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Tipica Tour Operator: orienteering, orecchiette e umanità

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Roma e dintorni

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DOSSIER TEAM BUILDING

Orienteering, orecchiette e umanità di NICOLETTA TOFFANO

Stefano Giotta, Ceo di Tipica Tour Operator, ci parla di un ritorno alla normalità progettuale nella realizzazione di eventi, di nuovo concentrata sui contenuti che prendono spunto dalla sua meravigliosa terra, compresa tra Puglia e Basilicata

Tipica Tour è un Dmc con sede a Putignano in provincia di Bari, che sin dalla sua nascita nel 2006 si è proposto sia al turismo leisure sia business con l’off erta di esperienze incentrate su tipicità e autenticità e questo grazie a una rete selezionatissima di fornitori e di professionalità interne all’azienda. Sulla forza di questa operatività racconta gli ultimi sviluppi del settore Mice Stefano Giotta, Ceo dell’agenzia: «Adesso che il discorso sicurezza, per mesi prioritario, sembra essere stato assorbito a tutti i livelli (dal personale, agli hotel, ai ristoranti, alle sale meeting, etc.) con piacere possiamo nuovamente concentrarci sulla progettazione in senso puro, sul rendere le attività sempre più esclusive, originali, alla costante ricerca dell’eff etto “wow”».

ATTIVITÀ TAILORMADE

A muovere il settore incentive e team building oggi è proprio la necessità di ristabilire all’interno dei team di lavoro i rapporti umani, lo spirito collaborativo e la motivazione. Tipica risponde off rendo una vasta gamma di esperienze esclusive e disegnate su misura che, combinate con servizi turistici curati in ogni dettaglio, compongono un prodotto di altissima qualità. Perché spiega Stefano Giotta «Le aziende raramente ci chiedono soltanto il team building, come se fosse un’attività separata dal resto del viaggio. Anzi, l’obiettivo è quello di disegnare sempre un’esperienza completa e al top in ogni sua componente, dal transfer, alla guida, dalla camera d’hotel, alla location dell’aperitivo. Niente viene lasciato al caso e tutto deve essere sempre originale ed esclusivo. E la Puglia si presta tantissimo a ciò. Così ci sbizzarriamo tra pic-nic in uliveti secolari, pranzi all’aperto tra le stradine di Alberobello, aperitivi in vigneto o tra i Sassi di Matera, cene stile festa di paese, serate in masseria e molto altro ancora». Ma come è cambiata oggi la domanda e quali sono le tendenze? «Ritengo ci sia stata una sorta di polarizzazione delle richieste: alcune aziende desiderano restare in hotel per l’intera durata del soggiorno, altre invece ci chiedono di spostarsi in luoghi lontani dai circuiti di massa. Alle prime rispondiamo organizzando gara di orecchiette, caccia al tesoro, gara di cocktail pugliesi o contest fotografi ci; per le seconde, invece, disegniamo programmi all’aria aperta come mini-regate in barca a vela, food tasting in bicicletta, orienteering tra i boschi, gare di giochi antichi, caccia al tesoro in ape-calessino o in auto d’epoca».

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