Biosfera giugno 2016

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GIUGNO 2016 mensile anno 7 numero 6

Let eat Bio “L’uomo è ciò che mangia”: la celebre massima di Feuerbach è quanto mai attuale in un’epoca in cui il dibattito sull’alimentazione e sulle sue storture è più che mai acceso. Oggi siamo consapevoli dei rischi legati ad un cibo chimicamente alterato e sappiamo quanto sia necessario saper scegliere dei prodotti che facciano bene al nostro orga-

nismo e non danneggino l’ambiente. Scegliere. Probabilmente è proprio questa la parola chiave perché il cibo torni ad essere sinonimo di salute e gioia e non fonte di paura. Ricominciamo a seguire la stagionalità dei prodotti della terra, acquistiamo a Km zero, rivolgiamoci a marchi che ci garantiscano una produzione quanto più naturale possi-

redazione.biosfera@edititalia.it

bile, leggiamo le etichette. Uno studio pubblicato dall’International Journal of Environmental Research ha rivelato che seguire un’alimentazione bio per una sola settimana può ridurre i livelli di pesticidi negli adulti di circa il 90%. Non è troppo tardi per cambiare strada, non lo è mai. Anche in questo numero troverete i nostri consueti spunti per un vivere

più sano e sostenibile, anche dal punto di vista alimentare: scoprirete così come dare scacco agli “interferenti endocrini”, come preparare un gustoso crumble di verdure che metta d’accordo gusto e salute, i segreti per curare la bellezza con l’alimentazione, le tendenze sulla tavola degli italiani e molto altro, che non vi anticipiamo... Buona lettura!

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DIETA VEGANA, ECCO COME INTEGRARLA I consigli per un’alimentazione bilanciata La scelta di un’alimentazione basata principalmente o totalmente sui vegetali dimostra che stiamo vivendo un cambiamento di rilevanza storica riguardante l’interesse crescente della popolazione verso stili di vita che comportano scelte alimentari più consapevoli, derivanti da decisioni ben precise sul piano etico o su quello salutistico.

No al ‘fai da te’ Si tratta di una scelta che diventa particolarmente delicata nelle prime epoche della vita. La dieta vegana implica infatti un’alimentazione 100% vegetale che esclude anche latticini, uova e miele. “Oggi i pediatri sono più aperti ma ribadiscono che le diete prive di proteine animali devono essere integrate perchè senza il giusto apporto di nutrienti si rischiano anche danni neurologici – spiega la dottoressa Cristiana Geminiani della farmacia comunale di Cotignola -. È sconsigliato il fai da te: è bene che i genitori si affidino al medico. Nelle farmacie comunali inoltre è possibile reperire una vasta gamma di prodotti utili all’integrazione della dieta vegana”.

Ferro Ci sono periodi della vita, ad esempio nelle bambine vicine alla pubertà, in cui alcuni nutrienti diventano critici sia negli onnivori che nei vegetariani. Bisognerà prestare attenzione all’apporto di ferro in questi periodi e insegnare dove reperire ferro con i cibi di origine vegetale come nei legumi, nelle verdure a foglia verde, nella frutta secca e nel germe di grano. È buona norma lasciare in ammollo legumi e cereali integrali prima della cottura per eliminare sostanze come i fitati che riducono l’assorbimento del ferro.

Calcio e omega 3 È importante il consumo giornaliero di cibi ricchi in calcio, in particolare: i legumi, il sesamo e il tahin (crema di sesamo), le

mandorle, il tofu, verdure a basso contenuto di ossalati (tutte le verdure a foglia eccetto spinaci e bieta, cavolfiori e altri tipi di cavolo); è consigliabile inoltre bere e utilizzare per la preparazione degli alimenti acque calciche (acque ricche in calcio e povere in sodio: Calcio > 300mg/L, Sodio < 50mg/L), utilizzare bevande arricchite in calcio e farine di cereali per lo svezzamento arricchite in calcio. “Sempre più importanza è riconosciuta agli acidi grassi omega 3 – chiarisce la dottoressa Geminiani -. Principali fonti sono le noci ed i semi di lino. Inoltre ne sono ricche alcune microalghe contenute in alcuni integratori dietetici consigliati alle donne in gravidanza. Le noci ed i semi di lino possono essere consumati sulle pappette in forma polverizzata. I semi di lino vanno polverizzati o triturati anche nell’adulto, altrimenti passano indenni nel tratto intestinale. Gli integratori vegetali di omega-3 infine, a base di olio algale, sono facilmente somministrabili anche ai bambini bucando la perla di gelatina vegetale”.

L’importanza della vitamina B12 È sempre necessario integrare la vitamina B12 nei bambini vegetariani (eccezion fatta per lattanti che assumono latte materno da madri che assumono B12 o latte di formula). “La necessità di integrare vitamina B12 è ormai l’unico motivo per cui la dieta vegana viene additata come innaturale – conclude la dottoressa Geminiani -. La formulazione più comoda nei bambini è in gocce”. T.R.

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VERDE, IL GIARDINO SI FA BELLO CON LE CURE DI GIUGNO È il momento di riservargli qualche attenzione in più, i risultati non si faranno attendere Giugno, tra la primavera e l’estate, è il mese ideale per iniziare la “cura estetica” del vostro giardino, che potrebbe non avere ancora abbandonato il freddo invernale, oppure essere già secco a causa del primo sole estivo che comincia a mostrarsi. OBI, sul suo sito www.obi-italia.it, propone una serie di utili consigli per trattare al meglio il vostro angolo verde. Innanzitutto è indispensabile sarchiare il giardino, smuovere la terra e tagliare le erbacce e i fiori appassiti, per poi procedere con la semina di malva, veccia, calendula o magari fiori autunnali. Se nel vostro giardino fioriscono i tulipani o i giacinti, ricordate che ogni tre anni è necessario togliere i bulbi

e depositarli nella sabbia asciutta. Per prevenire la ruggine e la presenza di malattie funginee che possono colpire rose, lamponi, fragole e pomodori, spruzzate le piante con un preparato a base di equiseto. Si consiglia di tagliare il bosso e il tasso, a meno che all’interno non vi stiano covando degli uccelli. Il bosso può essere potato – il periodo ideale è intorno al solstizio d’estate, il 21 giugno, perché la pianta ha già terminato la sua fase di crescita e i raggi del sole non sono ancora così forti da rovinarne i rami e il fogliame – donandogli diverse forme, in modo da renderlo più estetico e più folto. Se nel vostro giardino ospitate un laghetto, giugno è il

periodo adatto per la piantumazione di piante d’acqua o palustri, come le ninfee. Prima che la calura estiva avanzi è auspicabile occuparsi anche di quei piccoli lavori di falegnameria, come aggiustare la staccionata del giardino, oppure ridipingere la casetta dei bambini o lucidare i mobili tenuti all’aperto. Nella vostra serra crescono anche delle erbe? Realizzare dei cartellini in legno per ciascun tipo – erba cipollina, rosmarino, basilico, salvia – insieme ai vostri bambini può essere un modo per fare giardinaggio in compagnia, insegnando allo stesso tempo ai più piccoli a riconoscere le diverse erbe e ad averne cura.

Per quanto riguarda l’orto, invece, si ricorda di ammucchiare la terra intorno a patate e cetrioli, annaffiare e concimare regolarmente le piante di zucca e adattare i supporti dei pomodori, tagliando i germogli ascellari. Se coltivati in serra, simulare l’impollinazione del vento attraverso un preciso scuotimento. Giugno inoltre è il mese adatto per sfrondare lamponi e more e iniziare la raccolta di fragole, ciliegie, mirtilli, rabarbaro e camomilla. Le precoltivazioni effettuate in serra o sul davanzale nei mesi precedenti, invece, possono ora essere spostate all’aperto.


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ESTATE 2016, VIAGGIA RESPONSABILE: ECCO LA MAPPA Per una vacanza all’insegna del rispetto dell’ambiente e delle culture Avete già deciso dove andare in vacanza quest’anno? Se state progettando la vostra “fuga estiva” in Italia date un’occhiata alla mappa del turismo responsabile: potrete godere di luoghi incantevoli e fare del bene all’ambiente e alla comunità che vi apprestate a visitare. La Mappa del Turismo Responsabile in Italia riporta tutti i luoghi di interesse turistico riconducibili ai soci di Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile): “I piccoli e graziosi Comuni associati a Borghi Autentici d’Italia – spiega l’Aitr dal suo sito www.aitr.org - le Oasi naturalistiche gestite dal WWF, alberghi e campeggi che hanno ottenuto la certificazione ambientale da Legambiente, le cooperative aderenti a Legacoop che offrono ricettività e servizi turistici, gli agriturismi certificati biologici

da ICEA, le stazioni impresenziate ottenute grazie ai rapporti di collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, e tante altre strutture, piccoli alberghi, ostelli, rifugi associati ad Aitr”. Collegandovi all’indirizzo www.aitr. org/mappa-del-turismo-responsabile-in-italia/ troverete una vera e propria mappa, facile da navigare; ma potrete anche cercare un luogo per categoria cliccando il bottone “Categorie”, oppure scrivendo direttamente nella casella “Cerca ubicazione”. Ma perché è importante il turismo responsabile? “Esso - spiega l’Aitr - è attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista

nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori. Nella pratica, questa affermazione si traduce nella tendenza degli operatori turistici sensibili ai temi della responsabilità sociale d’impresa, della sostenibilità ambientale, della equità di genere e alle buone pratiche in generale, a fare molta attenzione a che il turismo responsabile sia ideato, realizzato e complessivamente gestito in maniera tale da non generare dei fenomeni di iniquità sociale ed economica, soprattutto a danno delle popolazioni delle regioni ospitanti il turismo stesso. E’ oramai chiaro a tutti gli opera-

tori di settore – precisa Aitr - che non esiste una sola definizione di Turismo Responsabile, e che è non possibile (o meglio, non sarebbe ragionevole) dare una spiegazione accettabile di questa pratica identificandola (o peggio sovrapponendola), di volta in volta, con altre pratiche che, invece, ne sono solo accezioni o specificazioni, ovvero: ‘turismo consapevole’, ‘ecoturismo’, ‘turismo culturale’, ‘turismo comunitario’, ‘turismo sostenibile’, ‘turismo equo-solidale’. Il Turismo Responsabile, in realtà, può essere attuato attraverso la ‘somma’ di queste pratiche, o attraverso la scelta di realizzare viaggi che si ispirino anche solo ad una di esse, che però sia correttamente esercitata e non entri in conflitto con le altre”.


6. mondo ambiente

CASA SPLENDENTE E SALUTE PROTETTA CON LE PULIZIE “VERDI” Pochi, semplici step per garantirsi una casa più sana e aiutare l’ambiente solo la casa sterilizzata non esiste, ma eccedere con i prodotti chimici potrebbe essere persino nocivo. In un’interessante scheda sul magazine “Vivi con stile.org” Legambiente spiega come conciliare igiene domestica, rispetto per l’ambiente e salute personale. “Passiamo ore a tirare a lucido un pavimento o a spolverare la libreria di casa, ma i risultati tanto attesi non si vedono un granché – spiega Legambiente -. I cattivi odori permangono, la polvere anche. Occhio allora alle abitudini nostre e di chi abita con noi. Molte di quelle sono le prime a vanificare i nostri sforzi. - Aeriamo regolarmente tutti i locali. Negli ambienti poco arieggiati l’umidità crea le condizioni ideali per la proliferazione di acari e di parassiti come funghi, muffe e tarme. - Prima di rifare il letto, esponiamo cuscini, trapunte e coperte all’aria e al sole, anche nel pe-

riodo invernale. Scuoterli dentro casa non serve e anzi peggiora le cose. - Mai fumare dentro casa o perlomeno aerare sempre molto bene i locali fumosi. - Dopo aver cucinato far cambiare sempre aria in cucina: anche i vapori legati alla cottura possono nuocere all’aria di casa in quanto vi immettono gas potenzialmente tossici come il monossido di carbonio e il biossido di azoto. - Abituiamoci a preparare gli spazi da pulire facendo sempre ordine nei locali prima di armeggiare con scope e spazzoloni. - Organizziamo i materiali per la pulizia. Differenziare gli attrezzi e i panni è il primo passo per evitare la trasmissione di potenziali contaminanti tra ambienti e superfici diverse. - Troppo spesso con l’uso e l’abuso di molti prodotti l’igiene della casa sta entrando in con-

trasto con la nostra salute e con la qualità delle acque di mari e fiumi. Riduciamo le tipologie e il consumo dei prodotti per la pulizia domestica. - Preferiamo prodotti con marchio comunitario di qualità ecologica (Ecolabel): riducono i rischi per la salute, comprese irritazioni della pelle e degli occhi, e si degradano in sostanze non pericolose quando immessi nell’ambiente. - Utilizziamo tutte le volte che è possibile ingredienti semplici e naturali. Per la pulizia delle superfici plastiche, come ad esempio il frigorifero, l’aceto di vino è ottimo, anche per il suo effetto deodorante. Per lucidare i rubinetti ed eliminare il calcare dalle superfici lavabili, ma anche al posto dell’ammorbidente per il bucato in lavatrice e come brillantante nella lavastoviglie, si può utilizzare una soluzione di acido citrico al 10-15%. Non

dimentichiamo poi che la temperatura aumenta l’efficienza dei detersivi: il forno, ad esempio, andrebbe pulito quando è ancora tiepido. - Mai usare una quantità maggiore di prodotto di quella consigliata sulla confezione: un eccesso rende più opache le superfici e più difficile il risciacquo e alla lunga danneggia le superfici trattate. - Attenzione alla protezione personale: la nostra pelle assorbe le sostanze con cui viene a contatto, pertanto le mani vanno sempre protette con guanti di gomma. L’utilizzo di anticalcare (anche l’aceto) su superfici metalliche come l’acciaio inox può mobilizzare i metalli e portare al rilascio di nickel, una delle sostanze più allergizzanti che si conoscano. - Dopo la pulizia arieggiare sempre le stanze.


mondo alimentazione .7

SALUTE, LA PROVA DEL DNA “INCASTRA” L’OLIO D’OLIVA CONTRAFFATTO Un importante strumento a tutela dei consumatori L’olio d’oliva è alla base della nostra dieta mediterranea, ma le contraffazioni che ne minano la qualità e la nostra salute sono sempre più frequenti. “Negli ultimi anni - ha spiegato il Tenente Colonnello Costantino Meloni dei NAS Carabinieri Italia Settentrionale - ci siamo dotati di 93 assaggiatori d’olio. Grazie a questo, nel 2015 abbiamo contrastato le frodi lungo la filiera dell’olio d’oliva attraverso circa 3000 ispezioni in tutta Italia, rinvenendo non conformità per il 30% dei casi. Il fenomeno delle contraffazioni nel settore olio è di ampia portata e c’è ancora molto lavoro da fare”. Una buona notizia in questo campo arriva dal convegno sull’olio d’oliva Monocultivar (“Focusing

on International Olive Oil World”) tenutosi recentemente al Parco Tecnologico di Lodi, PTP Science Park. Qui, infatti, è emerso come nel prossimo futuro le contraffazioni sull’olio d’oliva saranno sempre più difficili grazie all’applicazione su larga scala dello strumento del DNA Controllato. Il Monocultivar, cioè l’olio realizzato con una sola varietà di olive al momento della sua invaiatura, è una tipologia in cui l’Italia è leader mondiale, seguita dalla Spagna. Risalendo alle molecole costitutive delle olive da cui proviene l’olio è possibile indicare con precisione che i prodotti che finiscono sulle tavole dei consumatori siano naturali e contengano quello che dicono di contenere.

Nello spazio di 12 ore è possibile avere dal laboratorio del DNA Controllato un responso esatto sui contenuti dell’olio analizzato. La piattaforma operativa del DNA controllato è già operativa al Parco Tecnologico di Lodi con la doppia funzione di strumento di controllo e marchio di qualità da applicare ai prodotti certificati. Sul tema dei controlli e della prevenzione contro le frodi è intervenuto anche il Commissario Capo Lando Desiati dei NAF Corpo Forestale dello Stato. “La contraffazione di un alimento vanifica il lavoro di tutti i produttori onesti. Per contrastare le frodi si stanno sviluppando nuovi sistemi di tutela, che vanno dalle analisi degli isotopi a quelle ge-

netiche, di cui il Corpo Forestale si sta dotando – ha riferito Desiati - Queste analisi permettono di identificare le singole cultivar da cui l’olio deriva e avere informazioni sull’origine del prodotto che vanno oltre la tracciabilità documentale, valorizzando al contempo i prodotti di alta qualità”. Al convegno erano presenti anche Marcel Cristen, Presidente dell’IOF International Olive Foundation, Francisco Vañó, Direttore Generale del Castillo de Canena e Chiara Tomasi, Marketing Manager di Arconvert che ha trattato il tema dell’innovazione nell’etichettatura.


Nel pieno centro storico, a due passi dalla basilica di San Vitale, ti aspetta Amaranto, il primo ristorante Vegano della città: punto di riferimento quotidiano per chi ha scelto consapevolmente una cucina più sana e per tutti coloro che hanno intolleranze alimentari. La cucina Etica, Vegana del Ristorante Amaranto si distingue per la continua ricerca del gusto, dando sorprendenti risultati anche ai palati più esigenti. Gli ingredienti utilizzati sono da coltivazioni biologiche con frutta e verdura di stagione e selezionate nel pieno rispetto dei ritmi della natura, farine integrali e cereali preferibilmente in chicco perchè più saporiti e ricchi a livello nutrizionale. Al fine di promuovere e diffondere la cultura vegetariana e vegana, all’interno del ristorante verranno proposti piccoli eventi enogastronomici e culturali quali degustazioni, incontri, presentazione di libri…

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mondo animali .9

IN VACANZA CON GLI AMICI A 4 ZAMPE, ATTENTI AL COLPO DI CALORE Ecco le regole da non dimenticare Se state per andare in vacanza con i vostri amici a 4 zampe, vi consigliamo prima di partire di localizzare e mettervi in contatto preventivamente con un medico veterinario reperibile in caso abbiate bisogno con urgenza di assistenza, e non dimenticate di portare sempre con voi il libretto sanitario del vostro fedele amico. Scegliete un luogo dove il vostro animale sia considerato un turista privilegiato e non un problema. Ricordatevi che non solo l’uomo è a rischio di “colpo di calore” ma anche il cane. L’incoscienza o la disinformazione del proprietario ne sono spesso la causa, infatti egli non si rende conto che il suo be-

niamino ha esigenze ben diverse dalle sue, altrimenti non si spiegherebbero i numerosi interventi dei Medici Veterinari nonostante le raccomandazioni fornite ai proprietari e i fiumi d’inchiostro versati invano sulla carta stampata. Il colpo di calore è più frequente nei cani brachicefali come Boxer, Carlino, Boston terrier, Pechinese, Cavalier King, Shar-pei, Bouledogue francese, Lhasa Apso, Shih Tzu, Dogue de bordò, Bullmastiff, dove la mascella è più corta della mandibola: quest’aspetto anatomico ostacola la ventilazione riducendola alla presenza di elevate temperature e umidità. Respirazione accelerata, mucose color ciliegia, agitazione, eccessivo calore

al tatto, sono segni che ci devono far pensare al colpo di calore. Non lasciate mai il cane in luoghi poco ventilati o su superfici come asfalto dove l’aria respirata ha una temperatura più elevata rispetto a quella che noi percepiamo alla nostra altezza. Vi consigliamo di:  Portarlo a passeggio al mattino presto o in tarda serata.  Non lasciarlo mai chiuso in auto dove si può verificare un repentino aumento della temperatura in pochi minuti.  Scegliere aree attrezzate per i nostri amici a quattro zampe.  Nelle ore più calde lasciarlo in un luogo fresco.  Lasciargli sempre a disposizio-

ne dell’acqua fresca. Se dovessimo prestare un primo soccorso, possiamo:  Rinfrescare il soggetto con panni bagnati utilizzando acqua fresca, non gelata, ciò per evitare uno shock termico.  Spostare il cane in un luogo fresco e ventilato.  Umettargli le labbra cercando di farlo bere gradualmente. Ma sopratutto recatevi urgentemente dal medico veterinario più vicino, il colpo di calore può condurre a morte il nostro beniamino.

Dott.ssa Carla Ricci, Medico Veterinario, Milano Marittima (RA)


10. mondo salute

SCACCO AGLI INTERFERENTI ENDOCRINI: COSÌ LI EVITI Queste sostanze chimiche pericolose si trovano in alimenti e oggetti di uso quotidiano Possono alterare l’equilibrio ormonale degli organismi viventi, esseri umani compresi: si tratta degli interferenti endocrini, sostanze che possono “accendere”, “spegnere” o modificare i normali segnali inviati dagli ormoni. I loro effetti sono preoccupanti, proprio perché insidiosi e subdoli. Per i rischi ad essi connessi il Ministero dell’ambiente in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, ha elaborato un vademecum su come difendersi da queste sostanze chimiche dannose per la nostra salute. Il Centro Tutela Consumatori e Utenti dell’Alto Adige ha prodotto una pratica sintesi del vademecum, che vi vogliamo proporre. “Quali sostanze sono interferenti endocrini? L’elenco, anche se non completo, comprende sostanze che persistono a lungo nell’ambiente (come ad

es. le diossine), alcuni pesticidi, alcune sostanze non persistenti (come gli ftalati). Gli interferenti endocrini ci preoccupano, in quanto disturbano l’equilibrio ormonale. I danni da essi prodotti sono confermati da ricerche mediche che indicano che le persone più esposte hanno un maggiore rischio di patologie riproduttive (infertilità, abortività, endometriosi, ecc.), di disturbi comportamentali nell’infanzia, e forse anche di diabete e di alcuni tipi di cancro. Infine, anche dosi molto basse di diversi interferenti endocrini nell’ambiente e negli alimenti, con la stessa azione, potrebbero sommarsi sino ad indurre un effetto tossico significativo (effetto cocktail). In Europa le sostanze chimiche vengono regolamentate, valutate, autorizzate o ristrette tramite il regolamento REACH. Alcune sostanze sono già vietate,

come ad esempio il bisfenolo A nei biberon; per altri interferenti endocrini sono state introdotte quantità massime per dare ai cittadini la possibilità di adottare comportamenti responsabili”. Potrete trovare la guida del Ministero per l’Ambiente dal titolo “Conosci, riduci, previeni gli interferenti endocrini” all’indirizzo http://www.iss.it/binary/prvn/ cont/decalogo_previeni.pdf. Vi anticipiamo una pratica sintesi. Privilegia o sostituisci 1. Non riutilizzare contenitori in plastica per alimenti e bevande usurati o “monouso”. Utilizza contenitori in plastica integri e solo per gli usi indicati dal produttore 2. Limita l’utilizzo di padelle antiaderenti se “graffiate”. Utilizza padelle antiaderenti integre e pentolame in ceramica idonea al contatto

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alimentare o in acciaio inossidabile Utilizza la carta oleata o la pellicola a contatto con gli alimenti solo secondo le indicazioni del produttore. Durante la cottura dei cibi garantisci un’adeguata ventilazione dei locali e utilizza cappe d’aspirazione Limita la combustione di incenso e il fumo di candela, ed evita il fumo di sigaretta nell’ambiente dove vivi Sostituisci gli involucri lacerati e/o usurati degli oggetti con imbottitura in schiuma (sedili dell’auto, materassi ecc) Limita l’uso di capi di abbigliamento con trattamenti opzionali idrorepellenti o antimacchia. Privilegia capi di abbigliamento di origine e composizione ben identificabili


mondo salute .11

APPUNTAMENTI LA NOTTE DELLE STREGHE DAL 22 AL 26 GIUGNO SAN GIOVANNI IN MARIGNANO (RN)

La manifestazione “La Notte delle Streghe” di San Giovanni in Marignano giunge alla sua XXVIII edizione con cinque giorni d’imperdibili spettacoli di artisti italiani e stranieri con maghi, giocolieri, mimi, musicisti, animatori, mangiafuoco. Chi passeggia per le vie del borgo durante le serate di festa, può assaporare l’alchimia del mercatino magico, con i suoi prodotti artigianali, le essenze, i gusti, i manufatti e gli unguenti a base di erbe, contemporaneamente degustare le proposte enogastronomiche di ristoranti ed associazioni locali e, come ogni anno, salutare l’arrivo dell’estate nella Riviera Romagnola ricordando riti e tradizioni folcloriche propiziatorie, concludendo la manifestazione con il tradizionale “Rogo della Strega” nell’Alveo Ventena che si svolgerà alla mezzanotte del 26 giugno. Per info: www.lanottedellestreghe.net

BRISIGHELLA ROMANTICA UN BORGO A LUME DI CANDELA SABATO 25 GIUGNO BRISIGHELLA (RA)

Il Borgo medioevale di Brisighella, incastonato nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, nell’Appennino Tosco Romagnolo, lungo l’antica via “Faentina” che collega Firenze - Faenza - Ravenna, si prepara a calarsi nell’atmosfera retrò di Brisighella Romantica. L’ambiente naturale e architettonico di Brisighella si addice perfettamente ad accogliere atmosfere romantiche con la creazione di cornici molto suggestive che infonderanno forti emozioni sulle calde note di musiche da sogno. Arrivata alla sua decima edizione, la notte bianca dedicata agli innamorati darà la possibilità di cenare a lume di candela negli anfratti più belli del paese e ammirare quadri animati e concerti nelle piazzette e nelle vie del centro storico. Per info: 0546/81166 – iat. brisighella@racine.ra.it

FESTA ARTUSIANA - CULTURA A TAVOLA DAL 25 GIUGNO AL 3 LUGLIO FORLIMPOPOLI (FC)

Con la Festa Artusiana Forlimpopoli si trasforma nella capitale del “mangiar bene” per rendere omaggio al suo concittadino più illustre: il gastronomo Pellegrino Artusi, padre indiscusso della moderna cucina italiana. Un intreccio irresistibile di suoni, profumi e sapori invade nei nove giorni della Festa il centro storico della cittadina artusiana, teatro di un inedito dialogo tra gastronomia, cultura e intrattenimento. Filo conduttore sono la cucina domestica e le oltre 700 ricette del celebre manuale artusiano “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” che rivivono nei tanti ristoranti e punti di degustazione allestiti lungo le strade, le piazze e i vicoli di Forlimpopoli, rinominati per l’occasione secondo i capitoli del celebre libro. Giunta alla sua XX edizione, la Festa Artusiana intreccia la stuzzicante offerta gastronomica con un ricco programma di spettacoli, concerti, animazioni, mostre ed eventi culturali che stimolano il palato e deliziano l’intelletto. Un percorso che prende vita grazie anche alla collaborazione con Casa Artusi, primo centro di cultura gastronomica in Italia dedicato alla cucina domestica, cuore pulsante della Festa e cornice ideale per incontri, dibattiti, convegni e, come è ormai da tradizione, per l’assegnazione del “Premio Artusi” e dei “Premi Marietta ad Honorem”, riservati a personaggi di chiara fama. Nel 2016, nell’anno della ventesima edizione della grande kermesse forlimpopolese, la festa si congiunge alla celebrazione del centenario della morte di un personaggio importante per la cultura italiana: Olindo Guerrini, poeta e scrittore eclettico, ma anche amico e primo sostenitore del lavoro di Artusi. Per info: www.festartusiana.it

8. Evita il consumo di alimenti con parti carbonizzate/bruciate e limita l’uso di alimenti affumicati. Elimina dai cibi le parti bruciate (anche dalla pizza) 9. Nella scelta di materiale per la casa limita l’uso di PVC morbido contenente DEHP 10. Evita il ristagno della polvere negli ambienti chiusi 11. Assicura il ricambio frequente dell’aria negli ambienti chiusi 12. Effettua una adeguata e periodica pulizia degli ambienti e assicura una corretta manutenzione degli aspirapolveri (pulizia filtri e camera di raccolta, sostituzione sacchi ove presenti) Decalogo per l’infanzia - Limita o evita 1. Evita il ristagno di aria e polvere negli ambienti chiusi dove i bambini piccoli gattonano o giocano in terra 2. Se hai pavimenti in PVC contenenti DEHP su cui giocano bambini, utilizza un tappeto in fibra non trattata 3. Limita l’uso di capi di abbigliamento per l’infanzia con trattamenti opzionali idrorepellenti o antimacchia 4. Evita materassi per lettini con rivestimento o telo im-

permeabile non conforme alle norme vigenti e comunque evita rivestimenti per materassi in PVC morbido contenente DEHP 5. Utilizza fodere in fibre non trattate se hai fasciatoi e/o passeggini rivestiti in PVC morbido contenente DEHP; in generale, evita che i bambini entrino in contatto con la bocca con oggetti in PVC 6. Per scaldare latte, bevande e pappe utilizza contenitori integri e solo secondo le indicazioni del produttore 7. Lascia che i liquidi caldi si raffreddino prima di travasarli in contenitori di plastica non destinati all’uso ad elevate temperature 8. Lava accuratamente biberon e altri contenitori dopo la sterilizzazione; non utilizzare biberon in policarbonato (non più consentiti) 9. Abitua il bambino a consumare alimenti freschi e di stagione; risciacqua frutta e verdura in scatola prima del consumo 10. Evita il consumo di alimenti con parti carbonizzate o bruciate. Ulteriori consigli nella guida “Conosci, riduci, previeni gli interferenti endocrini“.

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12. mondo alimentazione

“NIENTE CARNE, SIAMO ITALIANI”: MAI COSÌ POCA IN TAVOLA DALL’INIZIO DEL SECOLO Gli esperti parlano di “rivoluzione epocale” La carne scende in picchiata nella classifica delle preferenze alimentari degli italiani. A registrare l’importante cambiamento è Coldiretti che nel suo dossier sull’alimento spiega come quasi un italiano su dieci gli abbia detto completamente addio e come nel 2015 gli acquisti delle famiglie siano crollati del 9% per la carne fresca di maiale, del 6% per quella bovina e dell’1% per quella di pollo come pure per i salumi, scendendo ai minimi dall’inizio del secolo. Ma il trend sarebbe in caduta libera da almeno un decennio, secondo i dati Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) che parla di “crisi strutturale”. Sempre più italiani, infatti, associano il suo consumo a un impatto negativo

sulla salute e sull’ambiente. Il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano mentre la percentuale di vegani ha raggiunto l’1% nel 2015 per un totale dell’8% di persone che non mangia carne, una percentuale in sostanziale aumento rispetto all’anno precedente (erano complessivamente il 5,9%), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eurispes. Proprio nel 2015 - precisa la Coldiretti - la carne perde per la prima volta il primato ed è diventata la seconda voce del budget alimentare delle famiglie italiane dopo l’ortofrutta, con una spesa scesa a 97 euro al mese e una incidenza del 22% sul totale, che rappresenta una rivoluzione epocale per le tavole nazionali. Il risultato di un

trend negativo in atto da anni è che non si è mai mangiata così poca carne in Italia dall’inizio del secolo con il consumo apparente degli statunitensi che - sottolinea la Coldiretti - è superiore a quello nazionale del 60%, quello degli australiani del 54%, quello degli spagnoli del 29% e quello dei francesi e dei tedeschi del 12% solo per fare alcuni esempi. Le quantità di carne portate realmente in tavola dagli italiani sono scese - precisa la Coldiretti - in media a 85 grammi al giorno, quantità addirittura al di sotto del limite dei 100 grammi al giorno fissato dagli Istituti di ricerca. Secondo l’ultimo report Ismea a compensare questo “vuoto di proteine” ci ha pensato il pesce: per

comprarlo abbiamo speso il 4,9% in più, nel 2015, rispetto ai primi nove mesi del 2014. “Serve educazione e buon senso e soprattutto rispetto per tutti i diversi stili alimentari ai quali l’agricoltura italiana può offrire grandi opportunità di scelta grazie ai primati conquistati nella qualità e nella biodiversità”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel ricordare che “proprio il rispetto dei principi della dieta mediterranea ha garantito fino ad ora all’Italia una speranza di vita da record a livello mondiale di 80,1 anni per gli uomini e di 84,7 anni per le donne”.


mondo gusto .13

LA RICETTA INGREDIENTI per 4 persone:

CRUMBLE DI VERDURE

Per le verdure: 10/12 pomodori ciliegini una melanzana un peperone una cipolla tre zucchine basilico, origano olio d’oliva, sale Per il crumble: 80 grammi di farina 40 grammi di parmigiano 40 grammi di pecorino 50 grammi di burro

PREPARAZIONE In una padella ampia fate rosolare la cipolla tagliata a fette sottili facendo attenzione a non farla imbiondire. Aggiungete le verdure a dadini, il basilico e l’origano, salate e fate insaporire per circa cinque minuti. Mettete da parte e fate raffreddare. Su una spianatoia mescolate la farina e il formaggio. Dopo aver fatto intiepidire il burro a temperatura ambiente tagliatelo a piccoli pezzetti e amalgamatelo al composto sbriciolandolo con la punta delle dita. Imburrate una teglia da forno, versatevi le verdure distribuendole bene con l’aiuto di un cucchiaio. Coprite il tutto con il composto del crumble e fate cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti. Azionate il grill e proseguite la cottura per altri cinque minuti. Servite caldo.


14. mondo salute

CAPELLI SANI E LUMINOSI CON LE “BONTÀ BIANCHE” Latte, burro e yogurt forniscono gli amminoacidi e le vitamine “della bellezza” “I capelli sono la cornice del volto”, come ci ricorda un vecchio adagio, e in quanto tale possono valorizzare o meno i nostri lineamenti a seconda che siano sani e curati oppure no. Una bella chioma non è solo “fortuna genetica”, ma spesso è frutto di attenzioni e soprattutto di una buona alimentazione. Tra le nuove ossessioni degli uomini italiani c’è sicuramente la barba: “sdoganata“ dagli hipster, di cui è parte fondamentale del look, viene ormai sfoggiata da ragazzi e uomini di ogni età. Ma per avere barba e capelli “comme il faut“ non bastano i cosmetici, afferma Assolatte: occorre anche sostenerli con un’alimentazione appropriata che fornisca tutti i nutrienti necessari. L’alimentazione “beard and hair friendly“ dev‘essere bi-

lanciata e varia, deve apportare il giusto quantitativo di amminoacidi, che nutrono i bulbi piliferi, e ottime quantità di alcune vitamine (come la A, la E, la B5, la B9 e la B12), che aiutano a sintetizzare le proteine presenti nei cibi, rendendole disponibili per “costruire“ nuove cellule di pelle e capelli. Tutte queste sostanze, ricorda Assolatte, sono ben presenti nei prodotti lattiero-caseari: inserire regolarmente latte, yogurt, burro e formaggi nella propria alimentazione è il modo più semplice e gustoso per prendersi cura dall’interno della propria bellezza; rivolgendosi a prodotti senza lattosio, naturalmente, in caso di intolleranza a questo zucchero. Latte per gli amminoacidi: i “mattoni” delle proteine sono importanti per la formazio-

ne della cheratina e per “nutrire” i bulbi piliferi. E siccome il nostro organismo non è in grado di produrre gli amminoacidi essenziali, occorre introdurli con il cibo. Il latte è un’ottima fonte di proteine perché contiene tutti gli amminoacidi essenziali. Una barba e dei capelli fragili e deboli possono essere indice di una carenza di cisteina e metionina, due amminoacidi ben presenti nel latte. Burro per la vitamina A e la vitamina E. La vitamina A mantiene e ripara il tessuto cutaneo: una condizione indispensabile per far crescere i capelli più sani e forti. Quella fornita dal burro, poi, è ancora più efficace perché è altamente assimilabile e perché la sinergia con lo zincone potenzia gli effetti rinforzanti sulla pelle e sulle mucose. Il burro è anche una buo-

na fonte di vitamina E che favorisce la produzione del sebo, necessario per nutrire e idratare i fusti. Formaggi per le vitamine del gruppo B. I formaggi sono una fonte naturale di alcune vitamine del gruppo B (come la B2 e la B12), che regolano il metabolismo dei follicoli piliferi, stimolandone la crescita e l’attività. Inoltre molti formaggi prodotti con latte di capra, con l’affinamento, sviluppano anche la vitamina B9 (o acido folico), che, stimolando la sintesi proteica, rende i capelli più forti e robusti. Yogurt per l’acido pantotenico: basta uno yogurt al giorno, infine, per assicurarsi una buona dose di acido pantotenico (o vitamina B5), che rinforza i bulbi piliferi e aiuta la crescita di barba e capelli.


mondo viaggi slow .15

MAGICHE GEOMETRIE NELLA VILLA ROMANA DI RUSSI Celebri i suoi splendidi pavimenti in mosaico seguente ampliamento del centro urbano di Ravenna, che richiese un consistente e continuo approvvigionamento dalle campagne limitrofe, la Villa di Russi si ampliò notevolmente nelle sue strutture. L’attuale sito corrisponde alla seconda fase dell’edificio, risalente alla prima epoca imperiale (I sec., II sec. d.C.), sorto su una precedente costruzione di epoca repubblicana. Il complesso si presenta come un grande rettangolo orientato sull’asse nord-sud, circondato completamente da un porticato sorretto da colonne in mattoni. Nel rettangolo si possono individuare due peristili (cortili porticati): uno piccolo residenziale e una grande corte rustica. Il quartiere del Dominus è situato a Nord: sicuramente consisteva in un edificio a due piani, adorno di eleganti pitture parietali e con pa-

vimenti in mosaico bianco e nero a motivi geometrici, ottimamente conservati. I motivi pavimentali della Villa di Russi sono entrati di diritto tra le 10 opere selezionate da Ovs, a livello nazionale, per “Arts of Italy”, un nuovo progetto mirato alla realizzazione di una nuova collezione. I mosaici sono stati così stampati su T-shirt limited edition, in vendita dal 19 maggio, il cui testimonial è il compositore Giovanni Allevi. A nord-ovest si può vedere un piccolo quartiere formato da tre stanze, era destinato al Villicus (il fattore) o al Procurator (amministratore) che fungeva da intermediario fra la residenza del Dominus e le abitazioni dei servi. Il resto della pars rustica, aperto sulla grande corte porticata, era costituito da impianti produttivi e di conservazione dei prodotti agri-

coli e da strutture per l’irrigazione (cisterne e pozzetti). Scavi recenti a est hanno messo in luce un frutteto cintato da un portico che forma il lato di un nuovo quartiere abitativo con stanze riscaldate. La struttura della villa ha subito modesti cambiamenti alla fine del III secolo, a cui seguì l’abbandono nel secolo successivo, il materiale di demolizione fu recuperato, e la zona finì col diventare una fornace di calce. La villa, coperta dalle alluvioni e dalle acque nel Medio Evo, scomparve definitivamente. Orario di apertura: da lunedì a sabato dalle 9 a un’ora prima del tramonto; domenica dalle 14 a un’ora prima del tramonto (la biglietteria chiude mezz’ora prima). Per info: tel. 0544 581357

Foto di Stefano Canziani

Circondata da un’oasi ecologica di grande importanza naturalistica, la Villa Romana di Russi è un piccolo gioiello archeologico, a soli 20 Km da Ravenna. La struttura fu edificata al centro di un vasto podere i cui prodotti erano destinati agli uomini della flotta militare romana di stanza a Classe, l’antico porto ravennate. “Fino al I sec. a.C. – spiega il Comune di Russi sul suo sito istituzionale - tali ville rustiche erano modeste case di campagna di dimensioni ridotte. Si producevano cereali, vino e frutta e si allevavano pochi animali da cortile, suini, bovini, ovini e caprini. La produzione bastava alla sopravvivenza della famiglia e le eccedenze confluivano in un modesto commercio locale. In epoca augustea, con la costruzione del porto di Classe e il con-

Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l.



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