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DICEMBRE 2014 mensile anno 5 numero 12
UN NATALE “GREEN” La magia è nell’aria! Chi non lo ha pensato almeno una volta durante le giornate di dicembre: quelle di festa, ma anche quelle che le feste le precedono, cariche come sono di attesa, di luci, di voglia di casa e di leggerezza. In questo numero vogliamo accompagnarvi attraverso questo mese speciale alla scoperta di un Natale un
po’ diverso...Dalle tinte “verdi brillanti”, come è nel nostro stile! Un Natale, “green” appunto, che porti i temi dell’ecologia, dell’etica e della sostenibilità fin sotto l’albero. E proprio di albero di Natale parliamo in questo numero con i consigli del Corpo Forestale dello Stato che ci insegna a prenderci cura delle nostre piante addobbate
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a festa per assicurargli salute e lunga durata anche dopo l’Epifania. Per vivere delle festività più ecosostenibili, invece, non potete perdervi il decalogo di Greenpeace che ci ispira ad adottare comportamenti che hanno ricadute positive sulla nostra salute e su quella dell’ambiente. Una finestra sul mondo dell’innovazione vi
porterà a scoprire, invece, le ultime tendenze in fatto di eco e smart leaving. E poi, come sempre, troverete tante idee alternative e super low cost per viaggiare, cucinare, prendervi cura della vostra bellezza e del vostro benessere in stile “green”. Non ci resta che augurarvi buona lettura e, soprattutto, buone feste!
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mondo ambiente .3
“LE SCELTE SALVA VERDE” PER DARE LUNGA VITA ALL’ALBERO DI NATALE Tre semplici step per non creare danni all’ambiente e assicurare salute e lunga durata alla nostra pianta, anche dopo le feste… Alberi maestosi e tipici di climi nordici, gli abeti rappresentano uno dei simboli più classici del Natale, capaci di portare il verde aromatico delle montagne fin dentro le nostre case. Ma come sceglierli e accudirli in modo tale da rispettarli e non renderli dei rifiuti una volta terminate le feste? Il Corpo forestale dello Stato ha stilato un interessante vademecum per festeggiare il Natale nel pieno rispetto dell’ambiente. Prima del Natale - Come scegliere l’albero? La Forestale consiglia, come di consueto, di acquistarlo presso un vivaio per garantire ritorni positivi sull’economia rurale nazionale nel caso di piante la cui origine italiana sia certificata. “Un’alternativa ai classici abeti rossi e bianchi, sempre più spesso
provenienti dall’estero – continua la Forestale - è rappresentata dal ricorso a specie sempreverdi più tipiche del Mediterraneo che meglio si adattano ai nostri ambienti. È il caso di aghifoglie quali il cipresso o il ginepro e di latifoglie come l’alloro, il corbezzolo, il bosso o gli agrumi. Un’ultima possibilità, infine, è rappresentata dal cosiddetto ‘albero di Natale ecologico’: un ramo caduto addobbato con elementi naturali quali pigne, gusci, sassi, conchiglie o foglie secche, da restituire all’ambiente a feste finite”. Durante il Natale - Come accudirlo? “La vita degli alberi di Natale una volta entrati nelle nostre case - spiega la Forestale - spesso non è semplice. Per facilitarla bisognerebbe evitare di addobbarli
eccessivamente, di disturbare le loro radici rompendo il pane di terra o di sottoporli a temperature troppo alte o alla presenza di aria troppo secca. È consigliabile anche non usare sostanze decorative che intacchino la superficie delle foglie quali la neve artificiale o gli spray coloranti. Durante il loro periodo casalingo le radici della pianta vanno invasate e vanno mantenute costantemente umide evitando però i ristagni, mentre gli alberi senza radici vanno riposti in recipienti pieni di acqua tiepida per farli durare più a lungo. È necessario, infine, sistemare le piante in un luogo luminoso, fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore. Dopo il Natale - Come restituirlo all’ambiente? “Finito il Natale, gli
abeti con le radici ed ancora vivi possono andare all’esterno ricordando comunque che si tratta di piante che possono raggiungere anche i 20 metri e che per sopravvivere necessitano di condizioni climatiche adatte, in genere molto fresche. Come ultima alternativa l’albero di Natale, vivo o morto, potrà essere consegnato nei centri di raccolta indicati dai vivaisti o dai Comuni. Le piante non più vitali verranno riutilizzate riciclandole per la produzione di compost ecosostenibile da giardino, mentre quelle ancora vive troveranno posto in parchi, giardini o aree scelte gestite dal Corpo Forestale dello Stato. Tutto questo – conclude la Forestale - per assicurare una seconda o - perché no? - addirittura una terza vita al nostro albero di Natale”.
4. mondo alimentazione
LA COLAZIONE DELLE FESTE CHE REGALA BUON UMORE E SALVA LA LINEA A tavola fra tovagliette rosse, candele, frutta fresca e musica natalizia per dare inizio al nuovo anno con una marcia in più A tavola fra tovagliette rosse, candele, frutta fresca e musica natalizia per dare inizio al nuovo anno con una marcia in più Continua il nostro viaggio nel mondo della colazione per dare a questo momento così importante il giusto valore. In occasione delle feste natalizie anche la nostra tavola si trasforma e la colazione diviene una scusa per passare più tempo con le persone che amiamo e compensare qualche piccolo eccesso festaiolo. “Pan de Ton e Nadalin - Panettone e pandoro sono fra i più celebri e i più antichi dolci di Natale – spiega l’Aidepi, Associazione Industriali del Dolce e della Pasta Italiani, in occasione della cam-
pagna “Io comincio bene” - Per rendere goloso e festoso il primo pasto della giornata si può pensare di fare delle piccole porzioni di pandoro o panettone usando dei cutter per biscotti a tema natalizio; lo stesso si può fare con la frutta fresca, da servire in coreografici spiedini. In tavola, poi, non possono mancare le candele e il vischio. Via libera alle declinazioni del rosso e dell’oro per tovagliette o una sontuosa tovaglia delle feste. Un sottofondo musicale a tema aiuterà a ricreare il clima da favola così come l’abbiamo sempre immaginato da bambini”. Per la colazione che precede la magica notte di Capodanno, in-
vece, l’associazione regala qualche dritta per “entrare” nel tubino della sera godendosi il giusto tempo (se siete in ferie concedetevi qualche minuto in più rispetto ai 15 minuti consigliati) per un pasto completo e nutriente che ci permetterà di mantenerci leggeri a pranzo e arrivare in forma alla ricca cena del Veglione. “Prendetevi una pausa dai pasti ipercalorici – spiega l’Aidepi - e scegliete latte e biscotti, un prodotto da forno caldo o anche uno yogurt bianco con cereali. Via libera alla macedonia di frutta di stagione con una piccola aggiunta di frutta secca”. Prevedete di mangiare qualche fetta di zampone di troppo e fe-
steggiare con le bollicine? “Il consiglio è sempre quello di non esagerare durante la cena – continua l’associazione - anche se siete nel mezzo di festeggiamenti e trenini goliardici – ma se proprio non riuscite a resistere alle tentazioni della tavola sarà molto importante optare per una colazione del giorno dopo leggera di compensazione, ricca di vitamine e un piccolo apporto di carboidrati. Succhi di frutta freschi, biscotti secchi semplici, cereali o pane tostato con un filo di miele. Tisana al finocchio per la digestione e al carciofo per alleviare l’affaticamento epatico. A conclusione una bella passeggiata per rimettersi in moto!”
mondo viaggi slow .5
“I BORGHI DEL PRESEPE”: LA MAGIA DEL NATALE TRA I VICOLI MEDIEVALI Durante le feste, Montalbano di Zocca (MO) e Portico di Romagna (FC) si trasformano in suggestive scenografie per sacre rappresentazioni, tutte da scoprire Ritrovare la magica atmosfera natalizia dell’infanzia tra le stradine di un antico borgo, fra presepi, dolci e il caldo profumo del vin brûlé. È proprio questa la sensazione di chi si perde per i vicoli di due borghi medievali quali Portico di Romagna, nell’entroterra forlivese, e Montalbano di Zocca, sull’Appennino modenese: due paesi che in occasione delle feste si trasformano, offrendosi come inediti scenari per sacre rappresentazioni da cui emana un’atmosfera carica di fascino. L’atmosfera del Natale pren-
de vita a Montalbano di Zocca (Modena), “un piccolo borgo antico di rara suggestione – spiega appenninoeverde.it - che ha conservato intatto il fascino del fortilizio, con il saliscendi dei vicoli, della chiesetta settecentesca, con la sua graziosa canonica, ora adibita a locanda, su cui si erge il campanile del ‘600. È in questo suggestivo scenario che per il quinto anno consecutivo, dall’8 dicembre al 31 gennaio, si può ammirare una splendida esposizione di originali presepi, collocati negli angoli più graziosi e caratteristici del borgo
antico. Così, seguendo la stella lungo le vie del centro, si potrà ripercorrere il viaggio dei Re Magi per giungere alla capanna del bambinello. Nei pomeriggi festivi verranno offerti vin brûlé e dolci. Il 6 Gennaio raduno delle befane con premiazione della befana più brutta. Per informazioni: www. montalbanoinfesta.net. Portico di Romagna, nell’entroterra forlivese, “durante le feste, dall’ 8 dicembre al 6 gennaio, si trasforma in un originale paese dei presepi – spiega emiliaromagnaturismo.it - con Natività disse-
minate negli angoli più suggestivi dell’antico borgo, nelle facciate delle case, nei sottoscala, nelle finestrelle, nelle panchine o dentro tronchi cavi, realizzate con i più svariati materiali”. La passeggiata è accompagnata, nelle giornate festive, da dolci e bevande calde. La magica atmosfera che si viene a creare raggiunge il suo apice in particolare nelle ore serali, con l’accensione delle illuminazioni. Per informazioni: www.turismoforlivese.it
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mondo ecologia .7
IL NATALE È ECOSOSTENIBILE CON I CONSIGLI DI GREENPEACE Il decalogo che trasforma le feste in un messaggio d’amore per la Terra Dai prodotti bio e di stagione alle mete di viaggio, le nostre scelte possono rendere il Natale ancora più bello e più sostenibile per noi e per l’ambiente: come fare ce lo spiega Greenpeace con il suo decalogo per delle feste OGM free e amiche delle foreste. 1. Luci natalizie. Compriamole a basso consumo. Per creare l’atmosfera natalizia, scegliamo lampade fluorescenti compatte (classe A+ oppure A++) o meglio ancora a LED. 2. In tavola senza OGM. Evitiamo gli OGM che possono arrivare indirettamente sulle nostre tavole tramite i mangimi animali. Privilegiamo prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali e stagionali. Scegliamo le primizie che arrivano da luoghi vicino a casa e che non comportano l’utilizzo di prodotti chimici inquinanti.
3. Cenone della vigilia. Apparecchiamo la tavola delle feste senza prodotti usa e getta, utilizzando tovaglie e tovaglioli di stoffa e non di carta. Scegliamo il pescato locale che viene offerto dalla piccola pesca. 4. Mete natalizie. Scegliamo una struttura alberghiera sostenibile, che impieghi ad esempio fonti energetiche rinnovabili, oppure un agriturismo biologico. 5. Vacanze sulla neve. Occhio all’abbigliamento. Per conto di Greenpeace, due laboratori indipendenti hanno testato i capi d’abbigliamento outdoor alla ricerca di perfluorinati e perfluorocarburi (PFCs). Queste sostanze chimiche pericolose sono state trovate in tutti i campioni. Eppure si può produrre “toxics free” come dimostrano aziende quali Benet-
ton, Puma e H&M, che si sono impegnate a eliminare entro il 2020 le sostanze tossiche dai prodotti in commercio. 6. Dal parrucchiere prima delle feste? Chiediamo di spegnere phon, piastre e caschi al momento del non utilizzo o di chiudere il rubinetto dell’acqua mentre ci insaponano i capelli. 7. Meno regali. Meglio ridurre i regali e comunque preferire prodotti ecosostenibili, facendo attenzione all’imballo. 8. Libri. Se scegliamo di regalare un libro, meglio in carta amica delle foreste. Ecco un elenco degli editori più sostenibili: www. greenpeace.it/deforestazionezero/ salvaforeste/ 9. Doniamo benessere naturale. Un barattolo di miele e una
cassetta di arance. Forse è un regalo di Natale insolito, però gli apicoltori italiani producono un ottimo miele, nonostante le insidie dei neonicotinoidi, pesticidi killer delle api che Greenpeace sta combattendo insieme a loro. Unendo al miele le arance, meglio se biologiche, possiamo creare un pacco dono che è anche uno dei migliori antiinfluenzali possibili. La campagna per salvare le api: salviamoleapi.org 10. A Natale aiutiamo l’Artico con Greenpeace! Greenpeace è impegnata in una lunga battaglia per salvare l’Artico e trasformarlo in un santuario di protezione globale. Puoi partecipare anche tu alla campagna iscrivendoti all’indirizzo: www.savethearctic.org/it
8. mondo economia
GREEN ECONOMY, LA NUOVA VITA DEI RIFIUTI Qual è il percorso della differenziata e quali vantaggi per i cittadini? In un report il punto della situazione. Il ferro si recupera totalmente; in Emilia-Romagna e nel Nord Est la quantità di materiali scartata dagli impianti è appena del 6,2 per cento “Sulle tracce dei rifiuti” è il report con cui il Gruppo Hera illustra ogni anno i dati sull’effettivo avvio a recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato. “Uno sforzo di trasparenza - spiega Hera - verso la comunità locale, per mettere in luce il forte impegno della multiutility sul fronte della sostenibilità, che si snoda durante tutto il processo di gestione dei rifiuti: dalla raccolta fino al processo che permette di dare nuova vita ai materiali che la società scarta. Quella del recupero è infatti una filiera chiave della cosiddetta green economy”, non solo in Italia. Ma come si trasforma un rifiuto “differenziato”? E quali vantaggi per i cittadini? Ecco alcune analisi del report.
Secondo i dati contenuti in “Sulle tracce dei rifiuti”, in Emilia-Romagna e nel Nord Est, i risultati parlano chiaro: nel 2013 è stato recuperato il 93,8% di verde, organico, carta, plastica, vetro, legno, metallo e ferro. Un dato in leggero miglioramento rispetto al 2012, quando si è recuperato il 93,5%. In media, dunque, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero (perché, ad esempio, non idonea a essere riciclata o inquinata da corpi estranei) è di appena il 6,2%. Il report, giunto alla quinta edizione, è stato presentato recentemente a Rimini a Ecomondo, la più importante fiera dedicata al mondo del riciclo e alle energie
rinnovabili. Sulle tracce dei rifiuti si presenta quest’anno in una versione tutta nuova, con 8 mappe, una per ogni materiale raccolto con la differenziata. In totale gli impianti di recupero coinvolti sono ben 191, di cui 47 collocati nel territorio servito dal Gruppo Hera e, in particolare, 9 nel ferrarese (in prevalenza impianti di recupero della plastica e della carta). Dall’analisi dei dati, anche quest’anno verificati dall’ente di certificazione indipendente DNV-GL, si nota subito che il materiale che si può recuperare totalmente è
il ferro: se ne raccolgono 2,3 kg per abitante e il 100% viene reimmesso sul mercato o trasformato per il riuso nelle industrie metallurgiche o nelle acciaierie. Anche del verde si recupera tantissimo: nel 2013 nel territorio gestito da Hera il 96,6% di sfalci e potature hanno trovato nuova vita negli
mondo economia .9 impianti di compostaggio producendo fertilizzanti e terricci o, in misura minore, in impianti a biomasse producendo energia rinnovabile. Il legno è stato recuperato per il 97,3% (sui 18,1 kg raccolti per abitante) ed è servito a produrre pannelli, cippato o pellet. La plastica, in particolare, viene recuperata all’87% (nel 2012 era all’84,9%), mentre il recupero della carta viaggia ora intorno al 93,8% (sui 61,6 kg raccolti per abitante). L’organico si attesta al 91,5% (con 48 kg annuali per abitanti), il vetro al 94,1%. Infine, i metalli come gli imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata, al 94%. Tutti i dati sono disponibili on line nella sezione interattiva e navigabile dedicata a questo tema all’indirizzo www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti. Il miglioramento della percentuale di rifiuti recuperati è legata anche ai buoni progressi della raccolta differenziata: nelle province dell’Emilia-Romagna servite da Hera il dato ha già raggiunto nei primi 9 mesi del 2014 il 54%, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2012 e di oltre 10
punti percentuali sopra la media nazionale (43,3%). Nel territorio ferrarese, ad esempio, a settembre 2014 la raccolta differenziata è arrivata al 54,1%, in lieve miglioramento rispetto al 53,8% nello stesso periodo del 2013. La regione Emilia-Romagna, con 142 kg pro capite, è al primo posto in Italia per raccolta di frazione organica, materiale considerato un indicatore importante per valutare la diffusione e l’efficacia della raccolta differenziata nel suo complesso. Emilia-Romagna ed Hera sono ai vertici anche per la raccolta pro capite di carta, plastica, legno e metalli. Le alte rese della raccolta differenziata sono dovute, in particolare, all’assimilazione e alla capillarità dei servizi presenti con differenti modelli di raccolta per i vari target di utenza e i diversi fabbisogni, spiega la multiutility. Lo scorso anno nel territorio servito da Hera la spesa per il servizio di igiene urbana di una famiglia media di 3 persone in una casa di 80 mq è stata di circa 236 euro. Grazie a una raccolta differenziata di qualità, è stato stimato per il 2013 un risparmio di circa 24 euro per famiglia,
pari al 10% della bolletta. Come spiega Hera, la legge prevede che dai costi del servizio di raccolta differenziata, che vanno a comporre le tariffe, vengano detratti sia i contributi che gestori e Comuni ricevono dal Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sia i ricavi derivanti dalla vendita del materiale. Il Conai, che non ha fini di lucro e si occupa di avviare a effettivo recupero i rifiuti di imballaggio, si finanzia tramite i contributi delle aziende che producono imballaggi e la vendita dei materiali raccolti. In questo modo, può riconoscere a Comuni e gestori dei contributi economici utili a sostenere la raccolta differenziata. Maggiori sono le quantità e la qualità dei rifiuti raccolti in modo differenziato e ceduti al Conai, più alta sarà la cifra percepita da Comuni e gestori, che potrà poi andare ad abbassare i costi per il cittadino. Nel 2013 i ricavi ottenuti dal Conai e dalla vendita dei materiali sono stati pari a 23,6 milioni di euro, utili a coprire il 25% dei costi per raccolta e recupero di carta e cartone, vetro, plastica, lattine, legno e ferro. “Il report è unico in Italia: è una finestra di trasparenza verso i citta-
dini, che si aggiunge alla rendicontazione che il Gruppo porta avanti da anni con il Bilancio di Sostenibilità e con il report “In Buone Acque” sulla qualità dell’acqua del rubinetto”, ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “I risultati positivi sui quantitativi recuperati e sulla differenziata dimostrano l’impegno sempre maggiore del nostro Gruppo nel migliorare l’efficienza di tutta la filiera del riciclo, settore chiave della green economy. A questi numeri siamo arrivati anche grazie a oltre 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 12 anni: uno sforzo importante che vale 800 milioni di euro all’anno di indotto solo per la parte generata da Hera. Abbiamo inoltre dotato il territorio di impianti come i biodigestori, che recuperano la frazione organica e producono energia elettrica, e di impianti di selezione a lettura ottica per i rifiuti secchi. La tecnologia, da un lato, e lo sforzo dei cittadini, dall’altro, sono quindi gli ingredienti di una ricetta vincente, che proietta il territorio gestito da Hera tra quelli più virtuosi in Europa nella gestione dei rifiuti”.
APPUNTAMENTI
GREEN CHRISTMAS IN FONDERIA NAPOLEONICA
13 e 14 dicembre 2014 A MILANO TORNA IL MERCATINO DEDICATO A UNO STILE DI VITA “TOTAL GREEN”. VIA THAON DI REVEL 21, 20159 MILANO
Sotto la Madonnina il week end del 13-14 dicembre ritorna Green Christmas, il mercatino natalizio all’insegna di uno stile di vita “total green”, giunto quest’anno alla sua terza edizione. In un angolo del quartiere Isola dove il tempo sembra essersi fermato, tra le mura antiche della Fonderia Napoleonica Eugenia, esempio di archeologia industriale accuratamente restaurato (via Thaon di Revel 21 - MM3 Zara), un percorso alla scoperta del meglio dell’artigianato a impatto zero, con mille idee per un acquisto consapevole ed etico, senza rinunciare a un tocco di glamour ed eleganza. www.fonderianapoleonica.it ORARI: sabato 13 dicembre: dalle 10.00 alle 21.00 domenica 14 dicembre: dalle 10.00 alle 20.00 INGRESSO GRATUITO Per info e prenotazioni cell. 393 0552272 newsletter@fonderianapoleonica.it
10. mondo design
ARRIVA LA “PALLA D’ACQUA”, UNA DELLE 5 IDEE CHE POTRANNO CAMBIARE IL FUTURO Un contenitore commestibile come alternativa alle bottiglie, un’idea basata sulla “sferificazione”, già utilizzata nell’alta cucina Si chiama “Ooho!” ed è una “palla d’acqua” commestibile presentata recentemente al Global Design Forum - un evento sostenuto dal governo del Regno Unito come parte del London Design Festival - come una delle cinque idee che potrebbero cambiare radicalmente il mondo. E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) sulle tendenze legate all’acqua. Questo futuristico contenitore d’acqua è stato creato da Rodrigo García González, Pierre Paslier e Guillaume Couche, ed è costituito da un
doppio strato di membrane gelatinose, create usando alghe brune e cloruro di calcio. Si basa sul processo di “sferificazione”, una tecnica diffusa in cucina in particolare dallo chef Adrià Ferran al ristorante El Bulli. I progettisti puntano molto sulla valenza ambientale del prodotto. Se le bottiglie in plastica sono pratiche, ma creano poi questioni di smaltimento, in questo caso il contenitore “è più come un frutto”, spiegano i giovani “creativi”. Per ora resta solo un’idea straordinaria, che ha vinto
il Lexus Design Award 2014, e i suoi progettisti ammettono che il prodotto ha bisogno di un ulteriore lavoro per essere un successo commerciale, anche impiegando una membrana abbastanza forte per trasportarla in modo sicuro e trovare modi per sigillarla nuovamente. “Siamo convinti di poter cambiare le abitudini insostenibili di tutti noi, su larga scala”. Questo prodotto è stato di diritto inserito tra quelli che potenzialmente possono apportare una rivoluzione della vita quotidiana.
Un po’ come fu per il computer o il telefono. Non a caso gli organizzatori del Forum hanno detto che i prodotti preselezionati “dimostrano un’innovazione dirompente con il potenziale di cambiare radicalmente il nostro futuro, il rendering di oggetti ed esperienze a noi familiari diventate oggi obsolete e vecchie”. E anche l’acqua, in questo processo innovativo, ha ispirato il genio e la creatività umana.
mondo viaggi .11
ECO LEADER, VIAGGIATORI SEMPRE PIÙ “GREEN” CON TRIPADVISOR Il portale segnala gli hotel eco-friendly per chi non vuole lasciare a casa la propria voglia di sostenibilità Aumentano senza sosta i viaggiatori che scelgono per i loro spostamenti strutture eco-friendly. Il dato, emerso da un sondaggio recentemente pubblicato dal colosso delle recensioni web Trip Advisor, è stato il punto di partenza per la creazione del programma Eco Leader, lanciato dallo stesso portale di viaggi, che riconosce gli hotel e i Bed & Breakfast che si impegnano in iniziative ecosostenibili e offrono la possibilità di trovare e prenotare un soggiorno ecologico. “Le strutture che si qualificano vengono contrassegnate con un distintivo sulla rispettiva pagina di TripAdvisor. – ha spiegato il portale - Abbiamo sviluppato questo programma grazie all’aiuto di esperti del settore ecologico nazionali e internazionali, incluso il LEED Cer-
tification Program dell’US Green Building Council, il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, il programma ENERGY STAR dell’US Environmental Protection Agency e altri esperti di sostenibilità. L’adesione al programma – continua TripAdvisor - è totalmente volontaria e gratuita”. Il programma Eco Leader mostra una serie di hotel e Bed & Breakfast attenti all’ambiente, da quelli più economici a quelli di lusso, tutti impegnati in eco prassi, come il riciclo, l’utilizzo di cibo biologico e locale e stazioni per la ricarica di automobili elettriche. Per essere accettati nel programma gli hotel e i Bed & Breakfast devono fare richiesta. Successivamente raggiungono uno dei quattro stati: Bronzo, Argento, Oro e
Platino. Più alto è lo stato, maggiore è l’impatto delle eco prassi della struttura. Ma quali sono i livelli del programma Eco Leader? “Tutti gli hotel e i Bed & Breakfast partecipanti devono soddisfare una serie di requisiti minimi – precisa il portale - i cosiddetti cinque livelli, per essere inclusi nel programma e raggiungere lo status di Eco Partner: 1. Adottare procedure di riutilizzo della biancheria da letto e da bagno; 2. Monitorare regolarmente i consumi energetici; 3. Adottare pratiche di riciclo e raccolta differenziata; 4. Utilizzare lampadine a risparmio energetico; 5. Sensibilizzare il personale e gli ospiti circa le iniziative ecologiche. Per attestarsi come Eco Leader – riprende Trip Advisor - le strutture devono inoltre ottenere
il punteggio minimo sul questionario di adesione. Le strutture si qualificano per l’assegnazione di un distintivo associato a uno dei quattro livelli: bronzo, argento, oro e platino. I livelli dei distintivi vengono determinati in base all’impegno complessivo della struttura nell’ambito delle iniziative ecosostenibili”. Il programma Eco Leader è stato inizialmente lanciato negli Stati Uniti, nell’aprile 2013, ed è oggi il programma di certificazione eco per hotel più grande del Nord America. Il colosso delle recensioni turistiche punta ad ottenere lo stesso successo anche in Europa e, vista la risonanza che ha avuto in pochi mesi il progetto, c’è da scommetterci: i risultati non si faranno attendere.
12. mondo donna
QUANDO L’AGRICOLTURA È ROSA Una “rivoluzione” nelle campagne, protagoniste le donne. L’identikit delle aziende, fortemente orientate al rispetto dell’ambiente e alla qualità della vita Sono 13.387 le imprese agricole guidate da donne in Emilia Romagna, dove più di una azienda su cinque (il 21,9 per cento) nelle campagne è in rosa. E’ questa l’elaborazione di Coldiretti Donne Impresa dell’Emilia Romagna sui dati Unioncamere del giugno 2014. L’analisi è stata svolta in occasione delle celebrazioni a Roma del sessantesimo anno di costituzione di Coldiretti Donne Impresa, cui partecipa un nutrito gruppo di imprenditrici dell’Emilia Romagna, guidate dalla responsabile nazionale di Donne Impresa, la modenese Lorella Ansaloni. L’anniversario dell’associazione
è stato ricordato a Roma con la prima mostra sul business della tradizione con le innovazioni che hanno trasformato i ricordi del passato in moderne idee imprenditoriali. In Emilia Romagna, dopo quello del commercio il settore agricolo è – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – quello in cui la presenza femminile è maggiore tra le diverse attività economiche. L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana – precisa Coldiretti – è stato favorito dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivolu-
zionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell’agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio. “Questa multifunzionalità, che è la caratteristica
principale delle aziende agricole condotte da donne, genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare”, afferma Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti. “La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell’ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere – conclude Ansaloni – una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne”.
mondo gusto .13
LA RICETTA CAPPELLETTI DI NATALE VEGETARIANI INGREDIENTI per 6 persone:
Per la sfoglia: 250 grammi di farina 2 uova fresche biologiche sale Per il ripieno: una cipolla 2 patate noce moscata 2 cucchiai di parmigiano 100 grammi di zucca Per il brodo: una cipolla una costa di sedano due carote chiodi di garofano prezzemolo
PREPARAZIONE Per prima cosa preparate il brodo di verdure: tagliate la cipolla a metà e incidetela con i chiodi di garofano, aggiungete sedano, carote e prezzemolo. Salate e fate bollire per circa trenta/quaranta minuti con il coperchio a fuoco basso. A fine cottura togliete le verdure, lasciate intiepidire il brodo e setacciatelo con un colino. Per la sfoglia mettete la farina a fontana, poi aggiungete le uova e un pizzico di sale. Impastate bene fino ad ottenere una palla soda ed elastica. Se l’impasto risultasse troppo appiccicoso aggiungete un po’ di farina, se troppo secco, aggiungete un po’ d’acqua. Lasciate riposare in frigorifero mentre preparate il ripieno. In una padella fate soffriggere due cucchiai d’olio d’oliva, aggiungete la cipolla e fatela imbiondire. Aggiungete le altre verdure tagliate a pezzettini e salate. Fate cuocere per una decina di minuti, poi tritate tutto al mixer aggiungendo il parmigiano e la noce moscata e ponete in frigorifero. A questo punto tirate la sfoglia con un matterello fino a renderla molto sottile, ritagliatela facendo dei quadrettini di circa 4 cm per lato. Ponete al centro di ogni quadrettino un po’ di ripieno poi richiudete piegando la sfoglia prima a triangolo e poi chiudendo le estremità. Cuocete i cappelletti vegetariani nel brodo bollente: saranno pronti quando salgono in superficie. Servite immediatamente.
14.mondo smart living
È BOLOGNA LA SECONDA SMART CITY D’ITALIA La classifica nazionale delle città intelligenti è stata presentata alla terza edizione di Smart City Exhibition. Importante risultato per l’Emilia-Romagna che quest’anno annovera cinque tra le prime dieci Smart City italiane La seconda città più intelligente d’Italia è Bologna: lo dicono i risultati di ICity Rate 2014, la ricerca annuale realizzata da FORUM PA, che produce il rating dei capoluoghi di provincia smart, analizzando sei dimesioni: economy, living, environment, people, mobility e governance. I dati sono stati presentati a Smart City Exhibition, la manifestazione europea sulle tematiche dell’innovazione nelle città e nelle comunità intelligenti, che si è tenuta alla Fiera di Bologna dal 22 al 24 ottobre. Il successo del capoluogo felsineo si estende a tutta l’Emilia-Romagna che quest’anno riunisce cinque tra le prime dieci smart city italiane: Bologna seconda con 610 punti, Modena quarta con 544, Ravenna settima con 533, Reggio Emilia ottava con 527 e Parma decima con 525. Sul podio anche Milano, prima
con 623 punti, e Firenze, al terzo posto con 558. “Con ottime performance praticamente in tutte le dimensioni analizzate, Bologna in particolare è seconda alle spalle di Milano nelle graduatorie economy e living (vitalità e vivibilità), risalendo rispettivamente dalla 13° e dalla 5° posizione del 2013. La città è seconda anche nella classifica mobility (accessibilità e mobilità), dove è preceduta solo da Venezia. È terza nella governance, grazie ai punteggi ottenuti negli indicatori smart, e quarta nella dimensione people (capitale umano e sociale). New entry tra le prime dieci smart city d’Italia è Modena – continua Smart City Exhibition - che guadagna dieci posizioni rispetto al 2013 grazie soprattutto al quarto posto nelle graduatorie eco-
nomy e governance, ed emerge come vera best practice del modello delle città medie italiane, che si caratterizza per un forte equilibrio tra competitività produttiva e attrattività sociale, dinamicità e innovazione. Significativa anche la performance di Ravenna – proseguono gli organizzatori - che, seppure in discesa dal quarto posto del 2013 al settimo di quest’anno, si conferma prima in assoluto nella graduatoria people precedendo Milano, Firenze e Bologna. Un risultato importante che nasce dai punteggi massimi ottenuti in due indicatori ‘standard’ molto diversi come la ‘partecipazione a spettacoli’ (1.994 ingressi registrati dalla SIAE ogni 100 residenti contro una media nazionale di 394) e ‘l’equilibrio di genere nei tassi di occupazione’ (il rapporto tra tasso femminile e tasso maschile è pari
a 0,85 contro una media nazionale di 0,72) ma anche dalle ottime performance in altri fattori come la ‘fluidità del mercato del lavoro’, la ‘diffusione dell’utilizzazione di internet’ ed in particolare per la ricerca del lavoro: il 73,1% dei disoccupati ravennati ha utilizzato la rete per cercare un impiego. Reggio Emilia e Parma si distinguono soprattutto per il “living”: la piccola dimensione favorisce la qualità della vita e la vivibilità urbana, intesa come sicurezza personale e sicurezza e coesione sociale. Uno sguardo alla classifica nazionale decreta comunque l’affermazione delle città metropolitane del Centro-Nord che rispetto al 2013 migliorano quasi tutte la loro posizione: Milano sale dal terzo al primo posto, Firenze ne guadagna quattro, Venezia passa dal 10° al 6° posto, Roma dal 23° al 12°”.
mondo bellezza naturale .15
PER UNA PELLE FRESCA E LUMINOSA, ECCO I RIMEDI FAI DA TE A BASE DI LATTE Trasforma la tua casa in una beauty farm con i trattamenti naturali (e low cost) che preservano la bellezza da freddo, vento e umidità Pelle screpolata, che tira, colorito disomogeneo e linee del tempo più evidenti: sono tutti segni che la stagione fredda lascia sul nostro viso e sul nostro corpo. Per ritrovare una pelle idratata e luminosa, senza spendere un capitale, non c’è niente di meglio che curarla con latte e latticini. Il latte, il burro e lo yogurt - come sottolinea infatti Assolatte - apportano proteine, minerali e vitamine, che idratano, nutrono e ‘riparano’ la pelle aggredita dal freddo, dal vento e dall’umidità”. D’altronde, già la tradizione ci aveva tramandato le virtù e i benefici per l’epidermide dei bagni di latte: basti pensare a due delle donne più belle che la storia antica ricordi, Cleopatra e Poppea.
Assolatte propone alcuni trattamenti di bellezza fai da te, semplici e naturali, ma super efficaci che vengono decantati nelle beauty farm più blasonate e che si possono replicare comodamente (ed economicamente) anche a casa propria, per sperimentare la “salus per lactem”. Non resta che dedicarsi qualche minuto di relax e provare! Bagno nutriente e rilassante Scaldare 1 litro di latte e poi aggiungervi una tazza di miele. Versare il latte nella vasca da bagno piena di acqua tiepida, unire due manciate di sale integrale e un cucchiaino di olio di germe di grano. Risciacquare bene.
Rimedio SOS contro la pelle secca Mescolare tre noci di burro con un cucchiaino di olio di oliva. Usare il composto la sera, per detergere la pelle, aiutandosi con un dischetto di ovatta. Maschera super idratante Miscelare ½ vasetto di yogurt bianco, 1 cucchiaino di olio di oliva e 1 cucchiaino di succo di limone. Distribuire il composto su viso e collo con un lieve massaggio, poi risciacquare con cura. Scrub dolce anti ruvidità Mescolare due cucchiai di latte intero con ¼ di tazza di zucchero e 2 cucchiai di olio di jojoba. Distribuire il composto sulla pelle
inumidita e frizionarlo dolcemente facendo dei movimenti circolari. Infine, dopo un minuto, risciacquare con acqua tiepida. Esfoliante veloce e naturale Scaldare una ciotola di latte con una manciata di prezzemolo. Farlo raffreddare e poi usarlo per immergervi gomiti e piedi. La morbidezza è assicurata già dopo pochi minuti. Impacco anti-age Riempire un bicchiere di latte e immergervi due dischetti di ovatta. Dopo averli riposti in frigorifero per un paio di minuti, appoggiarli sugli occhi. L’effetto anti - stanchezza e anti - gonfiore si avverte da subito.
Mensile omaggio in abbinamento a La Pulce Il Fè Il Rò Il Rigattiere in edicola - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.
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