Il numero estivo di VIVERE SOSTENIBILE a Parma e Piacenza

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COPIA OMAGGIO

BIO-ECO RIVISTA INDIPENDENTE

Supplemento di Vivere Sostenibile - Giugno 2017 - n. 40

ESTATE 2017

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EDITORIALE

DIVENTIAMO ERETICI E CORAGGIOSI, CONCEDIAMOCI LIBERTÀ E FELICITÀ! tempo di lettura:

di Silvano Ventura - direzione@viveresostenibile.net Grazie al lavoro che svolgo, incontro moltissime persone e, purtroppo, tante di queste sono tendenzialmente insoddisfatte e infelici. Spesso si tratta di “belle persone”, che fanno lavori interessanti, che hanno amici e una vita sociale e affettiva abbastanza gratificante, ma allora mi chiedo, perché non si sentono pienamente libere e felici? Forse è perché, tutti, cerchiamo nel posto sbagliato: fuori di noi stessi, invece che dentro. Questo accade perché è più facile dare la colpa della nostra insoddisfazione agli altri, all’ambiente, alla società, alla crisi, alla scarsità di denaro, ecc. E’ enormemente più facile e comodo, passare le nostre giornate lamentandoci e giudicando, ma questo non ci renderà né liberi, né felici. Felicità e libertà, sono una responsabilità personale di ognuno di noi! Uno dei temi di insoddisfazione che più spesso mi viene proposto, è la scarsità di denaro. Ma è vero che i soldi fanno la felicità? Penso che difficilmente si possa davvero sentirsi più liberi e realizzati, semplicemente guadagnando di più e spendendo di più. La sola disponibilità finanziaria, non può dare gioia e realizzazione, ma è il modo più semplice e “socialmente apprezzato”, per cercare la felicità e la libertà nel modo e nel posto sbagliato: fuori di noi. La “ruota del criceto”: lavora di più, per spendere di più in modo che la tua necessità di denaro ti costringa a lavorare ancora di più, è così “ipnotica” da farci spesso dimenticare la gabbia nella quale è inserita! Il racconto della mia esperienza personale che voglio condividere

Parma

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con voi, è quello della strada che personalmente sto percorrendo per cercare un senso nella mia vita, per cercare di essere pienamente libero e felice, condividendo queste gioie con le persone che mi circondano. Non è una strada facile, perché passa dalla piena e totale assunzione della responsabilità delle mie scelte e delle conseguenze che queste comportano, su di me, sulla mia vita e su quella delle persone che amo.

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Tuttavia credo sia necessario avere il coraggio di decisioni, a volte dolorose, che mi facciano crescere, evolvere a livello personale e spirituale. Non è facile e non esistono scorciatoie. O meglio, ne esistono tante! Ma che senso ha prendere una scorciatoia e perdersi così i panorami più belli e incantati della propria vita? Ognuno di noi ha il proprio destino e il proprio percorso verso la felicità. Riconoscere questo percorso è la prima responsabilità che dobbiamo accettare. Basta scuse e basta dare la responsabilità della nostra vita ad altri. La responsabilità è potere! Il potere di agire in prima persona sulla propria esistenza con scelte grandi e piccole, ogni giorno della nostra vita. Lo scopo ultimo della vita è quello di evolvere, di conoscere, di imparare, di restituire e condividere conoscenza, emozioni e ricchezza, alle persone che amiamo e all’ambiente che ci circonda. Scendere dalla ruota del criceto delle convenzioni sociali e aprire la gabbia della pigrizia personale e delle abitudini, assumendosi appieno la responsabilità del proprio cammino nel mondo e nella vita. Per me questo significa essere eretici e coraggiosi. Per me questa è la felicità!


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Parma e Piacenza

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ESTATE 2017

Riservato alle aziende, ai professionisti, alle associazioni e le cooperative che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell'ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali.

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Tutti i nostri siti sono su Redazione Nazionale Via F. Santi 4 - 40055 Castenaso (BO) Redazione Parma e Piacenza Via Viotti 12 - 43123 Parma Supplemento a Vivere Sostenibile Dicembre 2016 - n°34

che vogliono promuoversi utilizzando “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza

Cos’è “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? E’ un progetto divulgativo sui temi della sostenibilità economica, ambientale, sociale e culturale, che si sviluppa con un magazine mensile, un sito web, una newsletter agli iscritti al portale e una APP. A cosa serve “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? A fare incontrare domanda e offerta di prodotti e servizi eco-sostenibili. A informare un target attento e sensibile a questi temi su: novità, nuovi prodotti e servizi, eventi e iniziative di aziende, Enti e associazioni. A fare aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’urgenza di un cambiamento del paradigma di sviluppo e ad orientarne acquisti e comportamenti quotidiani, verso un modello basato su efficienza, decrescita, equità sociale ed economia collaborativa. Come viene distribuito “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Il magazine mensile stampato: nei negozi e ristoranti BIO, nelle cassette dei GAS, nelle sedi di associazioni, cooperative onlus, nei mercatini a km 0 e di agricoltori BIO, nelle feste/festival, fiere di salute, benessere, ecologia, BIO, ecc, nelle biblioteche comunali e di provincia, negli URP comunali, in molte attività (idraulici, pannelli solari, edilizia BIO, infissi, ecc) eco-sostenibili. COPIE medie mensili distribuite 8.000 Il magazine on-line: inviato in formato PDF direttamente agli iscritti al portale e agli iscritti alle associazioni aderenti all’iniziativa. Consultabile on-line, sul sito del portale e tramite FB. COPIE medie mensili consultate 20.000 Perché investire su “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Per raggiungere ed informare un target di persone sensibili e attente ai temi della sostenibilità, che orientano sempre più i loro stili di vita in modo coerente, attento e responsabile!

18% Italia

80% Prama, Piacenza e provincia

2% Estero

Per età: 22% over 60 48% 36-60

24% 21-35

3% 39% Imprenditori Disoccupati professionisti 13% Studenti

25% Dipendenti

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Capo Redazione Maddalena Nardi redazione@viveresostenibile.net

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Direttore Responsabile Silvano Ventura direzione@viveresostenibile.net

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Alessio Baschieri

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SPUNTI E NOVITÀ

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Parma e Piacenza

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ESTATE 2017

Voglio vivere così E’ di questi giorni la notizia di una nuova attesissima “diavoleria” tecnologica (ma non da me!), che sarà disponibile dal 2018 e che unirà la realtà virtuale con la realtà aumentata… In pratica chi lo vorrà potrà comprare (a caro costo dico io!) una sorta di schermo applicato a degli occhiali grazie al quale una stanza qualunque dove noi viviamo, composta magari da tavolo, computer e sedia, potrà essere da noi vissuta e addobbata (in questo mondo parallelo che risiede solo nei nostri occhiali) da quadri, fiori, cagnolini scodinzolanti. Perplessa, non posso dirmi altro che perplessa, nel sentire l’esperto informatico di turno che si eccita all’idea che “in questo ambiente che avremo creato, potremo aprire finestre galleggianti nell’aria con chat, messaggi email, etc…”. Mi chiedo cosa di tutto questo può renderci felici. Mi chiedo quanti, anche tra le persone che conosco, adoreranno passare il loro tempo (vera moneta rara dei nostri anni) chiusi in casa con dei paraocchi tecnologici che illudono la nostra mente di stare vivendo una vita artefatta, inodore e senza consistenza alcuna. Passeggio per la strada in questi giorni di primavera, in cui il sole sulla pelle è un piacere unico, in cui i fiori sugli alberi sono invasi da ronzanti api operaie che scatenano la loro essenza nell’aria, con un cielo azzurro dove perdersi seguendo la forma delle nuvole. E’ questa la realtà che voglio vivere, quella della vita che posso percorrere, annusare, toccare e in cui una risata può essere da richiamo per persone nuove da incontrare. Per davvero mi viene da scrivere, perché anche di incontri in questi tempi se ne fanno sempre più tramite uno schermo invece che guardandosi negli occhi o scambiandosi un abbraccio da cuore a cuore. E allora penso che una parte di mondo è fatta per distrarci, per portarci dentro uno schermo e lontano dal nostro essere uomini e donne nel mondo, in contatto con il nostro respiro o con il battito costante e rassicurante del nostro cuore. E’ nella vita reale che possiamo trovare la felicità: nei gesti di tutti i giorni, nello stupirci della estrema perfezione di un fiore o della maestosità di un albero in mezzo

tempo di lettura:

4 min

alla solita piazza; nell’incontro del nostro vicino di casa, nel canto di un merlo all’imbrunire, nella magia di una bolla di sapone. E allora facciamo attenzione alla vita che viviamo, come una meditazione vigile, portando la mente a seguire il tatto del nostro respiro, a cogliere il gusto della mela che, prendendoci tutto il tempo, potremo gustare in tutta la sua fragranza, perdendoci negli occhi del nostro amato, che non hanno fine! Così saremo presenti, così potremo dire di aver vissuto al meglio, così saremo sempre grati alla Vita e a tutte le opportunità che ci riserva, generosa e abbondante in ogni suo aspetto. Tutto questo è alla portata di ognuno di noi e non ha bisogno di altro che della nostra stessa intenzione.

ALIMENTAZINE CONSAPEVOLE

p. 4-5

BENESSERE CORPO E MENTE

p. 6-7

VACANZE ECO

p. 8-9

BAMBINO NATURALE

p. 10 p. 11-14

ECO ABITARE

p. 15

ESSERE VEGANI

p. 16

PRIMAVERA 2016

di Maddalena Nardi

SOMMARIO

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

p. 17-20

AGRI-CULTURA

p. 21

EVENTI

p. 22-23

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ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE ESTATE 2017

L’albero del Caffè: il gusto dell’etica

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di Alessio Baschieri Nelle orecchie ancora il suono della sveglia, negli occhi le prime luci del mattino, in bocca solo la voglia di caffè. Siedo, in attesa del gorgoglìo della moka. E penso. Fa la differenza che questo caffè non sia stato prodotto da una grande industria ma curato da un piccolo artigiano? E fa la differenza che non sia stato comprato scorrendo il dito sul catalogo di un grossista, ma con una stretta di mano con il produttore, a casa sua, che sia in Africa, Asia o Americhe? E che differenza fa se chi lo ha tostato e chi lo ha coltivato hanno seduto, fianco a fianco, stanchi per la giornata di lavoro passata insieme, ad ascoltare la pioggia che cadeva sul tetto di lamiera, bevendo caffè caldo e parlando. Confrontandosi e confortandosi. E assieme abbiano guardato l’alba del giorno seguente crescere da dietro le montagne, sperando che il sole splendesse per tutta la giornata? E se ancora, insieme, tostatore e coltivatore, hanno guardato un’altra alba, quella di Bologna, preparandosi a tostare quello stesso caffè? Magari non per tutti fa la differenza, ma per me sì. E già il solo suono della moka mi sembra diverso, quasi un canto. E allora vorrei che quel caffè che è stato tanto seguito ed amato, non sia lavorato da macchine automatiche mosse dalla legge del massimo profitto, ma che sia curato da mani sapienti, rispettandone i tempi e la ricchezza degli aromi. E magari non in una fabbrica che se ne sta indifferente del territorio a cui dovrebbe appartenere, ma in una

Gelateria la Pilotta di Elena Iaccarino

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Caffè biologici e da progetti di cooperazione, preparati in piantagione a fianco dei piccoli produttori nei paesi d'origine e tostati artigianalmente in forno a pietra refrattaria.

Per una tazzina che abbia il gusto e il profumo dell'etica. realtà aperta che collabora con le associazioni e le persone protagoniste della nostra decrescita.Vorrei che un po’ della forza e del profumo di quei chicchi fosse strumento per riscaldare il cuore di persone che dalla vita hanno avuto qualche difficoltà in più. Come se la torrefazione fosse un’isola dove fermarsi un poco a tirare il fiato e riprendere le forze e la voglia di ripartire. Così verso il caffè dalla moka alla tazzina, la mia tazzina, quella che mi scalda le labbra ogni mattina. Ed il profumo si spande e sa di cioccolato. Ecco, L’albero del Caffè è tutto questo: un’idea di Buono che si fa concreta con ogni scelta quotidiana. Noi crediamo che chi sceglie un prodotto Biologico ed Etico merita che sia anche buonissimo. E noi, il caffè, lo facciamo Buonissimo.

tempo di lettura:

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A tutti piace che il proprio gelato sia cremoso e che ogni gusto si distingua per quello che deve veramente essere. In un’epoca dove tutto sembra essersi uniformato c’è una gelateria molto poco convenzionale, dal 2006 con sede in via Garibaldi (di fronte al piazzale della Pace) a Parma, la Gelateria la Pilotta, che si muove con ottimi risultati nel campo delle fibre vegetali... La struttura di questo gelato è data infatti dalle fibre. Kuzu, Maranta e Baobab sono alcune di quelle che vengono utilizzate. Al resto ci pensa la mano appassionata di una maestra gelatiera “unconventional”. Il risultato è un gelato privo di grassi idrogenati e di aromi di sintesi. Un gelato artigianale, ricco di vitamine e antiossidanti.Un’ampia selezione di gusti, dalle frutte nostrane a quelle tropicali, alle creme classiche a quelle ricche di variegature golose, il vegano e il senza zucchero. La cosa più difficile una volta entrati sarà scegliere! Il vero punto forte è stato eliminare le basi semilavorate e unire gli ingredienti naturali che dà la terra, alla cremosità e al gusto di un gelato che non ti stanca mai. Lo staff è lo stesso di sempre, preparato e incline al rispetto delle esigenze nutrizionali di ognuno. Per tutte le altre informazioni puoi seguire Gelateria la Pilotta su Facebook, su Instagram e su Google+, oltre che sul portale Trip Advisor, dove clienti di ogni parte hanno lasciato un commento sull’esperienza avuta in gelateria. A presto, con un gelato in mano!

Via dei Carpini 3/a, Anzola dell'Emilia, Bologna

A Parma il bio si trova al Punto Verde a cura della Redazione

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Sono trascorsi trent’anni da quando “il Punto Verde” di Via Costituente, 35, in pieno Oltretorrente di Parma ha aperto la propria attività segnalandosi come uno dei primissimi centri di alimentazione biologica della città... Erano anni in cui il biologico, il macrobiotico e il vegetariano, non solo non erano conosciuti, ma erano guardati con una punta di sarcasmo e di diffidenza. Furono la tenacia e la convinzione che spinsero Giorgia e Giorgio a tener duro nei primi difficili anni, spinti dal proposito di rompere quello zoccolo duro di ignoranza mista a pregiudizio. Le levataccie ogni mattina per recarsi dall’agricoltore ad acquistare prodotti biologici certificati ha poi gratificato Giorgia e Giorgio grazie anche ad un aumento della coscienza collettiva oltre ad una maggior educazione alimentare diffusa. Il Punto Verde diventava quindi un centro di riferimento di tutti coloro che volevano consumare e conoscere prodotti biologici e biodinamici certificati. Grazie anche alla serietà e competenza dei loro fondatori, in questo centro possiamo trovare la disponibilità nel consigliare il prodotto che meglio si addice alle singole esigenze. Per Giorgia è stata una scelta di vita nata dalla consapevolezza che tutto non ruota intorno all’uomo, ma che anch’egli fa parte di un ecosistema che va rispettato, conservato e amato. Il prodotto Biologico è un prodotto “Vitale” e non contaminato da agenti chimici e pratiche di conservazione contro natura Oggi al Punto Verde troviamo dai semplicI cereali in chicchi a pasti completi compresi di dolce, vino, frutta e verdura anche a Km 0 con la certezza che tutti sia sano e naturale, in una parola biologico. Il Punto Verde è il negozio bio certificato ICEA. Giorgia vi aspetta dal lunedì al sabato: 8.30 - 13.00 e 15.30 - 19.30 in Via Costituente, 35 – Parma. Parcheggio riservato.


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A Parma la cucina per vivere meglio tempo di lettura:

Colorata, buona, bio, sana e regala il buonumore. Si definisce così la cucina dell’ECOgastronomia vegetariana e vegana MANGIA LA FOGLIA bio. Una “cucina per vivere meglio”. All’inizio di Strada Nino Bixio 17/A, a 5 minuti a piedi da Piazza Garibaldi e dal Parco Ducale, “Mangia la foglia bio” propone solo ingredienti bio, freschi, possibilmente locali, scelti ogni giorno tra quelli di stagione e c’è spesso qualche suggerimento di piatti privi di glutine. Le ricette sono quelle semplici, che puntano a ricaricare corpo e spirito e appagano la voglia di buono. In particolare il tofu al naturale o alle erbe, preparati dalla cuoca Lorenza Allari. Il menù cambia ogni giorno, ma il team tutto al femminile che sta in cucina fa il possibile per avere sempre pronti i grandi classici di “Mangia la foglia bio”, come riso basmati con verdure e crema di

carote e zenzero, tortino di miglio, seitan con porri e mandorle, burger di lenticchie rosse, biscotti del buonumore, cheese cake al cioccolato. Anche il pane e le focacce vengono preparate direttamente in gastronomia. A “Mangia la foglia bio” si imparano nuove ricette, durante i corsi di cucina naturale, tenuti da Patrizia Ziveri. Qualche esempio? La cucina detox; come cucinare proteine vegetali; pan per focaccia; cucina sana in 30 minuti, ecc. Freschi e salutari anche i “Succhi” con frutta e verdura, preparati all’istante con l’estrattore.

Benessere e alimentazione: Humus Bio Bakery Bistrot Un luogo in cui fermarsi e stare bene

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di Barbara Ghidini Fermarsi in un locale accogliente ed armonioso, progettato secondo i principi del Feng Shui. Per assaporare una colazione naturale, uno spuntino di metà mattina, una pausa pranzo equilibrata ed appetitosa, una merenda sana o un aperitivo bio. O per acquistare pane con farine selezionate e di grani antichi, focacce e pizza da gustare la sera a casa. E stare bene grazie ai prodotti alimentari e alle proposte gastronomiche a base di ingredienti selezionati, biologici, naturali, a km 0. Questo è Humus Bio Bakery Bistrot, un forno, caffetteria e cucina aperto da poco a Parma in via Capelluti, traversa di via Gramsci a due passi dal padiglione Maternità e dall’Ospedale dei Bambini dell’Ospedale Maggiore. Perché scegliere prodotti del territorio, biologici e naturali? Perché il nostro benessere dipende prima di tutto da quello che mangiamo. Sempre più spesso oggi consumiamo fuori casa i due pasti principali della giornata: la colazione ed il pranzo. Sono i pasti principali per l’apporto energetico che devono fornire al nostro organismo per affrontare gli impegni quotidiani. Spesso li consumiamo in fretta, o li saltiamo del tutto. E mangiamo quello che ci capita, senza consapevolezza. E’ invece di fondamentale importanza concederci una, anche breve, sosta per prenderci cura di noi stessi. Tutti i giorni. Avendo attenzione anche per l’a­spetto qualitativo degli alimenti. La dietetica cinese afferma che “la vita si alimenta con la vita”. Quanta vitalità può esserci in un alimento che ha affrontato un lungo viaggio prima di arrivare sulla nostra tavola? Per questo è

Si può mangiare qualcosa dentro al locale, arredato con mobili eco oppure portarselo a casa, in ufficio o dove si vuole. A richiesta c’è anche la consegna che viene svolta in bicicletta da Andrea Saccon, detto La Sajetta. A “Mangia la foglia bio” si può anche chiedere di cucinare per un evento speciale, come: matrimonio, compleanno, laurea e altre occasioni importanti. Perché se viene data un’impronta green all’evento si viene ricordati come una persona speciale e attenta al bene dell’umanità.

Per informazioni: Mangia la foglia bio Strada Nino Bixio 17/A – 43125 Parma Tel. 0521282249 info@mangialafogliabio.com - www.mangialafogliabio.com

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Per informazioni: HUMUS BIO BAKERY BISTROT Via Rolando de Capelluti 6/A-Parma Tel. 0521.992303 info@humusfood.bio - www.humusfood.bio www.facebook.com/humusbiobakerybistrot consigliato consumare prodotti freschi e del territorio, meglio ancora se biologici o comunque con ingredienti naturali e selezionati. I prodotti da agricoltura biologica sono infatti ottenuti senza l’utilizzo di sostanze esterne pericolose per la salute di uomo e ambiente, come fertilizzanti e insetticidi, e con modalità agricole che rispettano i diritti degli animali e dei cicli naturali. L’offerta gastronomica di Humus spazia dalla tradizione all’innovazione, con proposte di piatti legati alle stagioni e con una particolare attenzione ai cibi vegan. Tra questi, dolci come i croissants vegan ai farri antichi e lievito madre o la crostata al farro integrale e marmellata di mele, primi piatti come l’insalata di lenticchie e albicocche, il riso venere con carciofi saltati e lime, la millefoglie di piadina con hummus e verdure; oppure la pizza ed il pane, tutto senza sostanze di origine animale. E per l’estate, tante insalate, frullati, estratti di frutta e verdura ed acque aromatiche rinfrescanti, per vivere con gioia e benessere ogni momento della stagione più energetica dell’anno.

Jaki Cafe: dove il bio è di casa di Maddalena Nardi

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Nella Cucina Naturale, Sapori antichi e Saperi moderni, si incontrano, si riconoscono, si combinano, si mescolano, si accostano per gusto, per colore, per contrasto creando sempre armonia e soddisfazione. “Ciò avviene – ci raccontano Chiara e Francesco, i fondatori di Jaki Caffè - in natura così come nella nostra cucina. I sapori antichi ci sono sempre stati, la Terra ce li dona; con i saperi moderni li abbiamo recuperati e valorizzati.Abbiamo imparato il rispetto del ciclo delle stagioni e delle colture. Abbiamo imparato ad aspettare i ritmi e i tempi di prodotti che troviamo vicino a noi.Abbiamo capito la ricchezza della diversità e delle varietà, l’importanza delle tecniche di preparazione e di cottura per mantenere tutte le proprietà e il gusto degli ingredienti. Nella preparazione dei nostri piatti utilizziamo materie prime di provenienza, biologica, di stagione e locali.” Cibo come cura per il corpo e l’anima, ma anche gioia per i sensi, piatti profumati e colorati, dal sapore ricco di sfumature. Ad ispirare Chiara e Francesco è il desiderio di far conoscere altri modi per cucinare in modo sano, la voglia di promuovere un’alimentazione che rispetti i cicli stagionali e l’integrità dei prodotti della terra, con l’uso di prodotti coltivati in modo biologico, valorizzando le preziose realtà contadine locali. Jaki Caffè: un luogo luminoso, dove assaporare cibo autentico e allegro, una vera sorgente di energia vitale.

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BENESSERE CORPO E MENTE ESTATE 2017

Noccioli di albicocca: una sorpresa per la pelle secca

Di solito buttiamo una delle parti più importanti dell’albicocca: i noccioli spremuti a freddo hanno delle ottime proprietà cosmetiche soprattutto per le pelli delicate tempo di lettura

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L’olio di noccioli di albicocca è idratante, nutriente, antiossidante e protettivo, sono queste le sue principali qualità cosmetiche. Ottenuto dalla spremitura a freddo dei noccioli dei frutti della pianta, contiene vitamine A ed E considerate responsabili della bellezza e della elasticità della pelle, acido oleico e linoleico (acidi grassi essenziali), e fitosteroli. L’albicocco, Prunus armeniaca, è un albero da frutto della famiglia delle rosacee; originario della Cina, è giunto in Europa dall’Armenia durante l’Impero romano. L’olio di noccioli di albicocca viene utilizzato nella cosmesi naturale principalmente perché ha delle proprietà protettive ed emollienti: è capace di stimolare la produzione di sebo nelle pelli secche e delicate. Inoltre idrata a fondo la pelle e combatte i radicali liberi, ha quindi un’azione elasticizzante, che serve a prevenire rughe e smagliature. I fitosteroli aiutano la pelle anche a proteggersi dai raggi UV. Come se non bastasse, l’olio di albicocca ha un effetto calmante sulla cute infiammata o irritata, aiuta a ridurne lo stress e può essere usato come struccante naturale. L’olio è molto delicato, si assorbe rapidamente e non unge. Mescolandolo con oli essenziali o creme, è possibile ottenere anche cosmetici per la cura completa del corpo e per massaggi drenanti profondi. Molto valido per fare impacchi e maschere, rende morbidi e lucenti i capelli: si unisce l’olio di albicocca all’olio di lino, si applica sui capelli leggermente inumiditi prima di fare lo shampoo, si lascia agire dai 20 ai 30 minuti. Questo rimedio naturale è adatto a chi ha i capelli sfibrati e spenti. L’olio di colore giallo tenue, dal sapore dolce simile a quello delle mandorle, è molto buono da usare anche come alimento. In commercio esistono diversi marchi che commercializzano olio di semi di albicocca biologico spremuto a freddo.

I sei esercizi di Rudolf Steiner di Giovanna Visentini - gio.visentini@libero.it

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Premetto che non sono né buddista né antroposofa, ma nel mio cammino sono stati fondamentali sia gli insegnamenti di Gautama il Budda sia quelli di Rudolf Steiner. Ultimamente un mio insegnante ha presentato nell’ambito di una sua lezione i sei esercizi di Steiner e questo mi ha motivata a riproporli nel mio gruppo di lavoro. Con piacere e gratitudine li passo anche in questo articolo con la speranza che vi possano essere utili nel cammino evolutivo che state percorrendo.

Questi esercizi hanno come finalità l’apertura del 4° chakra nonché la conquista degli stati Alfa. Ogni esercizio si esegue tutti i giorni per un mese. 1°mese/1°esercizio: scegliere un oggetto possibilmente banale (un bicchiere, uno spillo ecc.) da cambiare ogni giorno e per 10 minuti concentrare l’attenzione su di esso. Se la mente tende a divagare riportare gentilmente l’attenzione sullo stesso. Facilita l’esercizio giocare con l’oggetto, quindi toccarlo, odorarlo... Questo esercizio ci aiuta a sviluppare la capacità di stare nel qui ed ora e a imparare ad innamorarci di ciò che facciamo. 2°mese/2°esercizio: fare qualcosa di NON-NECESSARIO e ‘DIVERSO’ da ciò che si fa abitualmente, se si riesce più o meno la stessa ora, per la durata di almeno 10 minuti. Per esempio si può ascoltare una canzone che non si è mai sentita o fare una strada che non abbiamo mai fatto, si può spostare l’orologio nell’altro braccio o scrivere con la sinistra se si è destrorsi ecc. Questo ci aiuta a capire che possiamo sempre portare nuova linfa, nuovo ossigeno nella nostra vita, nelle nostre attività, nei nostri rapporti. 3°mese/3°esercizio: evitare gli eccessi emozionali sia positivi che negativi. Ciò che ci fa perdere la CENTRATURA è da considerarsi non funzionale.Ad esempio se qualcuno ci fa perdere la calma usare il Respiro, uscire dalla stanza, bere un bicchiere d’acqua ecc. Questo esercizio ci fa acquisire la giusta distanza osservativa e ci permette di non essere agiti dalle Emozioni Reattive.

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Dal 3° mese si tratta non tanto di fare esercizi quanto di effettuare un cambio di atteggiamenti. 4°mese/4°esercizio: contemplare situazioni che sembrano insopportabili e sforzarsi di trovare elementi di perfezione senza ‘se’ e senza ‘ma’. Questo esercizio è illustrato egregiamente dal seguente famoso apologo: “Un giorno Gesù mentre passeggia con i suoi discepoli incontra la carogna imputridita di un cane. Gli apostoli si allontanano disgustati, ma presto si accorgono che Gesù non è più con loro. Alcuni tornano indietro a cercarlo e lo trovano estasiato davanti alla carogna del cane, allibiti lo chiamano e Gesù uscendo da un stato contemplativo esclama: Che denti meravigliosi aveva questo cane!” Questo esercizio risveglia la Coscienza Cristica che coglie aspetti di perfezione ovunque. 5°mese/5°esercizio: sforzarsi di vivere le cose come se le affrontassimo per la prima volta e cercare di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non si era notato. Questo esercizio ci porta a capire come l’assenza di pregiudizi permetta di sperimentare nuove cose ed emozioni anche in ciò che pensiamo di conoscere benissimo e che diamo per scontato. 6°mese/6°esercizio: applicare tutti e cinque gli esercizi nella vita quotidiana. Senza programmare nulla si cerchi di applicare l’atteggiamento più adatto, a seconda delle circostanze in cui ci veniamo a trovare. In questo modo si crea una “risonanza armonica tra il mondo interiore dell’Anima ed il mondo sensibile”. Secondo il mio insegnante questi 5 esercizi Steineriani + uno, possono considerarsi un Corso completo di Autoiniziazione. Anch’io ritengo che questi sei esercizi uniti alla meditazione ‘Vipassana’ (‘Mindfulness’ nella versione occidentale), rappresentino un Modello di riferimento completo per chiunque voglia intraprendere un percorso evolutivo di crescita interiore e consapevolezza. Per approfondire il pensiero di Rudolf Steiner, si veda il libro: “La filosofia della libertà” editrice antroposofica Milano. Per i sei esercizi, si veda: “L’iniziazione” di Rudolf Steiner editrice antroposofica Milano.


BENESSERE CORPO E MENTE ESTATE 2017

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Riequilibrio armonico della colonna vertebrale di Claudia Bondi - info@reikiparma.com Con il Riequilibrio Armonico l’operatore, tramite la canalizzazione dell’Energia Universale e senza contatto, attiva nella persona un’autoguarigione che porterà il riequilibrio dell’intero corpo fisico in tutti i suoi aspetti: osseo, muscolare, emotivo, ecc. Di solito IMMEDIATAMENTE, PALESEMENTE E SOTTO GLI OCCHI IL CORPO SI RIALLINEA, le gambe diventano della stessa lunghezza; si recuperano i centimetri “persi” in altezza; le spalle e le scapole diventano simmetriche, la scoliosi il più delle volte sparisce, i dolori iniziano a scomparire, ma soprattutto chi ne trae maggior benessere è lo stato psico-emotivo. Nonostante i meravigliosi risultati ottenuti da questo metodo, ci è sembrato giusto inserire le parole “di solito”, “generalmente”, “il più delle volte” innanzitutto per umiltà, ma anche perché a nostro avviso NESSUN Guaritore Spirituale dovrebbe formulare promesse di guarigione, proprio perché si opera al di là della logica e della razionalità. La forza dello Spirito è incalcolabile: può portare a poco, ma può anche portare fino a dove la scienza non è ancora arrivata! Importante! Il Guaritore Spirituale non è né un medico, né un naturopata e NON sostiene di esserlo; realizza il suo compito

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esclusivamente grazie alla forza dello Spirito e dell’Energia Universale. Pertanto NON formula promesse di guarigione e NON effettua diagnosi; NON consiglia di sospendere cure mediche o terapie prescritte dai Medici. Il lavoro del Medico è essenziale! esistono però altri aspetti molto importanti che vanno al di là della scienza, grazie ai quali, in sinergia con la medicina, è possibile raggiungere un vero benessere! Il Riallineamento viene guidato da Claudia Bondi e Rafael Lucas Minari presso REIKI PARMA.COM, Via Bandi 6/1(laterale di via Spezia) Parma. Saremo presenti al Parma Etica Festival (9, 10 e 11 giugno 2017 – Parco Eridania, Parma) e presso il nostro Stand si svolgeranno conferenze di mezz’oretta di presentazione del seguito dagli Allineamenti delle persone che vorranno riceverlo. Le Conferenze si terranno tutti i giorni del festival ai seguenti orari: 10,30; 15,00; 18,00 e 21,00.

Farmacia Natura Farmacia Natura è nata a Parma negli ultimi giorni di marzo del 2014, da un’idea della direzione di farmacia Ponte Dattaro, una farmacia di Parma da molti anni impegnata nella divulgazione dell’etica bio e vegan e del rispetto dell’ambiente. Il progetto, non a caso avviato nella prima farmacia dell’Emilia-Romagna accreditata VeganOK, era quello di avvicinare il maggior numero possibile di ragazze al mondo della cosmesi naturale, offrendo a tutte un’alternativa di qualità, a prezzi accessibili, ai marchi della profumeria low-cost, ma spesso anche low-quality, presenti sul mercato e largamente

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diffusi fra le giovanissime. Il successo è stato immediato e superiore alle più rosee attese, consentendo subito di estendere il target ad un’utenza estesa, non limitata alle giovani generazioni. Ora Farmacia Natura è un’azienda indipendente, di consolidata reputazione, presente sul web con un marchio conosciuto e stimato. Le aziende trattate sono ormai una sessantina e gli articoli oltre cinquemila, consegnati giornalmente attraverso due corrieri che raggiungono rapidamente ogni punto della penisola e delle isole nazionali.

Dipendenti con Elisa di Oprima natural al SANA

Clienti ad un evento della Farmacia Natura

Il backoffice è nelle mani di due giovani professioniste, Marta e Ramona, anch’esse ben note ai frequentatori del bioweb e dotate di una notevole esperienza nel mondo della cosmesi naturale e dell’integrazione alimentare. Il sito è raggiungibile all’indirizzo www.farmacianatura.it, al quale è presente il catalogo degli articoli disponibili per la spedizione, ma anche per il ritiro diretto presso farmacia Ponte Dattaro, giornalmente rifornita da Farmacia Natura. Come in tutte le avventure di questo genere, l’entusiasmo dei protagonisti è stato essenziale non solo nel generare, ma anche nel sostenere le attività dell’impresa, che oggi può vantare una clientela diffusa capillarmente in tutto il territorio italiano e che rappresenta l’incentivo per le nuove sfide che attendono Farmacia Natura nell’anno corrente ed in quelli a venire. Per un’azienda giovane, la cui struttura è sostenuta da personale giovane, il successo è tutto nella considerazione di una clientela che manifesta a propria volta un entusiasmo crescente, nel nome di un commercio solidale che cresca insieme al mondo che Farmacia Natura vuole continuare a rappresentare, com’è stato dal giorno della sua nascita.


VACANZE ECO

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Sito per approfondire: www.gecotravels.com ESTATE 2017

Come viaggiare in modo ecologico e (quasi) gratis di Eliana Lazzareschi Belloni, autrice del primo dei libri di Vivere Sostenibile: “La sostenibile leggerezza del viaggio” Viaggiare in modo ecologico è diventata una scelta responsabile negli ultimi anni. Ormai dovremmo essere tutti consapevoli che qualsiasi nostro atteggiamento, o abitudine, influisce in maniera profonda sull’ecosistema che ci circonda. Che poi ci siano persone che fingano che ciò non sia vero o che nella nostra quotidianità non possiamo fare la differenza, è un altro paio di maniche. Sono convinta che ognuno di noi debba dare sempre, in qualsiasi circostanza, il proprio contributo. Gli esempi trascinano. Per questo ho deciso di raccogliere in questo post, alcune tipologie di vacanze e viaggi green che ho realizzato in prima persona e altri che devo ancora sperimentare. Tutti hanno una peculiarità in comune: la natura. È per me indispensabile sentirmi intimamente connessa alle energie che ci circondano e rallentare i ritmi quando viaggio. Spesso ci ritroviamo a fantasticare sui nostri futuri viaggi dopo aver ascoltato il reportage dell’ultima vacanza di un nostro amico o collega, dopo aver guardato delle foto su internet o aver visto dei video. Poi ci destiamo e scacciamo quelle ‘fantasticherie’, lasciandoci nuovamente assorbire dalla nostra noiosa routine, perché convinti che per viaggiare servano un sacco di soldi. È vero, ma dipende molto dallo stile di viaggio per cui si decide di optare. Di seguito ho selezionato 5 soluzioni sostenibili, sia a livello ambientale che economico. • Baratto Ogni anno a metà novembre, si svolge la Settimana del Baratto dei bed and breakfast. Il meccanismo è semplice e partecipare è gratuito: ti basta collegarti al sito, scegliere dal menù la località nella regione che desideri visitare e consultare la lista dei desideri dei gestori delle strutture turistico ricettive che aderiscono all’iniziativa. Puoi anche inserire una proposta nel sistema e attendere che il gestore, se interessato, ti contatti. Le richieste sono variegate e vanno da oggetti da riciclare, a prodotti biologici di produzione propria; dalle traduzioni del sito in lingua straniera a servizi di grafica o realizzazione del sito; dalle opere di manutenzione e ristrutturazioni, Progetto3:Layout 1 16/02/17 14:17 all’aiuto Pagina 1in giardino.

Insomma, è un’ottima soluzione per mettere al servizio di altri le proprie competenze in cambio di un soggiorno gratuito all’insegna del riciclo e dei prodotti biologici. www.settimanadelbaratto.it Volontariato ambientale Quello del volontariato ambientale fornisce un’ottima soluzione per viaggiare in modo ecologico. Questi progetti hanno lo scopo di coinvolgere giovani, e non solo, in azioni di ripristino, tutela e valorizzazione dell’ambiente, in Italia o all’estero. È un’esperienza formativa eccitante per chi desidera mettersi in gioco, viaggiare in maniera sostenibile e stare a contatto con persone che hanno compiuto la stessa scelta di dare il proprio contributo per la salvaguardia di un territorio. Consulta periodicamente il sito che ho linkato di seguito, si trovano spesso degli ottimi progetti con soggiorni all’estero. Il viaggio di andata e ritorno al paese ospitante è spesato al 100%. Meglio di così? www.scambieuropei.info Ottimi progetti vengono organizzati anche da organizzazioni come Legambiente,WWF ecc. • Wwoof L’acronimo sta per World Wide Opportunities on Organic Farms. Questa organizzazione mette in contatto fattorie biologiche e viaggiatori interessati ad approfondire l’agricoltura biologica. Le fattorie offrono vitto e alloggio in cambio di un aiuto di 4-5 ore al giorno. Le attività variano in base alla fattoria ospitante.

ConCorso FotograFiCo ViVErE sostEniBiLE

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È una soluzione che permette di poter partecipare attivamente a uno stile di vita ecologico e di approfondire alcuni aspetti dell’agricoltura, come la permacultura ecc. L’esperienza di vivere in una fattoria ti consentirà di avvicinarti e assaporare l’essenza di una vite semplice, fatta di ritmi scanditi lentamente dalle stagioni, dalla terra, dalle piante e dagli animali. Alcune di queste fattorie sono disponibili ad ospitare famiglie intere. Per partecipare bisogna iscriversi al sito della nazione che si intende visitare e acquistare la tessera (la quota varia da paese a paese). Dopodiché sarà possibile accedere alla lista delle fattorie da consultare e contattare. www.wwoof.it • Campo vacanza Durante l’estate, alcune associazioni propongono campi settimanali di turismo responsabile. Lo scopo di questo tipo di soggiorno, che si discosta nettamente dal modello di vacanza tradizionale, è quello di compiere un viaggio interiore alla scoperta dei 5 elementi che indirizzerà gli ospiti verso uno stile di vita più sostenibile, in sinergia con il loro benessere psico-fisico. L’ospite può decidere se soggiornare in tenda o in un bungalow di legno, completamente immerso nella cornice naturale dei paesaggi che lo circonderanno. I campi includono un palinsesto di attività, come cucina macrobiotica, locale e naturale; laboratori didattici per i bambini e attività olistiche per gli adulti. Disponibili percorsi sensoriali e artistici con lezioni di yoga, musicoterapia, pratiche di respirazione e massaggi rigeneranti. • Warm showers Il Warm Showers è la comunità delle ‘docce calde’, un network internazionale simile alcouchsurfing. Registrandosi al sito, infatti, si accede a una piattaforma che promuove lo scambio di ospitalità, in questo caso rivolto ai cicloturisti. Se vi piace viaggiare su ‘due ruote’ e vi alletta l’idea di interfacciarvi con persone del luogo, non dovete far altro che registrarvi sul sito e inviare un messaggio al vostro potenziale ospite, richiedendo la disponibilità di un letto, una stanza o di un giardino dove poter montare la vostra tenda. Disponibile anche un’app con mappa interattiva da consultare direttamente on the road. https://it.warmshowers.org.

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2017, il CAMMINO di VIVERE SOSTENIBILE e della TRANSIZIONE

La VIA FRANCIGENA, scavallando dalla pianura al mare sulle orme degli antichi pellegrini, in cerca di un mondo nuovo

Da domenica 25 giugno al 29 giugno 2017 da Berceto (PR) a Sarzana (SP)

Nel 2017 “Vivere Sostenibile” compie 2 anni! Per festeggiare abbiamo deciso di coinvolgerVi con un concorso* fotografico a tema:

“Fotografa la sostenibilità!” • Caratteristiche delle foto: non inferiori a 1600 X 1066 dpi • Le foto dovranno essere inviate entro il 31 dicembre 2017 a: vs@viveresostenibile.net con oggetto: concorso “fotografa la sostenibilità” • La foto inviata, dovrà riportare nel corpo dell’e-mail nome, cognome e recapiti.

*

• Le foto verranno scelte dalla Redazione tenendo conto dell’attinenza al tema “fotografa la sostenibilità”. • Le foto scelte saranno associate agli articoli dei Redattori di “Vivere Sostenibile” ed utilizzate unicamente per il magazine (versione cartacea e pdf on line).

Tappa 1 domenica 25 Si raggiunge Berceto, sulle colline parmensi in bus (n.90) da Fornovo (dove si può arrivare in macchina o in treno). Da qui attorno alle 12, parte la prima tappa del cammino che in realtà è solo la metà della tappa n.21 della Via Francigena. In circa 10 km di cammino si raggiunge il Passo della Cisa, dove si potrà mangiare e dormire all’ostello della Cisa.

Tappa 4 mercoledì 28 Da Villafranca in Lunigiana ad Aulla. Km 15 circa. La seconda Metà della Tappa n. 23 della Via Francigena. Tappa 5 giovedì 29 Da Aulla a Sarzana. Km 16, Tappa n. 24 della Via Francigena. Da qui, sarà possibile raggiugere le 5 Terre in bus/treno oppure tornare a casa (treno fino a Fornovo).

Quota pro capite: Tappa 2 lunedì 26 Dal Passo della Cisa a Pontremoli. Km 22, Tappa n. 22 210 euro + 15 di l’iscrizione all’Associazione Italiana della Via Francigena. Purtroppo non ci sono punti inter- Comunità Sostenibili con copertura assicurativa. medi. È la tappa più lunga, ma dovrebbe essere com- La quota comprende: 4 pernottamenti in stanze multiple pensata dalla bellezza dei luoghi. e 4 cene in locali caratteristici. La quota non comprende: trasporti, colazioni e pranzi a carico di ognuno. Tappa 3 martedì 27 Numero massimo di iscritti: 12. Da Pontremoli a Villafranca in Lunigiana. Km 17. Pre-adesioni con email completa di nome, cognome e Metà della Tappa n. 23 della Via Francigena. numero di tel. a info@viveresostenibile.net Giugno2017. 2017 entro il 713Aprile

• Il partecipante al concorso vedrà la propria foto con il nome dell’autore stampata nelle pagine di “Vivere Sostenibile”.

Il concorso non prevede nessun premio se non la sola pubblicazione su Vivere Sostenibile della foto con il nome dell’autore. La scelta delle foto sarà fatta a insindacabile giudizio dalla Redazione di Vivere Sostenibile e pubblicata con il nome dell’autore che sarà indicato nella e-mail.

Tel. per info: 335/7187453 - https://viveresostenibile.wordpress.com


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A Bellaria il Villa Claudia: Eco Vegan Hotel tempo 1di lettura 4 min 15:09 Vivere_Sostenibile_95x120_Maggio-2017 copia.pdf 10/05/17

di Maddalena Nardi La famiglia Gradara, proprietaria del Villa Claudia, sempre attenta e sensibile all’ambiente, da tempo ha annoverato l’Hotel tra gli alberghi ecologici di Legambiente e di Green Tourism con l’obiettivo di ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e favorire vacanze più consapevoli e di qualità a tutti i propri ospiti. L’Hotel Villa Claudia, 3 stelle con certificazione Etica VeganOK, si trova direttamente sul mare, in posizione tranquilla e di grande prestigio, non lontano dal centro di Bellaria (RN). Dispone di tutti i comfort, tra cui parcheggio privato e Wi-Fi gratuiti. Animazione dei Guardiamondo (www.riscoprilanatura.it) per i bambini. Le camere sono spaziose, tutte climatizzate, alcune godono di un’incantevole vista sul mare. Che siate Vegetariani o Vegani vi sarete sicuramente trovati in difficoltà nella scelta di ristoranti o strutture vacanziere che possano offrire qualcosa di più dei soli contorni. L’Hotel Villa Claudia, oltre alla propria offerta di prodotti biologici fin dalla ricca colazione, propone un ricchissimo buffet di verdure fresche km0, oltre a menu specificiVegetariani eVegani che vanno dalla piadina senza strutto, realizzata con olio alle tante varianti nella preparazione di cereali e legumi quali farro, lenticchie, fagioli, ceci, seitan, tofu e tempeh. E chi ha detto che non si possono preparare dolci senza latte e uova? Con ingredienti come frutta fresca, semi di cioccolato, tofu, sciroppo di riso, zucchero di canna, patate e latte di soia è possibile creare buonissimi dolci vegan! Finalmente, anche in vacanza, potrete mangiare bene e sano, senza crudeltà per il mondo animale e in modo biologico. Una scelta responsabile per una Vacanza sostenibile. Per i vostri bambini il personale di cucina è a disposizione per pappine e menu adatti a loro: ogni giorno potrete avere il brodo vegetale con verdure fresche destinato ai piccoli ospiti.

L’hotel effettua una minuziosa raccolta differenziata, ha adottato sistemi di risparmio energetico (come lampadine al led) e idrico ed è inoltre dotato di pannelli solari per la produzione di elettricità. Inoltre l’albergo utilizza in gran parte detersivi ecologici, mette a disposizione degli ospiti biciclette e diffonde informazioni su eventi, monumenti e zone di interesse artistico, naturale e storico. Eventi su temi riguardanti l’alimentazione sana sono organizzati anche all’interno dell’hotel stesso. Dal 2001, per merito del Villa Claudia e degli altri albergatori sensibili alla difesa dell’ambiente, Bellaria si contraddistingue per aver brillantemente attuato e sviluppato tutti gli obiettivi che stanno alla base del Decalogo di Legambiente Turismo. Ideale per non perdere le sane abitudini anche in vacanza! Al Villa Claudia anche i nostri amici a 4 zampe sono accettati e ben coccolati. C

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Per informazioni Hotel Villa Claudia di Pietro Giordano Gradara & C. S.a.s.

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Via Bolzano, 16 – 47814 Bellaria-Igea Marina (RN) Tel. e Fax. 0541/345066 - www.hotelvillaclaudia.it

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Il 2017 è l’anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo tempo di lettura:

Le nazioni Unite hanno dichiarato il 2017 Anno Europeo del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo. Questa decisione avviene 50 anni dopo le celebrazioni dell’Anno Internazionale del Turismo - Passaporto di Pace (1967) e quindici anni dopo l’Anno Internazionale dell’Ecoturismo (2002). Con l’aiuto della The World Tourism Organization (UNWTO), ovvero l’agenzia del turismo delle Nazioni Unite, durante l’anno si cercherà di migliorare la consapevolezza da parte di governi, aziende e turisti sul loro ruolo nel rendere il turismo un mezzo per un cambiamento in positivo. Lo #IY2017 promuoverà il ruolo del turismo nelle seguenti aree:

ECO NOTIZIE DEL TERRITORIO

Inaugurato il nuovo tratto di pista ciclabile sul torrente Baganza a Parma tempo di lettura:

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Lo scorso aprile è stato inaugurato a Parma il nuovo tratto della pista ciclabile adiacente al torrente Baganza. Si tratta di un’opera inserita in un intervento, progettato e diretto dai tecnici della sede di Parma del Servizio Area Affluenti Po, finanziato per un importo di 530.000 euro, con i fondi dell’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile N. 202 del 2014 e finalizzato al miglioramento delle arginature in destra e sinistra idrografica del torrente Baganza nel tratto urbano di Parma. Questo tratto di pista ciclabile corre in adiacenza al torrente Baganza e collega il Ponte dei Carrettieri con il Ponte della Navetta, di prossima realizzazione. E’ simmetrica, rispetto all’alveo del fiume, alla pista ciclabile inaugurata qualche mese fa che corre dal ponte dei Carrettieri a via Navetta, sull’altro lato del torrente. Le opere fanno parte del finanziamento complessivo di oltre 3 milioni di euro che la Regione Emilia-Romagna ha impegnato per migliorare in via di urgenza l’officiosità idraulica del Torrente Baganza nel tratto urbano di Parma, che troverà nella realizzazione della cassa di espansione, in corso di progettazione da parte di AIPO, il suo completamento. Fonte: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it

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• Crescita economica inclusiva e sostenibile • Occupazione, accoglienza e riduzione della povertà • Efficienza delle risorse, protezione dell’ambiente e cambiamento climatico • Valori culturali, diversità e tradizione • Comprensione reciproca, pace e sicurezza Il 2017 rappresenta un’opportunità per esplorare e sottolineare il potenziale del turismo come vettore in grado di trasformare il mondo in un luogo di benessere e prosperità per tutti. Essendo il turismo un settore socio economico del nostro tempo, il turismo può stimolare una crescita economica, opportunità di lavoro e di sviluppo, aiutando milioni di persone ad uscire dalla povertà. Il turismo può contribuire a sostenere l’uguaglianza, preservare l’ecosistema e la biodiversità, proteggere il patrimonio naturale e culturale. Il turismo può altresì favorire il dialogo interculturale ed essere un vettore di pace. Il concetto di turismo sostenibile è stato introdotto nel 1988, circa un anno dopo la definizione di sviluppo sostenibile, dall’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto); indica un modo di viaggiare rispettoso del pianeta, che non altera l’ambiente – naturale, sociale e artistico – e non ostacola lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. Si tratta in pratica di un tipo di turismo non distruttivo, con un impatto ambientale basso e che punta a favorire le economie più in difficoltà. La definizione si oppone a quella di turismo di massa, che non tiene conto delle specificità dei territori, è invasivo e non favorisce di certo lo sviluppo economico, sociale e ambientale dei paesi più poveri. Fonte: www.tourism4development2017.org

Itinerari cicloturistici per le vacanze ecosostenibili, salutari edeconomiche di Sara Bisulli

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La bicicletta è un mezzo totalmente ecosostenibile e a costo zero che permette di muoversi liberamente praticamente ovunque e di osservare il paesaggio in completo relax. Sono sempre di più le persone che scelgono di spostarsi in bici alla scoperta dell’Italia o di altri Paesi europei. L’Italia offre moltissime possibilità per i cicloturisti, oltre a vantare paesaggi unici al mondo. Utilissimo è il sito PisteCiclabili.com, che condivide oltre 5000 itinerari ciclistici segnalati dagli utenti, suddividendo le piste ciclabili italiane per regione, provincia e persino per comune. Tra quelli segnalati sul sito, la Lombardia vanta il maggior numero di itinerari cicloturistici (oltre 1300 segnalati), seguita da Toscana,Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. In cima alla top ten degli itinerari più visitati, spicca la famosissima Ciclabile della Pusteria, la San Candido-Lienz, che con i suoi 41 km si estende fino all’Austria su strade asfaltate immerse nel verde in un paesaggio mozzafiato, perfettamente praticabili anche dai bambini. E per chi è preoccupato dal ritorno, si può tornare tranquillamente anche in treno, con bici al seguito. Spostandoci nel Nord Europa, uno dei Paesi più ospitali per i cicloturisti è sicuramente l’Olanda, che vanta una vera e propria cultura della bicicletta. Dotata di lunghe piste ciclabili che permettono di spostarsi da una località all’altra, o di trasportare praticamente ovunque il proprio mezzo a due ruote sugli efficienti treni e metro che collegano le città, il Paese dei tulipani è perfettamente visitabile da cima a fondo su due ruote. Sempre restando nell’Europa del Nord, troviamo la Danimarca: il Paese green per eccellenza, dove la maggior parte della popolazione si sposta in bicicletta, è la meta ideale per i cicloturisti, con piste ciclabili perfettamente segnalate che si estendono per moltissimi chilometri nella splendida natura incontaminata danese. Più vicino a noi, è da tenere in considerazione sicuramente la Slovenia, in particolare, Lubiana. La Capitale, infatti, è piccola, ricca di parchi, come lo splendido Parco Tivoli, e di ottime piste ciclabili. Incredibile ma vero, sono molte le persone che si spostano persino in skateboard e sui pattini per andare al lavoro. Molto importante è pianificare il tragitto prima di partire, dotandosi delle attrezzature necessarie e di mappe stradali dettagliate, e scegliere capi di vestiario adeguati ed equipaggiamento specifico, soprattutto in previsione di itinerari più lunghi o impegnativi.


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BAMBINO NATURALE

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MassaggiAMOli tempo di lettura:

di Belinda Pagano “Ah, Belinda, sono in seria crisi... La bimba non va proprio di corpo, giuro! E le ho davvero provate tutte: ho provato a modificare la mia alimentazione, ho provato anche con le perette eh. Ma nulla... e piange la piccolina...” “Hai provato a massaggiarla?” “Ho provato a fare cosa?” “A massaggiarla... a massaggiarle la pancia” E fu così che Sofia si liberò come un fiume in piena. A volte basta poco, davvero poco, per sbrogliare alcune situazioni che ad un neogenitore paiono indistricabili. Il confronto con altre mamme è la prima e, lasciatemelo dire, fondamentale fonte di risoluzione dei problemi (quasi tutte le mamme che conoscerete, infatti, hanno passato o stanno passando i problemi da voi vissuti). Questi dialoghi possono portare all’apertura di strade inesplorate. Io mi sono resa conto, ad esempio, che molte mie amiche non conoscevano il massaggio neonatale, un vero toccasana per i bambini che, se fatto correttamente, porta benefici evidenti pressoché immediati. Verrebbe da chiedersi: perché massaggiare un bambino così piccolo? Beh innanzi tutto per dare al bambino, attraverso il tocco materno, la coscienza del proprio corpo e poi per far rilassare lui e sì, anche voi. Perché se vostro figlio piange come un disperato per le coliche, voi vi esaurite e sarà utile e rilassante anche per voi alleviare il suo dolore, lenire il suo pianto

e diminuire lo stress che vi accomuna. Oppure perché se vostro figlio fatica ad addormentarsi o si sveglia duecento volte a notte, porterà benefici ad entrambi riuscire a conciliargli più velocemente il sonno. Ma il beneficio del rilassamento è solo uno dei tanti giovamenti che si può ricavare da questa pratica:

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stitichezza, tensioni muscolari, stimolazione del sistema circolatorio, alleviamento del disagio da dentizione... Se poi ci si aggiunge che il massaggio favorisce ancora di più il legame fra neonato e mamma o papà, allora perché no? Nel mondo frenetico di oggi puoi trovare tutto dappertutto per cui volendo ci si può documentare su internet, online infatti si trovano video di tutti i tipi anche su questo argomento. Tuttavia, in questo caso, io lo sconsiglio per svariati motivi, il più rilevante dei quali sicuramente è che per trarre il massimo beneficio occorre saper fare il massaggio nel modo corretto e dunque impararlo nel modo corretto. Inoltre ci sono casi in cui è meglio non praticare il massaggio, come ad esempio nel caso di febbre del neonato. Conclusione? Come diceva Lord Chesterfield: “Qualsiasi cosa vale la pena fare, vale la pena farla bene” e seguire un corso apposta è una delle strade percorribili più facili e sicure.

Centri estivi immersi nella tranquillità della natura tempo di lettura:

di Federica Cerro Già da 3 anni la scuola ad indirizzo Steiner Waldorf di Fidenza (PR) offre un aiuto ai genitori che lavorano durante l’estate proponendo un centro estivo in linea con la propria pedagogia: dopo un anno di lavoro i bambini si potranno rilassare all’aria aperta, all’ombra di grandi alberi, giocare liberamente e fare qualche attività per rendere la giornata stimolante e gradevole. Lana filata o cardata, cotone, creta o plastilina naturale, legno sono alcuni dei materiali che verranno utilizzati in piccoli laboratori creativi; avventurose passeggiate nel bosco e nei campi e quando il sole sarà troppo caldo giochi con l’acqua. Per capire il clima che si vive nel centro estivo facciamo un passo indietro nell’anno scolastico e cerchiamo di capire cosa vivono i bambini all’interno di una scuola Waldorf. Da genitori ci saremo chiesti più volte cosa vogliamo dalla scuola in cui mandiamo i nostri figli e avremo fatto di sicuro un elenco di priorità. Proviamo a fare un passo indietro nella nostra vita e a ritornare a quando avevamo 6 anni: si avvicina il

primo girono di scuola, siamo emozionati: come vorremmo che fosse? Di sicuro vorremmo giocare tanto, correre, arrampicarci sugli alberi, stare tanto all’aperto e avere il tempo di confidarci con i nostri amici. Nel frattempo però sentiamo che alcune domande fanno capolino nella nostra testa: vorremmo vedere il punto preciso dove nasce il fiume nel quale abbiamo giocato durante l’estate in montagna, vorremmo sapere dove vanno le stelle che abbiamo visto cadere nelle notti di agosto, vorremmo sapere come si costruisce una barchetta in grado di stare a galla. Quando si entra in una scuola Waldorf solitamente si rimane colpiti dall’ambiente: colori pastello alle pareti, tanto legno e materiali naturali, sculture in creta, cartine geografiche disegnate a mano, porta flauti colorati realizzati a maglia dai bambini: non si può fare a meno di pensare che a 6 anni ci sarebbe piaciuto entrare in una scuola così! Dietro tutta questa cura, sicuramente accattivante per il bambino, c’è in realtà uno studio molto approfondito, ogni singolo dettaglio porta con sé un significato sacro e profondo. Rudolf Steiner ha elaborato una pedagogia partendo proprio da un’attenta analisi dell’essere umano: ha considerato la sua evoluzione nel corso della storia, il grado di maturità raggiunto e le necessità di cui abbisogna per evolversi ulteriormente. Le scuo-

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le Waldorf presentano un approccio verso l’apprendimento che tende a rispondere fondamentalmente ad un obbiettivo: educare il bambino affinché diventi un adulto sano, responsabile, capace di riconoscere i propri talenti e di lavorare sulle proprie debolezze, così da poter vivere una vita serena e felice, affrontando con coraggio e determinazione le difficoltà che inevitabilmente si presentano. Per questa ragione durante il primo settennio, all’asilo, i bambini trascorrono le loro giornate seguendo ritmi ben precisi, questo infonde profonda sicurezza, e possono giocare liberamente con teli, mattoncini di legno grezzo, tavoli e sedie per creare ogni giorno uno scenario diverso e dare spazio alla creatività e alla fantasia: con gli stessi oggetti un giorno creano una carrozza che porta il principe al castello, un altro giorno un’astronave che va nello spazio! Nel secondo settennio, invece, momento in cui il bambino sviluppa il proprio sentire, le nozioni scolastiche vengono portate attraverso l’arte: le emozioni così aiuteranno a interiorizzare profondamente i concetti (per capire quant’è lungo un chilometro lo si percorre a piedi, le tabelline si studiano attraverso esercizi ritmici di canto, e così via): l’obbiettivo di un maestro Waldorf è di insegnare ai propri alunni ad imparare dalla vita stessa.

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Prorogato il Modulo ECO a Parma: ha superato i 300 eventi con associazioni locali e cittadini tempo di lettura:

di Antonio Rancati Il Modulo ECO di Piazzale della Pace doveva essere smontato il 28 febbraio, poi il 31 marzo, ora l’amministrazione ha concesso altro tempo visto il successo dell’iniziativa di Manifattura Urbana. La casetta del futuro verrà poi però spostata nel Parco di via Mordacci dove ad attenderlo c’è una nuova vita al servizio del quartiere Crocetta. L’associazione infatti lo donerà ai cittadini per essere utilizzato come centro civico ma continuerà la propria funzione di sensibilizzazione e didattica sui temi della sostenibilità. La struttura, realizzata dagli architetti volontari di Manifattura Urbana, è costata 0 all’amministrazione perché il progetto prevedeva la raccolta fondi e donazioni da parte di tantissime aziende di Parma ma non solo. Queste hanno fornito i materiali rimarcando la loro attenzione ai temi ambiente e politiche green. Col Patrocinio del Comune di Parma, della Regione Emilia Romagna ma anche Legambiente, WWF e moltissimi altri, ha nel tempo avvicinato nuove associazioni, artisti, politici, scrittori, giornalisti, professionisti nel campo del green, architetti e non solo. Il Modulo ECO si è dimostrato quindi un esempio di come siano possibili le sinergie e come sia vivo l’interesse per le pratiche virtuose e Parma si colloca così, ancora una volta, un Comune virtuoso anche grazie ai suoi cittadini e le sue associazioni. Mentre scriviamo al Modulo ci sono stati appuntamenti ed eventi tutti i giorni a quasi tutte le ore. Più di 250 appuntamenti con un obiettivo finale oltre i 300 e di superare la soglia dei 10.000 persone che l’hanno visitato anche da fuori Parma o fuori Italia. Sono diversi gli stranieri che sono venuti in piazzale della Pace ad ammirare un esempio di sostenibilità edilizia che fa invidia a molti. Il progetto ha ricevuto diversi riconoscimenti accademici e internazionali. “Progettazione e analisi energetica di un padiglione temporaneo – Confronto tra analisi in regime dinamico e stazionario del progetto Modulo Eco”: è questo il titolo della tesi di Mauro Fiorentino, laureato in architettura all’Università di Parma premiato con una delle cinque borse di studio BigMat. La costruzione ha ricevuto due importanti certificazioni dall’associazione per l’energia e lo

sviluppo sostenibile, Casa Clima: certificato Gold per il non inquinamento nell’ambiente e Nature per i materiali prevalentemente naturali utilizzati. Anche Arca, l’ente certificatore specifico per le case in legno, dopo due ispezioni ha rilasciato il suo attestato. Nel marzo dell’anno scorso il progetto era stato presentato a Roma ricevendo il premio “CETRI EDUCATIONAL AWARDS 2016” in Senato alla presenza del Presidente Pietro Grasso. Alla cerimonia venne premiata la classe 5^C dell’istituto per geometri Rondani di Parma che insieme al professore dell’istituto Ferdinando Demaria

6 min

avevano partecipato allo studio. Nel giugno del 2016, a presentare il progetto a Macerata, al Convegno Internazionale, esito della Call “RIABITARE LA TERRA”, organizzata dall’associazione Internazionale Città della Terra Cruda era stato invece Francesco Fulvi, uno dei “padri” del modulo. Del Modulo ECO se ne è parlato anche al Seminario: “Acustica ed Energetica legislazione e nuovi adempimenti” organizzato da AssForm a Firenze. A settembre 2016 grande onore al seminario tecnico: “Riqualificare il costruito, progettare e gestire un futuro di qualità targato CasaClima” Organizzato da Organizzata da AESS Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena, Bioecolab e Laboratorio di Domotica. Ma il Modulo ECO è approdato anche in Polonia durante il Convegno Internazionale: “Technological innovation and sustainable development in architecture and costruction” grazie alla presentazione di Giacomo Tibaldi che ha anche svolto la sua tesi di laurea in ingegneria edile/architettura a Bologna sul modulo. Anche a Milano, all’EXPO della Fiera Edilizia, il modulo ha trovato spazio nel reparto dedicato all’uso del legno. Qui l’architetto Elisabetta Quaranta ha illustrato l’idea di autocostruzione in gran parte in legno e materiali sostenibili. Lo scorso 1 aprile è stato presentato anche alla Leopolda di Firenze per il MAT2017 in collaborazione con CETRI-TIRES e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. A parlare del Modulo il professor Malcevschi: ricercatore, professore e delegato del Rettore dell’Università di Parma per la sostenibilità in Ateneo. Erano presenti 20 istituti scolastici e più di 1500 studenti di 4^ e 5^ superiore. E per il futuro? A guardare con interesse il progetto Modulo ECO non c’è solo chi è attento e sensibile ai temi della sostenibilità ambientale ma anche chi vorrebbe usarlo per risolvere un problema altrettanto delicato come l’emergenza abitativa e l’accoglienza profughi. A contattare i creatori del modulo anche l’associazione CIAC che vorrebbe usare l’autocostruzione come progetto sociale di inclusione per gli immigrati che arrivano in Italia e risolvere così in parte anche il problema del reperimento di spazi e locali per l’accoglienza.

Gli abiti larghi… le abitazioni di Sarah Gracci, Presidente di A.R.I.A. familiare (Associazione Rete Italiana Autocostruzione) Prendiamo coscienza: siamo sconnessi. Siamo staccati da quello che il nostro sentire più profondo ci racconta. Sovraccaricati di informazioni, non lasciamo la possibilità di chiederci: ma IO dove e come voglio che sia il luogo dove dormo, mangio, vivo? Le periferie urbane non rispondono certo a bisogni di benessere e comfort. Rispondono a pure necessità di costruire da parte di un’impresa edile. C’è da ammettere che abbiamo sbagliato strada. Abbiamo pensato che fosse normale creare distese di monoculture edilizie senza valutare il luogo, l’esposizione, la capacità di auto sussistere e soprattutto quanto profondo sarebbe stato il nostro passo mentre poggiavamo il piede su quel terreno. Distese di asfalto e cemento che possono sopravvivere solo con immissioni di erbicidi, pesticidi, concimi chimici, continui interventi su sistemi innaturali energivori. Qui una pianta nasce e cresce povera e malata, come i nostri corpi allergici e bisognosi di cure fin da piccoli. Gli “abiti più larghi”, le abitazioni, stanno rispecchiando la pazzia della nostra vita, attaccata ad un rubinetto da cui sgorga liquido nero, ormai gocciolante. Il petrolio ha fatto raggiungere livelli di benessere ad una parte dell’umanità mai conosciuti finora. Ubriacati di questi effluvi

abbiamo perso il buon senso che fino a cent’anni fa impregnava il nostro agire, rispettoso dei ritmi ciclici della natura. Anti-

tempo di lettura

3 min

chi saperi, tecniche e materiali locali, soppiantati dal veloce “già pronto” dell’industria edilizia per non chiederti com’è fatto e, a caratteri invisibili: “così diventi eternamente dipendente da noi”. La civiltà del consumo ha ben predisposto tutto, dagli alimenti ai rimedi, tutto comprabile. Abbiamo sbagliato strada. Ma localmente possiamo essere motore di cambiamento. Le periferie urbane non vanno ristrutturate! Non devono proprio esistere periferie, tanto meno quelle che degradandosi diventano squallidi ammassi di spazzatura. Servono concreti progetti di demolizione e di realizzazione di nuovi modi di abitare e vivere. I materiali vanno trovati intorno, e presi nel processo di vita naturale, che poi, il tempo se ne riapproprierà, senza danneggiare dove è nato. Le nuove tecnologie e scoperte scientifiche permettono di usare in modo più efficiente le risorse e al contempo possiamo permetterci di aumentare i livelli di comfort proprio grazie ad un uso sapiente anche dei prodotti che arrivano da scarti dei processi agricoli. Un Homo Sapiens considera ogni aspetto che produce la sua azione e, consapevole di essersi comportato da cellula sconnessa dall’Organismo Gaia, pone rimedio e torna indietro a curare le ferite che le ha causato.


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La rubrica di Renata

Coltiviamo il nostro cibo di Renata Balducci, Presidente di Associazione Vegani Italiani Onlus L’estate è arrivata e con essa la grande quantità di frutta e verdura fresche e saporite che in questi mesi vedremo invadere le nostre case. Pomodori, zucchine, melanzane di tutte le varietà, meloni, pesche, angurie e chi più ne ha, più ne metta. Questa è sicuramente la stagione durante la quale preferiamo consumare tutti questi alimenti soprattutto a crudo, molti sono però gli scarti che inevitabilmente il cibo porta con sé. La buona notizia è che, in un mondo in cui la raccolta differenziata e il riciclo fanno sempre di più parte delle nostre abitudini, è possibile riutilizzare tutto ciò che non ci serve più di frutta e verdura. La passione per il giardinaggio è qualcosa che noi italiani portiamo dentro, grazie al clima favorevole che ci ritroviamo ad avere nel nostro paese, e gli orti sul balcone non sono più realtà così isolate. Il piacere di piantare un seme, far crescere una piantina e raccoglierne i frutti maturi è ineguagliabile. La grande soddisfazione di preparare piatti a tutti gli effetti a chilometro zero, sani e ricchi di sapore è una bella sensazione. Non è importante possedere un grande terreno per coltivare le nostre piante, se dedicheremo loro un po’ di tempo e amore cresceranno anche in balcone. Lasciando loro l’accesso al sole, il riparo dal vento, innaffiandole e aggiungendo il concime alla terra nella quale cresceranno, le aiuteremo a rinforzarsi.

cui probabilmente siete già in possesso a casa. Internet in questi casi è di grandissimo aiuto e di tutorial sul come costruire la vostra compostiera da balcone, ne esistono a decine.

Il compost, ovvero il miglior nutriente per le nostre piante, lo possiamo ottenere nel giro di poco più di un paio di mesi, grazie agli scarti organici della cucina, come bucce e scarti di frutta e verdura, fondi di caffè e tè, pane raffermo, oppure fiori appassiti, erba, foglie, ramaglie, cenere ecc.

Tre piccoli accorgimenti: è assolutamente sconsigliato buttare alimenti di origine animale all’interno del compost, nota forse superflua per una rubrica dedicata al mondo vegan, ma è meglio ricordarlo a chi non è vegan o vive con un’altra persona onnivora; ricordarsi di posizionare la compostiera a riparo dal sole cocente e dal gelo; ricordarsi di dosare bene le parti secche e quelle umide, cercando di alternarle.

Se avete tempo e passione, costruire una compostiera fai-da-te per il vostro balcone non sarà difficile, vi costerà pochissimo e vi permetterà di riutilizzare dei materiali di

Riutilizzare ciò che altrimenti finirebbe nella spazzatura è l’ideale per chi non sopporta lo spreco.


Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

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1 network di editori indipendenti 9 edizioni carta e on line 19 province 1 milione di lettori

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Marinaleda: il paese dell’utopia realizzata, che ha battuto la crisi e la disoccupazione Sorprese e conferme nel viaggio alla scoperta del piccolo “pueblo” andaluso, che ha

saputo fare della pace e del lavoro condiviso la propria bandiera e la propria realtà di Silvano Ventura e Maddalena Nardi Nella strada da Siviglia a qui, il paesaggio di colline basse coperte di olivi e di campi di grano ancora verdissimi, puntellato di bianche “fazendas”, su uno sfondo di un cielo azzurro intenso, ci è sembrato un dipinto. La strada taglia perfettamente in due parti l’abitato composto di piccole case bianche, rese abbacinanti dal sole di questo bel pomeriggio di primavera. Il cartello all’entrata del piccolo paese, non lascia dubbi: siamo arrivati a Marinaleda! A portarci qui, è stata la curiosità di venire ad ascoltare le voci delle persone che vivono in questa comunità che, anche in Italia, ha richiamato tanto interesse dopo che è stato rilanciato sui social un blog nato da un servizio televisivo trasmesso da Repubblica TV. Il piccolo pueblo, perfettamente in pianura, si sviluppa ai lati della strada principale e questa è la prima sorpresa. Dov’è il paese arroccato in cima alla collina delle immagini che circolano on line e che io stesso ho condiviso sul mio profilo fb prima di venire qui? Dove sono il monastero, il castello e la chiesa ritratti in quella foto? Facendo vedere la foto in questione a qualche passante, sveliamo presto il mistero. Il paese ritratto, è Estepa, a 12 km da qui, sulle prime colline che si vedono all’orizzonte. Parcheggiamo e proseguiamo a piedi. Nell’aria un dolce profumo di zagare ci accompagna. Sulle pareti di molti edifici, murales colorati inneggiano alla pace, alla libertà e alle conquiste sociali. Sulla facciata del grande centro sportivo, troneggia una gigantografia di Che Guevara. Alcuni anziani, seduti al fresco degli alberi del viale principale, commentano pigramente il passaggio delle moto guidate spericolatamente dagli adolescenti del luogo. Oggi è sabato e il piccolo parco giochi è pieno di bambini festosi e di genitori intenti a chiacchierare. Fuori da un piccolo centro ricreativo, incontriamo alcuni lavoratori e con loro iniziamo a parlare. Il Sindaco, Juan Manuel Sanchez Gordillo, all’inizio degli anni ‘80, capeggiò una mobilitazione con lo scopo di ridistribuire le terre ai cittadini. Questo portò, dopo qualche anno, alla cessione di un fondo agricolo di 1.200 ettari di proprietà di un nobile locale, all’Ayuntamiento (il Municipio) di Marinaleda. Prada, Juan e altri lavoratori, ci spiegano che la cooperativa che fu costituita, si occupa oggi del lavoro nei campi e dell’industria della trasformazione dei prodotti agricoli raccolti oltre che della loro commercializzazione nel mercato spagnolo e internazionale, in particolare in alcune zone dell’America latina.

Tempo di lettura 9 min.

Sulla strada per Marinaleda

‘Estepa. La finta foto di Marinaleda che gira sul web

“Nei nostri campi, ci dicono, dove abbiamo appena finito la raccolta delle fave che ha impegnato nelle ultime settimane oltre 200 lavoratori, coltiviamo anche peperoni, carciofi, legumi, olive e altro ancora. Quello che non viene commercializzato fresco, viene trasformato e conservato nell’industria di proprietà della nostra cooperativa.” La cooperativa è la principale azienda del paese, garantendo lavoro, dignità e reddito, a oltre il 70% della popolazione attiva. Per il resto, esistono piccole aziende produttive o commerciali, prevalentemente a gestione familiare. Tutto questo porta la disoccupazione praticamente a zero, contro il 30% circa della media nazionale! Il modello sociale applicato nella vostra comunità chiediamo - è quello della solidarietà e della collaborazione. Al lato pratico, nella vita di tutti i giorni, questo cosa significa? “Il salario è uguale per tutti - ci dicono - e ammonta a circa 50 euro al giorno, circa 1.100 euro al mese. Chi lavora nei campi è impegnato 6 ore al giorno, in fabbrica 8. Se, per qualche ragione, il raccolto non va bene, si lavora di meno, si guadagna meno, ma si continua a lavorare tutti.” Nella vostra comunità, per costruire un sistema economico e sociale che sta di fatto garantendo la convivenza e la dignità economica dell’intera popolazione e che vi ha permesso di superare indenni la crisi economica provocata nel 2008 dallo scoppio della bolla finanziaria immobiliare negli USA e propagatasi in tutto il mondo con effetti devastanti, vi siete ispirati agli ideali del socialismo storico. E’ un modello che ha fallito almeno quanto quello capitalistico. Voi cosa avete di speciale per farlo funzionare? “Nel simbolo del nostro paese, sulla nostra bandiera tricolore (n.d.r. Bianco, rosso e verde), si legge: Marinaleda, un’utopia verso la pace. Ecco, credo che la risposta sia lì. Certi valori come la pace, la solidarietà tra le persone e l’aiuto reciproco, la dignità e il rispetto, l’impegno verso la comunità, non hanno bandiere politiche. Si tratta di valori che possono essere condivisi da tutti.” E qui, amici miei, quasi mi commuovo! Ma per passare dalle “belle parole ai fatti”, come realizzate concretamente aiuto reciproco, rispetto e impegno verso la comunità? Ad esempio sul web gira voce che qui bastano 15 euro al mese per avere casa. Come funziona quest’altra “follia”? “Il Comune cede gratuitamente il terreno e i progetti. I fondi li mette il Governo Andaluso a tasso zero e vengono gestiti direttamente dal municipio, evitando di passare per banche e finanziarie che applicherebbero interessi.

Insieme ai lavoratori della cooperativa

Al Sana di Bologna abbiamo presentato i nuovi prodotti della linea EcoNano Green. Sei una farmacia, erborista o negozio bio? Richiedici la campionatura gratuita di tutti i prodotti nel fantastico formato show product!

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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione Continua da pag. 17

La quota mensile da versare per l’acquisto la decidono in assemblea gli stessi cittadini autocostruttori. Infine il cittadino deve mettere a disposizione il proprio lavoro, magari in compagnia di parenti ed amici volenterosi, per auto costruirsi l’abitazione dove andrà a risiedere. In questo modo, negli ultimi anni, abbiamo costruito oltre 300 abitazioni!”

Murales

Le case di comunità

Ma è vero che avete abolito anche la Polizia locale e che i politici non percepiscono nulla per il loro impegno amministrativo? “Tutto vero! La Polizia locale era un costo per le casse del Comune e con quei fondi si possono fare altre cose per il bene dei cittadini. Stessa cosa vale per gli stipendi dei nostri amministratori. La politica qui è vissuta, da chi decide di farla, come impegno verso la nostra comunità.” A questo punto, sono senza parole! Forse questa è “l’isola che non c’è”, o forse è un sogno e ora mi sveglierò...

volontà e generosità. Ad esempio a tutti noi tocca, a rotazione, la manutenzione e la pulizia degli spazi pubblici e delle scuole. Il vincolo di solidarietà tra noi è molto forte. Sappiamo che dobbiamo aiutare gli altri e gli altri ci aiuteranno quando saremo noi ad avere bisogno.”

In lettura davanti alla casa del Pueblo

Vi prego amici, ditemi qualcosa che non va, qualcosa che non funziona... “Marinaleda è un esempio di un modello totalmente alternativo a quello globalizzato, ma non è facile vivere qui. Ci vuole una visione diversa e ci vuole molta buona

Lo stemma della città

Ciao, sono il nano Ecolo! Sono parecchio simpatico, non tanto alto (dato che sono un nano!), in sovrappeso, ma pieno di fascino e con un’alta stima di me stesso! Sono un ficcanaso, ambientalista, anarchico e credo in un mondo migliore. Per questo non credo ai telegiornali, agli integralismi di ogni tipo e a volte mi diverto a scoprire le fake news sui social. Adoro chi fa il proprio lavoro con passione e mette cuore, testa e mani nel realizzare quello in cui crede. Venite con me e insieme incontreremo persone e luoghi non scontati! www.nanoecolo.it

Murales

Marinaleda, a chi come noi sogna un diverso modello di comunità basato sulla condivisione delle risorse, il rispetto per l’uomo e per l’ambiente e la giustizia sociale, appare come un’utopia realizzata. Credete sia possibile replicarla anche in Italia, o preferite che ci trasferiamo tutti qui da voi? “Il nostro modello è replicabile ovunque; basta una reale volontà politica di farlo. E, almeno per oggi, è un piacere avervi qui con noi.” L’intervista ai nostri nuovi amici è finita, ma c’è ancora il tempo per una freschissima cerveza e una tapas a base di carciofi sott’olio. Di Marinaleda, naturalmente!


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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

Fermati, vivi… insieme ai tuoi amici animali Intervista al veterinario olistico Pietro Venezia La casa editrice Macro si occupa da oltre 30 anni del benessere olistico della persona. Da qualche anno abbiamo allargato il nostro raggio d’azione anche al mondo animale, creando la collana Qua la Zampa, in collaborazione con l’Associazione Armonie Animali (per informazioni www.armonieanimali.com), di cui fanno parte veterinari olistici che hanno scelto di avere un approccio non convenzionale alla cura dei loro pazienti a 4 zampe. Tra questi medici veterinari, nonché autore di libri e co-redattore insieme al collega Stefano Cattinelli della collana Qua la Zampa, c’è Pietro Venezia. Sulla nostra consueta panchina gialla del Fermati, Vivi gli abbiamo fatto qualche domanda specifica in occasione dell’uscita del libro Il Manuale completo sulla salute del cane e del gatto di cui ha curato la prefazione. Cosa ne pensi dei vaccini sugli animali? I punti fondamentali sui vaccini riguardano il quando, quanto e perché. Quando un animale viene allattato dalla madre o quando il suo sistema immunitario non è ancora pronto a ricevere una stimolazione imponente come quella generata da vaccini penta o esavalenti, il rischio è quello di indebolire o ammalare, alcune volte irreparabilmente, l’organismo invece di aiutarlo a vivere meglio. I veterinari di Armonie Animali hanno scelto la via della titolazione anticorpale, ossia si testa l’animale valutando il livello di anticorpi generati dal suo sistema immunitario, se il livello di anticorpi presenti nel sangue è tale da proteggerlo contro una determinata malattia, leptospirosi ad esempio, non si vaccina, se invece il livello di anticorpi è basso si vaccina solamente per quella specifica patologia per la quale il suo sistema immunitario non ha sistemi di difesa adeguati (per approfondimenti si consiglia il libro Vaccini, danni e bugie, Macro Edizioni).

Libri&C. VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE:

OTTIMO

L’Orologio della Natura Autore: Peter Wohlleben Editore: Macro Edizioni Pagine: 192 – prezzo di Copertina: 12,90 €

Torniamo a leggere la natura: i fiori che si chiudono annunciandoci la pioggia, i fringuelli che cinguettando in modo diverso all’arrivo di un temporale; scopriamo cosa rivelano gli anelli dei chicchi di grandine… e tanto altro ancora, all’interno di questo bel libro in cui Peter Wohlleben ci invita a educare i sensi per percepire i segnali del vento, delle nuvole, delle piante, di tutto il creato. “Quando andiamo in giro con tutti i sensi attivati - scrive l’autore - la natura ci è più che mai vicina, e l’antico legame fra noi e il nostro ambiente può essere riallacciato”. Siamo così disabituati a stare sulla terra da esseri viventi che abbiamo perduto molte delle facoltà che i nostri antenati avevano per vivere in contatto con il tutto: dalla lettura della posizione del sole per capire l’ora del giorno, alla conoscenza dei venti e delle stelle, della reattività degli animali e delle piante, barometri eccezionali. Fuori dalla porta di casa nostra, avvengono migliaia di piccoli e grandi fenomeni, belli e affascinanti, quasi magici, dobbiamo solo tornare ad imparare a percepirli.

Cosa significa esattamente “convivenza inappropriata” con i nostri amici a 4 zampe? Decidere di convivere una parte della nostra vita con un animale, un cane ad esempio, significa iniziare una relazione con un essere senziente per molti anni a venire, anche 15-20 anni, quindi è una grande responsabilità. L’inizio di questa relazione comporterà degli inevitabili cambiamenti nella nostra vita, sia sotto l’aspetto emozionale che sotto l’aspetto pratico. Dovrò cambiare i miei orari, dovrò uscire di casa anche se fa freddo o piove, svegliarmi prima la domenica mattina, dovrò ripianificare

SCARSO

Impatto zero. Vademecum per famiglie a Rifiuti Zero Autore: Linda Maggiori Editore: Dissensi Pagine: 114 – prezzo di Copertina: 11 € Appena inizi a leggere questo piacevole libro - manuale indispensabile nelle biblioteche di tutte le persone che hanno a cuore un mondo migliore, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico - pensi che Linda abbia 100 anni e che la sua sia una saggezza antica. Poi scopri che ha praticamente la tua età, che vive a Faenza (RA), che ha 3 bimbi piccoli e che tutte le sue scelte, qui trascritte in capitoli comodi per la consultazione, sono state dettate dal buon senso, dall’aver rotto la macchina di famiglia un certo giorno, e dall’aver provato in prima persona che se ne poteva fare a meno. Da allora ha ridotto il proprio impatto ambientale in tutto: vacanze, risparmio dell’acqua e dell’energia, rifiuti che sfiorano lo 0. E te lo racconta con il sorriso, perché davvero questo si può fare, stando attenti alle proprie scelte di acquisto, di vita, di relazioni, comunque senza rinunciare a comodità e senza vivere dispersi sul cucuzzolo di una montagna. Brava Linda, e che sia di aiuto a tutti per aiutare questo pianeta a sopportarci al meglio!

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le mie uscite con gli amici, le vacanze, gli spostamenti, dovrò utilizzare il noi e non l’io ogni volta che dovrò prendere una decisione. Il primo ragionamento che si deve fare quando si decide di convivere con gli animali è profondo e importante: sono pronto a cambiare la mia vita per i prossimi quindici anni? Un animale da cucciolo diventa adolescente e infine anziano, anche queste fasi della sua vita e quindi della nostra relazione con loro sono da prendere in considerazione perché richiedono più attenzione e preparazione. Il fatto che ancora oggi esistano allevamenti industriali in cui gli animali perdono la loro identità di esseri senzienti diventando oggetti da sfruttare al massimo delle capacità di sopportazione psicoemotive e fisiche ci deve far riflettere profondamente su come vogliamo convivere con loro e su quale basi di consapevolezza stiamo instaurando un rapporto di convivenza. Per saperne di più sulla correlazione tra alimentazione e malattie croniche, cure antitumorali per gli animali e tanto altro, leggi l’intervista completa su: http://bit.ly/ animali-sani-e-felici

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Fiori di Bach Fatti in Casa Autore: Cinzia Picchioni Editore: Macro Edizioni Pagine: 112 – prezzo di Copertina: 9,80 €

Con questo libro l’aiuto naturale alla riarmonizzazione della propria salute compie un balzo in avanti! L’autrice Cinzia Picchioni, floriterapeuta ed esperta di discipline naturali, ci insegna come autoprodurre in casa i fiori di Bach, conservarli e utilizzarli. Ci indica inoltre come riconoscere i fiori, gli alberi che li producono, dove trovarli e come raccoglierli nella giusta stagione, come procedere alla preparazione casalinga dei 12 ri-medi base, utili per panico, paura, ignoranza, indecisione, dubbio, dolore, impazienza, ir-requietezza, costrizione, fanatismo, indifferenza e debolezza. Una guida che va direttamente incontro alle intenzioni dell’ideatore di questi rimedi, il medico britannico Edward Bach, che pensava alla libertà e all’indipendenza dell’essere umano da qualsiasi sistema terapeutico centralizzato. “I Fiori non danno nulla che non abbiamo - si legge - ma risvegliano qualità che sono so-pite in noi per vari motivi.” Un libro fotografico davvero ben fatto, con tanti consigli terapeutici, posologie e rimedi di emergenza.


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ESTATE 2017

La civiltà dell’orto

Orto Revolution di Silvano Ventura - direzione@viveresostenibile.net Coltivare un orto, in modo naturale e senza chimica, per rispondere ad una parte delle esigenze alimentari della famiglia, non solo è salutare per la qualità del cibo che si raccoglie e si mangia e per l’attività fisica che si svolge all’aperto per prendersene cura, ma è un ottimo modo capire i meccanismi della vita e per riprendere il contatto con essi, oltre che con noi stessi. Mettere le mani nella terra per curare qualcosa di cui ci nutriremo, è un gesto di amore che dovrebbe essere insegnato ad ogni bambino, perché gli farà sviluppare un’attitudine all’attenzione, all’attesa pacata e una sensibilità non comuni. Come spesso accade, il gesto insegna più di molte parole. E’ un vero regalo pieno di stupore e meraviglia, il piacere che si prova a vedere nascere dal nulla e seguire fino al momento della raccolta, la verdura che poi troveremo nel nostro piatto. E questo stupore e meraviglia, lo provano i bambini dai 3 ai 90 anni! Prendersi cura di un orto è un gesto di amore verso noi stessi e verso i nostri cari, ma anche nei confronti dell’ambiente e della comunità nella quale viviamo e infine è un vero gesto rivoluzionario. Basare la nostra alimentazione prevalentemente su cibi di origine vegetale, è ormai riconosciuto come un modo per mantenere a lungo la nostra salute. La prevenzione dei tumori, delle malattie cardiovascolari e di molte malattie degenerative, passa attraverso le nostre scelte alimentari. Date verdure e frutta del vostro orto ai vostri figli e farete loro scoprire i sapori veri che hanno questi frutti straordinari! Vedrete, se ne innamoreranno e nutrirsene diventerà per loro una sana abitudine. Temo che questo non possa accadere con la verdura confezionata del supermercato! La verdura che coltiveremo nel nostro orto, è a km 0! Per coltivarla, non useremo pesticidi o concimi di origine chimica, derivati dal petrolio. Per raccoglierla non useremo

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macchine a motore. Per trasportarla fino alla nostra tavola, basteranno le nostra gambe o al massimo la bicicletta. Così anche la Terra godrà del nostro raccolto! Barattare o regalare a chi ne ha necessità, le nostre eccedenze o quello che non possiamo consumare o non vogliamo trasformare in conserve o marmellate. è un modo per sviluppare relazioni amichevoli e “fare comunità” concretamente. Infine auto-produrre una parte della propria alimentazione, è un gesto davvero rivoluzionario. E’ un cambiamento profondo di identità. Da quella di consumatori stanchi, tristi e insaziabili, a quella di creatori allegri, tenaci e consapevoli! E’ questo che possiamo apprendere e insegnare ai nostri bambini. La terra, così come la nostra esistenza, sono doni ricchi che vanno accuditi ogni giorno, collaborando con amore e attenzione alla nascita e allo sviluppo della vita!

Il balcone dell’indipendenza di Linda Maggiori

Noi non abbiamo (ancora) un orto, viviamo al primo piano e per ora ci accontentiamo del nostro piccolo balcone...che d’estate ospita un forno, d’inverno un frigo, e in ogni stagione c’è una compostiera auto costruita, oltre a vasi di terra dove germogliano spontaneamente semi portati dal vento, alberelli, erbe aromatiche e fiori profumati. Frigo? Forno? Compostiera? Non sono impazzita! A dicembre abbiamo spento il nostro frigo e lo abbiamo riacceso solo alla fine di febbraio, mettendo tutte le vivande in una piccola dispensa in terrazzo! Il nostro frigo, in casa, pulito e asciutto, è diventato una comoda dispensa per pentole! Che senso ha in fondo tenere il cibo in frigo (che consuma energia per raffreddarsi), dentro una casa che consuma energia per riscaldarsi? Di cose surgelate non ne abbiamo...pasta, legumi, riso avanzato, poco latte per fare lo yogurt, verdura e un formaggio di capra (che i miei bambini adorano). D’estate, certo non è facile vivere senza frigo! Quando arriva la bella stagione mettiamo il forno solare in terrazzo (comprato on line, ma si può anche auto costruire) e cuociamo di tutto: patate, legumi, verdura, cereali, pizza, pasta, risparmiando il gas e con un sapore solare! Accendere un fornello a gas quando fuori il sole picchia, è un gesto banale, ma nasconde un paradosso: si ignora l’energia rinnovabile, gratis ed ecologica del sole, e si usano le fonti fossili, inquinanti e non rinnovabili. Il nostro terrazzo è esposto al sud e l’energia solare è un comodo alleato in cucina! Ci stiamo anche informando sulla possibilità di mettere in terrazzo un piccolo pannello solare collegato alla cal-

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di Maddalena Nardi

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Quali sono realmente i vantaggi del “Km 0” per l’alimentazione? Come interpretare il cambiamento in atto nella società verso valori più vicini alla Natura? E’ ancora vero che: “L’orto vuole l’uomo morto?”. Il libro e i tanti incontri sul territorio che conduce Giancarlo Cappello sono un viaggio esperienziale nel Nuovo Vivere. “La pratica di coltivazione naturale del progetto “La Civiltà dell’Orto” - ci dice - esclude ogni necessità iniziale di impiego di denaro: nessuna concimazione, lavorazione al terreno, trattamento fitosanitario o diserbo anche manuale (neppure utilizzando sostanze naturali come il letame, il compost, i macerati, gli E.M. etc). Solo il contesto energetico, in senso olistico, è fonte di crescita, sanità e produttività del campo coltivato secondo natura. Le coltivazioni naturali avviate negli anni nelle condizioni pedo-climatiche più diverse hanno raggiunto le rese dell’agricoltura convenzionale, con una qualità alimentare e un impatto sociale migliori.” Cappello affrontata l’iniziale difficoltà nel rivoluzionare la comune concezione del rapporto tra l’uomo e la terra,anche per i non esperti le pratiche colturali naturali presentano una semplicità priva di ostacoli. Il sogno di Gian Carlo? Creare una vera e propria “rivoluzione sociale” che passi dalle persone e dalla terra, così da ottenere un’agricoltura diversa, ma anche una società differente, più equa e solidale con tutti. Gian Carlo Cappello è nato a Milano nel 1957. E’ apolide per scelta. Agrotecnico dal 1977, ha alle spalle una pluriennale esperienza professionale come paesaggista internazionale: Sud Africa, Australia, Cina, Nord America, Russia, Portogallo, Libia. Dal 1998 al 2004 è stato consulente su RAI UNO per “Linea Verde” e “La Vecchia Fattoria”. Dal 2006 è dedito alla coltivazione naturale sperimentale, con risultati incisivi sulle metodologie già vocate al biologico. Promotore in prima persona della “decrescita felice”, porta la propria pratica di coltivazione orticola naturale presso realtà sociali rivolte all’autosufficienza alimentare: ecovillaggi, comunità, orti urbani condivisi, orti didattici, etc.

Le differenze tra un orto “sinergico” e la coltivazione naturale praticata nel progetto “Civiltà dell’Orto” di Giancarlo Cappello

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daia per riscaldare l’acqua calda! Infine la compostiera: fare il compost domestico non è difficile, ad ha una grande importanza ambientale: permette di ridurre le quantità di rifiuti organici conferiti in discarica, che producono biogas e percolato dannosi per l‛ambiente; permette di abbattere C02 perché non vengono impiegati mezzi di trasporto per la raccolta del rifiuto (di fatto è un rifiuto a Km 0). L’importante è non gettare nella compostiera carne, latticini, uova, (che vanno messi nei bidoni per l’organico porta a porta o stradali); nella compostiera domestica vanno solo scarti di frutta e verdura, alternati a foglie secche. Per auto costruirla abbiamo preso un bidone con coperchio e sottovaso, circa 1 metro di altezza, lo abbiamo forato sotto e ai lati. Lo abbiamo poi rivestito internamente con una zanzariera. Sul fondo abbiamo messo argilla espansa e una manciata di terra con lombrichi. Lo stiamo riempendo a strati con scarti di frutta e verdura e foglie secche, rimescolando di tanto in tanto e togliendo il liquido dal sottovaso (è un fertilizzante ottimo). Per un buon compost ci vorranno da 3 a 6 mesi (d’inverno il compostaggio rallenta). Viva il balcone dell’indipendenza!

Molti mi chiedono quali siano, in definitiva, tali differenze. Eccole: 1) Non si lavora la terra neppure all’inizio della coltivazione e non si alzano bancali per non alterare le naturali stratificazioni del suolo; 2) Si mantiene vivo lo strato erboso spontaneo contenendolo con schiacciamento e pacciamatura; 3) Si utilizza per la pacciamatura fieno prodotto preferibilmente in loco e non paglia perché i semi portati dal fieno di prateria sono considerati un arricchimento della bio-diversità; 4) Non si asporta mai l’erba spontanea dalla coltivazione perché le radici sono utili nel terreno e ad esse sono legate una moltitudine di forme di vita. 5) Non si predispone un impianto irriguo perché senza bancali l’humus riesci a formarsi e fornisce sufficiente umidità. 6) Non si prende alcuna precauzione rispetto alle lumache, ai nematodi ne’ si esclude dalla coltivazione nessun’altra forma di vita, tutte sinergiche e attive nel controllo reciproco. 7) Non si consociano varietà di piante particolari perché in tale sistema naturale vige la sinergia del “tutto con tutto”.


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Sito per approfondire: www.veganfest.it ESTATE 2017

VEGANFEST 2017 – fissate le date, iniziano i lavori tempo di lettura:

VeganFest, il festival vegan più grande e importante d’Europa, si terrà dall’8 all’11 settembre a Bologna Fiere: nuovi spazi e nuovi progetti per questa decima edizione che si preannuncia indimenticabile e rivoluzionaria. La macchina organizzativa di VeganFest è già partita per realizzare un’edizione che entusiasmerà gli oltre cinquantamila visitatori attesi per settembre. La location sarà sempre nell’ambito del Sana, ma in uno spazio molto più ampio. Gli espositori offriranno l’opportunità di conoscere, vedere, provare, assaggiare e comprare tutto quello che c’è di bello e di buono in un mondo cruelty free a conferma che VeganFest è di fatto un progetto volto al cambiamento culturale per scelte etiche e di rispetto per la vita. In questa direzione VeganFest offrirà anche quest’anno un enorme programma di eventi, mostre, progetti e incontri che si svolgeranno nell’area conferenze, dove saranno presentate videoproiezioni, dibattiti e approfondimenti con importanti realtà del mondo dell’informazione e dell’etica, dell’ambito animalista e del volontariato che si confronteranno tra loro e con i più autorevoli personaggi dello spettacolo e della cultura. Non mancherà l’area dedicata al buon cibo etico che quest’anno si

trasformerà in una vera e propria scuola permanente dove i visitatori impareranno ricette e trucchi dai più importanti chef vegan, grazie al team VEGANOK Academy, scuola di alta formazione professionale fondata dal pluripremiato Maestro pastrychef Emanuele Di Biase. Le novità continuano con le nuove aree tematiche: la già apprezzata area gelato ribattezzata “Gelato Show”, l’area “Canapa Island”, dedicata al mondo della canapa e ai suoi molteplici usi, “Gluten Free World”, dove verranno approfonditi tutti gli aspetti dell’alimentazione senza glutine, e “Wellness Space”, lo spazio dedicato alla forma fisica e al benessere. Come per le scorse edizioni le associazioni animaliste avranno spazi espositivi gratuitamente a disposizione per incontrare il grande pubblico presente per presentare progetti e attività, sensibilizzare alle tematiche protezioniste di animali e ambiente. Tutto l’evento sarà ripreso dalle telecamere di VEGANOK TV e durante l’evento verrà registrata la seconda edizione del format televisivo “VeganFest LIVE”, il primo format televisivo interamente vegan trasmesso su scala nazionale, mentre il team di “VEGANOK Animal Press” accoglierà i colleghi della stampa. Evento patrocinato da Associazione Vegani Italiani Onlus che curerà la programmazione degli eventi. www.veganfest.it

Il festival della lentezza a Colorno dal 16 al 18 giugno

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Che cos’è la lentezza? Qualcosa che difficilmente oggi si riesce a definire, immersi come siamo nella frenesia della vita quotidiana. Per ciascuno assume significati e valori diversi ma per tutti è un desiderio di rallentare il cammino per non perdersi niente di quello che ci circonda. Per farci avvicinare a questa atmosfera magica c’è il Festival della Lentezza, a Colorno (PR), nella splendida cornice della Reggia Ducale, dal 16 al 18 giugno. Giunto alla sua terza edizione, il Festival nasce proprio dall’idea di restituire alle persone un po’ di quel tempo sottratto a cui hanno rinunciato un giorno alla volta, offrendo la possibilità di sperimentare uno stile di vita nuovo. Promosso dall’Associazione Comuni Virtuosi in collaborazione con il Comune di Colorno (PR), offrirà moltissime opportunità adatte a tutte le età: presentazioni di libri, incontri, laboratori per bambini e famiglie, concerti, spettacoli, mercatini e spazi espositivi; dibattiti tra addetti ai lavori e stimoli alla politica nazionale. Esperienze virtuose da tutte le parti d’Italia si confronteranno sulle buone pratiche locali in un territorio rodato nella sperimentazione attiva di azioni lente e sostenibili. Grande spazio ai temi

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8 giugno: la Giornata Mondiale degli Oceani A cura della Redazione

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della sostenibilità ambientale che trovano un’ottima vetrina negli stand dei comuni virtuosi provenienti da tutte le regioni italiane. Sarà presente il mercatino contadino di Colorno, ma anche alcuni produttori del centro Italia colpiti dal sismo dello scorso anno. Un modo concreto per supportare aziende agricole di qualità acquistando tipicità biologiche a km zero. L’idea poetica di quest’anno ruota intorno al tema del cammino. Sostiene Socrate che “chi vuole muovere il mondo muova prima se stesso”. La rivoluzione è tutta qui: un passo alla volta e tanti passi assieme. “Ci sono diversi modi di camminare, e durante il festival proveremo ad approfondirne alcuni – dichiara Marco Boschini, coordinatore della rete e direttore artistico – Si parlerà del cammino interiore di ciascuno di noi, ma anche del cammino della fuga con gli esempi di accoglienza e integrazione che porteremo a Colorno. Ci sarà spazio anche per il cammino del viaggio legato al turismo, con la vetrina dei borghi virtuosi e molto altro ancora”. Il cuore pulsante del festival saranno i laboratori: arte-terapia, riciclo creativo, scrittura autobiografica, narrazioni per bambini, autoproduzione di detersivi e cosmesi naturale e tanti altri ancora. Tanti gli ospiti illustri attesi nei tre giorni della manifestazione: da Gherardo Colombo ad Aldo Cazzullo, da Maurizio Maggiani ai Violini di Santa Vittoria fino alla Banda Osiris che concluderà insieme a Telmo Pievani e Federico Taddia l’edizione 2017 del Festival. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, per i laboratori è necessaria la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la mail ufficiale del Festival: festivalentezza@ gmail.com. Il programma completo è online sul sito: www.lentezza.org

Il tema di quest’anno è “I nostri oceani, il nostro futuro” L’idea di istituire questa giornata nasce nel 1992, durante la Convenzione sulla Biodiversità di Rio de Janeiro e condivisa nel 2008 dalle Nazioni Unite, rappresenta ormai un’indelebile realtà che si rinnova di anno in anno. L’acqua ha qualcosa di speciale e misterioso, tutte le creature viventi hanno un elevato contenuto di acqua, che ricopre inoltre il 72% della superficie del nostro pianeta. Negli oceani la vita ha avuto inizio e senza di loro potrebbe cessare. Eppure oggi l’acqua evoca immagini di morte e di degrado se pensiamo alle vere e proprie isole di plastica che galleggiano negli oceani... Uno studio pubblicato sul World Economic Forum segnala che nel 2050 negli Oceani ci sarà più plastica che pesci! La causa di questa grave situazione ambientale dipende in gran parte dagli oggetti di plastica monouso che non vengono riciclati in modo adeguato. Attualmente infatti il 32% del totale degli oggetti di plastica finisce per disperdersi in natura. Queste sterminate distese di acqua salata, apparentemente immutabili ma mai uguali a sé stesse, come un gigantesco fiocco di neve, regolano il clima, producono la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo, forniscono sostentamento a milioni di persone ogni anno e ospitano un’incredibile biodiversità: coprono tre quarti del nostro pianeta, sostentano il 40% della popolazione mondiale, generano il 5% del Pil globale; eppure, gli oceani sono sempre più minacciati dall’azione dell’uomo. L’invito lanciato dall’Onu in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani è proprio quello di portare consapevolezza a questo tema, a una risorsa preziosa che va tutelata. Info su: www.worldoceansday.org


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Ritrovare l’armonia in noi e con gli altri grazie alla saggezza dei nativi americani tempo di lettura:

Dal 5 al 10 Agosto, Manitonquat e la Via del Cerchio tornano in Emilia Romagna “È chiaro che la via per guarire la società dalla sua violenza e dalla mancanza di amore è quella di sostituire la piramide di dominio con il cerchio dell’eguaglianza e del rispetto”. Manitonquat, Medicine Story (parole pronunciate nel 1998, alle Nazioni Unite durante il 50° anniversario della morte di Gandhi). Dal 5 al 10 Agosto, l’Ecovillaggio Tempo di Vivere, sulle colline di Marano sul Panaro (MO), anche quest’anno ospiterà una delle poche date italiane di un evento straordinario: il Seminario esperienziale sulla Via del Cerchio, con Manitonquat ed Ellika. Manitonquat, è uno story-teller e il più anziano della tribù degli Assonet-Wampanoag del Massachusetts. Ha viaggiato per anni in tutto il Nord America per ascoltare quegli anziani che avevano vissuto secondo gli “Insegnamenti Originali”. Ha cominciato così a condividere con le persone in tutto il mondo la Via del Cerchio, un modo di vivere che porta gioia e serenità nei nostri cuori e nelle nostre relazioni. Nella tradizione dei Nativi Americani la vision è il sogno di un uomo che, se viene condiviso da altri uomini, diventa l’inizio della co-creazione di una nuova realtà. L’impegno di Story è di riportare nel mondo la conoscenza dell’antica tradizione del Cerchio. Nel suo percorso di vita, ha incontrato e appreso l’utilizzo del Co-counseling, una scoperta moderna ma in perfetta armonia con il Cerchio degli Anziani, che gli ha dato la possibilità di creare nuove Comunità basate sugli antichi insegnamenti e di portare il Cerchio e l’Ascolto Empatico a tutte le persone o comunità già costituite. Sperimentare con lui questi insegnamenti è una grande opportunità di cambiare il nostro modo di guardare tutte le nostre relazioni (famigliari, amicali, sentimentali) traen-

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done un grande beneficio per Sé e la propria Crescita, e per il miglioramento delle relazioni con le persone che amiamo. E´ un percorso che ha quindi una doppia valenza, per la nostra evoluzione personale e per la diffusione di un nuovo modo di relazionarci, più amorevole e condiviso. Il cerchio è la forma più rispettosa di incontro. In quella forma tutti sono accolti in egual misura. Tutti allo stesso modo ne sono responsabili. Energeticamente nessuno prevale e nessuno si esclude, tutti sono importanti. Il cerchio rende intenso, profondo e prezioso l’incontro. Chi è abituato a gridare si acquieta. Chi è abituato a sussurrare ritrova la propria voce. Ritroviamo la dimensione umana e la nostra fondamentale unità. Ogni volta che ci troviamo in cerchio, celebriamo la Vita. È un incontro adatto a tutti, anziani, giovani, bambini, famiglie, single. Attraverso la saggezza dei nativi americani, Manitonquat ci mostra come possiamo ritrovare l’equilibrio dentro di noi, con gli altri e l’intera Creazione. In un clima di profondo rispetto e gratitudine verso la Vita, la Madre Terra e i Suoi figli, vivremo l’ancestrale dimensione del Cerchio e del Clan (cerchio più intimo). Manitonquat offrirà sessioni sulla famiglia, sul rapporto con i figli o con i genitori e sul rapporto positivo e creativo fra le persone di un gruppo. Apprenderemo l’uso del talking stick (bastone della parola) e del Supportive listening (Co-ascolto), strumenti per una comunicazione efficace. Ascolteremo storie dei Wampanoag e conosceremo le “istruzioni originarie”. Vivremo la profonda esperienza della Sweat lodge (capanna del sudore) e la sera sarà l’occasione per valorizzare e condividere i nostri talenti, con storie, canti, danze e tanta gioia. I posti sono limitati. Per maggiori informazioni sull’evento, costi e prenotazioni, Katia 329.0218941 – info@ tempodivivere.it - www.tempodivivere.it

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MERC ATI CONTADINI Dal produttore al consumatore: ecco i mercati dove trovare buona frutta e verdura, latticini e uova, farine e marmellate realizzate a Km0, con dedizione e passione da chi la terra la ama e la conosce per davvero!

PARMA OGNI MERCOLEDÌ mattina

“La Corte - dalla terra alla tavola”: vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica in P.le Lubiana

OGNI VENERDì dalle 16.00 alle 19.00 “MercatiAmo” creiamo una comunità attorno al cibo. I produttori aderiscono al protocollo PGS (sistema di garanzia partecipata), che garantisce le migliori pratiche dell’agricoltura sostenibile e una qualità superiore dei prodotti. www.mercatiamo.org Via Palermo 6, angolo via Catania. OGNI SABATO dalle 8.30 alle 13.30 “La Corte - dalla terra alla tavola”: in strada Imbriani, all’ombra della Chiesa della S.S. Annunciata, nel cuore del quartiere Oltretorrente. “La Corte” è riservato alla vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica FONTANELLATO OGNI 4a DOMENICA DEL MESE

dal mattino alla sera ROCCA E NATURA Tra biologico, benessere e opere dell’ingegno - intorno alla Rocca Sanvitale. Commercianti, agricoltori e maestri dell’ingegno espongono prodotti naturali, biologici e opere della creatività. Uno spazio è dedicato al commercio equo e solidale, a gruppi e associazioni che si occupano di benessere, ecologia e medicina naturale

TRAVERSETOLO OGNI DOMENICA

Da tempo registrano la presenza di produttori agricoli biologici e non

BORGOTARO OGNI LUNEDÌ

mattino Piccolo ma significativo mercato

COLORNO OGNI 3a DOMENICA DEL MESE Il Mercato della Terra Con il patrocinio di Slow food

LESIGNANO DE’BAGNI OGNI 2° SABATO DEL MESE dalle 10 in poi Mercato prodotti biologici e altro Organizzato da gAStronauti

NUOVIMERCATI A: FIDENZA OGNI VENERDì FORNOVO TARO OGNI MARTEDì SAN POLO DI TORRILE


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Parma e Piacenza

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