n° 5 2023 | anno 3 |
MAGAZINE DI ECONOMIA, AFFARI, IMPRESA E SOCIETA’
DOSSIER
Il porto di Ravenna si prepara al futuro Un business importante per città e territorio
FORLÌ-CESENA RAVENNA
POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - AUT. N°933 STAMPE IN REGIME LIBERO
RIMINI
MENSILE DI ECONOMIA, AFFARI, IMPRESA E SOCIETA’
Dossier Porto di Ravenna in questo numero: Porto, lavori in anticipo di due anni pagina 3 L’economia del mare vale 3,7 miliardi pagina 7 La Zona logistica semplificata (non) può attendere pagina 11 Corsini: “Porto di Ravenna baricentro della logistica” pagina 17 Ravenna resta capitale dell’energia pagina 21 Traghetti del mare appesi a Grimaldi pagina 27 Sapir, conti in salute ma il 2023 è un anno complesso pagina 31 Crociere, un business che cresce pagina 35 Romagna 24 economia - Rassegna notizie pagina 41 › 47
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Il Porto di Ravenna sta cambiando pelle per adeguarsi sempre meglio ai nuovi traffici. L’escavo dei fondali a -12,50 è in anticipo di due anni rispetto alla tabella di marcia e si sta procedendo alacremente anche sull’innalzamento delle banchine. Così si avvicina sempre di più la fase 2 dei lavori di Ravenna Port Hub quando i fondali scenderanno a -14,50 e il porto sarà in grado di ricevere navi sempre più pesanti. Intanto i traffici, complici le incertezze geopolitiche mondiali, hanno rallentato la cosa ad agosto per poi riprendere leggermente quota a settembre e ottobre, E per il presidente dell’Autorità portuale Daniele Rossi è ipotizzabile a fine anno un calo dei traffici nell’ordine del 5% ma rispetto ad un 2022 che si può definire straordinario. E se le merci calano (così come testimoniano anche la flessione dei container, bilanciata dagli arrivi delle automobili Bmw dalla Germania che hanno preferito il porto di Ravenna agli scali in madrepatria) i passeggeri delle crociere aumentano e nel 2023 hanno sfiorato quota 300mila unità. Un business significativo per la città proprio alla vigilia dell’avvio dei lavori della nuova stazione marittima i cui lavori partiranno nel 2024.
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RASSEGNA NOTIZIE
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Porto, lavori in anticipo di due anni Inizierà prima la fase di Hub2 con i fondali a -14,50 metri Un porto che ha bruciato le In un mondo che cambia in tappe per i lavori di ammocontinuazione evoluzione, che dernamento e concluderà con dopo la pandemia si permette due anni di anticipo i lavori di il “lusso” di due guerre e che escavo a 12,50 metri. “Finireguarda, per restare in Romamo – spiega a Romagna24Ecogna, agli effetti dell’alluvione nomia il presidente dell’Autoe dei cambiamenti climatici, rità portuale Daniele Rossi - il il porto di Ravenna guarda al progetto Hub1 entro il giugno presente e al futuro aprendo2024 ed è un grande risultato, si a nuove sfide e ponendosi ottenuto mettendo in campo come scalo strategico nel siuna buona collaborazione con stema italiano. Capitale della il Consorzio Rhama di RCM, logistica e dell’energia, allo Rossi, Autorità portuale: perché ci ha consentito di parstesso tempo, Ravenna, come abbiamo lavorato senza bloccare tire con anticipo anche con ha detto il sindaco Michele De la fase Hub 2 che prevede un Pascale, aprendo Omc, la fiera un solo giorno il Porto” approfondimento dei fondadell’energia appena conclusa, “è uno degli esempi di come patrimonio culturale, turi- li a meno 14,50 metri. I lavori sono stati già appaltati al stico e naturalistico possano convivere in maniera sana Consorzio Renco-Hera che entro il 31 dicembre 2026 docon un polo industriale, energetico, chimico e portuale vrà aver terminato i lavori di escavo di un milione di metri creando benessere diffuso”. A tutto questo va aggiunto cubi e approntato l’impianto di trattamento delle sabbie un porto che è uno dei più importanti scali dell’Adriatico, estratte. Una data invalicabile anche perché si tratta in inserito nella ristretta lista degli 83 “core ports” europei e parte di fondi del Pnrr”. che ha una capacità naturale di essere una piattaforma Le opere del “Ravenna Port hub”, comprese nella prima logistica dell’economia circolare e un distretto manifattu- fase, del valore complessivo di 235 milioni di euro (costo riero ad alta specializzazione nel settore offshore dell’e- del progetto più oneri accessori), consistono nell’escavo di 5 milioni di metri cubi di sedimenti, per approfondire i fonnergia e dell’industria. DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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dali del porto sino a -12,5 mt, nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 2,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 mt in Penisola Trattaroli dove sorgerà, tra l’altro, il nuovo Terminal Container. Il completamento del progetto consentirà anche la realizzazione di aree destinate alla logistica in ambito portuale, per circa 200 ettari.
in banchina con energia eletE i lavori, cosa fondamentale, trica prodotta da un grande sono stati svolti senza fermacampo fotovoltaico, che conre l’attività portuale. “Abbiamo sentirà lo spegnimento dei scavato i nuovi fondali senza motori e l’alimentazione della perdere una nave. Semmai nave con energia ‘verde’. qualche nave la stiamo perGrazie al progetto “Ravenna dendo per la congiuntura ecoPort Hub: infrastructural wornomica e le previsioni di fine ks” il Porto di Ravenna potrà anno ci dicono che saremo disporre di nuove aree per qualche punto percentuale sotl’insediamento di attività proto al 2022 che però è stato un duttive e logistiche che arricanno record. Ma se guardiamo chiranno, con nuovi servizi, la ai dati medi e all’andamento Daniele Rossi, presidente Autorità Portuale catena del valore prodotto dal dei porti italiani, possiamo ritenerci davvero soddisfatti”. Del resto, nel 2023 è successo di porto. Tali aree, per una superficie complessiva di 200 ettari, tutto, dall’alluvione che ha frenato la logistica alla guerra in saranno direttamente collegate alle banchine, ai nuovi scali Ucraina che pesa molto sul porto. “Dal Mar Nero – spiega ferroviari merci ed al sistema autostradale rappresentando, ancora Rossi - arrivavano in tempi normali circa 5 milioni di così, un unicum nel panorama della portualità nazionale. tonnellate di merci e ora ne stanno arrivando 2, e quel che arriva vale circa il 10% dei traffici del Porto di Ravenna. Io In arrivo nuove aree logistiche dico che chiudere il 2023 a 27 milioni di tonnellate di merce I lavori al porto prevedono, quindi, anche la realizzazione transitata è un grandissimo risultato”. di nuove aree logistiche, attualmente sotto il piano di camAlle merci si aggiunge l’aspetto turistico: una stagione ot- pagna ma che verranno riempite con i materiai di escavo e tima per le crociere che hanno portato a Ravenna un nu- poi urbanizzate. “La parte più avanzata dei lavori – spiega mero record di passeggeri. E di fronte alle difficoltà negli Daniele Rossi - riguarda l’area Logistica 2 collocata verso scambi commerciali - la movimentazione dei container Porto Fuori e a seguire verranno i lavori l’area Esse3 che è la prima a subire le conseguenze di un rallentamento vale 67 ettari collocati nell’area delle Bassette Nord”. Avandell’economia -, Ravenna si è aperta al mercato della auto. zano anche i progetti per la realizzazione di una nuova Bmw ha scelto lo scalo ravennate e mediamente 3/4mila zona dedicata agli autotrasportatori. “Il nostro obiettivo – auto ogni quindici giorni partono in nave. spiega Rossi – è quello di realizzare un’area che tolga l’inE lo stesso porto è al centro della transizione energetica. gorgo dalla via Baiona e stiamo valutando la proposta di «I progetti che sta seguendo l’Autorità portuale sono tutti un soggetto privato. Se non dovesse andare in porto il proparzialmente finanziati dal PNRR – ha sottolineato Rossi – getto procederemo noi perché l’obiettivo della sosta in un e quindi garantiscono la piena sostenibilità economica. Il area attrezzata e tecnologicamente avanzata è un obiettivi più importante è la realizzazione a Porto Corsini del siste- prioritario per togliere traffico caotico ad una strada che è ma di cold ironing, cioè l’alimentazione delle navi ferme anche al servizio del mondo delle crociere”. DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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L’economia del mare vale 3,7 miliardi Lo scalo di Ravenna parte fondamentale della logistica regionale di 3,7 miliardi di euro e la L’economia del mare in logistica regionale conEmilia-Romagna rappreta 10mila imprese con senta 3,7 miliardi di euro 91mila addetti. L’anno in termini di valore agscorso lo scalo di Ravenna giunto. L’interscambio via ha fatto registrare un remare della regione supera cord sia in termini di merci 40 miliardi di euro, il 30% movimentate che per le del totale import export crociere. Numeri che dane sono 10mila le impreno la dimensione di quanse regionali che operano to sia importante investire nella logistica. Lo scalo su questa infrastruttura di Ravenna nel 2022 ha che assicura al territorio raggiunto il suo record proiezione internazionale storico movimentando e connessioni con il mon27,4 milioni di tonnellate do, grazie alle quali le di merci, mostrando notePassano dalla Romagna dai metalli agli imprese raggiungono i vole resilienza in relazione alimentari senza dimenticare i turisti mercati esteri più diversi. alla guerra in Ucraina che Come prima banca italiaha riassestato le rotte delle materie prime ed il 2022 è stato anche un anno record an- na, storicamente radicata e ramificata in regione, siamo in che per le crociere, con 193mila passeggeri movimentati prima linea per sostenere le imprese nel contesto macroche diventeranno oltre 300mila a fine 2023. I dati sono di economico e nel percorso verso gli investimenti strategici, Intesa Sanpaolo, SRM e Autorità Portuale e fotografano la con attenzione particolare a sostenibilità, efficientamento energetico, digitalizzazione e valorizzazione dei rapporti cosiddetta “economia del mare” regionale. Per Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Roma- di filiera. IntesaSanpaolo sostiene il settore della logistica gna e Marche Intesa Sanpaolo, “La cosiddetta economia poiché rappresenta un asset fondamentale per la comdel mare in Emilia-Romagna genera un valore aggiunto petitività dell’Italia”. Per Massimo Deandreis, direttore DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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generale SRM, : “a livello strategico, il futuro del Porto è agganciato alla capacità di realizzazione dei progetti del PNRR, oltre che al decollo della Zona logistica semplificata che potrà supportare lo scalo nell’attrarre nuovi traffici. Fondamentale sarà altresì la strategia di diventare sempre più uno scalo Green, con investimenti sostenibili e rivolti a sviluppare altresì il ruolo di Ravenna come hub di bunkeraggio nell’ambito dei combustibili alternativi, una delle sfide più forti che il Mediterraneo sta presentando”. Ad avviso di Giorgio Guberti, presidente della
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Economia del mare e Porto di Ravenna
L’economia del mare in Emilia-Romagna genera un valore aggiunto di 3,7 miliardi di euro pari al 7% del totale nazionale. L’import/export marittimo traina l’economia della regione: 41,5 miliardi di euro pari al 30% del totale interscambio di cui 17 mld in import e 25 mld in export. Via mare l’Emilia-Romagna importa soprattutto metalli, macchine e apparecchi meccanici e prodotti alimentari e bevande; tali merci superano la metà (54%) delle importazioni marittime complessive della regione. In uscita sono principalmente macchine e apparecchi meccanici, mezzi di trasporto e prodotti alimentari e bevande, che insieme pesano il 74% dell’export marittimo regionale. Camera di commercio di Ferrara e Il principale mercato di importazione via mare è il Far East, che Ravenna “nella situazione economida solo pesa il 43%; a seguire i Paesi europei non UE e l’UE27; i ca che stiamo attraversando, segnata mercati di export sono il Nord America con il 34%, il Far East con il 20% e il Centro-Sud America. da incertezza e difficoltà, lo sviluppo delle principali infrastrutture del terLa logistica, una filiera importante e strategica: in Emiliaritorio può rivelarsi un fattore ancor Romagna sono presenti 10mila imprese attive nella logistica e nella portualità (terza regione per numerosità dopo Lombardia e più decisivo per favorire la ripartenza Campania) che occupano 91mila addetti. e la competitività dei più importanti comparti produttivi. Il potenziamenRavenna, da sempre un porto di riferimento dei paesi che to delle infrastrutture, anche attraversi affacciano sul Mar Nero e, in particolare dell’Ucraina, ha registrato una performance importante nonostante il conflitto; so il porto di Ravenna inteso in ogni nel 2022 ha movimentato 27,4 milioni di tonnellate di merci sua specificità, anche crocieristica, è (record storico), pari ad un aumento su base annua dell’1%. senza dubbio un driver fondamentale di sviluppo dell’economia locale Nei primi sette mesi del 2023 il porto ha totalizzato 15,6 milioni di tonnellate di merci, con un lieve calo del 4,9%, da ricondursi e nazionale. Oltre il 13% dell’importo anche agli eventi meteorologici eccezionali che hanno causato totale del PNRR è stato destinato alla interruzioni ai collegamenti stradali e ferroviari di ultimo e Missione “Infrastrutture per una mopenultimo miglio. Riguardo al comparto passeggeri, si sono bilità sostenibile”, un investimento registrati 166mila croceristi (+85%). di oltre 25 miliardi di euro per promuovere un profondo cambiamento nell’offerta di servizi e trasporto per creare nei prossimi cinque anni infrastrutture più moderne e sostenibili in tutto il Paese. Evidenzio altresì la necessità che si proceda con sollecitudine all’istituzione in regione della Zona Logistica Semplificata, un progetto speciale che andrà a beneficio, non solo del sistema del trasporto merci, ma del sistema imprenditoriale nel suo complesso”. DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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La Zona logistica semplificata (non) può attendere Fu annunciata a marzo 2022 ma resta inattuata imprenditoriale e dell’occupaAncora nessuna notizia per la zione. Le imprese della Zls che Zona logistica semplificata del utilizzeranno il porto di Ravenporto di Ravenna. Il tema è stana potranno avere vantaggi to al centro di un question time concreti: si tratta di agevolaziopresentato da La Pigna in conni, nazionali e regionali, come siglio comunale, ma amminiad esempio semplificazioni strazione comunale bizantina e amministrative, incentivi ecoRegione Emilia-Romagna sono nomici e sgravi fiscali. In totale ancora in attesa di una risposta la Zona logistica semplificate da parte del Governo Meloni. In dell’Emilia-Romagna occupa realtà, una risposta non è arrivauna superfice di 4.563 ettari, di ta nei mesi scorsi nemmeno dal Per imprese e l’ e conomia locale cui 2.748 destinati ai nodi inprecedente governo Draghi, ha un danno notevole termodali e alle aree logisticofatto notare La Pigna. La Zona produttive e 1.815 alle aree logistica semplificata dell’Emilia-Romagna era stata annunciata a marzo 2022. Doveva produttive. E identifica otto principali settori economici diventare operativa quest’anno. La proposta della Regione da promuovere e rafforzare: agroalimentare, tessile e abEmilia-Romagna era arrivata dopo un percorso di condivi- bigliamento, legno e mobili, ceramica, chimica e materie sione con gli stakeholder. 9 le province coinvolte, 28 i Co- plastiche, farmaceutica, biomedicale e meccanica. “I settori muni, 23 le aree produttive e 11 i nodi intermodali lungo economici coinvolti rappresentano il 10% delle imprese insediate – precisa il commissario straordinario della Camera tutto il territorio regionale. Il progetto, in sostanza, pianifica il futuro della movimen- di commercio di Ravenna, Giorgio Guberti – nella regiotazione integrata delle merci in Emilia-Romagna, che per- ne, il 25% degli occupati nonché il 93% delle esportazioni metterà il pieno sviluppo del sistema logistico, economico e il 96% delle esportazioni. Siamo di fronte ad una grande e produttivo di tutto il territorio da Piacenza a Rimini con opportunità che, proprio per queste ragioni, va colta e supil porto ravennate come fulcro di tutto. Il progetto andrà a portata con una forte spinta alla semplificazione”. beneficio di tutto il sistema di trasporto merci, del tessuto “Si tratta di un’operazione di valorizzazione molto forte del DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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ruolo del porto nell’economia regionale – assicura il direttore regionale Cura del territorio e ambiente della Regione EmiliaRomagna Paolo Ferrecchi -. Concretamente questo significa che tutte le attività insediate nei luoghi di relazione col porto di Ravenna potranno avere benefici di semplificazione ma noi puntiamo anche a incentivi di carattere economico per valorizzare sempre di più queste relazioni col porto e quindi far diventare lo scalo di questa città non solo un porto di import ma anche un porto di export: questa è la grande sfida”.
Un iter travagliato
Il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti, sottolinea che l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha già approvato (delibera n. 70 del 2 febbraio 2022) l’istituzione della Zona logistica semplificata, corredata dal Piano di sviluppo strategico, ai fini della presentazione al Presidente del Consiglio dei ministri (art.1, comma 63, legge n. 205/2017); “si tratta di una grande ‘rete’ di collegamenti – spiega Guberti - che andrebbe a beneficio di tutto il sistema di trasporto merci, del tessuto imprenditoriale e dell’occupazione coinvolgendo non solo il porto di Ravenna ma anche molti Comuni della regione; con la Zls la società Sapir Spa potrebbe, in tempi celeri, realizzare una seconda via per il Porto di Ravenna, opera strategica che darebbe un forte impulso a tutta l’area con diversi imprenditori della logistica pronti ad investire”. Nel consiglio comunale del 17 ottobre scorso si è discusso l’ordine del giorno sulla esigenza della rapida istituzione delle Zone Logistiche Semplificate che il Governo deve stabilire con decreto attuativo. Il documento è stato presentato dai consiglieri Pd Cinzia Valbonesi e Gianmarco Buzzi e sottoscritto dalle principali forze di maggioranza. “Abbiamo ritenuto opportuno - affermano Valbonesi e Buzzi - impegnare il consiglio comunale in una discussione politica sull’assoluta necessità di sollecitare il Governo rispetto all’istituzione delle Zls, presentata dalla Regione Emilia-Romagna un anno e mezzo fa, dopo la concertazione con l’Autorità di Sistema Portuale, i referenti delle amministrazioni locali, le associazioni di categoria, gli operatori portuali, i 12
terminalisti, gli spedizionieri, gli agenti marittimi, i referenti dei nodi intermodali e degli interporti interessati così come i gestori delle aree produttive attrezzate.
Vice ministro “abbottonato”
Nella sua recente visita a Ravenna il vice ministro all’Infrastrutture e Trasporti Rixi non ha fornito concreti elementi in merito a quando potremmo vedere approvata la Zls. Il nostro territorio e il porto di Ravenna non meritano di essere ‘tenuti al palo’ per le inefficienze del Governo, sempre che la mancata approvazione non corrisponda ad una precisa volontà politica. Chi sta dalla parte del nostro territorio, delle nostre imprese e del porto di Ravenna voti l’ordine del giorno per approvare senza indugio la Zls, noi lo avremmo fatto indipendentemente dalla forza politica di governo. Chi invece è più preoccupato di tenere alta una bandiera, a scapito della comunità ravennate che è stato chiamato a rappresentare, lo bocci pure o si nasconda sfilando il badge”. Fratelli d’Italia, Lega e la lista civica La Pigna hanno respinto questo appello esprimendo il loro no alla richiesta di sollecito dello sblocco della Zls mentre Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna ha scelto di non votare”. Di fatto, i consiglieri comunali del centrodestra hanno votato contro un progetto che ha lo scopo di incrementare i collegamenti con il porto di Ravenna, attrarre nuove imprese e investimenti e che porterà significativi vantaggi di tipo fiscale, doganale, finanziario e di semplificazioni amministrativa. Un progetto strategico per il nostro territorio perché consentirebbe uno sviluppo forte e senza burocrazia.
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Primi nove mesi in calo del 5,3% - Discesa anche in ottobre
Il porto di Ravenna nei primi 9 mesi del 2023 ha movimentato complessivamente 19.682.987 tonnellate, in calo del 5,3% (oltre 1,1 milioni di tonnellate in meno) rispetto l’anno precedente. Gli sbarchi sono stati pari a 17.160.082 tonnellate e gli imbarchi pari a 2.522.905 tonnellate (rispettivamente -5,3% e -5,0% in confronto ai primi 9 mesi del 2022). Il numero di toccate delle navi è stato pari a 1.896, per 158 toccate in meno (-8,3%) rispetto al 2022. Negativo l’andamento del mese di settembre, nel quale sono state movimentate 2.034.517 tonnellate, in diminuzione del 3,6% (quasi 77 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso mese del 2022. Analizzando le merci per tipologia, nel periodo gennaio-settembre 2023 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) - con una movimentazione di 16.223.502 tonnellate - sono diminuite del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Continua invece il buon andamento delle merci su rotabili che chiudono i primi nove mesi del 2023 in crescita del 5,5% rispetto al 2022, movimentando 1.398.615 tonnellate, mentre i prodotti liquidi, con una movimentazione di 3.459.485 tonnellate, sono in calo (-4,6%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Continua il trend negativo, iniziato lo scorso mese, per
il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) con una movimentazione complessiva dei 9 mesi del 2023 pari a 3.955.561 tonnellate di merce, in calo del 2,4% (quasi 97 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2022. Analizzando le singole merceologie, nei primi 9 mesi del 2023 è comunque positivo il risultato dei cereali, con 1.337.527 tonnellate movimentate (+18,7% rispetto al 2022), mentre la movimentazione delle farine, pari a 716.194 tonnellate, è diminuita del 12,1% rispetto al 2022. In leggera diminuzione, ma comunque in recupero, anche gli sbarchi dei semi oleosi che, con 937.420 tonnellate, segnano un -0,8% rispetto al 2022, mentre negativa la movimentazione di oli animali e vegetali, pari a 500.519 tonnellate (-26,5% rispetto al 2022). I materiali da costruzione hanno movimentato complessivamente, nei 9 mesi del 2023, 3.328.600 tonnellate, in calo (-22,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022. La movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 3.005.262 tonnellate, è anch’essa in diminuzione del 24% rispetto ai primi 9 mesi del 2022. Per i prodotti metallurgici, nei 9 mesi del 2023, sono state movimentate 5.024.363 tonnellate, in calo del 2,3% rispetto allo stesso perio-
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do del 2022. Per quanto riguarda i prodotti chimici, sono state movimentate 834.705 tonnellate (-2,9% rispetto allo stesso periodo del 2022), mentre per i prodotti petroliferi, sono state movimentate 1.938.391 tonnellate, in leggero aumento rispetto ai primi 9 mesi del 2022 (+0,8%). Si mantiene positivo il risultato per i concimi e fertilizzanti, con una movimentazione pari a 1.243.005 tonnellate (+14,7% rispetto al 2022). Frenano anche i container. Nei primi 9 mesi del 2023 i contenitori, con 165.070 TEUs, sono diminuiti del 7,6% rispetto al 2022, un calo che continua a riguardare sia i TEUs pieni, pari a 125.974 (il 76% del totale dei TEUs), in calo dell’8,9% rispetto al 2022, sia i TEUs vuoti, pari a 39.096, in diminuzione del 3,3% rispetto al 2022. In termini di tonnellate, la merce trasportata nel periodo, pari a 1.802.491 tonnellate, è calata del 4,5% rispetto ai primi 9 mesi del 2022.Il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 340, è diminuito rispetto alle 378 del 2022 (38 toccate in meno). Buona performance nel mese di settembre dove sono stati movimentati 18.353 TEUs (+19,2%), di cui 13.254 pieni (+14,4% sul 2022) e 5.099 vuoti (+33,6% sul 2022), per 192.596 tonnellate mensili corrispondenti (+21,4% rispetto a settembre 2022). In crescita l’andamento del settore automobilistico nel periodo gennaio-settembre 2023, con 6.599 pezzi movimentati, 1.150 pezzi in più (+21,1%) rispetto ai 5.449 pezzi del 2022 e buono anche il risultato del mese di settembre in cui sono stati movimentati 1.043 pezzi, pari a 277 pezzi in più (+27,8%) rispetto allo stesso mese del 2022. Nel comprensorio portuale di Ravenna il traffico ferroviario nei 9 mesi del 2023 ha registrato 5.318 treni, 1.100 treni in meno (-17,1%) rispetto allo stesso periodo del 2022.Sono state trasportate via treno 2.541.279 tonnellate di merce, in calo del 12,5% rispetto al 2022, mentre il numero di carri, pari a 49.181, è calato dell’8,0%
rispetto ai primi 9 mesi del 2022. L’incidenza del traffico ferroviario sul traffico marittimo ha raggiunto nei 9 mesi il 12,9%. In base alle comunicazioni preventive caricate sul port community system alla chiusura degli ordinativi, per il mese di ottobre 2023 si stima una movimentazione complessiva di quasi 2,1 milioni di tonnellate, con un calo del 10,5% rispetto a ottobre 2022. Il periodo gennaio-ottobre 2023 dovrebbe chiudersi, in sintesi, con una movimentazione complessiva di poco più di 21,5 milioni di tonnellate, in calo di circa il 5% rispetto al 2022. Come progressivo, sono in crescita i concimi (quasi +11%), i metallurgici (+3%) e i petroliferi (+2,5%). In calo di oltre il 25%, invece, i materiali da costruzione (3,5 milioni di tonn. movimentate), del 27% i chimici solidi e del 5% i liquidi, del 17% gli agroalimentari liquidi (835.000 tonn. movimentate) e di oltre il 4% quelli solidi (3,5 milioni di tonn. movimentate). Stima negativa nei primi 10 mesi del 2023, ma comunque in ripresa, per i container, con oltre 180 mila TEUs (-6,8% rispetto al 2022); dal punto di vista dei volumi movimentati, la merce in container è stimata in poco meno di 2 milioni di tonnellate, in diminuzione di oltre il 4% rispetto al 2022. In calo invece il numero dei trailer movimentati che, con un contributo particolarmente negativo del mese di ottobre, nei primi 10 mesi del 2023 dovrebbero raggiungere circa 65.860 pezzi (circa 780 pezzi in meno, -1,2%) con la merce su trailer però che dovrebbe superare 1,5 milioni di tonnellate, in aumento di oltre il 16% rispetto a quella movimentata fino a ottobre 2022.
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l’intervista Corsini: “Porto di Ravenna baricentro della logistica” Per l’assessore regionale ai trasporti deve aumentare il peso della ferrovia Un ruolo centrale nella logistica regionale con investimenti sempre più forti per indirizzare il Porto di Ravenna verso quella sostenibilità che ne deve connotare l’operatività. L’assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini fa il punto sulle iniziative della Regione a favore dello scalo ravennate. Assessore Corsini, Perché il porto di Ravenna è centrale per l’economia regionale?
Bando da 6,4 milioni per spostare quote dalla gomma al ferro. Niente fondi statali per la nuova Romea
re di efficienza, minor traffico su strada e miglior qualità dell’aria. Il porto di Ravenna è quindi il baricentro di una grande rete di collegamenti che andrà a beneficio di tutto il sistema di trasporto merci regionale, del tessuto imprenditoriale e dell’occupazione, oltre che della transizione ecologica, proprio grazie al minor inquinamento dovuto alla diminuzione del trasporto su gomma.
Quali investimenti sono Il porto di Ravenna è storiprevisti per migliorare la camente il più importante qualità dello scalo? approdo e centro di scambio Andrea Corsini, assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, Sono in campo e in fase di merci della Regione verso altri commercio, Regione Emilia-Romagna progettazione definitiva una porti. Ma oggi assume ancor di più un valore strategico per l’economia regionale. Rap- serie di interventi (che fanno riferimento a fondi Rfi, AdSP, presenta infatti anche il nodo centrale della ‘Zona logisti- Cipe, Bei, e da ultimo PNRR) che riguardano il Port Hub per ca semplificata’, un progetto speciale realizzato per la mo- 493,8 milioni di euro, a cui si aggiungono per il potenziavimentazione delle merci, che metterà in relazione le aree mento dell’accessibilità ferroviaria oltre 60 milioni di euro produttive interne della regione con il porto di Ravenna, e per quello stradale 147,3 milioni di euro. In particolae che sfrutterà in particolare il traffico ferroviario a favo- re per quanto riguarda l’hub portuale si tratta di lavori di DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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IL GRUPPO ORMEGGIATORI DEL PORTO DI RAVENNA VIENE COSTITUITO A RAVENNA NEL 1973 E ASSUME LA FORMA GIURIDICA DI SOCIETÀ COOPERATIVA IL 1 AGOSTO DEL 1992 Il Gruppo svolge la sua attività garantendo il servizio 24 ore per tutti i giorni dell’anno, a salvaguardia della sicurezza della navigazione, delle strutture portuali, dell’ambiente, delle vite umane. Assicura altresì il regolare svolgimento dei traffici. Il Gruppo si avvale dell’opera di 28 soci ad alta professionalità marinara che organizza e coordina sulla base delle esigenze del traffico portuale. Per soddisfare con immediatezza tutte le necessità operative del servizio, il Gruppo dispone di 9 imbarcazioni conformi ai requisiti tecnici ed alle dotazioni previste dall’Autorità Marittima, oltre a 7 autovetture.
Medaglie al Merito di Marina Sono state conferite ai membri del Gruppo 5 Medaglie al Merito di Marina Nel 1967 una Medaglia d’Oro al Merito di Marina è stata conferita all’ormeggiatore Terzo Sirotti, disperso in mare durante il salvataggio dell’equipaggio della Motonave “Carmelina Prima”, naufragata alla Diga Foranea Nord del Porto di Ravenna. Il 22 ottobre 2008, nel corso di una cerimonia tenutasi a Ravenna sono state conferite una medaglia d’Argento al Merito di Marina a Gianpaolo Guidi e tre medaglie di Bronzo al Merito di Marina agli altri tre componenti l’equipaggio della motobarca EBA: Stefano Trombini, Ivan Trombini e Mirko Ragazzini che il 24 settembre del 2004, durante un fortunale, salvarono dieci persone cadute a mare nell’avamporto di Ravenna.
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approfondimento generale dei canali Candiano e Baiona fino alla darsena San Vitale, con l’adeguamento delle banchine operative esistenti, di un nuovo terminal container nella penisola Trattaroli e della realizzazione di una stazione di ‘cold ironing’ a Porto Corsini, al servizio del Terminal per le Crociere. Molte merci viaggiano ancora su gomma. Come sta andando la dinamica delle merci su ferrovia? Dopo il forte calo registrato nel periodo di pandemia che aveva avuto una movimentazione delle merci di circa 17,7 milioni di tonnellate, il 2021 ha visto una sostanziale ripresa delle merci trasportate su gomma (che si sono attestate sui 21,5 milioni di tonnellate. La Regione già dal 2009 attua politiche per incoraggiare il trasporto di merci su ferro e quest’anno, per spostare i camion dalle strade, abbiamo predisposto un bando da 6,4 milioni di euro indirizzato agli operatori del trasporto multimodale e alle aziende logistiche per il triennio 202325. Abbiamo calcolato che i contributi della Regione possano trasferire oltre 4,8 milioni di tonnellate di merci dalla strada alla ferrovia: circa 173mila camion in meno in circolazione per 37mila tonnellate di CO2 e 1.900 chilogrammi di particolato risparmiati. Siamo sempre più
determinati a incentivare soluzioni eco-sostenibili per il trasporto delle merci per contribuire con ogni mezzo alla riduzione dell’inquinamento nella nostra regione, ma anche a promuovere un sistema economicamente vantaggioso per le imprese. E il trasporto su ferro lo è nei fatti: più veloce, meno inquinante. L’obiettivo finale, in linea anche con il Patto per il Lavoro e per il Clima, resta quello di tenere in equilibrio crescita e ambiente in ogni azione o provvedimento regionale. Dal punto di vista infrastrutturale al Porto serve una viabilità migliore. Cosa si sta facendo? Di pari passo con l’infrastruttura ferroviaria si sta provvedendo anche a potenziare la viabilità che ruota attorno a Ravenna. Come dicevo prima, ci sono lavori per 147,3 milioni, già avviati e in partenza entro l’anno, che riguardano l’adeguamento della tangenziale della città (lavori che sono partiti nel 2022), a cui si aggiunge la riqualificazione complessiva della “Ravegnana” (SS67) da Classe al Porto (per la quale sono in corso di completamento le attività propedeutiche ai lavori) e infine l’ adeguamento del ponte sui Fiumi Uniti (con l’avvio dei lavori previsto entro il 2023). Ci sono novità sul possibile miglioramento del collegamento diretto con Venezia intervenendo sulla Statale Romea? Per ora non ci sono risorse. Come Regione in realtà abbiamo sempre sostenuto presso Il Governo la necessità di avere un percorso alternativo alla Romea, prolungando l’E45, e quindi attuando quella ricucitura stradale tra Ferrara e Codigoro che consentirebbe di collegare Venezia a Orte. Sarebbe un modo per alleggerire il traffico sulla dorsale adriatica e quindi per migliorare la viabilità. DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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Ravenna resta capitale dell’energia Rigassificatore all’opera a partire dal 2025 giugno, sono partiti i lavori Porto di Ravenna come anche per la costruzione grande hub energetico itadel metanodotto Snam che liano. Non tanto della procollegherà il rigassificatore duzione nazionale (e locale) galleggiante Singapore Bw di vecchia energia (estrazioche trasforma il gas liquene del gas) che langue, ma fatto portato dalle metaniedelle opere collegate alla re in gas naturale, alla Rete nuova energia (eolico, solaNazionale Gasdotti, già esire e idrogeno) e anche all’arstente a nord della città di rivo del gas via nave. Se c’è Ravenna. un cantiere che va avanti La Bw Singapore sarà orsecondo il cronoprogrammeggiata a 8,5 km nella ma pensato dai progettisti piattaforma Petra (gruppo è quello relativo al rigasPir) e rilascerà 5 miliardi di sificatore. Come previsto, Agnes va avanti - Eolico, solare e metri cubi di gas metano chiusa la stagione balneare, idrogeno in rampa di lancio l’anno. I lavori per il metanosi è aperta quella dei lavori dotto a terra (32 km) sono che interesseranno il lungomare Cristoforo Colombo di Punta Marina. Il tratto finale stati commissionati dalla Snam alla Max Streicher spa, della strada è stato interamente recintato con deviazione per un ammontare di oltre 40 milioni di euro, quelli per su viale delle Americhe del traffico in entrata nel paese. Le il metanodotto in mare e per l’adeguamento della piattubature verranno interrate sotto la strada e si congiun- taforma, sono invece commissionati alle aziende Rosetti geranno poi con quelle che si stanno posando nei campi Marino, Micoperi e Saipem. Nel frattempo, come spiega tra Punta Marina e Ravenna, dove i lavori sono già comin- Elio Ruggeri, amministratore delegato di Snam Fsru (Flociati. La nave arriverà a Ravenna nell’ultimo trimestre del ating Storage and Regasification Unit Floating) l’istanza 2024 e dal 2025 l’intera infrastruttura che avrà il compi- per l’avvio dell’iter autorizzativo della Fsru Bw Singapore to di portare il gas a terra dovrà essere pronta. Intanto, a è stata presentata da Snam l’8 luglio 2022 e si è concluDOSSIER PORTO DI RAVENNA
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Eolico, solare, idrogeno verde: Agnes va avanti
realizzati nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Una volta che l’opera sarà entrata in funzione, spiegano da Snam, “l’apporto al sistema energetico nazionale si inserisce nel contesto delle azioni che Snam ha intrapreso per consolidare la sicurezza energetica del Paese a seguito del conflitto russo-ucraino e dell’acuirsi della crisi energetica”. La Fsru Bw Singapore può immettere in rete, ogni anno, 5 miliardi di metri cubi di gas e assieme al contributo fornito dal rigassificatore Golar Tundra, di identica capacità e in esercizio nelle acque del porto di Piombino, la nave ormeggiata al largo di Ravenna consentirà così di azzerare le quote di gas ancora importato da Mosca nel 2022. È un impianto che, secondo Snam, non desta preoccupazioni né per l’ambiente né per le persone in quanto la rigas22
Dovrebbe essere vicina la valutazione di impatto ambientale - Il cantiere potrebbe essere aperto nel corso del 2024 ph. Shutterstock
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sa positivamente 120 giorni dopo. E se le attività per la messa in esercizio della nave al largo della costa ravennate sono partite per il collegamento a terra (34 km di gasdotto), stanno iniziando anche le lavorazioni preliminari offshore (8,5 km di gasdotto), tutti interventi che saranno
Sono stati giorni importanti per il progetto Agnes, che prevede la creazione di un maxi hub delle energie rinnovabili e dell’idrogeno verde al largo delle coste di Ravenna.Attualmente siamo ancora alla fase autorizzativa, quella, per intenderci, che per il rigassificatore è stata fatta nei tanto sbandierati 120 giorni Per Agnes stanno servendo anni. “Stiamo completando le ultime risposte alle osservazioni arrivate dal Ministero proprio in questi giorni – spiega Alberto Bernabini amministratore delegato di Agnes che insieme a F2i intende realizzare intende realizzare il parco eolico e fotovoltaico – poi la palla passerà definitivamente al Ministero che dovrà fornire risposta positiva o negativa sulla valutazione di impattop ambientale”. Riguardo alle richieste del Ministero, Bernabini commenta: “Ci hanno chiesto tantissime cose entrando molto nel dettaglio e anche un po’ in ritardo, perché abbiamo aspettato più di 50 giorni, ma stiamo rispondendo a tutto e siamo fiduciosi che le risposte siano esaurienti”. Lo stesso primo cittadino ravennate, Michele De Pascale, mentre festeggiava l’ok al rigassificatore, esprimeva un auspicio: “Vorremmo che analoghe procedure serie e veloci siano messe in campo anche per l’altro grande progetto energetico a Ravenna, quello del parco eolico in mare». E il 23 ottobre, nel suo discorso all’apertura di Omc, lo stesso sindaco si è detto stupito che il modello rigassificatore non sia stato applicato per Agnes. Se tutto va come dovrebbe andare, spiega Bernabini, in primavera potremmo riuscire a mettere in piedi il cantiere entro il 2024”. Ma c’è anche molto interesse per il
solare galleggiante. “LO stiamo sperimentano in laguna a Venezia per onde alte al massimo 150 cm ma poi ci metteremo a lavorare per piattaforme in grado di reggere onde fino a 6 metri come si possono incontrare al largo di Ravenna”, spiega Bernabini. E si tratterebbe di piattaforme a seguito di pale e eoliche e ad esse agganciate. “Ser riusciamo a partire – conclude Bernabini sarebbe il parco galleggiante solare più grande al mondo”. Intanto F2i Sgr, fondo d’investimenti a capitale misto pubblico-pubblico specializzato in infrastrutture e energia, ha rilevato una quota di minoranza (poco più del 10%) del capitale di Agnes, che per il resto è in mano ad Alberto Bernabini, amministratore unico della stessa Agnes nonché fondatore e CEO di Qint’x, società ravennate specializzata in progetti di energia rinnovabile. L’ingresso di F2i, seppure con una quota del tutto minoritaria, costituisce certamente un forte impulso per il progetto Agnes. E Agnes conferma l’intenzione di produrre idrogeno verde, che potrebbe avere diversi utilizzi non ultimo quello di un’immissione in rete in miscela col metano che arriverà dal nuovo rigassificatore che Snam sta installando a Ravenna, come il numero uno della società aveva già ipotizzato nei mesi scorsi.
sificazione sarebbe un’attività sicura, forte di filiere consolidate a livello globale. Peraltro, la Fsru si limita a usare l’acqua di mare che, senza entrare in contatto diretto con il gnl, funziona quale sorgente di calore per il processo di rigassificazione. Ma non tutti la pensano così. L’ingegnere ravennate Riccardo Merendi, districandosi tra la documentazione inerente al progetto, ha infatti svolto un’ampia e dettagliata analisi del progetto. Da questa emergono molteplici criticità burocratiche, sostanziatesi, a suo avviso, in errori tecnici e procedurali che, nel corso dell’iter di approvazione del progetto, non sono stati corretti. E su cui pesano enormemente le mancate risposte da
Il progetto Agnes consiste nella trasformazione di un distretto oil&gas in produzione di energia rinnovabile. L’idea è quella di installare in mare pale eoliche e impianti solari galleggianti, producendo idrogeno verde. Quando il progetto sarà finito potrà fornire energia a 500.000 persone nella prima fase. Nella fase due l’obiettivo è dare energia a un milione di persone, Alberto Bernabini, tutte le famiglie della Romagna. Il progetamministratore delegato Agnes to Agnes, che verrà co-finanziato con 70 milioni di euro di risorse provenienti dal Fondo Complementare al PNRR, prevede un investimento complessivo nell’ordine dei 2 miliardi di euro, per installare nell’offshore ravennate due parchi eolici (denominati Romagna 1 e Romagna 2), rispettivamente posizionati a 10 e 12 miglia dalla costa, per 520 MW complessivi, a cui si aggiungeranno 100 MW tramite un impianto solare galleggiante. Una parte rilevante dell’energia rinnovabile prodotta verrà immessa direttamente in rete, ma una quota sarà utilizzata per alimentare oltre 100 MW di elettrolisi (con impianti posizionati in minima parte offshore e in maggior misura a terra, in un’area del porto di Ravenna) in grado di produrre, a pieno regime, fino a 4.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno.
parte degli organi preposti. “A un primo sguardo – spiega Merendi nel suo rapporto – si tratta solo di errori formali e cavilli burocratici, ma chi è stato superficiale e disattento nel redigere e controllare i documenti potrà diventare scrupoloso nel costruire e gestire l’impianto o compiere con diligenza le ispezioni previste? Dietro alla presenza degli errori, già grave di per sé, si intravedono problemi ben più consistenti e tutt’altro che formali”. L’autore spiega che i contenuti del report sono stati messi nero su bianco “dal momento della pubblicazione del progetto fino a oggi per cercare di fermare un’opera che si ritiene non solo inutile ma anche dannosa (tranne per chi ne ricaverà lauti profitti) e di smascherare chi si ammanta di green, trasparenza e legalità ma poi procede negando anche l’evidenza più lampante”.
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Prima fase progetto hub portuale di Ravenna: soddisfazione dei terminalisti
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L’Autorità Portuale di Ravenna ha incontrato i terminalisti del porto per fare il punto su tutte le attività in corso ed illustrare loro il programma delle attività future legate alla realizzazione del progetto Hub Portuale di Ravenna. Gli operatori presenti hanno dimostrato ampia condivisione del percorso che è stato loro prospettato ed hanno espresso soddisfazione non soltanto per l’accelerazione dei lavori che consentirà di concludere questa prima fase del progetto Hub entro il prossimo anno (con un anticipo di circa un anno e mezzo rispetto a quanto previsto originariamente), ma anche, e soprattutto, per lo sforzo di realizzare interventi molto impattanti dal punto di vista infrastrutturale, mantenendo la continuità operativa dello scalo. La buona gestione delle interferenze tra le attività operative dei terminal e dei cantieri, infatti, ha consentito ad entrambi di procedere regolarmente, senza particolari difficoltà, e così si cercherà di fare anche in futuro. Mentre procedono i lavori sulle banchine (vedi foto), vanno avanti anche le attività di dragaggio del canale (nella foto una draga al lavoro) che pure si
concluderanno entro il 31 dicembre 2024. Grazie a questa accelerazione è stato possibile partire con anticipo anche con la seconda fase del progetto Hub che prevede un ulteriore approfondimento dei fondali a meno 14,50 metri. I lavori di questa seconda fase sono stati già appaltati e l’escavo dei fondali, oltre che la realizzazione dell’impianto di trattamento delle sabbie estratte dovranno concludersi entro il 2026, data invalicabile poiché si tratta in parte di fondi del PNRR
Si stanno cercando di acquisire i finanziamenti mancanti relative a banchine ancora da adeguare (115 milioni di euro circa) che potrebbero derivare dai fondi non spesi del PNRR. Il porto di Ravenna, infatti, a fronte dei progetti che ha già pronti e forte della serietà con cui ha dato sino ad oggi corso a quelli previsti nella prima fase del progetto Hub (del valore complessivo di 250 milioni di euro), potrebbe accedere ai fondi che altri soggetti non sono riusciti ad utilizzare e completare così il quadro degli interventi previsti in piano regolatore contestualmente all’espletamento delle attività previste nella seconda fase del progetto (del valore di 235 milioni di euro), con tutto quello che questo comporta in termini di opportunità lavorative crescita economica di questo territorio.
Cattura della CO2 sempre più vicina
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Da gennaio 2024 la fase sperimentale del progetto
CO2, circa 25mila tonnellate, fa parte dell’inquinante che proviene dalla centrale di trattamento del gas di Eni a Casal Borsetti ma Eni e Snam stanno progettando lo sviluppo della fase industriale che partirà dal 2026 e avrà una capacità di stoccaggio fino a 4 milioni di metri cubi di CO2 che poi potrà arrivare a 16 milioni di metri cubi l’anno nel 2030. Il tutto con creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro. Tanto per dare un’idea, si tratta della metà delle emissioni delle aziende energivore che non possono essere abbattute con l’elettrificazione o altre tecnologie: quindi in questo modo saranno soddisfatte le esigenze di decarbonizzazione dell’industria italiana, in particolare dei settori energivori tra cui i cementi e l’acciaio che rappresentano la priorità del progetto. Alla critica si può rispondere che si tratta, invece, della rimozione o della non emissione di CO2 in atmosfera proveniente da aziende industriali che la vorranno consegnare. ph. Shutterstock
A gennaio 2024 Eni e Snam partiranno con la prima fase del progetto per la cattura della CO2 a Casal Borsetti e la sua trasferimento e poi iniezione al largo di Ravenna. Intanto si cercherà di capire quale sia l’interesse da parte delle aziende emettitrici di CO2 che si sta rivelando forte che dovranno indicare i dati sulla localizzazione dell’impianto industriale, la tipologia, il volume e i contenuti delle emissioni per capire cosa realmente serva loro. Da parte sua, la CO2 potrà, infatti, arrivare in vari modi, via tubo o via nave, dipende caso per caso. Quel che è certo è che poi, arrivata al largo, sarà iniettata nel giacimento di gas vuoto di Eni di Porto Corsini Mare Ovest e, in prospettiva, in altri che arrivassero alla fine della loro produzione. Si tratta di siti di allocazione che conosce molto bene dal punto di vista geologico e geofisico perché sono oltre cinquant’anni che sono in produzione e questo è importante ai fini della sicurezza del progetto, dei costi e dei tempi di realizzazione. Per quanto riguarda la capacità totale di stoccaggio di questi giacimenti, si tratta di oltre 500 milioni di tonnellate di CO2 che fanno del progetto “Ravenna” uno dei più grandi del mondo. In questo senso, Ravenna, quindi, rappresenta un unicum nel Mediterraneo, dove non esistono condizioni simili. La prima immissione di
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Traghetti del mare appesi a Grimaldi Con il ritorno degli euro-cargo diminuiscono le merci trasportate rità portuale di Ravenna. Poi, Crescono i carichi sui trafino ad agosto i numeri del ghetti merci Grimaldi nelterminal traghetti di Ravenle aree di T&C - Traghetti & na erano con segno positivo, Crociere di Ravenna, società a conferma di una realtà che unipersonale, controllata al negli anni non aveva fatto 100% dall’Autorità di Sistema che crescere, arrivando nel Portuale di Ravenna che ne è 2022 a movimentare 81 mila socio unico dal 2004 - menrotabili. Negli ultimi mesi, tre stanno partendo i lavori però, le cose sono cambiate per ampliare di 30mila metri drasticamente e per la priquadrati la superficie opema volta nella sua storia T&C rativa (oltre ai 130mila già Tolti dalle strade migliaia di Tir e Traghetti e Crociere rischia di esistenti e con 470 metri di 90mila chilometri risparmiati chiudere con numeri in flesbanchina) con tre nuove torri sione rispetto all’anno prefaro, dopo il via libera relativo ai materiali esplosivi presenti nel sottosuolo. Il tutto a be- cedente. A settembre le stime di crescita erano già state neficio dell’operatività attuale e, in prospettiva, della Gri- ridotte al più 2,15% e ora si comincia a temere di andare maldi che ha firmato un contratto per il noleggio parziale in negativo. “È successo – spiega l’amministratore unico dell’area su cui operano le sue navi; con la conseguenza di T&C Alberto Bissi – che prima Grimaldi ha dirottato le che l’operatore marittimo gestirà direttamente le ope- navi eco-hybrid verso rotte evidentemente più redditirazioni di imbarco e di sbarco su una superficie di oltre zie e riportando a Ravenna i vecchi euro-cargo, che però 58mila metri quadrati. Una scelta che farebbe mettere a hanno una capacità di carico dimezzata. Poi, come non Grimaldi radici sempre più profonde nel Porto di Ravenna bastasse, Grimaldi ha annunciato a T&C che gli approdi per almeno 6 anni, la durata del contratto siglato, e che settimanali sarebbero scesi da tre a due, nell’ottica di dogarantirà occupazione stabile. Ma il condizionale è d’ob- ver operare un risparmio in conseguenza dei maggiori bligo perché la Grimaldi è in attesa dal 19 marzo della costi lato carburante”. concessione all’utilizzo della banchina da parte dell’Auto- Sulla linea trailer Ravenna–Brindisi–Catania nel 2022 in DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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totale sono stati imbarcati/ sbarcati 81.322 rotabili con un incremento di 5.167 unità rispetto al 2021 che significa un incremento del 6,79%. E i primi mesi del 2023 stavano dando risultati ancora migliori con un aumento di rotabili di quasi il 15% (in gennaio è stato registrato un più 22%, anche grazie all’uso temporaneo della banchina di Terminal Nord – Sapir – causa lavori nella banchina pubblica che hanno impedito gli ormeggi in T&C).
Meno traffico sulle strade
Tutto traffico stradale in meno sia sull’A14 e statale vi è assoluta certezza che non ci sia16 Adriatica che sull’A1 e no problemi nel sottosuolo che nel la Salerno Reggio Calabria corsi degli anni è stato un deposito “con – spiega Alberto Bissi di materiali più svariati e non certo oltre 90 milioni di chilomesolo di ordigni esplosivi. Contiamo tri di percorsi stradali risparcomunque di terminare le opere miati”. Il terminal T&C - nato entro la fine del 2023”. Attualmente, con lo scopo di erogare serl’impianto portuale di T&C è dotato vizi terminalistici nell’ambidi 9 torri faro alte 36 metri, dotate di to delle operazioni di sbarlampade LED in grado di fornire illuco/imbarco agli approdi di minazione a tutta l’area e garantire traghetti e navi da crociera in tal modo la sicurezza nella viabipoi abbandonate da quanlità interna durante le movimentado, nel 2010, è operativo il terminal dedicato zioni notturne svolte dagli operatori alle navi da crociera situato a Porto Corsini portuali, oltre a 5 telecamere di vioggi è capolinea e nodo della Rete Autostrade deosorveglianza installate sulle torri. del Mare nella rotta marittima Ravenna-BrindiIl personale impegnato (dipendenti, si-Catania e vengono imbarcati, oltre a veicoli biglietterie, controllo accessi, condestinati in Sicilia, altri con destinazione Grecia trollo piazzale, maestranze portuali, (con approdo e cambio traghetto a Brindisi) e personale dedicato alla sicurezza, ecanche veicoli con destinazione Malta (con camcetera) ammonta complessivamente bio traghetto a Catania). ad oltre 100 addetti. Intanto la società aumenta gli spazi e le attrezAlberto Bissi, Guardando avanti, il futuro è incerto. zature a disposizione degli operatori. Infatti, amministratore unico T&C Infatti, il 19 marzo scorso Grimaldi ha dopo il via libera alla bonifica bellica da parte del V° Corpo d’armata dell’Esercito italiano, possono partire firmato un contratto con il quale si impegna a noleggiare i lavori per l’asfaltatura di circa 30mila metri quadrati di l’intera area di T&C, divenendo di fatto un nuovo terminasuperficie che ci consentiranno di aumentare l’operatività lista del porto di Ravenna. Una clausola prevede, tuttavia, di T&C che sarà al massimo entro la fine dell’anno quando che il contratto diventi operativo a condizione che anche le le asfaltature saranno terminate così come i lavori per l’in- banchine del terminal (oggi pubbliche) siano concesse alla nalzamento delle banchine. “La ditta appaltatrice – spiega stessa Grimaldi. Su quelle banchine vi sarebbe però acceso Alberto Bissi – ha circa 140 giorni per consegnare i lavori l’interesse di altri operatori, che avrebbero fatto a loro volta ma vogliamo partire materialmente con i lavori quando richiesta di concessione all’Autorità portuale. DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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Sapir, conti in salute ma il 2023 è un anno complesso “Bene l’automotive e grande interesse per le nostre future aree” precedente e sono stati Si chiude un anno comeffettuati investimenti per plicato ma le prospettive circa 9,9 milioni di euro. per le nuove aree Sapir sono buone. Riccardo Sabadini, presidente di Presidente, come stanno Sapir, fa il punto sulle proandando i conti di spettive della più imporSapir nel 2023 e come tante realtà imprenditosi prospetta, a livello di riale del porto di Ravenna, bilancio, la chiusura del specializzata in imbarco/ 2023 anche in rapporto al sbarco e movimentazione 2022. delle più varie tipologie di merci. Il Gruppo dispoSi deve partire dal fatto ne di oltre 700.000 mq di che il 2022 sia stato un aree e i tre terminal hanno anno molto importante I lavori creano qualche difficoltà in concessione 2700 metri sotto il profilo dei traffici ma ci saranno grandi benefici per tutti di banchine e attrezzate per cui crediamo sia cocon 20 gru portuali, con munque difficile ripetere, le quali movimentano materiali di qualsiasi tipologia e nel 2023, gli stessi risultati. Fatta questa premessa, semdimensione, fino a pezzi eccezionali di 400 tonnellate di bra che il barometro della congiuntura economica contipeso. Il bilancio al 31 dicembre 2022 chiude con un utile nui a segnare un tempo instabile con l’acuirsi dei conflitti d’esercizio di 3,245 milioni di euro e il consolidato al 31 nel Mediterraneo, una inflazione in discesa lenta, prezzi dicembre 2022 presenta un valore della produzione di ancora alti seppure alcuni in diminuzione e una propen70,796 milioni e un utile d’esercizio di 4,984 milioni. La sione degli operatori economici ad attendere segni più movimentazione complessiva di merci varie e prodotti chiari per il futuro. I traffici del gruppo pur in questo conliquidi dei terminal del Gruppo si è assestata nel 2022 in- testo nel complesso reggono grazie al dinamismo degli torno ai 4 milioni di tonnellate, in linea rispetto all’anno anni precedenti. DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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I traffici mostrano qualche segno di rallentamento. C’è preoccupazione per il futuro? Le preoccupazioni per il futuro, da diverso tempo a questa parte, sono sempre state all’ordine del giorno. Quando si pensava di essere usciti da una crisi un’altra si presentava all’orizzonte. È inutile ripetere cose note, ma da anni a questa parte ogni stagione ha avuto qualche chiaro e molti scuri e quindi le preoccupazioni ci sono. Il gruppo nel suo complesso ha però sviluppato una capacità di adattamento al mutare, anche velocemente, delle condizioni di mercato e la reattività in questo momento si rivela molto importante.
dato per sapere come essi stiano procedendo. Certamente tutto ciò che avviene nel porto canale, stanti le sue dimensioni non eccessive, ha l’effetto di creare qualche difficoltà in più, ma i benefici che, siamo convinti, ne verranno ci fanno stringere i denti pensando che il futuro sia migliore del presente e del passato. Si prospettano opportunità molto interessanti per le aree logistiche che state approntando. Ce ne può parlare?
Al momento non sono state ancora assunte decisioni anche se alcuni seri Come sta andando la nuova orientamenti già esistono come si è partnership di Sapir per detto più volte in questi ultimi tempi. I Riccardo Sabadini, presidente Sapir l’automotive con Ars Altmann? contatti sono diversi e con primari opeDi questo nuovo traffico siamo molto soddisfatti, stiamo ratori. L’attività per arrivare a questo punto è stata molto lavorando bene con un partner importante e serio per importante e ha impegnato tutte le strutture della socieconsolidare un traffico che, crediamo, porterà soddisfa- tà che hanno svolto un lavoro significativo il cui frutto è zioni a Ravenna e al suo territorio. rappresentato dall’interesse che le aree hanno suscitato. Pensiamo sia importante non sbagliare il passo, per queVeniamo al capitolo lavori: come stanno andando le sto continua l’attività di elaborazione al fine di ottenere la operazioni e che impatto hanno sul vostro traffico? maggiore versatilità e capacità di integrazione con l’esiSiamo molto interessati a che i lavori proseguano nel modo stente, pensando però anche al possibile sviluppo futuro. più celere possibile. Noi, ovviamente, non abbiamo alcun (foto dal sito www.grupposapir.it) 32
Mingozzi: “Terminal container, calo del 5% nel 2023” La ripresa dopo agosto frena la caduta dei traffici Intanto proseguono i lavori sia delle banchine sia delle nuove e aree…
I container sono uno dei termometri più affidabili dell’andamento dell’economia. E il barometro oggi non volge al bel tempo con le guerre in corso che non facilitano di certo gli scambi e l’economia, anche se non mancano segni positivi. In questo contesto il Terminal container di Ravenna, presieduto da Gianantonio Mingozzi, chiuderà il 2023 con numeri in calo del 5% rispetto al 2022 ma non è un anno perso. Presidente Mingozzi, che bilancio possiamo fare del 2023? Tutto sommato positivo. Agosto è stato un mese molto brutto, poi settemGianantonio Mingozzi, presidente Terminal bre si è risvegliato e otcontainer Ravenna tobre è andato benino. Nel 2022 arrivammo a 200.000 TEUS e quest’anno ci fermeremo prima con un calo che oggi stimiamo introno al 5%. Tutto sommato, direi accettabile. I container risentono molto dell’andamento complessivo dell’economia e, come tutti vediamo, da Gaza a Kiev, le incertezze non mancano. Il 2024 ovviamente dipende dall’andamento dell’economia ma, sperando che i conflitti si appianino, le prospettive non sono negative.
Si. Stiamo andando avanti con l’innalzamento delle banchine che è complementare all’abbassamento dei fondali. Per quel che ci riguarda, poi, stanno avanzando i lavori per i nostri nuovi piazzali a Trattaroli dove trasferiremo il nostro terminal. Si tratta di un lavoro impegnativo ma che avrà l’effetto di raddoppiare la nostra capacità operativa e questo viene a vantaggio del nostro business visto che diventeremo una delle maggiori basi logistiche italiane. L’obiettivo è quello di completare il trasferimento entro il 2026. Come si chiudono i conti del 2023? Il nostro bilancio è intorno ai 22-23 milioni e proseguiamo con gli investimenti che ci servono per una sempre maggiore operatività. E grazie ai nostri 70 dipendenti riusciamo ad assicurare una buona operatività alla struttura. Peraltro disponiamo di 4 gru tra le più grandi d’Italia e questo ci rende attrattivi a livello regionale. E ci ha fatto piacere sentire, nell’ultima edizione di Farete a Bologna, che le Confindustrie della Regione Emilia-Romagna vedono nel porto di Ravenna il loro scalo naturale. E ci fa molto piacere che Ravenna sia diventata il porto delle attività produttive della Regione che spesso prendevano la via del Tirreno o della Liguria. Peraltro non siamo solo una realtà che smista container ma serviamo l’industria a tutto tondo. Per esempio i macchinari della Fratelli Righini partono dalle nostre banchine. E adesso anche le auto… Si, quello con BMW è stato un accordo molto importante. Fino ad ora sono partite 5 navi con quasi 4mila veicoli che sono arrivati via ferrovia dalla Germania. Si tratta di un riconoscimento importante che ci dà credito nazionale e non solo. DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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in questa pagina ph. Shutterstock
Crociere, un business che cresce Nel 2023 raggiunti i 330mila passeggeri transitati co che interessa circa il Crociere a gonfie vele nel 90% dei passeggeri), dopo 2023 con il raddoppio dei che Venezia ha dovuto arnumeri dell’anno scorso. rendersi alla fragilità della Guardando ai dati dell’Aulaguna e rinunciare al suo torità di sistema portuale ruolo di scalo italiano di ridel mare Adriatico centro ferimento per le crociere settentrionale, nel 2023 i in partenza dall’alto Adriapasseggeri transitati dallo tico. Così Royal Caribbean scalo romagnolo sono sasi è messa alla ricerca di un liti a quota 330mila grazie nuovo partner e ha trovato all’arrivo di 94 navi di cui la disponibilità di Ravenna 53 in home port in virtù del dove l’Autorità portuale e lavoro di 12 compagnie inla compagnia hanno siglaternazionali e 22 navi con to un accordo iniziale da 30 capacità fino a 4mila pasEd entro il 2026 sarà pronta la nuova milioni di euro che prevede seggeri. “Siamo andati ben stazione marittima la realizzazione di una staoltre le aspettative”, comzione marittima nuova, area menta Anna D’Imporzano, la direttrice del terminal. Per quel che riguarda il 2024 il logistica per il parcheggio dei turisti e un’area verde da numero delle navi in arrivo diminuirà a causa dei lavori 120 mila metri quadrati. del terminal (18 ettari interessati per un investimento di Il calendario dei mesi a venire è fittissimo: una volRavenna Civitas Cruise Port pari a 40 milioni) e che non ta uscito il bando di gara per realizzare il nuovo scalo consentendo la doppia compresenza permetteranno l’ar- passeggeri e in particolare la stazione marittima, poi vi rivo di “sole” 49 navi che consentiranno comunque il lavo- saranno tre mesi per la presentazione delle offerte ed entro i prossimi cinque o sei mesi al massimo si dovrebro dei 300 addetti al terminal. Risultati positivi raggiunti grazie al fatto che Ravenna è be dare il via ai lavori. Diventa così realtà la trasformadiventato “home port” (porto, cioè, di imbarco e di sbar- zione di Porto Corsini, che nei prossimi anni dovrebbe DOSSIER PORTO DI RAVENNA
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Compagnia Portuale Ravenna
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Container Service Ravenna (CSR) è un’azienda specializzata nella trasformazione e allestimento, vendita, noleggio, riparazione dei container, servizi per i quali l’azienda può vantare numerosi punti di forza, tra cui: • La disponibilità di container in ogni periodo dell’anno • Un alto grado di personalizzazione del prodotto • La possibilità di beneficiare di un servizio chiavi in mano comprendente trasporto e posizionamento presso il cliente finale. L’ officina di CSR è in grado di approntare container per cantieri, per settore offshore, per uso ufficio, per uso magazzino e/o ricovero attrezzature.
veder cambiare pelle con soluzioni ambientalmente e tecnologicamente sostenibili e diventare uno scalo crocieristico tra i più importanti d’Italia a cui si aggiunge la realizzazione dello scalo turistico e della relativa area verde Parco delle Anna D’Imporzano, Dune. Un progetto che vale direttrice Ravenna terminal complessivamente circa 50 passenger milioni di euro. Sia per la stazione marittima che per il parco, a inizio agosto è stata approvata dal Comune di Ravenna una delibera che consentiva di eseguire le opere senza la preventiva approvazione di un Piano urbanistico attuativo, cosa che ha consentito una accelerazione nelle tempistiche di sviluppo dei progetti. “La concreta speranza – spie-
ga il presidente dell’Autorità portuale Daniele Rossi – è che tutte le opere siano concluse entro il 2026 e a quel punto il polo crocieristico di Ravenna dovrebbe essere completato”. Intanto Royal Caribbean ha recentemente chiuso un accordo con Trenitalia, grazie al quale i clienti delle navi che prenderanno le Frecce avranno uno sconto sui biglietti fino all’80%. Per quel che riguarda gli aeroporti, nessuna novità.
Il cold ironing abbatte l’inquinamento
metterà di azzerare l’inquinamento acustico in tutta l’area circostante il terminal e ridurre le emissioni di CO2, sfruttando l’energia elettrica immessa in rete dall’impianto fotovoltaico che l’Autorità Portuale si appresta a realizzare. Cuore dell’impianto sarà la Cabina elettrica denominata “Ravenna Porto” situata nei pressi del terminal Nadep affacciato sulla Piallassa del Piombone. Da qui un cavidotto interrato di 7,8 km “attraverserà il terminal Docks Cereali e il canale Candiano, entrerà nella banchina di Fosfitalia per poi raggiungere in Via Baiona e correre sul sedime di questa via fino a raggiungere l’abitato di Porto Corsini, dove entrerà in via Molo S. Filippo per raggiungere l’area del terminal Crociere”. Oltre a questo cavidotto è prevista anche la realizzazione di un cavidotto che metta in collegamento la suddetta cabina con un impianto fotovoltaico da 20 MW, di prossima realizzazione, di proprietà dell’Autorità di Sistema Portuale, da localizzarsi nell’area denominata “Ex Sarom” lungo via Trieste.
Entro due anni spenti i motori diesel per le navi in banchina ph. Shutterstock
Meno inquinamento delle navi ferme in rada che per “funzionare” potranno usare energia elettrica per una buona parte prodotta da impianti fotovoltaici e non dai rumorosi e inquinanti motori diesel. Per un importo di 30,5 milioni di euro è stata un’associazione di imprese fra Gemmo (mandataria), Abb e Consorzio Integra (mandanti) ad aggiudicarsi l’appalto dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, finanziato dal fondo complementare al Pnrr, per la realizzazione di un sistema di cold ironing a servizio del terminal crociere di Porto Corsini, in via di rinnovamento. La progettazione dell’opera durerà sei mesi e i lavori due anni. In base a quanto spiegato nel progetto preliminare, “il sistema di cold ironing del Terminal Crociere di Porto Corsini sarà dimensionato per alimentare due navi contemporaneamente, con una potenza disponibile di 16 MVA ciascuna, con la possibilità di ampliarlo per fornire l’alimentazione a quattro navi, nel caso in cui si presentasse tale necessità”. L’impianto di cold ironing al Terminal Crociere del porto di Ravenna per-
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Nel 2024 Ravenna ospiterà l’Adriatic Sea Forum
Un porto efficiente, un terminal crociere all’avanguardia e sostenibile, un territorio con una offerta turistica, culturale, artistica, gastronomica tra le più ricche e varie del nostro Paese: molti gli elementi che contribuiscono a fare di Ravenna - che nel 2024 ospiterà per la prima volta l’Adriatic Sea Forum, evento gemello di Italian Cruise Day focalizzato sull’Adriatico - davvero una destinazione ideale per un segmento che continua a crescere confermando il suo ruolo strategico per l’intera portualità italiana. Tutte le Istituzioni ravennati sono concordi nell’affermare che a Ravenna, il progressivo aumento delle navi che scelgono di attraccare al terminal crociere, sta rappresentando una occasione unica di conoscenza, promozione e crescita economica per l’intero territorio ravennate e non solo.
Il successo delle crociere
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La città romagnola meta di eccellenza per cultura e cibo
Le crociere a Ravenna sono un grande successo. Comune, Autorità Portuale e RCCP (Ravenna Civitas Cruise Port), società concessionaria del terminal crociere, sono stati a Taranto, per partecipare all’Italian Cruise Day e rinnovare, anche in occasione di questo importante appuntamento, l’impegno per promuovere la città di Ravenna. Il 2022 si è concluso con un bilancio molto soddisfacente e i dati del 2023 lasciano intravedere un anno con numeri ancora più importanti. Proprio per consolidare questi risultati e, laddove possibile, gettare le basi di una ulteriore crescita, e presentare i propri progetti per il futuro, Comune, Autorità Portuale e RCCP hanno partecipato a Taranto all’undicesima edizione del forum, ideato e realizzato da Risposte Turismo (nella foto, il Direttore Operativo dell’Autorità Portuale di Ravenna, Mario Petrosino, l’Assessore al Turismo del Comune di Ravenna, Giacomo Costantini, la General Manager di Ravenna Civitas Cruise Port, Anna D’Im-
porzano e Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo) sull’industria ed il turismo crocieristico in Italia. In particolare nel corso del programma sono state illustrate dall’Assessore al turismo Giacomo Costantini le potenzialità dell’offerta ravennate, in qualità di relatore nel panel dedicato alla valorizzazione delle destinazioni e organizzazione delle esperienze. E Ravenna ha molto da dire a tale riguardo, soprattutto dal momento che proprio all’interno del porto di Ravenna stanno per prendere avvio i lavori per la costruzione del nuovo terminal, infrastruttura essenziale per soddisfare la crescita del traffico passeggeri registrata in questi ultimi due anni. E accanto alla stazione marittima sorgerà anche il “Parco delle Dune”, un parco pubblico di 12 ettari, strutturato nel segno della continuità con gli elementi di naturalità che caratterizzano il sistema costiero e dove spazi a verde attrezzato e percorsi ciclo-pedonali si intrecceranno con una serie di servizi ed attrezzature a supporto del terminal. Nel segno dell’attenzione all’ambiente che le compagnie di crociera stanno manifestando, nel porto di Ravenna sarà realizzato al terminal crociere il primo sistema per fornire alle navi energia elettrica prodotta da impianto fotovoltaico. Una infrastruttura, dunque, che va davvero nella direzione della transizione energetica così fortemente sostenuta anche dall’industria delle crociere.
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I MIGLIORIAUGURI ’
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RASSEGNA NOTIZIE
Romagna
A cinque mesi dall’alluvione, le aziende associate a Confindustria Romagna danneggiate nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena stanno ripartendo, pur senza aver ricevuto finora alcun tipo di ristoro da parte del Governo. È quanto emerge da una ricognizione effettuata nella prima decade di ottobre dal Centro studi dell’Associazione in una cinquantina di attività rappresentative della manifattura e dei servizi, indicativamente il 40% di quelle colpite dagli eventi alluvionali del maggio scorso. I dati sono stati presentati nell’ambito di Romagna Business Matching, manifestazione espositiva e di b2b organizzata alla fiera di Cesena, alla presenza del presidente della Piccola Industria nazionale, Giovanni Baroni (nella foto), imprenditore parmense referente del Programma Gestione Emergenze di Confindustria, tra i primi a venire in sopralluogo a fine maggio nelle zone industriali disastrate.
18 ottobre
Le imprese fanno i conti con l’alluvione Confindustria: nessun aiuti dal Governo
in collaborazione con:
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Forlì-Cesena Ravenna Rimini
Ravenna
10 novembre
Premio Teodorico alle coop Braccianti Hanno “salvato” Ravenna dall’acqua
Il premio Teodorico della Camera di commercio di Ferrara Ravenna ai cooperatori e alle cooperatrici delle Cooperative bracciantili di Ravenna ma simbolicamente a tutte quelle imprese che grazie al loro senso civico, al loro senso di responsabilità e di sacrificio, hanno saputo esprimere in maniera forte il ruolo sociale dell’impresa, il senso etico e lo spirito di vicinanza ad una comunità ferita dai tragici eventi alluvionali di maggio.“Un grazie a tutti coloro, Prefetto, Autorità, Sindaci, Associazioni di categoria, Protezione Civile, Forze dell’Ordine, Associazioni di volontariato, imprese, cittadini, hanno lavorato con impegno nell’affrontare le conseguenze dell’alluvione e che sono e rimarranno un esempio virtuoso per la nostra comunità ed in particolare per i nostri giovani” ha detto il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti.
EMILIA-ROMAGNA
Rimini
In regione calano le assunzioni
Nuova linfa al Patto per la casa
Secondo i dati Inps del primo semestre 2023, la regione Emilia-Romagna registra un decremento totale del 1,78% delle assunzioni rispetto allo stesso periodo del 2022, totalizzando 403.771 nuovi contratti lavorativi contro i 411.100 dell’anno precedente. I dati inoltre confermano una tendenza ormai acquisita: la maggioranza di queste nuove assunzioni è a tempo determinato: solo il 14.26% dei contratti è stato a tempo indeterminato, mentre il 33.53% è a termine. Rimini è la provincia con la percentuale più bassa di tempo indeterminato, solo il 4,55%, segue Ravenna con l’8,27%, Forlì-Cesena 9,77%, Ferrara l’11,75%, Parma 17,64%, Bologna 18,07%, Reggio Emilia 18,95, Modena 20,65%, in fine Piacenza con il 22,28%. (foto
Con una recente delibera di Giunta, l’amministrazione comunale ha aderito in via ufficiale al programma regionale ‘Patto per la Casa’, confermando Acer Rimini quale soggetto gestore del piano sul territorio comunale, che assumerà contestualmente il ruolo di Agenzia per la locazione. Con l’ok al documento, inoltre, sono state approvate anche le diverse disposizioni attuative di questo cospicuo patto che, oltre a incentivare la formazione di soggetti in grado di gestire l’iter affittuario degli alloggi, ha l’obiettivo di favorire l’immissione di nuovi alloggi sul mercato della locazione attraverso il riuso del patrimonio abitativo non utilizzato (privato e pubblico) e potenzialmente disponibile per la messa a disposizione per le politiche di affitto calmierato. (foto Shutterstock)
6 novembre
A Rimini poco tempo indeterminato
Shutterstock)
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9 novembre
Più immobili in locazione
Rimini
9 novembre
Vendite in calo nei negozi
Il caro-vita frena il commercio
“Il caro vita continua a pesare su portafogli e buste della spesa delle famiglie e a produrre effetti negativi, in particolare, sulle imprese del piccolo dettaglio: da inizio anno, stimiamo, infatti, un crollo delle vendite in volume pari al 6,7%. Dalle rilevazioni si conferma la dinamica per cui nonostante la crescita rispetto allo scorso anno della spesa in valore, le quantità acquistate si riducono. E di fronte ad una inflazione ancora al 5,7%, si stanno restringendo sempre di più anche gli spazi di manovra delle famiglie, che durante questo lungo anno di caro vita hanno utilizzato parte dei propri risparmi per mantenere i livelli precedenti di consumo”. Lo ha dichiarato Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini. (foto Shutterstock)
Ravenna 4 novembre
Silvestroni alla guida del Roca Le giovani leve entrano in consiglio
L’Associazione Ravennate Contrattisti Off-shore (ROCA) comunica di aver recentemente rinnovato per il biennio 2023-2025 il suo consiglio direttivo di 9 consiglieri, con ingresso per la prima volta in tale organo di una pluralità di rappresentanti aziendali di seconda/ terza generazione. Presidente dell’Associazione è stato eletto Stefano Silvestroni della Rosetti Marino SpA, mentre alla vice presidenza del ROCA sono stati eletti Caterina Righini della F.lli Righini e Roberto Nicolucci della Techno, quest’ultimo con funzioni vicarie. Segretario è stato eletto Alfonso Levote della Rosetti Marino. Gli altri Consiglieri eletti per il biennio 2023-2025 sono: Gian Luigi Bambini, Bambini; Claudio Bartolotti, Micoperi; Beatrice Mercatali, Control di Mercatali L&F.; Alberto Bernabini, Agnes; Giorgio Zuffa, Cosmi Holding; Matteo Suma Fores Engineering Srl.
Cesena
10 novembre
CesenaLab e Centro impiego La nuova “casa” nell’ex Fricò
L’area della Stazione ferroviaria di Cesena sarà presto caratterizzata da una nuova estetica che migliorerà la fruizione dell’intera zona e dei servizi per il cittadino che qui troveranno casa. È questo il caso dell’incubatore d’impresa CesenaLab e del Centro per l’impiego le cui rispettive sedi saranno allestite nello stabile dell’ex Fricò, dove in questi giorni sono stati avviati i lavori propedeutici all’intervento di riqualificazione e ristrutturazione dello stabile. “L’esecuzione di questi primi lavori di sgombero e demolizione – commentano il Sindaco Enzo Lattuca e l’Assessore ai Lavori Pubblici Christian Castorri – è la prima tappa di un intervento di ristrutturazione e riqualificazione dello stabile certamente più ambizioso che prenderà avvio nella primavera 2024”.
RASSEGNA NOTIZIE
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Ravenna
1 novembre
La Fondazione Cassa Ravenna punta su Lugo
In 30 anni interventi per oltre 6,5 milioni
EMILIA-ROMAGNA 3 novembre
.PONTEGGI Lugo ed.il suo comprensorio sono un territorio centrale nella vita economica e sociale del Ravennate ed ilPARAPETTI rapporto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è andato di pari passo con l’intensità, la vivacità e l’articolazione della vita della comunità: lo testimoniano in modo evidente gli oltre.1.200 interventi per più di 6,5 milioni di euro erogati dalla Fondazione nel suo trentenLINEE VITA nio di vita. Sono cinque i settori individuati dalla Fondazione come aree di intervento principale nell’ambito della sua attività istituzionale, finalizzata ad interventi di utilità sociale: l’assistenza agli .MONTACARICHI anziani ed alle categorie disagiate; l’educazione, l’istruzione e la formazione; il volontariato, la filantropia e la beneficenza; la salute pubblica; l’arte, l’attività ed i beni culturali.
DA CANTIERE
Ravenna
2 novembre GAMBETTOLA (FC) Imprese a corto di credito Futuri bagnini in formazione Via Montanari, 550 In un anno oltre 54 miliardi in meno Al via i corsi di salvamento a Cervia Fax 0547 53486 Il totale dei prestiti alle società non finanziarie, dicono gli Aperte le iscrizioni ai corsi di formazione di nuovi bagnini di
ultimi dati Banca d’Italia, è diminuito di 54 miliardi di euro salvataggio organizzati dalla Federazione Italiana Nuoto a Ranell’ultimo anno, scendendo a 625 miliardi complessivi. venna e a Cervia, che permettono di conseguire il brevetto di Dall’altra parte, tra agosto 2022 e agosto 2023, l’interesse assistente bagnanti, abilitando al servizio di sorveglianza balmedio sui nuovi prestiti fino a un milione di euro alle soneare sia al mare sia in piscine di ogni tipo. Le lezioni iniziano a RESPONSABILE TECNICO cietà non finanziarie è balzato dal 2,24 al 5,65%. Il problegennaio, durano due mesi e sono rivolte a persone tra i 16 e i 65 Dalilacon Zaccarello 342 0920055 ma del calo del credito alle micro-imprese, quelle un anni. Sul territorio di Cervia, l’importo della quota per i frequenfatturato annuo sotto i 2 milioni di euro, sta più alla fonte, tanti maggiorenni è rimborsabile da parte della Cooperativa adriaticaponteggi@gmail.com in dinamiche interne al mondo bancario. Davanti a un calo bagnini di Cervia, previa adesione al successivo master gratuito della liquidità fisiologico, le banche hanno sacrificato prima organizzato dalla Cooperativa stessa, che garantisce inoltre un RESPONSABILE COMMERCIALE di tutto il credito più complicato: cioè quello alle microminimo di 60 giorni lavorativi. Per informazioni e iscrizioni conimprese, che non hanno quasi mai business planDavide e sono piùFrini 348 9050608 tattare Paolo Vandini, coordinatore FIN Salvamento provincialaboriose da gestire. (foto Shutterstock) le: tel. 3313636097, mail paolovandini@yahoo.it.
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RESPONSABILE COMMERCIALE Fabio Giardini 334 3591652 commerciale.adriaticaponteggi@gmail.com
Rimini
2 novembre
Cambia l’imposta di soggiorno Nuove tariffe nel 2024
La proposta di modifica delle tariffe dell’imposta di soggiorno per l’anno 2024 è stato l’argomento all’ordine del giorno, affrontato e approvato durante l’ultima seduta di Giunta comunale. L’adeguamento delle tariffe, ferme al 2018, riguarda tutte le tipologie ricettive (comprese le locazioni brevi, gestite direttamente dal proprietario o da piattaforme specializzate), esclusi agriturismi e villaggi turistici. Per alberghi e RTA: 1,5 euro (da 0,70 euro attuale) per le strutture a una stella, che rappresentano il 6,6% del totale degli alberghi a Rimini; 2 euro (da 1 euro) per i due stelle (19,5%); 2,5 euro (da 2 euro) per i tre stelle (56%); 4 euro (da 3 euro) per i quattro stelle (7,3%); 5 euro (da 4 euro) per i cinque stelle (0,2%); per bed and breakfast: 2 euro (da 0,70); per appartamenti ammobiliati ad uso turistico: 2 euro (da 1,5 euro). (foto Shutterstock)
Ravenna 31 ottobre
Alma Petroli al vertice
Premiata per la buona gestione L’azienda ravennate Alma Petroli, leader in Europa per la produzione di bitumi per usi stradali, industriali e speciali di alta gamma, è tra le vincitrici della sesta edizione del Best Managed Companies Award, per la terza volta consecutiva. “E’ per noi motivo di grande orgoglio essere nuovamente fra le aziende vincitrici di questo prestigioso premio – commenta Sergio Bovo, amministratore delegato di Alma Petroli (nella foto), un riconoscimento a conferma del grande impegno che l’Azienda sta mettendo su diversi ambiti, dai corposi investimenti sugli impianti, all’attenzione riposta sulle proprie persone, all’ambiente e alla sicurezza sino ad arrivare agli aspetti finanziari, in un altro anno caratterizzato da uno scenario complesso e poco prevedibile sui mercati nazionali ed internazionali”.
Forlì
1 novembre
Aeroporto Ridolfi, avvicendamento al vertice Andrea Gilardi nuovo direttore generale
Il consiglio di amministrazione di F.A. – Forlì Airport S.r.l. – la società a capitale interamente privato che si è aggiudicata la concessione totale di gestione aeroportuale a seguito di gara europea del “Luigi Ridolfi”- comunica di aver provveduto alla nomina del nuovo direttore generale & accountable manager, Andrea Gilardi, con delibera del 23 ottobre 2023. “Ringrazio i Soci ed il Consiglio di Amministrazione – dichiara Andrea Gilardi – per aver apprezzato il mio operato e sono consapevole della responsabilità che tale investitura comporta. Mi auguro di collaborare efficacemente con tutte le Istituzioni e gli Enti di settore e non come fin qui ho fatto, affinché si possa essere più forti e credibili nei confronti di tutto il comparto”.
RASSEGNA NOTIZIE
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EMILIA-ROMAGNA 25 ottobre
Lavoratori fragili in campo Quasi 30mila gli occupati grazie a Gol
Sono quasi 30mila (29.326) le persone che nei primi nove mesi del 2023 hanno ottenuto un contratto di lavoro in Emilia-Romagna grazie a Gol, il programma nazionale di occupabilità: circa la metà (63.351, il 46,3%), di quelle prese “in carico” da almeno sei mesi. Il 72,2% (21.184) di loro ha firmato un contratto a tempo determinato di durata media di 5 mesi, il 6% invece è stata assunta a tempo indeterminato. Si tratta di una platea di lavoratori con ammortizzatori sociali o che hanno altri strumenti di sostegno al reddito, giovani, donne, persone con disabilità, over 55, lavoratori e lavoratrici con redditi molto bassi e persone disoccupate da più di sei mesi. (foto Shutterstock)
Rimini
Ravenna
Rimini “studia” il bilancio
Ravennantica chiude in rosso
“Rimini, come gli altri quasi 8mila Comuni italiani, comincia in queste settimane il percorso amministrativo e di confronto che dovrà portare entro l’anno all’approvazione del Bilancio 2024. La progressiva contrazione delle risorse governative riguardanti la sanità pubblica e la curva in calo troppo lieve dei costi energetici (sino allo scorso anno rimborsati in discreta parte dall’Esecutivo centrale), costringe i Comuni ad affrontare spese in crescita soprattutto sul fronte della complessiva tenuta sociale. Rimini, dunque, davanti a questo scenario, comincia il suo cammino per il Bilancio 2024, con una certezza: la solidità finanziaria dell’Ente consente di affrontare questa nuova problematica senza prevedere aumento della pressione tributaria sui cittadini riminesi”. Lo ha detto il sindaco Jamil Sadegholvaad. (foto Shutterstock)
Il bilancio consuntivo 2022 di Ravennantica, approvato dal Consiglio di amministrazione del 17/10/2023, e l’andamento preventivo per l’anno 2023 in qualche modo palesano numericamente sia la difficile congiuntura che si è attraversata l’anno scorso, così come le prospettive di soluzione che nel tempo si stanno proiettando. Gli effetti della pandemia hanno profondamente sconvolto le modalità e le abitudini di esperienza dei siti museali, imponendo di ripensare gli strumenti tradizionali alla luce di nuove prassi. Per i musei, infatti, le chiusure e le limitazioni degli anni dell’emergenza sanitaria, con il blocco triennale del turismo scolastico, hanno determinato enormi difficoltà che hanno avuto forti ripercussioni sui meccanismi di gestione. Tutto questo ha determinato una perdita nel 2022 di circa 600 mila euro.
23 ottobre
Il Comune fa i conti per il 2024
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25 ottobre
La pandemia ha frenato le visite
Forlì
23 ottobre
Forlì città vivile e sostenibile
Per Ecosistema urbano al top in Italia La trentesima edizione di Ecosistema urbano, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole24Ore sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo d’Italia, conferma il grande impegno del Comune di Forlì in termini di vivibilità e sostenibilità ambientale, tenendo conto di 18 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia. Secondo i dati relativi al 2022, Forlì mantiene il suo ottavo posto nella top ten delle città più performanti d’Italia, rivendicando con orgoglio il suo primato in Romagna. Le parole dell’assessore Giuseppe Petetta: “Forlì si conferma la città più green della Romagna. Gli investimenti e le opere realizzate in questi anni in materia di mobilità dolce, rifiuti e verde urbano si dimostrano all’altezza della sfida ambientale di quest’epoca. Continueremo su questa strada, cercando di migliorare alcune performance, per consegnare alle future generazioni e ai nostri concittadini una città sempre più green.” (foto Shutterstock
Ravenna 17 ottobre
Riapre la filiale Unicredit a Solarolo Ingenti danni a causa dell’alluvione
Ultimato un corposo intervento di ristrutturazione, riapre la filiale UniCredit di Solarolo. I lavori sono stati resi necessari in conseguenza degli ingenti danni subiti a seguito dell’alluvione dello scorso maggio. Viene così restituita alla città un’agenzia profondamente rinnovata, che risponde in pieno ai mutati comportamenti e alle nuove abitudini della clientela che apprezza accessibilità, trasparenza e innovazione. La nuova UniCredit di via Mazzini n. 53 si contraddistingue per la massima integrazione tra i servizi tradizionali e quelli digitali. Accanto alle 4 postazioni di consulenza è infatti disponibile un digital corner, con chiosco multifunzione dove poter effettuare in modalità self-service e in tutta sicurezza operazioni online. (foto Shutterstock)
Ravenna 18 ottobre
Scioperi alla Marcegaglia Sul tavolo l’integrativo
A seguito delle assemblee sindacali di lunedì 16 ottobre e di martedì 17 ottobre e del sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori alla vertenza per il contratto integrativo aziendale di Marcegaglia Ravenna, Fiom Cgil e Usb Lavoro privato e i rispettivi delegati proclamano l’apertura dello stato di agitazione e un pacchetto di 24 ore di sciopero a sostegno della trattativa, partendo con uno sciopero di 8 ore mercoledì 18 ottobre. Nella stessa giornata è stato effettuato un presidio dei lavoratori dalle 8 alle 11 nel parcheggio dello stabilimento in via Baiona 141. I sindacalisti erano presenti dalle ore 5.30.
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n°5 | anno 3 | novembre 2023
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