Vivere Sostenibile PR e PC primavera 2017

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5-6-7 MAGGIO Palacongressi di Rimini

LA VIA GREEN

CONTINUA! COPIA OMAGGIO

BIO-ECO RIVISTA INDIPENDENTE

PRIMAVERA 2017

Supplemento di Vivere Sostenibile - Marzo 2017 - n. 37

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EDITORIALE

MENO € URO, PIÙ LIBERI Impariamo un linguaggio nuovo per parlare di economia, in modo diverso e rivoluzionario, non per la ricerca del profitto ad ogni costo, ma per la condivisione del benessere, della gioia di essere “qui, adesso”!

tempo di lettura:

di Silvano Ventura - direzione@viveresostenibile.net Il denaro, come l’acqua di un torrente, si infila in ogni anfratto della nostra vita, condizionando i nostri comportamenti, ma ancora peggio, i nostri stati d’animo. Se vogliamo creare un’economia che risponda realmente ai nostri bisogni, un’economia giusta, solidale, che valorizzi i territori e re-investa ricchezza nelle comunità è necessario rompere lo schema dominante, tanto rassicurante quanto assurdo: desidera, lavora, consuma, crepa! Possiamo impegnarci personalmente a costruire un nuovo modello di sviluppo locale, alternativo a quello costruito su avidità, egoismo, competizione e individualismo, anche grazie all’uso delle monete complementari. L’idea è quella di utilizzare meno l’euro, che è creato da un’azienda privata (la BCE di proprietà delle fondazioni bancarie europee) e distribuito a debito agli Stati, a tutte le imprese e ai cittadini. Non si tratta di un’idea romantica o moralista, ma la realizzazione personale di un vero modello economico e di vita “alternativo” e “consapevole”.Tocca ad ognuno di noi cambiare! Come fare? Ecco qualche spunto, non certo esaustivo, di economia della condivisione e del buon senso. Per prima cosa, desiderare meno cose, facendo scelte consapevoli e distinguendo tra quelli che sono reali bisogni e quelli che non sono altro che “voglie” che ci vengono indotte. Secondo: accumulare denaro, non ha senso. Il denaro è uno strumento, non un fine. Tanto più se per arricchirci, investiamo tutto il nostro tempo migliore. Nella mia vita professionale, ho incontrato tante persone di ogni ceto sociale. Il rimpianto che tutti avevano, non era mai per il denaro non guadagnato, ma sempre per il tempo non passato con le persone amate! Tempo ed energie e affetti che nessuna cifra potrà più comprare. Che senso ha cedere la propria esistenza a ore, per pagare le rate

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della televisione 64 pollici e dello smartphone ultimo modello? Impariamo a condividere beni, strumenti e attrezzature. Cosa conto di più possedere una barca vela o condividerne l’uso con un gruppo di amici? Avere un’auto ferma in garage, o poterla usare quando occorre? Condividere è spesso più economico e sempre più divertente! Togliamo un po’ di tempo al lavoro e dedichiamolo ad autoprodurre, meglio ancora se in compagnia, qualcosa di ciò che mangiamo o degli oggetti che utilizziamo. Che gran soddisfazione gustare i pomo-

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14ª fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili Ogni stand una storia: cibo, turismo, abbigliamento, cultura, pace, bambini, ritorno alla terra, prodotti vegan, bici, cosmesi, abitare. 700 realtà tutte da scoprire. e poi laboratori gratuiti, degustazioni, spettacoli e reading: tre giorni da non perdere. esperienze, non solo prodotti.

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dori del nostro orto e la marmellata fatta con le more raccolte in estate! Ridiamo forza all’economia locale, comprando il più possibile a km 0, da produttori locali o aziende commerciali del territorio o iscrivendoci a un G.A.S. I “non luoghi” rappresentati dai grandi centri commerciali, così come le grandi multinazionali proprietarie di piattaforme di ecommerce, rastrellano ricchezza dai territori per concentrarla nelle mani di pochi, in un circolo vizioso che fa aumentare sempre più le disparità economiche e le crisi sociali conseguenti. Se abbiamo un’impresa, aderiamo ad un circuito di monete complementari (come il Liberex.net nella nostra regione). Niente denaro a debito o algoritmi finanziari, ma un sistema di mutuo credito basato sulla fiducia reciproca e la relazione tra le aziende. Facciamo la cosa giusta, diventando portatori di un nuovo paradigma economico e testimoniando, con la nostra attività, il nostro impegno ambientale e sociale, basato sulle relazioni. Un sistema di diritti, ma anche di responsabilità e di doveri.


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Parma e Piacenza

MODENA www.parma.viveresostenibile.net

INVERNO 2016

Riservato alle aziende, ai professionisti, alle associazioni e le cooperative che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell'ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali.

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• Pubblicazione gratuita di 3 articoli redazionali all'anno. • Pubblicazione di foto e indirizzo della tua attività nella pagina “I nostri partner”, una volta all'anno. • Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e materiale promo-commerciale in genere, nelle feste, fiere ed eventi organizzate o partecipate da Vivere Sostenibile. • Pubblicazione di 4 annunci economici all'anno, nella pagina annunci di Vivere Sostenibile. Per vendere/acquistare, collaborare, proporre, ecc. • Link attivo al tuo sito o pagina fb nella nostra pagina dei punti di distribuzione in www.viveresostenibile.net. • Prezzi convenzionati e sconti riservati per l'acquisto di spazi pubblicitari e degli altri servizi di Vivere Sostenibile. • Comparirai nella App di geolocalizzazione delle attività sostenibili della tua città (di prossima pubblicazione).

Entro il 30-06-2017 il prezzo di adesione annuale sarà ridotto a € 200 + iva (invece di 300 + iva). Per aderire invia ORA una mail a info@viveresostenibile.net con il tuo nome, la tua ragione sociale e il tuo recapito telefonico. Ti chiameremo per definire la tua adesione.

Riservato ad aziende, attività commerciali e produttive, professionisti,

Tutti i nostri siti sono su Redazione Nazionale Via F. Santi 4 - 40055 Castenaso (BO) Redazione Parma e Piacenza Via Viotti 12 - 43123 Parma Supplemento a Vivere Sostenibile Dicembre 2016 - n°34

che vogliono promuoversi utilizzando “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza

Cos’è “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? E’ un progetto divulgativo sui temi della sostenibilità economica, ambientale, sociale e culturale, che si sviluppa con un magazine mensile, un sito web, una newsletter agli iscritti al portale e una APP. A cosa serve “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? A fare incontrare domanda e offerta di prodotti e servizi eco-sostenibili. A informare un target attento e sensibile a questi temi su: novità, nuovi prodotti e servizi, eventi e iniziative di aziende, Enti e associazioni. A fare aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’urgenza di un cambiamento del paradigma di sviluppo e ad orientarne acquisti e comportamenti quotidiani, verso un modello basato su efficienza, decrescita, equità sociale ed economia collaborativa. Come viene distribuito “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Il magazine mensile stampato: nei negozi e ristoranti BIO, nelle cassette dei GAS, nelle sedi di associazioni, cooperative onlus, nei mercatini a km 0 e di agricoltori BIO, nelle feste/festival, fiere di salute, benessere, ecologia, BIO, ecc, nelle biblioteche comunali e di provincia, negli URP comunali, in molte attività (idraulici, pannelli solari, edilizia BIO, infissi, ecc) eco-sostenibili. COPIE medie mensili distribuite 8.000 Il magazine on-line: inviato in formato PDF direttamente agli iscritti al portale e agli iscritti alle associazioni aderenti all’iniziativa. Consultabile on-line, sul sito del portale e tramite FB. COPIE medie mensili consultate 20.000 Perché investire su “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Per raggiungere ed informare un target di persone sensibili e attente ai temi della sostenibilità, che orientano sempre più i loro stili di vita in modo coerente, attento e responsabile!

18% Italia

80% Prama, Piacenza e provincia

2% Estero

Per età: 22% over 60 48% 36-60

24% 21-35

3% 39% Imprenditori Disoccupati professionisti 13% Studenti

25% Dipendenti

Ufficio Commerciale di PR e PC - f.melley@libero.it

Federazione Italiana Media Ambiente

Associato a:

Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria,19 Padova

Grafica e impaginazione: MediaMo.net Redazione: Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO) Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111 www.edibit.com - e mail: info@edibit.com

Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati personali EDIBIT S.r.l. – Titolare del trattamento – ha estratto i Suoi dati personali dall’archivio abbonati elenchi telefonici e da altre banche dati proprie e acquistate da terzi.I dati, di cui non è prevista la diffusione, sono trattati con procedure automatizzate e manuali solo dai dipendenti incaricati del trattamento, per fini promozionali e commerciali. Tali dati possono essere comunicati, in Italia e all’estero, ad aziende o professionisti che li richiedono a EDIBIT S.r.l. per le stesse finalità. Potrà rivolgersi a EDIBIT S.r.l. Via F. Santi, 4 – 40055 Castenaso – BO per avere piena informazione di quanto dichiarato, per esercitare i diritti dell’Art. 7 del D.lgs. 196/2003, e perciò consultare, modificare e cancellare i dati od

20% Pensionati

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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

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Capo Redazione Maddalena Nardi redazione@viveresostenibile.net

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Chi legge “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza? Analisi dei lettori: Per area geografica:

Direttore Responsabile Silvano Ventura direzione@viveresostenibile.net

Sei un gruppo, un GAS, un’associazione, un circolo che promuove pratiche più sostenibili? Condividi i valori promossi da Vivere Sostenibile Parma e Piacenza e pensi che vi siano delle affinità con il tuo progetto? Ti piace la sua connotazione locale e vuoi rimanere aggiornato sulle pratiche eco-compatibili della tua zona? Hai due strade: puoi aderire al Club della Coccinella e usufruirai di numerosi vantaggi (vedi box a fianco). Altrimenti, se desideri semplicemente ricevere e diffondere, presso i tuoi associati, le copie cartacee di ogni uscita mensile, puoi sostenerci ABBONANDOTI! Potrai, così, ritirare, ogni mese, presso la sede o il ritrovo del tuo gruppo o associazione, le copie cartacee di Vivere Sostenibile Parma e Piacenza. Inoltre, potrai fruire di uno spazio, da utilizzare nell’arco dei 12 mesi, per descrivere chi siete e cosa fate, e per dare visibilità ad iniziative ed eventi da voi organizzati! Per maggiori informazioni sulle modalità di adesione, manda una mail a: info@viveresostenibile.net o chiama il 335 718 7453.

Angela Carreras

Elisa Marmiroli

Graziano Consiglieri

Simonetta Rossi

Barbara Ghidini

Francesca Cappellaro

Rosaria Scotto

Tatiana Maselli

Beatrice Calia

Giancarlo Cappello

Rosaria Scotto

Belinda Pagano

Giovanna Visentini

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indica la tua volontà e passione ad impegnarti personalmente, ogni giorno, per realizzare e condividere un nuovo modello di vita più consapevole e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda.

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PROPOSTE E NOVITÀ

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PRIMAVERA 2017

Il biologico ci sta a cuore produrre in modo intensivo non è quindi sostenibile, occorre una transizione verso un nuovo modello per l’agricoltura, che aiuti a non distruggere la terra, protegga le nostre risorse e tuteli la nostra salute. L’agricoltura biologica propone un modello sostenibile nel rispetto delle varietà delle specie e dell’equilibrio degli ecosistemi. Essa si basa sul concetto di prevenzione, con l’obiettivo di rispettare l’ambiente, gli equilibri naturali e la salute sia degli agricoltori che dei consumatori. Una coltivazione biologica deve rispettare regolamenti europei e normative nazionali con importanti restrizioni sull’impiego di sostanze chimiche di sintesi e con un ciclo produttivo totalmente libero da OGM. Scegliere il biologico va quindi a vantaggio della salvaguardia dell’ambiente e della salute. I prodotti biologici sono riconoscibili da un logo con una foglia stilizzata che contiene le stelle della bandiera europea (euro-leaf). Sull’etichetta dei prodotti vi sono anche appositi codici e numeri che identificano la provenienza, il tipo di metodo di produzione, l’azienda e l’organismo di controllo. La certificazione biologica è infatti soggetta a controlli da parte di enti certificatori, autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura e controllati dalla Regione. Quando facciamo acquisti, l’etichetta del biologico ci informa sugli ingredienti, la loro provenienza e sui metodi produttivi. Grazie ai prodotti biologici, ma anche locali, freschi e di stagione è possibile fare la differenza verso un mondo più sostenibile!

Una nuova collana di libri per lettori “speciali” Nata per raccogliere le sfide e gli argomenti che ruotano intorno all’idea del cambiamento, per creare una “visione positiva” su un nuovo modello di vita più sostenibile. Una collana di libri-guida creata per approfondire tempi, modi, emozioni, processi per vivere in modo consapevole il nostro quotidiano.

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ALIMENTAZINE CONSAPEVOLE

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BENESSERE CORPO E MENTE

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PARMA ETICA

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PRIMAVERA 2016

tempo di lettura:

di Francesca Cappellaro, ricercatrice Ingegneria della Transizione Ciò che mangiamo ha un effetto su di noi, ma anche le nostre scelte alimentari hanno un effetto sull’ambiente. L’attuale modello agricolo industriale è altamente produttivo, ma determina importanti conseguenze per la nostra salute e per l’ambiente. Ortaggi e allevamenti sottoposti a metodi intensivi prevedono l’uso di molte sostanze, tra cui pesticidi, concimi, fitoregolatori, fertilizzanti chimici di sintesi e antibiotici, spesso impiegati per uso puramente preventivo. Queste sostanze possono permanere negli alimenti che ingeriamo con importanti effetti per la nostra salute e soprattutto i bambini e le mamme in attesa sono tra i soggetti più esposti ai rischi di un’alimentazione basata su prodotti derivati dall’agricoltura intensiva. Prove conclusive evidenziano danni per la salute umana provocati dall’assunzione di sostanze ormonate (malformazioni), metalli pesanti (alterazioni nello sviluppo) e batteri con resistenza agli antibiotici. Vi sono poi importanti conseguenze anche sull’ambiente determinate dagli elevati livelli produttivi dell’agricoltura intensiva. Ad essa sono associati alti consumi energetici e una correlata produzione di emissioni inquinanti. L’impiego di fertilizzanti azotati e la scarsa rotazione delle colture hanno portato a un drastico calo dei terreni fertili, tanto che il 33% di essi è andato perso negli ultimi 40 anni. Ciò ha determinato che l’agricoltura intensiva sia la principale responsabile della deforestazione e del consumo di suolo. Continuare a

SOMMARIO

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

p. 9-12

BAMBINO NATURALE

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SPECIALE ORTI E GIARDINI

p. 14-16

ESSERE VEGANI

p. 17

EVENTI

p. 18-19

La sostenibile leggerezza del viaggio Guida - Diario per un turismo sostenibile di Eliana Lazzareschi Belloni Euro 15,00

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ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE INVERNO 2016

“Capperi” (boccioli) di tarassaco sotto sale di Rosaria Scotto Del tarassaco non si butta via nulla! Rizoma, foglie, fiori e soprattutto i boccioli che, prima della fioritura possono essere raccolti e messi sotto sale proprio come i capperi. Chiaramente non hanno lo stesso sapore del cappero (lasciano un retrogusto lievemente amarognolo

alle pietanze), conferendo anche sapori nuovi a piatti tradizionali. La preparazione è semplice. Occorre lo stesso quantitativo di sale grosso e boccioli di tarassaco. I boccioli vanno precedentemente lavati ed asciugati con cura, cosparsi di sale e utilizzati dopo almeno

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min

2-3 settimane. Si possono conservare anche con l’aceto, ma gran parte degli aromi vengono dispersi. Fonte: www.ifioridelbene.com/blog

“Il Prato nel Piatto” con erbe, fiori e frutti di Beatrice Calia, L’Erbana Chef di cucina Natural Green

Alla scoperta de Il Borgo di Tara di Veronica Ventura

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2 min

Una vacanza nella tranquillità e nella natura della Valtaro, incantevole valle dell’Appennino Parmense a pochi chilometri dalla Toscana e dalla Liguria. Il Borgo di Tara (www.agriturismovegan.it) è a Tovi di San Pietro, una frazione decisamente isolata ma a 15 minuti d’auto da Borgo Val Di Taro. Un piccolo borgo in pietra a 700m slm, risalente almeno al 1850 circa, immerso nel verde di 40 ettari di boschi, prati, pascoli e seminativi. “Amiamo l’idea di accogliere gli ospiti - ci dice Stefania - offrendo loro la possibilità di conoscere, vivere ed apprezzare la cultura animalista-antispecista e le scelte agricole etico-alternative. Ci piace pensare che si sentiranno coccolati conversando intorno al grande tavolo di rovere, gustando un piatto della cucina bio-vegan, rilassandosi davanti al camino acceso, passeggiando immersi nella natura dei dintorni, godendo il fresco del portico o l’ombra del bersò, abbronzandosi sdraiati al sole in terrazzo o in giardino.” L’edificio principale, che ospita le tre camere con bagno adibite all’ospitalità, è stato ristrutturato secondo la filosofia/scelta di vita cruelty-free (un esempio su tutti, le vernici vegan). “Siamo andati ben oltre la bioedilizia - prosegue Stefania - con l’impiego di materiali naturali ed ecocompatibili: vera calce, legno di quercia (rovere), sughero, terra cruda e pietra locale. Abbiamo installato un impianto a pannelli solari termici con caldaia a legna per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento. L’impianto radiante è a pavimento/parete a bassa temperatura. Durante la ristrutturazione, grazie all’occasione di un progetto collettivo del DES (Distretto Economia Solidale) di Parma e Provincia, ci siamo anche dotati di un impianto integrato di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.” Il piccolo borgo comprende altri fabbricati attualmente ad uso agricolo e non utilizzati per la ricettività. In questa bella primavera, non vi resta che andare a trovare gli amici umani e pelosi de Il Borgo di Tara, sarete di certo felici e coccolati!

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C’è odor di primavera nell’aria… e a me solletica cominciar a parlare di erbe spontanee per diffonderne la bellezza. Col fervore primaverile Madre Natura fa dono di sé con grande abbondanza, difatti è facile scorgere, anche in piccoli spazi verdi ristretti, una miriade di creaturine diverse. Tra le erbe spontanee ce ne sono tante edibili, ed è di esse che desidero parlarvi. Ricche di minerali e di antiossidanti sono utili contro lo stress, preziose per la bellezza della nostra pelle e la salute del nostro corpo perché ci donano la loro vitalità, e in più sono anche buone. Il loro sapore, a volte, ci porta a fare viaggi ancestrali in cui potrebbe esser possibile accedere ad una memoria antica. Le erbe più semplici da riconoscere sono: madama ortica, la bardana, la borragine, la preziosa malva, il meraviglioso sambuco, le rose, la lavanda, le primule e le viole! Sul mio davanzale da sempre crescono calendula e borragine, i primissimi semi mi son stati portati dagli uccellini quando in Saragozza abitavo al sesto piano, amo coglierne i fiori, godere dei loro meravigliosi colori e profumi, gioire dell’ebbrezza dei piccoli insetti che volteggiano da un fiore all’altro. Venite a trovarmi sul blog www. rockandfood.it dove per far conoscere una pianta alla settimana ho cominciato a scrivere una rubrica “Il prato nel piatto” in onore dell’amicizia che mi legava al grande Libereso Guglielmi, maestro e amico che quest’anno ci ha lasciati per correre sui prati celesti. A lui dedico questa ricetta per festeggiare la PRIMAVERA a tavola: Torta salata di primule e viole – impastate una brisè o se preferite un pan-pizza, o comprate un rotolo di pasta sfoglia, farà da base alla torta salata che andremo a comporre. Stendete sottilmente la pasta in una teglia da forno, ricopritela di foglie di primula, spalmatela con una besciamella leggera o con una panna vegetale condita con olio Evo, sale e pepe, e infornatela. Quando si formerà una crosticina color nocciola chiaro, la torta è pronta. Lasciate raffreddare e cospargetela di fiori di primula e di violette. Di questa torta fatene una scorpacciata perché questi fiorellini meravigliosi potrete gustarli solo per un brevissimo periodo! È gioia pura, un sapore unico, è la primavera che esplode in noi inondandoci delle sue numerose informazioni. Le foglie di primula sanno vagamente di anice, le metto sotto la crema perché non si brucino. Che goduria! Buonissima Primavera a tutti voi! Sperimentate sempre e abbiate cura di voi che siete l’ingrediente fondamentale della grande ricetta che è la Vita! Vi abbraccio forte, io son l’Erbana figlia del Cielo e della Terra, autrice di “L’Erbana una Selvatica in Cucina”. Mi trovate su fb e nel sito www.beatricecalia.it - scrivetemi su beatrice.calia@gmail.com.


ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

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HUMUS BIO BAKERY BISTROT: mangiare consapevole di Barbara Ghidini In questa breve frase sono contenute due tematiche fondamentali per la nostra società: il tempo ed il benessere. E il nostro benessere dipende da molteplici fattori, tra i quali l’alimentazione e l’ambiente. Proprio da questi concetti, tempo-alimentazione-ambiente, nasce l’idea di Humus Bio Bakery Bistrot, un forno con caffetteria e cucina aperto da poco a Parma a due passi dall’Ospedale Maggiore, che intende offrire ai propri clienti il tempo per prendersi cura di se stessi in modo consapevole, attraverso prodotti alimentari e proposte gastronomiche a base di ingredienti selezionati, naturali, biologici, a km 0. Da Humus si possono infatti trovare prodotti da forno quali pane, pizze e focacce con farine selezionate, integrali e di grani antichi 100% italiane, olio extra vergine di oliva, lievito naturale e lievito madre. Oltre ad una selezione di pane e focacce con ingredienti 100% biologici. Tutti senza sostanze di origine animale, quindi adatte anche per un’alimentazione vegana. Oppure è possibile gustare colazioni con caffè BIO, yogurt naturale e latte a km 0, accompagnati da croissant appena sfornati, il tutto anche vegan. O assaporare uno dei piatti preparati al

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momento per la pausa pranzo, piatti legati al ciclo delle stagioni e al territorio, serviti con una selezione di pani speciali e vino o birra biologici o artigianali. E ora veniamo all’ambiente. Lo spazio e gli arredi sono stati progettati e realizzati per trasmettere armonia ed equilibrio ed accrescere così il benessere delle persone. Questo grazie all’applicazione dei principi del Feng Shui, disciplina in cui è specializzata l’ideatrice di Humus, l’architetto Barbara Ghidini, che ha maturato una lunga

Ricetta per un’ottima torta salata con besciamella di spinaci e verdure Ingredienti: pasta sfoglia vegana di forma quadrata (di 15 cm c.a.) 300g besciamella con spinaci* mezza carota un cipollotto qualche oliva nera denocciolata un pochino di finocchio qualche cimetta di broccolo o cavolo romanesco semi di sesamo, sale, pepe e olio evo q.b. *Ingredienti per la besciamella di spinaci 250ml di latte di latte vegetale non dolce (avena, farro o soia non zuccherato) 50g di spinaci (congelati o freschi) due cucchiai di farina un cucchiaio di olio EVO sale, pepe q.b. Besciamella di spinaci: Per preparare la besciamella fai tostare in un pentolino la farina nell’olio, mescolando bene con una frusta per non far attaccare la farina, aggiungi poco a poco il latte. Continua a mescolare per evitare che si formino grumi. Aggiungi il sale, il pepe e portate a bollore. Lascia cuocere finché non otterrai la consistenza che desideri. Per questa ricetta consiglio di raggiungere una densità media, se si addensa troppo aggiungi un po’ di latte. Nel caso ci fossero dei grumi, la soluzione è semplice: usa il frullatore ad immersione per scioglierli. Mentre la besciamella si cuoce, fai saltare in una padella con uno spicchio di aglio gli spinaci (se surgelati, copri la padella ed abbassa la fiamma, fino a che non si sono ammorbiditi), aggiusta di sale e pepe e una volta pronti frullali, fino al raggiungimento di una crema. A densità desiderata togli la besciamella dal fuoco. Aggiungi la crema di spinaci ed amalgama bene. La besciamella verde è pronta! Procedimento: In un recipiente fai bollire per qualche minuto la carota, il finocchio ed il cavolo o broccolo mondati. Nel frattempo stendi su una teglia ricoperta da carta forno la pasta sfoglia e ritaglia delle strisce da usare come bordo e come intersezioni interne. Una volta pronte le verdure, tagliale a rondelle e tocchetti assieme ai cipollotti ed olive. Spalma la besciamella di spinaci e posiziona le strisce, in modo da formare dei quadrati all’interno. Nei quadrati ricavati posiziona le verdure per decorare. Cospargi di semi di sesamo, sale se necessario, pepe, e un filo d’olio. Metti in frigo per 10’ la teglia con la torta salata, nel frattempo accendi il forno a 180°. A temperatura raggiunta, inforna la torta per 25’/30’ o fino a doratura. Lascia raffreddare e gusta!

Per informazioni: HUMUS BIO BAKERY BISTROT Via Rolando de Capelluti 6/A-Parma Tel. 0521 992303 E mail: info@humusfood.bio www.facebook.com/humusbiobakerybistrot

esperienza nella progettazione di negozi e locali per la ristorazione (www.parmafengshui.it). E così anche la scelta di materiali ecosostenibili, come il legno di abete massello per gli arredi, le pitture naturali e le sedute riciclate dai mercatini dell’usato, hanno contribuito a fare di questo locale uno spazio a basso impatto ambientale. Humus è quindi il luogo ideale per ospitare eventi ad impronta green, compleanni e feste di laurea, con la possibilità di utilizzo esclusivo dello spazio la Domenica pomeriggio L’avventura è appena iniziata. E per accompagnare i propri clienti in questo cammino di consapevolezza, Humus organizza, a partire dal mese di Marzo, una serie di incontri sui temi del benessere nell’alimentazione e nella casa.

Prendi e Porta Bio di Angela Carreras

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BENESSERE CORPO E MENTE PRIMAVERA 2017

La vera coppia

di Salvatore Conforto

L’uomo e la donna possono fondersi in un essere solo: per unire il cuore con la mente, l’amore con l’intelligenza, il maschile con il femminile, il positivo con il negativo in modo da poter dire IO SIAMO (nella sua accezione di sì... amo veramente, poiché ho creato unione e ne sono cosciente), formando così un veicolo sicuro ed efficace per l’emanazione dell’Amore. Il pensare insieme è la base di ogni rapporto, perché il pensiero crea «L’energia segue il pensiero». Il rapporto, quindi, è dato dal pensiero che i due partner riescono a sviluppare insieme. Spesso dopo il momento di fusione si ritorna alla propria individualità, pensando a se stessi... al proprio piacere... alle proprie occupazioni. Per rafforzare l’unione e renderla sempre più stabile occorre che questo IO SONO sparisca e si trasformi nell’IO SIAMO, fondendo insieme in ogni momento, in ogni situazione e decisione i reciproci pensieri: dalle piccole alle grandi cose. Solo così si potrà veramente realizzare nell’unione quella promessa di condivisione e di accettazione piena e incondizionata, dentro di sé, di quella sorte che abbiamo promesso di spartire con il nostro partner. Il rapporto sessuale è un rituale nel quale l’Anima insegna alla personalità cosa sia l’unione, con i suoi derivati di armonia e bellezza. Un rituale dove i due partner si aprono completamente l’uno verso l’altro: aprono i loro cuori e le loro menti per fondersi in un essere solo. L’uomo deve capire che «andare dentro» alla donna è un grande onore che essa gli sta riservando, e che non deve limitarsi al corpo fisico. La donna si aspetta molto di più; spera che concedendo al «suo» uomo il privilegio di «entrare» in lei lui non si limiti al piano fisico ma impari ad «andare dentro» anche con i sentimenti e i pensieri, creando in questo modo tenerezza, dolcezza e soprattutto comprensione: prendere-insieme ogni aspetto della vita, condividendone gioie e dolori. È importante comprendere che molto spesso basta una parola

per «entrare» nell’altro: ecco l’importanza di usare parole dolci e raffinate nel rapporto. Il rapporto, per essere veramente sacrale, dovrebbe iniziare partendo dall’alto verso il basso, e arrivare al piano fisico dopo che si è accettata completamente l’altra persona, ossia quando si «entra» nell’altro e si diventa a tutti gli effetti partner. La donna dovrebbe fare attenzione alle energie che fa entrare «dentro» di lei perché, così facendo, apre una porta non solo alle energie del piano fisico, ma anche a quelle del mondo astrale. La donna è la porta della vita. Essa può essere la «porta del Tempio», oppure quella di una «sala-giochi». Dal che si evince che il rapporto sessuale ha un valore molto importante, perché rappresenta la selezione ed il controllo delle energie di «entrata», trovando la persona giusta per poter stabilire un rapporto che sia di elevazione e non di dispersione o di degradazione. Questo, naturalmente, vale sia per la donna che per l’uomo. Il rapporto è fatto di due aspetti: maschile e femminile, donare e accogliere, pesantezza e leggerezza, io e tu, ecc. È il tipo di equilibrio che si instaura fra questi due poli che definisce la qualità del rapporto. La giusta misura è la conditio sine qua non affinché in esso possano nascere l’armonia e bellezza. Dal grado di coscienza e di capacità che si ha nel realizzarlo, ovviamente, ne potrà nascere una maggiore o minore stabilità. I colpi che il corpo riceve a sinistra sono sentiti anche dalla parte destra, così la donna deve sentire pienamente il suo compagno e questi la sua compagna per evitare contraccolpi. Essi, per simpatia, devono diventare come un nodo che prende lo sua forza dall’intreccio, mentre la tenerezza e la gentilezza garantiscono la solidità della loro unione

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L’abitudine distrugge la coscienza. Il ritmo la esalta. La cadenza monotona della vita ipnotizza e addormenta l’interesse verso l’altra persona, provocando inevitabilmente il «sonno» del rapporto. Gli eccessi sono come una musica dodecafonica e dissonante, che possono attrarre per un po’ ma poi stancano. Ciò che garantisce l’armonia è il ritmo, ossia il regolare e ordinato susseguirsi dell’energia nei rapporti. L’Amore, in sintesi, è un rituale di donazione, che può essere celebrato quando si è pronti ad accettare e a donare in giusta proporzione e misura, non per abitudine o per piacere, ma per coscienza.

Bellezza home made

di Silvia Felini

Molti di noi sanno che per mantenersi in buona salute è fondamentale seguire un’alimentazione sana e ricca di cibi freschi, non trattati chimicamente e privi di conservanti. Siamo quello che mangiamo. Ciò che, purtroppo, spesso si ignora è che nel nostro corpo introduciamo sostanze non solo con gli alimenti, ma anche at-

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traverso l’assorbimento cutaneo dei prodotti che utilizziamo quotidianamente per la cura e la bellezza. Una buona notizia è che in commercio esistono numerosi cosmetici con un buon INCI (elenco degli ingredienti), privi di derivati del petrolio, tensioattivi aggressivi, siliconi etc., ma la cosa incredibile è che molti prodotti si possono preparare a casa usando materie prime naturali, biologiche e del tutto sostenibili per il nostro organismo, l’ambiente e le nostre tasche. Due ricette facilissime da realizzare, che la mia amica Donatella mi ha insegnato, sono quelle dello struccante e del deodorante. STRUCCANTE: 1 infuso di una pianta lenitiva per gli occhi (camomilla, malva...) Olio vegetale Biologico 1 piccolo flacone di vetro scuro Preparate l’infuso e lasciatelo raffreddare, poi riempite il vostro flacone fino oltre la metà e il resto con l’olio (io preferisco quello di semi di girasole, ricchissimo di vitamina E, per le proprietà antiossidanti e per il suo odore delicato). Otterrete un meraviglioso struccante bifasico, da agitare bene prima dell’uso, che elimina ogni tipo di trucco persino quello waterproof. DEODORANTE: Burro di Karitè Amido di mais (Maizena) Bicarbonato di sodio olio essenziale naturale (salvia, lavanda, sandalo o tea tree per un effetto antisettico...) 1 piccolo vasetto di vetro

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Prendete il vasetto e riempitelo con burro di Karitè, amido di mais e bicarbonato in parti uguali; a questo punto scaldate il composto a bagnomaria amalgamando bene gli ingredienti (in inverno è utile aggiungere anche un po’ di olio di cocco per rendere il preparato più cremoso). Verso la fine aggiungete qualche goccia del vostro olio essenziale preferito, mescolate accuratamente e lasciate raffreddare. Questo è un ottimo deodorante che favorisce la naturale sudorazione contrastando il cattivo odore e che vi lascerà la pelle morbida e liscia anche dopo la depilazione. L’unico consiglio è di preparare sempre poco prodotto alla volta perché trattandosi di cosmetici del tutto privi di conservanti, è opportuno usarli sempre freschi.


BENESSERE CORPO E MENTE

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Il potere straordinario della guarigione spirituale di Claudia Bondi COLONNA VERTEBRALE Riequilibrio Armonico Il Riequilibrio Armonico è una Guarigione Spirituale e, come tutte le guarigioni spirituali, va al di là del razionale; siamo quindi nell’impossibilità di darne una interpretazione scientifica. La Guarigione Spirituale si può trasmettere a chiunque abbia una qualsiasi malattia; la reazione del corpo fisico è sempre soggettiva! IMPORTANTE Il Guaritore Spirituale non è nè un medico, nè un naturopata e NON sostiene di esserlo; realizza il suo compito esclusivamente grazie alla forza dello Spirito e dell’Energia Universale. Pertanto NON formula promesse di guarigione e NON effettua diagnosi; NON consiglia di sospendere cure mediche o terapie prescritte dai Medici. Il lavoro del Medico è essenziale! Vorrei aggiungere però che esistono altri aspetti molto importanti che vanno al di là della scienza, grazie ai quali, in sinergia con la medicina, è possibile raggiungere un vero benessere! Con questo metodo l’operatore, tramite la canalizzazione dell’Energia Universale e senza contatto, riesce ad attivare nella persona un’autoguarigione, che porterà il riequilibrio (visibile e dimostrabile immediatamente) dell’intero corpo fisico in tutti i suoi aspetti; osseo, muscolare, emotivo, ecc. COME OPERIAMO Per prima cosa misuriamo il corpo nelle sue varie parti: l’altezza dell’individuo, la linea della colonna vertebrale, la simmetria delle spalle e delle scapole, l’inclinazione del bacino (sovente da sdraiati o da seduti sul lettino le gambe risultano di lunghezza diversa). La persona si corica e con un semplice rito della durata di pochi secondi, facciamo fluire l’Energia di Guarigione. PALESEMENTE E SOTTO I VOSTRI OCCHI IL CORPO INIZIA A RIALLINEARSI (IL PIÙ DELLE VOLTE IMMEDIATAMENTE, a volte gradualmente), le gambe diventano della stessa lunghezza; si recuperano i centimetri “persi” in altezza; le spalle e le scapole diventano simmetriche, ma soprattutto chi ne trae maggior benessere è lo stato psico emotivo. E inizia l’AUTOGUARIGIONE...

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COSA SUCCEDE AL CORPO I traumi che subiamo durante la nostra vita si ripercuotono sul nostro stato emotivo influendo sul buon funzionamento del corpo; si possono così verificare storture della colonna vertebrale, con il conseguente ammalarsi dei relativi organi ad essa collegati. Una colonna vertebrale dritta è di estremo beneficio per l’intero corpo, perché oltre a sostenere in modo ottimale ed equilibrato la struttura muscolo-scheletrica, favorisce la corretta comunicazione tra cervello e organi attraverso il midollo spinale. La colonna vertebrale sorregge e supporta tutti i carichi psico-fisici della nostra esistenza ed è in essa che si memorizza anche la nostra vita emotiva: quando il naturale flusso energetico non riesce più a scorrere liberamente si creano blocchi agli organi associati. Grazie al Riequilibrio Armonico, il corpo riacquista la sua linearità, i dolori iniziano a scomparire (IL PIÙ DELLE VOLTE IMMEDIATAMENTE, a volte gradualmente) e si comincia a vivere la vita con un atteggiamento diverso, più positivo, rilassato e distaccato.

Il riequilibrio del corpo è immediatamente dimostrabile! QUANTE VOLTE FARE IL RIEQUILIBRIO ARMONICO Il RiequilibrioArmonico innesca nella persona un’autoguarigione che continua “da sola” nel tempo; non c’è quindi bisogno di ripeterlo. Si fa una sola volta nella vita! Nei casi più gravi, se si vuole, si può accelerare il processo di autoguarigione accompagnandolo con trattamenti REIKI, che incideranno maggiormente su un corpo riequilibrato. Il Riallineamento viene guidato da Claudia Bondi e Rafael Lucas Minari presso REIKI PARMA.COM,Via Bandi 6/1(laterale di via Spezia) Parma Tel: 329.8488021 mail: info@reikiparma.com Info e testimonianze su: www.reikiparma.com

Non puoi cambiare la tua vita se non cambi i tuoi comportamenti di Giovanna Visentini

La frase riportata nel titolo sembra attribuibile ad Albert Einstein, ma, se anche così non fosse, rimarrebbe ugualmente “la linea guida” per tutti coloro che desiderano apportare dei cambiamenti nella propria vita! Gautama Buddha sosteneva che “l’ignoranza è la fonte di ogni sofferenza” e non c’è alcun dubbio che seguire corsi e acquisire conoscenze sia fondamentale. Ma oggi si assiste ad un fenomeno molto interessante: almeno per una certa percentuale di persone che si definiscono in “cammino”, la ricerca spasmodica di conoscenza è proprio la causa del perpetuarsi della loro infelicità. Noto questo anche nei miei corsi. C’è sempre la ricerca del sensazionale, dell’insegnamento che può cambiare la vita! E quando si ha la sensazione di aver trovato la propria via, si aprono i cieli: entusiasmo e adrenalina alle stelle e si entra a volte in una condizione sincronica che fa pensare quasi al miracolo! Ma poi, a poco a poco, l’entusiasmo scema e la percezione di noi stessi e del mondo torna ad essere quella di prima. Il motivo, è che dopo l’iniziale innamoramento, la maggioranza delle persone ritiene TROPPO FATICOSO mettere in pratica la conoscenza acquisita e getta la spugna, a volte colpevolizzando gli insegnamenti stessi. PECCATO! Nella realtà basta un po’ di autodisciplina, costanza, 108 dosi di leggerezza, senso dell’umorismo e l’accompagnamento di un facilitatore/facilitatrice e… voilà la torta è fatta! Questa è la ricetta per ottenere molti splendidi cambiamenti nella propria vita. … Buon Cammino!

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Pronti per il Parma Etica Festival 2017? di Simonetta Rossi “We have a dream”: saranno queste potenti parole, ovviamente ispirate al sogno di Martin Luther King, ad innestare la preziosa spirale di incontri, confronti, giochi e riflessioni che animeranno le tre giornate della prossima edizione del Festival Etico di Parma che, dopo l’ennesimo grande successo della terza edizione quando ha saputo richiamare e coinvolgere oltre 40.000 persone, si conferma tra i più importanti festival Etici a portata di bambino d’Europa. L’Associazione Parma Etica ASD (affiliata ACSI) è dunque felice di annunciare che, con il Patrocinio del Comune di Parma e il Patrocinio della Commissione Europea, organizzerà anche la 4° Edizione del Parma Etica Festival. Il duro e appassionato lavoro di questi anni, improntato a costruire un festival culturale di livello internazionale, sarà ulteriormente confermato quest’anno dalla presenza di molti ospiti illustri: quali lo psicoanalista, scrittore e sanscritista statunitense, Jeffrey Masson, autore di numerosi best sellers tra i quali “Il maiale che cantava alla luna” e “Quando gli elefanti piangono”; sua moglie, la pediatra tedesca Dott.ssa Leila Masson, autrice della guida “La salute dei bambini, dalla A alla Z”; la psicologa, studiosa di sciamanesimo, scrittrice e documentarista svizzera Selene Calloni Williams; il teologo italiano Vito Mancuso autore di molti saggi di grande successo tra i quali, i suoi ultimi, “Io Amo” e “Dio e il suo destino”. Protagonista sarà ovviamente pure il divertimento, per tutti ed in particolare per i bambini, con il contributo di numerosi artisti di strada tra i quali, la magnifica artista MaldiMar che sabato e domenica metterà in scena lo spettacolo “Immaginaria” insieme a lei, Valda “Venditrice di sogni e briciole di pane”, il Bollaio Matto e Losnafire con fantastiche bolle giganti e scenografiche fiamme di fuoco. Il parco sarà anche popolato da esseri straordinari, come gli animali di carta della mostra TimeOut16 e gli Animali MUTANTI frutto dell’ingegno e della creatività di Lupan, artista di Mutonia appartenente al movimento Mutoid Waste Company che si esprimono utilizzando materiali di recupero. Come da tradizione il Parma Etica Festival offrirà una salutare ed appetitosa educazione alimentare cruelty-free: informando sempre meglio il pubblico degli innumerevoli vantaggi, sia per la salute psicofisica dell’individuo che per il fragile equilibrio e la sostenibilità ambientale del prezioso pianeta che ci ospita, di una cultura alimentare etica, priva di carne e derivati animali. Così come da tradizione, la danza al Parma Etica Festival rimane protagonista: lezioni gratuite di tango offerte dall’Ass. Voglia di tango, laboratori di Danza Creativa secondo il metodo di Maria Fux e Corsi di Danze Etniche a cura dell’Ass. Balliamo sul Mon-

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do (per adulti e bambini) con spettacolo domenicale “GIRA E DANZA IL MONDO”. Una novità di quest’anno è invece lo spazio che Parma etica ASD regala ai bambini e allo sport. Il detto latino “Mens sana in corpore sano” racchiude una verità che ben si applica alle motivazioni che portano alla creazione del nostro festival, dove da sempre, i bambini e la loro cura sono di primaria importanza. Questo spazio dal titolo: “DIAMOCI UNA MOSSA”, sarà la giusta cornice per evidenziare quanto lo sport sia benefico sin dai primi anni di vita. Abbiamo infatti dedicato un’ampia area del Parco ad amichevoli di calcio, pallavolo e ginnastica artistica (trampolino) con la cooperazione della Polisportiva Coop nord Emilia. Per tutti i bambini che si iscrivono ai tornei sarà offerto un regalo “dolce e

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leggero”. Per iscriversi ai tornei scrivi una mail con nome, cognome ed età del bambino a parmaetica@live.com. PARMA ETICA FESTIVAL 9/10/11 GIUGNO 2017 La location del Festival rimane il bellissimo Parco Eridania di via Toscana a Parma, l’ingresso rimarrà rigorosamente gratuito. In caso di pioggia, il festival si svolgerà comunque, in quanto molte sue aree, come la sala conferenze o il grande ristorante, sono coperte. Ci teniamo a ricordare che siamo tutti volontari e abbiamo bisogno del tuo aiuto per costruire un mondo migliore, puoi sostenerci semplicemente con una donazione o lavorando come volontario nei tre giorni del festival. Scrivici per avere maggiori informazioni parmaetica@live. com ti aspettiamo.


Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

MARZO 2017

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Intervista al prof. Vincenzo Balzani A cura di Giovanni Santandrea, Transition Italia

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E’ un’intervista molto particolare questa che mi appresto a realizzare. Ho l’onore di incontrare il prof. Vincenzo Balzani. La sua gentilezza e affabilità sono tali che è facile per me scordare che questa è un’intervista ad un “quasi” premio Nobel per la Chimica. Non è una cosa che capita tutti i giorni. Balzani è un ricercatore italiano che ha svolto attività didattica e di ricerca ai massimi livelli italiani e mondiali. Dopo essersi laureato in Chimica all’Università di Bologna, vi ha poi svolto l’attività di docente fino al 2010. La fotochimica e le nano tecnologie rappresentano alcuni dei campi di ricerca che ha sviluppato con più successo. La lista dei riconoscimenti accademici internazionali è così vasta che nello spazio di questo articolo non li possiamo riportare. Ma è anche persona con un forte interesse per le questioni sociali. Nel 2008, sempre presso l’Università di Bologna, ha fondato il corso interdisciplinare Scienza e Società. Buongiorno prof. Balzani, perdoni la prevedibilità della mia prima domanda. Vorrei iniziare questa intervista proprio parlando del mancato riconoscimento del Premio Nobel per la Chimica che nello scorso Ottobre lei avrebbe potuto ricevere insieme ai suoi colleghi ricercatori Sauvage, Fraser Stoddart e Feringa per gli studi sulle macchine molecolari. A distanza di qualche mese le chiedo di raccontarci cosa ha provato nel momento in cui ha appreso la notizia. E cosa prova ora, a distanza di qualche mese? A novembre quando il suo amico, e neo premio Nobel, James Fraser Stoddart è venuto a sorpresa a Bologna per festeggiare il suo ottantesimo compleanno, cosa vi siete detti? Il premio Nobel per la Chimica da qualche anno veniva dato a studi riguardanti aspetti biologici. Eravamo tutti ben consapevoli che le macchine molecolari sono un argomento di punta della ricerca chimica, ma nessuno si aspettava che il premio Nobel fosse assegnato a queste ricerche. Quando la mattina del 5 ottobre la telefonata di un giovane collega mi annunciava che il premio Nobel era andato alle macchine molecolari sono stato piacevolmente sorpreso, poi amareggiato perché non ero fra i tre scienziati scelti. Subito sono incominciati ad arrivare messaggi di solidarietà da tutto il mondo che giudicavano la scelta ingiusta perché il nostro gruppo è stato il primo a far muovere le macchine molecolari. Voglio sottolineare, però, che i tre premiati sono bravissimi colleghi e anche miei amici. Qualcuno ha subito avanzato l’ipotesi che, siccome eravamo in quattro, ma solo tre potevano essere premiati, fattori non scientifici avessero giocato un qualche ruolo. Due giorni dopo è anche apparsa su tutti i giornali una lettera dei vertici della Chimica italiana nella quale si sottolineava che l’Italia non è capace di fare squadra e di appoggiare i suoi scienziati. Sia come sia, mi sono subito tranquillizzato. Ho capito che le manifestazioni di stima e di affetto che stavo ricevendo valevano molto più del premio. Quando pochi giorni dopo, alla festa del mio compleanno organizzata dai miei giovani colleghi, è comparso Fraser Stoddart, uno dei tre premiati, e abbracciandomi mi ha detto “Lo meritavi anche tu”, ho sperimentato la vera amicizia. Le macchine molecolari possono essere descritte come particolari aggregati di molecole che, esposte a particolari fasci di luce, eseguono movimenti non casuali e prevedibili. E’ una definizione accettabile? In modo semplice, ci può raccontare quali scenari si possono aprire con questa scoperta? In quali campi applicativi possono trovare un utilizzo? Quanto tempo sarà necessario perché queste tecnologie possano trovare spazio in prodotti industriali? Le macchine molecolari sono aggregati molto ben progettati di componenti molecolari aventi proprietà specifiche e i loro movimenti possono essere “alimentati” da stimoli luminosi, elettrici o chimici. Sono sistemi nanometrici (il nanometro è la miliardesima parte del metro) che rispondono alla logica binaria (si/no; destra/sinistra; ecc) e quindi possono essere utili per miniaturizzazioni estreme di sistemi informatici, oppure come sensori anche in medicina.

Difficile prevedere tempi per applicazioni industriali, come sempre accade per le ricerche di frontiera.

dove dovremmo andare: verso una società più giusta, verso la pace.

Nell’introduzione ho citato la sua passione civile che l’ha portata a fondare il corso interdisciplinare Scienza e società. Certamente lei non incarna il modello del ricercatore chiuso nel suo laboratorio, avulso dai problemi del mondo. E’ noto inoltre il suo impegno pubblico in varie campagne referendarie che riguardavano questioni energetiche. Intendo il referendum del 2011 per l’abrogazione delle norme che consentivano nuovamente la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare, e il referendum dell’Aprile di quest’anno per l’abrogazione della norma che estendeva la durata delle concessioni per estrarre idrocarburi in zone di mare, impropriamente denominato “referendum contro le trivelle”. Mi piacerebbe capire quali sono le origini di questa forte passione civile che la contraddistingue? E’ un dono che ho ricevuto e poi coltivato anche per alcune vicende familiari. Mi piace stare dalla parte dei più deboli e della natura. Non posso sopportare quelli che pensano di sapere tutto e di poter risolvere da soli tutti i problemi. Credo che anche la scienza, da sola, non potrà mai portarci là

Come ricercatore e come divulgatore ha scritto molti libri che hanno come filo conduttore il tema energetico. Dalla produzione di energia attraverso processi fotochimici alla spiegazione di come le energie rinnovabili rappresentino l’unica seria scelta su cui orientarsi. Quale è il suo parere sulle politiche energetiche che si fanno in Italia? Quali sono gli aspetti positivi? e quali le criticità maggiori? In Italia chi ci governa, anche a livello regionale, non ha capito o non vuole capire che la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili è inevitabile ed irreversibile e che bisogna accelerare, non ostacolare questa transizione. La transizione energetica è il fondamento per passare dall’economia lineare dell’usa e getta all’economia circolare dell’efficienza, del risparmio, del riuso e del riciclo, l’unica via per costruire un futuro sostenibile, l’unico futuro possibile. Cercare di estrarre le ultime gocce di petrolio dall’Adriatico, col rischio di fare danni ecologici, oppure promuovere la costruzione dei nuovi SUV Lamborghini, emblema del consumismo e delle disuguaglianze, sono azioni che vanno in direzione opposta a quella di un futuro sostenibile e di una società più equa. Penso sia molto importante far sentire ai politici la voce degli scienziati e proprio per questo coordino il gruppo energiaperlitalia.it. Purtroppo non ci ascoltano. Il 2015 ha visto Papa Francesco scrivere l’enciclica “Laudato sì” rivolta a tutti gli esseri umani, per richiamare la loro attenzione alla gravità dei problemi ambientali che minacciano l’umanità, specie i più poveri del pianeta. Ma non solo. Sul fronte laico, COP21 di Parigi ha prodotto un accordo internazionale sottoscritto da tutti i paesi presenti al summit.


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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

10 Pur con evidenti limiti, tale successo diplomatico era impensabile solo qualche anno prima. Rispetto allo scenario globale del pianeta, con un’umanità che deve dare rapide risposte ai problemi energetici e alle minacce, più che incombenti, dei cambiamenti climatici, quale è il suo stato d’animo? Cosa prevede? In altre parole, dentro di lei prevale un motivato pessimismo per il futuro, o ritiene che c’è ancora spazio per un cambiamento radicale dei nostri comportamenti sociali ed economici? Secondo me i due eventi da lei citati, l’enciclica di papa Francesco e la COP21 di Parigi, hanno fatto girare il vento, hanno causato una svolta. Economia e politica sono rimaste spiazzate da due prese di posizione così autorevoli. L’economia ha presto capito che la transizione energetica è inevitabile e che quindi, come ha detto un grande manager, è inutile andare contro corrente. Meglio assecondare la transizione e cercare di coglierne i vantaggi. Questo mi fa essere ottimista sul fatto che potremo evitare la degradazione del pianeta, l’unico luogo in cui possiamo vivere. Sono meno ottimista sul fatto che la gente, specialmente i politici, capiscano che, poiché siamo tutti sulla stessa “barca” (o astronave, come diciamo noi), potremo vivere in pace solo se riduciamo le disuguaglianze che sono le cause di guerre, rivoluzioni e migrazioni. E’ anche vero che non possiamo aspettare che sia la politica a fare tutto. Ciascuno di noi, nel campo in cui opera, con le competenze di cui dispone, nella situazione in cui si trova, deve sentirsi coinvolto in questa sfida mettendo in gioco le preziose energie spirituali che caratterizzano l’uomo: responsabilità, sobrietà, collaborazione, solidarietà, amicizia, creatività. Negli Stati Uniti tra pochi giorni si insedia il nuovo Presidente Donald Trump. Nelle sue dichiarazioni in campagna elettorale ha più volte negato la minaccia climatica e ha preannunciato il rilancio delle attività estrattive legate al carbone e agli idrocarburi. Lei che opinione ha? Ritiene che siano effettivamente posizioni politiche che andranno ad incidere in modo determinante sui processi di decarbonizzazione che ti-

La sua attività di docente universitario le ha dato l’occasione di avere uno stretto contatto con il mondo degli studenti. Che rapporto ha con il mondo giovanile? Alla luce delle oggettive difficoltà che pesano sul futuro delle giovani generazioni, ha qualche suggerimento o indicazione che vorrebbe rivolgere loro? Sono tempi duri per un insieme di ragioni e per molti sbagli che ha fatto la mia generazione. Il suggerimento è di vivere con passione, scegliere il campo di studi nel quale si sentono più portati e di non temere di sviluppare e proporre idee nuove.

Nelle sue conferenze pubbliche ogni tanto le capita di citare frasi tratte dalle Sacre Scritture. Mi piacerebbe che ci parlasse di come vive la dimensione spirituale della vita. Come riesce a coniugare dentro di lei il rigore del metodo scientifico e la dimensione soprannaturale della fede? Per la sua personale visione della vita, l’umanità avrà un futuro grazie alle tecnologie, oppure perché sarà capace di fare un salto evolutivo verso una maggiore maturità? Non trovo contraddizione fra scienza e fede. Sono su due piani diversi, ma non scollegati. Per quanto posso dire io, scienza e fede non solo non si escludono, ma si rafforzano a vicenda. La scienza risponde alle domande “come avviene che …”. Ci sono domande alle quali la scienza, invece, non potrà mai rispondere e che mi interessano ancor di più: che senso ha la mia vita? cos’è l’amore? perché c’é il male? cosa c’era prima del Big Bang? che significato ha l’evoluzione, dall’energia primordiale alla materia cosmica, alla vita, all’uomo, essere che ama, che pensa, che prevede, che ha sete di conoscere e che non è mai soddisfatto? In generale, la scienza non può rispondere a tutte quelle domande che iniziano con “perché?”. Pensando alle meraviglie dell’universo immenso o a quelle delle nostre nanometriche macchine molecolari, non posso che concludere che c’è “qualcosa” molto più grande di noi e di tutta la nostra scienza. Questo “qualcosa” penso sia “qualcuno”: Dio. Sapere che è tanto più grande di noi e che è sceso fino a noi in Gesù per accoglierci con misericordia ed insegnarci ad amare mi consola molto e mi dà fiducia. Io credo nella Divina Provvidenza che mi ha fatto incontrare al liceo una ragazza di nome Carla, ora mia moglie, e una scienza di nome Chimica che mi ha dato tante soddisfazioni, compreso il premio Nobel mancato; e che, quando non ero più giovanissimo, mi ha fatto incontrare una persona, un sacerdote, che ha aperto molte finestre nella torre d’avorio nella quale andavo rinchiudendomi.

Vorrei chiudere questa nostra piacevole chiacchierata con una domanda particolare.

Grazie di cuore prof. Balzani del tempo che hai voluto dedicare ai lettori di Vivere Sostenibile!

midamente si cerca di progettare? Ho letto recentemente un articolo di Obama su Science. Dice, molto giustamente, che non saranno le eventuali scelte politiche sbagliate a breve termine e in un solo paese ad impedire l’inevitabile transizione energetica. Potranno solo ritardarla. Più probabile che presto Trump ed i suoi consiglieri si rendano conto che non si può tornare indietro, pena bloccare l’economia americana, che ha ormai preso un’altra strada.

Fermati, vivi... macrobiotica che passione! La casa editrice Macro festeggia quest’anno i suoi 30 anni di editoria. Da sempre sostenitrice del benessere olistico della persona, Macro diffonde una cultura naturale e sana, rispettosa dei tempi biologici propri dell’essere umano e dell’ambiente. In onore dei festeggiamenti per i suoi 30 anni Macro lancia un’iniziativa originale e controcorrente, finalizzata al risveglio delle coscienze moderne, sempre di corsa, di fretta, in ritardo. Abbiamo invitato alcuni nostri autori a sedersi sulla panchina gialla, simbolo e monito della campagna, per sentirli parlare del momento in cui si sono fermati a prendere consapevolezza dei loro veri bisogni. Questa volta è il turno di Dealma Franceschetti, autrice per Macro del libro L’apprendista macrobiotico. Cuoca e Foodblogger macrobiotica,

C’è mai stato un momento nella vita in cui hai deciso di fermarti? Il momento in cui mi sono un po’ fermata a riflettere è stato quando nel 2005 ho incontrato la macrobiotica che mi ha sicuramente aperto tutto un mondo, un universo nuovo da studiare e da scoprire e una prospettiva di guarigione dai miei problemi di salute. Ma anche la possibilità di iniziare ad aiutare le persone a stare meglio. Però quello che davvero mi ha fatto pensare è stato rendermi conto che la macrobiotica poteva essere uno strumento per portare le persone ad abbandonare il cibo di origine animale pensando alla propria salute.

Perché hai condiviso con la casa editrice Macro il tuo progetto editoriale? Macro per me è un nome interessante perché si abbina alla Macrobiotica e come casa editrice credo che sia un po’ un modello da seguire perché raccoglie tante persone diverse e tante idee diverse e credo che possa quindi aiutare le persone ad aumentare la propria consapevolezza circa le innumerevoli strade che possiamo seguire per migliorare la nostra salute.

nostro presente? Il termine “macrobiotica” deriva dal greco makros (grande, lungo, esteso) e biotikós (vitale, della vita). Possiamo quindi considerarla come “l’arte della lunga vita”, ma non solo. Il termine makros può essere inteso anche come felicità, pienezza e realizzazione di sé. Personalmente mi piace intendere questo termine come un invito a sentirsi parte di un insieme più grande che unisce ogni creatura vivente. Da millenni l’essere umano è consapevole che tutto è Uno, ma in Occidente l’abbiamo dimenticato. La macrobiotica può servire a rammentarcelo e ad aiutarci a ritrovare l’armonia perduta, con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

Quale contributo può apportare la macrobiotcia al

Segui la campagna su fermativivi.it

per arrivare comunque allo stesso obbiettivo: aiutare le persone a stare bene e perseguire nella mia piccola personale di far smettere alle persone di mangiare gli animali.

Dealma ha fatto della sua scelta alimentare una vera passione, che è poi diventata un lavoro.

Questo perché io fin da ragazzina, 14/15 anni tenevo molto a questo aspetto della scelta vegana/vegetariana per smettere di allevare gli animali soprattutto in modo intensivo, non mi piacevano questo mondo e questo modo di trattare gli animali. Come e perché la macrobiotica è diventata anche il tuo lavoro, oltre che la tua pas-

sione? Un po’ per tutta la mia vita ho sempre cercato di portare le persone verso questa scelta; però facevo leva sulla motivazione etica e mi sono resa conto che non tutti sviluppavano già questa sensibilità e prendevo un sacco di porte in faccia. Con la Macrobiotica mi sono resa conto che posso passare dalla porta di servizio, usare la leva della salute

Al Sana di Bologna abbiamo presentato i nuovi prodotti della linea EcoNano Green. Sei una farmacia, erborista o negozio bio? Richiedici la campionatura gratuita di tutti i prodotti nel fantastico formato show product!


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INCONTRIAMO LO SPIRITO DEGLI ALBERI passeggiata di connessione con i messaggi del bosco

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PASSEGGIATA di RICONOSCIMENTO e UTILIZZO DELLE ERBE SPONTANEE scopriamo le virtù vegetali intorno a noi

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GEMMODERIVATI FLORIPOTENZIATI: RACCOLTA, PREPARAZIONE e PECULIARITÀ esperienza sulla energia potenziale delle piante

11 Giugno Festa di Remedia 9 LUGLIO

LE MERAVIGLIE della DISTILLAZIONE come ottenere fragranze che fanno bene iacevoli SORPRESE p o i Il p iazion r a v rogr e r i amma potrà sub

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MARZO 2017

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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione Libri&C. VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE:

OTTIMO

Cambio pelle in 7 passi

I regali della natura

Autore: Lucia Cuffaro Editore: Arianna editrice Pagine: 296 – prezzo di Copertina: 12,90 €

Autore: Helena Arendt Editore: Terre di mezzo Editore Pagine: 192 – prezzo di Copertina: 18,90 €

Ma quanto è grande il mondo della biocosmesi soprattutto se legato all’auto produzione! Lucia Cuffaro non sbaglia una mossa e ci motiva a scegliere i passi essenziali da fare per rispettare la nostra pelle, con semplicità e leggerezza come sempre. Il tutto in questi 7 semplici passi: • la consapevolezza: pelle libera dal petrolio • la conoscenza: gli ingredienti naturali amici della pelle • la detersione: i gesti quotidiani per la pulizia del

corpo • il nutrimento: idratare e illuminare la pelle • la cura: alleviare i disturbi, rafforzare e proteggere il corpo • il piacere: profumarsi, sedurre e rilassarsi • il cambiamento: abbracciare uno stile di vita improntato al benessere e alla decre-scita. Semplici gesti di benessere per rivoluzionare la routine quotidiana. Un libro immancabile nella casa di ognuno di noi ricco di consigli di stimoli di notte e di spunti presi anche dalla tradizione per una scelta davvero sostenibile della nostra bellezza.

NO TAV - Cronaca di una battaglia ambientale lunga oltre 25 anni Autore: Mario Cavargna Editore: Intra Moenia Pagine: 320 – prezzo di Copertina: offerta minima consigliata 11,50 €

La storia del Movimento NO TAV dalla nascita nel 1990 per giungere, in questo primo volume, a raccontare le principali vicende sino al 2008: una ricostruzione basata su 13.000 articoli di giornali, ma soprattutto sulla testimonianza diretta di fatti vissuti sempre in prima persona. “Questo lavoro (ed uso proprio la parola lavoro) - ha dichiarato l’autore - non è nato dal desiderio di scrivere un libro, ma dal timore che ci rubassero la nostra storia con una ricostruzione falsa di quanto è accaduto, perché noi abbiamo contro tutti i documenti ufficiali e gli articoli della grande stampa”. Ed ecco quindi il racconto puntuale di un confronto tecnico e umano che dura da 26 anni, ora pieno di speranza, ora sconfortato ma incrollabile, che svela le decisioni camuffate, i dati falsi, gli inganni mediatici che sono necessari per far costruire una grande opera inutile a scapito degli investimenti veramente utili per i cittadini. Ora l’attesa va alla pubblicazione del secondo volume, con le cronache dal 2009 al 2016.

Tempo di lettura 1 min.

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Il libro che mancava! Non mi è capitato spesso di avere questo pensiero ma appena ho visto que-sto nuovo bel volume questo pensiero mi è uscito dal cuore. Creare attraverso la natura tornando un po’ bambini e connessi è una delle cose che più possono dare gioia alle persone. Erbe e frutti sono ingredienti speciali per oli, succhi e inchiostri colorati; ciottoli, bacche e cortecce danno vita a sculture e disegni unici e irripetibili; fiori e petali decorano e profumano una saponetta, ma di-ventano anche un portalume o una ghirlanda... I fagioli possono diventare collane, le arachidi scul-ture, i semi decori su scatole da regalare, rami piccole cornici. Il tutto presentato con foto di am-pio respiro e dividendo i vari elementi della natura a seconda delle stagioni e degli elementi. Gra-zie a questo libero avrete tante possibilità di contatto, di gioia e di creatività con la natura, facen-do sbocciare bellissimi sorrisi tra grandi e bambini. Torniamo così a dedicarci tempo di qualità e a dare libero sfogo alla fantasia, nella condivisione.

Nascere Sano, Sicuro e Naturale in Emilia Romagna Autori Vari Editore: Macro Edizioni Pagine: 176 – prezzo di Copertina: 14,50 € Una ricerca completa e approfondita sulle possibilità di scelta della madre su come e dove partorire in modo sano, sicuro e soprattutto naturale, in particolare in Emilia Romagna. Rivolto alle future mamme, ai futuri papà, alla sanità locale e a tutti gli operatori del settore, questa guida propone molti consigli pratici: dal movimento all’uso di farmaci in gravidanza; dalle alternative alla nascita in ospedale, fino alla ripresa dopo il parto. Si parla della nuova legge regionale e la modalità di accesso al parto naturale, dando informazioni sulle modalità di accesso a tutti i servizi per la mamma in dolce attesa prima e per il suo bebè poi, con tanto di indirizzi di associazioni di ostetriche, consultori, case Maternità e associazioni di mamme e papà suddivisi per provincia. Non manca l’elenco di tutte le aziende ospedaliere con reparto di ostetricia, completo di tutti i servizi offerti da ogni punto nascita. Nascere in maniera naturale, riducendo al minimo indispensabile le visite, gli esami invasivi e gli interventi sanitari, è la scelta scientificamente più sicura e umanamente più appagante.

Viaggio camminato in Portogallo Avete mai pensato di farvi coinvolgere in un sogno? Ecco, di questo stiamo parlando. Di farsi avvolgere da un sogno, di farsi travolgere dalla natura incontaminata e ancora selvaggia del Portogallo, di farsi catturare dalla voglia di contattare Sé stessi e vivere con intensità passo dopo passo, di farsi prendere dal desiderio di sperimentarsi in un’esperienza ecologica e sensoriale. Perché il tuo corpo, la tua mente, i tuoi sensi verranno chiamati dagli scenari, dagli odori e dai sapori di questa terra, verranno amplificati dal corpo che sente e trasforma durante il cammino. “SEGUENDO I PROPRI PASSI. CAMMINO E SURF” è un’esperienza alternativa, in consapevolezza, dove movimento e stanzialità s’intrecciano in un’onda sinuosa. Dove natura, cammino, yoga, meditazione, surf e internazionalità infondono una carica di energia per l’anima e per il corpo. Un modo diverso di viaggiare che ti prende per mano e ti porta più vicino a te. Fatti avvolgere da un sogno, lungo le prime 4 tappe del cammino portoghese, da Lisbona fino ad Arneiro das Milharicas. Un viaggio alternativo al solito cammino, con destinazione la Surfness Lodge Peniche. GODIAMO DELLA TERRA... GODIAMO DELL’OCEANO... Walkinglife vuole diffondere un modo di vivere conscio e sostenibile attraverso progetti di benessere in movimento. Surfness Lodge Peniche è una struttura recettiva, scuola di surf, yoga, sport e terapia sull’oceano. Insieme, Walkinglife e Surfness Lodge, ti invitano ad un’esperienza differente dal solito viaggio. 5 giorni sul Camino Portogues da Lisbona ad Arneiro das Milharicas e 3 giorni di relax a Baleal di surf, yoga e meditazione sull’Oceano. Date viaggio: 27 maggio -5 giugno 2017 Per saperne di più: Annalisa Nicolucci (walkinglife) 347.9751094, nicolucci73@hotmail.com


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Le mie 12 eco fatiche - #1 Senza prodotti chimici: i cosmetici naturali e fai da te per mamme e bambini tempo di lettura:

di Tatiana Maselli, Blogger di Idee tascabili Una delle mie eco-fatiche ha previsto la rinuncia ai “prodotti chimici”: durante il mese dedicato a questa esperienza ho condiviso sul blog ricette e consigli per preparare cosmetici e detersivi naturali. “Prodotti chimici” è tra virgolette, perché ovviamente anche ciò che è naturale è fatto di molecole chimiche. Si tratta quindi solo di un’etichetta per distinguere ciò che è ecocompatibile da ciò che non lo è. Detto questo, anziché raccontarvi come sostituire i prodotti chimici con quelli naturali, passo direttamente alla pratica e vi propongo due ricette semplici e efficaci per autoprodurre cosmetici utilissimi in gravidanza e per i neonati. Iniziamo dalla ricetta per preparare un olio contro le smagliature, per il quale servono: 50 millilitri di olio di rosa mosqueta, 25 millilitri di olio di mandorle dolci, 25 millilitri di olio di oliva. La preparazione è molto semplice, poiché basta amalgamare tra loro tutti gli ingredienti dopo averli pesati, agitare e travasare il tutto in una bottiglia in vetro scuro. Conservate l’olio a temperatura ambiente, al riparo da fonti di luce e calore e consumatelo entro tre mesi. Applicatelo sul corpo due o più volte al giorno con costanza per evitare la formazione di smagliature durante e dopo la gravidanza. La seconda ricetta serve, invece, per preparare un burro lenitivo alla calendula per trattare la pelle dei neonati e dei bambini in caso di irritazioni dovute al pannolino, a punture di insetti o a dermatiti. Ottimo anche per le mamme, per idratare e ammorbidire la pelle secca e screpolata delle mani o per calmare le irritazioni della pelle. Si utilizza come una normale crema idratante in caso di couperose, psoriasi, eczema, orticaria e scottature causate dall’eccessiva esposizione al sole. Per prepararlo occorrono: 50 g di oleolito di calendula, 25 g di burro di karité, 25 g di burro di mango. Bisogna prima 1di 16/02/17 tutto fondere a bagnomaria il burro di karité Progetto3:Layout 14:17 Pagina 1

e il burro di mango; quando il composto sarà liquido, lo si toglie dal fuoco e si aggiunge l’oleolito di calendula. Dopo aver amalgamato gli ingredienti, si trasferisce il preparato in un barattolo pulito e asciutto e lo si lascia raffreddare a temperatura ambiente per qualche ora. Conservate anche questo prodotto al riparo

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da luce e calore, consumatelo entro due o tre mesi. Gli ingredienti per preparare questi semplici prodotti sono acquistabili in tutte le erboristerie e, come avete visto, approcciarsi alla cosmesi fai da te non è per nulla complicato. Provate e non ve ne pentirete!

Sostenibile o non sostenibile, questo è il problema tempo di lettura:

di Belinda Pagano La prima domanda che viene sicuramente in mente quando si parla di sostenibilità nel proprio quotidiano è quanto possa essere impegnativo. Molte persone per comodità, pigrizia o semplicemente ignoranza sull’argomento, liquidano il tutto con un semplice “non ho tempo per stare dietro anche a questo”. Se poi si guarda il tutto dal punto di vista di una mamma, magari pure lavoratrice, la quale si deve occupare di duecento cose quasi sempre contemporaneamente (e i figli, e la casa, e la spesa, e il lavoro, e chi più ne ha più ne metta), la mancanza di tempo o la richiesta di un impegno verso un qualcosa di apparentemente superfluo, può sembrare un ostacolo da non voler affrontare. E io invece, mamma di due figlie, lavoratrice e come tutte le mamme pure casalinga, vi posso assicurare che non c’è nulla di più sbagliato. Magari all’inizio occorre un po’ di tempo, più per informarsi che per altro, ma per quanto riguarda l’impegno quotidiano, quello rimane sempre e comunque nell’ordinario. Inoltre, non dimentichiamolo, siamo in uno splendido periodo storico in cui l’argomento “ambiente” portato nel piccolo mondo di ogni singolo individuo è sempre più attuale e non è difficile riuscire ad informarsi o a trovare prodotti o servizi che aiutino in questo senso. Me ne sono accorta quasi da subito, quando ero incinta della mia prima figlia.Al corso pre-parto organizzato dall’ospedale della mia città, assistetti alla spiegazione quantomai assurda di un’ostetrica pro-epidurale e pro-cesareo che mi lasciò esterrefatta. Mi spedirono a casa con un kit gratuito di sopravvi-

ConCorso FotograFiCo ViVErE sostEniBiLE

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venza fatto solamente di integratori inutili, salviette umidificate usa e getta, pannolini usa e getta, coppette per il seno usa e getta. La fiera dell’“usa e poi ricordati di gettarlo”. Fu mentre rientravo in casa con la mia borsetta ricolma di prodotti di marche assolutamente conosciute che si insinuò il dubbio: e se ci fosse un modo diverso per affrontare il tutto? Se ci fosse un modo più sostenibile e magari anche più sano? In fondo mia mamma, mia nonna, la mia bisnonna, sono tutte sopravvissute senza tutto questo (ho in testa stampata l’immagine di mia nonna che lava mio padre in una tinozza in cortile, con le pezze dei pannolini stesi dietro di lei e gli altri figli che le scorrazzano intorno). E’ un po’ come quando pensi al parto naturale: in fondo l’hanno fatto quasi tutte le mamme del mondo, in tutti i periodi storici di questo mondo e perché io non dovrei riuscirci? E allora è anche giusto chiedersi: perché non riuscire ad essere mamme sostenibili?

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2017, il CAMMINO di VIVERE SOSTENIBILE e della TRANSIZIONE

La VIA FRANCIGENA, scavallando dalla pianura al mare sulle orme degli antichi pellegrini, in cerca di un mondo nuovo

Da domenica 25 giugno al 29 giugno 2017 da Berceto (PR) a Sarzana (SP)

Nel 2017 “Vivere Sostenibile” compie 2 anni! Per festeggiare abbiamo deciso di coinvolgerVi con un concorso* fotografico a tema:

“Fotografa la sostenibilità!” • Caratteristiche delle foto: non inferiori a 1600 X 1066 dpi • Le foto dovranno essere inviate entro il 31 dicembre 2017 a: vs@viveresostenibile.net con oggetto: concorso “fotografa la sostenibilità” • La foto inviata, dovrà riportare nel corpo dell’e-mail nome, cognome e recapiti.

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• Le foto verranno scelte dalla Redazione tenendo conto dell’attinenza al tema “fotografa la sostenibilità”. • Le foto scelte saranno associate agli articoli dei Redattori di “Vivere Sostenibile” ed utilizzate unicamente per il magazine (versione cartacea e pdf on line).

Tappa 1 domenica 25 Si raggiunge Berceto, sulle colline parmensi in bus (n.90) da Fornovo (dove si può arrivare in macchina o in treno). Da qui attorno alle 12, parte la prima tappa del cammino che in realtà è solo la metà della tappa n.21 della Via Francigena. In circa 10 km di cammino si raggiunge il Passo della Cisa, dove si potrà mangiare e dormire all’ostello della Cisa.

Tappa 4 mercoledì 28 Da Villafranca in Lunigiana ad Aulla. Km 15 circa. La seconda Metà della Tappa n. 23 della Via Francigena. Tappa 5 giovedì 29 Da Aulla a Sarzana. Km 16, Tappa n. 24 della Via Francigena. Da qui, sarà possibile raggiugere le 5 Terre in bus/treno oppure tornare a casa (treno fino a Fornovo).

Quota pro capite: Tappa 2 lunedì 26 Dal Passo della Cisa a Pontremoli. Km 22, Tappa n. 22 210 euro + 15 di l’iscrizione all’Associazione Italiana della Via Francigena. Purtroppo non ci sono punti inter- Comunità Sostenibili con copertura assicurativa. medi. È la tappa più lunga, ma dovrebbe essere com- La quota comprende: 4 pernottamenti in stanze multiple pensata dalla bellezza dei luoghi. e 4 cene in locali caratteristici. La quota non comprende: trasporti, colazioni e pranzi a carico di ognuno. Tappa 3 martedì 27 Numero massimo di iscritti: 12. Da Pontremoli a Villafranca in Lunigiana. Km 17. Pre-adesioni con email completa di nome, cognome e Metà della Tappa n. 23 della Via Francigena. numero di tel. a info@viveresostenibile.net entro il 7 Aprile 2017.

• Il partecipante al concorso vedrà la propria foto con il nome dell’autore stampata nelle pagine di “Vivere Sostenibile”.

Il concorso non prevede nessun premio se non la sola pubblicazione su Vivere Sostenibile della foto con il nome dell’autore. La scelta delle foto sarà fatta a insindacabile giudizio dalla Redazione di Vivere Sostenibile e pubblicata con il nome dell’autore che sarà indicato nella e-mail.

Tel. per info: 335/7187453 - https://viveresostenibile.wordpress.com


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ORTI E GIARDINI PRIMAVERA 2017

Come costruire una compostiera a decomposizione lenta tempo di lettura:

di Maddy Harland, traduzione di Giovanna Lo Conte Ho fatto compostaggio per molto tempo e anche compostaggio a caldo, ma non avevo mai avuto una compostiera a decomposizione lenta. Sono molto utili. Possono essere riempite di foglie, scarti del giardino e potature che impiegherebbero troppo tempo a decomporsi in un sistema di compostaggio convenzionale. Non avremo più bastoncini non tritati nel compost! Si risparmiano anche molte ore passate a sminuzzare. Avevo barattato una recinzione di 4×8 piedi dalla costruzione di una legnaia di un amico costruita al 100% di materiali riciclati. Avevo da parte anche un po’ di filo per recinzione rimasto da alcuni esperimenti che avevo fatto con i tutori per le zucche e i pomodori. Io e la mia amica Lindy avevamo finalmente tutto il necessario per costruire la compostiera. Lindy mi ha consigliato di costruire una struttura più grande possibile, 6 x 4 piedi (1,80 x 1,20 m ca). Abbiamo quindi tagliato i pali a metà e per iniziare abbiamo scavato delle buche con una van-

ga, dove abbiamo sbattuto della terra siliceo-calcarea con un battipalo preso in prestito. È stato un lavoro molto duro. Innanzitutto abbiamo attaccato i pali che erano rimasti ad uno dei quattro lati più corti affinché facesse da collegamento. Poi abbiamo fissato il palo più lungo, di un metro e ottanta, sul retro. Abbiamo tagliato i giunti con la motosega e terminato la serata con la sega ad arco. Poi abbiamo usato le viti per il fissaggio. Si tratta di una struttura semplice che non necessita di particolari doti da falegname per essere costruita. Abbiamo messo i pali su tre lati, ma non nella parte anteriore, sia perché avevamo finito i pali e sia perché non era necessario fissare tutti e quattro i lati ed era invece utile avere una parte inferiore del cassone più bassa per permettere facilmente di aggiungere i rami più pesanti da sopra. I pali sono utili per un gran numero di motivi. Rendendo la struttura più rigida offrono un luogo dove è possibile fissare il filo. Sono anche utili in caso ci si debba appoggiare alla

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struttura con una borsa piena di potature senza piegare il filo. Dopo aver sistemato i pali abbiamo iniziato a fissare il filo da recinzione. C’erano ancora alcuni punti per fissare la rete che erano rimasti da quando allevavamo polli. Ho teso il filo come meglio potevo e Lindy ha martellato i punti. Abbiamo iniziato ad un’estremità e lavorato tutto intorno alla compostiera. Alla fine è stata una bella sorpresa poter riempire la compostiera con tutte le potature, i sacchi di erbacce e le parti legnose che erano state lasciate in giro in giardino. In un mondo ideale avremmo potuto costruire due compostiere in modo da poterle riempire a turno con materiale da decomposizione, ma sono molto contenta di averne costruita una sola grande. Ci ha risparmiato ore di triturazione e fornirà habitat per diversi tipi di creature nel mio giardino, soprattutto lucertole comuni (Zootoca vivipara) che amano particolarmente il legno marcio. Fonte: http://permacultura-transizione.com


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Conosciamo STUDIO ARBORA: giardini e natura tempo di lettura:

A cura della Dott. Agr. Elisa Marmiroli Noi tutti riconosciamo l’importanza che rivestono gli ambienti naturali all’interno delle nostre città, i giardini delle nostre abitazioni e degli spazi di lavoro, e di come essi possano influire positivamente sulla qualità della vita delle persone. Prendersi cura della natura e dei giardini, osservando il mutare delle stagioni, aiuta a mantenerci in connessione con il tempo e i luoghi in cui viviamo, rendendoci consapevoli dell’importanza delle nostre azioni. Studio arbora si occupa con grande passione, da ormai sei anni, della progettazione di spazi verdi, sia pubblici sia privati, della consulenza relativa alla loro manutenzione e della gestione del patrimonio arboreo, mettendo a servizio dei propri clienti le imprescindibili conoscenze tecniche e agronomiche, per tradurre in realtà le loro aspirazioni e i loro desi-

deri. Il nostro intento è progettare spazi in grado di emozionare, di riavvicinare alla bellezza misteriosa della natura, con particolare attenzione, non solo alla valenza estetica, ma anche alla durabilità e alla sostenibilità nel tempo; attraverso il servizio di garden coach insegniamo a ciascun cliente come prendersi cura del proprio angolo di verde. Studio arbora svolge da diversi anni un’intensa attività divulgativa e di formazione rivolta a semplici appassionati e a professionisti del settore; a partire dal 2015 ha dato vita all’apprezzata rassegna “Il giardino si racconta”, dedicata a promuovere e diffondere la cultura dei giardini e a condividere la passione per il giardinaggio. Quest’anno la rassegna, a ingresso gratuito, è dedicata al tema sempre più attuale

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dei giardini naturali e naturalistici, intesi come spazi verdi che celebrano la Natura e la sua dinamica bellezza. Partendo dall’osservazione degli ambienti naturali per arrivare allo studio di noti giardini contemporanei, si insegnerà come scegliere e associare le specie vegetali più idonee, enfatizzare gli aspetti sensoriali dei propri giardini e creare occasioni per osservare la piccola fauna selvatica. Il calendario completo degli incontri è disponibile sul sito: www.studioarbora.it.

Per informazioni: Studio arbora dell’agronomo Elisa Marmiroli Vigatto, Parma Sito web: www.studioarbora.it E-mail: info@studioarbora.it Facebook: www.facebook.com/studioarbora/

Bosco Urbano, quartiere Eurosia (Parma)

Come prolungare la vita dei fiori recisi di Rosaria Scotto “Se ami un fiore, non raccoglierlo. Perché se lo raccogli, esso muore e cessa di essere ciò che amavi.” Partendo dalle sagge parole di Osho, concordiamo tutti sulla bellezza di un fiore non reciso, ancora sulla sua pianta. Tuttavia può capitare di riceverli in dono e di voler conservare questo gradito omaggio quanto più a lungo possibile. Ci sono pochi semplici accorgimenti da non trascurare. Bisogna immergere il bouquet in acqua il prima possibile. Immergere solo metà del gambo, in quanto l’acqua da una parte idrata, ma dall’altra favorisce i processi di marcescenza. A tal proposito l’acqua deve essere sempre pulita. E’ fondamentale rimuovere le foglie nelle parti basse dei gambi che andranno in immersione, perché sono le prime parti a marcire. Anche tagliare frequentemente i gambi con forbici ben affilate in modo obliquo favorisce un miglior assorbimento dell’acqua, prolungando la freschezza dei fiori. Per ridurre la prolificazione dei batteri e le muffe che favoriscono la marcescenza dei fiori si consigli anche di inserire nell’acqua un antibatterico naturale come l’aceto (un cucchiaio per ogni litro d’acqua) o in alternativa poche

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gocce di candeggina o mezza pasticca di aspirina (anche scaduta). Chiaramente il calore velocizza i processi di deterioramento dei fiori, quindi sarebbe preferibile conservare i fiori lontano da fonti di calore.

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Ma se prolungare la vita dei fiori recisi non basta, ma l’intenzione è quella di conservarli nel tempo, si possono adottare diverse tecniche. La più utilizzata è l’essiccazione a testa in giù del bouquet come si farebbe con un mazzetto di aromatiche, disponendolo in un luogo fresco ed asciutto per qualche mese. In alternativa si possono essiccare pressandoli in una pila di libri o in un’apposita pressa. Oppure immergendo i fiori e le foglie in un agente essiccante natura come la sabbia. O, ancora, utilizzando l’essiccatore o il forno a basse temperature. Tutti i tipi di essiccazione annoverate finora sono naturali, ma hanno l’inconveniente di non preservare la brillantezza dei colori. A onor del vero, ci sono anche metodi casalinghi non naturali, come l’uso della glicerina o del gel di silice, ma li sconsigliamo. I fiori che subiscono il trattamento con la glicerina sono chiamati “fiori stabilizzati” perché mantengono inalterate le caratteristiche del fiore per anni (colori, profumi e consistenza), come una sorta di imbalsamazione e non sono nemmeno compostabili! Fonte: www.ifioridelbene.com/blog.


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ORTI E GIARDINI

INVERNO 2016

Frutti Antichi, la rassegna di primavera che protegge la biodiversità tempo di lettura

Il 13 e il 14 maggio 2017 al Castello di Paderna vicino Piacenza, la rassegna di piante, fiori e frutti dimenticati e prodotti di alto artigianato, promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano I saperi più originari che nascono dal lavoro della terra, il recupero di sapori quasi scomparsi, l’arte artigiana che fa parte dell’identità di ogni angolo di territorio, la salvaguardia della biodiversità e della preziosa ricchezza delle produzioni agricole italiane sono protagonisti di Frutti Antichi - rassegna di piante, fiori e frutti dimenticati, prodotti di alto artigianato – il 13 e 14 maggio 2017 al Castello di Paderna, a pochi km da Piacenza. La manifestazione, una delle più longeve d’Italia dedicate al florovivaismo e alla terza edizione nella sua versione primaverile, è promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e organizzata in collaborazione con il Castello di Paderna e il Comitato Fai di Piacenza. Per 2 giorni, circa 130 espositori selezionati invitano i visitatori alla scoperta delle più ricercate e variegate specie floreali ed arboree e delle primizie dell’orto; inoltre sono a disposizione per condividere con i visitatori i segreti delle tecniche di coltivazione.Ampio spazio è riservato all’arredo da giardino, all’antiquariato e all’artigianato, espresso sia nelle forme della tradizione rurale che in creazioni artistiche di particolare raffinatezza Il programma, ricco di eventi, tra cui conferenze, laboratori per grandi e piccoli, presentazioni di libri, mette a confronto operatori del settore, studiosi e rappresentanti delle istituzioni provenienti da tutta Italia, all’insegna della valorizzazione dell’ambiente, della promozione di uno stile di vita più vicino alla natura e della salvaguardia del patrimonio genetico delle specie naturali che rischiano l’estinzione. I contributi raccolti per l’ingresso a Frutti Antichi sono destinati al restauro e manutenzione di uno dei Beni naturalistici ed architettonici di cui si prende cura il FAI.

Per informazioni: Frutti Antichi Castello di Paderna

Strada Paderna Montanaro, 10, 29010 Pontenure (PC) Segreteria Tel. +39 3349790207 E-mail: fruttiantichi@alice.it Sito Web: www.fruttiantichi.net

credito fotografico: Francesco Premoli e Daniela Marchionni

I fossi preziosi

Erbe spontanee da conoscere… e gustare di Donato Di Pierro La Piantaggine Quando si parla di Piantaggine spesso nell’immaginario si sovrappongono tra loro le diverse varietà esistenti di questa pianta erbacea perenne. Presenta sempre nervature molto evidenti, con spighe floreali più o meno lunghe come infiorescenze e foglie che si dipartono dalla base con steli robusti più o meno lunghi. In Italia la si rinviene sia nei terreni aridi che in quelli coltivati, lungo i viottoli e nei prati aridi, dal livello del mare fino ad una quota di 2000 metri. La tradizione popolare la ricorda come pianta magica per eccellenza. Nel Medioevo, una radice di piantaggine portata al collo si riteneva che potesse proteggere dalla febbre malarica. In particolare, tre radici erano il rimedio contro la terzana, quattro contro la quartana. Posta sotto il cuscino, si dice possa donare capacità divinatorie, permettendo di conoscere cose lontane o ignote. La celebre Trotula della Scuola Medica Salernitana, prima donna medico della storia, sosteneva che provocava una riduzione della cavità vaginale: “ut etiam corrupta appareat virgo”, era

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perciò in grado di far sembrare vergine chi non lo era più. Oggi, in fitoterapia, si fa largo uso dei semi della specie psyllium: contiene circa il 30% di mucillagine che, a contatto con l’acqua, rigonfia nell’intestino agendo come lassativo meccanico e, per le sue proprietà astringenti, aiuta a decongestionarne le pareti irritate. La P. major, di cui le foglie rappresentano la droga, ha proprietà diuretiche ed espettoranti. Può essere impiegata in caso di diarrea, cistite, bronchite, sinusite, infezioni dell’orecchio e tosse (secca o grassa). Grazie alle sue virtù cicatrizzanti ed antistaminiche, le foglie fresche, applicate direttamente su ferite, punture o piaghe, danno immediato sollievo dal prurito intenso e favoriscono la cicatrizzazione. Le foglie giovani e tenere, raccolte fresche, possono essere aggiunte per insaporire le insalate, mentre cotte entrano nella composizione di gustosi e delicati ripieni per ravioli e pasta al forno. La massima espressione del suo contributo in cucina si ha se vengono impiegate nella preparazione delle zuppe, creme e umidi. Conferendo un delicato sentore di funghi, anche laddove i funghi non sono presenti, può stupire anche i palati più esigenti. Vellutata di Ortiche e Piantaggine - Mondare le ortiche e la piantaggine, aggiungendo all’acqua un cucchiaio di bicarbonato. In una capiente pentola rosolare in olio evo uno spicchio di aglio tritato finemente, quindi saltare le erbette per qualche minuto. Bagnare con brodo vegetale, precedentemente preparato, coprire e lasciare stufare a fuoco lento per circa 10 minuti. Passare il tutto con un mixer a immersione, così da ottenere una crema densa ed omogenea. Aggiustare di sale, quindi servire accompagnando con crostini di pane tostati, un filo d’olio e una spolverata di pepe nero. Un Chianti piuttosto giovane è per certo un ottimo accostamento.

De Gustibus Il giardino del gusto di Annamaria Bortolotti

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Giunto alla XII edizione, da venerdì 5 a domenica 7 maggio, torna a Villa Malenchini a Carignano (PR), l’appuntamento con De Gustibus, il Giardino del Gusto, la mostra evento con mercato della qualità delle eccellenze del food italiano, del florovivaismo e dell’artigianato artistico. Villa Malenchini, generalmente chiusa al pubblico, è stata tra le location della fiction Rai “La Certosa di Parma” e sarà visitabile integralmente nelle tre giornate di fiera. Inoltre nel weekend sarà possibile effettuare tour guidati nel parco che, con quindici ettari d’estensione e numero varietà di alberi secolari, è il più grande giardino privato della provincia di Parma. Info: www.degustibus.parma.it Per gli amanti delle pedalate in compagnia, l’Associazione Bicinsieme FIAB Parma organizza Sabato 7 Maggio una biciclettata con ritrovo a Parma e arrivo a Carignano, a tutti i partecipanti sarà consegnato il biglietto omaggio per De Gustibus, così alla fine della corsa su due ruote ci si potrà riposare nello splendido parco di Villa Malenchini e concedersi, più che meritatamente, uno dei mille peccati di gola del Giardino del Gusto! Ritrovo ore 14,45 di sabato 7 maggio nel parcheggio di Via Bizzozero, con partenza ore 15,00. Iscrizione 1 euro per soci FIAB, 2 euro non soci (assicurazione infortuni e RC). Arrivo previsto per le ore 16 con ingresso gratuito al De Gustibus per i partecipanti. Alle 17, 00 possibilità di visita guidata della Villa. Info: www.bicinsieme.it


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febbraio 2017

La rubrica di Renata

di Renata Balducci, Presidente di Associazione Vegani Italiani Onlus

Vita di coppia… vegan

Vivere insieme a un’altra persona porta con sé una serie di compromessi da condividere e rispettare al fine di poter rendere una convivenza la migliore possibile. Decidendo di passare la propria vita con un altro essere umano che, sappiamo, condividerà i nostri spazi e le nostre abitudini, si può andare incontro a situazioni a prima vista insormontabili. Sono molte le persone che, dopo aver scelto, ad esempio, di diventare vegane, si chiedono come sia possibile continuare a vivere con una persona che non ha nessuna intenzione di cambiare le sue abitudini, soprattutto dal punto di vista dell’alimentazione. Può sembrare impossibile, ma, alla fine, comprendendo le ragioni di entrambe le parti, far apprezzare al proprio partner una cucina diversa da quella a cui è abituato può convincerlo e fargli capire che non c’è bisogno di portare in tavola la sofferenza di nessuno per vivere felici. Le alternative ormai sono realtà. Esistono ormai molte coppie conosciutesi proprio grazie al grande interesse e alla curiosità che questo mondo in continua crescita porta con sé. Gli eventi vegan ai quali partecipare sono sempre più numerosi e la possibilità di incontrare persone, anche online, con le stesse passioni è diventata maggiore. Le difficoltà possono affacciarsi nella nostra vita di coppia quando uno dei due decide di diventare vegano e abbandonare qualsiasi prodotto o comportamento che implichi la sofferenza di Come in ogni altro aspetto della vita, bisogna capire e far capire quanto sia importante, altre creature. In questo caso se una relazione è forte, stabile e affonda le sue radici nell’amore argomentando, ciò per cui avete deciso di cambiare stile di vita. Per cambiare si deve cae nel rispetto non sarà complicatissimo condividere anche questo aspetto della nostra vita. pire e il dialogo può essere molto costruttivo. Molto sta nel modo in cui si esprimono le proprie conoscenze e le proprie idee, perché, se Chi prende di mira i vegani per il loro essere arroganti, lo fa per attirare l’attenzione, prosi sa di poter vivere in pace amando le altre creature, è fondamentale che si rispetti anche prio perché esiste, come per tutte le categorie di persone, una grande maggioranza che, le altre persone che fanno parte della nostra vita. sottovoce e senza urlare contro a nessuno, diffonde le ragioni di questa scelta etica, anche Un atteggiamento saccente e scontroso, probabilmente, porterà il vostro partner a chiudersi solo con l’esempio concreto, riuscendo a dimostrare come sia possibile vivere una vita sana nei confronti dell’argomento e a rifiutare di provare anche solo ad assaggiare ciò che gli senza portare sofferenza a nessuno. proporrete.


EVENTI

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INVERNO 2016

Fa’ la cosa giusta! 2017

Fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili A cura della Redazione Dal 10 al 12 marzo 2017 nei padiglioni 3 e 4 di fieramilanocity si aprirà al pubblico la quattordicesima edizione di Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Vivere Sostenibile parteciperà anche quest’anno come Network di editori indipendenti, presentando anche il primo volume della collana di libri sulla sostenibilità. Fa’ la cosa giusta! 2017 sarà caratterizzata da 11 sezioni tematiche, che spazieranno dagli ambiti storici come la moda o l’arredamento sostenibile, fino ai temi emergenti come la scelta vegana e cruelty free, passando per gli spazi dedicati all’associazionismo e all’economia carceraria. Un’area sarà dedicata alla teoria e alla pratica dell’Economia circolare, il modello economico basato sulla riparazione e sulla rigenerazione. Il fenomeno verrà analizzato e approfondito, ma soprattutto affrontato con tecniche per metterlo in pratica anche nella vita quotidiana. La rete Giacimenti Urbani condurrà workshop dedicati alle 4R: riciclo, riuso, recupero e riparazione e incontri con esperti o

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aziende che operano nel settore. La Salumeria del design si dedicherà al lato più esteticamente accattivante dell’economia circolare: le tecniche per trasformare il materiale di recupero in accessori moda, e piccola oggettistica di design. Questo sarà anche uno spazio per un attimo di pausa con musica dal vivo. Non solo laboratori di cucina sostenibile ma anche una vera e propria accademia: la FunnyVeg Academy. In programma 6 mini corsi tenuti da altrettanti chef: cucina ayurvedica e di alta gamma, con l’ormai celebre Simone Salvini; pasticceria con Stefano Broccoli, della pasticceria Dolcevita di Bergamo, molto apprezzata trasversalmente alle scelte etiche e salutiste; Street food con lo chef biker Giuseppe Tortorella; un corso per coniugare l’attenzione al benessere con preparazione dei cibi per tutta la famiglia, con Mara Di Noia e Marzia Riva; cucina sperimentale, con Luca André; cucina vegan per tutti i giorni con la foodblogger Giulia Giunta. Nei nuovi spazi dedicati all’autoproduzione, sarà possibile scoprire i segreti della saponificazione domestica, attraverso

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postazioni grafiche e laboratori di produzione di sapone, organizzati dai professionisti de La Saponaria. Sarà anche possibile imparare a produrre detersivi e detergenti per la pulizia della casa all’interno dei laboratori organizzati da greenMe.it, a cura di Marta Albé e Francesca Piccoletti. Ad esempio scoprire i mille usi del limone, imparare a produrre uno spray antizanzare con ingredienti naturali o una crema detergente per superfici dure, per le pulizie più impegnative. E, per mantenere una pelle morbida, una crema solida e profumata, per nutrire la pelle con pochi ingredienti vegetali. Quest’anno la cooperativa Cooption porterà a Fa’ la cosa giusta! uno spazio verde con erbe aromatiche e piante da frutto, cassoni per sperimentazioni libere di giardinaggio e una serie di laboratori.

Fa’ la cosa giusta! 2017 Da venerdì 10 a domenica 12 marzo Fieramilanocity, Padiglioni 3 e 4, via Colleoni, GATE 4, Milano (Metropolitana M5 “Lilla”, fermata Portello, davanti all’ingresso di Fa’ la cosa giusta!) Giorni e orari di apertura: Venerdì 10 marzo: 9 – 21; Sabato 11 marzo: 9 – 22; Domenica 12 marzo: 10 – 20 Per i minori di 14 anni l’ingresso è gratuito. www.falacosagiusta.org

Quattro anni di Benessere con il Faenza Benessere Festival!

Credits Alessia Gatta

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La primavera inizia a Torri Superiore con il Festival “Il Risveglio della Terra” di Graziano Consiglieri

Con l’arrivo, si spera precoce, della bella stagione, tornano le rondini e, assieme ad esse, anche “Il Risveglio della Terra – 2° Festival di Primavera”. Dopo la prima edizione che si era tenuta all’inizio di aprile 2016, l’Ecovillaggio Torri Superiore e le associazioni Amici di Torri e Creatorri, infatti, replicano il fortunatissimo evento, previsto per il fine settimana del 24-26 marzo 2017, sempre all’Ecovillaggio, che rinnova così la sua fama di centro culturalmente e socialmente molto attivo. Nella prima edizione, nell’arco dei tre giorni, erano stati organizzati ben 17 diversi eventi. Questa volta, sulla scia del successo di pubblico, della maggiore esperienza e dell’accresciuto interesse da parte di insegnanti, esperti ed artisti, il numero degli appuntamenti è lievitato fino a superare la ragguardevole cifra di 30, in un contesto nel quale avranno spazio cultura, arte, musica, benessere e salute, ma anche divertimento, gastronomia attività all’aria aperta. Il panorama dei tre intensi giorni spazia dalle materie olistiche (yoga e meditazione, yoga della risata, cromoterapia, teatro sensoriale, massaggi, reiki, mindfulness, danzamovimentoterapia), ai momenti ricreativi (danze occitane, mercatino, gara di torte), dalla musica al trekking, fino alle molte discipline artistiche, come nel caso degli stage di fotografia e di ceramica. Nel fitto calendario sono state inserite molte iniziative rivolte ai più piccoli, previste soprattutto venerdì 24, in collaborazione anche con le scuole cittadine: spazio quindi a land art, musica, yoga per bambini, attività ludiche, laboratori di ceramica. Motivo conduttore dell’edizione 2017 sarà il tema del “Labirinto”, che ispirerà i programmi dei singoli eventi e anche una conferenza in cui si parlerà dei labirinti nei giardini, nella storia e, soprattutto, di quelli mentali. Non sarà trascurato l’aspetto gastronomico: come sempre, infatti, l’Ecovillaggio Torri Superiore, nell’arco dell’intero festival, sarà a

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disposizione per chi vuole soggiornare e attuerà un servizio ristorante a buffet, con possibilità di menù anche vegani e vegetariani. “Lo scorso anno – affermano gli organizzatori – si sono raggiunte complessivamente circa seicento presenze. Quest’anno contiamo di superare ampiamente questo limite, anche in considerazione dell’offerta di molti più spazi per le famiglie e i bambini. Sono infatti molte le occasioni in cui ai principali eventi riservati a un pubblico adulto sono state affiancate attività rivolte ai bambini, in modo che tutta la famiglia possa avere la possibilità di seguire attività che incontrino gli interessi di ognuno”.

Ecovillaggio Torri Superiore Via Torri Superiore 5 18039 Ventimiglia (IM) www.torri-superiore.org

Dopo il successo delle precedenti edizioni torna FAENZA BENESSERE Festival sabato 18 e domenica 19 marzo 2017 presso la Fiera di Faenza (RA). La manifestazione, giunta alla quarta edizione, offrirà il meglio delle proposte legate al Benessere Naturale dall’Oriente all’Occidente. Faenza Benessere Festival si rivolge sia agli addetti al settore (operatori professionali e aziende del benessere naturale) che al grande pubblico che per la prima volta si avvicina al mondo delle discipline bio-naturali. Tra le novità dell’edizione 2017, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Kaleidos, verrà realizzato un padiglione interamente dedicato ai bambini e alle famiglie. All’interno il pubblico troverà prodotti e servizi per l’infanzia, aree spettacolo e attività didattiche per bambini dai 6 ai 12 anni, per una crescita sana e naturale. Confermati inoltre l’area YOGA, con lezioni aperte tenute dai migliori Insegnanti e dalle Scuole più accreditate e l’area MASSAGGI GRATUITI. Faranno da cornice alla manifestazione oltre 100 banchi espositivi provenienti da tutta Italia, dedicati al benessere naturale. DATE: sabato 18 e domenica 19 marzo 2017 LUOGO: Fiera di Faenza COSTO INGRESSO: 5 euro intero, 3 euro ridotto (scaricabile dal sito) INFO e CONTATTI: www.faenzabenessere.it


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PRIMAVERA 2017

Atto secondo per Wellness Food Festival tempo di lettura:

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Sabato 1 e domenica 2 Aprile torna a Cesena Fiera l’appuntamento con il benessere. In contemporanea Hobby & Garden, il Salone dedicato alla vita in campagna Ideologia, cultura o etica, non importano le motivazioni, quello che conta è che il popolo di chi sceglie uno stile di vita sempre più green e salutare cresce e si fa sentire. Non stupisce, dunque, se nella Romagna patria del wellness a crescere sia anche una manifestazione che del benessere si fa promotrice e portavoce. E’ il Wellness Food Festival, la kermesse dedicata al mondo bio, vegan e fusion che, dopo il debutto dello scorso aprile con personaggi del calibro di Carlo Cracco, sabato 1 e domenica 2 aprile 2017 torna a Cesena Fiera per la sua seconda edizione. Sempre in tandem con Hobby & Garden, il Salone degli orti e dei giardini, dedicato agli amanti del pollice verde e della vita all’aria aperta in campagna. Porte aperte a sapori, suoni e profumi appartenenti all’universo del well living: dall’alimentazione, alla cura del corpo e della mente, passando per abbigliamento, accessori e attrezzature a basso impatto ambientale. Uno spazio sarà dedicato all’alimentazione con show cooking proposti da veri fuoriclasse della cucina vegana, e area ristorazione dove poter gustare i

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MERC ATI CONTADINI Dal produttore al consumatore: ecco i mercati dove trovare buona frutta e verdura, latticini e uova, farine e marmellate realizzate a Km0, con dedizione e passione da chi la terra la ama e la conosce per davvero!

PARMA OGNI MERCOLEDÌ mattina

“La Corte - dalla terra alla tavola”: vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica in P.le Lubiana

OGNI VENERDì dalle 16.00 alle 19.00 “MercatiAmo” creiamo una comunità attorno al cibo. I produttori aderiscono al protocollo PGS (sistema di garanzia partecipata), che garantisce le migliori pratiche dell’agricoltura sostenibile e una qualità superiore dei prodotti. www.mercatiamo.org Via Palermo 6, angolo via Catania. salutari sapori dei cibi vegani, biologici ed orientali. Largo anche a relax e trattamenti con associazioni e centri specializzati che proporranno cure tradizionali, complementari, alternative, olistiche e terapie naturali. Inoltre, sarà possibile fare acquisti bio-sostenibili: abbigliamento, accessori, oggettistica e attrezzature per la cura del corpo e della mente sono solo alcune delle proposte commerciali di cui i visitatori potranno approfittare. In contemporanea col Wellness Food Festival si svolgerà Hobby & Garden, la fiera dedicata alla vita in campagna, punto di riferimento per famiglie, scuole, bambini e per tutti coloro che hanno la passione per il verde accomunati dal desiderio di coltivare un angolo “verde”, divertirsi a contatto con la natura e assaporare prodotti più genuini. Un vero e proprio Salone di conoscenza in cui scoprire, vivendolo in prima persona, le ricchezze del mondo rurale. Laboratori per tutte le età, seminari e convegni sui diversi aspetti della vita all’aria aperta, momenti di svago arricchiscono quest’area all’insegna del buon vivere. Info e costi: orario di apertura 10.00-20.00 Ingresso: intero 7 euro ridotto 5 euro. Parcheggio gratuito. (Quartiere Fieristico, via Dismano, 3845 Cesena) www.wellnessfoodfestival.it

Segnaliamo… 11° Giornata Nazionale del B&B italiano: Sabato 4 Marzo 2017

Siano B&B nei centri storici delle città d’arte o dei borghi italiani, siano dimore di charme e design, ville antiche o casali in campagna i bed and breakfast italiani aderiscono con entusiasmo all’evento del B&B Day, un modo per festeggiare e per diffondere una dimensione dell’ospitalità più intima e familiare. La Giornata Nazionale del B&B, ideata da www. bed-and-breakfast.it, è entrata a far parte del calendario vacanze dei viaggiatori italiani ed è una occasione da non perdere per entrare a contatto con la bellezza del Paese e con l’ospitalità della sua gente. Migliaia di bed and breakfast in tutta Italia offriranno gratis la notte del 4 marzo a quanti prenoteranno un weekend, di due o più giorni, all’insegna dell’ospitalità familiare. Info su: www.bbday.it

Settimana della Birra Artigianale 2017

6 marzo – 12 marzo Sette giorni con centinaia di eventi, promozioni, degustazioni e iniziative in tutta Italia. È questa la Settimana della Birra Artigianale: una grande festa ideata per celebrare la birra di qualità, nazionale e straniera. Da lunedì 6 a domenica 12 marzo 2017 troverete tante promozioni nei locali italiani devoti alla birra artigianale, potrete partecipare ad eventi appositamente realizzati e in generale festeggiare con i vostri amici, inneggiando alla vera birra, quella buona. Info su: www.settimanadellabirra.it

OGNI SABATO dalle 8.30 alle 13.30 “La Corte - dalla terra alla tavola”: in strada Imbriani, all’ombra della Chiesa della S.S. Annunciata, nel cuore del quartiere Oltretorrente. “La Corte” è riservato alla vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica FONTANELLATO OGNI 4a DOMENICA DEL MESE

dal mattino alla sera ROCCA E NATURA Tra biologico, benessere e opere dell’ingegno - intorno alla Rocca Sanvitale. Commercianti, agricoltori e maestri dell’ingegno espongono prodotti naturali, biologici e opere della creatività. Uno spazio è dedicato al commercio equo e solidale, a gruppi e associazioni che si occupano di benessere, ecologia e medicina naturale

TRAVERSETOLO OGNI DOMENICA

Da tempo registrano la presenza di produttori agricoli biologici e non

BORGOTARO OGNI LUNEDÌ

mattino Piccolo ma significativo mercato

COLORNO OGNI 3a DOMENICA DEL MESE Il Mercato della Terra Con il patrocinio di Slow food

LESIGNANO DE’BAGNI OGNI 2° SABATO DEL MESE dalle 10 in poi Mercato prodotti biologici e altro Organizzato da gAStronauti

NUOVIMERCATI A: FIDENZA OGNI VENERDì FORNOVO TARO OGNI MARTEDì SAN POLO DI TORRILE


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4-11 marzo

Parma e Piacenza

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AUTUNNO PRIMAVERA 2016 2017

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