Vivere Sostenibile Parma e Piacenza estate 2016

Page 1

COPIA OMAGGIO

BIO-ECO RIVISTA INDIPENDENTE

Supplemento di Vivere Sostenibile - Giugno 2016 - n. 29

ESTATE 2016

04

EDITORIALE

BUON CAMMINO! di Maddalena Nardi redazione@viveresostenibile.net

In questi giorni di inizio estate, in cui si cominciano a progettare le vacanze, ripenso a qualche anno fa, quando un’amica mi propose di fare insieme a piedi il Cammino di Santiago. Ancora oggi ripenso con il cuore gonfio di gioia ai giorni che sul Cammino ho trascorso, solo 21 ahimè, percorrendo circa 600 degli 800 km previsti per arrivare da pellegrina alla Cattedrale di Santiago di Comopostela, in Spagna. Senza allenamento, né un trasporto religioso particolare, ma con tanta curiosità negli occhi e il cuore aperto, in quell’estate mi sono messa in cammino. Campi, fiumi, sterrati, boschi, piccoli paesi e gli occhi di innumerevoli persone. Questo ho attraversato in una Spagna soleggiata ed accogliente, scoperta lentamente e a volte con la fatica fisica che mi sopraffaceva, ma vivendo un’intensità di colori, di profumi, di sensazioni e di relazioni che ho fatto poi fatica a ritrovare. Seguire la freccia gialla è il tuo unico pensiero ogni mattina, quando alle 5 magari ti alzi insieme a tanti altri che con te hanno trovato un albergue (camerate di letti dove puoi stare 1 sola notte, spesso a donativo o a prezzo comunque basso, riservati ai pellegrini) dove la sera prima hai condiviso cibo e racconti con qualcuno che non sai se rivedrai più, perché ognuno ha il suo passo, ognuno fa il suo cammino… Dove hai in uno zaino minimale tutto quello che ti serve, che è davvero pochissimo! In quel tempo ho fatto l’incontro che più stringo nel cuore e che vorrei che tutti voi poteste fare. C’era quest’uomo di mezza età, fisico asciutto e sguardo profondo. Non era la prima volta che faceva a piedi il Cammino cosiddetto francese, da Saint Jean Pied de Port a Santiago di Compostela. Benito era il suo nome e nella vita lavorava alle poste di Barcellona. Nel mio ultimo difficilissimo giorno di cammino, quando l’idea di separarmi da quel tipo di vita intensa e semplice al tempo stesso, dove non hai né trucchi, né comodità, ma dove sei quella che sei ogni giorno nella tua verità e dove tutti hanno qualcosa di bello per te un sorriso, una parola, un saluto (o forse sei tu che lì sai vedere davvero gli occhi degli altri, li ascolti sul serio e non sprechi un passo in cose inutili…)… beh, proprio quel giorno ho camminato con Benito che a quasi 60 anni aveva deciso di fare il Cammino da solo e senza soldi, chiedendo ospitalità ogni sera in cambio di piccoli lavori nei

luoghi dove arrivava (e non si arriva mai a una tappa meno che stravolti!). Benito, che dava l’opportunità a chi incontrava di offrirgli del cibo, mai 2 volte alla stessa persona, perché, diceva: “bisogna dare la possibilità a più presone possibili di aiutarci, di fare un gesto che gli faccia piacere e che lo riempia della gratitudine che gli riverserò addosso.” Anni prima aveva fatto il Cammino con sua moglie e la figlia, mia coetanea, e in un momento di difficoltà aveva chiesto aiuto per loro, ma la donna cui aveva chiesto gli aveva negato il suo aiuto e lui aveva provato una rabbia fortissima. A distanza di anni ora era di nuovo qui, e si era messo nella condizione assoluta di chiedere, chiedere a più presone possibile, per fare pace con gli uomini, per provare che quel No che si era sentito dire non rappresentava tutti gli uomini, ma il momento di uno solo. Rifaceva senza soldi il Cammino per provare che di gente buona ce n’è, e ha dato

tempo di lettura:

5 min

a più persone possibile la possibilità di guarire il suo cuore. Alle porte di questa estate auguro a tutti voi, lettori di Vivere Sostenibile, di incontrare persone così pure, di essere voi stessi strumenti di pace nel mondo che avrete davanti.

PRIMO NEGOZIO BIOLOGICO NEL CUORE DELL'OLTRETORRENTE DAL 1985 QUALITÀ RISPARMIO E CORTESIA CON UN PIZZICO DI RICETTE E CONSIGLI ALIMENTARI Prodotti alimentari biologici e biodinamici Frutta e verdura fresca Pane speciale di grano saraceno Detersivi alla Spina Alimenti Vegetariani e Vegani

Punto Verde BIO Parma - Via Costituente, 35 - Parma tel. 0521 285188 info@puntoverdepr.it - www.puntoverdepr.it


®

2

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

ESTATE 2016

PROMUOVI LOW COST

®

le tue attività e iniziative per associazioni e cooperative sociali

O RGAN O U FFICIALE

che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali

Perché aderire al club della coccinella (o di vivere sostenibile)

Aderendo al Club avrai questi benefici: • rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile, sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita! • sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al Club; • comparirai agli occhi del cliente o socio come un’impresa o associazione adatta alle sue esigenze e sensibilità; • rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altri operatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campo della sostenibilità e del benessere; • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.

In più

aderendo con la tua Associazione e/o Cooperativa entro il 31/08/2016 il prezzo di adesione annuale sarà ridotto a € 217 + iva (invece di 260 + iva). Per aderire, invia ORA una mail a info@viveresostenibile.net con il tuo nome, il nome della tua associazione o cooperativa e il tuo recapito telefonico. Ti richiameremo per definire la tua adesione.

Riservato ad aziende, attività commerciali e produttive, professionisti,

A cosa serve “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? A fare incontrare domanda e offerta di prodotti e servizi eco-sostenibili. A informare un target attento e sensibile a questi temi su: novità, nuovi prodotti e servizi, eventi e iniziative di aziende, Enti e associazioni. A fare aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’urgenza di un cambiamento del paradigma di sviluppo e ad orientarne acquisti e comportamenti quotidiani, verso un modello basato su efficienza, decrescita, equità sociale ed economia collaborativa. Come viene distribuito “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Il magazine mensile stampato: nei negozi e ristoranti BIO, nelle cassette dei GAS, nelle sedi di associazioni, cooperative onlus, nei mercatini a km 0 e di agricoltori BIO, nelle feste/festival, fiere di salute, benessere, ecologia, BIO, ecc, nelle biblioteche comunali e di provincia, negli URP comunali, in molte attività (idraulici, pannelli solari, edilizia BIO, infissi, ecc) eco-sostenibili. COPIE medie mensili distribuite 8.000 Il magazine on-line: inviato in formato PDF direttamente agli iscritti al portale e agli iscritti alle associazioni aderenti all’iniziativa. Consultabile on-line, sul sito del portale e tramite FB. COPIE medie mensili consultate 20.000 Perché investire su “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Per raggiungere ed informare un target di persone sensibili e attente ai temi della sostenibilità, che orientano sempre più i loro stili di vita in modo coerente, attento e responsabile!

1. Promuovere i tuoi eventi, corsi, offerte, nuovi prodotti e/o servizi, iniziative ecc, con la pubblicazione di 4 articoli redazionali da consumarsin nell’arco di 12 mesi dalla sottoscrizione. Requisiti degli articoli: 2000 battute spazi inclusi, foto a colori, titolo, autore e contatti. 2. Pubblicare 4 annunci economici all’anno, nella pagina annunci di Vivere Sostenibile. Per vendere/acquistare, collaborare, proporre, ecc. 3. Diventare punto di distribuzione di Vivere Sostenibile cartaceo per 1 anno (con un numero di copie mensili da definire), avere gratis il link diretto al proprio sito web, fidelizzando così i propri soci e clienti e incrementando le visite al proprio negozio e/o sede ed al proprio sito web. 4. Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e materiale promo-commerciale in genere, nelle iniziative, feste, fiere organizzate o partecipate da Vivere Sostenibile e dal club della Coccinella. 5. Prezzi convenzionati e particolarmente vantaggiosi per l’eventuale acquisto di spazi pubblicitari e degli altri servizi di Vivere Sostenibile.

Tutti i nostri siti sono su Redazione Nazionale Via F. Santi 4 - 40055 Castenaso (BO) Redazione Parma e Piacenza Via Viotti 12 - 43123 Parma Supplemento a Vivere Sostenibile Marzo 2016 - n°26

Per area geografica: 18% Italia

80% Prama, Piacenza e provincia

2% Estero

Per età: 22% over 60

48% 36-60

24% 21-35

3% 39% Imprenditori Disoccupati professionisti 13% Studenti

25% Dipendenti

Capo Redazione Maddalena Nardi redazione@viveresostenibile.net

Ufficio Commerciale di PR e PC - f.melley@libero.it Edibit s.r.l. è inscritta al registro degli Operatori della Comunicazione al n. 2289 del 28/09/2001. ex RnS n. 4123 del 23/03/1993 Registrazione Tribunale di Bologna n. 8314 del 15/10/2013. Federazione Italiana Media Ambiente

Associato a:

Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria,19 Padova

Grafica e impaginazione: MediaMo.net Redazione: Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO) Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111 www.edibit.com - e mail: info@edibit.com

Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati personali EDIBIT S.r.l. – Titolare del trattamento – ha estratto i Suoi dati personali dall’archivio abbonati elenchi telefonici e da altre banche dati proprie e acquistate da terzi.I dati, di cui non è prevista la diffusione, sono trattati con procedure automatizzate e manuali solo dai dipendenti incaricati del trattamento, per fini promozionali e commerciali. Tali dati possono essere comunicati, in Italia e all’estero, ad aziende o professionisti che li richiedono a EDIBIT S.r.l. per le stesse finalità. Potrà rivolgersi a EDIBIT S.r.l. Via F. Santi, 4 – 40055 Castenaso – BO per avere piena informazione di quanto dichiarato, per esercitare i diritti dell’Art. 7 del D.lgs. 196/2003, e perciò consultare, modificare e cancellare i dati od

20% Pensionati

Alice Salvini Andrea Nesi Annamaria Bortolotti Elisa Cardinali Elisabeth de Souza Nunes Fabio Fantuzzi

Federica Cerro Filippo Scianna Franco Ferrari Germano Rossi Giorgio Mezzatesta Giovanni Santandrea Giulia Coruzzi

opporsi al loro utilizzo nonché per conoscere l’elenco dei Responsabili del trattamento. Tutti i marchi sono registrati dai rispettivi proprietari Vivere Sostenibile offre esclusivamente un servizio, non riceve tangenti, non effettua commerci, non é responsabile della qualità , veridicità, provenienza delle inserzioni. La redazione si riserva, a suo insindacabile giudizio, di rifiutare un’inserzione. L’editore non risponde di perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione. Gli inserzionisti sono responsabili di quanto da essi dichiarato nelle inserzioni. Vivere Sostenibile si riserva il diritto di rimandare all’uscita successiva gli annunci per mancanza di spazi e declina ogni responsabilità sulla provenienza e la veridicità degli annunci stessi.

Leopoldo Righi Linda Maggiori Luciana Rigardo Maddalena Nardi Margherita Bruni Maria Fausta Melley Nicola Caprioni

Sei un gruppo, un GAS, un’associazione, un circolo che promuove pratiche più sostenibili? Condividi i valori promossi da Vivere Sostenibile Parma e Piacenza e pensi che vi siano delle affinità con il tuo progetto? Ti piace la sua connotazione locale e vuoi rimanere aggiornato sulle pratiche eco-compatibili della tua zona? Hai due strade: puoi aderire al Club della Coccinella e usufruirai di numerosi vantaggi (vedi box a fianco). Altrimenti, se desideri semplicemente ricevere e diffondere, presso i tuoi associati, le copie cartacee di ogni uscita mensile, puoi sostenerci ABBONANDOTI! Potrai, così, ritirare, ogni mese, presso la sede o il ritrovo del tuo gruppo o associazione, le copie cartacee di Vivere Sostenibile Parma e Piacenza. Inoltre, potrai fruire di uno spazio, da utilizzare nell’arco dei 12 mesi, per descrivere chi siete e cosa fate, e per dare visibilità ad iniziative ed eventi da voi organizzati! Per maggiori informazioni sulle modalità di adesione, manda una mail a: info@viveresostenibile.net o chiama il 0521 834 928 - cell 335 718 7453.

Sostenere il progetto

Vivere Sostenibile

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

Per attività svolta:

6% Under 20

Direttore Responsabile Silvano Ventura direzione@viveresostenibile.net

Copia per gli abbonati - Valore copia E 0,10 - CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 18/05/2016

Chi legge “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Analisi dei lettori:

Con la collaborazione di

I vantaggi per chi aderisce

che vogliono promuoversi utilizzando “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza

Cos’è “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? E’ un progetto divulgativo sui temi della sostenibilità economica, ambientale, sociale e culturale, che si sviluppa con un magazine mensile, un sito web, una newsletter agli iscritti al portale e una APP.

ASSOCIAZIONE ITALIANA COMUNITÀ SOSTENIBILI

Paola Adorni Paola Pesare Roberto Marchesini Silvia Malagoli Simona Borelli Valeria Mazzoni Veronica Ventura

Per la tua pubblicità chiama il n° 051. 606.10.70

indica la tua volontà e passione ad impegnarti personalmente, ogni giorno, per realizzare e condividere un nuovo modello di vita più consapevole e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda.

Puoi ricevere ogni mese GRATUITAMENTE alla tua e-mail

“Vivere Sostenibile” in formato sfogliabile on line, facendone richiesta a: info@viveresostenibile.net

Se vuoi essere contattato senza impegno per avere un’offerta commerciale CHIAMA:

Tel. 335 718 7453 PER INFORMAZIONI COMMERCIALI SU QUESTO SERVIZIO Tel 051.606 1070 - Fax 051.606 1111 e-mail: info@viveresostenibile.net Commissioni d’agenzia: la commissione riservata alle agenzie di pubblicità è del 15%


ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

®

3

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

ESTATE 2016

La nuova linea Biologica del Molino Grassi tempo di lettura:

di Federica Grassi Ben 11 referenze nuove nella linea biologica tra semole e farine del Molino Grassi, destinate al consumatore finale. Saranno disponibili a scaffale in gdo a partire dai prossimi mesi in confezioni da 1 kg. Tra queste, segnalo in particolare la Semola biologica di grano duro Cappelli, il primo vero grano duro in Italia, un ecotipo antenato di tutte le altre più importanti varietà. A lungo dimenticato, è stato riscoperto negli ultimi 20 anni e adattato all’agricoltura biologica. Il glutine del grano duro Cappelli presenta migliore digeribilità, rendendolo adatto alle persone che manifestano sintomi di sensibilità alla sostanza. Ideale per la preparazione di pasta e pane.

Prodotta in esclusiva da Molino Grassi è invece la Farina e Semola biologica Kronos, molto tenace, vanta un sapore caratteristico e un colore particolare. Unita alla farina 00, chiara ed elastica, costituisce una miscela perfetta per la preparazione casalinga della pasta fresca, secondo la tipica ricetta emiliana, e del pane, secondo la tradizione del Sud Italia. Farina biologica Manitoba. Originaria delle praterie canadesi, la farina Manitoba è ottenuta da un grano robusto e resistente al freddo. È considerata la farina “forte” per eccellenza grazie a più alti contenuti di glutine e W (indice della capacità panicabile delle farine) rispetto alle farine tradizionali. Queste caratteristiche rendono la Manitoba Bio perfetta per la preparazione di ricette

3 min

che prevedono lunghi tempi di lievitazione: pani particolari, pizze “alte” e dolci soffici come panettoni e colombe. Sorprende la Farina Biodiversa Miracolo. Il “Grano del Miracolo” nasce da un progetto volto alla salvaguardia della biodiversità del territorio parmense e al recupero di antiche varietà di grano. Più ricca di fosforo, ferro e sostanze antiossidanti, la farina Miracolo è ideale per ottenere prodotti da forno unici per sapore e profumo. Ideale per la preparazione di pane, pizza e pasta. Per la preparazione di pane, pane in cassetta e pizza consigliamo la Farina biologica Quinoa & Grano mescola farina di grano tenero tipo 1 biologico (60%), farina di farro spelta integrale biologico (30%), farina di quinoa biologica (10%).

SOMMARIO

di Elisabeth Souza Nunes, chef vegan dell’associazione Sognamondo Ingredienti per l’impasto • 170g farina 2 • 2 cucchiai di olio di girasole deodorato o olio evo • sale • 1 cucchiaino di curcuma • acqua Ingredienti per il ripieno • 150 g di piselli freschi • 3 patate a dadini • 1 cipolla tritata • 1 cucchiaio di zenzero fresco tritato • 1 cucchiaino di cumino in polvere • 100 g di zucca a dadini • olio evo • sale • 1 cucchiaino di garan masala Con la primavera nel cuore vi propongo questa ricetta perfetta anche da portare nelle vostre gite all’aperto in questa bellissima stagione.

Preparazione: Prima di tutto, impastare gli ingredienti aggiungendo qualche cucchiaio d’acqua lentamente fino ad avere un impasto solido ma malleabile. Lasciare riposare in frigo per il tempo di preparazione del ripieno e del suo raffreddamento. In una padella di ferro o casseruola di terra cotta versare un filo d’olio, le spezie e le cipolle. Mescolare bene qualche secondo e aggiungere tutti gli altri ingredienti insieme. Cuocere a fuoco lento per 20 minuti circa. Togliere l’impasto del frigo e tirarlo con il mattarello a uno spessore di 2 o 3 mm. Ricavarne dei dischi nella misura che più vi piace. Adagiare un cucchiaio di impasto su ogni disco fino all’esaurimento dei dischi. Se avanza un po’ di impasto si può utilizzare per condire cereali o pasta. Chiudere i dischetti in semicerchi passando un dito bagnato su un lato del cerchio, prima di fissarli con una piccola pressione delle dita. Usare una teglia con carta da forno. Preriscaldare il forno a 180° e cuocere i Samosa, Pastel Solar per circa 30 minuti. Gustare accompagnato da una manciata di erbe fresche primaverili condite con olio, limone e amore. Buona Primavera a tutti!

p. 3-5

Benessere corpo e mente

p. 6-7

Agri-Cultura

p. 8

Bambino naturale

p. 9

Parma Etica

p. 11-14

PRIMAVERA 2016

Samosa, Pastel Solar

Alimentazione consapevole

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

p. 15-18

Eco abitare

p. 19

Amici animali

p. 20

Vacanze sostenibili

p. 21

Eventi

p. 22

Appuntamenti d’estate

p. 23


®

4

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

Sito per approfondire: www.bioceres.it

www.puntoverdepr.it ESTATE 2016

40 anni di Bio Ceres a Parma di Annamaria Bortolotti CERES è il nome latino della dea delle messi; CERES è il nome augurale che ci ricorda il legame con la terra da cui viene il nostro nutrimento. Non è un caso che CERES sia il nome di uno dei più longevi centri di alimentazione naturale sorti in Italia negli anni ‘70. Fu fondato da un gruppo di amici nella primavera del 1976, un’epoca in cui l’agricoltura biologica e la macrobiotica erano realtà quasi sconosciute. Patrizia Serafini, che da quasi 30 anni gestisce l’attività, racconta: “Nel 1987 iniziò la mia avventura al CERES che, da poco, si era trasferito dalla sede di strada Sant’Anna a quella attuale di Borgo delle Colonne 6 a Parma. Per tre anni, dal 1988 al 1991, avemmo l’opportunità di gestire anche un ristorante dove io ero una delle cuoche. Sono stata fortunata poiché il mio stile di vita è potuto diventare il mio lavoro, cosa di cui sono molto grata ai fondatori del CERES”. Nel corso dei suoi quarant’anni di attività Ceres ha assistito al graduale evolversi del mondo del biologico. Chiediamo a Patrizia come è cambiata la spesa dei suoi clienti: “Il cliente di oggi è più esigente, ha idee molto chiare su quello che vuole e pone domande ben precise. L’avvento di Internet ha sicuramente dato un contributo alla conoscenza, ma a volte non basta… e qui al CERES abbiamo sempre puntato sulla preparazione del personale, il che ci permette di essere un punto di riferimento per chi vuole approcciarsi a uno stile di vita più sano. E’ fondamentale creare un rapporto personale con il cliente, non solo in negozio, offrendo consigli di erboristeria e di alimentazione ma anche

tempo di lettura:

organizzando eventi (seminari, conferenze, etc.) su diversi temi. Per decenni il CERES ha offerto alla cittadinanza corsi di educazione alimentare, benessere psico-fisico e medicina dolce.Abbiamo avuto l’onore di ospitare relatori brillanti e intuitivi tra i quali, solo per citarne alcuni, il Professor Berrino, il Dottor Pecchiai, il Dottor Proietti, Carlo Guglielmo (fondatore della Finestra sul Cielo) e la Dott.ssa Balconi. Il punto vendita continua ad offrire corsi di cucina, gite erboristiche, camminate consapevoli, concerti di campane tibetane ed eventi conviviali in prossimità delle feste. Quando decidi di entrare in un negozio come il Ceres fai una scelta ben precisa. Sono le nostre decisioni che cambiano il mondo... come diceva Hillel “Se non io chi? Se non ora quando?”

La Frutta del Borgo… e non solo! di Simona Borelli

Abbiamo aperto nel 2010 questo negozio in Via XXIV Maggio, 24 a Fidenza (PR), con comodo parcheggio e ampia scelta di prodotti freschi e conservati, biologici, per celiaci e per chi ha scelto un’alimentazione vegana cruelty-free. L’importanza della frutta e verdura è oggi cosa risaputa a tutti, per l’apporto di vitamine, sali minerali, fibre e molecole attive per il benessere, il sistema immunitario e la funzionalità corporea. La Comunità Europea arriva a consigliare ben 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (il National Cancer Institute – istituzione americana nella lotta ai tumori – addirittura 7 o 9!) per avere un ruolo significativo nei confronti della prevenzione da: • ictus, terza causa di mortalità nei Paesi sviluppati (riduzione del 30% del fattore di rischio); • insorgenza di disturbi visivi tipici dell età avanzata (come cataratta e degenerazione della macula) grazie alle vitamine A, C ed E, compresi i pigmenti carotenoidi, la luteina e la zeaxantina (contenute appunto in frutta e verdura); • patologie dell apparato cardio vascolare (cardiache e coronariche); • calcoli alla cistifellea; • osteoporosi;

tempo di lettura:

2 min

• rischio di Alzheimer; • diabete, ipercolesterolemia, ipertensione; • forme tumorali di vario genere (tumori, prostata); L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un consumo quotidiano di 400 grammi di frutta e di verdura, di stagione, sia crude che cotte. Uno dei più vasti studi sulla popolazione, EPIC (European Prospective Investigation on Cancer), relativo a oltre mezzo milione di persone europee, conferma il legame tra assunzione di frutta e verdura e prevenzione dei tumori. Con piccoli cambiamenti quotidiani, come mangiare un frutto extra, si può ridurre addirittura del 20% la morte prematura per qualsiasi causa.

6 min

A Parma il bio si trova al Punto Verde a cura della Redazione

tempo di lettura:

2 min

Sono trascorsi trent’anni da quando “il Punto Verde” di Via Costituente, 35, in pieno Oltretorrente di Parma ha aperto la propria attività segnalandosi come uno dei primissimi centri di alimentazione biologica della città... Erano anni in cui il biologico, il macrobiotico e il vegetariano, non solo non erano conosciuti, ma erano guardati con una punta di sarcasmo e di diffidenza. Furono la tenacia e la convinzione che spinsero Giorgia e Giorgio a tener duro nei primi difficili anni, spinti dal proposito di rompere quello zoccolo duro di ignoranza mista a pregiudizio. Le levataccie ogni mattina per recarsi dall’agricoltore ad acquistare prodotti biologici certificati ha poi gratificato Giorgia e Giorgio grazie anche ad un aumento della coscienza collettiva oltre ad una maggior educazione alimentare diffusa. Il Punto Verde diventava quindi un centro di riferimento di tutti coloro che volevano consumare e conoscere prodotti biologici e biodinamici certificati. Grazie anche alla serietà e competenza dei loro fondatori, in questo centro possiamo trovare la disponibilità nel consigliare il prodotto che meglio si addice alle singole esigenze. Per Giorgia è stata una scelta di vita nata dalla consapevolezza che tutto non ruota intorno all’uomo, ma che anch’egli fa parte di un ecosistema che va rispettato, conservato e amato. Il prodotto Biologico è un prodotto “Vitale” e non contaminato da agenti chimici e pratiche di conservazione contro natura Oggi al Punto Verde troviamo dai semplicI cereali in chicchi a pasti completi compresi di dolce, vino, frutta e verdura anche a Km 0 con la certezza che tutti sia sano e naturale, in una parola biologico. Il Punto Verde è il negozio bio certificato ICEA. Giorgia vi aspetta dal lunedì al sabato: 8.30 - 13.00 e 15.30 - 19.30 in Via Costituente, 35 – Parma. Parcheggio riservato.


Sito per approfondire: www.ilgelso.net

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

ESTATE 2016

®

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

5

Capperi: un integratore naturale tempo di lettura:

di Elisa Cardinali, biologa nutrizionista Hummus ceci e capperi: 250 gr di ceci lessati e ben scolati mezzo aglio (se piace) una manciata di capperi qualche cucchiaio di acqua olio extravergine d’oliva (2 cucchiai) Frullare tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto cremoso da servire con crostini integrali o verdure crude. Tramezzini cannellini e capperi 8 fette di pane integrale per tramezzini 320 gr di cannellini cotti 1 cucchiaino di curcuma 1 cucchiaio di capperi sotto sale sale integrale olio extravergine d’oliva Eliminare la crosta alle fette di pane. Frullare i cannellini con un pizzico di sale, la curcuma e i capperi. Spalmare la crema di cannellini sulle fette di pane e ricoprire con l’altra fetta di pane. Si possono lasciare così o fare un altro strato. Tagliare a metà ogni tramezzino e poi di nuovo a metà per ottenere dei tramezzini più piccoli da buffet.

Biopiù compie 4 anni! di Leopoldo Righi,Twenty Food / Biopiù

tempo di lettura:

4 min

Agricoltura biologica significa, sostanzialmente, produrre rispettando la natura e l’uomo. Si tratta di un metodo di coltivazione che non utilizza fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi. Il metodo ricorre all’adozione di tecniche come la rotazione e l’avvicendamento delle colture, i sovesci, le consociazioni e il compostaggio per aumentare la fertilità del terreno. Per combattere i parassiti che infestano le piante l’agricoltura biologica impiega preparati vegetali, minerali e animali.Inoltre il disciplinare biologico vieta la coltivazione e l’utilizzo in produzione di Organismi geneticamente Modificati (OGM). Per questo i prodotti biologici sono più genuini, più buoni e di grande qualità nutrizionale. L’impatto ecologico dell’agricoltura biologica è inferiore rispetto a quella convenzionale, così come molto ridotti sono i rischi per la salute dei lavoratori. Quindi chi sceglie prodotti provenienti da agricoltura biologica oltre a voler bene a se stesso e ai suoi cari, vuole bene a chi coltiva e vuole bene all’ambiente. Biopiù, da più di 4 anni, è un punto di riferimento per chi è alla ricerca di prodotti alimentari da agricoltura biologica, freschi e confezionati. Nel nostro negozio di Strada Baganzola a Parma, potrai trovare: frutta e verdura, latte, formaggi, yogurt ed alternative vegetali, tofu, seitan, tempeh, preparazioni gastronomiche, pane e prodotti da forno dolce e salato, olii e condimenti, bibite, birra e vino, alimenti per l’infanzia, tutti articoli scelti dei migliori produttori certificati. Biopiù ha un’attenzione particolare alle esigenze delle persone con precisi regimi alimentari conseguenti ad intolleranze, allergie (come quella al glutine) o semplicemente a scelte personali. Al Biopiù non trovi solo alimentari naturali ma anche prodotti per la pulizia della casa e la cura della persona, tutti ricavati da materie prime naturali e non testati su animali. Tantissimi sono i prodotti in vendita presso il nostro negozio fatti con soli ingredienti di origine vegetale e continua è la ricerca di nuove aziende di prodotti adatti anche ai consumatori vegetariani e vegani. Nel negozio Biopiù, oltre ad assortimento e qualità, trovi anche tanta convenienza: ogni mese tantissimi prodotti scontati fino al 20%.

Il primo a utilizzare i capperi come un vero e proprio integratore naturale fu nel 70 d.c il medico e farmacista Discoride che li descriveva come un alimento diuretico e antinfiammatorio (efficacissimo contro il mal di denti). La maggior parte delle persone attualmente li utilizza per scopi prettamente gastronomici ignorando le tantissime proprietà che questi piccoli “bottoni verdi” nascondono. Partiamo dalla tabella nutrizionale, ovvero dalla carta d’identità degli alimenti: sono costituiti per l’84% da acqua, il 2,3% da proteine, il 3,1% da fibre, dallo 0,4 % da zuccheri e dallo 0,9% da grassi. Per tanto, già solo per la loro composizione ipo-lipidica e ipo-glucidica, sono adattissimi a chi voglia intraprendere un regime alimentare dimagrante considerato che apportano solo 23 kcal su 100 gr e che, una volta dissalati, possono essere utilizzati per condire insalate, sughi, verdure, legumi limitando così l’apporto del sale. Sempre nell’ambito di un regime finalizzato al miglioramento

4 min

della composizione corporea, essendo ricchissimi di acqua, ma anche di minerali come magnesio e potassio, possono essere utilizzati sia per migliorare l’idratazione totale che per drenare i liquidi in eccesso. Nel caso di persone anziane inappetenti e debilitate sono particolarmente utili per il loro effetto stimolante e inoltre migliorano sia i processi digestivi che i fenomeni di gonfiore e mal di stomaco. Ma le due sostanze contenute nei capperi più studiate in assoluto dal punto di vista scientifico sono la quercetina, a cui si attribuiscono proprietà antiossidanti e antitumorali, e la rutina che sembra invece essere efficace nel ridurre il colesterolo LDL. Ma veniamo alla parte pratica ovvero aun paio di ricette velocissime che esaltano il gusto dei capperi e che possono essere sfruttate come antipasto, come aperitivo o dopo l’attività fisica per il recupero di vitamine e sali minerali e per ripristinare la massa muscolare.

Il Gelso: agriturismo, ristorante, camere e fattoria didattica tempo di lettura:

di Valeria Mazzoni È nel 1995 che questo piccolo podere di collina, in totale abbandono da 25 anni; viene riscoperto: così, sotto la protezione del gelso secolare, ogni appezzamento viene liberato da rovi e da infestanti; alcuni maestosi alberi riemergono alla luce, i filari di vite maritata risistemati, riprendono a produrre la dolce uva, il terreno incolto è di nuovo lavorato, nutrito e seminato, un nuovo frutteto è piantumato e anche tante siepi; fiori e aromatiche vengono ad arricchire questo luogo che diventa ogni giorno più bello e comincia a donare i suoi frutti, premiando ad ogni stagione la fatica e le cure che gli vengono dedicate. La terra è generosa con chi la ama e la rispetta: questo è il messaggio che vogliamo trasmettere agli ospiti che vengono a condividere l’armonia e la bellezza del Gelso. Oggi l’azienda si configura come un equilibrato ecosistema di coltivazioni biologiche integrato nel paesaggio agrario/collinare: gli orti, il frutteto, gli animali “di bassa corte” vanno a sfumare nei boschi circostanti con “altre piante”, altri “animali” e altre presenze... Nel nostro ristorante ritroverete quindi tutto questo e l’anima che ha permeato la nostra scelta di vita e di lavoro. Pani e focacce prodotte con le farine del grano biologico da noi coltivato e macinato a pietra. Un menù a base tradizionale legato alla stagionalità con pasta fresca, tortelli e gnocchi e a seguire secondi tipici e carni da cortile di provenienza aziendale. Sempre presenti proposte vegetariane e vegane. Prepariamo cassette di frutta e verdura bio su prenotazione da ritirare presso il nostro punto vendita.

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

4 min

Ricetta delle tagliatelle veg al the matcha (foto) Ingredienti per la pasta: 400 gr semola rimacinata un cucchiaio di the matcha biologico in polvere “uovo vegan”: un’emulsione a base di lecitina di soia in grado di donare elasticità al nostro impasto prodotta con 2 cucchiai di lecitina di soia 2 cucchiai di olio evo e 6 di acqua tiepida. 200 ml di acqua e un pizzico di sale. Lavorare gli ingredienti impastando energicamente fino a formare una panetta liscia omogenea e soda. Far riposare mezzora coperta. Tirare la pasta sottilissima col mattarello a formare strisce lunghe e larghe quindi passarle di semola arrotolarle su se stesse e tagliare a coltello a formare le classiche tagliatelle. Cuocere in abbondante acqua salata. Consiglio di spadellarle con olio evo biologico e nocciole 1 10/05/16 11.32 tostate.Parma_Etica_2015.pdf Servire subito.


®

6

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

BENESSERE CORPO E MENTE ESTATE 2016

La parafarmacia olistica Tintura madre tempo di lettura:

La parafarmacia Tintura madre è uno spazio in cui farmacisti, naturopati e operatori olistici collaborano con l’intento comune di portare le persone che si rivolgono a noi verso stati di maggiore benessere psicofisico. La via per raggiungere tale benessere può passare attraverso la parafarmacia con l’integrazione con prodotti naturali (omeopatia, omotossicologia, flori e fitoterapia) o attraverso il corpo tramite i trattamenti di riequilibrio energetico (tuina shiatsu, riflessologia plantare, aromaterapia, osteofluidica cranio sacrale) i percorsi che proponiamo sono sostanzialmente orientati all’ascolto e il fine è quello di proporre trattaenti diversificati in base alle diverse esigenze individuali. La zona benessere (sauna vasca bagno turco) è aperta a tutti previa prenotazione. La vasca disinfettata a sale

2 min

e temperata a 33,5° è ottima per mamme e bambini e diversi corsi sono già attivi: acquaticità e avviamento al nuoto, lunacqua (ginnastica basata sui cicli lunari), acquapilates. La stanza polifunzionale viene utilizzata per seminari, cerchi di condivisione, pratica di discipline quali yoga e gi-gong. Tintura madre, in Via Giulio e Giacinto Sicuri, 15 ad Alberi (PR) - Tel. 0521.961895 - è aperto a tutti quelli che vogliono prendersi cura di se’ in modo autentico. www.tinturamadreparma. com.

Andare in bici: un gesto quotidiano contro l’invecchiamento e lo stress! tempo di lettura:

Viver sano vuol dire anche fare sport. Quale miglior allenamento per corpo e anima se non quello dell’andare in bici: aiuta a mantenersi in forma, allena alla fatica e permette di ritrovare il buon umore entrando in contatto con se stessi e con la natura. Allena cuore e mente! Questo mezzo pratico ed ecologico è un ottimo strumento per praticare attività fisica e combattere l’invecchiamento giorno dopo giorno grazie ad un allenamento regolare. Pedalare fa dimagrire. L’organismo inizia a bruciare grassi venti minuti circa dopo aver iniziato l’attività fisica. Andare in bicicletta costituisce uno sport ottimale per chi ha qualche chilo in eccesso da smaltire: oltre il 50% del peso corporeo, infatti, si scarica sulla struttura del mezzo e i glutei, senza sovraffaticare le ginocchia. Dunque, a differenza della corsa, è ottima da abbinare all’inizio di una dieta, quando ci si sente ancora appesantiti e poco disinvolti. Attenzione però al ritmo, fondamentale se si desidera dimagrire: alterna velocità differenti e cambia spesso percorsi, tutto ciò avrà un effetto positivo sui risultati ottenuti. Benefici per il corpo. Ha effetti positivi sul cuore, oltre che sulla ventilazione polmonare. E sebbene la medicina si sia interrogata sull’eventualità dell’insorgenza di patologie a carico dell’apparato uro-genitale, recenti indagini hanno eliminato questa ipotesi. Grazie all’attivazione della circolazione e la sollecitazione delle gambe anche la zona pelvica trae beneficio. Invecchiamento felice. Chi ama la bicicletta sa quanto le semplici commissioni della vita quotidiana possano diventare un piacevole diversivo, in cui apprezzare il piacere di stare all’aria aperta e pedalare dimenticando ogni pensiero. Oltre a essere un mezzo ecologico adatto per gli spostamenti brevi, la bici costituisce un allenamento dolce e non stressante, che all’esercizio fisico aggiunge il puro piacere del movimento e la curiosità

3 min

verso il mondo circostante. Alle donne in menopausa sono consigliati almeno due o tre appuntamenti con la bicicletta ogni settimana, un modo semplice ed economico per mantenersi in forma, regolando il proprio bioritmo e favorendo il buon umore. Addio depressione. Pedalare abbassa i livelli di stress e aiuta la produzione di serotonina, fattore potenziato dall’esercizio fisico all’aria aperta. Ottimo per la schiena e in grado di rafforzare la zona lombare, pedalare aiuta a ottenere un fisico tonico e armonico, migliora la circolazione venosa e linfatica, ha effetti positivi sull’umore. Una vera e propria sferzata di pura energia, da praticare con costanza ogni giorno. Fonte: www.cambiovitaexpo.com.

Perché scegliere di fare un percorso di crescita personale? di Germano Rossi “Gli anni più importanti della mia vita furono quelli in cui inseguivo le mie immagini interiori” questo affermava C.G.Jung riferendosi al periodo in cui si dedico, per più di 16 anni, al suo viaggio introspettivo per conoscere se stesso. Quel suo personale processo di individuazione, raccontato nel famoso Liber novus o Libro Rosso, che lo portò a contattare lo “spirito del profondo” ed a riavvicinarsi alla sua Anima liberandosi dall’asservimento a quello “spirito del tempo” che, con i suoi valori e codici di comportamento, costituisce la gabbia dei nostri condizionamenti e la ragione delle nostre nevrosi. Spero d’ispirare, con la testimonianza di Jung, una riflessione sulla preziosità e l’urgente utilità dell’intraprendere un percorso di

tempo di lettura:

3 min

crescita personale: dopo aver passato tutta la mia vita a camminarmi dentro e gli ultimi vent’anni ad assistere gli altri nel loro cammino, nel mio ruolo di Naturopata e Counseler Olistico e Transpersonale, non ho dubbi nell’affermare che non c’è lavoro e viaggio più importante di quello del “fare anima”. Solo immergendoci in noi stessi possiamo riConoscere la nostra essenza aldilà delle pesanti sovrastrutture con le quali siamo abituati ad identificarci e recuperare la potente dimensione creativa e proattiva della nostra psiche e il senso ed il valore della nostra vita. Così raccontano le loro esperienze alcune splendide anime che ho avuto la gioia di accompagnare nel loro percorso di fioritura: “Con il lavoro ho contattato lo shock del mio bambino interiore ed inizio a prendermene cura. Criticando il padre e la madre interiori inizio a liberarmi dei devo ed a vivere con una consapevolezza mai avuta prima.” “Grazie agli incontri ho scoperto che vivere della mia sensibilità non mi rende più vulnerabile, ma al contrario mi avvolge di calore e mi nutre. A questo punto del mio viaggio, ho meno paure e mi sento più libero.” “L’accoglienza e il non giudizio contattati col lavoro mi hanno aiutata a maturare maggiore fiducia ed a trovare più distacco ed ironia nella mia vita.” “L’esperienza che sto facendo mi sta aiutando a conoscermi più nel profondo, accogliendo tutto di me, senza più banalizzare i mie bisogni che giudicavo superficiali... ho capito con chiarezza che non voglio più scappare dal dolore e dalla fatica perché standoci sto prendendo consapevolezza della pienezza e del senso vero della mia vita!” “Nel mio percorso ho imparato a Riconoscermi ed Accettare me stessa integrando tutte le mie parti ad un livello più alto di consapevolezza.” Germano Rossi Counseling olistico transpersonale Massaggi energetici antistress Body Work – Tel 340.7618299 – mail: nakimano@libero.it.


www.giovannavisentini.it

BENESSERE CORPO E MENTE

ESTATE 2016

®

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

Natural Mente: appassionati di salute di Paola Adorni

Natural Mente nasce nel 2014 da una nostra passione per il benessere psico-fisico che si è trasformata in un progetto lavorativo e di vita. Il nostro intento è di proporre non solo prodotti, ma soprattutto un approccio per essere e sentirsi “naturalmente sani”, da qui il motto legato al nostro logo APPASSIONATI DI SALUTE. Nella scelta dei nostri fornitori abbiamo dato preferenza a quelli più vicini ad un etica di naturalità e semplicità sia dei prodotti che dei metodi produttivi, utilizzando l’immenso patrimonio che ci offre Madre Natura. Ecco perché i nostri Integratori, Cosmetici ed Alimenti sono privi di conservanti ed emulsionanti chimici e derivati di sintesi, ma attingono a materie prime presenti in natura, estratte o separate con metodi naturali. I principali marchi che trattiamo sono Agisko, Aquifolium, Baule Volante, Bioearth, Biosline, EthicSport, La Finestra sul Cielo, Il Fior di Loto, Helan, Pranarom, Probios, Pukka, Renaco, Sangalli, Zeta Bios. Ci piace oltretutto

tempo di lettura:

collaborare con piccoli produttori locali che lavorano con passione, scrupolo e serietà in un’etica rispettosa della salute e dell’ambiente: Soc. Agr. Pederzani, Az. Apistica Manghi Armanda, DiTorricella, Grossi Claudio, F.lli Cavalli, La Spinosa piante officinali, La Giustrela, Birrificio Zuker. Per poter dare un servizio completo alla clientela mettiamo a disposizione professionisti naturopati per consigli e consulenze ed organizziamo incontri gratuiti a tema. Siamo inoltre anche punto informativo di DietaGIFT (Gradualità Individualità Flessibilità Tono), la nuova strategia alimentare ideata dai Dr. Attilio e Luca Speciani (Medici di Segnale) in grado di indurre dimagrimento e benessere e migliorare anche l’infiammazione da cibo e da intolleranze alimentari. Vi aspettiamo in Strada per Parma, 35/F3 - Pilastro di Langhirano (PR).

Altrotipo, il primo negozio di scarpe e accessori 100% vegan di Alice Salvini

Altrotipo è a Bologna, in via Via Riva di Reno, 76, ma questa primavera abbiamo inaugurato anche il nuovo sito con shop online, che trovate all’indirizzo www.altrotipo.it Sono quindi lieta di potervi favorire nei vostri acquisti cruelty-free anche se non riuscite a passare di persona dal negozio. Giustamente in tanti esprimono la difficoltà o i dubbi relativamente all’acquisto di una scarpa senza provarla ma in questo caso se mi contattate prima, per mail a info@altrotipo.it, sulla pagina like di facebook (altrotipocruelty free fun) o chiamando allo 051.8492237 sarò sempre a disposizione per guidarvi nell’acquisto e risolvere eventuali inconvenienti. Questa nuova stagione è piena di novità, che troverete anche online! Nuovi modelli e materiali sempre più ecologici, dal Piñatex (il tessuto simil pelle derivante dalla lavorazione delle foglie della pianta di ananas), al sandalo realizzato con materiale prodotto a partire dalle bottiglie di plastica riciclate. Sono inoltre presenti nuovi marchi vegan come CosìCosì, marchio tedesco che produce calzature in Italia e Ahimsa, nuovo marchio che produce in Brasile nel primo calzaturificio vegan al mondo, nel pieno rispetto di uomini e animali.

tempo di lettura:

2 min

Per quanto riguarda invece le borse l’ultima tendenza è dettata dal marchio Amate-Paper Bag, borse rigorosamente Made in Italy realizzate con R-paper, tessuto derivante dalla carta riciclata che viene lavorato per renderlo resistente e lavabile, provare per credere. E molto altro vi aspetta in negozio e sullo shop-online!

La via del Rebirthing di Giovanna Visentini - gio.visentini@libero.it

tempo di lettura:

4 min

Secondo la fisica quantistica e la metafisica antica, l’essere umano è un sistema energetico inserito in un complesso energetico infinitamente più ampio, il tutto immerso in una realtà non- energetica che è il Campo della Consapevolezza Pura ( Frank Kisley) o Dio o Atman o come si preferisce chiamarlo. Deduciamo da questo che se consideriamo come strutture energetiche anche il pensiero, i sentimenti, le emozioni e soprattutto le nostre credenze, specialmente quelle più nascoste alla nostra coscienza, capiamo come da sempre siamo proprio noi stessi a creare consciamente o inconsciamente gran parte della nostra realtà. Viene da considerare che se siamo in grado di creare, siamo anche in grado di dis-creare e se conosciamo le leggi che sottendono a questo duplice processo ed enorme potere dell’essere umano, diventiamo dei Creatori Consapevoli. Se prendiamo come indicatori del Percorso Umano le parole del Poeta “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza” dove per Conoscenza s’intende “… conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli dei”, abbiamo a disposizione sia ‘il Senso della vita’ sia il ‘Percorso’ da seguire per realizzarlo. Oggi viviamo in un periodo in cui molteVerità/Percorsi che sono rimasti nascosti per secoli sono stati svelati e sono,attraverso internet e i libri,a disposizione di tutti.L’altro lato della medaglia è che in concomitanza a queste Conoscenze Rivelate coesistono realtà fuorvianti:ma anchequestofapartedel‘Gioco’dellarealtàbi-polareincuiviviamoedèunasfidaaffascinantedestreggiarsiinquestodedaloconleggerezzaeserietà! La via del Rebirthing è uno dei percorsi realizzativi oggi esistenti, sia per quanto riguarda la possibilità di trasmutare credenze sotterranee sabotanti, traumi, ferite e memorie disfunzionali e sia per quanto riguarda la possibilità di incrementare la nostra capacità di seguire “… virtute e conoscenza’’, per diventare più leggeri e più profondamente connessi con la nostra realtà spirituale interiore. Nei due articoli precedenti abbiamo visto che possiamo considerare il Rebirthing una tecnica che, avvalendosi di un respiro consapevole circolare e ritmico, e utilizzando OSSIGENO ed ENERGIA VITALE lavora in modo CAUSALE, permettendo modificazioni e benefici a livello fisico, emozionale, mentale e spirituale. Questo fa della via del Rebirthing un percorso completo, molto interessante, anche se a volte sento necessario integrare questo metodo con La Tecnica di Liberazione Emozionale (Gary Craig), conosciuta come Emotional Freedom Tecnique (E.F.T.) che velocizza certi passaggi di sblocco, perché dal mio punto di vista la Sinergia è sempre vincente. Consiglio sempre vivamente di leggere libri o fare ricerche su internet relativamente ai temi che tratto in questi articoli, perché parte del percorso di crescita e trasmutazione pratica, passa attraverso la Conoscenza. Quindi buona pratica a tutti… anche attraverso la Conoscenza Autoconsapevole! A Parma si tengono seminari di Rebirthing l’ultimo sabato di ogni mese a cui si può accedere previo colloquio. Info: 329.1027100

7

4 min


®

8

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

Sito per approfondire: www.laspinosaofficinali.com

AGRI-CULTURA

ESTATE 2016

La Spinosa: erbe bio e tanta passione di Giulia Coruzzi “Quanta vita c’è nella terra?” Ce lo domandiamo ogni volta che seminiamo, raccogliamo e ci prendiamo cura delle piante. E’ un interrogativo aperto, che ci poniamo per nutrire l’ispirazione e godere della nostra devozione alla sempre sorprendente forza della natura. L’azienda agricola bio La Spinosa - sulla Strada Provinciale per Sala n°11 a Stradella di Collecchio (PR) - sta per iniziare il suo quarto anno di attività e per festeggiare la terra che lavora fedele al nostro fianco abbiamo deciso di adornarla con profumi e colori nuovi, che andranno ad aggiungersi alle erbe consolidate in questi anni. Accanto a melissa, calendula, escolzia, borragine, silene, cardiaca, ortica, elicriso, aneto e galega, stiamo seminando e predisponendo lino rosso, tetragonia, passiflora, echinacea, coriandolo, crescione, fiordaliso, hibiscus trionum, portulaca invernale. Senza dimenticarci mai delle spontanee di stagione: tarassaco, rosolaccio, acetosa, piantaggine, sambuco, acacia e tanto altro. Delle piante amiamo ogni aspetto, ma in particolare la loro molteplice personalità: preziose per il nostro benessere, buone per il palato, belle per gli occhi di chi le contempla. Lo studio delle proprietà delle erbe lo coltiviamo da sempre, da autodidatti. La vita ci ha fatto intraprendere diversi percorsi formativi, ma alla fine il richiamo della terra ha vinto e abbiamo deciso di trasferire quella che prima era soltanto una forte passione in un’attività più strutturata. Sempre più ristoratori e famiglie cercano di fare la spesa in modo differente. Acquistando meno ma con maggior attenzione alla qualità. Questo ci rassicura, è segno che le abitudini stanno cambiando. Ci piace insistere su quanto le erbe possano effettivamente essere buone: il loro utilizzo aiuta a prevenire certi disturbi, a mantenere in equilibrio il nostro organismo, a rinforzare le difese immunitarie, a favorire la digestione di altri elementi combinati. E’ il caso del chenopodio, ad esempio, ricchissimo di ferro; delle ortiche, che depurano il fegato; della piantaggine, con la sua attività diuretica; dell’aneto, che rende più leggeri legumi e condimenti. Solo per citarne alcune. Il consumo di queste piante in cucina può divenire davvero una buona abitudine. Una gustosa insalata di erbe di campo è senz’altro più ricca di una gentilina trovata al supermercato fuori stagione, frutto di coltivazioni intensive, magari in serra, e vittima di trasporti e conservazioni forzate. Fondamentale è conoscere tutto ciò che mettiamo nel piatto, chiedersi qual è la sua storia, chi c’è dietro la sua coltivazione o raccolta, alimentando così nel migliore dei modi non soltanto il nostro organismo ma anche la nostra mente, affinché sia sempre curiosa di sapere come andare a caccia delle cose davvero buone. Lavoriamo con metodo biologico certificato perché sappiamo che i consumatori grazie a un marchio possono sentirsi tutelati, ma sappiamo che ancor più importante è il rapporto diretto tra cliente e produttore. Per questo amiamo fare mercati e fiere e accogliere al campo chi vuole scoprire come abbiamo impostato l’azienda. Crediamo sia altrettanto fondamentale fornire gli strumenti necessari per trasformare le erbe in pietanze appetitose, così spesso collaboriamo in eventi in cui approfondiamo ricette e metodi di preparazione. Il fascino delle erbe ci travolge ogni volta che scopriamo un abbinamento nuovo: è un incantesimo che speriamo possa coinvolgere prima o poi tutti gli amanti del vivere sano e sostenibile. Sul nostro sito, nella sezione “blog”, raccontiamo le nostre inedite ricette in cui suggeriamo abbinamenti, metodi di preparazione e anche... musiche da mettere come sottofondo a ogni piatto!

tempo di lettura:

5 min

Fiori di Bach per le piante di Silvia Malagoli, www.silviamalagoli.wordpress.com

Dieci anni fa, colta da una presa di coscienza mentre svolgevo il mio lavoro di giardinaggio, decisi di smettere di utilizzare prodotti chimici sulle piante. La Coscienza mi aveva detto: “Stiamo dando veleno su veleno!” Bene, quindi bisogna trovare una soluzione valida che non avesse impatti negativi sull’ambiente. Avendo sempre avuto come filo conduttore della mia vita le piante e i fiori, già da qualche tempo avevo iniziato ad utilizzare i Fiori di Bach per un uso personale; il libro che avevo acquistato descriveva in poche righe nelle ultime pagine, l’uso dei Rimedi floreali per contrastare pidocchi e funghi delle piante. Seguii quelle poche indicazioni per vedere se afidi, e funghi potessero essere veramente allontanati con i soli rimedi del dottor Bach. Ebbene, pochi trattamenti nell’arco di un anno avevano dato risultati inaspettati! Non solo afidi, ma metcalfa, cocciniglia e malattie fungine sparivano senza lasciare traccia! Non contenta mi spinsi oltre, provai i Rimedi su piante ornamentali gravemente malate da anni, gli ippocastani, che subiscono l’attacco della Camerario Ohridella a partire già dagli anni novanta. Una successione di trattamenti fecero riscuotere un ulteriore successo all’uso dei Rimedi floreali sulle piante. Cominciai a pensare che se questi fiori di Bach funzionavano così validamente su piante ornamentali, chissà allora su alberi da frutto o piante orticole. Nel 2012 mi ritrovai con scorte di rimedi floreali mai utilizzate: pensando fossero scadute, decisi di versarle nell’orto di casa, diluite in un annaffiatoio; l’orto era invaso da insetti che facevano banchetto, indisturbati, tra fagiolini e foglie d’insalata. Dopo pochi giorni vidi l’orto rinascere, non solo nelle sue parti verdi, ma senza più visitatori indesiderati! A questo punto, la domanda lecita è: com’è possibile che i fiori

tempo di lettura:

3 min

di Bach funzionino sulle piante? Che cosa hanno a che fare gli stati d’animo degli individui (Edward Bach aveva individuato i Fiori come terapia naturale per ristabilire l’equilibrio emotivo e mentale delle persone, avendo concluso che la malattia è il risultato di stati d’animo in disaccordo), con lo stato di benessere delle piante? È necessario capire cosa sono i fiori di Bach: non sono un mero estratto di piante, ma il risultato della frequenza del potere depurativo delle piante stesse; esse consentono di inviare messaggi precisi al sistema neuro vegetativo della pianta e al sistema neuronale degli insetti, rinforzando il primo e importunando i secondi - in base al tipo di Rimedio utilizzato. Questo sistema si basa sull’uso della carica elettrica di un Fiore in grado di creare nello spazio circostante (dove erogato) un campo elettromagnetico che ha la capacità di entrare in contatto con la carica elettrica del parassita o del fungo indesiderato. Si ha un’interazione tra le parti che si polarizzano e riequilibrano in modo naturale. I Rimedi floreali, la cui carica elettrica si espande in modo esponenziale attraverso l’uso di acqua, hanno diversi vantaggi per il mondo vegetale, il primo e quello che è di fondamentale importanza, è l’eco sostenibilità e l’impatto zero sull’ambiente. Sono passati ormai dodici anni ormai dal mio primo impatto con i Rimedi floreali e dopo tutte le prove sul campo, non posso più avere dubbi, la Natura stessa l’ha confermato: i Fiori di Bach sulle piante funzionano. Essi ristabiliscono un equilibrio naturale e, ad oggi, è fondamentale smettere - e non solo ridurre - l’inquinamento dell’aria, del suolo, dell’acqua. Tutto quello che diamo alla Terra, la Terra lo restituisce.


Sito per approfondire: www.pesaremeglio.com

BAMBINO NATURALE

®

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

ESTATE 2016

9

Cosa si aspetta un bambino dalla scuola? tempo di lettura:

di Federica Cerro Da genitori ci saremo chiesti più volte cosa vogliamo dalla scuola in cui mandiamo i nostri figli e avremo fatto di sicuro un elenco di priorità. Proviamo a fare una passo indietro nella nostra vita e a ritornare a quando avevamo 6 anni: si avvicina il primo girono di scuola, siamo emozionati: come vorremmo che fosse? Di sicuro vorremmo giocare tanto, correre, arrampicarci sugli alberi, stare tanto all’aperto e avere il tempo di confidarci con i nostri amici. Nel frattempo però sentiamo che alcune domande fanno capolino nella nostra testa: vorremmo vedere il punto preciso dove nasce il fiume nel quale abbiamo giocato durante l’estate in montagna, vorremmo sapere dove vanno le stelle che abbiamo visto cadere nelle notti di agosto, vorremmo sapere come si costruisce una barchetta in grado di stare a galla. Quando si entra in una scuola Waldorf solitamente si rimane colpiti dall’ambiente: colori pastello alle pareti, tanto legno e materiali naturali, sculture in creta, cartine geografiche disegnate a mano, porta flauti colorati realizzati a maglia dai bambini: non si può fare a meno di pensare che a 6 anni ci sarebbe piaciuto entrare in una scuola così! Dietro tutta questa cura, sicuramente accattivante per il bambino, c’è in realtà uno studio molto approfondito, ogni singolo dettaglio porta con sé un significato sacro e profondo.

Rudolf Steiner ha elaborato una pedagogia partendo proprio da un’attenta analisi dell’essere umano: ha considerato la sua evoluzione nel corso della storia, il grado di maturità raggiunto e le necessità di cui abbisogna per evolversi ulteriormente. Le scuole Waldorf presentano un approccio verso l’apprendimento che tende a rispondere fondamentalmente ad un obbiettivo: educare il bambino affinché diventi un adulto sano, responsabile, capace di riconoscere i propri talenti e di lavorare sulle proprie debolezze, così da poter vivere una vita serena e felice, affrontando con coraggio e determinazione le difficoltà che inevitabilmente si presentano. Per questa ragione durante il primo settennio, all’asilo, i bambini trascorrono le loro giornate seguendo ritmi ben precisi, questo infonde profonda sicurezza, e possono giocare liberamente con teli, mattoncini di legno grezzo, tavoli e sedie per creare ogni giorno uno scenario diverso e dare spazio alla creatività e alla fantasia: con gli stessi oggetti un giorno creano una carrozza che porta il principe al castello, un altro giorno un’astronave che va nello spazio! Nel secondo settennio, invece, momento in cui il bambino sviluppa il proprio sentire, le nozioni scolastiche vengono portate attraverso l’arte: le emozioni così aiuteranno a interiorizzare

4 min

profondamente i concetti (per capire quant’è lungo un chilometro lo si percorre a piedi, le tabelline si studiano attraverso esercizi ritmici di canto, e così via): l’obbiettivo di un maestro Waldorf è di insegnare ai propri alunni ad imparare dalla vita stessa.

Associazione per la libera pedagogia steineriana Giardino d’Infanzia - La casa d’oro istruzione primaria e secondaria di primo grado Loc. Cabriolo 40 - 41, 43036 Fidenza (PR) www.lacasadoro.org - lacasadoro@gmail.com Telefono: 366.3296591

Che impresa far mangiare frutta e verdura ai bambini! Ecco alcuni piccoli trucchi da adottare di Paola Pesare, Biologa Nutrizionista - paolapesare@hotmail.it La Frutta e la verdura dovrebbero rappresentare il 35 % della dieta di un bambino per garantire un apporto sufficiente di vitamine, minerali e fibre. Tutti, e i bambini in particolare, dovrebbero consumare cinque porzioni di vegetali distribuiti nell’arco della giornata, preferibilmente tre di verdura e due di frutta. Cinque porzioni di vegetali per vostro figlio sono troppe? E allora, come “cavolo” si fa ad insegnare ad apprezzare queste preziose fonti di vitamine e minerali? Innanzitutto è fondamentale sapere che i bambini ci guardano sempre, anche nel piatto, per cui vale più una dimostrazione pratica che mille discorsi! Ricordate di offrire sempre ai vostri bimbi un’ampia scelta di frutta e verdura magari andate a fare la spesa con loro. Se poi siete creativi potrete rendere accattivanti questi cibi ad esempio offrendo gli ortaggi in stampini di varie forme oppure degli spiedini di frutta multi colore. Oppure una torre composta di frutta è un’attrazione anche per i più scettici! Per la merenda potete preparare dei sandwich energetici, ossia con pane integrale farcito con creme di frutta fresca e secca o con creme di verdura e formaggio. Potete anche proporre per spuntino la frutta essiccata come le prugne, albicocche, fichi secchi, uva passa oppure le banane secche che hanno la consistenza delle patatine ma sono molto più sane! Offrite sempre a inizio pasto un pinzimonio di verdure, i bambini apprezzano soprattutto perché hanno la possibilità di mangiare finalmente con le mani. Mescolate e camuffate le verdure con altri alimenti (pasta e riso). Cercate di coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti ed inventate dei giochi per stimolare i loro sensi. Infine avete mai riflettuto sugli errori più comuni di un genitore

tempo di lettura:

di un bimbo che odia le verdure? Un tipico esempio è quello di promettere un premio per indurre a mangiare una verdura: non c’è cosa più sbagliata perché si trasmette il messaggio che mangiare dei broccoletti è un atto eroico. Se poi il premio è un dolce, si commette un duplice errore in quanto il bambino assocerà la verdura al castigo e il dolce al premio, avendo anche delle ripercussioni sugli equilibri dietetici presenti e futuri. E’ anche sbagliato commentare con altri a tavola l’atteggiamento del bambino sostenendo che odia le verdure. Finirebbe per convincersene anche lui o si rischia che le verdure diventino protagonisti dei suoi incubi notturni sotto forma di mostri con sembianze arciboldesche!

3 min


10

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

ESTATE 2016


ESTATE 2016

PARMA ETICA

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

11


12

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

PARMA ETICA ESTATE 2016


PARMA ETICA ESTATE 2016

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

13


14

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

PARMA ETICA ESTATE 2016


GIUGNO 2016 N. 13

B U O N E P R AT I C H E , B E L L E I D E E E B U O N A A M M I N I S T R A Z I O N E

1 network di editori indipendenti • 9 edizioni carta e on line • 19 province • 1 milione di lettori

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

15

Transizione e resilienza

Intervista ad Alessandro Rossi, ANCI di Giovanni Santandrea, BIT Budrio in Transizione

tempo di lettura:

Questo mese incontriamo per i lettori di Vivere Sostenibile, Alessandro Rossi che dal 2011 svolge la sua attività in ANCI Emilia-Romagna che è la struttura regionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia. Andiamo a trovare Alessandro nella sede di ANCI Emilia-Romagna a Bologna, che si trova in una delle torri del quartiere Fiera. Rossi in particolare si occupa delle politiche dei Comuni legate all’energia e più in generale allo sviluppo sostenibile. Siamo andati a trovarlo perché in questi anni ha impostato una significativa azione di stimolo e sostegno sugli oltre 330 comuni della Regione e vorremmo capire cosa sta succedendo e se ci sono strade per raccordare le iniziative spontanee di gruppi di cittadini con quelle istituzionali delle amministrazioni comunali. Allora, Alessandro, mi spieghi un po’ che cosa state facendo insieme ai Comuni? Permettimi una premessa che può apparire una difesa d’ufficio dei Comuni, ma che invece serve a capire il contesto nel quale operiamo e quindi a far comprendere meglio cosa sta succedendo. Le amministrazioni comunali sono chiamate, come tutti in questo periodo, a reinventarsi il modo di fare le cose. I funzionari e dirigenti che operano al loro interno sono nati e cresciuti per decenni in un mondo in cui c’era una cassetta degli attrezzi, le leggi e il sistema normativo, ben definita e le risorse umane ed economiche erano adeguate, quando non abbondanti. Oggi quel mondo non c’è più. Inoltre sono cambiate le cose che un Comune è chiamato a fare per le proprie famiglie e imprese. In uno scenario del genere orientare l’azione amministrativa non è semplice: devi comunque garantire che le cose che facevi prima le continui a fare con meno soldi e meno risorse, ma nel frattempo devi inventarti le cose nuove da fare: con quali risorse, con quali persone, con quali strumenti normativi? Anche il Sindaco, o l’Assessore, più illuminato e motivato è inevitabilmente in empasse, con l’effetto di un sempre maggiore scollamento tra i cittadini e le istituzioni. Ok, ma questo accade anche per le imprese che devono cambiare modello di business, inventarsi nuovi prodotti… Esatto! Siamo tutti (famiglie, imprese e istituzioni) in situazioni simili, pensa alle difficoltà di chi si sta affacciando al mondo del lavoro…. Ma nella pubblica amministrazione bisogna operare entro regole e paletti molto definiti, che limitano di fatto la possibilità di innovare. E poi c’è il consenso, senza la ricerca del quale è inutile pensare di fare politica. Fare le cose che servono oggi non necessariamente ti garantisce il consenso, così come avere consenso non significa fare le cose che servono oggi… Quindi? Che prospettive ci sono per i Comuni in una tale situazione? Si possono innestare politiche orientate alla sostenibilità? Molti Comuni le stanno facendo, ci sono esempi virtuosi che lo dimostrano. Vedi Giovanni, io sono molto contento quando un Comune riesce a fare qualcosa di innovativo o riesce ad assumere posizioni importanti sull’ambiente, l’uso del suolo o l’energia. Ma, per deformazione professionale, lavorando in una associazione, la mia prima reazione è: bene, ma quella cosa riescono a farla anche altri, o dipende da situazioni che si sono verificate in quel luogo e in quel momento e quindi irripetibili altrove? Oppure ancora mi chiedo se una volta cambiata quella giunta, la decisione presa avrà ancora effetti o sarà solo un episodio? Le “buone pratiche” non servono, da sole, a generare cambiamenti strutturali. Serve, invece, costruire le condizioni per sostenere cambiamenti progressivi ma che nel tempo accumulano e amplificano i loro effetti. Per

fortuna l’Unione Europea, conscia del ruolo determinante delle città e in generale dei Comuni nella creazione di un modello di sostenibilità, ha definito alcuni strumenti utili. Si tratta di politiche volontarie in grado di favorire la transizione verso l’adozione di nuovi orientamenti nell’azione dei Comuni. Ad esempio, uno di questi è il Patto dei Sindaci. In due parole puoi spiegare ai nostri lettori cosa è il Patto dei Sindaci? E’ un impegno che il Sindaco prende direttamente con la Commissione Europea di ridurre le emissioni climalteranti di una certa entità entro una determinata data. Fino a poco fa era riduzione di almeno il 20% delle emissioni entro il 2020. Da pochi mesi l’impegno è spostato al 2030 con una riduzione di almeno il 40% delle emissioni di CO2. Il Sindaco prende questo impegno previa approvazione del Consiglio Comunale e il Comune rimane nel Patto se entro 12 mesi realizza un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) che contiene l’elenco di tutte le cose che l’amministrazione farà per raggiungere l’obiettivo. Dalla riduzione dei consumi proprio dell’ente, alla promozione e sostegno degli interventi che dovranno fare cittadini e imprese del territorio, alle misure a favore della mobilità sostenibile. Alla fine del 2015, in Emilia Romagna, sono circa 300 i Comuni aderenti, con una copertura del 98% degli abitanti. Questo è stato possibile grazie ad un forte coordinamento con le politiche della Regione che, dopo avere individuato il Patto dei Sindaci come strumento per l’attuazione del Piano Energetico Regionale ha distribuito, con tre bandi, piccoli contributi economici ai Comuni, adeguati a sostenere le spese per la redazione dei PAES. Ma come può la semplice firma di un patto volontario modificare le politiche di un Comune? Intanto la redazione del PAES è l’occasione per l’amministrazione per mettere a sistema tutte le cose che comunque sta facendo e orientarle verso la sostenibilità energetica. Inoltre l’obiettivo di riduzione delle emissioni costringe l’amministrazione a individuare le azioni più efficaci per raggiungerlo. Nella torta dei consumi di un territorio il peso dei consumi dovuti al Comune pesa circa il 2%. La quota restante è equamente divisa tra consumi delle famiglie, delle imprese e della mobilità. Senza sapere dove orientare i propri sforzi il rischio è quello di concentrarsi su politiche che producono effetti limitati e tralasciano invece interi settori di intervento ben più rilevanti. Vale per l’energia e in molti altri settori. Scopriamo insomma che è necessaria un’azione collettiva di cambiamento dei comportamenti, e che il Comune può solo contribuire a realizzarla, non può imporre nulla. Proseguendo con questi ragionamenti via via aumenta la consapevolezza all’interno dell’amministrazione e nella collettività di quali sono le cose più utili da fare. Però è tutto volontario. Se anche il Comune non lo fa

12 min

poi alla fine non succede nulla. Vero, ma ecco che intervengono due aspetti. Il primo è legato all’organizzazione del Comune. Per la redazione del PAES e i successivi monitoraggi biennali è necessario individuare almeno un funzionario che “tiene le fila”, che parla con vari settori del Comune, che favorisce ragionamenti trasversali. Poi un assessore deve farsi carico di presentare in giunta e poi in consiglio un documento. In sostanza si comincia a modificare l’organizzazione e si individua una delega politica legata all’energia. Non solo, ma una delle prime azioni suggerite dal Patto dei Sindaci è quella di definire come verranno modificati gli assetti organizzativi in funzione dell’adozione del Patto. Alessandro, quindi mi stai dicendo che stanno nascendo nuovi ruoli o profili all’interno dei Comuni ? Sì, in molti Comuni si stanno definendo nuove strutture organizzative, gli uffici energia, o si stanno rafforzando quelli esistenti. L’Ufficio Energia fa riferimento all’Assessore con delega all’energia realizzando così la “funzione energia” comunale, ovvero una funzione propria dell’ente locale che al pari di quella al bilancio, all’urbanistica, ai lavori pubblici, definisce i propri obiettivi e programmi in relazione con tutte le altre. Il secondo aspetto è quello del coinvolgimento di altri livelli istituzionali (o, come si dice a Bruxelles “multi-level governance”). Mantenendo un buon coordinamento con il livello regionale è possibile definire tutta una serie di azioni che premiano i Comuni che rimangono dentro il percorso del patto dei Sindaci. Nei finanziamenti regionali sull’energia hanno già la precedenza i Comuni del Patto. Poi nel nuovo Piano Energetico Regionale, attualmente in redazione, ci sarà scritto esplicitamente che la Regione sostiene i comuni aderenti al Patto. Oltre al Patto dei Sindaci ti occupi della promozione del Conto Termico, puoi parlarcene? Dal giugno del 2013 è disponibile quasi un miliardo di incentivi del cosiddetto Conto Termico. Il Conto Termico è un incentivo che ti paga una quota (circa il 40%) degli investimenti delle imprese e della PA in riqualificazione energetica. Dal 2013 a oggi sono state impegnanti poche decine di milioni di euro. A differenza del Conto Energia, quello che incentivava il fotovoltaico, che ti faceva guadagnare, il conto termico ti aiuta a risparmiare. Sul piano economico e razionale sembrerebbe la stessa cosa. Perché non lo usiamo? Ci manca la consapevolezza collettiva che su questi aspetti è importante ragionare. E dal tuo punto di vista che ruolo può avere il Comune? I Comuni, quando riescono ad attivare quella funzione di ascolto attivo e confronto possono creare e rafforzare questa consapevolezza collettiva, mettendosi in relazione con chi, gruppi formali o informali di cittadini, lo stanno già facendo da soli. Ecco forse il “da soli” non va più bene: sono tanti i luoghi dove si ragiona di queste cose, ora serve uscire e trovare dei luoghi di confronto comuni, unendo i tanti puntini per formare un figura più definita. Forse mettere insieme le tante iniziative dei cittadini considerando il Comune come un soggetto terzo in grado di offrire spazi e tempi per facilitare l’aggregazione locale è quello che potrebbe significativamente accelerare il cambiamento di un modello di sviluppo che gli Stati da soli ci metteranno troppo tempo a cambiare. Per farlo serve rinunciare a protagonismi o a posizioni divisive e provare, per quanto possibile, a sterilizzare le questioni ambientali dal conflitto partitico. Difficile, ma in molte città europee ci sono riusciti. Forse, con grande umiltà, potremmo anche provarci. Grazie Alessandro per il tempo che hai voluto dedicare ai lettori di Vivere Sostenibile...


GIUGNO 2016 N. 13

16 Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

Voi correte? Noi ci fermiamo

Macro compie 30 anni. E lo fa su una panchina gialla

tempo di lettura:

Il Gruppo Macro, leader nel settore corpomente-spirito, nel 2017 festeggia i 30 anni di attività e lancia una sfida un po’ controcorrente. Nel mondo del mordi e fuggi, del sempre connessi, del tempo contato, del correre per stare al passo coi tempi, Macro si siede su una panchina gialla e si ferma. A vivere. Abbiamo intervistato Francesco Rosso, direttore generale del gruppo, per capire il perché di questa scelta, apparentemente poco in linea coi tempi moderni. Come nasce la campagna Fermati, Vivi? Nel 2017 Macro compie 30 anni e abbiamo deciso di sederci a tavolino per capire quale fosse il modo migliore di festeggiare. È stata una bella occasione per ripensare alla nostra storia, a come siamo nati e a come ci siamo evoluti. Per focalizzare gli obiettivi raggiunti e darcene di nuovi. Ma, soprattutto, per chiederci qual era il modo migliore in cui il Gruppo Macro poteva continuare a dire la sua in un mondo che sembra avere così poco a cuore il benessere dell’essere umano. I “tempi moderni”, come Chaplin ci ricorda, sembrano una definizione calzante ancora oggi, con l’aggravante che per noi si sono aggiunte nuove schiavitù oltre all’alienazione del lavoro a catena. Quel che è chiaro a tutti, è che la modernità sembra imporci continuamente tempi e ritmi che poco hanno a che vedere con quelli biologici e naturali che ci garantirebbero benessere e serenità. Da 30 anni il Gruppo Macro si impegna con i suoi libri, dvd ed eventi a diffondere una cultura di benessere olistico che difenda il nostro diritto di star bene. Quindi mai come ora c’era l’urgenza di scuotere le coscienze a una presa di consapevolezza: a forza di correre stai dimenticando di vivere. Fermati.

Fermati, Vivi. Un messaggio curioso che, abbinato alla panchina gialla che ne è il simbolo, diventa alquanto bizzarro e poco di tendenza. Coraggiosi o ingenui? In realtà, se ci fermassimo ad ascoltare i nostri veri bisogni, scopriremmo che si tratta di un messaggio incredibilmente necessario, fondamentale per una riscoperta di ciò che realmente conta. Le mode passano. Non abbiamo mai ambito a essere “di moda”. Preferiamo essere centrati sull’obiettivo, e il nostro non è mai cambiato: promuovere una cultura di benessere naturale. Vorremmo un mondo di gente sana e felice. Dunque non so, per ritornare alla domanda, forse siamo sia coraggiosi che ingenui. O, forse, solo sognatori. Ma in fondo le cose iniziano a cambiare se c’è qualcuno che ha il coraggio e l’ingenuità almeno di sognarle. Abituati come siamo ad andare di corsa, non corriamo il rischio di non sapere cosa fare se davvero decidiamo di fermarci? Ma non siamo mica dei pazzi che vivono fuori dal mondo! Non intendiamo proporre la visione di un mondo in cui tutti se ne stanno seduti su una panchina a non fare nulla. Il nostro intento è quello di stimolare le coscienze a interrompere il circolo vizioso di chi, pur correndo continuamente, non ha mai tempo di fare nulla. Non è naturale, e, quindi, non è umano. Lo sappiamo tutti

5 min

se ci pensiamo. Vogliamo solo invitare le persone a considerare parte importante della propria quotidianità l’atto di fermarsi a vivere. Fermarsi ad ascoltare quel dannato mal di testa che ci trasciniamo da mesi per capire cosa di più profondo ci sta dicendo; fermarsi a ridere di gusto davanti a un imprevisto; fermarsi a scegliere con consapevolezza cosa comprare e cosa mangiare; fermarsi a meditare; fermarsi a capire i diversi punti di vista, per creare opinioni, non passaparola; fermarsi a imparare a respirare di nuovo; fermarsi a metterci in discussione; fermarci ad ascoltare lo spirito, per guarire il corpo… questo è vivere. No? Noi ne siamo convinti. Quindi ci fermiamo… chi non si ferma è perduto!

TTIP Leaks: le mani degli USA sull’Europa di Margherita Bruni Di recente Greenpeace Olanda ha diffuso parte del testo dell’accordo transcontinentale TTIP, “Transatlantic Trade and Investment Partnership”, un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziazione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America. Sì perché, con un notevole scarto rispetto alle normali procedure democratiche di decision-making, i negoziati per il TTIP si svolgono nella massima segretezza e senza alcuna trasparenza del processo decisionale. Qual è lo stato dell’arte della trattativa? L’immagine generale che trapela da questi documenti è quella di una forte pressione statunitense affinché l’Europa aggiri o trascuri gli impegni presi dal punto di vista del contenimento dell’impatto ambientale e climatico. Il testo divulgato rivela come alcune tutele ambientali date ormai per acquisite siano messe nuovamente in discussione: ad esempio, in nessuna parte del testo è riportata la cosiddetta regola delle Eccezioni Generali. Questa regola, stabilita quasi 70 anni fa, compresa negli accordi GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) della World Trade Organisation (WTO – in italiano anche Organizzazione Mondiale per il Commercio, OMC) permette agli stati di regolare il commercio “per proteggere la vita o la salute umana, animale o delle piante” o per “la conservazione delle risorse naturali esauribili”. Dalla sua omissione si evince una volontà neanche troppo velata di anteporre i profitti agli esseri viventi. Inoltre, una delle principali discrasie tra il sistema europeo e quello statunitense riguarda il cosiddetto principio di precauzione. Infatti, se nell’Unione Europea per ogni prodotto viene verificata la rispondenza a determinati standard qualitativi prima dell’immissione sul mercato, negli USA si propende più per un approccio “basato sui rischi”, in cui questi ultimi vengono gestiti invece che prevenuti. I documenti inoltre rivelano che le imprese, contrariamente agli attori della società civile, avranno diretta influenza e voce in capitolo nei processi decisionali. Con dei presupposti del genere, è legittimo temere che alcuni im-

tempo di lettura:

portanti traguardi raggiunti, primo tra tutti quello degli accordi sul clima raggiunti a Parigi, possano venire completamente vanificati. Tuttavia, quello che forse fa sperare è che, allo stato attuale, l’accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Unione Europea appare quanto mai in forse. Le enormi divergenze tra i due sistemi (specie su aspetti cruciali come quello della commercializzazione degli OGM) hanno condotto le trattative ad una fase di stallo. A questo proposito, la linea di condotta tenuta dal governo italia-

5 min

no è una delle più indolenti e accondiscendenti d’Europa. Intanto, lo scorso 7 maggio, a Roma, in quarantamila sono scesi in piazza per opporsi al Trattato. Da diù parti - dalle piccole e medie imprese a Flai, Fp e Fiom Cgil, poi Arci, Legambiente, i produttori di Slow Food, poi la Campagna per l’agricoltura contadina – si è richiesto a gran voce al governo italiano di sospendere il sostegno incondizionato al trattato e di aprire un dibattito pubblico su tutti gli aspetti critici del negoziati.

“Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima. È complice” George Orwell



GIUGNO 2016 N. 13

18 Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

“Ecologia delle piccole cose” – Invertire la macina consumista per sradicare l’inquinamento ambientale e mentale… di Paolo D’Arpini, Referente della Rete Bioregionale Italiana - bioregionalismo.treia@gmail.com Cominciando dalle piccole cose, azioni e gesti personali, si possono sempre trovare successive forme di sensibilità ambientale e di educazione civica. Ad esempio quanti scarti alimentari produciamo? Forse quegli scarti possono essere diminuiti se badiamo di più all’essenziale, in tutte le nostre abitudini quotidiane, o magari utilizzati per i nostri animali domestici... anche se noto che perlopiù è aumentata la produzione e vendita di mangimi e scatolame industriale - definito “raffinato”, per cui gli avanzi alimentari sono di poco uso (al massimo ci si ricava compost di pessima qualità dovuto al mescolamento di sostanze estranee). La situazione di perenne emergenza per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ha riaperto la discussione sul come risolvere l’emergenza dei rifiuti: nuove discariche, inceneritori, riciclaggio? Il discorso è vecchio e già da parecchio tempo è stato portato ai vari tavoli di concertazione, sia da noi che da altre associazioni, di fatto le soluzioni amministrative sono rimaste ferme all’utilizzo delle discariche od inceneritori (ivi compresi gli impianti a biomasse), mentre non si conosce la reale destinazione finale dei rifiuti selezionati con la raccolta differenziata. Sospetto che la percentuale destinata al vero riciclaggio sia minima. Per ottenere risultati concreti occorre diminuire la produzione di rifiuti all’origine e prevedere soprattutto la diminuzione degli imballi ed il cambio di sistema. Il riciclaggio deve essere educativo, fatto a mano, consapevolmente, in modo che tutto il materiale possa essere veramente riusato. In primis tentando il Libri&C. VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE:

OTTIMO

Il grande libro dell’autosufficienza

Istruzioni pratiche per vivere meglio risparmiando

4 min

recupero di oggetti ancora usabili (vi ricordo il mercatino dello scambio nei centri di raccolta RSU di cui mi parlò Caterina Regazzi). A questo punto inserisco una mia considerazione sulla necessità di partire dalla consapevole e personale azione di ognuno di noi, faccio esempi pratici: rinunciare alle bustine di plastica e girare con una borsa, rifiutare imballi superflui, reperire il proprio cibo direttamente dai produttori locali, interrompere l’uso smodato di elettrodomestici, lavorare con le mani, stare meno davanti al televisore e di più nei boschi... La battaglia contro la produzione di rifiuti e sprechi energetici deve partire dalla casa di ognuno, dalla consapevole e personale azione di ognuno di noi. Non posso far a meno di affermare che se non iniziamo da noi stessi il processo non parte. E chissà se questa stessa semplicità di vita non sia quella giusta per finalmente far pace con se stessi e con la Terra, smettendola di appesantirla con le nostre “deiezioni industriali”. SCARSO

La bici felice

Pedalare fa star bene di A.A. V.V. Editore: Ediciclo Pagine 105 – prezzo di copertina: 13 €

di John Seymour Editore: Arianna Editrice Pagine 408 - prezzo di copertina: 29 €

“È tempo di eliminare - scrive l’autore - ciò di cui non abbiamo bisogno, in modo da vivere più semplicemente e felicemente. Buon cibo, abiti comodi, una casa funzionale e vera cultura – queste sono le cose importanti.” Mi sono innamorato di questo libro, all’inizio degli anni ‘80, quando, poco più che adolescente, trovai la prima edizione in italiano, in una antica libreria del centro di Bologna. E’ anche grazie alla lettura di questo “grande classico senza tempo”, che ho iniziato a pensare che esisteva un’alternativa di vita reale e concreta, al modello del consumo senza limiti e senza nessuna etica, proposto dalla nostra società. E’ un libro fo n d a m e n t a l e nella la libreria di chiunque sia minimamente sensibile ai temi della sostenibilità, ora rieditato e aggiornato! Una vera miniera di ispirazioni e consigli pratici da applicare nella vita quotidiana. Consigliatissimo!

tempo di lettura:

I cinque autori di “Pedalo dunque sono” continuano a raccontare di il mezzo di locomozione su due ruote per eccellenza attraverso dieci storie che, come strade, portano alla felicità, in bicicletta! Felicità che passa soprattutto dalla ricerca del benessere del corpo, della mente e dello spirito e che l’andare in bici aiuta a trovare. La bicicletta è un’invenzione che da 150 anni fa felice il mondo e la sua forza sta nella sua levità: l’insieme di semplici parti meccaniche che formano un tutto armonico e leggero: le ruote, il telaio, il manubrio, la sella e la catena... Vorremmo lievi e armonici anche la nostra vita, i nostri incontri, l’esperienza dei nostri corpi e delle nostre menti in relazione con noi stessi e gli altri. Sappiamo che non sempre è così: le ruote si bucano, i telai s’incrinano, le catene s’inceppano. Queste dieci storie raccontano la resistenza alla fatica e sono emblematiche andando alla conquista della felicità prendendo lo spunto concettuale da un componente della bici: alla catena è associata l’idea della trasmissione di una passione da padre in figlio, le ruote simboleggiano la ciclicità degli eventi storici che si ripetono nel tempo. il fanale il fascio di luce che ci mostra la strada anche quando intorno a noi s’è fatta buia la notte della vita.

Fatto in casa con Lucia DVD + libretto Editore: Macro Video Durata 120 minuti - prezzo di copertina 24,50 €

L u c i a Cuffaro è simpatica, imm edi ata, vivace e in questo primo video corso su auto produzione e risparmio ci fa vedere in modo immediato, come se sbirciassimo nella sua cucina, a fare preparazioni alimentari come il latte vegetale o il kefir d’acqua, ma anche profumi, dopobarba e deodoranti sani, detergenti per la casa davvero economici ed efficaci, come l’antimuffa, i saponi e lo stura lavandini, tutti realizzati in casa con materiali base ed ecologici. Si impara molto e bene da questo video corso e davvero si può passare dal circolo vizioso del più lavoro-più guadagno-più spendo, a quello virtuoso e sostenibile: autoproduco-spendo e lavoro meno-ho più tempo libero. Buona visione!


ESTATE 2016

ECO ABITARE

®

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

Il Modulo ECO a Parma Il progetto del modulo eco-compatibile è una struttura che ospiterà anche lo Sportello Energia del Comune: si tratta di un piccolo padiglione temporaneo di 60 metri quadrati che rimarrà montato fino alla fine di settembre e sarà costruito dagli studenti del Rondani, con il supporto di tecnici specializzati. I materiali sono stati interamente sponsorizzati dalle aziende del settore. Una volta ultimato, il modulo, oltre ad ospitare lo Sportello Energia del Comune sarà a disposizione di tutti coloro che ne faranno richiesta per promuovere pratiche sostenibili. All’avvio dei lavori a fine aprile hanno preso parte il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore all’energia Michele Alinovi, Francesco Fulvi di “Manifattura Urbana”, Antonio Rancati coordinatore nazionale CETRI, rappresentati dell’Ordine degli Architetti e studenti e insegnanti del Rondani. Il Modulo Eco-compatibile, ha sottolineato il sindaco Pizzarotti, “rappresenta una sfida, un modo per far riflettere sui temi dell’efficienza energetica”. “I temi legati al risparmio energetico ed alla sostenibilità – ha spiegato l’assessore Alinovi – sono particolarmente cari a questa Amministrazione ed il Modulo rappresenta un esempio

di come si possa fare tanto con materiali ecosostenibili. Continua il percorso volto a fare di piazza della Pace uno spazio di cui riapprorpriarsi, luogo di socialità e di inclusione”. Il Modulo eco-sostenibile è una struttura a basso impatto e alta tecnologia. Un piccolo edificio di circa 60 metri quadrati, in vetro e legno, auto-costruito con grandi performance energetiche come luogo simbolo di rigenerazione urbana, realizzato grazie alla fattiva collaborazione di tanti soggetti diversi. L’idea è nata dall’associazione “Manifattura Urbana”, il Comune e l’Istituto per Geometri Rondani l’hanno fatta subito loro,coinvolgendo nell’operazione anche i geometri e l’Ordine degli Architetti. Il progetto era stato presentato ufficialmente, lo scorso anno, all’Istituto Rondani dall’insegnante Ferdinando De Maria, che ha coordinato il lavoro dei ragazzi della IV C, dall’assessore Michele Alinovi, dall’Energy manager del Comune di Parma Enzo Bertolotti e da Francesco Fulvi, presidente di “Manifattura Urbana”,“padre” e coordinatore del progetto stesso. Il Modulo ECO rimarrà montato fino alla fine del settembre 2016 in Piazza della Pace a Parma. Fonte: ufficio stampa Comune di Parma. Foto di Franco Lori

tempo di lettura:

19

4 min

Corso di Bioedilizia Ruspante di Annamaria Bortolotti

tempo di lettura:

2 min

L’Autocostruzione come cura della propria casa e della propria salute. I materiali naturali (popolari ma efficientissimi) per un minor impatto ambientale. L’edilizia contemporanea è uno dei motori (con il mercato dell’automobile) della crescita economica. Oggi serve a moltiplicare case, cubature e guadagni; consuma territorio, energia, trasporti e vengono usati materiali in maniera irrazionale che spesso contengono sostanze nocive alla salute. In definitiva sembra pensata per tutti, tranne per coloro che abiteranno la casa. Esistono numerose tecniche (vecchie e nuove, tradizionali e non) che utilizzano materiali reperibili sul territorio, materiali grezzi ma efficientissimi che in autocostruzione hanno un costo bassissimo e nessuna tossicità. Imparare è abbastanza semplice dopo poca teoria, verranno mostrate esperienze, e si parlerà dell’impatto ambientale e dell’energia incorporata di ogni materiale e di varie soluzioni a confronto per costruire, restrutturare e isolare la casa. La terra cruda - Dal campo alla casa di terra La terra e le malte a base di argilla hanno infiniti pregi: non sono tossiche, regolano l’umidità della stanza, sono un ottimo isolante acustico e termico e sono piacevoli da maneggiare. La calce naturale Che cos’è, come si usa e come si usava? Come mai è quasi scomparsa dai magazzini edili e soprattutto dalle mani dei muratori? Usata da più di 5000 anni è un materiale eccellente: atossico, traspirante, antimuffa e antibatterico. Il corso si terrà a Verogna di Bettola (Piacenza) il 18 e 19 giugno 2016. Info e iscrizioni: Giorgio 368.3130064 - gioroma_2007@libero.it.

Terreecolori: restauro, edilizia, architettura di Franco Ferrari Terreecolori è il nome scelto da un bambino. E noi ne abbiamo realizzato il sogno. E quel sogno oggi è una bellissima realtà. Abbiamo sempre pensato ai bambini come abitanti importanti della casa oltre che agli adulti. E tutto questo ci ha portato a cucirci addosso un abito come una seconda pelle fatta di serietà e professionalità, di garanzie autentiche e argomenti legati al benessere- casa. Soprattutto siamo andati controcorrente e generosamente, con larghe vedute senza mai voltarci indietro abbiamo coltivato questo sogno passo dopo passo. Senza mai lasciarci abbattere da nulla non abbiamo mai perso di vista il nostro obbiettivo primario: la casa. E così abbiamo rispolverato e ricercato con scrupolo la Calce Naturale, l’Argilla, il Sughero, la Canapa, le Pitture Naturali e tutti i trattamenti per il legno Naturali. Questo Mondo che abbiamo amato da subito, viene proposto oggi nella nuova sede di Terreecolori: Via Mazzini 42- Calestano (PR). Un Borgo Antico ricco di storia una Bottega dalla porta verde ma forse sarà anche rossa o gialla o blu per il futuro. Come dei Peter Pan, abbiamo ridato fiducia alla gente che ha capito quello che noi proponevamo. Terreecolori non è soltanto ristrutturazioni, edilizia e restauro esclusivamente Naturale, oggi è anche coscienza del lavoro femminile. I prodotti usati quotidianamente per la pulizia domestica procurano malessere, e quindi il cambiamento di rotta anche in questo senso è stato per Terreecolori doveroso. Una forte presa di coscienza è doverosa e necessaria. Dobbiamo cambiare rotta rispettando di più noi stessi i nostri figli il nostro Pianeta. Terreecolori insegna anche ad amare la Natura proponendo prodotti con materie prime selezionate e certificate tutti naturali. Il nostro universo è una valigia stipata di racconti autentici, di amicizie, di conoscenza, di Arte di benessere, di colori, e di argomenti abbinati a tanta serenità. E fare commercio oggi implica anche questo: onestà e sincerità sempre verso le nostre grandi aziende e i nostri clienti.

tempo di lettura:

Aprendo la nostra porta, rimarrete avvolti dal profumo, affascinati e increduli dalla bellezza con quel tocco di stravaganza e disordine. Non avete sbagliato negozio: siete da Terreecolori.

3 min

Tutto quello che ha fatto grande la nostra vita fatta di tanta passione è lì sotto i vostri increduli occhi. A tutti quanti voi Terreecolori chiede di essere curiosi e di non fermarvi nella vostra ricerca di Benessere Naturale ma di riflettere che gli unici artefici della vostra abitazione sana siete Voi e i materiali che utilizzate nel costruirla. Terreecolori è quello che state cercando. E per questo vale più che mai la frase: “Il Naturale è la palestra della mente e Terreecolori ne è il braccio destro”. Buona vita, buona casa. Terreecolori www.terreecolori.it - terreecolori@gmail.com tel. 348.3192139 - 345.5163230 - 349.4005133


®

20

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

AMICI ANIMALI

Sito per approfondire: www.siua.it ESTATE 2016

In viaggio con i nostri animali a cura della dott.ssa Maria Fausta Melley,Veterinario

In un mondo cosmopolita, dove tutti si spostano di frequente e dove viaggiare è un grande piacere, a volte non lo è altrettanto per i nostri animali da compagnia. Se il viaggio è breve ma piuttosto stressante e magari in nave o in aereo, potete affidare il vostro animale a qualcuno di fiducia che può essere un parente o un amico ma anche il titolare di una pensione per animali (oggi ce ne sono tante e affidabili). Ma se abbiamo deciso di portarlo con noi perché’ la vacanza è più lunga e ci mancherebbe troppo o per altre motivazioni preferiamo non lasciarlo, dobbiamo pensare a come gestirlo in viaggio. Cane e gatto possono soffrire di mal d’auto, cioè di cinetosi o mal di movimento (ne soffrono anche le persone); questa condizione può togliere piacere al viaggio e può trasformarlo in un’esperienza stressante sia per voi che per il vostro animale. Che cos’è la cinetosi? E’ una sindrome comune a molti dei nostri cani (ne soffre 1 su 6 di qualunque età), i cuccioli e i cani molto giovani non abituati all’auto ne sono più predisposti. I sintomi consistono in affanno (ansimare a bocca aperta), agitazione, scialorrea (cioè salivazione eccessiva), e infine anche vomito. Molti cani hanno una vera e propria avversione per l’auto e già prima di salire manifestano segnali di paura e cercano di scappare.

tempo di lettura:

3 min

Cosa fare allora? veterinario di fiducia, che vi saprà consigliare la profilassi sanitaria - prima di tutto va abituato in modo graduale a salire sull’auto magari necessaria per ogni paese e soprattutto vi darà consigli personalizzati. portando qualcosa che gli appartiene come la sua copertina o un A questo punto BUON VIAGGIO A TUTTI CON IL VOSTRO PET! gioco. - poi all’inizio bisogna fare tragitti brevi guidando lentamente senza brusche frenate. - associare il viaggio a un’esperienza piacevole come premio una volta giunti a destinazione (ad esempio una passeggiata). - gratificarlo con carezze e parole dolci se resta tranquillo, ignorarlo se abbaia o piagnucola o si agita altrimenti non facciamo altro che peggiorare il disagio. - fare soste regolari per farlo scendere e far sì che all’interno dell’auto la temperatura sia gradevole, ne’ troppo caldo, ne’ troppo freddo. - portarlo dal proprio medico veterinario prima del viaggio perché’ il veterinario potrà consigliare un eventuale farmaco contro la cinetosi. Oggi ci sono varie strutture adeguate per accogliere i vostri animali quali alberghi, ristoranti, parchi e anche spiagge attrezzate. Esiste inoltre una guida del Touring club: Viaggiare con cane e gatto e nel sito www.felicidiviaggiare. it (promosso dalla ZOETIS), di Roberto Marchesini - zooantropologia@siua.it tempo di lettura: 4 min troverete tante informazioni utili. Per viaggiare è necessario un Predatore timoroso certificato medico di buona salute d’esuberanza troppo accorta rilasciato dal vostro veterinario di non sapevi andare oltre fiducia e per viaggiare all’estero il miagolio nervoso acceso e anche in Europa occorre il all’uccellino alla finestra Passaporto Europeo rilasciato tua siepe d’infinito. dal servizio veterinario della (da”Ode al gatto”, Ricordi di animali, Marchesini) vostra ASL di appartenenza La relazione con il gatto, così attenta all’estetica e alla stupefazione, non sempre è sviluppata nelle sue con la vaccinazione antirabbica possibilità e spesso risulta assai poco rispettosa. Di lui amiamo la malia dello sguardo, la sinuosità del movimento, le straordinarie doti acrobatiche, l’armonia del corpo, ma così facendo siamo portati a obbligatoria per i paesi europei. In ogni caso per qualsiasi dubbio, trasformare il piccolo felino più in un oggetto da ammirare che in un partner da considerare nelle chiedete al vostro medico sue caratteristiche relazionali. Bello ma traditore, sornione ma pronto a colpirti, seduttivo eppure in fondo anaffettivo, capace di mostrarsi indifeso e bisognoso di cure parentali e di converso maestro d’ingratitudine: innumerevoli sono le opposizioni suscitate dal gatto in un caleidoscopio di luoghi comuni che mostrano la difficoltà dell’uomo di dare un significato o anche solo una giustificazione al proprio interesse per il gatto. Ancor oggi si sente affermare che il gatto non è un animale sociale e che dedicarsi alla relazione con lui è tempo perso: niente di più sbagliato. Il gatto a differenza del cane manifesta verso l’uomo una convivenza emancipata, come se volesse costantemente dirci “sì, ti voglio bene, ma lasciami fare le mie cose da solo”. Così, a dispetto del gran numero di manifestazioni di amore e di vera e propria dipendenza affettiva che i gatti riservano ai loro amici umani, puntualmente passano per individualisti, quando non addirittura asociali, ed egoisti, si ritiene che la loro sia un’amicizia venale, che il vero interesse del micio sia per il tetto e per la ciotola. L’indipendenza operativa del gatto, quel suo fare da artigiano pronto a manipolare il mondo, fa sentire questo animale meno nostro, trasforma la relazione in una sorta di piacere voyeristico. La sublimazione del gatto a dimensione del bello trascina con sé la negazione del gatto come soggetto che va conosciuto e rispettato. Pochi si rendono conto che, benché solista ossia portato a operare in modo individuale sul mondo, il felino ha una socialità complessa e articolata e il suo rapporto con l’uomo presenta ambiti e sfumature molto sottili che vanno conosciute per poter instaurare un’amicizia profonda e autentica. La dimensione relazionale che è più congeniale al gatto è il continuo gioco di ruolo: ora sono il cucciolo che viene sulle tue ginocchia a impastare e tu sei la mamma ora, viceversa, sono la mamma e ti porto un topino per insegnarti a cacciare; ora sono un predatore e tu sei la preda e ti faccio gli attacchi alle caviglie, ora sono io la preda e mi faccio rincorrere da te. Ci troviamo di fronte a una relazione istrionica che spalanca le porte alla fantasia e alla singolarità: il rapporto con il gatto è un’avventura unica, ogni volta differente. Per questo sarebbe importante considerarla soprattutto nel suo grande valore dialogico. Roberto Marchesini (Bologna 1959) è filosofo, etologo e zooantropologo. Da oltre vent’anni conduce una ricerca interdisciplinare volta a ridefinire il ruolo degli animali non umani nella nostra società. Direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista e della Scuola di interazione uomo-animale (Siua), è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni nel campo della bioetica animale, delle scienze cognitive e della filosofia post-human. È’ inoltre direttore della rivista “Animal Studies”, la rivista italiana di antispecismo (Novalgos).

Gatto e Uomo, quale relazione?


VACANZE SOSTENIBILI ESTATE 2016

®

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

21

Le nostre vacanze sostenibili di Linda Maggiori L’anno scorso siamo andati alle foreste casentinesi,vicino Camaldoli. Il viaggio di andata in carpooling, il viaggio di ritorno in treno e bus. E’ stato divertente con i nostri 3 bambini, che l’anno scorso avevano di 7, 5 e 2 anni. Non c’era il solito ritornello “quando arriviamo? Mi manca l’aria, tira giù i finestrini, ho sete… mi scappa la pipì… voglio scendere” che si sente nei lunghi viaggi in macchina. I bambini in treno avevano tutto lo spazio di giocare, fare pipì, leggere, sgranchirsi le gambe! Certo, bisogna organizzarsi, pensare a come fare zaini leggeri, cercare mete raggiungibili coi mezzi pubblici, guardare con anticipo orari e coincidenze... Senz’auto non riuscivamo a raggiungere ogni vetta, ogni sentiero, ma l’importante, per noi e i nostri bambini, era camminare nella natura a passi leggeri, assaporando ogni rumore. Nella vita non si può vedere tutto, esplorare tutto, bisogna accettare di essere “limitati”. I viaggi in auto, in aereo oppure in nave producono ingenti emissioni di Co2 e altri inquinanti. Come fare? Ci sono tanti posti belli raggiungibili in treno, magari portandosi la bici al seguito. Sul web ci sono tantissime idee di viaggi in treno+bici, oppure treno+ trekking (http://trekkingcoltreno.it). Noi per ora con 3 bimbi ancora piccoli, non ci spingiamo troppo lontano. In fondo siamo fortunati, l’Italia è piena di paesaggi incantevoli... Ad esempio la “faentina”, cioè la ferrovia FaenzaFirenze. Un piccolo trenino che passa tra gli Appennini, seguendo la vallata del Lamone. Due ore attaccati al finestrino a bocca aperta, tra monti boscosi, dirupi e piccole stazioni dai nomi incantati. Brisighella - Fognano - S. Cassiano - Marradi/Palazzuolo Sul Senio - Biforco...Verrebbe voglia di scendere ad ogni stazione per esplorare quei minuscoli villaggi arroccati tra i monti. E per andare al mare? Noi al mare ci andiamo in autobus, oppure in treno. Se andiamo a Riccione (RN) non manchiamo mai di fermarci all’Ospedale delle Tartarughe Marine (http:// fondazionecetacea.org), che è sulla spiaggia, a 20 minuti a piedi dalla stazione. Queste povere creature ferite da ami,reti,o eliche sono curate in grandi vasche...poi liberate sulla spiaggia... Un’emozione unica!

tempo di lettura:

4 min

vita comunitaria, abbiamo cucinato sul forno solare, passeggiato tra i boschi, risparmiato l’acqua, fatto lavoro manuale, letto e parlato di non violenza, mangiato vegetariano. I bambini si sono divertiti tantissimo e noi grandi abbiamo imparato forme di sostenibilità da applicare alla vita di tutti i giorni...perché le vacanze, quelle vere, non finiscono mai!

Perché una vacanza sia davvero ecologica è importante che ogni dettaglio sia il più possibile sostenibile. Evitiamo quei villaggi turistici dove tutto è artefatto, organizzato, dove non c’è contatto con la realtà locale, dove si sprecano tonnellate di acqua, cibo ed energia... Preferiamo vacanze a contatto con la realtà locale, vacanze che ti arricchiscono l’anima. Siamo stati al campo MIR, a Cà Rissulina, nei monti di Cuneo. Una bellissima esperienza di

AICS Ambiente: “la spiaggia non e’ un posacenere” di Andrea Nesi, Responsabile Settore Ambiente AICS

Anche quest’anno riparte la campagna AICS Ambiente “LA SPIAGGIA NON E’UN POSACENERE”. La campagna nasce da un dato: il 40% dei rifiuti solidi nel Mediterraneo sono rappresentati da mozziconi di sigarette. Ma c’è qualcosa di interessante all’orizzonte un’invenzione potrebbe convertire i mozziconi di sigarette in un materiale che immagazzina e rilascia energia. E’ una invenzione di scienziati coreani quella che è riuscita a convertire i mozziconi di sigaretta in un materiale speciale, che può essere utilizzato in computer, veicoli elettrici, dispositivi portatili, veicoli elettrici e turbine eoliche per immagazzinare energia. Secondo i ricercatori il materiale ha rendimenti superiori al carbonio, al grafene e ai nanotubi di carbonio disponibili in commercio, e potrebbe risolvere il problema dello stoccaggio dell’energia, aiutando a risolvere anche il problema dell’inquinamento da mozziconi di sigaretta. Infatti, secondo le stime riportate dai ricercatori, ben 5.600 miliardi di sigarette vengono disperse nel mondo ogni anno. In Italia, se si mettessero in fila tutti i mozziconi gettati in

tempo di lettura:

spiaggia in un anno si coprirebbe la lunghezza fra Roma e Olbia, come ha fatto sapere Marevivo nella campagna per ripulire le spiagge dai mozziconi lanciata quest’anno. Il professor Jongheop Yi, dalla Seoul National University, co-autore dello studio, ha detto: “Il nostro studio ha dimostrato che i filtri utilizzati possono essere trasformati in un materiale a base di carbonio ad alte prestazioni con un processo semplice, che offre allo stesso tempo una soluzione verde a soddisfare le richieste energetiche della società. “Numerosi paesi stanno sviluppando norme rigorose per evitare che migliaia di miliardi di filtri utilizzati per sigarette tossiche e non biodegradabili vengano smaltite nell’ambiente ogni anno, il nostro metodo è solo un modo di raggiungere questo obiettivo”. Inoltre, gli scienziati di tutto il mondo stanno lavorando per migliorare le caratteristiche dei supercondensatori. I ricercatori hanno dimostrato che le fibre di acetato di cellulosa di cui sono composti i filtri delle sigarette, potrebbero essere trasformate in un materiale a base di carbonio attraverso una combustione. Il risultato di questo processo di combustione era che il materiale era caratterizzato da una serie di minuscoli pori, aumentando così le prestazioni del materiale. “Un materiale ad alte prestazioni dovrebbe avere una grande superficie, che può essere ottenuta incorporando moltissimi piccoli pori nel materiale,” continua il professore Yi. “Una combinazione di differenti

4 min

dimensioni dei pori assicura che il materiale abbia una densità di potenza elevata, che è una proprietà fondamentale in un supercondensatore per la carica e la scarica rapida”. Una volta fabbricato, il materiale a base di carbonio è stato collegato a un elettrodo e testato in un sistema a tre elettrodi per verificarne il funzionamento. Gli scienziati hanno potuto verificare che il materiale è stato in grado di immagazzinare più energia elettrica di qualsiasi altro materiale disponibile in commercio.


EVENTI

®

22

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

ESTATE 2016

La via del Cerchio con Manitonquat ed Ellika di Maddalena Nardi

tempo di lettura:

Quando: venerdì 26 agosto, ore16 - martedì 30 agosto ore 14 Dove: ecovillaggio TEMPO DI VIVERE, Marano sul Panaro (MO) “È chiaro che la via per guarire la società dalla sua violenza e dalla mancanza di amore è quella di sostituire la piramide di dominio con il cerchio dell’eguaglianza e del rispetto”. Manitonquat, Medicine Story (1998, Discorso alle Nazioni Unite, durante il 50° anniversario della morte di Gandhi). Le tradizioni e gli insegnamenti dei Nativi Americani, per riscoprire la gioia di prendersi cura di sé e della proprie relazioni Incontro adatto a tutti, anziani, giovani, bambini, famiglie, single. Attraverso la saggezza dei nativi americani, Manitonquat ci mostra come possiamo ritrovare l’equilibrio dentro di noi, con gli altri e l’intera Creazione. In un clima di profondo rispetto e gratitudine

Festival del Tibet 40 anni per la pace a fianco del popolo tibetano di Nicola Caprioni

tempo di lettura:

2 min

In occasione dei 40 anni dell’Istituto LamaTzong Khapa (Via Poggiberna, 15 Pomaia, Santa Luce - PI) , dal 10 al 12 giugno, ti aspettiamo a Pomaia per il FESTIVAL DEL TIBET un’occasione unica per conoscere da vicino questo Paese, la sua storia travagliata, la sua bellezza e il suo prezioso lascito di saggezza attraverso un ricco calendario di iniziative: dalle proiezioni di documentari alle danze dei Monaci del Ngari Khangtsen, dagli insegnamenti dei Ghesce residenti alle mostre fotografiche, dalle attività per i bambini alla medicina tibetana. L’evento è organizzato insieme a Yeshe Norbu Onlus Appello per il Tibet che da quasi quarant’anni aiuta migliaia di bambini, anziani, monaci e minori disabili in India, Nepal,Tibet e Mongolia e che finanzia progetti per sostenere i profughi tibetani. I principi di gentilezza amorevole, compassione e saggezza propri di questa filosofia di pace, di cui Sua Santità il XIV Dalai Lama ne è la massima espressione, ispirano da quarant’anni ogni attività dell’Istituto. Il Festival sarà l’occasione per riportare all’attenzione di tutti la storia passata e presente di un popolo che da quasi sessant’anni vive in esilio, ma anche di farne conoscere la grande ricchezza culturale. Come sempre, ti invitiamo a contattare al più presto la segreteria dell’Istituto segnalando la tua partecipazione, soprattutto se desideri pernottare a Pomaia. Informazioni festival: 050/684174 - www.iltk.org.

3 min

verso la Vita, la Madre Terra e i Suoi figli, vivremo l’ancestrale dimensione del Cerchio e del Clan (cerchio più intimo). Manitonquat ed Ellika offriranno sessioni sulla famiglia, sul rapporto con i figli o con i genitori e sul rapporto positivo e creativo fra le persone di un gruppo. Apprenderemo l’uso del talking stick (bastone della parola) e del Supportive listening (Co-ascolto), strumenti per una comunicazione efficace. Ascolteremo storie dei Wampanoag e conosceremo le “istruzioni originarie”. Vivremo la profonda esperienza della Sweat lodge (capanna del sudore) e la sera sarà l’occasione per valorizzare e condividere i nostri talenti, con storie, canti, danze e tanta gioia. Per informazioni e iscrizioni: info@tempodivivere.it - Katia 3290218941.

Bicentenario Maria Luigia d’Asburgo a Parma di Veronica Ventura In occasione dei 200 anni dall’arrivo della “Duchessa più amata dai Parmigiani”, la città di Parma propone una variegata offerta culturale dedicata ad approfondire l’età dei ducati parmensi e a valorizzare il territorio: 16 mostre, 16 luoghi e 16 temi, per un anno di eventi nel nome di Maria Luigia d’Asburgo. Il mito di Maria Luigia è ancora vivissimo e innegabile l’impatto storico, artistico e culturale della Duchessa sull’attuale realtà cittadina. Per questo motivo, il Bicentenario in occasione del suo arrivo a Parma si caratterizza come un evento unico e diffuso, che vede coinvolte tutte le principali realtà pubbliche e private del territorio in un ambizioso percorso di valorizzazione del patrimonio e di rilancio culturale e turistico, già avviato nel 2015 anche grazie al riconoscimento di Città Creativa Unesco per la Gastronomia. 16 i luoghi, vero cuore pulsante del progetto, che si sveleranno a grandi e piccoli, cultori e semplici curiosi, aprendo le porte, proponendo mostre, attività didattiche, feste, giochi, presentazioni di libri che approfondiranno aspetti della vita personale e politica di Maria Luigia. I monumenti saranno aperti al pubblico e, percorrendo itinerari inconsueti, percorsi pedonali e ciclabili, si potrà scoprire il rapporto della Duchessa con le arti, la politica e la società attraverso le bellezze della città e del territorio. 16 le mostre che offriranno nuovi spunti di riflessione, trame di un unico racconto diffuso in sedi prestigiose e ricche di fascino che creano ponti tra passato e contemporaneità. Da aprile a dicembre il Teatro Regio di Parma, la Rocca di Sala Baganza, la Reggia di Colorno, così come il Museo Glauco Lombardi, saranno tra le meravigliose sedi espositive visitabili. 16 le tematiche che faranno da filo conduttore tra i luoghi e

tempo di lettura:

3 min

le esposizioni in tutto il territorio parmense: musica e teatro; enogastronomia; monumenti; didattica; antiquariato e restauro; artigianato e design; cinema; creatività contemporanea; danza; incontri e conversazioni; itinerari inconsueti; libri e racconti; moda; percorsi pedonali e ciclabili; feste e giochi, e viaggi tematici. Coordinamento del Progetto Maria Luigia 2016 c/o Comune di Parma – Servizio Cultura assessoratocultura@comune.parma.it Tel. 0521/218918 – 0521/218406 Informazioni e programma su www.marialuigia2016.it.

Al via il secondo Festival nazionale del biologico e delle buone energie di Nicola Caprioni

tempo di lettura:

2 min

Varese Ligure (SP) è stato il primo comune di tutta Europa ad ottenere la certificazione ambientale di qualità, sede del primo biodistretto italiano, ha la più alta percentuale di imprese bio in rapporto agli abitanti d’Italia, e produce energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico e eolico) per il fabbisogno di circa 12.000 persone, mentre il comune conta poco più di 2.000 residenti. “Il comune più’ ecologico d’Italia” secondo legambiente, bandiera arancione del touring club. Si è deciso di farne una bandiera del bio e della green economy. Nel 2015 alla prima edizione del festival hanno preso parte 122 espositori e oltre 20.000 visitatori. Il 10, 11 e 12 giugno parte la seconda edizione del Festival nazionale del biologico e delle buone energie, che si svolge in uno scenario di eccellenza, con il Centro storico di Varese Ligure, il Borgo Rotondo, il Castello dei Fieschi, al centro di una valle con un’economia viva e attiva, ricca di biodiversità, foreste, pascoli e acque limpide, offrendo momenti di intrattenimento e animazioni collaterali per tutta la famiglia (sport, concerti, spettacoli, letture e proiezioni di film a tema). Dalle ore 10 alle 23, a ingresso libero.Vi aspettiamo!


Fiere, convegni, incontri, mostre, mercati e molto altro per comunicare, partecipare e condividere stili di vita sostenibili ESTATE 2016

o f f ro

APPUNTAMENTI D’ESTATE

ANNUNCI

VENDO OSTERIA CON CUCINA Eco di Vento è un’Osteria in Valsamoggia (BO) che propone cucina vegetariana e vegana, con prodotti prevalentemente a km 0 e biologici. Composto da Bar, due salette, una verandina esterna con giardinetto, in tutto ci si possono ricavare 40/50 coperti. Nell’affitto del locale è compreso un appartamento ad uso foresteria, abitabile con 2 stanze un salone, cucina e bagno. E’ un progetto nato un anno fa, una nuova proposta che è stata ben accolta in un territorio rurale e tradizionale, un seme nuovo da coltivare in una Valle così bella e ricca. Per motivi di salute vendo questo bel posticino che già raccoglie i frutti di una buona semina fatta in questo anno di amore e dedizione. Scelgo di passare il testimone a qualcuno che voglia proseguire in questa direzione. www.ecodivento.com - ecodivento@ gmail.com - 3703043405

ANTICIPAZIONI

• Sabato 4 giugno CONCERTO Ore 16 EVENTO Corso di scacchi per principianti Evento gratuito, su iniziativa del Gruppo di Lettura e Conversazione della Biblioteca comunale coordinato dal sociologo Paolo Mario Buttiglieri. Il Gruppo organizza anche, ogni sabato pomeriggio alle ore 16, incontri per giocare e imparare a giocare a scacchi sotto la guida di Giuseppe Ghezzi. Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti e si svolgono presso la sala bar dell’ospedale di Fiorenzuola. Fiorenzuola d’Arda,Via Roma (PC) www.bibliofiorenzuola.wordpress.com • Sabato 4 giugno Ore 17 EVENTO Conversazioni a tema: gli alberi di Fiorenzuola A cura del dott. Giuseppe Ghezzi, biologo. Inoltre Ogni giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18 si riunisce il gruppo di lettura della biblioteca di Fiorenzuola d’Arda (Pc) presso la sala dell’orologio del Municipio. Come ogni giovedì si condividono le proprie letture preferite e si commentano insieme. Piazzale Caduti, Fiorenzuola d’Arda,Via Roma (PC) www.bibliofiorenzuola.wordpress.com • Domenica 26 giugno Ore 16 EVENTO Festa della Lavanda Possibilità di raccolta della lavanda in campo, dimostrazione di distillazione in corrente di vapore dell’olio essenziale di Lavanda, laboratorio di panificazione naturale con il “Panificio Borlenghi”, approfondimento di usi e proprietà dei prodotti dell’alveare con “Apicoltura Manghi”. Saranno presenti Birrificio Farnese, Az.Agr Baiocchi con Parmigiano di Vacche Rosse, Vivaio Antico Podere. Su prenotazione degustazione di aperitivo profumato. Intrattenimento con il gruppo folk: “Come na Volta”. Per confermare la partecipazione e per Informazioni:Valentina 340-0898016 e valentina.mag@hotmail.it Azienda Agricola Maghei Pierluigi, Via Garibaldi 19 - Casale Di Mezzani (PR) www.facebook.com/Azienda-Agricola-Maghei-Pierluigi

Si terrà a San Pietro in Cerro (PC) il 24 e 25 settembre 2016. www.fieradelnaturale.it

GIUGNO 2016 • Da mercoledì 1 giugno a domenica 10 luglio EVENTO La via Emilia. Strade, viaggi e confini Mostre all’interno della manifestazione internazionale Fotografia Europea proposta dal Comune di Reggio Emilia dal 2006. Al centro dell’attenzione è la fotografia come strumento privilegiato per riflettere sulle complessità della contemporaneità. Il Festival ospita svariate mostre ed eventi su temi diversi: la condizione urbana contemporanea, il corpo, il tempo, lo sguardo, la cittadinanza, il cambiamento. Il punto di partenza è l’insegnamento di Luigi Ghirri: la possibilità, attraverso l’immagine, di guardare al mondo come non lo si è mai fatto prima. Informazioni allo 0522 456249 e info@fotografiaeuropea.it Reggio Emilia www.fotografiaeuropea.it • Venerdì 3 giugno CONCERTO Give and Take Simone La Maida Trio e Francesco Ponticelli Quartet. All’interno di Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna. Informazioni allo 0544 405666 e ejn@ejn.it Teatro Asioli, Corso Camillo Benso Conte di Cavour 9 - Correggio (RE) www.crossroads-it.org

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

LUGLIO 2016 • Venerdì 1, 8, 15, 22 e 29 luglio EVENTO Dall’Alabastro allo Zenzero Nel borgo di Montechiarugolo (PR) la ormai storica mostra-mercato di artigianato artistico, prodotti naturali e biologici. La manifestazione, ad ingresso gratuito, propone momenti di spettacolo ed intrattenimento. Lungo le vie del centro saranno allestiti punti ristoro e i visitatori potranno usufruire dei trattamenti olistici (cristalloterapia, massaggi reiki, shiatsu, ecc.), partecipare a laboratori artistici, oltre a poter visitare il castello in un’inedita quanto suggestiva veste notturna. www.comune.montechiarugolo.pr.it • Da domenica 3 a sabato 9 luglio SPETTACOLO Notre Dame de Paris Musical con musiche di Riccardo Cocciante, versione italiana di Pasquale Panella, liriche Luc PlamondonInformazioni allo 0521993628 e info@ndpitalia.it Cortile della Pilotta, Parma www.ndpitalia.it

AGOSTO 2016 • Domenica 7 agosto ESCURSIONE Cascate di... More Trekking per famiglie, per partecipare almeno un componente deve essere iscritto al CAI. Per informazioni e prenotazioni: familycaiparma@gmail.com www.caiparma.it

23

MERC ATI CONTADINI Dal produttore al consumatore: ecco i mercati dove trovare buona frutta e verdura, latticini e uova, farine e marmellate realizzate a Km0, con dedizione e passione da chi la terra la ama e la conosce per davvero!

PARMA OGNI MERCOLEDÌ

mattina “La Corte - dalla terra alla tavola”: vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica in P.le Lubiana

OGNI SABATO

dalle 8,30 alle 13,30 “La Corte - dalla terra alla tavola”: in strada Imbriani, all’ombra della Chiesa della S.S. Annunciata, nel cuore del quartiere Oltretorrente. “La Corte” è riservato alla vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica

FONTANELLATO OGNI 4a DOMENICA DEL MESE

dal mattino alla sera ROCCA E NATURA Tra biologico, benessere e opere dell’ingegno - intorno alla Rocca Sanvitale. Commercianti, agricoltori e maestri dell’ingegno espongono prodotti naturali, biologici e opere della creatività. Uno spazio è dedicato al commercio equo e solidale, a gruppi e associazioni che si occupano di benessere, ecologia e medicina naturale

TRAVERSETOLO OGNI DOMENICA

Da tempo registrano la presenza di produttori agricoli biologici e non

• Naturolistica, il Festival dal Cuore Naturale La manifestazione Naturolistica, organizzata da LUMEN Associazione per la Medicina Naturale, promuove e diffonde stili di vita naturali e consapevoli nel rispetto della salute dell’uomo e del pianeta. I temi trattati saranno: medicina olistica, alimentazione naturale, ecologia, sviluppo sostenibile, educazione consapevole e cooperazione.

®

BORGOTARO OGNI LUNEDÌ

mattino Piccolo ma significativo mercato

COLORNO OGNI 3a DOMENICA DEL MESE Il Mercato della Terra Con il patrocinio di Slow food

LESIGNANO DE’BAGNI OGNI 2° SABATO DEL MESE dalle 10 in poi Mercato prodotti biologici e altro Organizzato da gAStronauti

NUOVIMERCATI A: FIDENZA OGNI VENERDì FORNOVO TARO OGNI MARTEDì SAN POLO DI TORRILE


24

Parma Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

ESTATE 2016

il tuo supermercato biologico

dal 30 maggio al 3 luglio

sconti fino al 20% Fidenza (PR) via F. Gramizzi, 13 Parma via La Spezia, 72/A - via Emilia Est, 218/A naturasi.it Piacenza via Emilia Pavese, 88


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.