Biosfera luglio 2015

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LUGLIO 2015 mensile anno 6 numero 07

Luglio con Greenta

redazione.biosfera@edititalia.it

È un numero tutto all’insegna della dinamicità quello che vi farà compagnia in questo luglio. Non sarà certo il caldo a fermare la nostra voglia di andare alla scoperta di ciò che ci circonda e di muoverci liberi nella natura, sempre con un occhio attento a preservarla e a rispettarne il prezioso equilibrio. Fa parte dei sogni d’infanzia di tanti di noi, ci fa

pensare alla libertà e ci richiama un certo immaginario cinematografico: è la casa mobile. Fino a qualche anno fa esclusivamente un simbolo americano, oggi, complice la crisi, sta pian piano insinuandosi tra i desideri degli italiani. In questo numero scopriamo come questa scelta può rivelarsi vantaggiosa per le tasche e per l’ambiente. Abbiamo

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voglia di tornare in forma, ma non sopportiamo la palestra? È ora di provare il fitwalking: lunghe passeggiate nel verde abbinate ad una semplice tecnica per ritrovare benessere e tonicità. Questo mese, anche la spesa diventa dinamica con il last minute market: fa sempre più proseliti, come vedrete nelle prossime pagine, il progetto che

combatte lo spreco e permette di risparmiare. Ultimo, ma non ultimo è il viaggio slow di luglio, che vi porterà a Oriolo dei Fichi, in un borgo che vi immergerà nel fascino della storia e nella magia del silenzio. E ora tocca a voi scoprire quali altri spunti e curiosità vi abbiamo preparato per dare un tocco sempre più green alle vostre letture estive!

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mondo benessere .3

fitwalking, cammina nella natura e ritrovi la forma È nata in Italia l’attività fisica per tutti che si prende cura di corpo e mente Un modo per mantenersi in forma e migliorare l’equilibrio psico-fisico con un’attività alla portata di tutti? Tra le tante proposte degli ultimi anni, ce n’è una particolarmente semplice e gradita ad un gran numero di persone: si chiama Fitwalking e la sua base è il “camminare”. Questa attività nasce in Italia nell’estate 2001 da un’idea di Maurizio Damilano che, coinvolgendo il fratello Giorgio, alcuni amici appassionati di cammino o marcia e diversi ricercatori del campo medico-sportivo, dà vita al progetto. “L’arte del fitwalking” – spiega il portale fitwalking.it - sta proprio nella scoperta che non è sufficiente camminare per fare al meglio la

passeggiata, il trekking, lo sport, il tour culturale e turistico o l’attività salutistica, ma è necessario camminare bene, ossia camminare osservando una corretta meccanica del movimento, acquisita conoscendo e praticando la tecnica del fitwalking. Una tecnica semplice ma indispensabile per trasformare il normale camminare in forma sportiva ed adatta a tutti. Il fitwalking è quindi anche una filosofia che accompagna la vita quotidiana, per renderla più viva, più equilibrata e ritmata. E’ un modo di vivere che permette di entrare nel quotidiano al passo giusto, al ritmo corretto, in equilibrio assoluto tra noi e ciò che ci circonda. Se si pensa alla frenesia della vita di ogni giorno ben si ca-

pisce l’importanza di inserire nella nostra giornata un momento in cui tutto rallenta e dove il rapporto tra tempo e spazio prende una dimensione assolutamente diversa e si conquista un’efficienza fisica nuova e un senso di libertà assoluta. La libertà di muoversi dove si vuole ed alla velocità desiderata, di lasciare vagare i pensieri, di soffermarsi a scrutare l’orizzonte o di tirare dritto con passo deciso e sicuro”. Praticare questa attività con regolarità è un po’ come tornare indietro nel tempo, quando camminare era l’unica vera forma di locomozione che permettesse a tutti di muoversi per lunghi tragitti o di spostarsi per brevi tratti e compiere le normali azioni del vi-

vere quotidiano. “I buoni motivi per praticare il fitwalking sono tanti e si possono trovare motivazioni e stimoli che coinvolgono tutti verso tale pratica – spiega fitwalking.it - Innanzitutto però il fitwalking si pone come un’attività alla portata di tutti, salvo in casi di problemi a deambulare. E’ uno sport gratificante che aiuta a sentirsi in forma e, di conseguenza, a sentirsi bene. Questi fattori migliorano l’umore, l’autostima, l’equilibrio personale. Sul piano della salute la pratica del fitwalking rivela grandi potenzialità: esso non è una cura, ma una ‘terapia preventiva’”. Per maggiori informazioni fitwalking: www.fitwalking.it

sul


4. mondo prevenzione

Temporali estivi: come vivere la montagna in sicurezza Il vademecum del Corpo Forestale Con i primi temporali estivi, spiega la Forestale, si ripropongono i rischi legati alla montagna. Ecco i consigli utili del Corpo. Programmare bene il giorno prima l’escursione, se possibile farsi accompagnare da chi conosce i luoghi, acquisire informazioni sull’itinerario consultando il personale del più vicino Comando Stazione del Corpo forestale dello Stato; consultare le previsioni del tempo locali (www.meteomont. org), nel caso di mal tempo rinunciare all’uscita; pianificare nel dettaglio l’itinerario in modo tale da prevedere rifugi, ricoveri, adeguati luoghi di sosta, sentieri segnalati, tratti di difficoltà adeguate all’età ed alle capacità psico-fisiche del gruppo. La Forestale consiglia inoltre

di preparare un equipaggiamento adeguato per la montagna, portandosi al seguito zaino con giacca a vento (anche se è previsto il sole), maglia più pesante, cambio adeguato (calzini e maglia di cotone), generi alimentari ad alto contenuto energetico, cellulare carico, occhiali da sole, cappello, mappa del luogo con sentieri segnalati, altimetro-barometro, borraccia termica (con acqua!), kit di pronto soccorso portatile con medicinali essenziali, il tutto da riporre con cura in contenitori impermeabili. Vanno anche indossati scarponcini alti alla caviglia, vestiario “a cipolla” (più maglie di cotone da indossare o meno a seconda della temperatura che si incontra), bastoncini telescopici da regolare. Occorre poi osserva-

re sempre l’ambiente che ci circonda, anche per valutare tempestivamente condizioni del tempo, del terreno, del gruppo, le difficoltà del tratto. In montagna, del resto, durante l’estate il tempo cambia repentinamente: durante l’escursione osservare sempre l’orizzonte e le quote più basse per seguire l’evoluzione meteorologica (nubi in formazione, vento, calo improvviso della temperatura, foschia). In caso di peggioramento rinunciare alla progressione o cercare al più presto un rifugio/ricovero sicuro. Qui bisogna allontanarsi dall’ingresso e dalle finestre; i temporali estivi durano in media 1 ora e la fase più intensa con elevata attività elettrica poco più di mezz’ora. Vanno evitati quindi gli specchi d’acqua, gli alberi e i

pali isolati, e si deve stare lontani da collegamenti metallici, liberandosi anche da oggetti di metallo. Spegnere completamente il cellulare. Più in generale occorre stare lontani dai luoghi che potrebbero inondarsi. Il fulmine può essere pericoloso anche se non si viene direttamente colpiti: per questo è bene isolarsi dal terreno (e toccarlo in un solo punto), anche con lo zaino asciutto ad esempio. Normalmente non si rischia nulla a prestare soccorso: massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca possono salvare la vita. Per ulteriori informazioni si può consultare anche il sito del Corpo Forestale (www.corpoforestale.it)


mondo salute .5

Nella camomilla l’elisir di lunga vita Secondo uno studio americano l’infuso di questa pianta potrebbe preservare la salute femminile Che bere camomilla fosse un buon rimedio per fare sogni d’oro o prendersi una pausa di relax era risaputo, ma oggi un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas, Stati Uniti, ha scoperto che l’abitudine di assumere l’infuso potrebbe addirittura ridurre la mortalità generale tra le donne. Lo studio è partito osservando un campione di oltre 1600 individui di almeno 65 anni di età provenienti da cinque Stati del Sud Ovest americano, compreso il Texas. Di questi, il 14% aveva l’abitudine di sorseggiare l’infuso di camomilla. “Per definire gli effetti della sua assunzione – ha spiegato l’Istituto Clinico Humanitas nella suo giornale on line Humanitas Salute

- questi individui sono stati seguiti per sette anni. Ebbene, nelle donne consumatrici di camomilla il rischio di morte diminuiva di quasi il 30% rispetto a chi non ne facesse uso. Una correlazione che restava valida anche dopo aver aggiustato i dati in base alle condizioni di salute e agli stili di vita. Tuttavia l’associazione non è stata rilevata tra gli uomini, una differenza non chiara agli occhi dei ricercatori. Gli scienziati hanno semplicemente ricondotto il maggior consumo di camomilla tra le donne alla divisione dei compiti tra maschi e femmine. Da sempre, queste ultime sono impegnate nella cura della casa e della famiglia; tra i loro compiti c’è anche quello di badare alla salute dei familiari,

cosa che probabilmente le rende più sensibili ai rimedi tradizionali”. Lo stesso motivo dell’associazione tra camomilla e longevità non è stato rilevato dal team di ricercatori: “Non sono chiari i criteri d’inclusione delle donne prese in esame né sono stati standardizzati altri parametri a parte l’assunzione o meno di camomilla, tanto meno il dosaggio. Anche la causa di mortalità di cui si parla non è specificata, si parla di rischio in generale. Per ora, quello che possiamo affermare è che se bere una tazza di camomilla può rilassare, questa non può essere considerata un elisir di lunga vita: sono necessari studi ulteriori per poter confermare o meno l’efficacia reale sul rischio di mortalità”. Si

è così espressa la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas. Ma quali sono i benefici della camomilla accertati? “Ricca di principi attivi, la camomilla vanta numerose proprietà. Tra questi componenti fondamentali che sembrerebbero svolgere un’azione benefica, flavonoidi, cumarine e acidi fenolici che possiedono proprietà sedative e antiossidanti contro i radicali liberi. Sono presenti inoltre – aggiunge la dottoressa Pastore – costituenti lipofili, come terpeni e azuleni, che svolgono un effetto lenitivo e antinfiammatorio e trovano impiego soprattutto come oli essenziali per la cura di dolori articolari e muscolari”.


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mondo ambiente .7

Le conseguenze indesiderate dell’hi-tech Lunghe ore passate davanti agli schermi possono provocare disturbi. Come combattere “l’epidemia della sedentarietà” La lista degli effetti collaterali legati all’uso eccessivo della tecnologia si sta allungando, spiegano gli esperti. Il fenomeno è studiato in particolare in Inghilterra, dove si parla di “epidemia della sedentarietà”. Certo, i dispositivi digitali hanno agevolato molti ambiti della nostra vita quotidiana: ma oltre a tecnostress, disturbi del sonno e crisi di coppia bisogna aggiungere alle conseguenze indesiderate dell’hi-tech anche il tech-neck. Ovvero, dolori e risentimenti al collo dovuti all’uso prolungato di pc, tablet e smartphone. Proprio oltre la Manica, infatti, è stato registrato un aumento del numero delle persone che soffrono di mal di schiena e dolori cervicali, da ricondursi alle posture scorrette e le tante ore passate davanti agli schermi dei dispositi-

vi hi-tech. Un quadro dettagliato è quello fornito dall’Associazione dei Chiropratici Inglesi secondo cui il 40% dei teenager d’oltremanica, tra gli 11 e i 16 anni, ha lamentato questo tipo di dolore collegato, in più di un caso su sette, proprio alla tecnologia. Più della metà dei ragazzi inglesi, inoltre, utilizza lo smartphone a letto con inevitabili conseguenze alla postura, e arrivano a 10 le ore che gli under 30 trascorrono con gli occhi fissi sullo schermo. Ma i rimedi esistono e dagli specialisti arrivano consigli preziosi per la prevenzione del dolore: posizionare il pc all’altezza degli occhi, usare un supporto per il tablet, mantenere una postura corretta e riservarsi intervalli frequenti per alzarsi e camminare. Tra questi anche bere molta ac-

qua. Poter contare su un buon livello di idratazione, infatti, è una condizione imprescindibile per mantenere flessibili i dischi della colonna vertebrale. Tenere un bicchiere d’acqua sempre a portata di mano, sulla scrivania dell’ufficio cosi come a casa, è quindi un’ottima abitudine. “Nelle nostre articolazioni abbiamo un elevato contenuto di acqua che contribuisce alle proprietà ammortizzanti e di lubrificazione in occasione di ogni minimo movimento - afferma il professor Nicola Sorrentino, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino.corporate.it), docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia, direttore scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano Terme – per questo motivo è necessario bere molta acqua per mantenerci

idratati e per mantenere il liquido sinoviale, responsabile di lubrificare le articolazioni durante il movimento, nelle giuste quantità. Naturalmente non bisogna sottovalutare il fatto che molte ore passate davanti a uno schermo, senza interruzione e quindi senza bere, possono avere effetti negativi anche sulle capacità cognitive, come riduzione di concentrazione e mal di testa. La letteratura scientifica più recente indica che anche un livello di disidratazione di solo l’11,5% può avere effetti negativi sulle nostre capacità cognitive”. E’ importante allora interrompere con brevi e frequenti intervalli le ore che passiamo utilizzando i nostri dispositivi hi-tech, quantomeno per andare a bere un bicchiere d’acqua.


8. mondo food

Dieta Mediterranea, le 10 regole per la “tavola perfetta” L’Italian way of fooding per 8 italiani su 10 è uno stile di vita da difendere Un patrimonio unico al mondo per ricchezza, varietà e valori, sia dal punto di vista nutrizionale che socio-economico: è la dieta mediterranea, sintesi perfetta tra l’ambiente culturale e l’organizzazione sociale, che si concretizza nella convivialità di un pasto a tavola. È questo uno stile di vita tra i più indicati per il proprio benessere personale, sia a livello fisico, sia a livello mentale. Ma cosa si intende per mangiare bene? Per l’83% degli italiani significa rispettare delle abitudini consolidate, per il 75% equivale a scegliere prodotti made in Italy, per il 63% affidarsi a consigli e tradizioni di nonna e mamma, consigli che, per la maggior parte degli intervistati, sono strettamente legati alla dieta mediterranea (84%).

È quanto emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab in occasione dello show cooking ispirato all’“Italian way of Fooding” e allo “star bene a tavola” insieme alla chef stellata Cristina Bowerman, volto Ambassador per Expo 2015. Lo studio è stato condotto su circa 1600 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per scoprire come gli italiani percepiscano il rito della tavola. Mangiare fa parte della natura umana ma per gli italiani è qualcosa di più. Il 76% considera quello di

sedersi a tavola un rito, una tradizione alla quale è difficile, se non impossibile, rinunciare. A tavola si vivono esperienze che vanno ben al di là della semplice alimentazione. Per il 72% è un’occasione per poter stare assieme e condividere del tempo con gli affetti più cari ma è anche un momento di dialogo e di confronto (62%), in cui trasmettere saperi ed emozioni. Per il 59% è la possibilità di tramandare e insegnare la cultura dell’alimentazione, quella fortemente legata alla dieta mediterranea. Il 51% lo considera un appuntamento rilassante in cui poter staccare la spina, il 45% dichiara di divertirsi e un 41% lo percepisce come un’esperienza di crescita, in cui dare e ricevere. Solo dal 7% il pasto è visto esclusi-

vamente come una routine. “A tavola abbiamo costruito la nostra storia di popolo, di società, di famiglia. La tavola è il momento del quotidiano in cui per abitudine l’italiano condivide emozioni ed esperienze con la sua famiglia – questo il parere di Michele Cucchi, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano –. Ma la condivisione è un animale in estinzione, in un mondo social e web connesso, siamo sempre più soli. A tavola invece, riusciamo a vivere le tradizioni, con l’opportunità di far rinascere la nostra società attraverso la condivisione”. Quanto tempo gli italiani dedicano al pasto? L’11% dei monitorati


mondo food .9

APPUNTAMENTI Visite guidate alla Salina Camillone

fino al 13 settembre 2015 (domenica e giovedì) Cervia

impiega circa 15 minuti, il 26% 20 minuti, mentre la maggioranza, il 42%, passa a tavola più di mezz’ora. Solo il 12% dedica un’ora, il 9%, la minoranza, impiega più di 60 minuti. Queste modalità di fruizione sono però condizionate dai personali e molteplici impegni degli italiani. Infatti il 68% dei monitorati vorrebbe concedere più tempo alla tavola, mentre un 51% vorrebbe avere la possibilità di cercare e scegliere gli alimenti migliori, possibilità che manca a causa di ritmi di vita spesso troppo frenetici. Un’identità consolidata basata sulla dieta mediterranea. Il 77% dei soggetti monitorati infatti non rinuncerebbe mai alle proprie abitudini alimentari, quelle fortemente legate alla dieta mediterranea. Ma perché gli italiani sono così legati a questo regime alimentare? Il 77% dei monitorati lo sceglie perché lo considera il migliore, il 68% perché evoca ricordi d’infanzia, il 61% perché rappresenta la cultura e la tradizione italiana. Il 54% lo sceglie perché buono, un 49% perché è il regime alimentare che più lo rappresenta mentre solo il 32% lo fa per abitudine. Più in generale il 79% degli italiani dichiara di seguire questo regime, non solo per la scelta degli alimenti ma anche per i valori che questo trasmette. Anche una delle riviste femminili più famose al mondo come Vogue esalta le qualità del mangiare all’italiana: “Chi mangia mediterraneo vive più a lungo, può essere considerata una dieta elisir che aiuta a vivere ancora per un lasso di tempo maggiore”. La dieta mediterranea come veicolo ideale per realizzare il rito della tavola nel rispetto della tradizione e della cultura. Il decalogo degli esperti per la tavola perfetta, in armonia con la dieta mediterranea. 1. Vivere e condividere. A tavola la parola chiave è condivisione, non solo del pasto ma anche

delle proprie esperienze ed emozioni 2. Mai da soli. Perché magiare soli riduce l’esperienza del pasto ad una semplice routine 3. Rispettare le tradizioni. Perché le tradizioni italiane sono tra le più apprezzate ed adottate, patrimonio da conoscere e tramandare 4. Made in italy. La qualità e l’unicità dei prodotti italiani sono invidiati da tutto il mondo. Perché rinunciarci? 5. Prenditi il tuo tempo. Quando ci si siede a tavola è importante prendersi il giusto tempo, la fretta è nemica del gusto 6. Aggiungi un posto a tavola. Perché per stare bene a tavola è fondamentale condividere questi momenti con gli affetti più cari, ma mangiare insieme è anche l’occasione per dare spazio a nuovi incontri 7. Sperimentare, ma non troppo. Provare nuovi abbinamenti e nuove ricette va bene, ma sempre nel rispetto della tradizione gastronomica italiana 8. Imparare ed educare. La tavola è il luogo ideale per scoprire il piacere del gusto e tramandare alle nuove generazioni il sapere gastronomico della propria tradizione 9. Stacca la spina. La tavola deve essere un ambiente accogliente e comprensivo dove scaricare le tensioni della routine quotidiana 10. Coccolato dalla musica. Perché l’esperienza della tavola sia completa e importante anche la scelta della musica. Atmosfere delicate e non invasive, meglio se evocative, aiutano a vivere il pasto al meglio.

La Salina “Camillone” è l’unica rimasta in vita delle circa 150 saline a raccolta multipla cancellate con l’avvento della lavorazione secondo il metodo industriale, nel 1959. La piccola estensione, con una superficie evaporante di mq. 21.181 ed una superficie salante di mq. 2.650, è ancora attiva, grazie all’attività volontaria svolta dal Gruppo Culturale Civiltà Salinara. La sua produzione annuale è di circa 1000 quintali di sale di qualità elevatissima. La raccolta si effettua da giugno a settembre, in condizioni ottimali due volte alla settimana. Ancor oggi sono utilizzati gli attrezzi da lavoro tradizionali; oltre a questi, è possibile vedere presso la “Camillone” le barche di ferro (burchielle) con cui veniva trasportato il sale lungo i canali fino ai magazzini e le garitte un tempo occupate dalle guardie di finanza. Oltre che per l’attività estrattiva, la Salina Camillone è utilizzata per finalità didattiche, culturali, rappresentando una sorta di museo del sale all’aperto unico in Italia. Appuntamento alle ore 17.00. E’ possibile per i gruppi visitare la salina anche in altri orari telefonando al 338 9507741.

Elisir, lunga vita alle emozioni

11 e 12 luglio

Bellaria Igea Marina (RN)

Nella cornice della Torre Saracena vengono proposte giornate dedicate al benessere. Tanti esperti insegnano come prendersi cura di se stessi, riacquistare e mantenere il benessere psicofisico: psicologia delle relazioni, proprietà curative delle erbe, astrologia, le emozioni delle parole, aperitivo vegano e laboratorio bimbi “orto-bio”, naturopatia, yoga, la cucina senza glutine, trattamenti dimostrativi offerti da Lilà e molto altro ancora. In caso di maltempo l’evento si terrà presso il Centro Olistico Lilà, via Cuneo 8/a, Bellaria. Periodo di svolgimento: oltre all’11 e 12 luglio, l’evento si svolge anche il 10 agosto e il 5 e 6 settembre. Orario: sabato ore 15-18.30; domenica ore 8-18 Ingresso: gratuito. Indirizzo: Torre Saracena - Via Torre 75

Festa dell’agricoltura e dell’estate

dal 9 al 13 luglio Albereto di Faenza

La tradizione agricola delle nostre terre è al centro dei quattro giorni della “Festa dell’agricoltura e dell’estate”, a metà luglio ad Albereto, località del faentino nel verde della campagna romagnola. Gli “Amici del trattore d’epoca”, con oltre 130 volontari, danno vita a un evento nuovo, che però può contare sull’esperienza di tanti “veterani” da anni impegnati negli eventi locali. La festa è pronta per accogliere tutti, con un grande stand gastronomico e un ricco programma all’insegna della romagnolità. Motore della festa è il trattore, vero re della agricoltura, a cui si affiancano spettacoli, balli e gastronomia della tradizione. Proprio ai trattori è dedicata la giornata principale della festa, la domenica: dalle 10 i trattori gommati sfilano in strada, con “pezzi unici” risalenti ai primi anni Cinquanta. Nel pomeriggio mezzi vecchi e nuovi sono protagonisti della dimostrazione di aratura, a cui si assiste “da bordo campo”. Ogni sera, poi, non è festa se non c’è musica e allegria: il venerdì sera è dedicato ai giovani, sabato e domenica si balla con le migliori orchestre romagnole, lunedì l’appuntamento fisso è con il mitico “Polka Day”. Allo stand gastronomico ce n’è davvero per tutti i gusti: la mitica “pizza di Albereto” oramai non ha più bisogno di presentazioni, ma i più curiosi vorranno sicuramente sperimentare gli speciali strozzapreti o le ottime carni ai ferri. Info: 339 5817716 (Fonte: festeesagre.it)


10. mondo living

CASE mobilI, dagli Usa “la moda” che sposa risparmio ed ecologia Anche nel nostro Paese c’è chi, complice la crisi, si fa tentare da un’abitudine tutta americana Quello della “casa mobile” è un fenomeno tutto americano, ma che negli ultimi tempi, complici le difficoltà economiche che stiamo vivendo, sta riscuotendo un certo interesse anche nel nostro Paese. “Le case mobili – spiega Angelo Vargiu sul portale Tecnologiaericerca.com – sono degli edifici che hanno la caratteristica di essere fabbricati in maniera tale da poter essere spostati da un punto ad un altro. L’idea è arrivata dagli Stati Uniti negli anni ’90 per ridurre le spese immobiliari legate all’acquisto e al mutuo, e so-

prattutto per diminuire i consumi energetici e vivere in maniera ecosostenibile. Questo tipo di abitazione si è diffuso anche in Europa, e in Italia sono molte le aziende che vendono case mobili, come possiamo vedere, ad esempio su prefabbricatisulweb.it. Questo tipo di abitazione è creato con l’assemblaggio di materiali pensati secondo le ultime innovazioni tecnologiche. Per ridurre gli sprechi – continua Vargiu - sono isolate con un cappotto termico, che

assieme a finestre in alluminio e strutture del tetto e delle pareti studiate ad hoc, permette di mantenere all’interno dell’ambiente la temperatura il più possibile”. Nonostante questo tipo di abitazione sia stato concepito per essere di piccole dimensioni, in realtà può offrire un’ottima vivibilità grazie ad uno sfruttamento degli spazi ottimale e soprattutto grazie ad una concentrazione di tanti comfort. Le case mobili sono fabbricate con un’impiantistica completa di elettricità, acqua, riscaldamento e condizionamento, con tutti i sanitari necessari. Gli impianti sono realizzati secondo le normative di sicurezza. “Le aree della casa – riprende Vargiu - sono suddivise in maniera ponderata, in modo da dare la stessa vivibilità delle normali abitazioni: sarà possibile avere un’area per il bagno con doccia, lavabo e wc; nella zona giorno troviamo la cucina; e infine in quella notturna avremo le varie stanze isolate. Le zone sono suddivise in maniera diver-

sa a seconda del modello di casa e dalla grandezza, dalla quale dipenderà anche il numero di zone letto e di aree: nei modelli più grandi per esempio, si può avere anche un salone centrale e ben tre camere da letto”. Esistono vari modelli di case mobili che variano a seconda del tipo di ambiente in cui decidiamo di inserirle. Per questo motivo i loro prezzi possono oscillare anche molto. I modelli si differenziano nell’estetica e nell’offerta; in molti casi sono create da architetti specializzati. In altri si tratta di abitazioni realizzate per andare incontro alle emergenze ambientali, proponendo soluzioni abitative a basso impatto energetico ma che allo stesso tempo possano essere esteticamente piacevoli e soprattutto vivibili. “Basta pensare infatti allo ‘Small House Movement’ nato negli States negli anni ’90 – conclude Vargiu - ma che ha trovato una diffusione a partire dall’ultimo decennio dopo alcune sciagure che hanno colpito le basi della società americana, come quella dell’uragano Katrina, e la crisi finanziaria, con quest’ultima che ha avuto un impatto soprattutto per quello che riguarda lo sostenibilità dei mutui sul reddito”.


mondo natura .11

Le cure di luglio per trasformare il giardino in un angolo di paradiso Passo per passo tutte le operazioni da svolgere in questo caldo mese estivo Per il nostro giardino luglio è il periodo della fioritura e della raccolta. Ma quali sono le attività che possono aiutarci a trasformare il nostro fazzolettino di terra in un angolo di paradiso? Ce lo spiega OBI, catena internazionale nel settore del bricolage, che raccomanda: “Nel mese soleggiato di luglio le piante da giardino e le piante da balcone devono essere annaffiate regolarmente – meglio se una volta al giorno in modo abbondante, piuttosto che più volte in piccole quantità. Annaffiatele al mattino oppure alla sera e fate in modo di bagnare il terreno e la parte delle radici delle piante evitando di dare acqua alle foglie, che potrebbe favorire la formazione di spore funginee. Può capitare che il tubo dell’acqua diventi rigido, allora durante la notte mettetelo in acqua e ammoniaca; in questo modo tornerà di nuovo morbido.

Le erbe come la maggiorana, l’origano, il rosmarino, la salvia ed il timo – continua OBI dalle pagine del suo portale obi-italia.it - una volta essiccate, se chiuse ermeticamente e al buio, mantengono il loro gusto aromatico per mesi. I semi essiccati di cumino e di finocchio hanno un sapore speziato. Il basilico, il prezzemolo, l’erba cipollina, il cerfoglio e l’aneto possono essere surgelati”. Nel mese di luglio c’è molto da raccogliere nell’orto. Ecco cosa consiglia OBI in proposito: “È periodo di raccolta di fagioli, piselli, di frutta drupacea e bacche, tra le altre ribes, uva spina e lamponi, nonché albicocche e pesche. I ribes rossi dovrebbero avere da otto fino a dodici getti se hanno due o tre anni. Dopo la raccolta dovrete tagliare 2-3 tralci appena sopra il terreno. I ribes neri crescono su germogli annuali. Una potatura

incrementa la formazione di nuovi germogli. Per quanto riguarda le fragole, togliete i giovani viticci e le foglie vecchie – dai boccioli ne spunteranno presto già di nuovi. Smuovete il terreno fino all’inverno e arricchitelo con il compost e con un concime speciale. Per i pomodori: togliete regolarmente i germogli ascellari e le foglie malate. Ora annaffiate spesso sia pomodori che cetrioli. Inoltre – continua OBI - seminate insalata e verdure come indivia, radicchio, insalata iceberg e lattuga, nonché fagioli nani, carote, barbabietole, radicchio, rafano invernale, bietola e cipolle primaverili”. Le mosse giuste per il giardino ornamentale. “Annaffiate e concimate regolarmente i fiori estivi e gli arbusti ornamentali – spiega OBI -; togliete regolarmente i fiori appassiti e le foglie malate. Potate le petunie, la digitale e le viole

notturne. Con il supporto di talee, moltiplicate le rose e potate i loro cespugli. Seminate la digitale, l’enegra comune e il non ti scordar di me. I germogli del glicine devono essere tagliati laterali a ca. 5 occhi, questo stimola la fioritura” Per quanto riguarda il prato, in estate la sua altezza va aumentata, mentre, se occorre, è bene potare le siepi di latifoglie (non tagliatele se sono ancora luogo di covata degli uccelli). Il Giardino delle erbe. “Prima della fioritura raccogliete le erbe da cucina come origano, timo e salvia. Tagliate i boccioli di maggiorana e lavanda che in seguito essiccherete. Raccogliete il cumino, il coriandolo e l’anice, poco prima che cadano i semi. Inoltre – conclude OBI - è possibile seminare il prezzemolo”.


12.mondo consumatori consapevoli

Risparmia e combatti lo spreco con il “Last minute market” Con l’iscrizione al portale del progetto i negozianti possono mettere in vendita i prodotti in eccedenza o in scadenza e i clienti possono acquistarli a prezzi stracciati. Ecco come fare Un portale destinato ai consumatori che vogliono risparmiare e ai negozianti che hanno la necessità di smaltire i prodotti invenduti, raggiungendo l’obiettivo comune di ridurre gli sprechi e la produzione di rifiuti. Si tratta di www.lastminutesottocasa.it l’ innovativo progetto in grado di combattere lo spreco alimentare e migliorare la socializzazione nei quartieri cittadini, tra i vincitori del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2015. “Il progetto – come spiega viviconstile.org, la rivista on line di Legambiente dedicata a chi desidera vivere in modo sostenibile - è stato lanciato a fine aprile 2014 in un quartiere della città di Torino ed ha visto inizialmente il coinvolgimento dei piccoli esercizi commerciali con l’obiettivo di recuperare il pane invenduto alla fine della giornata. Nei

mesi successivi si sono aggiunti altri quartieri e tipologie di attività commerciali come pescherie, gastronomie, banchi del mercato, tutti accomunati dalla necessità di smaltire i prodotti freschi che alla fine della giornata, se rimasti invenduti, devono essere buttati via. Il sistema è semplicissimo. Negozianti e potenziali clienti devono registrarsi al portale Lastminutesottocasa (accessibile da pc, tablet o smartphone), compilando un modulo online. In fase di registrazione, viene chiesto a negozianti e potenziali clienti di immettere i propri dati e di indicare la propria posizione geografica sulla mappa. Questo serve al negoziante per essere identificato e al cliente per ricevere le offerte dai negozi più vicini al luogo dove abitano o dove lavorano. Attraverso il portale i negozianti con prodot-

ti alimentari in eccedenza o in scadenza, possono informare con immediatezza i cittadini che si trovano nelle vicinanze del loro negozio dell’opportunità di acquistare prodotti alimentari a prezzi scontati. I clienti in tempo reale riceveranno via mail sul loro smartphone le offerte provenienti dai negozianti più vicini che si riferiscono alle categorie di prodotto selezionate in fase di registrazione in relazione ai loro interessi”. Il modello LastMinuteSottoCasa (LMSC) propone un nuovo paradigma associato alla produzione alimentare, in chiave “tripla vincita”, o come gli anglosassoni amano dire, “Win-Win-Win”. Vince il negoziante, che trasforma le sue perdite generate dall’invenduto in nuovi ricavi prima impensabili e – soprattutto – attira nuovi clienti presso il punto vendita. Vince il cliente, che acquista a

prezzi altrimenti impensabili un prodotto fresco ma soprattutto … vince il Pianeta, sollevato da tutta questa spazzatura insensata. “La piattaforma di gestione è caratterizzata da una interfaccia utente semplicissima e di chiara intuizione – continua viviconstile. org -. Previa iscrizione, sul sito web www.lastminutesottocasa.it, il cliente identifica la categoria merceologica di suo interesse e la zona geografica entro cui vuole ricevere le proposte in real time. Parallelamente il negoziante registratosi, lancia le sue personali offerte last minute quando, in prossimità dell’orario di chiusura, si trova con prodotti alimentari in scadenza e che diversamente non riuscirebbe a vendere. E’ estremamente semplice da spiegare, da comprendere e – soprattutto – da utilizzare”.


mondo gusto .13

LA RICETTA LA PANZANELLA PREPARAZIONE Ingredienti per 2 persone:

- 1 cipolla rossa di Tropea - 400 grammi di pane raffermo - 3 pomodori maturi - basilico - 1 cetriolo - aceto di vino bianco - olio, sale, pepe

La panzanella è un piatto semplice e leggero molto adatto alla stagione estiva. Proprio per le sue caratteristiche si raccomanda di utilizzare ingredienti freschi e di prima qualità. Esistono varianti che prevedono l’aggiunta di altri ingredienti come olive o tonno, ma quella che vi proponiamo di seguito è la ricetta base originale. Tagliate il pane a fette, mettetelo in una ciotola e bagnatelo con dell’acqua e poco aceto. Lasciatelo finché non si ammorbidisce. Nel frattempo tagliate la cipolla, i cetrioli e i pomodori a fettine, salate, pepate e condite con olio e basilico. Strizzate il pane con le mani e sbriciolatelo in una ciotola, conditelo con olio e sale e unitelo alle verdure mescolando bene. Mettete la panzanella in frigorifero e lasciate riposare almeno 20 minuti, servire fredda, accompagnata da foglie di basilico fresco.


14. mondo viaggi

Viaggiare eco e low cost si può con le dritte di Legambiente Tra InterRail, Treno+bici e corrieri alla scoperta del mondo L’estate vi ha portato una gran voglia di viaggio e di libertà, ma siete giovani e il conto in banca piange? Nessun problema: sono tanti i modi per spostarsi e visitare il mondo in modo low cost e a basso impatto ambientale. Questo mese delle interessanti dritte vengono da viviconstile.org, la rivista on line di Legambiente dedicata a chi desidera vivere in modo sostenibile. Vacanze in treno “E’ in genere la scelta più economica (e più ecologica) per girare l’Italia e l’Europa: la ‘carta verde’ (costo 40 euro) per chi ha tra i 12 e i 26 anni permette sconti del 10% sui percorsi nazionali e del 25% per l’estero. Le ferrovie

europee - spiega viviconstile.org offrono da anni sconti e proposte di biglietti cumulativi per i giovani del continente. Per permettere ai giovani di girare l’Europa in treno nel 1972 è nato il biglietto ferroviario InterRail (www.interrailnet. com, il sito ufficiale; www.interrail.it, il sito italiano più ricco e aggiornato sull’argomento), che permette di viaggiare con diverse soluzioni e per diversi periodi di tempo in 30 Paesi europei”. Bici+treno “Scegliere la bicicletta per viaggiare è un modo ecologico ed economico per andare alla scoperta di paesi, città e paesaggi che passerebbero inosservati o che in alcuni casi rimarrebbero persino preclusi

con altri mezzi di trasporto – spiega Viviconstile - . Nell’orario ufficiale delle Ferrovie sono indicati i treni che effettuano il servizio treno+bici (prevalentemente interregionali, ma alcuni, anche se pochi, su tratte nazionali ed europee). Occorre acquistare uno speciale biglietto giornaliero (in Italia 3,5 Euro per treni regionali, 5 per Intercity abilitati, 12,30 per internazionali): la bicicletta va caricata e scaricata dal viaggiatore stesso nella carrozza contrassegnata (altre informazioni qui). L’alternativa è servirsi di un corriere che abbia un corrispondente proprio nella zona che interessa. La bicicletta può anche essere spedita in aereo come bagaglio personale (per non pagare supplementi, tra borse e mezzo occorre non superare i 20

chili): è spesso necessario e conveniente imballarla o smontarla”. Poste e corrieri “Una soluzione poco praticata, specie tra gli italiani, ma molto comoda e talvolta anche poco costosa – continua Viviconstile - è l’uso delle poste e dei corrieri per spedire a casa o lungo le tappe del viaggio, bagagli o acquisti che non servono nell’immediato. Una navigazione nei siti Internet dei servizi postali italiani e dei paesi che volete attraversare vi informeranno dei dettagli, dei costi, delle garanzie (di celerità, di assicurazione del valore delle cose trasportate): talvolta con cifre relativamente ridicole eviterete di caricarvi chili di bagagli inutili per diversi giorni”.


Mondo viaggi slow .15

Oriolo dei Fichi, a spasso nel tempo fra storia e natura Alla scoperta di un luogo magico a pochi chilometri da Faenza Oriolo dei Fichi è un piccolo, affascinante nucleo abitato situato a 9 km circa a sud-est di Faenza, sui primi contrafforti dell’Appennino romagnolo, a un’altitudine di 141 m. s.l.m. Il nucleo storico consiste in un borgo che comprende la chiesa parrocchiale intitolata a Sant’Apollinare (ricostruita nel 1946), e una piazzetta triangolare circondata dalle abitazioni che contano una ventina di residenti. “Il parco è recintato e aperto al pubblico di norma nei fine-settimana durante la bella stagione e in occasione di feste, ritrovi, visite guidate ed iniziative varie, soprattutto primaverili ed estive – spiega terredifaenza.it -. Ovviamente sempre percorribili sono invece

i dintorni, con alcuni sentieri segnati. Attorno al borgo e all’antica torre si estendono le colline faentine”. È sempre di terredifaenza.it l’interessante itinerario all’interno del Parco. Per seguirlo si parte dall’ingresso principale, dove si trova la ex casetta del fattore, risalente alla fine dell’800 ed oggi ristrutturata ad uso piccolo museo (al piano superiore bacheche con minerali, fossili e farfalle) e centro-visitatori. “Gli alberi circostanti, soprattutto i peri volpini – spiega ancora terredifaenza.it - sono un piccolo ma significativo esempio delle colture da frutto che un tempo si facevano attorno alle case coloniche di col-

lina. Dal vialetto retrostante, che sale obliquamente alla torre, si può apprezzare la vegetazione del parco, in parte di antico impianto antropico, in parte naturale. Per la prima si segnalano i quattro pini monumentali, un vecchio alloro policormico (a piu fusti, in questo caso ben otto), e alcuni alberi di fico; inoltre, proprio sotto la Torre, un raro esemplare di azzeruolo (il “pomo reale” dei nostri nonni) innestato su biancospino; per la seconda vanno citati prugnoli (Prunus spinosa) dalla bella fioritura in marzo-aprile, berrette da prete (Euonymus europaeus) dal caratteristico frutto rosa quadrilobato (come i vecchi copricapo dei parroci) e vescicarie (Colutea arbore-

scens), oltre a primule, viole, ‘pan di biscia’ e anemoni. Interessante come esempio di ‘orto mediterraneo’ è infine la pendice sud, dove furono piantate in passato piante termofile aromatiche e/o officinali come rosmarino, salvia, melograno”. All’interno del parco di Oriolo si trova anche la quattrocentesca rocca, di cui restano alcuni ruderi (cortine murarie) sepolti fra la vegetazione e soprattutto l’imponente Torre a pianta esagonale, oggi restaurata. Per ulteriori info: IAT Faenza tel. 0546-25231

Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito a La Pulce Il Fè Il Rò Il Rigattiere in edicola - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.


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10 al 21 luglio al Teatro Alighieri la prima masterclass per direttori d’orchestra, Dal 10 Dal al 21 luglio al Teatro Alighieri la prima masterclass per direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti su “Falstaff” di Giuseppe Verdi. maestri collaboratori e cantanti su “Falstaff” di Giuseppe Verdi. Dal 10 al 21 luglio al Teatro Alighieri masterclass per direttori d’orchestra, Un’occasione rara laperprima studenti e appassionati: maestri collaboratori e cantanti su “Falstaff” didiGiuseppe Verdi. Un’occasione rara per studenti e appassionati: l’opportunità di poter partecipare all’intero percorso prove programmate perdila poter realizzazione dell’opera estudenti alle sessioni che Riccardo l’opportunità partecipare all’intero percorso di proveMuti programmate Un’occasione rara per e appassionati: dedicherà esclusivamente agli allievi effettivi selezionati per la realizzazione dell’operaall’intero e alle sessioni Riccardo Muti l’opportunità di poter partecipare percorso diche prove programmate le centinaia didell’opera domandeepervenute da che tuttoRiccardo il mondo.Muti perfra la realizzazione alle sessioni

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