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CREAZIONI
TOCCO ELISA LANCONELLI TRASFORMA FOTOGRAFIE IN ILLUSTRAZIONI DIGITALI
DI ALESSANDRA ALBARELLO MAGICO
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FOTO ELISA LANCONELLI
LANCONELLI È STATA CONTATTATA DALL’ASSESSORE GIACOMO COSTANTINI DEL COMUNE DI RAVENNA PER FAR RIVIVERE I LUOGHI DANTESCHI ATTRAVERSO UN NUOVO SGUARDO.
Per entrare nel ‘favoloso mondo’ di Elisa Lanconelli, partiamo dal suo motto Let your spirit soar (‘Eleva il tuo spirito’), senza però cercare di lambiccarci troppo il cervello per attribuirlo a qualche filosofo o personaggio famoso… “È una frase di Homer dei Simpson,” spiega infatti Elisa, svelando subito l’arcano, e prosegue: “L’ho trovata bellissima e l’ho fatta subito mia. Nei miei disegni cerco sempre di individuare una chiave che permetta anche allo spirito degli altri di elevarsi, di prendere le proprie emozioni e ‘buttarle’ in quello che vedono, staccandosi dalle cose normali per poter vedere qualcosa di più.” Eh già, quel qualcosa
di più che emerge dalle sue illustrazioni digitali, partendo da foto che rielabora, trasformandole attraverso la magia del suo
tocco artistico. Immagini reali e visioni poetiche e astratte si sovrappongono e si intrecciano. Luoghi di città che pensavamo di conoscere suggeriscono altre letture, svelano e rivelano aspetti e angoli nascosti. Nulla è quindi come appare. Neppure lei che si autodefinisce “ironica e bionda dal 1991.” Dove naturalmente il 1991 è il suo anno di nascita, l’ironia una sua qualità ben precisa e… il biondo (a parte il colore dei capelli)? “È raccontare quella scaltrezza che ci vuole tutti i giorni, fingendo a volte di cadere dalle nuvole e giocando con gli stereotipi,” rivela. La sua parte spirituale e la sua parte terrena convergono continuamente anche nelle sue illustrazioni, nella sua vita. Stupisce infatti scoprire che Elisa Lanconelli è a tutti gli effetti un ingegnere edile e che per anni l’illustrazione e la fotografia sono stati semplicemente un hobby, prima di diventare un vero e proprio lavoro. Tutto è iniziato per caso, una mattina, prima di un esame di ingegneria: “Ho guardato la tazza del caffè appoggiata sul tavolo e ho pensato: ‘per svegliarmi mi ci dovrei tuffare’. Così
IN ALTO, ALCUNE CREAZIONI DI ELISA LANCONELLI, DEDICATE ALLE CITTÀ DI RAVENNA E DI RIMINI. l’ho fotografata con l’iPad di mio papà e mi ci sono disegnata dentro. Da lì è partita la mia voglia di cercare di vedere all’interno delle foto, che è poi cercare di vedere all’interno della realtà,” racconta, esprimendo così il suo desiderio di restituire con leggerezza quella profondità che pretende da se stessa e dalle foto. Nel 2017 il regista dello spot
pubblicitario di Air Dolomiti
nota le sue illustrazioni su Instagram e le propone una prima collaborazione. Ma la vera svolta arriva nel 2020, in un momento di crisi identitaria per Elisa che, in piena pandemia e lasciato il lavoro di ingegnere a Firenze, ritorna a Lugo dai suoi genitori, ritrovando così le sue radici, quella ‘romagnolità’, come lei la chiama, che è un mix di testardaggine, ottimismo, concretezza, ironia e savoir-vivre, ma scoprendo anche un suo inaspettato lato romantico. Sempre tramite Instagram, dove attualmente Elisa conta ben 12.500 follower, viene contattata da Giacomo Costantini, assessore al Turismo e Smart City del Comune di Ravenna, per la realizzazione di un progetto per il settecentesimo anniversario della morte di Dante. L’input era di
far rivivere i luoghi danteschi
attraverso un nuovo sguardo, raccontando il territorio con illustrazioni che restituissero alla città una dimensione artistica, poetica ed emozionale, ma anche culturale. “È stato un grande onore che Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, mi abbia poi dedicato un post,” aggiunge lei con orgoglio.
Scattando spesso personalmente le foto su cui interviene con
le illustrazioni, Elisa respira e si riappropria degli spazi urbani. “Sono due momenti separati, non so mai in anticipo come interverrò sulle foto,” specifica. E di foto, per ogni lavoro, ne scatta moltissime per essere sicura di avere quella giusta (è qui che ritorna la precisione, organizzazione e razionalità dell’ingegnere) ma per renderle ancora più ‘wow’ vorrebbe tanto acquistare un drone. Dalla sua curiosità e passione scaturiscono anche
divertenti e istruttivi fun fact
con cui svela aspetti insoliti e sconosciuti della storia di luoghi e personaggi. E non solo… La sua creatività si estende fino alla realizzazione di materiale
di merchandising con le sue
illustrazioni, protagoniste già di due mostre personali a Villa
Torlonia di San Mauro Pascoli e all’Istituto Italiano di Cultura
di Edimburgo. Ma ritorniamo al legame di Elisa Lanconelli con Ravenna e la Romagna: “È fortissimo, l’ho riscoperto anche attraverso il mio progetto ‘Romagna Solatia’ per il quale, durante la pandemia, ho intervistato molti lavoratori stagionali, chiedendo come immaginavano l’estate dopo il Covid. Pur non intavolando il discorso partendo da un’identità territoriale, veniva sempre fuori ‘ma noi romagnoli siamo così, ce la faremo comunque’. Mi ci sono riconosciuta,” racconta. Nel pochissimo tempo libero Elisa visita mostre soprattutto di artisti che non conosce e, naturalmente, disegna ovunque, anche sulle sue unghie, decorate con cuoricini. “In effetti ogni tanto sperimento su me stessa la nail art,” dice divertita. Ma questa è un’altra storia. O un altro progetto?
PIZZA FUTURA
SAPORI ROMAGNOLI
NEL SUO LOCALE IN VIA MAZZINI A RAVENNA, MICHELE BASIGLI AMA ESPRIMERE TUTTA LA SUA CREATIVITÀ E SCEGLIERE PRODOTTI STAGIONALI DI QUALITÀ DAI PICCOLI PRODUTTORI LOCALI.
Stagionalità, qualità e tradizione. Sono questi i tre ingredienti con cui Pizza Futura ha conquistato ravennati e turisti in questi ultimi quattro anni. L’attività è stata aperta il 10 agosto 2018 su iniziativa di Michele Basigli, nella celebre via dei Poeti, ossia la suggestiva via Mazzini, da molti consideratala strada di accesso al centro storico, percorribile a piedi e in bicicletta, a due passi da monumenti Unesco, uffici e scuole, oltre che ben servita da parcheggi. “Mai scelta si è rivelata più felice,” racconta Basigli. “Dopo aver fatto la gavetta per oltre dieci anni, maturando esperienza in proprio con altri soci, ho fatto il grande passo, cogliendo l’occasione di aprire un locale tutto mio che mi ‘rappresenta’. Oltre ai tanti clienti affezionati ravennati, la pizzeria è molto apprezzata dai turisti, in crescita ultimamente anche grazie all’arrivo delle crociere. Quelli che restano in città una settimana tornano anche 2 o 3 sere, perché amano il prodotto e vanno sul sicuro.” Il locale ha una cinquantina di posti a sedere ed è sempre al completo, al punto che durante il fine settimana è necessario fare anche il doppio turno. Si lavora dal martedì al sabato a pranzo e a cena, una scelta molto apprezzata dal personale che così ha due giornate per stare in famiglia e tornare al lavoro più carico di energia. “Anche i clienti hanno capito la bontà di questa scelta,” tiene a precisare Basigli, “e non mancano di tornare sempre volentieri per gustare una nuova pizza. In futuro, ci sono tutti i presupposti per poterci allargare, ma restando sempre in centro. Intanto, ci godiamo l’opportunità di mettere sedie e tavolini in strada che il Comune ci ha dato durante la pandemia e che ha contribuito a creare l’abitudine di stare all’aperto tutto l’anno.” Lavorando con l’asporto e le consegne a domicilio, Pizza Futura ha affrontato con il sorriso il periodo più duro del Covid, mentre Basigli ne ha approfittato per fare dei corsi online con Mirko Savoia per ulteriormente perfezionare l’impasto della pizza. “Anche i clienti se ne sono accorti,” rivela. “Rispetto all’inizio, la pizza è di tipo napoletano con un cornicione sostenuto e un impasto digeribile e fragrante grazie al prefermento biga. Per quanto riguarda gli ingredienti, invece, è una vera pizza ‘romagnola’ grazie a prodotti forniti dai migliori produttori locali, come le farine del Molino Benini, l’olio di Brisighella del frantoio Ossani,
il sale di Cervia, a cui si aggiungono il pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop e il fior di latte del parco naturale Roccamonfina in Campania.” Tra i prodotti locali utilizzati per farcire la pizza, vi sono poi i salumi di mora romagnola dell’azienda Zavoli di Saludecio e il Grigione del Montefeltro, un maiale allevato a San Leo allo stato brado, particolarmente saporito, così come le verdure a km zero dell’azienda Mater Naturae che ha un orto biologico senza serre e coltiva solo prodotti di stagione. Per chi lo desidera, Pizza Futura propone anche un impasto integrale sempre con grani romagnoli, quello con grano duro pugliese di Senatore Cappelli e quello al farro monococco dell’azienda Anima Bio vicina a Mezzano. Anche la birra, il caffè e gli amari che accompagnano il pasto o lo finiscono, sono scelti con cura, privilegiando piccoli produttori locali. In cucina Basigli ama esprimere tutta la sua creatività e cambiare il menù in base alla stagionalità. “Mi piace la ricerca, la sperimentazione, la voglia di osare, di spingermi sempre oltre,” rivela. Fra le pizze più richieste dell’autunno ci sono per esempio la Zucca fumata con crema di zucca, speck di Mora romagnola, gorgonzola dop riserva e noci; la Grigione in porchetta con Grigione di Montefeltro, broccoli e maionese fatta artigianalmente; la Marroni & C. con porcini scottati, castagna lessata, spinacino e nocciole tostate; la Cartufola con prosciutto crudo al sale di Cervia, topinambur, galletti, raviggiolo e timo; la Ma che cappero! con porro, patata dolce, cipolla croccante, emmentaler Dop e foglie di capperi di Pantelleria dell’azienda La Nicchia. Tra le classiche, la più gettonata è la capricciosa, che si distingue perché condita con il carciofo romanesco con il gambo, alici di Cetara e i capperi.