Liberarsi dall'eternit

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20003

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Carta di scarti

a pag. 3

Verde come il mare a pag. 5 Comuni ‘ricicloni’

a pag. 7

Sapore di tendenza a pag. 9

Ecosuper...mercato a pag. 11

Instancabili anguille

Abiti compostabili

Natura in valle

a pag. 12 a pag. 15

a pag. 17

Differenziata mobile

a pag. 23

Liberarsi dall’Eternit

redazione.biosfera@edititalia.it

Sostituire tetti in eternit con impianti fotovoltaici. E’ l’obiettivo della campagna “Eternit Free” di Legambiente, presentata lo scorso 22 febbraio, alla quale ha aderito, prima in Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia.

Un passo importante nella lotta all’amianto nella nostra regione, dove l’eternit risulta presente in oltre 1000 edifici pubblici e in 158 località

tra siti e aree industriali, stando ai dati del censimento regionale dell’amianto riportati anche dal dossier ‘Liberi dall’amianto’ di Legambiente.

Un’occasione, quella offerta dalla campagna dell’associazione ambientalista, per liberare i territori delle nostre province da una sostanza estremamente nociva per la salute

umane e, nello stesso tempo, aumentare l’utilizzo delle energie rinnovabili.

“La lotta ai cambiamenti climatici con un maggiore utilizzo delle rinnovabili e l’eliminazione dell’amianto dai nostri tetti sono entrambe sfide cruciali per i prossimi anni – ha detto Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia Romagna – ed en-

trambe si combattono in buona parte con scelte e comportamenti consapevoli dei cittadini e lo sforzo degli enti locali”. Una dichiarazione che suona come un’appello. Dopo Reggio Emilia, ci si aspetta l’adesione di numerose altre Province dell’Emilia Romagna. Intanto in Italia a “Eternit Free” hanno aderito 26 Province e 4 Regioni. Comunque un buon inizio.

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Marzo 2012 mensile anno 3 numero 3

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Il tempo delle mele… riciclate Carta e pelle vegetale dai torsoli della frutta Le famiglie italiane si sono già parzialmente abituate ad ospitare sulla propria tavola ibridi agroalimentari come il mapo, l’incrocio tra mandarino e pompelmo, e la percocca, incrocio di pera e albicocca. Da Bolzano arriva l’invito ad allargare la buona accoglienza riservata a questa reintepretazione creativa della frutta, e riservare dello spazio -questa volta non sopra la tovaglia, ma sulla scrivania piuttosto che suoi banchi di scuoladei nuovi fantasiosi prodotti: la cartamela e la pellemela. Sebbene i loro nomi ricordino appunto i fantasiosi mix che sempre più spesso spuntano tra i banchi dell’ortofrutta, il gioco è solo letterale: nessuno ha tentato di innestare geneticamente pelle, carta e golden delicius della Val Venosta. Si tratta

più semplicemente di materiali realizzati grazie agli scarti della lavorazione industriale delle mele.

Artefice di questa invenzione è l’ingegnere altoatesino Alberto Volcan, originario di Bronzolo, impegnato da anni nello studio di metodologie innovative capaci di ridurre la produzione di rifiuti, favorire il loro smaltimento ecosostenibile e limitare di conseguenza l’impatto dell’attività umana sull’ambiente circostante. L’ingegnere, che lavorava inizialmente alla rivitalizzazione del Pet plastico, ha cominciato ad occuparsi specificatamente della possibilità di realizzare carta dalla mele nel 2004.

Dopo una lunga serie di ricerche ed esperimenti è riuscito a brevettare un particolare procedimento di essicazione, che dagli scarti della frutta consente la trasformazione in

La scoperta di un ingegnere

altoatesino

cellulosa. L’impianto progettato prevede che gli scarti vengano inizialmente sottoposti a un processo di disidratazione, cui segue il raffreddamento e la macinazione. Questo trattamento impedisce il decadimento e la fermentazione della sostanza organica, di cui lascia intatto il contenuto di zuccheri e cellulosa. Si ottiene così una specie di farina bianca, adatta ad essere impiegata nella realizzazione di qualsiasi prodotto cartaceo. I quaderni realizzati attraverso questo procedimento non solo hanno risparmiato la vita a molti alberi, ma hanno anche abbattuto i costi dello smaltimento del rifiuto. Gli scarti di mela, di cui fanno parte tutti i residui della produzione industriale di succhi di frutta, appartengono infatti alla categoria dei rifiuti speciali, estremamente complessa e dispendiosa da gestire. Non è quindi casuale il fatto che i primi ad impegnarsi nel fantasioso progetto di riciclo -cui sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti a livello internazionale - siano stati gli altoatesini, e che il lavoro dell’ingegnere Volcan sia stato attivamente supportato dalla Provincia di Bolzano, oltre che dalla Merloni Progetti. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder è stato tra i primi a utilizzare questa invenzione per la propria carta intestata, e a sottoline-

are l’importanza di simili iniziative ingegneristiche, fondamentali tanto per l’ambiente che per l’economia.

I risultati raggiunti sono stati a tal punto soddisfacenti da motivare altre ricerche che andassero nella stessa direzione, e si è più recentemente arrivati anche alla produzione della pellemela, una soluzione di origine vegetale capace di assolvere in tutto e per tutto agli impieghi della pelle tradizionale: scarpe, cinture, poltrone.

Dall’abbigliamento all’arredamento: questo materiale, derivato dai torsoli, è estremamente flessibile e vegan-frinedly. Esso infatti non solo promuove - come la cartamela- l’ecosostenibilità ambientale, ma si fa anche portavoce di una grande sensibilità nei confronti della vita animale.

Queste due esperienze devono essere intese, nelle speranze del loro inventore, come punti di partenza propedeutici a un recupero più diffuso dello scarto. Volcan infatti continua a lavorare per trovare nuovi settori di applicazione: la pelle mela potrebbe infatti espandere il proprio ambito di afferenza a quello delle costruzioni ecologiche, per realizzare chiodi vegetali contro i campi magnetici o addirittura delle tegole riscaldanti, sfruttando la grande potenzialità termica di cui già dispone.

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Ecosailing a gonfie vele Un progetto per migliorare la sostenibilità ambientale a bordo Se la vela è implicitamente una disciplina sportiva a basso impatto ambientale, ciò non significa che le sue prestazioni in termini di ecosostenibilità non possano essere migliorate.

A maggior ragione anzi, in virtù della sua spontanea compatibilità con la natura, vale la pena impegnarsi affinché gli appassionati riducano al minimo i comportamenti dannosi. Da questo assunto semplicissimo prende spunto il progetto di ecosailing realizzato dalla scuola Oltremare, coordinato dal giovane istruttore e ingegnere navale Alessandro Suardi. La scuola, che si appoggia a due stazioni marittime

situate a Sottomarina di Chioggia e a Lido degli Estensi, è una delle realtà più significative dell’alto adriatico, per numero di iscritti e quantità di corsi, iniziative ed eventi organizzati.

Da alcuni anni ha abbinato alle proprie attività un percorso volto a rendere più consapevole l’atteggiamento dei velisti nei confronti delle diverse attività che si svolgono in porto e in mare. ‘In Italia sono previsti regolamenti specifici solo per le grandi navi commerciali, ma ridurre l’impatto è possibile anche per le imbarcazioni più piccole’, commenta Suardi, spiegando i tre pilastri su cui si fonda il progetto a cui lavora: informazione, educazione, promozione del turismo sostenibile.

Oltremare cerca di diffondere il più possibile le buone prassi da seguire a bordo, sia inserendo questa tematica nel ciclo delle lezioni, sia tramite affissioni informative predisposte per l’intera

Lezioni

di buone prassi

in mare

flotta e per le basi a terra. Gli accorgimenti utili a migliorare la qualità del rapporto tra uomo e ambiente sono tanti, raccolti in un decalogo che - ad esempio - ricorda i tempi di smaltimento dei rifiuti e la pericolosità degli scarichi oleosi, sconsiglia l’uso di imballaggi usa e getta e non trascura le regole della ‘buona educazione’ in mare. Chiede inoltre agli sportivi di segnalare l’avvistamento di grandi animali marini, come pure di eventuali abusi compiuti da altre imbarcazioni, fornendo gli opportuni recapiti, e di scoraggiare direttamente o indirettamente i pescatori alla cattura di pesci di taglia troppo piccola.

Gli stessi principi vengono proposti durante una serie di incontri organizzati nelle scuole, e che confluiscono in primavera nella “Rrregata’, un evento di aggregazione e promozione dell’ecosostenibilità organizzato presso il parco urbano di Ferrara.

Qui i ragazzi che hanno partecipato agli incontri sono invitati, assieme ai loro genitori, a costruire con materiali di scarto delle piccole imbarcazioni capaci di galleggiare, a provare la loro autonomia nelle acque del lago

e a partecipare con esse ad una sfida di velocità. Un festa i cui contenuti, come il suo nome, sono caratterizzati dalle tre erre: riduci, ricicla, riusa. La prima edizione della “Rrregata’ si è svolta nel 2010 ed ha coinvolto una quindicina di classi appartenenti ai vari istituti del territorio ferrarese, coinvolgendo bambini e giovani dalle elementari alle superiori. A maggio 2012 dovrebbe tenersi la seconda edizione, nella cui definizione sono attualmente impegnati gli organizzatori.

La campagna per lo slowsailing è invece finalizzata a favorire -tra principianti e appassionati- l’idea che non sia necessario viaggiare oltreoceano per godere il piacere della vela: pianificare un escursione locale, oltre a comportare un minore dispendio energetico in termine di trasporti e organizzazione complessiva della vacanza, può essere un’occasione per scoprire o riscoprire il proprio territorio. ‘Il messaggio che vorremmo trasmettere non è quello della riduzione delle attività - specifica Suardi - ma quello del loro mantenimento in ottica sostenibile. Cerchiamo di offrire un’alternativa”.

riciclo .7

Forlì, un esempio “riciclone” Premiati da Legambiente i Comuni più virtuosi nella gestione dei rifiuti Legambiente ha organizzato per il quarto anno consecutivo le premiazioni regionali di quelli che giocosamente definisce i “Comuni ricicloni”, ovvero delle realtà locali – si va dai piccoli paesi ai capoluoghi di provincia – più impegnate a favore della gestione sostenibile dei rifiuti. Il report considera oltre la metà della popolazione regionale, sono infatti 91 le amministrazioni comunali che aderiscono, divise in tre categorie a seconda del numero di abitanti. Una competizione “pulita” per antonomasia: guadagna il podio chi dimostra di essersi più attivamente e proficuamente impegnato per la salubrità dell’ambiente. Confrontando i dati relativi alla raccolta differenziata e indifferenziata dell’anno precedente, in questo caso il 2010, e valutando le iniziative mirate attuate, l’associazione attribuisce un riconoscimento simbolico – ma di indiscusso prestigio – alle amministrazioni locali che meglio hanno saputo gestire lo smaltimento dei materiali di scarto. In col-

laborazione con la Regione e Arpa, Legambiente utilizza inoltre queste informazioni per capire quali sono i punti di forza del territorio, quante e quali idee si possono sperimentare per migliorare, quali rapporti esistono tra la situazione emiliano romagnola e le altre esperienze italiane, anch’esse coinvolte a livello nazionale grazie allo struttura dell’Ecosportello. La cerimonia di premiazione si accompagna dunque alla presentazione di uno studio puntuale, che non solo giustifica l’attribuzione delle medaglie, ma fornisce anche spunti per proseguire l’impegno verde. Durante l’ultima edizione di questo evento, tenutasi a metà gennaio a Bologna, sono state proposte diverse novità.

Soprattutto importante è stato l’esempio di Forlì, città che ha iniziato un progetto di raccolta domiciliare dei rifiuti molto articolato e attento.

Prendendo esempio da quanto già realizzato dal pioniere Forlinpopoli negli anni scorsi, esso infatti non prevede unicamente la raccolta, ma è articolato per incidere concretamente sulle abitudini dei singoli e delle aziende.

Per le fasce più deboli sono stati predisposti diversi accorgimenti: sistemi specifici dedicati agli ipovedenti e un servizio di supporto per le persone diversamente abili e gli anziani, gestito

in collaborazione con i servizi sociali. È stato invece pensato per le neomamme il protocollo di intensa tra Ausl e Comuni, volto a diffondere nelle famiglie l’utilizzo di pannolini lavabili e compostabili – presentati già nei corsi di preparazione alla nascita, poi presenti negli asili aderenti - oltre a mettere a disposizione diversi punti di raccolta per quelli non riciclabili.

Gli oltre 100mila abitanti di Forlì sono stati coinvolti attivamente nella progettazione di queste iniziative: appoggiandosi alle associazioni ambientaliste locali sono stati organizzati diversi incontri nei quartieri, i quali hanno svolto un importante e capillare ruolo informativo.

L’intero progetto è stato inoltre abbinato ad una campagna per sostenere una legge di iniziativa popolare finalizzata a rendere proporzionale la fiscalità sui rifiuti, basata sul semplicissimo concetto per cui

“chi più inquina più paga”. L’obiettivo di tutte le energie messe in campo è quello di rendere sempre meno frequente il ricorso a inceneritori e discariche, favorendo una cultura del riuso degli scarti.

Durante la cerimonia a Bologna sono state premiati – per la categoria dei Comuni sopra i 25mila abitanti – Fidenza e Carpi per il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti, Cervia per la miglior raccolta carta e organico. Nella categoria dei Comuni tra i 5mila e i 25mila abitanti hanno invece conquistato il podio Monte San Pietro e Torrile per la minor quantità di rifiuti smaltiti, Sala Braganza per la migliore percentuale di differenziata, Cavriago per la raccolta della carta. Tra le realtà più piccole, ovvero quelle sotto i 5mila abitanti, Soragna si è aggiudicata il titolo per la differenziata e specificatamente per l’organico, Sissa e Polesine Parmense per la minore quantità di rifiuti smaltiti, Caorso invece per la raccolta della carta.

Una competizione

‘pulita’

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benessere .9

Sapore 2012, gusto in fiera Riti e tendenze dell’alimentazione al salone di Rimini Un occhio che rappresenta lo sguardo sul futuro, che decodifica nuovi stili, curiosità, desideri e ricordi legati al gusto fuori casa. È questo il nuovo logo di Sapore 2012 Tasting Experience, il salone internazionale dedicato a gusti, riti e tendenze dell’alimentazione extradomestica che si terrà a Rimini Fiera dal 25 al 28 gennaio. Dopo il successo della scorsa edizione, che ha contato 79.823 visitatori professionali (+5% rispetto al 2010 e +16% della partecipazione estera), 731 giornalisti accreditati e 865 aziende, la quattro giorni propone quest’anno grandi novità all´insegna dell´innovazione, per valorizzare e promuovere il business delle imprese attive nel mondo del food&beverage.

Il panorama europeo del settore, fotografato dal Centro studi Fipe, attesta un giro da 468 miliardi di euro per i consumi fuori casa, che nell’ultimo decennio hanno registrato un incremento di 21 miliardi: nel nostro Paese, la crescita della domanda alimentare è da attribuirsi soprattutto al consumo fuori casa. Pertanto obiettivo dell’evento, come spiega Patrizia Cecchi, direttore business unit di Rimini Fiera, sarà “garantire alle imprese il massimo della visibilità commerciale presso gli operatori e i buyers esteri”. Già nel 2011 il salone è stato cornice di migliaia - circa tremila - business meeting internazionali, con imprese provenienti da 42 Paesi diversi.

Quest’anno l’internazionalizzazione degli eventi sarà uno dei punti cardine del programma. Il lay out espositivo di Sapore 2012 ve-

drà sezioni dedicate alle birre speciali artigianali italiane ed estere e al beverage per il canale Horeca, al catering, alla filiera ittica, ai surgelati, alla pasta, alle specialità regionali, alla pizza, all’olio e al vino.

Numerose le novità in vista. Fra gli appuntamenti più importanti, da segnalare il ritorno del Gdo Buyers Day, che esplora la progressiva integrazione fra alimentazione extradomestica e strategie della Grande Distribuzione Organizzata, ovvero come la tutela del gusto si coniughi con il profitto e con il prezzo voluto dal consumatore.

Intitolato ‘All They Can Eat: il tanto per poco come risposta alla crisi di ristorazione e retailer?’, il seminario, che si terrà lunedì 27, vedrà anche la presentazione di una ricerca condotta sul campo. Fin da subito grande interesse ha mosso l’annuncio del debutto di Sapore Grand Prix - International Chef Contest, il concorso internazionale di cucina calda e fredda con prevalenza di prodotti industriali, prodotti di quarta e quinta gamma, surgelati e non, che si terrà lunedì 27 e martedì 28. Per l’occasione Ristorazione Italia proporrà dimostrazioni fatte di un mix vincente di sapori e professionalità, realizzate in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici regionali utilizzati nel mondo della ristorazione.

La macchina di Sapore vedrà inoltre l’evoluzione dell’area Cooking Pasta, la più grande esposizione e degustazione italiana dedicata al settore pastario, che occuperà un intero padiglione fieristico e sarà animato da pastai italiani e da aziende di prodotti correlati. Veri e propri incontri d’affari si svolgeranno in un innovativo salotto di degustazione:

gli imprenditori nostrani proporranno le proprie produzioni di alta qualità a grossisti e a importatori alimentari italiani e esteri, ma anche a società di catering, ristoratori, albergatori e chef. Sono attesi buyers da Russia, Ucraina ed ex Repubbliche sovietiche, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Benelux, Egitto, Emirati Arabi, Turchia, Sud Est asiatico ed Estremo Oriente.

Esposizioni ed eventi contribuiranno a valorizzare le peculiarità e l’alta qualità del prodotto delle aziende italiane. Tra questi, una tavola rotonda sul tema Pasta e Ristorazione, a cura di Pastaria, partner scientifico della manifestazione, prevista per lunedì 27.

Da non dimenticare il concorso La pasta protagonista dall’antipasto al dolce, il campionato italiano pasta fresca e secca per la ristorazione riservato agli Chef, a cura della European Chefs Academy e di Raimondo Mendolia Technology Chef Mastro Pastai. Anche la pizza sarà protagonista a Sapore 2012, nell’ambito di due competizioni: il concorso mondiale della nazionale pizzaioli, giunto quest’anno alla sua 13esima edizione, e il Trofeo ‘La Pizza in Rosa’, la prima sfida pensata esclusivamente per pizzaiole, organizzata in collaborazione con la rivista “Ristorazione Italiana Magazine”, con finale prevista per martedì 28 febbraio.

Sapore 2012 si svolgerà con il patrocinio del Ministero delle Risorse Agricole Alimentari e Forestali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini e Unionalimentari. Per essere sempre aggiornati, Sapore sarà raggiungibile anche attraverso social network - Facebook e Twitter -, con il progetto ìPionieri del gusto’, e su www.saporerimini.it

Riflettori sulla birra Sapore 2012, ormani consolidato punto di riferimento per gli operatori interessati all’universo della birra e delle bevande in genere, raddoppia i propri spazi dedicati al Beverage. Riflettori puntati sulle specialità birrarie italiane ed estere e sui prodotti artigianali: a Sapore saranno proposte in anteprima tutte le novità che caratterizzeranno il 2012. I dati dimostrano infatti che il consumo di birra pro capite è rimasto invariato negli ultimi anni, mentre si è modificato è il comportamento di chi beve la birra: il pubblico ricerca maggiormente specialità, prodotti di nicchia, birre dalle caratteristiche particolari. Pertanto all’interno di Selezione Birra & Beverage, sarà dato ampio spazio al confronto tra aziende e grossisti, e non mancheranno i convegni e gli approfondimenti.

Da non dimenticare il concorso di Birra dell’Anno 2012, organizzato da Unionbirrai.

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energie rinnovabili .11

Supermercati ‘energy saving’ Quando il contenimento dei costi si traduce in un vantaggio per l’ambiente Anche la grande distribuzione organizzata intende contribuire alla riduzione dei consumi energetici. È ciò che emerge dall’indagine condotta dalla Regione Emilia-Romagna tra le principali aziende della gdo presenti sul territorio, pubblicata sul portale istituzionale lo scorso 19 gennaio.

Da un monitoraggio degli interventi attuati da alcune delle principali catene di supermercati presenti sul territorio regionale - Coop Adriatica, Conad e Esselunga – si rileva come la sensibilità alle tematiche ambientali non si limiti infatti solo alla vendita di varie tipologie di prodotti bio: si attestano importanti investimenti volti al risparmio energetico, a testimonianza di una crescente attenzione all’efficienza energetica. Contenere i costi in questo settore si traduce in un evidente vantaggio per l’ambiente, in termini di una forte diminuzione delle emissioni di anidride carbonica e non solo.

Uno dei primi risultati che balza all’occhio riguarda un intervento che produce grandi risultati, attuato da alcuni anni da tutte le catene prese in esame. Si punta dritto al consumo do-

vuto alla cosidetta “linea del freddo”, ovvero alla refrigerazione, sia per i prodotti freschi sia surgelati, che si stima circa la metà dell’energia complessiva di un supermercato. Proprio in tale ambito si è realizzata la chiusura, con sportelli a scorrimento, sui banchi dei surgelati. Di recente, inoltre, sono state installate centrali frigorifere con rendimenti più alti e minori dispersioni energetiche e, peraltro, tali impianti utilizzano gas refrigeranti meno impattanti per l’ambiente. Da segnalare, un dato che riguarda anche l’illuminazione dei punti vendita. Il recente ‘ritocco’ è all’insegna di lampade a led o a basso consumo.

Ma tra tali imprese c’è anche chi ha investito nell’autoproduzione di energia, puntando all’installazione di pannelli fotovoltaici per generare in proprio parte dell’energia necessaria, e non mancano esempi di gestione sostenibile dei trasporti. Tuttavia, ancor più incisiva risulta la scelta di aprire nuovi punti vendita del tutto ecosostenibili, a partire dalla fase di progettazione fino alle fasi di gestione e fruizione da parte dei clienti. Uno tra i primi ecosupermercati emilia-

noromagnoli è targato NordiConad: inaugurato nel 2009 a Modena, è stato progettato sulla base di criteri di elevata sostenibilità e di contenimento dei consumi energetici. Da un attento monitoraggio, emerge come ogni anno produca energia per circa 9.504 kwh con minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera pari a 6,4 tonnellate all’anno, evitando di pari passo l’uso di 2,19 tonnellate di petrolio equivalenti.

L’inaugurazione più recente, si trova invece nel ravennate. A fine settembre 2011, Coop Adriatica ha infatti tagliato il nastro a Conselice, dove si trova un nuovo modello di supermercato ecologico firmato Coop, sulla scorta dell’esperienza realizzata da Coop Adriatica in altri punti vendita fuori regione. Questo, alimentato esclusivamente da energie rinnovabili, ha richiesto un investimento da 2,6 milioni di euro, ma garantisce un risparmio del 40% di energia rispetto agli standard attuali. Vanta una definizione del progetto condivisa con tutti i principali portatori di interesse della cooperativa ed è stato inoltre un’occasione di riqualifi-

cazione urbana. Ha di fatto sostituito edifici dismessi, risultando al contempo un prototipo di negozio all’avanguardia, per la quantità e la qualità di soluzioni presenti in tutto il suo ciclo di vita, a partire dalla scelta di materiali, anche provenienti dai detriti degli edifici preesistenti. Anche i supermercati Esselunga, dieci sul territorio regionale, sono progettati e costruiti mostrando un costante impegno verso la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti. Nei punti vendita più recenti sono impiegati pannelli solari e fotovoltaici, mentre le centrali frigorifere a anidride carbonica permettono un notevole risparmio energetico e un basso impatto ambientale. L’illuminazione è ad alta efficienza: assicura rendimenti energetici molto alti e un innovativo sistema automatico regola l’accensione e l’intensità luminosa. Anche i trasporti sono eco: i camion utilizzati, 146 mezzi Euro 5, viaggiano sempre a carico completo con una media di 329 viaggi al giorno e 13.665.000 km all’anno.

Il circolo innescato da questa nuova ‘ecosensibilità’ è senza dubbio virtuoso e destinato a proseguire dentro i confini regionali: come ha messo in guardia Legambiente Emilia-Romagna, a commento di una ricerca svolta nell’ambito del commercio in genere lo scorso anno, c’è infatti ancora tanto da fare.

il viaggio 12.

Sulla rotta...

I misteri di un animale affascinante svelati da Gilberto Grandi Nella propria vita percorre almeno diecimila chilometri, attraversando due volte l’oceano Atlantico: prima dal Mar dei Sargassi all’Europa e poi viceversa. È l’anguilla, animale tipico delle nostre acque. Ce ne parla Gilberto Grandi, professore associato di Zoologia all’Università di Ferrara.

Forse la percepiamo come un animale “nostro”, tipico del comacchiese. È così?

No, perché Anguilla anguilla, o Anguilla europea, è presente lungo le coste atlantiche dalla Scandinavia al Marocco e in quelle del Mediterraneo fino al Mar Nero. In Italia è comune ovunque.

Qual è il suo habitat?

Vive in una straordinaria varietà di ambienti: dalle acque oceaniche a quelle marine costiere, dai laghi costieri agli estuari, dai laghi interni ai corsi d’acqua, fino ad oltre 1.000 metri. S’insinua nelle acque sotterranee, raggiunge caverne e pozzi, è stata rinvenuta in acque termali ed ha perfino la capacità di resistere all’asciutto, dove copre lunghi tragitti strisciando come un serpente.

La sua riproduzione e migrazione hanno affascinato gli studiosi fin dall’antichità. A quando risalgono le scoperte?

Nel 1896 Giovanni Battista Grassi e Salvatore Calandruccio riconobbero la forma larvale dell’anguilla nel pesciolino trasparente, a forma di foglia di salice, descritto quarant’anni prima da Johann Jacob Knaup, che l’aveva chiamato ‘leptocefalo’, testa sottile. Ne fecero cresce-

Nella propria vita

percorre 10mila km

re uno in una tinozza e dopo qualche tempo si trasformò in una piccola anguilla. Fu così dimostrato che si riproduce in mare e che durante la crescita subisce una metamorfosi.

E poi?

Tra il 1904 e il 1922 Johannes Schmidt, seguendo la distribuzione degli stadi larvali, trovò che vi erano esemplari sempre più piccoli man mano che si procedeva verso l’Atlantico occidentale. Dopo aver catturato migliaia di leptocefali, di cui annotava luogo di cattura e stadio di sviluppo, Schimdt fu in grado di ricostruire le rotte migratorie e l’area riproduttiva. È a sud delle Isole Bermude, in corrispondenza del Mar dei Sargassi e a 5-7.000 chilometri dalle regioni europee nelle quali si accresce.

Cosa c’entrano le Bermude con l’Anguilla europea?

Completato lo sviluppo della gonade e l’accrescimento (fra i 4 anni e mezzo e i 16 le femmine e fra i 3 e mezzo e gli 11 i maschi), le anguille abban-

donano le acque dolci per dirigersi verso il mare. Ne cercano uno in particolare, i Sargassi appunto, e dunque continuano il viaggio, uscendo dalle acque costiere europee e seguendo la corrente delle Canarie e quella Nordequatoriale. In primavera, dopo circa sei mesi, arrivano a destinazione.

Come fanno a seguire la rotta?

Gli unici dati che per ora abbiamo indicano che i meccanismi di orientamento potrebbero essere basati sull’olfatto e la sensibilità nei confronti del campo magnetico terrestre.

Una volta arrivate cosa fanno?

Ogni femmina può deporre fino a cinque milioni di uova, dal diametro compreso tra un millimetro e mezzo e tre millimetri. Da queste si schiudono piccole larve nastriformi, i leptocefali, lunghe 5-6 millimetri, con una bocca larga provvista di grandi denti; dopo circa due mesi, queste larve assumono la tipica forma fogliacea. Nulla si sa invece dei genitori, che probabilmente muoiono

il viaggio

APPUNTAMENTI

dell’anguilla per la fatica e i disagi del viaggio e la mancanza di forze dovuta al prolungato digiuno durante la migrazione.

Cosa fanno allora i nuovi nati?

Rimangono nella zona riproduttiva per circa un anno, poi, nel secondo anno di vita, raggiunta la lunghezza di 40-60 millimetri, iniziano a dirigersi verso oriente, seguendo la corrente del Golfo e quella Nord Atlantica.

Fanno a ritroso il viaggio dei genitori insomma?

Sì: prima trasportati passivamente, poi nuotando attivamente, attraversano l’Atlantico, impiegando tre anni. All’inizio dell’inverno raggiungono le coste africane ed europee meridionali, in primavera o ad inizio estate quelle del nord Europa. Attraverso lo stretto di Gibilterra, alcune entrano nel Mediterraneo.

Durante il viaggio la metamorfosi continua?

Sì: ai margini della piattaforma continentale, il corpo dei leptocefali, arrivato a 85-95 millimetri di

lunghezza, si riduce in altezza e si accorcia, per poi apparire trasparente e depigmentato, ma già simile all’adulto. È la fasce ‘cieca’. Le cieche si ammassano alle foci dei corsi d’acqua e delle lagune ed iniziano una migrazione nelle acque interne.

Durante la risalita, subiscono altri cambiamenti, sviluppando una pigmentazione giallo-bruna o olivastra. È la ‘fase gialla’, dai 3 ai 12 anni per i maschi e dai 4 ai 16 per le femmine, che termina con lo sviluppo completo della gonade. Allora, gli occhi s’ingrandiscono e si fanno sporgenti, il muso più stretto e acuto, le narici appaiono dilatate, le dimensioni del tratto digerente iniziano a ridursi, il dorso diventa nero, i fianchi e il ventre bianchi argentei: si parla di ‘anguilla argentina’. È a questo punto che intraprende il ritorno verso il mare, e la migrazione verso i Sargassi lungo la traiettoria opposta a quella seguita all’inizio della vita.

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Bologna, incontri di Legambiente sul tema dell’acqua 7 marzo 2012

Porta Galliera, piazza XX settembre - Bologna I circoli Legambiente Setta Samoggia Reno, Medicina e Legambiente Turismo organizzano una serie di attività (conferenze, incontri pubblici, mostre, visite guidate e altro ancora) sui temi legati all’acqua: fonte vitale per le attività umane, vie di comunicazione, paesaggi ricchi di storia e natura.

La prima azione, che partirà il 7 marzo a Porta Galliera a Bologna è un corso di formazione storico/naturalistica, una serie di lezioni (gratuite) per conoscere il territorio della Provincia di Bologna e i suoi vari aspetti: i paesaggi montani, la storia delle città, la flora, la fauna, le vie di comunicazione, i manufatti idraulici (acquedotti, chiuse, mulini e canali).

Agli incontri pubblici, seguiranno poi le uscite sul campo da aprile in poi su tutto il territorio della Provincia di Bologna, dalla Chiusa di Casalecchio (e al Parco Talon) al Canale Navile, fino ai territori della Bonifica.

Per iscriversi al corso è sufficiente contattare il Circolo Legambiente Setta Samoggia Reno: Via Agucchi n. 84 / 10°A - 40133 - Bologna - telefono 051-4141070 fax 051-311712, 348-5618663 (Claudio Corticelli), email claudio.corticelli@tin.it Per informazioni sull’insieme delle attività previste dal progetto: portagalliera@legambienteonline.it- w ​ ww.legambienteonline.it

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Nuovo, usato e buttato Linee di abbigliamento monouso e totalmente riciclabile “Questa maglia ormai è da buttare”, chi non ha mai pensato una frase del genere all’ennesimo cambio degli armadi? Beh i tempi cambiano e se una volta tra una cernita e l’altro passavano almeno 4 mesi adesso basterà arrivare a fine giornata e invece che nei cassetti gli indumenti usati andranno direttamente nel cestino dei rifuti o meglio nel bidone del compost.

Così anche abiti e scarpe diventano usa e getta, l’ultimo passo verso un mondo totalmente riciclabile e sostenibile, vere e proprie linee di abbigliamento monouso compostabili che grazie al materiale di fabbricazione, una miscela di fibre ricavate da fonti rinnovabili come ad esempio la cellulosa, la barbabietola, l’amido di mais e la canna da zucchero, rende il tessuto, una volta smaltito nel terreno, decomponibile in acqua e anidride carbonica fondamentali per la fotosintesi evitando così l’accumulo di rifiuti e preservando l’equilibrio ecologico del pianeta.

Un vantaggio non da poco ma sicuramente non l’unico poiché l’utilizzo di fibre sostenibile e biodegradabili ha sì un impatto positivo per l’ambiente ma anche sul portafogli. Secondo la W&T, azienda di Treviso tra le prime a lanciare una linea di abbigliamento compostabile, l’alta meccanizzazione in

grado di produrre fino a 100 pezzi al minuto tramite la produzione in loco azzererebbe lo sfruttamento di manodopera estera eliminando dunque trasporti internazionali abbattendo così i consumi ed i livelli di inquinamento, una diminuzione dei costi rispetto alla filiera del cotone di circa il 70%, tanto che una semplice t-shirt arriverebbe sul mercato a soli 2 euro. Utilità e praticita insomma che potrebbero fare la felicità del consumatore maschio dato che gli indumenti non necessitano di essere né stirati né lavati e ancora di più della consumatrice che con pochi euro si potrà permettere di avere un guardaroba nuovo al giorno. Certo difficilmente si può pensare che questo materiale possa sostituire del tutto quelo che fino ad oggi ha rappresentato la “tela” su cui i più famosi stilisti e le maggiori case di moda hanno disegnato la loro immagine ma la sfida di unire l’ecosostenibilità alla creatività è facile che vada a stuzzicare l’interesse di qualche brand nazionale e non, ed un primo esempio arriva già dalla Puma, lo storico marchio tedesco dello sportwear, la multinazionale pare infatti intenzionata ad iniziare un percorso “green” per i suoi prodotti, puntanto sia sul riciclabile, quindi materiali che possano essere rigenerati una volta arrivati alla loro eliminazione, ma anche sul compostabile.

Ma saremo pronti a buttare le nostre sarpette da corsa dopo una sola giornata di allenamento? Per-

Questione di etichetta

chè alla fine è queso il vero dilemma, nulla si toglie a ciò che di positivo possono avere il risparmio energetico, economico ed il ritorno eco-friendly di iniziative come queste ma il concetto Anche il vestire bio ha le sue di usa e getta è sempre rimasto ostico regole e le etichette dei capi sin dall’arrivo delle prime posate di possono aiutarci a capire se plastica - allora ancora meno gradite veramente le nostre buone per l’inesistenza della raccolta differenziata – del resto siamo in quello intenzioni saranno supportate che ormai viene definito un paese per da altrettanti buoni acquisti. Per vecchi e se da un punto di vista ecolo- questo motivo guidaacquisti.net gico l’accumulo può avere conseguenha deciso di pubblicare on line ze deleterie certo così non è emotivaun elenco dettagliato e diviso per mente parlando. E’ prevedibile infatti categorie che possono aiutare il che alla fin fine il fantasma del conconsumatore a districarsi tra le sumismo, alimentando il nostro senso di colpa, non renderà la vita facile strade dello shopping sostenibile.

Per controllare ad esempio alla diffusione di questi nuovi prodotti quasi come se ad un passo dal cestiche la produzione di un capo no con già la felpa compostabile tra le d’abbigliamento abbia rispettato mani sentissimo la voce della nonna gli standard ambientali, è possibile che da lontano ci suggerisce: “ma sei verificare che sull’etichetta sia sicura che sia proprio da buttare?”, “sì riportata una delle due seguenti nonna è compostabile”. Ma compodiciture: better, nel caso il capo stabile sarà poi veramente meglio di d’abbigliamento non abbia subito riutilizzabile?

alcun tipo di trattamento chimico successivamente alla raccolta della materia prima, oppure best se differentemente le fibre che lo compongono provengono da campi dove è praticata la coltivazione biologica.

Oltre che controllare gli standard ecologici, sarebbe bene inoltre accertare che la produzione rispetti standard eticamente sostenibili, verificando le condizioni di lavoro nel Paese di origine e che nel suddetto Paese sussistano le condizioni necessarie affinché il lavoro non si trasformi in semplice sfruttamento della manodopera debole o minorile.

Perchè se bio deve essere che lo sia seriamente.

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Villaggio natura tra i canneti Alla scoperta dell’oasi di protezione faunistica delle Vallette di Ostellato A metà strada tra Ferrara e il mare si trovano le Vallette di Ostellato, una zona umida di straordinaria importanza naturalistica. Ci si può arrivare uscendo dalla A13 Bologna-Padova a Ferrara Sud, ed imboccando poi il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi fino appunto all’uscita di Ostellato. Si può anche scegliere il treno, utilizzando la linea Ferrara-Codigoro e scendendo alla stazione di Ostellato (orari al sito www.fer-online.it).

Sono circa 300 gli ettari su cui si estende questo territorio, snodato tra due canali che ne costituiscono i confini naturali: una lingua d’acqua e terra che da Ostellato si spinge verso Comacchio e le sue valli. Istituite in ‘Oasi di protezione faunistica’ dalla Provincia di Ferrara, sono gestite da Villaggio Natura srl per lo sviluppo di attività produttive e turistico-ambientali.

Almeno 150 specie di uccelli sono osservabili nelle Valli di Ostellato, in prevalenza uccelli acquatici che vi trovano rifugio in ogni periodo dell’anno.

Qui nidificano lo Svasso maggiore, il Tarabusino, la Garza ciuffetto, e nel

1996 è stato avviato un progetto di reintroduzione della Cicogna bianca, di cui al momento sono presenti circa 30 esemplari.

La flora è rappresentata invece per lo più da canneti e tifati, ma si trovano anche arbusti come il Prugnolo e il Sambuco ed alberi come il Salice bianco, il Pioppo bianco, l’Olmo e la Farnia.

All’interno dell’Oasi è possibile trovare oltre 15 kilometri di percorsi naturalistici tra canneti, boschetti e zone verdi, con osservatori per il birdwatching e la caccia fotografica a forma di capanno, di torretta e di schermature.

Valli di Ostellato, però, non significa solo natura: nel 1998 iniziò la realizzazione del ‘Parco comunale di scultura contemporanea’, continuata per tre anni consecutivi attraverso l’organizzazione di simposi di scultura cui hanno partecipato, ogni anno, sette artisti diversi, provenienti da tutto il territorio nazionale. Il percorso artistico/ambientale con 30 sculture monumentali si trova all’interno dell’Oasi ed è fruibile con lo stesso biglietto. È attivo pure un programma di Educazione Ambientale, consistente in una serie di Itinerari Didattici articolati in unità di studio ad indirizzo botanico, zoologico e storico.

La metodologia adottata persegue l’obiettivo del massimo coinvolgimento degli studenti attraverso il contatto diretto con l’ambiente tramite escur-

sioni guidate, dispense tematiche per ogni unità di studio, tecniche di animazione ambientale, supporti didattici (diapositive, schede di osservazione…) e strumenti tecnici (microscopi, binocoli…).

Le Valli di Ostellato sono un circolo Arci, pertanto per accedervi e praticare le varie attività all’aria aperta (pesca, agricampeggio, nolo bici e car elettrici, passeggiate a cavallo, piscina) è necessario avere la tessera, anche di altre città.

Chi non ne è in possesso può farla lì, presso Villaggio Natura, al costo 3 euro a persona (vale per accedere a tutti i circoli Arci italiani).

Il listino delle attività all’aria aperta varia a seconda di quello che si vuol praticare: per l’ingresso a piedi o con bici di proprietà sono 2 euro a persona (il biglietto è valido tutto il giorno), per l’ingresso con la propria auto sono 3, più 2 per ogni persona a bordo.

È possibile praticare anche la pesca sportiva (12 euro per pescatore, più 2 per ogni accompagnatore che non pesca) e fare un giro in trenino (4 euro a persona per la durata di 40 minuti circa, senza guida, nei giorni festivi o su prenotazione allo 0533 680757).

I gruppi di almeno 15 persone paganti possono svolgere un’escursione naturalistica guidata pagando 6 euro a persona, compreso l’ingresso.

I laboratori didattici per bambini (pure su prenotazione) costano 4 euro, ma alle Vallette, pagando 3 euro a testa, si può andare anche per l’osservatorio astronomico: per i dettagli contattare il Gruppo Astrofili Columbia di Ferrara (www.astrofilicolumbia.it).

Per l’agricampeggio per camper o tende sono 6 euro a notte, più 2 per ogni persona, più altrettanti per l’eventuale attacco luce. Possibile noleggiare anche eco car elettrici da 4 posti a 22 euro l’ora e a 27 per il 6 posti. Noleggiabili pure biciclette a 2.50 l’ora. Le Vallette offrono infine la possibilità di un ingresso in piscina (6 euro l’intero e 3.50 il ridotto dai 3 ai 10 anni) e di passeggiate a cavallo (6 euro per bambini fino a 14 anni, 15 per ogni ora dai 14 in su).

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Annarosa: una storia vera Uno delle migliaia di casi risolti dalla Cesare Ragazzi Laboratories

le davvero a sorpresa. A metà degli anni 90 una ragazzina di 14 anni, io, vive serenamente in famiglia, va bene a scuola, ha molti amici, è allegra e spensierata... insomma, tutto normale. Sogna da grande, di diventare “qualcuno” nel mondo dello spettacoCiao, mi chiamo Annarosa ed ho lo ma il destino le gioca uno scherzo 23 anni. L’esperienza che ho vissuto crudele: le fa cadere i capelli. Non alè stata così importante che ho deciso cuni, ma molti, a ciocche. di raccontarla pubblicamente perché Improvvisamente la storia cambia: sono convinta che possa essere utile a racconta l’incubo della stessa quatqualcun altro. Quello che ho passato tordicenne ma con la calvizie. Così in questi anni assomiglia più ad uno giovane conosce subito la vergogna psico-dramma pieno di colpi di scena, di guardarsi e di farsi vedere dagli ala volte quasi horror... e con un fina- tri, si chiude in se stessa, esce poco.

Passano i mesi e le paure si moltiplicano: paura di uscire, paura di essere “diversa”, paura ad affrontare la scuola, paura di sorridere, di sognare e CNC ® Capelli naturali a Contatto, di amare... Paura anche brevettato dalla Cesare Ragazzi, è l’unico di essere accettata in metodo di infoltimento non invasivo famiglia, di rappresentache garantisce un risultato estetico e re un peso scomodo. La famiglia, al contrario, la funzionale sicuro al 100%. comprende, la aiuta, la CNC ® è un’integrazione parziale o sostiene. totale delle zone calve o diradate. Si Così tenta di reagire e può realizzare in modo graduale per si sottopone ad analisi ottenere l’effetto di una crescita lenta e varie, prova lozioni, trat-

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tamenti con macchinari... ma su di lei niente di tutto questo funziona: i capelli, quei pochi rimasti continuano a cadere. Insomma, per farla breve, torno in soggettiva, perché è sempre di me che stiamo parlando.... ero realmente depressa, intorno a me sentivo crescere un coro di “non c’è niente da fare”, ero costantemente in un brutto stato d’animo... Anche l’analista, per aiutarmi, ha tentato di convincermi che dovevo accettarmi, ma per me era impossibile: non riuscivo a convivere con me stessa non mi riconoscevo più e davanti a me vedevo tutto nero. Mi sentivo vuota e apatica, con i capelli avevo perso ogni desiderio e, dramma nel dramma, avevo sprecato un sacco di tempo e di soldi. Ho passato 8 anni in un tunnel senza uscita lungo una eternità. Poi un giorno ho incontrato la persona giusta al momento giusto: un tricologo della Cesare Ragazzi.

E’ successo per caso e, sinceramente, ero un po’ prevenuta. Io della Cesare Ragazzi ne avevo sentito parlare ma un pò per diffidenza, un pò per sfiducia, dopo tutto quello che avevo passato e anche perché ne avevo sentite dire tante, non ero molto ben disposta. Mi sono affidata ai suoi consigli e ho trovato subito molta

comprensione, chiarezza e sincerità.

Il tricologo dopo una bella chiacchierata e una approfondita analisi della situazione dei miei capelli, ha capito cosa si poteva fare e cosa invece, era inutile sperare. Infatti abbiamo iniziato con dei trattamenti non per fare ricrescere i capelli, come altri mi avevano promesso, ma per rallentarle l’indebolimento. Poi abbiamo deciso insieme che la soluzione che poteva fare al caso mio era un infoltimento di capelli naturali; l’unica soluzione che mi avrebbe permesso di rivedermi come ero, di ritornare a piacere e a piacermi. E’ così è stato.

Ora sono tornata ad essere l’ Annarosa di prima, allegra, piena di voglie ed entusiasmo. Questa esperienza mi ha insegnato soprattutto una cosa: il vero problema con la calvizie, non è tanto il fatto di perdere i capelli. Credetemi, la vera sofferenza è vivere in uno stato d’ansia costante, la visione negativa del mondo causata dal disagio psicologico perciò ci tengo a darvi un consiglio: se il vostro problema è la calvizie affrontatelo, reagite, sforzatevi di avere un atteggiamento attivo e positivo, perché la soluzione di trova.

Con stima. Annarosa. LA SALUTE PRIMA DI TUTTO.

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LIBRO PATCHWORK SENZA AGO tante idee x natale e varie occasioni!

CAMPEROS Fornarina anche questi scambiati qui...in camoscio di colore verde bottiglia, con una stella davanti...molto belli indossati...numero 39.

3 FRANCOBOLLI uccelli da collezione

è in ceramica verde...molto bello, mai usato!!

SERVIZIO GIAPPONESE è nuovo...da esposizione... altro regalo non gradito!!

SALVIETTE Pampers sole luna ne ho due pacchi da 72 nuovi....

PROFUMO Hypnose uomo (in trattativa) è stato solo provato, ma non è il mio genere...

CUSCINO CERVICALE è comodissimo....è in spugna e pula di farro.io l’ho usato come anti soffocamento x i miei bimbi,x farli dormire su un fianco...

CREMA PRORASO è da usare sia come pre barba che dopobarba!solo provata!!

CAPPELLO GUESS NUOVO è stato un regalo...non riesco a paortarlo purtroppo,ma è bellissimo ancora con cartellino MONTATURA occhiali da vista anche questa nuova...presa ma mai usata..purtroppo non mi stanno bene...

MONTATURA di occhiali da vista li avevo presi ma poi mai usati,quindi ancora nuovi con le lenti trasparenti...

POCHETTE Sergio Rossi l’ho usata una volta, ma x me è piccina...pagata uno sproposito!!!

LIBRI! tre gialli bellissimi!!!

STIVALI Sartore stupendi..in pelle nera, pagati un botto!numero 40....

MAGLIA comoda è di colore blu, molto morbida...particolare...ha un difetto xò,ci sono delle macchiolini sotto il braccio che non si notano...ma non so come mandarle via.scambio x poco!

PANTALONI particolari sono molto belli indossati.. fatti tipo gonna ma stretti alla caviglia!vestono una 46/48 in maglina di lana MAGLIA in lana Met è di colore lilla, molto bella indossata,....sportiva, con cappuccio...morbida e caldissima.messa 2volte!!vetse una 44 MAGLIONCINO Ferrè è nero e bianco, morbidissimo!!veste una 46/48...molto caldo.

VESTITO IN LANA carinissimo indossato, veste una 46 VESTITINO di carnevale per bimba. di Barbie Pollicina.

Misura 3-4 anni.

MAGLIA manica lunga morbida e sottile Viscosa probabilmente, Senza cartellino, indossata una sola volta. Taglia M. GIACCA Burberry nuova ancora con il suo cartellino, mai messa... un regalo non ben voluto...veste una 44, alla marinara e cortina in vita BOB MARLEY libro dei testi con traduzione a fronte l’ho scambiato qui, non è nuovo ma è in buone condizioni PORTAFOGLIO colorato equosolidale usato ASTUCCIO da londra red bus in plastica, nuovo!!

CENERENTOLA e gli 007 nani originale!!

www.zerorelativo.it

redazionale .21

La Certificazione Energetica di Qualità Un esempio di applicazione della procedura ClassEnergia nel centro storico di Ferrara Ho sempre creduto che un buon progetto architettonico nascesse dall’interazione di più aspetti, che dovesse essere il prodotto di diverse discipline, che dovesse soddisfare contemporaneamente attese estetiche, funzionali, strutturali ed energetiche. Per riuscire ad avere tutto ciò e’ necessario lo sforzo congiunto di molte figure professionali.

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna, in linea con gli indirizzi comunitari, stanno spingendo fortemente verso una riduzione dei consumi energetici e l’impiego di tecnologie per l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Ne consegue che la nostra normativa di riferimento, ogni qualvolta si progetta una nuova costruzione o si attua una ristrutturazione rilevante, prevede un adeguamento ai fini energetici del sistema edificio – impianto.

Ciò si traduce in una nuova architettura dove le strategie per raggiungere un equilibrio tra la qualità architettonica e gli obblighi di contenimento dei

consumi sono un difficile percorso in il sistema di riferimento per classificare gli edifici secondo la loro “qualità parte ancora da intraprendere.

Oggi più che mai alla luce dei recenti energetica”. Ma è importante che venobblighi normativi ci si trova ‘costretti’ ga eseguita con estrema cura e proa costruire bene, e quello che qualche fessionalità.

Un esempio che vale la pena citare anno fa poteva risultare l’agire virtuoso di qualche imprenditore, non e’ più per l’applicazione della procedura di una scelta. Il tema della ‘sostenibilita’ Certificazione ClassEnergia (www.sain Edilizia, non e’ una moda, e’ la rea- cert.eu) è l’intervento di riqualificaziole esigenza di costruire e ristrutturare ne di un intero comparto urbano nel secondo concetti e procedure appa- centro storico della città di Ferrara, in rentemente nuovi ma che affondano Via Arianuova.

Il tessuto urbano di questa zona le loro radici nella tradizione più di quanto ci si aspetti. Basti pensare adiacente al parcheggio “diamanti”, all’utilizzo della massa muraria (di- è caratterizzato dalla compresenza menticata per molti decenni ) a favore di una maglia edificata consolidata, di una maggior inerzia termica delle di rilevanti tracce storico-testimoniali murature per l’isolamento in regime come l’antico Cimitero Ebraico-Sefardita e di sostituzioni moderne: il risulestivo.

Sicuramente la ricerca su materiali tato è un dialogo proficuo fra strutture sempre più all’avanguardia ed energe- e memorie storiche apparentemente ticamente “performanti”, ha favorito la eterogenee, ma che confluiscono nella realizzazione di edifici nuovi a bassis- creazione di una delle zone più stratesimo consumo, ma quando ci si con- giche del centro storico. fronta con i centri storici, con i fabbriIl progetto di riqualificazione prevecati esistenti e con il delicato tessuto de due distinti interventi: uno (quello urbano delle nostre citta’ storiche, si ormai in fase di ultimazione) di ristrutdeve ogni volta metter in campo uno turazione totale dell’ex autofficina studio ad hoc, una strategia proget- e l’altro di Restauro e Risanamento Conservativo per l’ unità che si attesta tuale fatta di qualita’ e rispetto.

In questo contedirettamente su Via Arianuova sto di nuove moArch.Manuela Menegatti La struttura in dalita’ costruttive fase di ultimaziola Certificazione Coordinatore Sacert ne prevede, un Energetica diventa

Regione Emilia Romagna

edificio con 12 appartamenti, su tre piani fuori terra e uno interrato per i garage, ed è stata concepita per soddisfare i più stringenti requisiti in tema di risparmio energetico e benessere termoacustico.

La procedura di Certificazione Energetica ClassEnergia prevede, costanti sopralluoghi di verifica da parte del Certificatore Energetico e del suo “team”, durante la fase realizzativa, al fine di controllare che tutti i materiali e le tecniche di posa rispettino gli standard previsti dal progetto energetico e che vegano risolti correttamente eventuali “ponti termici” . Vengono inoltre raccolte tutte le certificazioni dei materiali forniti in cantiere (marcature CEE) e viene poi elaborato il modello virtuale dell’edificio . Agendo sul modello si possono anche prefigurare eventuali miglioramenti al livello prestazionale energetico globale. Nel certificato sono riassunte in forma sintetica le caratteristiche dei principali componenti disperdenti dell’edificio, le murature, le finestre, il tetto, gli impianti ecc. e la classe energetica di appartenenza.

Questo modo di operare garantisce che il risultato della certificazione sia un documento di grande valore, capace di diventare il volano di riferimento per esprimere il giusto valore economico, dell’ immobile.

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In primo piano l’immagine di Earvin Johnson jr. noto come Magic Johnson (Lansing, 14 agosto 1959), ex cestista statunitense, considerato uno dei più grandi giocatori della storia di questo sport. Di ruolo playmaker, vinse cinque titoli NBA con i Los Angeles Lakers.

GIACCHINA NERA in lana con bottoni a forma di rosa che mia ha dato la mia nonna... fa parte di una lunga serie di maglie fatte da lei o recuperate in maglieria.... non ha etichetta e quindi non so con certezza la taglia, ma direi che veste una S/M, nel caso vi posso fornire le misure!

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BRACCIALE in pelle nera con borchie “clip clap” Bracciale in pelle nera con borchie applicate.

Prototipo artigianale (ma fatto nel suo laboratorio di pellicceria) fatto da mia suocera e quindi pezzo unico perchè poi non è stato riprodotto.

Modello “clip clap” di quelli che stendendoli si irrigidiscono e si arrotolano al polso quando vengono piegati nuovamente

JEANS LEVIS originali, condizioni perfette taglia XS Come da foto jeans levis originalissimi, condizioni impeccabili. Taglia XS. GIACCHETTINO / coprispalle DENNY ROSE bianco molto caldo e comodo Come da foto giacchettino corto o, se volete, coprispalle marca DENNY ROSE originale, molto caldo e comodo, ha il 30% di lana mohair (il resto è acrilico) Scambio solo se veramente interessata, se sono scarpe è meglio :) TABLET 7” sist. Android Scambio questo tablet (imitazione Apple iPad) causa inutilizzo. Come potete vedere dalla foto il sistema operativo è Android versione 2 punto qualcosa. Oltra a questo segnalo la presenza di wi-fi, mini-jack per cuffie e slot per schede di memoria. C’è anche un adattatore con sopra 2 porte USB e presa per cavo ethernet. L’interfaccia è touch-screen, ma non è capacitivo come quello dell’iPad, è del vecchio tipo a pressione (c’è un pennino). Nella confezione c’è il tablet, il caricatore, il pennino e l’adattatore. Per lo scambio guardate la mia lista oppure proponete.

SciPhone i69 4G Il nome forse non vi dice nulla (del resto neanche a me dice nulla, in realtà l’ho ricevuto in omaggio per un xxxx), ma si tratta di un telefono cellulare quadri-banda esteticamente quasi identico all’iPhone 4 di Apple (è simile anche la scatola!). Scambio perché non lo uso (a me basta che il telefono faccia le chiamate, non sono molto esigente da questo punto di vista). Caratteristiche interessanti sono: - quadribanda; - compatibilità Java; - dual Sim; - doppia fotocamera (anteriore e posteriore); - slot per scheda di memoria; - due batterie. L’interfaccia è touch-screen, ma non è del tipo capacitivo, è del vecchio tipo a pressione (infatti è corredato di un pennino). Nella confezione ci sono 2 batterie, caricatore USB con cavo, auricolari e pennino (non visibile in foto perché alloggiato dentro al telefono). Per lo scambio guardate alla mia lista o proponete.

MONETE VARIE BELGIO foto1 da sinistra 5 marchi 1976 5 franchi 1986 entrambi foto2 5 franchi 1986 50 franchi 1992 le altre da 1 franco 1990 1991 e 1994 (2)

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MONETE SPAGNOLE 25 ptas: 1984 cien ptas: 1984 le 5 da sinistra: 1980 - 1957 - 1983 25 ptas da sinistra: sevilla 1992 canarias 1994 - ceuta 1998 5 ptas 1998 diez ptas 1983 1 peseta a sinistra 1983 1 peseta a destra 1975

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5 MONETE SVIZZERE 1950 1960 2 franchi: 1968 20 centesimi: 1959 10 centesimi: 1958 1/2 franco: 1950 5 centesimi: 1962 ANELLO IN ARGENTO 925 da uomo Ain argento con bandiera, ero sicura fosse inglese o americana invece mi sono resa conto che non ho la più pallida idea di che bandiera sia! Tra l’altro l’anello è piuttosto robusto, forse più da uomo, il diametro è 2,2 cm MONETE - franchi francesi anni 60 70 80 90 foto 1: 10 franchi, a sinistra anno 1989, a destra anno 1979 foto 2: partendo da destra... 5 franchi anno 1971; 2 franchi anno 1998; 1 franco anno 1977; 1/2 franco anno 1986 foto3: partendo da destra... 20 centesimi anno 1976; 10 centesimi anno 1967; 5 centesimi anno 1966 COMPLETO DA GINNASTICA da donna - tuta della Kappa tg M colore viola felpa e pantaloni lunghi da ginnastica da donna marca KAPPA taglia M. MAI USATA condizioni assolutamente perfette.

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GETTONE Telefonico del 1978 Gettone Telefonico del Settembre 1978, come da foto. Ah, che nostalgia quei tempi! :) 2 BUONI SCONTO Mellin per latte in polvere scadenza marzo 2012 2 buoni sconto da 1,50 euro per latte crescita in polvere, confezione da 800 grammi Mellin. Scadenza 1 marzo 2012

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Assolutamente da giocare in compagnia di amici SCACCHIERA DA BERE Divertente gioco tra amici LEADERSHIP del benessere di Marco Ferrini Nuovo La Bhagavad-gita così com’è di Prabhupada nuovo I segreti della città fantasma di Debbie Macomber

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eco lifestyle

BANCARELLE BIO IN REGIONE

La differenziata mette le ruote Si afferma in numerose città l’idea delle isole ecologiche itineranti

In tutta la regione si contano 43 mercati che propongono prodotti bio. Quelli censiti, almeno, perché iniziative di questo tipo si moltiplicano rapidamente e rendono difficile il monitoraggio.

Vediamo dove sono presenti le bancarelle bio in Emilia Romagna che aprono a cadenza settimanale o periodica.

PROVINCIA DI PIACENZA

MERCATO DELL’ARTIGIANATO DEI COLORI E DEI SAPORI, Piazza Duomo Piacenza, venerdì MERCATO DELL’ARTIGIANATO DEI COLORI E DEI SAPORI, Piazza Cavalli Piacenza, lunedì PIAZZA CASALI Piacenza, dal lunedì al sabato CURIOSANDO SOTTO IL CASTELLO CASTELL’ARQUATO, Piazza del Municipio, seconda domenica di ogni mese da marzo a dicembre (ore 9-19) MERCATO MENSILE DEL BIOLOGICO E DELLE COSE USATE – FIDENZA, primo sabato di ogni mese

termini di impatto ed educazione ambientale.

Queste isole infatti permettono di smaltire correttamente rifiuti di ogni genere che spesso ci lasciano nel dubbio, spingendoci a gettarli nell’indifferenziato insieme agli altri rifiuti. Le stazioni non raccolgono quindi solo carta, plastica, vetro e alluminio, ma anche farmaci scaduti, neon, lampadine, pile esauste per alimentare gli elettrodomestici, cartucce e toners delle stampanti, indumenti usati, organico, apparecchiature elettriche RAEE, pneumatici, oli alimentari e lubrificanti, batterie, vernici, solventi, diluenti, bombolette, liquidi di sviluppo e fissaggio fotografico, filtri benzina, gasolio e molto altro ancora.

L’idea innovativa per differenziare la raccolta dei rifiuti, che prevede in alcuni comuni anche soste presso mercati, supermercati, scuole, fiere ed altri luoghi pubblici, contribuirà anche ad una riduzione delle polveri sottili, grazie al ridimensionamento del traffico creato dai

Siete ecologisti, ma proprio non potete sopportare di girare in lungo e in largo per la città in cerca di contenitori per la raccolta differenziata di ogni genere o di isole ecologiche? D’ora in poi non avrete più scuse perché, come dice il detto, “se Maometto non va alla montagna, la montagna andrà da Maometto”.

Da qualche mese infatti, in diverse città italiane stanno nascendo come funghi le cosiddette ‘isole ecologiche itineranti’: un innovativo e ingegnoso progetto che mette le ruote alle stazioni ecologiche che, in diversi orari e giorni prestabiliti, si sposteranno nelle diverse zone della città e nelle frazioni.

Le stazioni ecologiche itineranti, già presenti a Pisa, Civitavecchia, Modena e in altre città italiane, sono nate allo scopo di incentivare sempre di più la raccolta differenziata attraverso ad un vero e proprio servizio di prossimità per il riciclaggio dei rifiuti.

Questa idea fantasiosa permetterà così di semplificare la vita dei cittadini, che non dovranno più girare alla ricerca dell’isola ecologica più vicina, ma semplicemente consultare il calendario divulgato dall’Amministrazione Comunale della propria città o paese.

Per aiutare gli utilizzatori di questo servizio ad usare corServizio di prossimità rettamente le stazioni ecologiche itineranti inoltre, alcuni comuni hanno installato un sistema che indica ai cittadini quali sono i tipi rifiuti che si possono gettare in un determinato cassonetto. Il sistema è molto semplice e utilizza un grande indicatore, posto all’entrata di ogni stazione ecologica, che funziona come una specie di disco cittadini per raggiungere la più orario: girando una manopola, infat- vicina isola ecologica.

Infine, alcuni centri come ti, compariranno una ad una le figure corrispondenti ai rifiuti che possono quello di Civitavecchia, hanno essere raccolti presso le isole eco- previsto anche la creazione di logiche itineranti e, accanto ad ogni punti di ascolto su verde e puimmagine del rifiuto viene mostrata lizia affiancati alle isole ecologiche ed anch’essi itineranti: in quella del cassonetto adatto.

Le stazioni mobili itineranti, già te- questo modo i cittadini potranstate in diverse città, risultano quindi no segnalare abusi ambientali un modo intelligente per coinvolgere o disfunzioni varie direttamente i cittadini nella raccolta differenzia- agli operatori o per via telematita, con un vantaggio assolutamente ca, collegandosi all’apposito sito importante e positivo soprattutto in internet.

PROVINCIA DI PARMA

LA CORTE - DALLA TERRA ALLA TAVOLA, Via Imbriani Parma, sabato (8.30-13) ROCCA E NATURA – FONTANELLATO, Centro storico, quarta domenica di ogni mese (9-18) MERCATO TRAVERSETOLO – TRAVERSETOLO, Via San Martino, domenica mattina

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

MERCATO DEL CONTADINO, Piazza Fontanesi Reggio Emilia, sabato mattina (8-13) MERCATO DI PIAZZA PICCOLA – Piazza San Prospero Reggio Emilia, da lunedì a sabato

PROVINCIA DI MODENA

BIOPOMPOSA – Piazza Pomposa Modena, martedì e sabato (8.30-13) MERCATO CONTADINO – Parco Ferrari Modena, venerdì (14-18) MERCATO DEL CONTADINO – SASSUOLO, via Po’ Località Braida, 2°e 4°sabato (8-13) MERCATO DI CARPI - Parco Giovanni Paolo II, giovedì e sabato (8-13) BIOSPILLA – SPILAMBERTO, Torrione Medievale, venerdì (7-13.30) VIGNOL, via Cavova 4, venerdì pomeriggio e sabato mattina

PROVINCIA DI BOLOGNA

Via Udine Bologna, presso il cortile della Scuola di Pace, venerdì (17.30-20.30) VAG61 - Via Paolo Fabbri 110 Bologna, martedi (18-21) MERCATO DELLA TERRA – Via Azzo Gardino Bologna, sabato (9-14) XM24 – Via Fioravanti 24 Bologna, giovedì (17.30-21) BIO MARCHÈ BUDRIO- BUDRIO Piazza Antonio da Budrio, lunedì (17.30-20.30) MERCATO DI VERGATO – VERGATO Piazza della Pace, sabato e domenica MERCATO DELLE COSE BUONE - SAVIGNO Piazza centrale, seconda domenica del mese MERCOLBIO – IMOLA via Serraglio presso Centro Sociale La Stalla, mercoledì (17-20)

per il riciclaggio

PROVINCIA DI FERRARA

rifiuti

PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA

MERCATO DI FORLÌ – Mercato Forlì, lunedì e venerdì (7-13) MERCATO DI CESENATICO - CESENATICO (FC) - Piazza Conserve, mercoledì e sabato (7-13) LE CRETE DI MONTENOVO - SAN MAURO PASCOLI Via Renato Serra 17, martedì, venerdi e sabato (9.30-12.45) MONTIANO - Via Provinciale Sogliano 2117, martedì e venerdì (15-20) RONCOFREDDO - Via Comandini 38, venerdì-domenica (8-12 e 14-21)

PROVINCIA DI RIMINI

RIMINI – Via della Torretta 5, giorni feriali (15-19)

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nale non r or ndo perd u fo

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ISSN 2037-447X

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CONCESSIONARIE per i capoluoghi e le province di: FORLÌ, CESENA, RIMINI, PESARO, URBINO, RSM, COMUNE DI IMOLA E COMPRENSORIO, BASSO FERRARESE, PUBLIMEDIA ITALIA Srl P.zza Bernini, 6 - 48100 Ravenna Tel. 0544.51.13.11 - Fax 0544.51.15.55

PROVINCIA DI RAVENNA

MARTEDÌ GRAS – CSA Spartaco Via Chiavica Romea 88 Ravenna, martedì (18-20) BIOMARCHÈ LUGO - LUGO Logge del Pavaglione, venerdì (17-20) BIOMARCHÈ FAENZA - FAENZA Parco Vespignani, lunedì (18-22)

M

EDITORE: Edit Italia s.r.l Direzione, Amministrazione, Redazione: Ferrara V.le Cavour, 21Tel. 0532.200033 Fax 0532.247269

DOMENICHE BIO FERRARA – Piazza Castello Ferrara, seconda domenica del mese (919) SAPORI MATILDEI - BONDENO Piazza Garibaldi, sabato (8-13)

contr ib eve ic to

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Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’11/01/2010 Direttore responsabile: ROBERTO AMADORI Art Director: SERGIO TOMASI

Redazione: ROBERTO AMADORI, ROMINA BUTTINI, RAFFAELE QUAGLIO, GIAMBALDO PERUGINI, CLAUDIA RICCI, MARA RICCI, SERGIO TOMASI, SCOOP MEDIA EDIT soc. coop.

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