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piatta o tonda?

Un disco piatto che galleggia sull’acqua: così gli antichi Greci della scuola astronomica di Mileto immaginavano il nostro pianeta nel VI secolo a.C. Oggi sappiamo che la Terra non è affatto piatta, ma ha una forma sferica che ricorda quella di un pallone. Perché nell’antichità si credeva che la Terra fosse piatta?

Come hanno fatto gli scienziati di quel tempo a dimostrare che è sferica?

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LA NASCITA DELL’ASTRONOMIA

Da sempre il cielo e i puntini luminosi che lo riempiono di notte attirano la curiosità degli esseri umani. La storia dell’astronomia, la scienza che studia il cielo e i corpi celesti, inizia secoli fa. Già i Sumeri, infatti, annotano su tavolette di argilla i movimenti di quei puntini luminosi, le stelle. Notte dopo notte, i primi astronomi osservano le stelle, distinguendo quelle che rimangono nella stessa posizione da quelle che si spostano nella volta celeste, misurano il moto dei pianeti ed elaborano teorie sulla forma della Terra.

La Teoria Della Terra Piatta

Anche gli astronomi greci della scuola di Mileto nel VI secolo a.C. si interrogano sulla forma della Terra, che ritengono piatta come già gli Egizi e i Babilonesi prima di loro. Ma su che cosa poggia un mondo piatto? Secondo Talete, la Terra galleggia sull’acqua, come un pezzo di legno su un lago. Per

Che forma ha la Terra?

Gli antichi Greci immaginavano la Terra come una sfera, ma in realtà anche loro sbagliavano! Grazie a tantissimi nuovi dati, ottenuti dalle immagini satellitari, la forma del pianeta è ora più chiara. La Terra è un geoide, cioè una sfera leggermente schiacciata ai poli e dalla superficie irregolare, che alterna alle profondità degli oceani altissime montagne, con un profilo frastagliato come le montagne russe.

Anassimene, invece, la Terra è appoggiata sull’aria, circondata da una cupola celeste di cristallo, in cui sono incastonate le stelle. Ma allora su che cosa si reggono a loro volta l’aria e l’acqua?

A risolvere il dilemma è Anassimandro: ritiene che la Terra abbia la forma di un cilindro, una sorta di colonna sospesa al centro dell’universo, sulla cui cima poggiano le terre emerse.

La Scuola Pitagorica E La Teoria Della Terra Tonda

Non tutti gli astronomi però, sono convinti che la Terra sia piatta. Tra questi c’è Pitagora che, intorno al 500 a.C., osservando la Luna, il satellite che gira intorno alla Terra, ha un’intuizione. Si accorge che il terminatore lunare, cioè la linea che separa luce e ombra visibile sul disco lunare, è curvo e quindi capisce che il satellite deve essere una sfera. E se la Luna è una sfera, anche la Terra deve esserlo. Sempre guardando la Luna, Anassagora tra il 500 e il 430 a.C. arriva alla stessa conclusione. Osservando le eclissi lunari si accorge che è l’ombra della Terra a oscurare la Luna. Posizionandosi tra la Luna e il Sole, infatti, la Terra proietta la sua ombra rotonda sul satellite. Gli astronomi greci hanno a disposizione un’altra prova per dimostrare che la Terra è tonda. Infatti, quando si osserva una nave comparire all’orizzonte (la linea immaginaria che divide acqua e cielo), si vedono dapprima gli alberi e le vele della nave, e solo in seguito diventa visibile anche lo scafo. Esattamente quello che succede quando si risale lungo una superficie curva.

Adesso lo so!

Come accade sempre per la scienza, e anche per l’astronomia, prova dopo prova si trova la giusta teoria che descrive il mondo e i suoi fenomeni. Da Pitagora in poi sappiamo che la Terra è tonda, come anche le stelle, i pianeti e i loro satelliti. Nei secoli gli astronomi hanno collezionato tantissime prove della forma della Terra, grazie anche ai viaggi nello spazio e alle immagini scattate dai satelliti.

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