10 SPECIAL TOP TEN
GRAN OGNISPECIALEVIAGGIO PUÒ DIVENTARE POESIA
TOP 10 10 METE ROMANTICHE PER CERCARE LA POESIA
SÌ, LA POESIA DI VIAGGIO MERITA UN “GRAN SPECIALE”
Tutto è cominciato quando, in uno dei pochi giorni di calma che il lavoro mi lascia liberi, ho svuotato un cassetto con vecchi appunti e post-it con versi accennati. E ho visto che molti erano dedicati ad un viaggio, ad un luogo... Certo alcune parole erano anche dedicate ad un vecchio o nuovo amore, ad un vecchio o nuovo affetto, ma per me la poesia non deve essere solo belle parole del poeta scarmigliato che si strugge da solo per amore... La poesia deve anche servire a qualcosa, deve essere concreta, deve far conoscere, servire anche agli altri. Ecco perché la poesia di viaggio per me è importante: perchè può dare al viaggio un’emozione.
di Raffaele d’Argenzio
E un’emozione è per sempre. Non invecchia, non si logora, rivive nei ricordi e anche se un giorno sei solo, non lo sarai mai del tutto, prima di addormentarti saprai cosa pensare, cosa ricordare.
Se ti addormenterai con la poesia dei tuoi viaggi, non sarai solo.
Ho messo questi miei post-it in un libro, ma ho anche chiesto ai lettori di inviarci le loro poesie, premiando le migliori, e ho chiesto a scrittori miei amici di aiutarmi a scoprire dove e come si può trovare la poesia in un viaggio. E loro lo hanno fatto con grande sensibilità e professionalità.
A questo punto la POESIA DI VIAGGIO meritava un Gran Speciale.
APRILE 2023
WEEKEND & VIAGGI PREMIUM
SUPPLEMENTODI“WEEKENDPREMIUM”
DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio r.dargenzio@weekendpremium.it
ART DIRECTOR JUNIOR Emanuele D’Argenzio
HANNO COLLABORATO
Marina Cioccoloni - Emanuele D’Argenzio
Francesco Donnici - Manuela Fiorini
Vittorio Giannella - Isa Grassano
Antonio Marangi - Tiziana Monari
Giuseppe Ortolano
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EDIZIONI PREMIUM di D’Argenzio Raffaele
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QUANDO LA POESIA SALE SUL PALCO
Ricchissima la scaletta dell’evento che si è tenuto all’Hotel Enterprise di Milano, sotto il claim di Weekend Premium che oggi è “Ogni viaggio può diventare poesia”. Focus della serata: la premiazione del concorso POESIA DI VIAGGIO Presenti, rappresentanti della stampa e ospite d’eccezione il già sindaco di Milano per due mandati Gabriele Albertini.
Nadia Maggioni (nella foto), responsabIle Africa per I Grandi Viaggi, ha consegnato virtualmente il 1° Premio a Tiziana Monari, autrice della poesia “AFRICA, FINIS TERRAE”. E ha parlato delle emozioni che l’Africa può dare
AFRICA, FINIS TERRAE di Tiziana Monari
E lo ricordo l’infinito dormiveglia dell’Africa farfalle giallo oro che si libravano in un sole che non concedeva ombre le stelle che sembravano ripetere la geografia delle mandrie in movimento.
È nel cuore l’Africa le sue notti di luna candida, il lucore dei granelli i deserti sconfinati, i soli dei faraoni, il volo planato delle aquile pescatrici i buoi che si spostavano lenti nelle notti fumanti di bracieri gli ibis che volavano in squadriglia, il giorno che moriva in un incendio.
È ferma nel tempo l’Africa il cielo terso e gonfio come una vela di randa il vento che accarezzava acacie e frangipani le donne con i passi ancheggianti che si lavavano nel fiume gli uomini che battevano forte la terra con i piedi screpolati.
Ed in lontananza quando precipitava la notte nel suo passo di Cheyenne nell’illusorio silenzio della sera il canto guerriero affondava nella sabbia ed il senso di un finis terrae si avvicinava lieve.
E li ricordo i colori magici dell’Africa le ombre solcate da spade lucenti l’immondizia che rotolava nel vento i tamburi cupi che lanciavano presagi l’orchestra dei grilli e delle rane lo strano silenzio dei cani impauriti. E quando arrivava la pioggia nell’aria che si abbrumava si specchiavano le valli c’era la danza degli alberi, il silenzio degli uccelli un bengala infinito di fulmini neri e azzurri
Si usciva dal tempo nel paesaggio che si perdeva rassegnato alla luce viola della sera lasciavo agli altri la polvere del viaggio e davanti all’ immensità scarnificata e scalza, alle stoppie gialle guardavo le stelle che levitavano nella notte ed intorno sentivo solo l’infinito.
PRIMA CLASSIFICATA
Resort di Grandi Viaggi a Zanzibar, TanzaniaPOESIE DI VIAGGIO
Sabbioneta
LIBERA-MENTE TOSCANA
di Santolin Francesca
Immagino di viaggiare
Pensando a dove voglio andare
E non a cosa riesco a fare
Immagino di partire
Senza aiuto alcuno
Di volare via
Da casa mia
Dalle Cinque Terre
A Firenze
Dalla mia bolla
Al mondo intero
POESIE IN MONGOLFIERA
Immagino di viaggiare
Senza dover calcolare Il nostro mondo ostile
Le scale I terreni
I marciapiedi
Immagino di partire
Verso i borghi
Le distese verdi
Le pinete
La natura pura
Della Toscana immacolata
Immagino di viaggiare
Come molte persone
Uniche
Scoprendo finalmente
Un mondo libero
Francesca Santolin, 1° premio Poesie in Mongolfiera, con la poesia “Liberamente Toscana” che ha già vissuto il suo premio: un weekend a Firenze
SABBIONETA
di Sergio Rossi
In queste piazze – che sembrano il museo di un’altra vita, per queste strade di ciottoli di fiume e blocchi d’arenaria che la sera d’estate non raffredda, dentro questa città che sembra sorta dalla sabbia gialloocra del deserto io ho già vissuto. Come un’ombra veglio e prendo corpo, mi faccio battito di ciglia nel velo silenzioso della bruma.
Le case tremolanti (nella memoria confusa dalla nebbia) e il rumore degli zoccoli scheggiati sopra i sassi. Fra poco li vedrò, nella foschia – cavallo e cavaliere irrompere fin dentro al mio cortile: le froge dilatate nell’affanno, il ferro luccicante le torce, l’urlo, il pianto delle donne le lingue rese mute dei bambini.
Finché non riscende su di me, di nuovo e sempre, l’impenetrato buio.
TERZE CLASSIFICATE EX AEQUO
Giuseppe Ortolano, giornalista e scrittore, firma di Repubblica, e Sofia Zafiropoulou, presidente della Comunità Ellenica, consegnano il 3° premio ex aequo rispettivamente a Massimo Ortolani, autore della poesia “Terra di Sicilia”, e a Roberta Ceudek, autrice della poesia “Itaca”.
TERRA DI SICILIA
di Massimo Ortolani
Beato nel mio ozio animale volgo lo sguardo con grazia al panorama di Sicilia, alle quiete colline che salutano l’Oriente.
E sono già in volo sopra fiumare e vulcani su questa terra torrida e combattuta fra luce e lutto e lotte millenarie.
Terra disincantata di Sicilia solare e accogliente eppure sospettosa ti attraverso e amo, terra di cunti e delitti, come un amante discreto, di un amore dipinto dai gesti come il tuo spirito tormentato fra credenze e pregiudizi.
Terra di Sicilia, teatrale e perduta e ritrovata rincorrerti è il supplizio che non so negarmi
ITACA
di Roberta Ceudek
Itaca era il cielo immobile e lontano che scrutavo nelle notti infinite a disfare trame e fili che mi si impigliavano nella paura di un non-ritorno.
Ora ch’è tornato, li vedo intorno a lui, tutti quei nodi, tutti quei fili che lo legano e lo imprigionano mentre lo sguardo, irrequieto, ancora cerca la città di Altrove...
Itaca mi è costata oceani e onde che ancora mi si agitano dentro.
Da quando l’ho ritrovata ho sempre mal di mare feroce e alto, mentre guardo l’orizzonte senza mai riconoscerlo.
Troppo sereno, e troppa terraferma che non mi placano il desiderio, né quest’ansia di un futuro certo: io, di nuovo Re di un Nulla pietroso ed arso...
Terra di Sicilia ItacaPOESIE DI VIAGGIO
Altro focus dell’evento è stato la presentazione del libro di Raffaele d’Argenzio, “Post it di un viaggio”, le cui poesie sono state lette dall’attrice Silvia Giulia Mendola, che ha anche condotto la serata, ma anche dall’autore e, con sorpresa, anche da Gabriele Albertini. Questa edizione del libro ha lo scopo di raccogliere fondi per il progetto LE MONGOLFIERE SOLIDAL, che ha l’obiettivo di realizzare i sogni di viaggio di ragazzi diversamente abili o con gravi patologie. Presenti i rappresentati della onlus di Stradella “Costruendo il futuro”che collabora con Le Mongolfiere Solidal” Il libro può essere richiesto, con una minima offerta, scrivendo a redazione@weekendpremium.it
SULLE TRACCE DEI POETI: TERRE E LUOGHI CARI AI GRANDI DELLA LETTERATURA
Italia, terra di grandi poeti e grandi autori, ma anche di paesaggi che per la loro bellezza sono diventati i protagonisti di liriche e versi noti a livello internazionale. In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, il prossimo 21 marzo, ecco allora alcune proposte di un viaggio lungo le strade del Belpaese alla scoperta dei borghi, dei panorami e dei luoghi che hanno dato i natali o hanno ispirato alcuni dei poeti e dei versi più famosi di sempre: dalla Liguria di Eugenio Montale alla Sardegna di Grazia Deledda, passando per Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Marche e Sicilia.
Per informazioni su campeggi e villaggi turistici nelle vicinanze dei luoghi descritti si può visitare il sito www.campeggi.com
LE CINQUE TERRE DI EUGENIO MONTALE (LIGURIA)
Nato a Genova, il Premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale ha mantenuto per tutta la vita un rapporto strettissimo con l’intera regione. Ed è proprio il mare della Liguria e, in particolare, delle Cinque Terre e del borgo di Monterosso ad aver ispirato molti dei versi del poeta — come quelli contenuti in Ossi di seppia —, nei quali il Mar Ligure si trasforma in metafora e simbolo. Oggi, per seguire le orme dell’autore, si può passeggiare tra i sentieri del Parco Letterario Eugenio Montale: un percorso naturalistico letterario affacciato sul mare e intervallato da targhe che riportano alcuni dei suoi versi più famosi.
LA TRIESTE DI UMBERTO SABA (FRIULI-VENEZIA GIULIA)
Nato in una casa del vecchio ghetto ebraico, Umberto Saba rivolse spesso il suo sguardo e i suoi versi a Trieste, ricordata in alcune liriche del 1944, dopo la fuga a Parigi a causa delle leggi razziali, come “una città bella tra i monti rocciosi e il mare luminoso”. Qui il poeta incontra la moglie Carolina, si sposa nel Tempio israelitico ora sede del museo Carlo e Vera Wagner, e trascorre il suo tempo nei tanti caffè letterari cittadini – dal Municipio all’antico Caffè Tommaseo — esattamente come Joyce e Svevo, altri due autori profondamente legati al capoluogo giuliano. Da non perdere, oggi, la statua a lui dedicata in via Dante e il vicino Castello di Miramare, “nido d’amore costruito in vano” come ricordano anche i versi di Carducci.
NELLA MAREMMA DI GIOSUÈ CARDUCCI (TOSCANA)
La Toscana è da sempre terra natale di grandi penne: da Dante Alighieri a Giosuè Carducci, che proprio ai luoghi della sua infanzia e alla Maremma ha dedicato alcuni dei suoi versi più celebri. È il caso di Bolgheri, piccolo borgo dove si può percorrere il viale dei cipressi che accompagna all’oratorio di San Guido o dove si può vedere la casa della “bionda Maria”, primo amore del poeta. A Castagneto, che nel 1907 fu ribattezzato Castagneto Carducci in onore del Premio Nobel, si possono invece visitare il Museo Archivio a lui dedicato e la Casa Museo dove il poeta visse per alcuni anni con la famiglia.
RECANATI, NEI LUOGHI DI GIACOMO LEOPARDI (MARCHE)
Recanati, nelle Marche, oggi non è solo la città natale di Giacomo Leopardi, ma anche un museo a cielo aperto dedicato al poeta. È qui, infatti, che si possono vedere da vicino l’ermo Colle de L’Infinito, la torre de Il passero solitario, nel complesso di Sant’Agostino, e Piazza del Sabato del Villaggio, ribattezzata in onore della poesia omonima e sulla quale si affaccia anche la casa di Silvia. Da non perdere anche Palazzo Leopardi, la casa dell’autore, che ancora oggi ospita la sua ricca biblioteca composta da oltre 20.000 volumi.
LA SICILIA ORIENTALE DI SALVATORE QUASIMODO
Tra le meraviglie barocche della Val di Noto, oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, c’è anche Modica, città che ha dato i natali a Salvatore Quasimodo. È qui che oggi è possibile visitare Casa Quasimodo, dimora del poeta e della sua famiglia, oggi convertita in museo, dove sono esposti mobili e oggetti appartenuti al Premio Nobel. Spostandosi verso nord e la provincia di Messina, invece, si incontra Roccalumera, nota per la torre che ispirò la poesia Vicino ad una Torre Saracena, per il fratello morto
LA BARBAGIA DI GRAZIA DELEDDA (SARDEGNA)
Unica donna italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura, Grazia Deledda nacque nel 1871 a Nuoro, nel cuore della Barbagia, una regione montuosa ricca di tradizioni e leggende. Ed è proprio alle sue radici che la poetessa sarda attinge per le sue opere, dove l’isola emerge come un luogo mistico fatto di “solitudine selvaggia” e “una terra antica di lunghi silenzi”. Oggi, la sua casa natale è stata trasformata nel Museo Deleddiano, dove sono conservati manoscritti, fotografie, documenti e oggetti personali appartenuti alla scrittrice e che raccontano il legame, a tratti tormentato, con la sua città.
QUANDO FOTOGRAFIA FA RIMA CON POESIA
TANTE POESIE SONO STATE ISPIRATE DA LUOGHI, E TANTI LUOGHI SONO STATI RESI FAMOSI DA POESIE DI GRANDI POETI, CHE NE SAPEVANO COGLIERE LA BELLEZZA E LA MAGIA, NON POTEVAMO CHE COMINCIARE CON DANTE E CON QUALCHE SUO VERSO INDIMENTICABILE
(“Inferno”,
Un gioco, così è iniziata questa mia ricerca fotografica che mi ha appassionato, tanto da portarmi in luoghi straordinari con un unico obiettivo: sposare la forza rappresentativa della fotografia con quella evocativa delle parole. Eugenio Montale, Giacomo Leopardi, Pablo Neruda, e poi ancora Emily Dickinson e William B.Yeats, tanto per fare qualche nome. Atmosfere, luci, paesaggi che hanno affascinato e ispirato rime indimenticabili, vedere questi luoghi con i loro occhi, grazie alle loro parole. Con queste foto vorrei dare luce alle loro parole, un umile tentativo di cogliere con l’obiettivo attimi di questi luoghi con gli occhi della poesia.
COMINCIANDO CON DANTE
Per rimettersi in movimento dopo mesi di confino imposto dalla pandemia, prepariamoci a 700 anni dalla sua morte, a percorrere il cammino di Dante, nei tratti più belli del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, paesaggi che hanno vi-
sto la storia e Dante Alighieri, il Sommo Poeta, padre della lingua italiana.
In queste terre, molte volte ospite di conti e signori, ci passò spesso, fino al definitivo esilio a Ravenna. Camminare piano è l’unico modo per ripercorrere quelle vicende che Dante, con la sensibilità del poeta, ci racconta nelle sue rime indimenticabili. Deve aver camminato sicuramente nella nebbia fitta lungo i crinali boscosi del monte Falterona, (nella foto) per avere l’ispirazione all’incipit della Divina Commedia. Come finestre sulla valle, dalle radure del monte Falco, scorgeremo pievi, castelli e borghi, uno in particolare che ispirò il poeta a scrivere alcune poesie d’amore per una bella ragazza di Portico di Romagna, Beatrice, e lo sguardo, nelle giornate più terse spazierà fino all’Adriatico. Queste foreste da qualche anno sono diventate patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, e sono percorse da una ragnatela infinita di sentieri accessibili a tutti, anche ai più pigri. www.parcoforestecasentinesi.it
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.
Canto I)
Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona.
(“Inferno”, Canto V)
La bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante.
(“Inferno”, Canto V)
A l’alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle.
(“Paradiso”, Canto XXXIII)
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
(“Inferno”, Canto XXVI)
Le impressionanti cime delle Dolomiti di San Martino di Castrozza viste da Passo Rolle, con i boschi di larici infiammati dall’autunno. Riconosciute tra le montagne più
belle del mondo, le Dolomiti sono state dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità, proprio per la loro conformazione e storia geologica, un tempo barriere coralline sottomarine.
Intanto sulle alte crode giungono i primi raggi di sole. Adesso Barnabo vede le montagne. Non assomigliano veramente a torri, non a castelli nè a chiese in rovina, ma solo a se stesse, così come sono, con le frane bianche, le fessure, le cenge ghiaiose, gli spigoli senza fine a strapiombo fuori nel vuoto
da “Barnabo delle montagne”
di Dino Buzzati
Orme sulla spiaggia di Isla Negra, luogo preferito dal poeta cileno, premio Nobel per la Letteratura nel 1971, Pablo Neruda. Qui costruì una casa a picco sull’oceano Pacifico tra agavi e casuarine, una casa particolare con diverse collezioni: tra queste, quella di antiche polene. Neruda aveva diverse case sparse per il mondo ma Isla Negra diventò il suo buen retiro negli ultimi anni della sua vita in compagnia della terza moglie, Matilde Urrutia.
I miei piedi voglion seguire la traccia sua, perché la traccia sua sia la mia, perché concluda dove io concluda e sia la mia allegria la sua allegria.
“Laus Deo” di Pablo Neruda
“La poesia è una lettera d’amore indirizzata al mondo”
Violenta libecciata sulla spiaggia di Monterosso a mare, luogo prediletto per le sue vacanze del premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale. Dalla sua casa tra le palme, guardava il mare e la costa frastagliata delle Cinque Terre, oggi parco nazionale,da cui trarre ispirazione per le sue rime indimenticabili.
Rombando s’ingolfava dentro l’arcuata ripa un mare pulsante, sbarrato da solchi, cresputo, fioccoso di spume: Di contro alla foce d’un torrente che traboccava il flutto ingialliva.
Giravano al largo i grovigli dell’allighe e tronchi d’alberi alla deriva
“Fine dell’infanzia” di Eugenio Montale
Atmosfera da “Signori degli anelli “ in bosco sulle Alpi. Una cascata cadendo da grande altezza nebulizza l’acqua mettendo a nudo le radici di diversi larici.
Gli alberi sono santuari, chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità. Tra le loro fronde stormisce il vento, le loro radici riposano nell’infinito, ma esse non vi si smarriscono
Hermann HessePortami il girasole ch’io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino, e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l’ansietà del volto giallino. Portami tu la pianta che conduce dove sorgono bionde trasparenze e vapora la vita quale essenza; portami il girasole impazzito di luce.
Io non ho bisogno di denaro ho bisogno di sentimenti di parole… di fiori detti pensieri di rose dette presenze… di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia questa magia che brucia la pesantezza delle parole che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli su l’alba… Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore!
da “Nebbia” di Giovanni Pascoli
Girasoli coltivati in Val d’Orcia (SI), sito UNESCO che comprende comuni tra i più belli d’Italia come Montalcino, Pienza,, S. Quirico. Un lembo di Toscana scelto da molti registi come location per molti film.
Paesaggio nei dintorni di Aliano, in Basilicata, luogo di confino di Carlo Levi, autore del libro “Cristo si è fermato a Eboli”. Un pezzo di Basilicata caratterizzato da terre ondulate e calanchive, terre che scivolano, dilavate dalle piogge che le fanno assomigliare a paesaggi lunari.
Un angolo di Toscana dove ha vissuto Giovanni Pascoli, uno dei poeti più importanti del ‘900, che definiva questo luogo “la valle del bello e del buono”. Qui a Castelvecchio di Barga, Pascoli trovò il suo cantuccio a lungo cercato che lo ispirò per alcune sue indimenticabili poesie.
Dune altissime nel deserto occidentale egiziano, luogo tra i più aridi al mondo dove cadono poche gocce di pioggia . Queste dune sono mobili, si muovono col vento che le trasforma e le trasporta a distanza. Indimenticabile passare una notte nel silenzio assoluto sotto un cielo stellato che sembra cadervi addosso.
Il deserto è sovrano… Anche se troppi uomini oramai, vi si precipitano senza aver imparato a rispettarlo. Ci sono cose che un essere ben educato non farà mai in una chiesa, in una sinagoga, in un tempio od in una moschea. Il deserto è la stessa cosa: bisogna entrarci in punta di piedi.
Milan KunderaConchiglie di Strombus gettate sulla battigia dagli abitanti di un villaggio della Repubblica Dominicana al confine con Haiti, dopo aver estratto il mollusco dalla conchiglia per mangiarlo. Le onde bagnano le conchiglie tenendo sempre viva la loro colorazione.
Dal mare tutto accogliendo e magnificando, io reco, un pugno di detriti, alghe e conchiglie. O minute conchiglie, relitti emersi sulla riva dall’abisso, circonvolute…
non vorrete, minute conchiglie evocar murmuri ed echi, la musica fioca e remota dell’eternità. da “Come naturalmente” di Walt Whitman
Un cargo italiano con destinazione Sudafrica, durante una terribile tempesta negli anni Settanta, si spezzo in due finendo per insabbiarsi sulla costa dell’isola di Boa Vista, nell’arcipelago di Capo Verde.
Trasportava merci e giornali, le cui pagine si possono ancora trovare fra le dune.
Ora mi trovo atterrito dalla Terra, così calma e paziente, che così dolci cose fa crescere, che gira inoffensiva e innocente sul suo asse, con un carico così infinito di corpi malati, che distilla così squisiti venti da così intriso fetore, rinnova con aria così innocente le sontuose, le prodighe messi di ogni anno, e concede agli uomini così divine sostanze, e ne accetta alla fine siffatti detriti
Da “Foglie d’erba” di Walt Whitman
Primavera
Parole e foto di Raffaele d’Argenzio
Quel sorriso verso Gerusalemme
Non credo a Dio ma credo all’uomo che divenne Dio abbracciando una croce incastonata di chiodi per donare gocce di sangue che furono fiori su quei sentieri che tu ora segui con il sole che trafigge l’azzurro dei tuoi occhi in cui ho affogato il mio ricordo.
Vorrei esserti accanto nel tuo cammino aspro, invece posso solo sussurrarti fermati e guarda, dietro le braccia contorte di un ulivo scorgerai un’ombra chiara e sentirai un soffio di vento nell’aria ferma come pietra. Non sai da dove viene ma se ti passerà sulla pelle come carezza capirai che è il respiro di chi volle voler bene e si mise su una croce per diventare il Bene.
Scava per me un angolo nella tua memoria e portami con te su quei sentieri antichi, mentre chi t’accompagna non può capire a chi regali quel fuggevole sorriso che stranamente ti fiorisce sulle labbra mentre Gerusalemme affonda nel tramonto.
Tramonto a Baia Domizia
Nel giorno ora stanco gli ombrelloni si chiudono come fiori appassiti, piccole onde graffiano la sabbia, cenere antica del vulcano ormai spento. Gli alti pini allargano i rami a catturare gli ultimi raggi. Il sole si riposa sul mare e lancia una striscia di fuoco a illuminare la vicina Gaeta. Per Ulisse fu Kaieta la bella, fortezza che mai si arrende combatte e sempre si ribella. Trema una rossa bandiera non per lottare, ma per chi non sa nuotare e non spera.
Raffaele d’Argenzio, nato a Caserta il 15 aprile di tanti anni fa ma “Casa mia è Milano”. Scrive da sempre, da giovane poesie, arte e anche fumetti. La prima direzione fu Il Corriere dei Ragazzi (in seguito CorrierBoy), poi INTREPIDO, TOP VIDEO, STARTER, DOC, TREND, AUTO DOC, AUTO DONNA, AUTO SETTE… oggi WEEKEND PREMIUM, ma vorrebbe tornare a scrivere poesie. E a far foto.
POESIE DI VIAGGIO
Viaggiare
La forza creativa che ci trascina alla porta il fiume ininterrotto delle passioni mancate i mari, i monti, le valli, i sentieri, i borghi la polvere addosso, i luoghi della vita. Il viaggio contempla i sentimenti una scala incantata che conduce a nuovi orizzonti si fa carico di aspettative e angosce gioie e paure remote Viaggiare è l’incontro definitivo con se stessi l’emergere inaspettato di identità nascoste la risposta a nessuna domanda e agli affanni è prostrarsi religiosamente di fronte all’ineluttabile. Il sublime cantico degl’irrequieti è meditare e muoversi dentro paesaggi sconosciuti e scenari e cieli variopinti pregni di umori bipolari restare ammantati da una malinconia tenera e rassicurante
Ossessioni
La vita come un lungo addio… ...un altro delirio e un sentimento di fine imminente pianti e convulsioni ansie e pentimenti sino all’esaurimento.
Poi, ci colpo, le suggestioni della primavera i desideri della carne e l’odore misterioso delle pelli le melodie del vento e l’odore pungente dell’erba il risveglio del sole e le vertigini, le sbronze, le confessioni…
Oceano materno
Di nuovo sogno di sentirmi vivo sogno la vita inconsapevole nell’oceano materno: l’esistenza dormiente dell’amore. Sogno spesso di notte di nuotare leggero nelle oscurità profonde e immateriali dell’oceano materno.
Non esistono stagioni, qui nel sogno della vita inconsapevole. Non esiste materia né concentrazione vi sono solo paesaggi che sbocciano uno dietro l’altro liquidi, armonici, indescrivibili.
Ogni cosa esiste nella sua essenza rivestita dei suoi colori primari. Nel sogno della vita inconsapevole.
Immerso nelle acque tranquille dell’oceano materno.
Marsiglia
Marsiglia aspetta sdraiata sul fianco, il culo sodo e pieno, la pelle bruna. Le giro intorno, ne sento il profumo di sapone e gelsomino appena sfiorito. Annuso, respirando, l’alito di vento dietro le imposte socchiuse....
Entro in te come nave in porto, l’acqua densa e calda...
Sento, quando Marsiglia mi accoglie piena, tra sonno e alba, che la malìa è dietro l’angolo. Dentro la bocca umida, tra ombelico e quei suoi palazzi rosa che svettano alti e austeri.
Sopra la miseria dei vicoli, oltre i balconi di ferro battuto che si affacciano sul porto per meglio desiderare il mare aperto.
In alto: 2016, RK RobertaceudeK_ Marseille, olio su tela, 50x70
Estate in Provenza
Vincent, eri il campo di grano, i corvi e la tua morte. A me basterà il giallo intorno, il nero lucente sopra, la terra calda sotto e dentro il cuore le punte sottili come spilli, sulla pelle il sudore nella testa il ronzio di mille insetti per non cadere ammansita dalla disperazione, sottratta come un numero al conto alla rovescia che tutti ci lega alle radici, alle nuvole, ai peccati ancora da commettere. Basterà l’idea che sono parte dell’incanto, perfetto ingranaggio nella bellezza perfetta, per sopravviverti?
In alto: 2018, RK RobertaceudeK_ Il cuore distratto, mixed media su tela, 90x100
Roberta Ceudek, italiana, classe 1970, vive in provincia di Milano, dove ha un’agenzia di comunicazione da oltre vent’anni Da sempre però scrive poesie e di recente ha cercato nuove strade espressive. La poesia, la pittura, la fotografia, sono per lei il mezzo di un linguaggio per poter evocare le emozioni. Proprio come i colori sonocomposti attraverso la luce, non percepibile ad occhio nudo, ma di cui possiamo sentire il calore: la luce ultravioletta. RK esordisce con la mostra “Ultraviolet” nel 2016, e da allora partecipa ad esposizioni e concorsi artistici in Italia e all’estero.
I RICORDI, I SUONI, GLI ODORI…
Di Lisbona, la “città bianca”, ricordo l’intenso profumo dei fiori del Miradouro, le terrazze belvedere che aprono la vista sullo spettacolo naturale delle luci della città e gli incantevoli scorci di pendii che scendono verso il fiume Tejo (il Tago) e sembra quasi che incrocino l’azzurro del cielo. Ma soprattutto nelle mie orecchie risento ancora l’eco delle voci melanconiche, a tratti gioiose, del “fado”, i canti popolari celebrati da scrittori, poeti, registi, che si possono ascoltare in ogni osteria del borgo storico e le cui note risuonano fino all’alba, lasciando nel cuore di ciascuno una velata sensazione di malinconia.
Di Parigi rivedo le mille luci e la magica atmosfera dei Quais lungo la Senna, gremiti di bancarelle di librai, ma in particolare ricordo i bouquinistes, i leggendari ambulanti che espongono centinaia e centinaia di libri antichi o semplicemente usati. E c’è da rimanere incantati a sfogliare quelle
pagine dalla grana porosa e farsi trasportare lontano con la fantasia.
Di Luxor non riesco a dimenticare i colori accesi che creano giochi di luce tra le Valli assolate dei Re, le forti tonalità dei paesi sulle sponde del Nilo e quel profondo silenzio che regna sovrano lungo le tombe dei Faraoni, ma ancor di più lo sguardo di Manuél che voleva a tutti i costi il mio swatch o di Nefysa alla quale ho regalato il mio cappellino di paglia che serviva a proteggermi dal sole. E mi ricordo di Omar tutte le volte che, sulla mia scrivania, accanto al computer vedo le due bigotte, le bamboline in pezza che il piccolo mi ha venduto, a sole 1 lira (egiziana). «Una lira, una lira», continuava a ripetermi, con lo sguardo furbo e il sorriso mesto, recitando a memoria la parte che aveva imparato bene per convincere i turisti, ed io mi chiedevo perché dovesse fare così tanta fatica per guadagnare qualche spicciolo. O anco-
di Isa Grassano
ra rivedo Margaret con gli occhioni di un nero intenso, incorniciati da lunghi riccioli scuri, che con in braccio un tenero agnellino si rendeva disponibile per essere fotografata e subito dopo chiedeva 5 lire. Ma ricordo anche Mohaméd, disposto a dare 200 cammelli alla mia famiglia se fossi rimasta con lui, perché innamoratosi della mia pelle bianca: «bella pelle, pelle bianca, tu con me», mi ha ripetuto, in un italiano stentato, finché il pullman, che mi avrebbe portato all’aeroporto, non si è allontanato.
Questi luoghi, questi suoni, questi odori, queste sensazioni, queste persone speciali mi sono rimaste dentro, nel cuore. Bisogna esserci stati almeno una volta per sentirsi travolti da quelle emozioni intense che solo i ricordi sanno regalare e che solo la cultura della memoria può far rivivere. Ecco la poesia del viaggio, quella dove io ho trovato la mia poesia, fatta di momenti indimenticabili, di incontri, di sensazioni.
COME TROVARLA? A VOLTE PERDENDOSI
Quella poesia che tutti noi possiamo, dobbiamo trovare in ogni nostra vacanza, o gita fuori porta, o escursione, o anche nei luoghi vicino casa e dei quali non ci accorgiamo neanche della loro esistenza. Basta saper guardare con occhi diversi, stupirsi di continuo, talvolta perdersi, perché perdendosi capita di scoprire cose inaspettate e, soprattutto, di ritrovare sé stessi e quello che è racchiuso in ogni spostamento. Ecco la poesia del viaggio, quella «specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno», come scriveva Guy de Maupassant, nel 1884.
LA ”P” DI PARTIRE
Ed è la stessa magica poesia - nel senso di Porta dell’evasione - che si ritrova leggendo, sfogliando qua e là le pagine emozionali di Raffaele “Lello” d’Argenzio, le pagine del libro “Post-it di un Viaggio” dove la lettera P è protagonista. Oltre alle Poesie, ci sono le Parole, i Pensieri, le Pietre, i Personaggi e persino le Principesse. Racconti, storie, sensazioni vissute, riflessioni, appunti sparsi. L’autore mette insieme il valore di certi incontri lungo il cammino e, soprattutto, i “luoghi dell’anima” che spesso sono anche i nostri, perché in qualche modo ci si ritrova, perché ciascuno di noi sente, prima o poi quel desiderio di rinascita dentro che è racchiuso in ogni viaggio. “Sento in me che sarei sempre più felice là dove non sono”, scriveva Baudelaire. Fra le tante frasi ci sembra la più incisiva su ciò che significhi davvero Partire. Ecco l’altra “P”.
Isa Grassano. Lucana di nascita e residente a Bologna, è giornalista e scrittrice. Collabora con Repubblica (I Viaggi), Intimità, Ilgiornale.it Autrice di libri: Forse non tutti sanno che in Italia..., In Viaggio con le Amiche, 101 cose da fare gratis in Italia, Colazioni da Tiffany. Oggi è in libreria con il nuovo romanzo Come un fiore sul quaderno(Giraldi). Ha un suo blog: amichesiparte.com
PUOI INCONTRARE ANCHE TU LA POESIA
LA POESIA È VIAGGIO
Il viaggio è poesia. C’è un intreccio indistricabile tra queste due emozioni che da sempre - o almeno dall’età più consapevole – hanno fatto parte della mia vita. Ho incontrato la poesia ammirando per la prima volta i minareti e quel mix di culture, sapori e colori che, per noi giovani viaggiatori degli anni Settanta del secolo scorso, faceva di Sarajevo l’anticamera di un misterioso oriente e narrava di possibili e felici convivenze (poi distrutte dai narratori di morte).
Versi poetici emergevano dalle acque del Gange, mentre nelle prime ore del mattino le solcavo per cogliere i misteri del passaggio dalla vita alla morte nel mondo induista in quel di Varanasi (conosciuta anche come Benares). Una città sacra dove respirare a pieni polmoni la magia dell’India, i suoi silenzi e la sua millenaria cultura.
Poi c’è stata la poesia del deserto, portata dal vento caldo che lambiva le dune di Merzouga, ai margini del Sahara marocchino, avvolgendo quella traballante carovana di viaggiatori che cercava di carpire alla vasta distesa di sabbia i suoi segreti. Una poesia dove solo il rumore del vento accompagnava il sorgere del sole e i mille colori dell’immenso mare di sabbia all’alba.
E cosa dire della poesia dei colori dell’interno delle case di Gadames, struggente città-oasi berbera nella Libia occidentale, situata nei pressi del confine con l’Algeria e la Tunisia e oggi travolta dai venti di guerra in quell’angolo di mondo. Versi che mi portavano a sognare le storie degli antichi popoli carovanieri che si affacciano a questo complesso di case dalle mura imbiancate, fatte di tronchi di palma e mattoni di fango seccati al sole. Versi poetici li ho incontrati in improbabili libretti di carta da pacco tenuti insieme da un cordino di cotone, nati nei Taller de Poesia di scuole, fabbriche e piantagioni del Nicaragua, del poeta-ministro-prete Ernesto Cardenal. Una poesia popolare che dava voce a sogni, amori, speranze, dolori e diventava rito collettivo serale, da sorseggiare insieme a un bicchiere di rum con ghiaccio.
Più silenziosa la poesia delle cime andine dell’Ecuador, che con i loro nevai a oltre 5000 metri d’altezza sembravano voler sfiorare il cielo, conservando nel loro grembo l’antica saggezza dei popoli nativi e della Pacha Mama, la madre terra. Versi che mi avvolgevano insieme alle nubi basse che all’imbrunire calavano sulle piscine di acqua calda di Papallacta, al confine tra la cordigliera e l’Amazzonia.
Poi c’è stata la poesia vicina, che mi ha colto un pomeriggio, all’improvviso e impreparato, in un bosco della Valtellina, mentre salivo nel paese abbandonato di Savogno, per incontrare vecchie storie, leggende e nuove speranze. O mi ha fatto sognare ad occhi aperti mentre da un’antica città messapica del Salento guardavo il mare Adriatico sulle cui acque si stagliavano le ombre delle cime imbiancate dei monti di Albania. Sulle pareti della misteriosa Grotta della Poesia di Roca versi incisi in una lingua ancora tutta da tradurre mi raccontavano di poeti e sacerdoti non dimenticati dalla storia.
COME TROVARE LA POESIA?
Non ho risposte certe a chi mi domanda come trovare la poesia viaggiando. La poesia non è mai certa ma sicuramente vi viene incontro se viaggiate aprendo occhi, disarmati, (senza telefonini o altri marchingegni pronti a rubare immagini – per molti popoli rubano anche l’anima -), pronti a raccogliere i versi con i cinque sensi per depositarli nella memoria o al massimo nelle pagine di un quadernetto da viaggio, tra parole e disegni.
La incontrate dandovi il tempo di cogliere i silenzi e i rumori della natura, le contraddizioni di questi tempi, i sorrisi degli incontri, i piaceri di chi vi accompagna, l’indeterminatezza dei tempi, la voglia di non trovare risposte ma solo domande.
Provate a camminare negli oliveti centenari che circondano una vecchia masseria nella campagna pugliese, cercando le tracce dell’uomo, del suo lavoro, della sua vita, sedendovi sulle vecchie macine di pietra, ora abbandonate ma piene di storie.
E poi vagate senza meta tra i resti di un ex-villaggio minerario nel cuore della Sardegna, cercando i segni delle migliaia di vite che per secoli hanno scavato gallerie per strappare alla terra piombo e rame, carbone e argento. Aprite gli occhi sui segni del loro lavoro, respirate l’aria che sa ancora di fatica e buio, sedetevi all’ingresso di una galleria per trovare versi capaci di raccontare quel mondo dimenticato. Se cercate la poesia del mare raggiungete Jambiani, villag-
gio di pescatori sull’isola di Zanzibar, e aspettate il ritorno dei pescatori al tramonto. La spiaggia si colora dei vestiti delle donne, si anima delle parole dei pescatori e dei giochi dei bambini. O guardate l’opera delle coltivatrici di alghe che, alle prime ore del giorno con la bassa marea, ricordano il lavoro delle nostre mondine.
Per cogliere la poesia di un’aurora boreale potete invece raggiungere il Parco Nazionale di Abisko, nella Lapponia svedese. Si tratta del posto migliore al mondo per vedere lo spettacolo grazie all’aria più secca e all’assenza di inquinamento atmosferico e luminoso. Indossate tute termiche –reperibili in loco – e prendete la seggiovia che in una ventina di minuti porta in cima al monte Nuolja, da dove osservare in tutta tranquillità la poesia di questo spettacolare fenomeno naturale di luci.
Senza dimenticare che in fondo tutto è poesia, anche un giardino alla periferia della città all’alba o una cascina dimenticata, basta cercare i versi giusti.
Giuseppe Ortolano. Torinese di nascita, milanese d’adozione e un po’ vagabondo per scelta, è autore di numerose guide turistiche e collabora, oltre che con Weekend Premium, con il quotidiano La Repubblica e i suoi supplementi. Ecco uno dei suoi libri.
LA MIA PRIMA POESIA IN PERU’, PER PAURA
Nella mia vita ho avuto il privilegio di poter viaggiare molto. Mi è sempre piaciuto partire alla scoperta di qualcosa di insolito, di esotico, che non mi apparteneva. Vedere paesaggi inconsueti, culture lontane così diverse, sentire suoni e sapori mai provati prima è sempre stata per me un’esperienza indimenticabile. Ho varcato confini sconosciuti con un nodo in gola, un misto di ebbrezza e paura, perché il viaggio è soprattutto l’ignoto ed è un partire per tornare diversi.
Circa quindici anni fa ho fatto un viaggio in Perù, nell’antica terra degli Inca. Un paese dalle mille ricchezze dove la natura selvaggia e i magnifici colori si mischiavano alla sua cultura millenaria. Purtroppo però il Perù era anche un luogo molto pericoloso. La mia passione per la poesia è nata ai piedi delle Ande, in una fredda sera d’agosto. Ero in un paesino sperduto, chiusa in auto perché non riuscivo a trovare un albergo disponibile, i lampioni della strada erano spenti, vedevo ombre ovunque. Per calmarmi mi sono messa a scrivere le impressioni che avevo nel cuore di questo paese. E’ nata qui la mia prima poesia. Da quel giorno sono riuscita a vedere la vita ed i paesaggi con una mente diversa. Tutto era più colorato, più profondo, a volte più doloroso.
MACHU PICCHU: Sono stata sedotta dalla varietà dei suoi incanti, dalla trascendenza, dall’imponente disegno della sua struttura. Qui la poesia è ovunque, nella strada per arrivarci, nella montagna avvolta dalle nebbie, nel bosco tropicale che la ospita, tra le decine di orchidee che fanno capolino dai vari sentieri del santuario.
LAGO TITICACA: Il blu profondo dell’acqua si confonde con il cielo azzurro in questo lago andino situato circa a 4000 metri di altitudine dove i colori sono poesia. L’aria è rarefatta e dicono che qui sia nato il sole.
ISLA NEGRA, CILE – Dopo essere diventata un’appassionata di poesia, ho cominciato a seguire le orme di Neruda. E durante un viaggio in Cile ho visitato questo villaggio sulla costa che aveva come colonna sonora l’incessante rumore delle onde sugli scogli. Ho visto l’eccentrica casa del poeta, piena di tesori che davano un’aria magica a questa splendida casa costruita sul mare.
CASCATE DI IGUAZU, ARGENTINA- Una meravigliosa poesia d’acqua. Le cascate ti lasciano letteralmente senza fiato per la loro bellezza, sono infatti considerate una delle sette meraviglie del mondo.
PENISOLA DI VALDES, ARGENTINA- Un immenso parco zoologico all’aperto dove vivono allo stato libero guanacos, lama, volpi, cormorani, albatros, foche, leoni marini, e balene che nella stagione degli amori seguono le barche con i loro piccoli. Gli animali sono poesia pura, soprattutto per me che li adoro e sono vegana.
IL SALAR DE UYIUNI, BOLIVIA- La più grande distesa di sale del pianeta. E’ un regno surreale di miraggi che, col suo paesaggio secco, riflette un cielo azzurro come fosse uno specchio. Qui la poesia è di casa riflessa nelle nuvole e nel sale.
Tiziana Monari. Vive a Prato, scrivendo poesie e racconti dal 2007. Da allora ha ricevuto ad oggi più di 1.000 riconoscimenti tra primi, secondi e terzi premi, oltre a premi speciali, trofei, premi della critica, della giuria, menzioni, segnalazioni. Ad oggi ha pubblicato 17 sillogi di poesie risultati al primo posto in altrettanti concorsi letterari. Nell’immagine accanto, un suo libro.
HALONG BAY, VIETNAM - Secondo una leggenda fu creata dai draghi che, per difendere la popolazione dagli invasori, cominciarono a sputare gemme e diamanti nella baia dove emersero centinaia di isole e faraglioni. I pinnacoli che spuntano dal mare fanno di questa baia un luogo incantato. Fate una crociera in questo splendido mare verde, fatevi accarezzare dal vento, rilassatevi e troverete la poesia.
PNAN GA BAY, THAILANDIA - Per raggiungerla ho attraversato una foresta di mangrovie con una lancia che zigzagava tra i vari picchi rocciosi ricoperti di vegetazione che spuntavano come lance dal mare. Poi in lontananza un grande profilo roccioso, un’isola massiccia che spiccava tra le altre per la sua posizione più isolata. Immergetevi nella piccola baia di fronte alla roccia, guardate i kolai che galleggiano in lontananza sul mare, aspettate i colori del tramonto e anche qui troverete la poesia.
HIGHLANDS, SCOZIA - Un paesaggio da cartolina, le Highlands sono la parte più selvaggia del paese, i suoi scorci mozzafiato, le montagne imponenti, le vallate infinite, i castelli che si specchiano nei laghi limpidissimi, i cieli tersi, le brughiere fanno di questa zona un concentrato di bellezza e poesia. Ascoltate il silenzio, prendete un foglio e lasciate scivolare la penna…
ISLANDA - L’Islanda è un’isola dai paesaggi eccezionali, ricchi di contrasti. I fiumi scorrono in mezzo ai deserti e la lava fusa fuoriesce dal ghiaccio. E’ un’isola di fuoco e ghiaccio, con notti infinite in pieno inverno ed estati in cui non tramonta mai il sole. Dormite ben coperti in una tenda e guardate le migliaia di stelle limpidissime che brillano nel cielo. Pura poesia.
AGRA-TAJ MAHAL, INDIA - ll poeta indiano Tagore lo definì “una lacrima sul volto del tempo”, questo enorme mausoleo in marmo bianco va ben oltre il potere delle parole, solo una poesia potrebbe riflettere la sua immagine in uno specchio..
PETRA, GIORDANIA – L’antica capitale dei Nabatei, modellata nella pietra arenaria, con le sue suggestive venature di diverse tonalità di rosa, è un incanto che si staglia improvviso sotto gli occhi. Passeggiate lentamente tra le strade di sabbia, arrampicatevi per gli ottocento scalini che compongono il sito archeologico, e sulla cima fermatevi a respirare il passato. Un passato di poesia.
Potrei continuare per pagine e pagine a trovare la poesia nei miei viaggi. Ma forse è il viaggio in se stesso che è poesia. Il viaggio che ci abitua alla contemplazione, al silenzio, al sapore della libertà.
VIAGGI PER IL VERSO GIUSTO QUANDO FOTOGRAFIA FA RIMA CON POESIA
“In viaggio la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora che il viaggio comincia” (Nicolais Bouvier).
Da quando si è insediato in me questo virus del viaggiare, incurabile, ho visitato 72 nazioni, incontrato gente di paesi lontani, nuove culture e stili di vita, ho cominciato a fare cose che mai avrei fatto prima, mi ha aperto la mente. Da sempre l’esperienza del viaggio è stata una fonte inesauribile d’ispirazione per la poesia. Goethe viaggia tre anni in Italia per scrivere le sue sensazioni, e così è per un fotografo di viaggio. La bellezza del pianeta e della natura, nelle sue innumerevoli sfaccettature, offre spunti fotografici che mi piace riprendere e approfondire. Così è nata la mia mostra fotografica ”Quando fotografia fa rima con poesia: viaggi per il verso giusto”. Una ricerca che mi ha appassionato tanto da portarmi in luoghi straordinari, gli stessi che hanno ispirato le rime indimenticabili di scrittori e poeti. Sposare la forza rappresentativa della fotografia con quella evocativa delle parole: atmosfere, luci, paesaggi: le Cinqueterre di Eugenio Montale, il Cile di Pablo Neruda, l’Irlanda di Yeats o le terre dell’Infinito di Giacomo Leopardi. Il messaggio che voglio trasmettere durante i miei workshop, ai ragazzi che vogliono tentare questa strada, è prima di tutto la curiosità che bisogna avere per realizzare “una storia”. Informarsi, leggere molto, capire il più possibile “il protagonista” al quale voler dare luce, che sia essa una chiesa o una foresta, un paese o una valle. Diceva un grande direttore del National Geo-
graphic, Grosvenor, che la fotografia non nasce nella macchina fotografica, finisce lì.
“Soltanto la poesia- l’ho imparato terribilmente, lo so- può recuperare l’uomo”: ne era convinto Giuseppe Ungaretti, ne sono convinti i saggi dell’UNESCO, che nel 1999 hanno istituito, in concomitanza con ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, la Giornata Mondiale della poesia con questo obiettivo: sensibilizzare l’umanità verso quanto di bello è stato ed è in grado di suscitare l’ascolto o la lettura di una poesia.
Nei miei viaggi una cosa non manca mai, oltre alla macchina fotografica: un taccuino nel quale annoto emozioni, incontri, poesie, pensieri. Le “fiamme” da cui attingo la poesia in un viaggio sono tutte le manifestazioni della natura, delle luci che essa emana, del luogo in cui mi trovo e dello stato d’animo di quel momento. E’ successo, ma mai come al Sacro Speco di Subiaco, in alta valle Aniene, nel Lazio. Sarà stato perché ero particolarmente sereno, ma in quel luogo mistico è stato come fare un viaggio interiore e, attraverso la poesia, una forma di preghiera. Tutt’intorno borghi pregni di storia,
arroccati come nidi d’aquila dove si respirava un’atmosfera cristallizzata dal tempo, una magia che rispecchiava l’anima di quel luogo. Il Sacro Speco, dove visse da eremita San Benedetto da Norcia, trasuda quiete e meditazione. Si resta estasiati davanti agli affreschi di artisti senesi del XIV secolo. Tre anni in una grotta, con la sola fede che lo sorreggeva: sotto il sole, la pioggia, il gelo e con le insidie del diavolo. Per me è una valle incantata, la mia valle dell’anima.
Vittorio Giannella. pugliese di origine e milanese di adozione, è un fotografo di viaggi e turismo che collabora con le più importanti riviste di viaggi: Touring, Lonely Planet, Weekend Premium, Traveler del National Geographic, Travelglobe.it, Bell’Italia . Organizza workshop fotografici e mostre. Nell’immagine, il suo ultimo libro.
GLI ALTRI LUOGHI
Il Cile di Pablo Neruda, in Araucaunia, dove lui nacque e studiò, e dove osservava i boschi scarmigliati battuti dalle piogge ininterrotte. Questi boschi, i vulcani, i laghi e le montagne e la bellezza di questa terra che toglie il fiato dalla mi hanno ammaliato.
L’altro luogo che, quando posso raggiungo volentieri, è la piana di Castelluccio di Norcia, una terra inquieta, stravolta dal terremoto, ma di una bellezza sconvolgente con le sue fioriture primaverili, che pare un quadro impressionista di Monet, una tavolozza titanica colorata dal rosso dei papaveri, dal blu dei fiordalisi e da altri mille fiori, incorniciata dai monti Sibillini.
Altro posto poetico per me è Sligo, la selvaggia contea irlandese dell’ovest, dove il poeta premio Nobel per la letteratura William Butler Yeats, fu ispirato dai laghi abitati dai cigni, che chiamava “creature splendenti”, dalle colline glabre dove suo nonno lo portava per lunghe passeggiate, e dal cielo. Un posto bellissimo dove ho visto nuvole striate di pioggia sciogliersi in arcobaleni, le luci del nord illuminare paesaggi fiabeschi e le tempeste dell’oceano che da milioni di anni tentano di rompere le dure rocce sulla costa.
Questi i miei tre luoghi oltre la Valle del fiume Aniene. (V.G.)
“POESIA DI VIAGGIO 2024”
Dopo il successo della prima edizione, arriva anche la nuova edizione del nostro concorso letterario “POESIA DI VIAGGIO”. Da sempre il viaggio ha ispirato scrittori e poeti, ma anche tanti di noi che si sono lasciati emozionare da un tramonto o da un paesaggio. Tutti noi abbiamo un luogo del cuore, dove ci sentiamo a casa, o abbiamo visitato luoghi che rimarranno sempre nella nostra memoria. Anche quest’anno, dunque, Weekend Premium aspetta le vostre “poesie di viaggio”. Scrivete entro il 30 settembre a segreteria@poesiadiviaggio.it
Maggiori notizie sul regolamento, sui premi e sulla giuria saranno presto disponibili su www.weekendpremium.it
“RACCONTA IL TUO SOGNO”
Le Mongolfiere Solidal lanciano la nuova edizione del concorso
“RACCONTA IL TUO SOGNO”, aperto ai ragazzi fragili, con gravi patologie o disabilità. Si può partecipare inviando un componimento che racconti qual è il luogo che si vorrebbe visitare, entro il 30 settembre 2023.
A breve il regolamento su www.weekendpremium.it Ma possiamo fin d’ora dirvi quale sarà il primo premio: un meraviglioso weekend al Grand Hotel Savoia, per visitare la splendida città di Genova!
IN CAMPER CERCANDO LA POESIA: 10 METE ROMANTICHE
Viaggiare in camper è come avere una casa su ruote, un nido d’amore mobile che ti permette di esplorare i tesori nascosti dell’Italia insieme alla persona che ami. Che tu stia cercando di staccare la spina dalla routine quotidiana o di scoprire nuove avventure insieme, il camper offre la libertà di scegliere DI andare dove vuoi, dove ti senti battere più forte il cuore, dove ti fermi e ti sembra di volare. E la primavera è uno dei periodi migliori per andare alla scoperta di nuove mete romantiche, grazie anche alla mancanza del grande affollamento dell’alta stagione. Con la sua aria che diventa man mano più dolce e calda, stimola il risveglio dei sensi e si tinge di poesia. Noi in questa primavera vogliamo proporvi 10 mete romantiche che talvolta hanno anche ispirato i versi di famosi poeti. In Italia, ma anche in qualche nazione vicina. La Poesia non conosce frontiere.
2 – SBOCCIANO I FIORI IN VAL BADIA (TRENTINO – ALTO ADIGE)
1 – VACANZA GREEN A SERRE CHEVALIER (FRANCIA)
Se avete deciso per un viaggio romantico con la vostra ragazza, Serre Chevalier è la meta perfetta. La località, a solo un’ora e mezza d’auto da Torino e a 3 ore da Milano, è il più grande comprensorio sciistico delle Alpi del Sud. Ma Serre Chevalier è una meta usufruibile sempre dove annoiarsi è impossibile: trekking, arrampicata, vie ferrate, canyoning, rafting, kayak, parchi avventura, sentieri segnalati, acque calde dei «Grands Bains de Monêtier», ecc. E poi le fortificazioni Vauban Patrimonio Mondiale UNESCO e gli edifici storici dei paesini della valle. E tutto questo in una località impegnata dal 2016 in un programma di energie rinnovabili. Oggi Serre Chevalier è il solo comprensorio sciistico al mondo a produrre la propria elettricità utilizzando simultaneamente tre diverse tecnologie di produzione: idroelettrica, fotovoltaica e micro eoliche. Quest’anno si prevede di arrivare ad una auto-produzione del 30% della consumazione energetica, e l’obiettivo è ridurre l’impronta CO2 del 50% entro il 2030 in tutti i settori.
Sosta:
Aire de parking Esplanade, 26 Rue Georges Bermond-Gonnet, Parc des Sports, Briançon Aire de Chantemerle, Rte des Queyrets, 05330 Saint-Chaffrey, Aire du Frejus, a La Salle-les-Alpes
La primavera è un momento magico in Val Badia: sbocciano i primi fiori, regalando una vista incantevole di bucaneve, crochi, farfari e primule e San Vigilio di Marebbe è una meta perfetta per passeggiate romantiche tra i prati fioriti. San Vigilio, la Valle di Marebbe e San Martino in Badia, sono tra i luoghi più affascinanti da scoprire nelle Dolomiti, con panorami magnifici e una cultura montana millenaria. Lungo il percorso che conduce a Pederù, ai piedi del Parco Naturale Fanes Sennes Braies, ci si imbatte in Plan Pecei e il prato di Tamersc, due distese lussureggianti che regalano emozionanti panorami colorati. Non meno affascinanti sono i sentieri che partono da Antermoia o da Lungiarü, al confine con il Parco Naturale Puez Odle, dove ci si può perdere nella dolcezza del risveglio primaverile. La zona è anche nota per la sua cultura antica e il Parco naturale Fanes-Senes-Braies è un ottimo luogo per osservare la fauna locale, in particolare diverse specie di uccelli rapaci tra cui esemplari rari a rischio di estinzione.
Sosta: CAMPING AL PLAN - https://www.sanvigilio.com/it/dove-dormire/camping-al-plan-dolomites_11944
Aire les Charmettes, a Le Monêtier-les-Bains
Area sosta RITTERKELLER - https://www.sanvigilio.com/it/dove-dormire/area-camper-ritterkeller_7308
COMPAGNO DI VIAGGIO
COMPAGNO DI VIAGGIO
WINNEBAGO REVEL 4×4: TRAZIONE INTEGRALE E BASE MERCEDES
GO FORD TRANSIT4×4 BY GRITOVERLAND, CAMPER VAN VERSATILE E INARRESTABILE
Il Camper van Winnebago Revel 4×4, in grado di affrontare qualsiasi tipo di terreno grazie al suo assetto rialzato e alla trazione integrale. Winnebago Revel 4×4, ideale per viaggi e Weekend Premium, è basato sul Mercedes-Benz Sprinter ed è stato sviluppato in maniera specifica per gli amanti delle vacanze outdoor e delle attività all’aperto. Il veicolo adotta un approccio all’avventura senza fronzoli, con un design semplice e caratteristiche tecniche sopraffine. Sfrutta appieno il collaudato telaio 4×4 del Mercedes Sprinter VS30, spinto dal poderoso turbodiesel da 3.0 litri. All’interno del Winnebago Revel 4×4 troviamo un letto matrimoniale e una cucina completa di frigorifero a compressore. Il bagno con toilette a cassetta elimina la necessità di un serbatoio separato per le acque nere. Non manca un inverter/ caricatore standard da 2.000 watt e il nuovo Lithium Power System, una dinette con un tavolo estraibile trasformabile in spazio aggiuntivo per dormire, piano cottura a induzione portatile e molte altre funzionalità innovative.
L’azienda americana Grit Overland ha realizzato un camper van a dir poco versatile e inarrestabile basato sul Ford Transit 4×4 e in grado di garantire agli amanti dell’outdoor e del tempo libero dei viaggi all’insegna della natura e del divertimento.l GO Ford Transit 4×4 è un veicolo da utilizzare su ogni tipo di terreno grazi alla potenza del motore ecoBoost biturbo da 310 CV che scarica la potenza sulla trazione integrale, senza dimenticare l’utilizzo di Pneumatici All Terrain avvolti da cerchi in lega personalizzati in nero da 17 pollici. Anche se questo camper van non può contare su un bagno integrato, troviamo un wc a cassetta che si cela sotto il piano di lavoro, a cui si aggiunge anche un ingegnoso sistema doccia dotato di tenda a scomparsa. Tornando alla zona cucina, troviamo a disposizione un piano cottura, un lavello, ma anche un forno a microonde e un piccolo frigorifero.
1 – VACANZA GREEN A SERRE CHEVALIER (FRANCIA)
2 – SBOCCIANO I FIORI IN VAL BADIA (TRENTINO – ALTO ADIGE)
Se avete deciso per un viaggio romantico con la vostra ragazza, Serre Chevalier è la meta perfetta. La località, a solo un’ora e mezza d’auto da Torino e a 3 ore da Milano, è il più grande comprensorio sciistico delle Alpi del Sud. Ma Serre Chevalier è una meta usufruibile sempre dove annoiarsi è impossibile: trekking, arrampicata, vie ferrate, canyoning, rafting, kayak, parchi avventura, sentieri segnalati, acque calde dei «Grands Bains de Monêtier», ecc. E poi le fortificazioni Vauban Patrimonio Mondiale UNESCO e gli edifici storici dei paesini della valle. E tutto questo in una località impegnata dal 2016 in un programma di energie rinnovabili. Oggi Serre Chevalier è il solo comprensorio sciistico al mondo a produrre la propria elettricità utilizzando simultaneamente tre diverse tecnologie di produzione: idroelettrica, fotovoltaica e micro eoliche. Quest’anno si prevede di arrivare ad una auto-produzione del 30% della consumazione energetica, e l’obiettivo è ridurre l’impronta CO2 del 50% entro il 2030 in tutti i settori.
Sosta:
Aire de parking Esplanade, 26 Rue Georges Bermond-Gonnet, Parc des Sports, Briançon
La primavera è un momento magico in Val Badia: sbocciano i primi fiori, regalando una vista incantevole di bucaneve, crochi, farfari e primule e San Vigilio di Marebbe è una meta perfetta per passeggiate romantiche tra i prati fioriti. San Vigilio, la Valle di Marebbe e San Martino in Badia, sono tra i luoghi più affascinanti da scoprire nelle Dolomiti, con panorami magnifici e una cultura montana millenaria. Lungo il percorso che conduce a Pederù, ai piedi del Parco Naturale Fanes Sennes Braies, ci si imbatte in Plan Pecei e il prato di Tamersc, due distese lussureggianti che regalano emozionanti panorami colorati. Non meno affascinanti sono i sentieri che partono da Antermoia o da Lungiarü, al confine con il Parco Naturale Puez Odle, dove ci si può perdere nella dolcezza del risveglio primaverile. La zona è anche nota per la sua cultura antica e il Parco naturale Fanes-Senes-Braies è un ottimo luogo per osservare la fauna locale, in particolare diverse specie di uccelli rapaci tra cui esemplari rari a rischio di estinzione.
Aire de Chantemerle, Rte des Queyrets, 05330 Saint-Chaffrey, Aire du Frejus, a La Salle-les-Alpes
Sosta: CAMPING AL PLAN - https://www.sanvigilio.com/it/dove-dormire/camping-al-plan-dolomites_11944
Aire les Charmettes, a Le Monêtier-les-Bains
Area sosta RITTERKELLER - https://www.sanvigilio.com/it/dove-dormire/area-camper-ritterkeller_7308
COMPAGNO DI VIAGGIO
COMPAGNO DI VIAGGIO
WINNEBAGO REVEL 4×4: TRAZIONE INTEGRALE E BASE MERCEDES
GO FORD TRANSIT4×4 BY GRITOVERLAND, CAMPER VAN VERSATILE E INARRESTABILE
Il Camper van Winnebago Revel 4×4, in grado di affrontare qualsiasi tipo di terreno grazie al suo assetto rialzato e alla trazione integrale. Winnebago Revel 4×4, ideale per viaggi e Weekend Premium, è basato sul Mercedes-Benz Sprinter ed è stato sviluppato in maniera specifica per gli amanti delle vacanze outdoor e delle attività all’aperto. Il veicolo adotta un approccio all’avventura senza fronzoli, con un design semplice e caratteristiche tecniche sopraffine. Sfrutta appieno il collaudato telaio 4×4 del Mercedes Sprinter VS30, spinto dal poderoso turbodiesel da 3.0 litri. All’interno del Winnebago Revel 4×4 troviamo un letto matrimoniale e una cucina completa di frigorifero a compressore. Il bagno con toilette a cassetta elimina la necessità di un serbatoio separato per le acque nere. Non manca un inverter/ caricatore standard da 2.000 watt e il nuovo Lithium Power System, una dinette con un tavolo estraibile trasformabile in spazio aggiuntivo per dormire, piano cottura a induzione portatile e molte altre funzionalità innovative.
L’azienda americana Grit Overland ha realizzato un camper van a dir poco versatile e inarrestabile basato sul Ford Transit 4×4 e in grado di garantire agli amanti dell’outdoor e del tempo libero dei viaggi all’insegna della natura e del divertimento.l GO Ford Transit 4×4 è un veicolo da utilizzare su ogni tipo di terreno grazi alla potenza del motore ecoBoost biturbo da 310 CV che scarica la potenza sulla trazione integrale, senza dimenticare l’utilizzo di Pneumatici All Terrain avvolti da cerchi in lega personalizzati in nero da 17 pollici. Anche se questo camper van non può contare su un bagno integrato, troviamo un wc a cassetta che si cela sotto il piano di lavoro, a cui si aggiunge anche un ingegnoso sistema doccia dotato di tenda a scomparsa. Tornando alla zona cucina, troviamo a disposizione un piano cottura, un lavello, ma anche un forno a microonde e un piccolo frigorifero.
3 – L’ATMOSFERA RAFFINATA DI MERANO (TRENTINO - ALTO ADIGE)
Alle porte della Val Venosta Merano è una città immersa nel verde e circondata da imponenti montagne. La sua atmosfera raffinata ed elegante la rendono ideale per un weekend romantico. Il clima mite tutto l’anno, i grandi viali e parchi, i giardini botanici, i corsi d’acqua, le varietà di piante provenienti da tutto il mondo e non ultimo gli eleganti edifici liberty e i caffè del centro storico dove assaporare uno strudel di mele, ne fanno un luogo privilegiato per una fuga con la persona del cuore. Ai margini della città i giardini di Castel Trauttmansdorff sono tra i più belli del mondo. Per gli sportivi c’è l’imbarazzo della scelta tra Jogging, calcio, tennis, sci, nuoto, palestre di roccia, percorsi per mountain bike e vie ferrate e chilometri di sentieri per trekking o semplici passeggiate. E poi le terme, la quintessenza del benessere e del relax. La struttura termale, elegante e raffinata, si trova proprio nel centro cittadino e offre ai visitatori 15 piscine, una ampia area sauna ed uno “Spa & Vital Center”.
Sosta: Live Merano Camping - https://www.livemeranocamping.com/it/
COMPAGNO DI VIAGGIO
LOKIBASECAMP FALCON: STREPITOSO MODULO CAMPER PICK
Se avete bisogno di un camper versatile, agile ed inarrestabile per vivere un Weekend premium all’insegna dell’avventura e del divertimento, probabilmente la soluzione più adatta è il tecnologico e completo modulo camper LOKI Basecamp Falcon dedicato a pick-up di grandi dimensioni. Questo modulo camper non ha nulla da invidiare ad un piccolo appartamento: troviamo infatti un salotto ben arredato, un angolo cucina e una camera da letto. Il modulo dispone di riscaldamento autonomo, aria condizionata e isolamento adatto a tutte e 4 le stagioni, inoltre può contare sull’energia solare grazie a 360w di pannelli solari, abbinati ad una batteria da 600Ah e a un inverter da 2000w. L’ambiente è inoltre estremamente modulabile: Nell’area bagno troviamo una la doccia interna rimovibile, mentre l’area lounge multifunzionale sfrutta piattaforme in alluminio rimovibili e permette di rilassarsi e guardando film o ascoltando musica.
4 – SOTTO IL BALCONE DI GIULIETTA A VERONA (VENETO)
In una lista di mete romantiche non può mancare la città degli innamorati per eccellenza. La storia d’amore scritta da William Shakespeare ha superato i secoli e ancora oggi la casa di Giulietta è una tappa imperdibile di Verona. Ogni giorno coppie di innamorati si giurano amore eterno sotto il suo balcone. Sebbene Romeo e Giulietta non siano mai esistiti e il drammaturgo non visitò mai Verona, Romeo e Giulietta è una delle sue tragedie più famose e una delle storie d’amore più popolari. La tragica vicenda dei due protagonisti rappresenta l’amore perfetto ma avversato. Arrivati nel cortile della casa di Giulietta si rimane colpiti dalle migliaia di messaggi che ricoprono le pareti. Secondo una leggenda il messaggio, una volta affisso sul muro, renderebbe eterno l’amore della coppia, che vivrà per sempre felice. Un’altra credenza dice che toccare il seno della statua di Giulietta assicurerebbe fortuna agli innamorati. Non sappiamo se ciò sia vero, ma certo il posto è pervaso da un particolare fascino.
Sosta: Agricampeggio Oro Verde. https://www.oroverdeverona.it/
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EARTHROAMERSX,IL CAMPER CHE NON PUOI FERMARE
Il nuovissimo EarthRoamer SX si presenta come un camper inarrestabile e nello stesso comodo come una villa in campagna perché capace di unire le qualità fuoristradistiche del pick-up Chevrolet Silverado 6500 HD con una cabina spaziosa, versatile e super confortevole. Il veicolo può contare su una cucina completa di lavello, fuochi e frigo, non manca un grande tavolo centrale per il pranzo, una doccia con WC e ben 4 comodi posti letto. Le maggiori capacità di acqua e carburante, la vista completa della finestra a 270 gradi, l’unità lavatrice/asciugatrice opzionale e un’enorme capacità della batteria agli ioni di litio da 18.000 watt assicurano il comfort di una vera e propria casa ma con le ruote.
5 – UNA PASSEGGIATA ROMANTICA AD ALASSIO (LIGURIA)
Alassio è una città con una storia ricca di romanticismo e leggende che la rendono affascinante. Uno dei racconti più noti riguarda la sua fondazione e l’amore tra il Marchese Aleramo, combattente nell’esercito dell’imperatore di Sassonia Ottone I e la figlia del sovrano, Adelasia. Si dice che i due innamorati, temendo un rifiuto al matrimonio da parte dell’imperatore a causa della differenza sociale, decisero di fuggire assieme per vivere il loro amore. Aleramo continuò a combattere fedelmente per l’imperatore e questi decise di perdonarli e concedere ad Aleramo il territorio che avrebbe potuto circoscrivere in tre giorni di marcia a cavallo. Aleramo scelse di stabilirsi con Adelasia proprio nel punto più bello del suo nuovo dominio: Alassio. La città ribattezzata così in onore di lei diventò una terra di pace e amore. E quando il sole cala all’orizzonte le sue spiagge si tingono di sfumature rosate, offrendo uno spettacolo romantico che lascerà un’impronta indelebile nei cuori di chi vi si conceda una passeggiata.
Sosta: Camping Monti e Mare – N 44.0313908 E 8.202911
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REIMO WEEKENDER: POCO INGOMBRO E AFFIDABILITA WOLKSWAGEN
Il Reimo Weekender basato sull’MPV Volkswagen Caddy è davvero uno dei camper compatti più intelligenti che ci siano. Nella vita di tutti i giorni si può utilizzare come una normale vettura cinque posti dalle dimensioni contenute, ma nei fine settimana o durante i viaggi si trasforma in un camper completo di tutto.
Abbattendo i Sedili si ottiene un letto matrimoniale piatto XXL che può anche essere configurato su un lato, come letto singolo. Il letto può essere ripiegato su entrambi i lati per il massimo volume di carico (ad es. per biciclette). Il VW Caddy Weekender è dotato di un sistema a 12V e illuminazione interna di serie. Nel cofano viene ospitata la cucina completa di fuochi e spazio per le pentole, non manca il lavandino, le riserve per l’acqua e un pratico tavolino.
6 – SUI PASSI DI PAOLO E FRANCESCA A GRADARA (MARCHE)
La Rocca di Gradara è un altro luogo simbolo di amore tragico reso immortale da un poeta e che attira turisti e appassionati, quello di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini. Si dice che la storia abbia avuto luogo nel 1200 quando i Polenta da Ravenna e i Malatesta da Rimini combinano il matrimonio tra i propri figli Gianciotto e Francesca. Alla ragazza viene presentato Paolo, il fratello, ma è costretta a sposare Gianciotto. Ma i due giovani si innamorano e durante una delle visite al castello, Paolo e la giovane leggono insieme la storia di Lancillotto e Ginevra e si scambiano un bacio. Gianciotto li sorprende e accecato dalla gelosia li uccide. La storia è diventata famosa perché narrata da Dante in un memorabile passo della “Divina Commedia”. Nel canto V dell’Inferno Dante incontra le anime perdute dei due amanti che vagano nel cerchio degli adulteri, dove vengono puniti per il loro peccato. Imperdibile la Passeggiata degli Innamorati e i sentieri che si inoltrano nel Bosco di Paolo e Francesca.
Sosta: Area Camper Piazzale Paolo e Francesca, N 43.940740 E 12.771670
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Bürstner Lyseo Gallery, il camper con il tetto magico Questo camper dal profilo unico, prodotto inizialmente come prototipo, è dotato di un tetto a scomparsa ad azionamento pneumatico che viene sollevato da aria compressa non appena si arriva. Il risultato è un secondo piano e un comfort abitativo molto generoso. Durante il viaggio, il secondo piano è retratto in modo che il veicolo conserva la silhouette di un profilato ed è molto più aerodinamico e quindi più economico in termini di consumo di carburante di un modello convenzionale mansardato (livello di emissioni uguale al Lyseo TD). All’arresto, la mansarda può essere assemblata in 90 secondi usando aria compressa e una tecnologia a camera d’aria appositamente sviluppata. Il veicolo raggiunge poi un’altezza massima di 3,7 metri. La mansarda non è inclinata come un tetto pop-up convenzionale, ma è verticale, fornendo così un vero e proprio secondo livello abitativo, che comprende non solo una stanza comfort XXL con un’altezza interna di 110 cm e una stazione di ricarica per il cellulare, ma anche un tavolo con una seduta e una scala diaccesso fissa.
7 – ALLA CALA DELL’INNAMORATA ALL’ISOLA D’ELBA (TOSCANA)
La primavera è il mese ideale per scoprire l’isola d’Elba, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, zona di elevata biodiversità inserita nella Green List dell’International Union for the Conservation of Nature. L’isola, che ospitò Napoleone Bonaparte durante il suo primo esilio dalla Francia, ha ricoperto una posizione strategica nel Mediterraneo, e innumerevoli torri e fortezze punteggiano il territorio. Ideale per coloro che cercano un’esperienza di viaggio autentica, immersi nella natura e nella storia, a chi viaggia in camper offre molteplici attività e luoghi da esplorare. Si può partire per una escursione in montagna, oppure passeggiare in una delle numerose spiagge mozzafiato. Come la spiaggia di Capoliveri, dove attendere abbracciati il tramonto alla Cala dell’Innamorata, così chiamata perché nel 1500 fu teatro dell’amore di due giovani, Lorenzo e Maria. Lui venne rapito dai pirati e lei, per raggiungere la barca che si allontanava si gettò tra le onde scomparendo. Ogni anno in luglio una rievocazione storica ricorda l’evento.
Sosta: Camping Lacona Pineta - https://www.campinglaconapineta.com/
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ADRIA STELLA: la casa perfetta prende le forme di un incredibile caravan di lusso
La nuova Astella di Adria si presenta quindi come una caravan di lusso o una casa mobile che può essere trainata come una normale caravan, posizionarla come una casa mobile e spostarla facilmente quando è necessario, quindi è un po’ entrambe le cose. Questo caravan offre grandi spazi liberi ma collegati, ovvero delle incredibili camere di lusso. All’interno di Astella troviamo un bagno in stile spa, cucina di design ed un soggiorno aperto per vivere l’esterno. Un interno confortevole e ben organizzato in grado di offrire tutto quello di cui una persona ha bisogno.
8 – TERME GRATIS A SATURNIA (TOSCANA)
Un bagno alle terme senza spendere un capitale. Si può fare lasciando il camper all’area di sosta l’Alveare dei Pinci e raggiungendo a piedi o in navetta le Cascate del Mulino, dette anche Cascatelle di Saturnia, una popolare attrazione turistica in Toscana. E’ l’area libera fuori del centro termale ufficiale, dove l’acqua ha creato delle vasche alimentate da un flusso costante di acqua termale. Le vasche, di un bianco candido, sono incassate nella roccia sotto un vecchio mulino abbandonato e offrono un ambiente rilassante dove stare a mollo nell’acqua termale godendo delle sue proprietà curative, circondati da un bellissimo panorama. Meglio ancora fare il bagno di notte, in particolare nelle serate di luna piena, col rumore della cascata che ti accompagna mentre sei al calduccio nell’acqua sulfurea. Il tutto rende il posto particolarmente romantico, incantevole e unico. Poco distante, punto ristoro con servizi igienici, spogliatoi, docce e armadietti con chiave. Consigliate le scarpette da scoglio per evitare di scivolare.
Sosta: Area Camper Alveare dei Pinzi, Strada della Peschiera, Saturnia, N 42.655830 E 11.503610
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Laika ECOVIP H3119, il motohome integrale che punta sul confort
Basato su meccanica Fiat Ducato 120 CV a trazione anteriore, con carreggiata posteriore allargata, l’Ecovip motorhome H3119 è uno dei 9 integrali Ecovip presenti nel catalogo Laika 2020/2021. Questo modello misura 699 cm di lunghezza, con un’ampia dinette a L e letti gemelli posteriori. I posti omologati e i posti letto di serie sono 4, con la possibilità di aggiungerne un quinto come optional. La cucina di tipo domestico con doppio lavello, piano cottura a tre fuochi e cappa aspirante è comoda e pensata per un utilizzo quotidiano come a casa. Il living a L con imbottiture ad alto comfort, è personalizzabile con tante diverse combinazioni di tessuti. Il tavolo traslabile in tutte le direzioni consente di sfruttare al meglio l’area giorno in base alle necessità.
9 – IL FARAGLIONE INNAMORATO A VIESTE (PUGLIA)
Scoprire Vieste sulle note del brano di Max Gazzè presentato a Sanremo nel 2018 e che fa riferimento ad una leggenda popolare del XV secolo che trae origine da un faraglione bianco soprannominato Pizzomunno e che ha per protagonisti due innamorati, il pescatore Pizzomunno e Cristalda , una bellissima giovane. I due passeggiavano mano nella mano, tra le onde del mare e sotto il cielo stellato. Il loro amore forte ed intenso era così bello che attirava l’attenzione e la gelosia delle sirene del mare. Ma Pizzomunno rimase fedele alla sua dolce amata, rifiutando le avances delle sirene e continuando ad amare Cristalda con tutta la sua anima. Allora le sirene una notte emersero dal mare e trascinarono la fanciulla sul fondo incatenandola: il giovane, devastato dall’ira e dal dolore, si pietrificò trasformandosi in faraglione. Ma il Dio del mare ha concesso loro di incontrarsi una volta ogni cent’anni: Cristalda riemerge dagli abissi mentre Pizzomunno ritorna in forma umana, ed i due possono amarsi di nuovo per una notte soltanto, il 15 agosto.
Oggi, sulla spiaggia di Vieste, si può ammirare la maestosità del faraglione di Pizzomunno, simbolo del grande amore tra questi due giovani viestani. In ogni onda del mare, si può sentire il pianto dei due giovani amanti, che per un giorno ogni cent’anni tornano ad amarsi come se fosse la prima volta.
Sosta: Centro Vacanze Oriente - https://www.centrovacanzeoriente.it/
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Opel Zafira-e Life Crosscamp Flex: vacanze a zero emissioni
Il nuovo Opel Zafira-e Life Crosscamp Flex, tecnologico camper elettrico per viaggi e weekend premium, è in grado di offrire il massimo confort e nello stesso tempo rispettare la natura. L’Opel Zafira-e Life è il veicolo ideale per chi desidera avere più spazio e flessibilità e vuole una mobilità elettrica, anche quando viaggia nel fine settimana in campagna o in campeggio. La batteria agli ioni di litio da 75 kWh (posizionata sotto il pianale per risparmiare spazio) permette di viaggiare più a lungo, con un’autonomia fino a 322 chilometri nel ciclo WLTP. Come ogni Crosscamp, Crosscamp Flex elettrico ha tutto ciò che serve per viaggiare in totale relax. La pratica dotazione comprende sedili anteriori che ruotano di 180 gradi, un cucinotto, un lavandino, una cucina a gas e pensili, oltre a contenitori per l’acqua potabile e quella di scarico. Grazie al divanetto posteriore che si trasforma rapidamente in un letto matrimoniale e altri due letti sotto il tetto, Crosscamp Flex può ospitare quattro persone.
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SOSPESI NEL VUOTO A CASTELMEZZANO E PIETRAPERTOSA (BASILICATA)
Sospesi in aria tra le Dolomiti Lucane, dove il tempo ha modellato pinnacoli naturali dalle forme strane e fantasiose. In Basilicata, l’esperienza di attraversare il ponte nepalese che congiunge le vie ferrate tra Pietrapertosa e Castelmezzano è un’avventura emozionante che gli amanti del brivido e della natura non possono perdere. Se volete fare questo viaggio in coppia, camminare su una passerella pedonale sospesa nel vuoto potrebbe rappresentare il vostro cammino insieme nella vita, vivendo ogni momento con l’intensità dell’amore. Se poi andate sempre alla ricerca di emozioni e volete sperimentare un’esperienza ancora più forte, potete provare il “Volo d’Angelo”. Sospesi a mezz’aria, protetti da un’attrezzatura di sicurezza, ci si può lanciare a forte velocità e volare sopra i due borghi come gli uccelli, emulando il falco pellegrino o il nibbio reale, che qui si muovono agilmente nel cielo. Questa esperienza sorprendente vi porterà a guardare il mondo e la natura circostante dall’alto in basso, come degli angeli.
Sosta: Agriturismo Il Molino della Contessa - https://www.molinodellacontessa.com/
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Pössl 2 Win S Plus
Il Pössl 2 Win S Plus è un furgonato di taglia media, lungo appena 599 cm, con numerosi accessori di serie. Tra questi cerchi in lega 15”, climatizzatore cabina, cruise control, airbag passeggero, specchi retrovisori elettrici riscaldabili, sedili anteriori Captain Chair regolabili in altezza con braccioli e foderine in tinta dinette, volante in pelle, luci diurne a LED, finestra in bagno e oscuranti plissettati Remi Front in cabina. Non manca un letto matrimoniale XXL, cucina completa di frigo e tanto spazio per ospitare bicilette e attrezzatura outdoor.
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