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Parigi riparte dal lusso
© XPatrick Tourneboeuf pour la Rmn - GP, 2021
Il Grand Palais Ephémère, avveniristico ed ecofriendly spazio per eventi “temporaneo” progettato da Jean-Michel Wilmotte
PARIGI ricomincia dal lusso
di SIMONA P.K. DAVIDDI Parigi è sempre Parigi: anche la centesima volta che si visita, la capitale francese seduce con il suo allure unico, l’atmosfera inconfondibile e, ça va sans dire, la sua immutata bellezza. Ma la Ville Lumière non si crogiola certo sui traguardi raggiunti, al contrario è sempre in evoluzione e pronta a cogliere e a far propri i trend di mercato. E se la pandemia ha portato a un cambio di prospettive, rimettendo l’individuo e il suo benessere al centro, il lusso esperienziale – ovvero quella commistione di location esclusive ed esperienze uniche ed elitarie – è divenuto il nuovo mantra dei viaggiatori, siano essi business,
La Serre
leisure o Mice. Pariamo allora alla scoperta delle novità super lussuose che Parigi offre ala meeting industry, per organizzare eventi ad altissima memorabilità.
ACCOMMODATION DA RE
Se è vero che anche venue e camere d’albergo devono essere sempre più esperienziali, tra le principali novità dell’hotellerie parigina ce n’è una che lascia davvero a bocca aperta: si tratta dell’Hôtel Airelles Château de Versailles, Le Grand Contrôle, hotel cinque stelle inaugurato a inizio giugno 2021 e ospitato in un edificio in stile classico risalente al 1681, collocato nel cuore dei possedimenti di Versailles. Le sette camere e sei suite, tutte arredate con preziosa mobilia d’epoca, e l’esclusiva spa sono solo una parte dell’esperienza: gli ospiti del Grand Contrôle, infatti, hanno accesso ad aree dei meravigliosi giardini e della sontuosa reggia di Versailles solitamente chiusi al pubblico o in orari in cui non sono consentite le visite. E non è tutto. Anche l’esperienza gastronomica è all’insegna delle stelle, quelle Michelin del celebre chef Alain Ducasse – considerato lo chef più stellato al mondo –, che a Le Grand Contrôle mette in scena cene ispirate ai banchetti reali di Luigi XIV, con argenterie, cristalli e porcellane in gran spolvero.
NEL CUORE DELLA VILLE LIMIÈRE
Per chi invece preferisce vivere il centro di Parigi a tutte le ore, l’indirizzo giusto è quello del Nolinski Paris, raffinatissimo cinque stelle letteralmente a due passi dal Louvre: velluti in tutte le tonalità del grigio e del nero-notte, luci soffuse, marmi di Carrara policromi, specchi e tendaggi creano un’atmosfera ovattata e silenziosa, un mix di minimal ed eleganza classica che invitano al relax, sia nelle 45 camere sia nella suggestiva spa, dove chiudere fuori il mondo e godersi la scenografica piscina, illuminata solo da candele profumate. Non è un caso che l’hotel, parte del gruppo Evoc, ha ricevuto diversi riconoscimenti importanti: Best small luxury hotel in Europe e worldwide, e Best spa d’hotel in Europa. Un altro indirizzo esclusivo, per chi ama invece il design d’autore a cinque stelle, un po’ stravagante e un po’ scanzonato al contempo, è quello dell’Hotel Brach Paris e la firma
PER IL MICE SOPRA LE RIGHE
Due indirizzi non possono mancare nel carnet dei planner più originali. Il primo è quello del Mama Shelter Paris West, hotel dell’omonima catena cocreata da Philippe Stark nel 2008 situato letteralmente a due passi dal Porte de Versailles Exhibition Center. Assolutamente particolare e “unconventional” il concept: dalla vendita di gadget personalizzabili alla presenza di videogiochi nelle sale comuni, dalle colorate decorazioni all over alla terrazza con dj set durante il weekend, via via riunioni, dove tavoloni in legno, poltrone in vimini, tavolini tondi e alti da cocktail e, ancora, videogiochi hanno rubato il posto alle classiche sedute (che tuttavia sono a disposizione nelle rimanenti sale). Il secondo indirizzo, è quello “della porta accanto”: proprio della Porte de Versailles, nel 2019 è stata inaugurata La Serre, una vera e propria serra – con all’interno un delizioso ristorante, Le Pechoir – con annessa area farming sulla terrazza, dove organizzare delegati seduti, che diventano 450 per cocktail e presentazioni in inverno e addirittura 800 nelle stagioni più miti.
© Bras_la Halle Aux Grains
In senso orario da qui sopra: lo chef Akrame Benallal, uno dei fantasiosi piatti di Michel Bras, gli interni Art Decò del Samaritane, una camera del Nolinski Paris, una delle sale privatizzabili de La Halle Aux Grain
© Photos Credit Bras_halle Aux Grainsimg – sul grande progetto di restyling di quello che era un ex edifi cio postale degli Anno 70 in stile Brutalista – è quella di Philippe Starck: aggirarsi tra le camere, il ristorante – assaggiate almeno un pasticcino: sono di Yann Brys –, la spa e lo scenografi co orto sul tetto con vista sulla Torre Eiff el, signifi ca ritrovarsi in ambienti surreali, scanditi da colori caldi, materiali naturali come legno, marmo e cuoio e una sapiente selezione di oggetti insoliti e opere d’arte, che avvolgono l’ospite in un fl air onirico e, ancora una volta, esclusivo.
COSTELLAZIONE DI STELLE MICHELIN
Oltre a quelle degli hotel dove si respirano esperienze di lusso, anche i luoghi-cult della gastronomia parigina sfoderano il loro fi rmamento stellato. Cenare da Akrame, per esempio – lo chef è Akrame Benallal, francese di origini algerine, una, meritatissima stella Michelin – è un vero viaggio dei sensi, tra accostamenti inusuali, piatti-installazioni, cromie che si rincorrono e profumi che inebriano; nulla è lasciato al caso e persino stoviglie e utensili sembrano disegnati per accogliere le fantasiose creazioni dello chef e contrastare armoniosamente con gli interni sobri di questo ristorante, nascosto nel cortile di un palazzo d’spoca di Parigi. Più classica ma ugualmente sfi ziosa la proposta di Jean-Louis Nomicos, due stelle Michelin, che accoglie gli ospiti nello storico Lasserre, vero e proprio tempio della cucina francese – rivisitata con tocchi originali –, dove la meeting industry alla ricerca di privacy può contare anche su eleganti sale private. Sale private anche in un’altra location assolutamente imperdibile, La Halle Aux Grain, quartier generale del tre stelle Michelin Michel Bras, ospitato nel neoclassico e imponente edifi cio della Bourse de Commerce, reso ancor più scenografi co dall’aggiunta di una cupola di cristallo progettata da Tadao Ando, frutto di un recente restyling, sulla quale il ristorante si aff accia.
UNA LOCATION…TEMPORARY
E a proposito di trasparenze scenografi che, non si può non citare il Grand Palais Ephémère, un avveniristico ed ecofriendly spazio per eventi “temporaneo” progettato da Jean-Michel Wilmotte e costruito in legno, materiali naturali e ampie vetrate, perfettamente incastonato nel Campo di Marte e, soprattutto, con una vista a dir poco mozzafi ato sulla Torre Eiff el. Diecimila metri quadrati – il cui “ambiente” principale è lungo 51 metri e largo 33 senza alcun elemento strutturale a interromperlo – sotto 44 arcate, questo edifi cio, assolutamente modulabili e confi gurabile di volta in volta in maniera diff erente, è stato costruito per ospitare gli eventi sportivi, le sfi late di moda e le manifestazioni culturali solitamente allestite al Grand Palais, attualmente in restyling, ma anche gli eventi della meeting industry e incentive internazionale, fi no ai Giochi Olimpici e Paraolimpici di Parigi 2024, dopo i quali il Grand Palais Ephémère verrà smantellato e le sue componenti riutilizzate per altre strutture.
IL MEETING? INSIEME ALLO SHOPPING!
Un’ultima, iconica location merita un cenno in questo tour di Parigi all’insegna del lusso e dell’esclusività: Samaritane, strategicamente posizionato nel cuore di Parigi e aff acciato sulla Senna. Si tratta di un imponente edifi cio in Art Nouveau, con bellissime decorazioni in Art Deco sia sulla facciata sia all’interno, risalente alla fi ne dell’Ottocento – ma recentemente ristrutturato – che ospita uno shopping mall su più piani – d’eff etto la vista dalle balconate – dove acquistare di tutto, dai vestiti più trendy alle scarpe più eleganti, dai prodotti enogastronomici di altissima qualità a creme e cosmetici delle marche top, ai gioielli dei grandi designer. Non solo: una day spa, un bar e un ristorante gourmet consentono di intervallare lo shopping con momenti di puro relax. E per il Mice alla ricerca di esperienze davvero d’elite, all’interno di Samaritane è a disposizione uno spazio privatissimo, un vero e proprio appartamento arredato con gusto e dettagli di pregio, dove allestire una riunione riservata, un pranzo esclusivo, una sfi lata di moda per una sessione di private shopping, o anche un cocktail raffi nato, tra soffi ci divani colorati e opere d’arte.
indirizzi a fi ne rivista
In un’oasi verde a pochi minuti dalla Basilica di San Pietro, adiacente al Policlinico Gemelli e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Courtyard by Marriott Rome Central Park è la soluzione ottimale per l’organizzazione di meetings e congressi.
L’ hotel di 162 camere con terrazzo e splendida vista della cupola di S. Pietro, ospita eventi sportivi e musicali, grazie alla sua vicinanza al Foro Italico, Stadio Olimpico ed Auditorium Parco della Musica.
Il Centro Congressi ha un ingresso autonomo, 11 sale con luce naturale, ampi foyers,
NOVITA’ :Ledwall di 16 mq. slim line 4K nella sala plenaria e impianto in continuum
Sicurezza e protezione in tutti gli ambienti da virus, pollini, funghi e batteri in modo naturale e senza aggiunta di agenti chimici. Due ristoranti ed un American Bistrò propongono sapori della cucina mediterranea ed americana. Il Courtyard by Marriott Rome Central Park è ad un passo da Ponte Milvio, fulcro della movida romana.
Courtyard By Marriott® Rome Central Park
Via Giuseppe Moscati 7 Roma, RM 00168 Tel. 06 355741 www.marriott.com/romcp