Weekend in dicembre gennaio

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PENSIERI ON THE ROAD

2017, VIVERE GREEN PER VIVERE MEGLIO Stavolta anche l’ONU la pensa come noi, infatti ha eletto il 2017 anno del turismo sostenibile. Cioè preferire quei paesi che adottano un tipo di vita che preservi l’ambiente ma nel contempo possa agevolare un contesto sociale e produrre economia. In verità sono vari anni che noi, il Polo Weekend Premium, diamo spazio a strutture, parchi, borghi , città che del green ne hanno fatto una missione. Come non ricordare il servizio apparso nel numero scorso dedicato a Bolzano, come Green City? Ed anche in questo numero troverete un primato green, quello di Varese Ligure, primo comune italiano, anzi europeo, che ha ricevuto la certificazione ambientale ISO 14001. Un esempio, questo, da seguire per tanti borghi che rischiano di spopolarsi e invece proprio nel green possono trovare una nuova fonte per la loro economia. Invece come nazione in questo numero scoprirete anche i primati della Germania Verde, che proprio con i suoi parchi ha conquistato tre siti UNESCO. Dopo la grande abbuffata della plastica, dell’industria chimica, del cemento, ci siamo finalmente accorti che bisogna ora digerire quelle scorie che ci pesano sullo stomaco, metabolizzarle. Bisogna cominciare a creare economia ma costruendo un futuro pulito. E oggi sappiamo che si può, anzi si deve fare.

LE TOP TEN PER SCEGLIERE BENE All’inizio del nuovo anno, si fanno buoni propositi e ne facciamo uno anche noi, quello di scegliere bene, la cosa giusta. E tanto per restare nell’ambito del green, segnaliamo che anche i grandi marchi dell’auto per il futuro puntano sull’elettrico, sulla lotta alla CO2. Anche la Porsche, sportiva per eccellenza, ha presentato programmi per un futuro tutto elettrico. Chissà, forse a breve la Formula E soppianterà la Formula 1? Ma il rombo del motore che ci faceva vibrare? Vedremo. Per ora continuiamo con le nostre Weekend Car, di cui vi proponiamo una Top Ten stilata dalla nostra redazione, dai nostri collaboratori e da chi ci segue attraverso il sito WEEKENDPREMIUM e la pagina Facebook. Certo non è una classifica, voglio essere solo delle indicazioni, dei suggerimenti. Per le altre TOP TEN ci siamo affidati ai nostri migliori collaboratori, ma anche queste non sono classifiche bensì segnalazioni in ordine alfabetico di quelli che secondo noi sono i primi dieci. La classifica con primi, secondi... a volte è ingiusta, arbritaria, invece è importante il gruppo, essere fra i migliori. Essere il migliore non ci interessa, anche perchè si rischia l’arroganza, la competitività che può divenire lotta.

“LA FORZA DELL’UOMO FORTE È SOLTANTO LA TUA DEBOLEZZA” Sempre per i buoni propositi del nuovo anno, nella memoria ho ripescato questa frase. I primi, i forti, i vincitori mi sono sempre stati antipatici. Il forte può diventare dittatore, comandare sul popolo debole, specialmente sulla parte ruffiana. Ne abbiamo davvero bisogno? Invece basta essere uniti e decisi, specialmente quando l’obiettivo è per il bene comune. Non essere il migliore, ma fra i migliori. Di chi era quella frase? Ebbene sì, era la mia ed il peggio è che ne ho anche altre da ricordare. 4

di Raffaele d’Argenzio


Val di Fiemme Obereggen,

110 chilometri di piste fra le montagne più belle del mondo

Novità per la stagione 2016/2017 Bellamonte Lusia: CABINOVIA 10 POSTI Castelir - Fassane - Morea Obereggen: TELEMIX LANER seggiovia e cabinovia PISTA DA SLITTINO e RIFUGIO OBERHOLZ Alpe Cermis: PARCO GIOCHI e RIFUGIO DOSSO LARICI

www.visitfiemme.it


P O L O W E E K E N D P R E M I U M 2 017

EVENTS - PREMIUM COUNSELING

SOMMARIO > 04 Editoriale > 06 Sommario > 08 News > 10 Top Ten Green > 14 Weekend Premium: Corte San Pietro, Matera > 16 Ricette di Viaggio: Milano > 19 News > 20 Top Ten Weekend “sostenibili” > 26 Top Ten sulla neve > 32 Where Arte > 38 Top Ten Italia Segreta > 42 TOP TEN WEEKEND CAR 2017 > 44 Alfa Stelvio > 46 Land Rover Discovery > 48 Maserati Levante > 50 Tesla X > 52 Peugeot 3008, sugli Appennini > 60 Audi Q5, in California > 68 VOLVO V90 > 70 Alfa Giulia > 72 Toyota C-HR > 73 Citroën C3 > 74 Le Altre del 2017 > 80 Porsche Macan, nel Parco delle Orobie 6

> 87 WEEKEND GREEN IN EUROPE: Speciale Germania > 99 WEEKEND GREEN: Varese Ligure > 109 2017: ANNO DEL TURISMO SOSTENIBILE > 110 La Nuova Zelanda e gli altri paesi “sostenibili” > 130 Weekend in giallo La Sacramento di Mentalist

EDITORE

Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati, 12 20145 - Milano Tel. 02 345 0719 STAMPA

MEDIAPRINT - via Brenta, 7 San Giovanni Lupatoto (VR) DISTRIBUZIONE Pieroni Distribuzione s.r.l. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano

EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE

Raffaele D’Argenzio direzione@edizionidargenzio.com

Weekend in Auto è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati.

HANNO COLLABORATO

Nicola D. Bonetti, Alessandra Borgonovo, Michela Colombo, Giampietro Comolli, Emanuele d’Argenzio, Manuela Fiorini, Vittorio Giannella, Silvana Lattanzio, Cristina Moiraghi, Michelle Newton, Giuseppe Ortolano, Carlotta Ruocco, Benedetta Rutigliano, Giancarlo Santarelli, Anna Maria Terzi, Gigliola Terzi, Andrea Villa

Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. anche non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto.

IL NUMERO DI MARZO/APRILE SARA’ IN EDICOLA DA FINE FEBBRAIO

“WEEKEND IN” è presente, gratuitamente, negli hotel (quattro e cinque stelle) della catena PLANETARIA.


RANGE ROVER SPORT

TESTATA SU STRADA, FUORISTRADA E FUORIPISTA.

Nel 2013 ha attraversato lo sconfinato Empty Quarter, il deserto di sabbia più grande al mondo, e superato i 156 tornanti del Pikes Peak nelle Montagne Rocciose del Colorado. Ad agosto 2016, Range Rover Sport ha sfidato Inferno, una delle piste da sci più difficili al mondo, diventando il primo veicolo di serie a completare il pericoloso percorso di 14,9 km a Mürren, in Svizzera, raggiungendo un massimo di 155 km/h in un’adrenalinica discesa di 2.170 metri. Quest’auto straordinaria ti aspetta in Concessionaria. Vieni a provarla. landrover.it/downhillchallenge #DrivenChallenges Scopri i privilegi riservati ai Soci del Land Rover Club su club.landrover.it

Consumi Ciclo Combinato da 6,2 a 12,8 l/100 km. Emissioni CO2 da 164 a 298 g/km. Scopri le soluzioni d’acquisto personalizzate di LAND ROVER FINANCIAL SERVICES. Land Rover consiglia Castrol Edge Professional.


WEEKEND NEWS LIBRI

SIEGFRIED STOHR RACCONTA LA SUA FORMULA 1 Stohr descrive la sua vicenda automobilistica da un punto di vista di un campione e di uno psicologo. Una storia coinvolgente e allo stesso tempo estranea ad ogni canonica visuale del mondo dell’alta velocità, avvicinando il lettore all’abitacolo di una monoposto delicatamente, col fare di chi reca con sé ricordi profondi e straordinaria esperienza. Dopo alcuni anni alla guida dei kart e delle “formule minori”, Stohr debutta in F1 nel 1981: in quanto pilota e psicologo, Stohr riesce a trasportare chi legge in un mondo del tutto nuovo ed estraneo alla quotidianità, rendendo accogliente ed emozionante l’ambiente delle corse ad alta velocità. “È un pilota in grado di trasmettere al pubblico il valore della guida sicura”, dichiara il presidente dell’Automobile

Club Sticchi Damiani, “oltre ad essere un campione al servizio degli altri prima che di se stesso”.Una volta approdato nel mondo della Formula 1, Stohr si rende conto che avrebbe vissuto lì dentro al massimo tre anni: perché così poco? Perché lo sapeva già? “Non era la mia Formula 1”, racconta, spiegando quanto e come gli mancasse il caldo e familiare ambiente delle corse che lo avevano portato sino a lì. Avrebbe ricordato di essere stato in Formula 1, ma non di averci corso davvero. È da queste riflessioni che prende avvio un viaggio intriso di ricordi, passioni, sconfitte e emozioni indescrivibili, fino ad un difficile anno in Formula Uno, dove un pilota, che prima di tutto è un uomo, viene messo di fronte ai suoi limiti, le sue gioie, le sue sofferenze e le sue vittorie. Sigfried Stohr nasce a Rimini il 10 ottobre del 1952, da padre tedesco e madre italiana. Debutta in F1 all’età di 24 anni, diventando campione di Formula Italia e Formula 3 nel 1977 e nel 1978. Nel 1981 nel Mondiale di F 1, ottiene il 7° posto al Gran Premio d’Olanda.Laureatosi in psicologia a Padova, gestisce ora una scuola di guida sicura a Misano. La sua guida sicura, e basata sull’equilibrio mentale.gli permette di trasmettere questi valori a chiunque lo segua nel suo percorso.

“MERAVIGLIE SOTTERRANEE” LA GUIDA TOURING CLUB DELLE MERAVIGLIE DEL SOTTOSUOLO Grazie alla nuova guida, di Giovanni Caprara e Elena Bauer, sarà possibile scoprire i luoghi più nascosti del sottoterra. Dalle caverne preistoriche alle più moderne reti metropolitane, sotto di noi esiste un vero e proprio mondo suggestivo e talvolta impenetrabile. Ancora oggi quell’ ”altro mondo” è in parte sconosciuto: per comprenderne appieno le peculiarità è necessario studiarlo fino in fondo, è il caso di dirlo. Sottoterra ci si rifugia, i formaggi stagionano, vengono custoditi importanti tesori e si scava per estrarne materiali pregiati. Il viaggio al centro della Terra porta alla luce un mondo del tutto nuovo, parallelo, in cui per secoli le civiltà hanno dato vita ai loro riti e alle loro usanze. I primi cristiani celebravano sottoterra i loro culti, nelle segrete dei castelli si rinchiudevano i prigionieri. Oggi si scava per allungare le reti della metropolitana, per rinvenire reperti storici di inestimabile valore e ricavare trafori e gallerie. 8

Dai Laboratori del Gran Sasso ai frantoi nel Salento, dalle Regie Ghiacciaie di Torino ai Sassi di Matera, “Meraviglie Sotterranee” compie un iter unico nel suo genere, descrivendo 200 tra le più preziose ricchezze del sottosuolo. Una guida unica e dettagliata anche per chi desidera trascorrere una vacanza, o un’escursione, all’insegna delle scoperte e del mistero. Due grandi esperti in materia accompagneranno questo percorso affascinante con le loro descrizioni precise e intriganti. Caprara è editorialista scientifico e scrive per il Corriere della Sera. In Italia ha pubblicato numerosi libri di esplorazioni, in Terra e nello Spazio. Nel 2010 vince l’European Science Writers Award della Euroscience Foundation e nel 2016 ha ottenuto un importante premio dalla Società della Fisica. Tra Marte e Giove vi è un asteroide che porta il nome di Caprara. Elena Bauer lavora all’istituto di ricerca scientifica internazionale, dove tratta di comunicazione scientifica, dedicandosi anche ai progetti culturali Ifom. Ha curato molte mostre e convegni sull’archeologia industriale e la cultura d’impresa.


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TOP TEN HOTEL GREEN 2017

QUANDO BIO FA RIMA CON LUSSO S

ostenibilità e responsabilità ambientale: se solo una decina di anni fa erano aspetti marginali nel turismo, oggi rivestono sempre più un ruolo fondamentale, non solo per gli operatori ma anche per la clientela. Minima produzione di rifiuti da raccolte differenziate, bio-architetture e strutture a impatto zero, recupero di energia, riduzioni di emissioni di CO2 si rivelano giorno dopo giorno scelte lungimiranti sia sociali sia politiche ed economiche. In

Italia la cultura del turismo eco-sostenibile si sta - purtroppo molto lentamente – affermando, con strutture anche di alto livello concentrate soprattutto al Nord, dove la salvaguardia dell’ambiente è da sempre una delle politiche messe in pratica dalle amministrazioni. Di seguito una breve carrellata delle migliori dieci.

Hotel Pfösl, Bolzano

SAN LUIS - HOTEL & LODGES

Il riscaldamento è soddisfatto da un sistema che utilizza cippato e trucioli ricavati dal bosco circostante, mentre la depurazione del bio-lago (di 6.000 mq.) avviene attraverso l’impiego di ghiaia e piante che filtrano le impurità. INFO: Vöranerstraße, 5 - Avelengo (Bolzano) / www. sanluis-hotel.com

San Luis - Hotel & Lodges, Bolzano

MASO AGRITURISMO SANDWIESEN-HOF

Grazie a due pompe il calore della terra è utilizzato in inverno per l’impianto di riscaldamento e d’estate per il sistema di condizionamento. Le superfici degli appartamenti sono ecocompatibili e l’acqua piovana raccolta è sfruttata nei servizi e per l‘irrigazione del giardino. INFO: Via Stazione, 23 - Gargazzone (Bolzano) / www. sandwiesn.it 10 Maso Agriturismo Sandwiesen-Hof, Bolzano


DI LUCA POLLINI TOP TEN ACCOGLIENZA GREEN

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Eco Wellness Hotel Notre Maison (AO) Hotel Pfösl (BZ) Hotel Sant’Orso (AO) Laida Weg Experience Hotel (VC) Lantana Resort (CA) Maso Agriturismo Sandwiesen-Hof (BZ) Riva del Sole Resort & Spa (GR) San Luis - Hotel & Lodges (BZ) Società Agricola Ceraudo (KR) Sport & Wellness Resort Quellenhof (BZ)

Eco Wellness Hotel Notre Maison, Aosta

HOTEL PFÖSL

Utilizza energia rinnovabile per produrre calore e il tutto è costruito con legno, pietre naturali e vetro riciclato. Alcune camere sono arredate con legno di cembro dalle proprietà rilassanti, la cucina è anche vegetariana. INFO: Rio Nero, 2 - Nova Ponente (Bolzano) / www.pfoesl.it

ECO WELLNESS HOTEL NOTRE MAISON

Il fabbisogno energetico della struttura - realizzata nel 1979 dalla famiglia Celesia che da allora si occupa di gestirla - è completamente soddisfatto dalla centrale di cogenerazione a biomassa capace di produrre 50KW elettrici e 110KW termici all’ora. INFO: Frazione Cretaz, 8 - Cogne (Aosta) / www.notremaison.it

RIVA DEL SOLE RESORT & SPA

Il green concept è alla base della Spa, dove si propongono, tra gli altri, trattamenti e massaggi che consentono di immergersi pienamente nello spirito del luogo, con sacchetti di erbe mediterranee e pietre calde. INFO: Località Riva del Sole – Castiglione della Pescaia (Grosseto) / rivadelsole.it

Riva del Sole Resort & Spa, Grosseto

SOCIETÀ AGRICOLA CERAUDO

La tenuta, oltre 60 ettari, è alimentata da pannelli fotovoltaici (130 kWatt) che garantiscono l’autosufficienza energetica. Un luogo immerso nella natura che ricorda i valori più autentici della vita dove è possibile recuperare l’armonia perduta. INFO: Contrada Maremonti - Strongoli (Crotone) / www.dattilo.it 11 Società Agricola Ceraudo, Crotone


TOP TEN HOTEL GREEN 2017

SPORT & WELLNESS RESORT QUELLENHOF

Sport & Wellness Resort Quellenhof, Bolzano

Paradiso dei wellness alpini, il fabbisogno energetico è garantito da un impianto di cogenerazione ad alto rendimento con tecnologia a turbina “senza olio”, brevetto unico al mondo. A disposizione degli ospiti due auto elettriche, BMW e Tesla. INFO: Via Passiria, 47 - Quellenhof (Bolzano) / www. quellenhof.it

LAIDA WEG EXPERIENCE HOTEL

L’hotel ha soluzioni architettoniche ecocompatibili (laterizio, legno e sughero) e sistemi impiantistici alimentati da fonti energetiche rinnovabili (sole e legno). Per la ventilazione del centro benessere e della cucina sono stati realizzati impianti ad aria con recuperatore di calore. INFO: Località Rima 3 - Rima San Giuseppe (Vercelli / www.laidaweghotel.com Laida Weg Experience Hotel

HOTEL SANT’ORSO

Uno scenario magico - 30 stanze tutte con vista sul massiccio del Gran Paradiso - che gli ospiti possono anche ammirare dalla piscina della Spa. L’energia è 100% idroelettrica, la centrale termica utilizza solo legno come combustibile e i pannelli solari scaldano l’acqua. INFO: Via Bourgeois, 2 - Cogne (Aosta) / www.hotelsantorso.com Hotel Sant’Orso. Aosta

LANTANA RESORT

Tra le prime strutture ricettive sull’isola impegnate per lo sviluppo di un turismo sostenibile, ha provveduto all’installazione di oltre 400 mq di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita e di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua. INFO: Via Nora, 37 - Pula (Cagliari) / www.lantanaresort.it Lantana Resort, Cagliari

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Bolzano, città degli incontri Bolzano vi attende con un ricco calendario di eventi! Non perdete i primi appuntamenti dell’anno con le visite guidate a “I Luoghi dell’Amore” (11–12/2/2017), il “Family Festival” in piazza Walther (23–26/2/2017) e la “Mostra dei Vini” a Castel Mareccio (16–18/3/2017). Vi aspettiamo!

Azienda di Soggiorno e Turismo Bolzano Via Alto Adige 60, 39100 Bolzano, tel. 0471 307000, info@bolzano-bozen.it www.bolzano-bozen.it


WEEKEND PREMIUM

BORGO ALBERGO “CORTE SANPIETRO”

NEL CUORE PURO DI MATERA

N

ell’anno della sostenibilità , questa struttura ci è parsa simbolica, in quanto è un recupero dei vecchi Sassi di Matera. Non si è costruito ma si è recuperato dando nuova vita a queste abitazioni che vengono dal lontano passato. Già entrando nella “corte” di Corte Sanpietro, si ha la sensazione di una particolare attenzione e rispetto per l’ambiente. L’arredo minimalista privilegia il riuso dei materiali, vecchi tronchi di diverse dimensioni dal pino al cedro diventano comodini o tavoli per il tè delle “cinque”, attenzione alla risorsa acqua con appositi riduttori ai rubinetti, pompe di calore per il risparmio energetico e termoregolazione da remoto per una più efficiente gestione termica. Le lampade sono ovviamente di led, ma a luce calda, per il “calore” d’ambiente. Particolare attenzione per la prima colazione che ovviamente si avvale di prodotti a km “0” poiché tutti del territorio: dalla ricotta ai formaggi e salumi, dal celeberrimo pane di Matera, alle focacce, dalla frutta

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fresca di stagione prodotta sulla costa, al latte delle nostre colline, tutto il buono del territorio. Agli ospiti oltre all’ottima colazione, necessaria per il fisico, sono date utili informazioni per nutrire lo spirito per visitare e conoscere culturalmente il territorio con le chiese rupestri che hanno al loro interno splendide pitture e che spesso accolgono anche pregevoli mostre d’arte contemporanea. Corte Sanpietro è un Borgo Albergo Diffuso con 10 camere tra suite, Junior Suite e Deluxe con servizi a 4 stelle gratificato dall’eccellenza nell’ultimo triennio di Tripadvisor e del 9,7 di Booking. CORTE SANPIETRO Via Bruno Buozzi 97B 75100 Matera Tel: +39 0835 310 813 info@cortesanpietro.it - www.cortesanpietro.it


A MATERA

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RICETTE DI VIAGGIO - TOP TEN 2017 ®

CERCHIAMO INSIEME LE RICETTE STORICHE PIÙ AMATE DAGLI ITALIANI ORMAI È DA VARI MESI CHE PUBBLICHIAMO ITINERARI ALLA RICERCA DI LUOGHI E BORGHI IN CUI SONO NATE LE RICETTE E I PRODOTTI STORICI, CHE SONO ANCHE LA NOSTRA STORIA. MA QUALI SONO LE DIECI PIÙ AMATE? DIFFICILE SCEGLIERE PER MILIONI DI ITALIANI, PREFERIAMO CHE QUESTA TOP TEN VENGA DECISA DA VOI, SEGNALANDOCI LE RICETTE DA VOI PREFERITE SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK WEEKEND-PREMIUM. NOI NON POSSIAMO CHE SCEGLIERE LA PRIMA, SPERANDO CHE VENGA DA VOI CONDIVISA E AUTORIZZATA. LA PRIMA RICETTA È

DEDICATA AD AMATRICE AMATRICE: COM’ERA E COME SARÀ

SPAGHETTI ALL’AMATRICIANA INGREDIENTI

500 gr di spaghetti, 125 gr di guanciale di Amatrice 6 pomodori San Marzano o 400 gr di pelati 100 gr di pecorino grattugiato di Amatrice, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, un goccio di vino bianco secco, un peperoncino intero PREPARAZIONE

Mettete in una padella l’olio, il guanciale tagliato a pezzetti e il peperoncino. Fare rosolare a fuoco vivo e aggiungete il vino. Togliete in guanciale e mettetelo da parte per farlo rimanere morbido. Aggiungete i pomodori, o i pelati, tagliati a filetti e il sale. Fate cuocere per qualche minuto, poi togliete il peperoncino e rimettete il guanciale. Nel frattempo, mettete a cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Scolateli e uniteli al sugo. Servite con una spolverata di pecorino grattugiato.

PRESTO IN EDICOLA E SU WEB

RICETTE DI VIAGGIO ITINERARI ALLA RICERCA DELLE RICETTE E DEI PRODOTTI STORICI PER SCOPRIRNE I SEGRETI, LE ORIGINI, L’INGREDIENTE SPECIALE... 16

IN COLLABORAZIONE CON


MILANO

Scorcio del Duomo di Milano

TRA GRATTACIELI, OSSIBUCHI E COSTOLETTE

M

ilano “da bere”, ma anche e soprattutto “da mangiare”. Nel capoluogo infatti sono nati alcuni piatti diventati celebri come il Risotto allo zafferano, la cotoletta, anzi la “costoletta” di vitello impanata e gli ossi buchi. Qui sono nati anche il panettone con l’uvetta e i canditi, il gorgonzola e i vini prodotti nella zona di San Colombano sul Lambro. L’itinerario parte dal centro storico, con una prima sosta in Piazza Duomo. Acquistando il Duomo Pass (intero € 15, ridotto € 8, www.duomomilano.it ) si possono visitare la Cattedrale, il Museo, il Battistero di San Giovanni alle Fonti e salire sulle terrazze in ascensore per avvicinarsi alla celebre Madonnina. Si passeggia poi nella splendida Galleria Vittorio Emanuele e si arriva a Piazza della Scala dove si affaccia il famoso Teatro alla Scala (www.teatroallascala.org). Da non perdere una visita alla celebre Ultima Cena di Leonardo da Vinci, ospitata nel complesso di Santa Maria delle Grazie (www.legraziemilano.it), Patrimonio dell’Umanità Unesco. Chi ha tempo può raggiungere il Castello Sforzesco (www.milanocastello.

I Navigli Lombardi, Milano

it) in Piazza Castello e passeggiare nel lussureggiante Parco Sempione. La seconda parte della giornata si può dedicare alla scoperta dei Navigli. Lungo il Naviglio Grande, risalente al XII secolo, è stato trasportato il marmo servito per costruire il Duomo. Il suggestivo Vicolo Lavandai nasconde ancora qualche antico lavatoio. È di epoca napoleonica invece il Naviglio Pavese, lungo il quale si affacciano botteghe e laboratori artistici mentre, la sera, si anima con la movida. Il volto più moderno della city, invece, è il polo di Porta Nuova, con Piazza Gae Aulenti e il meraviglioso complesso del Bosco Verticale, le fontane e l’Unicredit Tower. A pochi pass si trova il nuovo Palazzo Lombardia, sede della Regione. Salendo al 39° piano si può godere di un panorama mozzafiato dall’enorme open space con vetrate a 360°! Da non perdere una passeggiata serale a Brera, il quartiere più chic e alla moda, sede della celebre Pinacoteca (www.pinacotecabrera.org).

Castello Sforzesco, Milano

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RICETTE DI VIAGGIO

Giardino delle rose, Villa Reale di Monza

Corona Ferrea, Duomo di Monza.

Secondo giorno

RISOTTO ALLA MILANESE

Ci si immette dalla tangenziale Est o Ovest sulla SS 36 e si esce a Monza Centro per partire alla scoperta della Brianza. Emblema della città è il Duomo, presso il cui tabernacolo è conservata la Corona Ferrea, simbolo del potere dei re Longobardi, che di Monza fecero la loro capitale. Usciti dalla cattedrale, si accede al Museo del Tesoro del Duomo (www. museoduomomonza.it) che conserva cimeli di arte gotica longobarda, tra cui la Corona Votiva della regina Teodolinda. A pochi passi si trova Piazza Roma, su cui si affaccia l’imponente Arengario, Palazzo Comunale eretto nel XIII secolo. In fondo a Viale Cesare Battisti si trova invece la grandiosa Villa Reale (www.villarealedimonza.it) voluta da Maria Teresa d’Austria nel XVIII secolo, circondata dall’immenso Parco di Monza. Nel circuito dell’Autodromo si tiene ogni anno il Gran Premio di Formula 1. La giornata si chiude in dolcezza con una fetta di Torta al latte, il dolce tipico preparato con pane, cacao, amaretti, uvetta e pinoli.

INGREDIENTI - 400 gr di riso carnaroli - ½ cipolla bianca - 240 gr di burro - 150 di midollo di manzo - 2 bustine di zafferano - 1 bicchiere di vino bianco fermo - Parmigiano Reggiano grattugiato q.b. - 1 litro di brodo di carne - sale q.b. PREPARAZIONE Tritate la cipolla e soffriggetela con il butto e le midolla di manzo. Diluite con un poco di brodo. Aggiungete il riso, amalgamate bene e sfumate con il vino bianco. Sciogliete le bustine di zafferano nel brodo e aggiungetelo a poco a poco al riso, fino a completare la cottura. A fuoco spento, mantecate con burro freddo e Parmigiano Reggiano grattugiato. I VINI San Colombano Bianco Doc, un vino dal profumo fruttato con piacevoli note di vanigia. Si accompagna a risotti, formaggi freschi e stagionati. Dove comprare: Azienda Agricola Bossi Stefano, via IV Novembre 14/4, San Colombano al Lambro (MI), tel 0371/897061, www.vinibossi.it

COME ARRIVARE

DOVE DORMIRE

DOVE MANGIARE

In auto: Milano si raggiunge percorrendo l’A8 da Como e Varese, l’A4 da Torino, l’A7 da Genova e l’A1 da Bologna, poi tangenziale Ovest. A1 e A4 da Bergamo, poi tangenziale Est. In treno: sono presenti tre stazioni: Centrale, Cadorna e Garibaldi.

Star Hotel Rosa Grand Milano**** - Raffinato hotel a pochi minuti a piedi dal Duomo e dal Teatro alla Scala. Include un ristorante, un’enoteca, centro fitness con bagni vapori e lettini abbranzanti. Doppia da € 247,50.

Trattoria Nuovo Macello Locale storico, aperto nel 1928 e con una solida tradizione familiare dal 1959. Cucina tradizionale milanese. Menù degustazione € 33 a persona.

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Piazza Fontana 3, Milano - Tel 02/88311 - www. starhotel.com

Via Lombroso 20, Milano - Tel: 02/59902122 www.trattoriadelnuovomacello.it


MILANO

Teatro alla Scala, Milano, interno

Galleria Vittorio Emanuele, Milano

COSTOLETTE ALLA MILANESE

OSSIBUCHI ALLA MILANESE

INGREDIENTI - 4 costolette di vitello alte circa 3 cm - 1 cucchiaio di farina bianca - 2 uova - 200 gr di pane grattugiato - 300 gr di burro chiarificato - sale q.b.

INGREDIENTI - 4 tranci di stinco di vitello alti circa 4 cm e 300 gr l’uno, tagliati nella parte bassa - 50 gr di burro - farina bianca q.b. - ¼ di cipolla tritata - 1 mestolo di brodo - 1 cucchiaino di salsa di pomodoro Per la gremolada - Buccia di limone grattugiata - ½ spicchio di aglio - 1 acciuga - Prezzemolo tritato

PREPARAZIONE Eliminate eventuali ossicini laterali senza battere la carne. Sbattete le uova e grattugiate il pane secco. Passate ogni lato di ciascuna fettina nella farina, poi nell’uovo e nel pangrattato, avendo cura di fare aderire bene la panatura. Mettete il burro a soffriggere in una padella, poi aggiungete le costolette e lasciate ben dorare su entrambi i lati. Scolatele sulla carta assorbente e salate. I VINI Colline del Milanese IGT Rosso Bonarda, un rosso dall’aroma fruttato, corpo medio e gusto fine. Dove acquistare: Azienda Agricola Gruppo Vignaioli, via della Capra 15, San Colombano in Lambro (MI), tel 0371/898733, www.gruppovignaioli.it

PREPARAZIONE Imbiondite la cipolla con il burro, infarinate gli ossibuchi e rosolateli da entrambi i lati. Aggiungete il mestolo di brodo, la punta di salsa di pomodoro, il sale e coprite il tegame. Portate a cottura a fuoco lento per circa un’ora e mezzo, finché gli ossi buchi non avranno un aspetto glassato. Preparate la gremolada con un trito di prezzemolo, aglio, acciuga e buccia di limone e aggiungetelo prima di servire gli ossi buchi. Si accompagnano bene con il risotto allo zafferano o con la polenta. I VINI Roverone “Nettare dei Santi”, un rocco Collina del Milanese IGP, composto da uve Barbera (40%), Croatina (40%), Merlot e Cabernet Sauvignon. Dove acquistare: Azienda Agricola Nettare dei Santi, via Capra 17, San Colombano al Lambro (MI), tel 0371/200523, www.viniricciardi.com

DOVE DORMIRE

DOVE MANGIARE

Hotel Ibis*** - Struttura moderna a pochi passi dalla stazione della metro Repubblica. A disposizione un ristorante con cucina mediterranea, bar, zona lounge e terrazza. Doppia con colazione da € 75,80.

La Tavernetta da Elio Ristorante che offre piatti della cucina toscana e milanese, tra cui il Risotto, la costoletta e gli ossibuchi. Prezzo medio a persona alla carta € 28.

Via Camillo Finocchiaro Aprile 2, Milano - Tel: 02/63151 - www.ibis.com

Via Fatebenefratelli 30 (zona Navigli) - Tel: 02/653441 - www.tavernetta.it

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10 METE PER MIGLIO L’ONU ha dichiarato il 2017 Anno Internazionale del Turismo Sostenibile. E noi di Weekend In lo celebriamo proponendo la nostra top ten. dove la sostenibilità incontra mete turistiche di grande pregio. Otto proposte in Italia e due in Europa. a portata di weekend più o meno lungo, che vi presentiamo rapidamente. Abbiamo scelto località note - ma mai banali - e mete più insolite dove viaggiare a occhi aperti. possibilmente alloggiando in strutture a gestione familiare, facendosi accompagnare nella scoperta della città e del territorio da chi vi abita ed è capace di illustrarle nella maniera più vera. Un’esperienza di turismo responsabile, che riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile. Il viaggio comprende due capitali 2017: Pistoia, Capitale Italiana della Cultura e la danese Aarhus, Capitale Europea della Cultura, per poi proseguire per altri lidi, in un affascinante viaggio lungo un anno. Buon viaggio, ma in modo sostenibile! Alpe di Siusi, Trentino Alto Adige

20 Your Rainbow Panorama, Olafur Eliasson


TOP TEN TURISMO SOSTENIBILE

RARCI di Giuseppe Ortolano

LA NOSTRA TOP TEN

• Alpe di Siusi (Alto Adige) seiseralm.it

• Aarhus (Danimarca) visitaarhus.com

• Crespi d’Adda (Lombardia) crespidaddaunesco.org

• Lecce (Puglia) ilecce.it

• Lisbona (Portogallo) visitlisboa.com

• Pistoia (Toscana)

pistoiacultura2017.it

• Torino (Piemonte) turismotorino.org

• Trieste (Friuli)

turismo.comune.trieste.it

• Valle di Noto (Sicilia) comune.noto.sr.it

• Val di Vara (Liguria) invaldivara.it

Matrimonio sull’Alpe di Siusi

ALPE DI SIUSI

Pur essendo nota e molto frequentata, in inverno e in estate, l’Alpe di Siusi, uno dei gioielli delle nostre Dolomiti, continua ad essere un modello di sostenibilità. Merito della forte limitazione del traffico automobilistico, della mobilità dolce a disposizione del turista, dei suoi ampi panorami e di una natura ancora in gran parte intatta. Imponenti panorami sulle cime dolomitiche, 300 giorni di sole e gli spazi sconfinati del più grande altipiano d’Europa fanno dell’Alpe di Siusi un angolo magico, affacciato verso l’infinito. Da vivere in tutte le stagioni, con gli sci o le ciaspole ai piedi quando c’è la neve, con comodi scarponcini da montagna quando i sentieri ritornano percorribili e le marmotte affollano i prati.

AARHUS, DANIMARCA Eletta Capitale Europea della Cultura 2017, Aarhus è la città più giovane e felice della Danimarca. Situata nella penisola dello Jutland vanta, a soli 15 minuti in bicicletta, spiagge, boschi e natura da esplorare. Imperdibile il museo di arte contemporanea Aros,

che ospita le avveniristiche opere degli artisti più all’avanguardia del mondo ed è sovrastato dall’incantevole installazione Your Rainbow Panorama di Olafur Eliasson. Nei suoi dintorni, ricchi di fiordi, si ammirano anche le pietre runiche di Jelling, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Per il 2017 ha in programma numerosi eventi, performance e mostre.

21 Aarhus, Danimarca


CRESPI D’ADDA (BG)

Da oltre vent’anni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, Crespi d’Adda è uno dei più interessanti esempi di archeologia industriale. È un villaggio operaio fondato nel 1877 intorno al Cotonificio Benigno Crespi, e completato negli anni Trenta del ‘900. Un raro esempio di città industriale, perfettamente conservata, dove si individuano tutti gli edifici che la formano: la fabbrica, le abitazioni, il lavatoio, il dopolavoro, l’albergo, il piccolo ospedale, la scuola, il teatro, la chiesa, i bagni pubblici con piscina e il cimitero. Un piccolo mondo, già sostenibile nel secolo scorso.

Crespi d’Adda, Bergamo

Crespi d’Adda, centrale idroelettrica

LECCE (PUGLIA)

Lecce, una delle capitali mondiali del barocco, si visita a piedi, in maniera sostenibile, lasciando l’auto fuori dal centro storico. Una passeggiata che inizia da via Giuseppe Libertini: lo “struscio” leccese sul quale si affacciano l’ex Convento dei Padri Teatini (oggi ospita mostre); la Chiesa del ‘700 di S. Giovanni Battista; la Chiesa di S.Anna; quella seicentesca di S. Teresa con convento; il Palazzo Apostolico Orsini e l’Ospedale dello Spirito Santo, del 1392. Ma il gioiello è Piazza Duomo, una delle più belle d’Europa. Un vero e proprio capolavoro urbanistico con il Duomo, il Palazzo Vescovile e il Seminario.

22 Lecce, Piazza Duomo

Lecce, Piazza Duomo


LISBONA (PORTOGALLO)

TOP TEN TURISMO SOSTENIBILE

A Lisbona termina l’Europa e inizia l’Oceano il cui vento si intrufola tra i vicoli della città vecchia, dove i tram si arrampicano sulle strette stradine del Bairro Alto. Accogliente, facile da visitare con i mezzi pubblici, economica e affascinante, Lisbona incanta gli ospiti con l’antico quartiere di Alfama, l’unico sopravvissuto al terremoto del 1755; il vecchio tram Eléctrico 28 che raggiunge il pittoresco Miradouro de Santa Luzia e i tanti caffè da cui, a volte, escono le note del fado. Da non perdere il Museu Nacional do Azulejo, con le piastrelle decorate, e il Mercado de Campo de Ourique.

Lisbona, Arco Triunfal

Lisbona, Portogallo

PISTOIA (TOSCANA)

Capitale Italiana della Cultura 2017 e segnalata dalla Lonely Planet come Best Travel 2017, è una delle mete toscane meno affollate. Nota come la città dei pulpiti, che si ammirano nelle chiese di San Bartolomeo, Sant’Andrea e San Giovanni Fuorcivitas, è una città murata che conserva pregevoli opere della terracotta invetriata della famiglia Della Robbia. Suggestiva è Piazza Duomo, dove si raccolgono i principali edifici del potere religioso e civile, e la vivace piazza della Scala, antico cuore mercantile oggi mercato ortofrutticolo, al cui centro spicca il pozzo del leoncino. Nel 2017 sono previste mostre ed iniziative culturali.

23 Pistoia, Piazza Duomo

Pistoia, Piazza Duomo


TORINO (PIEMONTE)

Dai gianduiotti ai sarcofaghi egizi, Torino è diventata una delle mete più trendy. Da non perdere il Museo Egizio, dedicato all’arte dei faraoni; la Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema; i palazzi dei Savoia e i celebri caffè Fiorio, Baratti & Milano, Bicerin, Torino e Platti, testimoni della vita politica e sociale della nascente Italia. Il Museo Nazionale dell’Automobile mette in mostra duecento vetture costruite tra il 1769 e il 1996, che raccontano l’evoluzione dell’industria automobilistica e i grandi avvenimenti del tempo che le ha viste testimoni.

Torino, Piemonte

Torino, Piazza San Carlo

TRIESTE (FRIULI)

Città di confine, tra l’aspro Carso e il mar Adriatico, conserva un’anima cosmopolita, aperta all’incontro tra culture diverse. Famosa per i suoi caffè storici, già frequentati da Stendhal, Joyce, Svevo, Saba o Magris, Trieste si annuncia con il bianco castello di Miramare. Il cuore della città è la spettacolare piazza dell’Unità d’Italia, anche chiamata Piazza Grande, con un lato sul mare e gli altri tre chiusi da imponenti palazzi, di cui uno ospita dal 1839 il Caffè degli Specchi: una vetrina per notare e farsi notare. Da visitare il castello di San Giusto e la Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazi-fascista italiano.

24 Trieste, Cattedrale di San Giusto

Trieste, Piazza Unità d’Italia


VALLE DI NOTO (SICILIA)

TOP TEN TURISMO SOSTENIBILE

Noto, è un gioiello del barocco, un giardino di pietra di chiese e palazzi nobiliari, capitelli e fregi. Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2002, incanta con la splendida Cattedrale, San Nicolò, gioiello del ‘700. Lungo Corso V. Emanuele (con ottime pasticcerie) si ammirano la Sala degli Specchi presso Palazzo Ducezio, altri pregevoli edifici religiosi e Palazzo Nicolaci di Villadorata. A 10 km, le rovine di Noto Antica, abbandonata dopo il terremoto del 1693, mentre verso il mare si visita Villa Romana del Tellaro, IV secolo d.C., con mosaici pavimentali tra i più belli in Italia.

Noto, Sicilia

Noto, Cattedrale di San Nicolò

VAL DI VARA (LIGURIA)

Nell’anno del turismo sostenibile si deve visitare Val di Vara, alle spalle della Riviera ligure di Levante. É la valle del biologico perché il suo centro, Varese Ligure, è stato il primo comune italiano a ricevere la certificazione europea EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), grazie all’ambiente puro e a un gruppo di piccoli produttori agricoli che da anni hanno bandito ogni prodotto chimico. Varese Ligure è noto anche come borgo rotondo perché progettato alla fine del XIII secolo con case murate tutte uguali disposte a protezione della piazza del mercato e del castello. Speciale a pagina 99

25 Varese Ligure, Castello Fieschi

Varese Ligure, La Spezia


PICCOLE, BELLE E NATURALLY CORRECT È il piccolo a fare tendenza. Un’inversione di rotta rispetto al boom dei grandi comprensori da 200 km di piste, con ostriche e champagne a 2000 metri. Adesso è invece il momento delle piccole stazioni sciistiche, quelle un po’ defilate, dove si scia in pochi, e nei rifugi si mangia polenta e luganega. Un inverno all’insegna del naturally correct, senza però evitare gli optional delle località più famose: dalle ciaspolate alle serate nei rifugi in quota: da mercatini natalizi alle Spa di ultima generazione. Le “piccole e belle” si celano in tutto l’arco alpino.

Ski Center Latemar, Trentino Alto Adige

VAL D’AOSTA - CHAMOIS E COGNE

Chamois

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Chamois, 14 km di piste e un plus: ci si arriva solo con la funivia, le auto non possono circolare. Una Zermatt all’italiana, avvolta nella neve e nel silenzio. L’indirizzo: Hotel Maison Cly, 4 stelle e un avvolgente centro benessere. Oppure Cogne, lo sci in formato fazzoletto: appena 9 km di piste poco frequentate e tre impianti di una certa età. In compenso, i tracciati per lo sci da fondo sono sterminati: 80 km tra le radure e i boschi sotto il Gran Paradiso. La nota romantica è la spa per due dell’hotel Sant’Orso, una bomboniera in legno da vivere in totale privacy con il proprio partner. L’indirizzo rosa: Ecowellness Resort Notre Maison. con spa, trattamenti e laghetto alpino riscaldato a 35°.


TOP TEN NEVE 2017

LE PICCOLE DELLE ALPI

di Michela Colombo Da sinistra a destra nell’arco alpino

Chamois, Valle d’Aosta. Per le coppie zen che detestano i motori Cogne, Valle d’Aosta. Per sciare da soli o quasi Alagna, Piemonte. Per chi ama frequentare i giri giusti senza postarlo su Instagram Santa Caterina Valfurva, Lombardia. Per quelli che sugli sci si credono Debora Compagnoni Peio, Trentino. Per chi lo sci è bello ma la spa è meglio Monte Baldo, Veneto-Trentino. Per abbronzarsi in quota Maranza, Alto Adige. Per coloro che vogliono prendersi del tempo per sè Sesto Pusteria, Alto Adige. Per chi non uscirebbe mai dall’albergo Carezza, Alto Adige. Per chi si emoziona davanti a un tramonto Ravascletto, Friuli Venezia Giulia. Per chi cede ai piaceri della cucina

GLAM SULLA NEVE. Gli sci non si comperano più: si noleggiano. Si rispar-

mia e si scia sempre con gli ultimi modelli. Per gli scarponi c’è ormai tutto un universo di modelli femminili, con tanto di serigrafie in oro. Leader è la ditta Dal Bello. Il casco: è d’obbligo e diventa sempre più un accessorio moda, almeno come i caschi da scooter. In quanto all’abbigliamento, per una follia fashion le giaccavento della Vist. Per le donne possono essere maculate, con colli in piume di struzzo, paillettes e Swarovski. Per i capi tecnici che più tecnici non si può, le proposte di Helly Hansen.

PIEMONTE - ALAGNA Alagna è la perla bianca del Piemonte. Qui il carosello sciistico è di tutto rispetto ma la località ai piedi del Monte Rosa fa tendenza soprattutto per il suo carattere rudemente alpino (non per niente è una delle top ten al mondo per il fuoripista) e il suo passato walser. Le frequentazioni sono sempre più vip ma nessuno lo sa: l’understatement è la regola numero uno per essere ammessi nella community. Le blogger sono avvisate. L’indirizzo: Hotel Cristallo, per un soggiorno di charme tra libri, tisante e cioccolato.

Appartamenti ad Alagna

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LOMBARDIA - SANTA CATERINA È il momento di Santa Caterina Valfurva, per chi ama lo sci impegnativo ma non vuole rinunciare allo shopping (nella vicina Livigno, mecca delle griffe ad alta quota) e a puntate mondane a Bormio. Paese alpino di pochi fronzoli, Santa Caterina regala molta neve e piste in picchiata, le blu qui non si usano, si va dalle rosse alle nere: bisogna saperci fare. Debora Compagnoni insegna. Ma poi ci si rifà con pizzoccheri e sciatt cucinati come una volta, e ore di relax nelle spa degli alberghi. L’indirizzo: Sport Hotel, uno dei migliori alberghi delle Alpi per rapporto qualità/prezzo.

Hotel Sport

LAGO DI GARDA - MONTE BALDO Per chi invece la montagna la ama a piccole dosi c’è la formula “sci&lago”. Un’esclusiva del lago di Garda e della sua montagna-simbolo, il Monte Baldo, per metà veneto e per metà trentino. Una funivia panoramica rotante sale da Malcesine fin sulla vetta per facili discese di 11 km, e una volta tolti gli sci ci si rilassa nelle cittadine a bordo lago. L’indirizzo: Lido Palace Hotel di Riva del Garda, 5 stelle, per un soggiorno da sogno nell’albergo preferito dai reali d’Europa d’inizio ‘900.

Lido Palace Hotel

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TOP TEN NEVE 2017

Kristiania Leading Nature & Wellness Resort

TRENTINO - PEIO IN VAL DI SOLE “Sci&benessere” hanno casa a Peio. Da sempre centro termale, la località della val di Sole entra di prepotenza nel circo bianco con una nuova funivia che porta a 3000 metri di quota e regala una pista mozzafiato di 8 km (totale piste 22 km), e con il maquillage delle sue terme storiche, riconvertite in centro wellness d’avanguardia. Si fa nordic walking, equitazione sulla neve e si mangiano i frutti di bosco dei piccoli produttori locali. L’indirizzo: Kristiana leading nature resort, 4 stelle, con trattamenti naturali al ribes nigrum.

ALTO ADIGE - MARANZA Tra le Dolomiti dell’Alto Adige si nasconde una miriade di stazioni “minori” dagli scenari incantati e dalla proverbiale perfezione altoatesina. Come Maranza, collegata in un unico comprensorio con Valles. 50 km di piste, impianti futuristici lanciati tra le vallate, ma un cuore schiettamente alpino. Ciliegina sulla torta, la malga Fane, un villaggio medievale sepolto nella neve, con baite, fienili e chiesetta, da raggiungere a piedi. L’indirizzo: il Familien Hotel Alpenhof di Maranza. Affidati bebè e bambini all’equipe specializzata dell’albergo, si può sciare in libertà.

Familienhotel Alpenhof

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ALTO ADIGE - SESTO IN PUSTERIA Situato quasi Austria, ha una serie di piste emozionanti sul monte Elmo e una vera chicca per gli ski addicted: un tracciato tutto gobbe sulla Croda Rossa, come si usava negli anni 60, prima che le piste venissero spianate dai gatti delle nevi in nome dello sci facile. Lunga la tradizione legata al benessere, con alberghi-spa dove viene difficile lasciare l’accappatoio per infilarsi gli scarponi. Gli indirizzi : Hotel Monika a Sesto e Bad Moos a Moso, i templi del wellness e delle coccole.

ALTO ADIGE - LAGO DI CAREZZA Attorno all’idilliaco lago di Carezza si sviluppa il comprensorio sciistico del Latemar, montagna di bellezza leggendaria. Le piste tra i boschi sono un must, così come l’enrosadira (il tramonto che accende di rosa e viola le Dolomiti) e il mercatino natalizio sulle sponde del lago. Insieme alle gite in fatbike, l’ultima moda in fatto di divertimento “bianco” e alle discese al sorgere del sole, prima che aprano gli impianti. L’indirizzo: il Romantik Hotel Cavallino Bianco di Nova Levante: Pacchetto Romantico di 3 notti in mezza pensione, con bagno ai petali di rosa, da 499 euro per persona.

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TOP TEN NEVE 2017

LE ALTRE TOP TEN

LE PIÙ GLAM Cortina d’Ampezzo Madonna di Campiglio Courmayeur Cervinia Corvara Livigno Sestriere Ortisei Folgarida e Marilleva Bormio (Classifica a cura di SKIPASS, TURISMO E SPORT INVERNALI MODENA FIERA) FRIULI - RAVASCLETTO Al lato estremo delle Alpi, prendono sempre più piede le stazioni sciistiche del Friuli. Ravascletto è un grazioso borgo della Carnia sommerso da foreste di abeti, dove si acquistano le scarpets in stoffa e si fanno corsi di cucina carnica. Da qui si sale a sciare sul monte Zoncolàn (22 km di piste) o si scende ad Arta Terme, per il rituale dell’aufguss e i trattamenti – al vino, alla zucca – proposti dal nuovo Palazzo delle Terme, una vera cittadella del benessere a 360 gradi. L’indirizzo rosa: Albergo diffuso Zoncolan, per vivere appieno la Carnia.

LE PIÙ BELLE Adamello Ski Alta Badia Bardonecchia Cervinia Livigno Madonnina di C – Pinzolo Plan de Corones Val di Fassa Val di Fiemme Val Gardena

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WHERE

DIECI SFUMATURE D’ARTE LA TOP TEN 2017 DELLE MOSTRE DA NON PERDERE

ROMA

Autoritratto come allegoria della Pittura, 1638-39

GRANDI ARTISTI NELLA CAPITALE

Quando il sole tramonta su Roma nelle giornate invernali, le sue bellezze si illuminano di luci e colori che la rendono ancora più magica. Le occasioni di visita non mancano mai. Oltre all’offerta di eventi e mostre, anche solo passeggiare per le sue vie e le sue piazze è come stare in un grande museo a cielo aperto!

ARTEMISIA GENTILESCHI

Palazzo Braschi si impreziosisce con circa 90 opere della grandissima Artemisia Gentileschi. Un percorso che svela i suoi aspetti più autentici. Fino all’8 maggio 2017.

EDWARD HOPPER

Al Complesso del Vittoriano uno dei più popolari artisti del XX secolo, colui che ha saputo “cristallizzare l’attimo” con la sua pittura. Fino al 12 febbraio 2017.

VAN GOGH ALIVE - THE EXPERIENCE

A Palazzo degli Esami i visitatori sono immersi tra i capolavori del pittore attraverso proiezioni di foto e video. Una mostra davvero originale! Fino al 27 marzo 2017. 32

DOVE MANGIARE E DORMIRE

Grand Hotel Palace. In questo lussuoso 5 stelle, oltre al confort si respira arte. Progettato dall’architetto Marcello Piacentini, questo hotel dal design italiano e dallo stile Art déco contemporaneo è ornato con grandi e meravigliosi affreschi del pittore veneziano Guido Cadorin e proprio quest’anno festeggia il suo novantesimo anniversario. Splendide le camere e le suites. La zona benessere è un’oasi orientale dove gli ospiti possono rilassare corpo e mente. Ottima la cucina curata dallo chef Riccardo Zanni - www.grandhotelpalacerome.com


ARTE

VENARIA REALE

di Cristina Moiraghi

Arrivando nel centro storico di Venaria Reale, la sensazione è quella di entrare in una corte del ‘700. A soli 10 chilometri da Torino, con la sua Reggia e la presenza del grande Parco La Mandria è un luogo da non perdere assolutamente! La Reggia di Venaria che fu progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte è una delle Residenze Sabaude ed è patrimonio dell’umanità Unesco dal 1997. www.lavenaria.it Maimouna Guerres, Light Signs, 2000

IN CALENDARIO ALLA REGGIA

BRUEGHEL. Capolavori dell’arte fiamminga Fino al 19 febbraio 2017. www.lavenaria.it

SCULTURE MODERNE ALLA VENARIA REALE

12 tra i più famosi maestri della scultura italiana e non del XX secolo. Fino al 19 febbraio 2017. Per info su tutti gli appuntamenti: www.lavenaria.it

MILANO A Milano la proposta artistica è sempre alta e variegata. Le feste natalizie sono un’occasione per una visita nella città meneghina che si veste di luce.

DOVE MANGIARE Ristorante Nuova Cernaia Nel centro storico di Venaria Reale, a 100 metri dalla Reggia e a 300 dall’ingresso principale del Parco La Mandria e dei Giardini Reali. Cucina di qualità e ottime pizze. Eccellente la carta dei vini. - www.ristorantenuovacernaia.com DOVE DORMIRE Hotel Cascina Di Corte Si affaccia sulla Reggia e sugli incantevoli giardini. Lo contraddistinguono colori chiari e soffitti con travi in legno a vista e pareti in pietra. Wine Bar, sala ristorante, parcheggio gratuito e lavanderia. Centro massaggi e solarium. - www.cascinadicorte.it

DOVE MANGIARE E DORMIRE Maison Borella Affacciata sul Naviglio, in una tipica casa di ringhiera, questa dimora di charme è l’occasione per vivere una Milano autentica. Il ristorante dell’hotel, il Bugandè, allieta i palati più raffinati con piatti della cucina milanese preparati da esperti chef. La carta dei vini offre le migliori etichette. - www.hotelmaisonborella.com

APPUNTAMENTI A MILANO BASQUIAT. Al MUDEC, Museo delle Culture Fino al 26 febbraio 2017

PIETRO PAOLO RUBENS E LA NASCITA DEL BAROCCO.

A Palazzo Reale. Fino al 27 febbraio 2017.

BELLOTTO E CANALETTO. Lo stupore della luce. Alle Gallerie d’Italia. Fino al 3 marzo 2017.

Rubens, La scoperta di Erittonio fanciullo 1615 – 1616

MANET, CARAVAGGIO E DURER

Questi famosi artisti saranno i protagonisti di tre grandi mostre in programma a Palazzo Reale per il 2017, le cui date sono ancora da definirsi. Per aggiornamenti consultare www.palazzorealemilano.it 33


WHERE

ROVIGO A destra il Tempio de La Rotonda. Sotto Paul Gauguin, Acquerello su carta, 1889. Donna allo specchio, Cagnaccio di San Pietro.

FINO AL 14 GENNAIO 2017

I NABIS, GAUGUIN E LA PITTURA ITALIANA D’AVANGUARDIA

A Palazzo Roverella, un percorso di colori e di emozioni; unitario eppure variegato, fitto di storie che sono diventate leggende, anticipatore di tendenze e di mode. E non solo nel campo dell’arte. Presenti un centinaio di opere. www.palazzoroverella.com

BRESCIA Raggiungibile con facilità dall’autostrada Milano Venezia, Brescia sorge nell’alta Pianura Padana allo sbocco della val Trompia, ai piedi del monte Maddalena e del colle Cidneo. Il centro storico, racchiuso nella cinta muraria, ha un patrimonio artistico non indifferente. Proprio per questo, nel 2011 è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale UNESCO. DOVE MANGIARE Trattoria La Commedia delle Pentole Ambiente caldo e accogliente. Piatti semplici e genuini, preparati con sapienza ed esperienza e specialità della cucina tipica bresciana, come casoncelli nostrani, carne alla brace, trippa, fiorentine e costate. - www.lacommediadellepentole.it DOVE DORMIRE Centro Pastorale Paolo VI Proprio nel centro di Brescia, all’interno di un edificio del XV secolo decorato con affreschi originali. Presente un ristorante e ampio parcheggio. www.centropastoralepaolovi.it 34

La città tra i due fiumi, si estende tra l’Adige a nord e il Canalbianco a sud e dista una quarantina di chilometri dalla costa del mare Adriatico. Il suo piccolo centro storico con i suoi palazzi, il castello medievale e le dimore nobiliari, testimonia le influenze a cui è stata sottoposta la città nel corso degli anni. Oltre al centro storico e a Palazzo Roverella, assolutamente da vedere: Palazzo Roncale, Teatro Sociale, Tempio de La Rotonda, Museo dei Grandi Fiumi. DOVE MANGIARE Ristorante Al Postiglione Un viaggio tra sapori, gusto e tradizione. I piatti raccontano la storia del territorio e della tradizione locale, attraverso un’esperienza gastronomica di gusto e creatività. Locale raffinato e familiare, immerso in un grande giardino. - alpostiglione.it DOVE DORMIRE Millefiori la Corte delle Rose A soli dieci chilometri dal centro di Rovigo, una vera oasi di pace. Questo agriturismo offre ospitalità completa in 10 eleganti camere dotate di ogni comfort. Offre anche la possibilità di pranzare e cenare all’interno della struttura. - www.agriturmillefiori.it

Palazzo Martinengo. Nella foto a sinistra, Giovanni Boldini, Ritratto di Anna Elizabeth Hansen

DAL 21 GENNAIO ALL’11 GIUGNO 2017

DA HAYEZ A BOLDINI. Anime e volti della pittura italiana dell’800 La grande esposizione presenterà a Palazzo Martinengo, 100 capolavori dei maggiori esponenti del neoclassicismo, del romanticismo, della scapigliatura e del divisionismo da Canova a Hayez, da Fattori a Segantini, da Inganni a De Nittis, da Appiani fino a Boldini, per raccontare la straordinaria stagione artistica italiana del XIX secolo. Molto interessante anche l’offerta didattica. - www.mostra800.it


ARTE

BOLOGNA Cuore di Bologna, chiamata anche città delle 100 torri (oggi ne rimangono solo 24) è Piazza Maggiore, il risultato di secolari trasformazioni che la arricchirono via via di importanti edifici: la Basilica di San Petronio, il Palazzo dei Notai, il Palazzo d’Accursio, il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Banchi. DOVE MANGIARE Osteria Vini d’Italia Mangiare bene e spendere il giusto. Piatti della tradizione Bolognese tagliatelle, tortellini, cotoletta alla Petroniana, zuppa inglese, mascarpone, pinza con la mostarda, affettati e naturalmente tutto accompagnato da ottimi vini - www.osteriaviniditaliabologna.it DOVE DORMIRE Bologna Inn In posizione davvero strategica, offre connessione wi fi gratuita e ogni tipo di comfort. Le camere doppie e una delle due più grandi dispongono inoltre di un terrazzino privato da cui godere dall’alto la vista della meravigliosa città.- www.bolognainn.it

FINO ALL’8 GENNAIO 2017

DAYANITA SINGH Le sue immagini sono intense e poetiche. L’artista Indiana, riflette una visione straordinariamente personale del suo paese pur esplorando temi che superano qualsiasi confine geografico. Nel percorso espositivo allestito al MAST di Bologna presenta circa 300 fotografie che raccontano il lavoro e la produzione, la vita e la sua gestione quotidiana, dando vita a scenari psichici in cui riconoscere esperienze, dolore, speranze. Ingresso gratuito. www.mast.org

REGGIO EMILIA Il centro storico del capoluogo emiliano ha una forma esagonale e al suo interno si possono scoprire vere e proprie bellezze artistiche come il Teatro Municipale, di forme neoclassiche, le basiliche rinascimentali e barocche di San Prospero ed il santuario della Beata Vergine della Ghiara, il Duomo (nella foto) e molti palazzi medievali e in stile rinascimentale.

FINO ALL’8 GENNAIO

LIBERTY IN ITALIA. Artisti alla ricerca del moderno

Aroldo Bonzagni All’uscita dalla Scala 1910

Palazzo Magnani propone un’ampia e raffinata indagine sul Liberty in Italia. Sette sezioni che vedono riunite quasi 300 opere: dipinti, sculture, illustrazioni, progetti architettonici, manifesti, ceramiche, incisioni. La mostra mette in luce l’alternanza tra le due “anime” del Liberty italiano: quella propriamente floreale e quella “modernista”, più inquieta, stilizzata ed essenziale. www.palazzomagnani.it

DOVE MANGIARE Ristorante A Mangiare La cucina prende spunto dalla tradizione ma non manca di offrire proposte più creative, prestando attenzione alla stagionalità dei prodotti. La carta dei vini è molto varia e con etichette ben selezionate. - www.ristoranteamangiare.it DOVE DORMIRE Albergo Morandi Un tre stelle situato nel centro di Reggio Emilia, l’Albergo Morandi si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione e a 10 minuti a piedi dalla Cattedrale. L’Albergo offre gratuitamente parcheggio e connessione internet Wi-Fi. - www.albergomorandi.com 35


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PISA È la torre pendente che la rende famosa in tutto il mondo, ma Pisa ha molto altro da offrire. A cominciare dagli altri monumenti presenti nella Piazza dei Miracoli: la Cattedrale e il Battistero. Lungo il perimetro della piazza troverete anche il Camposanto, Il Museo dell’Opera del Duomo e il Museo delle Sinopie. Da non perdere anche una passeggiata lungo l’Arno per raggiungere l’antico Palazzo dell’Orologio e Piazza dei Cavalieri. Burri, SZ1

FINO AL 5 FEBBRAIO 2017

DALÌ. IL SOGNO DEL CLASSICO A Palazzo Blu, una selezione di importanti opere che mostrano l’ispirazione che Dalì trasse dalla tradizione italiana e dai grandi Maestri, soprattutto rinascimentali, come Raffaello, Michelangelo e Benvenuto Cellini. Oltre 150 opere dell’artista che trovò nel surrealismo l’occasione per far emergere l’inconscio. - www.mostradalipisa.it

FOLIGNO Proprio al centro della valle umbra e a metà strada tra Perugia e Assisi, Foligno si differenzia dagli altri centri urbani della zona perché nasce su un territorio pianeggiante. Addentrandosi nelle viuzze che portano verso il centro, si arriva in piazza della Repubblica dove uno straordinario insieme architettonico costituito dal Duomo, dal Palazzo Comunale e da Palazzo Trinci, si presenta in tutta la sua bellezza. DOVE MANGIARE Trattoria Petito Piatti tipici della cucina romagnola carni e salumi a denominazione di origine controllata, formaggi di alta qualità come il Fossa di Sogliano. - www.trattoriapetito.com DOVE DORMIRE B&B Nadine A soli 15 minuti in auto dal centro di Forlì, un delizioso bed and breakfast, accogliente e luminoso. Wi fi gratuito in tutta la struttura, TV, bollitore d’acqua e colazioni ricche e genuine. Una sala comune è a disposizione degli ospiti. - www.bbnadine.it 36

DOVE MANGIARE Osteria I Santi Cucina toscana curata nei minimi particolari in un ambiente accogliente e colorato. Il menù propone taglieri di salumi e formaggi locali, ottime zuppe, ribollita, trippa, baccalà e molti altri piatti interessanti. - www.osteria-isanti.com DOVE DORMIRE Hotel Novecento Ospitato all’interno di una graziosa dimora storica situata nel centro di Pisa, a pochi passi dalla Torre Pendente. Dotato di ogni confort offre un giardino interno, sala lettura, tv satellitare e internet. Ottima la colazione. - www.hotelnovecento.pisa.it Piazza della Repubblica. A destra Sandro Chia, Ritratto Alighiero Boetti, 2001

FINO AL 19 GENNAIO 2017

SANDRO CHIA. IL VIANDANTE Una importante personale allestita al CIAC di Foligno (Centro Italiano Arte Contemporanea) che presenta circa 50 opere - in gran numero recenti ed inedite, molte delle quali realizzate appositamente per il CIAC - che offre l’opportunità di incontrare l’esponente più ricco di invenzione figurativa della Transavanguardia Italiana. - www.museifoligno.it


ARTE

NUORO La città sarda comunemente considerata capitale della Barbagia, si estende su un altopiano granitico, a circa 550 m sul livello del mare ed è situata ai piedi del monte Ortobene. Di rilevante interesse artistico, la Cattedrale di Santa Maria della Neve, in stile neoclassico e l’antico santuario della Madonna delle Grazie che si trova nell’antico quartiere di Sèuna. DOVE MANGIARE Ristorante Monti Blu Un posticino davvero particolare, dove la cura dei particolari non è lasciata al caso. Si possono gustare specialità di pesce fresco oltre ai piatti della cucina tipica sarda. - www.montiblu.com DOVE DORMIRE Hotel Sandalia Situato in una zona panoramica dal centro storico, culturale e commerciale di Nuoro, il Sandalia offre camere spaziose, ben arredate, connessione wi fi, parcheggio gratuito, bar e ristorante. Ottime anche le colazioni. - ww.hotelsandalia.com

La locandina della mostra

FINO AL 5 FEBBRAIO 2017

SOGGETTIVO PRIMORDIALE Insieme al fauvismo in Francia, l’espressionismo tedesco è stata la prima avanguardia artistica del Novecento destinata a influenzare una parte significativa delle sperimentazioni moderne. La mostra al MAN di Nuoro propone una riscoperta dei movimenti dell’espressionismo tedesco attraverso una selezione di oltre cento opere provenienti dalla collezione dall’Osthaus Museum di Hagen. - www.museoman.it

TOP TEN - MOSTRE 2017 ARTEMISIA GENTILESCHI

MODIGLIANI

Fino all’8 maggio 2017 ROMA - Palazzo Braschi

Dal 15 Marzo al 16 Luglio 2017 GENOVA - Palazzo Ducale

DA HAYEZ A BOLDINI. Anime e volti della pittura italiana dell’ottocento

IL BUON SECOLO DELLA PITTURA SENESE. Dalla maniera moderna al lune caravaggesco.

Dal 21 Gennaio all’11 Giugno 2017 BRESCIA - Palazzo Martinengo

BELLINI E I BELLINIANI. Dall’Accademia dei Concordi di Rovigo Dal 25 Febbraio al 18 Giugno 2017 - CONEGLIANO (TV) - Palazzo Sarcinelli

ART DÉCO. GLI ANNI RUGGENTI IN ITALIA Dall’11 Febbraio al 18 Giugno 2017 FORLÌ - Musei San Domenico

GUERCINO A PIACENZA Dal 4 Marzo al 4 Giugno 2017 PIACENZA - Cattedrale / Musei di Palazzo Farnese

Dal 18 Marzo al 30 Giugno 2017 Montepulciano | San Quirico d’Orcia | Pienza

MANET In programma per il 2017 MILANO - Palazzo Reale

CARAVAGGIO In programma per il 2017 MILANO - Palazzo Reale

ALBRECHT DÜRER In programma per il 2017 MILANO - Palazzo Reale

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10 LUOGHI SEGRETI DA RISCOPRIRE DIECI METE UNICHE AL MONDO CHE PARLANO D’ARTE, D’ARCHITETTURA, ARCHEOLOGIA. DA NORD A SUD DELLO STIVALE PER UN NUOVO ANNO ALL’INSEGNA DELLA BELLEZZA.

MONASTERO DI TORBA (Gornate Olona, VA)

Complesso legato al Parco Archeologico di Castelseprio, importante sito romano il cui primo nucleo storico, assieme al monastero stesso, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Da avamposto militare a oasi di preghiera, dai Romani ai Longobardi: il Monastero di Torba, con oltre mille anni di storia, è il primo bene restaurato e gestito dal FAI (1977). INFO: Via Stazione, 21040 Gornate Olona (VA) / www.visitfai.it Monastero di Torba, Gornate Olona

CHIESA DI SAN MAURIZIO AL MONASTERO (Milano)

Nel cuore di Milano, dietro una comune facciata, si cela un tesoro dalla struttura unica, un ex-monastero diviso a metà: una parte per le monache, l’altra per il pubblico. Definito la “Cappella Sistina di Milano”, fu divinamente affrescato dal pittore Bernardino Luini e dalla sua scuola (1522-29). INFO: Corso Magenta 15, 20123 Milano / www.touringclub.it

38 Chiesa di San Maurizio al Monastero, Milano

Chiesa di San Maurizio al Monastero, affresco


TOP TEN ITALIA SEGRETA TOP TEN ITALIA SEGRETA

• Monastero di Torba (VA) • Sacra di San Michele (TO) • Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore (MI) • Castello di Sammezzano (FI) • Quartiere Coppedè (RO) • Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro (PU) • Abbazia di Sant’Angelo in Formis (CE) • Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere (CE) • San Sperate e il Giardino Sonoro (CA) • Area Archeologica di Nora (CA)

testo e foto di Benedetta Rutigliano

Sacra di San Michele, Sant’Ambrogio di Torino

SACRA DI SAN MICHELE (Sant’Ambrogio di Torino)

Monastero di Torba, antichi affreschi

Costruita in cima al monte Pirchiriano (983-987), da cui ammirare un panorama mozzafiato, l’abbazia ispirò Umberto Eco per Il nome della Rosa, attraendo pellegrini, fedeli e turisti da tutto il mondo. Da vedere lo Scalone dei Morti, il Portale dello Zodiaco, la Torre della Bell’Alda. Custodisce le spoglie dei Savoia. INFO: Via alla Sacra 14, 10057 Sant’Ambrogio di Torino (TO) / www.sacradisanmichele.com/it

CASTELLO DI SAMMEZZANO (Leccio, frazione di Reggello, Firenze)

Una meraviglia da Le Mille e una notte, una fortezza in stile moresco con richiami indiani, persiani, medievali, così voluta dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che tra il 1842 e il 1889 stravolse l’assetto di un castello del IX secolo dove passò persino Carlo Magno. Aperto solo in occasioni speciali. INFO: Località Leccio, 50066 Reggello (Firenze, seguire per il parco vicino al The Mall Outlet) / www.sammezzano.org

Sala dei Pavoni

39 Castello di Sammezzano, Leccio


QUARTIERE COPPEDÈ (Roma) Piazza Mincio

Un angolo inaspettato e bizzarro dell’Urbe, dove stile Liberty e Decó, con cenni di arte greca, barocca, gotica, orientale, sono frutto dell’estro dell’architetto eclettico Gino Coppedè, che realizzò il quartiere tra il 1913 e il 1926. Un’attrazione per icone come i Beatles e registi come Dario Argento. INFO: Piazza Mincio, 00198 Roma /www.turismoroma.it

Quartiere Coppedè, Roma

Sassocorvaro

ROCCA UBALDINESCA DI SASSOCORVARO (Sassocorvaro, Pesaro-Urbino)

Una “tartaruga di pietre e mattoni”, ora museo, progettata da un grande architetto militare del Rinascimento, Francesco di Giorgio Martini. Durante la Seconda Guerra Mondiale qui vennero protetti dalle razzie nazifasciste 6.509 capolavori d’arte grazie all’operazione salvataggio di Pasquale Rotondi. INFO: Piazza Battelli, 61028 Sassocorvaro (Pesaro-Urbino) / www.roccaubaldinesca.it

Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro

ABBAZIA DI SANT’ANGELO IN FORMIS (Caserta)

Fondata nel VI secolo d.C. dai Longobardi, la basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis fu riedificata nel 1072 dall’abate di Montecassino Desiderio. Qui si possono ammirare affreschi di scuola bizantino-campana, tra i più importanti e meglio conservati cicli pittorici dell’epoca nel sud Italia. INFO: via L Baia, 120, 81043 Sant’Angelo In Formis, frazione di Capua (Caserta) / www.diocesidicapua.it 40 Abbazia di Sant’Angelo in Formis, Capua


TOP TEN ITALIA SEGRETA

ANFITEATRO CAMPANO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta)

È l’anfiteatro, verosimilmente il primo del mondo romano, secondo per dimensioni solo al Colosseo, al quale probabilmente servì come modello. Sede della prima scuola di gladiatori, è questo il luogo da cui il gladiatore Spartaco guidò nel 73 a.C. la famosa rivolta. INFO: piazza I Ottobre, 81055 Santa Maria Capua Vetere (Caserta) / www.cir.campania.beniculturali.it

Anfiteatro Campano, esterno

Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere

SAN SPERATE E IL GIARDINO SONORO (San Sperate, Cagliari)

Dal 1968 è un paese museo con murales e sculture che attraggono turisti e artisti internazionali. Ideatore della rivoluzione artistica fu lo scultore Pinuccio Sciola (1942-2016). I monoliti da lui intagliati, ora visibili nel Giardino Sonoro, sfiorati da un particolare tocco diventano strumenti musicali. INFO: Giardino Sonoro, via Oriana Fallaci, 09026 San Sperate (Cagliari) / http://sansperate.com e www.psmuseum.it Giardino Sonoro, San Sperate San Sperate, murales

AREA ARCHEOLOGICA DI NORA (Pula, Cagliari)

Con lo scenario del mare cristallino di capo di Pula, il sito archeologico di Nora, unico al mondo, mostra resti di edifici di epoca romana (il foro, i templi, le terme, il teatro) e i mosaici più importanti di Sardegna. Fu un fondamentale centro costiero di fondazione fenicia (IX e VIII secolo a.C.), che passò poi ai cartaginesi (VI secolo a.C.) e ai romani. INFO: località Nora, 09010 Pula (Cagliari) / www.coptur.net/it

Mosaici di Nora

41 Area archeologica di Nora, Pula


Alfa Romeo Stelvio

Audi Q5

Tesla Model X

Peugeot 3008

Toyota C-HR


Land Rover Discovery

Maserati Levante

TOP TEN WEEKEND CAR 2017 WEEKEND CAR OUTDOOR ALFA ROMEO STELVIO

WEEKEND CAR SPORT ALFA ROMEO GIULIA

AUDI Q5 LAND ROVER DISCOVERY MASERATI LEVANTE PEUGEOT 3008 TESLA X TOYOTA C-HR WEEKEND CAR FAMILY VOLVO V90

URBAN WEEKEND CITROËN C3


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR

ALFA ROMEO

DA SUBITO QUADRIFOGLIO VERDE, CON MOTORE DA 510 CAVALLI SVILUPPATO DA FERRARI

I

l primo Sport Utility Vagon della casa di Arese si svela a Los Angeles fra lo stupore del pubblico. La meccanica delle Emozioni. È questo il nuovo motto di Alfa Romeo da quando è stata presentata la Giulia. Ed ora è tempo di conoscere anche quello che di fatto per la casa milanese rappresenta il primo progetto in un settore dove mai aveva messo piede. E lo fa in un mercato ambizioso come quello americano, dove Mercedes ed Audi fanno da padrone. Ma a noi il nuovo SUV Made in Italy fa già scalpitare. Scopriamo quali sono le sue carte vincenti. Anzitutto il nome. Lo Stelvio è un famoso passo di montagna nonché il valico più alto del nostro paese, con una lunghezza di oltre 20 chilometri e ben 75 tornanti. Un luogo pieno di storia motoristica e sportiva, perché molti campioni si sono cimentati in diversi record, ma non solo. Oggi questa strada è diventata sinonimo di viaggio e vacanza e per affrontarla nel migliore dei modi. Magari condividendola con le persone più care nel weekend, coccolati dal livello di cura dell’ambiente interno. E per questo esiste un solo SUV che permette di godere appieno di quest’esperienza unica al mondo, grazie alla sua perfetta combinazione di piacere di guida, stile italiano e versatilità:

la Stelvio. In secondo luogo le dimensioni: siamo abituati a pensare che questa categoria di vetture sia ingombrante, in particolar modo se utilizzati in città (e gli urban weekend diventano un inferno!). Ma perché non vederla sotto un altro aspetto? La Stelvio vanta 468 centimetri di lunghezza, 165 di altezza e 216 di larghezza. Nel complesso è una vettura compatta ma muscolosa, che sfoggia tutto il suo stile italico in un mix di heritage, bellezza e velocità. E con il colore Rosso Alfa è davvero inconfondibile. La meccanica è il terzo, ma certamente non meno importante, aspetto. Henry Ford soleva dire: “Quando vedo un’Alfa Romeo mi tiro giù il cappello”. E questa volta lo facciamo anche noi. Sotto il cofano batte infatti un motore da 2.9 litri BiTurbo, progettato da nientemeno che Ferrari, capace di sprigionare ben 510 cavalli. Gli è stato abbinato un cambio a 8 marce con cambiate più veloci di un battito di ciglia (150 millesimi di secondo!), grazie ai paddles sul volante. Quanto andrà forte questa Stelvio lo scopriremo tra non molto, ne siamo certi. E con il sistema di trazione integrale Q4 è pronta ad affrontare ogni terreno per tutti i weekend desiderati. E voi cosa ne pensate di Stelvio?


STELVIO Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: VelocitĂ massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

2891 375 (510)/6500 600/2500 198 Integrale 285 4,0 n.d. 468/216/165 282 n.d. n.d.


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR

MASERATI

IL SUV D’ATTACCO DEL TRIDENTE

S

i è recentemente guadagnata il terzo gradino del podio come Auto Europa dell’Anno ed è la prima tra le vetture della sua categoria. La Maserati Levante ha colto nel segno non soltanto gli affezionati al marchio, ma anche una severa giuria composta da diversi giornalisti. Era di fatto l’anello mancante della Casa in un mercato che al momento vede primeggiare, senza rivali, le tedesche. Una versione di lusso per la categoria SUV, che con trazione integrale ad alta tecnologia Q4 porta una ventata d’aria fresca sul panorama italiano e mondiale. E dopo neanche un anno, pare stia già rubando la scena - e gli sguardi - a molti. Che il modello sia italiano lo si nota anche dalle forme e dal design: la griglia, le nervature della fiancata e i gruppi ottici seguono il filone dell’ultima Ghibli e in generale dell’estetica raffinata ed elegante del marchio. Per far capire quanto il progetto voglia mostrare la bontà del Made in Italy, la Levante è interamente costruite presso il centro di Mirafiori. Un grande rilancio per il polo. Il telaio è progettato per la massima agilità su qualsiasi terreno, per unire l’immagine alla sostanza. Gli interni si prospettano di ottima qualità, per consacrare l’ultra centenario marchio del tridente. E se non si è già soddisfatti

dei già prestigiosi interni, ci sono quelli griffati da Ermenegildo Zegna. Nella versione S da 430 cavalli in color Grigio Maratea con interni rossi by Zegna la Levante dà all’occhio una piacere unico ed al tatto una sensibilità particolare, grazie a materiali pregiati. L’abitacolo offre ampio spazio per 5 adulti, che grazie al tetto alto non devono temere di toccare. Il bagagliaio altrettanto capiente permette di portare con sé tutto l’occorrente per un tranquillo weekend. E se si è amanti della musica, l’impianto Hi-Fi griffato Bowers&Wilkins da 1280 watt è l’ideale. L’orecchio è comunque allietato da un sound sportivo ed armonioso che proviene dal cofano, permettendo così weekend capaci di accontentare tanto Lui quanto Lei. Le sospensioni elettroniche a smorzamento controllato con molle ad aria regolabili su più livelli, il cambio automatico a otto marce e le motorizzazioni diesel e benzina (sviluppate con Ferrari) sono parte di ciò che offre questo progetto premium tutto italiano. A gasolio la scelta è tra 250 o 275 cavalli. E non mancherà la versione ibrida, nel giro di due anni. La guida può essere rilassata, con la regolazione dei sistemi su Normal che privilegia il comfort, oppure Sport, dove la reattività aumenta e si possono sfrut-


LEVANTE tare pienamente il differenziale posteriore autobloccante e il sistema torque vectoring per esaltarne la sportività. Accompagnata dall’ululato dei motori, che si fa sentire per ricordare che c’è un Tridente sulla calandra. Fascino che nessun’altra può vantare. La dotazione di serie si può implementare con utili accorgimenti tecnologici, come la retrocamera. In tal modo anche i parcheggi più difficili sono facilmente agevolati da una vista semplificata. I prezzi partono dai 73.417 euro della diesel da 250 cavalli, mentre la più potente da 275 CV è offerta allo stesso prezzo, ma in Italia paga il superbollo. La versione più potente, ossia la S col 3.0 litri V6 benzina, è in vendita a partire da 91.358 euro. Ma sta per arrivare una versione ancora più esuberante, con motore V8 da 3.0 litri e 520 cavalli di potenza. Per weekend davvero all’insegna dell’outdoor sportivo

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

2979 316 (430)/5750 580/2500 253 Integrale 264 5,2 10,9 500/197/168 300 2184 da 91.358 euro


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR

TESLA MODEL X

OLTRE 500 CHILOMETRI DI PERCORRENZA E GRANDE SICUREZZA A BORDO

I

l genio di Elon Musk non smette mai di stupire nel mondo delle vetture. Questo perché la sua azienda ha deciso di puntare tutto sulle auto completamente elettriche. Anzitutto chiamandosi Tesla, come il famoso scienziato. Ed in secondo luogo perché l’ultimo prodotto uscito dalla fabbrica è un crossover SUV davvero versatile. Non ci credete? Ora vi dimostreremo perché il Model X può rivoluzionare il suo segmento. Anzitutto il basso baricentro: grazie all’allocazione delle batterie sulla base del pianale la Model X conserva dimensioni generose ma una guidabilità da berlina. Ed il rischio di ribaltamento è davvero basso. Inoltre non essendoci un motore nella parte anteriore (è elettrica!) c’è più spazio per assorbire eventuali urti. Ed infatti Model X ha avuto il massimo nei crash test, con 5 stelle su 5. Ecco perché pensiamo che non solo voglia accompagnare con piacere i weekend, ma renderli davvero sicuri. E se non avete troppa voglia di guidare, ci pensa lei stessa a guidare, grazie all’Autopilot! Ed a proposito di fine settimana, quanti chilometri può fare la Model X con le battere elettriche? Non pochi, fortunatamente. Tesla infatti dichiara che si possano percorrere oltre 500 chilometri con una carica completa. Il

sistema con trazione integrale intelligente distribuisce istantaneamente la coppia su ogni ruota a seconda del bisogno, permettendo così di avere sempre il miglior controllo. Sia che ci sia il sole sia che ci sia la neve, nessuna preoccupazione. E parlando di prestazioni, questo SUV è capace di battere diverse supercars. Ci mette 3.1 secondi a fare lo 0-100 km/h e la velocità massima è di ben 250 km/h. E grazie allo spoiler attivo ha un coefficiente aerodinamico molto basso. Inoltre la Model X è l’unica auto attualmente sul mercato ad avere le portiere posteriori con apertura ad ‘ali di gabbiano’. Massima comodità sia per scendere che salire. Immaginate di dover mettere un seggiolino a bordo, in tal modo risulta tutto più semplice. Ultima ma non meno importante, la grande superficie vetrata che permette di godere del panorama a 360°. Prezzo a partire da 105.000 euro.

NIKOLA TESLA È un ingegnere elettrico e inventore fisico serbo naturalizzato statunitense. Nasce a Smiljan in Serbia nel 1856 e muore nel 1943 a New York.



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LAND ROVER

DISCOVERY

TANTO SPAZIO A BORDO PER AFFRONTARE LE AVVENTURE DI TUTTI I GIORNI


A

bove & Beyond significa “Andare Oltre” in inglese. Ed è quello che il nuovo modello di Land Rover punta a fare. La Discovery si appresta infatti a essere un apogeo di comodità, bellezza e tecnologia su quattro ruote. E con 7 comodi posti. Cosa vuole quindi essere, in definitiva? Il top dei SUV d’alta gamma. Discovery è pronto a scoprirsi e far scoprire. E per quanto concerne il primo dei due punti, lo facciamo noi: la nuova Discovery risulta un veicolo magnificamente proporzionato nonostante la coda alta, questo perché la fluidità è l’elemento chiave che incastona ogni elemento. Dai far a LED sino ai tubi di scarico. Tutto è pensato per una grande armonia. Cosa che si rispecchia anche negli interni, dove ben 7 occupanti possono godere dell’abitabilità offerta da Discovery. Le ampie vetrate - anche sul tetto - consentono sempre alla luce di entrare. E di vedere ogni particolare, dovunque si voglia. L’efficiente consolle centrale è delineata da un numero minimo di interruttori, riducendo le possibilità di distrazione del guidatore. I comandi risultano inoltre facilmente intuibili. La luce ambiente configurabile e le cuciture a contrasto sottolineano la cura artigianale dedicata all’elegante abitacolo. È possibile scegliere tra cinque combinazioni di colori, oltre a materia-

li pregiati come legno e pelle Windsor. Sono state dedicate premurose attenzioni anche agli spazi per gli oggetti. Cosa a cui hanno pensato bene un gruppo di… bambini. Perché la nuova Discovery è anche loro. Si possono avere inoltre fino a nove porte USB, per ricaricare i propri dispositivi senza problemi. Un tocco hi-tech che pochissime vetture di serie. Il grande schermo da 10 pollici pensa a gestire tutto l’infotainment. Inoltre con una serie di app sarà possibile essere sempre connessi alla Discovery. Ad esempio i servizi InControl Touch Pro includono l’accesso a internet. O se preferite, tramite schermi aggiuntivi è possibile godere della TV digitale. Alla guida Discovery permetterà di viaggiare sicuri grazie ai sistemi di sicurezza e alla trazione integrale intelligente. Fate spesso il percorso casa-lavoro durante la settimana? Grazie alla Modalità Commute sarà la vostra Discovery a dirvi quale strada vi farà arrivare prima. L’ideale se state progettando un weekend outdoor. L’alto uso di alluminio assieme ai potenti e puliti motori consentirà di avere sempre una larga fascia d’utilizzo. Le potenze sono comprese tra i 180 ed i 249 cavalli per i diesel. Per divertirsi al massimo c’è il benzina Supercharged da 340 cavalli. E quindi cosa scoprirete nei vostri viaggi? Beh, questo dovrete dircelo voi!

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

2993 183 (249)/3750 600/2500 189 Integrale 209 8,1 7,2 497/207/189 292 2230 da 61.300 euro


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR

ITINERARIO DALL’EMILIA ALLA TOSCANA RIPERCORRENDO ANTICHE STRADE, TRA BORGHI E TESTIMONIANZE DELLA STORIA CHE PER MILLENNI HA VALICATO QUESTI PASSI. GUIDANDO UN’AUTO TECNOLOGICA, SPAZIOSA, FUTURIBILE, SICURA E CONFORTEVOLE, CON CARATTERISTICHE DA SUV

L

a nuova 3008 è una vettura rivoluzionaria: multispazio di classe media con forme e potenzialità da sport utility e altezza da terra da fuoristrada, linea personale e inconfondibile, il cui fascino prosegue con la seduzione degli interni. Capace di mettere fuorigioco molte altre auto anche blasonate, per stile, funzionalità, efficienza e funzioni avanzate, eccelle per accoglienza e comfort che invitano alla vacanza. Weekend IN l’ha provata in due diverse versioni: 3008 BlueHDi 120 S&S Allure e GT BlueHDi 180 EAT6 S&S, ripercorrendo un asse Nord-Sud, dal quale è più volte passata la storia.

Dai Romani alla Mille Miglia

Valichi percorsi dalla Via Flaminia Minore d’epoca romana, a traffici e scambi attraverso i millenni, fino all’avanzata alleata per lo sfondamento della Linea Gotica nelle fasi conclusive della Seconda Guerra Mondiale. Noi, dal punto di vista della guida, preferiamo pensare alle epiche sfide della Mille Miglia lungo le curve della strada che valica gli Appennini tra Emilia e Toscana, passando per i Passi della Raticosa e della Futa: immagini ed episodi che oramai appartengono alla storia stessa dell’automobile, o almeno a un’epopea irripetibile, quantomeno per certe prestazioni al volante. Oggi, il piacere resiste ma è diverso: sicurezza, tranquillità, comfort, guidabilità semplice eppure reattiva con tenuta e stabilità, percorrendo vallate secondarie (almeno rispetto ai grandi scorrimenti autostradali), per raggiungere borghi antichi, assaporando la pace e il fascino di certi paesaggi, tipicamente italiani. Perché non solo i motociclisti - ammettiamolo con un po’ di orgoglio a quattro ruote - sanno frequentare certi bei posti.


PEUGEOT 3008

RIVOLUZIONE CON STILE SCAVALCANDO L’APPENNINO

Ecco la Peugeot 3008 GT BlueHDi 180cv EAT6 S&S impegnata in un percorso fuoristrada


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Per le remote vie

Partiamo dal luogo scelto per pernottare, sui colli attorno a Castel San Pietro Terme (BO), puntando per qualche chilometro verso Bologna, con un breve tratto di Via Emilia fino a Ozzano, da dove deviamo per strade secondarie. Stiamo attraversando il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa: alzi la mano chi, onestamente, ne abbia mai sentito parlare; eppure il paesaggio parla chiaro, raccontando di geologia con forme particolari. Aggiriamo quindi Castel dei Britti e dopo un po’ di curve, raggiungiamo a Pianoro la SP 65, avanti verso Livergnano, nel verde con ambientazione rilassante. Il viaggio è assolutamente confortevole, la 3008 è alta ma non sembra, trasmette sensazioni da vettura di categoria superiore. E ci si può coccolare con i sistemi di aiuto alla guida e sicurezza: sotto la sigla Adas (per Advanced driver assistance systems) gestiscono la frenata automatica di emergenza, l’allarme di rischio collisione, l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, il livello di attenzione del conducente, gli abbaglianti automatici, la lettura dei cartelli stradali con indicazione dei limiti di velocità, il cruise control autoadattante fino all’arresto del veicolo (con cambio automatico), il monitoraggio dell’angolo cieco in manovra. In più, il Visiopark a 360° e Park assist di ultima generazione.

Borgo cinquecentesco

Il contesto paesaggistico collinare (siamo tra cinque e seicento metri circa), è caratterizzato da accentuati movimenti morfologici: le rocce sedimentarie si alternano a zone di calanchi, che documentano l’estremo degrado dei versanti. Poco prima dell’abitato di Loiano, il caratteristico insediamento in località Anconella richiede una tappa. Il borgo del ’500 si estende attorno a una caratteristica costruzione a colonnato, in tempi remoti “ospitale di sosta” per i pellegrini che viaggiano sull’antica via per Firenze. Il porticato terminava con una particolare struttura costituita da un telaio ligneo tamponato con mattoni e poggiante su pilastri e muratura continua in sasso. Fu demolita durante la guerra, per consentire il passaggio ai carri armati. Oggi sotto quel porticato troviamo la trattoria prescelta come meta per il pranzo: prima


PEUGEOT 3008


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di mettere le gambe sotto il tavolo, però, gettiamo almeno uno sguardo al camino, già bello di per sé ma con la testimonianza storica dello stemma della famiglia Bentivoglio.

Fuori traccia

Intanto decidiamo di mettere alla prova l’anima da suv della nuova 3008, divagando fuori asfalto. Mille le piste disponibili, dalle secondarie di esbosco alla antiche vie per eremi, ai cascinali più remoti. L’altezza da terra di 220 mm, le sospensioni con buona escursione e sempre confortevoli, l’Advanced Grip Control con Hill Assist Descent Control, permettono di muoversi agevolmente fuori asfalto. Basta selezionare una tra le cinque modalità di “motricità potenziata”: Normale, Neve, Fango, Sabbia, Esp off e si sale allegramente. Per ridiscendere, nessun problema: l’Hill Assist Descent Control frena la vettura automaticamente, basta mettere il cambio in folle e lasciarla scendere, fidandosi. La frenata è differenziata secondo la pendenza, rilevata in modo automatico da un sensore che regola l’andatura in modo continuo e progressivo, rallentando fino a soli 3 km/h, anche in retro, naturalmente.

Ai passi

Riprendiamo il tragitto tra il Passo della Raticosa e della Futa: qualche brivido pensando come affrontavano queste curve i piloti alla Mille Miglia, con medie impressionanti alla guida di auto potentissime, che però avevano gomme, freni e fari di quel tempo. Ben diversa la nostra comodità e sicurezza; e c’è anche lo spazio per i bagagli: 591 litri che possono aumentare fino a 1.670

per caricare anche le biciclette, volendo. Però la nuova 3008 si trasforma premendo il tasto Sport: aumentano suono e cavalleria, lo sterzo - uno dei punti di forza - è più diretto (veloce e con grande angolo), e il cambio si fa più rapido; e la frenata è bilanciata. Alla Futa, si può visitare il Cimitero di Guerra Germanico: realizzato all’inizio degli anni 60, senza stile celebrativo, su una superficie di dodici ettari raccoglie i resti di oltre trentamila caduti, molti dei quali periti in zona. Qui tra il 1944 e il ’45 le truppe tedesche cercarono di contrastare l’avanzata alleata, attestati lungo la Linea Gotica. Che proprio al Passo della Futa concentrava le maggiori fortificazioni, diverse delle quali ancora visibili, come chilometri di fossati anticarro e torrette corazzate interrate. Ma l’assalto principale avvenne invece a una decina di km di distanza, al Passo del Giogo, meno fortificato.

Si arriva al Mugello

La via si fa più scorrevole ma non lima il piacere di guida, mentre scendiamo in Toscana, in direzione del Mugello, per Pietramala, Convogliano, Monte di Fo’, e infine Le Maschere (dove c’è la villa omonima, trasformata in albergo), prima di digradare verso l’invaso artificiale del Lago di Bilancino. Dal quale, dopo pochissimi chilometri, raggiungere l’Autostrada A 1 a Barberino del Mugello. Dove decidere se rientrare percorrendo la nuova Variante di Valico oppure lo “storico” tracciato con più curve. Tanto, con le caratteristiche dinamiche della nuova 3008, e con l’allenamento lungo le strade appenniniche, siamo - comodamente - pronti a tutto.


PEUGEOT 3008


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PALAZZO DI VARIGNANA - RESORT & SPA Resort realizzato attorno a Villa Bentivoglio, dimora storica risalente al 1705, è un comprensorio raffinato, adagiato sulle prime colline di fronte alla pianura, il Palazzo di Varignana dispone, nelle varie costruzioni, di novanta camere distribuite in cinque diversi “borghi”, la VarSana Spa da quasi duemila metri quadrati con piscina esterna, palestra e campi sportivi. Il tutto in un esclusivo giardino – se così si può chiamare – trattandosi di venti ettari di parco. E per chi richiedesse stile ancora più riservato, in zona “protetta” c’è la Villa Amagioia, nella quale due soli appartamenti (indipendenti o all’occorrenza, riunibili), garantiscono quasi quattrocento metri quadrati di lusso e tranquillità. Via Ca’ Masino 611/A, Varignana I-40024 Castel San Pietro Terme - BO Tel. 051.199.383.00 www.palazzodivarignana.com

SUV INTELLIGENTE Peugeot non è mai banale: lo storico marchio francese punta sempre più in alto, verso la qualità – tanto tecnologica quanto da toccare con mano – unita a uno stile che, cominciato con gli interni della precedente 3008, evidenzia caratteri di unicità. Alto di gamma sempre più apprezzato dai clienti, che acquistano in maggioranza le versioni dalla “metà” dei listini in su, con crescita degli allestimenti GT Line e, nel caso della nuova 3008, l’ammiraglia GT che diviene quasi un modello a parte. Per completezza, Weekend IN ne ha provate due, diverse tra loro, la 3008 BlueHDi 120 S&S Allure dal ruolo centrale nella gamma (dati salienti 1.560 cc, 120 CV (88 kW) a 3.500 giri e 300 Nm a

1.750 giri, 189 km/h, 0-100 in 11,2” consumo di 4,0 l/100 km che sono 20 km/l ed emissioni di CO2 104 g/km, con prezzo di 30mila tondi) e la ricca GT BlueHDi 180 EAT6 S&S (dati nella scheda al fondo) che costa 37.800 euro, ma la gamma 3008 è accessibile già da 23.150 euro. Forte dell’esperienza con le consistenti basi della serie precedente, ha mostrato il coraggio di osare, spiccando un balzo di categoria: un’auto positiva, anche difficile da non notare e che ispira simpatia prima ancora di entrare nel salotto a guida alta, intriso di contenuti tecnologici, sicurezza e versatilità. Esteticamente, Peugeot 3008 è caratterizzata dall’impatto del frontale con cofano alto: la protezione inferiore rende alto l’anteriore, mentre in coda integra terminali di scarico cromati (secondo le versioni). Luci aggressive davanti e con la firma dei “tre graffi” dietro; il corpo vettura è importante, elevato e slanciato dal passo lungo, con risultato di gradevolezza e personalità distintiva. Non somiglia – intendiamo rimarcarlo – ad alcun’altra auto, fuori come dentro. Dove l’ambiente è reso futuribile dalla strumentazione rilevata con schermo da 12”,3 con animazioni varie e viste personalizzabili, dal volante piccolo e smussato sopra e sotto, dalla plancia avvolgente con i comandi fondamentali “tasti di pianoforte” e tutto il resto nel touchscreen da 8” capacitivo. Luci, profumi e massaggi fanno pensare a una Spa. www.peugeot.it


PEUGEOT 3008

TRATTORIA ANCONELLA Nella frazione Anconella di Loiano, nel mezzo della S.P. 65 una tappa per degustare la gastronomia di questa zona, a cavallo tra due differenti tradizioni: piatti tipici bolognesi e carni toscane, come dire crescentine o piadine oppure crostini. Per i primi, pasta fresca fatta in casa, da tortellini a tagliatelle, a pasta al torchio, tutte con ragù, funghi e i sapori di un tempo. Per le seconde, una festa di carni: fiorentine, tagliate, grigliate miste, con abbinamento ai vini della cantina scavata nella roccia, dalla grande scelta. Infatti la costruzione è medievale, e l’antico stabile è stato completamente ristrutturato. Buon gusto, sapori e tradizione, con qualche tocco di fantasia garantiti dalla professionalità e dalla simpatia di Rita, Vincenzo e Gianluca. Via Anconella 41/43, I-40050 Loiano - BO Tel. 051.92.83.73 www.anconella.com

COMPAGNA DI VIAGGIO

PEUGEOT 3008 180 CV EAT6 S&S GT Potenza Coppia max Nm/giri

180/3.750 400/2.000

Emissione di CO2 grammi/km

124

Velocità massima (km/h)

211

0-100 km/h (s) Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm)

8,9 20,8 445/184/162 cm


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR di Nicola D. Bonetti

E

ra l’8 dicembre del 1976, quando gli Eagles pubblicavano il loro capolavoro, Hotel California. Mentre stiamo scrivendo, è l’8 dicembre 2016: esattamente quarant’anni dopo, appena tornati dallo Stato della Bassa California del Sud (Baja California Sur), in Messico. Dove abbiamo viaggiato guidando sulle coste e nel deserto, ascoltando quelle note: per fermarci, naturalmente, a Todos Santos, a quell’Hotel California, sempre frequentatissimo. Sembra che numeri e coincidenze siano del tutto casuali, invece è anche bello pensare, tornando con la fantasia allo spirito di quei tempi, che non tutto avvenga per caso.

Merito degli Anelli

In questo caso, la casualità dell’occasione di visitare la regione di Los Cabos (“i capi”), è dovuta, come vedremo, a un evento particolare. È l’estrema punta meridionale della penisola californiana, dove il tranquillo Mar di Cortez incontra le onde dell’Oceano Pacifico. Appena oltre Cabo San Lucas, dove tra quei faraglioni, quelle rocce e quel paio di piccole spiagge (una, addirittura, si affaccia su entrambi i mari), foche e pellicani si disputano la ricchezza di pesce favorita dal rimescolamento che ossigena le acque, dalle correnti e dalle temperature tropicali. Il titoletto non allude alla saga di Tolkien: in questo caso gli anelli sono addirittura quattro. Quattro come il celebre marchio della trazione integrale di Audi, che costruisce la nuovissima sport utility Q5 proprio in Messico, ideando il tour per esplorare la zona, provandola in anteprima. Lungo entrambe le coste, all’interno, anche in zone (quasi) desertiche, e facendo tappa a Todos Santos. In quell’hotel dove le note degli Eagles risuonano sempre.

VIAGGIANDO TRA MAR DI CORTEZ E OCEANO PACIFICO, ALL’ESTREMITÀ MERIDIONALE DELLA BAJA CALIFORNIA: DALLE SPIAGGE AL DESERTO, RITORNANDO INDIETRO NEL TEMPO, FINO A QUELL’HOTEL CALIFORNIA RESO IMMORTALE DA UNA CANZONE ORAMAI STORICA. ESPLORANDO UN TURISMO DAL BUON RETIRO IN STILE HIPPY ALLA NUOVA FRONTIERA DEL TURISMO DI LUSSO

Verso il Tropico

La nostra base è San José del Cabo, vicina all’aeroporto di Los Cabos (SJD), dove si arriva dalla capitale federale con voli Aeroméxico, ma la struttura Santa Anita


AUDI Q5

IN CALIFORNIA SULLE NOTE DEGLI EAGLES

Capolavoro del gruppo rock degli Eagles, scritta da Don Felder, Don Henley e Glenn Frey, è una delle canzoni più famose di tutti i tempi. Vende 42 milioni di dischi, vince il Grammy Award e proietta la band nell’olimpo del rock. La prestigiosa rivista Rolling Stone la classifica nelle cinquanta canzoni più belle di tutti i tempi. Il testo descrive l’atmosfera accattivante ma, al tempo stesso, decadente della fine degli anni ’70, l’Hotel California come luogo di conforto da cui tuttavia è impossibile uscire. Il successo di Hotel California, rappresenta anche l’inizio della crisi del gruppo che, travolto dall’abuso di alcol e droghe, finisce per sciogliersi nel 1982. www.raistoria.rai.it


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR

è affollata da aerei privati, da executive a velivoli più grandi, che indicano la frequentazione statunitense d’alto livello. Come il JW Marriott Resort dove ci dirigiamo per recuperare il fuso orario (8 ore meno dell’Italia): il rumore possente ma sommesso al tempo stesso delle onde sulla spiaggia concilia il recupero. La mattina dopo, partiamo in direzione Nord: ci attendono un centinaio di chilometri da percorrere su asfalto, non senza una piccola divagazione su sterrato, ampio e liscio, più che altro per ammirare qualche esemplare davvero alto di saguaro, il cactus che prospera in zona. Poco oltre ci fermiamo, da veri turisti, al cartello che indica il passaggio del Tropico del Cancro: la geografia è confermata dal meteo, con una trentina di gradi, e siamo a fine novembre. Riprendiamo quindi la guida fino a raggiungere nuovamente il mare, a Los Barriles.

Da un mare all’altro El Triunfo

La spiaggia è lunga, qualche piccola costruzione per turisti che alla folla preferiscono la pesca: luogo tranquillo, da pieno relax. A parte il nostro passaggio – autorizzato – che grazie alla trazione integrale ci permette di transitare sulla sabbia con la Q5, divertendoci anche con qualche numero, giusto per le immagini. Abbandonato a malincuore il paesino di Los Barriles, procediamo lungo i saliscendi su asfalto, verso Nord-Ovest, addentrandoci nella penisola per attraversarla, salendo di quota e incontrando zone minerarie. La discesa ci porta a El Triunfo: siamo circa a quota 500 e l’aria è percettibilmente più fresca, il paesino è rilassante: è stato definito enigmatico. Popolato persino da diecimila minatori tempi della corsa all’oro e all’argento, si fregia di una ciminiera alta 35 metri, progettata dall’ingegner Gustave Eiffel, come (forse) la chiesa; dopo l’esaurimento delle miniere, chiuse dal 1926, la popolazione si è ridotta a poco più di trecento abitanti, ma il fascino che emana è particolare.

Guidando nel deserto

In realtà, i deserti della Baja sono ben più a Nord. Ma clima e paesaggio dopo la sosta di El Triunfo assumono un aspetto western e non sembriamo così vicini a luoghi marittimi, nonostante la prossima


AUDI Q5

Playa de Los Barriles

Playa de Los Barriles

Los Cabos


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR PASSO SAN

MARCO, PARCO DELLE OROBIE (BG-SO)

Cabo San Lucas

meta, Todos Santos, disti una sessantina di chilometri. Fuoristrada con andatura veloce, sfruttando motore e trazione, assetto e sospensioni, filando anche oltre 100 km/h, per l’assenza di traffico lungo le piste, realmente secondarie. L’impianto hifi diffonde la canzone degli Eagles: anche se cerchiamo di convincerci, l’ambientazione è distante dall’essere “On a dark desert highway, cool wind in my hair”, come recita l’inizio. Ma su quelle note arriviamo all’Hotel California, dove il turismo non ha stravolto il fascino del luogo. Turisti comunque diversi, qui trascorrono un po’ di tempo celebrità come Peter Gabriel, Bono Vox, Flea dei Red Hot Chili Pepper, e molti artisti ci vivono stabilmente. Ritrovando ciò che un tempo rispetto a Los Angeles era San Diego, ora calano fin qui dagli Usa per trovare tranquillità in riva al

Cabo San Lucas

Pacifico, con un microclima invidiabile e permeato da sottili ricordi di un’atmosfera hippy.

Turismo del Capo

Una strada di scorrimento lungo il Pacifico e una nuovissima autostrada ci portano velocemente verso Sud, in direzione di Cabo San Lucas: il paesaggio è vario, dalla sabbia alle rocce contro le quali si infrangono le ondate, ma il turismo è ben diverso, da riviera romagnola ampliata in scala americana condita con salsa messicana. Con l’aggiunta di un’edilizia iperattiva a livelli di Dubai: qui si costruiscono hotel e resort, mall e residence, marine e locali notturni perché la vita, specie quando arrivano i giovani dagli States nei periodi di vacanza (molti alla ricerca dello sballo a buon prezzo), si


AUDI Q5 CON PORSCHE MACAN GTS

Marina di Cabo San Lucas

Los Barriles

anima particolarmente. Un ristorante sulla marina è affollato di gente intenta a seguire una partita di football (americano) su una dozzina di grandi televisori: l’incontro è della College League (campionato universitario), oltretutto disputato un paio di mesi prima (sic!). Mentre venditori ambulanti cercano di piazzare sigari Cohiba assai poco probabilmente originali. Meglio darsi al turismo in quanto tale, esplorando il capo con una barca a noleggio, sbarcando sulla spiaggia che si affaccia su entrambi i mari (frequentata, ma senza alcuna struttura), e osservando le onde, la natura, gli animali. E rendendosi conto, che questa punta estrema della Baja California Sur rende difficile andarsene. Un po’ come la strofa finale di Hotel California: “We are programmed to receive. You can check out any time you like. But you can never leave!”


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR

HOTEL CALIFORNIA - TODOS SANTOS Solo undici stanze, riaperto dal 2002: forse nemmeno loro credono alla leggenda che Don Henley vi avesse soggiornato, componendo la canzone omonima. Secondo alcuni, solo una voce messa in giro per attrarre clienti: infatti le foto nella copertina dell’album, furono realizzate al Beverly Hills Hotel, al 9641 di Sunset Boulevard, Los Angeles. Ma il mistero resta… e si mangia bene, con atmosfera e cibi messicani (c’è anche uno chef belga per i più raffinati), ma invece dei soliti Mariachi, il sottofondo musicale – la sera dal vivo – è un’immersione nel pop e nel rock. Benito Juarez e Morelos y Marquez de Leon 23305 Todos Santos, Baja California Sur Tel. + 52.612.145.0525 hotelcaliforniabaja.com

LA NUOVA AVANGUARDIA La seconda generazione di Q5, tutta nuova, è alleggerita e ha maggior tecnologia, senza tradire la purezza delle linee disegnate dalle proporzioni perfette. Il frontale miscela tratti decisi a pulizia stilistica attorno alla grande calandra, la fiancata con andamento più a cuneo ha tratti di alleggerimento che l’accompagnano con l’accenno di un’onda verso il posteriore, più nettamente scolpito: nel complesso una linea classica nata per sfidare il tempo. All’interno, prevale l’andamento orizzontale, dove funzionalità e rigore sono più caldi e accoglienti. Comodo ed elegante, aumenta anche (leggermente) gli spazi per passeggeri e carico (+10 litri). Nuovo climatizzatore, volante riscaldabile, sedili anche con funzione massaggio, luci diffuse in trenta tonalità a scelta, tutto voluto per coccolare gli ospiti, che da Audi si attendono qualità e stile. Con

tecnologia all’avanguardia: dai sistemi di sicurezza e assistenza che avanzano verso la guida semiautonoma, aiutando il guidatore in ogni condizione. Alle sospensioni di nuovo sviluppo, ai nuovi motori: ci sarà anche una Q5 a gasolio da 150 cavalli con trazione anteriore, mentre le altre due litri integrali ne hanno 163 e 190 CV, ma il 3.0 V6 con cambio Tiptronic a otto rapporti arriva a 286; a benzina il 2.0 TFSI da 252. Cambi a doppia frizione S tronic a sette rapporti, o meccanici a sei, e anche novità per la trazione: sulle quattro cilindri la versione “quattro ultra” che funziona anticipando le esigenze della guida, con qualsiasi fondo. Nuovo il servosterzo elettromeccanico (oppure dinamico, a richiesta), assetto regolabile tramite Audi drive select (sospensioni autoadattanti opzionali), ma all’interno irrinunciabile il virtual cockpit da12,3 pollici (con tre tipi di visualizzazione a scelta) con headup display che permettono di tenere tutto sotto controllo. Come i sistemi di assistenza City, il parcheggio automatico, i proiettori Xenon plus di serie, mentre i fari led o led Audi Matrix sono in opzione. Audi pre sense city che rileva altri veicoli attivando la frenata di emergenza, è di serie su ogni Q5. Uno sguardo ai listini - Q5 è già ordinabile - conferma la disponibilità di motori da due litri e quattro cilindri, partendo dalla TDI con 163 cavalli a 48.450 euro e 49.250 per la 190 CV, mentre il TFSI a benzina da 252 ha prezzi da 53.950 euro. Allestimenti Sport o Design con sovrapprezzo di 1.850 euro, Business di 1.650 e Business Sport di 3.500 euro. Ma Audi Q5 è già ben allestita già nelle versioni d’accesso. www.audi.it


AUDI Q5

JW MARRIOT LOS CABOS - BEACH RESORT & SPA Esperienza d’alto profilo, in un resort affacciato sul mare con una dozzina (almeno) di piscine, con servizio impeccabile e arredamenti di design. Definito “porte aperte su una visione illuminata del mondo che ami”, integra la bellezza del mare e la natura circostante, con stile e lusso. Tutte le camere e le suite hanno vista sull’oceano, la Spa è di livello elevatissimo, e tre diversi ristoranti possono soddisfare qualsiasi gusto. Volendo andare oltre, 45 camere extra-lusso hanno accesso a zone private dalla spa alle piscine, alla spiaggia e persino a un cinema, tutto in esclusiva. Fraccion Hotelera FH5-C1 Subdelegacion de la Playita Puerto Los Cabos 23403 San Jose Del Cabo, Baja California Sur Tel. +52.624.163.7600 www.marriott.com/hotels/travel/sjdjw-jw-marriott-loscabos-beach-resort-and-spa/

COMPAGNA DI VIAGGIO

AUDI Q5 2.0 TDI 190 CV Potenza Coppia max Nm/giri

190 CV da 3.800 giri 400/1750

Emissione di CO2 grammi/km

129

Velocità massima (km/h)

218

0-100 km/h (s) Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm)

7,9 20,4 466/189/166 cm


TOP TEN WEEKEND CAR FAMILY

VOLVO V90

STATION WAGON PER WEEKEND DA CROCIERA

E

ra molto attesa, soprattuto per la sua linea monumentale, liscia e pulita in ogni centimetro. Così la V90 si colloca al top delle station wagon di lusso, dimostrando ancora una volta la ricercatezza di estetica, materiali e finiture. senza tradire la vera natura da famigliare, permettendo di ospitare con gran comodità sino a 5 occupanti. E ciò grazie al nuovo pianale (SPA) che permette di coniugare in modo accattivante il lusso con la funzionalità originaria che sta alla base delle vetture familiari. L’atmosfera elegante che si respira all’interno della nuova Volvo è abbinata a uno spazio di carico eccezionale e a una funzionalità ideale, tecnologicamente parlando. Primo fra tutti spicca il sistema di aiuto alla guida Pilot Assist, il rilevatore di animali di grandi dimensioni e il sistema che in caso di uscita dalla carreggiata limiterà il più possibile i danni. E poi un sistema premium di integrazione smartphone specifico per i devices Apple ed Android. Volvo si è inoltre adoperata senza sosta per migliorare la dinamica di guida del nuovo modello e il risultato è un’esperienza di guida nuova e raffinata, dove il guidatore si sente coinvolto nell’azione ma al contempo ha tutto sotto controllo, impostando nel modo migliore qualsiasi curva o strada che si affronti lungo il proprio tragitto. I nolt re Volvo ha sempre fatto della sicurezza il suo

fiore all’occhiello. Ecco allora due nuove app che sfruttano internet per connettersi alle altre vetture ed anticipare eventuali difficoltà. Nello specifico la V90 avviserà nel caso di fondo pericoloso o pericolo imminente ai fini di sicurezza. Parlando di motori, quello più degno di nota è l’ibrido plugin, di prossima introduzione: può percorrere fino a 50 km nella sola modalità elettrica, cioè senza inquinare né usare carburante. L’ideale per gli spostamenti in città. Se invece si ha in mente di utilizzare la V90 per tutti i tipi di strada, la scelta migliore ricade sul modello D5 AWD. Il piccolo motore da 2.0 litri diesel eroga ben 235 cavalli grazie all’adozione del turbo, regalando sprint e piacere di guida sull’asfalto in ogni condizione, specie se abbinato al cambio automatico. Per il fuoristrada ci pensa invece la trazione integrale intelligente. E se si vuole un tocco sportivo, la versione Polestar permette di avere qualche cavallo e Nm in più. Oltre ad una nuova dinamica di guida. Ma se si prediligono le strade poco battute alle usuali, niente paura. Volvo infatti ha pensato a una versione rialzata, la V90 Cross Country: pensata per le condizioni più estreme, fa valere la sua esperienza da automobile svedese, garantendo un’esperienza di guida comoda e sicura anche se si sta percorrendo una strada impervia.


Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: VelocitĂ massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

1969 173 (235)/4000 480/2000 129 Integrale 240 7,2 4,9 494/188/148 294 1771 da 44.960 euro


TOP TEN WEEKEND CAR SPORT

ALFA ROMEO

BELLEZZA DI STILE E MECCANICA ITALIANA

C

i sono voluti diversi anni prima di vedere la vera Alfa Romeo, quella che fa battere il cuore agli appassionati. Proprio come una volta. Oggi però lo fa ancor di più. E con la nuova Giulia comincia un percorso di stile e meccanica volto a conquistare ogni primato. E ci sono già i primi riconoscimenti: è stata eletta Auto Europa, guadagnando il primo gradino del podio, inoltre è in finale come Auto dell’Anno. Piace la linea, che riprende gli stilemi del passato adattandoli al presente con soluzioni premium come i fari a LED davanti e dietro, l’aerodinamica attiva e diversi sistemi di sicurezza. Una cosa che ha creato sicuramente stupore è stato vedere non un modello base alla presentazione, bensì la più potente ed esclusiva Giulia Quadrifoglio Verde. Questa monta un incredibile 2.9 V6 Biturbo benzina da 510 cavalli abbinato al preciso e veloce cambio manuale a 6 marce. Proprio come una volta sarà possibile entrare nelle curve di traverso, facendo fumare le ruote. Una sensazione che

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

2891 (510)/6500 600/2500 198 Posteriore 307 3,9 11,7 464/186/144 282 1655 da 79.000 euro

tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita! Per un weekend diverso dal solito, sempre all’insegna del relax ma con una taratura più “pistaiola”. I comodi sedili in pelle trattengono anche nelle curve prese ad alta velocità ed i quattro scarichi emanano un rumore davvero unico. L’uso del carbonio è visibile nell’abitacolo ed è sparso con equilibrio. Molto invece è presente nelle parti meccaniche, tra cui la scatola del cambio. Non mancano contenuti tecnologici quali il sistema di infotainment Connect 3D Nav da 8.8” e la manopola DNA, che permette di cambiare i settaggi della meccanica, quindi la diversa dose di sportività richiesta. Perché con la sua trazione posteriore la Giulia QV vuole certamente far divertire, ma nel massimo rispetto di chi la guida anche tutti i giorni. Naturalmente ci sono anche le versioni meno estreme, ma non per questo meno eleganti o sportive.


GIULIA Ecco quindi un’ampia scelta per decidere quale Giulia, tra cui noi abbiamo preferito la Veloce. In questo caso ad aggiungere carattere alla berlina del Biscione vi sono appendici aerodinamiche, un nuovo estrattore che ospita due scarichi sportivi e sedili in pelle profilati. All’interno i materiali sono premium, ma con impronta sportiva, i pannelli delle portiere, la plancia e il tunnel centrale sono infatti rivestiti di alluminio. Non mancano all’interno il climatizzatore bi-zona, il DNA Alfa, lo schermo del sistema infotainment da 6,5 pollici e tutti i vari sistemi di sicurezza attivi (ormai indispensabili in questo segmento) quali cruise control adattivo, frenata di emergenza, mantenimento automatico di corsia e riconoscimento dei pedoni. L’impianto audio può essere arricchiti dall’Hi-Fi firmato Harman-Kardon. I già grandi cerchi da 18 pollici possono essere sostituiti da quelli maggiorati di 19. Due i motori disponibili per la Veloce. Il 2.0 turbo benzina da 280 cavalli ed il 2.2 turbo diesel da 210 cavalli. Quest’ultimo motore è interamente in alluminio e permette alla Giulia di stare sotto ai 1.400 chilogrammi. Un record per la sua categoria che ripaga in consumi, emissioni e guidabilità su ogni asfalto. Inoltre in abbinata

vi è un cambio automatico a ben 8 rapporti. I molti innesti permettono di trovare il giusto compromesso a seconda di come si voglia andare e, se si è in autostrada diretti verso la propria meta per il weekend, viaggiare senza rumori sarà un vero piacere. Ma le sorprese sotto la scocca non finiscono qui, perché la Veloce può contare anche sulla trazione integrale Q4. Si tratta di una sistema che, di fatto, non cambia la dinamica di guida ma aiuta il guidatore in uscita di curva limitando il sovrasterzo, e rendendo la Giulia ancora più efficace. La coppia è infatti al 100% sulle ruote posteriore, se non in casi di slittamento. Fino al 60% della potenza può essere poi spostato all’anteriore. Il computer pensa a fare tutte queste operazioni in una frazione di secondo, di modo che anche situazioni impreviste non diventino anche spiacevoli. Se comunque si ritiene che la versione Veloce sia ancora troppo sportiva per tutti i giorni o per i propri weekend, ecco una terza soluzione. La versione base della Giulia ha infatti un motore benzina da 200 cavalli (sempre con cambio automatico) e due diesel da 150 o 180 cavalli, anch’essi completamente in alluminio. Ora non vi resta che scegliere la versione adatta a voi e vivere un 2017 nel segno Alfa Romeo.


TOP TEN WEEKEND CAR OUTDOOR

TOYOTA C-HR

Il nome sta per “Coupé High Rider” ed indica una nuova categoria di vetture, ossia quelle delle crossover compatte dal carattere sportivo. I designer le hanno dato una forma a ‘diamante’: alla parte inferiore, alta e possente, sembra quasi essere stata depositata sopra la silhouette slanciata tipica di una coupé. Weekend urbani o che prevedono strade sterrate non sono quindi un problema, perché grazie alla sua versatilità la C-HR è sempre pronta a soddisfare qualunque stile di guida. Le dimensioni sono fatte per affrontare ogni tipo di asperità, soprattutto quelle della città: 4,36 metri di lunghezza ed 1,55 di altezza la rendono l’ideale per destreggiarsi tra le altre auto, grazie all’impostazione da SUV. L’impostazione della plancia non poteva che essere innovativa. La zona dedicata al guidatore (tra cui lo schermo touch da 8”) è particolarmente curata ed i comandi sono rivolti verso il guidatore, per aiutarlo ad avere tutto sotto controllo. Gli interni sono disponibili in tre colori personalizzabili poi in molti particolari (tra cui il sistema audio JBL Premium dotato di ben 9 altoparlanti). Le motorizzazioni disponibili sono due: il top di gamma è rappresentato dalla full-hybrid, capace di coniugare comfort e piacere di guida come nessun altro modello del segmento al pari di 122 cavalli di potenza. Il secondo motore è invece il 1.2 turbo benzina da 116 cavalli. Prezzo a partire da 27.540 euro.

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Potenza massima m. elettrico kW (CV): Coppia max Nm/giri: Coppia max Nm/giri motore elettrico: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg):

1798 449 (672 (98)/5200 53/72 142/3600 163 85 Anteriore 170 11,0 25,6 436/179/155 264 1455



TOP TEN CAR URBAN WEEKEND

CITROËN C3

La nuova C3 ha un aspetto personale sia dentro che fuori, rendendola ancora più appetibile per gli urban weekend grazie al tipico stile unconventional Citroën. Si nota subito l’aspetto da crossover e la presenza degli AirBump, gli utilissimi cuscinetti antiurto. Sono diversi i livelli cromatici che si possono scegliere secondo i propri gusti grazie ad un’ampia gamma (quasi infinite le combinazioni dentro e fuori). Salirci a bordo è molto comodo soprattutto grazie alla buona altezza del soffitto. La plancia è ricca e ben studiata. L’ampio schermo touch posto al centro presenta diverse funzionalità e permette di connettere il proprio smartphone per visualizzare tutte le notifiche a bordo grazie ai pratici comandi al volante. Grazie ad una telecamera che inquadra sempre cosa accade davanti, la C3 permette di condividere i propri momenti attraverso i vari social networks. La possibilità di avere il tessuto anche sulle portiere e sulla plancia ricalca i modelli premium. Alla guida è pratica, agile e pronta per accontentare anche le donne sempre in movimento. La scelta tra ben sei motorizzazioni permette di creare una vettura davvero unica per ogni possessore, passando dai motori a benzina per neopatentati a quelli GPL, fino ai diesel.

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

1199 81 (110)/5500 205/2500 103 Anteriore 188 9,3 21,7 400/175/147 254 1125 da 15.750 euro


SPECIALE 2017: LE ALTRE

MINI COUNTRYMAN

Quando ti chiami MINI è difficile rinnovarti senza alterare il tuo concetto base: essere chic, rimanendo di taglia ridotta. Sembra però che la nuova Countryman si appresti a essere la premium offroad più adatta ai weekend avventurosi. Sì, anche quelli nella giungla urbana. Le dimensioni infatti rimangono compatte (4,30 metri, + 20 centimetri rispetto al modello precedente). La usate soprattutto in città? Allora non potrete evitare la versione S E ALL4. La “E” rappresenta la sua anima ibrida. Un secondo motore elettrico sotto al pianale permette alla Countryman di godere della trazione integrale, ma non solo. I consumi si abbassano e quindi le emissioni di anidride carbonica. Sono 40 i chilometri col solo motore elettrico. Inoltre è di serie la radio “MINI Visual Boost”, con display da 6.5” che ci informa della carica nelle batterie. È uno strumento molto completo, visualizzando anche le modalità di guida selezionate attraverso il selettore eDrive. Gode di 224 cavalli di potenza, che permettono scatti e allunghi fulminei. Se invece preferite il motore singolo, ci sono sia i benzina sia i diesel. Le potenze vanno dai 136 cavalli della Cooper ai 192 della versione S. Un look indipendente e lo spirito avventuriero, grazie all’altezza da terra maggiorata, la rendono una vettura quasi iconica. Perché la Countryman segue la logica del “Make It Simple”. Ossia fare le cose nel modo più semplice possibile. Senza per questo perdere nulla, anzi, il contrario.

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

1499 449 (6100 (136)/2500 220/1750 114 Anteriore 200 9,0 19,0 430/182/156 267 1365 da 27.450 euro


SPECIALE 2017: LE ALTRE

FIAT 124 SPIDER

Per noi italiani, uno dei moti d’orgoglio di quest’anno. Perché è stato rispolverato un nome storico e una vettura con tetto apribile di Fiat non la si vedeva dai tempi della Barchetta, un altro bel progetto della casa. Così la 124 Spider celebra un ritorno con stile e grinta su tutte le strade. Si presenta con un cofano piuttosto lungo e tronco e una grossa presa d’aria frontale esagonale. I fari che puntano verso l’interno a LED risultano sì aggressivi ma mai eccessivi. Dietro piace per il motivo squadrato sempre dei fari. Lo scarico sportivo è poi un chiaro richiamo al passato. E dentro com’é? Comoda, molto comoda. La 124 Spider infatti condensa molta tecnologia e un alto livello di comfort. Nonostante ci si trovi a davvero pochi centimetri da terra! Ma c’è spazio anche per i più alti. I sedili sono avvolgenti anche nei lunghi tornanti che si affrontano nei weekend più sportivi. In aggiunta, il sistema d’infotainment è sempre pronto a esaudire ogni desiderio. La capote insonorizza bene anche ad andature sostenute. Per la musica, poi, c’è l’impianto Bose con altoparlanti nei poggiatesta. L’apertura e chiusura del tetto è semplice e veloce, per cui in caso d’inatteso temporale niente paura. Il volante è reattivo e le sospensioni sono tarate in modo ottimale per ogni situazione. Soprattutto quelle dove è possibile sprigionare tutti i 140 cavalli del piccolo 1.4 litri MultiAir. I sistemi di aiuto alla guida impediscono comunque di eccedere. Le prestazioni sono di 0-100 km/h in 7,5 secondi e una velocità massima oltre i 200 km/h.

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

1368 449 (6103 (140)/5000 240/2250 148 Posteriore 215 7,5 15,6 408/174/123 231 1050 da 27.500 euro


MAZDA MX-5 RF L’azienda nipponica aveva svelato nei mesi scorsi (senza preavviso) la MX-5 RF, una versione speciale della sua tanto amata spider. Nel 2016 si è fregiata del titolo di “World Car of the Year” grazie al suo KODO Design. Merito della sua linea filante, semplice, elegante ma anche sportiva. Le due lettere aggiunte stanno per Retractable Fastback ed indicano a tutti gli effetti che questo nuovo modello è una hard-top. Il tetto infatti è rigido poiché costituito di metallo e si apre in 12 secondi, sia da fermi che in movimento (fino a 10 km/h), entrando in uno scomparto che non intacca né la linea né lo spazio per i bagagli dietro. La tinta Machine Grey è il tocco d’artista, esaltando le linee e donandole una certa personalità. Dentro si arricchisce con l’Alcantara. Il motore è 2.0 litri da 160 CV: 214 km/h di punta e 7,3 secondi l’accelerazione. Il peso è piuma: poco più di 1000 chilogrammi la rendono ancora più appetibile se si cerca un weekend sbarazzino. Completa il tutto il cambio automatico a 6 marce.

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: Velocità massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

1998 449 (6118 (160)/6000 200/4600 154 Posteriore 215 7,5 15,2 392/174/124 231 1055 da 36.500 euro


SPECIALE 2017: LE ALTRE

MERCEDES BENZ

FAMILIARE DAL TRIPLO CARATTERE

U

no stile moderno ed affascinante che riprende quello della berlina, cui si aggiunge una maggiore capienza nella parte posteriore. I viaggi diventano più comodi senza per questo rinunciare alla qualità tipica del brand tedesco. Le forme di questa Station Wagon rimangono filanti e morbide, riducendo il fastidioso rumore esterno, mentre dentro gli occupanti sono coccolati dalla materiali pregiati. Il sistema di infotainment ha due grandi schermi incorniciati nel cruscotto. Il suo punto forte è sicuramente il bagagliaio, che permette di caricare sia oggetti di grande taglia che molto pesanti. Se si vuole concedersi un po’ di relax a bordo, ecco la guida assistita Drive Pilot. Sono inoltre disponibili la versione All-Terrain, per piacevoli weekend outdoor, e quella AMG. Grazie alla trazione integrale questa wagon diventa sportiva - ma rimane sicura su ogni fondo stradale liberando gli oltre 400 cavalli dai grossi scarichi. In sostanza, la Classe E SW ha ben tre modi di essere vissuta, a seconda delle esigenze. fatto della sicurezza il suo fiore all’occhiello.

Ecco allora due nuove app che sfruttano internet per connettersi alle altre vetture ed anticipare eventuali difficoltà. Nello specifico la V90 avviserà nel caso di fondo pericoloso o pericolo imminente ai fini di sicurezza. Parlando di motori, quello più degno di nota è l’ibrido plug-in, di prossima introduzione: può percorrere fino a 50 km nella sola modalità elettrica, cioè senza inquinare né usare carburante.


CLASSE E

Cilindrata cm3: Potenza massima kW (CV)/giri: Coppia max Nm/giri: Emissione di CO2 grammi/km: Trazione: VelocitĂ massima (km/h): Accelerazione 0-100 km/h (s): Consumo medio (km/l): Lunghezza/larghezza/altezza (cm): Passo (cm): Peso in ordine di marcia (kg): Prezzo:

1950 143 (194)/3800 400/1600 109 Posteriore 235 7,7 4,2 493/185/147 294 1705 da 64.343 euro


PASSO SAN MARCO, PARCO DELLE OROBIE (BG-SO)

UN PASSO VENEZIANO PER DUE VALLI LOMBARDE

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CON PORSCHE MACAN GTS

di Nicola D. Bonetti

P VIAGGIO NEL PARCO DELLE OROBIE, VERSO IL PASSO CHE UNISCE LE VALLI BERGAMASCHE ALLA VALTELLINA. VIAGGIO NELLA NATURA, SEGUENDO LA STORIA DI UNA STRADA REALIZZATA OLTRE SEICENTO ANNI FA PER SUPERARE TRATTI FINO AD ALLORA IMPOSSIBILI.

er raggiungere il Parco, ripercorriamo anche un po’ di storia: se risalire oggi la Valle Brembana, da Milano alla capitale San Pellegrino dalla fama internazionale, sembra una passeggiata senza impegno, ma ci furono tempi nei quali l’attuale percorso era insormontabile, isolando l’intera vallata da commerci, traffici e scambi, anche se ciò la mantenne difficile da conquistare, mettendola al riparo da invasioni e scorribande. Infatti, dove oggi un tratto di strada a due corsie, realizzata su viadotto, supera la zona di Botta di Sedrina, ai tempi non c’era modo di passare se non all’interno del fiume, o salendo di molto sulle rocce circostanti. Per la sopravvivenza della zona, fu realizzata la Via Mercatorum che saliva da Nembro, in Valle Seriana, per raggiungere San Giovanni Bianco, oltre San Pellegrino, con una serie infinita di saliscendi. La visione strategica della Repubblica Serenissima, tesa a salvaguardare l’importanza degli estremi confini occidentali, spinse Alvise Priuli, podestà del capoluogo, a costruire verso la fine del ‘500 la Via detta appunto Priula, da Bergamo al valico di confine settentrionale. Il Passo di San Marco (nome assunto giusto all’epoca) verso quota duemila, affacciato alla Valtellina e di fronte ai Grigioni (allora alleati), da dove scendere a Morbegno (SO). Permettendo così di evitare il transito di merci lungo il Lago di Como, territorio del Ducato di Milano e dominio spagnolo, con il relativo pagamento di esosi dazi, se non la confisca dei beni stessi. La Via Priula è tuttora evidente e percorribile a tratti, a piedi o in bicicletta.

Guidando nel presente

Lasciata la città senza avvederci delle difficoltà incontrate nel passato, il paesaggio scorre attorno a noi, che guidiamo con andatura piacevole, ammirando i dintorni dal comfort della Porsche Macan GTS. Evitiamo anche San Pellegrino proseguendo lungo le gallerie, per deviare poi verso 81


PASSO SAN MARCO, PARCO DELLE OROBIE (BG-SO) il ramo occidentale della vallata, verso Olmo al Brembo, da dove mancano 16 km alla meta. Ci immergiamo nel pieno della natura, lasciando il fondovalle per salire di quota: la giornata e l’orario indovinati, l’assenza di traffico e la piacevolezza della strada, inducono a regolare le prestazioni su Sport+ per la massima dinamica. La cornice del paesaggio esalta il soggetto al centro dell’immagine: la scarlatta Macan GTS che, da vera Porsche fa sentire un po’ di voce all’esterno ed elargisce soddisfazioni da sportiva al volante. In poco tempo arriviamo a Mezzoldo, e l’ambiente si fa ancor più montano: le strade ben note e la visibilità aperta del paesaggio permettono una guida sportiva. Macan regala emozioni da Porsche, dallo sterzo pronto e preciso alla frenata, sopraffina grazie al basso baricentro e al comportamento neutro, con ottima trazione.

Il parco delle Orobie

Come a scuola, la descrizione comincia dalla vastità: sono circa settantamila gli ettari di superficie assegnata al Parco delle Orobie, rappresentando una delle aree più estese di tutela ambientale della Lombardia. Catene montuose tra due e tremila metri, torrenti, fiumi (Brembo, Serio e Dezzo), laghi, vallate principali e secondarie anche non antropizzate, dove la natura è preponderante. Paesaggi da boschivi a colture d’alpeggio con declivi verdeggianti, a pareti rocciose per una grande varietà morfologica: un regno di sentieri per escursionisti, a piedi o in bicicletta, con percorsi appositi, più la variante scialpinistica invernale. Un capitale naturale - come si legge nella descrizione del Parco - che ne eleva la biodiversità ai vertici regionali, tutelato con l’introduzione nel Sistema Rete Natura 2000, con l’istituzione di Zone di Protezione Speciale e il riconoscimento nei Siti di Importanza Comunitaria. Parco delle Orobie, istituito per tutelare natura, ambiente, paesaggio, flora e fauna del territorio esteso tra la zona più settentrionale della provincia di Bergamo e il versante meridionale della Valtellina 82


CON PORSCHE MACAN GTS

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PASSO SAN MARCO, PARCO DELLE OROBIE (BG-SO)

Il Passo San Marco

La meta ha una vista incredibile che spazia oltre la Valtellina stessa, permettendo di gettare lo sguardo fin verso i Grigioni. Un cippo in roccia ri corda l’antico confine: siamo a quota di 1992 metri, entrando così nel Parco delle Orobie Valtellinesi, dove comincia poi la discesa per raggiungere Morbegno (26 km) al fondovalle. La strada è più stretta ma la pendenza si ferma a picchi del 12% contro i sedici della salita. Ammirato il paesaggio, ridiscendiamo verso la parte orobica: dopo poche curve deviamo a destra per ammirare la Ca’ San marco, attualmente Rifugio del CAI, sulle cui pareti sono tuttora presenti insegne della Repubblica di Venezia, lapidi e iscrizioni originali della costruzione, avvenuta nel 1593, 84

candone il ruolo di rifugio tra i più antichi delle Alpi. Siccome la strada ha apertura stagionale in base all’innevamento, in inverno è meglio informarsi prima sulla percorribilità, perché può essere chiusa dalla zona del Rifugio Madonna delle Nevi, a quota 1300 metri sul versante bergamasco, e da Albaredo su quello valtellinese.


CON PORSCHE MACAN GTS

RIFUGIO PASSO SAN MARCO 2000 Aperto tutto l’anno – con poca neve ci si arriva lungo la strada, altrimenti si raggiunge con ciaspole o motoslitte - è l’ultima costruzione prima del Passo, a quota 1.860 metri. Gestione di famiglia sin dall’apertura nel 1995, ha anche camere per chi voglia vivere la magia della notte in quota, quando i turisti scendono a valle e il risveglio illumina con luci morbide pae-

saggi memorabili. La cucina, curata dalla chef Silvia Balicco, spazia sulla tradizione bergamasca e valtellinese, con la forza della conoscenza dei valori fondamentali. Casoncelli o pizzoccheri, polenta normale o taragna cotta come si deve, carni e cacciagione, funghi, formaggi… fino ai dolci fatti in casa, per un’accoglienza dal gusto semplicemente memorabile.

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CON PORSCHE MACAN GTS COMPAGNA DI VIAGGIO Nessuno si permette più di chiamarla “Baby Cayenne”: Macan ha assunto rapidamente personalità propria, con identità definita e apprezzamento per l’equilibrio esemplare tra prestazioni (da Porsche) e dimensioni compatte, mobilità fuoristrada e agilità da cittadina a sportiva. GTS, sigla dal 1964 evocativa di auto particolari per il marchio di Stoccarda, identifica una Macan a benzina che, forte dei 360 cavalli erogati dal biturbo, si pone con forte immagine e grinta al di sopra delle versioni normali ed S (che partono da 252 cavalli), e meno costosa delle due Turbo da 400 e 440 cavalli. La costosa livrea carminio della GTS provata le rende merito e contribuisce a evidenziarne aggressività e stile, insieme ai particolari neri, lucidi oppure opachi. Non sembra essere lunga 4,7 metri: appare subito come Porsche, il cui valore è sostenuto da contenu-

ti, meccanica, interni e dotazioni. Con auto di questa categoria si parte sempre dalla meccanica: il motore V6 con coppia di 500 Nm da soli 1.650 giri indica immediatamente erogazione e guidabilità, il cambio PDK a sette rapporti è un oggetto pregiato, la trazione integrale è controllata elettronicamente. La dinamica è facile fino ai limiti - capita anche di staccare leggermente la ruota posteriore interna - tanto l’assetto (le sospensioni sono meccaniche, con ammortizzatori regolabili) risulta mirato alle prestazioni: diverte senza impegnare troppo, nonostante il peso arrivi comunque verso il paio di tonnellate. Ma la frenata è comunque da vera Porsche. Internamente il posto di guida avvolge il pilota, facendolo sentire come in un aereo per il numero di pulsanti - tutti ben allineati - dal tunnel al cielo del padiglione. Si respira aria da Porsche, non solo per la chiave d’accensione da inserire a sinistra del volante (in puro stile 911), o il cronometro che troneggia sopra il cruscotto, confermando la vocazione sportiva di Macan. Basta premere il comando che apre le valvole agli scarichi, per sentir ruggire il motore sin dall’accensione, pronto a scattare in poco più di cinque secondi da zero a cento e in grado di allungare fin oltre i 250, o di viaggiare a lungo mantenendo medie anche molto elevate, esaltando la dinamica senza penalizzare in alcun modo il comfort. Macan GTS costa di listino 76.845 euro, circa 8mila oltre una “normale” S, ma la configurazione di accessori aggiuntivi, anche senza esagerare con la personalizzazione, potrebbe far lievitare di molto il costo finale. www.porsche.it

PORSCHE MACAN GTS Potenza Coppia max Nm/giri

500/1650

Emissione di CO2 grammi/km

215

Velocità massima (km/h)

256

0-100 km/h (s)

5,2

Consumo medio (km/l)

10,9

Dimensioni (cm)

86

360 CV a 6.000 giri

469/193/161


IN EUROPE

UNA GERMANIA TUTTA VERDE

Il Danubio presso Beuron, nel Baden-Württemberg

IL PRIMATO DI PAESE PIÙ “VERDE” D’EUROPA? È DELLA GERMANIA. UN TERZO DEL SUO TERRITORIO, BEN 121.827 KMQ SU 357.169, È OCCUPATO INFATTI DA BOSCHI, PARCHI, RISERVE NATURALI E OASI PROTETTE. LE FORESTE TEDESCHE, POI, CONTANO PIÙ DI 90 MILIARDI DI ALBERI TRA ABETI, QUERCE, FAGGI E PINI, CONFERMANDOSI COME LE PIÙ RICCHE IN EUROPA IN TEMA DI BIODIVERSITÀ.

87 Costanza, davanti alla Graf Zeppelin House

Cavalli nel Parco Naturale di Barmin, nello stato del Brandeburgo

La foresta di Reinhardswald, in Assia


WEEKEND GREEN IN EUROPE

La Wieskirche a Steingaden, Baviera, Patrimonio dell’Umanità UNESCO

ALTRI NUMERI DI QUESTO PRIMATO: SONO 9500 LE SPECIE VEGETALI PRESENTI E 48 MILA QUELLE ANIMALI. SENZA CONTARE CHE LA GERMANIA, DAL 2015, È LA PRIMA “RISERVA DI LEGNO” DELL’UNIONE EUROPEA. CON UN PATRIMONIO COSÌ, LO SVILUPPO TURISTICO È STATO “NATURALE”.

Staden Park, la pista ciclabile sulle rive del fiume Saar

88 Viale alberato nella Riserva della Biosfera di Schorfheide-Chorin


2017 Anno del Turismo Sostenibile

L’assemblea dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha dichiarato il 2017 Anno Internazionale del Turismo Sostenibile. Da questo punto di vista, la Germania è pronta. Non solo per il suo patrimonio naturale, ma anche per i suoi centri urbani. Il Green City Index ha infatti certificato per dieci città tedesche su dodici, una sostenibilità superiore alla media europea, grazie ai trasporti pubblici, alle piste ciclabili e alla qualità dell’aria. Altro punto di forza rilevato è l’armoniosa interazione tra antico e nuovo. Tra le eccellenze spicca la HafenCity di Amburgo, progettata secondo i requisiti più moderni di sostenibilità ambientale, e la città universitaria di Friburgo, dove il pittoresco centro storico si integra con il nuovo quartiere Vauban. Nel territorio della Ruhr, poi, le miniere di carbone dismesse sono diventate il fulcro della vita culturale. A Francoforte, invece, il moderno profilo dei grattacieli è un tutt’uno con i prati coltivati ad alberi da frutto. A Berlino, infine, le vecchie rotaie delle locomotive a vapore si sono trasformate in itinerari pedonali per andare alla scoperta della città.

IN GERMANIA di Manuela Fiorini

La Germania “verde” piace ai turisti

I turisti europei che hanno dimostrato di apprezzare di più le eccellenze della Germania sono stati proprio gli italiani. Ben 1.715 mila i nostri connazionali che lo scorso hanno visitato il paese. La regione preferita si conferma la Baviera, seguono il Baden Württemberg e la Renania. La città più visitata è invece Berlino, seguita da Francoforte, Monaco e Colonia. Si va sempre più affermando, invece, la tendenza a scoprire la Germania attraverso l’ecoturismo, grazie alla campagna mondiale “Il fascino delle vacanze naturalistiche in Germania”, promossa dal German National Tourism Board. L’ente del turismo tedesco ha appositamente “disegnato” sedici nuovi itinerari, da quelli più tradizionali per andare alla scoperta della Foresta Nera e del Danubio, a quelli più avventurosi. Tra questi spiccano i tour delle terre selvagge dell’Edersee per osservare cervi, aquile e lupi. Per chi ama la storia, è stato pensato invece un itinerario sulle colline del Saarland sulle tracce dei popoli celti e dei romani. Tra le eccellenze anche i villaggi incantati dello Schleswig Holstein, le foreste della Turingia, le distese di frutteti dell’Assia, le paludi della Renania e i laghi del Brandeburgo.

Parco Naturale della Valle dell'Altmühl nel Baden-Württemberg

Il turismo verde fa rete

15 parchi nazionali, 15 riserve della biosfera e 104 parchi naturali. È questo il patrimonio verde della Germania. A essi si aggiungono ben 39 siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, tra centri storici, chiese, castelli e borghi millenari, collegati da oltre 40 mila i chilometri di rotaie percorsi da convogli alimentati, in alcuni casi, al 100% da energia verde. Chi invece desidera muoversi autonomamente, può contare su un’ampia offerta di auto a noleggio con sistemi di alimentazione “green”. In molti centri urbani, poi, si trovano a noleggio biciclette o ebike, i moderni mezzi a pedalata assistita. Per chi sceglie di visitare il paese sulle due ruote sono poi a disposizione oltre 200 piste ciclabili per 70 mila km. Per gli escursionisti, invece, la rete di sentieri supera i 200 mila km. 89 Parco Nazionale di Hainich, turismo accessibile sul Treetop Trail


90 Veduta della Fortezza di Wartburg


NELLA SELVA DELLA TURINGIA SULLE TRACCE DI LUTERO E DI SITI UNESCO Il 2017 sarà l’anno di Martin Lutero. Sono trascorsi ben 500 anni da quando il monaco e studioso ha affisso le sue 95 tesi sul portale della chiesa del castello di Wittenberg, dando ufficialmente il via alla Riforma cambiando gli assetti politici e religiosi mondiali. Oggi, sono più di 800 milioni i Cristiani Protestanti nel mondo e il 2017 sarà l’anno conclusivo delle celebrazioni che, dal 2008, hanno coinvolto tutta la Germania. In particolare, sono otto i percorsi “sulle tracce di Lutero” che collegano ben 42 luoghi in cui il grande riformatore ha vissuto o ha operato. Abbiamo scelto uno degli itinerari luterani nella regione della Turingia.

Lutherplatz a Möhra, cittadina di origine della famiglia di Lutero

Un weekend ad Eisenach

Situata al confine nord ovest della Foresta della Turingia e raggiungibile percorrendo la direttrice Lipsia – Francoforte. Martin Lutero vi soggiornò per completare i suoi studi nel 1498, mentre nel 1521 vi tenne una delle sue celebri prediche di ritorno dalla Dieta di Worms. Tuttavia, Eisenach ha dato i natali al celebre compositore Johann Sebastian Bach e di qui sono passati anche Goethe, nel 1777, e Napoleone Bonaparte, nel 1807. La visita alla città parte dalla centrale Markplatz, dove si affaccia il Rathaus, stile rinascimentale e il palazzo dei duchi di Sassonia-WeimarEisenach. Splendide anche le case a graticcio risalenti al XVI secolo. In Lutherplatz 8, si trova invece il Museo Casa Natale di Lutero (www. lutherhaus-eisenach.de, aperto lun-dom 10-17) che ospita la mostra permanente Lutero e la Bibbia che illustra attraverso documenti, curiosità e installazioni multimediali come Lutero tradusse la Bibbia in tedesco. Costruita nel 1356, la Lutherhaus è una delle case più antiche della Turingia. Qui Lutero vi abitò da studente, tra il 1498 e il 1501. In Karlplatz si può ammirare il Monumento a Lutero, eretto nel 1882 in occasione dei 400 anni della nascita del Riformatore. Vale una sosta anche la Bachhaus (www.bachhaus.de, aperto lun-dom 10-18), in Frauenplan 21, che ospita una delle esposizioni permanenti più grandi del mondo dedicate a Johann Sebastian Bach, che qui nacque il 21 marzo 1685. Su un’area di 600 mq si possono ammirare più di 250 tra spartiti e documenti originali, tra cui alcuni autografi di Bach e la prima edizione de “L’arte della fuga”. Anche la biblioteca del compositore è stata meticolosamente ricostruita.

Museo dedicato a Bach

Villa Eichel Streiber ad Eisenach

Il castello di Wartburg e le vicinanze

Il monumento più importante della città è il castello di Wartburg (www. wartburg.de, aperto lun-dom 8.30-17), dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1999. Circondato da boschi lussureggianti, è considerato il più bel castello medievale di tutta la Germania. Spiccano l’elaborato ponte levatoio e il cortile lastricato, mentre, al suo interno, si possono ammirare il salone delle feste, la sala dei cavalieri e la cappella, abbelliti con affreschi e mosaici. Qui visse anche Santa Elisabetta, mentre Lutero vi si ritirò sotto le false spoglie di Junker Jorg tra il 1521 e il 1522, sfruttando il periodo di pausa per tradurre il Nuovo Testamento in 91 Martin Lutero


lingua tedesca e prepararsi alle dispute teologiche future. Anche Wagner si ispirò alle atmosfere romantiche di queste antiche mura per comporre il suo Tannhäuser. Tra gli appuntamenti del 2017 dedicati a Lutero, dal 4 maggio al 5 novembre Wartburg ospiterà la mostra “Lutero e i tedeschi” che si focalizzerà sul rapporto complesso tra il grande riformatore e i popoli della Germania. L’itinerario “sulle tracce di Lutero” prosegue nella vicina cittadina di Möhra (circa 21 km), da dove proveniva la sua famiglia di origine. Si prosegue poi verso Schmalkalden, dove i principi protestanti e i cittadini siglarono un’alleanza difensiva nel 1531. L’ultima tappa è Mühlhausen, dove Thomas Müntzer, leader della rivolta dei contadini, venne giustiziato.

COME ARRIVARE In auto: La Turingia si può raggiungere dall’Italia percorrendo le autostrade A4, A9, A38, A44, A71 e A73 . Il tempo di percorrenza dal Brennero è di circa 6 ore per una distanza di 625 km. Eisenach si trova sulla direttrice Lipsia-Francoforte. DOVE DORMIRE *Romantik Hotel auf der Wartburg***** (Aud der Wartburg 1, Eisenach, tel 0049 (0)3691 7970, www.wartburghotel.de) Struttura storica presso le mura della fortezza di Wartburg e con vista sulla Selva di Turingia. Il ristorante Landgrafenstub propone una cucina gourmet in ambiente elegante. Ampia lista di vini. Doppia con colazione a buffet da € 259. *Land- und Golfhotel Alte Fliegerschule**** (Am Weinberg 1, Eisenach, tel 0049 (0)3691 8680, www.landhotel-eisenach.de). Situato a 5 minuti dalla città, dispone di 66 camere ricavate all’interno di un’ex scuola di volo. Il ristorante Bel Air propone piatti regionali e internazionali. Doppia con colazione da € 89. DOVE MANGIARE *Weinrestaurant Turmschänke (Karlplatz 28, Eisenach, tel 0049 (0)369 1213563, www.turmschaenke-eisenach.de ). Allestito nella Nicolaiturm, conserva gli arredi originali del 1912. La cucina dello chef Ulrich Rösch propone elaborazioni di piatti internazionali e di stagioni. Costo medio a persona: menù da € 35; alla carta € 35-50. *Zucker + Zimt (Markt 2, Eisenach, tel 0049 (0)3691 741141, www. zucker-zimt-eisenach.de) Locale arredato in stile moderno, offre un menù con ingredienti biologici e del commercio equo-solidale. Da provare i bagel farciti, le crepés dolci e salate e le torte fatte in casa. Prezzo medio dei piatti € 2,90-9,90. Info: www.visit-thuringia.de

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Le mura imponenti della Fortezza di Wartburg, sito UNESCO

Alcuni scorci interni di Wartburg

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Veduta aerea del Treetop Trail, nel Parco Nazionale di Hainich

Passerella sulla foresta primordiale a 44 metri da terra

La Selva di Turingia, il cuore verde della Germania

Grotta delle Fate di Saalfeld

Un ospite del villaggio dei felini selvatici Hütscherodadove

SAALFELD, LE GROTTE DELLE FATE NEL GUINNESS DEI PRIMATI La grotte di Saalfield sono entrate nel Guinness dei Primati per il maggior numero di colori presenti in grotta. Per i più piccoli, il Boschetto delle Fate permette di incontrare fate, folletti e spiritelli. È possibile poi effettuare visite guidate serali e inalazioni nella galleria curativa. www.feengrotten.de

Il Parco Naturale Selva di Turingia è la foresta più estesa di Germania, con una rete di sentieri di oltre 7000 km. Tra essi, il famoso Rennsteig di 168 km. Nella regione di Oberhof si trova invece il Gipfelweg, il sentiero dei “sette novecento”, di 30 km consente di raggiungere ben sette vette di altezza superiore a 900 metri, tra le quali spicca il monte Schneekopf, zona militare fino al 1990 e oggi una delle ultime brughiere in Turingia. Chi preferisce spostarsi in auto, può sfruttare 450 km di strade asfaltate. Info: www.naturpark-thueringer-wald.de / www.thuringia-tourism.com

Hainich, foresta primordiale

Il Parco Nazionale di Hainich, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si estende tra la cittadina di Eisenach, la fortezza di Wartburg e la località termale di Bad Langensalza. Di qui passa il sentiero Rennsteig che con i suoi 170 km è il più antico d’Europa tra le strade sterrate a lunga distanza. Dal centro informativo Thiemsburg parte il Treetop Trail, che consente di salire a ben 44 metri sulla cima degli alberi. Un’altra imperdibile attrazione è il villaggio dei felini selvatici Hütscherodadove, dove, salendo su una piattaforma, si può assistere al pasto degli animali e godere di uno splendido panorama. Info: www.thuringia-tourism.com/nationalpark-hainich 94


Panorama invernale nella Selva di Turingia

Spreewald, gita sul fiume

Spreewald, Riserva della Biosfera

Un mosaico di prati, boschi, paludi e corsi d’acqua dove la mano dell’uomo ha costruito una rete di canali di 1000 km. È la Foresta della Sprea (Spreewald in tedesco) che si trova a circa 100 km a sud est di Berlino, ad appena un’ora di macchina. Dichiarata Riserva della Biosfera nel 1990 e Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO nell’anno successivo, ospita diversi animali a rischio estinzione come la lontra, il castoro e la cicogna nera. Nei villaggi con le tradizionali case di tronchi vive anche la minoranza slava dei Sorabi, che si possono incontrare grazie alle escursioni guidate. La Foresta della Sprea si distingue poi per la sua produzione agricola biologica, che sfiora il 70% . Qui vengono prodotti i cetrioli, il rafano e gli alcolici con l’indicazione di origine protetta “Spreewald”. Da Lübben parte la Gurkenradweg, la “pista ciclabile del cetriolo”, un anello di 260 km che tocca le principali attrazioni della zona. Da non perdere un romantico viaggio in canoa attraverso il labirinto dei canali, mentre per una sosta benessere ci si può fermare alle terme di Spreewaldtherme in Burg. Info: www.burg-spreewald-tourismus.de

Una cicogna con i suoi piccoli nella Riserva della Biosfera di Spreewald

95 Una donna della minoranza slava dei Sorbi in abiti tradizionali

Produzione di cetrioli sottaceto lungo la Gurkenradweg

Una tradizionale abitazione in legno dei Sorbi


ANDAR Il Parco del Frankenwald

Una veduta del Parco Naturale di Frankenwald, al confine tra Baviera e Turingia

Cime, valli e villaggi caratterizzano il Parco Naturale di Frankenwald, situato nella regione della Baviera al confine con la Turingia. Tra la rete di sentieri, si segnala il percorso che dal centro storico di Kronach conduce alle rovine del castello di Lichtenberg. Da qui passa anche lo storico Rennsteig. Tra i numerosi percorsi dedicati alle due ruote, da non perdere l’itinerario che costeggia la Grünes Band, la zona protetta sul confine che separava le due Germanie durante la Guerra Fredda. Info: www.naturpark-frankenwald.de

Il Parco dei Monti Fichtelgebirge

Escursionisti nel Parco Naturale dei Monti Fichtelgebirge

96 Una lince, una mantide curiosa e quattro piccoli gufi fanno parte della favolosa biodiversità dei parchi della Germania.

Si estende in Baviera su un’area di 1000 kmq tra i centri di Beyreuth, Hof e Weiden e la città ceca di Cheb. Paradiso della biodiversità, costituisce l’habitat d’elezione per galli cedroni, picchi neri e linci. Tra i percorsi a tema, spicca il sentiero dei Monti Franconi, e il Percorso Ciclabile sul Meno. Per gli appassionati di letteratura c’è il percorso Jean Paul che tocca i luoghi della vita del poeta romantico, mentre, per chi desidera approfondire l’aspetto geologico, vicino a Wunsiedel c’è il più imponete labirinto roccioso d’Europa. Info: www.tz-fichtelgebirge.de


PER PARCHI Rhön, Riserva della Biosfera UNESCO

Al confine tra Baviera, Assia e Turingia, la Riserva della Biosfera della Röhn offre un’incredibile varietà paesaggistica. Di qui passa lo Hochrhöner, premiato nel 2010 “Sentiero escursionistico più bello di Germania”. Splendidi poi gli itinerari lungo l’ex confine tra le due Germanie, con il memoriale Point Alpha, e sui monti Gangolfsberg e Milseburg. Il monte Wasserkuppe, il più alto dell’Assia, è frequentato sia dagli appassionati di volo a vela sia dagli amanti di canoa e kayak. Info: www.rhoen.de LA GERMANIA SU DUE RUOTE Tra gli itinerari più belli, il Percorso della Valle dell’Ilm (123 km), in Turingia, insignito con 4 stelle dall’ADFC, la Federazione tedesca dei Ciclisti. Sempre in Turingia passano il percorso ciclabile Thüringer Städtekette di 255 km, che collega sette città tra Eisenach ed Altenburg, e il Percorso della valle del Werra di 306 km. 5 stelle ADFC per il Percorso del Meno di 600 km, che si biforca andando verso le foci del Meno Rosso e del Meno Bianco. Infine, la Pista del Fulda, di 255 km, attraversa il nord dell'Assia. Info: www.germany.travel/it/natura-sporte-relax/cicloturismo/bicicletta.html

La Riserva della Biosfera di Rohn in inverno

Cicloturisti lungo il Percorso ciclabile Thüringer Städtekette presso Weimar

97 Una e-biker con il suo quattrozampe

l ponte sospeso lungo il percorso ciclabile nel Parco Naturale dei Monti Fichtelgebirge


IN EUROPE INFO: www.germany.travel/it/ è il sito dell’Ente Nazionale del Turismo tedesco. Offre informazioni su destinazioni, itinerari di viaggio, eventi, pacchetti turistici e dove mangiare e dormire durante il proprio soggiorno. COME ARRIVARE In auto: la Germania si può raggiungere dall’Italia con le autostrade A4, A9, A38, A44, A71 e A73. Per esempio, per raggiungere Monaco di Baviera si può prendere l’Autostrada del Brennero (A22), attraversare il Passo del San Bernardino e poi la A13 e la A96, che sono parte delle sezioni europee delle E35, E43 ed E60. In alternativa, si può passare per la Svizzera attraverso il Valico Como-Chiasso.

Info: www.autostrade.it , www.viamichelin.it In treno: Le Ferrovie Tedesche (Deutsche Bahn AG) mettono a disposizione una rete ferroviaria di 38 mila km. I treni DB-ÖBB EuroCity che offrono cinque collegamenti giornalieri da Verona, uno da Venezia e uno da Verona per Monaco di Baviera. Da Milano partono anche i treni per Berlino e Stoccarda. Info: www.megliointreno.it e www.bahn.com/it In aereo: La Germania è ben servita dai principali aeroporti italiani, anche con voli low cost. Info: www.lufthansa.com, www.easyjet.com e www.ryanair.com

SITI UNESCO NEI PARCHI DELLA GERMANIA GREEN

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Nel Parco Nazionale di Hainich si trova il Treetop Trail, un percorso panoramico sulle cime degli alberi a 44 metri da terra.

Nella Spreewald, Riserva della Biosfera dal 1990, il 70% della produzione agricola é rigorosamente biologica

Nella Riserva della Biosfera della Röhn si trova l'Hochrhöner, eletto "Il Sentiero Escursionistico più bello di Germania" nel 2010.

Relax sul lago nella regione dell’ Uckermark, nella Germania settentrionale


VARESE LIGURE,

IL BORGO “BIO” CHE L’EUROPA CI INVIDIA


WEEKEND GREEN A VARESE LIGURE Servizio di Vittorio Giannella

Il borgo di Varese Ligure visto dall’alto

La Citroen C4 Grand Picasso in Val di Vara, sullo sfondo le torri eoliche con cui si produce energia pulita.


CON LA CITROËN C4 GRAND PICASSO

POCHI LO CONOSCONO, EPPURE È STATO IL PRIMO IN EUROPA AD AVERE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ISO 14001, EPPURE OGGI HA COSTITUITO UNO DEI PRIMI DISTRETTI BIOLOGICI, EPPURE È IMPORTANTE ANCHE PER LA BELLEZZA DEL SUO CASTELLO E DELLA SUA FORMA COME BORGO ROTONDO. VARESE LIGURE È UN GIOIELLO, INCASTONATO NEI BOSCHI E NEI PRATI DELLA VAL DI VARA, CHE NELL’ANNO DEL TURISMO SOSTENIBILE VALE LA PENA DI CONOSCERE

I

l 2017 è l’anno mondiale del turismo sostenibile, dimostrazione lampante di quanto il settore turistico sia fondamentale e strategico per lo sviluppo sociale ed economico di tutti i paesi, essenziale per l’Italia che annovera la maggiore quantità di siti UNESCO del pianeta, 51, ma ultimamente, scivolata indietro per presenze turistiche. Sarà l’anno dove porre attenzione sull’importanza dei piccoli borghi e del grande patrimonio che le civiltà rivestono in ogni parte del mondo. I borghi sono il fulcro della qualità della vita, cassaforti dove vengono custodite le tradizioni più autentiche, e il turismo è il settore che permette loro di mantenersi in vita, avendo come obiettivo primario il concetto di sostenibilità e crescita sana del territorio.

La valle del miracolo bio Per questo per noi di Weekend In è doverosa una visita a Varese Ligure, un borgo dove questa magia, questa sintesi tra benessere, prosperità e attenzione per l’ambiente è riuscita e sta dando i suoi frutti. Siamo andati con la nuova Citroen C4 Grand Picasso, una monovolume con un bagagliaio capiente, (ben 645 litri che diventano 704 spostando in avanti i sedili posteriori) utile per poter far scorta e caricare formaggi e prodotti bio della valle. Un’auto rispettosa dell’ambiente che non altera i delicati equilibri naturali essendo, con il suo motore Diesel Blue HDI, “Best in class” in fatto

di emissioni di CO2, 99g/km, in testa nella sua categoria. Da Milano prendiamo l’autostrada A1 per poi immetterci a Parma nella A15, superare il Passo della Cisa e, a La Spezia, svoltiamo a destra, direzione Genova sulla A12 per uscire a Brugnato. Tutto sotto controllo con l’innovativo sistema di navigazione 3D della Citroen C4 Grand Picasso, connesso in tempo reale, e con una cartografia chiara e intuitiva. Da subito cominciamo a salire costeggiando a tratti le tumultuose acque del fiume Vara e scorci montani che ci porteranno a Varese Ligure nel cuore della vallata più estesa della Liguria. Nella Citroen C4 Grand Picasso le sue tecnologie rafforzate e aggiornate aumentano il piacere e la sicurezza di guida. Dominano in questa monovolume familiare la spaziosità e il comfort, il tutto inondati di luce per il grande utilizzo di superfici vetrate, inoltre con il cambio automatico posto sopra il volante aumenta di molto lo spazio utile tra i sedili anteriori, diventato un comodo portaoggetti di grande capienza.

La lezione da imitare di Varese Ligure

Questa di Varese Ligure è una bella storia che insegna ai tanti amministratori degli oltre ottomila comuni italiani, che la forza di volontà, la caparbietà e l’intuito possono cambiare la sorte di un luogo. Una ventina di anni fa, inevitabilmente come tutti i paesi dell’entroterra, Varese Ligure subì una drastica riduzione della popolazione, con i giovani che scelsero di andare a cercare miglior sorte sulla costa ( le Cinqueterre distano 30 chilometri) o nelle città, facendo decrescere il numero di abitanti. Una sfida per l’allora sindaco mito Maurizio Caranza che, con una forte dose di intelligenza, amore per la valle e intuito trasformò quello che tutti consideravano la causa dello sfacelo e del decadimento, cioè l’isolamento

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L’INTERVISTA

UN NUOVO DESTINO SCRITTO NELLE ANTICHE MURA È bastato uno sguardo e Varese Ligure ci ha conquistati: un gioiello incastonato fra le colline. Il sindaco, Gian Carlo Lucchetti, lo incontriamo mentre ammiriamo il castello Fieschi. L’intervista nelle sale del comune? No, solo qualche parola, come due amici al bar (Gino Paoli ci starebbe qui bene con noi). Allora, sindaco, i tre pilastri della sostenibilità: ambientale, sociale ed economico... Siamo stati i primi ad adottarli, grazie al mio grande precedessore Maurizio Caranza. Per l’ambiente stiamo cercando addirittura di migliorarci. E per i prodotti biologici, ora stiamo creando il Bio Distretto della Val di Vara, insieme agli altri comuni. Così gli agricoltori e gli allevatori avranno un marchio in più per dar forza ai loro prodotti. Fare dei veri prodotti biologici non è facile, ci vogliono 1,9 ettari per una sola mucca per produrre formaggio e carne con marchio bio. E qui sono quasi tutti piccoli produttori, che devono avere tanta passione per sopravvivere. Produciamo formaggi, mele, carne, yogurt. È una vita dura, la si fa per amore, per far vivere questi posti, per attaccamento alla terra... abbiamo già la cooperativa del formaggio e quella della carne, ma dobbiamo rinforzarci, ecco perchè abbiamo creato il Distretto Bio della Val di Vara... Forse qui scatta il secondo pilastro, quello sociale. Già, questi posti prima si stavano spopolando, i giovani se ne andavano... ma noi combattiamo per far conti-

nuare a vivere questa valle incontaminata, per trattenere i giovani, mantenere i territori, creare posti di lavoro. Non è facile, ma il biologico è aumentato del 20% e molti si stanno occupando di noi... hanno capito che l’agricoltura è la tutela del patrimonio che noi vogliamo lasciare ai giovani, alle prossime generazioni... le cooperative, il distretto... sono funzioni sociali... Come arrivare al pilastro economico? Un esempio è l’energia che produciamo con le torri eoliche, che ci permette di avere un ritorno economico, poi i prodotti biologici stanno avendo sempre più successo e i nostri sono davvero biologici. Inoltre noi vogliamo batterci anche per farci conoscere maggiormente e avere un turismo che ami i prodotti biologici, la natura, ma anche la bellezza del nostro borgo. Abbiamo un albergo e tanti agriturismi, pronti ad accogliere i turisti. Sì, sindaco, il vostro borgo è particolare e può essere da esempio a tanti altri borghi che si stanno spopolando, un esempio per far tornare l’Italia a essere il giardino d’Europa. D’altronde le antiche mura del centro rotondo di Varese Ligure viste dall’alto paiono proprio il simbolo dell’Euro: evidentemente questa certificazione era scritta nel suo destino. E. d’Argenzio MAURIZIO CARANZA IL SINDACO DELL’INIZIO 1999: il mitico sindaco Maurizio Caranza mostrava orgoglioso il certificato europeo ISO 14001 ( primo in Europa), che coronava il sogno di una vita: dimostrare che Varese Ligure era altamente vivibile e sgombro da pesticidi e sostanze dannose per l’ambiente, ma era orgolioso anche perchè con lo sviluppo dell’agricoltura bio era riuscito a bloccare l’emigrazione dei suoi abitanti che rimettevano fiocchi rosa e azzurri alle porte. Maurizio Caranza è scomparso nel 2007, e la comunità gli ha dedicato il nome della via principale della cittadina.


CON LA CITROËN C4 GRAND PICASSO geografico, la mancanza di infrastrutture industriali e l’uso di tecniche agricole antiche, in un punto di forza. Come? Investendo il tutto per tutto sull’aria pulita della val di Vara, investendo sulla coltivazione biologica (vent’anni fa agli esordi) e sull’energia pulita e rinnovabile, ma non solo a parole, voleva vederlo scritto e certificato. In breve Varese Ligure diventò il borgo più green, più bio, più eco d’Europa e l’ottenimento della certificazione ISO 14001 nel 1999 premiò la lungimiranza e la caparbietà di Maurizio Caranza, il sindaco indimenticato, scomparso prematuramente nel 2007. Ma il suo nome è stato inciso per sempre dagli abitanti sulla via che porta al comune e su una lapide alla sede della cooperativa casearia, per ricordare un precursore degli obiettivi che l’ONU detta per il 2017. Seguirono la Registrazione EMAS dall’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente e altri importanti riconoscimenti. La scommessa era vinta: Varese Ligure primo comune europeo ad essere certificato completamente bio. Qui non è un posto gradito all’ossido di carbonio, alle onde elettromagnetiche, all’inquinamento acustico, e le acque dei torrenti sono frequentate dalle trote che nuotano nella loro purezza. All’ingresso del borgo, un cartello ben visibile ci ricorda che Varese Ligure è anche nella

Acque pulite

Mucche al pascolo sui prati incontaminati

103 Sulla strada verso le torri eoliche


WEEKEND GREEN A VARESE LIGURE lista dei più bei paesi d’Italia, racchiusa com’è dalle boscose cime appenniniche del monte Gottero e Zuccone.

Il castello a difesa del borgo rotondo

Quando arriviamo ci colpisce il castello del XIII secolo, costruito dai Fieschi, progettato al centro di un borgo rotondo per difesa e fortificazione, in quanto a quell’epoca gli scambi commerciali passavano da questa valle, in posizione strategica tra Toscana ed Emilia. Dobbiamo raggiungere con la Citroen C4 Grand Picasso la Cooperativa casearia Val di Vara per l’appuntamento col direttore, e la strada mette in luce i punti forti dell’auto: spaziosità, comfort e versatilità, il cambio automatico a sei rapporti molto fluido, l’interno organizzato razionalmente, tutto a portata di mano e di sguardo, la posizione di guida comoda, con ottima visibilità, e l’abbondante dotazione tecnologica che comprende tutti i più recenti sistemi di assistenza alla guida, sensori e retrocamera, che facilitano di molto, senza patemi d’animo, anche i parcheggi in spazi limitati nonostante le grandi dimensioni dell’auto. Il Castello Fieschi

Il ponte Grecino

La chiesa

La piazza dei portici


CON LA CITROËN C4 GRAND PICASSO

Cooperativa casearia Val di Vara con certificazione biologica, primi in Liguria

“L’Alta Val di Vara è un’oasi felice che non ha industrie ma sfrutta appieno tutte le potenzialità che il territorio offre: agricoltura biologica, animali liberi di pascolare e non stipati nelle stalle”, questo ci dice Sergio Traverso direttore della Cooperativa casearia,” e ad ora la valle del biologico è il primo e unico biodistretto a indirizzo zootecnico d’Italia. Oltre 1200 ettari di pascoli e prati certificati bio con 108 allevamenti che raccolgono e trasformano tutto il latte nel caseificio, valorizzando un’attività altrimenti destinata a scomparire. Tre i vantaggi per la comunità: tracciabilità totale dei prodotti biologici a filiera corta, gli agricoltori diventano protagonisti dello sviluppo del territorio e l’amministrazione si accredita per la qualità ambientale e per l’attenzione verso i propri cittadini e turisti”. Ci colpisce in piazza un signore che alza le braccia e urla dei numeri, in realtà dopo qualche minuto ci accorgiamo che è un banditore che cercava fondi per l’oratorio e stava mettendo all’asta una grande forma di

Il borgo rotondo

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WEEKEND GREEN A VARESE LIGURE CITROËN C4 GRAND PICASSO

COMPAGNA DI VIAGGIO

Questa grande francese è il modello a sette posti della già spaziosa C4 Picasso. Aumentano lunghezza e passo, che offrono spazio in più ai passeggeri e ai bagagli. La linea perde qualche punto rispetto alla sorella minore, a causa del posteriore allungato. In ogni caso gli assemblaggi esterni sono molto curati e le nervature laterali conferiscono un aspetto piuttosto muscoloso alla grande famigliare. Apprezziamo particolarmente la cura riservata ai gruppi ottici del frontale e alla profilatura in alluminio che incornicia i finestrini laterali, arricchendo la C4 di personalità e design. In ogni caso se ne percepisce la solidità già all’apertura e alla chiusura della portiera. L’abitacolo riprende a piene mani dalla Picasso minore, con il cruscotto futuristico interamente digitale e lo schermo touch da 12” al centro dell’abitacolo. I comandi sono facili da usare e precisi, ma l’assenza di strumenti analogici in un primo momento confonde, nonostante le informazioni siano chiare e ben distribuite. Lo spazio certo non manca e la vetratura molto abbondante e ben progettata rende gli interni luminosi e

ariosi. La visibilità è infatti eccellente in tutte le direzioni, anche se la stazza rende praticamente d’obbligo la telecamera perimetrale con visione a 360 gradi (optional da 600 euro), utilissima in città. La seduta è proprio “francese”: i sedili sono ampi e comodi, regolabili in tutte le direzioni, ben assemblati, con materiali di qualità e con un’imbottitura particolarmente morbida (optional la funzione massaggio). La seconda fila permette inoltre si far scorrere indipendentemente i tre sedili, per agevolare i posti dietro, o creare più spazio nel porta bagagli. Il 1.6 BlueHDi della nostra prova è sempre pronto, la potenza è sufficiente, merito anche del cambio che sceglie sempre i giusti regimi. Se guidata con calma, la Grand C4 Picasso è nel suo habitat: l’insonorizzazione è eccellente, i cambi di marcia sono dolci e le sospensioni con la giusta taratura. Note di merito vanno anche allo sterzo, molto leggero, ma anche sorprendentemente preciso per la sua categoria. Emanuele D’Argenzio

CITROËN C4 GRAND PICASSO Potenza

88 (120)/3500 giri

Cilindrata cm3

1560 2

Emissione di CO grammi/km

103

Velocità massima (km/h)

188

Passo cm Consumo medio (km/l) Dimensioni (cm) Capacità bagagliaio litri Prezzo di partenza

284 13,59 460/183/164 cm 130/575-704/1835 da 26.400 euro

formaggio, biologica naturalmente. In tutta la piazza circolare del piccolo borgo sacchi di noci, di farina di castagne, salumi e verdure multicolori facevano bella mostra, e la gente, per lo più turisti, ne faceva incetta. Le 108 aziende agricole del vastissimo territorio comunale di Varese Ligure, esteso quasi come quello di Milano, producono tanto da soddisfare la totalità delle esigenze alimentari del comprensorio, con coltivazioni e allevamenti che non conoscono fertilizzanti chimici e mangimi artefatti.

L’indipendenza energetica da fonti rinnovabili

Oggi 4 torri eoliche poste in località Cappelletta, a più di mille metri d’altitudine, procurano l’energia necessaria al fabbisogno degli abitanti: municipio e scuola sono dotati di pannelli fotovoltaici e anche l’impianto di depurazione è alimentato da energia pulita. “L’energia in più ottenuta la vendiamo e, quest’anno, con i soldi ricavati metteremo in sicurezza, con lavori di ristrutturazione, il castello dei Fieschi donato all’Amministrazione da pochi mesi”, dice il sindaco Gian Carlo Lucchetti. La scuola è dotata di


CON LA CITROËN C4 GRAND PICASSO

Prodotti biologici nei negozi delle Cooperative dei formaggi

molti computer e i ragazzi sono instradati fin dalla tenera età all’educazione eco rispettosa. La macelleria del biodistretto e la cooperativa di giovani allevatori della Val di Vara hanno tante richieste da evadere vista la coda di gente in attesa, e anche noi riempiamo di prodotti della valle bio il bagagliaio della Citroen C4 Grand Picasso. Andiamo via dal borgo mentre in piazza si organizza un’amatriciana solidale, dove il contributo della gente di montagna di Varese Ligure per le zone terremotate non mancherà di sicuro.

Prodotti biologici nei negozi delle Cooperative della carne

sul crinale del monte Gottero. Difficile muovere delle critiche a quest’auto: silenziosa, incollata all’asfalto, ben molleggiata e con uno sterzo che pennella le numerose curve di montagna. Riprendiamo l’autostrada A15 a Borgo Val di Taro che è già notte ma i potenti fari a led , i sedili anteriori con funzione massaggio e l’estensione per allungare le gambe del passeggero rendono confortevole la via del ritorno.

Cavalli e mucche libere nelle praterie d’altitudine

Per il ritorno, scegliamo di percorrere la via più breve, la SS523 per Borgo val di Taro. E quindi dobbiamo superare il Passo Cento Croci. La Citroen C4 Grand Picasso si trova a suo agio su questa strada, che con vari tornanti supera dapprima una fitta faggeta per aprirsi, più in alto, in vaste praterie animati da cavalli e mucche Limousine al pascolo, dominati dalle torri eoliche poste

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DORMIRE Albergo Amici a Varese Ligure www.albergoamici.com tel.0187 842139

MANGIARE Albergo e ristorante AMICI

Ristorante Amici, prodotti bio della valle a Varese Ligure tel. 0187 842139 Agriturismo A Ca’ Du Pinin Località Toceto 82, fra. Comuneglia tel. 0187. 849041 Agriturismo Il Risveglio Loc.Valletti Tel.392 2195962 Ristorante Chicchinettu Piazza G.Mazzini,5 Varese Ligure Tel. 0187 842052 Ristorante I Fieschi Via Garibaldi 42 Varese Ligure Tel. 0187 842349

COMPRARE Cooperativa Casearia Val di Vara Loc.Perazza a Varese Ligure www.coopcasearia.it tel.0187 842108 Pasta al pesto

Cima alla genovese

Cooperativa San Pietro Vara vende carne della valle bio Via M.Caranza,35 Varese Ligure Tel.0187847416


2017 L’ANNO DELLE “3E” NEL TURISMO ECONOMY, ETHIC ED ENVIRONMENT, UNA TRILOGIA PER ESPRIMERE UN TURISMO ECO SOLIDALE, CIOÈ UN’ALTA CONSIDERAZIONE DELL’ASPETTO ECONOMICO, DELLE POPOLAZIONI E DELL’AMBIENTE. OGNUNO DI NOI PUÒ PRATICARE UN TURISMO SOSTENIBILE, AD ESEMPIO SCEGLIENDO MODALITÀ DI TRASPORTO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE O SOSTENENDO L’ECONOMIA DEL POSTO, IN MODO DA MIGLIORARE LA STESSA. NON SOLO RISPETTANDO L’AMBIENTE E LA CULTURA DEL LUOGO, CERCANDO DI CONOSCERE COSTUMI E USANZE DIVERSE MA ANCHE SCEGLIENDO STRUTTURE CHE PRENDONO IN CONSIDERAZIONE L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA, DELLE RISORSE IDRICHE E DELLE MATERIE PRIME. LA NOSTRA TOP TEN DI PAESI SOSTENIBILI COMINCIA DALLA NUOVA ZELANDA

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NUOVA ZELANDA

N

uova Zelanda, oggi uno dei paesi più green e sostenibili e poco conosciuto. La redazione di Weekend l’ha visitato per voi Nuova Zelanda, in maori Aotearoa, che significa Terra della lunga nuvola bianca. Il nome è da attribuire alla moglie di un grande navigatore maori, Kupe, che arrivata in NZ esclamò: HE AO, HE AO TEA, HE AO TEA ROA che tradotta dalla lingua maori significa “una nuvola, una nuvola bianca, una lunga nuvola bianca” e si può affermare che il nome è tra i più appropriati per descrivere questa meravigliosa terra. Si perché Aotearoa offre scenari da togliere il respiro e paesaggi così diversi tra loro che ne rimarrete confusi e affascinati allo stesso tempo. L’Isola del Nord, per lo più vulcanica, è costellata di geyser e crateri ancora attivi ricchi di colori e di energia; nell’Isola del Sud scoprirete montagne con vette appuntite circondate dal paesaggio dei fiordi. Tutta la costa invece è punteggiata di foreste vergini e meravigliose spiagge. Angoli davvero paradisiaci. La Nuova Zelanda offre siti naturali straordinari ideali per viaggiatori alla ricerca di paesaggi spettacolari, distese infinite e attività all’aria aperta. Per poterla conoscere

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TOP TEN PAESI SOSTENIBILI • • • • •

Galles Mongolia Mozambico Nepal Nuova Zelanda

• • • • •

Patagonia Perù Québec Vietnam Zanzibar

appieno servirebbero mesi ma 10 giorni basteranno per farvi innamorare della Terra della lunga nuvola bianca. Di seguito un itinerario di 9 giorni da svolgere in tutta autonomia. Giorno 1 Arrivati all’aeroporto a Auckland ritirate l’auto a noleggio. Iniziate a visitare la città che è piccola, ma ricca di splendidi siti storici e naturali e vale la pena fermarsi


almeno 2 giorni. Rilassatevi magari andando a visitare l’acquario Kelly Tarlton’s Sea Life potrete camminare attraverso un tunnel trasparente in resina acrilica e ammirare la fauna e la flora marine. Giorno 2 Il secondo giorno non perdetevi una visita al Porto di Waitemata. Visitate la galleria Auckland dove potrete ammirare una notevole collezione di arte tradizionale e contemporanea. L’ingresso è gratuito. Per ammirare la città dall’alto raggiungete la cima della Sky, resterete senza fiato al cospetto del panorama. Gli amanti della storia non debbono mancare una visita al Museo della Guerra di Auckland che ospita una collezione di reperti militari. Giorno 3 Il terzo giorno percorrete circa 40 km. per arrivare a The Bombay Hills, attraversate la regione agricola di Waikato e la storica cittadina di Cambridge. Proseguite sino a Matamata e raggiungete l’area agricola Shire’s Rest, dove potrete visitare il set cinematografico dove è stato girato “Hobbiton”. Le colline circostanti sono

meravigliose. Per provare la cucina tipica neozelandese fate sosta a Matamata nella fattoria di Longlands. Rimettetevi in viaggio e raggiungete Rotorua. Fate una passeggiata nella Redwoods Whakarewarewa Forest, una grande foresta di sequoie che offre pace e silenzio mai provati prima. Sebbene sia un po’ turistico, per capire e comprendere la cultura Maori visitate il villaggio Tamaki. Per ritornare bambini dovete assolutamente visitare OGO (525 Ngongotaha Road, Rotorua 3015). Non ne avete mai sentito parlare? Possiamo definirlo un parco divertimenti dove rotolerete giù per una collina o in un corso d’acqua, dentro a una palla gigantesca. Un’esperienza unica e indimenticabile. Ancora qualche chilometro alla guida ed ecco OGO was recently named by Expedia as one of New Zealand’s top activities for a family holiday in their article, ‘Your Family Holiday Adventure in New Zealand’ .AncoAn Te Puia (conosciuta in passato con il nome di Whakarewarewa), una zona costellata di geyser e ora zona termale. Non è ammesso perdere questa meraviglia anche perché la parte geotermica è veramente notevole oltre ad essere la più grande dell’emisfero sud. 111


Giorno 4 Partite di buon’ora e percorrete la strada che vi porta da Te Puia a Wellington. Ci vorranno circa 5 ore ma gli scenari che vedrete vi faranno dimenticare le lunghe ore trascorse in auto. Wellington è la capitale della nuova Zelanda. Il centro è punteggiato di locali notturni e bar, insieme ad altre attrattive turistiche, tra cui teatri e musei di arte contemporanea. Ma non mancano parchi, giardini botanici e luoghi panoramici da cui ammirare la città che comprende quattro quartieri: Wellington City, sulla penisola tra lo stretto di Cook ed il porto, Porirua City, a nord, Lower Hutt City e Upper Hutt City. Con il traghetto (Dominion Post) potrete visitare anche le tre isole di Wellington Matiu, Makaro e Mokopuna. Vi consigliamo di fare un salto in Willis Street per ammirare il Majestic Centre, l’edificio più alto della città: svetta per 116 metri! Visitate due musei interessanti il Museum of Wellington City & Seabuilding e il museo Te Papa Tongarewa. Giorno 5 Alla mattina molto presto imbarcatevi per la traversa112

ta da Wellington a Picton che dura circa 3 ore. Arrivati a Picton avete circa 850 chilometri da percorrere per arrivare alla destinazione finale, Queenstown. Ogni chilometro vi regalerà spettacoli meravigliosi, qualcosa di spettacolare e soprattutto di nuovo. Giorno 6 La città di Queenstown è un gioiello, un paesino di montagna che si affaccia sul lago Wakatipu. Qui gli amanti degli sport estremi potranno provare forti emozioni (è qui che è entrato in servizio il primo bungee jumping commerciale della storia): parapendio, rafting e per i più “rilassati”, jet-boating che permette di risalire la corrente di un fiume con un motoscafo a idrogetto che derapa sui fondali bassi del fiume, fin quasi ad arenarsi sui sassi della riva. Giorno 7 Con l’auto, in 3/4 ore, raggiungerete Dunedin la seconda città per estensione della Nuova Zelanda. Terra di scozzesi emigrati, si trova nel profondo sud del Paese ed è famosa per la Otago University, il suo prestigioso ateneo. Camminate tra gli stretti vicoli per guardare


NOTE VIAGGIO E COSTI PASSAPORTO: necessario con validità residua, rispetto alla data prevista per la partenza dalla Nuova Zelanda, di almeno 3 mesi. VISTO D’INGRESSO: per periodi di permanenza non superiori ai 90 gg. non serve il visto, ma sono richiesti alcuni requisiti (es. biglietto di a/r, disponibilità monetaria per il proprio mantenimento). Volo Milano Malpensa - Auckland Airport con Hong Kong Airlines (2 scali) nel mese di agosto circa 667,00 euro. Volo Christchurch International Airport - Milano Malpensa con Emirates (3 scali) circa 768,00 euro. Noleggio auto con ritiro in aeroporto a Auckland circa 17 euro al giorno escluso carburante (auto tipo Toyota Yaris cambio automatico). Traghetto Wellington Picton con trasporto auto tipo Toyota Yaris circa 154 euro. Compagnie Interislander (6 traghetti al giorno); Bluebridge (4 traghetti al giorno).

le vetrine delle antiche botteghe. Dunedin ha spiagge bellissime infilate tra scogliere altissime su cui si infrangono onde altissime. Un consiglio? Raggiungete la sommità delle scogliere che portano a Tunnel Beach per osservare l’oceano: sarà un’emozione impagabile! Giorno 8 Al mattino presto proseguite alla volta di Christchurch e visitate l’antica Christchurch Normal School, gli edifici di stampo coloniale e il Municipio costruito con una moderna architettura neozelandese. Non perdete la visita alla Cattedrale cattolica del Santissimo Sacramento che purtroppo ha subito danni ingentissimi a causa del terremoto del 2011. Se vi avanza un po’ di tempo, non distante dall’aeroporto di Christchurch si trova l’International Antarctic Centre, dove si possono ammirare pinguini, filmati delle spedizioni antartiche e partecipare ad una simulazione di tempesta antartica in una stanza con vento freddo che raggiunge i -52 °C. Giorno 9 È arrivato il momento del rientro e di lasciare scenari meravigliosi per ributtarci nella realtà.

DOVE DORMIRE Auckland: Aspen house 62 Emily Place tel. 09 379 6633 Fax: 09 379 6634 www.aspenhouse.co.nz , info@aspenhouse.co.nz Wellington: Apollo Lodge Motel, 49 Majoribanks Street, tel. 3851849 Christchurch: Windsor “Bed&Breakfast” Hotel, 52 Armagh Street, tel. 03 3661503 Queenstown: The Alpine Retreat, 137 Alpine Retreat Road Dunedin: Karaka Alpaca Farmstay B&B Per una maggiore immersione nella realtà del posto esistono numerose fattorie (farm) che oltre al pernottamento consentono di cenare. DOVE MANGIARE Auckland: Best Ugly Bagels, 3A York Street Wellington: Scopa Caffè Cucina, 141 Cuba Street, Christchurch: Twenty Seven Steps, 16 New Regent Street Queenstown: Captains Restaurant The Mall Dunedin: Fish Hook, 424 George Street Costo complessivo del viaggio circa 3.800,00.

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Vietnam Da Nang è la località perfetta per iniziare a esplorare la natura incontaminata del Vietnam orientale. Questa località offre un’ampia scelta di hotel e centri commerciali. Molte le cose da visitare. Noi vi consigliamo le Montagne di Marmo, situate a sud di Da Nang. Ognuna delle montagne prende il nome dai cinque elementi naturali: metallo, legno, acqua, fuoco e terra. Quella più famosa è la montagna di Thuy Son (acqua). Salite lungo le ripide scalinate, ne varrà la pena il panorama della città che ammirerete vi ripagherà della fatica. A Da Nang vi raccomandiamo di soggiornare in un hotel progettato con solo elementi naturali come il bambu, la pietra e la vegetazione rampicante. Si chiama Babylon e prende il nome dai famosi giardini pensili della storia. Ha una forma a L con 32 camere su tre piani. La forma a L non è casuale ma ha permesso di avere un ambiente aperto ma nello stesso tempo riservato e tranquillo. Questo hotel è stato realizzato con lamelle fisse in calcestruzzo ricoperte di piante rampicanti. Questo fa sì che si possa godere di ombra, riservatezza e relax. Vi sembrerà di immergervi in una foresta tropicale beatamente rilassati in un comodo letto.

Nepal Situato fra India e Cina e separato dalla catena dell’Himalaya è una terra che regala pace e spiritualità. Visitare Kathmandu è d’obbligo: per conoscerla vi consigliamo di girovagare per le vie del centrale quartiere di Thamel, che oggi ha più l’aspetto di un immenso bazar. Alla sera al tramonto o al mattino presto attraversate il fiume e salite fino al Swayambhunath, il Tempio delle Scimmie, uno dei luoghi più suggestivi. Vicinissima alla capitale c’è la splendida Patan dichiarata Patrimonio UNESCO e considerata una delle città più antiche e più belle dell’intera valle di Kathmandu. Concedetevi la visita alla funicolare di Manakamana e all’omonimo antico tempio, poi visitate Gorkha per ammirare la valle dalla cima della collina, e Bandipur. Infine, Lumbini, città che ha dato i natali a Siddharrta, un’oasi di tranquillità dove visitare la Pagoda della Pace. Per Vietnam e Nepal un ottimo tour operator a cui rivolgervi è: DGV TRAVEL - Via Ermanno Carlotto, 1, 00122 Roma - Telefono: 06 5636 8501 114


Mozambico Il Mozambico è una terra d´Africa davvero meravigliosa, lontana dalle mete turistiche solite. Per questo è una terra intatta, dalla natura rigogliosa, dai paesaggi mozzafiato e 3.000 km di costa tutti da scoprire. Con la visita ai parchi e alle oasi, sosterrete l’educazione ambientale e la salvaguardia di moltissime specie animali a rischio di estinzione. Potrete ammirare posti incantevoli foreste, savane, arcipelaghi incredibili e selvaggi nonché spiagge bianchissime e mare cristallino. Tutto addolcito dalla gente del posto che regala calore e ospitalità. Il paese offre anche un notevole patrimonio architettonico risalente al periodo coloniale, oltre a interessanti aspetti folcloristici riscontrabili in più ambiti, dal ricco artigianato, alla musica fino alla tradizione culinaria. Maputo è la capitale, una città con vivaci mercati e bellissimi edifici moderni. È però consigliabile evitarne le periferie in orario serale, come per Beira e Chimolo. Alloggiate nelle guest-house gestite da alcune missioni. Per programmare un viaggio in Mozambico da programmazione o individuale contattate I Viaggi dell’elefante scrivendo a preventivi@viaggidellelefante.it

Mongolia La Mongolia, in Asia centro-orientale, è uno dei Paesi meno popolati al mondo: poco meno di 3 milioni di persone. La parte meridionale è occupata dal deserto del Gobi, quella nordorientale è caratterizzata da rilievi montuosi; circa il 30% della popolazione vive in aree rurali ed è dedita ad allevamento e nomadismo. La capitale è Ulaan Baatar, strutturata in grandi viali e spazi aperti ma di poco fascino. Merita una visita il monastero Gandantegchinlen Khiid: l’edificio all’interno del complesso è il Migjid Janraisig Süm, un tempio le cui pareti interne sono rivestite da centinaia di immagini di Ayush, il Buddha della longevità. Il monastero Coijin Lama, anche noto come “il museo della religione”, oggi non è più luogo di culto ma conserva dipinti su stoffa e maschere tsam tra i più belli di tutto il paese. La Mongolia è paese dai grandi spazi e muoversi a cavallo o su cammello è utile per fare turismo solidale. Se desiderate un tour operator specializzato contattate EARTH Cultura e Natura al +39 0341.286793. 115


Zanzibar Zanzibar è l’isola maggiore del territorio, famosa per i suoi paesaggi rigogliosi e le piantagioni di spezie, in particolare i chiodi di garofano per la cui produzione detiene il primato mondiale. La capitale Stone Town, sulla costa occidentale, vale la visita per la molteplicità di architetture che l’hanno resa Patrimonio UNESCO. La città è caratterizzata da un labirinto di vicoli fiancheggiati da case, negozi, bazar, moschee, tutti realizzati in pietra corallina locale. Da vedere il Palazzo delle Meraviglie, uno degli edifici più imponenti della città che deve il nome al fatto che fu il primo edificio di Zanzibar ad avere la corrente elettrica e in tutta l’Africa orientale a disporre di ascensore. Ospita all’interno un museo sulla cultura swahili ma ciò che consigliamo è un soggiorno mare in un resort come il Doubletree by Hilton Resort a Nungwi, proposto da Eden Viaggi (www. edenviaggi.it), uno dei tour operator specializzati su questa meta. L’offerta è di 8 giorni/7notti a pens. completa bevande incluse in doppia standard a € 1.125,08 a pers. (valido solo per pren. di due persone e con soggiorno in camera doppia) con partenza da Roma Fiumicino il 23/3/2017 e inizio soggiorno il giorno dopo.

Perù Con 28 dei 32 tipi climatici e 45 mila specie vegetali, il Perù rappresenta la meta ideale per chi ama la natura. Se si vogliono vivere grandi emozioni e praticare ecoturismo responsabile, un viaggio in Amazzonia è l’ideale. La regione prende nome dal fiume Rio delle Amazzoni e si estende per circa 7 milioni di chilometri quadrati di cui la parte situata in Perù occupa un quarto circa del territorio del Paese e prende il nome di Oriente. È un mondo ancora vergine che ospita piccoli gruppi etnici, molti con una propria cultura e lingua: qui se ne contano 18 appartenenti a 15 diversi ceppi. La foresta che ricopre la regione amazzonica cela autentiche meraviglie. Come la cascata di Gocta, scoperta nella primavera del 2006. La cascata compie 771 metri di salto ponendosi al terzo posto fra le cascate più alte della Terra. Un itinerario questo da fare con l’assistenza di un tour operator specializzato. Come Viaggi del Mappamondo (www. mappamondo.com) il cui tour in catalogo tocca anche la foresta amazzonica. Si chiama Parco Nazionale Tambopata, parte da Puerto Maldonado e dura tre giorni. 116


Patagonia La Patagonia è una regione geografica dell’America Meridionale. La zona argentina è caratterizzata da grandi steppe, altopiani di oltre mille metri di quota privi di vegetazione. Il ghiacciaio Upsala, con i suoi 900 chilometri quadrati di superficie, è il più grande del Sudamerica e termina nel Lago Argentino. Noi vi consigliamo di intraprendere il viaggio con l’assistenza di un tour operator specializzato che vi sia assistenza durante tutto il viaggio. Per esempio Earth Viaggi (www.earthviaggi. it) propone diversi itinerari su questa destinazioni. Ci sono molte partenze da adesso a fine anno. Per esempio, il tour Speciale Capodanno, Patagonia Argentina prevede la partenza il 27/12, dura 12 giorni e costa a partire da € 3.900 a persona incluso volo a/r dall’Italia.

Galles Questa parte di Regno Unito è dedicato a chi ama paesaggi fiabeschi, angoli incantati, litorali selvaggi, valli incontaminate e piccoli villaggi sperduti. Ma anche luoghi vivaci come Cardiff, la capitale, eletta la città più socievole della Gran Bretagna, e castelli da fiaba. Ce ne sono tantissimi molti dei quali concentrati nel cosiddetto Iron Ring, un circuito inserito dall’UNESCO nel Castles and Town Walls of King Edward in Gwynedd. Il tour operator Blu Vacanze (www.bluvacanze.it, tel. 02.88126990) propone un bellissimo tour in pullman GT della durata di 12 giorni che parte da Milano, tocca la Francia e altre località della Gran Bretagna.

Québec È la provincia francese del Canada, un luogo di grande fascino e suggestione, dalle architetture uniche e dai paesaggi spettacolari da scoprire. Come lo straordinario Chateau Frontenac (1 rue de Carrières, tel. 001.418.692.3861; visite guidate di 50 minuti sabato e domenica € 6,50, ridotto € 4,10), il monumento più famoso di Québec City. Costruito tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, ospita attualmente un lussuoso albergo, forse l’hotel più fotografato al mondo. Vi consigliamo l’interessante itinerario Tour Québec Fly and Drive proposto dal tour operator Alidays (www. alidays.it, tel. 02.87238400): 11 giorni/9 notti in camera doppia con trattamento di pernottamento a partire da € 1.266 a persona incluso volo a/r dall’Italia 117


LA SACRAMENTO CHE IPNOTIZZA

UN FINE SETTIMANA A SACRAMENTO, CAPITALE DELLO STATO DELLA CALIFORNIA, PER SCOPRIRE IL SET DEL SERIAL TELEVISIVO THE MENTALIST, IMPERSONATO DALL’ATTORE STATUNITENSE SIMON BAKER

M

entalist: sostantivo. Persona che ricorre all’acutezza mentale, ipnosi e/o suggestione. Colui che padroneggia la manipolazione del pensiero e del comportamento”. Questa la definizione data nei titoli di testa delle capacità di Patrick Jane, al secolo Simon Baker, che, nel serial The Mentalist (vedere riquadro nell’altra pagina), impersona un consulente del CBI, California Bureau of Investigation. Il serial televisivo è ambientato e girato a Sacramento, capitale della California a dispetto del fatto che non abbia fama e notorietà come le città costiere dello stato. Ma la città merita comunque una breve vacanza. Sac, così la chiamano i locali, 407 mila abitanti, si trova nel nord della California, nel cuore della Central Valley, a metà strada tra San Francisco e il Lake Tahoe. La città si visita facilmente data la sua struttura che prevede una griglia di strade perfettamente squadrata detta The Grid. La

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parte più affascinante è Old Sacramento, l’antico cuore storico, un’area di sei isolati che si sviluppa tra il fiume e la città moderna, che include ristoranti, musei e la più alta concentrazione di edifici inseriti nel National Register of Historic Places, il Registro Nazionale dei luoghi di interesse storico. Il quartiere ruota attorno all’Old Sacramento State Historic Park (101 I Street, tel. 916.808.7059, www.historicoldsacramento.org; orario: lun-dom 10-17; ingresso libero), una grande area aperta nel 1849 che ospita alcuni fra i siti più interessanti. Come la Old Schoolhouse, una scuola in perfetto stile californiano risalente a fine Ottocento, costituita da una sola stanza, e diversi musei. A cominciare dal Crocker Art Museum (216 O Street, tel. 916.808.7000, www.crockerartmuseum.org; orario: mar-dom 10-17, gio 10-21,chiuso lun; ingresso: 10 dollari, over 65 anni 8 dollari, bambini 5 dollari, 0-6 anni gratis), un piccolo


WEEK END IN GIALLO

di Gigliola Terzi

DS PALLAS, ANCHE LEI PROTAGONISTA

Nella serie TV “The Mentalist”, sono state utilizzate (almeno) due diverse DS21 Pallas, entrambe Bleu Platine, una con tetto argento (corretta) ed una seconda con tetto bianco (combinazione non prevista nei cataloghi); entrambe con interni in pelle nera. La prima è forse un modello ‘71, l’altra è certamente un modello ‘72, poiché dotata di maniglie incassate e non più esterne alla portiera. Inoltre, la più vecchia è dotata di fanaleria americana (fari “sealed beam” senza carenatura trasparente e ripetitori frontali degli indicatori di direzione), la seconda è più europea (fanaleria inclusa) e probabilmente arriva dalla Francia o al limite dal Canada. Ed in Francia questa DS21 è poi tornata, quando la produzione ha deciso di regalare la seconda vettura a Nonce Paolini, direttore di TF1, in segno di riconoscenza per il gran successo ottenuto dalla serie TV nella patria della DS.

museo ospitato nella sontuosa dimora vittoriana della famiglia Crocker che espone dipinti di artisti californiani ed europei. Istituito nel 1873, è il più antico museo d’arte della città. Il California State Railroad Museum (125 I Street, tel. 916.445.7387, www.csrmf.org; orario: lun-dom 10-17; ingresso: 10 dollari, bambini 5 dollari, con giro in treno rispettivamente 20 e 10 dollari) ospita una bella collezione di vagoni e locomotive, da quelli in miniatura a quelli in dimensioni reali. Da vedere il vagone “Pullman” arredato di tutto punto nello stile dell’epoca. Un consiglio: prenotate un tour a bordo di un treno d’epoca restaurato che parte dalla biglietteria della Sacramento Southern Railroad, attraversa la piazza in Front Street e fa un giro di 40 minuti lungo il fiume (partenze da aprile a settembre ogni ora nei fine settimana; biglietto: 10 dollari, bambini 5 dollari). Una visita da non mancare è quella al Sacramento History

Museum (1010 I Street, tel. 916.808.7059, www.historicolsac.org/museum; orario: lun-dom 10-17; ingresso: 6 dollari, bambini 4 dollari) che espone reperti e oggetti di illustri cittadini di Sacramento e alcune cose relative alla corsa all’oro. Dal museo partono anche alcuni tour che vi consigliamo. L’Underground Sacramento Tour permette di scoprire cosa si nasconde sotto le vie di Old Sacramento e come furono costruiti gli antichi edifici (part. dal museo; orario: marzo-dicembre lun-sab alle 11 e alle 13; biglietti: 15 dollari, giovani 10 dollari; tour privati per meno di 20 persone 300 dollari da prenotare presso Shawn Turner, tel. 916.808.7973, sturner@cityofsacramento.org). Attraverso la visita a vari siti cittadini, l’Underground After Hours Tour racconta fatti, misfatti e omicidi avvenuti in città (part. dal museo, durata circa 90 minuti con termine davanti al Fat City Bar & Café 119


all’angolo fra J e Front Street; part. da mer a sab alle 18 dal 5 maggio a metà ottobre; biglietti: 20 dollari; tour privati per meno di 20 persone 200 dollari). E infine il Gold Rush Tour, alla scoperta degli edifici e delle storie dei cercatori d’oro (solo tour privati per un max di 15 persone con prenotazione telefonando al 916.808.7059; biglietto 225 dollari). Lasciando il quartiere storico e proseguendo verso sud si incontra il Delta King Riverboat (1000 Front Street, tel. 001.916.444.8052, www. deltaking.com; doppia con colaz. 140 dollari; carte di credito: tutte), un hotel ospitato all’interno di un battello con ruote a pale del 1927 attraccato in riva al fiume. Ancora verso sud ed ecco il California Automobile Museum (2200 Front Street, tel. 916.442.6802; orario: lun-dom 10-17, chiuso mar, il 3° mer del mese aperto fino alle 21; ingresso: 10 dollari, over 65 anni 9 dollari, 5-17 anni 5 dollari, 0-4 anni gratis), che ospita circ 150 vetture di diverse epoche, da esemplari dei primi del Novecento fino alle vetture futuristiche. Proseguendo verso est lungo il Capitol Mall si arriva al California State Capitol (1315 10th Street, www.capitolmuseum.ca.gov; orario: lun-sab 10-17, dom 12-17; ingresso: 120


THE MENTALIST, LA SERIE TV Creata da Bruno Heller, prodotta dal 2008 al 2015 e trasmessa in prima assoluta negli Stati Uniti il 23 settembre 2008 e in Italia il 26 agosto 2009, è oggi trasmessa da Top Crime (canale 39 del Digitale Terrestre), di Mediaset, ogni martedì alle 21.10. La serie, girata e ambientata a Sacramento, ha riscosso un grande successo di pubblico a livello mondiale al punto che dalle tre stagioni previste inizialmente la CBS ha autorizzato la realizzazione di altre dieci stagioni per un totale di tredici. La serie è incentrata sul talento naturale di mentalista (illusionista, ipnotizzatore) che permettono a Patrick Jane (interpretato dall’attore statunitente Simon Baker) di risolvere i casi sottoposti al CBI, California Bureau of Investigation, la squadra investigativa coordinata da Teresa Lisbon e per la quale lui lavora. Un grande talento dunque che permette a Jane di cogliere ogni minimo particolare o dettaglio, anche il più insignificante, e di usarlo per risolvere i casi anche più ingarbugliati e incomprensibili. Ma dietro la facciata di sorridente e irriverente biondino che viaggia a bordo di una splendida Citroen DS 21 di colore grigio e azzurro

metalizzato, spesso inquadrata nelle riprese, si nasconde un’anima tormentata e assetata di vendetta. E infatti, l’omicida seriale John il Rosso, anni prima gli ha sterminato la famiglia uccidendo moglie e figlia solo per essersi irritato della strafottenza di Patrick Jane come illusionista. Per questo e dal nome del killer, tutti gli episodi del serial televisivo contengono la parola rosso. Dalla sesta stagione gli episodi sono stati ambientati in Texas.

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libero). Tra il verde dei 16 ettari del Capitol Park spicca la cupola bianca del Campidoglio, uno degli edifici più belli dello stato, progettato nel 1860 dall’architetto Miner F. Butler, con porticati corinzi e cupola centrale. Fu ultimato nel 1874 dopo quasi 15 anni di lavori e una spesa di 2 milioni e mezzo di dollari. Val la pena di fare una breve passeggiata in periferia per vedere il Sutter’s Fort State Historic Park (2701 L Street, tel. 916.445.4422, www.parks.ca.gov; orario: lundom 10-17; ingresso: tour guidati 5 dollari, 6-17 anni 3 dollari, 0-5 anni gratis), sito storico di grande importanza al cui interno sono ancora custoditi arredamenti, strumenti medici e l’officina di un fabbro risalenti alla metà del XIX secolo. Attiguo al forte, in un piccolo parco adiacente, si trova lo State Indian Museum (2618 DOVE DORMIRE Citizen Hotel**** Dopo una lunga e accurata ristrutturazione durata diversi anni, questo boutique hotel offre camere ampie con biancheria lussuosa e servizio impeccabile. La migliore sistemazione della città. Carte di credito accettate: tutte. Animali ammessi: sì. Stanze per non fumatori: sì. Doppia con colaz. a partire da 169 dollari a notte. 926 J Street - Sacramento Tel. 001 916 492 4460 www.jdvhotels.com

DOVE MANGIARE Waterboy Cucina fusion californiana con prodotti di stagione servita in ambiente caldo e accogliente. Ottimo il pesce. Carte di credito accettate: tutte. Aperto lun-ven solo a pranzo, dom-gio 17-21.30, ven e sab fino alle 22.30. Prezzo medio: a partire da 15 dollari per le portate principali. 2000 Capitol Avenue - Sacramento. Tel. 001 916 498 9891 www.waterboyrestaurant.com

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K Street, www.parks.ca.gov; orario: lun-dom 10-17; ingresso: 3 dollari, bambini 2 dollari) dedicato ai diversi culti indigeni con esposizioni di manufatti dei Nativi Americani andati perduti durante la corsa all’oro.

RICETTA DI VIAGGIO® MISSION-STYLE BURRITO È uno street food messicano rielaborato alla moda di San Francisco e servito in tutta la California, anche a Sacramento. Il burrito messicano si prepara con tortillas di mais riempite con verdure, carne e salse. Ma a San Francisco è più grande, riempito anche con riso, fagioli e avvolto in carta di alluminio. INGREDIENTI - 8 tortillas - 800 gr di carne tritata (manzo, salsiccia, vitello, lingua di vitello, trippa di manzo, pollo) - 500 gr di riso - 1 scatola di fagioli - 4 pomodori - 2 cipolle - 1 peperone rosso - 8 foglie di lattuga - 1 spicchio d’aglio - 1 cucchiaino di paprika piccante - olio, sale e pepe PREPARAZIONE In una padella larga e bassa fate un soffritto con le cipolle e il peperone tagliati a listelle, unite la salsiccia e la carne, sfumate con liquore tipo tequila e cuocete per qualche minuto. Unite al liquido rappreso i pomodori tagliati a cubetti, l’aglio triturato, il riso bollito, i fagioli, la paprika, sale, pepe e fate cuocere per altri dieci minuti. Preparate quindi i burrito adagiando una foglia di lattuga su ogni tortilla e ponendo all’interno tutti gli ingredienti. Arrotolate poi ogni tortilla e ripiegate i bordi verso l’interno.




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