Assaggio del libro
Charlie Morley
Oltre l’ombra Quando il sogno lucido ci guida a ciò che siamo davvero
Traduzione di Silvia Toniato Copertina: Francesca Fassi
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Riceverete gratuitamente il nostro catalogo ed i successivi aggiornamenti richiedendolo a: Edizioni AMRITA - Casella postale 1 - 10094 Giaveno (To) telefono (011) 9363018 - fax (011) 9363114 e-mail: ciao@amrita-edizioni.com Seguici su: www.amrita-edizioni.com facebook.com/AmritaEdizioni twitter.com/AmritaEdizioni youtube.com/AmritaEdizioni instagram.com/AmritaEdizioni
Titolo originale: Dreaming through Darkness. © 2017 Charlie Morley. Originariamente pubblicato nel 2017 da Hay House UK Ltd. © 2018 Edizioni Amrita, Torino. Immagine di copertina: © ESB professional / www.shutterstock.com. Tutti i diritti riservati. Ogni riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, deve essere preventivamente autorizzata dall’Editore.
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indice
Nota del traduttore ................................................................ IX Prefazione .............................................................................. 1 Introduzione .......................................................................... 5 Parte I Incontrare la propria ombra .................................. Cap. 1 Ombra oscura e ombra luminosa .......................... Cap. 2 I benefici dell’integrazione dell’ombra ................. Stabilisci intenzione e motivazione ................. Incontra gli aspetti della tua ombra ................. Migliora la memoria dei sogni ......................... Cap. 3 Costruzione dell’ombra ......................................... Riconosci la proiezione dell’ombra .................. Gli eroi dell’ombra luminosa ........................... Come tenere un diario dei sogni in cinque mosse .......................................................... Cap. 4 L’ombra dell’infanzia ............................................ Meditazione con la mano sul cuore ................. Cosa porti nel sacco? ....................................... Palloncini ......................................................... Ombra di luce ipnagogica ................................ Incontra la tua ombra .......................................
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Parte II Fare amicizia con la propria ombra ...................... Cap. 5 La meditazione mindfulness ................................. Pratica dei tre minuti di respiro ....................... Cap. 6 Le maschere che indossiamo ................................ Le due facce della maschera ............................ La buona e la cattiva notizia ............................ Riconosci la tua ombra nei sogni .....................
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Cap. 7 Niente fango, niente fior di loto ............................ Trova il loto nel fango ...................................... Prendi atto del loto ........................................... Invita l’ombra nei sogni ................................... Cap. 8 Come rivoluzionare gli incubi .............................. 4, 7, 8, respira ................................................... La cerchia di alleati .......................................... Cap. 9 Abbracciare l’ombra lucidamente ......................... Integra l’ombra in un sogno lucido .................. Cap. 10 Sogno lucido e ombra luminosa ............................ Lucidità e ombra luminosa ..............................
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Parte III Trasmutare l’ombra ............................................... Cap. 11 L’ombra ancestrale ................................................ Guarisci l’ombra dei tuoi genitori .................... Esplora la tua ombra ancestrale ....................... Abbraccia lucidamente i tuoi antenati ............. Cap. 12 Esplorare l’ombra della sessualità ......................... L’ombra della sessualità con la maschera ........ Il luogo sacro del sogno rosso .......................... Cap. 13 Il veleno e il pavone .............................................. Meditazione Tonglen ........................................ Tonglen per l’ombra ......................................... Nutri i tuoi demoni .......................................... Abbraccia i tuoi demoni ................................... Cap. 14 L’ombra più grande: la morte ................................ Cose che avrei potuto fare diversamente ......... L’ultima settimana di vita ................................ Ricapitolazione della vita ................................. Perdona te stesso .............................................. Lettera e visita di gratitudine ..........................
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Conclusioni .......................................................................... 215 Appendice I - Tecniche di induzione del sogno lucido ......... 223 Segnali ............................................................. 224 Test di realtà ..................................................... 225 La tecnica delle stranezze ................................ 228 Affermazione ipnagogica ................................ 229
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Addormentarsi restando coscienti ................... Pianificare il sogno lucido ............................... Acquietarsi, radicarsi e dimorare con un supporto .......................................... Appendice II - Selezione di sogni lucidi .............................. Bibliografia e fonti ............................................................... Ringraziamenti .................................................................... L’autore .................................................................................
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prefazione
Illuminare la tua ombra è il dono più grande da offrire a te stesso, alla tua famiglia, ai tuoi amici, al tuo partner e al mondo Prima di sedermi a scrivere questa prefazione, ho telefonato a Charlie per congratularmi con lui e ringraziarlo per aver scritto Oltre l’ombra, un libro assolutamente illuminante. Sono onorato di essere stato un riferimento nella sua ricerca sull’incontro, sulla conoscenza profonda e sulla trasmutazione dell’ombra. Sin dal principio l’ho incoraggiato a scrivere ogni frase nel modo più franco e accurato possibile; così ha fatto, ed è una delle ragioni per cui ho trovato il libro così terapeutico e liberatorio. Ho pronunciato il mio primo discorso pubblico sulla psicologia dell’ombra nell’inverno del 1998, nel periodo del solstizio e di molte altre feste della luce, in occasione del seminario interreligioso The Interfaith Seminary, nel Regno Unito. L’anno seguente sono tornato per animare un workshop di un giorno sulla psicologia dell’ombra, l’anno dopo ancora per animare un workshop di due giorni e in questo modo ho cominciato a insegnare l’integrazione dell’ombra, cosa che, in una forma o in un’altra, non ho mai più smesso di fare. Forse era inevitabile che finissi per occuparmi di psicologia dell’ombra: quando avevo nove anni, la mia famiglia si trasferì in un piccolo bungalow che si chiamava Shadows, cioè “Ombre”, appunto. Prima vivevamo in una deliziosa villetta il cui nome era Honeysuckle Cottage, “Casetta del caprifoglio”. Chi, sano di mente, si trasferirebbe mai dalla casetta del caprifoglio per andare a vivere nelle ombre, dico io?
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Fu negli anni in cui vissi nelle “Ombre” che il mio mondo andò in pezzi. Le crisi depressive di mia madre presero la piega peggiore: fu rinchiusa varie volte in ospedali psichiatrici, dove la riempivano di farmaci ancora in fase sperimentale e le infliggevano trattamenti brutali con l’elettroshock; è un successo che sia rimasta viva. Nel frattempo la dipendenza dall’alcool di mio padre era diventata incontrollabile. A un certo punto andò via di casa e nei suoi ultimi dieci anni visse in più occasioni come un senza tetto. È stata l’ombra dei miei genitori a orientare il mio interesse verso la psicologia e la spiritualità. Mia madre era così bella e spiritosa, mio padre era il mio eroe, possibile che non se ne rendessero conto? Come Charlie ha fatto tra i suoi 20 e i suoi 30 anni, ho cercato di conoscere varie fedi e scuole filosofiche, la psicologia orientale e occidentale e il lavoro di Carl Jung. Le ricerche di Charlie hanno prodotto gemme preziose incastonate in ogni pagina di questo libro. Cos’è l’ombra? Charlie chiarisce molto bene questo punto: dove c’è amore non c’è ombra. Perché? L’amore non ha un opposto, l’amore attrae sempre amore. Quando, per qualsiasi motivo, si nega amore a se stessi o agli altri, si proietta un’ombra. L’ombra è una sorta di sogno, non è reale, giacché, a differenza dell’amore, non dura per sempre. Le ombre si attenuano e, col tempo, quando incontrano amore, spariscono. Charlie descrive molti modi efficaci che ci permettono di far questo. Ci insegna che ci sono due tipi d’ombra: l’ombra oscura e l’ombra luminosa. La prima è fatta di autogiudizio e mancanza di autoaccettazione, dunque dalle nostre parti indesiderabili che normalmente comprendono paura, orgoglio, invidia, competitività, risentimento, rabbia. L’ombra luminosa, oscurata dall’autogiudizio e dalla mancanza di autoaccettazione, è costituita dai doni innati, dai talenti e dalle qualità positive codificate nel nostro DNA spirituale. Qui, nell’ombra luminosa, dimorano l’artista, il maestro e il leader che potremmo non avere ancora riconosciuto in noi. Charlie è noto per il suo lavoro sul sogno lucido, e alcuni degli esercizi che propone in Oltre l’ombra sono un classico di questa disciplina. Presenta inoltre una vasta gamma di pratiche, di cui ha testato personalmente l’efficacia e gli effetti, che aiuta-
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no a illuminare d’amore la vostra ombra, sia di notte che durante il giorno. A mio avviso questo libro rappresenta una grande svolta per Charlie, poiché in esso rivela in modo più ampio i suoi talenti di maestro spirituale. Lavorare con l’ombra richiede coraggio. Con la guida e il consiglio di Charlie, siete in buone mani: riesce a essere leggero e profondo, qualità di chi sa come rendere amica la propria ombra. Vi aiuterà a essere positivi e onesti, vi mostrerà i passi per danzare con la vostra ombra e vi riporterà alla fonte della luce abbagliante del vostro essere originale. I frutti del lavoro con l’ombra sono molti. Fare amicizia con la propria ombra conduce essenzialmente a perdonare se stessi. Perdonare se stessi porta al miracolo dell’accettarsi, e il miracolo risiede in questo: quando si è disposti ad amare se stessi, si emerge dall’ombra e si entra nel presente. Nel momento presente non c’è ombra, è questo il luogo in cui possiamo onorare il passato e sanare il futuro. Qui e ora possiamo farci avanti per lavorare tanto con la luce quanto con l’ombra e aiutare il mondo a evolvere in direzione dell’amore. Robert Holden Autore di Shift Happens! e Loveability Londra, aprile 2017
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introduzione
Procedendo oltre le idee di misfatto e ben fatto troverai un campo. Ci vediamo lì1. Rumi
Circa dieci anni fa sono venuto a conoscenza di un approccio alla crescita psicologica che ha cambiato per sempre la mia visione della vita. La prospettiva e le pratiche che proponeva mi hanno reso più sicuro, più autentico e più capace di accedere a una fonte di energia fisica e mentale più ampia, che ho trovato dentro di me. Tale approccio si chiama “integrazione dell’ombra”. L’ombra è la parte di noi costituita da tutto ciò che nascondiamo agli altri: le cose di cui ci vergogniamo, le nostre paure e le nostre ferite, ma anche il nostro spirito divino, la nostra bellezza abbagliante e i nostri talenti nascosti. L’integrazione dell’ombra consiste nell’illuminare ciò che rimane oscuro nelle grotte della nostra mente di veglia e di sonno per svelare l’oro che hanno in serbo. Nello svolgere le pratiche ho cominciato ad accorgermi di una cosa: avevo sempre cercato il mio oro nei posti sbagliati. La nostra vera potenza si trova non nella dolcezza zuccherina delle “scorciatoie spirituali”, che aggirano la nostra condizione umana non illuminata senza considerarla, ma nell’oscurità abbagliante del 1 Rumi, “The Great Wagon”, in The Essential Rumi, Quality Paperback Book Club, 1995, p.36.
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nostro inconscio, dove la luce è più radiosa e intensa di quanto potremmo mai immaginare. il drago e la pentola d’oro In Occidente, dal mito medievale di San Giorgio ai film in cui il tesoro si ottiene uccidendo il drago che lo custodisce, l’uccisione del drago è vista per lo più come qualcosa di positivo. Oggi questa metafora è adoperata anche nei manuali di auto-aiuto che incoraggiano a “uccidere il drago” della rabbia, della dipendenza o di altri aspetti della nostra ombra. Io suggerirei un approccio diverso per affrontare il drago dell’ombra, un approccio che permetta di cavalcare la potenza del drago e di ottenere l’oro. E ricordate: più grande è il drago, più grande è la pentola d’oro! Riuscite a immaginare quanta energia contiene il drago della vostra rabbia? O l’enormità dell’energia che alimenta il drago della vostra paura? Ora immaginate di poter imbrigliare e trasformare quell’energia. Come sarebbe se poteste fare amicizia col vostro drago interiore, invece di ucciderlo, e vivere con un drago come alleato? Con questo approccio conquistiamo l’oro e abbiamo dalla nostra la forza di un drago domato: come tutti gli spettatori di Game of Thrones sanno, chi ha un drago domato al proprio fianco è inarrestabile. Questo libro vi guiderà nell’oscurità inesplorata dell’ombra, mostrandovi come dissotterrare l’oro che vi è celato. Per alimentare questo processo alchemico, faremo appello ad antichi metodi del buddhismo tibetano e a tecniche adoperate dalla psicologia moderna. Ciascuno degli esercizi proposti ha guadagnato un posto in questo libro provando la propria efficacia, ed è stato sviluppato, testato e affinato nel corso dei workshop che ho animato in oltre venti paesi del mondo. Nella Parte I, Incontrare la propria ombra, porremo le fondamenta esplorando cos’è l’ombra, quali sono i benefici della sua integrazione, in quale forma essa appaia nei sogni e in quale modo la creiamo e la proiettiamo. Nella Parte II, Fare amicizia con l’ombra, cominceremo ad addentrarci nel tema più in profondità con l’intento di rendere
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il nostro lato in ombra un amico e un alleato. Esploreremo le maschere che indossiamo, l’approccio “niente fango, niente fior di loto” e impareremo a cambiare radicalmente la nostra visione degli incubi, abbracciando l’ombra mediante i sogni lucidi. Infine, nella Parte III, Trasmutare l’ombra, intraprenderemo una serie di pratiche che hanno il potere di cambiarci la vita: esploreremo il nostro retaggio ancestrale, integreremo la storia della nostra sessualità, trasformeremo i nostri demoni interiori e affronteremo quella che per molti è la massima espressione dell’ombra: la paura della morte. Ho trascorso gli ultimi due anni a fare ricerche e a scrivere a proposito dell’ombra. Una delle mie guide in questo percorso è stato lo psicologo Robert Holden, uomo geniale spesso definito «il maggior esperto britannico in materia di felicità». Sin dalle prime fasi di scrittura, mi ha dato un consiglio fondamentale: «Non scrivere un bestseller», ha detto, «e nemmeno un buon libro. Scrivi un libro autentico». Così ho deciso di raccontare la verità sulla mia ombra, in modo sincero e totale, per ispirare altri a fare lo stesso. Nel riferire le mie esperienze di integrazione, ho esibito alcuni degli aspetti della mia ombra in apparenza più “riprovevoli”, alcuni forse tali da scioccare i lettori più rigidi. Non cerco giustificazioni in merito, credo anzi sia essenziale che io mi smascheri completamente, se intendo chiedervi di fare altrettanto. Siate dunque pronti: vi solleciterò a entrare in luoghi che potrebbero spaventarvi e persino scioccarvi. Potreste restare scioccati dal fulgore della vostra luce divina e la responsabilità che essa comporta potrebbe farvi paura, perché, una volta visto quale splendore risiede in voi, come potreste continuare a vivere come prima? Lo scopo di questo libro è mettervi in condizione di cambiare il modo in cui vivete e il modo in cui sognate. Per sempre. Proprio come una sola candela può illuminare una grotta che è stata buia per millenni, queste pratiche illumineranno alla radice il vostro potenziale inesplorato. Solo il fatto di leggere questo libro è un’offerta di pace all’ombra, una mano tesa in amicizia che, pur con esitazione, dice
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«Sono pronto a conoscerti». Con questo gesto d’amore ci trasferiamo in uno spazio di libertà senza vergogna, nel luogo oltre la dualità, oltre il ben fatto e il misfatto, dove sta il campo di Rumi. Ci vediamo lì. Charlie Morley Kagyu Samye Dzong Buddhist Centre, Londra Febbraio 2017
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parte i
Incontrare la propria ombra Amare se stessi non è così semplice perché significa amare tutto di sé, ombra compresa2 . James Hillman C’è una fonte di energia dentro di noi che contiene il seme del risveglio. Possiamo nasconderla agli altri, non a noi stessi. Come il fuoco, se ignorata o usata impropriamente può bruciarci, ma se sappiamo metterla a frutto può scaldarci, proteggerci e rivoluzionare la nostra vita. Si chiama “ombra”.
2 Hillman J., “The Cure of the Shadow” in Meeting the Shadow: Hidden Power of the Dark Side of Human Nature, a cura di Zweig C. e Abrams J., Jeremy P. Tarcher, 1990, p.242.
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capitolo
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Ombra oscura e ombra luminosa Riconoscere la nostra ombra è lo scopo della vita: abbracciare nella sua interezza la nostra umanità3. Robert A. Johnson Il concetto di ombra è presente in quasi tutte le culture e tradizioni spirituali del mondo. Il primo a diffonderlo in Occidente è stato il celeberrimo psichiatra svizzero Carl Jung4, che lo adoperava per descrivere le parti dell’inconscio costituite da tutti gli aspetti della psiche che paiono indesiderabili. L’ombra è il nostro lato oscuro, non inteso come “negativo” o “maligno”, quanto piuttosto come “non ancora illuminato”. È costituita da tutto ciò cui non desideriamo guardare, benché sia parte di noi, ovvero da tutto ciò che ci sembra pericoloso e potenziale fonte di illuminazione: tutto ciò che abbiamo respinto, rinnegato, disconosciuto o represso. L’ombra non è dunque brutta né malvagia, consiste semplicemente nelle parti di noi che ci sembrano incompatibili con chi pensiamo di essere. Queste possono comprendere ciò di cui ci 3 Johnson R.A., Owning Your Own Shadow, Harper San Francisco, 1991, p.17, ed. it. Metti in luce la tua ombra, Jackson Libri, 1998. 4 Carl Jung, nato nel 1875, è fondatore della psicologia analitica. Oltre a un pioniere della psichiatria, fu anche uno scrittore, un artista e un mistico il cui lavoro ha esplorato il mito, la religione, l’antropologia e la spiritualità. Continuò a scrivere e a creare sino al 1961, anno della sua morte.
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vergogniamo, ciò che ci spaventa o ci ferisce emotivamente, ma anche – cosa importantissima – la nostra natura illuminata, i nostri talenti inespressi e le nostre più grandi potenzialità. Scrivendo questo libro mi sono imbattuto in dozzine di definizioni dell’ombra: ciascuno, dagli psicologi agli sciamani, ha il proprio punto di vista specifico in merito. Lo psicologo Stephen Diamond la descrive come «tutto ciò che rinneghiamo e giudichiamo inaccettabile in noi stessi»5. Ya’Acov Darling Khan, iniziato allo sciamanesimo, dice che essa è «ovunque le paure diventano più grandi della capacità di amare in un dato momento»6. Rob Nairn, docente di meditazione buddhista, la definisce come «tutti gli aspetti di noi stessi che non vogliamo affrontare»7. La parola “ombra” ha un significato molto ampio, ma in questo libro la useremo per indicare qualunque cosa non vogliamo amare o accettare in noi stessi. L’ombra è una centrale di energia creativa che resta inutilizzata: diventare consapevoli dei suoi contenuti e trasmutarne l’energia è di estremo beneficio per la crescita psicologica e spirituale. Se è vero che ogni tradizione ha un modo diverso di descriverla, ogni cammino spirituale che miri all’integrità della psiche contempla in qualche misura l’integrazione dell’ombra, semplicemente perché se l’ombra non viene integrata, la mente rimane scissa. l’ombra oscura Molti, appena sentono parlare dell’ombra, pensano alle sue caratteristiche potenzialmente pericolose, come la rabbia, i pregiudizi, l’odio, o ai suoi tratti considerati inaccettabili, come i tabù sessuali ad esempio. È interessante notare però come l’ombra contenga almeno altrettanti aspetti palesemente favorevoli, ad esempio la forza interiore, la bellezza abbagliante e i talenti inespressi. Essa ha dunque due lati: uno oscuro e uno luminoso. L’ombra oscura è costituita dai tratti che riteniamo negativi o pericolosi, come la rabbia, la paura o la vergogna, e che rispondo-
5 Stephen A. Diamond, PhD, www.psychologytoday.com/blog/evildeeds/201204/essential-secrets-psychotherapy-what-is-the- shadow 6 Ya’Acov Darling Khan in conversazione con l’autore, ottobre 2016. 7 Rob Nairn in conversazione con l’autore, dicembre 2015.
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no a domande quali “Cosa temo di più?”, “Di cosa ho più vergogna?” e “cosa nascondo agli altri?”. Per questa ragione l’ombra è spesso considerata come qualcosa di brutto o di pericoloso, il che induce a non cogliere l’opportunità così preziosa del processo di integrazione, investendo piuttosto energie nel rinnegare o cercare di sconfiggere i tratti dell’ombra. Ma la verità è che l’ombra non è nulla di brutto o di pericoloso, è solo energia non integrata, e fintantoché non impareremo ad attingere a questa energia e a trasmutarla, non saremo mai esseri umani pienamente integrati o risvegliati. Il poeta Rainer Maria Rilke disse: «Forse tutto ciò che è terribile, nella sua essenza più profonda, è solo qualcosa di inerme che vuol essere amato»8; lo stesso vale per l’ombra. Lavorare con l’ombra, come vedrete, è tutta una questione d’amore. l’ombra luminosa L’ombra luminosa (chiamata spesso “ombra positiva” 9) è costituita dai nostri talenti nascosti, dalla nostra bellezza abbagliante e dal nostro potenziale inespresso. Contiene il nostro intuito, la nostra creatività, la vitalità tipica dell’infanzia e la forza spirituale. Come l’ombra oscura somma le parti di noi per le quali temiamo di essere respinti, l’ombra luminosa è fatta delle parti di noi che sono tanto brillanti e magnifiche da apparirci troppo grandi e meravigliose o troppo impegnative per essere mostrate a noi stessi e agli altri. L’ombra luminosa equivale al nostro potenziale dormiente, ai nostri talenti inesplorati, e proprio come si rende necessario uno sforzo consapevole per rivendicare e trasformare l’energia immagazzinata nell’ombra oscura, occorre uno sforzo anche per rivendicare l’energia dell’ombra luminosa, se vogliamo essere interi, equilibrati e autentici. Secondo lo psicologo junghiano Robert A. Johnson, avere la volontà di tirare fuori lo scheletro dall’armadio è piuttosto
8 Rilke R.M., Letters to a Young Poet, Burning Man Books, 2001, ed. it., Lettere a un giovane poeta, Adelphi, 1988. 9 Trovo che l’opposizione “positivo / negativo” non sia utile in riferimento all’ombra, per cui preferisco adoperare le espressioni “ombra luminosa” e “ombra oscura”.
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facile, ma assumersi la responsabilità della luce nell’ombra può essere molto più complicato, poiché essa fa vacillare l’immagine che abbiamo di noi stessi. Fare seriamente i conti con il nostro potenziale più alto e aprire gli occhi allo splendore infinito della nostra luce interiore è una tale minaccia per chi crediamo di essere, che il nostro ego spesso fa il possibile per impedircelo in modo da tenerci nei limiti che gli sono propri. In cosa ti limiti e nascondi la tua luce? Quali dei tuoi fulgidi aspetti non sei disposto ad amare? È forse il tuo lato esoterico che nascondi agli altri, per timore di essere considerato un gonzo? (Credo il termine tecnico sia proprio questo). O sono la tua sensualità e la tua sessualità a farti vergognare, per paura di essere additato come “poco dignitoso” o “troppo seducente”10? Tendi a moderare la tua intelligenza innata per non risultare “saccente”? O forse è la splendida luce del tuo potenziale spirituale che non osi esplorare, temendo ciò possa isolarti dalla tua famiglia o dai tuoi amici? Molti di noi sono inconsciamente convinti che l’ombra luminosa, quando esposta, possa attrarre gelosia, sospetto o rifiuto da parte degli altri. Ma, come ha detto bene Marianne Williamson, «non c’è nulla di illuminato nel rimpicciolire per evitare ad altri di sentirsi insicuri in nostra presenza. Siamo tutti qui per brillare, come fanno i bambini»11. oscuro o luminoso? L’ombra oscura e l’ombra luminosa sono in realtà parti di una stessa cosa, di cui spesso rappresentano due polarità opposte. Nel suo splendido libro Shadow Dance, David Richo definisce l’ombra oscura come una «cantina piena di vergogne non processate» e l’ombra luminosa come «una soffitta piena di tesori non rivendicati»12.
10 Nella versione originale l’autore usa l’espressione «too glamorous», letteralmente “con troppo glamour”, cioè “troppo affascinante e attraente”, e aggiunge in nota il seguente riferimento etimologico: «Gli antichi Celti indicavano la presenza della forza e della vitalità femminile con una parola specifica: “glamour”». (N.d.T.) 11 www.goodreads.com/author/quotes/17297.Marianne_ Williamson 12 Richo D., Shadow Dance, Shambhala Publications, 1999, p.3.
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