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Chervò Golf Hotel Spa & Resort: ritorno in campo
DOSSIER
Ritorno in campo!
Lo staff del Chervò San Vigilio comunica i nuovi progetti e le conferme arrivate dal mercato degli eventi per lo splendido golf resort sul Garda. Importanti banchi di prova per una struttura pronta a ripartire
di NICOLETTA TOFFANO
Sarà il Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio di Pozzolengo a ospitare dal 22 al 25 ottobre la 77esima edizione degli Open d’Italia di Golf, un torneo iconico che vede la luce nel lontano 1925 al Golf Club Alpino di Stresa e che dal 1972 entra a far parte dell’European Tour. «Dopo avere organizzato e ospitato una manifestazione di questo livello, nessun evento sarà più al di fuori della nostra portata» è stato, a inizio settembre, l’entusiastico commento del management della bella struttura gardesana nell’apprendere la notizia che si era aggiudicato l’ospitalità di quello che viene considerato l’appuntamento più importante del green tricolore. Subito quindi a rimboccarsi le maniche nei preparativi per l’evento che, senza pubblico, con giocatori e staff alloggiati in un resort-bolla, per evitare rischi di contagio, non sarà disperso su infrastrutture come tribune e stand commerciali, ma si concentrerà sul percorso stesso. Quel green da sogno disegnato nel 2009 da Kurt Rossknecht, il più celebre architetto tedesco del golf, che delle 36 buche ne ha progettate 27 da campionato e nove executive, suddivise in tre percorsi. È questo il nucleo da cui poi si è sviluppato l’intero resort, oggi composto da un hotel, appartamenti, spa, ristoranti, sale meeting, un centro sportivo e piscine. Il gioco del golf è inoltre il centro di tante attività, dedicate anche al mondo aziendale, condotte dall’esperienza dei maestri della Chervò Golf Academy: da una lezione introduttiva alla disciplina – con momenti di pratica direttamente sui campi da golf –, all’organizzazione di minitornei corporate.
GOLF & MOTORI
Non indifferente al fascino del green anche il mondo dei motori: sono infatti molteplici le case automobilistiche internazionali che presso il Chervò San Vigilio – oltre a organizzare meeting classici –, sponsorizzano incentive e gare golfistiche. «Ma non solo – spiega Maria Lalia, executive manager della struttura –: il resort è scelto per raduni di brand storici come Mercedes e Porsche Classic e per le presentazioni di modelli in anteprima come Jeep, Porsche e Skoda. Una ulteriore conferma per la nostra struttura, particolarmente apprezzata per un insieme di caratteristiche altamente competitive per il settore: un centro congressi panoramico, realizzato presso la club house, con cinque sale e plenaria da 250 posti, sale accessibili per posizionare le auto, ampi spazi interni ed esterni per esposizione, parcheggi e garage, location per cene di gala, sala stampa, e per i test drive percorsi outdoor panoramici che si sviluppano sulle splendide strade tra Sirmione e Desenzano». Ripreso alla grande quindi anche il settore degli eventi al Chervò San Vigilio, con quella spinta innovativa che ne ha sempre caratte-
Numero totale camere: 131 | Ristoranti: 1 | Posti: 550 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 320 posti | Capienza sala minore: 40 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress
rizzato le attività anche nei momenti più difficili di questo storico 2020, come ci conferma la manager: «In questo tempo abbiamo continuato con azioni di promozione attraverso la partecipazione a workshop in conference call e a fiere virtuali, abbiamo lavorato su nuovi mercati, abbiamo investito in un rinnovo strutturale dotandoci per esempio di fibra ottica. Stiamo quindi raccogliendo il frutto di un’attività che di fatto non si è mai fermata: dagli Open di Golf, agli eventi per il lancio di nuovi prodotti ai meeting dei settori bancario, farmaceutico e automotive, mentre dall’estero si stanno già muovendo i mercati di Svizzera e Germania». Sarà comunque una ripresa, quella del Mice, che vedrà forti cambiamenti, con aziende che si sono attrezzate per lo smartworking e quindi per realizzare eventi e webinar a distanza. Anche se, osserva Maria Lalia: «Resta la necessità di organizzare eventi finalizzati a rafforzare l’immagine aziendale abbinando attività di team building, preferibilmente all’aperto, nostro grande punto di forza». È questa la voce della consapevolezza per una struttura con caratteristiche tali da abbattere ogni timore legato al Covid-19: oltre ad avere avviato tutte le procedure sanitarie necessarie, il resort dispone di una gamma straordinaria di spazi outdoor, capaci di superare facilmente la problematica del distanziamento. I 110 ettari, tra l’altro gestiti secondo i principi della sostenibilità (attenzione al consumo di carta, bando ai pesticidi e ai prodotti chimici per i trattamenti del verde, utilizzo solo di auto elettriche per spostamenti interni, presenza di colonnine di ricarica...) sono ben attrezzati grazie allo strepitoso green, campi da tennis, da beach volley, da calcetto, due piscine di cui una bionatura di mille metri quadrati, giardini e tanto verde. Il Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio sulle sue caratteristiche e sul modus operandi dell’intero staff si guadagna così la fiducia del cliente rappresentando un modello di ripartenza per l’intero settore. indirizzi a fine rivista
DOSSIER
Tra le pieghe della storia
Più di una location: Palazzo Varignana è un intero piccolo mondo tra le colline emiliane dove soggiornare, ambientare presentazioni e organizzare eventi potendo contare su grandi spazi aperti
di ANTONELLA ANDRETTA
Quale location più adatta di un grande resort sulle colline che lambiscono la Motorvalley per ospitare eventi legati al mondo delle quattro e due ruote? Palazzo Varignana sorge proprio là, dove la parola motore fa rima con amore per alcuni dei marchi più universalmente noti: Ferrari, Lamborghini, Maserati, Ducati solo per nominarne alcuni. E non a caso negli ultimi anni Palazzo Varignana ha visto passare tra i suoi viali e spazi espositivi quasi tutte le case automobilistiche italiane (e non). Ma andiamo con ordine e cominciamo a spiegare per quali motivi questa location è così appetibile per questo genere di eventi (oltre che per molte altre occasioni).
UN AMBIENTE UNICO
Il resort si trova a pochi chilometri da Bologna e Castel San Pietro Terme, immerso nel verde: cuore del resort è Palazzo Bentivoglio, una villa risalente all’inizio del Settecento, completamente ristrutturata in modo da mantenerne vivo il fascino antico. La villa è circondata da trenta ettari di terreno nei quali si trovano sei eleganti complessi abitativi (collegati tra di loro da camminamenti e vialetti che si snodano tra piante, siepi e fiori) che ospitano in totale 140 camere con vetrate, patio e balconi, realizzate appositamente per far godere il più possibile agli ospiti il paesaggio e il panorama circostanti. Tra l’altro, il Giardino Ornamentale di Palazzo di Varignana è inserito nel prestigioso network dei Grandi Giardini Italiani ed è visitabile anche senza soggiornare nel resort. La struttura offre poi due ristoranti: la Trattoria Le Marzoline, un omaggio alla cucina tipica emiliano-romagnola e Aurevo Restaurant, circondato da vetrate che si aprono sul verde del parco e sulla bella piscina esterna. Altro vanto del resort è la spa con cinque piscine esterne: 3.700 metri quadrati totali dove rilassarsi sotto i getti d’acqua di pi-
scine e docce sensoriali, nella bio-sauna o lasciarsi andare al piacere dei trattamenti. Non mancano poi una palestra, campi da tennis, squash e paddle, perfettamente integrati nel contesto, dai quali si può godere di una magnifica vista sulle colline. Passiamo ora agli spazi dedicati ai meeting: il Centro Congressi Bentivoglio offre una sala plenaria da trecento metri quadrati a luce naturale e pareti modulari, molto versatile e perfettamente attrezzata; c’è anche un ampio foyer di duecento metri quadrati. A tutto ciò si aggiunge lo Spazio Belvedere, collegato direttamente col centro congressi attraverso la sorprendente Wunderkammer, una “galleria delle meraviglie”, molto in voga all’epoca in cui venne costruita la villa. Spazio Belvedere può contare su 770 metri quadrati di ambienti polifunzionali disposti su due livelli da cui si domina l’intero resort, perfetto sia come spazio espositivo sia come location per banchetti, sfilate, eventi musicali e danzanti, rinfreschi e presentazioni.
VIVA I MOTORI
Ma torniamo al tema di questo speciale. Ne abbiamo parlato con Stefania Steffanini, meetings & conferences manager : «Da Lamborghini a Ferrari abbiamo ospitato sia i loro meeting interni sia lanci di vetture, oltre ad aver accolto quasi tutti i marchi esteri più importanti. L’evento più impegnativo è stato forse il lancio della Peugeot 3008 nel 2016, che ci ha visto coinvolti in una due giorni di grande lavoro – e soddisfazione – per tutto lo staff. Palazzo Varignana è adatto anche per gruppi legati alle auto storiche o per gruppi amatoriali di appassionati di vetture. In questo momento purtroppo è tutto un po’ fermo, un momento di stasi dovuto ai dubbi legati alla situazione contingente del Covid-19». Quali skill deve avere una location per risultare appetibile in questo genere di eventi? «Nel nostro caso, sono due le conditio che rendono la struttura così interessante: la vicinanza all’autodromo di Imola per le prove su pista, e la vicinanza di colline e di numerose strade panoramiche che permettono suggestivi test drive per i giornalisti e gli addetti ai lavori». E per il prossimo futuro? «Il resort si sviluppa su trenta ettari di terreno e con l’arrivo dell’azienda agricola nel 2015, siamo diventati una destinazione perfetta per tour di qualsiasi genere tra sterrati e strade sviluppate su oltre trecento ettari. Nel 2022 avremo altre venti camere che porteranno la nostra capienza a 169 doppie, con tre ristoranti e ampi percorsi dislocati all’interno del resort. Tra le novità anche una cantina e un frantoio in arrivo per creare esperienze ad hoc e valorizzanti del nostro territorio».
indirizzi a fine rivista
Palazzo di Varignana Castel San Pietro Terme loc. Varignana (Bo)
DOSSIER
Park Hotel Ai Cappuccini Gubbio (Pg)
Intramontabile accoglienza
di ANTONELLA ANDRETTA
Lo storico Park Hotel ai Cappuccini, ricavato da un ex convento risalente al XVII secolo, è da molti anni un importante punto di riferimento per il turismo, congressuale e non, di Gubbio e di tutta l’Umbria
“Appartato, per quanto vicino al centro della città, il Park Hotel ai Cappuccini accosta comfort moderni e ambienti antichi, palcoscenico ideale per mettere in scena ogni genere di evento che abbia a che fare col mondo dei motori: «La struttura negli anni ha ospitato importantissime presentazioni alla stampa come quelle di Audi Tt coupè, Audi Tt spider e della nuova Mini con centinaia di giornalisti provenienti da tutto il mondo» risponde Maria Carmela Colaiacovo, amministratore delegato di Tourist Spa (società che ha in gestione il Park Hotel ai Cappuccini). «Ciò che ha fatto di Park Hotel ai Cappuccini un brand riconoscibile e apprezzato – continua la manager – sono i nostri skill più riconosciuti, a partire dalla professionalità di tutto lo staff, per arrivare, in questi ultimi tempi, al rispetto dei più rigidi protocolli anti-Covid, reso possibile anche dalla presenza di sale interne di grandi dimensioni e di aree all’aperto non meno spaziose e flessibili. A dimostrazione di tutto ciò e nonostante le ovvie difficoltà del momento, siamo stati scelti da Fca per accogliere e aggiornare i dealer sulla nuova Fiat 500 Elettrica. Si è trattato di un evento di formazione strutturato su due sessioni giornaliere in presenza che hanno coinvolto personale delle concessionarie umbre e delle regioni limitrofe. Ciascun gruppo era composto da circa sessanta persone che si sono alternate prima in aula e poi nel test drive comparativo con vetture della concorrenza. Il nostro territorio, con i suoi magnifici percorsi panoramici immersi nella natura, le lunghe strade ricche di curve e cambi di direzione, si presta alla perfezione per questo genere di prove». Per quanto riguarda l’ospitalità, il Park Hotel ai Cappuccini può contare su 92 camere tra quelle ricavate nella parte antica del monastero, sopra il bel chiostro, e quelle in stile contemporaneo nella parte nuova, comprese alcune esclusive junior suite e suite. Ottimo il ristorante Nicolao, con affreschi di Capogrossi e con una cucina di livello ispirata alla tradizione, da affiancare a una selezione di vini conservati nell’antica cisterna dell’acqua dei frati, ora enoteca. «Al momento l’immediato futuro è irto di ostacoli, ma ciò che ci aspettiamo, non appena la situazione si normalizzerà, è che il settore del Mice torni a essere trainante per l’industria dell’ospitalità», conclude infine Colaiacovo. Una speranza che non possiamo che condividere. indirizzi a fine rivista
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PERDÈPERA RESORT Località Perd’e Pera Marina di Cardedu (Og)
Spettacolare, singolare, sicuro
A est della Sardegna, nell’Ogliastra, un territorio grandioso solcato da strade spettacolari, ideale per eventi automotive, si trova il Perdèpera Resort, flessibile negli spazi e con uno staff dinamico e creativo
di NICOLETTA TOFFANO
Il suo nome è strada 125 Orientale Sarda: si tratta di un tracciato straordinario di 265 chilometri lungo il versante orientale della Sardegna, che unisce Santa Teresa di Gallura a Cagliari, unico nel suo snodarsi tra curve e tornanti a tratti a picco sul mare per poi incunearsi nell’entroterra offrendo inediti scorci di valli e montagne. Nella costa dell’Ogliastra, circa a metà di questo lungo percorso, da cui dipartono centinaia di chilometri di sterrate (un paradiso per i test drive!) si trova, la Marina di Cardedu dove, tra acque cristalline e la macchia di verde mediterraneo, è incastonato il Perdèpera Resort. Una bella struttura in cui i 65mila metri quadri che la circondano tra spiaggia, pineta, piscine e giardino mediterraneo, abbinati alle procedure introdotte per contrastare il Covid-19, rendono il distanziamento e la sicurezza quasi un fatto naturale. Il resort, aperto sin dal 1998, nel 2011, in occasione di un cambio di gestione, viene coinvolto in un intenso piano di rinnovo. Lavori strutturali che trasformano completamente il suo allure e gli donano un design contemporaneo – senza dimenticare nei colori e nei materiali i richiami alla tradizione sarda –, ampliano la ricettività, che oggi conta 146 camere, ambientano tre bellissime piscine, vero cuore della struttura, introducono due ristoranti (uno centrale gourmand e uno sulla spiaggia) e realizzano, inaugurata nel 2019, la sala congressi (duecento posti a pieno regime, ma suddivisibile fino a tre spazi più piccoli e separati) affacciata sul mare. E che mare: una spiaggia privata di sabbia fine e di candidi ciottoli bianchi lambita da acque limpidissime. Sono questi gli anni in cui al Perdèpera Resort si sono verificati importanti cambiamenti anche dal punto di vista del posizionamento sul mercato: al tradizionale target famiglia si accostano altri segmenti quali l’individuale, l’escursionistico, lo sportivo (con l’ospitalità per esempio di tornei e campus di tennis e beach volley) e il congressuale. «Un mercato, quest’ultimo in crescita dopo l’apertura della nuova sala congressi – spiega il management della struttura – poi ci sono state le complicazioni legate all’emergenza Covid-19, dove ogni decisione ha dovuto essere attentamente ponderata non avendo dati previsionali come riferimento. Quindi la ripartenza con il leisure, i soggiorni legati allo sport e pian piano anche il ritorno dei meeting locali, con richieste per il 2021. Mentre stiamo già pensando a nuove campagne di comunicazione e a investimenti tecnologici proprio a completamento della struttura congressuale». Ancora novità quindi, per guardare oltre il 2020 e a mercati più lontani: altre regioni italiane, Inghilterra, Germania e Norvegia. indirizzi a fine rivista
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Curve da moto
di ANTONELLA ANDRETTA
FA Travel è tra le principali Dmc per l’incoming e per gli eventi automotive in Sardegna, tra percorsi panoramici e grandi spazi, dove organizzare un test drive motociclistico da ricordare
Ci sono strade che sembrano fatte apposta per le due ruote e la Sardegna ne è particolarmente ricca: quale set più adatto per ambientare il lancio di un motoveicolo? Certo, per organizzarne uno davvero speciale ci vuole quel qualcosa in più: creatività, esperienza e un’idea che funga da leit motive. Ne abbiamo parlato con Andrea Atzeri, una vita nel turismo e titolare di FA Travel, Dmc tra le principali dell’isola. «Il programma che abbiamo messo a punto fonde alla perfezione ingredienti dal sapore intenso e inconfondibile come la nostra terra, accogliente e selvaggia allo stesso tempo. L’esperienza che abbiamo ideato è infatti molto wild e parte dall’idea di utilizzare come base un campo tendato con cupole geodetiche, un glamping in piena regola, dove alla libertà del camping si abbina il glamour di soluzioni di grande comfort e charme». La zona individuata è una delle più suggestive: il sud e l’isola di Sant’Antioco. Ma lasciamo che Atzeri ci racconti qualcosa di più di questo bel progetto messo a punto proprio per venire incontro alle esigenze del momento, distanziamento da una parte e necessità per le case automobilistiche di continuare con i lanci dei loro prodotti. «Il village di tende è destinato a ospitare giornalisti e partecipanti al lancio: una tenda viene allestita come spazio espositivo, un’altra utilizzata per il briefing coi piloti. Non manca neppure un’area service per le moto dove effettuare manutenzione e lavaggi». I test drive si possono sviluppare su tre direttrici, tutte nella zona di Carbonia-Iglesias: la prima nell’area di Masua e Porto Flavia, tra vecchie miniere e scorci mozzafiato; la seconda nell’area di Santadi, con le grotte di Is Zuddas e la cantina di Santadi e Mesa (che possono essere utilizzate per gli stop tecnici); infine, l’area di Teulada con le spettacolari spiagge di dune di sabbia chiara, come la Tuerredda. «La cena di gala, fronte mare, è prevista su una delle spiagge dell’isola di Sant’Antioco, collegata all’isola maggiore con un lungo ponte quasi a sfioro sull’acqua, altro luogo di grande impatto, tra sole, vento e paesaggi unici. Dal punto di vista della logistica, il tutto è da gestire attraverso back to back sul vicino aeroporto di Cagliari in gruppetti di una ventina di persone, un piccolo numero che consente di mantenere il necessario distanziamento in tutte le fasi del test», conclude Atzeri. indirizzi a fine rivista