventi e le sue conferenze sui giardini; inoltre il maestro giardiniere bolognese Carlo Pagani e la giornalista e blogger Mimma Pallavicini presenteranno il loro nuovo libro sulle rose e svolgeranno attività con i visitatori. Tra gli eventi collaterali nel corso delle due giornate di piante e fiori all’ombra del Castello degli Estensi si segnala il verbodramma “Azetario Floreale”, performance dedicata a ventuno fiori, ideata e presentata dalla performer Giuliana Berengan. Infine, in occasione di “Giardini Estensi” sono previsti percorsi tematici sulle piante, visite guidate nei giardini segreti della città e un estemporaneo ristorantino vegano per ricordare ai visitatori in quanti modi le piante partecipano alla nostra vita.


EVENTI PRIMAVERA 2016

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A Cesena arriva il Wellness Food Festival

Sabato 2 e domenica 3 Aprile 2016 nei padiglioni fieristici appuntamento con l’universo bio, vegan e fusion tempo di lettura:

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Cesena – Nella città malatestiana la Valle del Wellness incontra quella del Benessere. Il risultato? Un grande evento dove la parola d’ordine è “prendersi cura di sé stessi”. Questo il biglietto da visita del Wellness Food Festival, una due giorni dedicata al mondo bio, vegan e fusion a Cesena Fiera, sabato 2 e domenica 3 aprile. Novità del cartellone 2016 nei rinnovati padiglioni di Pievesestina,

l’evento si svolgerà in contemporanea con Hobby Farmer il salone degli orti e giardini giunto alla quarta edizione. Wellness Food Festival apre le porte di un intero padiglione ai sapori, ai suoni e ai profumi: dall’alimentazione, alla cura del corpo e della mente, passando per abbigliamento, accessori e attrezzature a basso impatto ambientale. Ad impreziosire il tutto tantissimi spettacoli in collaborazione con quattro prestigiosi partner: Macrolibrarsi, Molino Spadoni, Almaverde Bio e Wellness Foundation. Un’area sarà dedicata agli show cooking di chef e blogger, maestri della cucina vegana e orientale che propongono ricette tanto pratiche da realizzare quanto salutari, con la possibilità per il pubblico di interloquire con i protagonisti. Le aree convegni, invece, ospitano conferenze e incontri in compagnia di nutrizionisti ed esperti con pratici esempi sul corretto modo di mangiare. Ma il volersi bene è anche movimento, regolare attività, sport Nelle pagine di Vivere Sostenibile e negli incontri, le fiere e gli eventi non competitivo. In collaborache realizziamo o ai quali partecipiamo, promuoviamo un processo zione con la Wellness Foundapartecipativo e di crescita della consapevolezza delle persone, con tion e “Time to move”, un’area l'obiettivo di attivarci insieme, per comunicare e realizzare il cambiamento! sarà dedicata all’educazione fisica all’insegna del motto “muoversi fa bene alla salute”. Non solo. In collaborazione con Yoga Festival, scuole del territorio e maestri di yoga propongono prove pratiche gratuite per traVuoi scrivere delle tue passioni su Vivere Sostenibile ? un fine settimana “riDiventa redattore e proponi temi, esperienze, riflessioni ecc, scorrere generante”. Puoi condividere le tue passioni con gli oltre 130.000 lettori di Vivere Sostenibile. Spazio anche ai trattamenti e Gli argomenti che pubblichiamo, devono essere coerenti con i valori veicolati da VS. al relax, con dimostrazioni di massaggi e terapie alternative. A Proponi il tuo articolo, di 2000 battute (un foglio A4 ca.) completo di foto e titolo. queste saranno rivolti molti deRicordati di scrivere i tuoi dati e il tuo recapito. Invia tutto via mail a direzione@viveresostenibile.net gli approfondimenti in programma con ospiti di rilievo, medici, Regala ai tuoi clienti una copia omaggio di Vivere Sostenibile ! operatori olistici. In Fiera anCon un piccolo contributo mensile o senza nessun onere a tuo carico se sei inserzionista, che la possibilità di acquistare puoi distribuire Vivere Sostenibile gratuitamente ai tuoi clienti. Se hai un negozio o ristorante BIO, un'associazione prodotti e bevande, pranzare, o una palestra, se ti occupi di attività naturali o olistiche, di benessere, se hai un ambulatorio, se ti occupi di animali cenare o fare un aperitivo nei punti ristori con cibi vegani e o hai un'attività in sintonia con i nostri valori, offri una copia gratuita di VS ai tuoi clienti o soci. biologici. Contattaci via mail a info@viveresostenibile.net In contemporanea si svolgerà Hobby Farmer, la fiera della Sostieni Vivere Sostenibile ! vita all’aria aperta (orti, fattorie, giardinaggio, animali da cortile), (riservato a persone singole. Per associazioni e cooperative, vedi riquadro “club della coccinella” a pag.2) punto di riferimento per tutti CON UN VERSAMENTO DI ALMENO 25 EURO, diventerai socio dell'associazione comunità sostenibile. coloro accomunati dal desidePotrai così partecipare alle iniziative dell'associazione (es: i corsi dell'ACCADEMIA DELLE PRATICHE SOSTENIBILI), rio di coltivare un angolo ‘versenza più pagare la tessera. Inoltre riceverai in busta a casa: de’, divertirsi a contatto con la la tessera associativa, la vetrofania per l'auto con la coccinella di VS e 1 copia cartacea di VS. natura e assaporare prodotti più genuini. Contattaci via mail a info@viveresostenibile.net Info e costi: Sabato ore Ti risponderemo indicandoti gli estremi bancari al quale fare il versamento. 10-22; domenica 10-20.

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A Faenza tutto il benessere naturale per corpo, mente e spirito Sabato 9 e domenica 10 aprile presso il Centro Fieristico di Faenza, operatori professionali e appassionati del benessere naturale si danno appuntamento alla terza edizione del Faenza Benessere Festival, un weekend interamente dedicato al mondo delle discipline olistiche e bio-naturali. Riconfermato il format di successo delle scorse edizioni, con una ricca offerta fra approfondimenti teorici e sperimentazioni pratiche, accompagnate dall’esposizione di prodotti e servizi del settore – dalla cosmesi alla bioedilizia, passando per l’abbigliamento e gli accessori ecologici ed ecocompatibili. Il programma è ricchissimo: la Fiera di Faenza aprirà al pubblico sabato 9 aprile alle ore 9,30; da quel momento prenderanno avvio tutte le attività in successione serrata: conferenze tenute da esperti su alimentazione e benessere, aree expo, trattamenti gratuiti, lezioni aperte ed esibizioni di bio-discipline, arti marziali e ginnastica dolce. Confermata inoltre la presenza del mercatino di prodotti a Km 0, la cerimonia del thé giapponese e l’apprezzatissimo Body Painting Contest che si svolgerà domenica 10 aprile. Due le principali novità dell’edizione 2016: l’area MONDO YOGA, dedicata allo YOGA in ogni sua forma, dal “classico” Hatha ai metodi Ananda, Kundalini ed altri ancora, con free class aperte a tutti dove apprendere i principi delle Asana (le posizioni) e le tecniche di Pranayama (la respirazione), e il palco Faenza HOLISTIC SOUND, area dedicata alla musica meditativa, olistica e orientale. Fra le numerose conferenze del benessere si segnalano sabato 9 aprile la “DANZA TAI JI” proposta dal Maestro Giuseppe Urselli (ore 11,45) mentre domenica 10 aprile di grande interesse “L’ARTE DI GUARIRE CON LA MUSICA” (ore 12) incontro teorico-pratico di Luca Vignali basata su quattro livelli di ascolto ed esercizi finalizzati all’utilizzo dei suoni nel processo di guarigione. Maggiori informazioni su www.faenzabenessere.it e la pagina FB Faenzabenessere


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