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QUANDO GESTIRE IL MAGAZZINO È UN GIOCO DI SQUADRA
Intervista ad UBE GASPARI, Managing Director Italy & Switzerland di GXO e a GIANLUCA PAVANELLO, CEO di MACRON
fashion & beauty
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Quando GESTIRE il MAGAZZINO è un gioco di squadra
Prossimità, sinergia, reciproca fiducia. Sono questi gli ingredienti della ultradecennale partnership tra Macron e GXO, che prosegue ora nel nuovo distribution center inaugurato nel 2020 e che ha permesso di movimentare ben 9 milioni di capi all’anno, grazie ad una gestione accurata delle attività logistiche supportate anche dall’automazione
Logistica Management: Introduciamo innanzitutto i protagonisti di
questa partnership così longeva.
Gianluca Pavanello: Macron è leader europeo nella produzione e
vendita di active sportswear ed opera in cinque principali aree di
business: Teamwear - abbigliamento e accessori per sport di squa-
dra (calcio, rugby, basket, volley, baseball, pallamano, calcetto, run-
ning); Merchandising - official kit, articoli free time e accessori per
i tifosi dei club sponsorizzati; Run & Train - abbigliamento tecnico
per individual runners e per il fitness; Padel - collezione dedicata al
padel che soddisfa le esigenze dei giocatori di tutti i livelli; Athleisu-
re - abbigliamento sports inspired per il tempo libero, per chi vuol
vestire Macron anche fuori dal campo. L’attività di Macron ha inizio
nel 1971 a Bologna come distributore esclusivo per l’Italia per conto
di alcuni brand americani di attrezzature per il baseball, per poi pas-
sare ad occuparsi direttamente, poco tempo dopo, anche della pro-
duzione di abbigliamento tecnico-sportivo destinato sia alle società
che ai singoli atleti. Nel 2001 arriva la sigla del contratto con un
importante club di Serie A, il Bologna FC 1909, il primo di una lunga
serie che ha contribuito a creare i presupposti per un sempre più at-
tento sviluppo tecnico dei prodotti a marchio Macron, sia in termini
di design che di materiali. Oggi Macron distribuisce 9 milioni di unità
all’anno, conta circa 285 dipendenti e 155 punti vendita monomarca
oltre a 800 clienti multibrand, con un fatturato complessivo nel 2020
di oltre 200 milioni di euro.
Ube Gaspari: GXO nasce dallo spin off realizzato da XPO Logistics
nell’agosto 2021, realtà presente sul mercato da molto tempo con
le proprie divisioni Trasporto e Contract Logistics. Per decisione del
board, si è deciso di dividere in due entità legali separate le due bu-
siness unit, nell’ottica di apportare ulteriore valore aggiunto ai clienti
in portafoglio. Da qui nasce dunque GXO, il più grande pure player
di Contract logistics al mondo, sviluppiamo circa 7,9 miliardi di dol-
lari a livello globale, allocati principalmente fra Stati Uniti ed Europa, e siamo il partner ideale a cui rivolgersi per adottare le
soluzioni di magazzino più avanzate sul mercato per ottimizzare al
meglio le attività logistiche.
Logistica Management: Quando si sono incrociate le vostre
strade?
GP: La crescita costante del fatturato sia in Italia che all’estero, ha
spinto Macron a voler affidare il ramo logistico a un partner esperto
del settore abbigliamento, dotato delle giuste competenze per ge-
stire in maniera efficiente l’aumento dei volumi, la complessità della
filiera e i continui cambi di trend che caratterizzano questo mercato.
Nasce così nel 2007 la collaborazione con GXO che prende in ge-
stione quello che era il magazzino di proprietà a Crespellano (BO),
una struttura di 6.000 mq in grado di movimentare circa due milioni
e mezzo di pezzi l’anno. La scelta di affidarsi ad un operatore lo-
gistico esterno nasce dalla nostra volontà di concentrarsi sul core
business e delegare ad un esperto del settore il ramo logistico.
UG: In quel momento di riorganizzazione del magazzino, è stato
deciso di suddividere i prodotti non voluminosi (abbigliamento e
accessori) da quelli voluminosi (attrezzature sportive), in quanto
la capienza dell’immobile non permetteva di ospitare entrambe le
categorie. Pertanto, GXO ha mantenuto la gestione della parte più
corposa delle referenze, quella dei non voluminosi, mentre è stata
affidata a terzi la parte restante. In questi anni, abbiamo collaborato
alla rivisitazione del layout per gestire al meglio le attività logistiche
e seguire da vicino la crescita esponenziale del business di Macron.
Nel 2019, in considerazione del fatto che il magazzino non riusciva
più a soddisfare il fabbisogno dell’azienda, Macron decide di cam-
biare sede, trasferendosi presso il VGP Park di Valsamoggia (BO)
sia per quanto riguarda il magazzino che per gli uffici, costruiti se-
condo i nuovi criteri di sostenibilità ed efficienza energetica.
Da sottolineare che il trasferimento delle attività logistiche è avve-
nuto in piena pandemia, all’inizio del 2020, con il dirottamento sia
dei voluminosi che dei non voluminosi - collocati in due siti diversi
- verso il nuovo distribution center worldwide che si estende su una
superficie di 16.000 mq.
LM: Quali sono le principali caratteristiche del nuovo centro di-
stributivo?
GP: La nuova sede di Macron si trova all’interno di un parco logistico
situato a circa 10 chilometri dalla città di Bologna, al centro di un’area
altamente popolata con un denso tessuto industriale, e prospiciente
l’autostrada E35, la principale via di connessione tra Milano, Bologna
e Roma. Si compone di una palazzina uffici di circa 6.700 mq e di un
magazzino omnicanale avente standard qualitativi elevati e dimen-
sioni di circa 16.000 mq, gestito da GXO. Al suo interno sono presenti scaffalature antisismiche con una capacità massima di stoccaggio
di 130.000 posti collo (60x40x40) e 3.000 posti pallet. In sinergia con
GXO il deposito è stato autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e Mo-
nopoli a operare come magazzino doganale; ciò comporta vantaggi
importanti, soprattutto in termini di (i) flussi di cassa differenziati (ii)
riduzione impatto daziario sulle geografiche Extra-UE, in particolare
UK post-Brexit e (iii) internalizzazione di tutte le operazioni doganali
import-export riducendo il time to market.
UG: Dal punto di vista logistico ci siamo adoperati per implementare
un nuovo fine linea per la preparazione dei colli in fase di spedizione
che è tre volte più veloce rispetto all’impianto presente nel preceden-
te magazzino. Quest’efficienza ci ha permesso di ridurre i nastri orari
e gestire meglio i picchi di attività superiori, con il massimo dell’ef-
ficienza. In aggiunta a tutto questo, si è deciso di inserire anche un
QRcode sui colli in spedizione, che di fatto consente al destinatario
di leggere tramite app il codice e stampare in loco la documentazio-
ne inerente la spedizione, riducendo drasticamente il flusso di carta
in un’ottica di sostenibilità ambientale dei processi distributivi.
Il magazzino è gestito in radiofrequenza, con display che guidano
gli operatori in un percorso ottimizzato sia in fase di stoccaggio che
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di prelievo. Inoltre, per le operazioni di handling vengono impiegati
solo carrelli elevatori con batteria al litio, che abbattano il tempo di
ricarica e ottimizzano l’utilizzo della batteria a seconda delle atti-
vità della giornata. Macron ha dei picchi di lavoro davvero rilevanti,
quindi le tecnologie che si possono applicare a questo tipo di atti-
vità vincolano molto la flessibilità in fase di output, per cui siamo
stati sempre molto attenti nel bilanciare le esigenze del supporto
informatico/ dell’automazione rispetto alla flessibilità che il tipo
di business richiede. Attualmente, poiché la complessità del bu-
siness sta aumentando, stiamo valutando se introdurre in futuro
nuove tecnologie per lo smistamento dei prodotti.
LM: Quanto conta la sostenibilità per entrambi? In che cosa si
traduce concretamente?
UG: La sostenibilità è un pilastro per entrambe le aziende. Abbia-
mo già citato il QRcode per ridurre la mole di documenti cartacei
relativi alle spedizioni. Inoltre, abbiamo ridotto di oltre il 50% la
filmatura che avvolge i colli sui pallet, tenendo presente che la pla-
stica impiegata proviene comunque da fonti riciclate. Dal punto
di vista degli edifici, sia sulla copertura del magazzino che degli
uffici, sono presenti pannelli fotovoltaici per ridurre il consumo
energetico, mentre all’interno degli stessi è stata installata un’’illu-
minazione a led, oltre a temporizzatori per la gestione intelligente
degli impianti di riscaldamento/ raffrescamento. Infine, nell’area
adibita al parcheggio sono presenti delle colonnine di ricarica elet-
trica a disposizione di dipendenti ed ospiti.
GP: Macron 4 The Planet è il progetto che sintetizza l’impegno
dell’azienda per una maggiore sostenibilità ambientale. La scelta
green si traduce in una serie di attività e best practice che coinvol-
gono tutte le aree dell’azienda, dalla produzione alla distribuzione.
Per questo motivo, è stato per noi molto importante, anche in fase
di realizzazione del nuovo deposito, assicurarci che la struttura rispondesse a tutta una serie di requisiti legati alla sostenibilità
ambientale. Inoltre, per noi è fondamentale che anche la gestione
logistica si muova verso questa direzione: il fatto che GXO condi-
vida il nostro stesso impegno è un plus per la nostra partnership.
LG: Qual è il segreto di una collaborazione così performante e
duratura?
UG: Si è creata un’ottima sinergia tra le nostre attività e quelle di
Macron. Nel tempo, infatti, si è costruito un rapporto di mutua col-
laborazione e fiducia, tale per cui la vicinanza è diventata una leva
di successo. Il fatto che il nuovo magazzino sia adiacente all’he-
adquarter, ci permette di avere un dialogo costante col cliente,
prendere decisioni rapidamente e raggiungere gli obiettivi prepo-
sti. Basti pensare che nel 2007, come dicevamo all’inizio, venivano
movimentati circa due milioni di capi all’anno, mentre oggi siamo
arrivati a 9 milioni di capi. Quello che non si riesce a percepire
forse, oltre al dato assoluto dello spedito durante l’anno, è la flessi-
bilità nella gestione delle attività di magazzino, che svolgiamo con
professionalità proprio perché conosciamo il business del cliente
da molti anni.
GP: A dimostrazione della sintonia tra le due aziende posso citare
quello che abbiamo fatto insieme durante la pandemia, tra apri-
le 2020 e marzo 2021, quando Macron ha importato e distribuito
milioni di DPI per contrastare la diffusione del Covid-19. Appena
scoppiata la pandemia, Macron si è attivata immediatamente con
il suo personale in Cina per cercare fabbriche specializzate nella
produzione di mascherine, camici e tute, arrivando a distribuire
circa 53 milioni di dispositivi individuali, grazie anche all’impegno
del nostro partner logistico nel preparare le spedizioni destinate ai
centri di smistamento. Tutto è stato organizzato in davvero poco
tempo e siamo stati molto contenti di lavorare al fianco di GXO in
un momento così delicato.