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Che sapore ha la felicità?

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GENNAIO 2020

Che sapore ha la felicità?

Appartenenza, accoglienza, donne lavoratrici, discontinuità, progettazione del futuro. Ma soprattutto felicità, un valore riconosciuto fin dalla Dichiarazione dei diritti umani. Sono i temi-cardine intorno ai quali ruoterà l’edizione di Forum Pulire più bella e internazionale di sempre: quella in calendario a Milano, Auditorium Testori, il 13 e 14 ottobre prossimi. E’ la prima ad essere organizzata dal network Issa Pulire, e si presenta ancora più ricca e internazionale. Le voci di Toni D’Andrea, CEO della “rete” di riferimento del cleaning internazionale, e John Barrett, ED di Issa. GSA media partner.

Ho commesso il peggior peccato che un uomo possa commettere: non sono stato felice” (J. L. Borges). In poche parole: secondo il grande scrittore argentino siamo venuti al mondo per essere felici.

Felicità, happiness: una parola, milioni di significati

D’altronde non è un caso se, già nella Dichiarazione di indipendenza americana (siamo, come è noto, nel 1776), quello al perseguimento della felicità è considerato fra i diritti fondamentali dell’esistenza umana, al pari di quello alla vita e alla libertà. Il problema, semmai, è definire con precisione cosa sia la felicità: solo in italiano, su Google, si trovano oltre 11 milioni di possi-

di Umberto Marchi

bili risposte, che diventano 70 milioni appena si digita l’equivalente inglese, “happiness”. Ciò che è certo è che sono innumerevoli gli ingredienti che ci rendono felici, e che a volte trovarli e metterli insieme non è impresa semplice.

Quei servizi… che fanno la felicità!

Tranquilli, non avete sbagliato rivista: non state sfogliando un periodico di psicologia, e neppure un manuale di autoaiuto o di cura del sé, siete sempre sulle pagine del vostro Giornale dei Servizi Ambientali! Il fatto è che il Pulito, quello con la P maiuscola, quello che esprime e incarna un “Valore Assoluto”, ha parecchio a che fare con la felicità. Perché? Ma perché è strettamente legato alla qualità della nostra vita, che va di pari passo con l’opportunità che ciascuno ha di essere più “felice”. Non è forse un dato di fatto che, anche metaforicamente, l’idea di pulito viaggia di pari passo con quella di serenità, benessere, onestà, trasparenza? Tutti valori positivi per l’individuo e le comunità umane.

I servizi “avvolgono” il nostro quotidiano

Ebbene, un grande passo in avanti è stato fatto con l’affermazione dei servizi nella “società del fare”: si tratta dell’equivalente immateriale di una merce, una galassia che avvolge la nostra vita quotidiana in modo quasi sempre impercettibile, ma che garantisce il nostro benessere, definisce il nostro comfort e può determinare il senso della nostra felicità. Insomma, sono proprio i servizi quel contenitore “intangibile”, ma in effetti estremamente concreto e presente – tanto che quando mancano ce ne accorgiamo all’istante!-, che garantisce il nostro benessere e la qualità della nostra vita.

Appuntamento a metà ottobre!

E’ l’assunto, vagamente onirico ma affascinante, su cui poggia il progetto – ambizioso – di Forum Pulire 2020, in calendario a Milano, Auditorium Testori (piazza Città di Lombardia, 1), il 13 e 14 ottobre prossimi, e organizzato non più da Afidamp Servizi, come è stato fino alla scorsa volta, ma da Issa Pulire Network, una “rete” in cui Issa riveste

un ruolo perfettamente paritetico. GSA è media partner sin dalla prima edizione. La felicità, recita lo spot di 6 minuti, in inglese e italiano, con cui l’evento si presenta su Youtube, è determinata da molti fattori, legati a variabili genetiche o socio-demografiche, economiche, culturali, religiose, politiche. E in tutto ciò poter contare su servizi di qualità ha il suo peso. Di tutto questo si parlerà al Forum, con una formula che, pur ricalcando l’impostazione per macroaree tematiche di ampio respiro culturale e interdisciplinare (con riferimenti che spazieranno dall’economia all’arte, dalla scienza alla storia, dalla politica all’innovazione a trecentosessanta gradi) che ha garantito il successo delle precedenti “due giorni”, promette già novità di rilievo.

Relatori di caratura internazionale

“E’ ancora presto per entrare nel dettaglio, ma qualcosa si può già dire e, soprattutto, lo spirito di questa edizione è già ben percepibile” anticipa Toni D’Andrea, Ceo di Issa Pulire Network. “La location, di grande prestigio, ha un preciso valore istituzionale e non è lontana dal padiglione Unicredit, che ha ospitato le due precedenti e fortunate edizioni. Milano è sempre più città del business, metropoli europea e mondiale, ed è in perfetta coerenza con l’obiettivo di dare al Forum un respiro ancor più internazionale, prioritario in questa edizione. “Issa ha richiesto che almeno il 40% dei relatori fossero internazionali, e noi abbiamo già individuato alcuni nomi di grande prestigio. Il 16 gennaio siamo partiti con una campagna di comunicazione internazionale, che ci porterà ad organizzare quella che si preannun-

Toni D’Andrea, CEO di Issa Pulire network

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John Barret, Direttore esecutivo Issa

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GENNAIO 2020 cia come la più bella edizione di sempre”. Un nome su tutti? Quello di Dirk Beveridge, un intellettuale unico: autore, educatore e consulente per clienti di rilevanza mondiale e che ha al suo attivo decine di pubblicazioni sull’universo del business e sulle sue implicazioni sociali e culturali.

Una “visione collettiva” con evocazioni, contaminazioni, provocazioni

Quasi non sembra vero che siano già passati otto anni dall’esordio del “think tank” più atteso del cleaning (italiano e non solo), nello splendido Palazzo delle Stelline, in corso Magenta, a Milano. Ed ora, dopo altre tre edizioni (una in Fiera e due all’Unicredit Pavillion di piazza Gae Aulenti) si può dire senza tema di smentite che l’idea di ritrovarsi negli anni “pari” a riflettere sul Valore Assoluto del pulito ha pagato. “Fin dall’inizio – ricorda D’Andrea – il progetto si è posto l’obiettivo di ispirare i protagonisti del mondo dei “servizi integrati” con tematiche e argomenti di carattere sociale e culturale, nella volontà di costruire una visione collettiva arricchita da contaminazioni, provocazioni, evocazioni derivanti dai contributi di relatori di altissimo profilo. Insomma l’idea era quella di realizzare un “incubatore di soluzioni, proposte innovative, visions”.

Un evento che è cresciuto, in numeri e qualità

“In questi anni siamo cresciuti, abbiamo organizzato e vissuto appuntamenti importanti, emozioni, spunti di riflessione, scambio di conoscenze e idee. Il Forum è stato per tutti una preziosa opportunità per incontrarsi, ritrovarsi, pensare, discutere al di fuori delle consuete dinamiche commerciali. Non solo: abbiamo raccolto risorse economiche, poi destinate a scopi umanitari, e abbiamo sollecitato la reazione positiva di chi voleva conoscere, sapere, comprendere di più. Grazie al lavoro di tutti, Forum Pulire rappresenta oggi, per il mondo dei servizi integrati e non solo, un’opportunità unica e preziosa per pianificare consapevolmente la propria crescita e determinare con consapevolezza nuovi obiettivi. Il futuro sarà migliore solo se ci impegneremo ad essere migliori noi per primi, e progettarlo insieme nei valori del rispetto e della riconoscenza, della competenza e della legalità.

Immaginare e plasmare il futuro

“Dare forma al futuro: questo è lo scopo di Forum Pulire, e si evince molto bene rivolgendo un rapido sguardo a ciò che è avvenuto nelle precedenti quattro edizioni”, dice John Barrett, Direttore Esecutivo di Issa. “Ebbene – prosegue – questa edizione non sarà certo da meno. Il Forum, infatti, si evolve, segue le dinamiche globali e si struttura per rispondere alle sfide che definiscono la vita odierna. Ma va anche oltre: è ancorato all’inevitabile discontinuità che, nel nuovo ordine mondiale, si riflette nella nostra vita, personale e lavorativa. Questo segna il primo anno in cui Issa e Pulire organizzano il Forum in sinergia: presentando nuovi contenuti, abbiamo voluto sfidare noi stessi, presentando l’evento in una veste nuova. Il Forum è ora rappresentativo della nostra partnership paritetica, e si appresta a crescere ancora”.

Un settore “in rosa”

Uno dei temi-chiave, e non poteva essere altrimenti, è quello dell’emersione: sociale e di genere. “Le donne – ricorda il trailer – rappresentano il 72% dei lavoratori, in un settore che, come ben sappiamo, è storicamente “labour intensive”, con oltre l’80% del valore determinato dal costo della manodopera. Proprio a loro, vere protagoniste del pulito, è dedicato uno degli approfondimenti tematici del Forum, che si presenta di nuovo come un contenitore multidisciplinare ricco di spunti e suggestioni.

Gli altri macro-temi, dall’accoglienza alle discontinuità

Si definiscono intanto anche gli altri temi al centro del dibattito: Accoglienza e Appartenenza, bisogni sociali – e obblighi di legge – che rappresentano due facce della medesima medaglia; la felicità e le donne, come abbiamo detto. Ma anche i “Modelli distributivi nell’era della discontinuità” (o disruption, o “società liquida”, per dirla con Bauman), e la “Progettazione del pulito nei luoghi dell’accoglienza” come ospedali, alberghi e ristoranti. Perché il vero progresso inizia con la consapevolezza di che cosa significhi vivere degnamente. I presupposti non mancano, insomma, per fare di Forum Pulire, una volta di più, un grande evento e luogo di ispirazione collettiva.

Novità nella tradizione di un evento ormai consolidato

“La nostra volontà – conclude D’Andrea – è quella di affrontare in modo accessibile e concreto un percorso di esplorazione intellettuale e di apprendimento che ci permetta di guardare oltre i gesti e le consuetudini e ci conduca ad una condizione globalmente migliore”. “Come accaduto per le passate edizioni – gli fa eco Barrett – sono i contenuti del Forum che ci spingono a riunirci a Milano, ma a fare la differenza è poi quello cha accade in quei due giorni milanesi. Credo che tutto il settore, e non solo, apprezzerà le novità che abbiamo apportato nel rispetto della tradizione di un evento ormai diventato un solido punto di riferimento”.

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