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PITTURA

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MUSICA

MUSICA

CREATORE LO STILE ESSENZIALE E MAI SCONTATO DI MATTIA BATTISTINI

INSTANCABILE

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DI ALDO SAVINI FOTO LIDIA BAGNARA

A che cosa può aspirare un giovane alla conclusione dell’Accademia in una città di provincia all’inizio degli anni Novanta se non a guardare lontano per scoprire il mondo, immergersi e confrontarsi con quello che sta avvenendo nei territori dell’arte contemporanea? Mattia Battistini, poco più che ventenne nel 1994, lascia Ravenna per desiderio di evasione, bisogno di libertà e di esperienze, va prima a Roma poi a Parigi e a Firenze. A Roma alloggia in una casa del poeta Dario Bellezza e ha la possibilità di entrare in contatto con gli ambienti della cultura e con gallerie prestigiose, al tempo stesso dipinge con intensità, come se la pittura gli esplodesse dentro. D’altra parte, fin da bambino usa colori a lampostil e matite colorate per dipingere paesaggi ma soprattutto navi, soggetto ricorrente a varie riprese, sia dal vero che d’immaginazione. Essere salito su due navi da trasporto russe è

NEL SUO BESTIARIO DOMESTICO, TRA SERPENTI, PESCI, RAPACI E UCCELLI, IL GATTO FEMMINA È IL SOGGETTO INTERIORIZZATO CHE SI PRESTA QUASI PER INFINITI AUTORITRATTI, IN UNA SORTA DI IDENTIFICAZIONE. DIPINGE SU TELE E ALTRI SUPPORTI D’OCCASIONE RICICLATI.

stata un’esperienza che è rimasta nella memoria e ha alimentato la poetica del viaggio in territori immaginari, senza escludere la dimensione interiore. A Parigi, dove resterà cinque anni, senza conoscere all’inizio il francese, si immerge nella vita movimentata, delinquenziale, stimolante e al tempo stesso oppressiva, della città dal respiro internazionale, piena di mostre, musei e gallerie. Al Louvre rimane colpito e affascinato dai vasi greci e dalla sala delle miniature sia dell’est europeo che arabe, slave, indiane, iraniane, per i colori, i personaggi e le storie raccontate. Poi il ritorno a casa tra inquietudini, spaesamenti e la prospettiva della normalità, che per Battistini è un termine pieno di sfaccettature e incomprensioni. I suoi luoghi sono il

porto, la spiaggia di Marina e la

Ca’ de Ven, mentre non viene meno l’ossessione-desiderio irrefrenabile della pittura. La sua è una pittura diretta: ascoltando Mozart parte da una traccia, pur avendo presente l’idea del soggetto da rappresentare, soprattutto animali, ma non solo: lo appassiona anche la guerra, con i cavalieri, i sodati prus-

QUANDO INIZIA UN LAVORO LA GESTUALITÀ È AGGRESSIVA, POI LA LIBERTÀ ESPRESSIVA LO PORTA A ESPANDERE LA SCENA, SIA CHE TENDA AD AMPLIARE LA NARRAZIONE CHE A CONCENTRARSI SU UNA FIGURA.

NELLA PAGINA PRECEDENTE, L’ARTISTA MATTIA BATTISTINI. QUI SOPRA UNA SUA OPERA CON SOGGETTO IL GATTO FEMMINA. siani, i cosacchi. Indubbiamente nel suo bestiario domestico, tra serpenti, pesci, rapaci e uccelli, il

gatto femmina dai grandi occhi diventa il soggetto interiorizza-

to che si presta quasi per infiniti autoritratti, in una sorta di identificazione che la verosimiglianza non tradisce. Quando inizia un lavoro la gestualità è aggressiva, poi la libertà espressiva lo porta a espandere la scena, sia che tenda ad ampliare la narrazione che a concentrarsi su una figura. Tele e altri supporti d’occasione riciclati, ultimamente tanti legni recuperati lungo la spiaggia corrosi dal mare, diventano spazio pittorico libero, contenitori di forme dinamiche capaci di coinvolgere e rimandare a una realtà distorta ma non al di fuori di una visione realistica, di assemblaggi di immagini che si sovrappongono, conservando il ritmo espressionistico che ricompone la varietà degli elementi. A volte triangoli, rettangoli, forme geometriche spigolose ma anche frammenti del reale, volti, scorci metropolitani, sagome e vuoti, appaiono in modi incontenibili, affastellati nell’intersecarsi tra loro, nel sovrapporsi in contrasti simultanei in piena libertà ludica, tanto da prevedere vari punti di osservazione da cui ricostruire l’unità della composizione. Talaltre le sue immagini assumono aspetti di un lirismo austero, il movimento, la luce e il colore contribuiscono a un processo di costruzione e distruzione, tendenti a disgregare e assemblare, con una causalità e imprevedibilità che rimandano alle esperienze delle avanguardie storiche del secolo scorso, tra futurismo ed espressionismo, dadaismo e surrealismo, per il ricorso all’automatismo psichico, in assenza di qualsiasi controllo razionale e al di fuori di preoccupazioni di ordine estetico o morale.

Domus Domus Domus dei Tappeti Domus dei Tappeti dei Tappeti di Pietra dei Tappeti di Pietra di Pietra Mausoleo di Pietra Mausoleo Mausoleo di Galla Placidia Mausoleo di Galla Placidia di Galla PlacidiaBattistero di Galla PlacidiaBattistero Battistero degli Ortodossi Battistero degli Ortodossi degli OrtodossiBattistero degli OrtodossiBattistero Battistero degli Ariani Battistero degli Ariani degli ArianiBasilica degli ArianiBasilica Basilica di Sant’Apollinare Basilica di Sant’Apollinare di Sant’Apollinare Nuovodi Sant’Apollinare Nuovo

Nuovo Cappella Nuovo Cappella

Cappella di Sant’Andrea Cappella di Sant’Andrea di Sant’Andrea Palazzo di Teodorico di Sant’Andrea Palazzo di Teodorico Palazzo di Teodorico Basilica Palazzo di Teodorico Basilica

Basilica di San VitaleBasilica di San Vitale di San Vitale Basilica di San Vitale Basilica Basilica di Sant’Apollinare Basilica di Sant’Apollinare di Sant’Apollinare in Classe di Sant’Apollinare in Classe in ClasseParco della Pace in ClasseParco della Pace Parco della Pace Museo Nazionale Parco della Pace Museo Nazionale Museo Nazionale TAMO Museo Nazionale TAMO TAMOClassisTAMOClassis ClassisMAR – ClassisMAR – MAR – Museo MAR – Museo Museo d’Arte della cittàMuseo d’Arte della città d’Arte della città d’Arte della città

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