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MARE
Sono passati 180 anni dalla nascita a Rimini del primo ‘stabilimento balneare’, la pietra miliare di un’evoluzione che oggi vanta un’organizzazione con pochi eguali, non solo in Italia: 250 stabilimenti balneari lungo 15 chilometri, 50.000 ombrelloni, 150.000 lettini, cabine e docce, bar e ristoranti, balneazione sorvegliata oltre ogni tipo di servizio. In questo grande sistema balneare e turistico un ruolo di primo piano lo rivestono alcuni artigiani di eccellenza
È il caso dei cantieri De Biagi di Cattolica che continuano a mantenere viva la tradizione dei mosconi, che in Romagna non sono solamente dei semplici e bellissimi natanti ma vere e proprie icone. In questo piccolo cantiere, scrigno dell’artigianalità, Bruno De Biagi porta avanti l’attività avviata negli anni Venti dal nonno prima e dal padre poi. “Ho cominciato lavorando al fianco di mio padre, poi quando lui andò in pensione,”
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BRUNO DE BIAGI PORTA AVANTI L’ATTIVITÀ DI FAMIGLIA AVVIATA
NEGLI ANNI VENTI
DAL NONNO PRIMA
E DAL PADRE POI. “LA NOSTRA PRODUZIONE SI CONCENTRA SUI
MOSCONI, QUASI TUTTI
DESTINATI AL SERVIZIO DI SALVATAGGIO.” ci racconta Bruno, “fummo io e un suo fidatissimo collaboratore, Elvino Magi, a mandare avanti il lavoro.” Oggi Bruno De Biagi prosegue la tradizione di famiglia insieme a tre dipendenti. “La nostra produzione si concentra sui mosconi, ne realizziamo 6070 l’anno contro gli oltre 100 degli anni d’oro,” continua Bruno, “quasi tutti destinati al ser- vizio di salvataggio.” E se con il passare del tempo la produzione dei pedalò è stata via via abbandonata, quella dei mosconi si è allargata anche alla realizzazione in vetroresina per completezza di servizio: “Accanto ai mosconi in legno, in compensato marino per la precisione, perché garantisce leggerezza, resistenza e stabilità, produciamo anche 25-30 natanti in vetroresina,” afferma Bruno.
“Li vendiamo a clienti storici che li prediligono… anche per il prezzo più contenuto.” E quanto costano? “I mosconi in legno arrivano a costare sui 1.700-1.800 euro remi inclusi, gli altri un po’ meno.” Ai mosconi De Biagi ha affiancato anche la realizzazione delle torrette di avvistamento (in legno) per i bagnini di salvataggio, per cui è diventato un riferimento sulla Riviera.
Altra eccellenza legata a filo doppio al mare e alla spiaggia è la Ramberti, azienda famigliare con sede a Santarcangelo, diventata grande con il passare delle generazioni. Dalle selle per cavalli alle coperture per i ‘birocci’, fino ai teloni per i camion per arrivare, con il boom del turismo, alla produzione di lettini e ombrelloni. Giunta ormai alla quarta generazione e con oltre un secolo di vita, alla sua guida oggi c’è Riccardo Ramberti, in azienda dal 1979. “Ho comincia- to facendo il garzone di bottega,” esordisce Riccardo, “impegnandomi poi nello sviluppo del mercato e nel 1992 abbiamo aperto il nostro primo Ramberti Point ad Albenga per vendere direttamente i nostri prodotti in Liguria e sulla Costa Azzurra.” Con la All Sun, azienda specializzata nella lavorazione dell’allumi- nio, poi la Migani, leader nella realizzazione di lettini, e quindi la Ranfil che produce il filo per la tela dei lettini, o la 12th Living che crea le stecche per gli ombrelloni, la galassia Ramberti ha completato il ciclo produttivo. “In questo modo,” prosegue Riccardo, “abbiamo il controllo completo della produzione: dal filato al tessuto, dalle strutture in alluminio alle stecche, dagli articoli in legno ai complementi d’arredo.” La Ramberti è stata in grado di valorizzare al massimo l’esperienza artigianale della manodopera, attraverso un’attenzione sartoriale ai dettagli. “È il motivo per cui preferiamo vendere direttamente piuttosto che affidarci a terzi,” afferma Riccardo, “e quindi abbiamo
LA RAMBERTI, OGGI GUIDATA DA RICCARDO, È STATA IN GRADO DI VALORIZZARE AL MASSIMO L’ESPERIENZA ARTIGIANALE DELLA MANODOPERA, IN PARTICOLARE NELLA PRODUZIONE DI LETTINI E OMBRELLONI.
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