Biosfera settembre 2016

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SETTEMBRE 2016 mensile anno 7 numero 09

Green Passion Che voi siate tornati dalle vacanze, che in vacanza ci siate ancora o che dobbiate ancora andarci sicuramente, come noi, state percependo l’atmosfera da “rientro”, quando il “sogno estivo” sta per infrangersi sugli scogli della realtà e la quotidianità ci richiama all’ordine e alle giornate programmate fin nei minimi dettagli. Con questo

numero di Biosfera speriamo di portarvi ancora un po’ della dolce atmosfera vacanziera, regalandovi qualche spunto per sognare ancora. A cominciare dal viaggio slow del mese, che questa volta “vi conduce” alla Rocca di Riolo a caccia di antiche presenze e di storie affascinanti. Sapevate che il leggendario pugnale di Tutankha-

quadernone a

redazione.biosfera@edititalia.it

mon arriva dalle stelle? Tutti i particolari li trovate nelle pagine che seguono, dove naturalmente affronteremo anche temi molto più “green”, come la start up dei giovani studenti che ora riscaldano gli ambienti senza inquinare o il gruppo d’acquisto che vi permette di comprare la vostra bici elettrica risparmiando. Il nostro con-

siglio del mese è questo: anche se l’estate sta diventando un ricordo non smettete di portarla un po’ dentro anche nella stagione fredda. Regalatevi il sogno, l’immaginazione, spazi di libertà per rigenerare la mente e il corpo e vedrete che ad aspettarvi ci sarà un’altra “bella stagione”. Buona lettura!

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Nel pieno centro storico, a due passi dalla basilica di San Vitale, ti aspetta Amaranto, il primo ristorante Vegano della città: punto di riferimento quotidiano per chi ha scelto consapevolmente una cucina più sana e per tutti coloro che hanno intolleranze alimentari. La cucina Etica, Vegana del Ristorante Amaranto si distingue per la continua ricerca del gusto, dando sorprendenti risultati anche ai palati più esigenti. Gli ingredienti utilizzati sono da coltivazioni biologiche con frutta e verdura di stagione e selezionate nel pieno rispetto dei ritmi della natura, farine integrali e cereali preferibilmente in chicco perchè più saporiti e ricchi a livello nutrizionale. Al fine di promuovere e diffondere la cultura vegetariana e vegana, all’interno del ristorante verranno proposti piccoli eventi enogastronomici e culturali quali degustazioni, incontri, presentazione di libri…

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mondo green .3

L’UNIONE FA LA BICI… NASCE IL GRUPPO D’ACQUISTO PER LA MOBILITÀ ELETTRICA L’iniziativa promossa da Legambiente. Ecco come partecipare

Microgen/Shutterstock.com

Tutto pronto per il GAME, il primo gruppo di acquisto bici elettriche in Italia promosso da Legambiente, in collaborazione con VeloLove e www.viviconstile.org. Un’ottima soluzione per chi desidera spostarsi in bicicletta, risparmiando tempo e benzina: finalmente sarà possibile lasciare l’automobile in garage ed utilizzare un mezzo comodo ed ecologico. Due sono le opzioni messe a disposizione: l’acquisto di una ruota elettrica per trasformare la bici convenzionale in una a pedalata assistita o l’acquisto di una bici elettrica completa di tutto. Tra le varie offerte valutate sono state scelte due aziende, selezionate sulla base della validità dei prodotti e dei vantaggi economici per gli acquirenti.

“La prima – spiega Legambiente Emilia Romagna - propone l’ingegnosa ‘Smart Wheel’, una semplice ruota senza cablaggi né batterie esterne, ma con tutti gli elementi necessari: basta sostituirla alla ruota posteriore della propria bici e il gioco è fatto. In poche mosse si otterrà una bici leggera che ha la possibilità di ricaricarsi in frenata e potrà addirittura essere controllata tramite cellulare. Una comodità non indifferente che si somma al notevole vantaggio economico. Fino a 10 acquisti il prezzo sarà di 800 euro (+iva) rispetto ai 999 euro per un acquisto singolo. Se si raggiungeranno almeno 40 aderenti il prezzo scenderà ulteriormente a 620 euro. Se avete già una bici di qualità e vi spostate quotidianamente

per circa 20/40 km – continua Legambiente - questa potrebbe essere la soluzione che fa per voi. Se invece volete acquistare ex novo una bici elettrica, la seconda azienda scelta offre prodotti molto resistenti e per ogni esigenza. I modelli selezionati sono principalmente due, adatti a città con pendenze e salite importanti: la bici unisex Urban e la mountain bike, con la batteria integrata al telaio. Anche in questo caso la riduzione rispetto al prezzo di listino è molto interessante: raggiungendo almeno 20 aderenti per la URBAN si passerà da 1214 euro a 1146 euro. Se si supereranno le 40 adesioni il prezzo scenderà a 1012 euro. Stessa modalità per la mountain bike, per la quale, con 40 acquirenti, si passerà da 1304

euro a 1087 euro. Il prezzo conveniente e la validità del prodotto vi permetteranno di sostituire in toto l’automobile in qualsiasi città, anche sui tratti più difficoltosi - spiega Legambiente -. C’è tempo fino al 31 dicembre 2016. Naturalmente più persone aderiranno al G.A.M.E., più il prezzo scenderà. Con il G.A.M.E. risparmierete sull’acquisto e limiterete le emissioni di CO2, con molti benefici per voi e per l’ambiente”, conclude Legambiente. Per ulteriori informazioni e per aderire, potete consultare il sito di Legambiente Emilia-Romagna al www.legambiente.emiliaromagna. it/nasce-game/


4. mondo ambiente

WEB, DIVENTA VIRALE IL VIDEO DEL RAPPER AMICO DELL’AMBIENTE Si chiama “Non mi rifiuto” il brano cantato da Blebla Una canzone rap e un video coinvolgente: sono stati questi due ingredienti a decretare il successo della prima campagna musicale per l’ambiente dal titolo “Non mi rifiuto”. La campagna supporta le amministrazioni nelle attività di sensibilizzazione ambientale parlando ai giovani con il linguaggio della musica a loro più familiare: il rap, appunto. Un tessuto di note e parole dal quale sono nate una canzone orecchiabile e divertente (guarda il video su www.nonmirifiuto.it), realizzata assieme ad un autore molto amato tra i giovani, Marco Lena in arte Blebla, e un video coinvolgente che ha avuto un grande impatto virale sul web. L’iniziativa è realizzata da Anci-

tel Energia&Ambiente con il patrocinio di ANCI e del Ministero dell’Ambiente e in collaborazione con CiAl, Ecolamp, Comieco, CoReVe, Italgrob, Rilegno, Ricrea, Revet, Cobat, Ama, European Recycling Platform e Provincia di Rieti. Si tratta tra l’altro della prima campagna di educazione ambientale “a chilometro zero”, perché tutti i Comuni d’Italia hanno potuto scaricare gratuitamente il format “Non mi rifiuto” e utilizzarlo per promuovere sul proprio territorio buone pratiche di raccolta e riciclo. “È una campagna di comunicazione - spiega Filippo Bernocchi, Delegato ANCI Energia e Rifiuti - che racconta il tema dei rifiuti e della

loro corretta gestione in maniera decisamente innovativa. La difesa dell’ambiente e il riciclo sono argomenti di fondamentale importanza nell’agenda politica italiana ed europea, perché i rifiuti rappresentano l’elemento essenziale nel passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare: una sfida nella quale i Comuni giocano già, e dovranno giocare sempre di più nel prossimo futuro, un ruolo di primo piano. Questa iniziativa supporterà le amministrazioni locali nelle fondamentali attività di comunicazione ed educazione alla corretta raccolta differenziata, contribuendo ad accrescere la sensibilità dei cittadini sull’importanza di queste tematiche”.

La presentazione alla stampa della campagna di educazione ambientale “Non Mi Rifiuto” ha avuto un ottimo impatto mediatico nel web, con visibilità nelle home page dei più importanti quotidiani d’informazione, ed è stata presentata nei tg, nei programmi radiofonici di diffusione nazionale, e nella carta stampata nazionale e locale. “Siamo molto soddisfatti per il successo dell’iniziativa - conclude Filippo Bernocchi -. Tanti sono i Comuni interessati che ci stanno contattando per avere informazioni su come poter partecipare attivamente alla campagna di sensibilizzazione che stiamo portando avanti”. Il linguaggio della musica ancora una volta ha fatto centro.


mondo ecologia .5

ENKI STOVE, LA START UP CHE “RISCALDA” SENZA INQUINARE L’idea è di due studenti dell’Università di Pisa

Nataliya Yurchuk/Shutterstock.com

Dall’idea di due giovani che si sono ingegnati per risparmiare sulla bolletta del gas ad un’invenzione probabilmente rivoluzionaria. È quello che è accaduto a due studenti dell’Università di Pisa. L’illuminazione è arrivata nell’inverno 2011, quando i due ragazzi si misero a studiare una soluzione più economica per produrre calore e riscaldare la loro casa. Oggi quell’idea si è trasformata in impresa, con più precisione nella start up Enki Stove con sede a Livorno, che progetta, produce e vende “bruciatori pirolitici”, sistemi basati su un’innovativa tecnologia che consente di ottenere energia e calore dalle comuni biomasse (pellet, legna, ramoscelli, pigne) riducendo al minimo la produzione di gas nocivi, inquinanti o responsabili dell’effetto serra. A spiegarlo è proprio l’Università di

Pisa, che racconta: “Grazie a due campagne di crowdfunding, sono già arrivate sul mercato due linee di prodotto, Enki Stove Uno e Wild, la prima composta da tre sistemi di cottura e riscaldamento per esterni, l’altra da due modelli di fornello da campo a biomassa”. “La tecnologia alla base di tutti i prodotti Enki Stove è protetta da due brevetti ed è l’ottimizzazione di un processo già esistente, chiamato ‘pirolisi aperta’ – spiega Ivan Mura, product designer e studente di Ingegneria aerospaziale all’Università di Pisa che per primo ha avuto l’intuizione – Sono venuto a conoscenza di questo processo grazie alla mia passione per la tecnologia e alle nozioni imparate all’università e, dopo mesi di prove ed esperimenti, con la consulenza tecnica dell’amico Davide Nughes (tecnico elettronico e

oggi responsabile IT di Enki Stove), sono arrivato alla costruzione di un dispositivo che finalmente soddisfaceva le mie esigenze: una fonte di calore efficiente, stabile, a basso costo, semplice da gestire e che non producesse fumi nocivi durante l’intero processo”. In poco tempo molte persone, vedendo all’opera questo particolare dispositivo, iniziarono a chiederne uno simile per cucinare o per riscaldarsi. A quel punto, Ivan e Davide capirono di avere in mano una tecnologia utile e preziosa, tanto da decidere di farne un business, coinvolgendo nel progetto anche altri amici, oggi membri del team Enki Stove: Gianluca Ricciardi, responsabile marketing, laureato in Scienze e tecnologie della comunicazione, Andrea Moretti, responsabile public relations, specializzando in comunicazione d’im-

presa presso l’Università di Pisa e Simone Pisci, graphic designer. “I sistemi Enki Stove trasformano le biomasse, sfruttando il gas derivato dalla decomposizione stessa per ottenere l’energia necessaria a sostenere il processo – spiega Ivan – Tale perfezionamento è garantito da una particolare conformazione geometrica della camera di combustione, unita a un sistema elettronico che gestisce e modula il flusso dei gas all’interno della camera, rendendo la pirolisi stabile, sicura e priva di fumi, semplice da utilizzare anche dal consumatore finale. Questa tecnologia è perfetta per costruire cucine da esterno, barbecue e fornelli da campo, ma in prospettiva è sviluppabile anche per mettere a punto riscaldamenti da interno”.


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Il rischio è di intaccare la cuticola del capello, cioè quel rivestimento fatto “a tegole” che forma la prima e più efficace barriera protettiva. Per evitare che i capelli diventino secchi, opachi e fragili è importante scegliere prodotti delicati, con una base di tensioattivi vegetali in grado di detergere e riparare le strutture danneggiate.

Quando però la perdita di capelli diventa più consistente possono verificarsi due spiacevoli condizioni: Alopecia androgenetica e Telogen effluvium. Infatti, dalla natura arriva il TRICOFOLTIL, un prezioso alleato per rinvigorire e rafforzare i capelli.

L’inquinamento, le aggressioni ambientali e l’uso di prodotti chimici possono causare un prograssivo inaridimento della fibra capillare.

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utile per contrastare rapidamente il bruciore, il dolore, la sensazione di acidità, ovvero i sintomi tipici dell’irritazione e dell’infiammazione della mucosa stessa.

Perdere 50-100 capelli al giorna è normale; il capello infatti è vivo e il suo ciclo prevede che periodicamente cada per essere sostituito.

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AMICI ANIMALI, GUARIRE CON LA LASER TERAPIA Una tecnica indolore e non invasiva per trattare numerose patologie Il laser può essere utilizzato sui piccoli, sugli esotici così come sui grandi animali. Esistono diversi tipi di laser, il cui uso varia secondo le patologie da affrontare. Sostanzialmente nell’ambito ambulatoriale si utilizzano due tipi di laser, il terapeutico e il chirurgico. Da circa cinque anni, avendo a cuore il benessere dei nostri pazienti, ci avvaliamo della tecnologia laser MLS (ASA veterinary) come strumento terapeutico e preventivo. Questa tecnica non è invasiva, è indolore, atossica e può essere utilizzata a prescindere dell’età del paziente, risultando particolarmente indicata per il trattamento di: - dolore di origine muscolo-sche-

letrica - algia neurologica - malattia articolare degenerativa - terapia post-operatoria delle ferite chirurgiche - lesioni tendinee e muscolari - contusioni, ematomi - bursiti - lesioni cutanee superficiali (ferite, piaghe) - granulomi da leccamento - fistole perianali - stomatiti. In chirurgia utilizziamo un altro tipo di laser specifico (prodotto dalla Quanta System), dove abbiamo evidenziato nella pratica quotidiana diversi vantaggi, come:

laser chirurgico

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laser terapeutico

- riduzione del dosaggio anestetico - tempo chirurgico ridotto - miglior decorso post-operatorio - attenuata dolorabilità - processo di guarigione rapido - uso della fibra nelle fistole perianali - trattamenti odontostomatologici - chirurgia cutanea e tanto altro Il laser chirurgico consente di intervenire su aree veramente ridotte, con perdite ematiche quasi nulle: basti pensare come sia possibile asportare dei noduli a volte grandi come un’arancia dal corpo di un criceto, con ridottissima perdita ematica, garanten-

do al paziente un ottimo decorso post-operatorio. Non tutte le patologie possono avvantaggiarsi di tale tecnologia, ad esempio la laserterapia alla presenza di patologie tumorali stimolerebbe la proliferazione cellulare aggravando lo stato del paziente. Sarà il medico veterinario quindi ad approvarne l’uso, a stabilire il numero adeguato di trattamenti (laser terapeutico), o intervenire chirurgicamente là dove è possibile. Laser terapeutico e chirurgico sono utilizzati presso la nostra struttura da circa cinque anni seguendo dei protocolli studiati per intervenire al meglio sui nostri pazienti. Dottoressa Carla Ricci Medico veterinario, Milano Marittima (RA)


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mondo casa

STAR BENE IN CASA, PREVIENI GIÀ DA ORA I DISAGI DEL FREDDO

Umidità, gelo, muffa: con gli step giusti non ci pensi più

Mila Supinskaya Glashchenko/Shutterstock.com

Nonostante le giornate siano ancora soleggiate e miti, la stagione più fredda si avvicina a grandi passi e se vogliamo una casa calda, confortevole e sicura per i prossimi mesi è bene che cominciamo ad attivarci già da ora. Un interessante vademecum è quello pubblicato sul portale del Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige (www.centroconsumatori.it), che riporta la “check list” pubblicata da test.de, il portale dell’associazione di consumatori tedesca “Stiftung Warentest”. Eccone un estratto: Non fatevi sorprendere dal freddo Climi invernali particolarmente rigidi possono provocare danni agli edifici. Meglio preparare sia la casa che il giardino, nonché i marciapiedi e i sentieri attorno a casa: si possono in tal modo prevenire

cadute accidentali che potrebbero comportare danni fisici, più o meno seri. L’acqua è il peggior nemico L’acqua in tutte le sue forme pioggia, neve, ghiaccio - è la causa dei problemi più gravi durante la stagione invernale, soprattutto quando ristagna. Le grondaie possono essere otturate dalle foglie cadute, i tombini ostruiti da terra o sabbia. Se poi si aggiunge anche il gelo, l’acqua non riesce più a defluire. Per garantire che le acque piovane e quelle da disgelo possano defluire senza ostacoli è buona regola controllare tutti gli scoli, e pulirli ove necessario. Prevenire la formazione di muffe L’inverno, si sa, è anche la stagione che dà luogo più facilmente all’insorgenza di muffa. Le cause del proliferare delle muffe, nocive per la salute, sono molteplici, ma

l’umidità gioca un ruolo determinante. Possibili cause possono essere, ad esempio, crepe nelle facciate degli edifici, oppure tegole del tetto spostate a seguito di pioggia forte o tempesta. Sono poi particolarmente fastidiosi i muri esterni non coibentati oppure ponti termici nei muri esterni, che fanno raffreddare molto la parte interna dei muri. Nei casi estremi, anche un ricambio d’aria frequente non serve a molto: sulle superfici molto fredde l’umidità si condensa. Migliore è la coibentazione termica di una casa e meno chance di attecchire hanno le muffe. Inoltre, le pareti calde offrono più comfort in quanto, al contrario di muri freddi, non si hanno spifferi sgradevoli in casa. Un vantaggio certo: i costi di riscaldamento si abbassano notevolmente.

Check-up: cosa fare per non restare al freddo I tetti: ben coperti • Il tetto deve essere a tenuta stagna. Al più tardi, dopo la prima pioggia d’autunno controllate che tutte le tegole siano ancora al loro posto e siano intatte. Se la soffitta è abitabile, basta osservare la condizione della copertura dai lucernari, oppure da terra con un binocolo. Nel caso in cui siano presenti danni, fatelo riparare al più presto da un lattoniere. L’acqua nei pressi della casa • Tubature. Fate defluire l’acqua dai tubi che rischiano di ghiacciarsi. Tubature all’esterno andrebbero svuotate al più tardi con il primo gelo. Se vi sono saracinesche (rubinetti) che per-


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APPUNTAMENTI DANTE 2021

DAL 14 AL 18 SETTEMBRE

Ase/Shutterstock.com

RAVENNA

dono, durante l’inverno avrete tempo a sufficienza per sostituire la guarnizione o l’intera saracinesca. I tubi di irrigazione e gli accessori vanno svuotati e riposti in luogo sicuro. • Botti per l’acqua. Tutti i contenitori per l’acqua, ad esclusione di cisterne interrate, andrebbero svuotate, affinché non scoppino in caso di gelo. Buona norma è girarle, affinché non si riempiano nuovamente in caso di pioggia. • Vasi per piante. I vasi in terracotta purtroppo spesso si mostrano sensibili al gelo. Meglio posizionarli in un luogo asciutto dove la temperatura non cala sotto lo zero. • Tombini. Controllate che i tombini nei pressi della casa facciano defluire bene l’acqua. Controllate sotto le grate, ed eliminate eventuali foglie o sabbia accumulatesi (anche qui: meglio usare dei guanti). Pulite anche i setacci. Se la grata è ostruita, sollevarla infilandovi un filo di ferro rigido e facendo leva. • Cantine. Se il terreno è ghiacciato non assorbe l’acqua, e questa cerca altre vie per defluire. Nel caso in cui le scale che portano alla cantina o i lucernari delle finestra della cantina non fungano da argini, il livello del suolo circostante andrebbe abbassato, oppure bisognerebbe rinforzare i bordi. Inoltre andrebbero puliti gli scarichi alla base delle scale e quelli posti nei lucernari. Stop al ghiaccio! • Preparare della ghiaia da spargere. In caso di neve, i proprietari o i locatari di un immobile sono obbligati a spalare la neve e a spargere

sostanze antiscivolo. Chi opta per il fai-da-te, dovrebbe procurarsi pale, scope e materiale da spargere. Si consigliano ghiaia, granulato o sabbia. Risparmio energetico: argomento più attuale che mai • Alla ricerca di potenzialità di risparmio. La stagione fredda è la migliore per verificare se vi siano zone della casa dove si spreca energia. Con l’ausilio di un buon termometro, controllate se vi siano zone dove i muri esterni si raffreddano molto. • Sigillare finestre, muri e tetto. Utilizzando un bastoncino d’incenso si possono facilmente localizzare parti non stagne di finestre, porte o rivestimenti murali, in particolare in giornate ventose. Nei centri fai-da-te si trovano i materiali per ripristinare l’isolamento. • Protezione antigelo. Risparmiare energia nel luogo sbagliato può costar caro. Portare la valvola del termosifone in posizione “antigelo” offre solo una sicurezza parziale. Infatti, questo assicura soltanto che il termosifone stesso non si congeli. Le tubature più distanti dal termosifone potrebbero però non essere protette in modo sufficiente. Pertanto, anche in caso di vostra assenza, assicuratevi che tutte le stanze di casa siano sufficientemente calde. • Protezione dalle muffe. Una buona protezione protegge anche dalle muffe, mentre una “cattiva” può portare al proliferare delle stesse.

È un programma quanto mai ricco di contenuti quello di Dante 2021, il festival che – giunto alla sesta edizione - precorre le celebrazioni del VII centenario della morte del Sommo Poeta, che avranno inizio nel settembre 2020. Si inizia con una speciale anteprima dal 7 al 10 settembre 2016 e poi si parte ufficialmente il 14 con la carrellata di eventi (spettacoli e grandi incontri) che andranno a concludersi il 18 settembre. Quest’anno l’orizzonte del Festival è definito da una citazione dalla Commedia: “A piè del vero il dubbio” (Paradiso IV, v. 131), un frammento di verso che in sintesi illustra la natura stessa della manifestazione ravennate: continua ricerca, ininterrotta e sempre nuova, che si realizza nella varietà di occasioni ed eventi. Ogni arte interpretativa – sia del filologo, dello scienziato o dell’artista – è prima di tutto un perpetuo movimento che in ogni risposta scopre l’impulso a nuove domande; ogni acquisizione crea una nuova prospettiva, in un costante e vitale progresso che delinea una realtà sempre “in movimento”, come il nostro festival da sempre si definisce. Dante 2021 cerca di essere espressione di questo dinamismo della ricerca, le cui energie e i cui traguardi propone e diffonde da sei anni. Il programma sul sito www.dante2021.it

FESTA DEI SAPORI D’AUTUNNO

DAL 16 AL 19 SETTEMBRE SARNA – FAENZA (RA)

Sarna, un’antica Pieve posta nella bella campagna a monte di Faenza, dove le ultime colline si perdono nella fertile pianura ricca di frutteti. In questa cornice che conserva intatta la sua identità rurale, il terzo weekend di settembre, una squadra di volontari di ogni età, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità, è al lavoro per realizzare al meglio la “Festa dei sapori d’autunno”. Dedicata inizialmente all’incontro degli ex parrocchiani che si ritrovavano in questa domenica, è cresciuta negli anni arricchendosi man mano di nuove proposte che incontrano i diversi interessi dei visitatori. Il programma prevede spettacoli musicali, giochi e attrazioni per i bambini, una serata dedicata ai giovani, una mostra su temi che riguardano aspetti della vita romagnola di un tempo, il mercatino dei prodotti artigianali. L’organizzazione della sagra è affidata alla disponibilità e all’impegno di tanti volontari parrocchiani e amici che prestano la loro opera nei vari settori della festa. In particolare il gruppo dei cuochi, dotati di esperienza e abilità, con la passione per la cucina romagnola, è all’opera per preparare i piatti previsti dal menù, che fin dalla prima edizione della festa hanno riscosso tanto successo, come i ricchi stufati, la pasta fatta a mano, i condimenti a base di funghi porcini e tante altre buonissime pietanze. Per maggiori info: www.prolocofaenza.it

A.D.1387 - BATTAGLIA A TERRA DEL SOLE

24-25 SETTEMBRE

CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE (FC) Nella suggestiva cornice dei Bastioni della città fortificata di Terra del sole, una festa dedicata ai Rievocatori e proprio per questo rivolta a chi è curioso di apprendere come veramente si viveva tra il 1360 e il 1410. All’interno di A.D.1387, sarà rievocata la Battaglia avvenuta nei pressi di Castrocaro nel 1387, sarà possibile visitare gli accampamenti che riproporranno, costumi, armi, armature e arredi ricostruiti con un rigore storico molto alto. Durante le due giornate di manifestazione, giullari e musici, intratterranno il pubblico con i loro spettacoli. Saranno presenti anche espositori selezionati da tutta Europa che proporranno esclusivamente armature, armi e abiti per Re-enactors. Non sarà possibile accedere alla manifestazione in abiti storici a meno che non si faccia parte di uno dei gruppi di Re-enactors o dei mercanti invitati. L’evento è aperto al pubblico


10. mondo natura

UNA FRESCA OASI SULLA TESTA? SI PUÒ: CON IL TETTO VERDE! Fa bene all’ambiente e aiuta a risparmiare E se il tetto della vostra casa diventasse un polmone verde per l’ambiente, un’oasi di benessere per voi e la vostra famiglia e vi facesse anche risparmiare? È quanto può accadere realizzando il cosiddetto “tetto verde”, un giardino pensile con un vero e proprio “substrato vegetale”. A spiegare la sua funzione e come predisporlo ci ha pensato OBI – azienda leader nel settore del Bricolage europeo – sulle pagine del sito www.obi-italia.it.

Agatha Koroglu/Shutterstock.com

Vantaggi ecologici Fa bene alla natura −Un − tetto verde fornisce un’atmosfera di benessere naturale ed aiuta l’ambiente, in quanto: −Filtra − la polvere e le sostanze nocive dell’aria −Offre − agli uccelli e agli insetti un importante habitat −Ha − un effetto insonorizzante

−Trattiene − le precipitazioni (5090% a seconda del sistema di costruzione) −Migliora − il micro-clima Vantaggi economici Fa bene al portafoglio Oltre agli innumerevoli miglioramenti in termini di qualità della vita, la piantumazione del tetto può portare a dei veri vantaggi economici: - Minori costi energetici grazie alla compensazione delle oscillazioni di temperatura (raffredda in estate, riscalda in inverno) - Una durata di vita più lunga del tetto grazie alla protezione dalle intemperie Come procedere per realizzare un tetto verde... Scoprite ora come trasformare il vostro tetto in un‘oasi verde. Fate attenzione: in caso di edifici abitati, prima di procedere alla piantu-

mazione dovrete provvedere a far verificare da esperti le modalità di diffusione del vapore acqueo. Posare il drenaggio Posare un telo, un vello protettivo e un materasso drenante fino al bordo del tetto. I materassi servono a far confluire l’acqua piovana nella grondaia del tetto. Potete tagliarli semplicemente con un cutter. Vello filtrante Il vello filtrante impedisce che venga esercitata pressione sui materassi drenanti. Posatelo sul drenaggio e arrotolatelo sul bordo. Tagliare lasciando libere le grondaie del tetto Tagliate tutti gli strati di materiale lasciando libere le grondaie così da far defluire l’acqua in eccesso. Distribuite una striscia di ghiaia larga ca. 30 cm. intorno al canale di

scolo per lasciarlo libero. Distribuire il substrato del tetto Per ultimo versate il substrato. Distribuitelo sul tetto in modo uniforme con uno spessore di circa 6 cm. Fate attenzione affinché le grondaie restino libere. Tagliate gli eventuali bordi del telo che sporgono. Piantumazione Alla fine provvedete a piantumare le piante perenni (circa 15 ogni metro quadrato). Premetele con forza, in modo da coprire i pani delle piante con un po’ di substrato. Per ultimo annaffiate bene tutto il tetto. Il gioco è fatto! Ora dovrete naturalmente prendervene cura come un vero giardino e la vostra opera vi darà grandi soddisfazioni.


mondo alimentazione .11

CONSUMI. PESCE ITALIANO E AL GIUSTO PREZZO? GUARDA IL CALENDARIO I consigli per acquistare bene

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“In un Paese come l’Italia, che importa più di 2 pesci su 3 nei territori interessati dal fermo pesca, aumenta il rischio di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato”. A spiegarlo è la Coldiretti Impresapesca, che precisa: “Questo naturalmente, se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare”. “Allora – spiega la confederazione - per fare scelte di acquisto consapevoli so-

prattutto in vacanza, nei luoghi di mare, è importante guardare al calendario dopo che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha comunicato la firma del decreto sull’arresto temporaneo dell’attività di pesca con il sistema a strascico per l’anno 2016. Da Trieste a Rimini – riferisce la Coldiretti - è disposta l’interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca per 43 giorni consecutivi dal 25 luglio al 05 settembre del corrente anno mentre da Pesaro a Bari l’interruzione temporanea dell’attività di pesca è prevista dal 16 agosto al 26 settembre del corrente anno e da Brindisi a Imperia per 30 gior-

ni consecutivi dal 17 settembre al 16 ottobre del corrente anno. In Sardegna e Sicilia – precisa la Coldiretti - il fermo sarà disposto con provvedimenti regionali e sarà di almeno 30 giorni, nel rispetto dei periodi di cui ai piani di gestione. Per fare acquisti made in Italy di qualità e al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti è, laddove possibile, di acquistare direttamente dal pescatore, specie da quelle attività non interessate dal fermo, o, se da un’attività commerciale, di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tir-

reno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). L’annuncio delle date dello stop alla pesca segue lo sblocco dei pagamenti alle imprese per il fermo 2015, mentre si attendono ancora notizie sulla cassa integrazione in deroga. La flotta italiana – conclude la Coldiretti - negli ultimi 30 anni ha già perso circa il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro”.


12. mondo alimentazione

DALLA FRUTTA SECCA UNA MINIERA DI ENERGIA E BENESSERE Le ultime ricerche le attribuiscono interessanti qualità salutistiche blicato sul New England Journal of Medicine ha confermato gli effetti positivi legati al consumo di frutta secca, dimostrando che consumandone ogni giorno aiuti a mantenere il peso forma. La ricerca, condotta su 803 individui (divisi in gruppi in base alla quantità di frutta secca consumata), ha dimostrato che chi ne mangiava di più aveva meno probabilità di essere obeso rispetto a chi ne mangiava quantità inferiori. Ma non è finita qui: sembra, infatti, che la frutta secca abbia un ruolo nella prevenzione di malattie cardiovascolari, tumori e diabete. Ottima fonte di energia e altamente digeribile, la frutta secca di distingue

principalmente in quella a guscio (noci, nocciole etc.) e polposa (prugne, albicocche, uva passa etc.). Quella a guscio, o oleosa, è ricca di proteine (12-13% per 100 grammi), di vitamine B ed E (note per le loro proprietà antiossidanti), di sali minerali come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio e di grassi essenziali utili alle prestazioni mentali. Non a caso si raccomanda di farla mangiare ai bambini che, durante le ore di scuola, ne traggono benefici in termini di apprendimento, attenzione e resa. La frutta polposa, invece, è quasi completamente priva di grassi, mentre è ricca di zuccheri e di fibre. È raccomandata per

ripristinare la regolarità ma anche per chi è costretto a stare molte ore seduto in ufficio e per chi studia. Datteri, albicocche, prugne, uva passa, mirtilli, albicocche… non ci sono limiti al gusto! Benessere ed energia, dunque, passano anche per i morsi croccanti e la dolcezza della frutta disidratata, fin dalla prima colazione. E se la frutta secca è ottima da sola, con yogurt e cereali l’abbinamento è all’insegna del gusto e del benessere psico-fisico: mandorle, noci tostate e fiocchi d’avena, oppure mirtilli rossi, uvetta e cereali integrali... e, perché no, fiocchi croccanti con qualche ricciolo di cioccolato fondente”.

Tommy Atthi/Shutterstock.com

Il ritorno dalle ferie vi vede stanchi, svogliati e in carenza di energia? Difficile tornare alle consuete attività con la giusta lena in queste condizioni… ma l’alimentazione può aiutarci! Tra gli alimenti da non farsi mancare in questa stagione – alle giuste dosi – c’è la frutta secca. A parlarne in un interessante approfondimento sul sito iocominciobene.it è l’Aidepi, che spiega: “Ricca di sali minerali, vitamine e ‘grassi buoni’, quelli che combattono l’accumulo di colesterolo, la frutta secca è una valida alleata a colazione o durante gli spuntini tra un pasto e l’altro”. “Non solo gustosa – continua l’Aidepi -. Un recente studio pub-


mondo gusto .13

LA RICETTA SPAGHETTI INTEGRALI ALLA CREMA DI ZUCCA INGREDIENTI per 4 persone:

350 grammi di spaghetti integrali 250 grammi di zucca tagliata a dadini un bicchiere di brodo vegetale un porro olio extravergine d’oliva due cucchiai di pangrattato sale pepe

PREPARAZIONE In una padella fate soffriggere in olio d’oliva il porro precedentemente affettato in modo sottile. Aggiungete la zucca decorticata e tagliata a dadini e fate insaporire per qualche minuto. Bagnate con il brodo vegetale, coprite e fate cuocere fino a quando la zucca sarà morbidissima. Togliete dal fuoco e con un frullatore a immersione mescolate il composto. Il risultato dovrà essere cremoso. Regolate di sale e pepe. In un’altra padella fate scaldare un po’ d’olio e versare il pangrattato facendolo tostare fino a quando non diventa dorato. Portare ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocere gli spaghetti al dente. Scolate la pasta e fatela saltare in padella con la crema per pochi istanti (se necessario aggiungete un cucchiaio di acqua di cottura per rendere il composto più liquido). Servite nei piatti e completate spolverizzando con il pangrattato.


14. mondo scienza

È PROVATO: IL PUGNALE DI TUTANKHAMON ARRIVA DALLE STELLE Ecco i risultati di un prestigioso studio internazionale Un team di ricercatori internazionali - appartenenti al Politecnico di Milano, all’Università di Pisa, al CNR, al Politecnico di Torino, al Museo Egizio del Cairo e all’Università di Fayoum, oltre che alla ditta XGLab - ha documentato l’origine meteoritica del ferro della lama del pugnale appartenuto a Tutankhamon, l’antico sovrano egizio, noto come il faraone bambino, vissuto nel XIV secolo avanti Cristo. A spiegarlo è l’Università di Pisa, sul suo sito www.unipi.it.

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Questo studio risolve una questione lungamente dibattuta tra i ricercatori fin dalla scoperta del pugnale, che fu trovato sul corpo della mummia nel 1925 dall’archeologo Howard Carter. Come riportato nell’articolo pubblicato sulla rivista “Meteoritics and Planetary Science”, l’analisi chimica

non invasiva, eseguita tramite la tecnica della fluorescenza di raggiX, ha rivelato che la lama di ferro del pugnale, esposto al Museo Egizio del Cairo, contiene nichel (10%) e cobalto (0.6%) in concentrazioni osservate tipicamente nelle meteoriti metalliche. Lo studio conferma come gli antichi egizi attribuissero un grande valore al ferro di origine meteoritica. L’elevata qualità della manifattura della lama del pugnale testimonia, inoltre, l’alto livello raggiunto nella lavorazione del ferro già all’epoca di Tutankhamon. Alla ricerca, che è stata finanziata dal ministero degli Affari esteri e cooperazione internazionale italiano e dal ministero della Ricerca scientifica egiziano, hanno partecipato i professori Massimo

D’Orazio e Luigi Folco del dipartimento di Scienze della Terra dell’Ateneo pisano. I due docenti coordinano il gruppo di ricerca pisano per lo studio delle meteoriti (rocce extraterrestri catturate dal campo gravitazionale della Terra, come frammenti di asteroidi, comete, Luna e Marte), che si conferma così un riferimento scientifico a livello internazionale per le scienze planetarie, con significativi contributi in campo archeologico. “Gli studiosi hanno a lungo discusso sull’introduzione e la diffusione della metallurgia del ferro in civiltà diverse – ha spiegato il team nell’articolo di presentazione della ricerca, consultabile sul sito http://onlinelibrary.wiley. com/doi/10.1111/maps.12664/ abstract. - L’uso sporadico di ferro è stato segnalato nell’area del

Mediterraneo orientale dal tardo Neolitico all’Età del Bronzo. Nonostante la rara presenza di ferro fuso, si ritiene generalmente che i primi oggetti in ferro siano stati prodotti da ferro meteoritico. Tuttavia, i metodi di lavoro del metallo, il suo utilizzo e la diffusione sono questioni controverse compromesse dalla mancanza di un’analisi dettagliata. Abbiamo dimostrato che la composizione della lama del pugnale di Tutankhamon, determinata con precisione, è di origine meteoritica. In accordo con i recenti risultati dell’analisi metallografica di antichi manufatti in ferro da Gerzeh, il nostro studio conferma che gli antichi Egizi attribuivano grande valore al ferro meteoritico per la produzione di oggetti preziosi”.


mondo viaggi slow .15

UN VIAGGIO NEL FASCINO E NEL MISTERO ALLA ROCCA DI RIOLO Tradizione vuole che tra le stanze della roccaforte si aggiri un fantasma II Manfredi, subì molte ristrutturazioni e rimaneggiamenti, conservando comunque una sua bellezza grandiosa e di sicuro effetto. Al primo nucleo, ancora abbastanza integro e ben visibile furono, infatti, apportate modifiche e aggiunte, in particolare a seguito dell’avvento delle artiglierie da fuoco. La Rocca appartiene alla tipologia detta della ‘transizione’, in cui si assommano caratteristiche architettoniche medievali e rinascimentali come il fossato e le caditoie per il tiro piombante, le camere di manovra con le bocche di fuoco per il tiro radente fiancheggiante. È stata Sede Municipale fino al settembre 1985. Per l’intero edificio venne elaborato, nel

1981, un progetto di ristrutturazioni e di recupero. Gli interventi hanno investito il complesso architettonico in modo radicale, interessando non solo la Rocca ma anche l’area circostante per il recupero pressoché integrale del fossato”. Tradizione vuole, che la Rocca sia abitata da presenze sovrannaturali. Negli scorsi mesi la notizia di una scoperta “paranormale” è arrivata nientemeno che dal Comune. “Non sarà sicuramente quello di Caterina Sforza - commenta l’ente in una nota - ma qualcosa che richiama una figura femminile è stato avvistato aggirarsi tra i corridoi e le stanze interne della Rocca trecentesca”. A fare questa soprannaturale sco-

perta tra le mura antiche della fortificazione, continua il Comune, è stato il gruppo di ghost hunters “C.D.R.” di Meldola. Dall’indagine sono state rilevate alcune presenze e, soprattutto, ottenute alcune fotografie interessanti. Una silhouette molto simile ad una figura umana è stata immortalata dagli strumenti in possesso dei ghost hunter. Che la Rocca sia “abitata” o no – poco importa -, una visita vale sicuramente la pena, per fare un tuffo in un passato ricco di fascino e magia e, perché no, farsi incantare da antiche storie che ci regalano un brivido sulla schiena. Per informazioni e prenotazioni: 0546.71025 oppure roccadiriolo@atlantide.net

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Una roccaforte piena di fascino e mistero che si vocifera essere residenza più o meno stabile di spettri e presenze affini: è la Rocca di Riolo a Riolo Terme (Ra) che sorse insieme al suo borgo sul finire del XIV secolo, come presidio per opera della città di Bologna. “Nel 1388 – spiega il Comune di Riolo Terme sul suo sito www. comune.rioloterme.ra.it - i Bolognesi, per rafforzare il proprio dominio, decisero di ampliare un torrione già esistente costruendo la Rocca. È una costruzione a pianta quadrangolare, un esempio interessante di fortificazione militare quattrocentesca, la quale assieme alla parte vecchia del paese è delimitata dalle mura. La Rocca fin dal 1472, sotto il dominio di Carlo

Mensile omaggio e/o abbinamento gratuito - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@edititalia.it - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: info@publimediaitalia.com – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l.



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