Biosfera gennaio 2015

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GENNAIO 2015 mensile anno 6 numero 01

INVERNO IN GRAN FORMA

redazione.biosfera@edititalia.it

Riposta in soffitta anche l’ultima decorazione natalizia, eccoci nel cuore dell’inverno: le ore di festa hanno lasciato il posto agli impegni e ci è richiesta una grande dose di energia per tenere in equilibrio le mille attività con cui riempiamo le nostre giornate. Con questo numero vogliamo regalarvi tanti piccoli spunti per iniziare il nuovo

anno in forma smagliante: pillole di benessere, salute, alimentazione, ecologia, e tanto altro, che porteranno una fresca ventata “green” al vostro 2015! Come le idee last minute, facili e golose, per non buttare il latte che sta per scadere, o il docugame che permette di provare le emozioni di una scalata in montagna e insegna a rispetta-

re la natura; senza dimenticare il focus sull’alimentazione, con la consueta ricetta, che questo mese è dedicata alle polpette di verdure, e i trucchi anti – fame per recuperare la linea dopo gli eccessi delle feste. Per non rimpiangere, invece, l’atmosfera natalizia, nella sezione viaggi slow, troverete un approfondimento sul comprensorio di

Frassinoro Piandelagotti, per vivere la magia della neve nel cuore delle Valli del Dragone e in più tante notizie e curiosità su ecologia, bio e riciclo, che sono sempre il cuore del nostro magazine. Ma non vi sveliamo altro… Non ci resta che augurarvi buona lettura e naturalmente uno splendido, effervescente, magico 2015!

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mondo riciclo .3

NUOVI POSTI DI LAVORO GRAZIE ALLA PLASTICA RICICLATA Uno studio a livello europeo fa il punto della situazione e illustra le prospettive alla luce delle “buone pratiche” Raccogliere e riciclare localmente più plastica invece di sotterrarla o distruggerla rappresenta il modo per ottenere delle ricadute positive sul territorio per l’ambiente, l’economia e la gestione delle risorse. Infatti, secondo alcuni studi economici, si importano prevalentemente materie plastiche da fuori Europa. Come spiega il sito In a Bottle, il “waterzine” della Sanpellegrino, Plastics Recyclers Europe ha recentemente pubblicato uno studio, realizzato da Bio Intelligence Services, che valuta su scala europea l’impatto dell’innalzamento del tasso di riciclo della plastica ad un livello superiore al

60%. Oggi la media europea si attesta attorno al 26%. Lo studio ha calcolato che l’aumento dal 26% al 62% della percentuale di riciclo permetterà la creazione di oltre 360.000 nuovi posti di lavoro, l’utilizzo di plastiche riciclate al posto di plastiche vergini consentirà notevoli risparmi alle industrie di trasformazione, valutabili in 4,5 Miliardi di Euro/anno. Nell’ambito italiano la dipendenza da produttori di materie plastiche vergini provenienti dall’estero è ancora maggiore; adottando lo stesso modello presentato nello studio, si può stimare che un uso ottimale delle risorse

che consenta di spostare il tasso di riciclo dall’attuale 25% al 62%, permetterebbe di creare 47.000 nuovi posti di lavoro. Lo studio ed i suoi risultati sono stati presentati da Assorimap e Plastics Recyclers Europe al recente Consiglio Nazionale della Green Economy, corredati dall’indicazione dei quattro pilastri che possono realmente consentire di raggiungere questi obiettivi, ovvero: maggiore attenzione e incentivazione concreta alla progettazione fatta in funzione del fine vita (eco-design), soprattutto dell’imballaggio che rappresenta il 40% del totale in peso della plastica utilizzata; maggior

cura e attenzione alla raccolta e alla corretta separazione tra plastica ed altri materiali; per specifici flussi di materiali la creazione di circuiti dedicati può consentire migliori performances qualitative, quantitative e di costo rispetto ad una raccolta generalista che inquina i materiali di maggior valore e richiede costi di selezione importanti; fissazione di obiettivi di riciclo più elevati, non meno del 60% rispetto all’attuale 26% sui soli imballaggi; divieto di conferire plastiche in discarica: i nove Paesi europei più performanti sono quelli in cui tale divieto esiste.


4. mondo viaggi slow

FRASSINORO PIANDELAGOTTI, LA MAGIA DELLA NEVE NEL CUORE DELLE VALLI DEL DRAGONE Fra sport, escursioni, mercatini e feste paesane, una vacanza “ ” lungo il crinale tosco-emiliano Un territorio ricco di arte e tradizione, accoglienza e bellezza: è Frassinoro Piandelagotti, il cuore del Parco naturale del Frignano, lungo il crinale tosco-emiliano, che in questa stagione offre incantevoli scenari innevati per una vacanza invernale fra sport, tradizione e divertimento. “Questo territorio affonda le sue radici nei periodi più remoti – spiega appenninoeverde.it, il sito ufficiale dell’Appennino in Emilia Romagna - quando le piccole comunità che vivevano nell’antica Selva Romanesca lavoravano duramente per la crescita della singola collettività: un individualismo rimarcato dalle diverse peculiarità territoriali, che hanno dato luogo a sviluppi di vario genere, oggi sfaccettature delle Valli del Dragone. Un’unica area, che dalle colline di Prignano prosegue,

risalendo lungo il corso dell’omonimo torrente, attraverso Palagano, Montefiorino e Frassinoro fino al confine con la Toscana, posto a circa 1500 mt, dove la natura viene amata da chiunque si rechi tra boschi e radure in qualsiasi periodo dell’anno. Giornate all’insegna della scoperta e della sana attività fisica – continua appenninoeverde.it - orizzonti e paesaggi da percorrere e scoprire attraverso visite guidate, escursioni a piedi, in mountain bike e a cavallo, orienteering e sci di fondo, soggiorni verdi e settimane bianche, il tutto coronato la sera dagli ottimi piatti della cucina locale, i magici tramonti, le allegre sagre, i mercatini, le feste paesane: l’arte di unire antichi sapori ed ospitalità alle bellezze naturali, molteplici modi di conoscere ed amare una valle capace di trasmettere le emozioni

di un tempo”. “Il comprensorio Frassinoro Piandelagotti – spiega emiliaromagnaturismo.it - fa parte del sistema ‘Super Nordic Skipass’, l’esclusivo circuito di una ventina di centri del fondo di Alpi e Appennino, accessibili con un’unica card. Grazie a vari raccordi e collegamenti con Toscana e Appennino Reggiano, si può esplorare un territorio assolutamente incontaminato”. Territorio perfetto anche per lo sleddog, lo ski orienteering, il nordic walking e lo snow-walking con le ciaspole. Poco distante da Piandelagotti, vicino a Frassinoro, si snodano i tracciati di Lago Murato, con anelli di varia lunghezza e difficoltà che permettono di attraversare i paesaggi e le vie storiche, percorribili con gli sci ai piedi o con le ciaspole. Le piste, con anelli da 1 e 2 chilometri, sono omolo-

gati anche per diversamente abili. Per la stagione 2014/2015 – continua emiliaromagnaturismo.it testimonial di questo splendido territorio è Sabina Valbusa, una delle grandi atlete che hanno fatto la storia dello sci nordico in Italia e non solo. Tra le prestazioni da ricordare, la medaglia d’argento in staffetta alle Olimpiadi di Torino 2006. Smessi i panni dell’atleta, Valbusa, ha deciso per scelta di vita di spostarsi dalla sua Bosco Chiesanuova e venire a vivere in questa parte dell’Appennino, mettendo a disposizione del territorio la sua grandissima esperienza”. Per informazioni turistiche: Comunità Montana Appennino Modena Ovest Comuni di Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano Via Rocca, 1 41045 Montefiorino (MO) tel +39 0536 962727 - fax 0536 965312


mondo viaggi .5

PARTE DALLA ROMAGNA “GREEN TOURISM ITALY” PER VACANZE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI Al progetto pilota hanno già aderito decine di strutture ricettive in tutto il territorio È partito da pochi mesi il progetto “Green Tourism Italy” e già molte strutture turistiche romagnole hanno apprezzato la proposta presentata, hanno perfezionato l’adesione e si sono impegnate a iniziare un percorso che si concluderà a metà giugno con la visita degli ispettori inglesi e italiani. “Il nostro programma – ha spiegato Andrea Nicholas, amministratrice Delegata di Green Tourism, etichetta di qualità per il turismo sostenibile a livello internazionale - prevede un processo di certificazione per imprese turistiche, per ridurre il loro impatto ambientale ma anche per lavorare con le comunità locali e i fornitori, per migliorare le destinazioni turistiche e le strutture ricettive ed avere un miglior riscontro anche sui mercati europei. Cervia

e la Romagna – ha proseguito Nicholas - hanno le condizioni per essere una destinazione green di punta in Europa. In Romagna abbiamo trovato professionalità nell’accoglienza e una grande eredità culturale e storica che, ad esempio a Cervia, si fonda sulle storia delle saline, sul cibo e su un territorio che ha saputo mantenere, fino ad ora, un equilibrio accettabile fra turismo e ambiente naturale. In Emilia Romagna – ha aggiunto - abbiamo incontrato persone fantastiche impegnate per lo sviluppo del turismo sostenibile e siamo molto lieti di lavorare con loro. L’area romagnola, che è già stata interessata da iniziative di questo tipo, è stata individuata dai responsabili di Green Tourism come la più adatta a svolgere la

sperimentazione in Italia. Tra gli obiettivi del progetto pilota c’è quello di testare e adeguare lo standard britannico al mercato italiano”. “In effetti – è il giudizio di Luigi Rambelli, Responsabile di Green Tourism Italy – qui ci sono le condizioni per evitare di doversi consegnare agli ipermercati del turismo che propongono prezzi sempre più stracciati e una sostanziale perdita di autonomia delle imprese turistiche italiane. Il futuro del turismo italiano – afferma Rambelli - è legato sempre di più alla capacità di puntare sulla qualità e sulle risorse di cui dispone. In particolare bisogna lavorare sul miglioramento dell’accoglienza, conservare e valorizzare il paesaggio, il patrimonio culturale e monumentale, il buon cibo.

Bisogna premere per una migliore vivibilità delle destinazioni e riuscire ad ottenere una rete di trasporto efficiente a basso impatto ambientale sia nelle città che con i nodi principali della mobilità”. Il sito generale di Green Tourism da qualche giorno ospita, accanto alle pagine dedicate alle nazioni britanniche, all’Irlanda e al Canada, anche una pagina in inglese e in italiano http://www.greentourism.com/home/visit/italy/ che presenta anche i primi hotel partecipanti con un link diretto al loro sito. A breve troveranno spazio anche le decine di strutture che hanno già aderito e sono attualmente in fase di completamento dell’iscrizione.


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mondo Hi Tech .7

SCALATA AL GHIACCIAIO… SEDUTI IN POLTRONA Un docu-game con immagini reali, un percorso per riscoprire e rispettare la natura L’esperienza di uno scalatore professionista, le immagini in alta qualità di National Geographic catturate in soggettiva con una camera GoPro e le informazioni tecniche e scientifiche fornite da Levissima. Questi gli ingredienti de “La Scalata. Un viaggio nel cuore della purezza”, il primo “docu-game” che, combinando l’interattività del videogioco e il realismo del documentario, insegna ad affrontare la perfetta scalata in montagna. Sfruttando appieno le potenzialità dell’HTML5 per ottenere la massima definizione e dinamicità e grazie a riprese in soggettiva realizzate da scalatori professionisti con una videocamera Gopro, con La Scalata il giocatore si immerge in prima persona nella natura incontaminata della Valtellina, come fosse in un vero e proprio documentario scientifico. Al gioco è stato abbinato il mese scorso an-

che un concorso. Come spiegano gli ideatori dell’iniziativa, stando seduti nel salotto di casa davanti al pc, o dovunque ci si trovi grazie alla versione per tablet e mobile, con La Scalata l’utente si identifica con lo scalatore protagonista del gioco e muovendosi in prima persona all’interno dell’ambiente naturale valtellinese, step by step passa dalla valle pianeggiante fino alla sommità della Cima Piazzi, a 3.440 metri, affinando sempre maggiori abilità e capacità che permettano di affrontare gli ostacoli e raggiungere la meta. Tre livelli da superare che comprendono prove di abilità, come attraversare un guado o rimanere in equilibrio su un ponte traballante, e prove di conoscenza con quesiti relativi alla montagna e al mondo dell’acqua minerale. Ogni domanda parte dall’osservazione dell’ambiente circostante, ogni risposta esatta ed ogni prova

di abilità superata con successo insegnano qualcosa: una nozione in più, una curiosità, un trucco o un suggerimento per affrontare gli ostacoli che la montagna pone anche nel mondo reale. Realismo dell’ambientazione e attenzione per i dettagli sono il segno distintivo lasciato dall’importante contributo nella realizzazione del docu-game da parte di National Geographic Channel (canale 403 di Sky), che si è occupato delle riprese della scalata virtuale. La Scalata di Levissima si presenta, dunque, come un videogioco che non è semplicemente intrattenimento, ma ha anche l’ambizioso obiettivo di far conoscere e sperimentare in prima persona, attraverso la finzione virtuale, il mondo della Valtellina, con cui il brand ha da sempre un prezioso legame. Scarponi allacciati, ramponi re-

golati, racchette alla mano, zaino sulle spalle con tutto ciò che è indispensabile: una bottiglia d’acqua per reidratarsi, cioccolato per recuperare energia, occhiali da sole, corde e rinvii. Tutto è pronto, sale l’adrenalina, il primo passo è il più bello e il più difficile. La Scalata è una sfida contro se stessi, un viaggio emozionante dove la natura e la coltre bianca di neve la fanno da padrone. L’ambiente naturale della Valtellina è l’altro protagonista: effetti sonori altamente realistici permettono di sentire lo scorrere l’acqua della cascata o del ruscello, scricchiolare i rami degli alberi sempreverdi, percepire il sole riflesso dalla neve bianca o il vento che soffia tra le foglie. La sensazione è davvero quella di essere invasi dalla forza vitale della natura, dalla purezza di un paesaggio incontaminato.


8. mondo salute

CONSERVE FATTE IN CASA, LE 10 REGOLE D’ORO PER EVITARE BRUTTE SORPRESE Tra i nemici delle bontà casalinghe c’è la pericolosissima tossina botulinica: ma per non correre rischi è sufficiente rispettare delle semplici norme igieniche e qualche accorgimento Sono circa 30 i casi di avvelenamento da botulino che si verificano ogni anno nel nostro Paese perlopiù a causa di conserve alimentari domestiche, realizzate in maniera non corretta: a spiegarlo è il Ministero della Salute che avverte: “Il clostridium botulinum e altri clostridi produttori di tossine sono i microrganismi più pericolosi. Tra gli alimenti responsabili, al primo posto i vegetali sott’olio e quelli in acqua/salamoia”. Per non rinunciare a questa abitudine casalinga basta attenersi a delle regole precise che mettano al riparo la nostra salute: le ha elencate con molta chiarezza lo stesso Ministero della Salute. Eccole per voi. Regola n. 1: lavare bene le mani prima di toccare gli alimenti. Il semplice lavaggio delle mani con sapone, associato alla frizione

meccanica, toglie dalla pelle gran parte dei microrganismi presenti. 2. Pulire la cucina e gli utensili con detergenti specifici. Piatti, posate, pentole, utensili e piani di lavoro devono essere lavati con detergente specifico e risciacquati con abbondante acqua, per eliminare i residui. Il più utilizzato è l’ipoclorito di sodio (o varechina o candeggina), ma ha l’inconveniente di rendere grasse le superfici e di rovinare quelle metalliche (come quelle in acciaio). La varechina deve essere utilizzata diluita, generalmente alle percentuali di 5-7%. Gli strofinacci e le spugne impiegate per la pulizia degli utensili costituiscono il pericolo maggiore di diffusione dei microrganismi e necessitano di una disinfezione e di un ricambio frequenti.

3. Scegliere frutta e verdura di stagione e materie prime di alta qualità. Per mantenere intatti i sapori, gli aromi e le fragranze di frutta e verdura, è ideale scegliere sempre prodotti di stagione. Se si utilizzano i prodotti del proprio orto è meglio prepararli entro 6-12 ore dalla raccolta, per evitare che perdano le proprietà nutrizionali. 4. Sciacquare bene le materie prime sotto l’acqua e togliere le parti danneggiate. Lava le materie prime sotto acqua corrente. Inoltre, l’immersione per qualche minuto in acqua, contenente bicarbonato di sodio, può essere utile per ridurre le tracce di pesticidi dalla superficie esterna dei vegetali. Asciugali accuratamente, elimina le parti danneggiate e quelle non edibili. A volte, dopo

questa fase, può essere utile risciacquare velocemente i prodotti per eliminare tutte le tracce delle parti tolte. 5. Usare pentole in acciaio inox per la cottura delle conserve. Sono queste infatti le più sicure. 6. Utilizzare preferibilmente barattoli di vetro e conservarli al riparo dalla luce. Il vetro è il materiale migliore per la conservazione. Di contro, la sua trasparenza permette il passaggio della luce, che può provocare modificazioni del colore del prodotto; per questo motivo è necessario che la dispensa sia sufficientemente buia, fresca, asciutta e ventilata. 7. Usare le dosi giuste di aceto e limone o sale o zucchero Le preparazioni domestiche, non


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potendo essere sterilizzate, devono basare la loro sicurezza su altri fattori, che creano condizioni sfavorevoli allo sviluppo del botulino, come l’aggiunta di sale, di zucchero o l’acidificazione. Acidificazione: aceto e limone. I Vegetali per fare il sott’olio dopo la pulizia vanno sbollentati in una soluzione di acqua e aceto in parti uguali. Si consiglia aceto di vino bianco con acidità superiore al 6%. Altri tipi di aceto con acidità inferiore vanno usati puri, non diluiti. Tutti gli ingredienti della preparazione devono subire lo stesso trattamento, comprese erbe aromatiche e spezie, affinché tutte le parti raggiungano un pH pari o inferiore a 4, misurato con cartine tornasole. Vegetali sottaceto: occorre la stessa attenzione dei vegetali sott’olio, cioè occorre misurare il pH finale del liquido, che deve essere pari o inferiore a 4. Conserve di pomodoro e pomodori pelati: normalmente il pomodoro ha un pH abbastanza acido, se non lo fosse, aggiungere succo di limone. Raccomandata la pastorizzazione dei vasetti riempiti (bollire almeno 40 minuti). Marmellate, confetture, composte e gelatine: La proporzione tra frutta e zucchero dovrebbe essere 1 a 1, in ogni caso mai scendere sotto i 700 gr di zucchero per 1 Kg di frutta. Composte e gelatine di frutta devono essere acidificate con succo di limone fino ad un pH 4. Ricorda di far bollire insieme frutta, zucchero ed eventuali altri ingredienti come la pectina. Vegetali in salamoia: la salamoia deve avere almeno il 10% di sale (100 gr di sale per litro di acqua). I vegetali in salamoia vanno incontro ad un naturale processo di fer-

mentazione, che abbassa il pH ad opera di microrganismi in grado di sopravvivere ad elevate salinità. E’ normale osservare una patina bianca superficiale, che non va assolutamente rimossa. Terminato il periodo di fermentazione acida in salamoia, il prodotto deve essere invasato utilizzando salamoia fresca. Pesce e carne sotto sale: durante le prime fasi della salagione, per bloccare lo sviluppo microbico, conservare la preparazione rigorosamente in frigorifero a basse temperature. 8. Bollire i contenitori con le conserve: la pastorizzazione. E’ questo l’unico trattamento di stabilizzazione termica e sanificazione degli alimenti, che può essere effettuato in casa. La pastorizzazione viene fatta immergendo completamente in acqua i contenitori riempiti di conserva, e portando ad ebollizione, avendo cura di coprire la pentola con il coperchio. È importante lasciare uno spazio vuoto tra il coperchio e il livello di liquido. 9. Controllare che i contenitori siano chiusi ermeticamente: Una prova può essere fatta battendo con un cucchiaio sul tappo. Se il tappo emette un suono metallico, la chiusura è ermetica e il contenitore è sottovuoto, se emette un suono profondo, il contenitore non è sottovuoto. 10. Pesto e conserve di carne e pesce: Le conserve a base di carne e di pesce, come sughi e salse, e quelle non acidificabili, come il pesto, non possono essere prodotte in sicurezza in ambito domestico in quanto, essendo poco acide o non acide, necessitano di sterilizzazione, e questa si ottiene solo in ambito industriale.

APPUNTAMENTI

STILE DI VITA E DIETA DEL PRATICANTE DI YOGA con Luisa Bon

Venerdì 16 gennaio ore 18.30-20.00 FUTURE YOGA SCHOOL - CANNAREGIO 3589/B, CALLE LARGA LEZZE - VENEZIA Percorsi, esperienze, suggerimenti per condurre un’esistenza felice alla luce dello Yoga L’ora è fatta di secondi. La giornata è formata da piccoli gesti. La trasformazione che l’apprendimento dello Yoga avvia nel corpo e nell’attitudine psicologica, trova nella capacità di assecondarla un modo per rendere la nostra vita facile, sana, equilibrata. Tre incontri tematici: venerdì 16 gennaio, 6 febbraio, 6 marzo 2015 ore 18.30-20.00 Gli incontri sono adatti a praticanti e neofiti e sono frequentabili singolarmente Si darà spazio alla trattazione di eventuali considerazioni e quesiti dei partecipanti, che potranno essere inviati a Luisa (yogalife@futureyoga.org) almeno tre giorni prima degli incontri

GREEN MOBILITY SHOW: 6-7 Marzo 2015 IDEE E SOLUZIONI PER UNA MOBILITA’ SOSTENIBILE

PORTO CROCIERE - VENEZIA (VE)

GREEN MOBILITY SHOW: A VENEZIA L’APPUNTAMENTO PER SCOPRIRE E PROVARE LA MOBILITA’ SOSTENIBILE ACQUEA E TERRESTRE 3km di viabilità interna ed uno spazio acqueo di 120.000mq riservati ai test drive. Un ricco calendario di incontri, workshops e roadshow che metterà a confronto aziende, mondo della ricerca e pubbliche amministrazioni INGRESSO GRATUITO Info e programma, per adesioni: Web: www.greenmobilityshow.it E-Mail: vtpevents@vtpevents.it Tel. + 39 041 2403023 / 8777720


10. mondo bellezza

CON ACQUA E FREDDO COMBATTI LA RITENZIONE IDRICA E RITROVI LA FORMA Le mosse giuste per trasformare gonfiori, cellulite e inestetismi cutanei in un lontano ricordo L’inverno, lungi dall’essere unicamente la stagione dei malanni e delle giornate piovose, può diventare un alleato della nostra bellezza e del nostro benessere. Ne è convinta la dott.ssa Ester Giaquinto, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino e Medico specialista in scienza dell’alimentazione, che spiega: “Le temperature basse, abbinate ad uno sano stile di vita, favoriscono lo smaltimento della ritenzione idrica. Agendo col freddo, infatti, è più facile eliminare sia il grasso sottocutaneo che l’antiestetica pelle a buccia d’arancia, poiché esso aiuta a riattivare la microcircolazione cutanea e a tonificare la pelle. Le soluzioni che adottiamo tutto l’anno per contrastare la cellulite, in questo periodo dell’anno risultano quindi proporzionalmente più efficaci”. La ritenzione idrica è dovuta principalmente a due cause: cattive abitudini in fatto di alimentazione e sedentarietà da un lato, problemi di circolazione dall’altro.

“Nel primo caso, è indispensabile adottare una dieta bilanciata e ridurre l’apporto di sale, limitare gli alcolici e fare esercizio - anche leggero - con regolarità. Se all’origine c’è, invece, un problema di circolazione venosa si può puntare oltre che sulla corretta alimentazione e attività fisica, sull’eventuale utilizzo di calze elastiche”, continua la dott.ssa Giaquinto. Ma esiste un’alleata di bellezza che, senza controindicazioni, ci può aiutare a combattere questo fastidioso inestetismo. È l’acqua, che non apporta calorie e ha una fondamentale azione drenante. Tuttavia, non tutte le acque hanno gli stessi benefici: “quelle oligominerali o mediamente mineralizzate, oltre al rapido assorbimento gastrico, hanno il pregio di depurare le vie urinarie ed epatiche, favorendo l’eliminazione dell’acido urico. Le acque ricche di magnesio (cioè con una concentrazione superiore a 50 mg/L), sono particolarmente indicate per aiutare la circolazione sanguigna a

livello capillare e contribuiscono all’eliminazione dell’acido lattico responsabile della ritenzione idrica”, afferma la dott.ssa Giaquinto. Ad una corretta idratazione e scelta attenta del tipo di acqua da bere, va abbinata una dieta adeguata. Non significa mangiare poco, ma mangiare bene, scegliendo con cura gli ingredienti e i tipi di cottura: “il sodio, contenuto prevalentemente nel sale, è il nemico numero uno, perché trattiene acqua all’interno dei tessuti. Quando siete ai fornelli, cercate di ridurre il consumo di sale, ma anche di dadi e salse, e preferite invece gli aromi naturali come aglio, timo, basilico, rosmarino, e via dicendo”, ci spiega la dottoressa. Una volta che tutti gli ingredienti sono pronti, prediligete cotture semplici, come vapore o griglia, che richiedono l’uso di pochi condimenti ed evitano la dispersione di sostanze aromatiche e nutritive. “Optate per gli alimenti freschi,

ricchi di vitamine e sali minerali ad alto contenuto di fibra (sostanza che facilita la digestione e combatte la stitichezza), sostanze antiossidanti, vitamina C ed E. Fondamentale il potassio, capace di combattere l’accumulo di sodio, che troviamo in abbondanza in piselli, patate, lenticchie, cipolla. Via ibera a frutta e verdura, che sono ricche di acqua, saziano presto e sono povere di grassi. Mangiate crude o centrifugate, vi aiuteranno ad introdurre nell’organismo i nutrienti alleati e contribuiranno alla vostra idratazione”, conclude la dott.ssa Giaquinto. La raccomandazione finale è di rispettare la regola degli otto bicchieri di acqua al giorno: anche se col freddo cala la sensazione della sete, non cambia il bisogno di acqua del nostro corpo. Portiamo sempre con noi una bottiglietta di acqua minerale, per prenderci cura di noi ovunque ci troviamo.


mondo ecologia .11

GLI ITALIANI TAGLIANO GLI SPRECHI IN CASA: L’AMBIENTE E IL PORTAFOGLI RINGRAZIANO In sei su dieci, nel 2014, hanno gestito in modo più oculato le risorse alimentari. Ma crea ancora qualche imbarazzo chiedere la “doggy bag” al ristorante… Sei italiani su dieci hanno diminuito o annullato gli sprechi domestici anche nel 2014 secondo una tendenza che si è accentuata con l’inizio della crisi. L’anno da poco trascorso ha perso solo per un punto la sfida con il 2013, quando furono ben sette su dieci gli italiani “virtuosi” dell’anti-spreco. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del Convegno “Stop food waste. Feed the planet”, contro lo spreco alimentare, nell’ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, che si è tenuta lo scorso autunno, e alla quale ha partecipato il presidente della Coldiretti

Roberto Moncalvo. “E’ forse questo uno dei pochi aspetti positivi della crisi economica, anche se molto resta da fare con ogni italiano che ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare “l’importanza di lavorare su modelli distributivi e di consumo positivi, ma anche di sostenere le iniziative imprenditoriali mirate alla valorizzazione degli scarti”. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, tra chi ha tagliato gli sprechi, il 75 per cento fa la spesa in modo più oculato maga-

ri nei mercati dei contadini, il 56 per cento utilizzando gli avanzi nel pasto successivo, il 37 riducendo le quantità acquistate, il 34 per cento guardando con più attenzione la data di scadenza e l’11 per cento donando in beneficenza. La tendenza a ridurre gli sprechi cresce anche fuori dalle mura domestiche con un italiano su tre (33 per cento) che quando esce dal ristorante non ha problemi a portarsi a casa gli avanzi con la cosiddetta “doggy bag” anche se tra questi, solo il 10 per cento lo fa regolarmente, mentre il 23 per cento solo qualche volta. Infatti, come spiega l’indagine indicativa

on line condotta dal sito www.coldiretti.it, una fetta rilevante della popolazione (24 per cento) quando va a mangiare fuori lascia sulla tavola gli avanzi semplicemente perché si vergogna di chiederli. La situazione sta cambiando rapidamente e di fronte a questa nuova esigenza - conclude la Coldiretti la ristorazione si attrezza e in un numero crescente di esercizi, per evitare imbarazzi, si chiede riservatamente al cliente se desidera portare a casa il cibo o anche le bottiglie di vino non finite e si mettono a disposizione confezioni o vaschette ad hoc.


12. mondo anti-spreco

IL LATTE IN FRIGOSCADE OGGI? ECCO 4 IDEE LAST MINUTE PER UTILIZZARLO FINO ALL’ULTIMA GOCCIA Ricette dolci e salate, calde e fredde per combattere lo spreco alimentare con gusto Le statistiche dicono che un’importante fetta di consumatori non riesce a consumare per intero il latte prima della data di scadenza. Se succede anche a voi, ma volete eliminare il problema strizzando l’occhio al portafogli e al contempo combattendo lo spreco alimentare, seguite i consigli dell’associazione lattiero casearia Assolatte, che ha pubblicato sul suo sito ww.assolatte.it 4 deliziose ricette, per sfruttare al massimo i benefici della confezione di latte, utilizzandola anche all’ultimo minuto, poco prima che arrivi a scadenza… fino all’ultima goccia.

Street food: Latte fritto. Mescolare con cura 100 g di zucchero, 50 g di farina, 4 tazzine di latte e una noce di burro. Versare in una piccola pentola e far cuocere a fuoco lento finché l’impasto si rapprende. Quindi trasferirlo su un piatto fondo e lasciarlo raffreddare affinché si rassodi. Poi tagliare l’impasto a cubetti e passarli in farina e uovo. Far friggere i cubetti in una padella con burro ben caldo e poi servirli con una passata di zucchero a velo. Detox drink: Frullato esotico. Tagliare a pezzetti 50 g di ananas

fresco, ½banana e 1 mango, e poi frullare tutto insieme a 80 ml di latte e 6 cubetti di ghiaccio. Pranzo speedy: Omelette ai gamberetti. Lavare 100 g di gamberetti e farli cuocere per 2-3 minuti in una casseruola con acqua bollente poco salata. Quindi scolarli e lasciarli intiepidire. In una terrina sbattere 4 uova, 50 ml di latte, un pizzico di sale, un poco di pepe e di zenzero grattugiato. Far scaldare un poco di olio in una padella e versarvi la pastella. Quando inizia a rapprendersi unire i gamberetti,

una patata sbucciata e tagliata a cubetti e un trito di prezzemolo. Ripiegare l’omelette su se stessa e lasciarla cuocere per altri 2 minuti. Quindi servirla calda. Dessert style: Bavarese ai pinoli. Far bollire 500 ml di latte con 50 g di zucchero. A fuoco spento, unire 20 g di gelatina ammollata in acqua e ben strizzata. Lasciar raffreddare e poi aggiungere 1,5 dl di panna montata, 40 g di pinoli e 150 g di yogurt bianco cremoso. Versare in uno stampo e far riposare in frigo per un paio di ore.


mondo gusto .13

LA RICETTA POLPETTE DI VERDURE INGREDIENTI per 4 persone:

due patate due carote una cipolla due zucchine pangrattato q.b. 50 grammi di robiola prezzemolo un uovo sale pepe olio extravergine d’oliva

PREPARAZIONE In una pentola fate bollire le patate precedentemente lavate, poi sbucciatele e schiacciatele. Lavate il resto delle verdure e tagliatele a pezzettini, poi fatele soffriggere in una padella dove avrete dorato la cipolla. Fate raffreddare le verdure poi frullatele in un mixer insieme alle patate. In una ciotola capiente mescolate le verdure, l’uovo, il formaggio, il prezzemolo tritato e il pangrattato, aggiustando di sale e pepe. Amalgamate il tutto fino a ottenere un composto compatto, se dovesse risultare troppo appiccicoso aggiungete altro pangrattato. In una teglia stendete uno strato di carta da forno e disponete le polpette. Spennellatele con olio d’oliva e cuocere per circa 25/30 minuti a 180° girandole una volta. Servite ben calde.


14.mondo smart living

SEMPRE IN FORMA CON I 5 TRUCCHI ANTIFAME DEL MATTINO Dalla buona idratazione allo “spuntino furbo”, ecco alcuni consigli per iniziare al meglio la giornata e tenere a bada l’appetito fino a pranzo Sempre più studi lo confermano: mantenersi in forma è più facile se si dà maggiore importanza alla prima colazione, facendone magari un momento strategico per tenere a bada l’appetito durante la mattinata e per non rimpinzarsi a pranzo. L’Aidepi, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta italiane, ha elaborato, sul suo portale “iocominciobene.it, 5 trucchi semplici ed efficaci, che a partire dal primo pasto della giornata possono aiutarci ad arrivare all’ora di pranzo senza sensi di colpa e con la giusta energia. 1. Colazione furba con i cereali – “Una colazione equilibrata e adeguata al nostro fabbisogno energetico è fondamentale per evitare attacchi di fame improvvisi – spiega l’Aidepi -. Un aiuto in più viene dai cereali, specie quelli

integrali a basso o moderato indice glicemico, che consentono un assorbimento più lento degli zuccheri. Le fibre contenute nei cereali inoltre danno un senso di sazietà che aiuta a tenere sotto controllo l’appetito. Iniziare con un buon apporto di fibre e sali minerali è infatti un buon modo per salvaguardare il benessere psicofisico ma lo è ancor di più iniziare con una colazione a misura delle proprie esigenze non solo nutritive ma anche di gusto e praticità”. 2. Acqua, alleata preziosa – “Sorseggiare acqua, tè verde, tisane, succhi di frutta non zuccherati, più volte durante la giornata, ha tanti vantaggi, il primo più immediato è che tiene impegnati mani e bocca quando si vorrebbe cedere allo sgranocchiare fuori pasto. I benefici che si

traggono dall’assunzione regolare e costante di acqua in particolare sono molteplici e vanno dalla lotta alla ritenzione idrica, all’idratazione della pelle dall’interno, alla depurazione dell’organismo. Non vi sembra abbastanza?” 3. Spuntino, l’asso nel cassetto – “Fra una riunione e una call non dimentichiamo di fare una piccola merenda – continua l’Aidepi -. Il segreto contro gli attacchi di fame improvvisi sta infatti nella regola dei 5 pasti, ormai raccomandata dalla maggior parte dei nutrizionisti: una piccola e buona abitudine che consente di dare all’organismo le energie necessarie fino al pasto principale e tenere a bada l’appetito, riducendo la tentazione di mangiare a qualsiasi ora, la prima cosa che capita sotto mano. Via libera a metà mattina e

a merenda a uno yogurt, a delle golose ma leggere barrette ai cereali con frutta e cioccolato o a un frutto. 4. Cedere alle piccole tentazioni – “Soprattutto a colazione si può. Sono sempre più numerosi gli studi che confermano che privarsi di una piccola coccola dolce può essere controproducente anche se si è a dieta”. 5. Lavarsi i denti – “Potrà sembrare strano – conclude l’Aidepi - ma lavarsi denti è un vero e proprio deterrente degli attacchi di fame fuori orario: il mix fra psicologia del mi-sono-appena-lavato-i-denti e il sapore di dentifricio può in effetti scoraggiare l’assunzione di cibo”.


mondo libri .15

DIMAGRIRE MANGIANDO, IL NUOVO APPROCCIO CHE DICE BASTA ALLA CONTA DELLE CALORIE Nel libro “Dalle calorie alle molecole”, il metodo molecolare di alimentazione consapevole “Dieta non fa più rima con calorie”, a sottolinearlo è Aboca, azienda leader nei prodotti a base di complessi molecolari naturali, che con il nuovo libro “Dalle calorie alle molecole – il nuovo orizzonte del controllo del peso” intende diffondere le recenti scoperte sulla nutrigenomica che “hanno dimostrato come le molecole degli alimenti di cui ci nutriamo siano in grado di ‘dialogare’ con le cellule e con il nostro patrimonio genetico (DNA)”. Il testo, scritto dal Prof. Pier Luigi Rossi, medico nutrizionista, desidera svelare “i segreti di un’alimentazione ideale”. “E’ attraverso la corretta scelta dei cibi (e quindi delle molecole) – ha spiegato Aboca - che possiamo agire sul controllo di glicemia, insulina e lipemia, veri responsabili dell’accumulo di peso e della maggior parte delle malattie dei tempi moderni (diabete mellito di tipo 2, ipertensione, sindrome metabolica…). Un piatto di pasta o una porzione di formaggio possono avere lo stesso numero di calorie, ma i loro principi nutritivi reagiscono diversamente all’interno dell’organismo. “Dalle Calorie alle Molecole” – continua l’azienda - è una valida

proposta per superare il vecchio concetto del calcolo delle calorie giornaliere, perché esse, all’interno del corpo umano, non esistono. L’autore, partendo da questo concetto, accompagna il lettore in un “viaggio” alla scoperta del proprio corpo”. Pier Luigi Rossi è medico, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Igiene e Medicina Preventiva, docente del Master Alimentazione ed educazione alla Salute dell’Università degli Studi di Bologna e docente all’Università della Repubblica di San Marino. Professore (a.c.) in Scienza della Alimentazione all’Università degli Studi di Siena-Arezzo dal 1995 al 2009. È stato esperto del Consiglio Superiore di Sanità dal 2003 al 2006 e Dirigente Medico (Primario) ASlArezzo dal 1990 al 2009. Dal 1990 ad oggi è stato ospite in RAI nelle trasmissioni “Più Sani Più Belli”, “Linea Verde”, “Uno mattina”, “Domenica IN”, “Geo&Geo”, “Occhio alla Spesa”, “Uno mattina Verde”, “Medicina 33”, TG1. Ha ideato il metodo molecolare di alimentazione consapevole ed è autore di libri e ricerche scientifiche.

Mensile omaggio in abbinamento a La Pulce Il Fè Il Rò Il Rigattiere in edicola - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.


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