Meccatronica 101

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Stand D20

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LE NEWS DI QUESTO NUMERO

MACCHINE UTENSILI PAGINA 2

PARTI, COMPONENTI, ATTREZZATURE, STAMPI PAGINA 2 - 4 e 5

AUTOMAZIONE LAVORAZIONE E PROCESSI PAGINA 5 - 6 e 7

SOFTWARE HARDWARE PAGINA 8 e 9

METROLOGIA E CONTROLLO QUALITÀ PAGINA 10

FIERE, OPEN HOUSE, INAGURAZIONI, EVENTI da PAGINA 13 a PAGINA 20

NEWS LEGISLATIVE PAGINA 21

ECOINDUSTRIA PAGINA 21 e 22

www.expomec.it Supplemento a: “A.A.A- Il Giornale della Meccanica & Subfornitura” n° 510 Maggio 2016


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ecoindustria MACCHINE UTENSILI macchine taglio lamiera

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FARE I DISCHI IN LAMIERA CONVIENE,

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con la Taglia-Dischi BREVETTO EUROPEO EP 038199981 80 K

Elma, con sede in provincia di Bologna, da oltre trent'anni produce macchine di serie brevettate e macchine speciali per la lavorazione di pezzi in lamiera di tutte le forme. Oltre alla rifilatrice per pezzi in lamiera stampata di tutte le forme e dimensioni, costruisce macchine specifiche per i clienti; rifilatricibordatrici tradizionali con mandrino portapezzi e unità varie per operazioni di bordatura, filettatura su lamiera, rifilatura, contornatura flangiatura, linee di produzione automatiche ecc. Fiore all'occhiello di Elma sono le Macchine per il taglio dei dischi direttamente da coil, BREVETTO Europeo EP 038199981. Le cesoie TAGLIADISCHI della serie “ETD…N” tagliano, mediante cesoiatura a freddo, dei dischi da un

nastro della larghezza di poco superiore al diametro. Due lame folli contrapposte si abbassano su un disco, tagliente, che funge da matrice. Le due lame folli compiono un mezzo giro attorno al disco tagliente. Un braccio entra ed estrae il disco dal nastro portandolo fuori dove un nastro trasportatore lo porta o all’utilizzo o all’impilamento. Questo modello di macchina ha le dimensioni di poco superiori al disco delle dimensioni massime ottenibili con quel modello. Può essere utilizzata anche a quadrotti o meglio a bandelle. Il suo modo di utilizzo “normale” è quello col nastro di poco superiore al diametro del disco e direttamente in linea con la pressa o con la macchina che impiega i dischi come materia prima.

Alcuni esempi: PESO del materiale per fare un disco da QUADROTTO. 589x589x2,5=mm3 867,302,5x7,95= Kg. 6,808 PESO del materiale per fare un disco in "MONOFILA". 5 8 9 x 5 8 5, 5 x 2, 5 =mm3 8 6 2. 148,75 x7,85= Kg. 6,768 PESO del materiale per fare un disco in "DUE FILE" Zig-Zag. 1096x292,75x2,5= mm3802,135x7,85=Kg. 6,297 RISPARMIO ANNUO in Kg.: Considerando una Produzione di

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700.000 dischi/anno. 500 Pezzi/h x 7 ore/g.= 3.500 Pezzi/g. 3,500 x 20gg./m = 70.000 dischi/mese x10 mesi. Avremo un RISPARMIO ANNUO di: -QUADROTTO / MONOFILA, Kg.6,808 - 6,768= Kg. 0.04 x 700.000 = Kg. 28.000 -QUADROTTO / 2 FILE Zig-Zag, Kg.6,808 - 6,297= Kg. 0,511 x 700.000 = Kg. 357.70O

Considerando che il semplice passaggio da quadrotto a nastro produce già un RISPARMIO di 28.000 Kg. di materiale/anno e Zig-Zag, anche soltanto lavorando a 2 file si ottiene un RISPARMIO di oltre 357.7OO Kg. I'anno, è evidente la convenienza dell'adozione di una macchina Taglia-dischi. Senza considerare poi che si può lavorare fino a 6 file sfalsate-parallele con risparmi sempre crescenti. Diametri da 80 a Ø 1600. Spessori da 0,4 a 8 mm. Ogni tipo di lamiera è trasformabile in dischi abbinabile a qualsiasi avanzatore. SEGNA

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PARTI, COMPONENTI, ATTREZZATURE, STAMPI organi di trasmissione

La gamma sempre più completa per lo scambio termico Tutte le novità presentate a MCE 2016: scambiatori a pacco alettato, aeroventilati, fasci tubieri Roen Est Group ha presentato a MCE 2016 importanti novità e ulteriori ampliamenti di gamma per condizionamento, refrigerazione, riscaldamento, cogenerazione e recupero termico. Roen Est, infatti, è uno dei pochi player di settore ad offrire tre linee complete di prodotto per lo scambio termico: • scambiatori a pacco alettato, • aeroventilati, • fasci tubieri segue a pag 4 < Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0

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altre parti componenti

Scambiatori di calore a pacco alettato La gamma degli scambiatori di calore a pacco alettato, componenti essenziali dello scambio termico, garantisce una grande varietà dimensionale e infinite possibilità di personalizzazione, ampia scelta di materiali utilizzati per la produzione (rame, alluminio, ferro, inox, ottone, etc.) e diverse possibilità di trattamenti superficiali protettivi. In fiera Roen Est ha presentato nuovi modelli con tubi in INOX per tutte le applicazioni in ambienti aggressivi o che utilizzano ammoniaca come fluido refrigerante. Aeroventilati Tecnologia completa e soluzioni completamente personalizzabili sia per la refrigerazione, unit coolers e brine units, sia per il recupero termico con remote condensers e dry coolers.

In più, in anteprima a MCE, la nuova gamma di aeroventilati con motori centrifughi, ideali per le sale di lavorazione alimentare. Fasci tubieri I fasci Roen Est comprendono una linea completa di soluzioni per il recupero termico, la refrigerazione e il condizionamento industriale con il massimo

della customizzazione e, allo stesso tempo, migliaia di configurazioni standard accessibili attraverso il software di calcolo dedicato: oltre 2.500 geometrie per la refrigerazione, 10.000 per il recupero termico. In fiera, è stata inoltre presentata la nuova serie EXH ad alta efficienza con la speciale configurazione ottimizzata per propano (R290) e ammoniaca (R717). SEGNA

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Accessori per lo stampaggio lamiera La Globalpress nasce nel 1999, per l’iniziativa di imprenditori attivi da lungo tempo nel settore della lavorazione delle lamiere, per realizzare prodotti rivolti alle aziende che operano nel settore dello stampaggio, dell’imbutitura profonda, della tranciatura e di tutte le altre lavorazioni similari. L’impegno di Globalpress è quello di studiare, sviluppare e fornire accessori per lo stampaggio lamiera da integrare ai sistemi di produzione esistenti. Tutti i prodotti possono essere realizzati su specifiche esigenze dell’utilizzatore. Globalpress propone una gamma completa di prodotti e accessori pensati e

realizzati allo scopo di: • Migliorare la qualità del prodotto. • Ridurre i tempi di produzione • Ottimizzare la produttività Operando in un settore in continua e rapida evoluzione come quello della lavorazione delle lamiere, Globalpress è costantemente impegnata nello sviluppo di prodotti che si integrino sempre con i più attuali sistemi di produzione. Prodotti Globalpress: - Sistemi di lubrificazione a rulli folli. - Sistemi di lubrificazione a rulli motorizzati, da inserire in linee di alimentazione presse, sia manuali che automatiche, per l’applicazione del lubrificante su lamiere dal profilo quadrato o in dischi. I sistemi di lubrificazione a rulli possono essere corredati da: - serbatoi a caduta gravitazionale - serbatoi a pressione - serbatoi con pompe pneumatiche - serbatoi con pompe elettriche. - sistemi di lubrificazione a getto SPRAY. - Sistemi di lubrificazione a “getto minimizzato” per micro-lubrificazione. - Nastri trasportatori per l’evacuazione di pezzi tranciati, di sfridi di lavorazione e di particolari finiti. - Nastri trasportatori per la traslazione. - Nastri trasportatori universali per bordo macchina. - Nastri trasportatori speciali realizzati su specifiche dell’utilizzatore. - Rulliere folli e motorizzate. T- agliasfridi ad azionamento pneumatico o idraulico. - Sistemi Cambio stampi composti da barre idrauliche o pneumatiche e mensole esterne a rulli folli. - Antivibranti per presse, magli, trance, cesoie e altri macchinari. - Macchine automatiche per il taglio e la saldatura tra testa e coda dei nastri metallici (coil). Globalpress offre inoltre una completa serie di “SERVIZI” tra cui la fornitura “CHIAVI IN MANO” di linee complete di produzione per la realizzazione di particolari in lamiera e un servizio di consulenza tecnica. SEGNA

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ecoindustria

mandrini

HENGSTLER all’SPS-DRIVE Italia 2016 Dal prossimo 24 al 26 Maggio, Hengstler sarà nuovamente presente a Parma all’interno della più importante rassegna italiana riguardante l’automazione

AUTOMAZIONE, LAVORAZIONE E PROCESSI elettronica e microelettronica

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Da RS Components: disponibili le sonde HVAC smart Testo, sincronizzabili con smartphone via wireless 100 K

Calcolo automatico delle prestazioni per rendere la manutenzione dei sistemi HVAC più semplice e veloce. RS Components (RS), distributore globale di prodotti di elettronica e manutenzione, ha presentato i primi strumenti di misura wireless professionali per applicazioni HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria) ottimizzati per l’uso con smartphone e tablet. La serie Testo di sonde smart compatte consente ai tecnici HVAC e al perso-

nale addetto alla manutenzione di calcolare, documentare, salvare e trasmettere con messaggi di testo o via mail i dati relativi alle prestazioni delle apparecchiature attraverso la nuova app Smart Probe per Android o iOS disponibile gratuitamente. Le nuove sonde smart si collegano in modo semplice e veloce a uno smartphone o un tablet via Bluetooth, senza l’intralcio dei cavi. Gli otto modelli di sonde smart sono disponibili singolarmente o in kit e sono adatti principalmente per tre settori:

- kit AC/R per la messa in servizio, la 70 C manutenzione e il rilevamento50 Kdi problemi su sistemi di condizionamento dell’aria e refrigerazione 80 m 100 Y

- kit VAC per la misurazione, il bilanciamento, il rilevamento di problemi e 30 C 50 M l’ottimizzazione di sistemi di ventila100 Y zione - kit di riscaldamento per radiatori e 100 m sistemi di riscaldamento idronici. 100 Y Per i tecnici della refrigerazione e degli 100m impianti di condizionamento/refrigera20Y sonde zione, il kit AC/R comprende due

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SPC (Contatore auto-alimentato) Nel nostro stand J076b, che si trova nel padiglione 2 all’interno dell’area dedicata alle aziende tedesche, si può avere una rapida visione panoramica del nostro portafoglio prodotti maturato da un’esperienza di oltre 170 anni ed in particolare Encoder innovativi, contatori, stampanti e relè di sicurezza a guida forzata. In particolare, la soluzione di comunicazione “Single cable solution” è la vera innovazione che desideriamo mostrare ai produttori di motori brushless. Questo sistema si basa essenzialmente sull’utilizzo di un solo cavo per collegare il motore all’inverter e quindi l’introduzione di notevoli vantaggi a bordo macchina perchè si riducono il numero di cavi ed altro ancora. Interessante è anche il nostro SPC (Contatore auto-alimentato) nel quale i nostri tecnici sono riusciti a coniugare la tecnologia magnetica con quella consolidata di un contatore. Questo per dare la liberta di “contare” ovunque, in qualsiasi momento e qualsiasi cosa si voglia senza alimentazione esterna. Parallelamente al “Singolo cavo”, accresciamo la nostra gamma di encoder con l’Acuro AC58 con interfaccia EtherCAT che assicura prestazioni ancora più elevate e maneggevolezza. Venite quindi a trovarci alla fiera SPS Italia 2016 e partecipate alla nostra presentazione “Single cable solution - il nuovo concetto di interfaccia fra motori brushless & drives“. Non vediamo l'ora di farvi conoscere o farvi ricoprire Hengstler e offrire soluzioni su misura per il vostro business. SEGNA

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di pressione in grado di misurare contemporaneamente la pressione del refrigerante sul lato alto/basso e due termometri a pinza che consentono dimonitorare la temperatura delle tubazioni di riscaldamento e raffreddamento con una precisione maggiore rispetto a una termocoppia. Il kit VAC comprendetutto il necessario per testare e bilanciare un sistema di ventilazione a più uscite, tra cui: sonde anemometriche a filo caldo e a elica per misurare lavelocità dell’aria, la portata volumetrica e la temperatura nelle condutture e sui registri; un termometro a infrarossi per l’analisi delle condizioni di motori e apparecchiature elettriche; e un termoigrometro per la misurazione dell’umidità e del punto di rugiada.

Il kit riscaldamento comprende un manometro di pressione differenziale per misurare la pressione statica, il flusso dell’aria e la portata volumetrica, incluse la pressione di alimentazione e di caduta su filtri e serpentine, oltre a termometri a pinza e a infrarossi. I tre kit sono dotati di pratiche custodie smart. RS offre inoltre una serie di prodotti complementari, tra cui manifold digitali e rilevatori di perdite di refrigerante. Le nuove sonde smartentrano a far parte di una gamma completa di dispositivi di misurazione

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automazioni

Campo magnetico al posto dei rulli di avanzamento Tecodrive sviluppa un procedimento rivoluzionario per l’alimentazione di materiale grazie agli azionamenti di Kollmorgen “fleXfeed” è il nome con cui la tecodrive GmbH di Garbsen (Germania) ha ribattezzato la propria invenzione, una vera rivoluzione nel campo dell’alimentazione di materiale per la lavorazione dei metalli. Grazie a un sofisticato campo magnetico il “fleXfeed” funziona completamente in assenza di contatto ed è molto più rapido rispetto agli alimentatori a rulli esistenti in commercio. La giovane azienda sfrutta per questa soluzione il principio su cui si basa la tecnica ad aziona-

mento diretto lineare. Kollmorgen ha collaborato da vicino con l’azienda nella fase di sviluppo per realizzare la regolazione dell’azionamento. I servoconvertitori S700 hanno un ruolo chiave nell’alimentazione senza contatto. Nessun serraggio, nessuna rilaminazione, massima velocità e bassi costi di esercizio: si possono sintetizzare così i vantaggi del sistema di alimentazione di tecodrive. tecodrive deve la sua nascita e il suo successo al sostegno ricevuto dall’Institut für Umformtechnik und Umformmaschinen dell’Università Leibnitz di Hannover. Il potenziale nascosto di questa invenzione emerge

chiaramente se si considera la lavorazione della lamiera. Gli esperti di illuminazione della TriluX di Arnsberg tranciano, da sottili fogli di alluminio, lamiere destinate a riflettori per sistemi di alta qualità. Fino a oggi la tranciatrice ha utilizzato un classico alimentatore a rulli da 200 corse al minuto, senza possibilità di incrementare il numero di cicli. La limitazione non era tuttavia dovuta alla tranciatrice di per sé (avrebbe potuto arrivare anche al doppio), ma “era l’alimentatore a rulli a limitare la produttività”, come spiega il Dr.Ing. Olaf Marthiens, socio amministratore di tecodrive GmbH. Questo “limite di velocità” per l’alimentazione a rulli si basa su motivi fisici, prima di tutto l’inerzia e l’attrito tra il nastro e i rulli. Con la tecnica senza contatto il materiale viene trasportato con delicatezza, senza forze trasversali e senza ondulazioni sul nastro. La Volkswagen di Hannover utilizza con soddisfazione questa nuova tecnica che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi di allestimento, manutenzione e inattività nella produzione di lamelle filigranate per radiatori. Né torsione, né slittamento Per scoprire tutti i vantaggi della soluzione elettromagnetica basta dare un’occhiata al funzionamento di un alimentatore a rulli. L’alimentatore posiziona ciclicamente una striscia di lamiera proveniente da una bobina all’interno di una macchina per la lavorazione, ad esempio un impianto di imbutitura o tranciatura. A ogni ciclo, i due rulli devono chiudersi, creare una pressione sul pezzo, trasportarlo ad accoppiamento dinamico e al termine riaprirsi e quindi sfiatarsi. “Quanto maggiore è la velocità tanto maggiore dovrà essere la pressione per evitare lo slittamento del materiale”, spiega Marthiens. Proprio in questo punto risiede lo svantaggio degli alimentatori a rulli rispetto ai sistemi elettromagnetici. La forza di compressione sul materiale non può essere incrementata all’infinito, poiché altrimenti il metallo si deforma. Inoltre, aumenta il rischio di danneggiare superfici lavorate finemente. Per la TriluX questo effetto ha provocato, ad esempio, una torsione appena visibile delle lamelle di alluminio che a montaggio avvenuto causavano sempre una deformazione piuttosto evidente del fascio luminoso. Oggi l’azienda utilizza la tecnologia “fleXfeed” di tecodrive, con risultati sorprendenti. La produttività è ora raddoppiata ed è possibile sfruttare appieno le prestazioni delle macchine per la lavorazione della lamiera. “All’inizio del progetto ci eravamo prefissati di raggiungere 400 corse al minuto, un valore che abbiamo ottenuto con estrema semplicità”, ricorda Hans-Jörg Lindner, socio amministratore di tecodrive. “Nei processi esistenti riusciamo a raggiungere di solito un aumento della produttività pari a due volte”, aggiunge il Dr.Ing. Marthiens. Da dove vengono queste prestazioni? Come anche per la tecnica ad azionamento diretto lineare, l’alimentazione senza contatto sfrutta il principio dell’attrazione e repulsione magnetica. A questo scopo due statori sono collocati in posizioni opposte nel dispositivo lungo un metro scarso. Questi statori generano nel nastro di metallo interposto un’onda magnetica progressiva che viene utilizzata per l’avanzamento grazie alla forza di Lorentz che si sviluppa. Il principio di funzionamento del “fleXfeed” può essere paragonato a un azionamento lineare asincrono, in cui la lamiera metallica assume il ruolo del rotore a gabbia di scoiattolo. Questo dettaglio comporta tuttavia per la tecnica di regolazione alcune sfide che rappresentano in definitiva anche il cuore della procedura brevettata. Sviluppo di una nuova procedura Proprio per questo tecodrive sfrutta la potenza dei servoregolatori S700 di Kollmorgen, soprattutto per quanto

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ecoindustria mento della corrente in assenza di massa. Questo principio geniale ha inoltre molti altri vantaggi a livello pratico. La commutazione è silenziosa e priva di sollecitazioni meccaniche. Questo aspetto aumenta di molto, proprio in caso di esercizio ad alte prestazioni, la durata dei mezzi di produzione: l’usura meccanica è infatti del tutto assente dall’unità di alimentazione. Bassi consumi energetici Occorre anche tenere conto di un altro aspetto, in particolare per le aziende coinvolte direttamente o indirettamente nel settore automobilistico: il nuovo sistema richiede solo una parte dell’energia utilizzata da un alimentatore a rulli. “Certo, dobbia-

mo utilizzare un servoregolare Kollmorgen da 35 kW per ottenere la corrente di magnetizzazione necessaria, ma la potenza attiva è solo di 700 Watt”, spiega il Dr.-Ing. Olaf Marthiens. Per il suo socio HansJörg Lindner anche questi vantaggi spingono a lasciare la strada finorabattuta per l’alimentazione di materiale. “Con TriluX siamo riusciti a creare un impianto partendo da due, mantenendo invariata la produttività e con ingombri e costi per gli utensili nettamente ridotti.” Anche in VW ad Hannover Stöcken le esperienze sono state altrettanto positive. SEGNA

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riguarda la rapidità e la programmabilità. Il Dr.Ing. Olaf Marthiens ha bisogno della massima libertà per implementare nel servoconvertitore un nuovo tipo di regolazione, diverso dal controllo vettoriale a orientamento di campo (FOC). “Dovevo scrivere un programma con cui fosse possibile modificare l’angolo di fase della corrente e l’ampiezza”. Il controllo FOC non funziona in questo particolare ambito poiché il comportamento magnetico del materiale dal trasportare, in continuo cambiamento, renderebbe instabile il circuito di regolazione. Il controllo FOC reagisce con estrema sensibilità alla cosiddetta costante del rotore, ossia al rapporto tra induttività e resistenza elettrica della lamiera da trasportare. In un motore asincrono standard il rotore è meccanicamente invariato e la costante dipende solo dalla temperatura. Anche questo può causare difficoltà a un applicatore se si impiegano motori asincroni in applicazioni di regolazione altamente dinamiche. L’unità “fleXfeed” è invece concepita proprio per posizionare con precisione e elevata dinamicità numerosi materiali metallici diversi in una macchina per la lavorazione. Anche a causa di larghezze e spessori diversi e di variazioni impercettibili nella struttura del materiale si determinano dunque sempre nuovi valori di resistenza e induttività, che comportano quindi variazioni nelle costanti del rotore. tecodrive ha risolto questo problema insieme a Kollmorgen utilizzando in questa applicazione un unico regolatore di corrente e di posizione. Non è più presente alcun controllo a orientamento di campo, poiché il servoconvertitore S772 è programmato in modo da predefinire il campo in posizione fissa. “Qui si vede il nostro speciale know-how”, sottolinea con orgoglio Marthiens. Per determinare la posizione della lamiera, tecodrive ricorre a ruote misuratrici sviluppate personalmente con funzione di retroazione. Va notata la rapidità del circuito di regolazione: tecodrive calcola infatti il successivo valore teorico direttamente dall’effettiva posizione della lamiera nel campo magnetico, senza passare per un’unità di controllo o il bus di campo. “Ci serve un’assoluta libertà a livello di ritardo per un posizionamento preciso a 10 μm anche con cicli da 4000 corse al minuto. I valori di picco sono una conseguenza delle elevate prestazioni di calcolo dei regolatori S700 e della programmazione globalmente molto snella e completa. Marthiens è molto soddisfatto ancora oggi della stretta collaborazione con il team di vendita di Kollmorgen che ha riconosciuto subito la portata di questa invenzione e ha immediatamente attivato Georg Jaskowski, sviluppatore software della serie S700 in Kollmorgen. Produttività inattesa a livello di alimentazione tecodrive e Kollmorgen sono riuscite a concepire un sistema di alimentazione che raggiunge numeri prima impensabili con i normali rulli, già solo perché regolare e controllare le masse non è affatto un’operazione così rapida. L’alimentatore non ha invece massa propria poiché è costituito solo da un campo magnetico. Il processo si riduce quindi, per dirla con semplicità, all’accensione e allo spegniPer avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0


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Gli Industrial Hotspot di ProSoft Technology: soluzioni di comunicazione per IT e OT Le nostre radio sono caratterizzate dal supporto SNMP, che il vostro personale IT apprezzerà. Per il lato OT, le radio offrono ora il supporto per oggetti embedded EtherNet/IP™ e agenti Modbus®. “Il nuovo supporto per oggetti embedded EtherNet/IP™ e Modbus® agent degli Industrial

Hotspot permette agli utenti di ricevere la diagnostica delle radio nei loro PLC, dove è possibile analizzare i dati e agire di conseguenza, aiutando l’azienda a ridurre le interruzioni”, afferma Keith Blodorn, direttore del programma wireless di ProSoft. “Questa possibilità è un perfetto esempio di come l’Industrial Internet

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of Things stia aiutando gli ingegneri a utilizzare i dati raccolti per trovare il modo di semplificare le loro operazioni”. Le radio sono ora caratterizzate da tempi di switchover dei punti di accesso Ultra-Fast minori di 10 ms, che sono ideali per i sistemi di stora-

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ge-retrieval automatizzati, i veicoli a guida automatica, le linee di skillet in campo automotive e così via. Nei sistemi che utilizzano protocolli

di I/O ad alta velocità, osserva Blodorn, un ritardo di roaming maggiore di quello garantito da ProSoft può impedire il funzionamento della macchina. Per le applicazioni più impegnative, il roaming Ultra-Fast degli Industrial Hotspot è la salvaguardia ideale. Altre caratteristiche Gli Industrial Hotspot supportano inoltre il tracciamento dei tag AeroScout, permettendovi di localizzare qualsiasi bene o persona (come i minatori) e di monitorare le operazioni a largo raggio. Lavorate con un’applicazione che implica I/O distribuiti o la videosorveglianza? La caratteristica QoS permette agli utenti di impostare velocità di trasmissione dati diverse per ottimizzare la loro ampiezza di banda Ethernet. Se la vostra applicazione si sviluppa in un ambiente estremo, offriamo Weatherproof Hotspot che sono impermeabili all’acqua, per applicazioni come le piattaforme petrolifere offshore, e a tenuta di polvere, per le applicazioni minerarie. Le radio sono sicure, offrendo la crittografia AES a 128 bit per comunicazioni sicure. La configurazione di ogni radio può essere memorizzata su una scheda microSD per supportare piani di disaster recovery e riportare velocemente gli utenti in condizioni operative, riducendo le interruzioni. Le radio possono anche essere utilizzate insieme a soluzioni a cavo radiante. Un cavo radiante è ottimo per le applicazioni che implicano un macchinario rotante, laddove inizialmente venivano utilizzati collettori a spazzole. Il cavo radiante riduce la manutenzione e le interruzioni associate ai collettori a spazzole, pur fornendo comunque un percorso chiaro all’antenna rotante senza interferenze con altri segnali wireless in un impianto affollato. Per ulteriori informazioni sugli Industrial Hotspot e su tutte le Soluzioni Industrial Wireless di ProSoft Technology, visitate http://psft.com/BJV. ProSoft Technology® progetta soluzioni di comunicazione industriali che permettono un´integrazione. Perfetta verso vari produttori di dispositivi per l´automazione. ProSoft Technology è una società globale, altamente diversificata e orientata al cliente focalizzata su qualità e facilità d´uso. I prodotti dell´azienda includono moduli di comunicazione integrati per controllori PLC/PAC, gateway di protocollo stand alone e un vasto range di soluzioni wireless robuste e provate sul campo, che si possono trovare in applicazioni industriali. Con 500 distributori e filiali regionali in Asia-Pacifico, Europa, Medio Oriente, America Latina e Nord

P.E.I. s.r.l. - Via Torretta, 32-32/2 40012 Calderara di Reno (BO) Italy tel.: +39 051 646 4811 (r.a) - fax: +39 051 646 4840 info@pei.it

America, ProSoft Technology offre un supporto senza rivali ai clienti in tutto il mondo.

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ecoindustria altro

Advantech lancia uno switch managed che supporta la tecnologia IXM L'Industrial Connectivity Group (ICG) di Advantech è lieto di annunciare il primo switch che supporta la tecnologia IXM. La IXM offre agli ingegneri la possibilità di assegnare un range fisso di indirizzi IP a più dispositivi contemporaneamente, offrendo inoltre loro la capacità di copiare simultaneamente la stessa configurazione su più switch.

Advantech: un partner per soluzioni Smart City e IoT Fondata nel 1983, Advantech è leader nella fornitura di prodotti e soluzioni embedded e di automazione innovativi e affidabili. Advantech offre sistemi integrati completi, hardware, software, servizi di progettazione cliente-centrici e supporto logistico globale; il tutto supportato da soluzioni e-business di front e back office leader del settore. Advantech è sempre stata un innovatore nello sviluppo e nella produzione di piattafiorme di calcolo di elevata qualità e alte prestazioni. Cooperiamo strettamente con i nostri partner per aiutarli a fornire soluzioni com-

plete per un ampio spettro di applicazioni in una gamma diversificata di settori industriali. Per realizzare la sua visione aziendale di “Rendere possibile un pianeta intelligente”, Advantech continuerà a collaborare e proporsi come partner per soluzioni Smart City e IoT. SEGNA

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Dopo la configurazione del ‘master’, è possibile avviare la IXM e, in pochi secondi, tutti gli altri switch compatibili con la IXM verranno popolati con le stesse impostazioni. Questa funzione permette di risparmiare fino al 90% del tempo di configurazione non solo velocizzando la configurazione stessa, ma anche assicurando l'assenza di errori. IXM permette un’implementazione più veloce della rete. Le tendenze più recenti nei moderni ambienti industriali sono la rapida implementazione e la flessibilità delle topologie di rete. L'upgrade del firmware e l'impostazione della configurazione di un elevato numero di dispositivi sono operazioni impegnative per i professionisti IT e i System Integrator. Come leader globale delle tecnologie di rete industriali, Advantech è lieta di presentare la primissima serie al mondo di Switch Ethernet Managed per rendere più efficienti l'implementazione e la configurazione delle reti. La tecnologia IXM dell'EKI-7710 è la soluzione per la veloce implementazione e configurazione delle reti. La tecnologia IXM per gli switch della serie EKI-7710 offre una funzione di cross management e implementazione veloce che permette agli switch di eseguire l'upgrade del loro firmware e ripristinare la configurazione in modo più efficiente. Per consentire un'implementazione più rapida delle reti, la tecnologia IXM supporta sia upgrade di massa del firmware, sia il ripristino flessibile della configurazione tramite una GUI web. L'EKI-7710 è dotato di una funzione jumbo frame che supporta pacchetti con un massimo di 9216 byte. Il vantaggio del jumbo frame è che possono trasportare più dati in un pacchetto. Ciò li rende ideali per la videosorveglianza. Gli Switch Ethernet Gestiti EKI-7710 utilizzano componenti di altissima qualità per essere in grado di funzionare in un ampio range di temperature operative da -40 a 75°C e sono dotati di protezione EMS Livello 3 contro le interferenze elettromagnetiche. Funzioni chiave: 1. IXM esegue un'assegnazione automatica degli IP, l’upgrade di massa del firmware e il ripristino flessibile dei file di configurazione. 2. Comunicazione con NMS (Networking Management System) tramite SNMP. 3. Il modello PoE (Power over Ethernet) supporta lo standard IEEE802.3at con due ingressi di potenza di 24~48Vc.c. e un relè P-Fail. 4. Supporta la tecnologia X-ring e Xring Pro Advantech 5. Supporta IPv4 e IPv6 Per ulteriori informazioni sulla serie EKI-7710 e sulla tecnologia IXM visitate il nostro sito web: www2.advantech.it e guardate questo interessante video: https://youtu.be/KEL0Aqf1tsk P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A

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MORGAN ADVANCED MATERIALS compie notevoli progressi nella misura dell’offset a flusso zero Morgan Advanced Materials ha sviluppato per la prima volta un metodo per misurare la proprietà di offset a flusso zero per un ampio spettro di trasduttori, ottimizzando la precisione complessiva della misura di flusso nei sensori ad ultrasuoni. Morgan Advanced Materials leader globale nella progettazione e produzione di materiali avanzati per l’uso in ambienti particolarmente

esigenti, ha compiuto significativi progressi nella minimizzazione dell’offset a flusso zero, fino a livelli di soli 60 ps. Linearizzando il disegno del trasduttore e i metodi di produzione, è stato possibile ridurre le variazioni a meno del 5% per un’ampia gamma di condizioni ambientali. In altre parole, minore è la variazione e più accurata è la lettura dello strumento.

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Nelle applicazioni di misura del flusso a ultrasuoni, sia in campo industriale che domestico, la precisione di misura delle portate in condizioni di flusso dinamico è essenziale. Misurando il “tempo di volo” fra i trasduttori a monte e a valle del flusso e invertendo poi il processo, si ottengono due valori che, insieme, forniscono una misura della portata di liquidi e gas.

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Tuttavia, anche se nel tubo non vi è alcun flusso, esiste tipicamente una discrepanza minima fra i due valori. Questo fenomeno, noto come ‘offset a flusso zero’, è un prodotto collaterale dei vincoli fisici dei materiali e delle tecnologie di elaborazione dei segnali, che può avere un impatto sulla precisione degli strumenti. I progressi compiuti dal team di specialisti dei sensori di Morgan hanno permesso di fare grandi passi avanti verso la soluzione di questo problema. Nelle applicazioni di misura del flusso ad ultrasuoni, sia in campo industriale che domestico, la precisione di misura delle portate in condizioni di flusso dinamico è essenziale. Poiché gli addebiti ai clienti si basano sulle letture dei loro contatori, la lettura deve riflettere con esattezza la quantità di materiale utilizzato, sia esso gas o acqua. Misurando il “tempo di volo” fra i trasduttori a monte e a valle del flusso e invertendo poi il processo, si ottengono due valori che, insieme, forniscono una misura della portata di liquidi e gas. Tuttavia, anche se nel tubo non vi è alcun flusso, esiste tipicamente una discrepanza minima fra i due valori. Questo fenomeno, noto come ‘offset a flusso zero’, è un prodotto collaterale dei vincoli fisici dei materiali e delle tecnologie di elaborazione dei segnali, che può avere un impatto sulla precisione degli strumenti. I progressi compiuti dal team di specialisti dei sensori di Morgan hanno permesso di fare grandi passi avanti verso la soluzione di questo problema. Oksana Jaroszak, Ingegnere di Sviluppo Trasduttori presso Morgan, ha spiegato che “Basandoci sulla nostra conoscenza dei materiali e sull’esperienza nella progettazione di trasduttori, abbiamo specificamente sviluppato una serie di materiali che ci permetterà di creare un trasduttore con il più basso valore di offset a flusso zero possibile. Questo sviluppo si riflette nei nostri risultati, che dimostrano evidenti miglioramenti per diverse condizioni di estremi ambientali. Complessivamente, i nostri sensori consentiranno una maggiore precisione nella misurazione ad ultrasuoni del flusso di acqua e gas”.

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UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: presentati i risultati della quinta edizione dell’indagine sul parco macchine utensili e sistemi di produzione installati nell’industria italiana/ focus Piemonte Novara, 9 aprile 2016. Il Piemonte, quarta regione del paese per numero di macchine utensili e sistemi di produzione installati, con il 12,9% del totale del parco macchine italiano, risulta l’area che ha sofferto maggiormente la crisi, “perdendo” il 23,6% dei macchinari rilevati nell’indagine del 2005.

Le aziende piemontesi che hanno fornito i propri dati per la realizzazione dell’indagine sono 316. Data l’ampia presenza di imprese di grandi dimensioni, il numero di aziende

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I RISULTATI DELL’INDAGINE/ FOCUS PIEMONTE

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contattate in Piemonte, per realizzare il campione rappresentativo, è stato relativamente basso (solo

Sud&Isole presentano un numero di imprese inferiore).

1. Il Piemonte, con 39.468 sistemi di produzione installati, pari al 12,9% del parco macchine italiano, risulta la quarta area per numero di macchine utensili presenti negli stabilimenti produttivi. Rispetto al 2005, anno della precedente rilevazione, la quota di macchine presenti in Piemonte sul totale nazionale è scesa di due punti percentuali, un calo molto meno marcato rispetto a quello evidenziato nel 2005 (-9% rispetto al 1996), ma che dà continuità al trend negativo iniziato con la ristrutturazione del settore automotive nel 2003.

Il parco macchine piemontese risulta invecchiato al pari di quello nazionale. Rispetto alla rilevazione precedente, l’età media è risultata infatti pari a 12 anni e 7 mesi (un mese in meno rispetto alla media nazionale), oltre due anni in più a confronto con il dato 2005 e, soprattutto, il peggior risultato degli ultimi 40 anni. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati relativi all’area del Piemonte proposti dalla ricerca “Il parco macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria italiana”, indagine effettuata con cadenza decennale e giunta alla sua quinta edizione. Realizzata da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, con il contributo di Ministero dello Sviluppo Economico e ICE, la ricerca è stata illustrata, questa mattina, nel corso del convegno “Macchina utensile motore dell’economia”, svoltosi nell’ambito della manifestazione Elettrica. All’incontro, sono intervenuti: Paolo Ferrari, amministratore delegato Comoli Ferrari, Luigi Galdabini, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, Stefania Pigozzi, responsabile Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU, Giuliano Busetto, amministratore delegato Siemens, Arturo Baroncelli, COMAU. A moderare l’incontro Laura La Posta, Editor-in-chief, Il Sole 24 Ore Rapporti24. Sono 305.520 le macchine utensili installate nelle imprese censite dall’indagine. Nel 2005 (anno della precedente rilevazione) erano oltre 340.000 le macchine presenti nelle circa 3.000 imprese considerate. Il campione risulta ridotto rispetto all’edizione precedente a causa del ridimensionamento che la crisi ha imposto all’industria manifatturiera nazionale. Il 75% del totale delle imprese censite presenta almeno una macchina utensile. Condotto su un campione rappresentativo di oltre 2.500 imprese (con più di 20 addetti), lo studio fornisce il quadro su: età media, grado di automazione/integrazione, composizione e distribuzione (per settore, dimensione di impresa, aree territoriali) del parco macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria del paese, al 31 dicembre 2014. In questo senso, esso fotografa lo stato dell’industria manifatturiera (metalmeccanica) italiana, proponendo indicazioni in merito al grado di competitività dell’intero sistema economico nazionale. Le unità produttive censite sono pari al 16,1% dell’universo delle imprese del settore e al 22,9% degli addetti impiegati. P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A

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2. La regione risulta l’area del paese ad aver sofferto maggiormente gli anni della crisi. Infatti, rispetto al 2005, il numero delle macchine utensili installate nell’area è calato del 23,6%, contro il -11% registrato su base nazionale. Tale diminuzione è da imputare al ridimensionamento del settore metalmeccanico oltre che al calo degli investimenti registrato nell’ultimo quinquennio. 3. Cresce di oltre 2 anni l’età media del parco macchine installato nelle imprese piemontesi. Nel 2014, l’età media è pari a 12 anni e 7 mesi. Nel 2005, era risultata di 10 anni e 2 mesi. Il dato piemontese è

inferiore di un solo mese rispetto alla media nazionale. 4. Rispetto alla rilevazione precedente, nel 2014, aumenta la quota di macchine utensili con un età superiore ai 20 anni, risultata pari al 27% del totale installato, contro il 14% del 2005. Parallelamente si dimezza la quota di macchine con età non superiore ai 5 anni, pari al 13% (era il 26% nel 2005). La rilevazione sul Piemonte appare perfettamente aderente a quella su base nazionale. 5. Il grado di automazione del parco macchine piemontese, rilevato dall’incidenza di sistemi a controllo numerico, risultato pari al 33% del totale installato, è superiore

rispetto alla media nazionale (32%). Il plus è attribuibile alla diffusa presenza di grandi industrie e di imprese appartenenti a settori che utilizzano sistemi dotati di CNC, primo fra tutti l’automotive. Rispetto alla rilevazione precedente (2005), il grado di automazione delle imprese piemontesi è sceso di un punto percentuale, mentre quello nazionale è cresciuto per lo stesso valore. Ben differente la situazione nel 2005 quando il livello di automazione segnava un incremento del 6% a confronto con la rilevazione del 1996. 6. Cresce il grado di integrazione dei sistemi di produzione presenti in Piemonte. Il 21,7% delle macchi-

ne utensili installate è dotato di sistemi di automazione e integrazione. Il dato, superiore di un punto percentuale alla media nazionale (risultata pari a 20,8%) posiziona, il Piemonte al terzo posto tra le aree del paese, dopo Emilia-Romagna e Sud&Isole. Le macchine semplici, prive di qualsiasi tipo di integrazione, rappresentano comunque ancora il 78% del totale, dato in linea con quello nazionale (79%). 7. In Piemonte la quota di macchine ad asportazione rispetto al totale installato risulta pari al 49%, quella delle macchine a deformazione è pari al 27,7%, seguono altri sistemi (13,3%), robot (7,5%) e le

tecnologie non convenzionali* (2,5%). A confronto con il dato relativo al paese, il territorio piemontese mostra una presenza più ampia di altri sistemi (+4,2 punti percentuali) e di macchine a deformazione (+2,7 punti percentuali) a scapito delle macchine a asportazione (-7,2 punti percentuali). La presenza così decisa di “altri sistemi” è determinata dalla tipologie di industrie utilizzatrici presenti nell’area, in particolare appartenenti ai settori automotive e aerospace, che impiegano molte tecnologie di misura, prova e finitura delle superfici. *laser, laser fibra, waterjet 8. L’area piemontese è quarta in Italia per densità di macchinari installati: 25 macchine ogni 100 addetti. Il dato piemontese risulta inferiore alla media nazionale che è pari a 25,8. Tale rilevazione è spiegata dalla tipologia di imprese presenti in Piemonte: per lo più di grandi dimensioni (a differenza di Emilia Romagna, Lombardia e Triveneto). 9. Come nel 2005 anche nel 2014, emerge la correlazione inversa tra presenza di macchine utensili e dimensione dell’unità produttiva. In termini assoluti, al crescere del numero di addetti impiegati cala la quota di macchine utensili presenti nell’impianto. Ciò è spiegato dal fatto che le piccole imprese sono impegnate principalmente nell’attività di produzione. Al crescere della dimensione, le aziende inseriscono altre attività il cui svolgimento non prevede l’utilizzo di macchinari. 10. Anche in Piemonte le piccole imprese cedono il passo alle grandi nell’attività di acquisizione di macchinari. La quota di macchine utensili installate nelle aziende con meno di 50 dipendenti è scesa dal 45% (dato al 2005) al 36% della precedente rilevazione. Praticamente stazionaria, al 32%, la quota installata nelle imprese che impiegano tra i 50 e i 200 addetti; era pari al 33% nel 2005. In crescita la quota delle macchine presenti negli stabilimenti con più di 200 dipendenti che passa dal 22% al 32%. La tendenza rilevata in Piemonte rispecchia l’andamento nazionale e si spiega con il fatto che, anche a causa della crisi, le grandi imprese tornano a internalizzare parte dell’attività che, fino a poco tempo fa, era demandata all’esterno. 11. Dall’analisi dei dati ripartiti per settore emerge che il 33% del parco macchine piemontese è installato presso gli stabilimenti che realizzano mezzi di trasporto (tra gli altri automotive e aerospace). Il primo settore per quantità di macchine installate (35%) è però quello dei costruttori di prodotti in metallo (fonderie, fucinatura, stampaggio, carpenterie, caldaie, serbatoi, utensili, seconda trasformazione dei metalli, trattamento, rivestimento). Segue, con il 22%, il settore dei costruttori di macchinari e materiale meccanico (macchine agricole, macchine utensili per metalli e robot industriali, macchine tessili e per l’abbigliamento, macchine per l’industria alimentare, chimica, della plastica, lavorazione del legno, macchine per le industrie estrattive, edilizie, siderurgiche). Poi quello dei costruttori di materiale elettrico ed elettronico. SEGNA

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BIE 2016: BRESCIA al centro della meccanica AIB e gruppo ITALTELO insieme per un grande evento di richiamo internazionale Montichiari 17 Febbraio 2016 Tavolo di lavoro estremamente positivo tra i vertici del Settore Meccanica dell’Associazione Industriale Bresciana e la direzione di BIE – Brescia Industrial Exhibition in vista della prossima edizione della fiera, che si terrà dal 19 al 21 Maggio presso il Centro Fiera Montichiari. Grande entusiasmo per quella che si conferma essere un’occasione importante per il territorio per enfatizzare la propria centralità a livello internazionale nel settore industriale ed in particolare in quello delle lavorazioni e tecnologie dei metalli. A tre mesi dalla fiera risultano chiare le linee guida dell’edizione 2016, che legano in una stretta collaborazione Gruppo Italtelo, organizzatore dell’evento, e AIB, massimo partner della manifestazione, che gioca per la prima volta un ruolo chiave all’interno di un evento fieristico. I CONTRIBUTI PER LE AZIENDE BRESCIANE – Ottima la risposta all’iniziativa di AIB di destinare un contributo economico agli associati e un’agevolazione particolare ai non associati interessati ad esporre BIE 2016. Un supporto diretto e concreto alle imprese per promuovere la partecipazione del territorio a questo grande evento, che lascia spazio ancora ad altre adesioni. Gli interessati possono rivolgersi direttamente agli uffici dell’Associazione. I GRANDI NOMI DEL SETTORE La nostra provincia si conferma polo di attrazione per le aziende della meccanica a livello nazionale ed internazionale. In particolare saranno presenti le eccellenze bresciane in qualità di Special Guest con l’esposizione di prodotti e linee di lavorazione particolarmente scenografiche e di rilevanza tecnica, di richiamo per un pubblico specializzato. Grandi nomi del settore inoltre hanno già confermato la propria partecipazione, come Comau, azienda del gruppo FCA, leader mondiale nel settore dell’automazione e dei sistemi integrati, che interverrà per la prima volta come Official Sponsor di un manifestazione fieristica, con un’area espositiva dall’elevato contenuto tecnologico. Nel settore macchine utensili non mancheranno, tra gli altri, il colosso internazionale Mazak e GMV, uno dei più noti distributori sul mercato italiano. AUTOMAZIONE – Per l’edizione 2016 ottimi riscontri provengono dal settore automazione, che sta attraversando un periodo di grande fermento. Dal rapporto “The future jobs” presentato al World Economic Forum di Davos a gennaio, il mercato della robotica conoscerà a breve un boom senza precedenti, sulla falsariga di quanto successo all’informatica negli anni ’90, tanto che si stima che il valore complessivo del mercato raggiungerà tra quattro anni quota 151,7 miliardi di dollari (contro gli attuali 27). E l’Italia gioca un ruolo in pole position, affermandosi tra i primi paesi al mondo nella produzione di robotica industriale. INTERNAZIONALIZZAZIONE Parola chiave per il progetto a mediolungo termine di BIE è internazionalizzazione, che si concretizzerà nell’edizione 2016 con l’Incoming Buyer Esteri, coadiuvato da AIB e che gestirà la selezione e l’agenda incontri di espositori/visitatori con operatori specializzati ed interessati ad acquisti/partnership produttive e provenienti da: Germania, Francia, Svezia, Danimarca e Norvegia, Benelux e Paesi Baltici. Parallelamente AHK Camera di Commercio italo-germanica e

DEinternational, presenti come Official Sponsor, garantiranno consulenze gratuite per le aziende interessate ad approcciare i mercati di lingua tedesca. LE DICHIARAZIONI Angelo Baronchelli, Presidente Settore Meccanica AIB – Stante l’estremo interesse dell’iniziativa, AIB ed il Settore Meccanica si sono spese in prima persona per questo progetto, impiegando le forze su più fronti. Si tratta di un appuntamento a cui le

aziende bresciane non possono mancare. La loro partecipazione espositiva sarà elemento significativo per dimostrare la capacità imprenditoriale del territorio, dove la meccanica è uno dei settori trainanti. Riteniamo che BIE possa essere un volano per l’ulteriore sviluppo di un comparto decisivo nel sistema economico bresciano. Un sistema che oltre ad essere un importante serbatoio di lavoro è anche uno straordinario testimone all’estero della nostra capacità produttiva.

Italo Giacomini, Presidente Gruppo Italtelo Spa – Con la prossima edizione di BIE vogliamo dare un segnale forte delle potenzialità del tessuto imprenditoriale bresciano, affermando la nostra identità nei confronti del mercato estero. Non potevamo dunque prescindere dal coinvolgimento attivo dell’Associazione Industriale Bresciana e del Settore Meccanica in particolare, che sta dando grande

linfa al progetto, in una visione comune a lungo termine, che deve essere garanzia per le nostre imprese di poter disporre di una vetrina e di uno strumento di crescita e di promozione di alto livello. Con il patrocinio di Associazione Industriale Bresciana - Organizzazione a cura di Gruppo Italtelo

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ecoindustria altri eventi

Unindustria Bologna lancia il progetto “Più alternanza per tutti, una nuova alleanza tra scuola e impresa” Un modello di alternanza scuolalavoro, da sperimentare sin dall’anno scolastico in corso, frutto della collaborazione tra Unindustria Bologna e gli Istituti Tecnici Industriali Aldini Valeriani e Belluzzi Fioravanti per affermare l’importanza del ruolo formativo e sociale dell’impresa e offrire un contributo significativo alla definizione dei percorsi formativi

più rispondenti ai profili professionali oggi richiesti. È il progetto “Più alternanza per tutti, una nuova alleanza tra scuola e impresa” che è stato illustrato questa mattina agli studenti e ai docenti da Sonia Bonfiglioli, Vice Presidente di Unindustria Bologna e Presidente del Settore Metalmeccanico, e da

Salvatore Grillo e Roberta Fantinato, Dirigenti Scolastici rispettivamente dell’IIS Aldini Valeriani e dell’IIS Belluzzi Fioravanti durante un incontro al Cinema Arlecchino di Bologna che è stato aperto da Giovanni Schiavone, Direttore Ufficio Scolastico Regionale per l’EmiliaRomagna - ambito territoriale di Bologna. Nel corso della manifestazione sono intervenute anche le 49 aziende associate a Unindustria Bologna che hanno aderito al “Club dell’alternanza” rendendosi disponibili ad accogliere gli studenti in alternanza scuola-lavoro. Il progetto prevede, in sintesi, l’adozione da parte del gruppo di aziende di una classe che verrà seguita per l’intero triennio e un percorso pluriennale co-progettato da scuole e imprese, sulla base di un contenitore condiviso tra Unindustria Bologna e le scuole stesse, seguito dalla covalutazione delle competenze acquisite. Il modello proposto alle aziende prevede una distribuzione indicativa delle ore di alternanza scuola-lavoro per gli studenti di 120 ore al terzo anno (“Capisco cos’è l’azienda e come funziona e lavoro sulle competenze trasversali”), 200 al quarto (“Approfondisco le competenze tecniche e vado in azienda”) e 80 al quinto (“Affino le conoscenze del mondo del lavoro coniugando aspetti organizzativi e tecnici e preparo la tesina”). L’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro, resa obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori dalla legge 107/2015 meglio nota come “La Buona Scuola”, prevede almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e coinvolge nell’anno scolastico in corso oltre 350 studenti delle terze classi tra Belluzzi Fioravanti (188) e Aldini Valeriani (178), mentre nel corso del prossimo triennio saranno più di 1.000 gli studenti chiamati a realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro nei due Istituti. (fonte:Unindustria Bologna)

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ecoindustria

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fiere specializzate

Sarà la miglior edizione dal 2008, grazie alla ripresa dell'attività industriale

Oltre 1400 aziende espositrici affronteranno le nuove sfide della fabbricazione avanzata durante la 29ª edizione della BIEMH settori dell'automotive, aeronautica e stampi. L'industria delle macchine utensili svolge un ruolo fondamentale nei settori più importanti dell'economia, grazie al suo impegno nella ricerca, sviluppo e innovazione e al suo livello competitivo, come indica il rapporto clienti degli espositori della BIEMH. Così, un 36% delle aziende confermate finora offrirà le

ultime soluzioni per l'automotive, un 24% per l'aeronautica, un 20% per il subappalto di lavori di avviamento, un 18% per il subappalto della lavorazione della lamiera e un 16% per la fabbricazione di macchinari. Inoltre, i settori siderurgico, energetico, dei beni strumentali, ferroviario, elettronico ed elettrico troveranno nella manifestazione prodotti e servizi specializzati,

dotati di un grande valore aggiunto per i loro processi di fabbricazione. ADDIT3D, PRIMA FIERA PROFESSIONALE DI FABBRICAZIONE ADDITIVA E 3D Complessivamente 42 espositori appartenenti ai settori di sistemi e macchinari, materie prime, ricerca e sviluppo, applicazioni industriali, materiali di consumo, servizi,

Oltre 1.400 espositori provenienti da 30 paesi mostreranno le loro ultime tecnologie per affrontare le nuove sfide della fabbricazione avanzata, durante la 29ª edizione della Biennale delle Macchine utensili, la migliore degli ultimi tempi, grazie alla ripresa dell'attività industriale. Con un totale di 2.149 prodotti registrati finora, di cui oltre 1000 macchine, la prenotazione dell'area espositiva ha raggiunto quasi l'occupazione massima dello spazio previsto al Bilbao Exhibition Centre. Infatti, a quasi un mese e mezzo dalla sua celebrazione, i padiglioni 1, 2, 3, 4B, 5 e 6 sono già praticamente al completo. Tra le novità della BIEMH, organizzata dal Bilbao Exhibition Centre, l'AFM (Associazione Spagnola di Fabbricanti di Macchine utensili) e con la collaborazione dell'Associazione degli Importatori di Macchine Utensili e del Governo basco, spiccano quest'anno: il nuovo centro di lavoro universale a 5 assi con maggior potenza di avviamento e precisione, il centro di lavoro trasportabile più piccolo al mondo, il nuovo sistema Dynamics Active Stabiliser che riduce il rischio di comparsa di instabilità (chatter) durante il processo di lavorazione e migliora la capacità di taglio della macchina del 300% e la nuova TruLaser Tube 5000 Fiber, che sostituisce i processi di fabbricazione tradizionali, come per esempio segare, fresare e punzonare. Le principali aree espositive saranno quelle delle macchine utensili, altre macchine, strumenti, pezzi, componenti e accessori, automazione dei sistemi di produzione, software per la fabbricazione, metrologia e controllo qualità, servizi, materiali compositi e digital factory. A livello internazionale, la presenza di espositori provenienti da paesi come Germania, Italia Stati Uniti, Svizzera, Taiwan, Giappone, Francia, Regno Unito, Portogallo, Austria, Svezia e Olanda renderà la Biennale un'opportunità unica per conoscere in prima persona numerose soluzioni, prodotti e servizi dei mercati leader. L'elenco delle aziende straniere iscritte finora include, tra i tanti, brand come Amob, Adige, BLM, Carl Zeiss, Cytec, Flow Europe, Haas, Haimer, Hoffmann, Mmc Hitachi, Nukon Laser Makina, Salvagnini, Siemens, Tornos, Trumpf, VRC e ZCC Cutting Tools Europe. A sua voltal'elenco dei paesi compresi nel programma di visitatori/acquirenti esteriè altresì molto ampio. Iran, Stati Uniti, Germania e India hanno mostrato un particolare interesse nel partecipare alla BIEMH e in Colombia, Perù, Portogallo, Messico e Turchia si stanno già chiudendo le prime delegazioni di professionisti. Inoltre, grazie alla ripresa del mercato interno, la campagna di acquirenti nazionali sta avendo molto successo, specialmente nei P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A

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software e scanner hanno già confermato la propria partecipazione all'ADDIT3D. La prima fiera rivolta ai professionisti della fabbricazione additiva e 3d dello Stato offrirà inoltre un ampio programma di conferenze, con temi come "Nuove opportunità di affari nella fabbricazione additiva e macchine ibride", "La tecnologia che può salvare la vita", "Come realizzare una scultura di 7m con stampanti 3D low cost”, "Nuovi sviluppi e tendenze dei materiali plastici nella fabbricazione additiva" o "La fabbricazione additiva nell'industria aeronautica", solo per citarne alcuni.

12º PREMIO NAZIONALE ALL'INNOVAZIONE La BIEMH 2016 ospiterà la dodicesima edizione del Premio Nazionale all'Innovazione nell'ambito delle Tecnologie di Fabbricazione Avanzata, che premierà le innovazioni nei settori delle macchine utensili, componenti, accessori e strumenti, oltre a quelle relative alla fabbricazione additiva e all'integrazione dei concetti 4.0. Questi ultimi due ambiti si sono imposti con forza nel panorama della produzione industriale, dando luogo a due nuove categorie del premio.

Questi riconoscimenti dedicati all'innovazione sono organizzati dall'AFM. La valutazione della giuria si baserà su criteri di innovazione e tecnologia, oltre che su aspetti legati al design, ergonomia, sicurezza e sostenibilità. Nella passata edizione, celebrata nel 2014, le aziende Ona Electroerosión e Zayer hanno vinto il premio rispettivamente nelle categorie di Macchine utensili e Componenti. WORKINN, FORUM DI LAVORO E FORMAZIONE DEL SETTORE INDUSTRIALE Parallelamente alla BIEMH e all'ADDIT3D avrà luogo la prima

edizione di una nuova iniziativa: WORKINN, un forum per l'orientamento professionale del settore industriale. WORKINN mira a diventare uno spazio di incontro tra aziende e professionisti che cercano lavoro, promuovere l'inserimento lavorativo, identificare il talento, fornire alle aziende profili adeguati alle loro necessità e incrementare l'occupazione, tramite l'orientamento professionale e un'ampia offerta formativa diretta a studenti e professionisti. SEGNA

anniversari d’azienda

30° ANNIVERSARIO DI UESSETI 2000 S.r.l.

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UESSETI 2000 S.r.l. è lieta di informare che quest'anno cade il 30° anniversario di attività e vuole ringraziare tutti i clienti e fornitori per la buona collaborazione avuta in questi anni. La UESSETI 2000 S.r.l. nasce nel 1986. In questi anni, grazie al supporto di tutto lo staff, l’azienda cresce diventando in breve tempo punto di riferimento nazionale per i sistemi di lavaggio manuali e automatici e impianti per i controlli non distruttivi con i liquidi penetranti, sviluppando la distribuzione della produzione in Europa e nel mondo. Oggi la UESSETI 2000 S.r.l. dispone di un proprio Service con tecnici specializzati e operatori di apparecchiature, vantando una fitta rete di collaborazioni internazionali di alto livello. Punto di forza dell’azienda è la capacità di offrire soluzioni mirate alle problematiche specifiche dei Clienti in tempi estremamente rapidi, ponendo sempre come obiettivo principale la completa soddisfazione dei clienti. La struttura estremamente flessibile, la formazione continua dei propri collaboratori e il costante orientamento alle esigenze dei clienti hanno permesso in questi anni di offrire le migliori garanzie in termini di affidabilità e qualità. Ringraziando tutti i Clienti che in questi anni ci hanno accordato la loro ambita preferenza, ci impegniamo a proseguire il nostro lavoro per una sempre più efficace collaborazione. Grazie all'ufficio tecnico e al servizio di assistenza con le prove di laboratorio, siamo in grado di effettuare consulenze su problemi specifici, siano essi di lavaggio che di controllo con i liquidi penetranti. Ogni richiesta è accuratamente vagliata e l'esperienza è sempre messa a disposizione della gentile Clientela mediante studi di fattibilità, relazioni su richieste specifiche e approfondimenti su problemi specifici. Per rendere gli approfondimenti più mirati è possibile richiedere che vengano effettuate anche visite direttamente presso la Clientela. Servizio di assistenza tecnica Il servizio di assistenza tecnica si occupa delle riparazioni sia presso i Clienti che presso la P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A

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ecoindustria sede a Cinisello Balsamo. I tecnici specializzati operano procedendo direttamente o dietro le specifiche richieste del Cliente che ritiene opportuna ed economicamente conveniente la riparazione. Manutenzione preventiva I tecnici specializzati, dietro specifica richiesta, possono effettuare una manutenzione preventiva sull'impianto di lavaggio, assicurando così la buona funzionalità ed evitando il fermo macchina improvviso e i conseguenti costi passivi di gestione. Parti di ricambio Su ordine, il magazzino parti di ricambio provvederà prontamente a fornire i particolari richiesti a tutta la gentile clientela in Italia e all'estero. SEGNA

La camera di spruzzatura è, infatti, chiusa da un portale anteriore comandato da uno o due cilindri pneumatici, o da un motoriduttore, e cremagliere.

PORTE MOTORIZZATE AD APERTURA VERTICALE

Nel vano di lavaggio viene orientata la canalizzazione contenente la rete di ugelli di spruzzatura.

DRAGAFANGHI E DE TRUCIOLATORI

La distribuzione dei getti è stata realizzata in modo tale da coprire le superfici dei particolari in trattamento con un’azione che si espleta nelle funzioni chimiche, meccaniche e termiche. Per razionalizzare e ottimizzare i cicli di trattamento sono disponibili, su richiesta, sistemi opzionali quali:

È possibile installare porte ad apertura verticale con pianale frontale per il carico con carroponte.

Posti sul fondo dei serbatoi di stoccaggio servono a raccogliere i trucioli o i fanghi asportati dal lavaggio. SERBATOI SUPPLEMENTARI Per cicli molto elaborati è possibile installare più serbatoi in monoblocco o esternamente a seconda segue a pag 20 <

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profilo d’azienda

Ceever Nata nel Gennaio del 1959, Ceever si occupa della produzione d’impianti per il trattamento chimico-fisico delle superfici. Situata a Settala, alle spalle dell’aeroporto di Linate e a pochi chilometri dal cuore di Milano, è facilmente raggiungibile sia in auto che in aereo. La produzione è molto vasta, si va dalle sabbiatrici ai tunnel di lavaggio, passando per gli impianti di fosfatazione, brunitura, decapaggio, ecc. Tutti gli impianti sono disponibili sia nelle versioni standard che in quelle speciali, pensate appositamente per rispondere alle specifiche necessità del cliente. Attualmente Ceever occupa una superficie di circa 5.000 mq e la sua struttura produttiva è così suddivisa: 1. Officina di costruzione carpenterie esterna di proprietà 2. Sede legale di proprietà all’interno della quale sono raggruppate le seguenti entità: divisione tecnico – commerciale segreteria commerciale area amministrativa e finanziaria servizio di assistenza post – vendita 3. Stabilimento d’assemblaggio di proprietà all’interno del quale sono presenti le seguenti entità: area d’assemblaggio macchine area di verniciatura area di realizzazione quadri elettrici area di programmazione software ufficio tecnico di progettazione ufficio acquisti I prodotti trattati sono tunnel, idrocinetiche, multivasca, evaporatori, sabbiatrici e cabine Spymaster. Questi ultimi sono impianti: cabine di lavaggio dotate di piattaforma interna per il lavaggio a spruzzo con detergente a base acquosa. Mentre è in funzione, l’impianto risulta essere pulito, inodore e completamente isolato dall’ambiente. Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0


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ecoindustria

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FILTRAZIONI

AGITATORI

delle esigenze del cliente.

Per particolari esigenze è possibile montare dei sistemi di filtrazione con gradi di ritenzione da 1-100 micron. Normalmente si adottano filtri a sacco alimentati con pompa indipendente che preleva il liquido dal serbatoio di trattamento, lo spinge nel filtro e lo rimanda nel serbatoio.

vengono inseriti nelle vasche per mantenere la soluzione di trattamento omogenea, sia dal punto di vista chimico che termico.

LANCIA DI LAVAGGIO

MANUALE

A porta aperta è possibile lavorare con lancia di lavaggio manuale collegata alla pompa di spruzzatura. OROLOGIO SETTIMANALE Nel consueto utilizzo dell’impianto, basato sui tempi produttivi definiti e programmati, può essere utile installare l’orologio settimanale. Questo agisce sui riscaldamenti e/o sui sistemi di ventilazione macchina consentendone un’accensione e uno spegnimento programmato. UGELLI SMONTABILI Anche ad alte pressioni è possibile montare ugelli a veloce smontaggio per eseguire operazioni di pulizia. PLC E MODEM In caso di automazioni particolari la macchina può essere dotata di PLC, touch screen e e-modem per tele service o comunicazione dati via sms. RISCALDAMENTI A BASSA DISSIPAZIONE In presenza di depositi molto abbondanti, per salvaguardare i dispositivi di riscaldamento, è importante ricorrere a elementi riscaldanti con grande superficie e basso grado di dissipazione. DISOLEATORI Inseriti prevalentemente nei serbatoi di sgrassaggio, servono per separare gli oli interi dalle soluzioni di lavaggio in modo da poterne allungare la durata. Il circuito è formato da una pompa che preleva il liquido da un serbatoio dell’impianto attraverso una presa flottante, che ne segue il livello, e lo manda al vano di separazione. Dal vano esce acqua che torna al serbatoio e olio che va a un serbatoio esterno.

ASCIUGATURA E/O SOFFIATURA In serie a tutte le macchine è possibile installare un sistema di asciugatura e/o soffiatura a circolazione di aria calda. OBLÒ DI VISUALIZZAZIONE INTERNA MASCHERE DI SPRUZZATURA Quando i componenti da trattare richiedono un accurato grado di pulizia localizzata, è possibile installare canalizzazioni particolari che consentano, nello specifico, di colpire le zone critiche anche con alte pressioni. VASCHE DI SICUREZZA Quando i pavimenti non sono impermeabilizzati è possibile installare una vasca per raccogliere perdite accidentali di liquido con pompa di rilancio. BACINELLA CARRO La bacinella è un contenitore che, avvenuto il carico del cestello fisso o buratto da parte del carro, si pone al di sotto del medesimo al fine di raccogliere gli eventuali liquidi drenanti evitando che questi cadano nei bagni adiacenti, inquinandoli. L’inserimento della bacinella è programmabile per ogni movimento del carro.

BURATTI MULTI VANO

è utile quando si vuole avere una maggiore uniformità di diffusione del calore, oppure quando il bagno di trattamento presenta problemi in quanto le fonti di riscaldamento sono troppo concentrate. CONTROLLO ACQUE DI RISCIACQUO

per poter trattare diversi tipi di pezzi contemporaneamente, i buratti possono essere divisi in più scomparti.

al fine di poter risparmiare al massimo le acque di risciacquo è possibile introdurre valvole che ne permettono il rinnovo solo in presenza del cestello in vasca.

SISTEMI DI CARICO/SCARICO AUTOMATICO

RABBOCCHI AUTOMATICI

il sistema di carico/scarico automatico è un dispositivo aggiuntivo per lo stoccaggio delle attrezzature in ingresso e in uscita. Consente di far lavorare la macchina autonomamente senza la supervisione dell’operatore.

SOLLEVAMENTO INTERNO VASCA

POMPE DOSATRICI sono pompe a bassa portata che immettono detergente all’interno dei serbatoi di stoccaggio per compensare le perdite o l’usura del prodotto. ULTRASUONI quando il ciclo di trattamento lo richiede è possibile installare ultrasuoni nelle vasche di trattamento sia a lato che a fondo vasca.

sistema di carico automatico delle acque, consente di mantenere costante il livello del liquido all’interno della vasca. tale dispositivo, particolarmente utile per le fosfatazioni, genera un movimento verticale del cestello/buratto all’interno della vasca stessa favorendo il rinnovo della soluzione di trattamento nelle zone più vicine ai pezzi da trattare. CONTROLLI REMOTI soprattutto per impianti di grandi dimensioni può risultare utile spostare i controlli in zone più comode, lontane dal quadro elettrico. Per questo è possibile aggiungere console di controllo remoto dotate anche di display.

RISCALDAMENTI INDIRETTI normalmente realizzati con doppia camera riscaldata da resistenze a bagno d’olio,

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altri eventi

BASAMENTO RIALZATO è particolarmente utile per interfacciare l’impianto con sistemi alternativi di carico e scarico.

Ritorna “Feel Weld! 2” "Sentire la saldatura"

PASSERELLE LATERALI le passerelle laterali facilitano il controllo e la manutenzione dei bagni di trattamento.

Il 26 Maggio 2016, nell'area Metropolitana di Milano (Cinisello Balsamo), presso la Sede di UCIMU, si terrà la giornata “FeelWeld2!”, dedicata ai “Recenti sviluppi ed indirizzi per robotica, sensoristica ed intelligenza artificiale applicati alla saldatura”.

Il programma tecnico è ultimato, gli interessati si possono iscrivere (informazioni: manifestazioni@iis.it) in quanto in sala i posti disponibili sono soltanto 100, e l'interesse riguardo questa iniziativa è grande.

Grazie al prezioso contributo da parte di esperti dell’industria, esponenti del mondo universitario, nazionali ed internazionali, affronteranno argomenti quali;

- Applicazioni robotizzate in saldatura e nei controlli non distruttivi di prodotti saldati: soluzioni attraverso robotizzazione di problematiche complesse di gestione del processo di fabbricazione mediante saldatura, in vari settori industriali e per differenti materiali.

- i sistemi di visualizzazione ed inseguimento del giunto, - l’integrazione tra le diverse unità che costituiscono gli attuali sistemi robotizzati, - l’intelligenza artificiale in saldatura ed il sistema di qualificazione delle figure professionali per la saldatura robotizzata, Tutto questo con lo scopo di definirne lo stato dell’arte ed analizzare alcune delle loro più significative applicazioni industriali.

Si tratteranno i temi delle:

- Impiego di intelligenza artificiale, reti neurali e comando adattivo nei sistemi robotizzati utilizzati nell’ambito della realizzazione di giunzioni saldate e relativi controlli. SEGNA

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www.expomec.it La più grande fiera della meccanica in internet Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0


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ecoindustria NEWS LEGISLATIVE

F.A.Q. DECRETO 231/2001 di Andrea Garbellini 1. Che cos’è il Decreto Legislativo n. 231/2001? Il Decreto Legislativo n. 231/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa degli enti (cioè delle società commerciali, delle fondazioni, ecc.) in relazione a reati commessi, nell’interesse o a vantaggio degli enti stessi, da amministratori, dipendenti e collaboratori. In pratica, quando gli amministratori, i dipendenti o i collaboratori commettono uno dei reati previsti dal Decreto per favorire in qualche modo l’ente, quest’ultimo verrà autonomamente sanzionato per la commissione di tali reati. 2. Quali sono le sanzioni previste dal Decreto? Il decreto prevede quattro diverse sanzioni. 1.La sanzione pecuniaria, che può arrivare da un minimo di 25.800,00 Euro ad un massimo di 1.549.000,00 Euro. 2.Le sanzioni interdittive, che consistono in divieti imposti all’ente di svolgere in tutto o in parte la propria attività. 3.La confisca, che consiste nell’apprensione da parte Stato del prezzo o del profitto del reato ovvero di beni di valore equivalente al prezzo o al profitto medesimi. 4.La pubblicazione della sentenza sul sito del Ministero della Giustizia, che può essere disposta in caso di applicazione di sanzioni interdittive. 3. Quando vengono applicate le sanzioni? Le sanzioni vengono applicate quando la sentenza di condanna nei confronti dell’ente diventa definitiva e cioè dopo tre gradi di giudizio, oppure qualora l’ente non proponga impugnazione contro la sentenza di condanna di primo o di secondo grado.

Tuttavia, può preventivamente essere inibito all’ente di svolgere determinate attività in via cautelare e, quindi, non appena l’autorità giudiziaria venga a conoscenza della commissione di uno dei reati previsti dal decreto. Non solo; può essere, fin da tale momento, disposto a carico dell’ente il sequestro di beni che costituiscono il prezzo o il profitto del reato ovvero di beni di valore equivalente a tali prezzo o profitto. 4. Come può l’ente evitare le sanzioni e le misure cautelari? Il Decreto Legislativo n. 231/2001 stabilisce che l’ente possa evitare l’applicazione delle sanzioni e delle misure cautelari ivi previste, nel caso si sia, prima della commissione del reato, dotato di un Modello Organizzativo idoneo a prevenire che nel suo interesse o a suo vantaggio vengano commessi da parte dei dirigenti, dei dipendenti e dei collaboratori, i reati previsti nel Decreto. Il Modello, inoltre, deve essere efficacemente applicato e costantemente vigilato da un apposito Organismo di Vigilanza. Solo in tal caso, il Modello consentirà all’ente di evitare le gravi conseguenze derivanti dalla commissione di un reato da parte dei soggetti sopra menzionati. 5. Che cos’è il Modello Organizzativo? Il Modello Organizzativo individua quali siano le attività produttive dell’ente maggiormente esposte al rischio di reati e istituisce procedure, molto simili a quelle previste nell’ambito delle certificazioni ISO 9001, ISO 140001, OHSAS 18001, finalizzate a monitorare i processi produttivi a rischio. 6.Che cos’è il l’Organismo di Vigilanza? L’Organismo di Vigilanza è un organo composto da uno o più soggetti (avvocati, commercialisti, ecc.), simile nella sua struttura al Collegio

Sindacale, che ha il compito di verificare che l’ente rispetti le procedure previste dal Modello nonché di indicare all’ente i necessari adeguamenti ed aggiornamenti del Modello. 7. Quali sono i reati previsti nel Decreto? Il decreto legislativo viene continuamente integrato dal Legislatore. I reati più importanti che attualmente sono previsti nel Decreto sono quelli in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro (omicidio colposo e lesioni personali colpose gravi e gravissime), quelli in materia ambientale (inquinamento ambientale, disastro ambientale, omessa bonifica, ecc.), quelli contro la pubblica amministrazione (ad esempio, corruzione, concussione, ecc.) nonché i reati societari (ad esempio, falso in bilancio, indebita restituzione di conferimenti, aggiotaggio, ecc.). Recentemente è stato introdotto fra i reati perseguibili dal Decreto anche l’impiego di manodopera di lavoratori extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno.

8. Se è già stato commesso un reato, è conveniente dotarsi del Modello? Certamente. Nel caso venga contestato ad un dirigente, o ad un dipendente o ad un collaboratore uno dei reati previsti dal Decreto e conseguentemente l’ente venga coinvolto nel procedimento penale, potrà evitare l’applicazione di misure cautelari nonché di sanzione interdittive, e potrà fruire di un trattamento sanzionatorio più mite qualora, prima dell’inizio del processo, si doti del Modello Organizzativo. 9. Quanto costa un Modello Organizzativo? Il costo del Modello è variabile a seconda della dimensione dell’ente e delle aree di operatività del medesimo esposte al rischio di reato. Per una piccola - media impresa, il costo del Modello può variare da un minimo di 5.000,00 Euro ad un massimo di 20.000,00 Euro. Per una media – grande impresa, il costo del Modello può variare da

un minimo di 10.000,00 Euro ad un massimo di 30.000,00 Euro. Il costo per l’istituzione di un Organismo di Vigilanza costituito da professionisti esperti in tale ambito può variare da un minimo di 3.000,00 Euro ad un massimo di 10.000,00 Euro all’anno. 10. A chi devo rivolgermi per avere informazioni? Omnia Nova S.r.l. è una società di professionisti che opera su tutto il territorio nazionale nell’ambito dell’igiene e della sicurezza sul lavoro e nell’ambito delle certificazioni. Essa si avvale per la predisposizione Modello e per l’approntamento dell’Organismo di Vigilanza della collaborazione di primari studi in ambito nazionale specializzati nel settore.

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ECO INDUSTRIA eco DEPURAZIONE

eco fissaggio

ROTOPERCOLATORE BIOLOGICO Serie RE / REVA COME FUNZIONA : La depurazione biologica a percolatori rotanti o rotopercolatori non è una scoperta recente. Il sistema ha trovato sempre una più vasta applicazione visti gli innumerevoli vantaggi riscontrati. Il principio di funzionamento è ormai noto: la flora batterica che si forma sul supporto rotante, assorbe le sostanze organiche presenti nel liquame, in fase di immersione, si arricchisce di ossigeno presente nell'atmosfera. Al fine di ottenere il massimo rendimento possibile, la COSME (VI) ha realizzato un particolare supporto per la biomassa, noto con il nome commerciale di "ELICOS" (brevettato). In sostanza ELICOS è un profilo multicellulare che, accoppiato reciprocamente ad altri, viene avvolto in spirale per formare i rulli dei rotopercolatori biologici. L'efficacia del trattamento biologico con i profili ELICOS è dimo-

strata, oltre che dall'elevata superficie specifica di contatto ottenibile (pari a 200 m2/m3), dal particolare disegno del supporto, studiato in maniera tale da permettere la crescita della flora batterica od il suo successivo distacco, senza intasare i canali di circolo; i profili sono inclinati di alcuni gradi rispetto all'asse del roto¬re permettendo la circolazione del liquame ed evitando così il rischio di vuoti o ristagni di liquido all'interno dei canali. VANTAGGI PRINCIPALI: I percolatori rotanti, rispetto ad altri sistemi di depurazione biologica (fanghi attivi, letti percolatori, ecc.), si domostrano molto più vantaggiosi per una serie di motivi: Ingombri ridotti, silenziosità di funzionamento, assenza di aerosol,

Rivetti GTRERIV: ideali per sistemi di fissaggio fotovoltaico

quindi minimo impatto ambientale. Avviamenti veloci ed elasticità di funzionamento senza alcun intervento. Il funzionamento è regolare anche alle basse temperature. - Notevole abbattimento di oli e grassi. - Basso consumo di energia e manutenzioni nulle, per cui ridotti costi di esercizio. CAMPI D’IMPIEGO: Scarichi civili, scarichi industriali, agroalimentari, zootecnici, allevamenti, macelli, cartiere, concerie e altri settori similari. SEGNA

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P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A

I rivetti con guarnizione per sistemi di fissaggio fotovoltaico Rivit Gtreriv sono realizzati interamente in lega di alluminio, che li rende completamente resistenti alla corrosione e adatti anche a fissaggi di precisione, grazie alla presa eccellente su superfici curve e all’alta resistenza ai tagli e alle vibrazioni. Questa tipologia di rivetto strutturale presenta una guarnizione in neoprene infilata sotto testa che garantisce alta impermeabilità, rendendolo

adatto per fissaggi di coperture e impianti sottoposti agli agenti atmosferici e quindi ideale per il montaggio di pannelli solari fotovoltaici su lamiere grecate e pannelli sandwich. Il piazzamento rapido è veloce da un solo lato: il chiodo, solidamente bloccato, assicura una giunzione solida e resistente, poiché si rompe a filo della superficie per tutti gli spessori serrabili specificati. Si può utilizzare lo stesso rivetto per giunzioni con diversi spessori in quanto l’allineamento del foro è particolarmente facilitato e poiché la superficie di appoggio della boccola deformata è ampia, la misura del foro non deve per forza essere precisa. SEGNA

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ecoindustria eco azienda

Vimar: il Made in Italy si tinge di verde Già contraddistinta da un Made in Italy spinto – una vera e propria “visione produttiva” che coinvolge l’intera filiera aziendale dall’arrivo della materia prima alla spedizione ai clienti con l’obiettivo di offrire un prodotto interamente realizzato in Italia – Vimar sta sempre di più improntando il proprio ciclo produttivo a un basso impatto ambientale. Nella consapevolezza che solo tutelando il territorio che ci circonda è possibile continuare a crescere nel tempo con continuità e condivisione, l’azienda di Marostica – leader nel settore della componentistica elettrica e elettronica, della home & building automation e, dopo l’acquisizione della padovana Elvox, della videocitofonia, del TVCC e delle automazioni per cancelli, – ha infatti da tempo adottato una politica produttiva “green”.

Il progetto ambiente - i cui cardini sono suddividere, segnalare, fare cultura - è l’articolato programma trasversale all’intero ciclo produttivo che - partendo da una corretta suddivisione dei rifiuti consente di riciclare il 60% del materiale plastico di scarto e la maggior parte di quello metallico; di segnalare alla Ricerca & Sviluppo le difficoltà di separazione delle varie componenti per far si che il prodotto sia progettato fin dall’inizio per essere totalmente scomposto e riciclato a fine vita. Prevede inoltre un’attività di formazione nei reparti affinché i rifiuti vengano suddivisi alla fonte riutilizzando il materiale idoneo. Anche la produzione si caratterizza per un approccio “ecologico”. Nel reparto verniciatura da anni vengono utilizzate solo vernici a base acquosa o a reticolazione UV e i pochi solventi residui vengono interamente riciclati. Ciò ha per-

messo di portare le emissioni di COV (Componenti Organici Volatili) in atmosfera al di sotto del 50% dei limiti imposti dalle più stringenti norme europee. Per le finiture metalliche sono in progressiva fase di eliminazione i bagni galvanici. Al posto di questo processo altamente inquinante è stato adottato l’innovativo e più ecologico MSD (Magnetron Sputtering Deposition) che, sfruttando i principi della fisica e non della chimica, elimina qualsiasi tipo di emissione nociva. Ioni di Argon, sparati su lamine di metallo all’interno di camere sottovuoto, determinano il rilascio di atomi che vanno a depositarsi sul prodotto creando la finitura desiderata. Inoltre, per favorire lo smaltimento da parte del cliente, tutti gli imballi sono interamente riciclabili. Gli astucci e i contenitori in cartoncino per i prodotti singoli sono realizzati con materiale rici-

clato. Mentre le scatole in cartone ondulato per il trasporto sono stampate con inchiostro ad acqua in assenza di sostanze nocive e utilizzano esclusivamente colle ecologiche.

co del sito. Si evita così l’immissione nell’atmosfera di 350.000 Kg di anidride carbonica, di 8.700 Kg di anidride solforosa, di 6.800 Kg di ossidi di azoto e di 312 Kg di polveri sottili.

A dimostrazione del fatto che l’ecosostenibilità è molto più di un’idea positiva, gli 11.000 mq. della copertura della sede aziendale di Marostica sono stai dotati di un impianto a moduli fotovoltaici che garantisce una produzione annua di 710.000 Kwh in grado di coprire circa il 12% del fabbisogno energeti-

Made in Italy significa anche questo. Attenzione e rispetto per l’ambiente e i suoi abitanti.

le: «L’attenzione all’ambiente e il coinvolgimento dei nostri stakeholder in questo percorso hanno sempre contraddistinto il nostro operato», spiega Luca Pereno, coordinatore Sviluppo Sostenibile di Leroy Merlin Italia. «Riteniamo sia fondamentale operare nel rispetto della comunità e, in quest’ottica, pensiamo sia giusto mettersi al servizio dei consumatori e dei cittadini attraverso progetti che contribuiscano a migliorare la sostenibilità dei consumi».

Brescia, Marcon e Mestre con le EcoIsole di Ecolight contribuendo alla raccolta di quasi 11 tonnellate di piccoli RAEE e sorgenti luminose. Oltre 11.700 persone hanno usufruito di questo servizio. L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di incentivare e sensibilizzare la raccolta differenziata dei nostri clienti (e non), trasformando un obbligo di legge in un’opportunità per tutta la comunità. La collaborazione con Ecolight proseguirà su altri punti vendita».

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eco soluzioni

Rifiuti elettronici, a Pantigliate e Lissone la raccolta si fa in negozio Ecolight porta le EcoIsole intelligenti nei punti vendita Leroy Merlin Posizionati due nuovi cassonetti automatizzati di prossimità per il conferimento gratuito di piccoli utensili ed elettrodomestici, lampadine a risparmio energetico esauste e cellulari. Una risposta concreta all’Uno contro Zero Piccoli utensili ed elettrodomestici, trapani, avvitatori, telecomandi, cellulari e vecchie lampadine a risparmio energetico non più funzionanti: da oggi è possibile portarli in negozio. I punti vendita Leroy Merlin di Pantigliate (strada consortile vecchia Paullese) e di Lissone (via Nuova Valassina) sono stati dotati delle innovative EcoIsole RAEE. Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, ha posizionato oggi, giovedì 21 aprile, i primi due cassonetti intelligenti delle province di Milano e Brianza: qui i cittadini potranno conferire gratuitamente piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, lampadine a risparmio energetico e neon non più funzionanti contribuendo alla raccolta dei RAEE e ad un maggiore rispetto dell’ambiente. I rifiuti elettronici rappresentano infatti un’importante risorsa: essendo riciclabili per oltre il 90% del loro peso, se cor-

rettamente raccolti e trattati, possono fornire significativi volumi di materie prime seconde come plastica, metalli e vetro. I piccoli rifiuti elettronici in particolare sono quelli più difficili da raccogliere: si stima che solamente il 20% segua un corretto percorso di raccolta, recupero e smaltimento. Come funziona l’EcoIsola? Di dimensioni contenute (1,5x1,2x1,5 metri) e interamente automatizzata, l’Ecoisola è di facile utilizzo: al consumatore è sufficiente indicare il tipo di prodotto da smaltire (se un piccolo elettrodomestico o una lampadina), quindi identificarsi con la carta regionale dei servizi e inserire il rifiuto nello sportello indicato. A conferma dell’avvenuto conferimento, al termine viene rilasciato uno scontrino. Quando i contenitori interni sono pieni, la macchina avvisa i tecnici per lo svuotamento via sms. I rifiuti conferiti vengono così tracciati dal momento del conferimento fino al trattamento e recupero, nell’intento di prevenire il traffico illegale

dei RAEE. Inoltre, i cittadini avranno sempre la certezza che i materiali conferiti seguiranno la filiera corretta, con grande beneficio per l’ambiente. «L’EcoIsola RAEE nasce dall’esperienza del progetto europeo Identis WEEE con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per incrementare la raccolta dei rifiuti elettronici», spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight tra i maggiori consorzi nazionali per la gestione dei RAEE. «Le Ecoisole rispondono a due esigenze importanti: anzitutto, agevolano il cittadinoconsumatore nel conferire correttamente il proprio rifiuto. Essendo localizzate in aree commerciali ad alta frequentazione, le Ecoisole sono infatti facilmente raggiungibili. Inoltre, questo sistema riesce a dare una risposta concreta agli obblighi dell’Uno contro Zero, che impone alla grande distribuzione di ritirare i piccoli RAEE gratuitamente». Leroy Merlin si conferma partner affidabile e attento alla sostenibilità ambienta-

Davide Alaimo, capo progetto Supply Chain Negozio Leroy Merlin aggiunge: «Abbiamo già attrezzato sette dei nostri negozi tra Bologna, Savignano,

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eco gestione

Olicar migliora efficienza ed efficacia della propria progettazione grazie alle soluzioni Autodesk La Autodesk Infrastructure Design suite protagonista nei progetti di una azienda leader nazionale nel settore dei servizi tecnologici per la produzione e la gestione energetica. Formazione e Certificazione dello staff tecnico rappresentano un plus per aumentare produttività e vantaggio competitivo Olicar, società italiana leader nei servizi tecnologici per la produzione e la gestione dell’energia, ha scelto la soluzione Autodesk Infrastructure Design suite per progettare, pianificare e gestire le proprie infrastrutture pubbliche e private. Presente da oltre 50 anni sul mercato, Olicar vanta competenze consolidate nel settore del risparmio energetico, della produzione di energia da fonti rinnovabili e della riqualificazione e costruzione di strutture complesse come ad esempio gli ospedali. “La direzione tecnica di Milano vanta un team di una decina di persone e si occupa sia della parte progettuale degli impianti, sia della loro gestione e manutenzione.” – dichiara Enrico Fusco, responsabile del

team tecnico in Olicar - “I nostri clienti sono prevalentemente enti pubblici come comuni, provincie, prefetture, ospedali, invece nell’ambito del privato ci occupiamo di strutture di grandi dimensioni, alcune di queste legate al mondo della sanità.“ La progettazione del sistema di teleriscaldamento del Comune di Lissone e l’impianto di cogenerazione ad olio vegetale per l’azienda municipale di trasporti milanese ATM, sono alcuni tra i più recenti progetti sviluppati da Olicar. Grazie alla gestione diretta, la società ha affinato le proprie competenze per quanto riguarda l’ottimizzazione e il bilanciamento degli impianti di cogenerazione arrivando a garantire standard tecnici di primissimo livello, sia in fase di progettazione che di conduzione. “La direzione tecnica guidata dall’ingegner Russo è molto attenta alle innovazioni tecnologiche e alle soluzioni in grado di aumentare produttività e qualità della progettazione e la scelta Autodesk risale a molti anni fa con i prodotti AutoCAD e

AutoCAD Mep” – dichiara Marco Griffini, progettista in Olicar. - “Oggi utilizziamo Autodesk Revit Mep e la Autodesk Infrastructure Design suite per lo sviluppo ad esempio delle centrali termiche dove grazie al modello in 3D riusciamo immediatamente a verificare le interferenze nelle tubature, con un evidente accelerazione dei tempi di progettazione che spesso sono guidati dalle gare a cui partecipiamo.” “Partecipiamo sia a gare pubbliche che private e per alcuni clienti sviluppiamo studi di fattibilità, forniamo assistenza in cantiere e interveniamo sulle modifiche richieste.” - Continua Massimo Romolo, progettista in Olicar - “L’utilizzo delle soluzioni Autodesk in tutti questi casi ci permette di progettare con elevati standard di qualità e di implementare velocemente le modifiche richieste aumentando così i nostri livelli di efficienza, senza togliere valore alla precisione e alla qualità della progettazione. Ci rende così più competitivi anche in progetti ad elevata complessità.”

P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A

Formazione e Certificazione Per poter ottimizzare il livello di utilizzo delle soluzioni adottate, la Direzione Tecnica di Olicar da diversi anni si è avvalsa del supporto della società Forma Mentis di Milano – Centro di formazione autorizzato Autodesk – che ha sviluppato un percorso formativo ad hoc per il team interessato e che spesso risponde a problematiche dettate da esigenze specifiche di progettazione derivanti dall’uso quotidiano dei prodotti software. “Il nostro team è molto attento all’innovazione e ogni volta che acquisiamo una nuova release o una nuova soluzione cerchiamo di capire come sfruttare al meglio le funzionalità per poter aumentare il nostro livello di produttività e garantire così alla nostra impresa un vantaggio competitivo sul mercato. – sottolinea Marco Griffini “La formazione e l’assistenza diventano quindi fondamentali e grazie al rapporto continuativo con Forma Mentis riusciamo a rispondere in tempi brevi anche ad esigenze complesse di progettazione.”

Alcuni professionisti del team Olicar inoltre hanno già conseguito l’esame di certificazione presso Forma Mentis, basato sui supporti didattici KnowledgePoint – distributore Autodesk per la formazione in tutta l’area EMEA - che ha convalidato non solo il proprio livello di formazione ma soprattutto certifica anche nei confronti del mercato la competenza e la professionalità acquisita nell’utilizzo delle soluzioni Autodesk. “Ritengo che la certificazione possa rappresentare un valore aggiunto anche in fase di gara,” - conclude Enrico Fusco, “dichiarare che i progettisti del tuo team vantano una certificazione sui software utilizzati nello sviluppo del progetto può rappresentare un valore aggiunto in fase di gara o trattativa con il cliente perché dimostra, insieme ad altri fattori, il livello e la competenza del team progettuale.” SEGNA

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