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CON LA COLLABORAZIONE DI:

Antonella Agodi Università degli Studi di Catania

Paola Anello Azienda ULSS 6 Euganea Padova

Francesco Auxilia Università degli Studi di Milano

Luigi Bertinato Istituto Superiore di Sanità

Lorenzo Blandi Università degli Studi di Pavia

Michele Chittaro Azienda Sanitaria “Friuli Occidentale” Pordenone

Carmelo Del Giudice Casa di Cura Ville Turina Amione, San Maurizio Canavese, TORINO

Giorgio Mazzi AUSL IRCCS Reggio Emilia

Ida Iolanda Mura Segretario Scientifico Nazionale ANMDO

Ottavio Alessandro Nicastro Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena

Sergio Parrocchia ASL Latina

Gianni Pieroni Montecatone R.I. SpA - Ausl di Imola

Gaetano Pierpaolo Privitera Università di Pisa

Francesco Ripa Assessorato Sanità Regione Piemonte

Giuseppe Schirripa Fondazione Don Gnocchi

Laura Tattini Azienda USL Toscana Centro

Premessa

L’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid 19 ha messo in evidenza come le strutture sanitarie, soprattutto in condizioni di stress estremo ed imprevisto, necessitino di rapide soluzioni in risposta a mutevoli necessità cliniche e strutturali, capacità di declinazione nel contesto delle disposizioni della task force ministeriale e degli altri enti ed organi competenti, implementazione dei sistemi di vigilanza e controllo. Tali attività hanno in particolare rilevanti risvolti operativi per quanto riguarda il processo di pulizia e sanificazione, oggetto di continui aggiornamenti scientifici su base epidemiologica tradotti in raccomandazioni del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità nel corso della pandemia da Covid 19.

Contestualmente si rileva la persistenza nel nostro paese di elevato sviluppo di microrganismi antibiotico-resistenti e con capacità di manifestare resistenza ai comuni disinfettanti ed antisettici.

Alla luce delle nuove conoscenze in tema di corretto utilizzo della disinfezione ed antisepsi, specie in particolari e complessi settings assistenziali, ANMDO e SItI in collaborazione con la Fondazione Sanità Futura hanno ritenuto opportuno riesaminare lo stato dell’arte in materia e rivederne con metodologia sistematica le applicazioni pratiche sulla base delle nuove necessità cliniche ed assistenziali emergenti. Ne è nato il volume:

“DISINFEZIONE ED ANTISEPSI: BUONE PRATICHE PER IL

CORRETTO UTILIZZO DI DISINFETTANTI ED ANTISETTICI”

La pubblicazione ha un target specialistico ed approccia la problematica con un linguaggio scientifico puntuale e fruibile a vari livelli.

L’opera si rivolge a diverse figure professionali sanitarie in modo trasversale: in particolare ai medici di direzione sanitaria, ai medici igienisti, ai farmacisti ospedalieri, al personale infermieristico ed alle figure preposte agli acquisti dei dispositivi medici che operano nelle aziende sanitarie e ospedaliere, pubbliche e private, e nelle strutture socio-sanitarie.

La pubblicazione è inoltre di rilevante interesse in tutti i percorsi formativi della sanità, a partire dai medici in formazione in Igiene e Medicina preventiva, dagli studenti dei corsi di laurea in medicina, infermieristica e delle professioni sanitarie e si propone come utile supporto per le attività di formazione e aggiornamento continuo.

Roberta Siliquini Presidente SItI

Gabriele Pelissero Presidente Fondazione Sanità Futura

Gianfranco Finzi Presidente ANMDO

Antibioticoresistenza: Capacità di alcuni microrganismi di acquisire non suscettibilità agli antibiotici grazie ad eventi di mutazione di geni preesistenti, all’acquisizione di geni dall’esterno o ad una combinazione di questi meccanismi.

Antisepsi: metodica capace di ridurre la contaminazione microbica su cute o mucose mediante l’applicazione di idonee sostanze chimiche capaci di neutralizzare un microrganismo uccidendolo o bloccandone la replicazione. Generalmente riferita ad una sostanza chimica da utilizzarsi su tessuti viventi.

Asepsi: assenza di contaminazione da microrganismi

Azione residua: capacità di una molecola di prolungare nel tempo la sua azione biocida o biostatica.

Buone Pratiche : Si intendono tutte le pratiche clinico-assistenziali generalmente ritenute efficaci, sicure ed appropriate dalla comunità scientifica internazionale perché basate su solide prove di efficacia o su un generale consenso sulle pratiche consolidate negli anni.

Contaminazione Biologica: presenza di un agente infettante a livello cutaneo / mucoso o ambientale (ad es. camici, strumenti chirurgici, letti, etc.).

Detersione: procedura volta ad eliminare mediante asportazione chimica/ meccanica i residui di sporco e le sostanze organiche presenti su un determinato substrato.

Disinfezione: metodica capace di ridurre la contaminazione microbica su oggetti e superfici inanimate mediante l’applicazione di idonei agenti fisici o chimici (ad es. calore, disinfettanti, etc.).

Il suffisso “cida” (ad es. battericida, virucida, etc.) indica agenti capaci di uccidere i microrganismi identificati dal prefisso.

Il suffisso “statico” (ad es. batteriostatico, etc.) indica agenti capaci di inibire la crescita dei microrganismi identificati dal prefisso.

Infezione: penetrazione e moltiplicazione di un agente infettante in un organismo senza manifestazioni cliniche ma con reazione immunitaria rilevabile.

Sanificazione: processo atto a “rendere sano, cioè non nocivo. Termine utilizzato per indicare la metodica che si avvale di detergenti o di disinfettanti in basse concentrazioni per ridurre il numero di contaminanti microbici a livelli tollerati da soggetti sani.

Sterilizzazione: processo fisico o chimico che porta alla distruzione probabilistica di ogni forma microbica vivente, in forma sia vegetativa che sporigena.

Strumenti critici: strumenti che entrano in contatto con tessuti normalmente sterili o con il distretto vascolare (ad es. strumentario chirurgico e per medicazione, etc.). Al momento del loro utilizzo, tali presidi devono essere sterili.

Strumenti non critici: strumenti che entrano in contatto con la sola cute integra (ad es. termometri ascellari, fonendoscopi, etc.). Per tali presidi è sufficiente un trattamento di disinfezione di livello medio basso.

Strumenti semicritici: strumenti che entrano in contatto con membrane mucose (ad es. circuiti per anestesia e per respirazione assistita, alcuni endoscopi, termometri orali e rettali, etc.). Al momento del loro utilizzo, la sterilità è auspicabile ma, qualora non fosse possibile, è necessaria la disinfezione ad alto livello.

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