ISSN 2037-447X
Marzo 2013 mensile anno 4 numero 3 - copia gratuita
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Benessere natura a pag. 3
TESSI
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Rovigo intergreen Lavatrici al verde
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LED
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M’illumino... Il cibo di domani Una frana di territorio Aria pulita! Nuovi pacchetti a pag. 10
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Impronte ecologiche
redazione.biosfera@edititalia.it
Il WWF spiega che l’impronta ecologica è un indicatore. Considerando che indicare significa rivelare, evidenziare, annunciare, rendere pubblico, stimare, l’impronta ecologica viene in questo senso utilizzata per attribuire un valore o un numero, per dare un peso a quello che stiamo provocando alla Terra, rendendolo evidente attraverso il semplice bilancio tra quello che abbiamo a disposizione e ciò che invece stiamo consumando.
Perché la nostra impronta ecologica sia minima, dobbiamo cercare di essere consumatori abili, scoprendo i vantaggi che possiamo procurare all’ambiente. Uno sviluppo incontrollato è illusorio, mentre uno sviluppo sostenibile e uno stile di vita di qualità rappresentano l’unica garanzia per il futuro. Ognuno di noi può fare la sua parte e si può cominciare applicando semplici regole nelle scelte di ogni giorno, perché diventando critici sul-
le scelte di ogni giorno si risparmia e l’ambiente ci guadagna. Per questo dovremmo imparare a scegliere le merci ed i prodotti che hanno meno materiale di packaging o che vengono proposti “sfusi” dalle case produttrici: il fenomeno dei prodotti alla spina è in crescita anche in Italia e le grandi case propongono linee senza scatole o contenitori. Senza dimenticare cosa significa utilizzare lampadine a risparmio eco-
logico o a LED, imparando anche a spegnere la luce quando non è necessario. Ce lo insegna anche l’iniziativa M’Illumino di Meno, giunta alla sua nona edizione. Le regole per il risparmio energetico sono semplici, anche quando si tratta di fare il bucato: azzerare gli sprechi, ottimizzare i tempi e fare attenzione ad usare i prodotti necessari e sicuri. Per noi e per l’ambiente.
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Forlì al naturale Dal 22 al 24 febbraio i padiglioni della Fiera di Forlì accoglieranno la 7°edizione di NaturalExpo Una tra le più consolidate fiere a livello nazionale dedicata alla salute e al benessere. La manifestazione sarà un luogo di incontro per un pubblico interessato alla ricerca del benessere, attraverso la scelta consapevole di uno stile di vita etico, all’insegna dei metodi naturali. La kermesse sarà l’occasione per godere di un’esperienza multisensoriale con workshop, convegni, corsi, mostre, laboratori per bambini e spettacoli gratuiti. Giunta alla settima edizione, Naturalexpo si conferma come una delle vetrine più attente ai principi basilari del benessere olistico della società e
dell’individuo. La manifestazione ricerca infatti principi che portano al sentirsi bene con se stessi e con gli altri, rappresentando nel panorama italiano una valida alternativa per poter esporre e presentare i nuovi prodotti del benessere e i diversi trend della salute e dell’ecologia. 3 giornate ricchissime di eventi, presentazioni, dimostrazioni e aree tematiche, pensate per mostrare al pubblico i segreti per una vita sana ed equilibrata: alimentazione, sport, discipline olistiche, salute e ambiente. I settori espositivi sono suddivisi in tematiche, con 200 espositori in 10.000 mq. La casa che vorrei. Ecohouse, progetti per il risparmio energetico e per orientarsi a scegliere nella costruzione e nell’arredamento. Combustibili eco-compatibili, energie rinnovabili, arredi ed accessori ecologici. Sano è bello. Cure tradizionali, complementari, alternative e olistiche, che comprendono le te-
rapie naturali e i diversi modi di fare prevenzione, per una giusta cultura della salute, Cosmesi e terapie del benessere termale. A tutto mondo. Usi e costumi, artigianato, commercio equosolidale, cultura etnica, materiali grezzi, tutti nel rispetto e con la voglia di apprezzare le diversità. Vita vegan. Diffusione di questa scelta etica attraverso ala distribuzione di prodotti e servizi. Ciò che riguarda il rispetto della vita di ogni essere vivente, dal cibo all’abbigliamento. Ritorno alle origini. Agricoltura, veterinaria naturale, bio diversità ed ecosistema, cultura contadina, filiera corta, km0, alimentazione naturale, biologica e biodinamica. Prodotti tipici regionali e metodi di lavorazione tradizionali. Libera il tuo tempo. Turismo, sport, attività per bambini. Viaggiare eco-compatibile e sostenibile, alla scoperta del territorio. Centri d meditazione, yoga, pilates, editoria specializzata, dimostrazioni di sport divertenti ed innovativi.
Fra le iniziative speciali “LA NOTTE INDACO DEL BENESSERE” dove il sesto colore, l’indaco, invita ad entrare nel mondo che va oltre i nostri cinque sensi, in spettacoli e workshop gratuiti; le dimostrazioni di “MASSAGGIO TRADIZIONALE TIBETANO KU-NYE” a cura di International Academy for Traditional Tibetan Medicine; Presentazione corsi di Antigarvity yoga, già famoso in America, è ora realtà anche in Italia: una fusione di diverse discipline, dallo yoga al pilates, all’acrobatica. Fra gli ospiti della manifestazione Amadio Bianchi, Presidente del World Movement for Yoga, presenta il suo libro “AYURVEDA: UNA SCIENZA PER LA SALUTE - DIAGNOSI E TARAPIA ALLA PORTATA DI TUTTI” e Mauro Pedone, che spiegherà i principi del massaggio sonoro con le campane tibetane, per una profonda rigenerazione sensoriale.
4. sostenibilità
Progetto TESSI insegnare a scuola la sostenibilità Il rispetto per la natura e per l’ambiente si acquisiscono già quando si è davvero piccoli. Ai bambini si ripete come un mantra “non gettare in terra la cartaccia” oppure “non strappare via i fiori dal prato”, ma anche “lascia stare in pace api e farfalle!”. Lì dove però la famiglia non può arrivare ci pensa la scuola: imparati “i fondamentali” per non lasciare un’impronta ecologica smisurata, i ragazzi hanno bisogno di apprendere le strategie più comuni per poter valutare, consapevolmente, sulle scelte che si fanno. Fonti di energia rinnovabile, risparmio energetico, riduzione dei consumi idrici diretti ed indiretti, riciclo dei rifiuti e riduzione degli imballaggi: la sostenibilità di domani è nelle mani delle giovani generazioni di oggi che
già a scuola possono imparare a rispettare e salvaguardare l’ambiente. Ma alla teoria deve essere affiancata la pratica attraverso azioni quotidiane individuali che mirino al cambiamento di comportamenti collettivi. Il progetto TESSI traspone nella pratica queste idee, proponendosi come volano per il raggiungimento di un’integrazione territoriale transfrontaliera tra Italia e Slovenia che sia equilibrata e sostenibile sul lungo periodo a cominciare proprio dai ragazzi delle scuole superiori, dai loro insegnanti e coinvolgendo così indirettamente anche le loro famiglie. Il progetto - Teaching Sustainability across Italy and Slovenia - è organizzato dall’Università di Ferrara, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Provinciali di Ferrara e Ravenna. L’area geografica interessata dal progetto TESSI si localizza nel territorio transfrontaliero fra Italia e Slovenia e com-
prende per la Slovenia le regioni di: Goriška, Gorenjska, Obalno-kraška, Osrednjeslovenska in Notranjskokraška; per l’Italia le province di: Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara e Ravenna. Le attività del progetto si svolgono tra febbraio 2012 e febbraio 2015 e saranno piuttosto eterogenee. Innanzitutto verranno sviluppati dei nuovi materiali didattici dedicati all’acqua ed ai rifiuti. Verranno poi tenuti dei Corsi di formazione per insegnati, in programma ogni anno scolastico. Verrà inoltre allestita un’esposizione multimediale sui temi progettuali che si svolge in quattro edizioni tra il 2012 e il 2015 fra Trieste, Lubiana, Ferrara e Nova Gorica, a cura del Laboratorio dell’Immaginario Scientifico. Nei tre anni scolastici tra il 2012 e il 2015, inoltre, sono previste tre edizioni del Concorso TESSI per la Scuola
Sostenibile, che premierà gli studenti e le scuole che dimostrano di aver preso coscienza delle problematiche ambientali e che dunque intraprendano azioni concrete per la riduzione del loro impatto ambientale e promuovano stili di vita sostenibili. Il concorso premierà anche i migliori video e prodotti multimediali che riescano a mettere in risalto le contraddizioni o gli sprechi nella gestione dell’energia e dell’acqua e dei rifiuti o, al contrario, gli esempi di gestione virtuosa delle stesse. E’ inoltre prevista la creazione di uno sito bilingue che promuova lo sviluppo sostenibile tra le scuole ed i giovani, mettendo a libera disposizione tutti i prodotti didattici del progetto e favorendo la creazione di collaborazioni transfrontaliere tra gli istituti scolastici, nonché di una rete stabile di enti impegnati nell’educazione ambientale.
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Rovigo Intergreen Quando l’intercultura diventa sostenibilità Legambiente Veneto ha presentato il mese scorso a Palazzo Nodari il progetto “Inter Green – ecologia interculturale”, promosso da finanziato dal Centro di servizio per il volontariato e patrocinato dal Comune di Rovigo, al quale collaborano anche Fiab, Caritas, Cooperativa Porto Alegre, Cinegap e il Laboratorio territoriale LA.TERR.A. “L’obiettivo del progetto - ha spiega Ilaria Boldrin, responsabile del progetto per Legambiente Veneto - che perseguiamo oramai da diversi da anni è promuovere l’ambientalismo all’interno delle mura domestiche, in particolare nelle attività quotidiane, favorire l’interazione delle comunità straniera nel nostro territorio ed estendere l’iniziativa in altri Comuni. È dal nostro quotidiano che possiamo fare qualcosa per l’ambiente, partendo dalle azioni concrete, piccoli accorgimenti a costo zero, come ad esempio spegnere tutti gli stand by degli elettrodomestici oppure utilizzare
sempre la lavatrice a pieno carico per risparmiare risorse e soldi in bolletta”. “Inter Green” è il naturale proseguimento del progetto precedente dal titolo “A scuola di ecologia domestica – educare ad abitare”, a cui già il Comune di Rovigo aveva aderito l’anno scorso, e come nell’edizione precedente è rivolta alle donne immigrate della provincia di Rovigo e ai rifugiati politici del progetto SPRAR, ospitati negli alloggi della Coop. Porto Alegre e del Comune di Rovigo. Secondo il progetto, infatti, l’integrazione passa anche attraverso la condivisione di abitudini culturali, quotidiane e domestiche e sarebbe ancora meglio se a questo si aggiungesse un occhio di riguardo all’ambiente. “Non dimentichiamo – ha continuato la dottoressa Boldrin - che il motivo principale che spinge molti popoli a migrare è determinato principalmente da guerre in atto, di origine religiosa, civile o economica. Queste, molto spesso, sono scatenate dal contendersi le preziose risorse e ma-
terie prime. Sulla vivibilità dei territori influiscono inoltre le conseguenze dei mutamenti climatici. L’accoglienza, quindi, va considerata non dal punto di vista della paura di un’invasione del proprio “spazio” ma di tanta sofferenza e povertà che nelle loro terre d’origine, crea disperazione. Con questa nostra proposta, che portiamo avanti ormai da diversi anni, intendiamo attivare le persone che vengono accolte in una gestione della casa più risparmiosa e promuovere il tema
dell’ecologia, tutti quanti noi possiamo contribuire.” Le tematiche trattate riguardano l’ACQUA, i RIFIUTI, l’ENERGIA, la PULIZIA DELLA CASA, l’ALIMENTAZIONE STAGIONALE e la MOBILITA’ che verranno affrontate con un approccio semplice e concreto: corretta gestione dei rifiuti solidi urbani, pericolosi ed ingombranti; dimostrazione pratica di svolgimento di una corretta raccolta differenziata con la presentazione dei diversi bidoni stradali; insegnamento di buone pratiche legate all’utilizzo dell’acqua, con la consegna ai partecipanti di un kit di riduttori di flusso, come primo passo al risparmio concreto. Inoltre, per incentivare la riduzione dei consumi energetici, verranno consegnate lampade a basso consumo che, affiancate a semplici regole di risparmio energetico nelle faccende domestiche, permetteranno un effettivo risparmio economico in bolletta.
eco moda .7
Biancheria in verde Lo spirito ecologico dei consumatori si fa sempre più strada Per fortuna ci stiamo tutti abituando a cercare le soluzioni migliori per risparmiare energia e risorse anche nelle piccole attività quotidiane. Casalinghe e casalinghi sono sempre più spesso alla ricerca di soluzioni ecologiche per far il proprio bucato. Sempre più spesso, però l’ignoranza nei confronti di questo settore fa sì che si cada in errore o in vere e proprie eco-truffe. Per approcciare al bucato in maniera più eco-consapevole basta tenere presente poche regole e mantenere piccoli accorgimenti – che non vanno ad incidere in maniera “scomoda” sulle nostre abitudini. La prima regola può apparire scontata ma … non sprecare i detersivi
dovrebbe essere il principio di base di qualsiasi iniziativa di sostenibilità. E’ indispensabile fare sempre attenzione alle prescrizioni presenti su ogni confezione che indichi i dosaggi effettivi da utilizzare per il lavaggio. Un’eccessiva quantità di detersivo non riesce a sciogliersi nell’acqua, quindi non solo sprechiamo ma – visto che la biancheria ne resta impregnata – rischiamo anche di “indossarli”. L’accorgimento ideale sarebbe quello di imparare a pesare con precisione il quantitativo di prodotto da utilizzare, evitando di affidarsi al nostro occhio o a contenitori. Sarebbe opportuno anche pesare i panni asciutti, in modo da effettuare un lavaggio adeguato, utilizzando dosi adeguate di prodotto. Le lavatrici di ultima generazione consumano circa 45 litri di acqua a lavaggio, contro i 100-110 litri delle macchine di 10 anni fa: il risciacquo della biancheria quindi è inferiore,
motivo in più per diminuire le dosi. Da tenere presenta anche il tipo di sporco che ci troviamo a trattare: dividere sempre il bucato molto sporco da quello che avrà bisogno di una “rinfrescata”. Non tutti i bucati sono uguali e considerare questa variabile ci aiuta a diminuire lo spreco di energia, acqua e detergenti. Capitolo detersivi: è vero che i detersivi bio risultano molto più costosi ma, come detto prima, sono privi di sostanze inerti. Quindi possono essere usati in minori quantità e di conseguenza la spesa rispetto a quelli tradizionali appare quasi uguale, se non più bassa. Un’altra variabile da tenere presente è la durezza dell’acqua del luogo in cui si abita: a seconda di questo dato potremmo scegliere la quantità ideale di detersivo da utilizzare. Per durezza dell’acqua si intende la quantità di sali di calcio e magnesio presenti nell’ac-
qua. Se l’acqua è dura molte molecole del tensioattivo sono “impegnate” dagli ioni calcio e magnesio e quindi non lavano: servirà quindi più detersivo. Per ottimizzare il nostro bucato bisognerebbe evitare l’uso degli ausili magnetici, che dovrebbero servire per magnetizzare l’acqua e pulire senza detersivi: non esistono dati scientifici oggettivi che certifichino la loro efficacia. Così come non si hanno dati scientifici che riconoscano il potere lavante delle “noci del sapone”, a lungo reputate un’alternativa valida e assolutamente sostenibile ai detersivi chimici. Diffidare dalle case produttrici che propongono i loro prodotti come etici, contenenti tensioattivi di origine vegetale (che devono necessariamente essere combinate con molecole chimiche per essere efficaci) e da quelle che assicurano una biodegradabilità del 100%.
8. energia
Rivoluzione La tecnologia sempre di più amica dell’ambiente Dalle lampadine ad incandescenza (diventate “fuori legge” dallo scorso settembre) a quelle fluorescenti a risparmio energetico il percorso è stato graduale, il passaggio da queste ultime alla tecnologia led è ormai una sorta di salto nella ….luce. Il Led è un componente elettronico che, al passaggio di una minima corrente, si accende immediatamente,
emettendo una luce priva di infrarossi ed ultravioletti - ecco perché non attira la maggior parte delle specie di insetti. La tecnologia LED (Light-Emitting Diodes) rappresenta l’evoluzione dell’illuminazione allo stato solido, in cui la generazione della luce è ottenuta mediante semiconduttori e non più utilizzando un filamento o un gas (come succedeva con i neon o le lampadine ad incandescenza). L’illuminazione LED è più efficiente dal punto di vista energetico, ha una durata maggiore ed è più sostenibile. Permette
inoltre soluzioni di utilizzo innovative e creative, che possono integrare l’illuminazione nelle nostre case, nelle automobili, nei negozi e nelle città. Confrontato con fonti di illuminazione tradizionali il risparmio ottenuto utilizzando l’illuminazione a LED è di circa il 93% rispetto alle lampade ad Incandescenza - 90% rispetto alle lampada Alogene - 70% rispetto alle lampade a Ioduri metallici - 66% rispetto alle lampade fluorescenti. Il vantaggio è immenso specialmente dove l’illuminazione è senza soluzione di continuità (es. gallerie,
ospedali, sottopassi, ecc…), con notevole riduzione dei costi di esercizio e gestione. I LED mantengono il 70% dell’emissione luminosa iniziale ancora dopo 50.000 ore. Con ciò non è detto che bisogna necessariamente sostituirli dopo tale periodo, se tale riduzione non crea eccessivi fastidi si possono tranquillamente utilizzare fino alla completa perdita di luminosità, stimata in 100.000 ore. A Ferrara, l’amministrazione comunale si è impegnata a sostituire l’impianto di illuminazione del Centro Storico in modo da renderlo più effi-
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APPUNTAMENTI
LED cace e sostenibile, per l’ambiente e per le finanze della comunità, impiegando una tecnologia ugualmente avanzata ma che garantisce dei risultati estetici migliori. In collaborazione Hera Luce, infatti, l’intervento di rifacimento è stato inserito nell’ambito del Programma Speciale d’Area del Centro Storico. La soluzione tecnica scelta vuole garantire resa estetica ed elevate efficienza e qualità degli standard di luce: sono state infatti installate sorgenti luminose a scarica, a ioduri metallici e luce bianca, dotate di qualità cromatiche migliori rispetto alle sorgenti
Land Grabbing e consumo di suolo Fino al 03/03/2013
Museo Civico di Storia Naturale, Via Scalabrini 107 - Piacenza tradizionali e a Led. Il nuovo impianto di illuminazione, oltre ad essere esteticamente migliore e più sostenibile del precedente, offre maggiore sicurezza e affidabilità: ogni punto luce è collegato a un centro di telecontrollo. E’ quindi possibile monitorare costantemente sugli apparecchi e ogni loro malfunzionamento viene segnalato subito, così da garantirne un ripristino più veloce. L’intervento porterà a un risparmio di energia annuo pari a circa 38.000 chilowattora e una mancata emissione in atmosfera di 22 tonnellate di CO2.
La mostra realizzata dall’ Associazione AVE’ cooperazione Nord/Sud, Sud/Nord all’interno del progetto del Tavolo della Pace di Piacenza “Da un’economia di guerra a un’economia di pace”, in collaborazione con la sua partner AJVADTogo (Associazione Giovani Volontari in azione per lo sviluppo), si occupa del grave fenomeno del “Land Grabbing” (accaparramento del suolo agricolo) soprattutto, ma non solo, nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo (PVS). Il fenomeno viene preso in esame, nelle sue analogie, con quello del consumo del suolo (cementificazione, desertificazione , erosione, diminuzione della Superficie Agricola Utilizzata, ecc.) relativo ai Paesi industrializzati.
10. risparmio energetico
Risplendo di più Il 15 febbraio l’Italia tutta ha aderito alla Giornata del Risparmio Energetico Iniziativa lanciata dalla trasmissione Caterpillar di Radio2, con la celebre iniziativa “M’illumino di meno”. Per il nono anno consecutivo tutti i suoi sostenitori virtuosi sono scesi in campo per un futuro più illuminato, all’insegna della razionalizzazione dei consumi energetici. Al consueto invito a rispettare il simbolico “silenzio energetico” il 15 febbraio 2013, dalle ore 18 alle 19.30, in nome della sostenibilità, spegnendo monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni hanno risposto in molti. Tra le adesioni pervenute spiccano quelle di Milano, Bologna,
Firenze, Torino, Bari, Padova, Valle dei Templi ad Agrigento, Genova, Pisa, Matera e altri ancora. La manifestazione quest’anno ha assunto toni “elettorali”, visto il periodo. Le menti più brillanti della ricerca ambientale si sono impegnati nella stesura dell’Agendina Verde, una sorta di decalogo che i futuri amministratori dovranno rispettare, con l’intento che la politica impari a gestire in maniera oculata le energie del paese. Tutti gli ascoltatori erano stati invitati a coniare slogan che condensassero il decalogo di M’illumino di meno. Fra quelli più popolari “Yes we spegn”, “Il contatore è mio e me lo gestisco io”, “Rottama lo spreco” o “Liberté, égalité, risparmieté”. Numerose le adesioni illustri anche da parte del mondo dello sport: F.C. Internazionale è la prima squadra di serie A che ha scelto M’illumino di
meno, mentre il c.t. della nazionale di pallavolo Mauro Berruto ha preparando un discorso motivazionale per tutti gli aderenti all’iniziativa. Non è ovviamente mancato l’appoggio dal mondo della cultura e dello spettacolo: i video dei “millumenisti” illustri sono già visibili sul sito web dell’iniziativa. In prima fila troviamo Claudio Bisio, Giulio Scarpati, Giovanni Soldini, Riccardo Iacona, don Andrea Gallo, Luca Mercalli, Renato Mannheimer, oltre ai conduttori de Il Ruggito del Coniglio, 610, Un Giorno da Pecora, RaiTunes e 28Minuti. Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno è stato proposto il contest M’Illum-Inno. Alla ricerca dell’inno ufficiale dell’edizione 2013 sono stati ammessi brani originali di ogni genere musicale e ispirati al decalogo energetico per le categorie professionisti, scuole e resto del mon-
do. Il brano vincitore, dei Jolebalalla - ha accompagnato le 5 settimane di campagna 2013. Il testo della canzone, votata via facebook da migliaia di persone, è di Damiano Augusto Zigrino e recita “lo so che in fondo il mondo/ è più contento/ se dopo l’uso/ ogni apparecchio è spento/ e se lo sai non ti scordare mai/ per risparmiare non basta lo standby/ non dico di cenare a lume di candela/ ma far l’amore si/ va come in barca a vela/ che va diritta e la trasporta il vento/e il suo motore rimane sempre spento”. Fra gli slogan lanciati dai promotori spiccano quelli che richiamano, in maniera ironica, a quelli utilizzati nelle campagne elettorali – italiane e non. Da “Il contatore è mio e lo gestisco io” a “I consumisti mangiano i bambini”, passando per “tremate, tremate, le bici son tornate” e finendo con “Meno spreco per tutti”.
sostenibilità .11
La cena di domani Secondo le più recenti stime dell’Onu nel 2050 sulla Terra vivranno circa 9.3 miliardi di persone Il dato medio di crescita demografica è di circa 80 milioni di abitanti in più all’anno, con in cima alla lista dei paesi più prolifici la Nigeria – con una media di 7 figli per coppia. Gli studiosi, quindi, cominciano seriamente a preoccuparsi delle difficoltà a cui il genere umano andrà incontro nei prossimi anni: se attualmente ci sono grossi squilibri – la fame e la penuria d’acqua, in primis – la situazione non potrà che peggiorare nell’immediato futuro. La domanda globale di cibo sta di fatto aumentando in maniera vertiginosa: dal 2005 al 2011 – rispetto l quinquennio precedente - è raddop-
piata la richiesta di cereali, utilizzati sia per “coprire” il fabbisogno dell’alimentazione umana che per quella animale (che, per la maggior parte, vengono nutriti negli allevamenti intensivi mais e grano), senza dimenticare l’utilizzo di alcuni cereali come biocombustibili. Nel frattempo, a causa della desertificazione e dell’estremo sfruttamento del suolo lo spazio da investire in cerealicoltura diminuisce, diminuendo quindi anche l’offerta di questi prodotti. Secondo gli studiosi, con in capo Lester Russel Brown, stiamo arrivando al “collasso alimentare”, dove “il cibo sarà importante quanto il petrolio e il terreno più dell’oro”. Russel Brown, economista e ambientalista statunitense, nel 2001 ha fondato l’Earth Policy Institute di Washington- un’organizzazione no-profit che studia le strategie per elaborare un piano di salvataggio per la nostra civiltà. Secondo Brown si potrebbe avere cibo sufficiente per tutti miglio-
rando la filiera e mutando la cultura delle persone. In questa prospettiva la politica internazionale avrebbe un’importanza strategica, poiché dovrebbe riuscire a dirottare attenzione e risorse su ambiti nuovi, spesso poco conosciuti. Secondo la Fao, nel mondo ci sono più di un miliardo di persone denutrite ed ogni anno 36 milioni di persone muoiono di malnutrizone. Di contro, nel mondo ci sono anche 1,3 miliardi di persone in sovrappeso o obese e 29 milioni l’anno muoiono per malattie riconducibili ad una cattiva alimentazione e a un errato stile di vita. Qualcosa, quindi, non funziona. Tenendo anche presente che il 30% della produzione mondiale di alimenti viene distrutta o sprecata nei processi di trasformazione, conservazione e trasporto la situazione diventa paradossale. Secondo Brown l’umanità potrebbe ancora essere “in tempo” per variare la rotta: ci sarebbe però bisogno della consape-
volezza e della collaborazione di tutti. Innanzitutto, costituirebbe un primo passo fondamentale “imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta”, e per questo la transizione energetica verso le forme rinnovabili sarebbe imprescindibile. Secondo passo sarebbe abbassare le nostre esigenze, sia dal punto di vista energetico che alimentare. Questo si può realizzare tagliando drasticamente ogni forma di spreco: ricorso al km0, ai sistemi di riscaldamento più tecnologici e “risparmiosi”, alla mobilità dolce e al telelavoro, fino ad una razionalizzazione dei consumi alimentari. Questo vorrebbe dire meno carne, in modo da poter utilizzare i cereali per dar da mangiare a più persone e per più tempo. Non bisognerebbe poi tralasciare lo sviluppo di sistemi di controllo della salute pubblica e garantire alle popolazioni in via di sviluppo la possibilità di stabilire una pianificazione delle nascite nelle famiglie.
12.territorio
Paese mio sei una frana Italia: un territorio che soffre il dissesto idrogeologico Si è tenuta ad inizio febbraio a Roma una conferenza nazionale sul rischio idrogeologico in Italia. Secondo i dati delle più recenti ricerche scientifiche sarebbero ben 6.633 i comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico - l’82% del totale. La dimensione del rischio è ovunque preoccupante, ma vi è una situazione di fragilità che risulta particolarmente elevata in regioni come Calabria, Molise, Basilicata, Umbria, Valle d’Aosta e nella Provincia di Trento, dove il 100% dei comuni è classificato a rischio, mentre nelle Marche e in Liguria sarebbe a rischio il 99% dei comuni, seguite da Lazio e Toscana con il 98%. Quin-
di, a conti fatti, il 9,8% del territorio nazionale è ad alta criticità geologica e su questo vivono in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni più di 5 milioni di cittadini. Il 2012 ha evidenziato in modo inequivocabile che le conseguenze dei cambiamenti climatici sul nostro territorio, sommati all’eccessiva antropizzazione e dalla mancanza di manutenzione già oggi costituiscono un elemento da cui non si può più prescindere. La novità dei fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate, dimostrano la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Le politiche per la mitigazione del rischio idrogeologico non si possono
infatti limitare allora all’attuazione di interventi puntuali: serve invece un’azione nazionale di difesa del suolo che rilanci, come peraltro previsto dalle direttive europee, il bacino idrografico come elemento base per un adeguato governo del territorio, per riprogettare un’azione urgente, efficace e concreta per la mitigazione del rischio, la prevenzione e l’avvio di un’efficace azione di rinaturazione diffusa. Quello che occorre è un approccio che superi la logica di emergenza che ha caratterizzato l’azione delle istituzioni in questi ultimi dieci anni. ll presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza ha commentato “E’ ora che la politica affronti il tema delle grandi emergenze del paese. L’elevata frequenza di questi fenomeni e un territorio sempre più vulnerabile causano ogni anno ingentissimi danni in termini
sociali, ambientali e purtroppo anche di vite umane. Solo per far fronte alle spese di somma urgenza, nel triennio 2009-2012, abbiamo speso oltre 1 milione di euro al giorno, per un totale di circa 1 miliardo. Nel frattempo, la prevenzione tarda ad arrivare – ha spiegato Cogliati Dezza - In Italia continua a proliferare una sorta di “industria della riparazione” mentre manca quella della prevenzione”. Eppure una buon piano strategico per la mitigazione del rischio idrogeologico rappresenterebbe un grande volano per sviluppare la green economy, l’innovazione tecnologica, nuove politiche di gestione del suolo e delle foreste che darebbero un contributo sostanziale alla riduzione delle emissioni di CO2 e allo sviluppo delle aree interne, a vantaggio del riequilibrio territoriale del paese.
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Liberiamo l’aria Si è tenuto a Pavia lo scorso 25 gennaio un convegno nazionale per focalizzare l’attenzione su strategie e proposte progettuali comuni in tema di inquinamento atmosferico, in particolare rispetto alla situazione – sempre critica – della Pianura Padana. Nonostante gli sforzi degli amministratori locali, la Pianura Padana rimane infatti una delle aree a maggiore inquinamento atmosferico; la più grave in Europa e quarta nel mondo, con una persistenza preoccupante e una notevole difficoltà al rientro nei parametri europei di sicurezza sanitaria. Il convegno ha inteso creare dunque un focus sull´integrazione tra numerosi temi per tutte le realtà della Pianura Padana che, pur avendo le medesime caratteristiche, spesso agiscono in modo non coordinato per far fronte alle medesime problematiche, in particolar modo in materia di inquinamento atmosferico derivante
dai trasporti. L´obiettivo dell´incontro stato quindi la definizione di un accordo detto “Patto di Pavia” che focalizzi l´attenzione su strategie e proposte progettuali comuni che impegnino le diverse Amministrazioni locali coinvolte. Al centro delle diverse iniziative la mobilità, l’ambiente e la salute delle persone che vivono nella Pianura Padana. Il convegno è stato organizzato da Comune di Pavia e dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, con il patrocinio di ministero dell´Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Anci, Rete Città Sane, Regione Lombardia, Arpa Lombardia, Arpa EmiliaRomagna, Arpa Piemonte, Arpa Veneto. Nella mattinata dei lavori, presso Palazzo Broletto, in Piazza della Vittoria, si è tenuto il convegno “Mobilità, ambiente e salute nella Pianura Padana - Gli impegni delle città per la compe-
titività e la sostenibilità del territorio” . L’evento ha visto la partecipazione di Corrado Clini, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Simona Villani del Dip. di Sanità Pubblica, Neuroscienze, Medicina Sperimentale e Forense - Università degli Studi di Pavia ed Ennio Cadum, del Dipartimento Tematico Epidemiologia e salute ambientale ARPA Piemonte. Al centro della discussione la mobilità come bene comune, analizzando un corretto uso del territorio e l’accesso alle risorse nei sistemi policentrici delle aree vaste. Sono state passate al setaccio le proposte della UE per la gestione della mobilità “dolce” e nel monitoraggio ed intervento sulla qualità dell’aria in relazione alla mobilità urbana. A tal proposito è stato parere condiviso che, mai come ora, sta diventando attuale e urgente che le città si dotino di mobility manager d’esperienza certa, per programmare
– o riprogrammare – il sistema di trasporti e mobilità all’interno dei centri urbani ma anche nei collegamenti fra gli stessi. Nella seconda parte della giornata si è invece tenuta a Palazzo Mezzabarba una Tavola Rotonda dal titolo “Ambiente e salute”, alla quale hanno partecipato Daniela Luise, il Direttore coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Paolo Lauriola dell’ARPA EmiliaRomagna, GDL Ambiente e Salute, e Roberto Bertollini, Direttore di Ricerca e Rappresentante OMS presso le Istituzioni Europee. Durante è stata affrontata la relazione fra l’inquinamento atmosferico e la salute dei cittadini, con particolare riferimento alle affezioni respiratorie – che diventano sempre più frequenti ed incisive sulla salute pubblica – senza dimenticare il problema degli incidenti stradali nei quelli vengono coinvolti soprattutto pedoni ciclisti.
INFORMAZIONI PER GLI ESPOSITORI PRIVATI
• Piazzola mq. 20 circa. Prezzo IVA inclusa Euro 50,00. (Noleggio tavolo prezzo IVA inclusa Euro 10,00 sino esaurimento disponibilità) PRENOTAZIONE VIA FAX: PRENOTAZIONE DI PERSONA: Inviare domanda firmata e compilata al numero di fax 0544 511555 con allegato: Consegnare la domanda firmata e compilata presso gli sportelli della segreteria copia documento di identità valido e copia versamento da effettuarsi c/c postale, intestato a: organizzativa presso Publimedia Italia S.r.l. Piazza Bernini, 6 - 48124 Ravenna, tutte EDIT ITALIA S.r.l. a socio unico - c/c postale n° 1001638392 le mattine da lunedì a venerdì. N.B. prima di inviare il tagliando prenotare il piazzola telefonando al n. 0544 511337 (solo mattino). La prenotazione sarà perfezionata solo con l’invio della domanda di partecipazione e il versamento dell’importo dovuto. INGRESSO ESPOSITORI DALLE ORE 7.00 ALLE ORE 9.00. L’allestimento della piazzola é consentito fino alle 9.00; gli spazi possono essere liberati solo dopo le ore 18.00. Le piazzole non occupate entro le ore 9.00 saranno automaticamente a disposizione dell’organizzazione per essere riassegnate. Non sono consentiti scambi/vendite di motocicli, automobili, animali,alimentari sfusi, materiale pornografico e armi. Qualsiasi problema tecnico dovesse venire a crearsi il giorno della manifestazione, deve essere tempestivamente segnalato esclusivamente allo stand de La Pulce nel Baule. In caso di maltempo durante la manifestazione non sono previsti rimborsi. I tavoli vengono consegnati alle ore 07.30 dopo tale orario l’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali spostamenti non autorizzati. Il mercatino è organizzato da Edit Italia S.r.l. a socio unico. La segreteria organizzativa dedicata agli espositori privati è tenuta da Publimedia Italia S.r.l. per conto di Edit Italia S.r.l. a socio unico. La concessionaria esclusiva degli spazi espositivi e pubblicitari di tipo commerciale è Publimedia Italia S.r.l.
ALLEGO PAGAMENTO EFFETTUATO TRAMITE: (indicare con una X la modalità scelta)
Per prenotazione via fax
Per prenotazione di persona
Versamento c/c postale
Assegno non trasferibile
Contanti
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE - 10 marzo 2013 (da far pervenire entro e non oltre il 1 marzo 2013) Il sottoscritto il
nato a residente a
Via
n°
Tel./Cell.
CAP
Codice Fiscale_
CHIEDE
ALLEGO DOCUMENTO DI IDENTITÀ VALIDO
in data di poter aderire alla Vostra iniziativa “scambio/vendita di proprietà” che si terrà c/o Il Parcheggo del Pala De Andrè di Ravenna, Via Trieste/Canale Molinetto il 10 marzo 2013 proponendo lo scambio/vendita di
Le piazzole di mq.20 sono disponibili nelle seguenti tipologie: mt.4x5 oppure mt.5x4 che verranno assegnate a discrezione dell’organizzazione.
DICHIARAZIONE LIBERATORIA lo sottoscritto
dichiaro sotto la mia responsabilità, che la mia partecipazione alla manifestazione “La Pulce nel Baule” medianpiazzole avviene a titolo di privato e che quindi ogni vendita te l’affitto di n° e/o scambio che in quella sede verrà da me effettuata si intende fatta non nell’ambito dell’esercizio di un’impresa; ciò stante l’attività in questione non rientra nella sfera di applicazione dell’iva ai sensi del D.P.R. 633/72. Per la stessa ragione anche il trasporto di quanto sarà oggetto di vendita e/o scambio non è ricompreso nella disciplina del D.P.R. 627/78 (bollaaccompagnatoria delle merci viaggianti). Dichiaro, inoltre, sotto la mia responsabilità, che gli oggetti che verranno da me scambiati e/o venduti non hanno alcun valore storico, archeologico, di antichità, e che non si tratta di cicli,motocicli, automobili, oggetti preziosi (oro, argento, pietre preziose), animali, alimentari sfusi, materiale pornografico e armi. Sollevo, quindi, gli organizzatori della manifestazione e cioè EDIT ITALIA S.r.l. a socio unico da
qualsiasi responsabilità derivante da miei comportamenti in contrasto con le dichiarazioni sopra rese e, comunque, in contrasto con gli obblighi derivanti dalla legislazione vigente, assumendomi piena responsabilità per ogni eventuale provvedimento di qualsivoglia natura che dovesse essere preso dall’Autorità competente a seguito di mie violazioni di leggi e regolamenti. Riconosco che gli organizzatori avranno diritto di rivalersi nei miei confronti per ogni conseguenza dannosa che dovesse loro derivare dai suddetti miei comportamenti. Riconosco, infine, che qualsiasi violazione da parte mia degli obblighi di legge, salva ogni altra sanzione, facoltizzerà gli organizzatori ad allontanarmi immediatamente dal mercatino, con divieto di partecipazione al medesimo. In fede (Firma)
Informativa ai sensi del codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003) Il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 ha la finalità di garantire che il trattamento dei Tuoi dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone, con particolare riferimento alla riservatezza e all'identità personale. Ti informiamo, ai sensi dell'art. 13 del Codice, che i dati personali da Te forniti ovvero altrimenti acquisiti nell'ambito dell'attività da noi svolta, potranno formare oggetto di trattamento, per le finalità connesse all'esercizio della nostra attività. Per trattamento di dati personali si intende la loro raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, diffusione, cancellazione, distribuzione, interconnessione e quant'altro sia utile per l'esecuzione del Servizio, compresa la combinazione di due o più di tali operazioni. In particolare il trattamento dei Tuoi dati è necessario al fine di: a. fornirti assistenza per l'uso dei servizi offerti da Edit italia S.r.l. a socio unico in generale, per consertirti la fruizione di tali servizi; b. inviarti comunicazioni e materiale informativo e/o promozionale di varia natura, inerenti i contenuti dei servizi proposti da Edit italia S.r.l. a socio unico; c. inviarti comunicazioni e materiale informativo e/o promozionale di varia natura, inerenti i contenuti dei servizi proposti da soggetti terzi. Il trattamento del Tuoi dati per le finalità sopraindicate avrà luogo prevelentemente con modalità automatizzate ed informatiche, sempre nel rispetto delle regole di riservatezza e di sicurezza prevista dalla Legge. I dati saranno trattati da parte di dipendenti e/o collaboratori incaricati da Edit italia S.r.l. a socio unico, i quali svolgono le suddette attività sotto la diretta supervisione e responsabilità di Edit italia S.r.l. a socio unico Il conferimento dei dati personali da parte Tua è assolutamente facoltativo; tuttavia l'eventuale rifiuto ad inserirli nei relativi coupons rende, però, impossibile l'accesso e l'utilizzo dei Servizi offerti da Edit italia S.r.l. a socio unico L'eventuale rifiuto del consenso al trattamento per gli scopi sopra riportati al punto a) comporta tuttavia l'impossibilità ad accedere ai servizi offerti da Edit Italia S.r.l. a socio unico. L'eventuale rifiuto del consenso per le finalità illustrate ai punti b) e c) sopra riportati non comporta invece alcuna conseguenza negativa riguardo alla fruizione dei Servizi. I dati, o alcuni di essi, potranno essere comunicati a: a) società terze compartecipate da Edit italia S.r.l. a socio unico, o comunque facenti parte del medesimo gruppo; b) soggetti esterni che svolgono funzioni connesse e strumentali all'operatività dei servizi offerti da Edit italia S.r.l. a socio unico, come - a puro titolo esemplificativo - la gestione del sistema informatico, il controllo dei pagamenti, l'assistenza e la consulenza in materia contabile, amministrativa; un elenco dettagliato dei predetti soggetti è disponibile presso la sede della società Edit italia S.r.l. a socio unico. c) soggetti esterni che svolgono funzioni di consulenza e di assistenza a Edit italia S.r.l. a socio unico in materia legale, tributaria e finanziaria; un elenco dettagliato dei predetti soggetti è disponibile presso la società Edit italia S.r.l. a socio unico d) soggetti cui la facoltà di accedere ai dati sia riconosciuta da disposizioni di legge o da ordini delle autorità; e) Edit italia S.r.l. a socio unico potrà inoltre - se autorizzata - comunicare i dati ad aziende che ne facciano richiesta per scopi pubblicitari e di marketing, nonché a società terze con cui Edit Italia S.r.l. a socio unico provvederà ad esercitare attività di co-marketing. Il titolare del trattamento ai sensi di legge è Edit italia S.r.l. a socio unico con sede legale in V.le Cavour, 21 - Ferrara. Ti informiamo, inoltre, che potrai consultare, modificare, opporTi o far cancellare i Tuoi dati o comunque esercitare tutti i diritti che Ti sono riconosciuti ai sensi dell'art. 7 del Codice, riportato in calce alla presente informativa, inviando una e-mail al nostro indirizzo info@edititalia.it confermata con una comunicazione via fax al n. 0532 247269. Se vuoi consultare il testo completo del Codice in materia di protezione dei dati personali, visita il sito ufficiale dell'Autorità Garante www.garanteprivacy.it Letta la nota informativa sopra riportata, esprimo il mio consenso al trattamento ed alla comunicazione dei miei dati personali ed ai correnti trattamenti. Esprimo, altresì, il mio consenso alla comunicazione dei miei dati personali ai soggetti, di cui al punto d) dell’informativa, anche qualora questi abbiano sede al di fuori del territorio nazionale ed in Paesi non appartenenti all’Unione Europea. (Firma)
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ecologia .15
Impacchettato di nuovo Una scatoletta ci salverà Mese dopo mese la partita della green economy si gioca sempre più spesso sul campo della logistica aziendale, dove hanno un ruolo crescente il nuovo concetto di packaging ecologico e l’organizzazione logistica della movimentazione delle merci in chiave di sostenibilità. Non è una novità che la maggior parte delle aziende italiane e internazionali abbiano compreso che il consumatore medio presta sempre maggior attenzione a quanto imballaggio compra e porta a casa con il suo shopping e – soprattutto – quanti scarti ci saranno poi da indirizzare alla raccolta differenziata. Si è arrivati arrivati al punto che – nelle campagne di marketing – meno packaging c’è e meglio procedono le vendite.
Una delle più note casa produttrici di rasoi per uomo ha messo in commercio un rasoio iper tecnologico – frutto di un’avanzata ricerca in fatto di materiali e design , la cui confezione vanta quasi l’80% di plastica in meno rispetto alle precedenti. Realizzata in fibra vegetale, inoltre, la nuova confezione pesa il 17% in meno, caratteristica che permette di aumentare la quantità di prodotti inseriti all’interno di un singolo pallet – per la spedizione. Questa interessante forma di packaging ecologico, oltre ad essere un beneficio per l’ambiente, si traduce anche in un’importante riduzione dei costi di stoccaggio e trasporto, senza intaccare minimamente l’appeal della confezione sugli scaffali dei supermercati. Con lo stesso principio, di recente, sono stati lanciati dei detersivi da bucato di “nuova generazione” che sono identici a quelli di sempre ma sono
venduti in una confezione “senza fronzoli”, con meno plastica e un notevole risparmio sia sul fronte dei volumi e peso nei trasporti, che di quello di impiego di risorse e materiali inquinanti per l’ambiente, nonché di costi per il consumatore. La produzione di questi prodotti consente di risparmiare – rispetto al vecchio formato – il 55% di plastica, il 34% di acqua e il 50% di anidride carbonica. In molti casi la rivoluzione del packaging diventa un forte strumento di marketing, spesso lancia persino una moda. E’ il caso della scelta di una delle case produttrici di articoli sportivi più venduti al mondo che, al posto delle classiche scatole di cartone ha lanciato la Clever Little Bag. Praticamente le scarpe di acquistano in un sacchetto di plastica (riciclata e riciclabile) nel quale è infilato un altro sacchetto in tessuto, riutilizzabile: con questo sistema è stato possibile
Biosfera, mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ferrara, V.le Cavour, 21 - Tel. 0532.200033 – Mail info@edititalia.it - Concessionarie: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail info@publimediaitalia.com – Edit Italia S.r.l. a Socio Unico – Ferrara, V.le Cavour, 21 – Tel. 0532.200033 – Mail info@edititalia.it - Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell/11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è info@edititalia.it - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti riservati a Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.
eliminare le shopper con cui il cliente portava via la scatola di scarpe e soprattutto – grazie alla riduzione del peso e alla sovrapponibilità di questo tipo di imballi – l’azienda è riuscita a risparmiare ben 500.000 litri di diesel all’anno. La rivoluzione arriva anche al mercato dei prodotti alimentari, da sempre più “conservatore” rispetto agli altri. Molte aziende di cereali hanno scelto di “riempire” con più prodotto le loro confezioni, in modo da diminuirne il numero a fronte della medesima quantità di merce venduta. Alcune case produttrici, con una prospettiva ancora più ampia, hanno messo in commercio prodotti i cui imballaggi possono diventare immediatamente utilizzabili come concime per l’orto e che si trasformano in un piccolo orto domestico, permettendo la coltivazione di piante aromatiche anche sul davanzale di casa.
22-23-24 febbraio 2013 ORARI: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 20
eventi collaterali “Storie di Immagini e Parole” Mostra fotografica coordinata dall’artista Matteo Bosi con l’Ass. Gruppo Fotografico 93
“Colori e profumi d’Oriente” Mostra abiti e tessuti antichi a cura di “I Giardini Zen”
“La Notte Indaco del Benessere”
sabato dalle 19 alle 23 Con il sesto colore, l’indaco, si entra nel mondo che va oltre i nostri cinque sensi: spettacoli e workshop gratuiti
“Cerimonia del tè giapponese” a cura di Arte del Tè
“Corner degustazione vegan” a cura del ristorante Origami di La Spezia
“Speciale tradizioni e massaggi thailandesi” “Nasce Cresce Crea” Spazio genitori-bimbi dedicato a ecologia, consapevolezza, laboratori creativi e incontri sulla maternità naturale a cura delle associazioni culturali Babylon e Momini Tra le novità:
“Massaggio Tradizionale Tibetano Ku-nye”
In collaborazione con
a cura di International Academy for Traditional Tibetan Medicine
Laboratori - Conferenze - Dimostrazioni
Tra gli ospiti:
Amadio Bianchi Pres. World Movement for Yoga autore del libro
“Ayurveda: una scienza per la salute diagnosi e terapia alla portata di tutti”
Sosteniamo il progetto dell’Istituto per bambini di TASHI LAMA” - Nepal
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