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COPIA OMAGGIO
AMBIENTE, CIBO, COMUNITÀ, TRANSIZIONE E RESILIENZA
MAGGIO 2017
Supplemento di Vivere Sostenibile - MAGGIO 2017 - n°39
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Diventiamo eretici e coraggiosi, concediamoci libertà e felicità!
EDITORIALE
di Silvano Ventura direzione@viveresostenibile.net Grazie al lavoro che svolgo, incontro moltissime persone e, purtroppo, tante di queste sono tendenzialmente insoddisfatte e infelici. Spesso si tratta di “belle persone”, che fanno lavori interessanti, che hanno amici e una vita sociale e affettiva abbastanza gratificante, ma allora mi chiedo, perché non si sentono pienamente libere e felici? Forse è perché, tutti, cerchiamo nel posto sbagliato: fuori di noi stessi, invece che dentro. Questo accade perché è più facile dare la colpa della nostra insoddisfazione agli altri, all'ambiente, alla società, alla crisi, alla scarsità di denaro, ecc.
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4 min
La “ruota del criceto”: lavora di più, per spendere di più in modo che la tua necessità di denaro ti costringa a lavorare ancora di più, è così “ipnotica” da farci spesso dimenticare la gabbia nella quale è inserita!
E' enormemente più facile e comodo, passare le nostre giornate lamentandoci e giudicando, ma questo non ci renderà né liberi, né felici.
Il racconto della mia esperienza personale che voglio condividere con voi, è quello della strada che personalmente sto percorrendo per cercare un senso nella mia vita, per cercare di essere pienamente libero e felice, condividendo queste gioie con le persone che mi circondano. Non è una strada facile, perché passa dalla piena e totale assunzione della responsabilità delle mie scelte e delle conseguenze che queste comportano, su di me, sulla mia vita e su quella delle persone che amo.
Felicità e libertà, sono una responsabilità personale di ognuno di noi!
Tuttavia credo sia necessario avere il coraggio di decisioni, a volte dolorose, che mi facciano crescere, evolvere a livello personale e spirituale. Non è facile e non esistono scorciatoie.
Uno dei temi di insoddisfazione che più spesso mi viene proposto, è la scarsità di denaro. Ma è vero che i soldi fanno la felicità? Penso che difficilmente si possa davvero sentirsi più liberi e realizzati, semplicemente guadagnando di più e spendendo di più. La sola disponibilità finanziaria, non può dare gioia e realizzazione, ma è il modo più semplice e “socialmente apprezzato”, per cercare la felicità e la libertà nel modo e nel posto sbagliato: fuori di noi.
O meglio, ne esistono tante! Ma che senso ha prendere una scorciatoia e perdersi così i panorami più belli e incantati della propria vita?
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Ognuno di noi ha il proprio destino e il proprio percorso verso la felicità. Riconoscere questo percorso è la prima responsabilità che dobbiamo accettare. Basta scuse e basta dare la responsabilità della nostra vita ad altri.
La responsabilità è potere! Il potere di agire in prima persona sulla propria esistenza con scelte grandi e piccole, ogni giorno della nostra vita. Lo scopo ultimo della vita è quello di evolvere, di conoscere, di imparare, di restituire e condividere conoscenza, emozioni e ricchezza, alle persone che amiamo e all'ambiente che ci circonda. Scendere dalla ruota del criceto delle convenzioni sociali e aprire la gabbia della pigrizia personale e delle abitudini, assumendosi appieno la responsabilità del proprio cammino nel mondo e nella vita. Per me questo significa essere eretici e coraggiosi. Per me questa è la felicità!
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2 MAGGIO 2017
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sommario
Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO) Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111 REDAZIONE: redazione@viveresostenibile.net Capo Redazione Maddalena Nardi
Direttore Responsabile Silvano Ventura
SPUNTI E PROPOSTE
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ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE
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BENESSERE CORPO E MENTE
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6-7
BAMBINO NATURALE
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ITALIA SOSTENIBILE
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IX-XII
ECO ABITARE
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SPECIALE VACANZE ECO
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SCELTE SOSTENIBILI
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ESSERE VEGANI
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APPUNTAMENTI MAGGIO
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ANNUNCI
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EVENTI
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Vivere Sostenibile Romagna fa parte di VS Netwok
Tutti i nostri siti sono su
direzione@viveresostenibile.net
redazione@viveresostenibile.net
Direttore Commerciale Massimo Fortuzzi
Ufficio Commerciale Arianna Ceccaroni
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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
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Deborah Rim Moiso Eliana Lazzareschi Belloni Fabrizio Daldi Giovanna V. Fabbri Giovanni Santandrea Giulia Fiorillo
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SPUNTI E PROPOSTE
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I grandi piccoli passi di chi ce la sta facendo, nonostante tutto Tutto ciò che ci circonda sta cambiando ad una velocità impensabile fino a pochi anni fa. Alcune fasce sociali come i professionisti, ad esempio i medici, si rendono meno conto dello stravolgimento in atto. Questi ultimi hanno vissuto in una zona protetta, lontana dal mondo dei disoccupati che non sono in grado di reiventarsi per produrre un reddito in un modo nuovo. La Fondazione Cardiologica Sacco ha però deciso di comunicare i suoi obiettivi statutari in maniera più diretta portando avanti incontri a carattere divulgativo, dedicando l’attenzione alla salute e all’alimentazione, in modo non convenzionale. Ed è bello scoprire, incontro dopo incontro, che molte delle piccole realtà locali coinvolte che hanno avuto successo, sono nate proprio dalla crisi. Ma di quale crisi parliamo, in realtà? Probabilmente di una decadenza della società e dell’economia che hanno perso la bellezza, la creatività, la civiltà, l’armonia e sue radici. Parliamo di una economia mangia-tutto che ha creato degli enormi mostri finanziari, chiamati talvolta aziende-locusta, capaci di distruggere tutto al solo scopo dell’ottenimento di un profitto fine a sé stesso e ai pochi potenti che lo gestiscono. Dunque, riuscire a ritagliarsi un piccolo spazio nell’economia disastrata di oggi è ancora possibile? Sembrerebbe proprio di si, andando contro tutto ciò che ci suggeriscono gli economisti e i giornalisti in azione sui media. Certo i problemi sociali, economici ed ambientali sono vivi più che mai e ci troviamo ad affrontare tematiche mai immaginate, anche solo fino a dieci anni fa.
Tuttavia la Romagna sta dimostrando al paese la pasta di cui questo piccolo fazzoletto di terra è fatto: è qui da noi che stanno nascendo alcune delle realtà biologiche e green più invidiate di tutt’Italia. La Fondazione Sacco ha avuto occasione di conoscere nel corso di quest’anno persone alla guida delle aziende agricole locali con una carica umana che va ben oltre il concetto di biologico. Definire quindi Biologico non basta più. Non stiamo parlando di una necessità in termini di vendite o di moda, bensì di salute dell’uomo e dell’ambiente. Il biologico è un termine talvolta usurato e adulterato dalle grandi aziende produttrici, che hanno approfittato di un concetto originariamente nobile. All’assenza di sostanze nocive per la salute va associata l’idea di una agricoltura sostenibile nel territorio e nella società. Una sorta di agricoltura sociale che consenta lo sviluppo orientata ad una migliore qualità di vita. Tale scelta implica la necessità di forti impulsi innovativi, che le nuove generazioni sono in grado di apportare, impiegando svariate tecniche agronomiche come ad esempio la biodinamica, la micorrizia e l’utilizzo di batteri utili per l’uomo. Chi afferma che il cibo biologico non esiste, che costa troppo e non è sicuro toglie speranza al futuro e dovrebbe invece agire da controllore del sistema stesso, mettendo all’angolo i pochi furbetti e premiando i tanti che si impegnano e non
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ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE.
Marche
vengono riconosciuti. Ci sono moltissimi prodotti di eccellenza che vale la pena acquistare, talora non è neanche necessario spendere di più, ma basta iniziare la propria piccola ricerca. Come? Cominciate con una marcia in più consultando l’elenco dei mercatini biologici cittadini a pagina 18 del giornale. Andrea Balestra Fondazione Cardiologica Sacco - Forlì www.fondazionesacco.it info@fondazionesacco.it tel. 0543-33283
ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE
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SITI per APPROFONDIRE: www.marinagiusti.it www.lapastamadre.net
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Un anno vissuto eticamente
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di Alessandra Carlini
ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE. Si festeggia il bilancio positivo del primo anno della PdB srl
E che festa sia! Per chiudere il giro di un anno di spese solidali, di incontri, di economia fondata sull’etica, la PdB srl, società che gestisce la bottega Poco di Buono alla Grotta Rossa di Rimini, il 18 marzo ha invitato a brindare i soci, gli amici, e tutto il RiGAS – il Gruppo d’Acquisto Solidale di Rimini - che è un po’ il cuore dell’impresa.
Marche
La PdB srl nasce infatti poco più di un anno fa con l’intento di dare una casa a quei principi che sostenevano – e sostengono tuttora - il RiGAS. Distribuzione di prodotti biologici a filiera corta, sostegno ai piccoli produttori possibilmente del territorio, diffusione di una cultura della sostenibilità, sono tutti temi accolti nella nuova impresa, insieme all’associazione stessa che è diventata così il cliente privilegiato della Poco di Buono. Da braccio logistico dell’associazione a punto di riferimento per l’alimentazione biologica non industriale il passo è stato breve, e con il suo primo bilancio la PdB ha raggiunto il milione di euro di fatturato, sei dipendenti a tempo indeterminato e molta soddisfazione, oltre a un bellissimo impianto fotovoltaico sul tetto. Ma il fiore all’occhiello della bottega è il progetto Spreco Zero. Settimanalmente vengono intercettati i camion che portano al macero la
frutta e la verdura biologiche giudicato non vendibili dalla GDO, la Grande Distribuzione Organizzata, perché ritenute “brutte”, bitorzolute o semplicemente fuori misura. Dopo aver eliminato i prodotti effettivamente da gettare, vengono composte delle cassette miste che sono messe in vendita in bottega il mercoledi a prezzi molto popolari, oppure sono regalate a istituzioni benefiche e ad associazioni di volontariato che ne fanno richiesta. In questo modo, solo nel 2016, sono stati salvati dal macero circa 28.000 chili di frutta e verdura. Un pomeriggio di festa, quindi, per sottolineare i risultati raggiunti ma anche per raccogliere intorno a sé i compagni di viaggio. Erano infatti presenti diversi fornitori con i prodotti più amati e apprezzati dai clienti della Poco di Buono: i detersivi di OfficinaNaturae, l’azienda agricola I Tirli, con pane e biscotti, i vini di Podere Vecciano, le salse di Quattro Stagioni, i peperoncini di Alba, il caffè di Pazzini, i prodotti solidali di Pacha Mama.
Spazio anche per gli interventi di chi si occupa di ambiente nel territorio: i volontari del gruppo locale di Greenpeace, il comitato Ambiente & Salute, l’associazione Basta Merda in Mare. Poteva mancare la musica? No di certo, grazie a Tam Project, gruppo di electro-acoustic, che ha proposto i propri pezzi contribuendo all’atmosfera rilassata e giocosa di uno spazio nato per essere bottega sì, ma anche tanto altro.
Profumi appetitosi dalle parti delle pentole di Gianfranco Moine, chef e produttore di Amico Farro, che ha proposto una serie di piatti colorati e salutari con il suo farro monococco. Sostenibile sì, ma con gusto…
Vi aspettiamo! Bottega Poco di Buono, Via della Lontra, 53 Rimini www.pocodibuono.org FB: https://www.facebook.com/pocodbuono
Pasta fatta in casa senza Il sambuco in cucina uovo con farina integrale
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5 min
di Beatrice Calia, l’Erbana, Chef di Cucina Natural Green
di Stefania Rossini, blogger esperta di autoproduzione e decrescita tempo di lettura:
2 min
La pasta fatta in casa rustica oltre che di facile realizzazione ha tempistiche davvero a prova di lavoratrice delle 12 ore. E’ svelta, è molto appetitosa e sazia parecchio; con un buon sugo di verdure la si potrà servire quasi come piatto unico, ai bambini di sicuro si! Per questo dico che se avete un essiccatore preparatene un bel po’ cosi da averne sempre di scorta per ogni evenienza. Quello che propongo oggi è pasta fatta in casa senza uovo, integrale: buona, facile, veloce, e con due varianti, alla preparazione base: • farina integrale gr 500 • acqua quanto basta per ottenere un composto omogeneo • pizzico di sale Potrete poi aggiungere farina di verdure, cioè verdure essiccate e poi ridotte in polvere, nella quantità desiderata, io ho aggiunto circa, per la pasta verde 4 cucchiai i farina di prezzemolo, e per la pasta gialle, 2 cucchiai colmi di curcuma. Una volta impastato potrete se avrete tempo lasciare riposare l’impasto per una ventina di minuti, cosi che eviterete di impastare, quando avrete a rilavare l’impasto sarà liscio, basta aspettare… è una sorta di autolisi! Stendete con un matterello fino allo spessore desiderato, avvolgere la pasta su se stessa formando un rotolo, cospargete molto bene di farina altrimenti si attacca. Fate bollire dell’acqua salata e a bollore tuffateci la pasta, tempo pochi minuti tenendo mescolato sarà cotta, condite a piacere. Nel mio caso ho condito con un olio delicato e biologico. Fonte: www.naturalmentestefy.it
È da marzo che gli occhi si riempiono della bellezza delle fioriture di Madre Natura, ma quando incontro i meravigliosi alberi di sambuco carichi di piccoli fiori stellati raggruppati ad ombrelle profumatissime il mio cuore si riempie di gioia. Questa pianta fiorisce da aprile a giugno e durante la sua fioritura potete riconoscerla facilmente perché quando i sambuchi decidono di fiorire, le rive e i boschi si riempiono di meravigliose macchie bianche. Quando ho l’onore di incontrarne un’esemplare, la sua presenza mi rasserena. Non stupitevi delle mie parole, quando passi buona parte della tua vita in compagnia del mondo vegetale diviene “normale” dar retta alle sensazione che ogni “creatura” suscita nel tuo animo. Gli antichi celti onoravano il sambuco come albero della guarigione usandolo nei riti per guarire i malati, era simbolo di rinascita e rinnovamento. La trovo una pianta fenomenale, i suoi fiori son quasi magici per la loro bellezza e per il profumo che inebria l’aria. Oggi voglio raccontarvi come mi lascio aiutare da questa meravigliosa pianta. Utilizzo i suoi fiori per fare un profumatissimo sciroppo, dopo di che diverranno l’ingrediente principe della schiaccia dell’Erbana, e se ho avuto la fortuna di trovare una fioritura cospicua essiccherò qualche corolla da conservare, per poi utilizzarla come infuso antinfluenzale invernale, o per farcire golosissime crostate pere e sambuco o per rifare schiaccia e sciroppo se durante l’anno avrò desiderio di ripranzare in compagnia di questa meravigliosa pianta. Bene, mettiamoci all’opera! Cercate un bell’albero carico di fiori e raccoglietene senza lasciar nuda la pianta. Giunti a casa col vostro bottino di candidi fiori bianchi, immergete 12 infiorescenze in 1 litro d’acqua, possibilmente di sorgente, con 1 limone bio a pezzi, e fate macerare per 24 ore. Filtrate, pesate il succo e unitelo allo zucchero (1: ½). Poi mettetelo sul fuoco e portate a bollore, lasciando sobbollire finché non comincia ad addensare. Lo sciroppo è pronto da invasare. Conservatelo tra le conserve più preziose. Si conserva a lungo, bevetelo diluito. Servite in belle caraffe accompagnato da fresche foglioline di menta o di erba di san Pietro. E’ una bevanda tipica del nord Europa, è un rimineralizzante che disseta. I fiori filtrati non andranno buttati, scartate i limoni, e utilizzate i fiori per impastare una bella schiaccia ai fiori di sambuco. Il polline del sambuco ha proprietà fermentative, quindi per impastarla occorre poco lievito. Queste ricette le potrete trovare descritte minuziosa-
mente sul mio sito. Vi avverto, una volta assaggiato il sambuco non se ne potrà più fare a meno, è una pianta che incanta! CURIOSITÀ Tutte le parti della pianta sono fortemente velenose per la presenza di cianuro, fanno eccezione i fiori, usati per preparare sciroppi, frittelle o pani aromatizzati (Marradi è famosa per le sue schiacce) e le bacche mature, raccolte in autunno, dal sapore aspro e intenso che vengono utilizzate per fare conserve unite alla mela, o per aromatizzare liquori. Al sambuco gli si attribuiscono poteri magici capaci di proteggere dall’oscurità, ecco perché nell’antichità questo albero era sempre presente nei siti rurali o nei monasteri. In Austria veniva chiamato “Farmacia degli Dei” e la tradizione contadina imponeva di inchinarsi 7 volte al cospetto di una pianta di sambuco in riconoscimento delle potenti virtù di cui può farci dono: fiori (depuranti), frutti (per raffreddori), foglie (per impacchi per la pelle), corteccia (intestino), radici (gotta), resina (lussazioni) e germogli (nevralgie), inoltre dal soffice legno dei giovani rami svuotati del midollo si ottenevano fischietti o flauti ai quali si attribuivano poteri magici capaci di proteggere da sortilegi e magie. Sperimentate sempre e abbiate cura di voi che siete l’ingrediente principale della grande ricetta che è la vita! Un abbraccio dall’Erbana
SITI per APPROFONDIRE: www.equilibristavegano.com
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Sulle colline di Rimini, IL MIO CASALE di Riccardo Galli
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AZIENDA BIOLOGICA
ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE. 2 min
"Il Mio Casale" è un’azienda Agricola e Agrituristica specializzata in coltivazioni interamente biologiche. Situata a Monte Colombo, sulle colline dell’entroterra riminese dove il paesaggio in questo tratto si affaccia lungo la media valle del Conca caratterizzata per le sue dolci e morbide colline, ove la natura, a tratti ancora selvatica, convive armoniosamente con l'agricoltura e le coltivazioni tipiche della vite e dell'ulivo. I 32 ettari di terreno de "Il mio Casale" si affacciano sulla valle verso San Marino e verso il mare. Immersi nella tranquillità del verde e lontano dal traffico urbano, si possono raggiungere, in soli 15 minuti, le famose spiagge delle conosciute Rimini, Riccione, Cattolica oppure addentrarsi nel ricco entroterra scoprendo le storiche località Urbino, San Leo, Gradara, San Marino fino a raggiungere i suggestivi monti della Carpegna dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Marche Il Ristorante è ricavato all’interno di un vecchio vagone ferroviario ed offre la possibilità di gustare, secondo tradizione, il "menù del contadino", come poeticamente è stato definito. Si tratta di un menù completo, basato quasi esclusivamente sui prodotti freschi e biologici del Casale: farine macinate nel molino a pietra con cui si preparano paste tradizionali, pane, e dolci fatti a mano. Ortaggi raccolti giornalmente, salse, confetture, olio, vino, liquori tipici. Il mio Casale ha la convenzione per le cure con il Centro Estetico Spa Villa Leri- Poliambulatorio e con il Teatro L. Amici per la programmazione di Musicals con pacchetti speciali (pranzo o cena + teatro) il tutto a 50 mt dall’azienda agricola.
Coltivazioni agricole biologiche:
Attività complementari:
• Vigneto • Oliveto • Frutteto • Cereali (Grani tenero, Grani duri) • Legumi (Fagioli, lenticchie, ceci, piselli) • Ortaggi; coltivazioni in serra • Cantina con produzione vini biologici DOC • Laboratorio di trasformazione • Produzione farine macinate a pietra.
• Agriturismo • Fattorie didattiche e Fattorie aperte.
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SOCIETÀ AGRICOLA VITIVINICOLA AGRITURISTICA Via Canepa, 700 - Montescudo-MonteColombo (RN) Tel. 0541 985164 www.ilmiocasale.it
“Conserva e tratta il cibo come se fosse il tuo corpo, ricordando che nel tempo il cibo sarà il tuo corpo.”
Presso l’azienda agricola e agrituristica "Il Mio Casale" è possibile trovare, aperto tutto l’anno, un grazioso Punto Vendita che raccoglie e propone tutti i loro prodotti. Cereali, sciroppi, confetture, farine, liquori, vino, olio e ortaggi freschi di stagione raccolti a mano quotidianamente dagli orti o dalle serre.
L’albero del Caffè: il gusto dell’etica
Menù tradizionali, vegetariani e vegani Pernottamenti e ristorazione Vendita diretta dei nostri prodotti BIO Aperto tutti i giorni pranzo e cena
B.W. Richardson
3 min
di Alessio Baschieri
Caffè Caf fè biologici e da pr progetti ogetti di cooperazione, cooperazione, pr preparati eparati in piant piantagione agione a fianco fianco dei piccoli pr produttori oduttori nei paesi d'or d'origine igine e ttostati ost ati ar artigianalmente tigianalmente in for fforno orno a pie pietra tra rrefrattaria. efratt efr att aria.
Per una ttazzina Per azzina cche he abbia il gusto gusto e il profumo profumo dell'etica. dell'etica.
Nelle orecchie ancora il suono della sveglia, negli occhi le prime luci del mattino, in bocca solo la voglia di caffè. Siedo, in attesa del gorgoglìo della moka. E penso. Fa la differenza che questo caffè non sia stato prodotto da una grande industria ma curato da un piccolo artigiano? E fa la differenza che non sia stato comprato scorrendo il dito sul catalogo di un grossista, ma con una stretta di mano con il produttore, a casa sua, che sia in Africa, Asia o Americhe? E che differenza fa se chi lo ha tostato e chi lo ha coltivato hanno seduto, fianco a fianco, stanchi per la giornata di lavoro passata insieme, ad ascoltare la pioggia che cadeva sul tetto di lamiera, bevendo caffè caldo e parlando. Confrontandosi e confortandosi. E assieme abbiano guardato l’alba del giorno seguente crescere da dietro le montagne, sperando che il sole splendesse per tutta la giornata? E se ancora, insieme, tostatore e coltivatore, hanno guardato un’altra alba, quella di Bologna, preparandosi a tostare quello stesso caffè? Magari non per tutti fa la differenza, ma per me sì. E già il solo suono della moka mi sembra diverso, quasi un canto. E allora vorrei che quel caffè che è stato tanto seguito ed
amato, non sia lavorato da macchine automatiche mosse dalla legge del massimo profitto, ma che sia curato da mani sapienti, rispettandone i tempi e la ricchezza degli aromi. E magari non in una fabbrica che se ne sta indifferente del territorio a cui dovrebbe appartenere, ma in una realtà aperta che collabora con le associazioni e le persone protagoniste della nostra decrescita. Vorrei che un po’ della forza e del profumo di quei chicchi fosse strumento per riscaldare il cuore di persone che dalla vita hanno avuto qualche difficoltà in più. Come se la torrefazione fosse un’isola dove fermarsi un poco a tirare il fiato e riprendere le forze e la voglia di ripartire. Così verso il caffè dalla moka alla tazzina, la mia tazzina, quella che mi scalda le labbra ogni mattina. Ed il profumo si spande e sa di cioccolato.
Via V ia dei Car Carpini pini 3/a, Anzola dell'Emilia, Bologna Ecco, L’albero del Caffè è tutto questo: un’idea di Buono che si fa concreta con ogni scelta quotidiana. Noi crediamo che chi sceglie un prodotto Biologico ed Etico merita che sia anche buonissimo. E noi, il caffè, lo facciamo Buonissimo.
BENESSERE CORPO E MENTE
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Sapone fatto in casa, che passione!
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ModenaeReggioEmilia di Stefania Rossini, blogger esperta di autoproduzione e decrescita ModenaeReggioE. E’ bello ritagliarsi il tempo per fare i saponi naturali per i propri cari e magari anche da regalare! Ecco una ricetta base che uso, con le dovute attenzioni, ormai da anni. INGREDIENTI:
Marche
- 1000 gr olio di oliva (oppure 700 gr olio di oliva 300 gr olio di semi vegetali) - 126 gr di soda caustica in scaglie o in granuli - 300 gr acqua, io utilizzo quella del rubinetto (oppure 300 gr di tisana al sapore che volete per il vostro sapone!) - 20 ml di olii essenziali per dare la profumazione a vostra scelta Occorrente: guanti (quelli per lavare i piatti), occhiali di protezione, termometro per alimenti, minipimer a immersione, pentole capienti di acciaio inox, stampi anche di recupero, pellicola. Fate molta, ma molta, ma proprio molta attenzione all'utilizzo della soda caustica, vi potreste fare seriamente male, arriva a temperature davvero alte! Prima di tutto fate il sapone quando sarete certe che per un pò di tempo sarete in casa da soli, o al massimo con qualche amico/a che è lì apposta solo per fare i saponi con voi, quindi super concentrato/a! Pesate perfettamente tutti gli ingredienti, acqua e olio compresi, vi accorgerete che un litro di olio non è un kg di olio! In una pentola mettere l’acqua e piano, piano versarci dentro la quantità pesata di soda caustica (mai il contrario MAI cioè acqua nella soda, MAI!). Attenzione! La soda è altamente corrosiva, quindi tentate di non perdere scaglie in giro, richiudete immediatamente il sacchetto in modo ermetico appena pesato e usate sempre i guanti, magari anche gli occhiali di protezione. Per reazione chimica la temperatura dell’acqua si alzerà tantissimo subito! Mescolare pianissimo con cucchiaio di acciaio, facendo sciogliere tutta la soda e mettete in un angolo a fare raffreddare fino alla temperatura di 45° (circa 15 minuti), nel frattempo scaldate i grassi fino a 45° (la temperatura la misurerete con un termometro per alimenti) anche in questo caso ci vorrà davvero poco.
Quando i due liquidi nei due tegami diversi avranno raggiunto i 45° versate l'acqua con la soda sciolta nei grassi scaldati, togliete dal fuoco e con un minipimer frullate bene tenendo l'attrezzo in fondo alla pentola e non in superficie perché rischierebbe di fare schizzi e vi scottereste: il sapone è ancora caustico quindi ancora molto pericoloso! Fate girare bene fin quando noterete che in superficie si formerà il cosiddetto nastro cioè tipo delle grinze, quasi una pellicina, come una striscia che l’attrezzo lascia dietro di sé. Io a questo punto per sicurezza faccio girare ancora per qualche secondo poi aggiungo eventuali olii essenziali oppure fiori di piante officinali, insomma personalizzatelo a piacere, poi versate il tutto nei comodi stampini di silicone (da utilizzare solo per il sapone), oppure in contenitori trovati in casa: vaschetta della ricotta o dello yogurt (importante che siano in plastica e che sappiate che poi andranno persi) molti usano il tetrapac del latte tagliato in lungo sul
lato corto, oppure cassettine di legno rivestite di pellicola. Coprite tutto con pellicola trasparente e mettete in luogo fresco al riparo da eventuali animali e bimbi (tipicamente sopra un armadio!). Dopo 2 -3 giorni togliete la pellicola e gli stampini. Potete ora tagliare gli stampi più grandi in fette che asciugheranno prima e di certo saranno più pratiche da maneggiare. Il sapone dovrà così stagionare per minimo altre 4 settimane, in questo periodo se lo maneggiate utilizzate sempre i guanti, mai a mani nude perché è ancora caustico, quindi pericoloso. Trascorso questo periodo sarà ottimo per le vostre docce, e non solo! Oppure confezionato sarà un ottimo regalo, molto appezzato e sicuramente non omologato! Fonte: www.naturalmentestefy.it
...E bene venga maggio di Laura dell’Aquila, Il Giardino di Pimpinella tempo di lettura:
2 min
Sono particolarmente belli i riti che celebrano il mese di maggio nelle tradizioni celtiche, nordiche e mediterranee. A maggio tutto è un inno alla Vita e alla Gioia, all’apertura e all’accoglienza dell’Amore. Maggio è la fecondità della Terra, l’aria è intrisa degli effluvi amorosi dei fiori che espongono le loro parti più intime per i loro riti di Amore; è il periodo in cui le piante fanno l’amore liberando nell’aria il loro polline mentre i fiori si vestono delle forme e colori e profumi migliori per attrarre gli insetti pronubi e garantirsi la fecondazione; è il periodo in cui gli animali selvatici si accoppiano. Nel calendario celtico Beltane è la Festa che celebra la fecondità della terra e la riproduzione delle piante e degli animali. Una festa di fuochi, canti e danze. E’ quando gli abitanti delle campagne finalmente possono uscire dalle loro case per ritrovarsi tutti assieme, e con danze sfrenate, aiutati da sidro e vini, si rincorrevano
nella notte trai falò per celebrare la Vita, facendo fiorire nuovi amori e nuovi germogli. Antiche tradizioni delle nostre zone continuano a celebrare il significato simbolico di maggio. In alcune zone di Italia ancora si pratica il palo di maggio: innalzando un albero alto e diritto, decorato addobbato con ghirlande di fiori e nastri colorati, che è portato in processione, tra musica e canti, per poi essere simbolicamente piantato a terra, come evidente archetipo della fecondazione della Terra. In questi giorni in altre zone de nostro territorio si celebra “il cantar di maggio”: e così
come un tempo, si fa festa tra musica e danze, cantando, suonando e ballando di aia in aia per augurare un buon maggio e garantire così un buon raccolto: in cambio dell’augurio i contadini ricambiavano con profusione di vino e prelibatezze. Celebriamo allora anche noi maggio, creando con i nostri figli ghirlande di fiori per decorare la casa e lasciandoci ispirare dai fiori per aprirci anche noi con fiducia alla Vita. E Bene venga maggio!
BENESSERE CORPO E MENTE
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Incontriamo Max Piazza, titolare della SPA per Capelli che porta il suo nome tempo di lettura:
di Maddalena Nardi
5 min
ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE.
Marche
Ci prendiamo cura delle persone, attraverso l’utilizzo di cosmetici derivati da sostanze botaniche rinnovabili e sostenibili formulati con aromi puri di piante e fiori, coltivati in agricoltura biologica e dinamica, offrendo servizi in Aromaterapia per il benessere e la salute dei capelli e della pelle.
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www.maxpiazza.com È gradita la prenotazione al: 346 840 73 59 • SHIRODARA: ricostruzione eseguita con olii vegetali di riso/argan e girasole/germe di grano + olii essenziali basata su una antica tecnica indiana ayurvedica (nella lingua sanscrita Shiro che significa "testa" e Dhara che significa "colata, flusso"). E come colorazioni? Raccontaci un po’ di te: come sei arrivato a creare questa SPA per Capelli? Ho lavorato 20 anni come formatore tecnico/stilistico per una nota azienda di Milano. Presentavo collezioni primavera/estate e autunno/inverno in tutta Italia. Con il passare del tempo nella mia vita privata ho sentito l'esigenza di cambiare, mi sono reso conto dell‘importanza che poteva avere una alimentazione biologica rispetto a quella convenzionale sia per la salute che per una scelta etica. Ho quindi pensato di riportare la stessa scelta nel mio lavoro e in quello che propongo. Conoscendo l’azienda Naturalmente tutto questo è stato possibile. Per cosa si distinguono i prodotti che utilizzate? Quello che proponiamo è un benessere per capelli, corpo e viso del tutto ECOSOSTENIBILE. Per questo ho scelto la linea di cosmesi biologica per acconciatori Naturalmente, creata nel 2004 per dare a livello professionale cosmetici sostenibili prodotti da fonti rinnovabili, nel pieno rispetto delle persone e dell’ambiente. In questa SPA si percepisce subito una grande accoglienza e professionalità, ce la racconti? Ovviamente siamo parrucchieri, ma abbiam deciso di abbinare la bellezza al benessere attraverso la nostra SPA. Considerando i ritmi frenetici in cui viviamo e il poco tempo che ci ritagliamo per noi stessi, abbiamo deciso di creare questa spa totalmente dedicata ai trattamenti per la cura della cute e
dei capelli riuscendo nello stesso tempo a far staccare la spina al nostro cliente, bevendo una tisana biologica in un’atmosfera illuminata da candele con un sottofondo di musica rilassante. I prodotti di questa linea sono composti esclusivamente da materie prime e da derivati vegetali come gli oli essenziali (provenienti da coltivazioni biologiche, biodinamiche o da raccolta di piante a crescita spontanea) e gli estratti proteici vegetali (proteine della soia, germe di grano e di seta, olio di oliva, cocco, mais etc.). I nostri prodotti non contengono: Sls e sles (sodium laureth sulphate), Parabeni (conservanti chimici), Dea, tea, mea (viscosizzanti chimici), Formaldeide e formaldeide aggiunta (conservante chimico), Profumi e fragranze sintetici (derivati petroliferi), Edta (inquinante dei mari). Cosa proponete di specifico per i nostri capelli? Proponiamo vari tipi di ricostruzione del capello, tra cui: • ORGANIC HAIR TERAPY: trattamento alla Keratina vegetale (miscela di amminoacidi ottenuta da fonti vegetali che riproduce le caratteristiche della keratina naturale di origine animale) è ideale per i capelli danneggiati e crespi perché penetra fino al cuore del capello. Otterrai un risultato di bellezza identico ad un capello naturale. La Keratina vegetale è l’ultima frontiera della ricerca green cosmetic.
Tutti sanno che alcune sostanze sono nocive per la salute, come parabeni, formaldeide aggiunta, ammoniaca, conservanti, siliconi, e non solo. Ma non tutti sanno che molte di queste sostanze sono presenti nei cosmetici e nelle colorazioni per capelli e il 90% delle donne fa il colore ogni mese… Qui da Max Piazza Parrucchieri SPA proponiamo 2 tipologie di colorazioni, entrambe prive di sostanze nocive: • Colorazione Ton & Color di Naturalmente. Dà un risultato estetico eccellente, senza rinunciare alla sicurezza per la nostra salute. Ton & Color ha eliminato: parabeni, ammoniaca, formaldeide, conservanti e metalli. Ton & Color ha inserito: oli essenziali, olii vegetali, tensioattivi di origine vegetale. Con questa colorazione si ottiene una Copertura, Riflessatura e lucentezza del colore fino a 6 settimane. • Colorazione COLOR PLANT FLOWER: un metodo di colorazione per capelli realizzato con 14 piante e fiori organici che permette di dare riflessi meravigliosi e naturali senza l’uso di sostanze chimiche. Color Plant Flower è per le clienti più attente alla salute e bellezza naturale dei capelli e della cute. Contiene esclusivamente piante e fiori al 98%, minerali al 2%. Grazie Max, non ci resta che provare! Max Piazza Parrucchieri SPA è aperto Martedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato dalle 9:00 alle 17:00; il Venerdì dalle 09:00 alle 19:00. È gradita la prenotazione al: 346.8407359
Uno stile di vita poco alla moda di Maria Assunta Ronco I miei genitori certo non sapevano di passarmi la nostalgia per la Terra. Immagino avessero un amore e un entusiasmo infinito quando si sposarono. Era il 1945 e la guerra era finita; mio padre era tornato dall’Africa e tutto poteva ricominciare. L’anno dopo nacque il mio primo fratello e i miei pensando di offrire di più alla loro nuova famiglia decisero di emigrare dalla campagna alla città. La vita in campagna era troppo dura… l’avevano capito guardando in faccia i loro genitori, l’avevano sperimentato lavorando i campi, tagliando l’erba con la falce, coltivando e tessendo il lino. Facendo economia quando il raccolto non era stato abbondante e quando di notte ci si riscaldava nella stalla perché in casa c’era troppo freddo. Con un carro trainato da due cavalli fecero il trasloco dalla campagna al centro di Torino. E si inventarono il mestiere del commerciante. Così, insieme al latte materno mi sono nutrita di bisogno di prati, vigne e strade bianche con i loro profumi di erba medica o di fieno, delle piccole pesche bianche tra i filari della vite, della polvere prima e dopo la pioggia. D’estate si andava in vacanza nei posti di campagna che erano stati quelli dell’infanzia dei nostri genitori. Dove ogni cascina aveva il suo nome e la sua storia. Spesso a” La Mandria”, dove era vissuto papà, oppure al “Pian del re “dove era nata la mia mamma. Sono stata anche al Culumbè, dove viveva una sorella di mamma con la sua famiglia. Poi sono cresciuta e appena sposata ho cercato di tornare alla Terra. Vivo in campagna, adoro la terra, mi commuove il profumo della terra dopo la
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pioggia, il pigolare dei piccoli nei nidi, e ogni nuova vita che nasce nel mio orto giardino. La vita non è dura come ai tempi dei miei… e posso agevolmente benedire le giornate a contatto con la Natura senza mai dover bestemmiare perché ho fatto l’insegnante e la mia sopravvivenza non dipende esclusivamente dai frutti della terra. Anzi, so esattamente e più che mai che la mia buona sopravvivenza dipende dalla terra e vorrei essere io a divenire autosufficiente e non dover far ricorso sempre ai soldi che posseggo per potermi permettere questo o quel cibo. So perfettamente che dietro quel cibo c’è la fatica di qualcuno, lo sfruttamento in altri casi, spesso la speculazione e molto altro. Ora so che più sei connesso alla natura con amore, ma anche competenza e più assapori autonomia e libertà. Più ti affidi al tuo portafoglio e più vivi il bisogno e la dipendenza. Vorrei liberarmi per sempre da questa schiavitù. Non compro questo… Quello non mi serve. Serge Latouche, teorico della decrescita, mi ha colpito innanzitutto quando ha affermato che occorre “decolonizzare l’immaginario”. Il nostro immaginario è intriso di una mentalità strettamente connessa con l’avere, col possesso di oggetti e col potere sociale che ciò si porta dietro, conseguentemente. Occorre un lavoro su di sè, una consapevolezza profonda del proprio valore di “essere” e di stare al mondo. Ciò capovolge totalmente l’ordine delle cose poiché il valore di sé si libera e si affranca totalmente dal conto in banca. Una piena consapevolezza di sé presuppone anche l’interdipendenza con il Pianeta, con la Terra e gli altri uomini, in
una percezione di necessità di equilibrio e giustizia, di pace e fratellanza. “Non compro questo perché è superfluo, perché crea sfruttamento in un altro luogo del pianeta, perché inquina il mondo. Non compro questo perché lo posso fare io.” “Quello non mi serve perché non è necessario, perché ne ho già uno, perché mi impegno a guardare dove ci sono vere necessità, altrove”. La strada è lunga e se si compie insieme ad altri è più facile. Se è tristemente vero che in generale consegniamo ai figli un mondo sporco, ingiusto e corrotto, possiamo cominciare da noi, dal nostro vivere semplice e sobrio affinché possano intravvedere un barlume di speranza.
BAMBINO NATURALE
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MassaggiAMOli
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di Belinda Pagano
“Ah, Belinda, sono in seria crisi... La bimba non va proprio di corpo, giuro! E le ho davvero provate tutte: ho provato a modificare la mia alimentazione, ho provato anche con le perette eh. Ma nulla... e piange la piccolina...” “Hai provato a massaggiarla?” “Ho provato a fare cosa?” “A massaggiarla... a massaggiarle la pancia” E fu così che Sofia si liberò come un fiume in piena. A volte basta poco, davvero poco, per sbrogliare alcune situazioni che ad un neogenitore paiono indistricabili. Il confronto con altre mamme è la prima e, lasciatemelo dire, fondamentale fonte di risoluzione dei problemi (quasi tutte le mamme che conoscerete, infatti, hanno passato o stanno passando i problemi da voi vissuti). Questi dialoghi possono portare all'apertura di strade inesplorate. Io mi sono resa conto, ad esempio, che molte mie amiche non conoscevano il massaggio neonatale, un vero toccasana per i bambini che, se fatto correttamente, porta benefici evidenti pressoché immediati. Verrebbe da chiedersi: perché massaggiare un bam-
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4 min
di Valentina Pajola, psicologa e tata presso Nunù per l’infanzia
ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE.
Marche
I bambini e il lutto
bino così piccolo? Beh innanzi tutto per dare al bambino, attraverso il tocco materno, la coscienza del proprio corpo e poi per far rilassare lui e sì, anche voi. Perché se vostro figlio piange come un disperato per le coliche, voi vi esaurite e sarà utile e rilassante anche per voi alleviare il suo dolore, lenire il suo pianto e diminuire lo stress che vi accomuna. Oppure perché se vostro figlio fatica ad addormentarsi o si sveglia duecento volte a notte, porterà benefici ad entrambi riuscire a conciliargli più velocemente il sonno. Ma il beneficio del rilassamento è solo uno dei tanti giovamenti che si può ricavare da questa pratica: stitichezza, tensioni muscolari, stimolazione del sistema circolatorio, alleviamento del disagio da dentizione... Se poi ci si aggiunge che il massaggio favorisce ancora di più il legame fra neonato e mamma o papà, allora perché no? Nel mondo frenetico di oggi puoi trovare tutto dappertutto per cui volendo ci si può documentare su internet, online infatti si trovano video di tutti i tipi anche su questo argomento. Tuttavia, in questo caso, io lo sconsiglio per svariati motivi, il più rilevante dei quali sicuramente è che per trarre il massimo beneficio occorre saper fare il massaggio nel modo corretto e dunque impararlo nel modo corretto. Inoltre ci sono casi in cui è meglio non praticare il massaggio, come ad esempio nel caso di febbre del neonato. Conclusione? Come diceva Lord Chesterfield: “Qualsiasi cosa vale la pena fare, vale la pena farla bene” e seguire un corso apposta è una delle strade percorribili più facili e sicure.
Cara tata, ti scrivo per una questione un po’ delicata: Pepe, il nostro vecchio amico a quattro zampe, inizia ad essere sempre più acciaccato a causa dell’età e temiamo che non potremo godere ancora a lungo della sua compagnia. La mia bimba di 4 anni è estremamente affezionata a lui, non so dunque come dovrò comportarmi con lei quando Pepe ci lascerà. Cosa dovrò dirle: la cruda verità o una piccola bugia a fin di bene? Una mamma preoccupata. Quello della morte è sempre un tema molto delicato e difficile da affrontare, con i bimbi ma anche con gli adulti. I bambini però sanno sempre sorprenderci con la loro sensibilità e la loro capacità di comprensione, ecco perché consiglierei la massima trasparenza e sincerità, anche per questioni spinose come queste. Il lutto è un evento di vita che purtroppo un bimbo può trovarsi ad affrontare, ma con le giuste accortezze l’adulto può aiutarlo nel superamento e nella comprensione di questo avvenimento così doloroso. COME COMUNICARE LA PERDITA? Che fare dunque nel lato pratico? Suggerirei di scegliere un momento tranquillo e un luogo confortevole, in modo che il bimbo abbia il tempo di
fare tutte le domande che desidera senza il rischio che la mamma o il papà siano distratti da altre questioni. È importante utilizzare un linguaggio semplice, adatto all’età del bimbo, che sia comprensibile e che non confonda il piccolo; si può spiegare in questo caso che il cagnolino andrà nel paradiso degli animali, oppure che la sua anima andrà in cielo, o ancora che andrà con gli altri cagnolini sul “Ponte dell’Arcobaleno”: usiamo immagini che sentiamo vicine. Può essere utile spiegare che la morte fa parte di un ciclo naturale, potrebbero essere d’aiuto in questo caso metafore prese dal mondo della natura. È bene poi accogliere le emozioni del bambino, condividerle, parlarne insieme. Spieghiamogli che è normale sentirsi tristi e piangere. Può aiutare molto poi creare insieme un piccolo rito per salutare l’amico a quattro zampe: un disegno, una letterina, un lavoretto. Ovviamente queste modalità, con le dovute modifiche, possono essere utilizzate con qualsiasi tipo di perdita. Forse non sarà la conversazione più facile del mondo, ma con questa sincerità il bambino avrà modo di capire cosa sta succedendo, senza correre il rischio di creare proprie teorie per darsi una spiegazione che possono essere anche disfunzionali (“se vado a dormire non mi sveglio più neanche io”). Soprattutto saprà che potrà contare sempre sulla sincerità e sull’aiuto di mamma e papà, anche per le questioni più difficili e spinose! E per i piccoli lettori… un aiuto lo si può trovare all’interno del magico mondo dei libri. Alcune letture semplici e delicate sono: “Tu non ci sei più e io mi sento giù” per bimbi dai 2/3 anni; “La nonna addormentata” per bimbi dai 3 anni; “L’isola del nonno” per bambini dai 5 anni.
I bambini della nuova Era, spiritualmente più consapevoli
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3 min
di Alessandra Morri I bambini della Nuova Era sono estremamente intelligenti, vivaci, curiosi, multi-tasking, cresciuti tra latte e tablet sono dotati di un cervello più percettivo e meno simbolico rispetto a quello degli adulti a discapito di una reale percezione della realtà e di un'aumentato rischio di scarsa attenzione, perdita di memoria, incremento di ansia e di depressione. Per questi bambini è di vitale importanza riuscire a radicarsi, imparare a connettere con pazienza l'energia della propria anima verso la realtà energetica di questo pianeta. I bambini della Nuova Era appena nascono, hanno grandi occhi luminosi, come se volessero guardarti dentro e appena il loro linguaggio inizia a svilupparsi iniziano a diffondere come dei guru, messaggi spirituali che stupiscono i genitori. Il loro ingresso a scuola è sempre un grosso trauma, faticano a stare alle regole rigide di vecchie modalità educative e solo i più temerari non rinunciano a mantenere viva la loro connessione spirituale.
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Il primo passo per gestire questi nuovi umani è comprendere che non esiste alcuna anomalia o malattia, ma una semplice presa di coscienza che il mondo sta cambiando e se i nostri figli o allievi sono “particolari” è perché rappresentano ciò che noi stiamo creando. Anzichè cercare di guarire o studiare questi bambini, potremmo iniziare a guarire, studiare e lavorare in noi. Educarli al meglio in questa società sempre più frenetica e veloce risulta molto impegnativo, ma se prendiamo atto che l'unica cosa stabile nella vita è il cambiamento, dove tutto è sempre in continuo movimento, proprio da questo, possiamo come una forza
propulsiva, guidarli nell'armonizzare la loro crescita. Per accompagnare l'evoluzione di questi meravigliosi bambini è nata una disciplina sportiva, riconosciuta a livello nazionale che aiuta a mantenere sempre attivi i loro talenti, a riconoscersi nel proprio corpo fisico, emozionale ed energetico. Il metodo Gioìa® 4kids è la disciplina che li guida con un approccio globale, armonizza corpo, mente e spirito e attraverso il gioco e il colore si integrano i due emisferi, si scopre il corpo attraverso i sensi e le emozioni e si sviluppano i poteri spirituali innati in un ambiente naturale ricco di suoni, colore e allegria. Il metodo Gioìa® nasce a Rimini e si sta diffondendo con numerosi istruttori certificati che guidano i bambini su tutto il territorio nazionale. Alessandra Morri insegnante, fondatrice del Metodo Gioìa®, coreografa di danze, artista, autrice del libro Gioìa e i bambini della Nuova Era edito da Le due Torri. Sito: www.gioia4kids.it email: gioiadalcuore@gmail.com
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CALDOBENESSERE By Ecomat
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ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE.
Il sistema di riscaldamento che porta il caldo del sole nel tuo ambiente L’innovazione nel settore del riscaldamento realizzata attraverso prodotti e superfici radianti ad alto contenuto tecnologico. CALDOBENESSERE soddisfa l’esigenza di coniugare la tecnologia all’effetto estetico con massimo confort e bassissimo spessore, garantendo un elevato rendimento nei pavimenti, rivestimenti e complementi d’arredo.
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Questa tecnologia di riscaldamento utilizza lo stesso principio dei raggi solari, nella sola gamma FIR (Far Infrared Rays) compresa tra i 6-14 micron, che si allinea perfettamente con gli spettri di assorbimento della nostra pelle. Questi raggi bio-genici, ossia generatori di vita, detti anche luce calda fisiologica o luce della vita (light of life), o onde fisiologiche, penetrando nel nostro sistema vitale generano un effetto riscaldante. Ne consegue una dilatazione dei vasi capillari, un sensibile aumento della circolazione sanguigna, un’attivazione del metabolismo dei tessuti e delle cellule, portando notevoli benefici alla persona. Il sistema CALDOBENESSERE, grazie all’assoluta avanguardia nelle nanotecnologie, applicato alle innovative superfici continue OLTREMATERIA® permette di ristrutturare una vecchia superficie oppure realizzarne una nuova nel solo spessore di 24 mm.
Vivere in una casa di Paglia di Maddalena Nardi redazione@viveresotenibile.net Abbiamo passato una giornata studio con Stefano Soldati, formatore, divulgatore, nonché abitante di case in paglia. Cosa ti lega a questo elemento? “Sono stato un agronomo per oltre 30 anni e seguivo i cereali, quindi la buona paglia, che viene da una buona terra. Dall’86 mi sono indirizzato all’agricoltura biodinamica e biologica per convertire grandi aziende nel mondo, viaggiando tantissimo. Nel 2000 mi sono dedicato alla Permacultura, dove ho incontrato le case in paglia, così ho fatto dei corsi nel Regno Unito con Barbara Jones, specializzandomi in progettazione, costruzione e insegnamento. Da allora ho realizzato 45 edifici in balle di paglia in tutto il mondo, collaborando con tantissime realtà: dall’università di Venezia alla Scuola di Pratiche Sostenibili di Milano, passando per l’Ecovillaggio GAIA a Navarro (Argentina) e il CAT in Galles (UK).” Com’è vivere in una casa in paglia? “Ci sono tantissimi pregiudizi, ma vedrai tu stessa, stando qui oggi, quali sono i vantaggi! E ti racconterò che è tutt’altro che qualcosa legato alla storia dei 3 porcellini… quanti ci hanno scherzato! Tanti temono il fuoco, o l’acqua, ma ti assicuro che sono paure infondate, se si lavora bene nel realizzarla. Questa casa ha retto a ben 4 esondazioni del fiume che abbiamo qui vicino. Certo, la casa va manutenuta, ma dal mio punto di vista significa averne cura. Molte abitazioni convenzionali di oggi sono “usa e getta”, hanno una durata limitata nel tempo. Non è quello che voglio per me, credo che tutti dovremmo riflettere su un cambiamento di stile di vita, che porti a un’effettiva sostenibilità dell’abitare. I muri fatti in paglia e intonacati con terra cruda o calce consentono una microventilazione che impedisce il ristagno di umidità. L’alto potere isolante porta ad avere un notevole risparmio nel riscaldamento/raffreddamento dell’edificio. Quindi è a tutti gli effetti una casa più sana ed economica nella gestione.” Perché scegliere proprio la paglia? “La paglia è un materiale fortemente sostenibile: è il sottoprodotto dei cereali come grano, orzo, avena, segale, riso, miglio ed è reperibile in tutto il mondo, in quanto questi sono alla base dell’alimentazione umana. È naturale e rinnovabile annualmente. Al contrario di quanto si possa pensare la paglia, coperta da intonaco, presenta un basso rischio di incendio. Diversi test hanno dimostrato che un muro in balle di paglia intonacato resiste alla temperatura di 1.010 °C per tre ore. Questo consente di sgombrare l’edificio e di intervenire agevolmente nello spegnimento del fuoco. La paglia offre una grande capacità di isolamento ter-
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minco e acustico a costi ridotti. La paglia è naturale e sana. Molti la confondono con il fieno (conservato in balle dal colore verde), che può dare allergie e febbre, ma è ben diversa! Il fieno è infatti erba, ricca anche di fiori quindi di pollini, che viene tagliata ed essiccata. La paglia invece (conservata in balle dal colore giallo) è lo stelo che sta sotto la spiga dei cereali. Per molti versi è simile al legno, ma ha di buono che costa meno, anche in termini di impatto ambientale (la pianta ha un ciclo vitale molto più lungo del cereale che nasce e muore, lasciando la paglia, in meno di 1 anno) e non ha parassiti: nessuno se la mangia, nemmeno i topolini, ve lo assicuro, soprattutto se ben protetta dall’intonaco! E’ un materiale traspirante che, abbinato a intonaci naturali (calce e/o terra cruda), contribuisce a mantenere il ricambio dell’aria all’interno dell’edificio. Una casa con i muri che permettono la permeabilità naturale al vapore (cioè la spontanea fuoriuscita dell'umidità dall'interno dell'edificio verso l'esterno) produce un benessere impagabile. E’ anche una scelta etica: l’edilizia occidentale convenzionale richiede tantissima energia. Per essere prodotta una tonnellata di cemento ne libera altrettanta di anidride carbonica. La paglia, che non necessita di processi di trasformazione, incamera invece che produrre anidride carbonica (1 tonnellata di paglia arriva ad accomularne 2), quindi l’ambiente quanto ci guadagna. Hanno fatto una tesi di master universitario su questa casa e hanno verificato (quasi non ci credevo nemmeno io!) che l’insieme di tutti i materiali che abbiamo utilizzato (struttura in legno, tubazioni, impianti, etc), tolte le fondazioni che sono convenzionali, ha impiegato solo il 4% dell’energia che avrebbe richiesto una casa convenzionale in cemento armato. Sorprendente, non credi?” Chiunque può costruire in balle di paglia? “Costruire con la paglia è semplice, ma non banale… bisogna sapere come fare! Non è necessario essere muratori specializzati, ma ci vuole un buon progetto e tanta voglia di divertirsi, sporcandosi un po’! I miei migliori corsisti non sono geometri o architetti, ma sono agricoltori, che, proprio per questo, conoscono i materiali e sanno come maneggiarli.” Ma da dove vengono le case in paglia? “La tecnica nasce nella seconda metà dell'ottocento, in Nebraska (USA). La prima casa in paglia in Europa è stata fatta nel 1921, nella Francia del dopo guerra ed è ancora in piedi! Una casa in balle di paglia può durare per secoli se ben progettata e ben costruita. La paglia è un materiale durevole se conservato all'asciutto e protetto, da un intonaco, ad esempio (si pensi ai cesti
di paglia ritrovati nelle piramidi egizie o nelle tombe etrusche). Dagli anni '90 del secolo scorso Barbara Jones ha sviluppato ulteriormente la tecnica, adattandola alle esigenze climatico-ambientali del Regno Unito. Da allora si è diffusa tantissimo, anche in Italia: vicino a Bolzano c’è un agriturismo di 16 mt di altezza, tutto realizzato in paglia, gli ospiti sono così contenti che per andarci bisogna prenotare molto tempo prima.” Parliamo dei costi: è conveniente? “La paglia è considerata un materiale di scarto, quindi ha un costo molto basso. Costa meno se contattiamo direttamente il contadino che la produce e ce la facciamo imballare in base alle nostre esigenze. Grazie alla semplicità della tecnica di costruzione si riducono inoltre i costi per la manodopera. Ciò che costa maggiormente in una casa sono i progetti, gli oneri di urbanizzazione, i serramenti, gli impianti elettrici e idraulici, il tetto, ecc. Questi costano come nelle costruzioni convenzionali (la casa in paglia non è una capanna!). Può quindi costare meno di una casa convenzionale in mattoni, però dipende moltissimo dal progetto. Se progettata da chi sa lavorare con la paglia può costare attorno ai 900€/mq. Il fatto è che ci sono progettisti non preparati, che vengono dal mondo delle costruzioni convenzionali e, improvvisando, sovradimensionano la struttura, applicano piastre d'acciaio tra travi e pilastri anzichè lavorare con gli incastri, ecc. Tutto ciò va ad aggravare i costi di realizzazione che dovrà affrontare il committente. Questo è uno dei motivi per cui mi piace fare corsi: per sfatare tanti luoghi comuni e per divulgare le tecniche migliori, aiutando altri che come me, vogliono abitare in una casa veramente sostenibile. Il grosso risparmio dell’abitare in una casa in paglia, oltre al benessere di cui si gode, lo si ha nel tempo, per la riduzione dei costi per il riscaldamento. In confronto alle abitazioni moderne, questi costi possono essere ridotti del 75% all’anno.” La nostra chiacchierata si conclude con una carrellata di fotografie che documentano la costruzione de “La Boa” dove Stefano vive e fa corsi da anni ormai, e la prima è un campo di orzo e lui lo indica dicendo “questa è la casa che mi sono coltivato”. Bellissimo!
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Due settimane ELIBIinNCosta ETSRica O on the road ELATA di Giulia Fiorillo ModenaeReggioEmilia È stato più volte definito il ModenaeReggioE. paese più felice al mondo, particolarmente attento all’ecologia e alla sostenibilità ambientale: ed è tutto vero.
EMarche LIBINETSOS
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ELIBINETSOS
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Per gli amanti delle vacanze ecosostenibili, questa è una tappa d’obbligo; osservando il modo di vivere delle persone si noterà un rispetto innato per la natura e il suo rapporto con l’uomo di reciproco rispetto. Lo si percepisce subito, dalle strade, ai fili della luce, completamente ricoperti di rampicanti e piante di ogni tipo; in Costa Rica si è perennemente circondati dal verde, e non si può capire la sensazione senza andarci di persona, ed è quello che ho percepito in due settimane di viaggio da nord a sud del paese.
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L’aeroporto principale in cui atterrare è San José, al centro della Costa Rica, da cui partire per ogni destinazione dalla stazione centrale degli autobus se, come me, si decide di viaggiare con gli autobus; infatti si deve tenere presente che bisognerà passare sempre da San José per le lunghe tratte. Per fortuna la Costa Rica è ben organizzata in quanto ad autobus, basta recarsi nelle varie stazioni per avere informazioni dettagliate su orari e costi (non proibitivi). La prima tappa è la costa caraibica, nel magico Puerto Viejo: l’atmosfera è rilassata, le case semplici e coloratissime. A Puerto Viejo è possibile affittare delle biciclette, e lo consiglio perché in bicicletta si può arrivare a punta Manzanillo o Punta Uva, attraverso una ciclabile enorme che attraversa la foresta: davvero suggestivo. Vicino a Puerto Viejo si può anche visitare il parque nacional Cahuita, i parchi, infatti, sono un altro gioiello della Costa Rica, curati, quasi venerati, è impressionante come ci si senta intimoriti di fronte a questa natura selvaggia e abitata da animali esotici, come scimmie, bradipi, tucani e tanti altri.
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Dopo aver visitato entrambi i lati della costa mi sono recata di nuovo a nord, passando per San José, in direzione La Fortuna, città ai piedi del vulcano Arenal. La Costa Rica è ricca anche di vulcani, ne ha, infatti, 60 inattivi e 7 attivi, fra cui l’Arenal, la cui ultima eruzione è avvenuta nel 1992. Da non perdere è l’immensa foresta pluviale che circonda il vulcano, spesso battezzata dalle piogge, grazie alle quali il verde della Costa Rica può prosperare, necessarie scarpe e abbigliamento adatto!
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Dalla costa caraibica sono passata alla costa del Pacifico, verso la cittadina di Quepos dove si trova un altro paradiso, il parque Manuel Antonio. Oltre che paradiso terrestre, con la magica playa Escondida, il parco è anche meta, come gran parte della Costa Rica, degli amanti del surf. Da Quepos, in bus, sono andata verso sud, sulla costa pacifica, verso Punta Ballena. Il nome non è casuale, infatti la spiaggia è a forma di coda di balena, fenomeno che scompare con l’alta marea, ma non è tutto qui: in determinati periodi dell’anno, come agosto, questo punto della costa è la meta di balene che vengono da nord per stare al caldo e partorire i loro cuccioli. D’obbligo è, quindi, un giro nelle barchette organizzate dai locali per vedere questi immensi cetacei giocare con i loro piccoli.
Dopo la tappa al vulcano mi sono diretta verso il paese di Jacò, sulla costa pacifica, da cui partono i traghetti per Montezuma, una tratta che dura circa quaranta minuti. Con la fama di essere stata a lungo meta di comunità hippy provenienti da tutto il mondo, Montezuma è un paese vivace, ma la sera si spegne dolcemente perché alle primissime ore del giorno i surfisti non vogliono perdersi le onde migliori. Girando per Montezuma, si trovano eco-hostel di ogni tipo, con veranda direttamente sul mare e amache appese ovunque, simbolo di questo luogo affascinante (io consiglio il ‘Lucy Hostel’ di Montezuma). La Costa Rica è una meta adatta ad ogni tipo di viaggiatore: famiglie, coppie, amici, solitari, e si torna completamente rigenerati, forse proprio perché perennemente circondati da questa natura incontaminata. Adotterete anche voi il modo usato dai locali per salutarsi: PURA VIDA!
Itinerari cicloturistici per le vacanze ecosostenibili, salutari ed economiche di Sara Bisulli La bicicletta è un mezzo totalmente ecosostenibile e a costo zero che permette di muoversi liberamente praticamente ovunque e di osservare il paesaggio in completo relax. Sono sempre di più le persone che scelgono di spostarsi in bici alla scoperta dell’Italia o di altri Paesi europei. L’Italia offre moltissime possibilità per i cicloturisti, oltre a vantare paesaggi unici al mondo. Utilissimo è il sito PisteCiclabili.com, che condivide oltre 5000 itinerari ciclistici segnalati dagli utenti, suddividendo le piste ciclabili italiane per regione, provincia e persino per comune. Tra quelli segnalati sul sito, la Lombardia vanta il maggior numero di itinerari cicloturistici (oltre 1300 segnalati), seguita da Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. In cima alla top ten degli itinerari più visitati, spicca la famosissima Ciclabile della Pusteria, la San Candido-Lienz, che con i suoi 41 km si estende fino all’Austria su strade asfaltate im-
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merse nel verde in un paesaggio mozzafiato, perfettamente praticabili anche dai bambini. E per chi è preoccupato dal ritorno, si può tornare tranquillamente anche in treno, con bici al seguito. Spostandoci nel Nord Europa, uno dei Paesi più ospitali per i cicloturisti è sicuramente l’Olanda, che vanta una vera e propria cultura della bicicletta. Dotata di lunghe piste ciclabili che permettono di spostarsi da una località all’altra, o di trasportare praticamente ovunque il proprio mezzo a due ruote sugli efficienti treni e metro che collegano le città, il Paese dei tulipani è perfettamente visitabile da cima a fondo su due ruote. Sempre restando nell’Europa del Nord, troviamo la Danimarca: il Paese green per eccellenza, dove la maggior parte della popolazione si sposta in bicicletta, è la meta ideale per i cicloturisti, con piste ciclabili perfettamente segnalate che si estendono per moltissimi chilometri nella splendida natura incontaminata danese.
Più vicino a noi, è da tenere in considerazione sicuramente la Slovenia, in particolare, Lubiana. La Capitale, infatti, è piccola, ricca di parchi, come lo splendido Parco Tivoli, e di ottime piste ciclabili. Incredibile ma vero, sono molte le persone che si spostano persino in skateboard e sui pattini per andare al lavoro. Molto importante è pianificare il tragitto prima di partire, dotandosi delle attrezzature necessarie e di mappe stradali dettagliate, e scegliere capi di vestiario adeguati ed equipaggiamento specifico, soprattutto in previsione di itinerari più lunghi o impegnativi.
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VACANZE ECO I n S e rt O S P e C I A l e
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è SOSTENIBILE
Come viaggiare in modo ecologico e (quasi) gratis ATALE di Eliana Lazzareschi Belloni, autrice del primo dei libri di Vivere Sostenibile: “La sostenibile leggerezza del viaggio” Viaggiare in modo ecologico è diventata una scelta responsabile negli ultimi anni.Ormai dovremmo essere tutti consapevoli che qualsiasi nostro atteggiamento, o abitudine, influisce in maniera profonda sull’ecosistema che ci circonda. Che poi ci siano persone che fingano che ciò non sia vero o che nella nostra quotidianità non possiamo fare la differenza, è un altro paio di maniche. Sono convinta che ognuno di noi debba dare sempre, in qualsiasi circostanza, il proprio contributo. Gli esempi trascinano. Per questo ho deciso di raccogliere in questo post, alcune tipologie di vacanze e viaggi green che ho realizzato in prima persona e altri che devo ancora sperimentare. Tutti hanno una peculiarità in comune: la natura. È per me indispensabile sentirmi intimamente connessa alle energie che ci circondano e rallentare i ritmi quando viaggio. Spesso ci ritroviamo a fantasticare sui nostri futuri viaggi dopo aver ascoltato il reportage dell’ultima vacanza di un nostro amico o collega, dopo aver guardato delle foto su internet o aver visto dei video. Poi ci destiamo e scacciamo quelle ‘fantasticherie’, lasciandoci nuovamente assorbire dalla nostra noiosa routine, perché convinti che per viaggiare servano un sacco di soldi. È vero, ma dipende molto dallo stile di viaggio per cui si decide di optare. Di seguito ho selezionato 5 soluzioni sostenibili, sia a livello ambientale che economico. • Baratto Ogni anno a metà novembre, si svolge la Settimana del Baratto dei bed and breakfast. Il meccanismo è semplice e partecipare è gratuito: ti basta collegarti al sito, scegliere dal menù la località nella regione che desideri visitare e consultare la lista dei desideri dei gestori delle strutture turistico ricettive che aderiscono all’iniziativa. Puoi anche inserire una proposta nel sistema e attendere che il gestore, se interessato, ti contatti. Le richieste sono variegate e vanno da oggetti da riciclare, a prodotti biologici di produzione propria; dalle traduzioni del sito in lingua straniera a servizi di grafica o realizzazione del sito; dalle opere di manutenzione e ristrutturazioni, all’aiuto in giardino.
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ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE.
Insomma, è un’ottima soluzione per mettere al servizio di altri le proprie competenze in cambio di un soggiorno gratuito all’insegna del riciclo e dei prodotti biologici.
NATALE è SOSTENIBILE www.settimanadelbaratto.it
• Volontariato ambientale
Quello del volontariato ambientale fornisce un’ottima soluzione per viaggiare in modo ecologico. Questi progetti hanno lo scopo di coinvolgere giovani, e non solo, in azioni di ripristino, tutela e valorizzazione dell’ambiente, in Italia o all’estero. È un’esperienza formativa eccitante per chi desidera mettersi in gioco, viaggiare in maniera sostenibile e stare a contatto con persone che hanno compiuto la stessa scelta di dare il proprio contributo per la salvaguardia di un territorio.
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a paese). Dopodiché sarà possibile accedere alla lista delle fattorie da consultare e contattare. www.wwoof.it • Campo vacanza
Durante l’estate, alcune associazioni propongono campi settimanali di turismo responsabile. Lo scopo di questo tipo di soggiorno, che si discosta nettamente dal modello di vacanza tradizionale, è quello di compiere un viaggio interiore alla scoperta dei 5 elementi che indirizzerà gli ospiti verso uno stile di vita più sostenibile, in sinergia con il loro benessere psico-fisico.
NATALE è SOSTENIBILE
Consulta periodicamente il sito che ho linkato di seguito, si trovano spesso degli ottimi progetti con soggiorni all’estero. Il viaggio di andata e ritorno al paese ospitante è spesato al 100%. Meglio di così?
L’ospite può decidere se soggiornare in tenda o in un bungalow di legno, completamente immerso nella cornice naturale dei paesaggi che lo circonderanno.
NATALE è SOSTENIBILE www.scambieuropei.info
Ottimi progetti vengono organizzati anche da organizzazioni come Legambiente, WWF ecc. • Wwoof
L’acronimo sta per World Wide Opportunities on Organic Farms. Questa organizzazione mette in contatto fattorie biologiche e viaggiatori interessati ad approfondire l’agricoltura biologica. Le fattorie offrono vitto e alloggio in cambio di un aiuto di 4-5 ore al giorno. Le attività variano in base alla fattoria ospitante. È una soluzione che permette di poter partecipare attivamente a uno stile di vita ecologico e di approfondire alcuni aspetti dell’agricoltura, come la permacultura ecc.
I campi includono un palinsesto di attività, come cucina macrobiotica, locale e naturale; laboratori didattici per i bambini e attività olistiche per gli adulti. Disponibili percorsi sensoriali e artistici con lezioni di yoga, musicoterapia, pratiche di respirazione e massaggi rigeneranti. • Warm showers
Il Warm Showers è la comunità delle ‘docce calde’, un network internazionale simile alcouchsurfing. Registrandosi al sito, infatti, si accede a una piattaforma che promuove lo scambio di ospitalità, in questo caso rivolto ai cicloturisti.
L’esperienza di vivere in una fattoria ti consentirà di avvicinarti e assaporare l’essenza di una vite semplice, fatta di ritmi scanditi lentamente dalle stagioni, dalla terra, dalle piante e dagli animali.
Se vi piace viaggiare su ‘due ruote’ e vi alletta l’idea di interfacciarvi con persone del luogo, non dovete far altro che registrarvi sul sito e inviare un messaggio al vostro potenziale ospite, richiedendo la disponibilità di un letto, una stanza o di un giardino dove poter montare la vostra tenda.
Alcune di queste fattorie sono disponibili ad ospitare famiglie intere.
Disponibile anche un’app con mappa interattiva da consultare direttamente on the road.
Per partecipare bisogna iscriversi al sito della nazione che si intende visitare e acquistare la tessera (la quota varia da paese
https://it.warmshowers.org
Il 2017 è l’anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo
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Le nazioni Unite hanno dichiarato il 2017 Anno Europeo del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo. Questa decisione avviene 50 anni dopo le celebrazioni dell'Anno Internazionale del Turismo - Passaporto di Pace (1967) e quindici anni dopo l'Anno Internazionale dell'Ecoturismo (2002). Con l’aiuto della The World Tourism Organization (UNWTO), ovvero l’agenzia del turismo delle Nazioni Unite, durante l’anno si cercherà di migliorare la consapevolezza da parte di governi, aziende e turisti sul loro ruolo nel rendere il turismo un mezzo per un cambiamento in positivo.
favorire il dialogo interculturale ed essere un vettore di pace.
Lo #IY2017 promuoverà il ruolo del turismo nelle seguenti aree: • Crescita economica inclusiva e sostenibile • Occupazione, accoglienza e riduzione della povertà • Efficienza delle risorse, protezione dell’ambiente e cambiamento climatico • Valori culturali, diversità e tradizione • Comprensione reciproca, pace e sicurezza Il 2017 rappresenta un’opportunità per esplorare e sottoli-
neare il potenziale del turismo come vettore in grado di trasformare il mondo in un luogo di benessere e prosperità per tutti. Essendo il turismo un settore socio economico del nostro tempo, il turismo può stimolare una crescita economica, opportunità di lavoro e di sviluppo, aiutando milioni di persone ad uscire dalla povertà. Il turismo può contribuire a sostenere l'uguaglianza, preservare l'ecosistema e la biodiversità, proteggere il patrimonio naturale e culturale. Il turismo può altresì
Il concetto di turismo sostenibile è stato introdotto nel 1988, circa un anno dopo la definizione di sviluppo sostenibile, dall’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto); indica un modo di viaggiare rispettoso del pianeta, che non altera l’ambiente – naturale, sociale e artistico – e non ostacola lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. Si tratta in pratica di un tipo di turismo non distruttivo, con un impatto ambientale basso e che punta a favorire le economie più in difficoltà. La definizione si oppone a quella di turismo di massa, che non tiene conto delle specificità dei territori, è invasivo e non favorisce di certo lo sviluppo economico, sociale e ambientale dei paesi più poveri. Fonte: www.tourism4development2017.org
SCELTE SOSTENIBILI
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http://famiglie-rifiutizero.blogspot.it www.famigliesenzauto.blogspot.com www.danielalorizzo.it
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Il rimedio è la povertà di Linda Maggiori - lindamaggiori@hotmail.com ModenaeReggioEmilia ModenaeReggioE. Spesso sento gente che si lamenta: “Lavoro tutto il giorno, non ho tempo per stare nemmeno con la mia famiglia, figuriamoci se ho tempo da perdere per fare volontariato, autoproduzione o per andare in bici”. Comprare poco, per lavorare poco, per lavorare tutti, per avere più tempo per vivere. Questo dovrebbe valere sia per l'organizzazione della famiglia sia per la politica economica su larga scala. Far decrescere i consumi e diminuire l'orario di lavoro.
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“Il rimedio è la povertà” diceva Goffredo Parise, nel 1974. Ma se lo diceva allora (quando le auto erano rare, le piazze ancora vivibili, i grandi centri commerciali non esistevano e manco gli smartphone) cosa direbbe ora? L'auto costa circa 7.700 euro l'anno circa, se calcoliamo il costo di ammortamento, il carburante, il bollo, l'assicurazione, costi del parcheggio, e la manutenzione. Quante ora si lavora per mantenere l'auto? E quante ore si lavora per comprare cose che potremmo autoprodurre ma non abbiamo tempo di farlo, perché lavoriamo? Quante ore si lavora per pagare chi bada i figli mentre noi lavoriamo? Quante ore si lavora per fare regali costosi e vincere sensi di colpa, perché non stiamo abbastanza tempo con chi amiamo? Autoprodurre, andare in bici, ridurre i consumi e i bisogni indotti, usare energia rinnovabile, tenere i riscaldamenti a 18 gradi d'in-
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verno e rinunciare ai condizionatori d'estate, mangiare poca carne e latticini, vestire abiti usati, riusare e riparare: è una povertà volontaria che arricchisce la vita e rispetta l'ambiente. Ci permette di recuperare autostima e saperi, ci mantiene in migliore salute, ci permette di curare le relazioni, risparmiare molto e lavorare meno. Io lavoro poche ore, mio marito part time. Anni fa abbiamo rinunciato all'auto, e ci muoviamo solo a piedi, bici e mezzi pubblici, con grande risparmio di tempo, soldi, e salute. Stiamo molto tempo coi nostri tre bambini, e accogliamo anche altri bambini in difficoltà col progetto di affido diurno attivato dai servizi sociali del comune. Un'esperienza bellissima che arricchisce noi e i nostri figli di affetti, relazioni, e ci fa confrontare con diverse culture. Anche le famiglie immigrate che conosciamo sono senz'auto e spesso facciamo la strada insieme, pedalando sotto la pioggia. Vogliamo testimoniare che il benessere non è consumismo, ma sobrietà e rispetto dell'ambiente. Un'altra nostra piccola obiezione di coscienza, è quella riguardo all'oro. Sappiamo quanto siano devastanti oro, gioielli e diamanti, e non ce li siamo mai regalati. L'estrazione dell'oro rilascia circa 1.400 tonnellate di mercurio nell’ambiente ogni anno, nelle miniere vengono sfruttati lavoratori di ogni età. Tutti gli esperti sono concordi nell’affermare che è praticamente impossibile tracciare l’oro illegale che viene facilmente messo sul mercato domestico e internazionale. Anche il
Scopriamo le scelte Eco del Caffè Sport di Giovanna V. Fabbri
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rina Gagliardi e Michela Santarelli, come fossero stati realizzati e la risposta fu: fusti di birra tagliati in cima e vecchi vasi di ottone.
commercio dei diamanti finanzia i signori delle guerre, lo sfruttamento dei bambini, e aumenta il conflitto nelle zone dove vengono estratti. Noi abbiamo scelto due fedine di legno, comprate con pochi spiccioli in una bottega del commercio equo e solidale. In fondo l'amore è anche questo: condividere povertà, lotte e ideali. Il libro che racconta la nostra storia, le nostre scelte, le nostre ricette di autoproduzione, i sentieri percorsi senz'auto, è: "Impatto Zero-Vademecum per famiglie a rifiuti zero", con i contributi di Francesco Gesualdi, Marinella Correggia, Rossano Ercolini (Dissensi Editore), dal 12 gennaio in libreria!
Scenari di ordinaria follia finanziaria di Daniela Lorizzo, Banking Trainer e Consulente di Economia Consapevole info@danielalorizzo.it
Si parla spesso di “eco-abitare”, di preservare il più possibile l’ambiente creando dimensioni domestiche dove poter esercitare la propria sensibilità ambientale, anche adottando abitudini sostenibili e seguendo uno stile di vita il più naturale possibile. Nel settore dell’arredamento si tende erroneamente ad associare “l’abitare secondo natura” con la rinuncia all’idea del lusso, dell'eleganza e della bellezza.
Ma quale lusso maggiore della possibilità di ritrovare spazio e tempo per uno stile di vita naturale? E cosa possiamo fare noi, singoli cittadini, nel nostro piccolo e a spese contenute? Un ottimo esempio l‘ho potuto personalmente riscontrare al “Caffè Sport” di piazza Vittorio Emanuele II, 34 a Cotignola (RA) dove, passeggiando per il centro, mi saltarono subito agli occhi tavolini molto particolari, entrai e chiesi alle titolari Ma-
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è un rapporto minimale rispetto all'ammontare dei crediti a rischio che invece sono a capo di poche e grandi imprese.
Ma le ragazze, vedendo il mio interesse, mi invitarono a visitare le altre sale del locale. Il bar è stato abilmente ristrutturato nel 2007, con accostamenti di opere eco design. Il riciclo creativo gira tutto attorno a materiali che normalmente vengono scartati e che richiamano l’attività del “Caffè Sport”. Ho così scoperto sale con divani la cui base è realizzata con pallet riciclati e i materassi sono ricoperti da tele di juta ed ancora, cuscini ricavati da vecchi sacchi di caffè recuperati direttamente nelle torrefazioni e cuciti a mano con resistentissimi fili di canapa. Così si faceva alla corte di Caterina de’ Medici, nel 1500, quando i suoi bellissimi ricami venivano realizzati a punto filza con materiali poveri come per l’appunto la canapa, coltivata e tessuta in ogni casa contadina. Sono tante e curate le opere ecosostenibili del locale: lampade realizzate in carte di riso e juta, tavoli rotondi con tovaglie ricavate dai sacchi di caffè e profumi che rendono l’atmosfera coinvolgente, regalandoci un luogo dove distendersi, staccando dalla solita routine quotidiana, tra eco-arredi di legno, rame, canapa, latta, ottone… Non vi resta che visitare il “Caffè Sport” e magari prendere spunto per il vostro personale ambiente ecosostenibile.
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Ora la domanda che sorge è: ma allora di cosa parliamo?
Sulle prime pagine dei giornali leggiamo a giorni alterni frasi del tipo: “Le nostre banche sono solide hanno superato lo stress test...” e via con il rialzo in borsa. Il giorno dopo: “Le nostre banche sono deboli… poco patrimonializzate…” e giù il titolo il borsa. Se non fosse una questione seria che mette in gioco il risparmio e il lavoro di tante persone verrebbe da ridere e da chiedersi se non c'è un problema di bipolarità.
Ce lo dice un dato: common equity tier 1(CET1) chiamato a indicare il grado di solidità di una banca e esprime il rapporto fra il capitale versato e gli investimenti a rischio. Tanto più è alto questo parametro tanto più la banca è considerata sicura. Ora potrebbe essere interessante capire un po’ meglio cosa sono questi investimenti a rischio. E soprattutto chi sono i debitori.
Ma cosa significa superare lo stress test?
Se pensate che il debitore sia il macellaio sotto casa ebbene forse dovreste rivedere l'idea.
Significa che le banche dovrebbero dimostrare di poter superare indenni prove congiunturali future.
Le cosiddette microimprese, 97% del nostro tessuto, o la famiglia che non riesce a pagare il mutuo
Un tessuto economico è considerato a rischio perché la quasi totalità dei crediti a incaglio è a capo di poche aziende, ma cosa pensavano i dirigenti delle banche quando hanno erogato i crediti? La contrazione del credito spalmata sulle spalle delle piccole medie imprese ha bloccato la naturale espansione dell’economia reale basata sulla produzione di beni e servizi. Molte aziende anche sane sono state costrette a chiudere per mancanza di linfa vitale. Senza una economia reale in grado di manifestarsi non possono esistere banche sane. E oggi viviamo un ulteriore paradosso: le banche sono piene di liquidità ma non ci sono aziende che possono investire. Sorge il dubbio di aver perso il treno dell'economia basata sulla conoscenza e sul buon senso.
ESSERE VEGANI MAGGIO 2017
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La rubrica di Renata
ModenaeReggioEmilia Cucinare bene per nutrirsi al meglio ModenaeReggioE. di Renata Balducci, Presidente di Associazione Vegani Italiani Onlus Mantenere le proprietà delle verdura quando si cucina è qualcosa che pensiamo avvenga sempre. Non è così, purtroppo. I vegetali, infatti, se sottoposti a temperature troppo elevate tendono a perdere i micronutrienti così importanti per la nostra salute.
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Problemi di questo tipo non ne ha chi ha scelto un’alimentazione crudista, basata su una cottura che rimane al di sotto dei 42 gradi, ovvero la temperatura limite per permetterci di non disperdere negli alimenti vitamine, sali minerali, fitontrienti ed enzimi, tutte sostanze che nutrono le nostre cellule. Per chi non ha ancora fatto questo passo, però, nulla è perduto. Esistono diversi tipi di cotture che evitano di distruggere tutto questo bendidio, o comunque limitarne la perdita. La cottura al vapore è quella più conosciuta. Utilizzata soprattutto nella cucina orientale, si è ampiamente diffusa anche in occidente grazie alle proprietà dietetiche e nutrizionali. Le verdure cotte con questo metodo non disperdono i loro nutrienti nell’acqua di cottura, al contrario di quanto avviene con la bollitura, mantenendo il loro colore acceso e l’aroma. La cottura avviene sopra apposite griglie sulle quali si dispongono le verdure, poste all’interno di pentole, anche a pressione, dove il livello dell’acqua non raggiunge mai i vegetali (vanno bene anche le pentole con lo scolapasta in acciaio incorporato). Scegliendo di cucinare al vapore ridurremo anche il tempo di cottura, risparmiando sul consumo del gas. Le verdure cotte in questo modo, infatti, solitamente non richiedono più di 15 minuti per esser pronte a essere mangiate, se tagliate finemente ancora meno. Generalmente non si utilizzano grassi aggiunti, questo fa sì che le preparazioni rimangano più leggere. Quando i cibi vengono conditi, questo avviene a crudo, quindi i grassi presenti, non essendo cotti né tantomeno bruciati, nella giusta quantità, sono alleati della nostra salute.
Esiste, però, un altro modo per cuocere le nostre pietanze a basse temperature e mantenerne le proprietà. Non ancora così diffusa, la cucina sottovuoto permette ai micronutrienti di non disperdersi proprio. Questo tipo di cottura avviene aggiungendo le verdure, a crudo o con eventuali condimenti, all’interno di apposite buste per alimenti svuotate dell’aria attraverso una macchina per il sottovuoto estremo. Un metodo che permette di preparare piatti saporiti a basse temperature (50-100°), evitando l’ossidazione e la dispersione di micronutrienti. Questa tecnica culinaria consente di prolungare fino a tre volte la durata di conservazione degli alimenti, poiché la mancanza di ossigeno rallenta la proliferazione batterica e l’ossidazione dei cibi.
APPUNTAMENTI DI MAGGIO
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Fiere, convegni, incontri, mostre, mercati e molto altro per comunicare, partecipare e condividere stili di vita sostenibili.
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Da lunedì 1 maggio a mercoledì 31 maggio MOStra Dal vero alla macchia a compimento del suo terzo anno di vita, Palazzo romagnoli propone al pubblico una selezione di dipinti, sculture e opere grafiche del celebre artista forlivese giovanni Marchini, facenti parte delle raccolte Comunali d’arte. Costo 3 € (tariffa ridotta: 2€). Per info e prenotazioni: Comune di Forlì - Servizio Pinacoteca e Musei 0543 712606-609 e musei@comune.forli.fc.it - Palazzo romagnoli, Via Cesare albicini 12 - Forlì (FC) - www.comune.forli.fc.it
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giovedì 4 maggio - Ore 20.30 - 22 InCOntrO Tecnologie in cucina la cottura a basse temperature. Partecipano: Ing. Piero turchetti e Ing. Paolo Faraldi, electrolux – Prof. giorgio Brunet, Direttore Istituto alberghiero P. artusi – Chef luca Zannoni – Sandro Santolin, Primus Pane – Dott. guido Balestra. all'interno del ciclo di incontri 'Un cuore per la romagna: Serate in Salute' e con la partecipazione di Olfattiva, remedia e Comune di Forlì. Ingresso gratuito con offerta libera. I fondi raccolti saranno utilizzati per sviluppare il progetto “Ferma il declino cardio vascolare”. necessaria prenotazione allo 0543 33283o info@fondazionesacco.it - Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco, Piazza Fratelli ruffini 6 – Forlì (FC) www.fondazionesacco.it giovedì 4 maggio - Ore 20.30 – 23 COrSO I Cristalli e le 5 ferite dell'Anima: il Tradimento Percorso di Studi di approfondimento della conoscenza di se stessi e del senso della vita attraverso 5 incontri mensili esperienziali con i cristalli volti a riconoscere le 5 ferite dell'anima, le 5 maschere e togliersele. riconoscere sia le trame che le brame create dal tradimento, aiuta a svelare la maschera del Controllore per riconquistarsi il senso dell’Osservazione. Il docente è Federico Bassetti, insegnante Formatore accreditato aSPIn e CSen, promotore di una Cultura di Pace della Upf. Il costo del corso è di 40€ a serata. a chi frequenta l'intero corso, verrà rilasciato l'attestato di partecipazione con i crediti formativi. Per info e iscrizioni: t. 0544 270173, 333 352 6868 e info@lapiramide.ra.it - Il Centro del Cerchio, via Cerchio 21 - Ravenna - www.lapiramide.ra.it Da venerdì 5 a domenica 7 maggio - Ore 10 – 20 FIera VIVI bENESSERE 17 3 giorni di Benessere a 360° insieme ai massimi esperti del benessere di Corpo, Mente e Spirito, ad autori, formatori e terapeuti di fama internazionale. Segui le conferenze e partecipa ai workshop di approfondimento. Ma non solo, una fiera del naturale e del biologico, free class di yoga, massaggi e molto altro! Palacongressi di rimini, Via della Fiera 23 -Rimini - Per informazioni e prenotazioni: www.vivibenessere.it - www.macrolibrarsi.it Sabato 6 maggio - Ore 10 - 18 SeMInarIO Tornare ad abitare il corpo Seminario di bodymindfullness e danza movimento terapia condotto da roberta Sorti. e' rivolto a chi desidera uno spazio di nutrimento, rigenerazione e scoperta del proprio sé psicocorporeo e del proprio corpo. a chi vive situazioni di stanchezza, stress, ansia, conflitto. Info e prenotazioni allo 0543/36484, 335/5898933 e info@puntodonna.it - Puntodonna Forlì, via Piero Maroncelli, 39, - Forlì - www.puntodonna.it Domenica 7 maggio-Ore 15 laBOratOrIO Preparazione e degustazione delle tisane Passeggiata con riconoscimento e raccolta di parti di pianta per la preparazione di tisane. laboratorio di estrazione dei principi attivi mediante macerazione in acqua da piante fresche e secche. Descrizione delle varie tipologie di estrazione. Degustazione delle tisane preparate. Si tiene presso il giardino delle erbe, importante giardino di piante officinali, nato nel 1938 come campo sperimentale ora coltiva ad uso didattico e divulgativo circa 400 specie. Costo 12,50 €, é richiesta la prenotazione allo 0546 73158 Il giardino delle erbe, Via del Corso 6 - Casola Valsenio (RA) www.ilgiardinodelleerbe.it Domenica 7 maggio - Ore 21 COnCertO An Evening with Pat Metheny and antonio Sanchez (batteria), linda Oh (contrabasso) & gwilym Simcock (pianoforte e tastiera). Dopo dieci anni il chitarrista del Missouri ritorna a suonare con il format tipico del jazz che interpreta classici del suo repertorio nuovi brani, pezzi composti anche nel passato ma mai eseguiti prima. Per info 0544405666 Per prenotazioni 0544 249244 e tickets@teatroalighieri.org - teatro alighieri, Via Mariani 2 - Ravenna - www.crossroads-it.org
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La pubblicazione resta ad insindacabile giudizio dell’editore.
giovedì 11 maggio - Ore 17.30-19 COrSO I Principi del Metodo bates: Letture e computer (3 Minilab) Con Maria teresa tartaglia. In molte professioni il computer è ormai lo strumento di lavoro principale, che sia da tavolo o portatile. gli occhi, la vista sono il canale principale attraverso il quale vengono assorbite e filtrate una grande quantità di informazioni. Vista confusa, secchezza e bruciori, sensibilità alla luce o mal di testa sono in agguato, se non si previene in tempo uno stress eccessivo degli occhi. ecco che con l’apprendimento di una metodologia corretta, gli occhi resteranno in buona salute ed efficienti, per lunghe e belle letture, per ore di computer.| Per informazioni e prenotazioni: eventi@macrolibrarsi.it - Sala eventi, Via emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) - www.macrolibrarsi.it
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Mercoledì 3, 10, 17, 24 e 31 maggio - Ore 9 – 10.30 InCOntrO L'importanza dei valori della vita I 5 concetti di Yama: nonviolenza, verità, onestà, celibato e non possessività. I 5 principi di nyama: accontentarsi, chiarezza, tapas (autodisciplina), studio di sé stessi e arrendersi ai principi superiori. Percorso di conoscenza e approfondimento delle basi dello yoga. Per info: Mauro 3404661011 - School of Santhi-Yoga School c/o Circolo Ferrovieri DlF (secondo piano), Via S. Maria dell’angelo 24 (angolo via Cavour) – Faenza (RA) - www.schoolofsanthi.org
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Venerdì 12 maggio - Ore 21 COnFerenZa Nuove terapie per curare il diabete Conferenza a ingresso libero sul tema delle nuove terapie per curare il diabete, tenuta dal relatore Matt traverso. Info allo 0547 347025, 366 4134292 e centro@leviedeldharma.it - le Vie del Dharma, Via Savona 66 - Diegaro di Cesena (FC) -www.leviedeldharma.it Venerdì 12 e sabato 13 maggio - Ore 21 SPettaCOlO Locus Solus Performance liberamente tratta dal libro di raymond roussel, che ha come tratto distintivo la rielaborazione in modo creativo di immagini e parole dell'inconscio. Ideazione e regia di lorenzo Bazzocchi. Per informazioni e prenotazioni: 054364300 e teatrodiegofabbri@comune.forli.fc.it - teatro Félix guattari (ex Filanda Maiani), Via Orto Del Fuoco 3 – Forlì (FC) www.teatrodiegofabbri.it Domenica 14 maggio - Ore 14 – 18 eSCUrSIOne Gemmoderivati floripotenziati raccolta, preparazione e peculiarità. esperienza sulla energia potenziale delle piante. all'interno degli appuntamenti Stagionando, Domenica in natura. Info e iscrizioni allo 0547 95352 e info@remediaerbe.it - remedia, Via dei laghetti 38 - Sarsina (FC) www.remediaerbe.it Martedì 16 e mercoledì 31 maggio - Ore 21 - 23 COrSO Raccontare le fiabe della tradizione orale giunta alla decima edizione e organizzato dal Comune di Casola Valsenio, teatro del Drago, regione emilia-romagna e Ministero per i Beni e le attività Culturali. tutti coloro che parteciperanno al corso saranno fra i protagonisti della X edizione della “notte delle Favole” che avrà luogo a Casola Valsenio il 12 agosto 2017. Per informazioni e iscrizioni: teatro del Drago: 0544 509590 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14) e 392 6664211 (fino alle 18), info@teatrodeldrago.it. - Biblioteca Comunale giuseppe Pittano di Casola Valsenio: 0546 76168 e biblioteca@comune.casolavalsenio.ra.it Sala “nolasco Biagi” della Biblioteca Comunale, Via Cardinale giovanni Soglia, 13 - Casola Valsenio (RA) - www.casolaromatica.it giovedì 18 maggio InCOntrO Le tecniche anti-stress alla ribalta relatori Dott. roberto ruffilli, Dott. Marco Mazzolli e Dott.Umberto trecroci. necessaria prenotazione allo 0543 33283o info@fondazionesacco.it - Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco, Piazza Fratelli ruffini 6 – Forlì (FC) - www.fondazionesacco.it Sabato 20 maggio - Ore 14.30 - 19.30 COrSO La loro alimentazione è Leggenda Con Maria Mayer. negli ultimi anni se ne sentono tante riguardo l'alimentazione naturale del cane e del gatto. In questo corso Maria Mayer, medico veterinario omeopata, farà chiarezza su alcuni punti fondamentali e soprattutto fornirà le basi per sapersi orientare in questa intricatissima giungla. Partiremo dallo studio di alcuni importanti, ma semplici concetti di anatomia e fisiologia sulla base dei quali andremo poi ad analizzare le diverse opzioni a nostra disposizione. Sala eventi, Via emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC). Per informazioni e prenotazioni: eventi@macrolibrarsi.it www.macrolibrarsi.it Domenica 21 - Ore 16 COnCertO Voce parve a me d'amor le creazioni del soprano forlivese eugenia Savorani tadolini per gaetano Donizzetti e giuseppe verdi. lettere dal Fondo Piancastelli. Cinizia Centonza (soprano), riccardo Fioratti (baritoni) e Pia Zanca (pianoforte). Per info e prenotazioni: 0543712627. 3381604739 e forliperverdi@libero.it - Museo romagnolo del teatro di Palazzo gaddi, Corso garibaldi 96, Forlì (FC)- www.cultura.comune.forli.fc.it Domenica 21 e mercoledì 24 maggio - Ore 9.30 – 12.30 eSCUrSIOne Da brisighella al Parco regionale della Vena del Gesso alla scoperta del Parco regionale della Vena del gesso. Si tratta di una facile e piacevole passeggiata adatta a tutti, anche a famiglie con bambini. la Vena del gesso è uno degli elementi geografici più caratteristici dell'appennino romagnolo. Un'area carsica ricca di sentieri luccicanti di cristalli tra creste,doline,caverne e siti protostorici, lembi di vegetazione mediterranea, castelli e cave abbandonate,in un ambiente finalmente tutelato da un parco naturale. Partenza da piazza Carducci a brisighella (RA). Info
allo 3487945208 (Stefano), 3484924467 (andrea) e poetiescarponi@gmail.com - www.facebook.com/pg/POETI-E-SCARPONI lunedì 22 maggio - Ore 19 - 22 PrOIeZIOne I volti della Via Francigena Film documentario che racconta i luoghi e le persone che popolano un meraviglioso cammino italiano. l'autore, camminando i mille chilometri della Via Francigena Italiana, dal colle del gran San Bernardo a roma, ha filmato per sei settimane le realtà incontrate giorno dopo giorno. Ciò che è emerso è un documentario che racconta il territorio e i personaggi che con il cammino hanno stretto un legame viscerale. Biglietti disponibili su www.cinematiberio.it, 3282571483 o info@cinematiberio.it Cinema teatro tiberio, Via San giuliano 16 – Rimini - Per info: www.viafrancigenadocumentary.com Mercoledì 24 maggio - Ore 20 - 23 COrSO Corso di cucina per un menù vegano 3 tenuto dalla chef Monia amadori: per imparare ad usare ingredienti della cucina vegana, preparando piatti gustosi che mangeremo a fine corso. Si prepareranno formaggio di lupini, vellutata di carote al latte di cocco, burger veg ai cereali, torta di nocciole con farcitura alla crema e meringa vegana. Quota di partecipazione alla spesa corso: 40 € (comprensiva di materia prima, materiale didattico e degustazione finale) + quota associativa 8 €. Dagli 8 ai 20 partecipanti. Per informazioni e iscrizioni: 366 288 8060 e cookingpassioncesena@gmail.com - Cooking Passion - la Scuola di Cucina, galleria Isei 2 – Cesena (FC) - www.cookingpassion.it Mercoledì 24 maggio - Ore 21 COnCertO bill Evans gruppo laboratorio dedicato a Bill evans. Michele Francesconi ha dedicato al famoso pianista un percorso didattico durata tutto l'anno accademico . Pianisti eseguiranno in trio con Paolo ghetti al contrabbasso e giacomo Scheda alla batteria i brani interpretati da Bill evans nei suoi dischi più importanti. Per info: 0546 21186 e scuolasarti@libero.it - Chiostro Scuola comunale di musica giuseppe Sarti, Via S. Maria dell’angelo 23 - Faenza (RA) - www.scuolasarti.it giovedì 25 maggio - Ore 18 – 19.30 InCOntrO Antiossidanti naturali come chiave di salute: Aronia Melanocarpa Con Dott.ssa Caterina Bauzon e Samo Sanzin. In compagnia dell'azienda agricola 4 Principia rerum e della dott.ssa Caterina Bauzon andremo alla scoperta dell'aronia Melanocarpa. Durante l'incontro verranno affrontati le seguenti tematiche: le differenze tra agricoltura biodinamica, agricoltura convenzionale e agricoltura biologica; le biodiversità e il rapporto uomo natura. eventi@macrolibrarsi.it - Sala eventi, Via emilia Ponente 1705 Diegaro di Cesena (FC) - Per informazioni e prenotazioni: www.macrolibrarsi.it giovedì 25 maggio InCOntrO Uno Spuntino al volo non ho tempo! Un'opportunità o un problema? la sana alimentazione anche in questo caso. relatori: Dott.ssa Federica rugeri, Dott. Massimo Sbrana e Chef giovanni Merli. al termine piccola degustazione di prodotti. necessaria prenotazione allo 0543 33283o info@fondazionesacco.it - Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco, Piazza Fratelli ruffini 6 – Forlì (FC) www.fondazionesacco.it Sabato 27 Maggio - Ore 10 – 18 COrSO L'apprendista macrobiotico: prepariamoci all'estate! Con Dealma Franceschetti. Durante il corso vedremo come adattare l’alimentazione al cambio di stagione per preparare il corpo all’arrivo dell’estate. Con l’arrivo del caldo lo stile in cucina cambia. Vedremo come adattare cotture e ingredienti per creare armonia ed equilibrio e non soffrire il caldo, per godersi l’estate... anche senza aria condizionata! Dalla zuppa di miso in versione estiva, alla colazione, fino ai dolci e alle alternative al gelato. e per chi ha bisogno di rimettersi in forma, vedremo anche quali sono gli accorgimenti per aiutare il corpo a liberarsi dai grassi in eccesso, attraverso la scelta dei cibi e di specifiche ricette e rimedi dimagranti. - Sala eventi, Via emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) - Per informazioni e prenotazioni: eventi@macrolibrarsi.it - www.macrolibrarsi.it Domenica 28 maggio - Ore 14.30 - 16 eSCUrSIOne Passeggiata in Salina Itinerario naturalistico dedicato alla scoperta di flora e fauna della Salina di Cervia. Quota di partecipazione individuale: intero 6,50 €, ridotto 5,50 € Per info e prenotazioni obbligatorie: tel. 0544 973040, e-mail salinadicervia@atlantide.net - Strada Statale Salara 6 - Cervia (RA) - www.atlantide.net Mercoledì 31 maggio - Ore 16 – 18.30 laBOratOrIO Arte & Natura la natura è sempre stata una fonte di ispirazione per l'arte, perchè non ne può diventare strumento? laboratorio per trasformare fiori in impressioni di colore, rametti in matite e foglie in timbri di texture. Con Beatrice Sacchetti, educatrice ambientale e designer. Per bambini dai 4 anni. Info e prenotazioni allo 054324927 e momini.forli@gmail.com - Momini, Corso a. Diaz 62/a – Forlì (FC) - www.momini.it
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“We have a dream”: saranno queste potenti parole, ovviamente ispirate al sogno di Martin Luther King, ad innestare la preziosa spirale di incontri, confronti, giochi e riflessioni che animeranno le tre giornate della prossima edizione del Festival Etico di Parma che, dopo l’ennesimo grande successo della terza edizione quando ha saputo richiamare e coinvolgere oltre 40.000 persone, si conferma tra i più importanti festival Etici a portata di bambino d’Europa. L’Associazione Parma Etica ASD (affiliata ACSI) è dunque felice di annunciare che, con il Patrocinio del Comune di Parma e il Patrocinio della Commissione Europea, organizzerà anche la 4° Edizione del Parma Etica Festival. Il duro e appassionato lavoro di questi anni, improntato a costruire un festival culturale di livello internazionale, sarà ulteriormente confermato quest’anno dalla presenza di molti ospiti illustri: quali lo psicoanalista, scrittore e sanscritista statunitense, Jeffrey Masson, autore di numerosi best sellers tra i quali “Il maiale che cantava alla luna” e “Quando gli elefanti piangono”; sua moglie, la pediatra tedesca Dott.ssa Leila Masson, autrice della guida “La salute dei bambini, dalla A alla Z”; la psicologa, studiosa di sciamanesimo, scrittrice e documentarista svizzera Selene Calloni Williams; il teologo italiano Vito Mancuso autore di molti saggi di grande successo tra i quali, i suoi ultimi, “Io Amo” e “Dio e il suo destino”. Protagonista sarà ovviamente pure il divertimento, per tutti ed in particolare per i bambini, con il contributo di numerosi artisti di strada tra i quali, la magnifica artista MaldiMar che sabato e domenica metterà in scena lo spettacolo “Immaginaria” insieme a lei, Valda “Venditrice di sogni e briciole di pane", il Bollaio Matto e Losnafire con fantastiche bolle giganti e scenografiche fiamme di fuoco. Il parco sarà anche popolato da esseri straordinari, come gli animali di carta della mostra TimeOut16 e gli Animali MUTANTI frutto dell'ingegno e della creatività di Lupan, artista di Mutonia appartenente al movimento Mutoid Waste Company che si esprimono utilizzando materiali di recupero.
Come da tradizione il Parma Etica Festival offrirà una salutare ed appetitosa educazione alimentare cruelty-free: informando sempre meglio il pubblico degli innumerevoli vantaggi, sia per la salute psicofisica dell’individuo che per il fragile equilibrio e la sostenibilità ambientale del prezioso pianeta che ci ospita, di una cultura alimentare etica, priva di carne e derivati animali. Così come da tradizione, la danza al Parma Etica Festival rimane protagonista: lezioni gratuite di tango offerte dall'Ass. Voglia di tango, laboratori di Danza Creativa secondo il metodo di Maria Fux e Corsi di Danze Etniche a cura dell'Ass. Balliamo sul Mondo (per adulti e bambini) con spettacolo domenicale "GIRA E DANZA IL MONDO". Una novità di quest'anno è invece lo spazio che Parma etica ASD regala ai bambini e allo sport. Il detto latino "Mens sana in corpore sano" racchiude una verità che ben si applica alle motivazioni che portano alla creazione del nostro festival, dove da sempre, i bambini e la loro cura sono di primaria importanza. Questo spazio dal titolo: “DIAMOCI UNA MOSSA”, sarà la giusta cornice per evidenziare quanto lo sport sia benefico sin dai primi anni di vita. Abbiamo infatti dedicato un'ampia area del Parco ad amichevoli di calcio, pallavolo e ginnastica artistica (trampolino) con la cooperazione della Polisportiva Coop nord Emilia. Per tutti i bambini che si iscrivono ai tornei sarà offerto un regalo “dolce e leggero”. Per iscriversi ai tornei scrivi una mail con nome, cognome ed età del bambino a parmaetica@live.com
PARMA ETICA FESTIVAL 9/10/11 GIUGNO 2017 La location del Festival rimane il bellissimo Parco Eridania di via Toscana a Parma, l’ingresso rimarrà rigorosamente gratuito. In caso di pioggia, il festival si svolgerà comunque, in quanto molte sue aree, come la sala conferenze o il grande ristorante, sono coperte. Ci teniamo a ricordare che siamo tutti volontari e abbiamo bisogno del tuo aiuto per costruire un mondo migliore, puoi sostenerci semplicemente con una donazione o lavorando come volontario nei tre giorni del festival. Scrivici per avere maggiori informazioni parmaetica@live.com ti aspettiamo.
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