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Un linguaggio universale

Come contiamo i punti che abbiamo realizzato durante una partita a carte? Sommiamo quelli ottenuti in ogni giocata, giusto? E come possiamo dividerci delle caramelle se siamo in 4 amici? Dovremo contarle tutte e poi dividere il numero che otteniamo per 4. O ancora: come facciamo a sapere se abbiamo abbastanza soldi per comprare un libro? Anche qui servirà risolvere qualche operazione. Per fare tutto questo ci serve sempre una cosa: la matematica. Ti è mai capitato di usare la matematica per risolvere un problema pratico?

C’ERA UNA VOLTA…

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Se pensiamo alla parola “matematica” ci vengono in mente di sicuro i numeri, poi le operazioni che si possono fare con i numeri, la geometria, le equazioni, le tabelline… Ma la matematica è molto più di calcoli ed espressioni, e per capirlo meglio possiamo fare qualche passo indietro.

“Matematica” è una parola che deriva dalla lingua greca antica e che significa “propenso ad apprendere”. Proprio a partire dal suo nome indica quindi un ambito della scienza con cui si cerca di capire, di ottenere la conoscenza, di apprendere qualcosa in più sul mondo che ci circonda attraverso un suo linguaggio particolare.

È nata per risolvere esigenze concrete come misurare terreni, contare, distribuire e misurare oggetti. Attraverso numeri e simboli, la matematica ha sempre cercato di fornire leggi, regole, formule e teoremi che permettono di risolvere determinati problemi.

Oggi i matematici, oltre agli studi teorici, sono impegnati in diversi campi come l’astronomia, la fisica, la meteorologia, la logistica, la medicina, l’imprenditoria...

Un preziosissimo papiro

“Il calcolo accurato è la porta d’accesso alla conoscenza di tutte le cose e agli oscuri misteri”. Così inizia il Papiro di Rhind, il più esteso documento egizio arrivato fino a noi che parla di matematica. In realtà Rhind è il cognome di Henry, l’antiquario scozzese che lo acquistò in Egitto nel 1858. Il papiro è stato invece scritto molto tempo prima, tra il 1800 e il 2000 a.C. ed è stato poi copiato dallo scriba Ahmes intorno al 1650 a.C. È una testimonianza importante dell’uso della matematica in tempi antichi. Contiene 87 problemi, divisi in gruppi, che riguardano attività di agricoltura, amministrazione, ingegneria edile. I problemi sono presentati con uno scopo didattico.

Un Linguaggio Universale

La matematica fornisce gli strumenti utili a risolvere problemi di vario tipo e lo fa attraverso un alfabeto particolare, costituito da numeri, lettere e simboli. Combinando numeri e simboli la matematica costruisce delle regole e delle “chiavi” che ci aiutano a rispondere a tante domande.

È un grande vantaggio perché numeri e simboli sono universali! Possono essere compresi da tutti e così, con la matematica, scienziati e scienziate di tutto il mondo possono scambiarsi le soluzioni che trovano ai problemi che stanno cercando di risolvere.

L’universalità della matematica non è però data solo da questo: la matematica è un linguaggio universale anche perché è la base di tutti gli ambiti scientifici. La chimica, la fisica, l’astronomia, l’informatica, la biologia, le scienze della Terra, la medicina... tutte utilizzano la matematica per elaborare i dati che vengono raccolti e sviluppare le loro teorie.

Adesso lo so!

Per arrivare a sviluppare importanti teorie matematiche che possono aiutare, per esempio, nell’esplorazione spaziale, si parte da conoscenze matematiche di base. Tabelline, semplici problemi di geometria e sistemi di equazioni magari possono non sembrarci così importanti, eppure è da lì che tutto ha inizio: partendo dalla matematica di base e imparando a risolvere semplici problemi, inizia un lungo percorso che porta a conoscere una matematica sempre più approfondita e che, chissà, un giorno potrebbe servire a lanciare un nuovo razzo verso Marte!

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