17-20/05 Milano Pad. 13 Stand B54
18-20 Maggio-Montichiari-(BS) Pad. 5 - Stand D27
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info@meccatronica.biz
LE NEWS DI QUESTO NUMERO
MACCHINE UTENSILI da PAGINA 3 a PAGINA 6
UTENSILI da PAGINA 6 a PAGINA 8
PARTI, COMPONENTI, ATTREZZATURE, STAMPI da PAGINA 8 a PAGINA 11
CONTROLLI PAGINA 11 e 12
AUTOMAZIONE LAVORAZIONE E PROCESSI da PAGINA 12 a PAGINA 14
ROBOTICA PAGINA 15 e 16
LOGISTICA, TRASPORTI MAGAZZINO, MANUTENZIONE PAGINA 16 e 17
FIERE, OPEN HOUSE, INAGURAZIONI, EVENTI da PAGINA 17 a PAGINA 20
SCUOLE, CORSI, CONVEGNI EDITORIA SPECIALIZZATA PAGINA 20
ECOINDUSTRIA PAGINA 21 e 22
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www.expomec.it Supplemento a: “A.A.A- Il Giornale della Meccanica & Subfornitura” n° 523 Giugno 2017
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ecoindustria MACCHINE UTENSILI alesatrici
Alesatrici-fresatrici orizzontali a montante mobile a controllo numerico L’innovativa serie di alesatrici-fresatrici a montante mobile Speedram HP affianca la più tradizionale famiglia di alesatrici-fresatrici idrostatiche a montante mobile Speedram in quelle applicazioni dove velocità e dinamica sono altrettanto importanti quanto rigidezza e affidabilità. Le alesatrici fresatrici orizzontali a montante mobile Speedram HP possono essere customizzate per soddi-
sfare le esigenze dei settori applicativi più avanzati quali: • energia • stampi • navale • meccanica generale • direct drive • diametro mandrino di alesatura da 130 – 180 mm
• potenza mandrino da 90 – 150 kW • velocità di mandrino max 3000 – 5000 giri/min L’esclusiva soluzione PAMA che applica la tecnologia Direct Drive al mandrino di alesatura unitamente al ram a
sostentamento idrostatico consente il miglior sfruttamento non solo degli utensili oggi presenti sul mercato ma anche quelli che appariranno negli anni futuri. L’assenza di dentature nella catena di trasmissione consente un taglio dolce in ogni condizione, a tutto vantaggio della durata dei taglienti. La gamma di alesatrici-fresa-
trici Speedram HP comprende 5 modelli con diametro mandrino di alesatura da 130 mm a 180 mm e corse asse Y da 2000 mm a 8000 mm.
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rettificatrici
Alta precisione in rettifica Rotax9 è una linea di rettificatrici tangenziali di alta precisione, presentata da DELTA a MECSPE 2017, con architettura a montante mobile e tavola rotante. La macchina è caratterizzata da guide idrostatiche su tutti gli assi e da un mandrino idrodinamico Mackensen. Essa è utilizzabile sia per lavorazioni di elevata capacità produttiva che per la lavorazione di singoli pezzi dove si richiedono eccellenti livelli di precisione e di affidabilità. Rotax è progettata con il metodo degli elementi finiti e si compone di strutture sovradimensionate e opportunamente nervate allo scopo di conferire la massima rigidità al sistema. Questa prerogativa, unitamente al sistema idrostatico, assicurano un elevato assorbimento delle vibrazioni consentendo di ottenere grandi asportazioni. La struttura Il montante mobile garantisce il rispetto costante e ripetitivo delle precisioni geometriche previste dalle norme di collaudo più restrittive: condizione indispensabile all’ottenimento di tolleranze di lavorazione e rugosità superficiali considerevoli. La tavola rotante è supportata da una coppia di cuscinetti precaricati a sfere di alta precisione con contatti angolari di 25° e da una ralla idrostatica (non presente nel modello più piccolo Rotax 7). Le guide a sostentamento idrostatico rettificate e raschiettate punto a punto sono presenti su tutti gli assi-macchina allo scopo di consentire lo sfruttamento ottimale di tutta potenza installata grazie all’eliminazione totale degli attriti: si garantiscono in questo modo la completa assenza di fenomeni di andamento a scatti (stick slip) e d’usura. Si ottengono così spostamenti estremamente dolci e posizionamenti stabili e precisi. Azionamenti e controllo L’asse Y (colonna) e l’asse Z (testa porta-mola) sono azionati da servomotori brushless. Viti a ricircolo di sfere di alta precisione (ISO 3) prevaricate, assicurano una precisione di posizionamento estremamente accurata. L’asse W (diamantatore mola) è comandato da un motore passopasso. La tavola rotante (X) è azionata da un servomotore coppia (motore torque) ed è equipaggiabile con piano magnetico elettro-permanente completo di unità elettronica di comando che consente l’eliminazione automatica del residuo magnetico sui pezzi lavorati oppure altri dispositivi di ancoraggio su specifica del cliente. Le macchine sono completamente automatiche e vengono prodotte con segue a pag 4 < P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A
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due differenti livelli di automazione: CN PLUS TOUCH SCREEN e CNC. Il CN plus touch screen gestisce tutte le funzioni macchina, permette di visualizzare gli assi e consente di programmare un ciclo automatico di rettifica mediante menù guidato facilitando il compito dell’operatore che, grazie alla flessibilità del controllo, può modificare i parametri introdotti senza interrompere il ciclo. Per le diverse tipologie di lavorazione (continua, a impulsi, a tuffo) il ciclo si compone delle seguenti fasi: sgrossatura, finitura, spegnifiamma, diamantatura automatica con compensazione, disimpegno degli assi a fine ciclo. Consente inoltre la
tavola per l’utilizzo di mole con profili parametrici, lavorazioni multipiano e di spallamenti sull’asse Y. Numerose sono le possibilità messe a disposizione dell’operatore, si segnalano in particolare: diamantatura a bordo tavola con uno o più diamanti oppure con disco diamantato; CADCAM integrato per la generazione e simulazione dinamica di profili con ottimizzazione del percorso dell’utensile sia per la mola che per il piano di lavoro.
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memorizzazione di più pezzi, la diamantatura lineare e interpolata sulla
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presse
PRESSA PIEGATRICE .FIRST 40/12
Il mondo della lavorazione della lamiera vive un grande fermento in termini di innovazione e tecnologia. Un cambiamento continuo di cui VICLA®, come Industria 4.0 vocata alla qualità e a una solida competitività di prodotto, è a pieno titolo parte integrante. È per questo che il nostro marchio è orgoglioso di esserci laddove questo progresso trova piena realizzazione. Prossimo appuntamento che ci vedrà protagonisti sarà la Fiera Lamiera di Milano, promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE e organizzata da CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU. Per la prima volta nella capitale italiana del design, si terrà dal 17 al 20 maggio 2017 presso i padiglioni 13 e 15 della Fieramilano Rho. Il nostro marchio disporrà di uno spazio espositivo e nell’occasione presenterà, oltre che all’ammiraglia delle presse piegatrici .SUPERIOR, la nuova macchina .FIRST 40/12. PRESSA PIEGATRICE .FIRST VICLA® .FIRST è stata studiata e realizzata per incontrare le esigenze delle lavorazioni di piccoli e medi particolari con un’estrema attenzione alla velocità, all’ergonomia e al semplice utilizzo. CARATTERISTICHE FUNZIONALI • Massima produttività grazie agli elevati valori di velocità • Spostamento assi estremamente rapido • Consumi ridotti • Design ergonomico • Spazi di ingombro ridotti • Illuminazione zona lavoro a led • Rumorosità ridotta al minimo o estremamente silenziosa • Possibilità di personalizzare gli attacchi utensile in funzione delle esigenze del cliente
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ecoindustria macchine per marcare
XL-BOX: Il marcatore laser Sic Marking Progettato appositamente per marcare componenti di grandi dimensioni, il sistema di marcatura laser Sic Marking XLBOX è compatto (costruito in solido acciaio e largo solo mm 653) e userfriendly. Questo marcatore laser è stato progettato per chi mira a raggiungere un livello di produttività ottimale ed è adatto ad una marcatura superficiale o profonda di codici alfanumerici, codici a barre e codici Data Matrix 2D, QR code , eseguibili su tutti i metalli e alcuni tipi di plastica. Studiato sulla base di L-BOX, XL-BOX presenta un’area di lavoro più ampia, quindi si presta perfettamente alla marcatura di componenti di grandi dimensioni.
L’apertura del portello è automatizzata, occorre solamente premere un pulsante che consente all’operatore di accedere all’area di lavoro da tutti e 3 i lati. Inoltre, questo sistema di marcatura laser è dotato di Asse Z motorizzato e di due puntatori aggiuntivi, che rendono ancora più semplice centrare la zona da marcare. XL-BOX è completo di sistema pneumatico di sicurezza intelligente, che blocca automaticamente il portello di accesso quando la fonte laser è in funzione. Il software Il software del laser XL-BOX lavora su qualsiasi tipo di PC, attraverso l’interfaccia SIC Laser PC, che consente di crea-
re e modificare file di marcatura e customizzare tutte le impostazioni desiderate , come contrasto, velocità, potenza… Il Software utilizzato da XL-BOX è userfriendly, ma richiede un livello minimo di training (per maggiori info consulta la sezione assistenza tecnica). Dettagli tecnici • Area di marcatura: 100 x 100 mm (con opzione 170 x 170 mm) • Area di lavoro: mm 570 X 564 • Dimensioni: 655 x 756 x 1020 mm (l x p x h) • Altezza Max dei componenti da marcare: 370 mm
• Lunghezza Max dei componenti da marcare: 570 mm • Controllo: via PC • Sorgente laser: impulsi fibra laser itterbio • Frequenza d’impulso: da 20 a 200 kHz • Lunghezza d’onda: 1064 nm • Lunghezza fibra ottica: 3m • Potenza: 20W o 50W • Potenza di picco: 11W • Puntatori: 2 inclusi • Sistema di raffreddamento: ad aria SEGNA
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UTENSILI utensili per deformare
Prodotti in metallo duro per laminazione
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Intermetal offre: - Anelli in Carburo di Tungsteno Cementato per la laminazione di Prodotti Lunghi: • anelli con legante cobalto puro • anelli con legante Co+Ni+Cr • anelli a Tavola Piana • anelli scanalati • anelli con nervature • anelli tridimensionali per laminazione nervato • anelli per laminazione tubo senza saldatura • trascinatori • mark up di loghi Suggerimenti per l’utilizzo di anelli in carburo: L’anello in carburo è un utensile realizzato in carburo di tungsteno e legante con eccellente durezza e resistenza all’usura. Per trarre vantaggi di buona resistenza all'usura, maggiore durata ed alta efficienza degli anelli in carburo durante la laminazione ad alta velocità, bisogna tenere presente alcuni fattori quali i gradi e le proprietà degli anelli, la composizione chimica e le proprietà meccaniche (ad esempio durezza, carico di rottura a flessione (TRS), carico a compressione, densità). - Rulli compositi: • rulli compositi a fissaggio idraulico • rulli compositi a fissaggio meccanico Per la laminazione di tondini e barre (barre tonde, piatte e angolari), i rulli compositi possono ridurre sostanzialmente i tempi di lavorazione, riducono l'intensità del lavoro, aumentano la produttività, migliorano la qualità della superficie e la resa di acciaio laminato. Il sistema di bloccaggio idraulico prevede l’immissione di olio ad P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A
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ecoindustria alta pressione; in questo modo la ghiera idraulica crea una forza di serraggio assiale e fissa gli anelli in carburo all’albero. Il sistema è pratico ed affidabile e garantisce prestazioni degli anelli in carburo superiori, proteggendo gli stessi dagli sforzi. Secondo le necessità dei clienti, è’ inoltre disponibile un sistema con bloccaggio meccanico. - Rullini guida in carburo di titanio
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sistemi di serraggio pezzi
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Fascette JCS in esclusiva da Rivit
Saldatura automatizzata: con il sistema di bloccaggio flessibile unico direttamente dal sistema modulare, che ha ottenuto il premio innovazione 2005 del Landkreis Esslingen, si eliminano semplicemente i dispositivi cari, non riutilizzabili. Il sistema è disponibile in acciaio e in acciaio inox.
Sistema di posizionamento per incisioni laser: unico per la marcatura laser, il sistema a reticolo di coordinate elimina completamente dispendiosi processi di preparazione e posizionamento. SEGNA
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Rivit s.r.l. di Bologna è il distributore esclusivo per l’Italia delle fascette stringitubo JSC, sinonimo di affidabilità in tutto il mondo: una gamma completa di fascette robuste e di qualità, di produzione inglese e le cui certificazioni soddisfano tutte le normative europee.
Le fascette standard HI-GRIP sono disponibili in acciaio zincato per impieghi nel settore automotive, delle applicazioni industriali e negli elettrodomestici oppure in acciaio inox AISI304 e AISI316, ideali per segue a pag 8 <
Sistemi di bloccaggio AMF Se si desidera ottimizzare la redditività, è necessario risparmiare da qualche parte. Il modo migliore è sfruttare la nostra analisi e consulenza per il possibile potenziale di risparmio grazie alle nostre soluzioni di bloccaggio. Perché con tempi di preparazione più brevi si può risparmiare molto. In particolare nella lavorazione ad esportazione di trucioli, nei dispositivi di controllo e nelle attrezzature per cambio le nostre soluzioni high-tech si ripagano velocemente. Inoltre con il controllo a sensori, la conduzione di mezzi, l'indessaggio, le soluzioni ad isola e lo scarico nelle applicazioni automatizzate siete sempre a cavallo e potete mettere in mostra i vostri numeri. Per ogni diversa esigenza nella pratica è disponibile una varietà di sistemi di bloccaggio e di vantaggi. Per noi l'importante è offrire all'interno della tecnica di bloccaggio più prodotti con diverse prestazioni principali. Per le soluzioni complete utilizziamo: sistemi di fissaggio modulari: tecnica di bloccaggio flessibile per lotti da piccoli a medi con un sistema modulare basato su schemi di fori, sistemi di bloccaggio multipli per il bloccaggio ottimizzato di più pezzi. Tecnica di bloccaggio idraulica: metodo razionale e conveniente per il bloccaggio di pezzi con contorni diversi dal punto di vista geometrico, che si adatta perfettamente alla produzione in serie. Sistema punto zero: una rivoluzione nella tecnica di bloccaggio che consente di risparmiare fino al 90% del tempo di preparazione attuale riunendo in un'unica fase di lavoro il fissaggio, il posizionamento e il bloccaggio. Altre caratteristiche uniche sono acciaio inox temprato, sistema di sicurezza integrato, elevate forze di tenuta con esecuzione estremamente compatta, bloccaggio con accoppiamento geometrico, utilizzo semplicissimo. Chi riconosce il principio dell'ottimizzazione dei tempi di preparazione con la tecnica di bloccaggio, ha sempre chiara la sfida per soluzioni innovative, come i nostri ultimi prodotti sviluppati: tecnica di bloccaggio magnetico: l'ultima generazione offre in particolare elevate forze di tenuta con misure compatte e un impiego adeguato alla pratica grazie alle numerose dimensioni standardizzate e specifiche per cliente. Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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ecoindustria ¯ segue da pag 7
Le fascette HI-GRIP A GALLETTO sono espressamente progettate per frequenti montaggi e smontaggi di tubi, come capita nei lavori di manutenzione, disponibili in acciaio e in acciaio inox AISI304. Le fascette HI-TORQUE in acciaio inox AISI304 e AISI316, note per loro stretta uniforme che conferisce maggiore pressione di fissaggio al pari di serraggi con dadi e bulloni. Le fascette di serraggio TAMTORQUE sono pro-
l’utilizzo nella nautica, nell’industria alimentare e in tutti ambienti altamente corrosivi.
gettate per fissare cartelli di tutti i tipi, offrendo una soluzione rapida e affidabile. Non hanno spigoli vivi che possano impigliarsi o rompersi e possono essere facilmente riutilizzate o riadattate. Le fascette MINI-CLIP sono ricavate da una striscia unica e non hanno parti saldate che possano danneggiare il tubo. Sono una soluzione economica per molte applicazioni a bassa pressione. Le fascette P-CLIP sono foderate in gomma e sono disponibili per bulloni di M6 e M10, sia zincate che in acciaio inox. Il rivestimento TPE fasciante in gomma assorbe le vibrazioni e previene lo sfregamento sul tubo o sul cavo, e
impedisce la penetrazione dell'acqua nella zona di serraggio. Per i rivenditori sono disponibili anche assortimenti per le linee HI-GRIP, MINI e P-CLIPS, dove sono state raccolti i formati più utilizzati in comode cassette ed espositori da banco HI-GRIP che si possono facilmente collocare in qualsiasi punto del negozio. Guarda la gamma completa sito www.rivit.it
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PARTI, COMPONENTI, ATTREZZATURE guide e giunti
impianti e materiali per saldatura
Le guide lineari di NSK offrono una soluzione ideale per le macchine pick-and-place
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Dopo ripetuti cedimenti delle guide lineari, un affermato produttore di macchine pick-and-place per assemblaggio elettronico SMT si è rivolto a NSK per trovare una soluzione. Dopo aver individuato la causa del problema, NSK ha consigliato le guide lineari Serie NH. Da quel momento il cliente ha installato migliaia di guide senza più registrare alcun cedimento prematuro. Le unità pick-and-place utilizzate sulle macchine per l’assemblaggio SMT devono sopportare carichi meccanici elevati. Una macchina tipica utilizzata nell’industria elettronica è in grado di montare componenti su schede a circuiti stampati a ritmi superiori a 50.000 componenti all’ora, con grande precisione. Inoltre, queste macchine possono prelevare componenti anche da 200 alimentatori (rotoli di componenti elettronici) contemporaneamente. Il montaggio ad alta velocità di un numero così elevato di componenti provoca inevitabilmente problemi occasionali, come nel caso del sistema pick-and-place di una nuova serie di macchine per assemblaggio STM sviluppate da un costruttore europeo. L’azienda lamentava una durata brevissima delle guide lineari scelte inizialmente, ma anche la sostituzione con guide di un’altra casa produttrice non ha prodotto alcun miglioramento. Ma, soprattutto, nessuno dei due fornitori è stato capace di individuare la causa di tali cedimenti e proporre una soluzione. Dopo questi tentativi falliti, l’azienda si è rivolta a NSK, che ha incaricato un team di esperti di analizzare i componenti guasti.
Presenti in Expomec Pad. 37
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ecoindustria
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L’ispezione, sulla base dei danni evidenziati dai componenti, ha rilevato che il carico a momento (o di ribalta-
mento) era eccessivo. La causa era attribuibile a errori di allineamento del sistema pick-and-place.
NSK ha consigliato di adottare le guide lineari Serie NH che, oltre a essere progettate specificamente per applicazioni ad alta velocità, offrono capacità di auto-allineamento. È stato inoltre introdotto un tipo di grasso particolare con proprietà lubrificanti migliori rispetto al normale grasso per applicazioni con corse brevi e carichi d’urto. La soluzione si è dimostrata efficace. Quando le guide NAH20ANZ di NSK sono entrate in servizio, il costruttore non ha più registrato cedimenti. Inoltre, dopo migliaia di unità installate, le guide lineari NH stanno dimostrando di avere una lunga durata. SEGNA
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GIUNTI CARDANICI CT MECA
Ct Meca presenta la sua gamma di giunti cardanici: questi componenti permettono il collegamento e la trasmissione tra organi non allineati fra
loro. Rappresentano una soluzione economica ed efficace in termini di precisione e durata. La scelta del giunto più adatto va fatta tenendo conto della potenza da trasmettere e della velocità. I giunti cardanici a forcella Ct Meca della serie G (semplici) e GD (doppi) hanno tolleranze ristrette e offrono ottime prestazioni. La tecnica di rettifica rende possibile un preciso parallelismo degli assi e delle singole parti del giunto e ne garantisce una lunga durata. Tutte le parti a contatto sono temperate, rettificate e lappate. Questi giunti esistono anche in versione inox (parti a contatto non temprate) e sono particolarmente adatti ai settori dell’industria alimentare e farmaceutica in cui vigono norme igienico sanitarie. I giunti cardanici ad aghi Ct Meca della serie H (semplici) e HD (doppi) si differenziano dai giunti a forcella per la presenza nelle forcelle di una coppia di cuscinetti a rullini lubrificati a vita in cui ruotano i perni. Ciò permette di ottenere una maggiore velocità di rotazione e un aumento della coppia trasmessa. Per prolungare la durata di vita di questi componenti consigliamo l’utilizzo di coprigiunti: dei manicotti di protezione che permettono di evitare la dispersione del lubrificante e al contempo proteggono i giunti dai contaminanti esterni. Su richiesta proponiamo modifiche di forma e dimensione dell’alesaggio e inoltre, per la gamma di giunti telescopici, la variazione della corsa a seconda delle esigenze. SEGNA
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riduttori variatori di velocità
Riduttori industriali con flange estrusore Come in tutte le nuove aggiunte alla sua gamma di riduttori industriali modulari, NORD DRIVESYSTEMS offre ora flange estrusore ottimizzate per il servizio pesante. Immagine: NORD offre ora robusti azionamenti per estrusori completi di flange in varie dimensioni. Sono disponibili numerose flange estrusore differenti per ciascun riduttore industriale dalla taglia 5 alla taglia 11, con coppie nominali da 15 kNm a 80 kNm. Si possono quindi adottare quasi tutte le consuete dimensioni. Cuscinetti a spinta sovradimensionati assicurano l’assorbimento di tutte le forze di processo e offrono una maggiore durata per lunghi cicli di vita. Questa nuova opzione per i riduttori industrial permette ai produttori di materie plastiche e di gomma primari e secondari e ai loro fornitori di creare azionamenti sicuri e altamente affidabili in configuraPer avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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ecoindustria controlli per robot
Una nuova generazione di tecnologia avanzata Tempi di ciclo migliorati per soddisfare velocità e precisione
zioni altamente customizzabili. La gamma di riduttori industriali NORD offre una varietà di alberi e guarnizioni d’ingresso e d’uscita, direzioni di montaggio flessibili e soluzioni di monitoraggio termico. Le flange estrusore e riduttori industriali in due taglie addizionali verranno esposti per la prima volta durante la fiera Hannover Messe 2017. SEGNA
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Il controllore R-30iB è un nuovo standard di FANUC per ottenere una produttività più efficiente. Grazie a una nuova generazione di hardware integrato avanzato e a oltre 250 funzioni software, rappresenta il fattore chiave per le prestazioni del robot in termini di tempo di ciclo, velocità, precisione e sicurezza. Progettato per modalità di utilizzo più intuitivo e per un consumo energetico minimo, lo standard R-30iB è disponi-
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bile in quattro formati diversi per consentire di sfruttare al meglio lo spazio occupato e i layout delle celle di produzione. Controllo PMC (Programmable Machine Control) integrato Il PMC integrato ad alte prestazioni del controllore R-30iB ha accesso all'intero sistema I/O del robot per il facile controllo indipendente o asincrono delle periferiche senza alcun effetto nega-
tivo sulla prestazione del robot. Progettato per aumentare la produttività Riduzione degli ingombri a terra Ad eccezione dell’armadio B di maggiori dimensioni, tutti i controllori FANUC R-30iB sono compatti e facili da integrare in celle di produzione. Possono essere impilati nel caso di installazioni con più robot.
Software più sicuro A differenza dei controllori basati su PC e Windows, i controllori R-30iB utilizzano il segue a pag 12 <
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CONTROLLI CNC per macchine deformazione
AST30 Sagomatubi fino a 8 ton di spinta
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La macchina sagomatubi AST30 è predisposta per 6 stazioni di lavorazione: puoi attrezzarle come 6 postazioni fisse o come 5 fisse e 1 rotante, per eseguire rastremature, allargature, chiusure, intestature, e altro. Gestisce il "testa coda" consecutivo in automatico sui due lati del tubo. Puoi anche rifilare in macchina Con il dispositivo di taglio orbitale montabile sulla AST30, eviti quelle fastidiose riprese pezzo che tipicamente si rendono necessarie quando il pezzo è precedentemente curvato e deve essere allineato per l’operazione di deformazione. Una funzionalità che si fa apprezzare ogni giorno di più. Facile da imparare. Facilissima da usare L’impiego del PLC, con terminali di programmazione Siemens che gestiscono automaticamente la macchina, garantisce la massima efficienza senza dover eseguire messe a punto manuali. Tutto a bordo macchina Tutte le istruzioni d’uso della macchina e le procedure di manutenzione ordinaria sono consultabili sulla consolle dell’operatore attraverso innumerevoli video e semplici istruzioni guidate. Qualunque operatore è perciò in grado di far funzionare l’impianto e di mantenerne il più elevato livelli di efficienza. SEGNA
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software proprietario di FANUC, che consente pertanto di evitare problemi provocati da virus o hacker o di stabilità. Avvio più rapido Poiché non richiedono un PC, i controllori FANUC R-30iB si avviano molto rapidamente. Controllo di facile utilizzo Intuitivo e semplice da utilizzare, iPendant facilita l'utilizzo del controllore R-30iB per tutti coloro che sono coinvolti nel ciclo produttivo.
Massimo risparmio energetico L'ottimizzazione intelligente degli assorbimenti e una serie di funzioni per il risparmio energetico contribuiscono a rendere l'efficienza energetica un punto focale nell'aumento della produttività’ aziendale. Intelligenza fuori dal comune Tutti i controllori R-30iB sono predisposti per le funzioni intelligenti come visione, forza e verifica di aree sicure ad interferenza di serie. SEGNA
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altri controlli
I CONTROLLORI DI POTENZA GEFRAN OMOLOGATI SCCR 100KA-600V L’azienda è sempre in prima linea per progettare soluzioni di misurazione e controllo al passo con le normative per la sicurezza. Da sempre Gefran, azienda leader nella progettazione e produzione di dispositivi per il controllo di processi industriali, è in prima linea nell’ambito della sicurezza delle macchine e degli operatori.
Oggi infatti i controllori di potenza Gefran della serie GFW (100A, 200A, 250A) e GTF (200A e 250A) sono omologati SCCR 100KA (Short Circuit Current Rating) 600V in base alla norma UL 508. Si trat-
ta di un importante attestazione del livello di sicurezza che i dispositivi Gefran garantiscono all’utilizzatore. Questa omologazione semplifica anche notevolmente le attività di certificazione UL (secondo le norme UL508A) dei quadri elettrici che utilizzano i controllori di potenza Gefran con destinazione Nord America. Il superamento del test certificato UL attesta la robustezza e la buona progettazione dei controllori di potenza Gefran che, anche in caso di cortocircuiti di elevata entità (100.000A) salvaguardano persone e impianti da pericoli e rischi. Una ulteriore conferma, dunque, dell’orientamento alla sicurezza fortemente promosso da Gefran attraverso i propri prodotti. Questa omologazione va ad aggiungersi ai certificati PL‘c’ e SIL2 dei sensori, che recepiscono le principali indicazioni in materia di sicurezza dettati dalla Direttiva Macchine e da specifiche normative di prodotto come la EN1114-1. E alle soluzioni safety (STO – SIL3, categoria PLE) integrate negli inverter Gefran che disabilitano il motore senza l’impiego di contattori di sicurezza in uscita al drive, garantendo la conformità alla direttiva per la sicurezza macchine. SEGNA
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AUTOMAZIONE, LAVORAZIONE E PROCESSI apparecchi di sollevamento e trasporto
Gru semovente elettrica di JMG Cranes, nominata finalista dello Swedish Steel Prize 2017 JMG Cranes è stata nominata finalista dello Swedish Steel Prize 2017 per lo sviluppo di MC 580, una nuova gru semovente, la migliore della sua categoria, con un elevato carico utile e facile da trasportare. Lo Swedish Steel Prize è un premio internazionale che onora la tecnica ingegneristica e innovativa nell'industria siderurgica. JMG Cranes dall'Italia, è una delle quattro finaliste per il premio di quest'anno, che verrà assegnato l'11 maggio durante la cerimonia di Stoccolma, in Svezia. "Il mercato ha voluto una nuova gru con le stesse dimensioni, ma con grandi capacità di carico e una tara ridotta. C'è la necessità di sollevare grossi carichi, ma anche di agilità e leggerezza per spostarsi da un luogo all'altro tramite autocarro," spiega Emilio Berti, Chief Design Director presso JMG Cranes. P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A
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ecoindustria • N.4 contrappesi removibili • Forche idrauliche portata massima 30 t con baricentro 1200 mm (utilizzare le forche di una MC350 di cui hai già fatto le riprese) • Telecamere per una totale visibilità. Il motivo per cui la giuria ha scelto JMG Cranes come finalista dello Swedish Steel Prize 2017 è: "JMG Cranes ha sviluppato una gru davvero straordinaria, altamente compatta con un campo di applicazione esteso. Il design snello combinato al sistema di trasmissione elettrica e all'eccellente manovrabilità ne permette l'impiego sia all'interno che all'aperto. Questa potente gru semovente ha una grande capacità di sollevamento. Le alte prestazioni in rapporto al peso si ottengono grazie ad un desi-
gn ottimizzato che utilizza acciai ultraaltoresistenziali per il braccio della gru. Inoltre, l'efficiente trasporto su strada è facilitato dagli stabilizzatori rimovibili e dai contrappesi." Da quasi 20 anni, lo Swedish Steel Prize ha riconosciuto e premiato le grandi e piccole aziende, nonché le istituzioni e gli individui che hanno sviluppato un metodo o un prodotto che utilizza il pieno potenziale dell'acciaio altoresistenziale. Il vincitore riceverà una statuetta dello scultore Jörg Jeschke e un premio in denaro di 100.000 SEK che SSAB esorta a donare ad un istituto di beneficenza selezionato dal vincitore. SEGNA
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elettronica e microelettronica
MICROELETTRONICA e MCM La tecnologia di cui dispone Neohm Componenti Divisione Microelettronica è quella cresciuta in più di 20 anni di esperienza, coltivata ed aggiornata con continuità. È un preciso impegno, oltre che interesse, mantenere, aggiornare e sviluppare le competenze tecniche acquisite. Neohm Componenti è oggi in grado di offrire competenze di assoluto rilievo nell'integrazione di sistemi elettronici su substrati ceramici e metallici. L'offerta è rivolta a quei mercati (militare, spaziale, biomedicale...) in cui le problematiche di qualità, prestazioni ed integrazione richiedono una attenzione non secondaria rispetto ai volumi, ai costi di produzione ed alle economie di scala. segue a pag 14 <
Per soddisfare la domanda, JMG Cranes ha sviluppato l'MC 580, le uniche gru semoventi elettriche al mondo che sono in grado di sollevare 58 tonnellate. Pesa 42 tonnellate in condizioni operative e solo 24 tonnellate durante il trasporto. Il design avanzato e compatto della gru si avvale appieno dell'acciaio altoresistenziale per il braccio come pure il telaio posteriore della gru e la cassa stabilizzatori, aree dove in genere viene utilizzato l'acciaio dolce. La gru è completamente smontabile per il trasporto in zone molto strette, tra cui il contrappeso, gli stabilizzatori e anche le batterie, se necessario. Il braccio della gru è stato progettato per offrire una soluzione intelligente che permetta di estendere anche il telaio e migliorare il contrappeso. Inoltre, il design moderno con un motore elettrico senza emissioni offre prestazioni migliorate fino all'80% rispetto ai prodotti concorrenti. "Nel nostro mondo, la compattezza è importante al pari della resistenza. Siamo molto orgogliosi di essere stati in grado di creare una gru con prestazioni che superano i nostri modelli precedenti così come quelli della concorrenza," dichiara Berti. I punti di forza della MC580 sono le prestazioni in rapporto alla dimensione, le zavorre smontabili per il trasporto e lo sfilo idraulico del gruppo che le permettono di aumentare le portate nella varie configurazioni. La JMG - MC 580 è dotata di: • Cabina confortevole • Display a colori da 7’’ dove vengono visualizzate tutte le informazioni della gru e del sistema elettronico limitatore del carico e del momento (a norme CE), permettendo all’operatore di coniugare la massima sicurezza, grazie al completo controllo del macchinario: sul display è visualizzato il carico sollevato, il carico massimo sollevabile, la percentuale di ribaltamento, il raggio operativo, l’angolo e lo sfilo, tutto corredato da una serie di spie luminose dello stato operativo. • Braccio telescopico idraulico con uscita proporzionale • Tutti i movimenti sono controllati da radiocomando, il quale permette di verificare gli spazi circostanti. • Joystick è utilizzato per il movimento del braccio: salire/scendere – sfilare/rientrare • Stabilizzatori anteriori smontabili dall’operatore, senza l’ausilio di ulteriori mezzi • Gruppo posteriore estendibile • Trazione anteriore • Sterzatura 180° • Controrotazione sulle ruote anteriori • Portata massima dal fronte macchina • Bassi costi di esercizio Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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Professional Hybrid Circuits Campi di applicazione • Circuiti industriali di media potenza • Ambienti ad alte temperature • Ambienti gravosi Utilizzi • Sezione di ingresso analogiche • Blocco funzionale riutilizzabile • Drivers di potenza Benefici • Substrato con buona conduttività termica • Immune all'umidità • Meccanica solida e stabile • Coefficiente di espansione equiparabile al silicio Substrati • Substrato Ceramico • Componenti SMD • Chip nudi • Piedinatura DIL, SIL, SMD Multichip Modules MCM-L Campi di applicazione • Circuiti militari e industriali • Densità circuitale molto alta • Ambienti gravosi
Utilizzi • Sezione di ingresso analogiche • RX/TX transceiver • Blocco funzionale riutilizzabile • Dispositivi di potenza Benefici • Bassi costi ricorrenti e rapidità di sviluppo • Alto livello d'integrazione • Riduzione di dimensioni • Riduzione dei costi di manutenzione e logistica Substrati • Laminated substrates • Componenti SMD and Chip nudi • Pinout BGA and LGA • Substrato specificatamente ottimizzato per l'applicazione • Impedenza controllata per la radiofrequenza • Dissipatore integrato per circuiti di potenza
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altro
Verinpaints by Verinlegno Soluzioni dieci e lode per la verniciatura dei metalli. E' online il nuovo sito dedicato Massa e Cozzile (16 Febbraio 2017) VERINPAINTS powered by Verinlegno offre soluzioni di elevata qualità ed efficienza per le verniciature industriali. Il marchio dispone delle tecnologie produttive che lo rendono altamente affidabile, per il successo dei propri partner, grazie alla straordinaria sinergia di esperienze del gruppo Verinlegno. Laboratori di ultima generazione(articolati nei reparti di controllo delle materie prime in ingresso, ricerca e sviluppo, collaudo e applicazione prodotti finiti, tintometria) garantiscono l'eccellenza dei prodotti e il loro miglioramento nel tempo. Minuziosi test di conformità forniscono i più alti standard ISO. La ricerca di materie prime sostenibili, di processi a bassa emissione di VOC sono nel Dna di Verinpaints. Verinlegno Spa sceglie, con Verinpaints, di focalizzare la produzione di vernici per metallo, sviluppando il know-how da sempre presente in azienda e aggiornandone la gamma che comprende: prodotti antiruggine, smalti sintetici a rapida essiccazione, smalti bucciati, smalti poliuretanici, prodotti epossidici, acrilici, oleosintetici, prodotti all'ossido di ferro micaceo mono e bi componente e prodotti al clorocaucciù. Sia per acciaio che per lamiere zincate. Tutta la gamma è disponibile a base acqua e a solvente, e si adatta ad ogni tipologia applicativa.
Verinpaints fonda la sua novità nella ricerca dei massimi risultati nei processi di verniciatura lavorando a stretto contatto con i clienti. La conoscenza completa dell'intero processo produttivo dei partner industriali è la chiave per fornire prodotti vernicianti che abbiano il miglior rapporto efficienza-prezzo. Ecco perché Verinpaints è sostenuto dalla formazione continua che migliora costantemente le competenze dei propri collaboratori. Il brand vuole essere interprete del futuro della verniciatura industriale a sempre minor impatto ambientale. La rete distributiva, nazionale e internazionale, di Verinlegno è un
fondamentale appoggio che permette a Verinpaints di fornire un' assistenza rapida ed efficiente. La presenza capillare su tutto il territorio italiano è garantita dai depositi dislocati in 17 regioni. In ciascuna zona Verinpaints può contare su un agente di riferimento. Verinpaints è presente sui mercati europei e internazionali ed esporta in 50 paesi con una rete distributiva di altissima qualità, in termini di assistenza e consulenza qualificata.
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Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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M-2000iA/2300 Il sollevatore di maggiori dimensioni in assoluto Con una capacità di carico utile pari a 2,3 tonnellate, il sollevatore M2000iA/2300 è il più grande della gamma. Particolarmente adatta ad applicazioni di manipolazione di materiale pesante che richiedono un polso ancora più robusto, questa macchina solleva e posiziona con facilità un'automobile completa o carica pezzi fusi ingombranti sulle apparecchiature. ASSE ROBOT - 6 ESTENSIONE DEL BRACCIO
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3734 mm CAPACITÀ DI CARICO AL POLSO 2300 kg Caratteristiche principali Il polso più robusto al mondo Grazie al robustissimo polso protetto IP67, il modello M-2000iA/2300 è in grado di sollevare e sostenere lateralmente un'automobile completa. Movimentazione flessibile La capacità di sollevamento di questo modello è stata migliorata, deter-
minando un aumento della flessibilità per le operazioni di manipolazione di carichi pesanti. L'automazione in questo ambito aree consente di ridurre i costi operativi, migliorare i tempi di ciclo e diminuire in modo significativo il rischio di danneggiare il materiale di produzione. Sollevamento di carichi pesanti con agilità Grazie alla combinazione di una vasta area di lavoro e della flessibilità dei sei assi di cui dispone, il modello M-
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robot di saldatura
Migliorare l’efficienza dei processi di saldatura ad arco con l’automazione robotizzata A partire dai “pacchetti altamente standardizzati” sino alle customizzate “soluzioni a portale”, l’offerta ABB è interamente progettata e realizzata con componenti e accessori per rispondere alle caratteristiche di alta affidabilità e livelli di servizio compatibili agli standard ABB. A partire dalla fase di realizzazione sino al collaudo finale, il rispetto degli standard di costruzione, di test, di certificazione e formazione del personale nonchè la conduzione e l’utilizzo degli impianti permettono di operare rapide messe in servizio e rilascio delle condizioni operative nel rispetto dei più alti standard di sicurezza. Un fornitore, un unico responsabile ABB offre soluzioni complete per la saldatura ad arco, studiate per applicazioni industriali di ogni tipo. Acquistare da un unico fornitore significa snellire le procedure degli ordini, godere di prezzi più vantaggiosi e abbreviare i tempi di consegna. E poiché tutte le parti sono state collaudate insieme, avere la certezza di una perfetta sinergia ed integrazione. Oltre ad automatizzare il processo di saldatura ad arco, i robot ABB sono in grado di eseguire operazioni di carico, scarico e gestione dei materiali. ABB, anche attraverso il supporto dei suoi partner, fornisce soluzioni compatibili per l’automazione delle celle, che possono incrementare ulteriormente l’efficienza dei processi. Robot per la saldatura Nella gamma di robot prodotti da ABB, i modelli IRB 140, IRB 1600, IRB 2600 e IRB 4600 consentono di ottenere la miglior performance per la saldatura ad arco. In particolar modo sono stati realizzati due nuovi modelli IRB 1600ID e IRB 2600ID, con il braccio dedicato al processo di AW che consentono la saldatura di pezzi con geometrie complesse. La modularità dell’impiantistica di saldatura consente il loro utilizzo senza limitazioni di performance anche in configurazione appesa. I «Function Package» per la saldatura ad arco comprendono robot, posizionatori, sensori, unità di servizio torcia, telai di unione, sistemi di sicurezza completi, abbinati agli equipaggiamenti di saldatura dei nostri principali partner del settore, rappresentano soluzioni pronte per l’uso standardizzate ed evolute nel corso di 30 anni di esperienza ABB nel settore. segue a pag 16 < P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A
P.E.I. s.r.l. - Via Torretta, 32-32/2 40012 Calderara di Reno (BO) Italy tel.: +39 051 646 4811 (r.a) - fax: +39 051 646 4840 info@pei.it g o o d n e w s t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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Configurazione MultiMove La funzione MultiMove permette di gestire con una stessa unità fino a quattro robot in maniera completamente sincronizzata. Può controllare diversi robot con la potenzialità di ridurre i costi, migliorare la qualità, incrementare la produttività ed ampliare le applicazioni robotizzate. Multimove consente applicazioni precedentemente impossibili, tutto grazie alla perfetta coordinazione di complesse traiettorie di movimento. Le soluzioni studiate da ABB consentono di abbinare i vantaggi della saldatura ad arco a quelli dei robot, in modo da ottimizzare i tempi di produzione e rendere l’azienda più compe-
titiva a livello commerciale, accrescendo la flessibilità delle linee produttive al fine di fronteggiare i rapidi cambiamenti dettati dalle esigenze dei consumatori o dalle tendenze del mercato. Aumentare la produttività e ridurre i costi operativi, incrementare la qualità del processo e dei prodotti, ridurre gli scarti e lo spazio occupato dalle macchine, migliorare l’ambiente di lavoro, in termini di efficienza e sicurezza, per gli operatori: questi gli obietti-
vi che possono essere raggiunti in tutte le applicazioni grazie alle proposte ABB. Il punto di forza di queste soluzioni risiede nella combinazione tra base traslante aerea, con robot montato in posizione capovolta, ed utilizzo di posizionatori a singolo o doppio asse, che insieme consentono la copertura di una vasta area di lavoro. Tutti gli assi esterni sono, inoltre, coordinati con quelli del robot e comandati tramite una stessa unità di controllo. Diventa così semplice associare componenti di differente lunghezza ed altezza con i sistemi di processo che soddisfano le esigenze di produzione. Un’ampia gamma di accessori opzionali – quali ulteriori assi ausiliari, sensori, pulisci torcia,
unità di calibrazione TCP, dispositivi di sicurezza – consente, poi, di completare i sistemi, offrendo ai produttori di pezzi di medio-grandi dimensioni la possibilità di sfruttare una consolidata tecnologia integrata in una stazione di produzione completa, dedicata alla saldatura robotizzata. Le soluzioni proposte da ABB non si limitano alle attrezzature necessarie alla produzione dei pezzi, ma integrano una serie di pacchetti software per la simulazione, l’installazione ed il controllo delle applicazioni, per seguire i sistemi durante tutto il loro ciclo di vita.
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Carrello di regolazione e posizionamento Domino
Il carrello di regolazione Domino è un’unità di guida che garantisce al contempo uno scorrimento di grande qualità per carichi elevati e un posizionamento preciso grazie ad una manopola micrometrica. I carrelli Domino possono essere utilizzati sia in posizione orizzontale che verticale e la loro corsa è limitata da delle piastre di arresto alle estremità. Lo spostamento del carrello tra le 2 piastre è assicurato da una vite senza fine in inox con profilo di filettatura triangolare. Il carrello è costituito internamente e esternamente da profilati in alluminio e scorre su due alberi laterali in inox . Il dado a recupero di gioco è in tecnopolimero e la regolazione del gioco è effettuata al momento del montaggio dell’unità. Sono disponibili inoltre numerosi accessori per permettere svariati utilizzi e applicazioni: kit di fissaggio, di raccordo, piastre, tavola girevole, leva di serraggio, indicatori di posizione, volanti.. VANTAGGI • Sistema di comando semplice • Sopporta carichi elevati • Coefficienti di attrito ridotti • Trascinamento con poco gioco • Regolazione precisa 0.05mm UTILIZZI • Regolazione precisa delle teste di brasatura, teste di saldatura, teste di plasma • Regolazione delle stampanti a getto d’inchiostro • Regolazione video camere di misurazione • Regolazione di unità di lavorazione (teste e assi di fresatura) • Spostamento di paracolpi • Spostamento centrato di guide laterali ( carrello con mandrino sinistra/destra) SEGNA
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STOMMPY®: la sicurezza che vale 244 milioni di euro Milano, 3 aprile 2017. L’incidentalità sui luoghi di lavoro ha registrato negli ultimi anni una confortante flessione1. Il tema resta comunque centrale, non solo nell’ambito delle politiche di welfare ma anche nella definizione delle linee di sviluppo delle imprese. Un tessuto produttivo può definirsi sano, solo se rispetta valori non negoziabili, ovvero la salute e la sicurezza di chi lavora e redditizio, se adotta prassi volte a rendere più efficiente il processo produttivo, eliminandone i principali fattori di rischio. Sono 5.145.9952 le imprese attive in Italia di cui 14.171, secondo il report del 28 febbraio 2017 elaborato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, hanno richiesto un finanziamento per l’acquisto di beni strumentali in capitale fisso ovvero impianti, macchinari, edifici industriali per un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro, che deve essere protetto. “In tal senso, oggi, anche il più banale dei prodotti è sottoposto a rigide normative di costruzione, mentre per quanto concerne i dispositivi di sicurezza industriali ed in particolare i paracolpi a salvaguardia dei macchinari, pareti e scaffalature dai carrelli di movimentazione merci, non è prevista alcuna regolamentazione specifica.” dichiara Marco Chiarini, General Manager di STOMMPY® che continua “il Decreto Legislativo 81/2008 definisce un quadro normativo decisamente incompleto dal punto di vista operativo”. Nello specifico, STOMMPY® - leader tecnologico nella produzione e commercializzazione di sistemi paracolpi per utilizzo industriale – trasforma i paracolpi, un tempo sottovalutati e considerati una mera voce di costo, in indispensabili dispositivi di sicurezza a cui viene affidata l’importante missione di tutelare sia le persone che i costosi investimenti aziendali. A testimonianza di quanto la prevenzione sia rilevante, l’Inail continua a sostenere le Imprese con il Bando ISI, attivato nel 2010, che per quest’anno prevede un ulteriore stanziamento a fondo perduto di 244.507.756 euro, per le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a favore delle aziende che decidono di effettuare investimenti in conto capitale. Dal 19 aprile fino al 5 giugno 2017, infatti, le aziende che faranno domanda potranno ricevere un contributo pari al 65% del valore totale, fino ad un tetto di 130.000 euro. Il successo riscosso da questa iniziativa lo scorso anno, con circa 23.000 richieste inviate durante il click-day del 26 maggio 2016, dimostra la sen-
sibilità del tessuto industriale italiano nei confronti di queste importanti problematiche. In dettaglio, la percezione dei diversi fattori di rischio varia a seconda dei settori considerati: nel manifatturiero, ad esempio, è particolarmente sentito il rischio di infortuni derivanti da manovre scorrette. A tal proposito è fondamentale evidenziare come la maggior parte degli urti provocati da un carrello su ruote, con operatore a bordo, avvengano a marcia indietro: quando questo impatta contro un ostacolo ad una velocità superiore alla media tollerata, causa rilevanti conseguenze per i lavoratori in termini di trauma al rachide cervicale. STOMMPY® è l’unica realtà sul mercato a tenere in considerazione, oltre alle classi energetiche e l’ingombro operativo, anche gli indici biomeccanici, ottenuti grazie alle informazioni registrate durante i crash test. Facendo riferimento alla ponderazione del rischio secondo la norma UNI ISO 31000, infatti, la scelta del livello di severità con cui è certificato un determinato sistema paracolpi va ad influire sulla serietà delle ricadute traumatologiche per l’operatore a bordo mezzo. Una performance possibile grazie al concetto di elasticità coniugato alla deformazione programmata: la struttura e la geometria dei paracolpi STOMMPY® è stata appositamente concepita allo scopo di incrementarne al massimo la resistenza all’urto. Costituiti dall’innovativo e super performante polimero tecnico Tecklene®, conforme alle norme di sicurezza sul lavoro ed igienico-sanitarie negli ambienti alimentari e dal FIXA Block System®, un intelligente quanto resistente ancoraggio a pavimento, i sistemi proposti dall’azienda garantiscono una significativa dissipazione dell’energia generata nell’impatto con un veicolo o un carrello, a favore di una riduzione degli effetti del contraccolpo e di un’efficienza complessiva superiore rispetto alle soluzioni tradizionali. SEGNA
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FIERE, OPEN HOUSE, INAUGURAZIONI, EVENTI fiere specializzate
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In linea con la nostra storia, dedicheremo inoltre una particolare attenzione alla funzione degli installatori professionisti del nostro settore, che intendiamo promuovere anche attraverso la predisposizione di strumenti formativi innovativi realizzati su misura, quali ad esempio la formazione on line. Vogliamo inoltre essere un punto di riferimento per tutti gli operatori che hanno a che fare con il mondo dell'automatismo, ma che a volte non sanno a chi rivolgersi per un approccio serio e autorevole in tema di sicurezza e certificazione del prodotto nel suo contesto specifico". SEGNA
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SEGATRICE A NASTRO MOD 30.30 AF DV 90 CNC
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Toni Cavalcante è il nuovo presidente Unac L'assemblea dei Soci Unac, Associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere, federata ad ANIMA, ha eletto Toni Cavalcante come nuovo presidente. Cavalcante succede a Stefano Bonan di Came Spa. È stato rinnovato anche il consiglio direttivo che gestirà l'associazione nel prossimo mandato ed è composto da Giulio Faccin (Benincà Spa), con la carica di vicepresidente, Fabio Bertolino (Entrematic Spa) e Luca Carnio (Came Spa) come consiglieri. Cavalcante è socio fondatore di Topp Srl, azienda che si occupa di automazioni per porte e finestre. Attento alle nuove tecnologie in precedenza si è occupato di prototipazione rapida e già nel 1996 gestiva una delle prime società che in Italia proponeva tecnologie di sinterizzazione laser 3D per la prototipazione e lo sviluppo rapido del prodotto. In precedenza ha maturato più di un quinquennio di esperienza all'interno del gruppo Askoll, ricoprendo diversi ruoli. Il nuovo Presidente Unac ha ringraziato Bonan per l'impegno durante il suo mandato e ha affermato: "L'associazione rappresenta le primarie aziende italiane che operano nell'home automation. Tra i principali obbiettivi del mandato vediamo la necessità di perseguire nelle attività legate alla partecipazione ai tavoli di lavoro tecnico-normativi a livello nazionale ed europeo per essere il riferimento italiano di tutti gli operatori che si occupano di automatismi.
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Lama
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Segatrici automatiche a nastro a due montanti con volani inclinati di 30°, movimento arco, morse ed avanzamento carro a comando oleodinamico, discesa e risalita lama controllata da tastatore, carter di protezione perimetrale, CNC per il controllo di tutte le funzioni macchina e possibilità di memorizzare fino a max. 99 programmi, impostazione velocità di taglio tramite variatore elettronico. Gruppo riduttore a vite senza fine, tensionamento lama meccanico controllato da finecorsa, avanzamento di taglio con regolazione infinitesimale, doppio pulsante di sicurezza per avvia- mento ciclo di taglio, discesa arco e avanzamento carro su guide a ricircolo di sfere. Impianto elettrico in bassa tensione secondo norme CE. TWO COLUMNS - CNC operated bandsaw machine with 30° tilted blade wheels. Machine with bow, vice movement and material feeding at hydraulic control, automatic fast up/down bow movement controlled by feeler pin, perimetral safety protection, CNC to control all the machine functions, to store up to 99 cutting programs and to set the blade speed through frequency converter. Worm gear reducer unit, mechanic blade tensioning controlled by limit switch, cutting progress with infinitesimal adjustment, double safety button for cycle start-up. Bow and carriage slide on ball bearing guides. Low voltage electrical system according to EC rules.
BIANCO srl - Via F.lli Kennedy, 8 24060 Carobbio degli Angeli (BG) Tel. +39 035.425.2511 Fax +39 035.425.2542 www.bianco.bg.it
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ecoindustria Organizzazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, in collaborazione con INAIL, Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro sabato 20 maggio, dalle 10.00 alle 13.00 INDUSTRIA 4.0. Casi aziendali LEM 3 (ponte dei Mari), Sala A Organizzazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Programma completo su www.lamiera.net
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Conferenza stampa: la robotica è di nuovo protagonista
LAMIERA 2017: la sessione convegnistica in Accademia Lambda Gli organizzatori di LAMIERA propongono, per l’intera durata della mostra, un percorso strutturato di informazione e formazione sulle tematiche tecniche legate al settore articolato nel ricco cartellone di convegni e incontri, tutti a partecipazione gratuita.
Accademia Lambda (LAMIERA 2017) ospita la conferenza stampa SIRI “la robotica è di nuovo protagonista”, giovedì 18 maggio, dalle 11.30 alle 13.00, LEM 3 (ponte dei Mari). Negli ultimi anni la robotica industriale ha mostrato un trend di crescita importante e più ben alto di quello medio del suo comparto incluse le macchine utensili. Negli ultimi cinque anni l’aumento medio delle vendite di robot è stato infatti del 16% annuo e il numero di installazioni era mai aumentato così tanto nel passato raggiungendo nel 2015 il più alto valore assoluto di vendita in un anno da sempre (254.000 unità). La conferenza stampa organizzata da SIRI (presente a LAMIERA al padiglione 13, stand A13A) e UCIMUSISTEMI PER PRODURRE ha l’obiettivo di illustrare l'attuale situazione di questo importante comparto con un’analisi della robotica a livello mondiale derivante degli ultimi dati censiti da IFR e
con un approfondimento della situazione italiana basato sull’analisi annuale SIRI - UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE. Verrà data particolare attenzione al tema del lavoro creato dalla presenza dei robot. Programma Apertura lavori, Domenico Appendino, presidente SIRI La robotica nel mondo, Arturo Baroncelli, past president ed executive board IFR La robotica di servizio, Rezia Molfino, past president SIRI La robotica industriale in Italia nel 2016, Stefania Pigozzi, responsabile Centro Studi e Cultura d’Impresa, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Il lavoro creato dai robot, Domenico Appendino, presidente SIRI SEGNA
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Programma: mercoledì 17 maggio, dalle dalle 10.30 alle 13.00 Convegno inaugurale "LAMIERA 4.0" Sala Martini (centro congressi Stella Polare) Organizzato da CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU, il convegno è promosso da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE e CONFINDUSTRIA, in collaborazione con SISTEMI FORMATIVI CONFINDUSTRIA. L’incontro è organizzato nell’ambito del "Progetto formativo INDUSTRY 4.0 Preparati al futuro" di SFC. mercoledì 17 maggio, dalle 14.00 alle 17.30 Rapporto università – industria nell’ambito dei trattamenti delle superfici LEM 3 (ponte dei Mari), Sala A Organizzazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, in collaborazione con ANVER, Associazione Verniciatori Industriali mercoledì 17 maggio, dalle 14.00 alle 17.30 La distribuzione di viteria e bulloneria: cambiamento del mercato e innovazione tecnologica LEM 3 (ponte dei Mari), Sala B Organizzazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, in collaborazione con Frontline Consulting, con il patrocinio di CIS-Comitato Interassociativo Subfornitura giovedì 18 maggio, dalle 11.30 alle 13.00 Conferenza Stampa SIRI. La robotica è di nuovo protagonista LEM 3 (ponte dei Mari), Sala A Organizzazione SIRI Associazione Italiana di Robotica e Automazione, in collaborazione con UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE venerdì 19 maggio, dalle 10.00 alle 13.00 Photonics 4. Industria 4.0 Lem 3 (ponte dei Mari) Organizzazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, in collaborazione con CORIFI, Coordinamento ricerca innovazione fotonica Italia; AEIT, Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni; Consiglio Nazionale delle Ricerche e il supporto della Piattaforma Tecnologica Europea Photonics21 - H2020 - Progetto EuroPho21 venerdì 19 maggio, dalle 14.00 alle 17.30 Tecnologie alternative e innovative nei trattamenti di superficie LEM 3 (ponte dei Mari), Sala A Organizzazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, in collaborazione con ANVER, Associazione Verniciatori Industriali venerdì 19 maggio, dalle 14.00 alle 17.30 Sicurezza delle macchine: strumenti volti all'ausilio e alla semplificazione nell'applicazione delle prescrizioni normative Lem 3 (ponte dei Mari), Sala B
Convegno inaugurale LAMIERA 2017 mercoledì 17 maggio, ore 10.30, Sala Martini, fieramilano Rho LAMIERA 2017, biennale internazionale dedicata all’industria delle macchine utensili a deformazione e a tutte le tecnologie innovative legate al comparto che presenta l’offerta di oltre 450 le imprese su 40.000 metri quadrati di superficie totale, si apre mercoledì 17 maggio, alle 10.30, con il convegno inaugurale “LAMIERA 4.0” (Sala Martini, Centro Servizi Stella Polare, fieramilano Rho). Il programma: 10.30 - Apertura lavori Massimo Carboniero, presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE 10.45 – Intervengono: Ivan Scalfarotto, sottosegretario Commercio Internazionale e Attrazione Investimenti, Ministero Sviluppo Economico Marco Taisch, professore Operations Management e di Advanced and
Sustainable Manufacturing, Dipartimento di Ingegneria Gestionale, Politecnico Milano Stefano Firpo, direttore generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI, Ministero Sviluppo Economico 12.30 – Conclusioni Vincenzo Boccia - presidente Confindustria Organizzato da CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU, il convegno è promosso da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE e CONFINDUSTRIA, in collaborazione con SISTEMI FORMATIVI CONFINDUSTRIA. L’incontro è organizzato nell’ambito del "Progetto formativo INDUSTRY 4.0 Preparati al futuro" di SFC. SEGNA
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LAMIERA 2017: approvato il piano nazionale INDUSTRIA 4.0 fino al 250% di Iperammortamento per le tecnologie esposte a LAMIERA È entrato in vigore il Piano Nazionale Industria 4.0 che ha come obiettivo quello di rilanciare la competitività del nostro sistema industriale attraverso un pacchetto di agevolazioni riservate
all’Industria per tutto il 2017, che si rivolgeranno, in particolar modo, alle tecnologie esposte a LAMIERA: - Superammortamento al 140% per l’acquisto di macchinari;
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ecoindustria Iperammortamento al 250% per investimenti in tecnologie innovative INDUSTRIA 4.0; - Rifinanziamento della Nuova Legge Sabatini; - Incremento del 25% al 50% del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo Partecipare ad una fiera rappresentativa dell’intero settore di appartenenza quale è LAMIERA è un’opportunità unica per interagire con il mercato, una vetrina per promuovere la propria offerta, la propria immagine e molto più. Info, modulistica d’iscrizione, servizi di marketing e comunicazione fruibili prima, durante e dopo il periodo di fiera sono online. Online l’elenco delle oltre 350 imprese presenti: www.lamiera.net -
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altri eventi
A.P.I., Samsung e Regione Lombardia in prima fila: l’industria 4.0 è prima di tutto un cambiamento culturale Milano, 3 aprile 2017 – Si è tenuto il 23 marzo presso la Smart Arena del Samsung District, il secondo evento organizzato da A.P.I. sul tema Industria 4.0 dal titolo “A.P.I.: innovazione per l’industria 4.0”. Il cambiamento culturale è il leit motiv emerso dai diversi interventi inteso come investire in innovazione, a favore di una maggiore efficienza operativa e in tecnologia per poter accede-
re a un flusso continuo di informazioni, la cui sfida è immaginarne sin d’ora le modalità di fruizione per generare nuovi servizi ad alto valore aggiunto che si affianchino o sostituiscano, in alcuni casi, quelli esistenti per poter essere sempre più competitivi sul mercato. Numerosi e significativi gli interventi dei relatori durante questo secondo incontro che hanno presentato in dettaglio l’evolu-
zione, in ottica 4.0, delle rispettive aziende. L’assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation di Regione Lombardia Luca del Gobbo dichiara che Regione Lombardia ha in previsione l’implementazione di strumenti come gli Accordi per la Ricerca e l’Innovazione, con i quali è già stato previsto uno stanziamento di 40 milioni a fondo perduto a sostegno del 50% dei costi di
51 progetti, in selezione, che coinvolgono 110 organi di ricerca e 201 imprese, di cui 137 medie imprese lombarde. Un ulteriore finanziamento di 15 milioni di euro è stato messo a disposizione del Fondo dei fondi macroregionale di venture capital e private equity, strumento a sostegno di medie imprese e start up che fanno dell’innovazione il loro punto cardine. Luca
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LAMIERA ospita LAMIERALIVING. In mostra 40 oggetti di design realizzati con tecnologie a deformazione Per la sua prima edizione nella capitale del design, LAMIERA propone LAMIERALIVING, mostra di una selezione di 40 celebri oggetti di design, icone del Made in Italy nel mondo, prodotti (almeno in parte) con macchine e tecnologie a deformazione e accomunati dal prestigioso riconoscimento ADI Compasso d’Oro. Allestita al padiglione 15, la mostra, ideata con l’obiettivo di raccontare il ruolo imprescindibile delle tecnologie per la lavorazione della lamiera nel dare forma e prestigio al Made in Italy, si presenta con un impianto narrativo che abbraccia 4 aree del vivere quotidiano: design per l’abitare, design per il lavoro, design per la mobilità, design per il tempo libero. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la delegazione lombarda di ADI, Associazione per il Disegno Industriale, ha già ottenuto l’adesione di 24 brand: Alessi, Ares Line, Artemide, Caimi Brevetti, Campagnolo, Castagna Milano, Desalto, Forky, Grivel, Ifi, Illy, Lorenz, Luceplan, Magis, Moroso, Opinion Ciatti, Piaggio, Rimadesio, Technogym, Tecno, Thermomat Saniline, Tubes, Viceversa, Yooda Paramotos Atelier. SEGNA
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del Gobbo, evidenziando inoltre la funzione trainante che la Regione svolge nei confronti dell’intero paese, aggiunge: «Il tema dell'innovazione in quella che viene definita la 4° rivoluzione industriale è certamente di grandissima attualità. Regione Lombardia ha deciso di essere in campo, con coraggio e determinazione, investendo sulla libertà, sulla creatività e sull'entusiasmo delle imprese e dei ricercatori. In questo contesto, la nuova legge regionale "Lombardia è Ricerca e Innovazione" è strutturata proprio per dare una spinta ancora più decisa a un ricco ecosistema, completando un percorso di sostegno al tessuto economico lombardo iniziato proprio nel 2014 e che caratterizza l'attuale legislatura». Giovanni Anselmi, delegato A.P.I. al tema Industria 4.0, introduce alcuni dati emersi dall’indagine elaborata da A.P.I., secondo
la quale il 42% ritiene che sia una rivoluzione che interesserà tutte le aree dell’azienda e il 24% degli imprenditori dichiara che il maggior limite risiede negli investimenti. Tre i mercati che avranno maggiore espansione: il settore healthcare in cima alla classifica con il 31% dei voti, quello dell'automotive con un 25% e, infine, quello della smart home con un 24%. Questi risultati evidenziano che sono ancora molte le incertezze e gli ostacoli nel “fare” Industria 4.0 per le pmi che nel 29% dei casi non ha chiaro come intervenire. In tal senso, Anselmi sottolinea la vicinanza e il sostegno che l’associazione offre alle aziende associate tramite il progetto sulla manifattura 4.0. Si tratta non solo di incontri informativi, ma di accompagnare le imprese nel cambiamento culturale e nella loro evoluzione attraverso percorsi personalizzati di innovazione dei processi industriali e aziendali. Paolo Galassi, presidente di A.P.I., rileva la forte necessità di un cambiamento di mentalità all’interno delle pmi stesse, affinché l’adozione della tecnologia 4.0 venga sí riconosciuta come un necessario investimento, ma soprattutto affinché gli imprenditori diventino consapevoli di quanto la tecnologia assicuri notevoli vantaggi anche nel breve periodo. Per questo motivo, ha dichiarato: «Noi, come A.P.I., vogliamo essere vicini alle pmi perchè possano capire che ci troviamo di
fronte alla necessità di un cambiamento culturale». Il presidente ha altresì sottolineato che l’introduzione dell’industria 4.0 nelle pmi deve essere innanzitutto sostenuta e tutelata anche dalle istituzioni che non possono assolutamente dimenticare che costituiscono oltre l’80% delle aziende italiane e ne rappresentano quindi il suo tessuto più virtuoso e importante. Nella lungimirante introduzione della tecnologia 4.0, spiccano due casi di eccellenza presentati da Italo Moriggi e Marco Ungari, rispettivamente fondatore di Skorpion Engineering e amministratore Ungari Group. Secondo Italo Moriggi, «l’industria 4.0 tocca tanti aspetti della vita dell’azienda, ma soprattutto richiede un cambiamento di mentalità: bisogna pensare e ragionare in modo diverso», e continua: «abbiamo introdotto in azienda macchinari all’avanguardia per l’additive manufacturing che permettono la creazione di diversi prodotti di ambito automotive, industriale, medicale e fashion, con una ricaduta positiva in termini di quote di mercato rispetto agli altri competitor». Marco Ungari, sottolinea come «l’utilizzo creativo della tecnologia consumer, come i dispositivi wearable, le lavagne interattive e gli smartphone sia stato un passaggio fondamentale nel miglioramento della gestione dell’azienda stessa», e continua: «questa implementazione ha portato una forte ottimizzazione dei
processi aziendali, un miglioramento nelle performance in generale e alla fine una più elevata soddisfazione dei clienti». Stefano Valvason, direttore generale A.P.I., conclude l’incontro condividendo il concreto impegno dell’associazione nell’assistenza multidisciplinare alle sue associate, per le quali A.P.I. mette a disposizione corsi di formazione e progetti di accompagnamento personalizzati che vedono però necessaria la partecipazione attiva da parte delle imprese stesse. Valvason ha sottolineato quanto la situazione sia urgente affermando: «Basta riflettere sugli intervalli di tempo tra le varie rivoluzioni industriali. 160 tra la prima e la seconda, 100 tra la seconda e la terza, 40 tra la terza e la quarta. Probabilmente la prossima sarà tra 15 anni, se non prima. Questo significa che non ci sono più tempi lunghi per “metabolizzare” le rivoluzioni e le pmi non reattive si troveranno a non essere più competitive. Per evitare questo, le imprese devono organizzarsi per fare in modo che la ricerca di innovazioni sia un processo continuo e costante, sia dall’interno, che attraverso le opportunità e le idee che arrivano dall’ambiente esterno. A.P.I. sarà al loro fianco e le sosterrà in questo cambio di paradigma che viene definito “open innovation”». SEGNA
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10° Aluminium Two Thousand International Congress 6° International Conference on Extrusion and Benchmark
altro
Certificazione dei saldatori di materie plastiche La nuova edizione della norma UNI 9737:2016 che sostituisce la UNI 9737:2007
20 - 24 Giugno 2017 Centro Congressi, Verona Fiere – Verona, Italy in parallelo con METEF 2017
Two Il Congresso Aluminium Thousand-ICEB avrà luogo a Verona in Giugno 2017, in sinergia con ICEB, il più grande evento in Europa legato ai recenti sviluppi sulle tecnologie di estrusione e la loro analisi mediante simulazione FEM. Il Congresso si svolgerà in parallelo a Metef, l'evento di riferimento a livello mondiale per l'industria dell’alluminio, dei metalli innovativi e delle attrezzature e soluzioni per il settore della fonderia. Tre Giorni di conferenze con 4 sessioni parallele interamente dedicate a diversi temi che spaziano da mercati & strategie e analisi dell’industria dell’alluminio, a fonderia, casting, estrusione, anodizzazione e verniciatura, automazione, architettura, industria dei trasporti, protezione ambientale e riciclo, Misurazione, Test e Prove Tecniche di Qualità. - Speciale Focus su : tecnologie di estrusione e loro analisi mediante simulazione FEM, applicazione delle nanotecnologie nell’industria dell’alluminio, Tecnologie Speciali per Ecologia e Scarico Zero. - Varie opportunità di Sponsorizzazione
di Emanuele Gandolfo
- Giornata libera Venerdì 23 giugno 2017, per visitare l’esposizione Metef, l’esposizione della tecnologia personalizzata per l’industria dell’alluminio, e dei metalli innovativi,nostro partner. - Programma di svago con Cena di Gala emusica, Concerti serali di Musica Classica e Jazz, tour giornalieri per gli accompagnatori. - Sabato 24 giugno, tour finale a Venezia per tutti i partecipanti. PUBBLICAZIONE Su richiesta dell’autore, gli abstracts e le relazioni saranno esaminati per la pubblicazione su “Scientific Journal” “MaterialsToday: Proceedings” e su Conference Proceedings (con ISBN). Questo grande evento è organizzato da Interall Srl (Aluminium Publications) e dall’Università di Bologna e supportato da importanti associazioni europee dell’alluminio e da industrie dell’alluminio. Il Congresso Aluminium Two Thousand-ICEB avrà luogo a Verona presso il PalaExpo di VeronaFiere, dal 20 al 24 Giugno 2017. Per maggiori informazioni: www.aluminium2000.com
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Il 20 Dicembre 2016 è entrata in vigore la revisione della norma di riferimento italiana per la certificazione dei saldatori di materie plastiche UNI 9737:2016 che ritira e sostituisce la UNI 9737:2007. Il contenuto della nuova norma chiarisce e integra i requisiti minimi previsti dalla UNI EN 13067:2013 limitatamente alla qualificazione del personale addetto alla saldatura di componenti (per esempio: tubi e raccordi) di polietilene e polipropilene, per il convogliamento di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione che utilizzano i procedimenti ad elementi termici per contatto e a elettrofusione. Come previsto dalla norma europea anche la norma italiana ha introdotto tre differenti percorsi di accesso agli esami di qualificazione: • Aver frequentato un corso di addestramento presso un Centro di Formazione le cui caratteristiche sono definite dalla norma stessa; • Possedere, negli ultimi 4 anni, almeno due anni di esperienza come saldatore di materie plastiche dimostrabile attraverso una Dichiarazione del datore di lavoro; • Aver completato un apprendistato presso un produttore di componenti per sistemi di tubazioni aventi per oggetto i materiali e i processi contemplati dalla norma e dimostrabile mediante la presentazione di Attestazione del produttore. I certificati rilasciati prima dell’entrata in
vigore della UNI 9737:2016, ovvero prima del 20 dicembre 2016, restano comunque validi fino alla data di scadenza. I certificati rilasciati dopo il 20 dicembre 2016 sono conformi alla nuova normativa e, come previsto anche dalla precedente UNI 9737:2007, hanno una validità iniziale di 2 anni, prorogabile per ulteriori 24 mesi, attraverso una procedura documentale che permette di ottenere il rinnovo. L’Istituto Italiano della Saldatura è in grado di soddisfare i requisiti imposti dalla nuova normativa attraverso IIS CERT che opera come Organismo di Certificazione. Inoltre è possibile frequentare i corsi di formazione attraverso il Centro di Formazione IIS PROGRESS, che opera presso le sedi IIS e presso i clienti stessi, e gli altri Centri riconosciuti da IIS CERT che garantiscono la copertura su tutto il territorio nazionale. SEGNA
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L’economia circolare della plastica: su 960mila tonnellate raccolte, 550mila avviate a riciclo di Luca Aterini
Riciclo pneumatici: eccellenza italiana e pilastro della circular economy di Bartolo Gallesi
Muroni (Legambiente): «Per crescere occorre una prospettiva certa, attraverso un quadro normativo chiaro e trasparente» «Per garantire la crescita e lo sviluppo dell’economia circolare è necessario offrire una prospettiva certa, attraverso un quadro normativo chiaro e trasparente e controlli per promuovere l’innovazione, riconoscendo il valore della materia prima seconda come bene prezioso per il mercato e non più come materiale di scarto». Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, tira le fila del nuovo convegno organizzato oggi a Roma dal Cigno verde insieme a Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli Imballaggi in plastica), dall’esplicativo titolo L’economia circolare conviene. L’industria del riciclo della plastica come vantaggio competitivo in Italia e in Europa. «L’economia circolare conviene all’Italia – spiega Antonello Ciotti, presidente Corepla – Perché il nostro Paese è leader a livello mondiale nelle tecnologie di riciclo. Il contributo del settore, nella bilancia commerciale (minor importazione di materie prime, esportazione impianti e tecnologie) è di tutto rispetto e si creano posti di lavoro. Inoltre i benefici ambientali derivati dal riciclo e dalla gestione ottimale del fine vita degli imballaggi in plastica, comportano meno emissioni e minor consumo di risorse e suolo (discariche evitate) oltre alla diminuzione del marine litter». Un ciclo virtuoso che sta crescendo e trova casi d’eccellenza assoluta in Italia – tra gli invitati al convegno si annoverano Emanuele Rappa (amministra-
tore delegato Revet), Michele Rasera (direttore generale Contarina) e Palmino Di Giacinto (amministratore unico Cier) –, ma con ancora ampi margini per crescere a livello di sistema. La raccolta differenziata degli imballaggi in plastica nel corso del 2016 è cresciuta, con 960.000 tonnellate raccolte nei Comuni italiani (+6,9% rispetto al 2015). Un servizio complesso e costoso – Corepla nello stesso anno ha riconosciuto ai Comuni 279 milioni di euro a copertura di quelli che non a caso vengono chiamati maggiori oneri della raccolta differenziata –, indispensabile però per indirizzare i materiali raccolti a riciclo, ottenendo così vantaggi ambientali, sociali e anche economici di sistema. Vantaggi per la collettività che in 10 anni (ricerca Althesys 2014) valgono – documentano dal convegno – in oltre 7 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell’aria, in 3,3 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati, una sensibile riduzione del ricorso alla discarica (nel 2015 lo 0,8%), 668 milioni di euro di fatturato derivante da vendita di materia prima recuperata, e infine un indotto industriale stimato in 3 miliardi di euro. Un ampia fetta di materiali ancora però non entra nella filiera del riciclo. Delle 960mila tonnellate di imballaggi in plastica raccolte nel 2016, “solo” 550mila sono state avviate a riciclo: se lo 0,8% del totale è finito in discarica, il resto – implicitamente, oltre 400mila tonnellate di rifiuti al lordo degli scarti – è andato a recupero energetico. Ha senso che questa enorme mole di materiali venga (costosamente) raccolta, selezionata per poi essere bruciata? Tanto varrebbe ter-
movalorizzarla prima, processo nettamente più vantaggioso rispetto allo smaltimento in discarica, evitando costi in sovrappiù. Oppure, come suggerirebbe la gerarchia europea, favorirne il riciclo, magari stanziando gli stessi incentivi finora destinati proprio ai termovalorizzatori. Casi virtuosi di riciclo delle plastiche “difficili”, il cosiddetto plasmix – che arriva a comporre anche oltre il 50% di tutti gli imballaggi plastici raccolti, una volta divenuti rifiuti – esistono da tempo in Italia. È il caso della toscana Revet, che ogni anno raccoglie, seleziona e avvia al riciclo 160mila tonnellate di materiali (plastiche, alluminio, acciaio, vetro, poliaccoppiati come il tetrapak) derivati dalle raccolte differenziate urbane della Toscana e da quelle delle attività produttive: il plasmix (ovvero gli imballaggi plastici che non sono né bottiglie né flaconi) viene infatti riciclato nell’impianto della controllata Revet Recycling che lo trasforma in profili destinati all’arredo urbano o in granuli adatti allo stampaggio di nuovi manufatti plastici anche di alta gamma. Come estenderne il modello? Come osservano dall’azienda toscana, «una corretta e funzionale politica industriale – che guardi alla strategicità degli approvvigionamenti di materia prima (e perciò al riciclo come elemento mitigatore delle turbolenze finanziarie) – è consapevole che i materiali derivati dalle raccolte differenziate possono (e devono) rappresentare dei veri e propri “giacimenti urbani”. L’economia circolare inizia da qui». Fonte: www.greenreport.it
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L’Italia eccelle in molti campi: tra questi c’è anche l’industria del riciclo pneumatici che rappresenta un’eccellenza a livello europeo ma che ora deve scegliere tra la potenzialità di una ulteriore crescita del recupero di materia e il negativo ritorno al recupero di energia. Il riciclo pneumatici fuori uso è certamente un settore strategico della circular economy e ha uno dei tassi più elevati di riciclo di materia, in linea con quanto previsto dalla normativa europea. Ma c’è preoccupazione tra gli operatori del sistema perché, con la revisione del Decreto Ministeriale 82/2011 potranno arrivare miglioramenti all’efficienza del sistema, ma c’è anche il rischio che dal tavolo tecnico sul Decreto End of Waste possa scaturire una visione esageratamente restrittiva e inutilmente prudenziale. È questo il timore emerso nel corso del convegno La gestione degli Pneumatici Fuori Uso tra presente e futuro, promosso dall’Unione Recuperatori Italiani della Gomma (UNIRIGOM), aderente a FISE UNIRE (Unione Imprese del Recupero). L’industria del riciclo pneumatici in Italia Secondo i dati del 2015 – gli ultimi disponibili per le analisi – ogni anno in Italia si recuperano quasi 340.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (PFU), il 45% delle quali viene avviato a recupero di materia,
da cui si ottiene il 76,3% di granulato di gomma, il 23,5% di acciaio e lo 0,2% di fibra tessile, mentre il restante 55% viene destinato al recupero energetico, soprattutto presso i cementifici. Quasi la metà di quest’ultimo 55 percento viene già oggi esportato essendo ormai saturo il mercato nazionale a causa dell’insufficienza dei canali di sbocco. Il comparto del riciclo pneumatici si trova davanti a un bivio a causa di due normative di settore – la revisione del Decreto Ministeriale 82/2011 e il Decreto End of Waste – che generano preoccupazioni per le imprese di questo settore. Le aziende temono infatti che al tavolo tecnico sul Decreto End of Waste prevalga una visione restrittiva sull’uso dei materiali riciclati, mentre tutti i più recenti studi scientifici e le normative di altri Paesi europei vanno in una opposta direzione di sicurezza nell’utilizzo per le classiche applicazioni come l’intaso di campi con erba sintetica e i fondi per piste di atletica o tappeti antitrauma per aree gioco. Se queste restrizioni diventassero realtà si produrrebbe una drastica riduzione della produzione di granulo da PFU con gravi ripercussioni sul settore. Fonte: wwwgreenplanner.it SEGNA
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Manifesto della green economy, un programma in 7 punti chiave di Alfredo Agosti
7 punti chiave per avviare la rivoluzione sostenibile nelle città italiane: una roadmap esplicitata nel manifesto della green economy presentato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile di Edo Ronchi. I temi portanti del manifesto della green economy sono trovare una risposta alla sfida climatica, la tutela del patrimonio naturale e culturale, la rigenerazione urbana, la riqualificazione della città e del patrimonio edilizio, il benessere dei cittadini. Per ottenere questo risultato è necessario far parlare tra loro la green economy, l’architettura e l’urbanistica perché questo interscambio, da una parte arricchisce la cultura, la vision, le scelte e l’impostazione della progettazione architettonica e della pianificazione urbanistica e, dall’altra può diventare una leva formidabile per lo sviluppo di una green economy nelle città. Portare la green economy in città Nelle città vive oltre il 50% della popolazione mondiale, si produce l’80% del PIL e il 70% delle emissioni di gas serra. Le città sono anche i luoghi dove si concentrano investimenti e si creano opportunità di nuova occupazione attraverso politiche di green economy. A livello europeo e internazionale sono già molte le città che hanno avviato programmi e ini-
ziative in direzione green. Copenhagen, nel 2009, ha fissato l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2025; Amburgo ha pianificato una rete ciclo-pedonale alla quale sarà riservata la circolazione nel 40% della città entro il 2035; negli Stati Uniti 25 città riunite nel Sierra Club hanno adottato un programma per arrivare a consumare solo energia rinnovabile, puntando a raggiungere l’adesione complessiva di 100 città; il Programme National de Rénovation Urbaine della Francia che ha attivato la rigenerazione di 530 quartieri in tutta la Francia, con circa 4 milioni di abitanti, con un fondo economico, in partnership pubblica e privata, di oltre 40 miliardi. In Italia invece stiamo assistendo a un periodo di stallo e di scarsa iniziativa delle città italiane che, a parte rarissime eccezioni, sembrano poco coinvolte nel fervore green che invece caratterizza molte città a livello europeo e internazionale. Per contribuire a rilanciare il dibattito su un futuro sostenibile per le città, nel 2016, la V edizione degli Stati generali della green economy ha dedicato un gruppo di lavoro – composto da oltre 60 esperti, tra cui docenti di oltre 20 Università italiane, imprese del settore edile, enti di ricerca, associazioni di imprese, associazio-
ni ambientaliste – all’elaborazione di un manifesto della green economy per l’architettura e l’urbanistica: La Città Futura. Cosa prospetta il manifesto della green economy? Il manifesto della green economy, ci racconta Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, vuole far parlare la green economy con l’architettura e l’urbanistica per rilanciare finalmente il protagonismo delle città italiane. Questo dialogo può infatti diventare un traino formidabile per lo sviluppo di una green economy nelle città. Al manifesto della green economy per la città futura hanno già aderito architetti di fama internazionale dai 5 continenti con le rispettive organizzazioni tra cui Richard Meier, Richard Rogers, Thomas Herzog, Ken Yeang, Albert Dubler in qualità di Presidente dell’International Union of Architects, Georgi Stoilov in qualità di Presidente dell’International Academy of Architecture, l’intera Fondazione di Architettura Australiana), autorevoli architetti italiani tra cui Paolo Desideri, Luca Zevi, Francesca Sartogo, due dei principali sindacati Italiani con l’adesione di Susanna Camusso per la CGIL e Annamaria Furlan per la CISL, associazioni nazionali del settore quali l’ANCE, Federcasa e ANIEM, le principali organizzazioni
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Il CIAL, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio, ha stilato una speciale classifica che individua i Comuni e le società di gestione dei rifiuti con le migliori performance quantitative e qualitative di raccolta differenziata dell’alluminio. Alla luce dei risultati di raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi
patrimonio esistente qualificare gli edifici pubblici con progetti innovativi e con la diffusione dell’approccio del ciclo di vita progettare un futuro desiderabile per le città Il manifesto della green economy per la città futura è aperto all’adesione di tutti; chiunque voglia sostenere il movimento delle città italiane verso uno sviluppo sostenibile può sottoscriverlo direttamente online. L’iniziativa vuole infatti stimolare una stagione di rilancio delle città italiane in chiave green e, con il supporto degli Stati Generali della green economy, dare vita ad un movimento animato da imprenditori, amministratori e decisori politici con l’obiettivo di attivare nuovi progetti concreti da realizzare nei prossimi anni.
Fonte: www.greenplanner.it SEGNA
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eco energia
Alluminio e raccolta differenziata: il “premio resa” del cial Secondo le ultime stime di Assomet il consumo globale di alluminio in Italia in ogni forma ha superato nel 2016 due milioni di tonnellate, con un incremento del 7,5% rispetto all’anno precedente, ritornando in pratica ai livelli pre-crisi di 10 anni fa. La produzione dei semilavorati è salita nel complesso dell’11,4% a 1.153.000 t, con i prodotti di laminazione in grande evidenza ed una crescita percentuale di quasi 22 punti. Secondo Mauro Cibaldi, presidente di Centroal, Il 2017 si presenta con ulteriori opportunità di crescita, sia per le buone risposte dall’automotive che per le buone prospettive dell’export.
di imprese della green economy italiana componenti del Consiglio Nazionale della green economy, Enti e Istituti di ricerca e di urbanistica e architettura tra cui la Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Silvia Viviani e il Presidente dell’ENEA Federico Testa. In sintesi, la roadmap contenuta nel manifesto della green economy si compone di 7 tappe chiave: puntare sulla green economy per affrontare le sfide delle città affrontare la sfida climatica con misure di adattamento e di mitigazione centrate sulla riqualificazione bioclimatica ed energetica fare della tutela del capitale naturale e della qualità ecologica dei sistemi urbani la chiave del rilancio di architettura e urbanistica tutelare e incrementare il capitale culturale, la qualità e la bellezza delle città promuovere la rigenerazione urbana e la riqualificazione del
in alluminio in Italia, relativi all’anno 2016, è stato così assegnato il cosiddetto “Premio Resa”, un incentivo economico per incoraggiare, su tutto il territorio nazionale, modelli di raccolta differenziata intensivi e in grado di valorizzare le piene potenzialità dei singoli bacini. Ad aggiudicarsi il premio sono stati in tutto 46 soggetti, per alcuni esempi virtuosi, in Lombardia troviamo la società A2A Ambiente con gli ottimi risultati di raccolta di Brescia e Bergamo, la società Amsa a2a per il capoluogo di Milano e la Acsa di Cornaredo. Da segnalare anche i buoni risultati di Como, del Comune di Monza e di Opera, in provincia di Milano. Nel Centro Italia, fra gli altri, ha ricevuto il premio per la raccolta differenziata dell’alluminio la Valfreddana Recuperi, società che serve 24 Comuni della provincia di Lucca più la città di Massa; nel Sud ci sono diverse le realtà da segnalare per gli ottimi risultati, in Campania la società Ambiente SpA che si occupa della raccolta in
Bper, accordo con Bei per efficienza energetica
23 Comuni della provincia di Napoli, fra cui Ercolano e Pomigliano d’Arco e la Penisola Verde SpA. Ottimi dati dalla Sardegna, dove il 45% dei Comuni, 168 su 377, rientra nella gestione di società o ambiti territoriali premiati da CiAl. In particolare le società Ecosansperate e Ichnos Ambiente di Uta (Cagliari), la Gesam di Sassari, e il Consorzio Industriale Provinciale Oristanese. Fra i Comuni sardi più virtuosi: Alghero, Cagliari, Nuoro e Oristano. Nel complesso, il Premio Resa di CIAL dimostra che la raccolta differenziata dell’alluminio in Italia è diffusa e ben organizzata. Ad oggi, sono infatti 6.607 i Comuni italiani nei quali è attiva la raccolta (l’82% del totale) con il coinvolgimento di circa 52,6 milioni di abitanti (l’88,5% della popolazione italiana). SEGNA
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P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A
Accordo tra Bper e Bei per mettere a disposizione 50 milioni per i progetti di efficienza energetica presentati da imprese di ogni dimensione. Si tratta, spiega una nota, del ‘primo progetto in Italia che si basa sulle garanzie e sull’assistenza della Commissione dell’Unione europea previste dallo strumento comunitario Private Finance For Energy Efficency (PF4EE) e dal Programma LIFE, nato dall’iniziativa congiunta di Bei e Commissione per aumentare il volume di prestiti a sostegno di investimenti nel campo dell’efficienza energetica’. L’obiettivo dei nuovi strumenti Bei-
Commissione ‘è di generare almeno un miliardo di investimenti aggiuntivi nel campo dell’efficienza energetica in Europa. Permettendo anche alle imprese Italiane di accedere a tali finanziamenti dedicati e a condizioni favorevoli – prosegue il comunicato – Bper e Bei contribuiscono agli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni di Co2 e di lotta ai cambiamenti climatici’.
Fonte: www.viaemilianet.it
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