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AGOSTO 2017 mensile anno 8 numero 08
Pianeta Blu “Se vi è una magia in questo Pianeta è contenuta nell’acqua”: sono le celebri parole dell’antropologo Loren Eiseley che riescono a evocare la potenza di questo elemento straordinario e per alcuni versi ancora misterioso. L’acqua è all’origine della vita ed è nutrimento per la vita stessa, ma gli effetti dei
mutamenti climatici, l’inquinamento, gli sprechi, ne stanno facendo una risorsa sempre più scarsa al centro di importanti tensioni sociali, in particolare nei paesi del sud del mondo. Questa calda estate ha portato al centro delle cronache il problema della mancanza d’acqua anche nel nostro Paese, per
redazione.biosfera@edititalia.it
cui abbiamo voluto renderla protagonista di questo numero estivo di Biosfera, con un decalogo mirato ad evitarne lo spreco e a riflettere sul tema. Troverete poi tanti spunti per vivere al meglio l’energia di stagione: dalle dritte per un’alimentazione sana al viaggio slow di agosto,
che questo mese è dedicato ad un itinerario particolarmente “poetico”, passando per i vegetali che migliorano la salute, i segreti del caffè, la ricetta per una deliziosa confettura di prugne, il bando per gli aspiranti imprenditori nel settore agrituristico e molto altro... Buona lettura!
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2. mondo alimentazione
FORMA E BENESSERE IN ESTATE CON GLI 8 CONSIGLI DELLA BUONA ALIMENTAZIONE Mangiar bene per star meglio Anche in estate per mantenere forma, salute e un senso di benessere generale è necessario seguire un’alimentazione corretta e adeguata al periodo. Ecco le 8 semplici regole approvate dal Ministero della Salute per trarre il meglio dalla stagione calda e non incorrere in spiacevoli imprevisti… • Non saltare mai i pasti d’estate, fai 3 pasti principali e 1-2 spuntini - In estate generalmente si fa più movimento e si dorme meno. Per questa ragione è particolarmente importante non saltare i pasti ma “mangiare poco e spesso” sia per non sentirsi appesantiti che per rimanere in forma. Il nostro organismo nei mesi estivi è esposto a temperature elevate e per non sentirsi privi di forza un pronto rifornimento di energia e di nutrienti può essere fornito da tutti gli spuntini a base di frutta, verdura, yogurt, formaggi freschi e leggeri, carne magra e pesce cotto alla griglia.
• Evita di consumare cibi troppo conditi o elaborati - “Si” al gelato come pasto sostitutivo, se inserito in un’alimentazione bilanciata e variata • Varia spesso le tue scelte a tavola - Il consumo a rotazione di tutti gli alimenti disponibili è la regola principale per una dieta nutrizionalmente adeguata nonché sicura sotto l’aspetto igienico: la varietà delle scelte serve infatti a soddisfare il fabbisogno di tutti i nutrienti e a diluire l’assunzione di eventuali sostanze indesiderate contenute negli alimenti. - Via libera al consumo di frutta e verdura! Sono ricche di vitamine, minerali, fibra alimentare, ma anche di altre sostanze ad attività antiossidante, protettive per l’organismo, il cui fabbisogno aumenta con l’aumentare dell’esposizione ai raggi solari. - Usa preferibilmente condimenti di origine vegetale, privilegiando l’olio d’oliva.
- Dai la preferenza ad alimenti “protettivi” come il pesce, che contiene acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 preziosi per l’apparato cardiovascolare, e allo yogurt, che contribuisce al benessere intestinale. - “Si” ai piatti unici che garantiscano un’alimentazione completa ma leggera - “Si” al piacere di un dolce ma con moderazione • Bevi 2 litri di acqua al giorno - Bevi senza aspettare di aver sete! E ricorda che l’acqua del rubinetto è potabile e sicura per le sue caratteristiche chimicofisiche ideali. • Altre bevande - E’ consigliato il consumo di frullati, spremute, centrifugati e succhi di frutta. Non abusare di bevande alcoliche e limita l’assunzione di bevande gassate e zuccherate: queste infatti apportano calorie superflue e non te ne accorgi!
Un grammo di alcol fornisce un apporto calorico quasi doppio rispetto ad un grammo di zuccheri - Limita l’assunzione di bevande ad elevato tenore di caffeina in particolare energy drink • Consuma cibi freschi e non ghiacciati! - Attenzione ai cibi e alle bevande ghiacciate: possono provocare pericolose congestioni. • Consuma poco sale e iodato - E’ scientificamente provato che ridurre il sale nella dieta giova sia agli ipertesi che ai normotesi. • Privilegia la vita attiva - Con la stagione estiva si moltiplicano le occasioni di attività motorie, ma attenzione, questa attività deve essere graduale ed adeguata al tuo stile di vita. Evita le ore troppo calde per fare attività fisica.
mondo ambiente .3
EMERGENZA IDRICA, COSÌ EVITI GLI SPRECHI Il decalogo salva acqua Dopo un inverno con poche piogge e un’estate con temperature sopra la media abbiamo dovuto familiarizzare con l’espressione “crisi idrica”, che da nord a sud aleggia minacciosamente sul nostro Paese. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti conseguenze, perché si moltiplicano gli eventi estremi. Secondo gli esperti, il nostro è un Paese in cui la quantità di pioggia che ogni anno cade al suolo sarebbe anche sufficiente a soddisfarne le esigenze idriche sotto tutti gli aspetti; il vero problema riguarderebbe la mancata capacità di trattenere l’acqua e utilizzarla, a causa della carenza di infrastrutture adeguate. Detto ciò, è anche vero che ognuno, nel suo piccolo, può fare la sua parte: combattendo lo spreco e imparando a vedere in questo indispensabile elemento una risor-
sa scarsa e preziosa. Ecco il decalogo anti-spreco diffuso dall’Atersir, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia. Facciamone buon uso! 1. NON utilizzare l’acqua dell’acquedotto per usi diversi da quelli strettamente civili (es: innaffiare orti, giardini o colture di tipo agrario, lavare l’auto o simili, bagnare i muri di casa per cercare refrigerio). 2. Riutilizza l’acqua di cottura di pasta o verdura per l’orto o il giardino, l’acqua di scarico della lavatrice per la pulizia del cortile. Si può raccogliere l’acqua piovana di gronda per innaffiare l’orto o il giardino. 3. Utilizza lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico e privilegia impianti a basso consumo energetico. Prima di comprare un nuovo elettrodomestico verifica anche i suoi consumi di acqua. 4. Applica ai tuoi rubinetti di-
spositivi frangigetto e limitatori di flusso, sono economici e garantiscono un minor consumo a parità di comfort garantendo un risparmio d’acqua di ben 6.000 litri all’anno in una famiglia di tre persone. 5. Nell’igiene personale e domestica occhio ai piccoli gesti: chiudi i rubinetti mentre ti radi o lavi i denti, preferisci la doccia al bagno, chiudi il getto mentre ti insaponi, scegli il tasto con il getto più adeguato nella cassetta del water, non lasciare scorrere l’acqua lavando piatti e verdure. In questo modo è possibile risparmiare circa 2.500 litri di acqua per persona all’anno. 6. Ripara immediatamente ogni perdita (rubinetti, cassette wc…). Così è possibile risparmiare in un anno una notevole quantità d’acqua: 21.000 litri circa per le perdite dal rubinetto e 52.000 litri circa bloccando il len-
to ma costante fluire dell’acqua dal water. 7. È meglio conservare qualche bottiglia di acqua nel frigorifero piuttosto che fare scorrere l’acqua del rubinetto sino a quando diventa fresca. 8. Controlla regolarmente il contatore: è il modo migliore per accorgersi subito di eventuali perdite. 9. Fai manutenzione! Verifica l’efficienza del termostato di misurazione dell’acqua sanitaria: un buon impianto è in grado di “miscelare” l’acqua della doccia in tempi più rapidi. Inoltre l’installazione di un riduttore di pressione sul tubo di ingresso ti consentirà di risparmiare fino al 20% di acqua. 10. In molti Comuni esistono precise ordinanze del Sindaco che vietano sprechi ed utilizzi impropri dell’acqua potabile. Rispettale, sono per il bene di tutti!
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mondo lavoro
SOGNI DI APRIRE UN AGRITURISMO? ECCO IL BANDO CHE FA PER TE I comuni interessati, i beneficiari, i requisiti
Un milione di euro per la creazione e lo sviluppo di fattorie didattiche e agriturismi: è questa la cifra che sarà assegnata dal bando pubblicato dal Gal “L’Altra Romagna” (all’interno del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna), che interessa 20 comuni della provincia di Forlì-Cesena e 5 del Ravennate. I beneficiari del finanziamento sono gli imprenditori agricoli singoli e associati ai sensi dell’art. 2135 del codice civile iscritti negli elenchi della LR 4/2009 “Disciplina dell’agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agrico-
le” ricadenti nel territorio dei 25 Comuni interessati. I comuni del Faentino-Ravennate interessati sono: Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese (parzialmente), Faenza (parzialmente), Riolo Terme. I comuni del Forlivese interessati sono: Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella di Romagna, Dovadola, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia e Tredozio. I comuni del Cesenate interessati sono: Bagno di Romagna,
Borghi, Mercato Saraceno, Montiano, Roncofreddo, Sarsina, Sogliano al Rubicone e Verghereto. Il bando è rivolto agli imprenditori agricoli iscritti negli elenchi regionali che disciplinano l’attività agrituristica e la multifunzionalità delle imprese agricole. Obiettivo del bando è quello di rafforzare la vocazione turistica locale attraverso il supporto alla qualificazione e lo sviluppo di attività di accoglienza utilizzando le opportunità di diversificazione offerte alle aziende agricole, incentivando un ampliamento dell’offerta. L’aliquota di sostegno
del finanziamento è compresa tra il 40 e il 50% della spesa ammissibile. Il bando è consultabile sul sito www.altraromagna.it e contestualmente è stato inviato a tutti i Comuni, alle Province, alle Unioni dei Comuni, alle Camere di Commercio e a tutte le Associazioni di categoria delle Province di ForlìCesena e Ravenna dell’area di competenza del Gal L’Altra Romagna. Il bando rimarrà pubblicato fino al 3 novembre 2017, data entro la quale dovranno pervenire le domande.
mondo natura .5
LA REGIONE PIÙ VERDE D’ITALIA? “È L’EMILIA-ROMAGNA”
“Foreste e boschi possono offrire 4mila nuovi posti di lavoro”, spiega Coldiretti “Con una densità di 1.815 alberi per ettaro, l’Emilia Romagna è la regione più verde d’Italia”. È quanto ha sottolineato Coldiretti Emilia Romagna sulla base dell’ultimo rapporto dell’Infc (Inventario nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio). Secondo i dati resi noti dalla maggiore organizzazione dei coltivatori, nella nostra regione, boschi e foreste in Emilia Romagna hanno fatto registrare un incremento del 20 per cento negli ultimi trent’anni, raggiungendo secondo i dati del Piano forestale regionale, la superficie record di 611mila ettari, arrivando a coprire quasi un terzo dell’intero territorio. Si tratta di un fatto importante – commenta Coldiretti Emilia Romagna – per il contributo fondamentale che gli
alberi forniscono all’assorbimento e riduzione della CO2 nell’aria. Il problema – rileva Coldiretti regionale – è la gestione di questa massa forestale per assicurare una crescita ordinata, nell’interesse dell’intera collettività, prevenendo rischi di incendi e assicurando la stabilità idrogeologica. I boschi dell’Emilia Romagna se valorizzati attivamente con pratiche di gestione sostenibile, possono rappresentare non solo il serbatoio naturale di assorbimento del carbonio, ma anche un fondamentale strumento di investimento nella crescita dell’indotto produttivo ad esso collegato, garantendo così lo sviluppo socio-economico delle aree marginali nelle zone rurali in generale e di montagna in particolare.
Attualmente nel settore forestale e nelle attività connesse, secondo elaborazione Coldiretti su dati Unioncamere, in regione operano a vario titolo 3.250 aziende con circa 6.000 occupati, cui si aggiungono 1.800 addetti di 120 imprese più strutturate che operano nel settore del verde pubblico e privato e della difesa idrogeologica. Utilizzando al meglio i fondi del Piano forestale nazionale – commenta Coldiretti – si può pensare di migliorare la gestione dei boschi creando in Emilia Romagna fino a 4.000 nuovi posti di lavoro nella gestione forestale e delle attività connesse. In questa direzione – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – va l’attività di ForestaAmica, il consorzio forestale costituito da Coldiretti
a Bologna che, in collaborazione con il Comune di Monzuno nella montagna bolognese, e utilizzando i fondi del Piano forestale regionale, sta svolgendo corsi per operatori forestali che consentono agli imprenditori agricoli di potere lavorare nel settore per curare il bosco, tagliare alberi e commercializzare legna, dando in questo modo più valore al ruolo degli imprenditori agricoli per la qualità dell’aria e riconoscimento dei crediti di carbonio, per arrivare a sviluppare la filiera 100% italiana attraverso i Piani di sviluppo rurale e con l’incentivazione dell’utilizzo di legno prodotto in Italia negli appalti pubblici.
APPUNTAMENTI ANTICO PORTO AL CHIARO DI LUNA
FINO AL 3 SETTEMBRE ANTICO PORTO DI CLASSE (RA) Musica, cinema, visite guidate, laboratori, letture e degustazioni: prosegue anche in agosto la nuova edizione della rassegna estiva “L’Antico Porto al chiaro di Luna 2017”, che fino al 3 settembre anima le serate estive di grandi e piccini presso il sito archeologico dell’Antico Porto di Classe. “Stessi presupposti e tante novità per una rassegna che anche quest’anno si rinnova e che lega un’area archeologica importante a eventi, iniziative e spettacoli che la rendono ancora più interessante ed appetibile”- ha spiega il presidente della Fondazione RavennAntica Giuseppe Sassatelli. Dal 2015, all’interno del sito è attiva una sezione didattica. Le scolaresche in visita possono scegliere un percorso alla scoperta dell’Antico Porto oppure abbinare, in aggiunta, anche un laboratorio didattico di simulazione di scavo archeologico. Per tutte le informazioni e il programma: www.parcoarcheologicodiclasse.it
IL SAPORE DI UNA VOLTA
IL 12 E IL 13 AGOSTO PREMILCUORE (FC)
“Il Sapore di una volta” è una manifestazione che promuove il paese di Premilcuore, la sua storia e le sue tradizioni, i piatti tipici, le produzioni locali attraverso atmosfere, sapori, suoni, immagini e coreografie d’epoca facendo rivivere usi e costumi di un tempo “non tanto lontano”, riportando le strade del borgo all’aspetto che i nostri nonni hanno visto dall’inizio del secolo, rimaste intatte fino agli anni ‘50. Una rievocazione storica ideata in un susseguirsi di percorsi gastronomici, artistici, musicali e culturali studiati in ogni particolare, con proposte sempre nuove, che si snodano nei vicoli, nelle strade e nelle due piazze del borgo. Particolare attenzione è dedicata al rispetto dell’ambiente e della natura, alla valorizzazione del territorio con l’utilizzo di monouso in cellulosa biodegradabile e compostabile facendo Premilcuore portatore di uno stile di festa che promuova il territorio, la storia, i prodotti tipici, rispettando contemporaneamente la natura e le acque. Una festa “saggia” capace di valorizzare i Presidi Slow-Food presenti nel territorio. Per info: www. premilcuore.org
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“DI STRADA... IN STRADA”, FESTIVAL INTERNAZIONALE ARTI PERFORMATIVE
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DAL 12 AL 15 AGOSTO SANTA SOFIA (FC)
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Il festival “Di Strada… in Strada” è giunto alla sua 26ª edizione: grazie ad un alto livello artistico, sempre in crescita, è annoverato tra le più importanti manifestazioni italiane nel suo genere. L’aver sapientemente coniugato l’arte di strada, la musica, le arti figurative e l’artigianato artistico, ha permesso di creare una manifestazione per tutte le età e per tutti i gusti. Il festival avrà inizio il 12 Agosto nella graziosa frazione di Corniolo nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Campigna e Monte Falterona con una decina di vari spettacoli, dalla musica all’arte circense. Dal 13 al 15 Agosto a Santa Sofia per tre giorni si potrà assistere a decine di spettacoli di strada di tutti i generi e proposti da artisti provenienti da tutto il mondo, nel meraviglioso centro storico e nel nuovo Teatro Mentore, in un unico grande palcoscenico a cielo aperto. Il motore, l’anima e il cuore del festival sono e saranno sempre i Buskers, gli artisti di strada. In questa XXVI edizione, ammireremo tanto “Nuovo Circo”, ma in un’accezione diversa e più ricca di note. Si parlerà, infatti, di “Circo Teatro Musicale” con spettacoli con musica, spesso dal vivo, con un ruolo di primo piano e non di mero accompagnamento. Per info: www.santasofiabuskersfestival.it
mondo animali .7
ESTATE, DI QUANTA ACQUA HA BISOGNO IL NOSTRO PET? Le dritte per garantire ai nostri animali una corretta idratazione, anche in viaggio
L’acqua è fonte d’idratazione e nutrimento, si stima che la perdita di circa il 15% di acqua possa essere causa di mortalità. Il consumo giornaliero di questo elemento per i nostri beniamini è di circa 50 ml per chilo di peso corporeo. Se il nostro gattino pesa 4 kg saranno sufficienti 200 ml. di acqua pari a una comune bottiglietta che utilizzeremo come unità di misura giornaliera, così da controllare l’esatta quantità di acqua utilizzata. Diversi sono i fattori (spesso indice di patologie in atto) che provocano una ridotta assunzione di acqua o un’eccessiva perdita della stessa: naturalmente è compito del Veterinario stabilirne le cause, ma la bottiglietta (o una
caraffa graduata) fornirà un utile indizio al medico quando ci chiederà se il nostro pet “beve molto”. Soprattutto in estate la disidratazione è dietro l’angolo quindi, assumere liquidi diventa fondamentale per tutti gli esseri viventi, e diversi sono i fattori che ne influenzano la quantità (ad esempio, gli alimenti). Il cibo umido contiene circa il 70% di acqua mentre il secco circa l’8%. La frutta con troppi zuccheri, come ad esempio i fichi, è da evitare, così come l’uva, l’avocado, le albicocche, le ciliegie, le pesche, sia perché contengono tracce di sostanze tossiche (seppure in quantità minima) sia per il rischio legato ai noccioli che possono essere anche acci-
dentalmente causa di gravi occlusioni intestinali. Ben venga il detto “una mela al giorno, toglie il Vet di torno”: scherzi a parte, la mela è un frutto ideale perché idrata, contiene vitamine e sali minerale e i suoi semini sono innocui; semaforo verde anche per il cantalupo e l’anguria freschi ma non freddi. Rileviamo come frutta e verdura vadano comunque offerti con moderazione, specie agli animali tendenzialmente carnivori come il cane o il gatto. Come per noi, la frutta se in eccesso provoca fermentazione intestinale e la verdura potrebbe essere causa di diarrea. Consultiamo comunque il nostro Veterinario, che in base alle abitudini alimentari del nostro
beniamino ci darà le giuste indicazioni da seguire. Ultimo consiglio non meno importante: prima di metterci in viaggio congeliamo due o più bottigliette di acqua o semplicemente una boule, per rinfrescare il nostro amico, soprattutto se parecchio accaldato, così da prevenire il temuto colpo di calore. Se poi abbiamo una tinozza con dell’acqua fresca, sicuramente fido ne approfitterà per un bagnetto rinfrescante e gratificante, oppure è sufficiente, una fontanella, un ruscello, un laghetto, il mare: insomma dell’acqua. Carla Ricci, Medico Veterinario Milano Marittima (RA)
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mondo benessere
SE TI MUOVI POCO, MANGI PEGGIO… E INGRASSI DI PIÙ Fare attività fisica inciderebbe anche sulle scelte alimentari. Ecco come La scarsa attività fisica non è solo negativa di per sé ma indurrebbe anche scelte alimentari errate aumentando il rischio di obesità. A spiegarlo è un nuovo studio dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano (Ogp) che ha analizzato la relazione tra la quantità di attività fisica svolta e la qualità della dieta seguita, valutando le interviste a 5.500 adulti italiani, in età maggiore di diciotto anni. Un primo risultato dello studio è che le persone che svolgono scarsa attività fisica consumano meno energia, mangiano meno
frutta e verdura e bevono meno acqua, fattori indispensabili per non aumentare di peso. E coloro che non praticano alcuna attività, né moderata quotidiana, né intensa settimanale, mangiano meno di 2 porzioni al giorno di frutta, verdura e bevono meno acqua. Inoltre, l’inserimento dell’attività fisica all’interno della propria quotidianità favorisce l’abitudine dell’organismo a seguire uno stile di vita più sano sotto ogni punto di vista, incluso quello alimentare. L’indagine ha sondato le abitudini e l’intensità dell’attività
fisica a vari livelli: moderata e quotidiana come il camminare, l’attività fisica intensa come la corsa, il nuoto, la palestra ed altro, il tempo dedicato e la frequenza settimanale. Di tutti gli intervistati è stato rilevato il peso e l’altezza e calcolato l’Indice di massa corporea (BMI) per classificarli in normopeso, sovrappeso (BMI>24.9 e <29.9) e obesi (BMI>29.9); l’attività lavorativa (classificata in sedentaria, in piedi, manuale e manuale pesante) e le ore quotidiane di attività domestica. Oltre all’attività fisica sono state
raccolte le abitudini nutrizionali quotidiane riguardanti il consumo di frutta, verdura e acqua. Dallo studio Ogp emerge che la sedentarietà quotidiana è già responsabile dell’aumento ponderale. Infatti, la media delle persone che svolgono un lavoro sedentario (56% del campione) è caratterizzata da un BMI di 27, mentre coloro che svolgono un lavoro manuale pesante hanno un BMI medio di 26. Risultato che potrebbe sembrare ovvio, ma che in realtà conferma che questo campione riesce ad avere un migliore bilancio energetico.
mondo benessere
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Le attività domestiche sono ancora un lavoro prevalentemente femminile, ma stare a casa, anche se si lavora intensamente (lavoro domestico 3-4 ore al giorno) non predispone ad avere un peso normale, perché ben il 43% del campione preso in esame trascorre un tempo superiore alle tre ore davanti alla televisione e il BMI correla positivamente, ovvero aumenta all’aumentare delle ore trascorse davanti allo schermo. La ricerca Ogp conferma che la quantità di attività fisica, intesa come attività moderata svolta ogni giorno oltre a quella sul lavoro (camminare o andare in bicicletta), è correlata con il BMI. Infatti, chi non svolge nessun tipo d’attività, il 25% degli intervistati, è sovrappeso (BMI medio 29) mentre il BMI medio dei soggetti che camminano o pedalano per almeno 30 mi-
nuti al giorno è mediamente 26 e si avvicina di più agli standard di normalità. Solo il 10% del campione dichiara di camminare o andare in bicicletta più di un’ora al giorno. L’attività fisica più intensa (ad esempio jogging, nuoto, palestra, o sport di squadra amatoriali), è svolta una o più volte a settimana solo dal 30% degli intervistati, mentre il 70% non fa nessun allenamento settimanale. “Lo studio dell’Osservatorio è in accordo con un recente studio pubblicato dall’American Journal of Clinical Nutrition – ha dichiarato la dott.ssa Michela Barichella, Presidente di ‘Brain&Malnutrition Association’ e membro del Comitato scientifico OGP - che mette in luce il legame tra l’attività fisica e la scelta di cibi considerati particolarmente sani. Praticare sport e avere una moderata at-
tività è correlata con un indice di massa corporea normale e sembrerebbe favorire la scelta di cibi salutari aggiungendo altri benefici vantaggi a quelli che porta l’attività fisica continuativa”. I BENEFICI DELL’ATTIVITÀ FISICA: 1. Il miglioramento dell’umore, poiché quando si pratica esercizio fisico il cervello rilascia endorfine, particolari ormoni con naturale funzione “antidepressiva” che donano una sensazione di serenità e relax; 2. L’aumento della chiarezza e della lucidità psichica, liberando la mente dagli schemi ripetitivi dei pensieri di tutti i giorni; 3. La riduzione dello stress e dell’ansia, modulando le alterazioni fisiologiche as-
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sociate alla paura, come il battito cardiaco e la respirazione più rapidi; Il miglioramento dell’autostima, poiché praticare regolarmente attività fisica porta ad ottenere una sensazione di benessere anche dal punto di vista della fiducia in sé stessi e della propria autostima; L’aumento dell’energia, perché svolgere esercizio fisico aiuta l’organismo a trasportare ossigeno e nutrienti ai tessuti e stimola il sistema cardiovascolare a lavorare più efficacemente. Di conseguenza si otterranno più energie per svolgere i lavori giornalieri; Il miglioramento della qualità del sonno, in quanto l’attività fisica regolare facilita un più rapido e profondo addormentamento a patto che non sia praticata poco prima di andare a dormire. In questo caso si potrebbero avere in corpo troppe energie per addormentarsi; La riduzione del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e neurodegenerative, perché l’esercizio fisico giornaliero può diminuire la probabilità di incorrere in forme di demenza come l’Alzheimer o in un declino cognitivo anche in persone con più di ottant’anni; Infine fare sport è un modo per socializzare, infatti scegliere un’attività gradevole o curiosa favorisce la conoscenza di nuove persone. Si può, ad esempio, chiedere agli amici di iniziare insieme un nuovo sport, o sfruttare l’occasione dell’allenamento per stringere legami con altri sportivi.
I BENEFICI DELL’ATTIVITÀ FISICA: 1. Miglioramento dell’umore 2. Aumento della chiarezza e della lucidità psichica 3. Riduzione dello stress e dell’ansia 4. Miglioramento dell’autostima 5. Aumento dell’energia
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6. Miglioramento della qualità del sonno 7. Riduzione rischio patologie cardiovascolari e neurodegenerative 8. Conoscenza di nuove persone
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CAFFÈ: “ELISIR DI LUNGA VITA”. ECCO PERCHÉ Tre tazzine al giorno farebbero vivere più a lungo Dai sospetti del passato sulla sua possibile cancerogenicità (poi caduti grazie a nuove ricerche) alla sua promozione a “elisir di lunga vita”: è questa la parabola tutta in ascesa di una delle bevande più amate di sempre, il caffè. Coloro che ne bevono tre tazzine al giorno sarebbero, infatti, più longevi di coloro che non lo bevono, indipendentemente dal metodo di preparazione e anche dalla scelta tra decaffeinato o normale: a riportare i risultati del più ampio studio mai condotto sull’argomento, che ha riguardato oltre mezzo milione di individui in 10 paesi europei, è Giovanni D’Agata dello “Sportello dei diritti”. “L’indagine scientifica è stata condotta da
esperti della IARC e dell’Imperial College di Londra - continua D’Agata -. I partecipanti sono stati monitorati per un tempo medio di 16 anni e tutti i decessi e le relative cause sono state registrate. Sulla base dei milioni di dati raccolti, è emerso che il bere abitualmente caffè è associato a ridotto rischio di morte per tutte le cause, in particolare per malattie circolatorie e del tratto digerente. Gli esperti ipotizzano che i benefici della bevanda siano multipli: ad esempio che abbia effetti protettivi significativi sul fegato e che più in generale eserciti i suoi effetti benefici su tutto l’organismo grazie all’elevato contenuto in molecole quali gli antiossidanti.
“Nei Paesi del Nord Europa dove il consumo di frutta e verdura è scarso e quello di caffè alto, il caffè è l’alimento che fornisce all’organismo la maggior parte degli antiossidanti – spiega l’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ – IRCCS -. In Italia, dove frutta e verdura fanno parte della comune dieta, 3-4 tazzine di caffè raddoppiano l’apporto di sostanze antiossidanti. “Bisogna non fare confusione tra effetti della caffeina e del caffè - dice Alessandra Tavani, Capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche l’IRCCS -. La caffeina della tazzina di caffè è ritenuta responsabile della diminuzione del senso di fatica, dell’aumento della vigi-
lanza e dell’aumento della motilità intestinale. Inoltre la caffeina a dosi appropriate potenzia gli effetti antidolorifici dell’aspirina, aumentandone la biodisponibilità. Altri componenti del caffè (fra cui i polifenoli) potrebbero avere effetti favorevoli prevenendo l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, del tumore del cavo orale/faringe, del tumore del fegato, della cirrosi epatica, del tumore dell’endometrio e forse del tumore del colon - retto. Dati molto recenti mostrano che il caffè sembra essere associato a una diminuzione di mortalità totale”. Nonostante gli effetti benefici del caffè è sempre opportuno berne con moderazione.
12. mondo salute
UN FAGIOLO E UN POMODORO ALLEATI CONTRO IL DIABETE Si tratta dello “zolfino” e del “costoluto” a cui una ricerca attribuisce importanti proprietà salutistiche “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”: è proprio il caso di richiamare l’antico adagio per la scoperta che vede protagonista l’Università di Pisa e due straordinarie specie vegetali che si sono rivelate potenti alleate contro il diabete. Si tratta del fagiolo zolfino in primis e del pomodoro costoluto fiorentino (entrambi legati al territorio toscano), che in base a quanto dicono le ricerche sarebbero di grande utilità nel prevenire le complicanze di questa insidiosa patologia. E’ questo quanto emerge a conclusione del progetto IDARA finanziato dalla Regione Toscana e coordinato dal professor Umberto Mura del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. In particolare l’obiettivo del progetto era di individuare nuove molecole capaci di inibire in modo selettivo l’aldoso
reduttasi, un enzima responsabile di molte complicanze del diabete che però, se totalmente bloccato, non è più in grado di svolgere parte della sua azione che è anche positiva e detossificante. “Il progetto ha messo in evidenza la grossa potenzialità di alcune specie vegetali quali fonti di inibitori differenziali aprendo la strada ad un nuovo approccio investigativo nella individuazione di componenti utili alla prevenzione delle complicanze del diabete e al controllo di processi infiammatori correlati – spiega Umberto Mura – viene così ad ampliarsi il quadro d’azione benefica che una appropriata alimentazione è in grado di offrire”. Il progetto biennale IDARA – acronimo che sta per Inibitori Differenziali dell’Aldoso Reduttasi negli Alimenti – è stato finanziato dalla
Regione Toscana nell’ambito del Bando di Ricerca Nutraceutica. Il dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa come capofila e quello di Farmacia hanno condotto la ricerca affiancati da alcuni partner sul territorio: la Galileo Research, i Laboratori Baldacci e l’Azienda Agricola Fattoria Le Prata nell’area pisana e l’Azienda Agricola Mario Agostinelli a Reggello, Firenze. A conclusione del progetto, il 22 giugno nell’aula magna Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci dell’Università di Pisa si è svolto il workshop “Alimenti funzionali: un valido ausilio nel controllo della patologia diabetica e dei processi infiammatori”. Il fagiolo zolfino è detto anche fagiolo del cento perché viene seminato il centesimo giorno dell’anno, o fagiolo burrino. Oggi è stato
riscoperto e valorizzato fino alla richiesta di riconoscimento IGP, e attualmente se ne producono quasi 20 tonnellate nell’area “tipica” della dorsale valdarnese del Pratomagno. Il suo nome deriva dalla colorazione giallo pallido, simile allo zolfo. (Fonte Wikipedia) Il Pomodoro costoluto fiorentino a dispetto del nome viene prodotto in tutta la Toscana. Viene raccolto a mano a partire dalla metà di agosto. È un prodotto della terra ottimo consumato fresco sia, una volta spellato, utilizzato per la preparazione di sughi e salse. (Fonte Wikipedia) Le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e mai terapeutico, per il quale è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia.
mondo gusto .13
LA RICETTA CONFETTURA DI PRUGNE PREPARAZIONE Lavate bene le prugne sotto l’acqua corrente, privatele del nocciolo e tagliatele in piccoli pezzetti.
INGREDIENTI - 1 kg di prugne rosse - 200 grammi di zucchero - un limone
Ponete le prugne in una pentola antiaderente insieme allo zucchero e al succo di limone e portate a bollore. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco basso per circa 45 minuti mescolando di tanto in tanto. Per verificare la fluidità della confettura mettetene un cucchiaino su un piattino: se inclinandolo aderisce senza scivolare vorrà dire che è pronta. Dopo aver sterilizzato i vasetti riempiteli con la confettura, pulite bene i bordi e chiudeteli con i tappi. Capovolgete i vasetti per almeno 15 minuti, verificate che il centro dei vasetti sia abbassato e conservateli al buio in un luogo fresco e asciutto.
14. mondo ambiente
SCOPERTE, ARRIVA LA PLASTICA PRODOTTA CON AGHI DI PINO
“Può fare davvero la differenza per l’ambiente”, spiegano i ricercatori Mandare in pensione la plastica prodotta con il petrolio grazie ad un materiale totalmente ecosostenibile realizzato con gli aghi di pino: è questa la nuova, straordinaria scoperta dei ricercatori dell’Università di Bath, che potrebbe rivoluzionare la fabbricazione di diversi prodotti (fra cui sacchetti, confezioni per alimenti e dispositivi medici). Come riportato sul portale Seeker, infatti, gli studiosi hanno messo a punto un metodo grazie al quale è possibile produrre polimeri partendo dal pinene, ovvero la molecola che dona al pino silvestre il suo inconfondibile profumo. Ad
annunciare l’importante risultato lo stesso team che ha descritto i dettagli del procedimento per creare una plastica 100% ecosostenibile. E’ quanto riporta In a Bottle (www. inabottle.it) in un focus su plastica e innovazione. Come spiegato da Helena Quilter, una delle ricercatrici a capo del progetto, l’obiettivo dello studio è quello di sfruttare aghi di pino che altrimenti verrebbero buttati come scarto dall’industria di carta. “Produrre plastica partendo da simili fonti sostenibili – ha sottolineato la Quilter – può fare davvero la differenza per l’ambiente”.
Come spiega Matthew Davidson, a capo del Centro per le tecnologie chimiche sostenibili (CSCT) dell’ateneo britannico, lo studio sul pinene fa parte di un progetto molto più ampio, un progetto “che punta ad utilizzare sostanze chimiche bio come fonte ecosostenibile alternativa ai prodotti petrolchimici. In questo modo potremmo ridurre il bisogno di combustibili fossili fornendo una materia prima rinnovabile che ha la potenzialità di rivoluzionare l’industria chimica”. Attualmente i ricercatori inglesi hanno ampliato il proprio studio ad altri composti organici come, ad esempio, il limonene
(composto organico presente negli agrumi). Non ci resta che attendere gli ulteriori sviluppi. “Sul mercato – spiega l’Ansa sono già presenti dei poliesteri biodegradabili, come ad esempio l’acido polilattico (Pla) ottenuto dal mais e dalla canna da zucchero: per aumentarne la flessibilità, però, questo materiale viene spesso mescolato ad un polimero più gommoso, chiamato caprolattone, prodotto invece con il petrolio greggio. Per produrre una plastica davvero ecosostenibile al 100%, i ricercatori di Bath hanno messo a punto un materiale ‘sosia’ del caprolattone”.
mondo viaggi slow .15
ITINERARIO POETICO NELLA CASA DI GIOVANNI PASCOLI A San Mauro Pascoli fra suggestioni e frammenti di vita La Romagna è antica terra di poeti e per non disperdere questo importante patrimonio di storie e suggestioni è nato il “circuito” delle case museo, che fa rivivere valori simbolici e atmosfere dei “figli più creativi” di questa terra. Fra le antiche dimore dei grandi autori romagnoli – ricordiamo Casa Monti, Casa Moretti, Casa Oriani, Casa Panzini, Casa Saffi, Casa Serra, Villa Silvia Carducci – c’è la casa di uno dei poeti più amati d’Italia, Giovanni Pascoli. “La casa natale di Giovanni Pascoli – spiega il circuito delle Case Museo sul sito www.casemuseoromagna.it - monumento nazionale dal 1924 e proprietà dello Stato, è il luogo che ha profondamente segnato l’infanzia del poeta, il quale vi ha vissuto fino ai sette anni di
età, continuando a frequentarla anche nel periodo giovanile. Il ricordo del periodo sereno trascorso a San Mauro è rievocato in molte poesie con grande nostalgia e affetto, soprattutto per il fortissimo legame con la famiglia e l’attaccamento alla propria terra d’origine. Casa Pascoli ha subito notevoli danni durante la seconda guerra mondiale, ragione per cui è stata ristrutturata in modo da ripristinare la struttura originaria; c’è un’unica stanza però che è rimasta intatta e si presenta al visitatore così com’era durante l’infanzia del poeta, la cucina. Essa conserva l’antica travatura in legno del soffitto, il grande focolare domestico, l’acquaio in pietra ed è arricchita con utensili, mobili d’epoca e ci-
meli di famiglia. L’altra sala al piano terra viene utilizzata come saletta espositiva; ogni anno il Museo Casa Pascoli promuove, qui e nella saletta al primo piano, mostre documentarie e fotografiche di interesse pascoliano e di storia locale. Al primo piano – conclude il circuito - si trovano invece la camera in cui nacque Giovanni Pascoli, con l’antica culla in legno e il mobilio dello studio di Bologna, quando il poeta insegnava letteratura italiana all’Università. Il Museo Casa Pascoli promuove ogni anno laboratori didattici per le scuole, visite guidate ai luoghi pascoliani, mostre, letture di poesia. Oltre alla conservazione di un ricchissimo archivio di volumi, carteggi e documenti pascoliani,
il Museo cura anche la pubblicazione di cataloghi che raccolgono ricerche inedite di interesse pascoliano e di storia locale”. “La Torre – spiega il Museo Casa Pascoli - situata all’estremo limite di San Mauro, al centro di quelli che furono i possedimenti rurali di proprietà dei Principi Torlonia, venne amministrata per un periodo dal padre di Giovanni Pascoli, Ruggero, ucciso in circostanze misteriose il 10 agosto 1867”. Contatti: Museo Casa Pascoli Tel.: 0541.810100 Fax: 0541.934084 www.casapascoli.it info@casapascoli.it
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