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VITICOLTURA

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ESPERIENZE

ESPERIENZE

WINE STORIE DI VINO E DI IMPRESA UNDER QUARANTA

GENERATION

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DI ANDREA BIONDI

PH GIANMARIA ZANOTTI

Una rivoluzione è in corso nel mondo del vino? Pare di sì. Al 6° Forum Mondiale dell’Enoturismo dello scorso settembre ad Alba è emerso che l’andar per

vigne rappresenta un mercato con 14 milioni di appassionati

di cui il 60% sotto i 35 anni: delle generazioni, quelle dei Millenials e Gen Z, di veri wine lovers! Un dato che viene ulteriormente confermato nello studio Annata 2.0: il vino per i nativi digitali realizzato dalla società di ricerca Swg, che rivela come, tra i giovani, il vino sia un prodotto apprezzato e considerato un’eccellenza italiana che racchiude storia, cultura e tradizione. E nella nostra Provincia le nuove leve del vino sono tante e pronte a dire la loro, scommettendo sul mercato, coltivando progetti e nuove narrazioni, con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Esseri custodi della storia vinicola di un territorio come Predappio e darne un’interpretazione nuova è proprio la sfida di Chiara Condello, dal 2015 alla guida dell’azienda con il suo nome, realtà autonoma rispetto alla ‘capostipite’ Condé dove lavora dal 2012. Tutto ha inizio dalla scoperta di alcuni vecchi filari di sangiovese. “I proprietari non erano intenzionati a seguirle. Abbiamo quindi acquistato questo ettaro e mezzo, dove lavoravo nel weekend: ho cambiato sistema di potatura e scelto il regime biologico.” Oggi vengono prodotte circa 28.000 bottiglie e nel frattempo Chiara ha esteso la proprietà a quasi 5 ettari. “Vo-

glio contribuire ad aumentare

la fama del territorio. La creazione delle sottozone ha dato una spinta decisiva alla crescita della Doc Romagna Sangiovese, e il ricambio generazionale con produttori che hanno scelto questo mestiere, che viaggiano e fanno formazione, ha portato ai successi attuali.” Non guasta poi che i vini piacciono, e anche molto: Chiara è tra i 22 produttori vincitori del premio Tastevin 2022 dell’Associazione Italiana Sommelier per il suo Romagna Sangiovese “Le Lucciole”, un riconoscimento che viene assegnato ai vini che hanno contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine e che rappresentano modelli di valore. Freschissimo è anche il trionfo ai Food&Wine Italia Awards, dove

LE NUOVE LEVE DEL VINO SONO TANTE E PRONTE A DIRE LA LORO, SCOMMETTENDO SUL MERCATO, COLTIVANDO PROGETTI E NUOVE NARRAZIONI: INCONTRIAMO CHIARA CONDELLO, LUCREZIA LELLI, MIRANDA POPPI ED ELISA MAZZAVILLANI.

IN APERTURA, CHIARA CONDELLO, IMPRENDITRICE DELL’OMONIMA AZIENDA, E LA PRODUTTRICE LUCREZIA LELLI DELLA CANTINA VILLA CAROLINA. IN ALTO, CHIARA CONDELLO LAVORA IL MOSTO NEL TINO. A LATO, MIRANDA POPPI DELL’AZIENDA GIOVANNA MADONIA E, ACCANTO, ELISA MAZZAVILLANI, PATRON DI MARTA VALPIANI. una giuria di esperti e la stampa del settore l’ha insignita del pre-

mio ‘Miglior vignaiolo d’Italia

2022 under 35’. Spostandoci nel cesenate incontriamo Lucrezia Lelli, una giovane produttrice che vuole “portare aria fresca nella tradizione romagnola” partendo da una storica villa. “Ricordo le estati sui colli cesenati. Mani e piedi nel mosto li ho sempre messi: nonno Edo fa ancora il vino, che regala a clienti e fornitori dell’azienda di famiglia. Ricordo l’edificio confinante al nostro. Era Villa Carolina.” Un ritiro ecclesiastico di fine Seicento passato ai Conti Alberici fino agli anni Cinquanta, che Edo Lelli acquista nel 2001. E Lucrezia? Scopre il vino a Milano, mentre studia Marketing, grazie al coinquilino che segue i corsi per sommelier. Da lì alla tesi, un marketing plan su come gestire una cantina, il passo è breve. Tornata a Cesena si diploma come sommelier a maggio 2020, in piena pandemia. È la molla: Lucrezia coinvolge amici enologi, agronomi. Poi la prima vendemmia nel 2020, due le etichette. Dal 2021 l’offerta si amplia con altre tre etichette in arrivo. “Voglio contribuire

a promuovere la realtà cesena-

te, anche fuori dal territorio. Ci vorrà tempo: lavoro sui vini ma non dimentico Villa Carolina, per riportarla al suo splendore e farne il fulcro del progetto.” Il vino è sempre più l’ideale testimone che passa tra le generazioni e nei luoghi della tradizione, come nel caso di Giovanna Madonia, a Bertinoro: qui il ‘passaggio generazionale’ si è compiuto con Miranda Poppi, terza delle quattro figlie. “Sono entrata in società con mia madre nel 2017. Mi è piaciuta l’idea di iniziare il percorso affiancandola.” Miranda lavora col compagno Gennaro (cantiniere, sommelier e uno

presso

dei più allegri accompagnatori che incontrerete durante una visita) e uno staff collaudato. “Voglio operare in continuità portando qualcosa di nuovo, salvaguardando il nostro stile, anche in etichette come ‘Trapunta’, Albana secco macerato appena lanciato.” Il sogno di un padre, passato nelle mani della madre. E, da quasi 10 anni, di Elisa Mazzavillani, patron di Marta Valpiani, sopra Castrocaro Terme. “Mio padre comprò nel ’99 i primi due ettari. Dopo la sua prematura scomparsa, Marta ha proseguito l’attività. Io, astemia, sono entrata in cantina nel 2009.” E la scintilla è scattata subito. Gli ettari vitati sono circa 13, a regime biodinamico, ma la tenuta è un ecosistema agricolo con terreni boschivi. “Non vogliamo che attorno ai vigneti ci sia qualcosa di ‘inadeguato’. Siamo

interpreti rispettosi del territo-

rio.” In cantina c’è Massimo, il fratello trattorista, il cane Gin come mascotte, e uno staff collaudato. Elisa è delegata FIVI, la Federazione che raccoglie migliaia di vignaioli fautori di una gestione verticale della filiera. Marta segue le attività, consapevole che sono in ottime mani. “Sorrido pensando a chi, quando avevo 30 anni, voleva sapere chi era ‘l’uomo’ in cantina. Oggi mi chiedono consigli!”

SETTEMARZO SHOES

UN PASSO VERSO IL TUO STILE

IL NEGOZIO DI

CALZATURE E

ACCESSORI NEL CENTRO STORICO DI FORLÌ IN CUI TROVARE PRODOTTI PER TUTTE LE OCCASIONI E PERSONALITÀ, MARCHI PREGIATI E PERSONALIZZAZIONI PER LA DONNA CHE VUOLE DISTINGUERSI.

“Non esiste la scarpa da mettere con tutto” ma esiste la scarpa giusta per ogni circostanza. La si può cercare, e trovare, a Forlì nel negozio Settemarzo Shoes in via dei Filergiti al civico 15. Lo ha aperto sette anni fa Alessandra Bandini e da un paio di anni può contare sulla collaborazione della figlia, Giulia. Entrambe ben rappresentano il carattere del negozio, dinamico, bon-ton, originale e di stile. È Alessandra a raccontare la strada fino a qui percorsa. Settemarzo, sette anni dall’apertura. Questo è un anno speciale? “Lo è senza dubbio. Ho aperto nel 2015, quando il periodo economico non era dei migliori. Ero motivata da un grande entusiasmo e non ho mai pensato che le cose potessero andare male. Avendo lavorato fino a quel momento in un negozio di scarpe conoscevo già la piazza di Forlì e le esigenze delle clienti. Ero mossa dalla fiducia e dalla certezza che l’attività sarebbe andata bene e ho voluto portare in città qualcosa di bello. Sette anni in cui ci sono state tante soddisfazioni, tra cui l’arrivo di mia figlia Giulia in negozio. Questo è anche l’anno in cui compio cinquant’anni, un giro di boa significativo.” Settemarzo: perché la scelta di questo nome? “Una data che ha cambiato in

“SCEGLIAMO IL MEGLIO IN TERMINI DI QUALITÀ, STILE, COLORI. LE CLIENTI DI SETTEMARZO HANNO UNA BELLA PERSONALITÀ E PIÙ CHE FARSI CONDIZIONARE DALLA MODA CARATTERIZZANO IL LORO STILE CON SCELTE PRECISE. CON IL NOSTRO MARCHIO, PROPONIAMO ANCHE LA PERSONALIZZAZIONE DELLE CALZATURE.”

meglio la mia vita da un punto di vista personale: è il giorno in cui è nata mia figlia Giulia. Ma è anche la data in cui, sedici anni dopo, ho inaugurato il negozio, anche questa data segna una nascita anche se professionale. Nello stesso giorno quindi, a distanza di anni, due fatti meravigliosi a scandire la mia vita.” Chi entra in negozio cosa può trovarvi? “Il consiglio giusto per ogni circostanza, una selezione più legata allo stile e alla qualità che alla tendenza, alla moda del momento. Anche se da quando è entrata mia figlia in negozio ci rivolgiamo pure alle clienti più giovani con qualche elemento di tendenza in più.” Come selezioni i prodotti da proporre alle clienti? “Pensando prima di tutto alle loro esigenze. Sono tante e diverse: c’è la donna che lavora e vuole la scarpa elegante e comoda per tutto il giorno, c’è chi anche andando a fare la spesa vuole apparire curata e stilosa. Ci sono le ragazze che per occasioni speciali desiderano indossare qualcosa di più formale ed elegante e allo stesso tempo contemporaneo. Ecco quando vado a Milano, in fiera o in showroom penso sempre alle donne di Forlì e del territorio, scegliendo il meglio in termini di qualità, di stile, di colori. Le clienti di Settemarzo hanno una bella personalità, forte, sono esigenti e più che farsi condizionare dalla moda caratterizzano il loro stile con scelte precise. E quando entrano in negozio vedo entusiasmo.” Che marchi si possono trovare da Settemarzo Shoes? “C’è il marchio Bruglia che propone una scarpa quotidiana e divertente con dei bei colori, c’è Pomme D’Or con le scarpe a sacchetto che si piegano a metà, realizzate con un pellame morbidissimo, lo stesso che si utilizza per i guanti. Ci sono le realizzazioni di Sergio Levantesi, produttore marchigiano, quest’anno i suoi tacchi alti sono molto richiesti. C’è l’artigianalità di Alberto Fasciani, un marchio di nicchia di grande qualità per una donna casual, comoda, attenta allo stile. Ci sono le scarpe francesi prodotte dal marchio Arche: una calzatura dalla linea particolare, si adattano al piede con aderenza, sono realizzate in cervo, un tipo di pellame molto morbido, confortevole e che isola dal freddo. In Romagna si possono trovare solo nel nostro negozio. Abbiamo anche il marchio Sturlini, storica casa produttrice fiorentina che ha fatto del bio-artigianato il punto di forza. E non ultima proponiamo anche una nostra linea, chiamata proprio Settemarzo: ci occupiamo della personalizzazione delle calzature, partendo da un campionario e trasferendo in maniera chiara il nostro gusto, pensando alle clienti.” Qualche consiglio di stile per le lettrici? “Per chi ama il casual una scarpa con tacco medio va bene dalla mattina alla sera ma anche un mocassino può servire a connotare un look perfetto. Una scarpa con tacco alto risulta sempre la migliore scelta per una circostanza in cui si desidera esaltare la propria femminilità.” Settemarzo è attivo anche sui social e con e-commerce… “Sì, se ne occupa Giulia da qualche anno. È possibile acquistare anche online e i prodotti in negozio sono ben presentati sul nostro sito, tra cui la nostra collezione cerimonia: che sia bassa o con tacco, per la sposa che guarda al comfort e per quella più audace, la scarpa da sposa veste il ruolo di una amica fidata che ti accompagna, letteralmente, nel giorno più bello della vita.”

MOSCOT KOUBOURAM GUCCI BALENCIANGA DIOR JACQUES MARIE MAGE CELINECELINE FENDI SAINT LAURENT BOTTEGA VENETA

CERVIA, V.le Roma 20 Tel 0544 1825668

MILANO MARITTIMA, V.le Matteotti 2 Tel 0544 1795114

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