Biosfera luglio 2016

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A FERRARA

LUGLIO 2016 mensile anno 7 numero 07

Eco d’Estate Vivere vicino all’acqua rende più felici e allontana il disagio psicologico: a spiegarlo è uno studio neozelandese che ha seguito i residenti di alcuni quartieri vista mare per testarne il livello di benessere mentale. L’intento originale era quello di capire quale fosse l’effetto della natura su ansia e depressione. Il risultato di questo e di altri studi internazio-

nali è chiaro: la città, con la socialità e tutti i servizi che può offrire, non riesce ad eguagliare la potenza della natura nell’apportare benessere e serenità, anzi! Certo non arriveremo a consigliarvi di cambiare casa per trasferirvi in campagna o al mare, ma sicuramente – quello sì – di aggiungere alle vostre giornate una cospicua dose di “verde” e di relax

redazione.biosfera@edititalia.it

lontano da traffico e cemento (e non c’è bisogno di andare lontano!). Quale miglior momento che l’estate per iniziare la nostra piccola “rivoluzione verde”? Noi di Biosfera, anche questo mese, siamo felici di potervi dare qualche dritta per rendere più ecofriendly la vostra stagione calda: a cominciare dal viaggio slow del mese, che questa volta ci porta

a seguire le tracce degli antichi pellegrini medievali sulla via Romea germanica; echi d’Oriente arrivano con il tabbouleh alle erbe che vi proponiamo per le vostre tavole estive, mentre l’aria delle foreste austriache arriva fino in centro città grazie al bosco itinerante. E tante altre idee vi aspettano nelle prossime pagine! Buona lettura...

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mondo energia .3

IN FLORIDA NASCE LA CITTÀ CHE “VIVE” SOLO GRAZIE AL SOLE Si chiamerà Babcock Ranch. I primi appartamenti disponibili già nel 2017 In Florida si prepara a nascere la prima città alimentata in tutto e per tutto con energia solare. Si chiamerà Babcock Ranch e può essere il prototipo di città del futuro, il cui primo lotto di 1.100 appartamenti sarà consegnato nel 2017. Una volta terminato l’agglomerato urbano potrà ospitare 50mila abitanti in oltre 19mila appartamenti che dovranno essere alimentati da 75 megawatt di energia solare. L’ambizioso progetto, per altro, è conforme alle richieste del presidente Barack Obama che punta a portare al 25% entro il 2025 la produzione di energia necessaria al fabbisogno statunitense attraverso fonti rinnovabili. E’ quanto riporta In a

Bottle (www.inabottle.it) sulle tendenze della vivibilità del futuro. L’idea è stata realizzata da Syd Kitson, proprietario dell’agenzia immobiliare che ben 10 anni fa ha acquistato i terreni sui quali oggi si progetta la smart city del futuro. Ma quanto costerà una casa? Il prezzo degli appartamenti di Babcock Ranch oscilleranno tra i 200mila e gli 800mila dollari. Oltre agli appartamenti è prevista la costruzione di una scuola, di uffici e negozi tutti alimentati con pannelli fotovoltaici, spiega In a Bottle. Inoltre si spingerà per la circolazione di mezzi elettrici o ibridi, mentre l’illuminazione stradale verrà gestita attraverso una rete di pannelli solari a batteria

collegati per ogni punto luce che accumuleranno durante il giorno l’energia necessaria da diffondere nelle ore notturne. I consumi saranno ottimizzati da una rete smart grid collegata con le abitazioni di coloro che vorranno produrre più energia di quella necessaria al loro fabbisogno per venderla a chi ne avrà necessità. L’agenzia Kitson & Partner ha acquistato 370 km di proprietà per un valore di 700 milioni di dollari e ne ha rivenduti 295 allo stato della Florida (per un valore di 350 milioni di dollari) con lo scopo di creare una riserva naturale. Ma qual è la situazione italiana in fatto di energia solare? Secondo l’Agenzia internazionale

dell’Energia (IEA), l’Italia è prima al mondo per l’utilizzo del fotovoltaico: il nostro sarebbe infatti il Paese dove l’energia solare copre ben l’8% dei suoi consumi energetici. Seguono in classifica paesi come la Grecia con il 7,4% e la Germania con il 7,1%, il Belgio e il Giappone (intorno al 4%), poi la Bulgaria, la Repubblica ceca e l’Australia (intorno al 3,5%). La Cina è solo 21ª, con solo l’1% del suo fabbisogno coperto dal sole. Peggio ancora gli Usa, al 25o posto con meno dell’1%. Viste queste premesse, chissà che un progetto come quello americano non possa essere un giorno sperimentato anche nel nostro Paese…


Domenica 10 luglio

Agenda Festival

Ore 18:00

Vegan Ravenna 2016

VIVIANA FRANCHINI "I suoni dell'armonia. Alla scoperta del riequilibrio energetico attraverso i

Sabato 9 luglio

suoni di strumenti musicali di tradizione

Ore 17:30 Presentazione del Festival con Associazione

occidentale e orientale, dalla chitarra ai diapason

Succede di Tutto

alle campane tibetane e di cristallo"

Ore 18:00

campane tibetane a suoni con i cristalli

RAMONA GALLETTA

Ore 19:00

Presentazione del suo libro “VIAGGIO TRA I SAPORI ETNICI E VEGANI” Un viaggio intorno al mondo alla scoperta dei piatti vegani

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PEDIATRICA”

Ore 20:00

Ore 20:00

YOGA DELLA RISATA - Giusy Sole Nascente

Rete dei SANTUARI di Animali Liberi in Italia.

Ore 21:00

Conferenza dal titolo: "Come risvegliare la nostra

SAMUELE STRATI

naturale empatia nei confronti degli altri esseri"

Conferenza: Sessismo e specismo: l'animale

"Dal 2014 i primi Santuari di Animali Liberi in Italia

Studia Filosofia all'Università di Perugia, si interessa di antispecismo e della relazione uomo-animale in ambito filosofico, psicologico

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Accoglienza food & mercato area bimb* ASSOCIAZIONI palco conferenze e spettacoli 6 Area PIZZICA 7 area yoga 8 ingresso pineta

si sono inziati ad unire per condividere un medesimo obiettivo: dare un importante contributo per una reale liberazione animale. Unendo le forze si è più visibili, più visitati e più ascoltati per un cambiamento anche legislativo di

Ore 22:00

questi luoghi."

Dott. MIRELLA SANTAMATO

Conferenza: Presentazione del suo nuovo libro Ore 21:00 Dott. FRANCO LOMBINI “QUANDO TROIA ERA SOLO UNA CITTA’ “

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Ravenna

e antropologico" vegano

Bar La Rosa dei Venti

Conferenza “ALIMENTAZIONE VEGAN IN ETA’

mai più”

donna e la donna animale". Samuele Strati

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Pediatria, Scienza dell'Alimentazione, Biochimica Medicina Preventiva.

STEFANO MOMENTE Conferenza tratta dal suo libro “Non ammalarti

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Pediatra di Base. Medico-Chirurgo, specialista in: e Chimica Clinica, Idrologia Medica, Igiene e

Ore 19:00

Bagno Dante

Dott. MARIO BREVIGLIERI

9 spiaggia cani 10 riciclofficina 11 sartoria creativa emotiva 12 Laboratori di cucina vegan 13 Laboratori Bimb* 14 bagno dante 15 la frutteria

ed. Unoedizioni. Origine della dominanza e

Laureato presso l’Università di Bologna in Lettere

dello sfruttamento di persone, animali e

e Master presso University of Middlesex - London

ambiente.

- UK , è traduttore da italiano, francese, inglese e

Ore 23:00

russo. Conferenza: Cowspiracy: IL SEGRETO

SEA SHEPHERD Conferenza: La conservazione dei mari: l'azione diretta può fare la differenza le campagne in corso

DELLA SOSTENIBILITA’ L'impatto dell' allevamento e dell'industria animale sull'ambiente e sull’economia Ore 22

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mondo emozioni .5

UNA VITA PIÙ FELICE SE LA CASA È VISTA MARE Vivere sulla costa, secondo uno studio americano, diminuirebbe il disagio psicologico Il segreto della felicità? Secondo alcuni studiosi è vivere vicino all’acqua. Gli amanti del mare e della natura l’hanno sempre saputo, ma oggi c’è anche una ricerca scientifica a confermare che vivere in prossimità dell’acqua aiuta a ridurre il disagio psicologico. Non solo vacanze rilassanti dunque. A Wellington, in Nuova Zelanda, alcuni scienziati della Michigan State University hanno studiato alcuni residenti che hanno vissuto in quartieri con vista oceano: il responso è che vivere in queste zone aiuta la salute mentale. E’ quanto riporta In a Bottle (www. inabottle.it) sul rapporto acqua e benessere. L’intento originale è stato quello di determinare l’effetto della natura

su ansia e depressione, in particolare nelle aree urbane dove c’è meno bellezza naturale. Utilizzando i dati del New Zealand Health Survey, i ricercatori sono stati in grado di confrontare le statistiche sulla salute mentale della gente residente in zone diverse. Il prossimo passo dello studio, hanno detto gli autori, è capire se esiste una differenza sul “tipo di acqua” che si osserva. Le Hawaii sono state classificate come lo Stato americano dove si vive meglio, un paradiso in pieno oceano. Ma chi vive in prossimità dei laghi? L’interesse dei ricercatori è verificare se esistono stimoli sensoriali differenti tra il suono delle onde e l’odore dell’aria e quindi reazioni diverse sul benessere psicologico.

Gli esperti ritengono che queste scoperte potrebbero aiutare a identificare alcuni modi concreti per contribuire a trattare la malattia mentale. Se non siete fra i fortunati che possono godere degli effetti di una vita vista oceano, non disperate: ci sono altri modi per apprezzare i benefici effetti della natura sulla psiche. Su Biosfera ne abbiamo già parlato, ma ci fa piacere ricordarlo: una passeggiata nella natura di 90 minuti avrebbe il potere di allontanare il rimuginio mentale che porta ansia e stati depressivi. È questo il risultato di un’importante ricerca della Stanford University (Usa), secondo la quale passeggiare nel verde, anche in città, ridurrebbe l’attivi-

tà di un’area cerebrale associata alla regolazione dell’abitudine a rimuginare sui pensieri negativi. Il meccanismo benefico potrebbe funzionare così: utilizzando la ‘centralina’ motoria per camminare e quella del pensiero per processare stimoli rilassanti, la passeggiata potrebbe lasciare di fatto meno spazio alla mente per focalizzarsi e innescare pensieri automatici negativi. Non si può non approfittarne e soprattutto con la bella stagione non abbiamo scuse: troviamo un po’ di tempo per noi, stacchiamo la spina e lasciamoci rigenerare dal benefico contatto con la natura!


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mondo ambiente

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L’ARIA CHE TIRA: NEL 2015 LIVELLI PIÙ ALTI DI OZONO ANCHE A RAVENNA Le condizioni meteo hanno accentuato la presenza di particelle nocive Cala sotto la soglia di pericolosità la concentrazione nell’aria di Monossido di carbonio, benzene e biossido di zolfo, che in passato costituivano il principale problema di inquinamento nel nostro territorio, ma – nel 2015 – sale vertiginosamente la concentrazione di Ozono, con un’esposizione del 100% della popolazione all’inquinante (l’esposizione per più di 25 giorni all’anno a superamenti giornalieri di 120 microgrammi/ m3 per almeno 8 ore consecutive). È quanto emerge dai dati sull’inquinamento 2015 relativi in generale all’Emilia Romagna e in particolare a Ravenna comunicati dall’Arpae nei giorni scorsi. Per quanto riguarda le Polveri fini - PM10 e PM2,5 – l’indagine Arpae ha attestato un mantenimento entro i limiti in regione per la media annuale, ma in aumento

il PM10 a proposito del numero di superamenti del limiti giornalieri, con 23 delle 43 stazioni della rete regionale ancora fuori dalla norma. A Ravenna 2 stazioni su 3 (Ravenna/Caorle con 42 superamenti e Ravenna/Zalamella con 40 superamenti) hanno oltrepassato il limite dei 35. La situazione più critica è quella dell’ozono (O3): benché dal 2011 le concentrazioni siano in netta diminuzione, questo inquinante continua a registrare in tutta la regione valori superiori ai limiti. La popolazione esposta a condizioni di inquinamento superiore ai limiti, è stata pari al 30% del totale in Regione e del 8,8% nella provincia di Ravenna per le polveri fini e al 100% per l’ozono, sia in Regione sia a Ravenna. Continuano a non presentare criticità gli inquinanti primari, quali monossido di carbonio, benzene

e biossido di zolfo, che risultano ampiamente al di sotto dei limiti. E’ questa in sintesi la situazione registrata in Emilia-Romagna e a Ravenna nel 2015, anno nel quale le condizioni atmosferiche avverse sono state quelle che nell’ultimo decennio hanno favorito più di ogni altro le concentrazioni degli inquinanti. Ozono (O3) L’ozono, inquinante secondario di origine fotochimica connesso all’andamento meteo dei mesi estivi, resta ancora molto lontano dall’obiettivo di rimanere al di sotto dei 25 superamenti (come media su 3 anni) del massimo giornaliero della media mobile su 8 ore. Esso viene prodotto da una serie di reazioni chimiche, favorite dalla luce solare, fra sostanze presenti nell’aria ambiente chiamate “precursori”, principalmente os-

sidi di azoto e composti organici volatili. Gli ossidi di azoto (NOx), sono emessi prevalentemente dal traffico, dalla produzione di energia, dalla produzione di calore per i processi produttivi e per il riscaldamento degli ambienti. La calda estate 2015 ha favorito alcuni episodi acuti, con superamenti orari della soglia di informazione (180 microgrammi/m3 ), pericolosa per anziani, bambini e soggetti sensibili. Il picco più lungo (9 ore consecutive, il 18 luglio a partire dalle 14) è stato registrato a San Leo (Rn), nelle colline della Valmarecchia. Anche guardando annate come il 2013 (94% della popolazione esposta), il 2012 (95%) e il 2011 (92%), indica che l’ozono è l’inquinante più diffuso sul territorio.


8. mondo ambiente

PULIZIE VERDI, UNA CASA PIÙ SANA CON I PROBIOTICI Rivoluzione eco-friendly fra le mura domestiche con la detergenza amica dell’ambiente Quando sentiamo parlare di probiotici non abbiamo dubbi sul fatto che essi siano di grande beneficio per il nostro organismo, ma forse non tutti sanno che possono favorire anche l’igiene e la salubrità degli ambienti in cui viviamo ogni giorno. La ricerca è partita dai luoghi più a rischio in assoluto in fatto di infezioni: gli ospedali. Dopo tre anni di indagini in Italia e in Belgio, alcuni studi hanno provato che utilizzando detergenti a base di probiotici - secondo la definizione dell’OMS: organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite - si ottiene una riduzione della carica di batteri dannosi di oltre l’80% rispetto ai valori raggiungibili mediante

protocolli tradizionali di disinfezione chimica. Ma, cosa ancora più interessante, la sanificazione così ottenuta durerebbe di più, rispettando l’ambiente, la salute umana e animale. Dagli ospedali alle abitazioni il passo è stato breve e oggi è possibile utilizzare i detergenti probiotici anche per la pulizia delle nostre case. Ma cosa rende possibili questi risultati? I probiotici – secondo le ricerchesono in grado di colonizzare le superfici su cui vengono applicati, contrastando la proliferazione delle altre specie batteriche e fungine potenzialmente nocive grazie ad un’azione di esclusione competitiva. I detergenti così formulati agiscono direttamente sul biofilm, (ovvero lo strato di sporco

di cui si cibano i batteri), distruggendolo o comunque rendendolo non più ‘appetibile’ per i germi ed evitandone, quindi, la crescita. In base a quanto emerso dalle sperimentazioni, i detergenti probiotici sarebbero efficaci anche contro i cattivi odori, oltre ad essere indicati – per le loro caratteristiche di sicurezza e atossicità – per la detersione degli animali. Ma non finisce qui, perché essi promettono di disgregare ed assimilare la sostanza organica riducendo le problematiche allergiche sia dell’animale che umane. Alla base di tutto c’è una piccola rivoluzione, che sta cambiando l’approccio nei confronti della pulizia e della cura di noi stessi e dell’ambiente che ci circonda. L’ansia da disin-

fezione che si è affermata negli ultimi anni ha spesso favorito l’uso eccessivo di prodotti chimici aggressivi, non sempre giustificato. Allo stesso modo si è diffuso un utilizzo indiscriminato di antibiotici, che sta favorendo la generazione di super batteri resistenti. Oggi si sta prendendo coscienza di quanto il nostro corpo e l’ambiente che ci circonda siano sistemi il cui equilibrio delicato deve essere preservato, non aggredito. La filosofia che promuove l’uso dei probiotici per l’essere umano e per l’ambiente cammina proprio nella direzione di un maggior rispetto degli equilibri naturali, alla base della nostra salute.


mondo animali .9

CUCCIOLATE, COME PREPARARSI E COSA È UTILE SAPERE Le dritte del veterinario per vivere questo importante momento con serenità

L’avvento di una nuova cucciolata è un evento di grande impatto emotivo per tutti coloro che sono coinvolti. Affinché tutto vada per il meglio è di fondamentale importanza avere sempre un riferimento veterinario (soprattutto se si tratta della prima esperienza), dall’accoppiamento col maschio allo svezzamento della prole. La durata della gestazione nella specie canina è di 63±1 giorno dall’ovulazione; mentre il giorno dell’accoppiamento non è un buon riferimento per predire la data del parto. La fascia di età ottimale per una prima gravidanza nella cagna va dai 2 ai 4 anni; si dovrà verificare lo stato vaccinale della fattrice pre-monta e la data dell’ultimo trattamento antielmintico. Per avere una maggiore probabilità di fecondazione, o se il maschio non convive con la femmina, sarebbe opportuno

monitorare il ciclo estrale della cagna mediante citologia vaginale e dosaggi del progesterone ematico in modo da identificare il giorno migliore per l’accoppiamento (nella cagna 48 ore dopo l’ovulazione). In seguito alla monta con il maschio si dovrà confermare la gravidanza mediante ecografia precoce a partire dal 25°-28° giorno di gestazione rilevando le vescicole embrionali nei corni uterini. È consigliabile poi eseguire un controllo verso fine gravidanza (dopo il 45° giorno) mediante ecografia, utile per valutare la vitalità e il corretto sviluppo fetale, e con una radiografia addominale per conoscere in anticipo il numero esatto dei cuccioli. Durante i due mesi di gravidanza la cagna deve essere gestita con attenzione interrompendo se necessario attività di lavoro o venatorie. Deve essere attuata la profilassi vacci-

nale contro l’Herpesvirus canino. Identificare, poi, una zona tranquilla della casa che verrà adibita a sala parto, con una cassa parto di idonee dimensioni dotata di spondine anti schiacciamento, soprattutto per cani di taglia grandegigante. Per l’alimentazione, personalmente consiglio un mangime commerciale di qualità per tutta la durata della gestazione. I fabbisogni alimentari aumentano del 1520% solo nell’ultimo terzo di gravidanza e si mantengono elevati fino alla montata lattea, in questa fase si aumentano le dosi in modo proporzionale alle necessità fisiologiche. È importante arrivare al parto in buono stato di salute con la cagna né troppo magra (scarse riserve energetiche) né troppo grassa (possibili distocie). In prossimità del parto è molto utile la misurazione della temperatura rettale; infatti da 8 a 24 ore prima

del parto, si assiste ad un crollo della temperatura fino a livelli di circa 36°C (35-37°C variabile in base alla taglia del cane) in conseguenza della brusca riduzione del progesterone ematico (ormone di mantenimento della gravidanza). Il giorno del parto la presenza del veterinario è la scelta migliore. In generale, comunque, la cagna è in grado di prendersi cura della prole in autonomia già durante il parto e nelle ore successive. Le prime 2-3 settimane saranno le più critiche per i neonati, sarà importante monitorare giornalmente la crescita ponderale dei cuccioli per identificare eventuali problemi e mantenere un elevato standard di igiene e pulizia degli ambienti.

Dr. Dario Spada, medico veterinario in Bologna


10. mondo agricoltura

API SEMPRE PIU’ A RISCHIO, MA ARRIVA IL MAIS CHE LE SALVA Gli agricoltori investiranno il 10% dei loro terreni per sostenere questo importantissimo insetto Mentre continuano studi e ricerche sull’impatto dei pesticidi (in particolare quelli del mais) sulla moria delle api, arriva una buona notizia dal mondo dell’agricoltura. Coldiretti ha infatti promosso un progetto per la salvaguardia di questi preziosi insetti (fu Einstein a dire “Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita”). L’iniziativa – comunica Coldiretti Emilia Romagna – è stata presentata in anteprima nazionale a San Lazzaro di Savena (Bologna), nella sede della Società Italiana sementi (Sis), la maggiore azienda sementiera nazionale, al 100 per cento italiana, controllata

dai Consorzi Agrari. Si tratta – informa Coldiretti Emilia Romagna – di un’idea promossa dalla stessa Sis in collaborazione con Coldiretti, che prevede di fornire ai produttori, insieme al seme di mais, anche seme di Facelia della varietà “Facita” e di crucifere del mix denominato “Campo Dorato”, costituito da senape bianca, bruna e rafano, tutte piante mellifere, cioè adatte a nutrire le api e a produrre miele. “Sono piante – sottolinea il presidente regionale di Coldiretti e presidente di Sis, Mauro Tonello – che fioriscono alla fine di maggio e ai primi di giugno, in un periodo in cui la fioritura degli

alberi da frutto è terminata, per cui le api fanno fatica a trovare abbondanza di fiori e nutrimento. Il nostro progetto prevede di consegnare ai maiscoltori insieme con il seme per 10 ettari di terreno anche il seme per un ettaro di Facelia o di altra pianta mellifera. In pratica gli agricoltori investiranno il 10 per cento dei loro terreni per sostenere questo importantissimo insetto, fondamentale per la produzione agricola perché favorisce l’impollinazione e quindi la produzione di frutti. In questa prima fase il progetto riguarderà i produttori di mais aderenti a progetti di filiera di società del sistema dei Consorzi Agrari”.

La Facelia – spiega Coldiretti Emilia Romagna – è una pianta annuale che può raggiungere un metro di altezza, con un fiore che produce polline e nettare di altissima qualità e che attrae le api. Il miele che viene prodotto dal polline di questi fiori risulta molto gradevole al palato. Sis sta anche studiando la produzione di seme di Facelia e di altre piante mellifere da utilizzare dopo la trebbiatura del grano, in modo che le api possano trovare nutrimento in abbondanza anche in estate avanzata, un fattore fondamentale per ridurre i rischi di attacchi di malattie che colpiscono le arnie.


mondo natura .11

IL CALDO IN CITTÀ NON DÀ TREGUA? ARRIVA IL BOSCO ITINERANTE Dall’Austria, alberi e aria fresca di montagna in una struttura dal design avveniristico Rigenerarsi in un bosco anche nel centro delle città più calde e trafficate, respirando pace e aria di montagna. Un sogno? Non più con il progetto di Austria Turismo, che a giugno ha presentato a Milano, Padova e Roma l’installazione “Bosco Culturale itinerante”, realizzata dal team design breathe.earth.collective, che unisce in modo innovativo natura e cultura, architettura e design. Si tratta di un prototipo unico al mondo denominato “airship”, progetto nato da uno scambio intenso di idee tra architetti, designer, tecnici ed esperti di cultura del padiglione ad Expo 2015. Il risultato è un’unità ibrida di vegetazione boschiva e design contemporaneo, che fa vivere la natura e la cultura con

tutti i sensi percettivi. Dall’esterno i visitatori vengono incuriositi dalla copertura traslucida alta cinque metri e simile a una cupola dell’allestimento e possono entrare nel Bosco Culturale passando da un ingresso regolato. All’interno il visitatore rimane sorpreso dalla fitta vegetazione boschiva austriaca. La fresca aria di bosco regalerà al pubblico, nel mezzo della calura della città, refrigerio per tutti i sensi percettivi. Forma e costruzione dell’allestimento sono riprodotte secondo precise regole climatiche e, grazie alla tecnologia applicata alla natura, si crea un “lago d’aria fresca” per il refrigerio. La struttura, di forma circolare, rimane aperta in alto, per rendere percepibile la

relazione con l’atmosfera. La sovrapposizione culturale è data da “lettere volanti”, che raffigurano la relazione con le regioni partner di Austria Turismo in questo progetto. Tre differenti ecotipi boschivi rappresentano i tipici paesaggi austriaci: ambiente alpino, media montagna, regione danubiana. “All’interno del Bosco Culturale itinerante i visitatori possono sedersi su panche di legno, respirare l’aria fresca di bosco e trovare un po’ di calma, staccando dalla frenetica vita cittadina – spiega Michael Strasser, Region Manager di Austria Turismo in Italia -. La cultura dell’Austria, in virtù del 50% di superficie boschiva, è in stretta relazione con questo patrimonio ambientale. Il Bosco Culturale iti-

nerante va oltre il semplice progetto di architettura; è in grado di raccontare storie, di creare legami fra natura e cultura e invita al dialogo”. Aria e clima uniscono tutti gli esseri viventi del nostro pianeta. Secondo i numeri della WHO, ogni anno più di 5,5 milioni di persone perdono la vita a causa delle conseguenze dell’inquinamento atmosferico. Per questo motivo i temi centrali dell’installazione sono l’aria, vista come alimento, gli spazi freschi e i luoghi refrigeranti nelle città dove fermarsi, oltre al rapporto con la nostra atmosfera e il futuro delle nostre città sempre più calde.


12. mondo salute

DIMAGRIRE CON L’ACQUA, LE TRE REGOLE D’ORO PER UNA LINEA PERFETTA Come sfruttare gli effetti dell’idratazione per guadagnare bellezza e salute Se avete rimandato la prova costume, perché non siete ancora soddisfatti dei risultati ottenuti, leggete un po’ cosa consigliano gli esperti per avere un corpo più asciutto e tonico. “L’acqua aiuta a dimagrire e non è una leggenda – spiega l’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino.corporate.it) -. La ricerca clinica ha dimostrato diversi modi con cui l’acqua può accelerare gli effetti di una dieta ipocalorica: mitiga il senso di fame, rende più attivi i muscoli, elimina le tossine che rallentano il nostro metabolismo e, fatto da non sottovalutare, aumenta il consumo calorico attraverso il meccanismo della termogenesi, cioè la produzione di calore dell’organismo”. Certo, l’effetto “dimagrante” dell’acqua deve essere associato

a quelli della dieta e dell’attività fisica, ma il suo contributo non deve essere sottovalutato. “Per essere pronti ad affrontare la prova costume si può sfruttare al meglio l’aiuto dell’acqua, in un regime dietetico ipocalorico, seguendo tre raccomandazioni – spiega il Professor Nicola Sorrentino, esperto dell’Osservatorio, docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia - Bere 8-10 bicchieri di acqua distribuiti durante tutta la giornata e non grandi quantità in una sola volta; bere sempre due bicchieri di acqua qualche minuto prima della colazione, del pranzo e della cena, uno a metà mattina e uno a merenda; dare ampio spazio ai cibi ricchi di acqua, soprattutto a verdura e frutta”. Il potere saziante dell’acqua

è stato osservato in diverse ricerche scientifiche, tra cui uno studio pubblicato sull’importante rivista Obesity. I ricercatori del College of Agriculture and Life Sciences del Virginia Tech, negli Stati Uniti, hanno fatto seguire la stessa dieta dimagrante per tre mesi a 50 persone; solo a metà dei partecipanti, però, era stata data l’indicazione di bere due bicchieri di acqua prima dei pasti. Gli stessi che alla fine del periodo di osservazione avevano perso oltre 2 chili in più rispetto agli altri. Il potere saziante può essere ancora più spiccato se si beve acqua gasata. Anche l’effetto “booster” sul metabolismo – ovvero quante calorie vengono bruciate dal nostro organismo ogni giorno - è stato provato in alcuni studi. Già nel 2003, alcuni ricercatori tede-

schi avevano osservato che bere due bicchieri d’acqua a temperatura ambiente tre volte al giorno a stomaco vuoto, prima dei pasti, aumentava la velocità alla quale le calorie venivano consumate per produrre energia del 30% per cento, sia negli uomini sia nelle donne. Secondo gli studiosi, questo si deve al fatto che l’acqua, una volta introdotta nel nostro organismo, viene portata da 22°C a 37°C. Si è quindi osservato che questo innalzamento della temperatura era in grado di “bruciare” i grassi negli uomini e i carboidrati nelle donne. I contenuti diffusi mediante le pagine di questo periodico hanno l’unica finalità di informare il lettore: non sono quindi mai destinati a sostituire il parere del medico.


mondo gusto .13

LA RICETTA INGREDIENTI per 4 persone:

300 grammi di bulgur un mazzetto di rucola due porri cinque ravanelli un limone olio evo sale pepe erba cipollina prezzemolo timo

TABBOULEH ALLE ERBE PREPARAZIONE Versatile e fresco, il tabbouleh è una ricetta del Medio Oriente molto adatta alla stagione estiva in quanto leggera, versatile e di facile preparazione. Consiste in un’insalata a base di bulgur a cui vengono aggiunti una serie di ingredienti, in genere cipollotti, pomodoro e cetrioli. Qui ne proponiamo una variante alle erbe. Ponete il bulgur in una ciotola, copritelo con acqua fredda e lasciate riposare per tutta la notte. Il giorno dopo scolatelo bene e mettetelo nel contenitore che utilizzerete per portarlo a tavola. Tagliate i porri e i ravanelli a fettine molto sottili e aggiungeteli al bulgur. Da ultimo unite la rucola. In una piccola ciotola mescolate l’olio, il succo di limone, il sale, il pepe, il prezzemolo e il timo. Versare il condimento sulla vostra insalata e servite, accompagnandola con qualche fetta di pane tostato e una spolverata di erba cipollina.


14. mondo XXX

PER UNA MENOPAUSA SENZA STRESS OCCHIO ALLO STILE DI VITA Poche, semplici regole per avere ossa forti, linea a prova d’estate e una vita più serena

È stato uno studio dell’Università di Cambridge e dell’Università di Exeter pubblicato su Nature Genetics lo scorso novembre a dimostrare ciò che molti studiosi (e molte donne) già sospettavano da tempo: l’età in cui arriva la menopausa è scritta nel Dna. Se questo è vero, è anche opportuno non farsi cogliere impreparate quando si entra in questa fase della vita. In realtà, come spiega l’osservatorio Sanpellegrino, “Ciò che maggiormente preoccupa le donne sono le conseguenze della menopausa sulla salute delle ossa - l’osteoporosi è temuta dal 60% di loro – insieme alle vampate di calore (58%), tra i disturbi più fastidiosi, e l’impatto sul corpo con l’aumento di peso (50%), che dipende però anche da fattori genetici”. Oggi la menopausa compare in una fase attiva della vita femmi-

nile, impatta con il lavoro, con la sessualità, ma le donne possono imparare a gestirla, innanzitutto con un corretto stile di vita. Partendo dall’alimentazione, è bene seguire una dieta variata ed equilibrata, povera di grassi, che privilegi alimenti che apportano calcio e vitamina D. E’ consigliabile praticare attività fisica, che ha un’azione positiva sul benessere generale, prevenendo e riducendo gli effetti della menopausa in maniera naturale, mentre è meglio evitare alcool e fumo che invece ne amplificano ed anticipano i sintomi. Non può mancare inoltre una corretta idratazione, come raccomandano gli esperti dell’Osservatorio Sanpellegrino. “Durante questo periodo della vita delle donne è necessario introdurre acque ricche di calcio, ma povere di sodio. Infatti il fabbisogno di calcio e la sua adeguata assun-

zione impongono una dieta povera di alcool e di sodio, elementi che ne ostacolano l’assorbimento” afferma il Professor Nicola Sorrentino, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino.corporate.it), docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia, direttore scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano Terme. Le vampate di calore e la sudorazione, tra gli effetti più temuti per le donne, incrementano ulteriormente la perdita di liquidi. E’ necessario quindi sopperire a questo calo idrico reintegrando le riserve, pertanto una corretta idratazione diventa di fondamentale importanza. “Forse non tutti sanno – continua l’esperto - che le acque calciche garantiscono un assorbimento del calcio pari a quello del latte e dei suoi derivati, tanto

da poter svolgere un ruolo importante nella prevenzione e nel decorso dell’osteoporosi, patologia di cui il legame con la menopausa è noto da tempo. La formazione dell’osso richiede una quantità di calcio adeguata. Può essere introdotta con il latte e i suoi derivati, prodotti che spesso non vengono consumati per motivi di ‘linea’, visto il loro contenuto di grassi mediamente elevato, sia per fenomeni di intolleranza al lattosio. Dunque, diventa ancora più importante, in questi casi, il ruolo rivestito dall’assunzione di acque ricche di calcio”. Grazie ad un corretto stile di vita, si può quindi vivere la menopausa all’insegna della salute, senza subire i fastidiosi effetti che incidono sulla serenità delle donne.


mondo viaggi slow .15

MEDIOEVO, SULLE TRACCE DELL’ANTICA VIA ROMEA GERMANICA Scopri il tracciato segnato dall’abate Alberto nel XIII secolo

L’abate Alberto nacque in Germania verso la fine del XII secolo e la sua storia è all’origine del tracciato della famosa via Romea Germanica, che conduceva i pellegrini dalla città di Stade fino a Roma, e che allo stesso modo oggi guida il grande “popolo” dei viaggiatori a piedi. Alberto, nel 1232, divenne Abate del Monastero Benedettino della Santa Vergine Maria di Stade, allora importante città anseatica portuale situata alla foce del fiume Elba, in Germania. “Nel convento, molto influente grazie alle proprietà terriere, egli riconobbe la necessità di inserire una disciplina ecclesiastica più rigida, secondo il modello delle regole cistercensi”, come si legge sul portale www.emiliaromagnaturismo.com. Dovendo ottenere a questo scopo il permesso di Papa Gregorio IX, - continua il portale - iniziò il viaggio verso Roma, il centro del Cristianesimo. Il Papa die-

de il suo beneplacito alla riforma desiderata, ma i confratelli e l’arcivescovo di competenza, quello di Brema, la rifiutarono, interessati maggiormente a un equilibrio di potere con la casata dei Welfen che ad un ulteriore impegno per la riforma del monastero. Deluso, Alberto si dimise dalla sua carica ed entrò nel convento dei Frati Minori di San Giovanni (votato all’ideale di povertà francescano), della città di Stade. Qui si dedicò alla stesura, oltre a quella di alcune opere teologiche, dei cosiddetti Annales, una cronaca in latino dei più importanti avvenimenti ecclesiastici e politici del suo tempo. Inserito in quest’opera – continua Emilia Romagna Turismo - si trova il dialogo fra i due monaci, Tirri e Firri, a proposito delle migliori vie per un pellegrinaggio verso Roma. Nel dialogo, scritto in forma di racconto, come spesso si faceva nel medioevo, l’Abate forni-

sce diversi itinerari con dati precisi su luoghi e distanze da attraversare, sulle condizioni della strada e indicazioni esatte sulla lunghezza delle singole tappe in miglia tedesche. Il manoscritto originale si trova nella biblioteca Herzog August di Wolfenbuttel, in Germania. Il tracciato indicato dall’Abate Alberto come la “Melior Via” per congiungere la Germania a Roma, corrisponde oggi al percorso ufficiale della via Romea Germanica, di cui un tratto ricade anche in Emilia Romagna. Con il termine Romei si indicavano in età medievale i pellegrini cristiani che si recavano a Roma da ogni parte d’Europa per venerare la tomba dell’apostolo Pietro. Il pellegrinaggio a Roma era nel medioevo una delle tre peregrinationes maiores insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela, ma conobbe il suo massimo impulso a partire dal 1300, anno del primo Giubileo cristiano. L’As-

sociazione Via Romea Germanica rilascia la Credenziale del Pellegrino. Nel dettaglio, Nazioni attraversate Germania, Austria, Italia Regioni attraversate Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio Tappe: il tratto italiano parte dal Brennero, passa da Bolzano, da Trento, percorre la Valsugana, arriva a Padova e scende a Rovigo. Il cammino in Emilia Romagna provenendo da Polesella (Ro) entra in provincia di Ferrara a Ro, passando per Ravenna, Forlì, Bagno di Romagna e attraverso il passo Serra prosegue verso Arezzo. In seguito, Cortona, il Lago Trasimeno, Orvieto, Montefiascone (dove si congiunge alla Francigena), per raggiungere Roma. Per maggiori info: www.viaromeagermanica.com

Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l.



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