Biosfera agosto 2015

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AGOSTO 2015 mensile anno 6 numero 08

Nel Cuore dell’Estate

redazione.biosfera@edititalia.it

È magico agosto. Mentre ci fa assaporare il gusto pieno dell’estate, i suoi colori più caldi, la sua luce intensa, già una giornata di pioggia viene a parlarci di quelle che saranno le fresche atmosfere di settembre e dell’autunno più in là. Per vivere al meglio tutte le sfumature di questo splendido mese, vi proponiamo un numero ricco di spunti e consigli

da mettere subito in pratica. A cominciare dai suggerimenti per sfruttare al meglio i giorni di bel tempo all’aria aperta in due parchi perfetti per il divertimento di grandi e bambini: La Casa delle Farfalle a M. Marittima e l’Anello del Pino di Cervia. Se, invece, il caldo vi impedisce di dormire saltate subito alle dritte per un sonno ristoratore e non ve ne

RAVENNA via Panfilia, 66 - Tel. 0544 66658 via Faentina, 121 - Tel. 0544 502490 FORLÌ viale Italia, 22 - Tel. 0543 36560 CESENA via G. Marinelli, 27 (zona barriera) - Tel. 0547 26897 NaturaSì Romagna

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pentirete. Per portare l’estate in tavola, poi, basta un piatto sfizioso e colorato come le “quenelle di ricotta al pomodoro”, che vi consigliamo di non perdere! Di alimentazione si parla anche nel servizio che ci porta a conoscere più da vicino il mondo di Slow Food e come possiamo anche noi contribuire alla battaglia per un cibo più pulito,

più giusto e più buono. Non può mancare, anche questo mese, uno sguardo sull’Expo: in questo numero scoprirete i 21 tesori che le regioni italiane hanno portato a Milano. Trovate tutto questo e tanto altro nelle prossime pagine, perché anche nel cuore dell’estate vogliamo farvi compagnia con la nostra carica green. Restate con noi!

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i ricetta medica

PIÙ BELLI IN FARMACIA CON LA LINEA MOSAICO UOMO Quattro prodotti studiati per la pelle maschile Anche l’universo maschile si avvicina sempre di più al mondo della cosmesi, alla ricerca di prodotti pratici ed efficaci, in grado di distendere lo sguardo e lenire la pelle irritata dalla rasatura. Per venire incontro alle esigenze di questo tipo di consumatore Ravenna Farmacie ha ampliato la gamma dei suoi prodotti con la nuova linea Mosaico dedicata all’uomo e disponibile in tutte le farmacie comunali della provincia.

Esfoliante, balsamo, contorno occhi e olio solare

La linea comprende quattro prodotti: un esfoliante viso, un balsamo lenitivo, una crema contorno occhi e un olio secco specifico per l’esposizione al sole. L’esfoliante viso è un gel vellutato, dolcemente schiumogeno, che garantisce una pulizia della pelle istantanea, grazie alla dispersione omogenea di sferette di riso che levigano la pelle e asportano le impurità. Il balsamo lenitivo, di leggero e facile assorbimento, è efficace per lenire istantaneamente il viso dopo la rasatura ma dà anche sollievo alla pelle che è rimasta troppo esposta al sole. Il suo utilizzo evita la disidratazione e l’invecchiamento prematuro, rafforzando la barriera cutanea. Contro lo sguardo spento e rughe marcate è efficace la crema contorno occhi, che rende la pelle elastica ed idratata riducendo borse e occhiaie e migliorando la microcircolazione. Per difendere viso, corpo e capelli (troppo spesso dimenticati) infine ecco l’olio secco solare, che ristruttura la pelle proteggendola grazie ad un fattore di protezione SPF15. Il prodotto è articolarmente adatto ai gusti maschili, in quanto poco untuoso e di facile e rapida applicazione, oltre che resistente al sudore, e perfetto quindi per chi desidera una protezione contro il disseccamento di capelli e pelle anche durante la pratica dello sport.

I principi attivi

Lucia Cicognani, reparto cosmesi Farmacia Comunale n.8

Pelle diversa, esigenze diversee

“La pelle dell’uomo è strutturalmente piuttosto grassa o mista, più spessa rispetto a quella femminile di circa il 16%, quindi per natura più resistente e più tonica – spiega Lucia Cicognani, reparto cosmesi Farmacia Comunale n.8 a Ravenna. È vero che l’uomo mantiene più a lungo un aspetto giovanile ma la rasatura rappresenta un’aggressione importante in quanto va a ridurre il film idrolipidico di protezione, creando micro traumi, disidratazione, arrossamento ed irritazioni. Spesso poi l’uomo è uno sportivo e suda, quindi preferisce creme da giorno ad alta tollerabilità che non colino e siano resistenti all’acqua. Tenendo conto di tutto ciò nasce la linea Mosaico Uomo”.

Alla base di Mosaico Uomo c’è l’estratto di malachite, dalla riconosciute proprietà antibatteriche ed antiossidanti. In associazione alla malachite è presente l’estratto di rucola, ricco in isotiocianoidi, che proteggono efficacemente la pelle dai radicali ossidativi. “Si tratta di una linea ipoallergenica, priva di conservanti e parabeni, con una leggera profumazione che richiama la brezza di mare e la nostra pineta – spiega Cicognani -. La confezione esterna, con un mosaico dell’artista Anna Fietta, continua il cammino intrapreso per la linea Mosaico, ricca di tante caselle, in una sinergia di principi attivi preziosi ed utili per l’esigenza di ogni consumatore, anche il più severo”. T.R.

Comunale n. 2 Cervia - Malva

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mondo salute .3

Caldo e notti in bianco, i trucchi per un sonno rigenerante Quali alimenti scegliere per garantirsi un agosto di sano riposo Agosto riposo mio non ti conosco: se questo sta diventando il motto della vostra estate sarà bene che diate un’occhiata alle interessanti dritte della Coldiretti per un sonno notturno rigenerante nonostante le insidie del caldo. “Cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco caldo e frutta dolce come pesche e nettarine sottolinea la Coldiretti - possono venire in soccorso per superare le notti di passione. Sono invece gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry, paprika in abbondanza ed anche patatine

in sacchetto, salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina – continua la Coldiretti - i veri nemici del riposo che le alte temperature rendono più difficile”. Attenzione però anche a caffè e superalcolici che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza ed anche agli alimenti in scatola che garantiscono praticità ai turisti che non vogliono perdere tempo nella preparazione dei cibi ma che sono considerati a “rischio” per chi vuole trascorrere tranquillamente la notte nelle braccia di Morfeo. L’attenzione all’alimentazione è particolarmente importante nei

soggetti come gli anziani ed i bambini: ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. “Il trucco per dormire consiste nello scegliere alimenti che - evidenzia la Coldiretti - contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione, mentre tra le verdure - ricorda an-

cora la Coldiretti - al primo posto la lattuga seguita da radicchio, cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno. Un bicchiere di latte fresco caldo, giusto prima di andare a letto, oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita. Infine - conclude la Coldiretti - un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente”.


4. mondo benessere

Chiudi gli occhi, immagina l’acqua e lo stress scorre via Il rapporto tra acqua e psiche è strettissimo. Ecco i segreti per sfruttarlo al meglio Acqua e psiche, qual è il loro rapporto e come grazie ad esso possiamo favorire il nostro benessere psico-fisico? A spiegarlo è Raffaele Morelli, presidente dell’Istituto Riza e vice presidente della Società Italiana di Medicina Psicosomatica in un intervento alla conferenza internazionale sull’idratazione tenutasi in Expo lo scorso 11 giugno e organizzata da FEMTEC e Sanpellegrino. La mente ha bisogno di immagini così come il corpo ha bisogno di molecole per vivere, rigenerare e ripristinare – è quanto ha spiegato il professor Morelli nell’intervento ripreso dal magazine on line Inabottle.it, realizzato dal gruppo Sanpellegrino -. Se chiudiamo gli occhi e proviamo ad immaginare una sorgente d’acqua, quando il nostro ego si sente minato, stan-

co e sconvolto, questa immagine ci mette in contatto con l’energia vitale senza limiti. Pensare acqua significa tornare alle origini, immergersi nelle antiche aree del nostro cervello dove si verifica il “misterioso salto tra mente e corpo” descritto da Freud. Così come l’acqua reidrata i nostri corpi e i nostri organi vitali, immagini di acqua riattivano il metabolismo del nostro cervello. Immagini di acqua sono un punto di riferimento importante per la nostra salute mentale: tutte le persone sono e sono state alla ricerca di tranquillità, relax e pace interiore in bagni termali e rituali. La psicoterapia – continua “In a Bottle” - considera immagini di acqua come un buon modo per far dimenticare attacchi di panico, abbandoni, le paure della notte,

crisi esistenziali e le relazioni conflittuali. L’acqua è essenziale per il rapporto tra mente e corpo. Per esempio, ora è ben noto, come spiega anche un’indagine condotta presso l’Università di Human Performance Laboratory del Connecticut, che anche una lieve disidratazione colpisce l’umore delle donne e le funzioni cognitive degli uomini. Queste indagini hanno coinvolto 25 uomini e 26 donne, persone sane e attive che hanno preso parte a tre valutazioni in tre mesi. Sono stati indotti alla disidratazione, dando loro diuretici, chiedendo loro di non bere e di camminare su tapis roulant. Subito dopo sono stati sottoposti a una batteria di test cognitivi che hanno misurato un calo di vigilanza, concentrazione, tempo di reazione, apprendimento, memoria, ragionamento e umore.

Altri ricercatori, infine, (Grandjean, 2007) hanno identificato una stretta connessione tra la disidratazione e il monitoraggio visivo-motorio a breve termine, la memoria a lungo termine, e l’efficienza aritmetica. E’ emerso che la disidratazione negli uomini provoca difficoltà a svolgere compiti mentali e condiziona le aree di vigilanza, mentre nelle donne si è registrata una riduzione delle capacità cognitive, alti livelli di stanchezza, tensione e ansia. Questi cambiamenti sfavorevoli di umore e sintomi – conclude In a Bottle - erano sostanzialmente maggiori nelle femmine che nei maschi. I ricercatori non sono in grado di spiegare la differenza essenziale degli effetti della disidratazione sulla mente e sull’umore di uomini e donne, ma suggeriscono comunque di bere molto.


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Api e vespe, il pronto soccorso contro le punture Ecco i consigli degli esperti su come evitare fastidiosi incontri ravvicinati e trattare il dopo puntura. Riconoscere le reazioni allergiche Far conoscere al pubblico le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri (tra i quali api, vespe e calabroni) è l’obiettivo della campagna di informazioni “Punto nel Vivo”. Per tutta l’estate verranno diffusi in oltre 150 pronto soccorso italiani (tra cui Faenza, Ravenna, Lugo, Forlì, Cesena, Santarcagelo, Rimini, Riccione, Cattolica) materiali informativi sull’allergia al veleno di imenotteri. “Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti – dichiara il Dott. Oliviero Quercia, responsabile dell’Unità ad Alta Specializzazione di Allergologia dell’Ospedale degli Infermi di Faenza – ma non bisogna avere paura di questo ordine di insetti, indispensabili per l’impollinazione dei fiori e quindi per l’agricoltura. Api e bombi sono poco aggressivi, semplicemente è utile non infastidirli; le vespe, invece, sono particolar-

mente aggressive soprattutto nei mesi estivi perché impegnate nella ricerca di proteine e grassi per la riproduzione delle nuove colonie. Sono gli anziani, i cardiopatici e gli ipertesi che, in caso di reazioni sistemiche, presentano maggiori fattori di rischio”. “Vogliamo far conoscere le differenze fra una normale reazione al veleno (arrossamenti e/o gonfiore di pochi centimetri che si riduce nell’arco di 24 ore) e quelle che invece sono reazioni allergiche che richiedono una visita dall’allergologo - spiega il Dott. Gabriele Cortellini, Dirigente con alta specializzazione in Allergologia – si tratta cioè di reazioni che insorgono nella mezz’ora successiva alla puntura, sono superiori ai 10 cm e durano oltre le 24 ore. Tali reazioni allergiche possono progredire a reazione sistemica presentando cioè sintomi in tutto il corpo, fra

cui prurito diffuso, gonfiore, vertigini, nausea, vomito, dolori addominali, stordimento, che possono arrivare allo shock anafilattico. In questo caso bisogna allertare immediatamente il 118. Vogliamo inoltre far conoscere l’adrenalina autoiniettabile, un presidio salvavita, che l’allergico può praticarsi in caso di shock anafilattico, così da poter guadagnare il tempo necessario per allertare il pronto intervento. Tale presidio è dispensato gratuitamente dal nostro sistema sanitario regionale per i pazienti che ne hanno bisogno, dopo valutazione specialistica. L’altro messaggio che desideriamo veicolare è che esiste una cura per queste allergie: l’immunoterapia specifica che viene eseguita nelle nostre strutture sanitarie”. Se venite punti da un’ape ricordatevi che il pungiglione è seghettato e quindi rimane infisso nella

sede della puntura. E’ opportuno estrarlo nel più breve tempo possibile perché questo diminuisce la dose iniettata. Aiutarsi con una punta smussa (anche l’unghia) con un movimento dal basso verso l’alto senza utilizzare pinze o schiacciarlo tra le dita poiché il sacco velenifero alla base del pungiglione potrebbe iniettare ulteriore veleno. Applicare, quindi, del ghiaccio. Ecco quali sono i fattori che aumentano l’aggressività di api, vespe e calabroni: odori intesi come quelli di un profumo, colori scuri nei vestiti, movimenti bruschi o rumori secchi quando ci ronzano intorno. In caso di shock anafilattico mantenete la calma e allertate immediatamente il pronto soccorso. Per maggiori informazioni www.facebook.com/puntonelvivo


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mondo hi-tech .7

Con il wi-fi condominiale trasformi i vicini in una comunità di famiglie Un’esperienza di “sharing economy” che fa risparmiare e facilita i rapporti Le formule di condivisione nei condomini si stanno moltiplicando continuamente in numero e tipologie. Dopo i locali per gli elettrodomestici in comune, la sala per i gruppi di acquisto o il “giardino delle erbe spontanee”, sta prendendo sempre più piede il wi-fi condominiale. A spiegarlo è Legambiente, che dalle pagine del suo magazine on line Viviconstile. org spiega: “Praticamente tutti abbiamo in casa una connessione e un telefono, perché non avere un unico strumento che serva tutti, con un unico gestore che ci faccia risparmiare? Oggi infatti oltre alle aziende, anche i Condomini hanno la possibilità di scegliere una soluzione integrata di telefonia e accesso ad Internet ideata appositamente per loro. In occa-

sione di ‘Fa la Cosa Giusta 2015’ come Legambiente eravamo alla ricerca di esperienze e novità sul tema di ‘sharing economy’ e ‘benessere condominiale’: abbiamo così conosciuto ‘Nuvidea’, una start up di tre ragazzi lombardi che propone una soluzione dedicata ai Condomini per navigare in Internet a banda larga e per telefonare, mantenendo le stesse abitudini d’utilizzo del servizio di telefonia tradizionale”. Come funziona? Il condominio viene allacciato, con connessione in fibra, in uno spazio comune (come ad esempio il locale contatori), mentre gli appartamenti sono raggiunti tramite cablatura interna dello stesso edificio o tramite rete elettrica/telefonica o wi-fi. I vantaggi di questa soluzione sono molti.

In primo luogo, l’applicazione su scala condominiale comporta un risparmio sui costi di attivazione e installazione, si potrà avere una connessione di alta qualità ad un costo mensile inferiore ad una ADSL base, oltre a poter contare su un supporto di assistenza diretto ai responsabili di Nuvidea, senza l’intermediazione di un call center. “A questo si aggiunga – continua Legambiente - che attraverso questa modalità di uso, internet può diventare un’occasione per trasformare il proprio condominio in una comunità di famiglie sfruttando alcuni nuovi servizi, come ad esempio una condivisione di rete per scambiare documenti, oppure un centralino virtuale del condominio per le comunicazioni interne. E non finisce qui – conti-

nua l’associazione ambientalista -, è importante sapere che possono decidere di installare questo servizio, anche solo una parte dei condomini: indicativamente, con un minimo di 15 unità la proposta diventa economicamente vantaggiosa e sostenibile. I profili ed i costi di attivazione sono quindi variabili per il numero di utenti installati: più si è meno si paga. Ad oggi – conclude Legambiente - hanno predisposto un sistema di wi fi condiviso diversi Condomini a Milano: in via Scarsellini 17, via Cialdini 31 e in via Grazioli (per un totale di quasi 130 utenze) quindi se passate in queste zone provate a farvi raccontare direttamente dagli inquilini che cosa ne pensano!”.


APPUNTAMENTI Druidia

dal 20 al 23 agosto Parco di Ponente, Cesenatico (FC)

Dal 20 al 23 agosto al Parco di Ponente si svolge la quarta edizione di “Druidia”, rievocazione storica celtica con concerti, spettacoli a tema e mercatini artigianali. In questi quattro giorni inoltrandovi all’interno del parco, immersi nel verde, potrete osservare come vivevano i nostri avi. Difatti saranno presenti in pianta stabile accampamenti Celti e Romani, che vi mostreranno la vita dell’epoca, e grazie ai numerosi stage ed iniziative didattiche, sia per adulti che per bambini, vi sentirete proprio come uno di loro. E se di giorno avrete capito chi era questo popolo, sarà col calar del sole che vi appassionerete alle loro storie. Infine, per rilassarvi, potrete visitare il variegato mercatino fatto da artigiani con prodotti a tema o gustarvi un’ottima cena a base di pesce sorseggiando le bevande tipiche dell’epoca come “l’Ippocrasso” e “l’Idromele” mentre ascolterete i numerosi concerti di musica celtica e folk che vi accompagneranno tutta la notte. Tutto questo e molto altro è Druidia, il primo festival celtico della Riviera Romagnola riconosciuto anche come “ecofesta” dalla regione Emilia-Romagna. Tutte le info su www.druidia.it

Una settimana dolce come il miele

dal 21 al 29 agosto Cervia (Ra)

Bilancio Publimedia Italia Srl al 31/12/2014 ATTIVITA' B)

Immobilizzazioni

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Attivo Circolante

1.893.311

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Ratei e Risconti Attivi

107.390

TOTALE ATTIVITA'

2.048.875

Una settimana dedicata al mondo delle api e al miele. Numerose le iniziative legate alla gastronomia con mercatini, performance e degustazioni tutte dedicate al più dolce dei prodotti locali. Durante la settimana, nei bar e nei locali del centro si potranno trovare colazioni e pasti a base di miele. La smielatura, che arriva quest’anno alla sua 29^ edizione, è diventata un appuntamento fisso nell’estate cervese. Al centro dell’interesse c’è il miele e la sua cultura. L’iniziativa, che vede nella smielatura il suo momento massimo, si articola in più serate che renderanno “dolce” il centro storico di Cervia: apicoltori, produttori, erboristi, esperti assaggiatori, chef e gourmet, si alterneranno in questo dolce appuntamento. La smielatura diventa un grande laboratorio pubblico, nel quale tutti possono vedere, provare e assaggiare. E’ questa la filosofia che sta dietro all’evento, quello di divulgare il più possibile, la cultura delle api e del miele. Saranno a disposizione mieli prodotti in Romagna: dall’acacia al tiglio, dal castagno al tipico millefiori delle colline romagnole, dal radicchio alle melate di abete di pineta e molto altro.

PASSIVITA' A)

Patrimonio Netto

27.712

B)

Fondi per Rischi ed Oneri

423.562

C)

Trattamento di Fine Rapporto

141.221

D)

Debiti

E)

Ratei e Risconti Passivi

1.418.120 38.260

TOTALE PASSIVITA'

2.048.875

A)

Valore della Produzione

2.353.786

B)

Costi della Produzione

-2.414.575

C)

Proventi e Oneri Finanziari

D)

Rettifiche di valore di att.finz.

E)

Proventi e Oneri Straordinari

Risultato prima delle Imposte Imposte sul Reddito UTILE DELL'ESERCIZIO

per l’intero mese di agosto Comacchio (Fe)

C/ECONOMICO

Differenza Valori e Costi Produzione

Escursioni naturalistiche alla penisola di Boscoforte

-60.789 -115 73.750 12.846 -11.469 1.377

Elenco delle testate in concessione esclusiva: Il Rò Più-La PulceLa Pulce Dei Buoni-Il Fè-Casa-24oreannunci- Ferrara24ore-Rovigo24orewww.veloannuncio.it-Biosfera-www.ravenna24ore weeklyLavoro Notizie-Il Rigattiere-Making Industria Romagna-Systema.

La Penisola di Boscoforte rappresenta uno dei più suggestivi e incontaminati ambienti del Parco del Delta del Po. Localizzata su un cordone dunoso di epoca etrusca, si estende lungo l’argine sinistro del Fiume Reno per circa 6 km. È circondata dall’acqua salmastra delle valli di Comacchio e al suo interno presenta specchi d’acqua dolce, separati dalla valle grazie alle chiuse di collegamento del fiume Reno. L’avifauna è ricchissima: si tratta di un luogo privilegiato per la nidificazione e la sosta di volpoche, avocette, spatole e fenicotteri. La vegetazione prevalente è, invece, costituita da alberi di tamerici e da altre specie tipiche di boschi igrofili come il pioppo bianco, il salice bianco e l’olivello spinoso. Periodo di svolgimento delle escursioni: luglio e agosto ore 9.30 e 17. Settembre (fino al 20): ore 10 e 16. Durata: 2 ore circa. Partenza: Museo NatuRa - Sant’Alberto (Ra). Quota di partecipazione: 8€; ridotto 6€; gratuito per bambini e bambine in età prescolare. Informazioni e prenotazioni: prenotazione consigliata presso Museo NatuRa - Sant’Alberto (Ra); (+39) 0544.529260 - 528710. Email: natura@atlantide.net - infonatura@comune.ra.it


mondo expo .9

EXPO, I 21 tesori ITALIANI Le piante simbolo delle regioni: il trionfo della biodiversità nel “Vivaio Italia” L’Italia è un ponte gettato nel cuore del Mediterraneo, una terra di diversità e il Paese con la massima biodiversità in Europa: in omaggio a questa straordinaria caratteristica ogni Regione italiana ha scelto e portato all’Expo una pianta che fosse simbolo della sua storia, della sua cucina, del suo ingegno nel costruire un ambiente sostenibile, delle sue tradizioni e insieme del suo futuro. Scoprile tutte: Abruzzo - Zafferano La produzione dello zafferano di Navelli è un rito antico: la raccolta manuale, prima dell’alba, si fa stringendo il fiore ancora chiuso tra pollice e indice di una mano e recidendolo con l’unghia. La selezione dei bulbi è rigida e ogni zafferaneto vive un solo anno. Alto Adige – Südtirol - Segale La segale, giunta sulle Alpi nell’800 a.C. e oggi di nuovo coltivata soprattutto in Val Venosta e Val Pusteria, occupa un posto d’onore nel mondo dei cereali altoatesini: molte varietà di pane sono ottenute con farina di segale e pasta madre. Basilicata - Fragola In Basilicata la regina delle colture è la fragola, soprattutto la varietà coltivata Candonga, dal frutto succoso e aromatico, apprezzata ed esportata in tutto il mondo. Calabria - Bergamotto Vive nel sud della Calabria almeno dal Trecento. È un agrume sempreverde di origine incerta e nome misterioso, mutuato dal turco o dall’arabo. Campania - Limone I più pregiati sono quelli di Sorrento e della Costiera Amalfitana: profumo intenso, polpa succosa, pochi semi. Li

portarono in Campania gli arabi. Emilia-Romagna - Melograno Fin dal Trecento il melograno era presente in Emilia-Romagna nei giardini dei contadini e negli orti dei conventi, per uso alimentare e medicinale. Varietà locali, come la Grossa di Faenza, sono oggi molto rinomate. Friuli Venezia Giulia- Barbatella di vite La barbatella è la madre del vino: una giovanissima pianta di vite, già innestata e pronta per essere piantata. Nei decenni fra Ottocento e Novecento il flagello della fillossera devastava i vigneti europei, attaccando le radici. Ci si accorse che l’unico rimedio era innestare le varietà europee su viti americane, non attaccate dall’insetto. In Friuli nacquero i primi vivai per il reimpianto e Rauscedone divenne la capitale. Lazio - Carciofo Forse originario dell’Etiopia, il carciofo deriva dal cardo selvatico e fu portato in Lazio dagli etruschi. Gli egizi lo utilizzavano in cucina, in medicina e nei riti funebri. Nel Lazio sono tante le varietà coltivate, invernali ed estive. Liguria - Olivo Alti, plurisecolari, abbarbicati ovunque: gli olivi hanno trovato in Liguria un microclima particolare. Tante le varietà coltivate da Ponente a Levante, come l’oliva taggiasca, pazientemente selezionata dai monaci benedettini del convento di Taggia. Lombardia - Gelso Un tempo gli argini di campi e vigne di Lombardia erano contornati da file di gelsi. La pianta fu introdotta in Italia dai bizantini e diffusa nei domini lom-

bardi dagli Sforza nel Quattrocento. Marche - Roverella Fusto contorto e ampia chioma, la roverella è più piccola di altre querce caducifoglie ed è diffusa nei pendii marchigiani soleggiati, dal livello del mare fino ai 1100 metri d’altitudine. Molise - Leguminose Un tempo le leguminose locali, come le lenticchie di Capracotta, i fagioli di Castel San Vincenzo e Conca Casale, le cicerchie di Baranello, i ceci di Riccia, erano parte essenziale della biodiversità agricola molisana. Abbandonate per motivi economici, oggi vengono riscoperte e conservate, anche per il loro effetto fertilizzante. Piemonte - Nocciolo Pietro Ferrero un secolo fa coltivava l’idea di realizzare un companatico per il pane che gli operai si portavano in fabbrica: una crema spalmabile di cioccolato con aggiunta di nocciole tipiche del Piemonte. La progenitrice della nutella (da “nut”, nocciola) si chiamava Pasta Giandujot ed era prodotta ad Alba: diventerà poi un enorme successo internazionale. Puglia- Frumento Duro Il grano duro nacque dalla fusione di due specie selvatiche nella Mezzaluna Fertile e trovò nel clima caldo e secco del Tavoliere un ambiente ideale. Roma Capitale - Lauro Nella mitologia greco-romana l’alloro era una pianta sacra che simboleggiava sapienza, gloria e abbondanza. Cresce spontanea nelle regioni mediterranee. Sardegna - Sughero La quercia da sughero cresce spontanea in tutto il bacino occidentale del Mediterraneo. L’estrazione e la

lavorazione del sughero sardo è concentrata in Gallura, in particolare a Calangianus. Sicilia- Ficodindia Nasce in Messico ma da cinque secoli il ficodindia è siciliano di adozione. Resiste dove altri soccombono. Toscana - Castagno I castagneti da frutto un tempo ricoprivano 150.000 ettari di Toscana. Le invasioni della vespa cinese e della robinia hanno ridotto molto la produzione recente, motivo in più per difendere le varianti tipiche toscane. Trentino - Mirtillo I mirtilli crescono bene in montagna anche oltre i 1000 metri, in terreni acidi. La specie maggiormente coltivata in Trentino è il mirtillo gigante nordamericano. Umbria – Lenticchia Sugli splendidi piani carsici di Castelluccio di Norcia, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a circa 1500 metri di altitudine, si coltiva una varietà speciale e rara di lenticchia. I suoi semi sono stati trovati in tombe neolitiche del 3000 a.C. Valle d’Aosta - Melo Lungo la Dora Baltea, le fertili terrazze alluvionali sono un paradiso per il melo. Un ambiente unico, che ospita più del 40% di tutte le piante italiane. Veneto - Vite Nel 2013 l’Italia era detentrice del maggior numero di vitigni al mondo, con quasi 380 varietà tipiche, 25 delle quali solo in Veneto. La Dorona è un vitigno autoctono coltivato esclusivamente nella piccola isola lagunare di Mazzorbo: una delle più rare che esistano.


10. mondo bellezza

Arrivano gli agricosmetici: la cura di sé efficace e sostenibile Le piante officinali coltivate in calanchi, l’allevamento d’asini più grande d’Europa, le terme che utilizzano i vinaccioli del Lambrusco Dai prodotti che l’agricoltura non riesce più ad utilizzare nascono creme e lozioni naturali ed efficaci, in armonia con la natura. Li ha portati ad Expo Coldiretti Emilia Romagna e sono prodotti ottenuti da aziende che hanno saputo creare innovazione a partire dall’agricoltura. “Si va dall’azienda – spiega Coldiretti – che sull’Appennino romagnolo ha recuperato un territorio marginale e depresso per coltivare piante officinali, alla società termale di Modena che ricava le sue creme dai vinaccioli di scarto della vinificazione del lambrusco, fino al più grande allevamento d’Europa di asini, che, partito per passione con pochi animali, ha raccolto in tutta Italia le varie razze di questa specie che ha rischiato l’estinzione per produrre, tra le altre

cose, cosmetici da latte d’asina, sulla scia di quello che al tempo dei romani facevano Cleopatra e Poppea. Biodiversità e salvaguardia del territorio –continua Coldiretti Emilia Romagna – sono le ‘mission’ dell’azienda agricola Remedia, che nella zona di Quarto di Sarsina, in provincia di ForlìCesena, ha recuperato circa 10 ettari di terreni marginali, impossibili da coltivare con l’agricoltura tradizionale, dove coltiva oltre 150 specie di erbe aromatiche e officinali che trasforma in più di mille preparati per prodotti erboristici e cosmesi vegetale direttamente nel proprio laboratorio. Remedia offre lavoro a più di 30 persone, portando avanti al contempo un’attività di ricerca all’avanguardia che consente di ‘sfornare’ prodotti sempre più

innovativi. Il rispetto della natura, parte integrante della missione dell’azienda, inizia dalla coltivazione che non solo è biologica ma anche bioenergetica, cioè supportata – evidenzia Coldiretti Emilia Romagna, – da un metodo sviluppato in seno all’azienda stessa per migliorare ulteriormente la fertilità dei terreni e la salute delle piante. A Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, l’allevamento “Montebaducco” è diventato in pochi anni l’allevamento più grande d’Europa, con 800 animali di una specie che – sottolinea Coldiretti Regionale – stava per sparire dopo che è finita la sua funzione di animale da soma. Iniziato per passione dal padre Giuseppe Borghi, l’allevamento è stato trasformato in attività imprenditoriale dal figlio Davide,

che utilizza le qualità del latte per produrre latte per neonati e cosmetici. Già ai tempi dell’antica Roma, il latte d’asina è stato utilizzato dall’uomo contro le malattie e l’invecchiamento della pelle ed è molto ricercato nell’industria cosmetica perché contiene vitamina C, che svolge una funzione antiossidante, e vitamina E, nota per essere una sostanza che rallenta l’invecchiamento cutaneo. In joint venture con un laboratorio cosmetico, certificato biologico il latte viene trasformati in prodotti cosmetici eco-biologici. Tanti modi per dare valore a prodotti ritenuti marginali dal pensare comune e che invece oggi, sempre di più, si inseriscono in quella rivoluzione ecologica ed economica che sempre di più passa per il nostro territorio.


mondo animali .11

Se gli squali sono in pericolo… Il progetto Sharklife ha sviluppato azioni urgenti contro le catture accidentali, utilizzando anche l’alta tecnologia Ogni anno nel mondo vengono uccisi circa 100 milioni di squali: la percentuale rappresenta una minaccia per la sopravvivenza a lungo termine, soprattutto per gli squali che hanno tempi di riproduzione e crescita piuttosto lunghi. In Europa il 7,5% delle specie di pesci marini europei è a rischio di estinzione come conferma il rapporto appena pubblicato dalla Iucn (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) e dalla Commissione Europea. Il dato più allarmante riguarda appunto gli squali, razze e chimere. Il 40,4% sono ad altissimo rischio di estinzione. La Lista Rossa pubblicata dalla Commissione Europea ha stimato che il Mar Mediterraneo, dove vivono più di 80 specie tra squali e razze, la costa ovest della Penisola Iberica e le Isole Maca-

ronesian hanno il più alto numero di specie minacciate. SharkLife, il progetto Life+ della Commissione Europea iniziato nel 2011, ha sviluppato azioni urgenti per la conservazione dei pesci cartilaginei nei mari italiani, con una particolare attenzione al trigone viola ed allo squalo elefante, il pesce più grande del Mediterraneo. Il trigone viola, è una specie pelagica che vive a grande distanza dalle coste spesso catturata accidentalmente soprattutto durante la pesca al pescespada. Con il progetto Sharklife si è voluto dimostrare che gli ami circolari caratterizzati da una curva molto chiusa e già utilizzati per limitare il numero di catture accidentali di tartarughe marine, sono utili anche per evitare le catture dei trigoni. Per questo motivo l’AgciI Agrital, associa-

zione di cooperative di pescatori e partner del progetto, ha attivato la propria rete territoriale per programmare delle cale sperimentali. Un contributo arriva anche dal mondo della pesca sportiva. La Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato), partner del progetto SharkLife ha deciso di modificare il regolamento delle competizioni di pesca sportiva vietando il prelievo di tutte le specie di squali, razze e trigoni, e promuovendo tra i suoi associati l’attività di Tag and Release, che consiste nel “marcare” e successivamente rilasciare la preda dopo la cattura. L’altro grande obiettivo di SharkLife è stato quello di sviluppare un sistema innovativo per la riduzione delle catture accidentali dello squalo elefante e di altre grandi

specie marine protette. Lo squalo elefante o cetorino rappresenta il secondo pesce al mondo per dimensioni dopo lo squalo balena. Per risolvere il grave problema delle catture accidentali, nell’ambito di SharkLife, l’unità di ricerca dell’Università della Calabria (Dimes), ha progettato e messo a punto uno speciale dispositivo in grado di lanciare un segnale d’allerta quando gli squali elefanti, o altre specie marine di grandi dimensioni, finiscono accidentalmente nelle reti da posta. Si tratta di una rete da posta sensorizzata. I dati provenienti dai sensori sono memorizzati dal modulo master galleggiante e periodicamente inviati al server remoto tramite la connessione dati.


12.mondo alimentazione

Mangiare buono e giusto, la battaglia di Slow Food per il “cibo vero” Ecco cosa possiamo fare insieme alla grande associazione che lavora in 150 paesi del mondo Dal 1986, quando è nata in Piemonte grazie a Carlo Petrini con il nome “Arcigola”, Slow Food è subito divenuta un baluardo nella difesa del cibo vero e nella valorizzazione della cultura gastronomica. La grande associazione internazionale no profit, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali, lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti. “Lavoriamo in tutto il mondo per tutelare la biodiversità – spiega l’associazione dalle pagine del suo sito www.slowfood.it - costruire relazioni tra produttori e consumatori, migliorare la consapevolezza sul sistema che regola la produzione alimentare. In una visione

che parte delle radici per arrivare alle nostre tavole, promuoviamo il diritto alla terra e sosteniamo i diritti della terra grazie a tantissime iniziative che partono dalle Condotte Slow Food (le associazioni locali) fino a progetti di portata internazionale”. Basti pensare a “10.000 orti in Africa”, nato per salvare la straordinaria biodiversità dell’Africa e promuovere l’agricoltura familiare e di piccola scala; Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, con cui Slow Food coordina progetti che difendono le tradizioni locali, proteggono le comunità che nascono attorno al cibo, promuovono la sapienza artigiana; Mercati della Terra, una rete internazionale fatta di trasformatori e contadini uniti da valori e rego-

le condivisi tra loro e Slow Food; Salviamo il paesaggio attraverso cui Slow Food Italia partecipa al forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio, un aggregato di associazioni e cittadini che lavorano per tutelare il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio e molti altri. Oggi Slow Food conta su una fitta rete di soci, amici e sostenitori in tutto il mondo grazie e con i quali: difende il cibo vero; promuove il diritto al piacere per tutti con eventi che favoriscono l’incontro, il dialogo, la gioia di stare insieme; si prepara al futuro, che ha bisogno di terreni fertili, specie vegetali e animali, meno sprechi e più biodiversità, meno cemento e più bellezza; valorizza la cultura gastronomica, “Perché mangiare è

molto più che alimentarsi e dietro il cibo ci sono produttori, territori, emozioni e piacere”; favorisce la biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile; dà valore all’agricoltura di piccola scala e ai trasformatori artigiani attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food, proteggendo i prodotti a rischio di estinzione con l’Arca del Gusto. Per diventare socio Slow Food, contribuendo a sostenere i progetti e godendo di numerosi vantaggi basta collegarsi al sito www.slowfood.it, dove si possono trovare tutte le informazioni per contribuire, come spiega la stessa associazione nella sua ultima campagna, a “difendere il cibo vero. Coi denti”.


mondo gusto .13

LA RICETTA QUENELLE DI RICOTTA AL POMODORO Ingredienti per 4 persone:

- 350 grammi di ricotta - 1 uovo - 100 gr di parmigiano reggiano - 100 gr di pangrattato - 1 cipolla - olio extravergine d’oliva - passata di pomodoro - qualche foglia di basilico - sale - pepe - pane tostato

PREPARAZIONE Le quenelle sono un piatto tipico della cucina francese, si tratta di polpette dalla forma allungata ottenute attraverso l’utilizzo di due cucchiai e tradizionalmente preparate con pollo o pesce. La ricetta delle quenelle alla ricotta è un piatto fresco e leggero adatto alla stagione estiva. In una ciotola mescolate la ricotta, l’uovo, il pangrattato e il parmigiano. Regolate di sale e poi riponete il composto in frigorifero per circa una mezz’ora. In una pentola fate soffriggere la cipolla tritata finemente e aggiungete la passata di pomodoro, salate, pepate. Con l’aiuto di due cucchiai prendete il composto e formate delle quenelle non troppo grandi, aggiungetele al sugo e fate cuocere per circa 15 minuti. Servite le quenelle ben calde con crostini di pane tostato. Per gli amanti del pesce è possibile accompagnare le quenelle anche con un contorno di riso, gamberetti e funghi.


14. mondo viaggi slow

Passeggiando tra i mille colori della Casa delle Farfalle A Milano Marittima un percorso naturalistico e botanico Una passeggiata in una serra tropicale di oltre 500mq: la Casa delle Farfalle & Co. di Milano Marittima è un parco innovativo, dove si può camminare circondati dal volo di centinaia farfalle tropicali. Il clima della serra è quello delle foreste pluviali: una temperatura che oscilla tra i 28 e i 30 gradi e un’umidità che si aggira attorno al 65-70%. All’interno, spiega lo staff della struttura, vivono e si riproducono migliaia di farfalle originarie delle regioni tropicali di Africa, Asia, America ed Australia; percorrendo i sentieri è facile osservarle da vicino, posate sui fiori o sulle grandi foglie di ficus, banani

e altri arbusti tropicali. Chiocciole giganti, piante carnivore e fiori esotici completano l’ecosistema. La vicina Casa degli Insetti, dedicata al mondo degli invertebrati, presenta particolari ambientazioni, strumentazioni interattive e touch screen di approfondimento. Al suo interno si possono ammirare dal vivo mantidi, insetti stecco, api, coleotteri e altri stravaganti invertebrati. Esternamente, un percorso botanico naturalistico e un ampio giardino con gazebo ospitano la nuovissima serra “Il Bruco”: si possono ammirare diverse specie di farfalle italiane. Il Centro è di proprietà Comunale,

ed è stato realizzato col contributo della Regione Emilia Romagna. Lo gestisce Atlantide, la cooperativa cervese di studi e servizi ambientali, che sul tema delle farfalle e degli insetti in genere organizza da anni specifici itinerari di educazione ambientale. Il parco è aperto in via Jelena Gora dal 14 marzo al 2 novembre 2015; orario: marzo, ottobre e novembre: da martedì a domenica 9.3012.30 e 14.30-17.00; aprile, maggio e settembre: da martedì a domenica 9.30-12.30 e 14.3018.00; giugno, luglio e agosto: 9.30-12.30 e 14.30-19.00. Ultimo ingresso utile mezz’ora prima

dell’orario di chiusura. Sono previste varie attività, dalle visite guidate agli eventi particolari come il “twilight butterfly” (alla scoperta delle farfalle crepuscolari); inoltre bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni potranno diventare “piccoli operatori” per un pomeriggio si adopereranno nelle seguenti mansioni: aiuto per la cura della serra e delle piante, aiuto nelle nursery durante la nascita delle farfalle, assistenza nella somministrazione di cibo agli animali ospiti del centro e controllo dello stato di salute degli animali. Ulteriori informazioni sul sito www.atlantide.net.


Mondo tempo libero .15

Parco dell’Anello del Pino, divertirsi tra alberi e scoiattoli A Milano Marittima un progetto che sposa economia ed ecologia Natura, benessere e tanto divertimento: sono queste le parole magiche nel Parco dell’Anello del Pino, la nuova scommessa degli albergatori e degli operatori di spiaggia di Milano Marittima. In questa pineta affacciata sul mare, che si estende su una superficie di circa 22.000 metri quadrati, sono ancora presenti gli scoiattoli. Ed è proprio dalla presenza di questi simpatici roditori e dalle qualità ambientali uniche del territorio, che si è partiti per delineare un progetto ambizioso. L’Anello del Pino è stato affidato in concessione dal Comune per la durata di nove anni, ad un consorzio di operatori che prende il nome dalla stessa area verde. I soci fondatori sono 18, ai quali si sono aggiunti 25 affiliati, per un totale

di 43 fra alberghi e stabilimenti balneari coinvolti, sostenuti dal Comune di Cervia che patrocina l’iniziativa. Il progetto è stato presentato alcune settimane fa al Pala Cristallo, la tensostruttura allestita all’interno del parco, di fronte ad una platea di oltre 300 turisti, attirati dall’anteprima degli spettacoli e delle esibizioni degli artisti e degli animatori dell’Anello del Pino. I capi animatori sono tre mascotte-scoiattolo: Wii che si occupa dell’area spettacoli e dei giochi tecnologici, Well, dedito all’area giochi ed alla sana alimentazione, ed infine Game, responsabile dell’area animazione e del sentiero degli scoiattoli. Nella zona dell’Anello del Pino le tre mascotte con il team di ani-

mazione della Dream Eventi, al mattino salutano gli ospiti vacanzieri nelle strutture che aderiscono al progetto e saranno a disposizione per scattare le foto con grandi e piccini; nel pomeriggio vengono allestiti laboratori creativi ecologici, per dare spazio all’ingegno ed all’espressione artistica; alla sera sono in calendario degli spettacoli e delle attrazioni sempre diversi. I fondatori del consorzio Anello del Pino sono intervenuti per spiegare le motivazioni e le fondamenta delle iniziative messe in campo, a partire dal presidente Angela Bucheli: “Siamo accomunati dall’amore per il nostro lavoro e il territorio in cui operiamo. L’estate 2015 è soltanto l’inizio, il primo passo di un progetto, attraverso il quale ci

prefiggiamo di abbellire sempre più questa zona, di offrire nuove opportunità ed attrazioni ai turisti di Milano Marittima. Vogliamo crescere e per farlo dobbiamo essere tutti uniti, perché da soli sarebbe impossibile portare avanti tutto questo”. Ambra Ortali, cuore e anima dell’Anello del Pino, traccia le linee per un piano a lungo termine: “Siamo un gruppo affiatato e fortemente motivato. Il Comune ci ha aiutato e per noi è importante. Sinora abbiamo sostenuto dei costi molto alti per il primo step, ma già dal prossimo anno saremo in grado di dare ancor di più ai nostri ospiti, forti del fatto che abbiamo una convenzione di nove anni. Noi ci siamo ed i presupposti sono molto positivi”.

Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito a La Pulce Il Fè Il Rò Il Rigattiere in edicola - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.



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