Biosfera gennaio 2018

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GENNAIO 2018 mensile anno 9 numero 01

Tieni il Tempo “La vita è un miracolo, ma per essere felici trovate il tempo di vivere”: sono le parole dell’ex presidente uruguaiano Josè “Pepe” Mujica, il Capo di Stato più povero del mondo, che donava il 90% del suo stipendio ai bisognosi, diventato una figura di grande ispirazione a livello internazionale. Il suo appello alla sobrietà e

alla ricerca di una vita ricca di valore, più che di “oggetti”, ha toccato il cuore di milioni di persone. Abbiamo scelto le sue parole per iniziare questo 2018 perché l’augurio più sentito che ci sentiamo di farvi e di farci è quello di avere tempo, di non farcelo sfuggire dalle mani: tempo di vivere le persone che amiamo,

redazione.biosfera@edititalia.it

di fare ciò che ci dà gioia, di respirare, di godere della straordinaria bellezza del mondo. Proprio a “Pepe” Mujica sono dedicate le pagine centrali del nostro mensile a cui vi rimandiamo per approfondire il suo pensiero. Come ogni mese, poi, in primo piano i temi del vivere “green” e della sostenibilità. Fra gli altri: il progetto

che trasforma le scarpe da ginnastica usate in arredi per i parchi gioco, la magia del vivere da volontari le Foreste Casentinesi, la salute naturale, i rimedi ecologici per la salubrità domestica e molto altro che vi consigliamo di leggere in tutta calma. Buona lettura e un felice Anno a tutti!

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NON LASCIATEVI FERMARE DAL MAL DI SCHIENA! Questo è il consiglio che vi diamo dal Nuovo Centro di Neotraumatologia e Fisiokinesiterapia aperto presso OLYMPUS di Ravenna. L’80% della popolazione accusa almeno una volta nella vita il mal di schiena, dunque spesso ci capita di incontrare pazienti che soffrono costantemente o periodicamente a causa di questo problema e aspettano di curarsi, sperando in un miglioramento miracoloso. In questo modo lasciano trascorrere troppo tempo prima di intervenire, finendo per causare danni molto più gravi al loro intero sistema e allungando i tempi di guarigione. Molto meglio intervenire immediatamente, senza indugi o timori, per ristabilire il proprio equilibrio psico-fisico e ritrovare il proprio benessere. Quando nel nostro centro incontriamo un paziente afflitto dal mal di schiena la valutazione del sintomo è per noi una guida fondamentale, che ci aiuta ad individuare il problema che affligge il corpo e le sue cause profonde. Le cause riconosciute di questo disturbo sono circa una cinquantina ma le più frequenti sono possono essere di origine traumatica, posturale, funzionale (da organi interni), somato-emozionale o anche una sommatoria di alcune di esse. CENTRO MEDICO POLISPECIALISTICO OLYMPUS

Una volta compresa la vera origine del dolore per noi sarà più semplice effettuare una corretta diagnosi, accelerandone così la risoluzione del dolore. Nel frattempo aiutiatevi con il calore: una doccia calda puntata sulla schiena, bagni caldi, pancera e qualsiasi elemento che mantenga il tepore del corpo. Perciò attenti al freddo, all’umido, al brusco cambiamento di temperatura e ad agghiacciarsi dopo avere sudato! Per fissare un appuntamento con il dott. Valgimigli (nella foto) e la sua equipe presso il Nuovo Centro di Neotraumatologia e Fisiokinesiterapia contattare: Centro Medico Polispecialistico Olympus, Via Lago di Como 25 Ravenna Info 0544 456766 www.olympus.ra.it segreteria@olympus.ra.it

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mondo ambiente .3

SOGNI DI GESTIRE UN CASTELLO? ECCO IL BANDO CHE FA PER TE

Aperta la seconda gara per assegnare immobili pubblici in concessione: tre in Emilia-Romagna Beni di valore storico-artistico in concessione. E’ iniziata la seconda fase del progetto Valore PaeseCammini e Percorsi, indetta dall’Agenzia del Demanio e sostenuta da Mibact e Mit. Dopo la messa a bando di 103 immobili pubblici tra masserie e antichi castelli, è stata aperta in questi giorni una seconda gara per assegnare in concessione 48 immobili pubblici, spiega Italia che cambia in un articolo di Elena Risi (www.italiachecambia.org/2017/12/castelliville-masserie-concessionenuovo-bando/). L’obiettivo è ancora quello di valorizzare le innumerevoli strade ciclo-pedonali e i tracciati storico-religiosi della Penisola, evidenzia Italia che

Cambia, “le strutture verranno assegnate a chi proporrà i progetti di riqualificazione più validi per recuperare immobili di maggior pregio rispetto a quelli del bando precedente come castelli, ville, masserie ed edifici rurali distribuiti lungo i percorsi, più e meno conosciuti, del turismo lento. Tra questi il Castello di Blera vicino Viterbo (via Francigena), due masserie in Puglia (ciclovia Acqua), un ex molino in Lombardia (sulla ciclovia VEnTo), il Castello Alimonda vicino Gorizia, il Castello di Montefiore a Recanati e il Fortilizio dei Mulini a Spoleto (sul Cammino di San Francesco)”. Il bando è aperto a tutti, anche agli stranieri; per partecipare alla gara “è necessario presen-

tare una proposta che preveda – oltre che il progetto di riqualificazione del bene – anche l’offerta di un canone di affitto in concessione di valorizzazione che avrà una durata massima di 50 anni. Fino al 16 aprile sarà possibile scaricare i bandi e la documentazione necessaria riguardante i 16 immobili in gara di proprietà dello Stato, contestualmente anche gli enti locali pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 32 beni di loro proprietà inseriti nell’iniziativa. Le proposte verranno valutate per i contenuti tecnici (ipotesi di riuso, ricaduta positiva sul territorio, opportunità turistica, sostenibilità ambientale, efficienza energetica) che incide-

ranno per il 70% sul giudizio finale; la proposta economica (cioè quanto si è disposti a pagare per il canone d’affitto) avrà invece un’incidenza del 30%”. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, sono 3 gli immobili oggetto del bando, situati lungo cammini storico- religiosi e percorsi ciclopedonali: Lotto 1: Ex Casa di Sostegno Grassi, comune di Bologna; lotto2: Casermetta Ca’ Olmo, comune di Ferrara; Lotto 3: Birreria della Caserma Mameli, comune di Bologna. Il termine per la presentazione delle offerte è il 16 aprile 2018 alle 12; ulteriori informazioni su www. agenziademanio.it.


4. mondo economia circolare

NUOVA VITA AI PARCHI GIOCO CON LE SCARPE DA GINNASTICA USATE Anche a Ravenna parte la raccolta che farà felici i bimbi delle zone terremotate del Centro Italia Dal materiale di scarto nuova energia per creare. E’ questo il cuore di “Le tue scarpe al Centro”, un progetto di solidarietà ed educazione ambientale per contribuire ad allestire le aree giochi nei comuni del Centro Italia colpiti dal sisma e capire cosa significa l’economia circolare. Il progetto educativo è stato attivato da Area Educazione alla sostenibilità di Arpae e dai Centri di educazione alla sostenibilità dell’Emilia-Romagna (capofila Ceas La Raganella - Unione Comuni area Nord Modena), unitamente ai gestori dei rifiuti dei rispettivi territori. Le scarpe da ginnastica usurate potranno diventare un granulato di morbida gomma e quindi dei tappetini utili ad allesti-

re le aree giochi dei bambini nei parchi pubblici, nelle zone interessate dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale. Il progetto ha preso il via lo scorso novembre e ha come tema ‘La seconda vita degli oggetti’. Esso è coordinato a Ravenna dal Centro di Educazione Ambientale Ravenna Agenda 21 (CEAS RA21) del Comune e sarà affiancato dai club Lions: Ravenna Host, Bisanzio, Dante Alighieri, Romagna Padusa e dai LEO, nell’ambito del Service ‘Sostenibilità Ambientale’. Il progetto si articola in due fasi. Nella prima - inverno 2017/18 - vengono realizzati materiali informativi in formato digitale e una capillare opera di sensibilizzazione rivolta a scuole, socie-

tà sportive, quartieri. Saranno in tal senso utilizzate apposite metodologie e strumenti comunicativi (marketing sociale, social media), educativi (apprendimento attivo, learning by doing), e partecipativi (e-democracy, social media, flash mob). Nella seconda fase - primavera 2018 - ragazzi, cittadini, sportivi saranno protagonisti, partecipando a decine di eventi nelle città nei quali porteranno le loro scarpe da ginnastica usurate. Queste ultime saranno poi concentrate grazie ai gestori e appositamente trattate per diventare un granulato di morbida gomma e quindi dei tappetini utili ad allestire le aree giochi dei bambini nei parchi pubblici. Il progetto fa toccare con mano ai

cittadini cos’è l’economia circolare e il ruolo attivo che possono svolgere i consumatori (prosumer) in collaborazione con imprese e municipalità. Un’azione motivante che accresce l’empowerment delle comunità locali e stimola lo sviluppo di nuovi processi produttivi circolari che danno nuova vita alla materia. I risultati prodotti saranno rendicontati puntualmente: numero di scarpe raccolte, e quindi quanto granulato prodotto con la frammentazione e trattamento dei materiali; numero di cittadini e portatori di interesse che contribuiranno attivamente in ciascun territorio; visualizzazioni sui portali web e sui canali social, nonché l’impatto sui media locali.


mondo Hi-Tech .5

HI-TECH, GIOVANI ROMAGNOLI VINCITORI DI MAKETOCARE I progetti: l’esoscheletro e la sedia a rotella che si comanda con gli occhi Diciannovenni e geniali: sono i giovani romagnoli che hanno vinto il contest MakeToCare 2017. Una sedia a rotelle comandata con gli occhi e un esoscheletro che aiuta i movimenti delle persone affette da disabilità grazie agli impulsi dei loro stessi muscoli: sono i progetti con cui due team di studenti si sono aggiudicati il premio promosso da Sanofi Genzyme, il contest che per il secondo anno premia le innovazioni tecnologiche a sostegno di persone con disabilità. I vincitori, annunciati durante l’evento finale che si è svolto a Roma, avranno la possibilità di partecipare a un percorso formativo in Silicon Valley organizzato da Aster, attraverso il

proprio presidio in California. “Tutti i paesi del mondo industrializzato – ha commentato Paolo Bonaretti, direttore generale di ASTER e membro del comitato di valutazione del premio – stanno concentrando e aumentando gli investimenti e le spese nel settore salute. In questo panorama le innovazioni tecnologiche, non rappresentano solo la risposta a un bisogno specifico del paziente, ma anche la soluzione a una sfida generale dell’intera società” . Orion, questo il nome dell’esoscheletro, è stato ideato dal 19enne Mattia Strocchi, studente ravennate ora iscritto a Ingegneria dell’automazione a Bologna. L’esoscheletro si compone di una

scheda elettronica e di un sistema meccanico. La prima permette di visualizzare e analizzare sul computer i segnali muscolari raccolti tramite gli elettrodi applicati agli arti, mentre la seconda si muove dando più forza all’arto quando arriva il segnale che il muscolo si vuole muovere. Orion si contraddistingue per la notevole leggerezza rispetto ad altri strumenti similari. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Maker Station Fab Lab Bassa Romagna appartenente alla Rete Mak-ER, la rete regionale della manifattura digitale gestita da Aster. Optical Wheel Chair è la sedia a rotelle che si comanda con gli occhi e le espressioni del viso. È sta-

ta ideata da 3 studenti riminesi di 19 anni dell’ITIS Belluzzi di Rimini: Federico Gualdi, Roberto Lucchisani e Nicholas Silvestri. I giovani universitari sono stati supportati dal Fab Lab Romagna, sempre membro della rete Mak-ER. Per rilevare il movimento delle pupille e delle espressioni facciali viene utilizzata una particolare camera dell’Intel, che invia le informazioni a un computer che a suo volta le trasmette via bluetooth a un microcontrollore che muove le ruote. La seconda edizione del premio MakeToCare è stata organizzata da Sanofi Genzyme in partnership con il Politecnico di Milano e Polifactory e il supporto di Aster e Roma Maker Faire.


Diventa volontario Per svolgere il servizio in ambulanza,l’aspirante volontario deve frequentare un corso base gratuito della durata di circa 2 mesi,con tre lezioni serali ogni settimana. Le lezioni trattano argomenti sanitari di primo soccorso, traumatologia, anatomia e fisiologia dell’apparato muscolo-scheletrico, cardiocircolatorio, respiratorio e del sistema nervoso centrale. Superato l’esame finale, comprensivo di un test scritto, di una prova pratica di barellaggio e di una prova pratica di traumatologia, e ultimato il periodo di addestramento, il volontario accede gratuitamente al corso BLSD (corso di rianimazione cardiopolmonare con utilizzo di defibrillatore e manovre di disostruzione delle vie aeree) per ottenere la qualifica di “Soccorritore” e la divisa associativa. Per svolgere il servizio in auto,l’aspirante volontario deve frequentare un corso base gratuito della durata di circa due settimane, con tre lezioni serali ogni settimana. Le lezioni trattano argomenti sanitari di primo soccorso e di anatomia generale, con particolare

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attenzione alle tipologie dei pazienti trasportati. Un’intera lezione è dedicata alle prove pratiche sul mezzo di trasporto. Requisito fondamentale per prestare servizio in auto è il possesso della patente di guida di categoria ”B”. Chiunque può diventare volontario, non occorre nessun titolo particolare,ma solo buona volontà e il desiderio di rendersi utile agli altri. E’ necessario avere 18 anni, ma con la firma dei genitori si può iniziare anche a 16 anni. Il limite di età è 75 anni ,ma con la possibilità di allungarlo fino a 80 anni, previa visita medica che attesti il buono stato di salute.

I servizi offerti dalla Pubblica Assistenza: Dimissioni e trasporto con ambulanza; Assistenza sanitaria per manifestazioni , eventi e competizioni sportive; Trasporto disabili con auto o pulmino; Telesoccorso.

Come diventare volontario Per diventare volontario della Pubblica Assistenza occorre presentarsi o telefonare alla sede di Ravenna, in Via Meucci, 25, tel. 0544.400888 o 0544.400777. Gli uffici sono aperti dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 12 il sabato.


mondo animali .7

COME VEDE IL NOSTRO PET? L’IMPORTANZA DELLA VISITA OCULISTICA Le patologie oculari sono subdole e difficilmente riscontrabili dal proprietario, se non in fase molto avanzata

“Dottore, ma il mio animale ci vede bene ?” Quante volte avete rivolto al vostro veterinario di fiducia questa domanda durante una visita? Parliamone. L’esame clinico oculistico richiede delle competenze e delle strumentazioni molto specialistiche, che esulano dalla formazione e attrezzatura del veterinario di base. Inoltre ancor più rispetto ad altre problematiche, le patologie oculari, soprattutto retiniche, sono molto subdole e difficilmente riscontrabili dal proprietario e dal veterinario se non in fase molto avanzata. Per questo motivo è importante sottoporre a visita oculistica specialistica il proprio animale almeno una volta nella vita, considerando che soprattutto per gli animali di razza esistono patologie oculari ereditarie e congenite che andrebbero diagnosticate prima possibile.

Normalmente una visita oculistica completa parte dall’esame delle palpebre e dell’orbita per controllare la presenza di malformazioni congenite o di lesioni infiammatorie (blefariti), che possono essere associate o meno a disturbi di lacrimazione (cheratocongiuntivite secca), si passa poi all’osservazione della cornea per valutare la presenza di ulcere, alla capacità di risposta alla luce delle retine attraverso i riflessi pupillari, mentre con la risposta alla minaccia si testa l’integrità delle vie oculari nervose. Dopo applicazione di un collirio midriatico e dilatazione della pupilla, si passa poi all’esame con lampada a fessura della lente e del fondo dell’occhio per valutare ad esempio la presenza di cataratta. Grazie poi ad uno speciale strumento, il tonometro, è possibile misurare la pressione endocu-

lare e capire quindi se ci si trova di fronte a un glaucoma o ad una semplice infiammazione. Numerose sono le patologie oculari che possiamo riscontrare nei nostri animali, alcune comuni al cane e al gatto, altre più tipiche di specie. Oltre alle patologie congenite, infiammatorie e infettive, gli occhi possono essere colpiti anche da forme tumorali, come linfomi, melanomi, adenomi/adenocarcinomi. Spesso alcune patologie necessitano di un approccio chirurgico e ancora una volta diventa fondamentale un consulto specialistico, di nuovo per le maggiori competenze ma soprattutto perché lo strumentario chirurgico oculistico è dedicato (microscopio operatorio). Infine, esistono numerose patologie di razza su base ereditaria diagnosticabili dal medico oculista, quindi soprattutto chi acqui-

sta un cane o un gatto di razza dovrebbe informarsi su quali siano le patologie genetiche riconosciute e richiedere prima possibile un consulto oculistico per la certificazione FSA (Fondazione salute animale) che attesta ufficialmente la presenza/assenza di anomalie oculari. Concludendo, la visita oculistica veterinaria è estremamente importante per i nostri pets, poiché permette di scovare anomalie che solo la competenza e gli strumenti dello specialista sono in grado di rilevare. Questo consente quindi di poter fare diagnosi e terapie più precoci e assicurare una migliore qualità della vita ai nostri piccoli amici. Dott.ssa Simona Neri Via Fratelli Rosselli, Cesena


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mondo ispirazioni

“IL TEMPO È IL BENE PIÙ PREZIOSO”, LA LEZIONE DI PEPE MUJICA

L’ex presidente uruguaiano sostiene da anni l’importanza di sobrietà e semplicità per una vita più ricca di valore “Stiamo perdendo la battaglia contro il consumo inutile e la banalizzazione della vita”, sono queste le parole di Josè Mujica, presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015 e attualmente senatore sotto la presidenza di Tabaré Vazquez. La frase si inserisce nel Mujica pensiero, che sostiene da molti anni il principio della sobrietà. Francesco Bevilacqua ci offre sul portale italichecambia.org un’interessante panoramica sulla vita e sulle idee di questo personaggio politico decisamente fuori dal coro (http://www.italiachecambia. org/2017/11/lezione-pepe-mujica-tempo-bene-prezioso/). “Per chi crede in un mondo più equo, più sostenibile e più etico è una figura fondamentale – spiega Bevilacqua -non tanto per i risultati politici ottenuti, quanto per

l’esempio che egli stesso fornisce, improntato su uno stile di vita sobrio, sincero e a contatto con la Natura. Vive tutt’ora – e ci viveva anche da Presidente, avendo rifiutato la residenza a lui riservata – nella sua fattoria di Rincon del Cerro, dove si stabilì con la moglie Lucia negli anni Ottanta, appena uscito dal carcere. Quando venne liberato, quel posto era abbandonato e in rovina. Con la moglie e qualche amico lo rimise a posto e proprio lì – in una modesta casa di campagna con una sala, la cucina, un bagno e la camera da letto – accolse capi di stato, ministri e alti rappresentanti politici. ‘Non sono povero – ha sempre detto – sono austero perché voglio la mia libertà e voglio avere tempo di godermela. Non mi

piace la povertà, mi piace la sobrietà e mi piace avere un bagaglio leggero’. Ai giornalisti che venivano a trovarlo per parlare di politica, raccontava invece come faceva la conserva: ‘Ci metto pomodori tagliati e schiacciati, poi ci aggiungo un paio di foglie di alloro, un cucchiaio di sale e li copro. Quando la cottura è finita, li metto in un contenitore di acqua, li faccio bollire e poi li lascio mezz’ora a raffreddare’. Da uomo di campagna, ha un rapporto privilegiato con il mondo naturale. Mentre era in viaggio per questioni istituzionali, chiamava sempre a casa per salutare Manuela, la sua cagnetta con tre zampe, e il primo impegno della sua giornata presidenziale – che iniziava con la sveglia di Claudio, uno dei galli del suo pollaio – era

una passeggiata con la sua piccola amica. Dalle sue visite istituzionali all’estero, più che regali di rappresentanza, amava portare a casa semi da piantare in giardino. Parlando della sua morte, una volta disse: ‘Non scambierei la mia fattoria per niente al mondo, me ne andrò da qui con le gambe in avanti! Ma se dovessi andarmene, il posto ideale sarebbe la campagna, nel mezzo dell’Uruguay. Sceglierei uno di quei posti in cui guardando in lontananza ti viene da dire ‘sembra che laggiù ci sia qualcuno. Adoro la solitudine del campo’. Uno degli aspetti su cui ha sempre insistito di più è quello della qualità del tempo che trascorriamo, che si rivela il bene più prezioso e che spesso è dilapidato in attività inutili e dannose: (...) ‘Se potes-


mondo ispirazioni

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APPUNTAMENTI SPIRITO E MATERIA

7 E 21 GENNAIO 2018 BAGNACAVALLO (RA)

Tornano anche per il 2018, nella bella Sala Oriani dell’Antico Convento di San Francesco, gli appuntamenti di Spirito e Materia, il 7 e 21 gennaio, per terminare domenica 4 febbraio 2018. Si tratta della tradizionale rassegna di incontri culturali e presentazione di libri, accompagnati da musica e degustazioni di vini tipici e prodotti gastronomici del nostro territorio, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione col Comune di Bagnacavallo. 7 gennaio 2018. Per lo spirito, il carattere italiano tra canzoni e parole a cura di Michele Antonellini. Intermezzo musicale “Per fortuna o purtroppo” con Vittorio Bonetti voce e pianoforte che si inserirà con alcune canzoni d’autore tra le letture di Michele Antonellini. Per la materia, degustazione di prodotti gastronomici a cura del Ristorante Alchimia di Bagnacavallo si scegliere qualcosa da lasciare alle nuove generazioni sarebbe questo: la capacità di destinare più tempo alla vita vera’. Quando ha espresso queste considerazioni a Rio si è quasi meravigliato del successo clamoroso che ha avuto il suo discorso, poiché credeva di aver detto delle cose brutte, di aver dipinto un quadro negativo. Evidentemente, aveva colto nel segno. ‘Si può vivere con sobrietà lasciando che ce ne sia per tutti’, dice sfoderando il suo tipico ottimismo utopistico. ‘Questo non vuol dire tornare all’età delle caverne, ma solo guadagnare in maniera razionale’. Mujica ce l’ha anche con le ‘teste pensanti’ che, a suo modo di vedere, non sono capaci di dare risposte a questo tipo di problemi. Per questo ha sempre cercato, a volte anche combinando dei pasticci politici, di fare dell’Uruguay un ‘paese esempio’. Fra le riforme più rivoluzionarie possiamo ricordare la depenalizzazione dell’aborto, la legalizzazione del matrimonio fra omosessuali e la regolarizzazione della vendita di marijuana attraverso lo Stato. Nel commentarle, Mujica le definisce ‘riforme liberali’, ispirate però al liberalismo del suo predecessore di inizio secolo Battle, che introdusse il voto femminile, autorizzò il divorzio e regolamentò la produzione di alcool. La sua crociata contro l’opulenza rimane uno degli insegnamenti più grandiosi. Rinunciò allo stipendio presidenziale destinandolo quasi tutto ad associazioni e organizzazioni benefiche e lottò per anni contro i privilegi, soprattutto economici, della ‘casta’. ‘L’organo più sensibile che esiste è il portafogli’, diceva parlando dei suoi colleghi senatori, criticando in particolar modo la ‘sua’ sinistra, troppo capitalista per i

suoi gusti. Refrattario alle cerimonie, non si curava più di tanto neanche della sua sicurezza, che veniva in secondo piano rispetto alla tranquillità domestica. Una sera, mentre leggeva vicino al camino, un uomo si introdusse in casa sua e gli mostrò un video in cui comparivano dei paramilitari con atteggiamento minaccioso e poi se ne andò senza dire nulla. Mujica, pur preoccupato, non rese pubblico questo episodio, sia per non creare troppo clamore, sia perché temeva che la sua scorta sarebbe diventata più massiccia e invadente, turbando la quiete rurale della fattoria. Ma Pepe, anche da Presidente, non ha mai nascosto la sua vera natura e il suo carattere schivo e poco espansivo. Questo lo ha portato molte volte a contravvenire all’etichetta ufficiale, ma ha anche dato risalto ai momenti in cui il suo animo emergeva, come quando si commosse scoprendo che un giardiniere dell’ambasciata uruguaiana in Spagna aveva salvato sul suo cellulare il famoso discorso al vertice di Rio de Janeiro e che lo riascoltava ogni volta che voleva motivarsi e tirarsi su di morale. Al centro del suo mondo non ci sono la lotta politica o gli impegni istituzionali, ma sua moglie Lucia e la sua fattoria di Rincon del Cerro. In questo rifugio, i due vivono come una normalissima coppia di anziani coniugi, passando del tempo sul divano a leggere e a conversare, svolgendo le faccende domestiche, tagliando la legna e andando a trovare i vicini. Era così anche quando era Presidente”.

21 gennaio. Per lo spirito, “Cibo e psiche” conferenza a cura della dott.ssa Silvia Drei, fisioterapista, psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo biosistemico silviadrei2901@gmail.com. Intermezzo musicale “Emozioni in musica” con Alessandro Guidi, pianoforte e voce, e Marzia Gagliardi, voce. Per la materia, degustazione di prodotti gastronomici a cura dell’Osteria Malabocca di Bagnacavallo e degustazione di succhi di frutta dell’azienda Rio Del Sol, Sapore e Salute di Faenza.

FESTIVAL DELLO SPORT E DEL BENESSERE

20 E 21 GENNAIO 2018 RICCIONE (RN)

Una grande manifestazione dedicata allo sport, al benessere e a tutti i prodotti del vivere sano e naturale, quella in programma al PlayHall dal 21 al 22 gennaio. Saranno presenti stand di prodotti specifici e specializzati, per far conoscere al pubblico le ultime novità del panorama sportivo e del benessere locale e nazionale, attraverso attività di informazione e divulgazione su temi correlati, tra cui il mangiare sano, gli integratori naturali per lo sport e per la cura del corpo. Sono previsti, inoltre, incontri con esperti e operatori, i quali metteranno a disposizione la loro professionalità per far conoscere le ultime novità del wellness e del mondo bio, informare su dieta sana ed equilibrata, sistemi e metodi di rilassamento dopo l’attività sportiva, massaggi e riflessologia, il tutto in un contesto sano, equilibrato e naturale. Non mancheranno, durante la manifestazione, esibizioni sportive di diverse discipline locali, fra cui Aikido, Taekwondo, Judo, Danza sportiva, Basket e molte altre. Ingresso libero. Informazioni: Eventi 3000 cell. 327 577 5500

“L’ECO DEL LUPO”: ESCURSIONE NOTTURNA CON WOLF HOWLING

19 GENNAIO

RITROVO PRESSO IL RIFUGIO PIAN DI ROCCHI, PREMILCUORE (FC) Escursione notturna dedicata al Lupo e alla sua presenza all’interno del territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Si imparerà a conoscerne il comportamento, le abitudini e il rapporto con la foresta e con gli altri animali che popolano i nostri boschi. L’attività è abbinata ad una sessione di Wolf Howling, in collaborazione con il Parco Nazionale, che darà la possibilità di ascoltare l’ululato nel silenzio della notte. Durata prevista: 3 ore. Livello di difficoltà: Medio. Ritrovo alle 21.00 presso il Rifugio Pian di Rocchi. Prenotazione obbligatoria: contatti su www.boschiromagnoli.it


10. mondo casa

MUFFA ADDIO CON I RIMEDI NATURALI Le regole d’oro per sconfiggerla e non farla più tornare In molte case l’inverno segna il momento dell’arrivo in casa di un’ospite sgradita: la muffa. Se anche voi vi trovate spesso a combattere l’ardua battaglia contro la poco simpatica infestazione leggete le righe che seguono per imparare a sconfiggerla – e soprattutto a prevenirla – in modo naturale. Come combattere la muffa? “Anzitutto è necessario eliminare le tracce di muffa esistenti - spiega il Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige sul suo sito www.consumer.bz.it - allo scopo si possono impiegare vecchi rimedi come l’alcol denaturato ad alta gradazione (etanolo min. al 70% o nel caso di pareti umide, all’80%). In commercio sono disponibili anche vari prodotti fungicidi, sarebbe opportuno evitare quelli contenenti ipoclorito di sodio (ossia la comune candeggina, a base di cloro attivo) perché dannosi per la salute umana e per l’ambiente. Il passo successivo consiste

nell’individuare ed eliminare le cause dell’inconveniente. Prevenire danni alla struttura costruttiva e inutili perdite di energia. Ventilare correttamente un’abitazione è fodamentale. Troppo spesso si tende a trascurare l’importanza di questa operazione, intervenendo solo quando sulle pareti compaiono le prime macchie scure che annunciano lo sviluppo di muffe. Giri d’aria e correnti d’aria. Sono le soluzioni migliori per far uscire di casa l’aria viziata, umida e frammista a sostanze volatili inquinanti. Per creare un giro d’aria o una corrente d’aria aprire ogni giorno e con qualunque condizione meteo i balconi e le finestre. In genere è sufficiente ventilare per 1-5 minuti se la circolazione d’aria è sostenuta, oppure per 5-10 minuti qualora essa sia più mite.

- Non lasciare finestre e portefinestre aperte troppo a lungo - Non lasciar raffreddare troppo le stanze. Il calore proveniente da locali limitrofi riscaldati non dovrebbe penetrare nelle stanze riscaldate poco o per niente. Il vapore acqueo presente nell’aria riscaldata potrebbe infatti depositarsi sulla superficie fredda dei muri perimetrali del locale non riscaldato, dando luogo alla formazione di condensa. Per questo motivo bisognerebbe sempre evitare di lasciar raffreddare troppo le stanze. Utilizzare un igrometro. L’umidità relativa nelle stanze dovrebbe mantenersi preferibilmente tra il 45 e il 55 %. Isolamento termico insufficiente / Ponti termici. Se le muffe non scompaiono malgrado la corretta ventilazione

degli ambienti, allora le cause dell’inconveniente vanno ricercate altrove. A volte l’origine del problema è visibile a occhio nudo, come accade per elementi in calcestruzzo quali i pilastri non coibentati o i balconi che giungono senza interruzione all’esterno dell’edificio. Questi, infatti, sono tipici esempi di ponti termici, che alimentano la formazione di muffe. Se invece la causa non è così evidente, si possono analizzare i punti critici dell’edificio con l’ausilio di appositi strumenti di misurazione dell’umidità oppure della termografia (immagini a infrarossi) eventualmente abbinata a un blower-door-test (controllo dell’impermeabilità all’aria dell’edificio). Per consulenze e misurazioni è opportuno rivolgersi a periti, esperti di bioedilizia e consulenti edili e al risparmio energetico.


mondo benessere .11

SE BERE ACQUA AIUTA AD ALLEVIARE IL DOLORE… Una ricerca universitaria spiega perché la disidratazione peggiora gli stimoli dolorosi Bere poco amplifica la nostra percezione del dolore: sembra strano, eppure è il risultato di un’importante ricerca neozelandese che è arrivata a conclusioni sorprendenti. Abbiamo sempre saputo che seguire una corretta idratazione, ovvero scegliere l’acqua come bevanda principale e consumarne circa 8 bicchieri al giorno, è alla base del benessere di tutto l’organismo. Ma ora, studi condotti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Massey confermano che se beviamo troppo poco siamo più sensibili al dolore. I ricercatori sono arrivati a questa scoperta effettuando su un gruppo di volontari per due volte (idratati VS disidratati) il cossidet-

to Cold Pressure Test - test dello stimolo del freddo - che consiste nel sottoporre i partecipanti alla pressione fredda sui piedi finché il dolore non diventa intollerabile. I risultati sono arrivati confrontando il tempo di sopportazione durante le due fasi e hanno provato che quando i soggetti erano fortemente disidratati percepivano il dolore il 40% in più rispetto a quando invece erano ben idratati. Ma gli effetti negativi sono stati riscontrati già con una lieve disidratazione, che porta ad un aumento del 20% della sensibilità del dolore. Ma quali sono i meccanismi alla base di questi risultati? “Il Cold Press Test provoca uno stress termico sull’organismo inne-

scando un aumento della pressione sanguigna - spiega il professor Umberto Solimene dell’Università degli Studi di Milano, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino, Presidente FEMTEC, Federazione Mondiale del Termalismo - Durante il test il corpo risponde allo stimolo attraverso la regolazione della temperatura corporea. Nel caso di un organismo ben idratato il sistema di termoregolazione è più efficiente, e attraverso la stimolazione del sistema nervoso simpatico e l’aumento della produzione di endorfine - che provoca un effetto analgesico - riesce ad adattarsi più facilmente alle nuove condizioni ambientali. Per questo motivo mantenere il proprio corpo correttamente idratato aiuta a non aumentare la percezione del

dolore”. I risultati di questi studi confermano che l’idratazione è fondamentale per il benessere del nostro organismo a 360°. A maggior ragione in inverno, quando con il freddo è facile dimenticarsi di bere. Su questo delicato aspetto, è importante sensibilizzare in modo particolare le persone anziane che anche in inverno vengono spesso colpite da disidratazione perché in aggiunta al “fattore freddo” in generale non percepiscono in maniera decisa lo stimolo della sete. La stessa attenzione, alla luce dei risultati dello studio, che dovrebbero prestare coloro che soffrono di malattie croniche.


12. mondo scienza

COSA CI RENDE UMANI? SVELATO “SEGRETO” DEL NOSTRO CERVELLO Ecco cosa hanno trovato gli studiosi nella corteccia cerebrale Siamo sempre più vicini a completare il quadro di cosa ci rende umani? Probabilmente sì. Fra le ultime, importanti ricerche, c’è quella di un team internazionale di studiosi che ha scoperto nella corteccia cerebrale dell’uomo un particolare tipo di neuroni, gli interneuroni dopaminergici, che sono invece assenti in quella delle grandi scimmie, i nostri parenti più prossimi esistenti. Lo studio, durato sei anni, è stato pubblicato sull’ultimo numero della rivista «Science» e come unico italiano fra gli autori c’è Marco Onorati, ricercatore al Diparti-

mento di Biologia dell’Università di Pisa e “visiting scientist” alla Yale University, nel laboratorio del professore Nenad Sestan. “Il nostro cervello possiede capacità cognitive che lo rendono unico – spiega Onorati – e l’identificazione nella corteccia cerebrale umana degli interneuroni dopaminergici, non presenti in quella delle grandi scimmie africane come scimpanzé, bonobo e gorilla, costituisce un passo importante nella comprensione di cosa ci rende umani”. L’analisi comparativa del profilo genico del cervello umano e di

quello degli altri primati ha dunque rivelato la presenza di alcuni geni specificamente arricchiti nel nostro cervello fra cui quelli per la sintesi della dopamina. I neuroni dopaminergici si trovano infatti nella sostanza nera del mesencefalo sia dell’uomo che degli altri primati, ma solo nell’uomo sono presenti anche nella corteccia cerebrale. E proprio capire la loro funzionalità è stato il compito del ricercatore dell’Ateneo pisano che li ha generati in laboratorio grazie all’utilizzo di cellule staminali pluripotenti. “Per quanto riguarda i numeri,

questi interneuroni sono rari, meno dell’1% – conclude Onorati – e tuttavia, essendo coinvolti nella sintesi della dopamina, possono regolare funzioni cognitive superiori tipiche dell’uomo, come la memoria e il comportamento, oltre ad essere coinvolti in malattie come il Parkinson o alcune forme di demenza, per le quali questo studio potrà in futuro fornire nuove prospettive”. Primi autori dell’articolo su Science sono i ricercatori Andre M. M. Sousa e Ying Zhu della Yale University.


mondo gusto .13

LA RICETTA PURÈ DI SEDANO RAPA INGREDIENTI - 600 grammi di sedano rapa - 150 ml di brodo vegetale - 150 ml di latte - una cipolla - burro - sale - pepe

PREPARAZIONE Il sedano rapa (detto anche sedano di Verona) è un ortaggio molto diffuso nel Nord Europa, ricco di vitamine e sali minerali. Per preparare il purè è necessario per prima cosa pulire bene il tubero e tagliarlo a tocchetti. In una pentola fate poi soffriggere la cipolla in poco burro, poi aggiungete il sedano rapa e fate insaporire per qualche minuto mescolando spesso. Coprite la verdura con il brodo vegetale e il latte, poi continuate la cottura a fuoco medio con un coperchio per circa venti minuti. Frullate il tutto in un mixer fino ad ottenere una crema omogenea, salate, pepate e servite caldissimo.


Bologna com’era Cesena com’era Ferrara com’era

Forlì com’era Imola com’era Modena com’era Ravenna com’era Ancona com’era Ascoli Piceno com’era Bologna com’era Cesena com’era

la provincia di Ravenna com’era Rimini com’era Chieti com’era Ferrara com’era Firenze com’era Forlì com’era Imola com’era

l ’Aquila com’era Macerata com’era Milano com’era Modena com’era Padova com’era Pescara com’era Perugia com’era Pesaro com’era la provincia di Ravenna com’era Ravenna com’era Rimini com’era Roma com’era Rovigo com’era

San Marino com’era Teramo com’era Treviso com’era Venezia com’era Verona com’era Vicenza com’era

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mondo viaggi slow .15

NATURA, VIVERE DA VOLONTARIO LE FORESTE CASENTINESI

Il progetto di volontariato del Parco nazionale riparte nel 2018 con un calendario ricchissimo L’ottavo anno del progetto di volontariato nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna riparte con un ambizioso e variegato calendario di turni. A spiegarlo è il portale ambiente.regione. emilia-romagna.it. che sottolinea come esso non fosse mai stato così ampio nelle precedenti edizioni. “Un’esperienza unica in un territorio straordinario, ammantato di foreste secolari, attraverso la quale ogni volontario potrà partecipare attivamente a progetti di promozione e conservazione della natura coordinati dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi - spiega il Parco sul sito www.parcoforestecasentinesi.it -. I partecipanti, ospitati nelle foresterie, collaboreranno con i tecnici del Parco e dei CC Forestali nell’assistenza

ai visitatori, nella manutenzione di sentieri e piccole strutture dell’ente, nel controllo del territorio, in eventuali azioni di gestione della fauna e in varie altre mansioni”. Il calendario 2018 prevede quattordici appuntamenti per vivere da protagonisti l’area protetta. Eccoli nel dettaglio. Dal 26 al 28 gennaio e dal 23 al 25 febbraio, ci saranno due turni brevi dedicati agli anfibi, esseri delle paludi e degli stagni che hanno iniziato a popolare la terra cento milioni di anni prima che comparissero i dinosauri. La settimana dal 12 al 18 febbraio vedrà lo svolgimento della sessione ordinaria d’inverno. Seguirà, dal 2 all’8 aprile, il turno ordinario di primavera. Dal 6 al 19 agosto sarà la volta del turno ordinario d’estate. Dall’ 1 al 3 giugno è in program-

ma il turno breve dedicato agli uccelli del Parco nazionale (avifauna). Dal 15 al 17 giugno entrano in campo le 107 specie censite di farfalle dell’area protetta con il turno breve dedicato ai lepidotteri. La settimana corta 9/23 luglio ospiterà il turno internazionale. Quest’ultimo, nel corrente anno, ha portato nell’area protetta ragazzi che provenivano anche dal Messico e dalla Corea del Sud La proposta dal 27 al 29 luglio è dedicata agli appassionati di entomologia (insetti). Il re dei predatori delle Foreste casentinesi, il lupo, sarà l’oggetto delle sessioni dal 5 al 7 ottobre, dal 29 ottobre al 4 novembre, e dal 9 all’11 novembre. Dal 21 al 30 settembre tornerà il turno dedicato al censimento

del cervo e al bramito. Chiude il programma 2018, dal 28 dicembre al 5 gennaio, come di consueto, il turno ordinario di Capodanno. “Le esperienze del volontariato – spiega Luca Santini, presidente del Parco - rappresentano momenti di impegno a favore della collettività, svolti all’insegna dell’amicizia nei luoghi di maggior pregio del Parco”. Il progetto sarà gestito e coordinato per il quinto anno consecutivo dalla coop. In Quiete. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito ufficiale del Parco (http://www.parcoforestecasentinesi.it/it/vivi-il-parco/attivita/ volontariato-nel-parco) o scrivere a: volontariato@parcoforestecasentinesi.it.

Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. QuantoinviatoallaRedazione,anchesenonpubblicato,nonverràrestituitoalmittente.Perl’inviodelmaterialel’indirizzoèinfo@edititalia.it-Èvietatalariproduzionetotaleoparzialedifoto,marchietesti.Copyright,tuttiidirittisonoriservatiadEditItaliaS.r.l. Immagini:archivioeditoriale,fotografivari,acquistatesuwww.shutterstock.com.


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