Weekendin auto n 2014

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pensieri on the road EGREGIO MINISTRO FRANCESCHINI Benvenuto fra noi, benvenuto fra chi da anni aspetta un ministro che riesca a dare una spinta al turismo italiano, che riesca a compattare le energie per farne una forza unica. Sono anni che tutti diciamo le stesse cose, ma quasi sapendo che non se ne farà nulla. Io stesso le ho ripetute in giro e molti mi guardavano come si guarda un Don Chisciotte, con tenerezza e noia. Ad esempio, quando si parlava anche dei nostri prodotti falsificati all’estero con nomi similari, tipo il Parmesan argentino, mi chiedevo: perché non mettere un marchio-ombrello che solo i prodotti italiani possono avere, e far sapere che tutti gli altri sono falsificati e forse anche nocivi? Io credo che si possa imitare un nome ma non un marchio con bandiera italiana. Perché non si fa? E perché non promuovere all’estero il sistema Italia con grande forza invece di promuovere le varie regioni, o addirittura le province? Egregio Ministro Franceschini, oltre a fare la solita doverosa visita a Pompei, cerchi di “rottamare” questo vecchio sistema in cui le energie e i fondi per il turismo vengono dispersi in mille rivoli che non riescono ad arrivare all’obbiettivo, ma vengono asciugati prima dalla sete di chi li dovrebbe usare per tornare ai primissimi posti che avevamo anni fa (ora siamo al quinto). Quante volte abbiamo visto stand di regioni in cui si facevano conferenze stampe in cui c’era prevalentemente solo il codazzo dei vari assessori che semmai consumavano i soldi per i loro soggiorni e non per investire nella comunicazione. Contenti loro. Tutti questi rigagnoli infruttiferi devono arrivare al mare dell’obbiettivo. Il Mare Nostrum.

di Raffaele D’Argenzio

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VIAGGIO DI GIOIA CON SUOR CRISTINA Quando si parla di giovani o si vuole arrivare a loro, si propongono ragazze scollacciate o ragazzotti palestrati e tatuati, per coinvolgerli gli si propone il peggio, cose sempre più scabrose. Anche su MTV si vede una sorta di Grande Fratello, con un gruppo di giovani ripugnanti in giro fra letti, scoregge e ubriacature. In prima serata. Anche su Italia 1 Lucignolo ci illustra il peggio dei nostri giovani. Ma siamo sicuri che i nostri ragazzi vogliano quello? E allora perché quando la giovane Suor Cristina è andata a cantare a THE VOICE, in tv, ha avuto una marea di applausi, allora perché quando lei canta sentiamo una grande gioia, allora perché lei li conquista anche se non ha la minigonna inguinale, e li trasporta in un ritmo gioioso e tutti vorrebbero ballare insieme a lei? Come sarebbe bello vedere i nostri ragazzi ballare e cantare insieme a Suor Cristina, cantare perché è bello cantare, ballare perché è bello ballare. In nome della vita gioiosa, della vita pulita, della vita vera. Sarebbe anche questo un magnifico viaggio verso la gioia vera e non artificiale... Certo avremmo preferito vederla cantare non con abiti religiosi, ma ugualmente grazie, Suor Cristina.

Le Bellezze Segrete di Milano sul prossimo numero. Purtroppo, per varie coincidenze, non siamo riusciti a preparare in tempo la seconda parte del servizio sulle Bellezze Segrete di Milano. Ce ne scusiamo, ma per Milano le cose o si fanno bene o non si fanno.




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Editoriale Sommario Weekend Car Award e Ruote Rosa Ricette senza News When Where Weekend Premium Weekend in Salus Bellezze segrete Italia più Weekend Borderline, fra Friuli e Slovenia OUTDOOR PREMIUM Porsche Macan Jeep Cherokee Mercedes GLA Auto Premium Auto Novità Classic Car Weekend Audi A3 Cabrio: A caccia di Stelle In Francia con la Peugeot 308 SW A Gaeta con la 500L Living A Valeggio sul Mincio con la Great Wall H6 Voyager Woman - Auto & Donna Serena Ortolani con la Peugeot 2008 In Sicilia con la nuova Kia Soul A Roma con la Opel Mokka Gpl In Germania con la Nuova Volkswagen Polo Voyager Woman Fashion Details Nuovo Sole a tutto sapore Ricette di viaggio

www.weekendin.it

91 Weekend Guide: Valgerola 96 La Brace 97 Wine Tourism 99 Wine Tourism nel Soave 101 Viaggi In: Bermuda 110 Barbados 112 In Germania fra siti Unesco 114 Viaggi in Irlanda, Grecia, Caraibi

EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio raffaele.dargenzio@weekendinauto.it

STAMPA Press Service 80 - CPZ Group Via Fonderia Rumi, 7 - Seriate - Bergamo

PROGETTO GRAFICO Raffaele D’Argenzio

DISTRIBUZIONE Pieroni Distribuzione s.r.l. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano

HANNO COLLABORATO Himara Bottini (Consulente Motori), Lucrezia Argentiero, Marina Bellati, Nicola D. Bonetti, Rossella Dallò, Gianni Marin, Luciana Francesca Rebonato, Rosaria Brusaferri, Luciana Sidari, Vittorio Giannella, Isa Grassano, Michelle Newton, Angelica Palesi, Silvia Terraneo, Benedetta Rutigliano, Elisabetta Torrieri, Giuseppe Ortolano, Alessandra Paltrinieri, Stefano De Rossi (impaginazione) EDITORE Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati 12 - 20145 Milano tel. 02.3450719

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WEEKEND IN

Weekend in Auto è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. anche non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto.

“WEEKEND IN” è presente, gratuitamente, negli hotel (quattro e cinque stelle) della catena PLANETARIA

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Edizioni D’Argenzio Srl: Via Giovanni Prati, 12 - 20145 Milano - Tel. 02.3450719 P.I. 06507280961 e-mail: direzione@weekendin.it - redazione@weekendin.it


WEEKEND - CAR

AWARD 2014 I lettori di Weekend In Auto e i nostri fan di Facebook hanno votato decretando le seguenti vincitrici: MINI Cooper S per Urban Weekend ALFA ROMEO 4C per Sport Weekend RANGE ROVER EVOQUE per Outdoor Weekend

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“RUOTE ROSA”

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n’atmosfera perfetta ha incorniciato il nostro Wellcome Primavera Party, che si è svolto all’Enterprise Hotel di Milano, per una serata in cui il mondo dei motori si è sposato con quello del turismo. Le Star della serata sono state: • Le Donne Auto-revoli 2014, che in segno di riconoscimento sono state premiate con le Ruote Rosa. • Le vincitrici del Weekend Car Award 2014, che ha visto la nuova Mini Cooper S in bella mostra nella hall dell’Enterprise Hotel. • Le tre ricette vincitrici del Contest Ricette di Viaggio, lanciato i mesi scorsi sulla pagina Facebook di Auto&Donna. LE VINCITRICI Desideriamo ringraziare Daniela Martinez, PR e Communication Manager di Bridgestone, che ha contribuito alla realizzazione delle nostre meravigliose e originalissime Ruote Rosa 2014, consegnate alle Donne Auto-revoli 2014: - Francesca Azzali, giornalista e responsabile della comunicazione e dell’ufficio stampa

di Canossa Events, che riesce a unire auto e turismo di qualità in classici itinerari alla scoperta dell’Italia. Premiata da Daniela Martinez, Bridgestone - Elvira Trimeloni, Assessore al Turismo e alla Cultura di Malcesine, e promotrice di valide iniziative per il turismo sul lago di Garda. Premiata dalla giornalista Francesca Rebonato.

- Marina Ramasso, consigliera dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e ambasciatrice della nostra enogastronomia al femminile nel mondo

hanno spedito le ricette raccolte durante uno dei loro viaggi, e lo chef dell’Enterprise Hotel, Otello Moser, ha reso omaggio ai vincitori cucinando per i nostri ospiti i ravioli al formaggio di fossa fatti in casa, di Alessandro La Marca, e il cake al mascar-

pone con crema di marroni di Sandra Vallifuoco, prima classificata. Terza classificata, invece, Cecilia Concari e la sua muffuletta di New Orleans. Tutte le ricette che hanno partecipato al contest le trovate sul nostro sito www.autoedonna.com.

RICETTE DI VIAGGIO Desideriamo ringraziare infine lo chef stellato Stefano Ciotti e la responsabile ufficio stampa Alessandra Zanchi per aver partecipato in qualità di giudice supremo al nostro contest “Ricette di Viaggio”. Le nostre lettrici che, come noi, amano viaggiare, ci

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A VENEZIA, GUSTO IN SCENA GRANDE SUCCESSO PER LE “RICETTE SENZA” DEI GRANDI CHEF VENEZIA – Successo per la sesta edizione di Gusto in Scena, la manifestazione che si è svolta nella suggestiva location della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia. “La prima città del mondo a sviluppare La Cucina del Senza, che sta già entrando nell’alta e medio alta ristorazione – afferma l’ideatore Marcello Coronini – Essa consente di conciliare gusto e salute evitando l’abuso di sale, grassi e zucchero”. E’ intervenuto anche l’assessore Roberto Pancera, che ha espresso l’ambizione di far coniugare a Venezia la cultura artistica con quella enogastronomica. Uno dei tanti protagonisti di La Cucina del Senza è stato lo chef stellato Carlo Cracco, protagonista dell’edizione Italiana di Masterchef, accolto da un numerosissimo pubblico. “La mia cucina è già vicina a quella del “Senza” perché cerco di intervenire il meno possibile sulla materia prima - ha spiegato Cracco - Credo essenziale educare il palato partendo da La Cucina del Senza per imparare a distinguere i sapori. Al contrario l’eccesso di grassi e sale brucia le papille e le percezioni”. Alla domanda sul ruolo dei programmi televisivi, Cracco ha risposto così: “E’ molto bello vedere oggi tanti giovani interessati al settore, che s’iscrivono all’istituto alberghiero. Molto spesso scoprono questa straordinaria professione anche grazie alla televisione e credo, dunque, che abbia un ruolo positivo”. Passato ai fornelli, lo chef ha preparato la ricetta senza grassi “Rognone cotto sul sale e infuso di china” e quella senza sale, “Minestra di Parmigiano Reggiano”. Poi si sono anche esibiti gli chef Andrea Aprea, Paolo Teverini, Luca Marchini, Nicola e Pierluigi Portinari, Aurora Mazzucchelli e Vincenzo Candiano. A spiegare invece come si possano realizzare dessert dolci anche in assenza di zucchero è stato il pasticciere Luigi Biasetto. Ma hanno ricevuto applausi anche Ilario Vinciguerra, Luigi Taglienti, Ernst Knam, Herbert Hintner, Gabriele Bozio e Nicola Micheletto. Una giornata speciale per gli abitanti di Venezia La manifestazione ha aperto le porte alla città grazie a un biglietto a costo speciale, dedicato a chi vive a Venezia. Infatti, coloro che risiedono a Venezia hanno potuto prendere parte a I Magnifici Vini, degustando più di 150 vini, e a Seduzioni di Gola, assaggiando interessanti sfizi gastronomici, pagando solo 15 euro. marcello coronini e carlo cracco Rognone cotto sul sale e infuso alla china. foto di Alice Ostan

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Minestra di Parmigiano Reggiano. foto di alice Ostan


NEWS ALFA 4C: UNA STAR IN TOUR

PEUGEOT 308 È “CAR OF THE YEAR” 2014

È iniziato l’originale Tour dedicato alla 4C e alle nuove versioni Quadrifoglio Verde della Giulietta e della MiTo: una serie di eventi in musica nella cornice di ben 87 concessionarie Alfa Romeo in tutta Italia. Un’iniziativa dinamica in cui la storia, la personalità e ovviamente la proposta dell’Alfa Romeo sono illustrate e promosse in un’atmosfera di divertimento e spettacolo. Andate su www.alfaromeo.it, scegliete la vostra provincia di residenza e partecipate numerosi.

Tra 30 nuovi modelli d’origine americana, coreana, europea e giapponese, commercializzati in Europa nel corso del 2013, una giuria composta da 58 giornalisti provenienti da 22 paesi europei, ha eletto la nuova Peugeot 308 “Car of the Year” 2014. Il successo commerciale è già una realtà, con più di 55.000 ordini registrati dal lancio. www.peugeot.it

IN VAL VENOSTA UNA SKY SPA DAI GRANDI NUMERI Svetta verso il cielo la nuovissima torre del benessere del Dolce Vita Hotel Preidlhof, delizioso 4 stelle superior di Naturno (Bz), vincitore del premio “Traveller’s Choice 2014” nella categoria “Top 25 degli hotel romantici in Italia”. L’avveniristica “Sky Spa”, progettata dall’architetto austriaco Stefan Ghetta, è disposta su 800 mq che si aggiungono ai già 2000 dell’area wellness del Preidlhof. All’interno anche una biosauna all’ulivo e alle erbe, una sauna finlandese panoramica con gettate di vapore e show speciali, oltre a docce sensoriali, aree relax e una piscina infinity con acqua salina per un tuffo marino con vista alpina. Info: www.preidlhof.it R.I.

GRATIS A PONZA SE... Se pulisci spiagge, strade e sentieri, in cambio soggiornerai gratuitamente in una delle località turistiche più belle d’Italia. Succede a Ponza, una delle perle del Mediterraneo, dove la locale Proloco, con il Patrocinio del Comune di Ponza e la collaborazione di alcuni imprenditori dell’isola, hanno messo a punto il progetto “Un volontario per amico”. Partecipare all’iniziativa è semplice: basta essere maggiorenni e... avere tanta buona volontà. In cambio dell’ospitalità gratuita sull’isola, il volontario si impegna a pulire spiagge, tratti di strada, sentieri, siti archeologici, spiazzi utilizzati per manifestazioni locali, per 6,40 ore al giorno, a partire dalle 7.30 del mattino. Ad ogni volontario verrà consegnato un kit ecologico per la raccolta dei rifiuti oltre ad un cappellino come segno distintivo. Alla fine del soggiorno verrà consegnato un diploma di partecipazione. Per prenotazioni inviare una mail all’indirizzo: info@prolocodiponza.it (tel. 0771-80031).

VOLKSWAGEN GOLF: 40 ANNI E NON SENTIRLI Disegnata da Giorgetto Giugiaro 40 anni fa, tutti la conoscono e tutti l’hanno incontrata almeno una volta nella vita… stiamo parlando della Golf, il modello di maggior successo della Volkswagen, capace ancora oggi di dominare le classifiche di mercato europee. Fenomeno di vendite quasi senza precedenti, con oltre 30 milioni di esemplari, la gamma della VII generazione della Golf aggiunge l’inedita variante alimentata a metano, in vendita a partire da 18.500 euro. www.volkswagen.it

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H E re / when di Giuseppe Ortolani

alla ricerca del sole

DAL 24 MAGGIO AL 2 NOVEMBRE

VENEZIA

In occasione del sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, la Fondazione Giorgio Cini decide di riaprire al pubblico, per almeno sei mesi, le sale espositive di Palazzo Cini. Sarà così possibile vedere i meravigliosi capolavori toscani e ferraresi custoditi nella preziosa Galleria della casa-museo, un tempo dimora di Vittorio Cini, situata tra le Gallerie dell’Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e Punta della Dogana. Nelle sale del primo piano nobile, arredate con mobili e oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista, sono esposti una trentina di dipinti di scuola toscana. Accanto alle opere

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pittoriche, tra cui spiccano Il giudizio di Paride di Sandro Botticelli, la Madonna con il Bambino e due angeli di Piero di Cosimo e i dipinti di scuola ferrarese del Rinascimento, tra cui il San Giorgio di Cosmè Tura, sono raccolti alcuni significativi esempi di arti applicate. Spiccano un servizio completo di porcellana della manifattura settecentesca veneziana dei Cozzi, placchette e cofanetti d’avorio della Bottega degli Embriachi, smalti rinascimentali, oreficerie, sculture in terracotta, credenze, un raro cassone nuziale senese della metà del Trecento e una portantina napoletana del Settecento. Palazzo Cini, Campo San Vio, Dorsoduro 864, Venezia. www.cini.it DOVE DORMIRE: Stones of Venice è una nuova proposta di accoglienza e ospitalità in chiave contemporanea nella città di Venezia.

Si alloggia nelle residenze e hotel di charme Ca’ Gottardi, Ca’ Mariele, Ca’ Delle Ortensie e Ca’ Riva San Marco, collocate in posizioni strategiche della città. www.stonesofvenice.com DOVE MANGIARE: il Ristorante Antico Pignolo si trova all’interno di un vecchio deposito di marmi della basilica di San Marco, in un angolo caratteristico della vecchia Venezia. Ambiente raffinato, ottima cucina veneta e cordialità, non sempre facili da trovare da queste parti. www.anticopignolo.com COME ARRIVARE: Venezia è raggiungibile con la A 4 da Torino – Milano o da Trieste, la A 13 da Bologna e la A 27 da Belluno. Si può parcheggiare nei diversi garage a pagamento di Piazzale Roma.


H E re / when FINO ALL’8 GIUGNO

I Giardini di Villa della Pergola: Solo recentemente restituiti all’antico splendore regalano al visitatore un’impareggiabile vista dell’intero golfo di Alassio e sull’isola Gallinara. Realizzati alla fine del XIX secolo, rappresentano un raro esempio di giardini inglesi in Italia e sono strettamente legati alla storia della comunità anglosassone che aveva scelto questo angolo di Riviera come meta di villeggiatura. Nei fine settimana i giardini aprono i cancelli al pubblico con visite guidate lungo sentieri immersi nella tipica vegetazione mediterranea, fatta di pini marittimi, carrubi, ulivi, lecci sapientemente coniugati con jacarande e strelitzie giganti sudafricane, eucaliptus australiani, banani e palme di tutti i tipi, aloe, agave, fichi d’india, cactacee provenienti da ogni latitudine, glicini, tumbergie, spiree, ortensie, oleandri, pelargoni odorosi, lavande, buganvillee, dature, bignonie, solanum e gelsomini. Le pergole coperte di fiori sono uno degli elementi caratteristici dei Giardini, tanto da dare il nome alla Villa e al Villino, capolavori architettonici di fine Ottocento che sorgono all’interno del parco. www.giardinidivilladellapergola.com

Primavera del Prosecco: È il festival enoturistico più importante del Veneto con mostre dedicate al Prosecco Superiore a Serravalle, Corbanese di Tarzo, San Pietro di Feletto e Conegliano. In programma visite guidate a cantine e vigneti, degustazioni, concerti, attività all’aperto ed escursioni tra pievi e borghi antichi. La rassegna guarda anche al turismo culturale e propone l’ingresso a prezzi scontati alla mostra dedicata al celebre gruppo scultoreo “Le Grazie di Antonio Canova” presso il Museo Canova di Possagno; all’esposizione “Un Cinquecento Inquieto” negli spazi di Palazzo Sarcinelli a Conegliano e ai Concerti d’Altamarca 2014 in luoghi dal particolare fascino come l’Abbazia di Follina o il Museo del Cenedese a Vittorio Veneto. Il 18 maggio il castello di San Salvatore di Susegana, ospita Vino in Villa, Festival Internazionale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. L’occasione giusta per una full immersion nel mondo di questo spumante che nasce da vigneti “fatti a mano”, poiché nei secoli l’uomo ha lavorato le pendici delle colline ricamandole di vigne e creando un panorama mozzafiato. www.primaveradelprosecco.it e www.prosecco.it

ALASSIO

CONEGLIANO VALDOBBIADENE (TV)

DOVE DORMIRE: Villa della Pergola e il Villino all’interno dei Giardini, dall’antico charme di dimora vittoriana con tutto il fascino dello stile coloniale inglese, diventati raffinati relais dove è possibile soggiornare. www.villadellapergola.com DOVE MANGIARE: l’osteria I Matetti, situata direttamente sull’Aurelia, propone cucina tipica ligure in un ambiente familiare e un po’ irriverente. Il menù è scritto in dialetto su una grande lavagna e varia ogni giorno. Tel. 0182.646680 COME ARRIVARE: Alassio è raggiungibile con l’Autostrada dei Fiori A10, uscendo al casello di Albenga e proseguendo quindi sull’Aurelia.

DOVE DORMIRE: l’Agriturismo Due Carpini di Valdobbiadene è un’accogliente struttura con splendido panorama sulle colline del Cartizze, dotata di camere raffinate e accoglienti. Area wellness e piscine. www.duecarpini.it DOVE MANGIARE: l’Osteria del Majo si trova a Follina, negli spazi di un antico maglio in una vallata verdeggiante ricca di boschi, sorgenti d’acqua e vigneti rigogliosi. All’interno si ammira una meravigliosa ruota azionata ad acqua. www.osteriadelmajo.it COME ARRIVARE: Conegliano è raggiungibile percorrendo l’autostrada A27 Venezia-Vittorio Veneto, uscita di Conegliano, oppure lungo la Strada Statale n.13 Pontebbana (da Treviso o da Pordenone).

RECCO

ASOLO

BOLZANO

La focaccia con il formaggio: Si narra che questo prelibato cibo da strada esistesse già al tempo della Terza Crociata. Oggi è diventata una delle bandiere gastronomiche della Liguria, celebrata domenica 1 giugno dalla Festa della Focaccia di Recco che, dal mattino alla sera, distribuisce nelle vie della località balneare focacce di tutti i tipi. www.focacciadirecco.it

Il Premio Internazionale Biennale d’Arte 10 maggio - 15 giugno. Un viaggio fra gli esiti più significativi dell’arte contemporanea, italiana e straniera. Itinerario che si snoda in uno dei borghi più belli d’Italia, dove nei secoli hanno soggiornato la divina Eleonora Duse, artisti ed intellettuali. Parte della manifestazione è dedicata all’arte contemporanea coreana. www.biennaleasolo.org

Il Festival del Camminare, dal 23 a al 25 maggio, affollerà le strade di Bolzano con camminatori esperti, amanti del viaggio lento e responsabile e semplici curiosi e appassionati. Un calendario fitto di appuntamenti, eventi, incontri con psicologi, psicoterapeuti, scrittori, artisti e guide che hanno in comune il grande amore per il cammino. www.festivalcamminare.bz.it

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NORD

FINO AL 30 OTTOBRE


centro

H E re / when PERUGIA: DAL 6 AL 15 GIUGNO

RIMINI: FINO ALL’8 GIUGNO

Prima il dovere, poi il braciere è lo slogan del primo Festival Italiano interamente dedicato al culto del barbecue. Ad accompagnare il claim è l’immagine di un moderno supereroe che, terminato il lavoro, lascia da parte giacca e cravatta per dedicarsi al rito della cottura alla griglia, passione ardente e sempre più contagiosa. Durante la manifestazione, che si svolge nell’area verde di Pian di Massiano, i partecipanti potranno acquistare carne, pesce di mare, pesce di lago, formaggio, verdure e altri prodotti da grigliare, per poi cuocere le specialità preferite con le proprie mani, nelle apposite aree attrezzate dell’Area Fai da Te “Il Braciere è tutto mio”. Per chi, invece, vuole assaporare il piacere del cibo cotto alla brace senza rinunciare alla comodità, saranno disponibili menù selezionati in cui faranno il loro ingresso anche ricette vegetariane e gluten free proposte dai migliori ristoranti locali e nazionali nell’Area Ristorativa “Mi faccia il Braciere!”. Laboratori per grandi e piccini, degustazioni guidate, Show Cooking, animazioni a tema, gare per braceristi e Bazar del Barbecue, con vendita di utensili, attrezzi e curiosi gadget del mondo del BBQ. www.piacerebarbecue.it

BIENNALE DEL DISEGNO. Prima edizione di una coraggiosa ed unica rassegna interamente dedicata al disegno. Da Parmigianino a Kentridge, da Guercino a Fontana, da Tintoretto a Baccarini, da Hugo Pratt a Federico Fellini, da Keith Haring a Coppedè, ad un inedito disegno di Dudovich, chiudendo con i contemporanei Toccafondo e Nicoletta Ceccoli. Più di 20 mostre allestite in contemporanea in altrettanti luoghi prestigiosi, pubblici e privati, con oltre mille disegni che trasformano la città romagnola nella capitale del Disegno. Il percorso della Biennale porta il turista a conoscere il volto più antico e prezioso della Città Malatestiana, che vedrà il proprio centro storico trasformarsi in un cuore pulsante della creatività e della ricerca. Il Museo della Città, Castel Sismondo, Palazzo del Podestà, Palazzo Gambalunga, FAR (Fabbrica Arte Rimini), il Museo degli Sguardi, la Cineteca comunale e l’Istituto Musicale Lettimi, librerie, gallerie, studi di architettura e case editrici sono solo alcuni dei luoghi coinvolti. Inoltre due mostre collaterali sono ospitate tra le mura degli antichi Borghi di Longiano e Santarcangelo nell’entroterra riminese, un’occasione unica per scoprire questi gioielli custoditi tra le colline romagnole. www.biennaledisegnorimini.it

DOVE DORMIRE: l’Agriturismo Manzoni, situato a pochi km da Perugia, propone accoglienti e confortevoli appartamenti in stile umbro per 2-4-6 persone, ricavati in un antico casale del ‘600 recentemente ristrutturato. www.agrimanzoni.it

DOVE DORMIRE: Grand Hotel di Rimini, la struttura alberghiera più prestigiosa della Riviera, affacciata sul mare Adriatico. Si respira un fascino antico. Da provare almeno una volta nella vita. www.grandhotelrimini.com

DOVE MANGIARE: direttamente alla kermesse ovviamente, e solo cibo BBQ. COME ARRIVARE: Con l’Autostrada A1, provenendo da nord (Milano, Firenze), uscire a Valdichiana e proseguire lungo la superstrada SS75bis. Provenendo da sud (Roma), sempre tramite l’Autostrada A1, uscire a Orte e prendere la SS204 (direzione Terni) prima, e la E45 (or SS3bis), da Terni a Perugia, poi.

DOVE MANGIARE: Al Bar Ilde sul Colle di Covignano di Rimini per assaggiare la vera piadina, preparata ancora artigianalmente, con farciture ricche e saporite. Da non perdere. www.barilde.it COME ARRIVARE: Autostrada A14 Bologna-Taranto, uscita Rimini Sud

BOLOGNA

CAGLI

IT.A.CÀ,VIAGGIARE SECONDO NATURA: dal 30 maggio all’8 giugno ritorna a Bologna e in altre città dell’Emilia-Romagna il festival del turismo responsabile. In programma dieci giorni di eventi, contest, educational e laboratori nel cuore delle città e alla scoperta dei loro segreti. E poi trekking, biciclettate, cinema, fumetti, tradizioni enogastronomiche e anche un premio per le idee più innovative a salvaguardia del patrimonio locale. www.festivalitaca.net

DISTINTI SALUMI: la manifestazione che celebra la tradizione norcina di qualità, prende nuovamente vita a Cagli, nelle Marche, dal 31 maggio al 2 giugno, per uno stuzzicante viaggio alla scoperta delle migliori produzioni italiane e straniere. La città d’arte, scrigno delle bellezze del Montefeltro, apre il proprio centro storico con un programma ricco di degustazioni, percorsi didattici e corsi pratici per scoprire tutti i segreti della preparazione dei salumi. www.distintisalumi.it

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H E re / when SUD

GROSSETO: DAL 16 AL 18 MAGGIO

SALENTO: DAL 2 MAGGIO AL 1 GIUGNO

MAREMMA WINE FOOD SHIRE: Per The Guardian la Maremma è l’unica meta italiana inserita tra 40 destinazioni top al mondo per una vacanza cool nel 2014. Questo gioiello turistico si racconterà e si mostrerà al pubblico in una lunga tre giorni, con un grande salotto open air lungo le vie e le piazze più suggestive del centro storico di Grosseto che ne rappresenta un po’ il cuore e la capitale. È passione Maremma Wine Food Shire, prestigiosa vetrina dei vini, delle eccellenze agroalimentari, ma anche della cultura maremmana e del suo artigianato artistico. Pur immersi nella Maremma più vera, il “tour maremmano” si snoderà attraverso il nucleo più caratteristico del centro storico e degli spazi più suggestivi di Grosseto collegati da un percorso a tema, e al calar della luce da un percorso di luci e proiezioni su mura e facciate. Tra gli appuntamenti, spazio anche alla cultura con una ricca selezione di filmati storici sulla Maremma e concerti della Corale Puccini. E nella laguna di Orbetello gare di pesca alla spigola da riva, da kayak e da belly boat per dilettanti e non, secondo un articolato programma del Sea Bassmaster Marine. www.maremmawineshire.it

MAGGIO SALENTINO: Maggio è il mese perfetto per godere della bellezza del paesaggio salentino, per vivere appieno i colori e i profumi, i sapori e l’incanto di questa terra tra due mari. Ideale per una fuga chic tra palazzi antichi e tesori barocchi, ulivi secolari e capolavori d’arte, degustazioni, cene a tema, eventi culturali e rassegne musicali. Non manca proprio nulla al Maggio Salentino. Si può assistere al “Festival del XVIII secolo” al Castello di Corigliano d’Otranto; al “Maggio Musicale Salentino” al Teatro Paisiello o ai “Quattro diversi modi di vivere nei versi” con lettura di poesie e accompagnamento musicale al Museo MUST di Lecce. I più sportivi possono fare trekking nelle aree naturali protette, come Le Cesine o nel Parco Litorale di Ugento. Sarà bello salire su un treno storico e visitare Otranto e dintorni; fare una ciclo-escursione tra gli ulivi di Leverano; scoprire i tanti borghi, come Gallipoli e le chiese delle confraternite; Nociglia e la Chiesa di Santa Maria de Itri; Lequile e il refettorio del Convento dei Francescani. E poi i castelli ricchi di arte, le dimore nobili e le tante botteghe artigiane dove frequentare corsi gratuiti. www.maggiosalentino.it

DOVE DORMIRE: Grand Hotel Bastiani, in centro di Grosseto, a ridosso delle mura Cinquecentesche. Gusto classico e comfort. www.hotelbastiani.com DOVE MANGIARE: Ristorante Canapone, per una cucina autenticamente maremmana rivisitata con equilibrio, in un ambiente curato. Meritano anche i piatti di mare. Ottimo indirizzo anche la versione easy della Trattoria Canapino accanto: una cucina più semplice e tradizionale e prezzi più bassi. ristorantecanapone.blogspot.it COME ARRIVARE: chi proviene da Nord può raggiungere Livorno prendendo l’autostrada A12 Genova-Livorno, uscire a Rosignano Marittimo e proseguire lungo l’Aurelia (SS-1). Da Firenze percorrere la superstrada Firenze-Siena e, una volta a Siena, prendere la E78 per Grosseto. Da Roma prendere la A12 in direzione Civitavecchia e poi l’Aurelia (SS-1) in direzione Grosseto.

DOVE DORMIRE: Naturalis Bio Resort di Martano (Le), un’oasi di pace in un borgo contadino del XVIII secolo, per passeggiate nel verde, minicorso sulle piante officinali e brunch salentino. www.naturalisbioresort.com DOVE MANGIARE: Le Quattro Spezierie Roof Garden Restaurant, nel cuore di Lecce un’esclusiva finestra all’aperto sui tetti dei palazzi nobiliari. E fra strette terrazze in pietra svetta altissimo il Campanile del Duomo. Cucina ricercata ed emozionale. Tel. 0832-246311 COME ARRIVARE: fino a Bari con l’Autostrada A-14, proseguire per la superstrada Brindisi-Lecce fino ad arrivare al capoluogo, da li poi ci sono le indicazioni per raggiungere le altre località del Salento.

FIRENZE

AGRIGENTO

ARTIGIANATO E PALAZZO: compie vent’anni la mostra dedicata all’alto artigianato e al fatto a mano al Giardino Corsini di Firenze. Dal 15 al 18 maggio oltre 80 selezionati maestri artigiani italiani e stranieri ricreeranno tra le siepi in fiore, i viali, le statue e le limonaie del giardino all’italiana un angolo delle loro botteghe e realizzeranno dal vivo i loro manufatti. I visitatori riceveranno in omaggio un souvenir realizzato espressamente da quattro realtà artigiane fiorentine. www.artigianatoepalazzo.it

IGNAZIO MONCADA: Primo omaggio postumo ad Ignazio Moncada (Palermo 1932 - Milano 2012), uno dei maggiori artisti italiani del secondo dopoguerra. Dal 24 maggio al 27 luglio le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento espongono 40 dipinti di questo interprete originale di un’astrazione che si fonda sulle qualità proprie del colore, nell’indagine del rapporto tra colore e luce e tra colore e spazio. www.fabbrichechiaramontane.com

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sud

H E re / when DAL 21 GIUGNO AL 20 SETTEMBRE

DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO

RAVELLO FESTIVAL: alla fine di Giugno prende il via, nell’elegante Belvedere di Villa Rufolo, Ravello Festival, grande appuntamento con la musica sinfonica e da camera, il pop e il jazz, la danza, mostre prestigiose di arti visive e gli “incontri di parola”. Quest’anno il tema conduttore sarà “Sud”, con oltre cinquanta eventi di artisti italiani e internazionali che richiamano appassionati da tutto il mondo nella splendida cittadina di Ravello, nel cuore della costiera amalfitana. Il 21 giugno, Danilo Rea ed Isa Danieli inaugureranno il cartellone con uno spettacolo dedicato a Eduardo De Filippo, nel trentennale della morte. Sul palco, poi, star del mondo pop e jazz come Dulce Pontes, Chick Corea con Stanley Clarke, l’israeliano Asaf Avidan, Hevia, Burt Bacharach, la caboverdiana Mayra Andrade, l’americana Chrysta Bell e il compositore francese di colonne sonore Alexandre Desplat. Al migliore Sud di “casa nostra” si rifanno Sergio Cammariere in formazione Quintet, Fabrizio Bosso diretto da Peppe Vessichio e, naturalmente, Pino Daniele. Ogni fine settimana il Festival presenterà un’orchestra sinfonica prestigiosa: la London Symphony Orchestra; la Orchestre National de France; l’Orchestra Sinfonica di Lucerna; l’Orchestra cinese di Qingdao e la Filarmonica Nazionale Armena. www.ravellofestival.com

GIROTONNO: quattro giorni di appuntamenti, incontri legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, storicamente legata al territorio e alla sua tonnara. Alla kermesse partecipano gastronomi, chef di fama internazionale, esperti di cucina di tonno, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea che eleggono Carloforte a “Capitale del tonno di qualità”, ossia del “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara di San Pietro proprio nei giorni della manifestazione. Carloforte, cittadina dalle vie che odorano di rosmarino e farinata (una torta salata di farina di ceci), è il principale centro abito dell’isola di San Pietro. Qui voci, odori, sapori, cucina e tradizioni parlano il dolce e cantilenato dialetto ligure, perché gli uomini e le donne che per primi l’hanno abitata avevano origini liguri, anche se da molte generazioni vivevano a Tabarka, una piccola isola tunisina nei cui fondali, per generazioni, hanno estratto il corallo. Nella vicina salina riposano ancora i fenicotteri rosa, il lungomare è simile a quello di tante località ligure, il centro è storico elegante e a misura d’uomo. www.girotonno.it

RAVELLO (SA)

DOVE DORMIRE: L’Albergo Garden è un piccolo ed elegante albergo a conduzione familiare situato nel centro storico di Ravello. 10 camere doppie tutte con balcone e una vista incantevole e mozzafiato sulla costiera.www.gardenravello.com DOVE MANGIARE: Il Flauto di Pan, ristorante stellato immerso nel parco della magnifica Villa Cimbrone, dispone di un romantico terrazzo affacciato sulla costa. Cucina mediterranea, reinterpretata dallo Chef del Ristorante, Giovanni De Vivo, con ingredienti delle culture biologiche della Villa. www.villacimbrone.com

CARLOFORTE (CI)

DOVE DORMIRE: L’Hotel Mezzaluna, perfettamente integrato nell’ambiente circostante, tra macchia mediterranea e una splendida pineta, adagiato nei pressi del Golfo di Mezzaluna, da cui ha preso in prestito il nome. www.hotelmezzaluna.it DOVE MANGIARE: Trattoria La Cantina, per assaggiare le ricette più tradizionali dell’isola, ricche di influenze liguri e tunisine. Tel. 0781-854588.

COME ARRIVARE: dall’Autostrada del Sole, a Caserta Sud immettersi sulla Salerno-Reggio Calabria. Uscire a Pagani-Nocera. Seguire le indicazioni “Valico di Chiunzi” e “Costiera amalfitana”, raggiungendo Ravello attraverso il valico.

COME ARRIVARE: da Cagliari la SS 130 Direzione Iglesias, in corrispondenza del Km. 44 prendere la deviazione per Villamassargia e Carbonia. Al bivio di Carbonia-Sirai possibile proseguire per Portovesme o deviare per Calasetta per prendere il traghetto.

BARAGIANO (PZ)

MAMMOLA (RC)

L’ARCHEOPARCO DEL BASILEUS: Sulla collina tra la via Appia e il centro abitato di Baragiano 2500 anni fa veniva sepolto con le armi ed i simboli del potere il basileus, sovrano dei Peuketiantes. E proprio dal ritrovamento della tomba del re e dei suoi familiari è nato l’Archeoparco del Basileus, con l’obiettivo di ripercorre in modo divertente la storia dei popoli che hanno abitato anticamente la Lucania. www. nexetica.it/archeoparco

IL PARCO MUSEO DI SANTA BARBARA: si trova nei pressi di Mammola, paese situato su uno sperone roccioso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Qui Nick Spatari, pittore, scultore, architetto e artigiano di fama internazionale, nonché collaboratore di Le Corbusier, ha creato l’insolito: il Sogno di Giacobbe, un gigantesco dipinto tridimensionale realizzato tra i resti di un antico complesso monastico certosino. www.musaba.org

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eekend premium

MASSERIA QUIS UT DEUS – SPA & RESORT DI CRISPIANO (TA) LA SUGGESTIONE DELLA TRANQUILLITÀ Situata ai piedi della Valle d›Itria in Salento, immersa tra i tipici muretti a secco e i famosi ulivi monumentali della Puglia, entrambi patrimonio UNESCO dell’Umanità, la Masseria Quis Ut Deus è un affascinante resort 4 stelle con centro benessere e piscina tra gli ulivi. Eretta nel 1710, sotto il regno di Filippo V di Borbone, la Masseria Quis Ut Deus è stata completamente restaurata trasformandosi in un centro per il benessere fisico e spirituale, pur mantenendo intatto il fascino antico e l’inconfondibile patrimonio culturale e artistico della Terra di Puglia. Siamo a Crispiano, nella provincia nord di Taranto, esattamente nel territorio delle 100 masserie. Il vostro soggiorno non potrà che essere all’insegna del relax e della riservatezza, anche per via delle sole dieci camere disponibili, tutte arredate con legni fossili, dalla prestigiosa Suite dell’Ulivo, alle camere “Erbe”, più piccole e raccolte, e le camere “Alberi”, più ampie e caratterizzate da letti molto suggestivi creati da rami e radici fossili. E dopo un sano riposo, lasciatevi coccolare negli antichi trulli, dove una volta c’era l’ovile e dove oggi sorge la SPA della Quis ut Deus. Nell’antico trullo dove nel 1710 c’era il forno, invece, oggi come allora, le pietre e i profumi di Puglia la fanno da padroni, non per il pane ma per la pace del corpo e dello spirito indotta da massaggi a base di pietre e di aromi di Puglia.

LEXUS NX Forte di uno stile personale e tecnologie all’avanguardia, la nuova crossover della Lexus si distingue dalle concorrenti per un design spigoloso e muscoloso. L’abitacolo, dall’impronta decisamente sportiva, porta all’esordio l’interfaccia multimediale con touch pad e la ricarica wireless per i dispositivi portatili. Disponibile a trazione anteriore e integrale, in Italia sarà commercializzata a partire dall’estate nella sola variante ibrida. Il motore a benzina è un 2,5 litri con combustione Atkinson, che insieme a quello elettrico porta la potenza del sistema a 197 Cv.

OFFERTA FINO AL 14 GIUGNO 2014 Soggiorno e Percorso di Purificazione da 120 euro a persona Pernottamento di 2 notti in camera matrimoniale e prima colazione - Benvenuto in camera - 1 Percorso di Purificazione nella SPA nei Trulli: dal bagno turco, attraverso il kneipp per concludere il relax nell’idromassaggio (durata 1h)

INFO Strada Provinciale, 49 74012 Crispiano (TA) Tel. e Fax.: 099.8110116, Cel. 345.3689241 www.masseriaquisutdeus.com, info@masseriaquisutdeus.com

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A BARDOLINO L’ESTATE ARRIVA CON LA PENTADIETA di EVELINA FLACHI

L’

Hotel Caesius Thermae & Spa Resort di Bardolino inizia la bella stagione con una grande novità: gli ospiti dell’Hotel potranno contare, a richiesta, sulla consulenza nutrizionale personalizzata, messa a punto da Evelina Flachi e dallo staff del Centro termale diretto dai medici Gino Faggionato, direttore sanitario e da Silvano Pomari, responsabile del Centro ayurvedico Caesius. Bardolino é una delle perle della costa veronese del Lago di Garda: l’arredo e il decoro urbano, il clima mediterraneo, il paesaggio suggestivo, l’offerta enogastronomica, fanno di questa località una destinazione da prendere in seria considerazione per un soggiorno orientato al benessere. Hotel Caesius Thermae é un Resort quattro stelle superior, con plus che lo rendono meta di ospiti provenienti soprattutto dall’Italia e dal nord Europa. Al suo interno sgorga la sorgente termale che alimenta la spa e la fonte che si trova all’interno del Centro benessere. L’acqua termale e il metodo Il direttore dell’Hotel Caesius Giacomo Sarnataro, la dott.ssa Evelina Flachi e Astrid Stocker di Europlan

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Flachi rappresentano i punti di forza del metodo detossinante/ snellente in esclusiva per il Caesius. Chi é Evelina Flachi? Medico, specialista in scienza dell’alimentazione – nutrizionista, è membro di numerose società scientifiche; sin dal 1982, ha partecipato a varie trasmissioni RAI , come consulente scientifico, la più famosa è sicuramente “La prova del cuoco”. Ha pubblicato molti libri e come giornalista svolge un’intensa attività scientifico-divulgativa. Il Metodo Flachi consiste in una Pentadieta, che vuole perseguire tre obiettivi: detossinare, drenare/tonificare i tessuti, stimolare la perdita di peso. Si basa sull’azione funzionale dei cibi per riequilibrare l’organismo che nel tempo cambia le proprie necessità energetiche, biologiche, e psicofisiche. Il metodo abbina al nuovo concetto di Penta-Dieta i benefici dell’acqua termale Caesius e dei trattamenti termali oltre che quelli ad azione modellante e anticellulite. la dottoressa Evelina Flachi, il dott.Pomari, Il dott. Gino Faggionato, lo chef Alessandro Salandini E il maitre Filippo Lauria


weekend in s a l u s di Luciana Sidari la piscina termale

Panoramica serale dell’Hotel Caesius Thermae & Spa Resort

La Penta dieta punta sul 5! Cinque pasti, di cui 3 principali e due spuntini scandiscono la giornata. Cinque nutrienti sono alla base del cibo: proteine, zuccheri, grassi, vitamine/ minerali, fibre.Tutti e cinque vanno inseriti nei tre pasti principali e uno solo nei due spuntini. Le 5 P (Primi, Pane, Polenta, Pizza, Patate...)non sono da accumulare ma da scegliere in piccola porzione e quindi da non assumere insieme durante il pasto. La Penta-dieta é detossinante alcalinizzante, la durata del trattamento può essere di 3-5-7 giorni e prevede l’assunzione di almeno 8-10 bicchieri d’acqua oligominerale Caesius al giorno (anche sotto forma di bevande a base di tarassaco, o Thosiphon, carciofo, ecc.) e un’alimentazione semplice e leggera, impostata su corrette combinazioni alimentari per

alcalinizzare l’organismo e favorire la disintossicazione ed il successivo dimagrimento fisiologico. Una buona notizia: il programma detossinante può essere personalizzato anche per ospiti vegetariani , vegani e celiaci. La dieta, il direttore Giacomo Sarnataro ci tiene a sottolinearlo, non é privativa, anzi, Alessandro Salandini, lo chef dell’Hotel Caesius, realizza i piatti del metodo Flachi, belli e gustosi come quelli ai quali i grand gourmet non possono rinunciare: ebbene da adesso in poi non solo potranno assaggiare le eccellenze della cucina italiana, ma non dovranno più piangere le famose lacrime di coccodrillo post prandium! Per info: www.hotelcaesiusterme.com; tel: 045 7219100

il dott.Silvano Pomari responsabile del Centro Ayurvedico

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LE BELLEZZE SEGRETE di Betty Rutigliano

CANNERO RIVIERA (VB)

L’INCANTO DEI CASTELLI LACUSTRI PERCHÈ ANDARCI: Sopra un piccolo promontorio del Lago Maggiore, tra Stresa e Locarno, Cannero Riviera è un piccolo gioiello incastonato tra una ricca vegetazione mediterranea, case patronali, viette medievali e chiese votive, con un pittoresco porticciolo scavato nella roccia. Il clima mite che caratterizza questa zona, grazie al quale Cannero ha acquisito nel 1947 il secondo nome “Riviera”, favorisce un’incredibile varietà di agrumi, coltivati sin dal 1500, e la fioritura delle camelie, visibile in alcuni casi anche d’inverno. La spiaggia di Cannero, Bandiera Blu dal 2005, invita a bagni di sole e svariati sport acquatici. DA VEDERE: I castelli di Cannero, pittoreschi ruderi della “Vitaliana”, fortezza-residenza eretta per volontà di Ludovico Borromeo nel 1519, si ergono su due isolotti rocciosi raggiungibili con mini crociere in battellino o con catamarano a energia solare. Numerose le tracce di archeologia militare per chi vuole percorrere la “linea Cadorna” un sistema di trincee e fortini, mai utilizzati, realizzato grazie al generale verbanese Luigi Cadorna per fronteggiare una paventata invasione tedesca attraverso la Svizzera, ora patrimonio di sentieri per l’escursionismo. DOVE DORMIRE: Antico monastero affacciato sul lago e trasformato in albergo a metà del 1800, in pieno centro storico: Hotel Cannero Lakeside Resort**** www.hotelcannero.com DOVE MANGIARE: Nel centro storico di Cannero Riviera, nell’atmosfera ricercata di un edificio storico del XIII o XIV secolo, il ristorante Il Cortile prepara ottimi piatti locali in base alla stagione www.cortile.net/ Info: www.cannero.it

TORRE DI PALME (FERMO)

CASTELMEZZANO (POTENZA)

Cattura lo sguardo, sull’autostrada tra Pedaso e Porto San Giorgio, un borgo arroccato su un promontorio a picco sul mare: Torre di Palme, frazione di Fermo. L’impianto medievale del paese si formò nell’XI-XII secolo, quando gli abitanti di Palma, insediamento romano del VI secolo a.C, si rifugiarono sull’altura per difendersi dai pirati. Questa peculiare terrazza sul mare si compone di vie strette costellate da edifici medievali e rinascimentali. Arte e storia si intrecciano nella chiesetta di San Giovanni, il Palazzo Priorale, la gotica chiesa di Sant’Agostino, la chiesa di Santa Maria a Mare con affreschi del XIV secolo e, di fronte, l’Oratorio di San Rocco, dove spicca lo stemma del paese. Gli amanti della natura possono rifugiarsi nel Boschetto di Cugnolo intorno al borgo, una verdeggiante area protetta la cui attrazione è la Grotta degli Amanti. Info: www.comune.fermo.it

Fiabesca l’atmosfera di Castelmezzano, a 30 km da Potenza, un borgo medievale incastonato tra le guglie delle Dolomiti Lucane. Nel X sec le popolazioni si rifugiarono in questa zona ricca d’acqua, nell’originaria fondazione greca Maudoro (“Mondo d’oro”), facendo rotolare massi dalle cime dolomitiche per difendersi dai saraceni. Si giunge al borgo tramite una galleria scavata nella roccia dopo aver superato una gola: compaiono le prime abitazioni e le rocce dalle forme svariate, vicoli e scale ripide affacciate alle Dolomiti. Da vedere la Chiesa Madre Santa Maria dell’Olmo, la Chiesa di Santo Sepolcro, i ruderi della fortezza normanna a cui si accede con scalinate in pietra indirizzate al cielo. I più coraggiosi sono qui attratti dal Volo dell’Angelo: agganciati a un cavo d’acciaio che congiunge Castelmezzano con Pietrapertosa sembrano librarsi sulle Dolomiti. Info: www.comune.castelmezzano.pz.it

LA TERRAZZA SUL MARE

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C’ERA UNA VOLTA


l ’ italia pi Ù

LA FORTEZZA DI FENESTRELLE (TO)

LA PIÙ GRANDE STRUTTURA FORTIFICATA D’EUROPA PERCHÈ ANDARCI: In Val Chisone, a pochi chilometri da Sestriere, si erge la fortezza di Fenestrelle, non solo la più grande d’Italia ma d’Europa. Uno degli edifici militari più imponenti al mondo, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “grande muraglia piemontese”, seconda solo a quella cinese. Con le sue mura, batterie, ridotte e scale, la struttura di Fenestrelle parte dal fondovalle e sale lungo la montagna per oltre 3 Km, con un dislivello di 635 metri, su una superficie di 1.300.000 mq. Due scale collegano i tre forti (Forte San Carlo, Tre Denti e Delle Valli): la “Scala Coperta”, la più lunga al mondo non esterna, scavata dentro una galleria artificiale, con suoi 4.000 gradini; la “Scala Reale“, all’aperto, voluta da Carlo Emanuele III, con circa 2.550 gradini e lunga circa 2 Km. La costruzione del forte ebbe inizio nel 1728 dalla cima della montagna, per volontà di Re Vittorio Amedeo II come difesa dai francesi, e raggiunse il fondo valle 122 anni dopo. Ma l’imponenza del complesso e la lunghezza delle mura scoraggiarono qualsiasi tentativo di attacco. La fortezza è visitabile secondo modalità differenti a seconda del tempo e delle energie del visitatore. DOVE DORMIRE: Per un soggiorno confortevole nella località di Fenestrelle un albergo sorto in un edificio storico degli anni Trenta, Hotel Pracatinat www.pracatinat.it. A pochi chilometri da Fenestrelle il nuovo resort elegante stile chalet Club Med Pragelato Via Lattea Resort. www.clubmed.it/cm/soggiorno-pragelato-vialattea-italia_p-197-l-IT-v-PRAC-ac-vh.html. DOVE MANGIARE: In prossimità del forte, il Cafè des forcats è una location suggestiva e curata che propone menù con piatti tipici e ricette locali. Cafè des forcats, via del Forte, Fenestrelle. Info: www.comune.fenestrelle.to.it

SANTA MARIA A MONTE (PISA)

CASALROTTO (TARANTO)

Nel Valdarno Inferiore, in provincia di Pisa, sorge su un colle Santa Maria a Monte, tra i più rari esempi di borgo medievale con tipica struttura a chiocciola impostata su una sola strada principale. Per le vie si osserva l’impianto medievale della città, svelato da case-torre, archi, il Palazzo del Podestà, la Torre dell’orologio e la collegiata di S. Giovanni, con campanile a torre, che conserva un prezioso pergamo romanico-lucchese del XII secolo. Oltre alle numerose chiese, da visitare il museo Casa Carducci, nel centro cittadino dove visse la famiglia del poeta per un periodo. Anche gli avi di Galileo ebbero dimora qui. Dal 2013 il Parco Archeologico della Rocca, sulla sommità del borgo, è aperto al pubblico per ammirare i resti altomedievali di una pieve con cripta, fornaci, strutture fortificate e un complesso religioso militare del XIII secolo. Info: www.comune.santamariaamonte.pi.it

Casalrotto, nel territorio di Mottola, rappresenta una delle capitali della civiltà rupestre, a livello nazionale ed europeo. L’insediamento nasce dalla fondazione del monastero di S. Angelo da parte di religiosi italo-greci tra il IX e l’XI secolo e risulta abbandonato già dal XIV secolo. Lungo le fiancate della lama, (pareti poco aspre di granito) divisa in fasce, si può ancora ammirare il villaggio ipogeo composto da un centinaio di casegrotte all’interno della stessa lama. Le tracce di canalizzazioni, cisterne, impianti igienici, necropoli testimoniano un’organizzazione abitativa complessa. Anche le architetture religiose non mancano di stupire, come ad esempio la Chiesa rupestre di San Nicola, definita la “Cappella Sistina della civiltà rupestre” a causa dei numerosi e preziosi affreschi che decorano l’abside e le pareti laterali, databili tra l’XI e il XIV secolo. Info: www.comune.mottola.ta.it

LA CITTÀ ELICOIDALE PIù VISITATA

LA CAPITALE RUPESTRE PIù FAMOSA

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BORDERLINE SLOW TOUR

IN VIAGGIO SULLA LINEA DI CONFINE Tra Slovenia e Friuli Ecco un slow tour turistico fra Italia e Slovenia per conoscerle e assaporare il meglio delle due culture, che sulla “linea di confine” si sfumano, si abbracciano e si manifestano in contenuti straordinari.

L’

avventura inizia a Smartno, piccolo borgo fortificato sulle colline sopra Nova Gorica: arriviamo nel pomeriggio di venerdì, lasciamo l’auto nel parcheggio nord e... torniamo immediatamente indietro nel tempo, in una dimensione antica di lentezza e pace, passeggiando fra le porte medievali e le vecchie case di pietra, soggiornando nella locanda “Marica” o nell’hotel “San Martin” dove ristoro e riposo si sposano con gusto e tradizione. Per questo tour ci siamo affidati all’agenzia slovena Marica e a quella italiana Borderline, che lavorano in collaborazione. Con due comodi van guidati da autisti autorizzati, sabato mattina da Smartno scendiamo verso le eccellenze del Friuli. UN “TUFFO” FRA CULTURA E NATURA: AQUILEIA, GRADO E LA FOCE DELL’ISONZO In poco più di mezzora dal borgo sloveno siamo ad Aquileia, patrimonio UNESCO, con i suoi resti romani, la sua Basilica con il pavimento musivo del I e del IV secolo d.C. e, soprattutto, la leggendaria storia del suo Patriarcato.

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s l o v eni a & F r i u l i

Grad - caharija

Da Aquileia, attraversando l’incanto della laguna più settentrionale del bacino mediterraneo, ci dirigiamo verso Grado, antico borgo di pescatori, poi destinazione termale della nobiltà asburgica. Qui siamo ospiti di uno storico hotel dell’isola, l’Astoria, il cui proprietario – dopo il pranzo a base di pesce con ricette tipiche come il “boreto” – ci accompagna alla foce dell’Isonzo, altro posto “borderline” dove l’acqua dolce del fiume incontra l’acqua salata del mare fra canneti, valli di pesca e panorami sul golfo di Trieste, il Carso, le Alpi. E lì c’è il “Caneo” (il canneto), un’oasi avifaunistica dove Sandro, il proprietario dell’hotel Astoria, sta aprendo una struttura ricettiva-ristorativa-didattica per gli amanti del turismo attivo e della natura. Durante il rientro, a Scodovacca, patria del Refosco dal peduncolo rosso, visitiamo il “Trovatore”, villa veneta oggi agriturismo con B&B dell’azienda vinicola Rossato e poi ceniamo da “Belica” a Medana in Slovenia, agriturismo a km zero dove tutto ciò che si mangia e beve è prodotto in casa o in paese, dal prosciutto al pane, dalle verdure all’olio, dal vino alla grappa… A notte inoltrata, i van ci riportano a Smartno.

UN “RELAX” FRA STORIA ED ENOGASTRONOMIA: CIVIDALE, DOBROVO E BJANA Domenica mattina, in meno di mezzora siamo a Cividale, altro patrimonio UNESCO, borgo a guisa di salotto urbano e scrigno di tesori della storia universale, per poi rientrare in Slovenia e visitare il rinascimentale castello di Dobrovo. Per pranzo, degustazione di cibi e vini nativi presso l’azienda vinicola “Bjana” in un antico maniero, dove una cantina interrata da oltre 800 anni matura vini di eccezionale modernità e tendenza. Infine, il rientro a Smartno, il check-out e la partenza con la voglia di tornare e di consigliare il “borderline slow tour” a tutti coloro che amano e cercano autenticità ed esclusività. Per info e prenotazioni: www.borderlineslowtours.it www.agencija-marica.si

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outdoor premium di Nicola D. Bonetti

DUE ANIME TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE Viaggiando con l’ultima sportivissima sport utility Porsche, su strada e fuori, tra le diverse anime del Marocco, dall’affascinante Marrakech verso le cime innevate sulle montagne dell’Atlante

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porsche macan

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i sono particolari che, per un porschista, non andrebbero nemmeno citati: come il blocchetto dell’accensione a sinistra del volante (secondo la tradizione sportiva per la gara di Le Mans), o i sedili che possono abbassarsi fin quasi al pavimento con perfetta postura, il volante piccolo e sportivo (è addirittura quello della 918) e, come le Porsche più moderne, la teoria di pulsanti ai lati della leva del cambio e sul cielo del padiglione. Eppure, questa contraddizione tra elementi storici e recentissimi, rispecchia lo spirito di Porsche come del Marocco in genere e della “mitica” Marrakech in particolare. Tradizioni e modernità: dalle più antiche nella città, crocevia di traffici in ogni direzione, il cui nome ha originato quello della nazione, alle grandi strade scorrevoli che si dirigono a Sud, con frequenti presenze di campi da golf anche a 27 buche, di grandi spa per il relax e, in un’altra direzione, di vari impianti per giocare con i quad su piste apposite o in escursioni verso quello che chiamano deserto. Ma tale è solo per i turisti, perché, intendiamoci, attorno a Marrakech di sabbia e dune non ce ne sono: se mai ghiaia, roccia, terra e polvere, perché il deserto, quello vero, è altrove. Ma siamo sempre in Africa, e comunque la sensazione di muoversi guidando una Porsche, una nuova Porsche, non ancora in vendita al momento di questo esclusivo test internazionale, aggiunge ulteriore fascino. La nuova sport utility compatta è attesa dal mercato, con nuovi clienti che l’hanno ordinata senza nemmeno averla provata né vista dal vivo. Anche Macan ha due anime: sportiva senza confronti (al momento non esiste concorrenza con simili caratteristiche) e con discrete capacità fuoristrada. In proposito, se non si acquista la costosa Turbo che ne è dotata di serie, consigliabile adottare l’opzione delle sospensioni Pasm (Porsche automatic suspension management), con le quali, oltre allo smorzamento pneumatico, Macan può sollevarsi fino a 230 mm per superare ostacoli

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eekend in m a r o c c o

HOTEL LA MAMOUNIA

VERSO L’ATLANTE

preclusi a molte suv non così specializzate. Prima di mettere le ruote fuori dalle tracce, sull’asfalto la guida regala sensazioni dinamiche di qualità: assetto che esalta la facilità istintiva di inserimento in curva, percorrenza con pieno appoggio e uscita con grande trazione, che anche da integrale privilegia comunque il posteriore. Agilità e compattezza con spazi a bordo che non mancano, per viaggiare con famiglia, ma soprattutto con grande stile. Prime ondulazioni, ecco che la geologia si è sbizzarrita a creare un paesaggio che cambia in continuazione, con tagli netti tra forme e colori, testimoniando lo scontro tra fenomeni di intensa orogenesi : l’Atlante si è sollevato creandosi spazio tra sedimenti preesistenti, forzando le rocce a plasmarsi in modo scultoreo. Mentre alcuni livelli interessano aree anche di vastità regionale, altri coinvolgono solo affioramenti locali, generando così la fantastica variabilità delle zone. Che per la stagione primaverile, sono ancora molto verdi, aggiungendo altro fascino ai paesaggi marocchini. Al punto di indurci a interrompere il piacere di guida e il ritmo imposto dal programma, per sostare ad ammirare i dintorni. Valli che salgono e scendono, rosse rocce lisce che sembrano ideali per le incisioni rupestri (e non lontano ci sono), altopiani verdissimi che ricordano l’Irlanda, canyon che fanno pensare d’essere in Colorado, e le sempre presenti alte montagne della catena: nulla rimane fisso, il paesaggio scorre creando la sensazione di un mondo in evoluzione, con la natura che sembra un laboratorio creativo. Si sale di quota, spesso senza rendersene conto: l’atmosfera è cristallina, l’aria frizzante, il sole scotta. Poi ci si rende conto di essere oltre quota duemila e la temperatura sia di soli 8°, eppure ci si trova tostati dal

sole in pochi istanti, giusto il tempo di un picnic e di un relax bevendo tea alla menta. Un altro po’ di curve alla guida, dove sentire che Macan con la trasmissione integrale di Carrera 4 diverte: la ripartizione (come il paesaggio) varia continuamente, qui tra anteriore e posteriore, mostrandolo sul display nel cruscotto in modo istantaneo. Nei tratti con buona visibilità, spingiamo e i cavalli si sentono, poi la montagna sale ancora, lo sterrato è liscio ed esposto, ma la sensazione di essere tutt’uno con la vettura porta a istintivo pilotaggio, senza fatica e con grande sensazione di sicurezza. Foreste e boschi spazzati dal vento, ruscelli e praticelli verdi si sostituiscono alle rocce rosse, e anche il fondo diventa poi grigio: sembra asfaltato ma non lo è, eppure la trazione integrale lavora alla perfezione. Al punto che viene voglia di avventura: con circospezione (anche eccessiva) cerchiamo varianti alla strada principale, deviando su antichi ponti, come procedendo, sbucati oltre il limite della vegetazione, in un paesaggio da grandi parchi americani, su passaggi millimetrici su fondo a grandi lastroni di roccia. Le ruote si staccano spesso da terra, con delicatezza e progressione, ma la gestione della motricità di Macan ci fa procedere senza interruzioni. Ritornando verso Marrakech, prima di ammirare il lago artificiale di Lalla-Takerkoust con il meraviglioso resort, deviamo per la zona più divertente ai fini della guida, il “deserto” di ghiaia. Tra morbide e infinite ondulazioni, lunghissimi sterrati consentono di correre veloci, davvero molto veloci, certificando le ultime doti di Macan, una nuova sportiva Porsche, in grado di filare così anche fuoristrada.

la compagna di viaggio: PORSCHE MACAN

T

utta nuova, la suv compatta di Porsche ristabilisce nuovi parametri per guidabilità sportiva e soluzioni tecnologiche, il tutto condito dalla salsa di lusso con la qualità teutonica. In apparenza più piccola dei quasi quattro metri e settanta, ha abitabilità adeguata e valido bagagliaio. La meccanica si affida a motori turbo: 3.0 a benzina da 250 kW-340 CV (Macan S), 3.6 da 294 kW-400 CV (Macan Turbo), 3.0 a gasolio per l’Italia con potenza diminuita di 8 CV per evitare le tasse extra, da 183 kW-250 CV con 560 Nm. Per tutte il cambio a doppia frizione Pdk con sette rapporti. Prezzi identici per Macan S e S Diesel, da 60.985 euro, mentre la Turbo, che comprende varie dotazioni opzionali sulle altre (come sospensioni Pasm, pacchetto Sport Chrono, sistema Porsche

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WEEKEND IN

Torque Vectoring Plus con ripartizione variabile della coppia motrice mediante e differenziale autobloccante a comando elettronico posteriore, luci abbaglianti dinamiche, ecc.), oltre alla potenza elevatissima, costa 83.317 euro. www.porsche.it PORSCHE MACAN S DIESEL Dimensioni:

468/192/162 cm

Potenza

250 CV a 4.000 giri/min

Coppia:

580 Nm a 1.750 giri/min

Velocità massima: 0-100 km/h:

230 km/h 6,3 secondi

Consumo medio:

5,8 l/100 km (17,2 km/l)

Emissioni di CO2:

164 g/100 km


Royal Palm Marrakech DOVE ALLOGGIARE Royal Palm Marrakech Situato a soli 12 km a sud dal centro storico di Marrakech, a meno di 10 minuti dall’aeroporto, all’interno di una vasta proprietà di 231 ettari nel cuore di un oliveto secolare, il Royal Palm Marrakech è un hotel eco-sostenibile che si spira alle tradizioni architettoniche della cultura berbera. L’hotel propone due diverse tipologie di accommodation eleganti suite e ville. Si distingue inoltre per una spa faraonica, un centro sportivo all’avanguardia, raffinati ristoranti e un campo da golf 18 buche con un prestigioso country club. Le sue caratteristiche fanno di questo hotel uno degli indirizzi più esclusivi per i viaggiatori alla ricerca di qualcosa di veramente speciale. www.beachcomber-hotels.it info@beachcomber.it

Hotel La Mamounia Non è solo un albergo: un modo di essere, di vivere la vacanza, o la sosta a Marrakech. Costruito novant’anni fa e più volte rimodernato, è stato set di moltissimi film e dimora abituale di personaggi come Sir Winston Churchill e mille altri. La nostra “stanza”, contando ogni spazio e comprese le due terrazze, ha undici vani. L’hotel La Mamounia offre 136 camere tra classic, superior e deluxe, e 71 suite: tra queste 7 d’exception e 3 riad, composti ognuno da tre camere da letto, una salotto marocchino e la piscina privata. La spa ha 2.500 metri quadri, e i giardini sono un intero parco. Tutto questo, in stile marocchino e lussuoso, nel centro della città. Perché varcato il ben guardato cancello, con quattro passi si arriva alla Koutoubia, simbolo stesso di Marrakech, e poco oltre, si stende la grande piazza Djemaa el fna, patrimonio dell’umanità Unesco per i suoni che le rendono unica. Noi, oltre che a passeggio verso l’imbrunire, quando i colori ne aumentano il fascino, ci siamo recati alla celebre piazza guidando la Macan, il mattino prima

che sia chiusa al traffico. Per scattare qualche immagine tra bancarelle e viavai di traffico, nel momento in cui è ancora prevalentemente dedicata ai locali, e non ancora organizzata completamente per i turisti. E i suoni sono da mercato, mentre concertisti e incantatori di serpenti dormono ancora. La Mamounia offre anche eccellenze gastronomiche con cucina internazionale: quattro ristoranti da scegliere, dalla stella Michelin de L’Italien, a Le Français, alla cucina mediterranea de Le Pavillon; noi abbiamo optato per la cultura locale: nel panoramico ristorante Le Marocain, dove la vista è spettacolare dal parco all’Atlante, per degustare le specialità marocchine, chiedendo però l’extra di una cospicua dose di Harissa (la gustosa salsa di peperoncino) da abbinare a verdure. Fino alla tajine di fragole stufate con gelato al cardamomo. Avenue Bab Jdid 40040 Marrakech - Marocco Tel. +212.524.388.600 www.mamounia.com

WEEKEND IN

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outdoor premium

A SPASSO NEL TEMPO TRA RISAIE E castelli Itinerario che dall’eccellenza tecnologica della pista prove Fiat di Balocco si dirige verso colline e montagne, tra storici lanifici che hanno fatto la storia dell’industria tessile all’inizio del 900, con il nuovo suv Jeep.

C

i sono appassionati che ricordano la pista di Balocco come tempio Alfa Romeo, quando le monoposto del Biscione sfrecciavano a 300 km/h (e oltre) sui lunghi rettilinei, e tuttora si recano anche solo a sentire gli ululati delle auto più spettacolari del Gruppo, comprese Maserati e Ferrari, durante prove e sviluppo. A livello turistico la zona è tranquilla, immersa nella campagna, tra le risaie. Come indicano i nomi degli abitati, spesso conosciuti più per le qualità di riso, come Arborio, ad esempio. Noi, invece, dopo aver percorso il tracciato estremo da fuoristrada, usciamo dal “Proving Ground” di Fiat Chrysler Automobiles con la nuova Jeep Cherokee, durante il lancio internazionale. Raggiungendo subito il piccolo abitato di Balocco, stretto attorno al castello la cui origine risale al X secolo: distrutto e ricostruito più volte, presenta alcuni tratti risalenti al XV secolo, e molti interventi successivi. Procediamo per Buronzo nella scarsità di traffico, e lungo le strette strade tra le risaie riscontriamo comfort e guidabilità della nuova Cherokee Limited, con motore turbodiesel da 170 CV e il nuovissimo cambio automatico a nove rapporti. L’auto è spaziosa e contiene tecnologie di ogni genere - i sistemi di gestione della sicurezza e degli aiuti alla guida possono arrivare fino alla settantina - con ottima abitabilità, anche posteriore. Quindi, dal vercellese sconfiniamo nel biellese: evocare la lana è istintivo, e non appena il paesaggio abbandona riso e pianura, lasciando il passo alle colline, in ogni valletta dove scorresse acqua, tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 tutti gli spazi furono occupati dai lanifici, con imponente presenza lungo il torrente Strona. Dei quali, a parte i pochi attivi per aver raggiunto solidità come Cerruti, Fila e Zegna, perché parlando di lana pettinata, l’eccellenza biellese rappresenta ancora oggi la maggior concentrazione a livello mondiale. Purtroppo molti altri sono solo esempi di archeologia industriale, con fabbriche abbandonate o comprese in (più o meno vaghi) piani di recupero per il fascino delle costruzioni, persino con elementi meccanici a vista, come le grandi ruote esterne.

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WEEKEND IN


J E E P C H E RO K E E

AVVENTURE NEL VERDE LA NUOVA CHEROKEE, CON DESIGN DI BILL ZHENG, HA LINEE INNOVATIVE E GRANDE SPSIO A BORDO. CON DIVERSE VERSIONI DA STRADALLI FINO ALL’ESTREMO, CONSENTE DI ABBANDONARE L’ASFALTO IN SICUREZZA ANCHE CON FAMIGLIA

WEEKEND IN

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outdoor premium

(DA SINISTRA) STILE ANCHE FEMMINILE PRONTA ALLE PENDENZE AZIONE TRA LE RISAIE

Paesaggio industriale unico, mentre la Cherokee avanza salendo in modo scorrevole e divertente, anche fino al punto in cui, dopo un primo valico, ridiscendiamo accanto al fiume. Non ci sarebbe alcunché da dimostrare in termini di fuoristrada, dopo le pendenze quasi impossibili della pista prove, ma qualche allungo su sterrato è sempre un test probante per la distribuzione dei pesi. E anche qui dimostra che, nonostante la struttura rivoluzionaria per Jeep con trazione anteriore (l’integrale si attiva autonomamente, all’occorrenza), non appare sbilanciata e la guida è sempre gradevole. Il ritorno vede i boschi lasciare spazio alle vigne: per accompagnare i risotti ci vuole un buon rosso, e invece dei piemontesi più famosi, sarebbe adeguato abbinarne uno a “km 0”. Qui nel paese di Lessona si produce il vino omonimo, che consigliamo caldamente di provare. Dall’enologia alla storia: il Nordovest è anche terra di scontri tra religioni, con sette ed eretici (secondo definizioni di parte, naturalmente) che caratterizzano luoghi e tempi. In codesti paraggi,

specificamente la zona del monte Rubello, all’inizio del XIV secolo offrì rifugio ai Dolciniani, i seguaci di Fra’ Dolcino (noti a livello popolare per la presenza ne “Il nome della rosa”), che realizzarono anche accenni di fortificazioni per resistere, fino alla sconfitta del 1307. Scendendo a valle riprendono le risaie con un paesaggio che, ben diverso dalle colline sa modificare il proprio fascino con le diverse stagioni, anche se mentre lo percorriamo, questa fase di primavera vede “l’asciutta” delle irrigazioni, con affioramento di marne e argille, dal caratteristico colore chiaro. Ecco mettere nuovamente alla prova stabilità, assetto e trazione di Cherokee Limited, con passaggi veloci lungo le strisce di terra che dividono le risaie. Molto rapido l’intervento della trazione posteriore, con le reazioni che limitano gli effetti della trazione anteriore, con buona tenuta e motricità che incrementa in progressione. Siamo oramai nuovamente vicini alla pista di Balocco, alla quale ci avviciniamo da Nord, per aggirarla a Est, rendendoci così conto della

la compagna di viaggio:

GRINTA IN QUANTITÀ

JEEP CHEROKEE IL NUOVO CORSO Nuova visione da parte di Jeep sempre più integrata strategicamente nel gruppo Fiat Chrysler, con innovazioni inedite per il marchio. Prodotto di qualità con ampia gamma di motori, trasmissioni, sistemi e dotazioni di sicurezza, comfort e infotainment. Motori a gasolio 2.0 da 140 e 170 CV, più un silenzioso e rotondo 3.2 V6 a benzina da 272, con trazione anteriore o tre diversi tipi di integrale, per ogni esigenza. I due propulsori più potenti hanno di serie la trasmissione automatica a nove apporti, per limitare emissioni e consumi, unitamente al sistema di disconnessione dell’asse posteriore. Allestimenti Longitude e Limited, con Trailhawk solo per V6. Prezzi da 39.000 euro per Cherokee a due ruote motrici da 140 CV a 52mila per la più lussuosa Limited da 170. Trailhawk

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WEEKEND IN

3.2 V6 a benzina in due versioni di trasmissione, da 52 a 53mila euro. Più, volendo personalizzare, è disponibile una serie di accessori griffati Jeep, pratici e irresistibili. www.jeep-official.it

JEEP CHEROKEE 2.0 LIMITED Dimensioni:

462/186/167 cm

Potenza

170 CV a 4.000 giri/min

Coppia:

350 Nm a 1.750 giri/min

Velocità massima: 0-100 km/h:

192 km/h 10,3 secondi

Consumo medio:

5,8 l/100 km (17,2 km/l)

Emissioni di CO2:

154 g/100 km


J E E P C H E RO K E E

vastità della superficie occupata dall’impianto. Nel quale rientriamo per restituire (onestamente, un po’ malvolentieri) questa “strana” Jeep, la nuova Cherokee che va scoperta per le molte innovazioni, e le tante, tantissime dotazioni di sicurezza e di aiuto alla guida. Perché è stata pensata con uno sguardo al passato, come la mobilità e la calandra con le classiche sette feritoie Jeep, e con un’approfondita visione del futuro. Compresi i mercati che, lo sappiamo, da tempo non sono più gli stessi, e vanno anticipati con nuove tendenze.

DOVE MANGIARE Ristorante l’Osteria Situato in una piazzetta adiacente al castello di Balocco, il ristorante ha stile semplice ed elegante al tempo stesso. Ristorazione piemontese di qualità, con inclinazioni stagionali, come nel periodo dei funghi, forse il più significativo. Antipasti tradizionali della regione e più semplici, primi piatti intriganti e, naturalmente grande qualità e selezione di carni, anche con interpretazioni ricercate. Chiuso la domenica sera e il lunedì. Piazza Castello, 1 13040 Balocco (VC) Tel. 0161.853210 - 327.4589052

Quindi, procedere verso nord per il percorso in direzione di colline e montagne. Per curiosare attorno alla pista, invece, svoltare a destra prima del paese, percorrendo tutta la strada che la aggira.

COME ARRIVARE Dall’autostrada A4 Milano-Torino, uscire a Balocco circa a metà strada tra le due metropoli, seguendo le indicazioni per il piccolo abitato.

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o u t doo r p r emi u m

MAREMMA CON STILE All’interno della costa di fronte all’Argentario, una Toscana meno affollata, dove scoprire eccellenze di enologia e gastronomia, tra paesaggi ispiratori di grande relax

S

i parte da Roma: un po’ di autostrada, che incredibilmente termina oltre Civitavecchia, cedendo il passo alla vecchia Statale Aurelia, “la numero 1” con le frequenti trappole dei radar locali e i limiti da tempi andati. Quando ci si dirige verso la Maremma, il viaggio è sempre un piacere, comunque. Con l’andatura più veloce

apprezziamo l’aerodinamica che induce un senso di avanzamento senza fatica: il Cx è solo di 0,29 e con il cambio a sette rapporti il motore gira basso. Silenziosa, perché il comfort, anche se su una compatta, deve sempre essere da Mercedes. Lo spazio è proporzionato alle misure esterne, ed è conforme alla tipologia dell’auto, dedicata a single o coppie senza (troppi) fi-

La compagna di viaggio: MERCEDES GLA Nuova, compatta, “bassa”, sportiva, dinamica: non suv ma crossover, la quarta Mercedes con la sigla “G” sconfina dalle categorie delle 4x4 “stellate” che l’hanno preceduta e si presenta con trazione anteriore (il pianale è comune a Classe A e B) o integrale 4Matic. Nel secondo caso comprende anche il cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti di serie. Elegante e rivolta a nuovi clienti anche per il marchio della Stella, è studiata fuori e dentro come oggetto di design, seducente e di moda, con doti di qualità e guidabilità. La gamma si presenta con due motori a benzina da 1,6 e 2,0 cc (156 e 211 CV), mentre l’unità 2.2 a gasolio può avere potenze di 136 e 170 CV. Modello diverso, la sportivissima GLA 45 Amg da 360 CV. I prezzi partono da 31.760

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per la 200 a benzina e da 31.990 per la 200 Cdi a gasolio, entrambe a due ruote motrici. Le integrali 4Matic da 36.490 per 200 CDI e 39.580 per la 250 a benzina. Allestimenti Executive, Sport e Premium, in crescendo, più le opzioni. www.mercedes.it Mercedes GLA 220 CDI 4Matic Dimensioni:

442/180/149 cm

Potenza

170 CV a 4.000 giri/min

Coppia:

350 Nm da 1.400 giri/min

Velocità massima: 0-100 km/h:

215 km/h 8,3 secondi

Consumo medio:

4,4 l/100 km (22,7 km/l)

Emissioni di CO2:

129 g/100 km


DOVE MANGIARE Ristorante da Guido La maggior referenza di questo locale di qualità, oltre al passaparola, è il Certificato di Eccellenza di Tripadvisor. Leggendo le recensioni ci si rende conto di quanto sia apprezzato e di quanti raggiungano Magliano anche solo per la sosta gastronomica. Magari nella stagione adatta per i tortelli al tartufo, ma non solo, ci sono anche i filettini… Via Roma 18 58051 Magliano in Toscana (GR) Tel. 0564.592.447 www.facebook.com/pages/Ristorante-DA-GUIDO

gli. Si guida con dolcezza anche con vento e pioggia, procedendo fino a quando, poco oltre Orbetello Scalo, lasciamo l’Aurelia per le vie secondarie, verso l’interno. Dalla pianura alle prime ondulazioni, fino a scorgere le mura tardo-medievali di Magliano in Toscana, borgo non nelle solite mete turistiche, a meno di essere dei buoni scopritori di valori locali, come la produzione enologica di qualità e la ristorazione. Le colline comportano anche qualche curva, ottima per provare lo stile di guida dell’ultima Stella: senza fatica con il servosterzo elettromeccanico, che giustamente non eccede in leggerezza. Il percorso misto inizia a divertire, le strade si stringono, i saliscendi aumentano di frequenza e pendenza: il motore c’è, l’erogazione spinge e

il divertimento anche. Ma la nostra meta, la più meridionale tra le tenute dei Frescobaldi, L’Ammiraglia, si avvicina, non prima di passare a un po’ di guida sullo sterrato, dove precisione e funzione della trasmissione 4Matic confermano la qualità costruttiva, con “sicuro” piacere al volante.

DOVE DEGUSTARE Tenuta L’Ammiraglia Design avanzato firmato da Piero e Nathalie Sartogo, tra filari di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Ciliegiolo e Syrah. Produzione di Vermentino, Terre More (uvaggio di Cabernet, Merlot e Syrah), Pietraregia (Morellino di Scansano Riserva), e Ammiraglia, particolare Syrah da degustare in relax. Località La Capitana, 222 Montiano 58051 Magliano in Toscana (GR) Tel. 0564.50.411 - www.frescobaldi.it

Prima di entrare nella cantina, divaghiamo ulteriormente per saggiare le doti più avventurose di GLA: sarebbe meglio avere il pacchetto Offroad che la alza un po’ più da terra, ma anche fuori traccia se le cava, e si può andare a spasso per le lunghe strade bianche della Maremma senza timori.

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auto premium

ALFA ROMEO 4C SPIDER

UNA LUNGA ATTESA PER UN GRANDE PIACERE PORSCHE BOXSTER GTS

ECCOLA NELLA SUA VERSIONE PIÙ SPORTIVA

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opo Cayenne e Panamera, anche Boxster e Cayman si arricchiscono della sigla GTS, Gran Turismo Sport. Nota a tutti per il suo motore in posizione centrale e trazione posteriore, la Porsche Boxster GTS si riconosce per un design più “racing”. Sia nel frontale sia nel posteriore, infatti, sfoggia nuove prese d’aria, finiture in nero lucido e un inedito diffusore che ospita il doppio terminale di scarico centrale. Ma una volta messa in moto, la versione GTS si riconosce soprattutto per la maggiore potenza. Il 3.4 Boxer a sei cilindri (che spinge anche la Boxster S), è stato ottimizzato con 15 Cv e 10 Nm di coppia in più, per una potenza complessiva di 330 Cv e una velocità massima di 281 km/h. Grazie all’opzionale cambio a doppia frizio-

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WEEKEND WEEKENDIN IN

ne PDK e al pacchetto Sport Chrono di serie, la Boxster GTS accelera da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi, e secondo la Casa percorre 12,2 km con un litro di benzina (11,1 km con cambio manuale). Di serie la Boxster GTS offre anche i fari Bi-xeno con regolazione dinamica in curva, il telaio sportivo PASM con ammortizzatori a controllo ewettronico e i cerchi in lega da 20 pollici a 10 razze (anche in nero). Design più accattivante anche per gli interni, dove l’abitacolo si distingue per sedili sportivi in pelle e alcantara con logo GTS sui poggiatesta, contagiri a sfondo rosso e finiture in fibra di carbonio. Dalla foto potete infine apprezzare la nuova tinta di carrozzeria rosso Carminio, che ritorna nelle cuciture degli interni. La potete già ordinare al prezzo di partenza di 72.836 euro.


auto premium

A

nche se si tratta solo di una “avant-premiere”, cioè una specie di concept car molto vicina a quella che sarà la versione definitiva, il desiderio di conoscere la variante a tetto scoperto della 4C Coupé è troppo forte per aspettare. Dalla versione chiusa eredita tutte le peculiarità vincenti della coupé Alfa Romeo 4C, l’icona moderna del marchio che rappresenta l’essenza della sportività insita nel Dna Alfa Romeo: prestazioni, stile italiano ed eccellenza tecnica finalizzata al massimo del piacere di guida in piena sicurezza. Disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo, l’avant-premiere a 2 posti secchi con trazione posteriore e motore in posizione centrale, conferma l’eccellenza di Alfa Romeo in questo settore, come dimostrano alcuni dei suoi spider riconosciuti tra i più belli della storia dell’automobilismo mondiale: dalla Giulietta Spider degli Anni 50 al mitico Duetto, reso celebre dal film “Il laureato” del 1967, fino alla più moderna Alfa Romeo 8C Spider. Nell’esclusiva livrea Bianco Lucido Tristrato, la 4C Spider si caratterizza esternamente per il copri roll-bar specifico e l’anello parabrezza in carbonio, per i nuovi proiettori anteriori ‘sotto lente’, i particolari cerchi in lega a diametro differenziato (18” all’anteriore e 19”

al posteriore) e i pneumatici Pirelli di generose dimensioni. Design essenziale anche per gli interni, dove tutto è concepito per il massimo coinvolgimento di guida. E quindi ecco che a dominare è la fibra di carbonio, con cui è stata realizzata la consolle centrale, in contrasto con il cuoio che riveste i sedili. Lunga circa 400 cm e con un passo inferiore ai 240 cm, l’avantpremiere dell’Alfa Romeo 4C Spider garantisce un rapporto peso/potenza ai vertici della categoria con prestazioni di spicco grazie a un peso totale a secco inferiore ai 1.000 kg. Lo dimostra anche il lunotto posteriore in vetro, che è stato sostituito dal proseguimento in un materiale noto come SMC (SheetMoulding Compound), nettamente più leggero rispetto ad acciaio e alluminio, che accoglie gli appog-

giatesta e il roll-bar. Ed ora parliamo di prestazioni: la 4C spider sarà spinta dallo stesso motore della versione Coupé, il 4 cilindri 1750 Turbo a benzina, abbinato al cambio automatico a doppia frizione a secco Alfa TCT, che può essere comandato anche in modalità sequenziale attraverso gli “shift paddles” dietro al volante. Infine, anche l’avant-premiere dell’Alfa Romeo 4C Spider adotta il selettore DNA: il dispositivo che permette di cambiare il temperamento della vettura adattandolo alle condizioni di utilizzo del momento. Oltre ai tre settaggi finora disponibili, Dynamic, Natural e All-Weather, aggiunge una quarta modalità Race, pensata per esaltare ulteriormente l’esperienza di guida in pista. La 4C Spider definitiva entrerà in produzione l’inizio del prossimo anno.

BMW SERIE 2 ACTIVE TOURER

NUOVA DI NOME E DI FATTO

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on la Serie 2 Active Tourer la BMW entra in un segmento automobilistico completamente nuovo, e cioè quello delle monovolume. Ma non solo. Si tratta anche del suo primo modello a trazione anteriore. Dalle dimensioni compatte, è lunga 434 cm, larga 180 e alta 156 cm. Potete scegliere tra i nuovi motori turbo a tre o quattro cilindri, un ampio pacchetto che risponde alla tecnologia BMW EfficientDynamics, che comprende, tra le altre cose, la funzione Start&Stop automatico, la Brake Energy Regeneration e l’indicatore del punto ottimale di cambiata, e un esteso collegamento in rete attraverso BMW ConnectedDrive. Grazie a un passo di 267 cm e a una linea del tetto più alta, la Serie 2 Active Tourer offre un abitacolo spazioso, una seduta più alta e quindi una visuale migliore, numerosi vani porta-oggetti e, a richiesta, uno schienale del passeggero ripiegabile. Opzionale anche il tetto panoramico. Con un bagagliaio dalla capacità variabile da 468 a 1.510 litri. Grazie al divanetto posteriore scorrevole, lo spazio della zona posteriore è utilizzabile con la massima versatilità, così da poterlo allungare per le gambe oppure per aumentare il volume di carico. Al momento del lancio la nuova BMW Serie 2 Active Tourer sarà disponibile con tre motori: il 1.5 3 cilindri a benzina da 136 Cv (percorrenze medie di 20,4 km/l ed emissioni di CO2 di 115 g/km) per la 218i; il 2.0 a 4 cilindri da 231 Cv (16,7 km/l) per la 225i; il 2.0 a 4 cilindri a gasolio da 150 Cv (24,4 km/l) per la 218d. Alla fine dell’autunno la gamma si completa con le varianti dotate del sistema di trazione integrale intelligente xDrive, e con la variante a sette posti.

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auto premium

FIAT PANDA CROSS

PER CHI AMA L’AVVENTURA

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on un allestimento da vera Suv, la Panda Cross si distingue per una serie di elementi estetici, subito riconoscibili. Dalle due nuove tinte giallo e arancione, al nuovo paraurti con piastra parasassi, dalle protezioni sottoscocca ai fascioni grigi, dai terminali di scarico cromato ai cerchi in lega bruniti da 15”. La meccanica della Cross è quella della già collaudata Panda 4X4, da cui deriva. Quindi il pacchetto è lo stesso: trazione integrale di serie “on demand” e sistema elettronico di blocco del differenziale, che ne giustifica la così marcata caratterizzazione off road, così come

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la modifica degli angoli d’attacco (24°) e d’uscita (33°), appunto per migliorarne le prestazioni da fuoristrada. Attesa dall’autunno, la nuova Panda Cross sarà spinta da due motori turbo, il 2 cilindri 0,9 TwinAir a benzina da 90 Cv, abbinato al cambio specifico a 6 rapporti con prima marcia corta (che ne accentua le doti off-road garantendo un ottimo spunto nelle partenze in salita), e al tasto Eco (che privilegia il proprio spirito ambientalista), e il turbodiesel 1.3 MultiJet II da 80 Cv, tutti e due con sistema start&stop ed entrambi più potenti di 5 Cv rispetto alla Panda 4X4. Da circa 19.000 euro.


auto novità

CITROËN C4 CACTUS

PER CHI CERCA QUALCOSA DI NUOVO

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nnovativa e originale, la C4 Cactus colpisce innanzi tutto per il design curioso, per esempio nell’utilizzo degli Airbump, una sorta di cuscini paracolpi integrati nelle fiancate e nei paraurti, utili nelle manovre di tutti i giorni e allo stesso tempo personalizzabili (disponibili in quattro tinte nero, grigio, cioccolato e sabbia), e per il design ricercato, pensate che le maniglie interne delle portiere ricordano le cinghie delle vecchie valigie. Colpisce poi

per le misure compatte, è lunga 416 cm, e per l’abbondanza di spazio all’interno, merito dei sedili anteriori a panca, come sulle auto del passato, o per alcune scelte inusuali, come il vano portaoggetti di dimensioni generose al posto dell’airbag anteriore fronte passeggero, che è stato spostato nel rivestimento del tetto, o per i vetri posteriori che si aprono a compasso facendo guadagnare qualche centimetro alle braccia di chi siede dietro. Colpisce, infine, per le sue doti tecnologiche: la

strumentazione è digitale e al centro campeggia l’ampio schermo a sfioramento di serie da 7”, da cui si comanda anche il clima, mentre la leva del cambio robotizzato è stata sostituita dal sistema “Easy Push”: tre pulsanti “D, N e R” posti nella parte bassa della plancia. Una sorpresa continua, disponibile al momento del lancio a luglio con quattro motori, il 1.2 tre cilindri a benzina aspirato da 82 Cv o turbocompresso da 110 Cv., e il 1.6 quattro cilindri da 92 o 100 Cv. Da 14.950 euro.

MAZDA MX-5 25 ANNIVERSARY

per chi non resiste alle edizioni speciali

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anciata nel 1989, questa piccola roadster ha offerto costantemente quel tipo di divertimento di guida che solo una sportiva leggera può regalare, conquistando un gran numero di fan di tutte le culture e provenienze geografiche. Più di 940.000 MX-5 sono state prodotte nell’arco di tre generazioni, e questo modello continua anche oggi a fregiarsi del titolo di roadster più venduta al mondo nel Guinness dei Primati. Per festeggiare il suo 25° anniversario e in attesa della quarta generazione, prevista per il 2015, è nata una versione speciale, basata sul modello con il tetto rigi-

do retraibile, dotata di ammortizzatori Bilstein, di uno splendido colore esterno rosso metallizzato Soul Red in contrasto con il tetto, i montanti laterali e gli specchietti esterni che sono neri. Gli interni, invece, sono rivestiti in pelle chiara e i pannelli decorativi delle portiere sono elegantemente rifiniti a mano. Confermato il motore 2.0 4 cilindri a benzina declinato nei due livelli di potenza di 167 Cv a 7.000 giri/minuto (con cambio manuale a sei marce), e di 158 Cv a 6.700 giri/minuto (in abbinamento all’automatico).

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CLASSIC WEEKEND

VOGLIA DI CLASSIC GIUGNO Dal 5 all’8

Dal 12 al 15

Il Giro di Sicilia

SUMMER MARATHON

INFO www.girodisicilia.it

INFO www.summermarathon.it Tel. e Fax. 0364.900300

Se pensate che Il Giro di Sicilia ha esordito nel lontanissimo 1912, capirete perché ad oggi è considerato come una delle più importanti gare automobilistiche di velocità su strada. Il percorso di questa manifestazione si snoda in circa 800 chilometri lungo le soleggiate coste siciliane, dando l’opportunità agli equipaggi di ammirare paesaggi suggestivi e città di straordinario fascino storico e artistico, da Palermo e Campobello di Mazara a Sciacca, i Templi di Agrigento, Catania, Taormina, Etna e Cefalù, solo per citarne alcune. Se la vostra classic car è stata costruita entro il 1970 e possiede la certificazione ASI o FIVA, non prendete impegni dal 5 all’8 giugno (sono ammesse anche vetture di particolare interesse storico costruite oltre il 1970, sempre ASI o FIVA). La splendida terra di Sicilia attende i collezionisti italiani e stranieri per offrire loro colori, sapori, atmosfere e paesaggi unici, vissuti a bordo di una vettura storica che ne intensifica le emozioni.

Segreteria Organizzativa Alte Sfere Srl Via Moretto 84, 25122 Brescia Tel. 030.3755901 segreteria@altesfere.com Veteran Car Club Panormus Via dei Peloritani 24, 93100 Palermo Tel. 091.522090

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Siete appassionati di auto storiche ma non ne avete una? Possedete un’auto d’epoca ma non vi interessano le gare di regolarità? Bhe, se volete almeno assaporarne lo spirito e l’atmosfera, se volete viverla alla pari dei concorrenti, quindi con gli stessi privilegi ma senza l’obbligo di tempi e classifiche, l’organizzazione della Summer Marathon ha pensato per voi a un pacchetto vacanza di tre giorni. Non solo, ma vi sarà consegnato anche il kit di partecipazione, il “V.I.P. Package” e soggiornerete in hotel prestigiosi. La quota è di 850 euro per due persona e una vettura. L’itinerario toccherà paesaggi unici, l’attraversamento di esclusivi angoli di mondo quali Saint Moritz, Engadina, Val Chiavenna, Ponte di Legno, Colico, Val Masino, Strada del Vino, Teglio, Alta Vallecamonica, Val Mustair, il leggendario Passo Stelvio, oltre alla sosta in prestigiose località turistiche per la degustazione di prodotti tipici enogastronomici, il tutto con il vantaggio di rientrare ogni sera in Livigno e soggiornare in accoglienti hotels dallo stile tipico montano.


CLASSIC WEEKEND di Himara Bottini

15 giugno

Bergamo Historic Gran Prix 2014 Storiche e prestigiose vetture da corsa tornano sul circuito medioevale per disputare la IX edizione della Coppa Città di Bergamo (rievocazione storica del GP di Bergamo che vide trionfare Tazio Nuvolari su Alfa Romeo P3 nel 1935) nella formula Bergamo Historic Gran Prix collaudata con grande successo di pubblico - più di 40.000 spettatori nel 2013. Anche quest’anno il Circuito delle Mura sarà percorso in senso orario come nel 1935, con partenza dalla Piazza della Cittadella, attraverso la porta del Pantano scendendo dalla Boccola, il lungo rettilineo fino alla chiesa S.Agostino e, passata l’impegnativa curva con cambio di pendenza, la salita dell’imponente Viale del-

le Mura - che offre un panorama mozzafiato di Bergamo bassa - poi la chicane della porta S.Giacomo, ancora un rettifilo e l’arrivo al traguardo. Per rievocare poi i GP motociclistici sul circuito delle mura negli Anni 50, si aggiungeranno due manche dedicate alle moto da Gran Premio storiche degli Anni 50 - 70. Le vetture saranno esposte tra una manche e l’altra - due al mattino, due nel pomeriggio - in una delle più belle piazze bergamasche: Piazza della Cittadella, riportata dopo un lungo restauro al suo fascino originario con affreschi, stemmi nobiliari e l’austero loggione. INFO Sede organizzativa Galleria Kefri Via S. Orsola 19 F, 24122 - Bergamo www.coppacittadibergamo.it info@bergamohistoricgranprix.com

LUGLIO Dal 4 al 6

LE MANS CLASSIC Dopo due anni torna Le Mans Classic, tre giorni intensi in cui rivivere i fasti e gli anni d’oro di una delle gare più affascinanti al mondo: la

FINO AL 13

A STOCCARDA SI FESTEGGIA IL RITORNO DI PORSCHE A LE MANS Fino al 13 luglio il Museo Porsche di StoccardaZuffenhausen celebra il rientro di Porsche a Le Mans con la mostra speciale “24 Ore per l’Eternità”. Una retrospettiva completa sui tanti successi del Marchio ottenuti nella gara francese di Endurance, dal 1951, che pone al centro della scena anche l’attuale impegno nella Le Mans e nel W.E.C.. Per la prima volta potrete ammirare la Porsche 919 Hybrid, che ha debuttato a Ginevra lo scorso marzo, il laboratorio di ricerca più veloce e la vettura da corsa più

24 Ore di Le Mans. Quello che vedrete e come lo vedrete potrà sembrare frutto di un’illusione ottica, ma vi renderete conto che è tutto vero! 450 vetture sportive e da collezione, 8000 vetture iscritte ai diversi Club automobilistici, le boutique e le attività per grandi e piccini.

INFO www.lemansclassic.com Circuit des 24 Heures du Mans 72019 Le Mans Cedex 2 - www.lemans.org Aeroporti più vicini: Le Mans-Arnage - Roissy Charles de Gaulle

complessa che Porsche abbia mai costruito. Durante il fine settimana della gara, per la prima volta il Museo Porsche rimarrà aperto per più di 24 ore consecutive, dalle 9.00 di sabato 14 giugno alle 18.00 di domenica 15 giugno. I visitatori e gli appassionati della Le Mans potranno seguire la diretta della corsa, dai numerosi schermi situati all’interno e attorno all’edificio del museo. Nel fine settimana dell’evento l’ingresso è gratuito.

seo con un tour nella fabbrica scrivendo a factorytours@porsche.de Porscheplatz 1, 70435 Stuttgart-Zuffenhausen info.museum@porsche.de www.porsche.com/museum

INFO Il Museo Porsche è aperto dalle 9.00 alle 18.00. Da martedì a domenica l’ingresso è di 8,00 Euro per gli adulti. I biglietti ridotti costano 4,00 Euro. Potete combinare la vostra visita al mu-

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A CACCIA DI STELLE NELLE COLLINE VERONESI In verità con la nuova Audi A3 Cabrio siamo andati a caccia di Chef Stellati e sapori prelibati, tra le colline fra Verona e il Garda, colline a un passo da località notissime, tra vere perle di raffinatezza da scoprire e degustare, per viaggiatori con stile

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ile, 1982; Isabel Allende pubblica il suo primo romanzo “La casa degli spiriti”, nel quale i casi della vita conducono il protagonista a far risorgere una tenuta di campagna dall’incuria e dall’abbandono. Italia, 1996: lungo un crinale sulle prime pendici del Monte Baldo, dalla vista incredibile sul Lago di Garda, una giovane coppia innamoratasi di una residenza del tardo Settecento in condizioni analoghe a quelle cilene, misteriosa e al centro di leggende, la riporta allo splendore dopo un fine restauro, aprendo il ristorante “La Casa degli Spiriti”, naturalmente stellato, con la stella Michelin dello chef Paolo Cappuccio, che con la sua sola cucina richiama qui turisti gourmet sia italiani che stranieri. Oltre il nesso non si tratta di storie parallele, ma di un luogo del subcosciente, utilizzato come premessa: è in realtà la meta che raggiungeremo al culmine del nostro percorso. Che, stavolta, sfugge alle località più note e turistiche, per esplorare zone solo apparentemente secondarie, vicine e rapide da raggiungere. Che quasi inspiegabilmente, sono note a raffinati turisti di tutto il mondo, e meno conosciute da chi viva nelle regioni più prossime. Da un libro all’altro: la nostra esplorazione inizia scorrendo le ultime pagine del libro degli ospiti di un particolare Wine Relais, le cui firme indicano visitatori da Australia, Stati Uniti, Russia, Israele. Siamo a Villa Cordevigo di Cavaion Veronese: sì, quel paesino arroccato sotto un monte che abbiamo scorto mille volte dall’autostrada del Brennero, poco prima dell’uscita di Affi, Qui, tra ondulazioni e vigneti, i turisti frettolosi sfrecciano verso mete lontane, oppure escono dall’arteria internazionale per sciamare sulla sponda veronese del Lago di Garda. Se solo tentassero di cambiare orizzonte, una particolarissima meta sarebbe già prossima. Noi, fuori dall’autostrada, rallentiamo

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C O N l a n u o v a a u di a 3 c a b r io di Nicola D. Bonetti


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veduta della casa degli spiriti

per sollevare la capote della Audi A3 Cabriolet: senza necessità di fermarci, perché l’auto in soli 18 secondi si converte completamente, anche in movimento fino a 50 km/h, una notevole comodità. Passati nell’abitato di Cavaion, passiamo al di sotto della superstrada Affi-Peschiera (quante volte l’avremo percorsa?), quindi scavalchiamo l’autostrada Brennero-Modena (e questa, quante volte?), in quel tratto vicinissime, e d’incanto, come dalla vista “en plen air” della nostra Audi A3 “scopriamo” un paesaggio nuovo e diverso. Colline anche irte, la cui conformazione genera una piccola valletta, alla quale si accede da un viale costeggiato di cipressi, mentre le coltivazioni attorno spaziano dalle vigne, estese fino al limitare dei boschi, agli ulivi. Che evocano, se non la Toscana, certo la mitezza del clima attorno al Lago di Garda. Il cartello indica, appunto, l’accesso di Villa Cordevigo Wine Relais, villa veneta del ‘700 con giardino all’italiana e parco, restaurata e trasformata in hotel a cinque stelle, situata in una tenuta di un centinaio di ettari. Con ristorante stellato. Lasciata la A3 Cabriolet nel parcheggio con copertura, che permette di tenerla scoperta, passeggiamo per ammirare la struttura del piccolo borgo antico: Villa Cordevigo è stata costruita nel XVIII secolo su un precedente palazzo rinascimentale, al centro di una corte agricola con chiesetta. Solo con il terzo millennio la proprietà passa alle famiglie Cristoforetti e Delibori, imprenditori vitivinicoli che con un importante progetto di restauro riportano la costruzione ai fasti perduti, senza intaccare struttura e spirito dell’ambiente, tra storia e arte, natura e, come vedremo, enologia e gastronomia di qualità. Un Wine Relais per un Wine Tourism con la qualità delle selezioni dei prodotti dei loro vigneti, mentre la qualità gastronomica è raggiunta grazie alla seconda stella della nostra caccia, e cioè lo chef stellato Giuseppe D’Acquino. Questo rilassante tour si permette di ignorare mete celebrate come Verona, peraltro patrimonio Unesco, o la mondanità dei parchi tematici del Garda, o i campi da golf attorno al Lago, mete di giocatori da ogni parte del mondo. Ricordiamo appena di essere a un passo, oltre che dal lago, dallo spettacolo in fiore del Monte Baldo, dai prati dei monti Lessini, e dai vigneti che producono Soave, Lugana e Amarone della Valpolicella. Stavolta ci muoviamo tra filari di Bardolino, per degustare un paesaggio da vedere con occhi nuovi. Come i nostgri che possono ammirare il mondo attorno da una vettura scoperta, immersi in una visione tridimensionale (e per nulla virtuale), invece della consueta vista attraverso il parabrezza, quasi fosse invece un monitor. Ecco che da Villa Cordevigo prendiamo la direzione del Monte Baldo: superato l’abitato di Costermano che lasciamo sulla sinistra,

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la favolosa villa cordevigo

a guardia del “passo” che conduce direttamente a Garda e dal quale torneremo, puntiamo verso Nord, lungo la Strada Provinciale 9 in direzione di Castion Veronese e San Zeno di Montagna. Audi A3 Cabriolet spinge allegra, il motore è silenzioso e sulle prime pendenze l’erogazione permette allunghi durante i quali si apprezza la rigidità del pianale che trasmette impressioni di precisione di guida e scorrevolezza. Prestazioni dinamiche di qualità (è in arrivo anche una potentissima versione S3 con trazione integrale Quattro costruita sulla medesima struttura), unite a contenimento dei consumi da primato: con attenzione si percorrono 100 km con poco più di 4 litri di gasolio. Sui primi tornanti, una tappa meno nobile: il Relax ai Castagni di Castion Veronese è immerso nel verde, per un pranzo semplice ma di qualità o una merenda fatta in casa, con spazio all’aperto ideale per far giocare i bambini. Ma in questo momento è il piacere della guida che chiama: i successivi tornanti in salita inducono a provare le regolazioni del sistema “Audi drive select” (di serie nella versione Ambition), con cui intervenire sulla gestione di motore, servosterzo, cambio e climatizzatore, oltre - se presenti - di cambio S tronic, ammortizzatori, cruise control e luci autoadattanti. Tutto secondo le preferenze di guida: tirando un po’ come facciamo noi con strada libera, per poi tornare ad ammirare il paesaggio che, più si sale, più si rivela incredibile, con vista sul lago, sui boschi, e sui vigneti di Bardolino. Su un tornante sinistro, ecco apparire la meta del subcosciente: La Casa degli Spiriti è una massiccia costruzione in pietra, in posizione dominante e strategica, con la vista che sembra poter spaziare su un infinito Eden. Natura e verde, più l’azzurro del lago, fino all’orizzonte. Entrando, riaffiora il ricordo d’esserci già stati: a cena quasi diciotto anni prima quando, appena aperto, ci stregò per la vista e l’accoglienza, non meno elegante, raffinata e soprattutto cordiale. Con ospitalità che ci fece sentire, come oggi, non clienti ma viaggiatori. Ma il nostro percorso procede, discendendo vero Torri del Benaco per lambire il lago quasi come atterrando, quindi verso sud fino a Garda per dirigerci a sinistra in direzione di Costermano, quindi Cavaion e concludere l’anello. Con la soddisfazione di aver visto e degustato luoghi diversi, non per tutti. Con stile.

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eekend p r e m i u m Spaghetti aglio, olio, peperoncino e cruditÈ di pesce di Giuseppe D’Aquino

Ricetta per 4 persone 4 gamberi rossi di Sicilia 4 scampi freschi 50 gr di filetto di spigola 50 gr di filetto di ricciola 2 teste di aglio Olio e peperoncino q.b. 4 foglie di basilico

Napoletano verace Giuseppe D’Aquino ha conquistato la propria Stella Michelin con la sua cucina mediterranea sposata a quella locale

Pulire i gamberi e gli scampi, togliere la pelle alla spigola e alla ricciola, mettere i filetti di pesce tra due fogli di pellicola e batterli delicatamente. Condire con sale, pepe e olio extravergine di oliva.

Wine Relais “Villa Cordevigo” Hotel a cinque stelle in una villa del ‘700, oggi restaurata.

Per la crema d’aglio, sbucciare l’aglio e lasciarlo a bagno nel latte una notte coperto con pellicola. Dopo avere atteso il tempo necessario, portare l’aglio nel suo latte fino all’ebollizione, raffreddare e ribollire per due volte ancora in altro latte.

Nel ristorante Oseleta lo chef stellato Giuseppe D’Aquino. tel. 045.7235287 info@villacordevigo.com www.villacordevigo.it

Frullare il tutto, la salsa d’aglio ci servirà per mantecare gi spaghetti, cotti a parte, che adageremo nella parte centrale del piatto con intorno il pesce crudo. Per guarnire useremo basilico fresco e un piccolo pomodorino .

INFO www.visitgarda.com www.lagodigarda.it www.lagodigarda.com www.lagodigardaveneto.it

www.tuttogarda.it www.gardaweb.com COME ARRIVARE: Dall’autostrada A4 Milano Brescia, uscire a

Loc. Cordevigo 37010 Cavaion (Verona)

Peschiera, procedere in direzione Affi, uscire a Cavaion Veronese. Dall’autostrada A22 Modena-Brennero uscire ad Affi, seguire per Cavaion Veronese.

COMPAGNA DI VIAGGIO AUDI A3 Cabriolet 2.0 TDI: Scoperta di classe Un nuovo classico, dedicata a chi ha gusto e non rinuncia al rigore germanico. Eleganza e stile non gridati, pulizia di linee esterne e interne, gusto e raffinatezza che, con un pizzico di understatement si rivolgono a coloro che desiderino passare non troppo osservati, anche con una vettura scoperta. E, al tempo stesso, avere comodità e spazi da berlina, oltre che costi di gestione ridotti per la motorizzazione a gasolio. Audi A 3 Cabriolet è tutta nuova: rispetto alla precedente è ben più lunga (18 cm), appena più larga (2.8) e leggermente più bassa, apparendo così ancor più slanciata e filante. Disponibile con tre motori: i due sovralimentati a benzina 1.4 e 1.8 TFSI da 140 e 180 CV (il secondo con cambio S-tronic), e il 2.0 TDI da 150 CV, la versione provata da Weekend IN, con allestimento Ambition, intermedio tra Attraction e Ambiente (l’entry level Young seguirà). Tra le dotazioni principali di Ambition: assetto sportivo con carrozzeria abbassata di circa 15 mm, Audi drive select per regolare la gestione della vettura, cerchi in lega d’alluminio 7,5J x 17 con design a 5 razze e pneumatici 225/45R17, terminali di scarico cromati, inserti in micrometallic argento, listelli sottoporta

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con inserti in alluminio, AUDI A3 Cabriolet 2.0 TDI fendinebbia, radio MMI, 442/196/141 cm Dimensioni: rivestimenti dei sedili in 150 CV a 3.500-4.000 giri/min Potenza: Tessuto Rally con sedili 340 Nm da 1.750-3.000 giri/min Coppia: sportivi anteriori, siste224 km/h Velocità massima: ma d’informazioni per il 8,9 secondi 0-100 km/h: conducente con display a colori, volante sportivo in 4,2 l/100 km (23,8 km/l) Consumo medio: pelle a 3 razze, bracciolo 110 g/100 km Emissioni di CO2: centrale anteriore. Comoda, spaziosa, sicura e guidabile con divertimento e anche qualche velleità sportiva (il frangivento è di serie), sempre con encomiabile economia di gestione, rendendo convenienti sia i tratti urbani, sia le lunghe percorrenze, grazie al motore Euro 6 con Stop&Start. I prezzi? Partono per 1.4 da 34.150 euro, con 36.050 per 2.0 TDI e arrivare a 37.850 con 1.8 TFSI. www.audi.it


Tagliata di manzo bio servita al rosa con verdure di stagione e salsa verde di Paolo Cappuccio Ingredienti per 4 persone: Controfiletto di manzo bio 800 gr. Asparagi verdi Carote baby Dragoncello Maggiorana Sale Maldon 4 gr. Procedimento: Taglio la carne in 2 tranci e la rosolo a fuoco vivo da entrambi i lati, e poi la passo in forno a 180째 per 4 minuti. La lascio riposare per circa 5 minuti e poi la taglio posizionandola nel piatto e la guarnisco con verdurine saltate. Per la salsa verde: sbianco le erbette, le frullo con olio extravergine e la uso per insaporire la carne, aggiungo sale maldon, pepe e olio bio del Garda. La Casa degli Spiriti Luxury Hospitality & Italian Style Via Monte Baldo, 28 Castion di Costermano Verona - Lago di Garda - Italia Tel +39 045 6200766 Fax +39 045 6200760

Paolo Cappuccio, nato a Napoli, dopo la scuola alberghiera, fa esperienza con i migliori chef mondiali. Conquista la Stella Michelin nel 2009. Ama anche le auto e le moto


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con la peugeot 308 sw di Himara Bottini

UNA STATION RELAX PER IL MAR DEL NORD

L’architettura coloniale inglese che costeggia le eleganti stazioni balneari, e le infinite distese di sabbia bianca che caratterizzano i 120 km della Côte d’Opale, vi faranno innamorare di questa regione. Abbiamo apprezzato anche il rispetto per l’ambiente a bordo della nuova Peugeot 308 SW, che con i suoi motori diesel con tecnologia BlueHDi segnerà a breve dei record in termini di emissioni e consumi.

I

l totale rinnovamento della gamma Peugeot, iniziato con 208, proseguito con 2008 e poi con la “Car of The Year” 2014 308, culmina quest’anno con l’arrivo della 308 SW. Guidarla nella terra dove nasce forse non fa testo, ma che fosse parcheggiata in bella vista fuori dall’hotel, o in sosta per qualche foto ricordo nei paesi che abbiamo attraversato, la nuova 308 SW ha attirato lo sguardo incuriosito e ammirato di tutti. Non sarà mica perché è davvero bella? O forse è stata la tinta rosso rubino che, in contrasto con i colori freddi del nord, ha spiccato sempre, anche a chilometri di distanza? Comunque sia è stata di ottima compagnia durante il nostro weekend alla scoperta della regione di Nord-Pas de Calais. Noi non vi consigliamo di andarci, ve lo ordiniamo. Soprattutto se amate il mare, il vento tra i capelli, le pedalate in mezzo alla natura e l’animo gentile e paziente dei francesi che abitano in queste terre sconfinate, dove non vi sentirete suonare il clacson neanche se impiegate cinque minuti per fare un parcheggio, dove vi lasciano passare anche se non è vostra la precedenza, dove le strisce pedonali non sono solo delle righe bianche sull’asfalto, dove ritroverete la pace dei sensi e sentirete i vostri pensieri parlare, lontano dal caos e dall’intolleranza di molte nostre città.

nica, che collega la Francia alla Gran Bretagna, collegate anche dalla nota località di Calais, da cui partono i traghetti per Dover. Il nostro weekend è cominciato in una delle stazioni balneari più rinomate di questa regione: Le Touquet-ParisPlage. Affacciata sulla Costa d’Opale, tra il Mare del Nord e il Parco Naturale della Baia di Canche, Le Touquet è stata definita negli “Anni Folli” il “Giardino della Manica”, la “Perla della Costa d’Opale” e il “Paradiso degli Sport”, per via del suo contesto naturale d’eccezione e delle attrezzature sportive uniche in Europa: dai percorsi esclusivi di golf nella foresta e tra le dune, ai carri a vela lungo i 12 chilometri di spiagge. Costruita dagli inglesi, Le Touquet è poi diventato Paris-Plage in quanto spiaggia dei parigini, che qui venivano a trascorrere le loro vacanze. Non solo per la bellezza e la ricchezza del posto, ma anche per l’aria iodata. Sono numerose, infatti, a Le Touquet, le spa attrezzate negli hotel, mentre è molto

LE TOUQUET-PARIS-PLAGE La regione di Nord-Pas de Calais, dal passato minerario, ancora oggi molto industriale e coltivata, si estende fieramente nel nord della Francia.Alla frontiera con il Belgio, è il punto di partenza del tunnel sotto La Ma-

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Le Touquet

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Il cimitero militare di Etaples

La meravigliosa Sainte-CĂŠcile Plage


con la peugeot 308 sw

Il centro di Montreuil-sur-Mer

Il castello reale e la cinta muraria di Montreuil

Festival Internazionale di Aquiloni a Berck-sur-Mer

rinomato il Centro di Talassoterapia Thalassa Le Touquet. E dopo del sano relax è d’obbligo dedicarsi allo shopping, in perfetto stile parigino. MONTREUIL-SUR-MER A noi è mancato il tempo, e da bravi esploratori ci siamo rimessi alla guida della Peugeot 308, spinta dal nuovo motore 2.0 BlueHDi da 150 Cv. Assolutamente performante e dalle prestazioni elevate, siamo riusciti a provarla in qualche tratto, anche se in Francia con i limiti di velocità non si scherza. Abbinato a un cambio manuale a sei marce, con la versione top di gamma Allure Peugeot accontenta gli amanti della guida sportiva grazie al pacchetto Driver Sport, attivabile semplicemente con il pulsante Sport situato sulla consolle centrale: non solo lo sterzo diventa più duro e reattivo, ma la strumentazione cambia colore, da bianca a rossa, e nel centro si visualizzano i parametri relativi a potenza, pressione e accelerazione, fino a una sonorità del motore amplificata e ovviamente più sportiva. In alternativa c’è anche l’inedito automatico a sei rapporti EAT6 dotato della tecnologia Quickshift, che inserisce le marce più rapidamente e in maniera molto fluida. Soddisfatti della dinamica di guida della nuova 308 SW, ci ritroviamo a Montreuil-sur-Mer, una roccaforte che domina la valle del fiume Canche e offre ampie vedute sulle colline di Ponthieu e sulla Costa d’Opale. Dominata dal castello reale e circondata da tre chilometri di mura, questo paese è stato giustamente soprannominato la “Carcassone del Nord”. Abiti di pietra rivestono chiese, cappelle, hotel particolari e strade pittoresche. Civili, religiosi o militari, i suoi monumenti concorrono a raccontare la sua storia dal Medio Evo ai giorni nostri. Distante circa 10 chilometri dal mare, Montreuil fu per molto tempo un importante porto marittimo, poiché le navi risalivano la Canche per arrivare al suo porto. E fu il conte Helgaud de Ponthieu a dotarla di cinta muraria e castello, cosa che la fece entrare a far parte nel 980 del dominio reale. Il primo castello reale, poi, a protezione di questo importante accesso al mare, fu eretto da Filippo Augusto, che aveva dotato la città di uno statuto, all’inizio del XIII secolo. La cittadella, che si trova all’interno delle mura, ha dato ispirazione al celebre scrittore Victor Hugo che, di passaggio nel 1837, pochi anni dopo la descrisse a lungo in diverse scene del suo romanzo più noto, Les Misérables. Per capire di quale ispirazione parliamo, percorrete la rue du Clapeen-Bas, una via pittoresca lastricata di pietre, con ancora le antiche case costruite con le pannocchie, oggi adibite a negozi di artigiani che lavorano il vetro. Da menzionare l’appuntamento in luglio e agosto con I Miserabili a Montreuil-sur-Mer: eh sì, perché pare che l’ombra di

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Il centro di Montreuil-sur-Mer

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con la peugeot 308 sw

Le spiagge di sabbia bianca della famosa Cote d’Opale. Qui siamo a Berck-sur-Mer

Victor Hugo si aggiri ancora sotto i grandi alberi di Montreuil. Gli abitanti, a centinaia, indossano gli abiti dei loro avi, che sono poi quelli dei personaggi del romanzo. Realtà e finzione si mescolano, storia e sogno si accavallano, nel misterioso scenario della cittadella (info: www.lesmiserables-montreuil.com). BERCK-SUR-MER Prima di tornare di nuovo verso il mare ci godiamo per una ventina di chilometri il volante compatto della nuova 308 SW, già apprezzato sulla berlina. La sensazione all’inizio è che il volante sia troppo basso, quindi probabilmente cercherete di alzarlo, rischiando però di andare a coprire con la corona del volante il quadro strumenti. Allora forse alzerete il sedile, rischiando però poi di toccare il volante con le ginocchia. Ecco noi vi consigliamo di provarlo così com’è. Fa tutto parte della nuova Driving Experience Peugeot, che ha studiato un nuovo i-Cockpit dove non solo il volante è più piccolo e compatto, ma il quadro strumenti è rialzato, al centro campeggia un grande schermo a sfioramento da 9,7” e anche la consolle è più alta. Dopo cinque minuti vi sarete già abituati e non potrete più tornare indietro… ma al mare sì… e infatti facciamo una sosta a Berck-sur-mer, attirati da una folla di gente che popola il lungomare e le spiagge. Ma poi lo sguardo viene attirato da un cielo multicolore, e scopriamo di essere capitati nel bel mezzo del Festival degli Aquiloni, un incontro internazionale nonché uno dei più grandi raduni al mondo che si tiene a Berck ogni due anni per una decina di giorni. E proprio qui le migliori équipes di aquiloni acrobatici si sfidano, offrendo al pubblico uno spettacolo unico e di assoluta bellezza, a patto naturalmente, che soffi il vento! (Info: www.cerfvolant-berck.com). A questo punto decidiamo di tornare a Le Touquet. Dobbiamo caricare alcune cose che abbiamo comprato. Con un semplice gesto abbassiamo le sedute posteriori, merito del sistema Magic Flat e dei due comandi accessibili da entrambi i lati del bagagliaio. Dopo di chè ci ritroviamo con ben 1775 litri di capacità a disposizione, contro i 660 litri di prima. Quasi quasi ci sdraiamo e facciamo un riposino… ma la voglia di buttarci nella piscina riscaldata dell’Hotel Westminster è troppa, e la luce che entra dall’immenso tetto Ciel in cristallo, purchè oscurato, è troppo forte. Carichiamo e con il sistema di accensione senza chiave Key Less siamo subito in carreggiata. LA REGIONE DEI MUSEI La regione di Nord-Passo di Calais, però, non è solo mare. Le sue città rivelano tutta la bellezza della loro architettura: dalla Grand’ Place di Arras alla Cattedrale di Notre-Dame de Grâce di Cambrai, dalla Vecchia Borsa di Lille alle torri comunali, dal Beffroi di Béthune al Beffroi d’Arras (i Beffrois sono torri comunali patrimonio UNESCO) fino al gruppo scultoreo dei Bourgeois di Calais… Ricca di una cinquantina di musei, non per niente viene definita la regione dei musei. La Storia ha forgiato nel Nord-Pas-de-Calais un’identità

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industriale e artigianale raccontata dal Centro Storico Minerario, dal Museo d’Arte e Industria di Roubaix, o dalla Città Internazionale del Pizzo e della Moda di Calais. Tra le mete da non perdere e degne di visita c’è Lille, il capoluogo commerciale e culturale della Francia del Nord. Oltre al centro storico, con le sue belle ville seicentesche e settecentesche, spiccano gli edifici dall’inconfondibile stile rinascimentale-fiammingo, riccamente decorati, accanto a quelli di stampo Art Nouveau. Tra i suoi musei, oltre al ricco e interessante Musée des Beaux Arts, c’è la casa natale di Charles de Gaulle, in cui il celebre generale francese è nato nel 1890. A Lille, il terzo weekend di giugno, si tiene la Fete de Lille, un festival di artisti di strada, mentre a settembre, la città accoglie Braderie di Lille, il più grande mercato delle pulci d’Europa, dove si compra e si vende di tutto! Sono due milioni i visitatori che si aggirano alla ricerca di buoni affari e piccoli tesori, concedendosi magari una pausa golosa in uno dei ristoranti della città dove si possono gustare le tradizionali “moules-frites”, le cozze con le patatine fritte (info: www.lilletourism.com).

Sotto, Lille, il capoluogo commerciale e culturale della Francia del Nord

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con la peugeot 308 sw

Le case barocche e fiamminghe nel centro di Arras, cinte da un unico grande porticato formato da 345 colonne in arenaria, che non ha eguali in tutta la Francia

Dunkerque-Dunes de Flandre, Capitale regionale della Cultura nel 2013, famosa per il suo Carnevale

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eekend in f r a n c i a

COMPAGNA DI VIAGGIO: PEUGEOT 308 SW 2.0 BLUE HDi La nuova Peugeot 308 SW è la VII generazione da ben 50 anni, senza interruzioni tra un modello e l’altro. Sono sufficienti solo quattro aggettivi per descriverla: elegante, funzionale, dallo spirito sportivo, parsimoniosa. Rispetto alla precedente serie di 308 SW, quella nuova è più lunga di 8 cm, con un passo più lungo di 2 cm e più bassa di 6 cm. Il baricentro è stato anch’esso abbassato di 2 cm, il tutto a favore di una migliorata tenuta di strada e di una più divertente dinamica di guida. Se invece la confrontiamo con la berlina, la nuova 308 SW è più lunga di ben 33 cm, con un passo più lungo di 11 cm e il divano arretrato di 3 cm. Il che si traduce in maggiore spazio e dimensioni comunque compatte. Se a questo aggiungiamo che rispetto alla precedente versione la 308 SW è anche dimagrita di 140 kg, capirete la potenzialità del56

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la sua gamma motori. Virtuosa e risparmiosa, 308 SW sarà spinta dal nuovo 3 cilindri turbo a benzina, il 1.2 e-THP da 130 Cv abbinato al cambio manuale a sei marce, che promette abbassamenti nei consumi e nelle emissioni del 21% (a luglio arriva anche la versione da 110 Cv.) Inedito anche il motore diesel con tecnologia BlueHDi, Euro 6, il 2.0 da 150 Cv della nostra prova, che si aggiunge ai già noti 1.6 HDi da 92 Cv e 1.6 e-HDi da 115 Cv. Come per la berlina anche la station wagon è dotata di numerosi sistemi di assistenza alla guida a seconda dell’equipaggiamento, e del Peugeot Connect Apps. Tutte cose che possiamo anche descrivervi nel minimo dettaglio ma il nostro consiglio è quello di andare in concessionaria, da giugno, e chiedere di provare il sistema del Park Assist, per esempio. Se non lo vedi non ci credi!! Da 20.700 euro.


con la peugeot 308 sw La cittadina di Arras, invece, è rinomata per le sue due belle piazze del mercato, la Place des Héros e la Grand’ Place, entrambe risalenti al’XI secolo. Costeggiate da splendide case barocche e fiamminghe edificate tra il XVII e il XVIII secolo, sono cinte da un unico grande porticato formato da 345 colonne in arenaria, che non ha eguali in tutta la Francia. E poi c’è Dunkerque-Dunes de Flandre, Capitale regionale della Cultura nel 2013 e cittadina molto legata al mondo della pesca, che però vibra in particolar modo, da febbraio a marzo, al ritmo di pifferi e tamburi, in una festa popolare, autentica, così naturale per gli abitanti di Dunkerque e così sorprendente per i suoi visitatori… lo strepitoso e celebre Carnevale di Dunkerque! Comparso nel corso del XVII secolo, è nato dall’antica tradizione dei pescatori di concedersi un’ultima festa pazza prima di salpare e restare in mare per mesi. Oggi dura più

INFO Touquet-Paris- Palge Tourisme Place de l’Hermitage - www.tourisme-nordpasdecalais.fr COME ARRIVARE: Per raggiungere la regione ci si può servire dell’Aeroport Intérnational de Lille, collegato a molte mete europee dalla compagnia di bandiera Air France e altre. L’Eurotunnel, invece, la collega direttamente alla Gran Bretagna. DOVE DORMIRE: Westminster Hotel & Spa Situato nel cuore di Le Touquet, a 500 metri dalla costa, è un lussuoso albergo che risale agli Anni ‘30 arredato in stile Art Déco. Il centro benessere Nuxe propone una

di trenta giorni, ritmato da balli e sfilate carnevalesche che seguono in processione il tamburo principale e la banda di musicisti. Ultima nota per questo servizio ma non ultima attrazione della regione, a Nord-Pas de Calais ci sono ben 44 parchi e giardini visitabili, riuniti in un’associazione regionale, di cui sei sono stati insigniti del marchio Jardins Remarquables, ossia giardini d’eccellenza. Il loro interesse non è solo botanico ma anche culturale e storico. Una passione che si esprime in stili e caratteri diversi: dai parchi arborei ai giardini paesaggistici, dai giardini contemporanei a quelli medievali fino agli orti-giardino (Info: www.parcsetjardins-npdc.fr).

piscina interna riscaldata, una sauna, una vasca idromassaggio, numerosi trattamenti per il corpo e per il viso, e massaggi. www.westminster.fr EVENTI: Dal 6 all’8 giugno Paris-Dunkerque, escursioni a piedi www.deswarteandpartners.com Dal 30 maggio all’8 giugno: Festival Musica Nigella sulla Côte d’Opale Il tema di quest’anno è l’amore. www.musicanigella.fr Dal 6 al 9 giugno: Les Folies de Maubeuge www.festivallesfolies.com Dal 4 al 6 luglio: Le Main square Festival à Arras

Una sala concerto gigante di musica pop-rock, a cielo aperto. www.mainsquarefestival.fr Dal 4 al 14 luglio: Festival des Juventus à Cambrai Un festival di musica da camera per scoprire i giovani talenti. www.music-juventus.fr Dal 5 luglio al 16 settembre: Mostra «Sulla scia di Rubens, Erasme Quellin» al Musée Départemental de Flandre a Cassel www.museedeflandre.cg59.fr - www.musenor.com Fino al 6 ottobre: I disastri della Guerra. 1800-2014 al Louvre-Lens www.louvrelens.fr

PEUGEOT 308 SW 2.0 BLUE HDi Dimensioni:

459/180/147 cm

Potenza

150 Cv a 4.000 giri/minuto

Coppia:

370 Nm a 2.000 giri/minuto

Velocità massima: 0-100 km/h:

196 km/h 12 secondi

Consumo medio:

27 km/l

Emissioni di CO2:

99 g/km

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gaeta

L’“ISOLA” NAPOLETANA

SULLA PENISOLA DI ENEA

L

a primavera è la stagione migliore per visitare questa città preziosa, che nel suo mare affonda le radici di una lunga storia importante, pare iniziata dall’arrivo di Enea, che le diede il nome della sua nutrice Caieta. E una parte della sua storia si ritrova nella parte più antica di Gaeta, dove si sente un simpatico accento napoletano insieme ai cibi pieni di fantasia della Campania. Sì, Gaeta ci è apparsa non come la penisola che chiude il golfo dell’omonimo golfo, ma addirittura un’isola che racchiude il ricordo di una napoletanità serena e felice. E se il cielo è terso, ti sembra di toccare Ponza e Ventotene,

Il lungo mare di Gaeta è dedicato a Giovanni Caboto, grande navigatore che scoprì il Canada, avendo scelto una rotta più settentrionale di quella di Cristoforo colombo. Giovanni Caboto era nato a Gaeta nel 1450, da famiglia gaetana, ma dovette emigrare a Venezia dopo la conquista della propria città da parte degli angioini. In alto la fortezza di Gaeta che domina la città che ha sostenuto ben 18 assedi.

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gaeta anch’esse isole dagli usi e voci partenopei. E a quest’isola ci siamo arrivati con una compagna di viaggio dalla grande simpatia e fruibilità: la Fiat 500L Living, con i suoi sette posti. Ci si può arrivare sia percorrendo la via Flacca, seguendo il mare dal nord al sud, dopo San Felice al Circeo, Terracina e Sperlonga, oppure uscendo dal casello di Cassino sulla A1 e puntando ad ovest, verso Formia e Gaeta. Venti minuti, ma attenti agli autovelox, e siete a Formia, da cui ancora 15 minuti e siete a Gaeta. E troverete una città che esprime gioia, una città che ride. O che almeno sorride ed esprime simpatia. Ed è un sorriso ampio che gonfia il cuore e il cervello. Il Castello in alto ci ricorda ben 14 assedi sopportati, da quelli dei romani e dei saraceni, a quello dei piemontesi nel 1861, quando in nome dell’Unità d’Italia tuonarono i cannoni. Oggi per fortuna, l’assedio è solo quello dei turisti nella stagione es-

Golfo di Gaeta

Napoli Golfo di Napoli

Mar Tirreno

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Golfo di Salerno

Gaeta vecchia è racchiusa sul promontorio che chiude l’omonimo Golfo. Il porto di Gaeta è anche base Nato, oltre che di navi da diporto. Ma i traghetti per le isole pontine partono da Formia.


La chiesa di San Francesco, fa parte del convento fondato proprio da San Francesco nel 1222. É la chiesa che si vede anche da lontano e la nostra 500 è riuscita a raggiungerla eccezionalmente quasi per un saluto.

tiva. Ma pare sempre un turismo per caso o di chi conosce bene questa città da tornarvi appena si può. La prima cosa che noti è il lungomare Caboto, e così impari che il grande navigatore Giovanni Caboto è nato proprio qui e solo dopo, dovendo la sua famiglia fuggire per la guerra Angioini-Aragonesi, si rifugiò a Venezia. Ma dobbiamo dire che anche noi siamo notati per la nostra 500L Living (... però è grande ... caspita, ha sette posti...). A dominare il lungo mare non possiamo non notare la chiesa di San Francesco, che come nelle città di mare più importanti, è in alto e sembra benedire le navi che partono e accogliere quelle che ritornano. Pare che sia stata costruita proprio dove si era fermato San Francesco, durante una delle sue prediche. Il lungomare Caboto poi, ci porta fino al centro di Gaeta vecchia, dove vi è un parcheggio, in cui non è facile trovar posto, ma basta aspettare un po’ e il buco si trova.

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gaeta

Visitata Gaeta Vecchia, superato Monte Orlando, dove si trova il mausoleo romano del console Lucio Munazio Planco, si arriva alle splendide spiagge di Gaeta. Splendida è Serapo, con la sua sabbia sottile e dorata, ma superatela e andate oltre dove, dalla via Flacca scavata dai romani nella parete a picco che ricorda la costiera amalfitana, troverete insenature dalla sabbia d’oro e le acque limpide, protette dalle propaggini dei monti Aurunci e senza grossi insediamenti che potrebbero inquinare. La nostra compagna di viaggio si trova a suo agio anche quando scendiamo giù negli stretti e ripidi tornanti per scendere all’Aeneas Landing, un resort a cinque stelle che permette l’accesso sia alla sua spiaggia che al suo ristorante. Ci sono altre discese per arrivare a questo mare che non ha nulla da invidiare neppure a quello della Sardegna, ma l’Aeneas è da non perdere.

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a sinistra la spiaggia cittadina di Serapo, con sabbia dorata. Sopra: la montagna spaccata con santuario. sotto: Le magnifiche spiagge da cui si accede percorrendo la via Flacca.


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camera dell’aenas hotel

hotel aenas

la spiaggia dell’albergo

AENEA’S LANDING Proseguendo verso Sperlonga, al km 23,600, si trova l’ingresso di questo resort sulla spiaggia dell’Argonauta. Ci si può fermare per soggiornare ma anche solo per mangiare o passare una giornata al sole e in un mare davvero eccezionale. Tutto è curato nei minimi particolari, in questo hotel le cui stanze scendono sulla parete come una cascata. E infatti vi si trova anche una cascata di acqua dolce che si getta in una piscina in cui è impossibile non tuffarsi per una bagno rigeneratore. La leggenda vuole che sia proprio qui che approdò Enea. www.aeneaslanding.it, te. 0771.741713

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gaeta

FIAT 500L: SPAZIO DA VIVERE E DA PERSONALIZZARE Dopo la serie speciale Beats Edition™, creata in collaborazione con Beats by Dr. Dre, marchio di successo negli USA e in rapida espansione anche in Europa, che strizza l’occhio agli appassionati di musica grazie al suono firmato BeatsAudio™, il Model Year 2014 della Fiat 500L è sempre in evoluzione. Al debutto del nuovo motore 1.6 turbodiesel da 120 Cv, infatti, è seguito quello dell’inedito 1.4 turbo a benzina da 120 Cv abbinato al cambio manuale a sei marce, già omologato Euro 6. Alla serie speciale Beats Edition™, invece, la gamma della Fiat 500L ha aggiunto tutta una serie di aggiornamenti, come l’inedita tinta metallizzata blu Venezia, disponibile anche in abbinamento al tetto bianco e ai nuovi interni in tessuto e pelle grigio/nero, oltre a nuovi pacchetti di optional. Altre due versioni a listino della 500L sono l’“avventurosa” Trekking, più alta da terra e con caratterizzazione estetica quasi da suv, e la compagna di viaggio del nostro servizio, la Living.

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Più lunga di 20 centimetri rispetto alla 500L (che passa così da 415 a 435 cm), la Living migliora nell’abitabilità e nella capacità del bagagliaio (560-638 litri con i cinque posti in uso, e 1704 rinunciando alla seconda fila), che in aggiunta può essere arricchito con una coppia di sedili a scomparsa, rinunciando ovviamente a qualche bagaglio (la capacità resta di 168 litri). Maneggevole anche in città, la Living è facile da guidare, comoda, dotata di una dotazione di sicurezza completa, e parsimoniosa. I prezzi della Fiat 500L Living partono da 19.510 euro.


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Narì ristorante b&b 04024 Gaeta (lt) - Via duomo 11/17 - Tel. 0771/463094

TIELLA DI POLPI

SPAGHETTI ALLA GAETANA INGREDIENTI 400g di Vermicelli 300g di Alici sfilettatate 400g di Pomodorini Pachino 200g olive di Gaeta snocciolate Olio extravergini di oliva q.b. Prezzemolo q.b. Aglio q.b. PROCEDURA Rosolare lo spicchio d’aglio finemente tritato in 4 cucchiai di olio extravergine (possibilmente di olive Itrane); aggiungere peperoncino secondo i gusti. Aggiungere i pomodori pachino; appena questi iniziano ad appassirsi aggiungere le olive di Gaeta e le alici sfilettate. Lasciare cucinare a fiamma alta. Contemporaneamente mettere a lessare i vermicelli in abbondante acqua salata. Scolarli ancora molto al dente e finirli di cucinare nella salsa già preparata aggiungendo se necessario, acqua di cottura della pasta. Servire al dente con una spolverata di prezzemolo.

La cucina gaetana ha preso molto dalla cucina napoletana. Da preferire i ristoranti di Gaeta vecchia. Uno dei più simpatici è Narì, in via Duomo, di Annarita Bruschi, che è anche Tielleria e sforna sulla strada la famosa tiella (teglia) di Gaeta, una pizza rustica ripiena di diversi gusti, ma in cui vi è quasi sempre del pesce. Non partite se non l’avete assaggiata.

INGREDIENTI 500g di Polpo 350g di pasta lievitata 100g di pomodorini 100g Olive di Gaeta Olio extravergine di oliva q.b. Prezzemolo q.b. Peperoncino q.b. PROCEDIMENTO Lavorare la farina e lasciarla lievitare. Bollire il polpo, quando cotto lasciarlo raffreddare e tagliarlo. Tagliare i pomodori in piccoli cubetti, unire pomodori, prezzemolo, olive di Gaeta snocciolate e peperoncino, amalgamare il tutto e lasciare il composto insieme per almeno una giornata. Stendere la pasta lievitata e adagiarla in una teglia, possibilmente rotonda, precedentemente oliata, porre sopra la pasta il composto già preparato e ricoprire il tutto con altro strato di pasta molto sottile. Fare attenzione a richiudere bene i bordi di congiunzione dei 2 strati di pasta. Infornare in forno già caldo alla temperatura di 260 gradi. Sfornare appena lo strato di pasta risulta bel dorato.

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Voyager Woman -

la NUOVA sfida con il Suv H6 Ormai si sa che i suv piacciono molto alle signore, e forse piacerà anche l’H6 della Great Wall. Per provarlo abbiamo scelto Valeggio sul Mincio con il suo affascinante ponte Visconteo ed anche con i suoi famosi tortellini, detti anche Nodi D’amore per la leggenda che li vuole nati dall’amore impossibile tra un uomo e Silvia, la ninfa del fiume. E in onore di questo amore impossibile, ed anche dei tortellini, ogni giugno c’è una festa mitica, con arrivi da tutto il mondo.

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M O N O V O LG UR M E AI T C W OM A LP LA ThT 6E

V

aleggio sul Mincio (Verona).Forte di un grosso investimento per una grande fabbrica in Bulgaria, la cinese Great Wall, importata e distribuita in Italia da Eurasia Motors fin dal 2006, rilancia la sua sfida al mercato italiano. Lo fa con il SUV H6, finalmente in linea con il gusto e le esigenze degli utenti europei. A cominciare dall’impatto estetico, molto piacevole, dagli assemblaggi millimetrici e ben curato nei dettagli, come, ad esempio, il profilino in colore carrozzeria nelle maniglie esterne delle portiere. Compatto nelle dimensioni (489x188x174 cm) e con un’altezza da terra di 14 cm che gli permette di affrontare le strade sterrate senza difficoltà, l’H6 cino-bulgaro è un 4x4 a controllo elettronico della trazione che consente di trasferire coppia alle due ruote posteriori in caso di perdita di aderenza. In aggiunta è

dotato di sistemi integrati di controllo elettronico di stabiltà, Hill Holder (per le partenze in salita) e di Abs evoluto. Il motore è un 2.0 litri turbodiesel da 143 cavalli a 4000 giri e 310 Nm di coppia massima abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti docilissimo nel cambio marce. Alla prova su strada in un percorso misto autostradale e nell’entroterra gardesano ricco di curve, il Great Wall H6 dimostra una buona maneggevolezza e tenuta di strada, priva di rollio laterale. Il motore ha un’erogazione regolare che assicura discrete andature con consumiabbastanza contenuti: secondo i dati ufficiali 6,8 litri ogni 100 km. Del resto, per sua concezione questo non vuole essere un SUV corsaiolo, fare concorrenza a una Cayenne, bensì essere una buona alternativa per una famiglia. Tant’è vero che uno dei diversi

al volante della great wall h6 la conduttrice televisiva tiziana fait

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Voyager Woman punti di forza dell’H6 - oltre a una dotazione di serie davvero più che interessante, comprensiva fra l’altro di assistenza al parcheggio con retrocamera , bluetooth e cruise control con comandi al volante, sensori pioggia e luce – è un bagagliaio molto capiente (da 1290 a 2100 litri) con una intelligente divisione orizzontale in due parti del vano che non costringe a sollevare il piano per recuperare ciò che si vuole nascondere a curiosi e malintenzionati. Il prezzo di listino per la versione 4WD Star è di 26.960 euroe quello della Premium 27.960

euro. Ovvero, in linea con la concorrenza. Si potrebbe però obiettare che Great Wall non vanta la stessa rivendibilità di un Nissan Qashqai o di una Kia Sportage. Verissimo. A compensare questo gap, Great Wall H6 offre una garanzia di 5 anni a chilometraggio illimitato che garantisce soccorso stradale, vettura sostitutiva, rientro o proseguimento del viaggio e recupero del veicolo riparato.

GREAT WALL H6 2.0 464/183/175 cm

Dimensioni:

143 Cv a 4.000 giri/minuto

Potenza: Coppia:

310 Nm tra 1.800 e 2.800 giri/minuto

Velocità massima: 0-100 km/h:

180 km/h 11,4 secondi

Consumo medio:

14,7 km/l

Emissioni di CO2:

175 g/km

di Rossella Dallò

VALEGGIO: LA FESTA INTERNAZIONALE PER IL TORTELLINO Martedì 17 giugno, dalle ore 20.00, sul Ponte Visconteo in Borghetto di Valeggio sul Mincio (VR) avrà luogo l’Edizione 2014 della Festa del Nodo d’Amore, manifestazione che celebra il tortellino, il prodotto tipico della zona. La partecipazione è solo su prenotazione. Per prenotarsi bisogna rivolgersi ai Ristoranti dell’Associazione o presso l’Ufficio della Pro Loco (32, Piazza Carlo Alberto - 37067 Valeggio Sul Mincio (VR) - Tel: 045 7951880 - 045 6370560) Il prezzo del biglietto è di 70,00 euro a persona. Tutto nasce da una leggenda che narra la storia di due protagonisti: Malco, capitano delle truppe viscontee, e Silvia, ninfa delle acque del Mincio, innamorati, ma divisi a causa della natura di Silvia, che non potendo restare accanto all’innamorato, lascia a lui un fazzoletto annodato come pegno d’amore. Nei giorni di festa, ancora oggi, il fazzoletto dorato simbolo dei due innamorati viene proposto attraverso il tortellino, sulle tavole di Valeggio

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nel famoso Nodo d’Amore.
Per commemorare la leggenda, ogni anno si tiene la tradizionale cena sul Ponte Visconteo di Borghetto, che accoglie migliaia di ospiti da tutto il mondo (3.500 posti). La cena è proposta su una lunghissima tavolata dove si potranno gustare numerose pietanze, oltre i prelibati tortellini realizzati a mano uno ad uno secondo la tradizione. Dopo il calar del sole, coinvolgenti fuochi d’artificio andranno ad illuminare il castello di Valeggio. La serata si conclude con l’accensione di migliaia di candele. alcuni RISTORANTI CHE PARTECIPANO ALL’INIZIATIVA: Ristorante San Marco tel. 0457950018 - mail: info@ristorante-sanmarco.com Ristorante Gatto Moro tel.045/6370570 - mail: gatto_moro@yahoo.it Ristorante Locanda Belvedere tel.0456301019 - mail: rist.belvedere@tin.it Trattoria Bivio tel.045/7950251 - trattoria.bivio@libero.it www.ristorantivaleggio.it


Voyager

oman serena ortolani

i viaggi della campionessa Per il Volley, lo sport di cui è una star, ha dovuto sempre spostarsi, andare in città nuove, diverse, quindi diventare una VOYAGER WOMAN. E così anche a Serena abbiamo chiesto la sua top list dei dieci viaggi e dei dieci weekend che preferisce. Fra questi posti ha anche inserito l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, sul lago Maggiore, un angolo stupendo ben valorizzato dalla provincia di Varese, che lei raggiunge facilmente da Busto Arsizio, dove gioca, con la sua Peugeot 2008.

A

lta e bella, con un fisico da fotomodella, che lei usa invece solo per lo sport cui si è dedicata, uno sport che le ha dato titoli da campionessa. Semplice e affabile, sembra quasi impossibile che sia la stessa che in campo è così combattiva ed energica. E di energia deve averne tanta, dato che riesce ad essere atleta, sposa ed ora anche mamma della bella Gaia, nata da poco.

Finito L’allenamento, comincia il viaggio.

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E con la 2008, dove ha montato il seggioino per la piccola Gaia, partiamo per Reno di Leggiuno, pochi chilometri da Busto Arsizio, dove gioca con la Yamamai in lotta per lo scudetto. Sulla riva del lago , a Reno, ammiriamo lo splendido panorama, con le isole Borromee di fronte, e risaliamo verso l’Eremo, fermandoci nel comodo parcheggio, da cui poi si discende verso il monastero a picco sul lago, con una scalinata di 268 gradini. E, gradino dopo gradino, risponde “serenamente” alle nostre domande.

Quali sono I posti che le sono rimasti nel cuore e dove vorrebbe ritornare? Il paese dove sono stata in ritiro con la Nazionale e dove mi piacerebbe tornare, magari in vacanza, è in Sardegna, mentre invece all’ estero, mi piacerebbe visitare bene il Brasile, dove sono stata per una tappa del Grand Prix, ma dove purtroppo sono riuscita a vedere davvero poco, se non tanti palazzetti dello sport e hotel! Per I suoi weekend vicini, quale auto usa? La mia Peugeot 2008! Mi piace davvero un sacco. Con lei ho preso confidenza da subito, è molto pratica, grande, perfetta per farci stare tutta la famiglia e, dato che a me piace guidare, ogni volta è l’occasione giusta per farla uscire dal garage! Nelle sue trasferte quali sono le cose che porta sempre con sè nella sua valigia? Nelle mie trasferte non possono mancare l’iPad e un buon libro che mi tiene compagnia.


Voyager E dai suoi viaggi cosa porta indietro di solito? Solitamente porto via con me tante tante foto ricordo, che mi piace sfogliare dopo che è passato del tempo e ricordare i bei momenti.

oman

Eremo di Santa Caterina del Sasso, a picco sul lago Maggiore.

C’è un paese in cui andrebbe a vivere? E perché? Certo, il paese in cui mi piacerebbe vivere è Cervia, perché è vicino al mare, è un paese tranquillo ed è il paese dove nella mia infanzia andavo a fare vacanza, e dove tuttora torno quando finisco il mio lavoro! Il prossimo viaggio che vorrebbe fare? Una bella vacanza in un luogo di mare con tanti modi per divertirsi con tutta la famiglia. Come nazionale, qual è la squadra che non vorrebbe incontrare? II Brasile. E quella che invece le è più simpatica? E’ quella Tailandese, perché ogni volta che incontro le giocatrici salutano e stampano dei gran sorrisi, Solitamente quando c’è competizione ad alto livello è difficile incontrare delle atlete così socievoli. È giocatrice del team Yamamai e della Nazionale, ed ora anche mamma di Gaia, nel pochissimo tempo che le rimane cosa le piace fare? Diciamo che da quando sono mamma di tempo libero ne ho davvero poco. Soltanto in trasferta, ne approfitto per leggere o riposare e recuperare alcune ore di sonno perse nella notte. Comunque appena posso provo alcune nuove ricette in cucina, dove mi piace un sacco stare sui fornelli.

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Voyager

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Famiglia al completo con la piccola Gaia.

La chiesa e le spoglie del Beato Alberto Besozzi, di origini milanesi.

LA TOP LIST DI SERENA ORTOLANI WEEKEND IN Alassio Alberobello Alghero Cervia Eremo Santa Caterina del Sasso Firenze Marotta Roma Taormina Venezia

VIAGGI IN

SANTA CATERINA DEL SASSO

Dubai Egitto Madagascar Madrid Maldive Mauritius New York Parigi Rio de Janeiro Santo Domingo

ll primo nucleo dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso fu creato nel XII secolo da Alberto Besozzi, un ricco mercante che sopravvissuto ad una tempesta sul lago, lasciò le sue ricchezze e divenne eremita appunto nella grotta, dove ancora oggi si conservano le sue spoglie. La prima cappella fu dedicata a Santa Caterina d’Egitto, di cui era devoto. Poi man mano, per accogliere I pellegrini, si è costruita la chiesa. Nel ‘700, avvenne il miracolo per cui dei grossi sassi si staccarono dalla parete, ma si fermarono nella volta di una cappella senza far danno alcuno. E da allora si chiamò appunto Eremo di Santa Caterina del Sasso. Dal 1970, l’eremo fu preso in cura dalla provincia di Varese, che lo ha valorizzato e restaurato, costruendo anche un confortevole ascensore che dall’alto porta comodamente i pellegrini e i visitatori a mezza costa, snel monastero.

COMPAGNA DI VIAGGIO: PEUGEOT 2008 Lanciata nella primavera del 2013, nove mesi dopo la Peugeot 2008 ha raggiunto il traguardo dei 100.000 esemplari prodotti, mentre ad oggi sono ben 120.000 le vetture uscite dallo stabilimento francese di Mulhouse. Ma cerchiamo di capire il perché di un tale successo. Questa crossover raffinata dalle dimensioni contenute non vuole fare la suv (e infatti è disponibile con la sola trazione anteriore), ma grazie al Grip Control che simula il funzionamento di un differenziale, sa districarsi su fondi di scarsa aderenza. L’architettura innovativa dell’abitacolo ci ha colpito per alcuni dettagli, come il freno a mano, ergonomico e robusto, o l’opzionale tetto panoramico in cristallo. Una tendina a scorrimento elettrico permette di ripararsi dal sole, mentre all’imbrunire sofisticate luci a led azzurre si accendono lungo le guide di scorrimento. Sulle versioni chiuse, invece, il rivestimento del tetto è decorato con intagli laser che di notte s’illuminano di bianco. II bagagliaio della Peugeot 2008 offre una capacità minima di 350 litri, che

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diventano 1194 abbattendo con un semplice gesto gli schienali dei sedili posteriori. Disponibile nei tre allestimenti Access, Active e Allure, la 2008 è spinta da due motori a benzina, il 1.2 VTi da 82 Cv e il 1.6 VTi da 120 Cv, dal Diesel 1.4 HDI da 68 Cv e dal 1.6 eHDi declinato nei due livelli di potenza da 92 Cv (con Stop&Start e l’opzionale cambio robotizzato a sei marce) e da 115 Cv (solo con cambio manuale a sei rapporti e per l’allestimento Allure). Da 15.300 euro. PEUGEOT 2008 1.6 VTI Dimensioni:

416/174/156 cm

Potenza

120 Cv a 6.000 giri/minuto

Coppia:

160 Nm a 4.250 giri/minuto

Velocità massima: 0-100 km/h:

196 km/h 9,5 secondi

Consumo medio:

16,9 km/l

Emissioni di CO2:

135 g/km


DOVE MANGIARE CUORI DI PASTA FRESCA RIPIENI DI LUCCIO PERCA DOSI PER 4 PERSONE PER LA PASTA DEL RAVIOLO: gr 300 farina bianca grano tenero gr 100 farina di semola di grano duro 4 uova intere+2 tuorli Sale q.b. PER LA FARCITURA: gr 200 polpa di LuccioPerca 2 albumi di uovo Gr 100 mollica di pane bianco 1 bicchiere di latte Sale e pepe q.b. Gr 50 parmigiano grattugiato PER IL CONDIMENTO: gr 30 burro gr 20 di mandorle spellate a fettine parmigiano grattugiato q.b.

PRANZA E RILASSATI SUL LAGO IN UNO SPLENDIDO PANORAMA ACCERCHIATO DA ACQUA E MONTAGNE Pranzo completo dall’antipasto al dolce con mini crociera sul lago di 2 ore, da 40€ tutto compreso Minimo 20 persone Partenza dal porto di Reno con passaggio a Santa Caterina, Stresa, Isola bella, Sbarco all’isola pescatori, Isola madre ritorno Organizza con un gruppo di amici una splendida giornata sul lago Bistrot Laguna blu a Reno di Leggiuno tel. 0332647545

una giusta distanza per il taglio della forma e della grandezza che si desidera ottenere per il raviolo. Ricoprire tutto con la seconda sfoglia di pasta. Tagliare ora con un coppa pasta i singoli ravioli premendo bene con le dita sui bordi per non far fuoriuscire il ripieno. Mentre bollite i ravioli in abbondante acqua salata per 10min, fate rosolare in una padella a parte il burro con le scaglie di mandorle. Rovesciatevi i ravioli scolati amalgamando tutto. Servire ben caldi con una spolverata di parmigiano grattugiato.

PREPARAZIONE DELLA PASTA PER IL RAVIOLO: Su una spianatoia mettere a fontana le farine,aggiungere uova e sale.Impastare energicamente per circa 15 min fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. PREPARAZIONE DEL RIPIENO: Bollire la polpa di LuccioPerca per 5min, scolare e far raffreddare.In una terrina a parte ammorbidire la mollica dipane col latte,quindi aggiungere la polpa di luccioperca e frullare tutto. Aggiungere al frullato gli albumi,il parmigiano sale e pepe. Tirare ora col mattarello o macchina elettrica la pasta per il raviolo ottenendo due sfoglie distinte spesse 1mm,adagiare la prima sulla spianatoia infarinata e spennellarla con uovo sbattuto. Preparate ora delle palline di ripieno da appoggiare sulla sfoglia a

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Voyager Woman di Silvia Terraneo

CON PIRANDELLO

ALLA RICERCA DI UN’ANIMA ANTICA

Senza vedere la Sicilia, specialmente in primavera, non è possibile farsi un’idea dell’Italia e come scrisse Pirandello: “La vita si vive o si scrive.”E noi siamo andati a vederla, a cercare la sua anima antica, l’abbiamo fatto con la nuova Kia Soul.

Sosta al porto di Sciacca, dove in prevalenza si svolge attività peschereccia e commerciale, circondato da case coloratissime. Un temporale, una pozzanghera e il riflesso della nostra Soul

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ki a s o u l

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artiamo da Milano con un moderno Airbus A 320 Alitalia e dopo un’ora e dieci siamo a Palermo, capoluogo siciliano frenetico e caotico, dove di mattina cerchiamo il profumo del pesce fresco sugli Ape che hanno sostituito le vecchie bancarelle. Uno scatto e via, abbiamo molte cose da vedere e in soli due giorni, ma ce la faremo con la nuova Kia Soul con motore Diesel 1.5 da 128 Cv. 
Mettiamo i nostri trolley nel bagagliaio e dopo un altro scatto sul Golfo e un passaggio davanti all’Hotel Villa Igea ( una sosta senza fretta in questa che fu la villa dei Florio è d’obbligo) e prendiamo la strada a scorrimento veloce per Sciacca: tanti sono i viadotti e i ponti iniziati e non finiti, guidiamo ininterrottamente ma il paesaggio è talmente in “fiore” che merita una sosta. La facciamo al lago Arancio, da dove scopriamo che hanno preso il nome gli arancini, poiché lì un agricoltore coltivò per primo il riso nell’isola. Intorno ci sono tantissime specie di fiori il cui profumo si diffonde nel silenzio scosso dal vento, come in una poesia.

Nell’entroterra siciliano, un passaggio veloce vicino “Corleone” in pieno test-drive

La statua di Luigi Pirandello All’entrata della Casa di Pirandello, a Porto Emepedocle/Agrigento, oggi adibita a museo in cui si conservano cimeli, oggetti, fotografie e alcuni originali delle opere di Luigi Pirandello.

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Voyager Woman

All’ingresso della Valle dei Templi uno stop&go; compriamo un magnete ricordo

Ammirare il tempio e pensare lontano La coreana si ferma davanti a tanta bellezza.

Guidando per la Via Valle dei Templi, si scorgono templi dorici del periodo ellenico. Dal 1997 la Valle dei Templi di Agrigento è iscritta nella lista dei Patrimoni dell’ Umanità dell’Unesco. È il sito archeologico più grande del mondo

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ki a s o u l Ma la Kia Soul ci aspetta e riprendiamo il tragitto lungo colline verdeggianti, mentre spuntano pecore e mucche ovunque. La strada è larga, piacevole e senza traffico, in alcuni tratti non s’incontra proprio nessuno e si respira il profumo della terra per poi passare in breve, in questa isola dal paesaggio che muta di continuo, al profumo del mare, quel forte odore dei pescherecci che troviamo al molo nel porto di Sciacca, un quadro pittoresco con case scolorite una sopra l’altra, piccole strade, gente ospitale e tanti pescatori intenti al lavoro. Da Sciacca proseguiamo verso Agrigento con una sosta mozzafiato alla “Scala dei Turchi”, una parete rocciosa a picco (falesia) costituita di marna, una roccia sedimentaria di natura calcarea e argillosa, avente un caratteristico colore bianco puro: cielo mare e terra si toccano tra loro in colori e forme che solo Madre Natura può regalare ai nostri occhi. 
Tra Porto Empedocle e Agrigento si arriva poi alla Casa di Pirandello e dopo poco più di dieci chilometri siamo nella Valle dei Templi di Agrigento, dove si respira un bel pezzo della nostra storia, il nostro tesoro della Magna Grecia.
Bene, siamo al centro sud della Sicilia e torniamo dunque verso ovest, direzione Sciacca per sostare al Verdura Resort, del gruppo Rocco Forte Hotel, dove si gioca a golf tutto l’anno e sorge un grande centro benessere… pernottiamo per una notte, relax e magia.

Vallo – centro portuale e grande esempio d’integrazione multirazziale - per dirigerci verso Segesta, uno dei più bei templi della Sicilia, in un sito archeologico ancora tutto da scavare e scoprire. A metà strada troviamo Gibellina, le sue rovine e il famoso monumento “la port al Belice” dello scultore Pietro Consagra. Lasciamo però la strada a scorrimento veloce e prendiamo una strada interna che ci fa attraversare la Sicilia più interna fra colline, vigne, fichi d’India e fiori coloratissimi. All’improvviso ci appare il grande tempio di Segesta. Visitiamo il sito dove c’è anche un grande anfiteatro romano e dove proseguono gli scavi pur in mancanza di fondi adeguati, come sempre accade. Prima di rientrare a Palermo usciamo ancora una volta dall’autostrada a Castellammare del Golfo (bellissimo il porto con il castello visto anche dall’alto da un punto panoramico ben segnalato) e raggiungiamo Scopello, dove ammiriamo i faraglioni che emergono dal mare e l’antica tonnara. Saliamo anche nella piazza del piccolo centro dove assaporiamo il tipico arancino al prosciutto e la cassatella (un panzerotto di pasta sfoglia con la ricotta del cannolo), una vera delizia.
Peccato che l’aereo ci aspetti.
Arrivederci, Sicilia!

Seconda tappa sulla via del ritorno verso Palermo: rinviamo a un’altra volta la visita di Selinunte con il suo tempio e si passa per Mazara del

Veduta dall’alto della Scala dei Turchi, un applauso alla natura

DOVE MANGIARE Verdura Resort Sciacca (Agrigento), Strada Statale 115, km 131, 92019.

Le bancarelle, oggi Ape 50, con il pesce fresco a Palermo, impossibile resistere

Segesta B&B
 Casa Vacanze Mimma, Tenuta Liberio
 Tel. 3924743546

Valle dei Templi Via Valle dei Templi, Agrigento www.lavalledeitempli.it

DOVE DORMIRE Il Verdura Golf & Spa Resort ha una superficie di 230 ettari e quasi due chilometri di costa mediterranea privata. www.verduraresort.com

Cosa VEDERE Parco Letterario Pirandello SS115, 1, 92100 Agrigento
 www.parcopirandello.it

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Voyager Woman La compagna di viaggio: Kia Soul 1.6 CRDi La carrozzeria della Soul è rimasta apparentemente la stessa della serie precedente, ma in verità è totalmente nuova soprattutto nella piattaforma, più ampia e robusta. Ora concede più spazio a pilota e passeggeri in un abitacolo ancora più raffinato, rivestito con materiali di pregio, gli interni con le forme morbide e smussate si ispirano alle onde sonore: pomello del cambio tondo, comandi al volante circolari, tweeter sferici “sospesi” installati in posizione rialzata – ogni singolo elemento concorre a creare un ambiente innovativo e personale. Sono tre i diversi equi-

paggiamenti disponibili con la novità del bicolore per la carrozzeria e un’ampia possibilità di personalizzazione. La gamma offre ben 11 colorazioni per la carrozzeria con diverse soluzioni bicolore (Rock Soul rosso-nero, Free Soul blu-bianco, Chic Soul beige-nero...); mentre i cerchi in lega da 18 pollici “Carbon Look” sono di serie. 
Se ancora non fosse sufficiente, Kia offre l’esclusiva personalizzazione Tatto You® Soul, cinque originali tinte che renderanno New Kia Soul un pezzo quasi unico. Il pacchetto Design You® Soul offre poi una serie di accorgimenti estetici che donano

alla New Soul un look SUV ancora più marcato. La Soul nella versione provata da noi, 1.6 Turbodiesel 128 Cv e super accessoriata, si è dimostra un’ottima compagna di viaggio, solo un po’ rigida e il bagagliaio un po’ piccolo per fare shopping, ma di questo non abbiamo avuto bisogno visto il ritmo serrato del nostro tour. 
Due le motorizzazioni offerte: il benzina 1.6 GDI a iniezione diretta da 132 Cv e il 1.6 CRDi turbodiesel da 128; entrambi con cambio manuale o automatico a 6 marce. Più avanti sarà disponibile anche l’innovativo ECO-GPL+. KIA SOUL 1.6 CRDI 411/179/161 cm

Dimensioni: Potenza:

128 Cv a 4.000 giri/minuto

Coppia:

260 Nm a 4.850 giri/minuto

Velocità massima:

Consumo medio:

20,4 km/l

Emissioni di CO :

129 g/km

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180 km/h 11,2 secondi

0-100 km/h:


o pe l m o kk a

Opel Mokka GPL

34 litri di risparmio! A Roma tra il litorale ostiense e antichi borghi fino a Villa Cesari per scoprire Opel Mokka Turbo GPL Tech

P

er testare e fotografare la nuova versione ecologica del piccolo SUV Opel, andiamo verso Ostia. La nostra compagna di viaggio è la versione GPL (il serbatoio contiene fino a 34 litri) della già conosciuta Opel Mokka che a noi donne piace soprattutto per la posizione di guida rialzata, per le dimensioni compatte e per la sua anima metropolitana con vocazione sportiva che trasforma la guida quotidiana in un’entusiasmante avventura. Un “click and go” alla famosa rotonda di Ostia e via costeggiando il litorale fino a Pratica di Mare, la zona dell’aeroporto militare che non ci fermiamo a fotografare perchè poco più avanti siamo rapiti dal “piccolo Borgo”: un arco per accedere all’antico centro, sembra di fare un passo indietro nella storia circondati da mattoncini rossi, alberi secolari, silenzio e pace. Ci fermiamo e la nostra Mokka si “diverte” come una modella per uno scatto dopo l’altro; è bian-

ca e risalta in mezzo a tanto verde e colore, il glicine la osserva! Piacevole la guida della Mokka e soprattutto non stiamo consumando benzina! Quindi risparmiamo e proseguiamo sereni pensando ai costi di gestione ridotti. Infatti in questo caso i costi per carburante si riducono fino al 50% rispetto al modello a benzina mentre le emissioni di CO2 scendono del 13%. La doppia alimentazione consente inoltre di incrementare l’autonomia e assicura prestazioni sempre brillanti e non comporta una riduzione del volume del bagagliaio, poichè la bombola GPL è situata al posto della ruota di scorta. . Continuando per la trafficata via Solfatara e via Ardeatina, raggiungiamo l’incantevole Villa Cesari, una dimora storica dove vicino ci sono una trattorie tipiche non male. Anche con un gran temporale inaspettato, con pozzanghere e aquaplaning, la nostra Mokka è la compagna perfetta, si viaggia sicuri e “da quassù” nulla temiamo e poco consumiamo!

Dove fermarsi

Nuova Villa dei Cesari Via Ardeatina 164, Via delle Sette Chiese, 293, 00147 Roma www.nuovavilladeicesari.it info@nuovavilladeicesari.it Ristorante “La Parolina” - il cateringVia G. Pascoli 19 Trevinano (VT) laparolina@libero.it L’antico Borgo Via Lavinia ,19 - 00040 Pratica di Mare Tel. 069120929 info@tavernalavinia.it Borgo Antico Restaurant Wine Bar Borgo di Pratica di Mare Tel.069106627

opel mokka 1.4 Turbo GPL Opel Mokka, il SUV compatto nella versione GPL (Gas Petrolio Liquefatto) va ad affiancarsi ai modelli benzina e diesel. Provata nella versione 1.4 Turbo GPL Tech è ottimizzata per funzionare con GPL ma può anche utilizzare benzina (il guidatore sceglie infatti il tipo di carburante e può controllare l’autonomia relativa sul computer di bordo). Con il GPL, il motore turbo da 140 CV consuma 7,7 litri di carburante per 100 chilometri (nel ciclo misto) e registra emissioni di CO2 pari a soli 124 g/km. L’ecologica Mokka GPL Tech rispetta già le

future normative Euro 6 sulle emissioni. Tanto spazio per le proprie cose, con più di 19 vani portaoggetti e la possibilità di aumentare l’area di carico fino a 1.372 litri ribaltando i sedili.Nonostante la lunghezza di soli 4,28 metri, Mokka può ospitare comodamente cinque persone adulte e offre un vano bagagli che può arrivare fino a 1.372 litri. L’ideale per affrontare ogni viaggio in tutta comodità. Un difetto? In questa versione non è possibile avere il portabici FlexFix ® così comodo nella altre Mokka per chi ama pedalare anche lontano da casa.

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Voyager Woman

Fermi ad ammirare le immense distese di colza, la nuova Polo spicca tra il giallo e il verde circostante

VOLKSWAGEN Polo 1.4 TDI BlueMotion

Fuga nel cuore della baviera alla scoperta di Tegernsee

È

primavera inoltrata, la voglia di fuggire si fa sempre sentire e a volte basta così poco per raggiungere posti incantati, in mezzo alla natura, con buon cibo, e magari una bella SPA e tanto silenzio rotto solo dalle voci dagli uccellini, dalle papere e dai “corni bavaresi...” Un trolley, un maglioncino e un biglietto aereo Lufhtansa direzione Monaco. Un buon punto di partenza per gite nei dintorni dove troveremo anche altre attrazioni. La noia non ci conosce. In poco più di un ora, tra volo e un buon caffè, siamo già in auto, presa a noleggio, grande quanto basta, confortevole e con tutta la tecnologia di cui non possiamo più a fare a meno per essere sempre “connessi”; è una nuova Polo 1.4 TDI 90 Cv che, grazie ai 230 Nm di coppia massima erogati già a 1500 giri e al cambio DSG a 7 rapporti, può regalare anche il piacere di una

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guida sportiva. Navigatore impostato per Tegernsee, dove troveremo un lago dalle acque limpide e azzurre su cui si specchiano le Alpi bavaresi. Tegernsee è un famoso centro di villeggiatura dove esiste il rispetto più assoluto per la natura: infatti già dal 1963 non sono ammessi scarichi di alcun tipo nel lago. E’ anche un luogo “nobile”: era la residenza della Casa Reale di Baviera che, all’inizio dell’ Ottocento, trasformò l’ antico monastero dei Benedettini in un castello dove furono ospitate teste coronate e notabili della diplomazia europea. Ancora oggi è legato al nome dei Wittelsbach che dimorano in una sua ala e possiedono una fabbrica di birra. Prendiamo l’autostrada, dove a differenza di quella italiana, possiamo anche tenere giù il piede facendo comunque sempre attenzione ai limiti di velocità, ma anche dove non ci sono, oltre i 140/160 km/h la Polo offre una guida piacevole

e poco “rumorosa”. Dopo una ventina di minuti iniziamo il nostro percorso su strade extraurbane e assaporiamo la “Baviera”: campi di colza fioriti, colore giallo e verde fanno da cornice alla nostra Polo in colore rosso, tutta rivisitata fuori e dentro. Più la guardo e più mi sembra di conoscerla: una piccola Golf, ha proprio tutto e forse di più. E’ facile lasciarsi prendere dalle emozioni, questa Baviera incanta e quando meno te lo aspetti ecco un incontro ravvicinato con il passaggio di mucche; il profumo della natura si fa sentire, ci piace. Raggiungiamo con una guida brillante la “mondana” Rottach-Egern (6.400 abitanti), lussuosa stazione di villeggiatura estiva-invernale e di benessere dove si trovano alberghi e i negozi, i più eleganti e costosi della zona. Uno stop ai negozi con i vestiti tradizionali, molto folkloristici ma è tempo di relax e ci fermiamo in un 5 stelle quelle situato sulle rive del lago Tegernsee, l’Althoff


M O N OVVOOLLKUSMWIA CG OE M N PPAOT LT OE

In riva al lago Tegernsee si vede la piccola cittadina Rottach-Egern, una cartolina dipinta

Seehotel Überfahrt che offre un esclusivo centro benessere, una cucina premiata con stelle Michelin e sistemazioni “insonorizzate” con una meravigliosa vista sulle Alpi. Le camere e le suite dell’Althoff Seehotel Überfahrt vantano arredi in marmo e il centro benessere 4 Elements Spa by Althoff ospita una palestra moderna, 7 saune diverse e piscine coperte e all’aperto. Parcheggiamo con estrema facilità per non perdere il tramonto con una bella passeggiata al lago mentre per i più romantici c’è la funivia che sale sul monte Wallberg (1.722 metri) dal quale si può godere un fantastico panorama, visitare la cappella alpina consacrata nel 1910 e fare una sosta gastronomica nell’attiguo ristorante. Sulla sponda opposta del lago si trova Bad Wiessee, stazione termale tra le più esclusive della Germania e nota per le sue acque ricche diiodio e solfuro, ideali per curare i reumatismi e i disturbi cardiocircolatori.Anche qui si possono fare bellissime camminate per ammirare il paesaggio lacustre e fare escursioni per scoprire piccoli e caratteristici paesi. Ma una cosa non deve mancare: il brezel!

Info: Tourist - Information Rottach-Egern Nördliche Hauptstraße 9 83700 Rottach-Egern telefono: +49 (0) 8022 / 671341 - fax: +49 (0) 8022 / 671347 E-Mail: info@rottach-egern.de Althoff Seehotel Überfahrt Überfahrtstraße 10, 83700 Rottach-Egern, Germania tel. +49 8022 6690 Lufthansa www.lufthansa.com

La compagna di viaggio: VOLKSWAGEN Polo 1.4 TDI La Polo (lunga 3,972 m, larga 1,682m e alta 1,453 m) provata nel territorio bavarese, su strada extraurbana e autostrada, nel tragitto da Monaco fino alle rive del lago Tengernsee si è rivelata una compagna fidata: la tenuta di strada è sempre molto sicura e lo sterzo molto piacevole grazie anche al nuovo servosterzo elettromeccanico.Debutta con una gamma completamente nuova di motori tutti conformialla norma sui gas di scarico Euro 6,mantenendo lo stesso prezzo di listino ma con consumi ridotti fino al 21% grazie alle nuove tecnologie BlueMotion. È una piccola Golf con tantissimi contenuti, qualità e sicurezza a bassi

costi di gestione. Rivisitata un po’ sotto il profilo estetico appare più moderna della precedente versione: il frontale e il posteriore hanno subito un’importante rielaborazione, i gruppi ottici anteriori e posteriori sono quelli di nuova concezione e attenzione è stata data ad una migliore connessione tra il veicolo e il mondo degli smartphone grazie a tutti i sistemi di infotainment come il MirrorLink™ .Nuovi anche i colori vivaci, nuovi tessuti per i rivestimenti degli interni e numerosi altri dettagli di allestimento.Viene proposta in tre versioni: Trendline, Comfortline e Highline oltre alle varianti CrossPolo, GTI, BlueGT eBlueMotion.

Polo 1.4 TDI BlueMotion Technology 90CV Dimensioni: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h:

cm 397/168/145 66 Kw (90 cv) 3.500 240/1.500-2.500 184 Km/h 7,4/10,9 secondi

Consumo medio:

3,4 (l/100Km)

Emissioni di CO2:

88 g/Km

Al volante della nuova Polo siamo sempre “connessi” e il nostro navigatore è un ottimo compagno di viaggio


women’s weekend evasioni tra arte, natura e divertimento Tra storia e golosità a Zagabria La prima cosa da fare? Acquistare la Zagreb Card, per andare alla scoperta della capitale della Crozia, usufruendo di notevoli riduzioni. Avrete la possibilità di prendere i mezzi di trasporto urbano gratuitamente e sconti per i vari ingressi. Partite dalla piazza Jelačić, dove gli abitanti si danno appuntamento sotto l’orologio. Potreste ritrovarvi qui per fare il programma del vostro tour. Non dimenticate di “andare” anche incontro alla fortuna, lanciando una moneta nella fontana Mandusevac. Ad essa è legata una leggenda. Si dice che un bano (un governante) di ritorno da una battaglia chiese alla bella Manda di attingere (“zagrabiti”) acqua. Da qui il nome. Per una pausa golosa, andate al mercato Dolac, nei pressi della Cattedrale (dietro a piazza Jelačić). Troverete prodotti tipici, ma anche frutta fresca e verdura e il famoso Pan pepato, una vecchia ricetta sempre riproposta. Un mix goloso di ingredienti: miele, noci e pepe. E poi fate una passeggiata lungo la famosa Ilica, la più lunga via che divide il vecchio e romantico Gornji grad dal più

Shopping e relax in Marocco recente e frenetico Donji grad (Città Bassa). Vi si affacciano le vetrine di eleganti negozi, per sbizzarrirvi con lo shopping ma anche bar e pasticcerie. Se vi capitate di domenica, non perdete il mercatino dell’antiquariato. Oppure andate in piazza di Peter Preradović, che tutti chiamano piazza dei Fiori, per i banchetti che vendono piccole composizioni floreali. Un luogo molto romanticismo, dove magari trovare qualcuno pronto a regalarvi una rosa. Info: www.croazia.hr

A Volo d’Angelo sulle Dolomiti Lucane “Una volta che avrete imparato a volare, camminerete sulla terra guardando il cielo perché è là che siete stati ed è là che vorrete tornare”. É questa una delle più famose citazioni di Leonardo da Vinci e come dargli torto? Se anche voi avete voglia di “spiccare il volo”, il posto giusto sono le Piccole Dolomiti Lucane, costoni rocciosi erosi dagli agenti atmosferici, dai nomi fantasiosi come l’aquila reale, l’incudine, la grande madre, la civetta. Tutta da vivere l’emozione del Volo dell’Angelo Appese ad un filo, protette da un’imbracatura e in tutta sicurezza, si è “lanciate” a forte velocità, lungo un carrello, che scorre lungo un cavo d’acciaio collegato alle due estremità opposte dei due borghi più belli di Italia “Castelmezzano e Pietrapertosa”. Uno straordinario “viaggio” per sfiorare le nubi, sognare ad occhi aperti e guardare il mondo e la natura circostante dall’alto in basso, proprio come “gli angeli”.

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Si può volare da sole per sentirsi come Icaro o in coppia con la vostra amica del cuore, in parallelo perfettamente allineate: l’importante è non superare il peso complessivo di 150 chili, quindi occhio alla bilancia! Una volta con i piedi per terra vale la pena scoprire i due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa, ammirandoli non più dall’alto e in velocità, ma a ritmo slow, godendo il piacere della lentezza e delle piccole cose, dei sorrisi della gente accogliente e calorosa. Info: www.volodellangelo.com

Se amate perdervi tra strade tortuose, colorati mercati e souk, El Jadida (La nuova), fa per voi. A 90 chilometri a sud di Casablanca, è una città fortificata dai portoghesi nel XVI e patrimonio Unesco. Da vedere la grande armeria costruita dai portoghesi nel 1514, e trasformata in cisterna d’acqua nel 1941. Questa grande sala di oltre mille metri quadri vi colpirà per l’architettura gotica, sostenuta da una fila di cinque colonne e da volte con al centro un pozzo di luce. Tanto che proprio per la sua particolare atmosfera, fu scelta come set del film Otello (1952) di Orson Wells. E poi potete rilassarvi al Mazagan Beach & Golf Resort, a pochi chilometri. Ricorda un’autentica ‘Medina’, la tradizionale parte antica delle città marocchine, con le sue mura color ocra e i tetti con tessere di mosaico verdi realizzate a Fez. Un ambiente che invita al relax, tra le morbide dune. Qui non si può non provare la Mazagan Spa, un luogo in cui rigenerarsi attraverso un’esperienza olistica. Potrete lasciarvi coccolare dai trattamenti che combinano le tradizioni del Marocco con le tecniche occidentali eseguiti da esperti terapisti: dallo scrub con sapone nero e Kiss, il guanto utilizzato per l’esfoliazione, o ancora il massaggio all’olio d’argan su un tavolo di marmo in una delle stanze private dall’hammam, così come vuole la tradizione. E se siete anche sportive, c’è anche il Mazagan Golf Club. Il campo, par 72, è un 18 buche link che si snoda lungo 3 chilometri di spiaggia. Le spettacolari vedute sull’Oceano sono garantite. Info: www.mazaganbeachresort.com www.royalairmaroc.com/it-it


details di Isa Grassano e Lucrezia Argentiero

Un “tuffo” tra i libri e il mare Amate leggere? I parchi letterari sono la risposta a questa vostra passione. Scoprire i territori attraverso le parole, i versi e i racconti dei “cantori” di ieri. Basta visitare uno dei Parchi Letterari che fanno parte della rete “Società Dante Alighieri” (numerosi i pacchetti speciali), per essere catapultate in un mondo fantastico fatto di emozioni. Come in Sardegna a contatto con il parco Grazia Deledda a Galtellì, in provincia di Nuoro, al centro del meraviglioso Golfo di Orosei. «…ecco ad un tratto la valle aprirsi e sulla cima a picco d’una collina simile ad un enorme cumulo di ruderi, apparire le rovine del castello…l’occhio stesso del passato guarda il panorama melanconico, roseo di sole nascente», come scrive Deledda nel suo “Canne al Vento”. Vi colpiranno i paesaggi che profumano di macchia mediterranea, dominati dal maestoso Monte Tuttavista, dove sono presenti ben 32 entità di orchidee spontanee. Non mancano i menu Deladdiani, tra cui Caffè e bistoccu sardu (biscotto), che è da sempre l’invito per eccellenza e che gli abitanti non

mancheranno di offrirvi. Del resto, si legge nel romanzo “Elias Portolu”... «bevi il caffè, figlio mio - disse zia Annedda - prendi questo biscotto, sta allegro che siam in festa». Infine, potrete sdraiarvi al sole in una delle tante spiagge della costa orientale dell’isola, a pochissimi chilometri. Info: www.parchiletterari.com

Super femminile e romantica-chic, era uno dei capi di culto degli Anni 50. A pieghe, scampanata, con o senza la sottogonna, rigorosamente sotto al ginocchio per uno stile sofisticato e movimentato, gli stilisti l’hanno riscoperta e ora è sempre più frequente vederla indosso alle celebrities. Come quelle in stile plissé, che Miuccia Prada ama così tanto o che Krizia ripropone, e che i brand low cost hanno già messo in vetrina.

Il jeans, un must che è sempre mania

Scatenarsi a Rimini Se la vostra vacanza tra amiche fa rima con divertimento a tutte le ore, scegliete Rimini, la “capitale” della riviera romagnola che non dorme mai. Ma anche una città ricca di storia e cultura. Vi basta attraversare il ponte di Tiberio per rendervene conto e per avere un colpo d’occhio indimenticabile. Poco distante sorge il Borgo San Giuliano, un antico quartiere di pescatori, caratterizzato dalle case basse color pastello e variopinti murales. Federico Fellini e Giulietta Masina erano soliti fare lunghe passeggiate. Fino all’8 giugno, poi, vale la pena vivere la prima edizione della Biennale del Disegno (www.biennaledisegnorimini.it), attraverso luoghi seducenti della città dedicati all’arte. Da Parmigianino a Kentridge, da Guercino a Fontana, da Tintoretto a Baccarini, da Hugo Pratt a Federico Fellini, da Keith Haring a Coppedè, ad un inedito disegno di Dudovich chiudendo con i contemporanei Toccafondo e Nicoletta Ceccoli. Più di 20 mostre allestite in contemporanea in altrettanti luoghi prestigiosi, pubblici e privati. Infine, per il clou delle emozioni, prenotate un fine settimana durante la nona edizione del Capodanno dell’Estate Italiana, ovvero la Notte Rosa, in programma per venerdì 4 luglio. Una festa che coinvolge non solo Rimimi, ma tutti e 110 chilometri di costa, all’insegna del claim “Italian Passion” (www.lanotterosa.it). Passione per il Bel Paese, la buona tavola, l’arte, ma anche la passione amorosa: quella colta, di dantesca memoria, del bacio tra Paolo e Francesca nel V canto dell’Inferno. Info: www.riminiturismo.it

Ritorni: com’è chic la gonna a ruota

Sono la prima cosa che indossiamo nel cambio di stagione. Con loro non si sbaglia mai e restano l’indumento preferito di intere generazioni. Per la Primavera-Estate 2014 puntate su tre versioni: i boyfriend, dalle forme comode ed effetto casual, a zampa, modello storico degli Anni 70 che ha caratterizzato per anni il modo di vestire, quest’anno reinterpretati, e la salopette, cult degli Anni 80/90 che da qualche stagione ha visto la sua ricomparsa.

Un classico da reinterpretare

Alcuni consigli tratti dal blog “amichesiparte.com” e dal libro “In viaggio con le amiche”

Ritorno anche per le espadrillas, la scarpa con la celeberrima suola di paglia, che come ogni classico che si rispetti si rinnova di anno in anno e non può mancare nel nostro guardaroba. Con l’aggiunta della suola di gomma però, si possono usare anche in città. Ormai vero e proprio cult della primavera estate per donne glamour, si riconfermano anche nel 2014 le espadrillas firmate Chanel, da indossare sotto un bel completo di lino, un paio di jeans o un abitino fresco e svolazzante, per farsi notare ma senza esagerare!


te r r e d ’ e x ce l l entia di Marina Bellati

nuovo sole a tutto sapore Tempo di gite e magari di prime vacanze, voglia di novità anche da un punto di vista gastronomico. Ecco allora delle golose segnalazioni per chi voglia unire il piacere di una buona tavola a quella di una visita o escursione in luoghi interessanti. Dalla Milano che sta cambiando “pelle” in vista di Expo 2015, alla meravigliosa Capri... MILANO Ristorante Asola

È

stato da poco inaugurato il nuovo store Brian& Berry dove si trova il meglio in fatto di moda. Dopo lo shopping salite al nono piano, dove si trova il ristorante guidato da Matteo Torretta, che interpreta in chiave contemporanea e internazionale la grande cucina italiana. Al centro della sala regna la grande cucina a vista dalla quale lo chef interagisce con i commensali seduti attorno all’ampio bancone per assistere “live” alla preparazione dei loro piatti. Non può mancare in carta il risotto alla milanese (rivisto e coretto dallo chef con ristretto di carne e midollo in tempura), insieme a molti piatti più innovativi come Calamaro sfrangiato, crema di bufala e pomodoro agro o Mezze maniche “Gerardo di Nola”, vongole al Vermentino e limone. Il tutto con una bellissima vista su Milano.

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Da vedere Fate un salto a vedere la Basilica di San Babila, a poche decine di metri. La chiesa originale del XI sec. è stata quasi completamente ricostruita (originali i capitelli interni), ma è comunque molto suggestiva con il suo stile romanico. E non mancate la passeggiata in Galleria Vittorio Emanuele, allungando il giro fino a Piazza della Scala. È il “salotto” di Milano. Ristorante Asola – cucina sartoriale Brian&Berry Building Piazza San Babila Milano Tel 02 92853303 www.asolaristorante.it Starters di tartare di scampo al lime, pata negra riserva, mozzarella in carrozza foto©Paolo Picciotto


Milano Eataly Smeraldo

Monza (MB) A di Alice

Courmayeur (Ao) Le Petit

cco un altro luogo “cult” da non perdere, vero paese del Bengodi. Dopo lunga attesa, quello che un tempo era il Teatro Smeraldo si è trasformato in Eataly, dove il patron Oscar Farinetti ha portato il meglio del buon cibo made in Italy. Potete divertirvi ad acquistare biscotti e farine, birre artigianali, pane e tortellini fatti sotto i vostri occhi, oppure andare a mangiare in uno dei tanti ristoranti. Andare a mangiare una fantastica pizza o scegliere i fritti kake away. Se invece

o chef Luca Mauri ha dedicato il suo ristorante alla figlia Alice, inaugurato tre anni fa a pochi passi dal centro di Monza. Un ambiente accogliente ed elegante in cui Luca ha fatto sua una regola in cucina, caratterizzata da un mix di tradizione mediterranea e contemporaneità: ingredienti freschi e non più di cinque per ogni piatto, armonizzati ma sempre ben riconoscibili. Fra le tante invitanti proposte, la zuppa di mare alle verdure, la tartare di manzo al coltello, bavarese al bagoss, carciofi e acqua di zucca. Per chi punta alla tradizione, c’è il riso bio “Cascina belvedere” ai pistilli di zafferano e l’ossobuco alla milanese. E per chiudere, niente di meglio che una crema catalana rivisitata o l’indimenticabile tortino al cioccolato 75% “Bodrato” in zuppetta di fragole.

Courmayeur in Valle d’Aosta Maura Gosio, chef che vanta una stella Michelin, dirige questo ristorante-bomboniera (30 coperti) all’interno del notissimo Hotel Royal and Golf (l’unico 5 stelle della località all’ombra del Monte Bianco). Le sue proposte prevedono quasi sempre materie prime locali con le quali confezionare piatti propri o rivisitazioni di quelli della tradizione gastronomica locale. Il menù varia una volta al mese (anche se ogni settimana ci sono sorprese fuori menù) E per una scelta del vino ideale potete affidarvi al marito di Maura, Andrea Corradi, sommelier e maître. Fra gli eccellenti piatti in carta, il Filetto di coniglio, cubo di foie gras allo champagne e taten di cipolle rosse o gli Gnocchetti di fave, velo di gamberi rossi e tarassaco, giusto per fare un paio di esempi.

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puntate a un’esperienza gourmet, al terzo piano c’è il ristorante Alice di Viviana Varese e Alessandra Ciciriello. Una bellissima cucina a vista, tavoli panoramici su Milano e menù degustazione o “a sorpresa” nel grande tavolo conviviale. Eataly Smeraldo Piazza XXV Aprile n°10 - Milano www.eataly.it DA VEDERE Siete nel cuore di una delle zone più vivaci di Milano, che sta trasformando in modo radicale il proprio skyline in vista del prossimo Expo. Vale la pena di fare un giro nel vicino Corso Como, cuore della movida insieme a Brera, poco distante. Una bella passeggiata fra nuovi grattacieli e negozi à la page.

L

A di Alice via Pacinotti, 22 Monza (MB) Tel. 039.9162219 www.adialice.it DA VEDERE Il duomo di Monza, eretto dalla regina Teodolinda alla fine del 500, al cui interno si trova il Museo dove è conservata la famosa Corona Ferrea, che secondo tradizione contiene uno dei chiodi usati per la crocefissione di Cristo. Da non perdere anche un giro nella bella Villa Reale, con lo splendido parco annesso.

A

Le Petit c/o Grand hotel Royal & golf Via Roma 87 - Courmayeur (Ao) Tel. 0165 831611 DA VEDERE Ai piedi del monte Bianco, Courmayeur offre divertimenti e mondanità, sport e relax. Moltissime le escursioni per i veri amanti della montagna: la val Ferret, la val Veny, la val Sapin, i più allenati possono progettare il tour dei rifugi alpini in mountain bike e chi invece desidera passeggiate meno impegnative può visitare le varie frazioni come Entrèves, La Saxe e Villair con i loro antichi forni, i fienili e i lavatoi in pietra, dei gioielli tutti da scoprire.

foto©MILANO FORWARD

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te r r e d ’ e x ce l l entia TORINO The Egg Bistrot

VENEZIA Vecio Fritolin

Riccione Èvviva

il nuovo bistrot che lo chef Nicola Batavia ha aperto all’interno del suo ristorante Birichin. Tutto il locale, richiama l’uovo e la sua semplicità, ma evidenzia anche quello che è, da sempre, uno dei piatti simbolo di Nicola Batavia. Le uova, tra cui l’Uovo caramellato nel carciofo, l’Uovo in camicia e le Uova al palet, sono proposte in un ambiente rinnovato in cui anche le forme di ciò che si mangia richiamano quella di The Egg: dal panino preparato appositamente da Luca Scarcella del Forno dell’Angolo di Torino, alla pizza gourmet realizzata con l’impasto di Renato Bosco. Il menù (prezzo medio di 25 euro), è un mix di cucina mediterranea con un forte richiamo al Piemonte. Non si pagano né coperto né caffè, si possono assaggiare piatti come la Ricotta di bufala, gambero crudo, zenzero candito e sale rosa gli Spaghettoni Felicetti con l’intero granchio, o il Gran hamburger vegano.

Fritoli, i Furatoli e le Malvasie erano le osterie tipiche dei veneziani, dove si beveva un bicchiere e si mangiava qualche semplice piatto. Ma non inganni il nome: il Vecio Fritolin di Irina Freguia è sì uno dei più antichi ristoranti veneziani, ma c’è molto di più oltre al fragrante fritto (di moeche, ad esempio, quanto è stagione di “muta” dei granchi). Lo chef Daniele Zennaro vi può deliziare con pesce e ortaggi di laguna (i tipici carciofi violetti ad esempio, che quando sono colti ancora in germoglio sono chiamati “castraure”). Fra i cavalli di battaglia del locale, il baccalà mantecato, accompagnato da polenta bianca. Eccellente in tutte le stagioni.

ei locali della vecchia lavanderia del Grand Hotel, Andrea Muccioli (il figlio del fondatore della comunità di San Patrignano) e Franco Aliberti (chef e pasticcere con esperienze importanti da Ducasse, Marchesi, Alajmo e Bottura) varano un nuovo ristorante, basato su principi etici e accessibile a tutti. Èvviva è, contemporaneamente, caffetteria, pasticceria, ristorante, scuola di cucina e negozio dove poter comprare, oltre che cibo, anche ogni oggetto presente. Un ristorante dove lavorano giovani, in cui il principio cardine è lo “scarto zero”; dove si utilizzano materie prime bio e del territorio, con la possibilità di scegliere piatti alla portata di tutte le tasche (una cena completa dovrebbe oscillare fra 3040 euro). Ampia scelta, qualità ottima. Qualche esempio? Il risotto con sgombro, agrumi, mandorle e cipolle o un fantastico dessert al basilico, olio, pomodoro e lampone.

È

The Egg Bistrot via Vincenzo Monti 16/A - Torino www.nicolabatavia.it DA VEDERE Torino merita sicuramente un giro approfondito, dal Museo Egizio al Parco del Valentino, sino alla meta più classica, la Basilica di Soperga, al Museo del cinema all’interno della Mole Antonelliana. E poi la reggia di Venaria Reale, che in primavera incanta anche con i suoi giardini e il roseto in fiore. FOTO©SCAPARONE

MUSEO DEL CINEMA

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Vecio Fritolin Calle Regina, Sestiere Santa Croce, Venezia Tel. 041 522 2881 - www.veciofritolin.it DA VEDERE Che dire di Venezia? È tutta da vedere, e non solo la grande Piazza San Marco, Rialto, il ponte dei Sospiri o l’Arsenale. Ogni vicolo o campiello ha il suo fascino, da scoprire con pazienza. Per non parlare delle isole della laguna: Burano, Murano, Torcello, con le loro antiche abbazie, le case coloratissime, gli orti nascosti come sull’isoletta di Venissa, che è stata portata a nuova vita, dove oggi c’è anche un ristorante gourmet guidato da Antonia Klugmann. FOTO©ZILETTI

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Èvviva Viale Antonio Gramsci 31, Riccione Tel. 0541 694098 - www.evvivariccione.it Da vedere Oltre all’immancabile passeggiata su viale Ceccarini, dove si svolge lo “struscio” e si affacciano i migliori bar, negozi e gelaterie. A poca distanza si possono visitare la Repubblica di San Marino e la Rocca di San Leo, Verucchio e la malatestiana Rocca del Sasso, la rocca di Gradara.


Gaiole in Chianti (SI) - Badia a Coltibuono

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n’antica badia romanica fondata dai monaci vallombrosani circa mille anni fa è da un secolo e mezzo la tenuta di proprietà della famiglia Stucchi Prinetti, che produce eccellenti annate di Chianti Classico e olio extravergine d’oliva. Un wine resort (in cui è possibile anche dormire ex-celle dei monaci, dalle quali sono state ricavate 8 confortevoli camere) il cui ristorante ricavato nelle antiche scuderie, aperto tutti i giorni a pranzo e cena, propone cucina di forte impronta italiana e mediterranea caratterizzata da sapori caratteristici, ingredienti stagionali, uso attento delle erbe e delle verdure. La pasta fresca è fatta a mano, con farine biologiche, carni tipiche come coniglio, agnello, pollame

e la straordinaria bistecca toscana. Nei mesi caldi è possibile mangiare all’aperto, sotto un pergolato di glicine e rose. Badia a Coltibuono Gaiole in Chianti (SI) Tel. 0577 749031 - www.coltibuono.com DA VEDERE Siena è solo a una trentina di chilometri di distanza. Da non perdere quindi questa perla della Toscana: piazza del Campo, il palazzo la torre del mangia, il Palazzo Pubblico con gli affreschi di Guidoriccio da Fogliano, opera di Simone Martini, il Duomo, la fonte Gaia, le logge del Papa e della Mercanzia. Per chi volesse vederlo dal vivo, il si tiene il 2 luglio e il 16 agosto.

NAPOLI - Gino Sorbillo – Lievito Madre a Mare

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i sono pizzaioli napoletani stanno portando avanti con rinnovato vigore la tradizione della pizza “verace” e di qualità. Uno di questi è Gino Sorbillo, titolare di due pizzerie a Napoli (l’altra è in Via dei Tribunali) e ora anche una, nuova nuova, in centro a Milano. Nel locale di via Partenope, con vista sul mare, il numero 7 è fondamentale: 7 gli antipasti, 7 le pizze, 7 i drink, altrettanti le birre e i dolci, per una precisa scelta qualitativa di Gino: «Non amo i menù troppo lunghi – dice – perché si rischia di non poter curare al meglio la freschezza delle materie prime». Qui si fanno pizze con lievito madre, che rende gli impasti leggeri e digeribili, con il tipico cornicione alto che piace a napoletani e non.

Gino Sorbillo – Lievito Madre a Mare Via Partenope, 1 - Napoli Tel. 08119331280 - www.sorbillo.it DA VEDERE Castel dell’Ovo è una meta da non perdere. È qui che iniziarono, nel VI sec a.C., le prime costruzioni che diedero origine alla città di Partenope. Nei secoli vi furono costruite e poi distrutte ville, basiliche e fortificazioni contro i pirati Saraceni. Furono i conquistatori Normanni e poi gli Svevi a trasformarlo in castello fortificato e residenza di corte con Federico II. Con l’avvento dei Borboni perse il ruolo di residenza reale e divenne avamposto militare e prigione, dove fu recluso, fra i molti, il filosofo Tommaso Campanella.

Capri (Na) - Ziqù ristorante

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iqù è il ristorante di questo boutique hotel a 5 stelle (21 tra camere e suite), a pochi passi dalla famosa “piazzetta”, gode di un panorama magnifico ed è circondato da un parco secolare. Qui lo chef friulano Manuele Cattaruzza propone una raffinata cucina imperniata su tre elementi: la semplicità, riscoperta nelle ricette della tradizione rielaborate con tecniche moderne, la bontà garantita dalla qualità dei prodotti del territorio utilizzati a basse temperature e poco lavorati, e la bellezza della presentazione dei piatti esaltati dai colori e dai profumi dell’isola. Da non mancare i Ravioli capresi alla ricotta, conditi con salsa di limone, noci e mandorle o la ricciola in tre varianti. Ziqù è aperto pranzo e cena anche a

chi non è ospite dell’albergo. Ziqù ristorante c/o Hotel Villa Marina Via Provinciale Marina Grande 191- Capri (Na) Tel. 081 837 6630 - www.villamarinacapri.com DA VEDERE Oltre alla famosissima Piazzetta, cuore della mondanità, Capri offre molte interessanti: in barca ci sono da vedere i 17 km di costa e i Faraglioni, e la suggestiva Grotta azzurra. E poi la spettacolare Villa Jovis, d’età augustea, la cui primitiva struttura fu modificata per adattarla alle esigenze di Tiberio, che scelse l’isola come sede stabile per l’ultimo periodo della sua vita.

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RICETTE DI VIAGGIO Grande successo per il Contest “RICETTE DI VIAGGIO”, realizzato con la pagina Facebook e il blog magazine “autoedonna.com”. Bellissima l’idea di far conoscere le ricette conosciute durante i nostri viaggi. È per questo che la redazione ha deciso di rinnovare il contest, cui potrete partecipare inviando le vostre ricette, accompagnate da una foto, alla nostra pagina ufficiale Facebook “Auto&Donna”. Il primo premio è sempre un weekend per due persone e per due notti in un Hotel a cinque stelle. Ma anche il secondo e il terzo posto riceveranno un premio. Trovate il regolamento sulla nostra pagina www.facebook.com/Autoedonna

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CAKE AL MASCARPONE CON CREMA DI MARRONI di Sandra Vallifuoco

Ardeche / REGIONE DEL RODANO - FRANCIA Questo dolce ha origini francesi e la ricetta mi è stata concessa da Madame Claudette, un’energica e simpatica signora che ci ha ospitato per qualche notte durante una vacanza nell’Ardeche, nella regione del Rodano, il cui frutto simbolo è la castagna! Io me ne sono innamorata al primo boccone. L’impasto aveva una consistenza morbida al punto giusto e un aroma particolare, la crema era deliziosa, fatta personalmente da lei con castagne raccolte nel bosco. Dopo i complimenti, le avevo chiesto la ricetta. Risposta negativa… era una ricetta di famiglia! Il giorno della partenza nella busta con la ricevuta c’era anche una piccola grande sorpresa: la ricetta della “Cake marbrè à la crème de marrons”! Ho ancora conservato il foglietto, e penso proprio mi perdonerà se oggi la pubblico. D’altronde la gioia delle bontà va condivisa… Il mascarpone sostituito al burro dà all’impasto un gusto molto delicato e aromatico, esaltato anche dall’aggiunta della polvere di mandorle. Cosa ti occorre: 150 gr di farina e 50 gr di mandorle sbucciate e tritate finemente 2 uova e 150 gr di mascarpone la buccia grattugiata di un limone 120 gr di zucchero e 1/2 bustina di lievito 150 gr di crema di marroni, 1 pizzico di sale Come si fa: Mescola la farina con le mandorle tritate (ridotte quasi in farina), il lievito e il pizzico di sale. In un altro recipiente sbatti le uova con lo zucchero fino a quando diventano chiare e spumose. Aggiungi il mascarpone e mescola fino a rendere il composto ben omogeneo. Aggiungi la buccia grattugiata del limone e il miscuglio di farine. Metti la crema di marroni in una sac a poche (io ho usato un beccuccio grande ma per un effetto più marmorizzato puoi usarne uno più piccolo). Rivesti lo stampo (23cm x 12cm) con carta da forno bagnata e strizzata e stendi qualche cucchiaiata del composto fino a coprire il fondo, aggiungi la la crema di marroni facendo uno zig zag, poi altro composto di uova e poi ancora uno zig zag di marroni. Concludi con il composto di uova. Inforna a 180° per circa 40 minuti.

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RAVIOLI CON FORMAGGIO DI FOSSA HOME-MADE di Alessandro La Marca

SOGLIANO / EMILIA-ROMAGNA Ecco il primo piatto inviatoci da un ometto: Alessandro La Marca, che dire? Sembra davvero delizioso! Alessandro ci ha raccontato di averlo scoperto in una delle sue gite a Sogliano, dove nasce il formaggio di fossa. Sappiamo che l’ha preparata insieme alla sua fidanzata: tanti complimenti anche a lei!!! Ingredienti per la Sfoglia: 500 gr di farina, 5 uova Ripieno: 200 gr spinaci, 300 gr di ricotta 100 gr parmigiano, noce moscata, pepe, sale , formaggio di fossa quanto ne volete Preparazione dei ravioli fatti in casa con formaggio di fossa: lavate gli spinaci e fateli lessare per 10 minuti. A cottura ultimata scolateli e lasciateli raffreddare prima di tritarli. Passateli in una padella antiaderente per togliere l’eccesso di umidità. Preparate la sfoglia disponendo la farina e mettendoci al centro le uova e un pizzico di sale. Lavorate le uova con la farina. Create un palla con l’impasto e mettetela da parte. Preparate il ripieno mescolando in una ciotola la ricotta, gli spinaci, il parmigiano, il sale, il pepe e la noce moscata fino a ottenere un composto omogeneo. Stendete la pasta in due sfoglie dello spessore di circa 1 mm, aiutandovi con il mattarello o con la macchina tirapasta. Distribuite il ripieno sulla sfoglia in mucchietti equidistanti. Coprite con l’altra sfoglia e ritagliate i ravioli con l’apposito attrezzo. Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata e quando affiorano in superficie toglierli dall’acqua con una schiumarola. Condite con scaglie di formaggio di fossa e con formaggio di fossa grattugiato.


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street food MUFFULETTA DI NEW ORLEANS di Cecilia Concari

STATI UNITI / NEW ORLEANS Chiamarlo panino è riduttivo (vale spesso una cena completa). L’ho assaggiato a New Orleans, quasi suo simbolo culinario, ma in realtà ha origini italiane, siciliane per la precisione. Vi dò la ricetta della versione americana, quella scoperta durante un meraviglioso viaggio fra la musica, la storia e la gente del Sud degli Stati Uniti. Ci vuole una pagnotta tonda con diametro 25 cm. che, una volta farcita, viene tagliata in 4 spicchi, per 4 persone. Le mie hanno diametro 15 cm e si dividono solo in due, fa lo stesso? Per il pane: 300 g di farina Manitoba (tipo 0) 230 g di semola rimacinata di grano duro

FRITTATINE DI COZZE di Francesca Falcone

gallipoli / puglia Le ho mangiate a Gallipoli, durante un magnifico weekend nel Salento, in un ristorantino situato nella parte vecchia di Gallipoli, con pochi tavolini davanti al mare, da cui godere un tramonto suggestivo e gustosissimi piatti dai sapori semplici e tradizionali Appena rientrata a casa ho fatto le frittatine di cozze e ho sentito di nuovo il profumo di quel mare e di quel meraviglioso cibo….

1 cubetto di lievito di birra, 1/2 cucchiaio di miele 1 cucchiaio raso di zucchero, 250 ml di acqua tiepida 20 g di olio extravergine, 20 g di sale e semi di sesamo q.b.., Per farcire: 200 g di salame a grana fine 200 g di prosciutto cotto, 200 g di provola a fette sottili. Insalata di olive ottenuta mescolando: 150 g di olive (verdi e kalamata) tagliate grossolanamente 1 o 2 spicchi d’aglio tritati (secondo il gusto), 3 filetti d’acciuga tritati, 1 cucchiaio di capperi sgocciolati Prezzemolo e origano tritati, Olio extravergine q.b. In una ciotola versate l’acqua tiepida con l’olio e il cubetto di lievito sbriciolato. Aggiungete miele e zucchero poi la farina e in ultimo il sale. Mescolate (con impastatrice planetaria è meglio) fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Fatene una palla e mettetela in una ciotola infarinata. Praticate sopra un taglio a croce e fate lievitare per 2 ore coperta, in luogo tiepido (io uso sempre il forno spento). Intanto preparate l’insalata di olive che si dovrà insaporire, poi mettetela al fresco. Quando l’impasto è lievitato rimettetelo sulla spianatoia leggermente infarinata e ricavate delle pagnotte. INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 1 kg di cozze, 2 uova, olio q.b., farina q.b.

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Con questa quantità io ne faccio 3. Rimettetele a lievitare sulla placca del forno, dopo averle un po’ bagnate per far aderire i semi di sesamo. Lasciate lievitare ancora per mezz’ora, poi accendete il forno a 200°C e fate cuocere per circa 30 minuti. Quando le pagnotte sono fredde, tagliatele a metà longitudinalmente e asportate una piccola parte della mollica centrale, per fare posto alla farcitura. Le quantità indicate “per farcire” bastano per le 3 pagnotte. Sulla metà inferiore stendete una cucchiaiata di olio della marinata di olive, a seguire il salame, poi il prosciutto, la provola e infine l’insalata di olive. Coprite con la calotta del pane e dividete la Muffuletta in due. È uno strepitoso street food, che vale davvero un pasto e, come vedete, c’è qualcosa da cucinare anche per quello che in apparenza sembrava un semplice sandwich. Dimenticavo, va mangiato rigorosamente a temperatura ambiente, è morbidissimo. sale. Infarinare bene le cozze facendo attenzione a non farle ammassare, poi passarle nell’uovo e friggerle in piccole cucchiaiate.

PROCEDIMENTO: Lavare bene le cozze esternamente per togliere ogni impurità dai gusci. Farle aprire sul fuoco in una casseruola, poi nettarle, sgocciolarle e asciugarle. Battere le uova aggiungendo poco

DOLCI TORTA LINZER di Erika Boccingher

AUSTRIA INGREDIENTI: 250 g farina 00 100 g zucchero 150 g burro 75 g mandorle macinate 75 g nocciole macinate 2 uova un cucchiaino di cannella un cucchiaino di chiodi di garofano un cucchiaino di lievito un pizzico di sale Marmellata di mirtilli rossi (in alternativa di ribes visto che la marmellata di mirtilli rossi è quasi introvabile in Italia)

PROCEDIMENTO: Su una spianatoia disponete a fontana la farina, lo zucchero, la cannella, la farina di mandorle e nocciole, i chiodi di garofano ridotti in polvere e il sale. Sbattete al centro le uova e sulla parte esterna della fontana tagliate il burro morbido a pezzettini. Aggiungete il sale e il lievito. Impastate il tutto fino a quando non avrete una palla liscia ed omogenea e riponetelo in frigorifero. Dopo un’ora riprendete l’impasto, mettetene in parte un terzo (servirà per le striscioline) e stendetelo con l’aiuto del mattarello. Imburrate e infarinate uno stampo per crostata e adagiatevi sopra la pasta stesa. Bucherellate e ricoprite con abbondante marmellata. Con la pasta rimanente create tante striscioline per decorare la torta (ve ne serviranno molte perchè vanno messe una vicino all’altra!). Riscaldate il forno a 180° ed infornate il dolce per 25 minuti. Lasciatelo raffreddare e gustatevelo con un buona tazza di tè fumante

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CIAMBELLE DI BERLINO di Daniela Volpe

BERLINO / GERMANIA

forno a 180°C per 15 minuti. Ingredienti per l’Impasto: 250 gr di farina 00, 250 gr di farina manitoba 12-15 gr di lievito di BIRRA, 70 gr di zucchero, 250 ml di latte (tiepido), 2 uova 50 gr di burro, un pizzico di sale estratto di vaniglia o semi Ingredienti per la glassa al cioccolato: acqua q.b., 150 gr di zucchero a velo 50 gr di cioccolato amaro fuso Per friggere: olio di semi q.b.

Vi propongo questa ricetta che non è tipica del posto dove sono stata ma me lo ricorda tantissimo: Berlino. Sono andata qui con la scuola in 4° liceo, ed è stata la gita più bella che abbia fatto coi miei compagni di classe! Abbiamo alloggiato in un albergo vicino alla strasse principale ( Hotel Pension Rheingold ).. e all’angolo c’era il negozio di ciambelle (vicino alla birreria). Ci vuole tanto tempo (specialmente perché deve lievitare) ma il risultato è ottimo. Si possono fare sia fritte ( come le faccio io) che al forno, l’impasto è lo stesso. Per farle al forno bisogna poggiarle sulla carta da forno e mettere nel

Se avete una planetaria preparatela con la foglia se no potete fare a mano (come ho fatto io). Procedimento: Sbriciolate il lievito di birra in un bicchiere e aggiungete un po’ del latte tiepido dalla tazza “totale” per sciogliere tutto. Nella ciotola/planetaria mettete i due tipi di farina e aggiungete pian piano il lievito sciolto, il rimanente latte, le due uova, lo zucchero, la vaniglia e il sale. Unite pian piano il burro a temperatura ambiente finché non si sia amalgamato (se

spagnolo è proprio in Francia che ho scoperto la magia di questi stuzzicanti dolcini. Una volta provati non è possibile farne a meno, tanto che ho riprodotto la ricetta in casa con grandi soddisfazioni. Provatela anche voi e fatevi sorprendere dal caldo e dolce sapore dei mitici churros, da provare in tutte le salse!

CHURROS di Asia Lopez

Parigi / FRANCIA

Ingredienti: 200 ml di acqua 135 g di farina 2 uova 120 g di burro 100 g di zucchero Un pizzico di sale Olio di semi per friggere

Quando i sapori diventano ricordi e gli odori sono le tinte calde di una foto in bianco e nero, è in quel preciso istante che la cucina diventa magia. Un dolce semplice e tipicamente di strada, che porta con sé i ricordi di una Parigi caotica e chic. Nonostante i churros siano un dolce tipicamente

Come finitura: Decorare con zucchero a velo e intingere in nutella, marmellata o crema.

Mini clafoutis

Mini clafoutis in crosta ai frutti di bosco con crema di miele di tiglio e vino passito Ricordo meraviglioso di un viaggio a Parigi...di una dolcissima merenda lungo la Senna, dove il mondo intero è scomparso dopo aver assaggiato queste piccole delizie... Un matrimonio felice fra ricotta e frutti di bosco, sono i dolci delle favole, dei sogni dei bimbi. Teneri da vedere e da mangiare. Vi svelo il segreto degli gnomi del bosco delle fiabe, che tutti i giorni, creano queste delizie...

di Annalisa

PARIGI / FRANCIA

Procedimento: Accendete il fuoco e scaldate l’acqua, unite lo

Ingredienti: 120 g di pasta frolla pronta 100 g di ricotta

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usate la planetaria sostituite la foglia col gancio) e lasciate impastare finché il composto non è omogeneo. Fate una palla e lasciate l’impasto crescere per circa 2 ore o un’ora in un forno tiepido (ecco le foto di com’è prima e dopo la crescita). Adesso mettete l’impasto su un piano infarinato e lavoratelo per farlo diventare una palla. Successivamente appiattitelo con un matterello fino ad un cm e con delle formine fate dei cerchi con un buco al centro (tipica forma di ciambella). Mettete le “ciambelle” sopra la carta forno e fate riposare in un luogo caldo per circa mezzora. Passata la mezzora dovete iniziare a friggere: scaldate l’olio per 5-6 minuti e iniziate a friggere le ciambelle: devono essere leggermente d’orate. Adesso preparata la glassa: zucchero a velo ed acqua per ottenere un composto “appiccicoso” più fluido del miele e, se volete la glassa al cioccolato, aggiungete 50 gr di cioccolato fuso. Appena le ciambelle saranno tiepide intingetele nella glassa e poggiatele sulla carta forno. Fate raffreddare per almeno un’ora senza coprirle.

zucchero, il pizzico di sale e il burro. Aggiungete la farina e mescolate in modo da non formare grumi. Lasciate cuocere fino a quando sul fondo della pentola si sarà formata una patina bianca. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Una volta raffreddato unite le uova, una alla volta e lavorate con le fruste elettriche o a mano. Trasferite il composto in un sac-à-poche con bocchetta a stella di media grandezza. Fate riscaldare l’olio in un pentolino dai bordi alti. Spremete l’impasto direttamente nel pentolino formando dei bastoncini della lunghezza di un dito circa. Fate cuocere fino a doratura e cospargeteli di zucchero. Potete mangiarli così, al naturale o tuffarli nella nutella o in altre creme, a vostro piacere. Mangiateli ancora caldi, vi leccherete le dita! vaccina fresca bio 1 cucchiaino di farina 2 cucchiaini di miele di tiglio 1/2 bicchierino di ottimo vino passito, 1 uovo, un pizzico di lievito per dolci, more e lamponi freschi q.b. Lavorazione: Stendere la pasta frolla nelle forme per tartellette. Fare un composto con la ricotta, la farina, l’uovo, il miele, il lievito e infine il Marsala. Dosare questo preparato, in ogni tartelletta e porvi sopra un frutto di bosco. Cuocere in forno già caldo, a 180°C per circa 15 minuti.


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LA VALLE DEl PIù

“Più bianca d’inverno, più verde d’estate” è lo slogan che rappresenta questa valle finora poco conosciuta. E noi siamo andati a “scoprirla”, mentre i suoi tanti metri di neve si scioglievano e il verde punteggiato di crocus stava per colorarla. E abbiamo scoperto altri suoi piccoli PIÙ, tra cui il prezioso Bitto Storico, che prende il nome proprio dal loro torrente Bitto

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l a v a l l e de l più foto di Vittorio Giannella ese a, il pa Pedesin

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uesta valle, che prende il nome da gèra (ghiaia in dialetto), è stata ignorata dal grande flusso turistico che si dirige verso Bormio e Livigno, eppure arrivando dalla pianura (strada scorrevolissima da Lecco in poi), appena imboccata la Valtellina, a Morbegno, basta svoltare a destra e dopo 15 chilometri si trova Gerola Alta. Ma nel nostro viaggio, subito dopo la nuova tangenziale che abbrevia ancora di più il percorso da Milano, noi ci fermiamo per chiedere ad Autotorino di farci provare la nuov a Hyundai ix20 1.6. Ci sembra adatta per un weekend in una valle con strade non molto larghe, perché è compatta, ma spazio sufficiente. Non ci eravamo sbagliati, l’auto del nostro test è compatta ed agile con il motore 1.6, adatta alle strade strette dell’inizio della valle, che però dopo un pò si allarga e ci accoglie con il suo verde brillante. Ma prima di arrivare a Gerola Alta, ci sono delle soste da non sottovalutare, ad esempio quella a Sacco, dove troverete affreschi del ‘400 sulle pareti delle case e poi qualcosa di speciale nel museo dell’ Homo Selvadego, che era la casa del notaio del paese, ed in cui in un affresco poco artistico, ma ugualmente prezioso, appare l’Homo Selvadego, armato di bastone ma che in realtà era un guardiano della casa che intimava ai “cattivi” di tenersi lontani. Una sorta di Yeti nostrano che è presente in tutto l’arco alpino ed anche su una delle guglie del duomo di Milano. Ma qui, a Sacco della Valgerola, ha addirittura un museo dedicato, con le riproduzioni di tutte le raffigurazioni che lo riguardano.

Un altro PIÙ lo troviamo poco dopo, ed è PEDESINA, il borgo più piccolo d’Italia con soli 35 abitanti ( oscillano da 33 a 38). La nostra ricerca sul PIÙ continua, e appena arrivati a Gerola Alta, non possiamo non soffermarci a guardare il torrente Bitto che attraversa la valle e il borgo in cui si staglia l’alto campanile della chiesa di San Bartolomeo, che con i suoi 68 metri è uno dei PIÙ ALTI della provincia di Sondrio, quasi sproporziato rispetto al paese. La chiesa è importante e con una storia che val la pena di farsi raccontare, in quanto è stata fatta in due volte, spostando l’entrata e l’altare, ma adoperando molto di quello che c’era nella vecchia chiesa. Siamo a poco più di mille metri, ma i nostri polmoni hanno cominciato a respirare alla grande, hanno sentito un’aria pulita, certo diversa da quella di una grande città di pianura. E infatti il signor Fabio Acquistace, ex sindaco, ci ha spiegato il perchè portandoci a visitare la loro centrale elettrica che imbrigliando un corso d’acqua fornisce energia pulita che non inquina e che per ora serve ai bisogni degli edifici pubblici, ma per il futuro si pensa già a fare un teleriscaldamento anche per gli abitanti. E un’altra centrale invece produce energia con il cippato, cioè il legno ricavato pulendo il bosco. Ed ecco un altro più: Gerola Alta è uno dei comuni più bio, più puliti d’ Italia. Ed anche il più virtuoso, amministrativamente parlando, della Lombardia, dopo Brescia. Senza dubbio in questa piccola valle si stanno mettendo le basi per proiettarsi verso il futuro, infatti è stato costruito anche il PALAGEROLA, in cui si possono tenere concerti, eventi teatrali ed anche congressi. Con le sue pareti modulari adattato ad ogni esigenza. Altro più, e forse quello più importante, lo troviamo seguendo il limpido torrente Bitto che sfiora la moderna Casèra, presidio Slow Food, dove si conserva, si degusta e si compra anche il Bitto che più Bitto non si può. Infatti è il Bitto Storico, quello fatto come secoli fa, con un disciplinare molto rigido che non ammette variazioni. E rigido e determinato è anche il presidente del consorzio, Paolo Ciapparelli. Lo potete

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il Museo

PIù INATTESO, quello dell’ Homo Selvadego, a Sacco.

gerola Alta, il comune lombardo

PIù VIRTUOSo dopo brescia

Intervista al volo con ANDREA BaLLAN Coordinatore turistico Gerola Alta Come mai la Valgerola è poco conosciuta? Perchè il progetto turistico è stato trascurato per molto tempo negli anni passati, credendo che gli Enti provinciali lo promuovessero nel dovuto modo. Quali sono i punti di forza della Valgerola? • La Natura incontaminata, Gerola Alta non è stata sottoposta alla forte speculazione edilizia che ha invece interessato molte altre località valtellinesi. • Una forte volontà di preservare CULTURA e TRADIZIONI, con la nascita dell’ECOMUSEO volto alla promozione delle tradizioni locali, oggi oggetto di un turismo sociale e culturale in crescita. • Gerola Alta è la prima località turistica estate/ inverno in Lombardia a poco più di 100 km da Milano

L’energia è ottenuta dalla centrale idroelettrica e da quella a biomassa, fortemente volute, insieme al Palagerola, dall’ex sindaco Fabio Acquistapace (nella foto)

Palagerola, uno dei polifunzionali

PIù Grandi della zona, per congressi, spettacoli E fiere

Quali sono gli eventi della prossima estate? Molti gli eventi legati alla tradizione, i più importanti sono la FIERA DELLA MASCHERPA (21-22/06), la SAGRA DEL BITTO STORICO (20/09) e una tappa del campionato italiano di trial il 20/07. Stiamo inserendo, inoltre, tutta una serie di eventi volti ad accontentare un target turistico più ampio e soprattutto giovane.

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l a v a l l e de l più trovare ogni pomeriggio nella Casèra, dove facendovi degustare il bitto stagionato, ve ne spiegherà la magia. Altre piccole magie le troviamo nella Casa del Tempo e nell’Ecomuseo, in cui si ritrova il passato e si approfondisce la conoscenza del presente. Ed anche all’Albergo Ristorante “Pizzo Tre Signori” si ritrova il passato della vecchia locanda, nella saletta con l’antico camino, ed il presente con la nuova cucina, locale ma impreziosita, del patron-chef, Gianpiero Zugnoni. Ma ora vogliamo verificare se davvero è anche una delle valli più bianche d’inverno, e così saliamo fino a Pescegallo ( pesce per le buonissime trote dei laghi e gallo per il gallo cedrone?). La Hyundai del nostro test marcia benissimo in salita ( oggi ormai non occorrono trazione integrale o gomme da neve) e qui, anche se siamo verso fine aprile, vediamo ancora una muraglia di neve a soli 1400 metri d’altezza. Ci sono gli ultimi sciatori, fra cui anche alcuni inglesi, l’aria frizza nei polmoni e in bocca arriva un’aquolina che ci fa pregustare i piatti con le ricette dell’alta valle, dell ristorante Pineta, accanto alla partenza della funivia. Prodott i local e Bitto Storico i fra

Tutto qui è vicino e raccolto. E le persone sono socievoli, dal nuovo sindaco (una donna, come va di moda) ai consiglieri. Ma tutto è proiettato al futuro, aprendo le porte ai PIÙ giovani. Ma noi, purtroppo, giovani non lo siamo PIÙ.

i PIù BIO LOGICI d’italia

Raffaele D’Argenzio

Favorire la permanenza di cittadini residenti nel Comune di Gerola Alta Bonus nuovi nati - € 2.000 Per ogni bambino nato a partire dal 1 gennaio 2011 da genitori residenti e con fissa dimora nel Comune di Gerola Alta viene istituito un bonus di € 2.000. (erogato alla nascita) Bonus per nuove coppie residenti - € 2.000 Destinatari del contributo sono i giovani e nuove fami glie che abbiano contratto matrimonio, eleggendo nel Comune di Gerola la residenza e la fissa dimora del nuovo nucleo familiare e che si im pegnano a mantenere il doppio requisito della residenza e della fissa dimor a sul territorio comunale di Gerola per 3 anni. Il contributo di è di € 2.000,00 (€ duemila/00) per ogni anno. Il presidente del Consorzio Bitto Storico, Paolo ciapparelli, nella Casera, Presidio Slow Food.

COMPAGNA DI VIAGGIO: HYUNDAI ix20 1.6 CRDI Monovolume moderna, la ix20 è compatta nelle dimensioni e per questo adatta anche all’uso in città, ma allo stesso tempo offre tanto spazio nell’abitacolo e un baule capiente. Il divano può scorrere di 13 cm e, grazie all’assenza del tunnel centrale nel pavimento, si viaggia davvero in cinque persone. Gli interni nel complesso sono semplici ma rifiniti con cura. Con la ix20 si viaggia dunque comodi e tranquilli. Buona anche l’agilità e la sicurezza: è di serie su tutte le versioni l’Esp e sei airbag. Per quanto riguarda la gamma motori, la ix20 è offerta con due motori a benzina, il 1.4 da 90 Cv e il 1.6 da 125 Cv, mentre la gamma dei diesel parte dal 1.4 disponibile con due livelli di potenza da 77 o 90 Cv, e arriva alla brillante 1.6 CRDi da 116 Cv. Completa la gamma della Hyundai ix20 la 1.4 a doppia alimentazione benzina - Gpl da 87 Cv. Nell’allesti-

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mento Comfort questa monovolume è offerta a un prezzo abbordabile di 16.980 euro, e ha di serie tutto quello di cui c’è bisogno, oltre alla garanzia di ben cinque anni e senza limiti di chilometraggio. Le versioni a gasolio partono invece da 17.055 euro.

Ringraziamo AutoTorino - www.autotorino.it HYUNDAI ix20 1.6 CRDI 410/177/160 cm

Dimensioni: Potenza

115 Cv a 4.000 giri/minuto

Coppia:

260 Nm tra 1.900 e 2.750 giri/minuto

Velocità massima: 0-100 km/h:

182 km/h 11,5 secondi

Consumo medio:

23,8 km/l

Emissioni di CO2:

125 g/km


Ricette della “ANTICA TRATTORIA PIZZO TRE SIGNORI” al centro di Gerola Alta Crespelle Saracene Al Bitto Storico con Porcini Trifolatidi Gerola INFO www.valgerolaonline.it info@valgerolaonline.it DOVE DORMIRE Albergo Ristorante “Valle del Bitto” ristrutturato di recente, 3 stelle Via Nazionale 46, Gerola Alta Tel. 0342.690004 Albergo “ Pizzo Tre Signori” Piazza Pizzo Tre Signori, 2 www.albergopizzotresignori.com tel.0342.690025 DOVE MANGIARE “Antica Trattoria Pizzo Tre Signori” collegata all’albergo, è diretta dal patron-chef Gianpiero Zugnoni, con una cucina locale rivisitata www.albergopizzotresignori.com tel.0342.690025 “ Albergo Ristorante Pineta” A Pescegallo, a pochi minuti da Gerola Alta, accanto alla funivia per le piste. Cucina varia, quasi ricercata, attenta ai gusti di tutti i clienti, anche internazionali. www.albergopineta.com, tel.0342.690180 COSA VEDERE Centro Storico del Bitto, Via Nazionale, 31 tel.0342.690081 Ecomuseo e Casa del tempo nel centro del paese. Chiesa di San Bartolomeo.

ingredienti Dosi per circa otto porzioni Per le crespelle: 1/2 l. latte, 3 uova, 70 gr. Farina di grano saraceno, farina bianca e sale q.b. Per il ripieno: 400 gr. di Bitto storico non più vecchio di un anno 60 gr. Burro, 60 gr. Farina bianca, 1/2 l. latte, sale, pepe e noce moscata. Preparazione: crespelle In una bacinella sbattere le uova intere con un pizzico di sale, aggiungere la farina nera e farla amalgamare, versare tutto il latte e continuando a frustare aggiungere farina bianca fino ad ottenere un composto leggermente denso. Procedere a cuocere le crespelle in una padella antiaderente con un filo di burro.

Ripieno: Preparare una besciamella in un tegame con il burro sciolto, ritirare dal fuoco aggiungendo la farina e i vari condimenti. Dopo aver ottenuto una crema densa, incorporare il latte e portare ad ebollizione facendo cuocere dal primo bollore almeno tre minuti continuando a mescolare. Ritirare e lasciare intiepidire, quindi unire il Bitto, tagliato a piccoli dadini e amalgamarlo al composto. Stendere ora le crespelle e riempirle con una quantità adeguata, chiuderle a mo’ di pacchetto e disporle in una pirofila imburrata, cospargere di formaggio grattato, meglio se Bitto stagionato e gratinare in forno a 200 gradi per circa dieci minuti. Per servirla, si velano con della panna insaporita e porcini trifolati.

Ricetta del “PINETA”, a Pescegallo COSTINE DI AGNELLO COTTE NEL FIENO INGREDIENTI: 3 costine di agnello tagliate spesse, una manciata di fieno (secondo taglio, il più profumato), un bicchiere di vino bianco, 0.5 lt. di fondo bruno. PREPARAZIONE: in una padella bassa fare saltare le costine di agnello a fuoco vivo con un poco di olio da entrambe le parti e salare, bagnare con il vino bianco ed appena sfumato aggiun-

gere il fondo bruno caldo. Adagiare in una terrina, o teglia, il fieno, appoggiare sopra le tre costine e bagnare con la salsa. Coprire con stagnola o carta da forno e mettere in forno a 190° con vapore al 40% per 10 minuti. A cottura ultimata, presentare sul piatto un poco di fieno, le tre costine e la salsa ridotta con patate al forno e verdura di stagione.

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UNA TAPPA VERSO L’ALTO

Da sempre è lì, chiunque dalla pianura tende alle montagne dell’Alta Valtellina, dopo Colico, Morbegno, il bivio per la Valgerola, prima di cominciare la salita, spesso trafficata, la vede lì, come un villaggio accogliente, confortevole. Quasi una sosta obbligata. Sempre aperta, sempre pronta a soddisfare il viaggiatore con il suo ristorante da centinai di posti. Ed è una storia che è cominciata nel 1851, quando Angelo Cattaneo aprì una piccolissima osteria che fungeva proprio da luogo di ristoro e da stazione di cambio per i cavalli del servizio postale. Ora l’osteria è diventata quasi un borgo e al ristorante si sono aggiunte 28 camere e suite piene di calore ed atmosfera, con varie proposte di weekend. Per info e prenotazioni: www.labrace.it - tel: 0342 660408 Strada Statale dello Stelvio, km 22,30 (Forcola)

Weekend Natura & Avventura Pernottamento in camera doppia. Cena con menù “Delle Valli” Colazione a Buffet. Passeggiata a cavallo (compresa nel pacchetto), oppure volo in coppia con Fly Emotion, escursione in quad, discesa in rafting € 99 a persona Weekend Gourmet Pernottamento in camera doppia compreso di colazione a buffet Menù degustazione Gourmet. € 69 a persona Weekend Romantico 1 Pernottamento camera doppia. Early check in alle 15 late check out fino alle 12. Una Bottiglia di spumante e dolcetti artigianali in camera Cena “Menù della Baita” per due in saletta riservate. €79 a persona.

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“WINE TOURISM” IN VALTELLINA Itinerari lungo le strade del vino

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ascono qui, da uve Nebbiolo, localmente detto Chiavennasca, i vini valtellinesi che vantano ben tre denominazioni d’origine: Sforzato o ‘Sfursat’ di Valtellina DOCG, Valtellina Superiore DOCG, Rosso di Valtellina DOC. Fra i DOCG il posto d’onore spetta allo Sforzato, un passito rosso da meditazione.. L’altro DOCG è il Valtellina Superiore, prodotto con le uve dell’area compresa tra Berbenno e Tirano. Il Grumello prende il nome dal castello medievale che domina la zona di produzione, ha un colore tendente al granata e un sapore vellutato. Il Maroggia si produce nella zona di Berbenno, ha un sapore vellutato e tannico. Il Sassella è la zona

di produzione storica del Valtellina Superiore, qui nasce un vino dal profumo intenso e persistente. Il Valgella è’ caratterizzato da un sapore morbido con sentori floreali che lo rendono apprezzabile anche giovane. Il Rosso di Valtellina è invece un DOC si presenta come il più classico e garbato dei vini di Valtellina. A ogni zona di produzione del Valtellina Superiore DOCG corrisponde una Strada del Vino. Per valorizzare questa fondamentale area tematica del turismo valtellinese è stata creata Valtellina Turismo Tour Operator, l’organizzazione recentemente nata per promuovere e commercializzare sui mercati nazionale e internazionali l’intero territorio della provincia di Sondrio.

BOTTEGA LANCIA IL PROGETTO PROSECCO E i nuovi Prosecco Col Fondo e Prosecco Biologico

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empre secondo l’esigenza di uno stretto legame fra prodotto e territorio, è stata riproposta la filosofia del bacaro che, estrapolata dalla realtà veneziana, è riproducibile in tutto il mondo. L’asse portante del progetto è il “Perfect Match”, ovvero l’abbinamento ideale tra i cibi tipici delle cucine regionali italiane e i diversi vini proposti da Bottega. L’azienda trevigiana ha presentato “Prosecco Col Fondo” e “Prosecco Biologico”. “Prosecco Col Fondo Bottega” è un vino rifermentato in bottiglia che conserva il naturale deposito di lievito e che pertanto si presenta nel calice lievemente velato. Asciutto, fresco e fruttato, con bollicine fini e delicate, si caratterizza per il bassissimo contenuto di solforosa e di zuccheri. È quindi un “vino light”, indicato anche per i diabetici. Nel Trevigiano si produce dalla fine dell’800 e rappresenta il Prosecco quotidiano per eccellenza, che le famiglie contadine consumavano a tutto pasto. Il Prosecco Col Fondo, rispetto al filtrato, conserva le sue caratteristiche ottimali per un periodo di tempo più lungo (oltre due anni). “Prosecco Biologico Bottega” è il risultato della vinificazione di uve

selezionate coltivate nel pieno rispetto dei dettami dell’agricoltura biologica. In particolare è caratterizzato dall’esclusivo utilizzo di antiparassitari organici e naturali, bandendo la chimica. Il terreno viene coperto da uno strato di vinacce esauste, una materia organica che impedisce naturalmente la crescita di erbacce, evitando l’utilizzo di diserbanti. È un Prosecco spumante Extra Dry che si caratterizza, rispetto a un Prosecco tradizionale, per la pronunciata carica aromatica. Bottega S.p.A. – tel. 0438-406801

LE DONNE DEL VINO MASSERIA FELICIA: IL FALERNO DEI ROMANI SUL VULCANO DEGLI AURUNCI

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rincipalmente queste amazzoni del vino sanno coniugare il vino con il territorio, fra cui Felicia Brini, con la Masseria Felicia, che produce Falerno lì dove è nato il vino reso celebre dai Romani. Nelle terre vulcaniche di Sessa Aurunca, sulle pendici del monte Massico e del vulcano di Roccamonfina. Appartenente all’associazione delle Donne del Vino, Felicia Brini è molto legata a questo territorio (con tufo, pomici e ceneri laviche), da cui è riuscita a far nascere prodotti come il Falerno “Etichetta di Bronzo”, che ha spopolato al Vinitaly e le ha fatto aggiudicare i cinque grappoli di Bibenda, il massimo dato dall’Associazione Italiana Sommelier. WEEKEND IN

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Nuova Serpentino d’Italia La Nuova Serpentino d’Italia produce e lavora una vasta gamma di serpentini, marmi, pietre in genere. L’azienda spazia dalle lastre grezze, ai pavimenti, ai rivestimenti, alle stufe, agli oggetti per la gastronomia. I prodotti destinati ai rivestimenti sono motivo d’orgoglio, vantando la copertura di grandi opere in tutto il mondo.

Novità 2014 Piatti e Vassoi In Serpentino Ideali per il mantenimento del calore degli alimenti, lavabili anche in lavastoviglie. Hanno uno spessore che va dai cm. 0,5 ai 0,9. Vassoi per appoggio di salumi, formaggi e sushi

Nuova Serpentino d’Italia Spa Loc. Castellaccio, 1 23023 Chiesa in Valmalenco (SO) Tel. 0342/451119 Fax: 0342/452127 info@serpentino.it - www.serpentino.it


ine t o u r i s m

L’ETICHETTA VERDE DEL SOAVE Vino e turismo sono da sempre un binomio vincente in grado di catturare l’attenzione di appassionati e neofiti, accomunati da un’unica, grande passione: il gusto per la scoperta, che diventa letteralmente cibo per il corpo e nutrimento per l’anima

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i, perché bello e buono sono i due requisiti che spingono l’enoturista in luoghi più o meno noti, lontani però dal clamore e dalla confusione del centro città. Il turismo del vino è oggi una delle voci importanti del comparto e rappresenta senza dubbio una gloria del Made in Italy. Lo sanno bene nel Soave, zona da secoli vocata alla produzione di grandi bianchi, famosi in tutto il mondo. A tal riguardo se ne è parlato, allo stand Consorzio del Soave, anche nel corso dell’ultimo Vinitaly recentemente conclusosi a Verona. Il Soave ha inaugurato la sua presenza in fiera con le tematiche legate alla valorizzazione del territorio (da menzionare il progetto in partenza del “Wine Park - il parco enologico), per poi far gustare letteralmente “col palato”, tutte le caratteristiche di identità e longevità del Grande Vino Bianco Italiano ad una sala letteralmente gremita per una degustazione diretta dal sommelier Luca Gardini. Non sono mancate le anteprime legate alle guide con le anticipazioni della prossima edizione dei “Vini Buoni d’Italia 2015”, la ristorazione con la carta “Il Soave per i Ristoratori di Artù” con cui il Consorzio è impegnato in una selezione di ristoranti Italiani, l’enogastronomia 2.0, l’e-commerce con presenza di Sonia Peronaci di “GialloZafferano” e Federico Quaranta di “Decanter Radio 2”. Ampio spazio poi anche alla ricerca scientifica che, anche per il 2014, risulta essere un tema molto presente nelle attività del Consorzio: lo studio del patrimonio genetico della Garganega in collaborazione con il dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, l’analisi degli aromi caratterizzanti il Soave in tre dimensioni, i nuovi progetti di eco-sostenibilità legati a tematiche sensibili come l’abbattimento dei trattamenti, e la loro sostituzione con pratiche alternative. Tra le novità ha spiccato “L’Etichetta verde del Soave”, uno strumento di ricerca che aiuterà le aziende nel marketing in mercati attenti alla

Belfiore, a 20 km da Verona, è un tipico esempio di wine tourism, il borgo che unisce il territorio al vino, in questo caso con il nero d’Arcole. A Belfiore si producono anche tante mele. chiesa della madonna della stra’ del 1143

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valorizzazione del territorio. Dominante l’attenzioneall’internazionalizzazi one con un incoming per 10 aziende del Soave che hanno incontrato, direttamente in fiera, una delegazione di 10 buyer internazionali. Si è parlato anche di Russia, Cina e Giappone, con la collaborazione di Shigeru Hayashi presidente di “Eataly Japan”, e di Centro e Sud America con Charlie Arturaola Sommelier e comunicatore del vino di fama internazionale. Interessante approfondimento è stato quello relativo alle possibilità legate ai nuovi mercati come Marocco, Tunisia, Egitto e Turchia. L’aspetto vulcanico del vino è stato trattato da Attilio Scienza, Tom Perry e Antonio Paolini, mentre il confronto storico e qualitativo tra Grecanico e Garganega è stato curato in collaborazione con Millevigne. Con il Vinitaly 2014 il Consorzio ha dimostrato di non essere attento solo alla (strategica) attività di promozionale e tutela, ma anche di dare spazio alla formazione, con l’attivazione di progetti come “Fucina Soave, Bottega di Talenti” a cui hanno preso parte giovani in-

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occupati e disoccupati che, dopo una serie di lezioni frontali, sono stati poi coinvolti in 15 aziende associate al consorzio. Questa iniziativa si propone di formare i nuovi professionisti del vino per offrire alle cantine del Soave personale giovane qualificato pronto da inserire in azienda. Internazionalizzazione, ricerca di nuove opportunità commerciali, e-commerce, sostenibilità, formazione, sono stati solo alcuni dei temi che hanno caratterizzato il Vinitaly 2014 per il Consorzio del Soave. “Social” invece è stata la parola d’ordine per tutta la durata della manifestazione grazie all’ampio utilizzo degli strumenti multimediali - dalla tv al web, da twitter a facebook - che hanno di fatto dato vita ad una vera e propria diretta dedicata alle attività del Soave 2.0. Tutto ciò non è sfuggito a quanti hanno monitorato la Rete, tanto che proprio il Consorzio si è classificato nelle primissime posizioni tra coloro che hanno fatto un uso professionale e scientifico della comunicazione on line durante Vinitaly.

BelfiorE, Corte Panterona con pozzo


iaggi in BERMUDA

le isole in rosa

A maggio inizia l’estate, a Bermuda, sette isole collegate fra loro da ponti, cosÏ vicine da sembrarne una sola e a forma di amo da pesca. Spiagge rosa e onde turchesi, barriera corallina e navi negli abissi, mentre sulla terraferma golf e tradizioni british attendono i viaggiatori in cerca di emozioni

new york


i volti di bermuda

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a sempre considerate isole caraibiche, in realtà Bermuda vanta isole pari a pietre preziose incastonate nelle acque color turchese e acquamarina del Nord Atlantico: Bermuda, infatti, si trova a meno di due ore di volo da New York. Bagnate dalla calda corrente del Golfo e protette dalla barriera corallina – sono anche le isole coralline più settentrionali del pianeta –, ammiccano al sole con una temperatura ideale tutto l’anno caratterizzata da due sole stagioni. La primavera, da dicembre a marzo, e l’estate, la stagione preferita dai subacquei e dagli appassionati di mare e relax che a Bermuda trovano ben centoventi chilometri di costa. “Il più piccolo grande luogo del mondo” È questo l’aforisma con cui Mark Twain ha definito Bermuda, così

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poliedrica e cosmopolita da consentire numerose modalità di vacanze, tutte con uno straordinario comune denominatore: il mare. E che mare: sono circa seicento le coloratissime specie che popolano le acque di Bermuda alle quali si affiancano grotte, relitti di navi e golene, un invito al quale è difficile rinunciare, soprattutto se si è appassionati di immersioni, sci nautico e windsurf. Senza dimenticare pesca d’altura, nuoto con i delfini, kayak e vela. Quanto alle spiagge, Bermuda vanta le spiagge “più technicolor” di tutto l’oceano Atlantico, con straordinarie sfumature di colore che variano dal rosa pallido al malva e giungono al bianco-latte. La costa sud vanta la maggiore concentrazione di spiagge con sabbia rosa e in questo spaccato di Bermuda spicca la straordinaria Elbow Beach,che declina in una curva dolce simile a un gomito, da cui deriva il suo nome. È situata a Paget Parish, è molto vicina alla città di Hamilton ed è perfetta per lo snorkeling.


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i BERMUDA: ORIGINE E CARATTERISTICHE Nonostante rappresentino il simbolo nazionale di Bermuda, i mitici calzoncini sono nati in realtà a Londra e furono i marinai della Royal Navy i primi a indossarli. La loro produzione è sottoposta a precise regole: devono arrivare a 3 pollici sopra il ginocchio - ossia 7,5 centimetri -, avere l’orlo cucito a mano, due tasche davanti e i passanti per la cintura. I bermuda possono essere di svariati colori ma è necessario abbinarli alla calza giusta - i bermuda hose, alti fino al polpaccio e con risvolto d’ordinanza -, a una camicia in Oxford rigorosamente botton down, cioè a manica corta e di colore bianco o azzurro, e ai mocassini con nappe. Per completare la tenuta ufficiale occorrerebbe un blazer dai bottoni dorati, preferibilmente con lo stemma del club d’appartenenza di chi lo indossa. L’indirizzo giusto per acquistare dei veri bermuda doc è “The English Sports Shop”, 49 Front Street, Hamilton.

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ia g g i i n 2 0 1 4 Lunga, ampia e sempre sulla costa sud è Horseshoe Bay, una lingua di sabbia rosa nell’area di Southampton Parish, fra le più belle spiagge del mondo. Per gli appassionati di snorkelling la meta è Warwick Long Bay: oltre mezzo miglio di spiaggia nel Warwick Parish, è fra le spiagge più “riparate” così come – sempre nel Warwick Parish – appartata e circondata da ripide scogliere è Jobson’s Cove, piccola e splendida. Sulla costa nord orientale si trova un eccellente esempio di quella che è l’intensa vita marina di Bermuda: è la spiaggia Tobacco Bay, situata a St. GeorgÈs Parish. Barriera corallina e sea glass Intrigante è la barriera corallina di Bermuda, che non è di origine vulcanica, bensì il risultato della polverizzazione di resti di coralli, conchiglie, invertebrati e molluschi. Il colore rosso deriva dalla presenza di specie unicellulari presenti copiosamente nella parte inferiore della barriera corallina e che, concluso il loro ciclo di vita, precipitano sul fondo dell’Oceano. Il moto ondoso erode questi residui che si mescolano facilmente con gusci di lumache, conchiglie e ricci di mare sul fondo marino. E a proposito di meraviglie naturali, è d’obbligo citare lo scintillio dei “sea glass” di Bermuda, un variopinto tesoro composto da frammenti di vetro che il mare protegge, trasforma e poi ridona alla terraferma dopo un lungo processo di “levigazione e lucidatura” da parte del moto ondoso. Il risultato? Spiagge con piccole gemme dai colori più brillanti con bagliori di verde, marrone, bianco e - più raramente – rosso e blu. Con la bassa marea è più facile individuarle, soprattutto sulle spiagge di Black Bay Beach - nord-ovest -, Building Bay e Alexandra Battery & Beach, entrambe situate sulla punta nord orientale. Parola d’ordine, relax La parola “stress” è sconosciuta, a Bermuda - così british da mantenere la guida a sinistra -, punteggiata da case vittoriane con impeccabili prati all’inglese. Un dipartimento d’oltremare britannico fiero di esserlo – i mitici calzoni Bermuda, peraltro, non sono nati qui ma a Londra, e furono i marinai della Royal Navy i primi a indossarli con la passione per il golf e la nautica. Bermuda, infatti, è il punto di arrivo della maggior parte delle competizioni che partono dagli Stati Uniti, fra le quali la Newport - Bemuda Ocean Yacht Race, la Marion to Bermuda Race e la Bermuda Ocean Race. Fra gli eventi glamour in calendario spicca a Hamilton la tradizionale King Edward VII Gold Cup, mentre in alto mare via libera alla pesca d’altura. Durante Cottage al Pink Beach Club

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Clocktower, Royal Naval Dockyard


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Classiche cabine telefoniche a Bermuda

Uno dei bellissimi campi da golf di Bermuda

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ia g g i i n 2 0 1 4 l’alta stagione di pesca è possibile pescare pesci wahoo - specie endemica -, marlin blu e bianchi, rainbow runner, barracuda e squali. Agli appassionati di storia marina, Bermuda regala nientemeno che oltre quattrocento relitti disseminati sui fondali, alcuni risalenti al quindicesimo secolo. Se i relitti avvincono negli abissi sulla terraferma svettano al cielo i due imponenti fari: uno non visitabile, ottocentesco e costruito in pietra di Bermuda, l’altro è invece il famoso Gibb’s Hill, del 1846 e tuttora in funzione. E a proposito di continuità, un esempio dell’attaccamento di Bermuda alle sue tradizioni è il fitto calendario di celebrazioni fra le quali la star è la Peppercorn Parade, che si celebra ogni anno ad aprile nella vecchia capitale St. GeorgÈs. Una rievocazione in costume d’epoca in cui i notabili di Bermuda pagano un chicco di pepe al Governatore inglese per l’affitto della State House, l’antico edificio del governo.

Per informazioni: Bermuda Tourism è rappresentato in Italia da Destinations srl: Tel.: 0248205240 www.gotobermuda.it info@bermudatourism.it BermudaTourism BermudaTurismo Bermudaturismo

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B ER M U D A Veduta aerea dei Royal Naval Dockyard

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INFO www.gotobermuda.it

Press tours Validità: da maggio a luglio

Clima Medie da 23°-29°C nel periodo estivo da maggio a ottobe. 21°C in inverno Popolazione 64.965 abitanti, 58% discendenti da africani, 36% discendenti da europei, 6% indiani d’America e altri popoli. FUSO ORARIO Quattro ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich.

Proposta: pacchetto combinato new york + bermuda, 12 giorni-10 notti (3 notti new york helmsley hotel + 7 notti bermuda coco reef resort) Trattamento: bed and breakfast Voli: partenze giornaliere con voli di linea dalle principali città italiane in collaborazione con american airlines Prezzo: a partire da 1.900 € a persona

MONETA Dollaro delle Bermuda, equivalente al dollaro USA. Carte Mastercar, Visa e American Express. GOVERNO Territorio d’oltremare britannico, dotato di autogoverno COME MUOVERSI Molto frequenti i taxi, fuori da quasi tutti gli alberghi. Molti tassisti si rivelano anche ottime guidi turistiche. Ottima rete di autobus e qusttro linee di traghetti.

Le quote includono: voli di linea american airlines in classe economica; trasferimenti privati ed assistenza in lingua inglese a bermuda; sistemazione negli alberghi indicati in camera doppia standard e trattamento indicato – New York 4* in solo pernottamento. Le quote non includono: spese ed assicurazione annullamento, medico e bagaglio “no risk” xtra € 116; tasse aeroportuali a partire da € 366 (da riconfermare all’atto dell’emissione); eventuale adeguamento euro/dollaro; tutto quanto non espressamente indicato. Norme e condizioni su www.presstours.it

Uno dei tanti fortini che punteggiano le coste di Bermuda

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i a g g i in 2 0 1 4 GIBBS BAY

Barbados: Caraibi E Atlantico

S

piagge bianche affacciate su onde caraibiche cui si contrappongono scogliere a picco sull’oceano Atlantico. Nell’entroterra, invece, una geografia disegnata da piantagioni di canna da zucchero e campi da golf, pennellate di acque color lapislazzuli che sfumano all’interno con immersioni nel “green”. Siamo nell’alchemica attrattiva di Barbados, l’isola più orientale dei Caraibi, un’intrigante miscela di “Inghilterra e Caribe”, una destinazione diving perfetta in ogni stagione dell’anno. Ne abbiamo parlato con Massimo Tocchetti, presidente di AIGO, representative Barbados Tourism Authority in Italia. Quali sono i siti più coreografici per praticare snorkeling, complici le scogliere marine e i relitti di navi custoditi dagli abissi? «Barbados è un’isola che vanta una posizione privilegiata nei Caraibi: la costa ovest, sul Mar dei Caraibi, offre baie perfette per lo snorkeling come St. James o Mullins beach, e si esplora benissimo facendo una crociera in catamarano. I sub, invece, con una sola immersione nel parco marino di Carlisle Bay, possono esplorare ben sette diversi relitti». Un eden marino, quello di Barbados, che tutti possono conoscere, grazie anche agli Atlantis Submarines. In cosa consistono, esattamente? SAINT NICHOLAS ABBEY

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BATSHEBA BEACH

«Si tratta di piccoli sottomarini con oblò dai quali ammirare coralli, tartarughe, pesci coloratissimi e relitti sommersi fino a 40 metri di profondità». Dal mondo ovattato del mare al vento sferzante che alimenta gli sport acquatici. Dove si trovano le onde migliori per praticare surf? «La costa a est e a sud di Barbados, a ridosso dell’Oceano Atlantico, è perfetta per il surf: sono famosi in tutto il mondo gli spot di Soup Bowl, dove vengono disputate tutto l’anno gare locali e internazionali, South Point con onde cave e veloci, e Silver Sands, molto amata dai surfisti, dai windsurfer e dai kitesurfer». Barbados è da suggerire anche a famiglie con bambini? «Certamente! Barbados è una destinazione perfetta anche per i viaggiatori più piccoli. Le baie riparate della costa ovest sono perfette per praticare sport acquatici in sicurezza. L’entroterra, invece, offre misteriose grotte e percorsi tra funi e ponti sospesi». Oltre al mare, dimore storiche e un fitto calendario di eventi. Sono numerose, le opzioni di una vacanza a Barbados. Qualche suggerimento? «Fra gli eventi, segnaliamo, nei mesi di luglio e agosto, il Crop Over


BARBADOS

Bridgetown

Festival, la tradizionale festa di fine raccolto: la più grande celebrazione della cultura locale, le cui origini risalgono al 1780. Gli itinerari sull’isola volti a conoscere la storia di Barbados dovranno includere anche la visita di St. Nicholas Abbey, casa coloniale con magnifiche piantagioni e l’antica distilleria dove è possibile assistere alle fasi di produzione del rum». A livello di politica di prezzi Barbados può apparentemente sembrare un viaggio importante. Possiamo sfatare questo luogo comune? «Barbados offre soluzioni di vacanza adatte a tutti i tipi di viaggi e di budget con un’offerta ricettiva di ampia varietà: dai resort ai Bed&Breakfast, dalle guesthouse alle ville da affittare. Barbados è adatta a gruppi di amici, a coppie, a famiglie con bambini. Abbiamo inoltre ideato, come Barbados Tourism Authority, Barbados Island Inclusive: una promozione che ha l’obiettivo di invitare a vivere quanto di meglio offra l’isola grazie a una serie di voucher da spendere in ristoranti e attrazioni turistiche». Luciana Francesca Rebonato

costumi e colori di Barbados

Per ulteriori informazioni: Barbados Tourism Authority è rappresentato in Italia da AIGO Tel. 02 669927.1 marketing.barbados@aigo.it www.visitbarbados.co/it/ Barbados

Tutti a Barbados per il Top Gear Festival 2014 Il 17 e il 18 maggio 2014 il Top Gear Festival – evento legato alla popolare trasmissione televisiva britannica Top Gear, diffusa in Italia su DMAX - farà il suo debutto oltreoceano a Barbados, sul circuito di Bushy Park. Presentato da Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May, il Top Gear Festival Barbados si caratterizzerà per la presenza di auto da sogno e celebrità del volante, tra cui il campione di formula 1 Lewis Hamilton, e personaggi famosi del mondo dei motori come il fondatore della Jordan Eddie Jordan, che scenderanno in pista per esibirsi in acrobazie in puro stile Top Gear.

snorkeling tra le splendide acque ricche di flora e fauna marina

emozionante surf al tramonto


Estate in germania... 38 siti tedeschi sono iseriti nell’elenco dei Patrimoni dell`Umanità UNESCO. Un tour nell’ovest della Germania presenta cinque di loro.

L’

itinerario incomincia a Essen, dove la visita del Complesso minerario-industriale e della cockeria Zollverein, mantenuti nel loro stato originale, apre una finestra sulla storia dell’industria. www.zollverein.de Colonia, città situata sulle rive del Reno, vanta una ricca offerta culturale caratterizzata da una varietà di musei e monumenti. La cattedrale, simbolo della città e Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rappresenta un perfetto esempio di architettura in stile gotico. Il panorama sul Reno che si gode dal centro storico è celebre in tutto il mondo. La parte storica della città è animata da vari pub e ristoranti tradizionali, che offrono una vasta selezione della cucina locale. Un’attività molto popolare è un tour in barca sul Reno. Dal periodo di Pasqua fino in autunno, si possono fare delle gite spingendosi fino a Sankt Goar, alla rupe di Loreley oppure a Rüdesheim. www.cologne-tourism.com L’Alta Valle del Medio Reno tra Rüdesheim e Coblenza è stata inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2002. La valle è di per sé un percorso da sogno: un paesaggio fluviale con un’incredibile quantità di testimoni culturali. La rupe di Loreley: sorge nel punto in cui il fiume presenta la massima

Zeche Zollverein: complesso mineraio a Essen foto di Thomas Willemsen

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ger m a ni a

Brühl Augustusburg foto di Schloss Brühl

sulle sponde del reno, con vista su sankt goar Foto di Romantischer Rhein Tourismus GmbH - GierFotoBonn

Schloss Falkenlust Foto di Horst Gummersbach

il km 689 Beach Club - foto di: KoelnKongress GmbH

profondità e insieme la minima ampiezza. Vale anche la pena di visitare la nota Drosselgasse a Rüdesheim. www.welterbe-mittelrheintal.de Nelle vicinanze di Colonia ci sono anche i Castelli di Augustusburg e Falkenlust con i loro giardini e parchi. Entrambi fanno parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO come testimoni di un passato glorioso, che lasciano intravedere la vita del 18° secolo. Il palazzo di Augustusburg è stato costruito come residenza estiva per Clemente Augusto, principe elettore dell’Arcivescovato di Colonia. Il castello di caccia di Falkenlust è una preziosa “maison de plaisance” in stile rococò. www.bruehl.de L’ultima tappa porta a Treviri - la più antica città della Germania. Treviri si trova sul fiume Mosella nel cuore della Mosella-Saar-Ruwer, regione vinicola, in prossimità delle frontiere della Germania con Lus-

semburgo e Francia. La città è stata fondata dai Romani intorno ai 17 a. C. e conserva con orgoglio i suoi 2.000 anni di patrimonio. La porta cittadina nera “Porta Nigra” è il simbolo di Treviri, che fu costruita in epoca romana, nel II secolo d.C., con blocchi di arenaria fissati l’uno all’altro con graffe di ferro. Il museo red dot design ospita la più ampia collezione permanente di design internazionale con oltre 1.000 oggetti. L’accento è posto sulle suppellettili di tutti i giorni. www.trier-info.de Il Tour prevede un percorso di circa 500 km, per tanto sono consigliati almeno 5 pernottamenti, per poter godersi al meglio tutte le bellezze. Per altre informazioni su tutti i patrimoni in Germania: www.germany.travel

La valle del Medio Reno I cosiddetti menù dell’eredità mondiale sono offerti da diversi ristoranti della regione, che sono indicati come Welterbe Gastgeber. Tra questi c’è il Ristorante Rheinhotel Stübers nella città di Bacharach. I ristoranti che ne fanno parte si distinguono per l’interesse particolare nell’offrire i cibi della qualità migliore e cibi regionali.

Trier Il ristorante e café Zur Steipe si trova in uno dei nuovi palazzi più importanti del Trier. Potete godere buona cucina casalinga con un tocco mediterraneo e anche di dolci e pasticcini squisiti in questo sito storico. In particolar modo, il Wintergarten e il Café Classico offrono un’atmosfera rilassante durante la cena.

Köln La birreria più grande di Colonia è la Brauhaus Früh, si estende su tre piani ed è la più importante tra i birrifici Kölsch. Si trova di fronte alla cattedrale: godetevi una Kölsch presso la birreria tradizionale, nella cantina che risale al 1235 o presso il moderno ristorante HOF 18.

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iaggi i N

IRLANDA Oltre le città, il verde dei prati della “Terra Smeraldo” PERCHÈ ANDARCI L’Irlanda quest’anno è una meta imperdibile. Dal 9 all’11 maggio i migliori ciclisti del mondo arriveranno in Irlanda del Nord per la “grande partenza” del Giro d’Italia. Sarà una vera festa dello sport nelle città che ospiterranno le tappe, ovvero Belfast, Armagh e Dublino, per non parlare delle serpeggianti strade che le collegano, attraverso fantastici scenari. Nel mese di aprile, inoltre, è stata inaugurata la più lunga, scenografica e romantica, strada costiera: La Wild Atlantic Way. Con i suoi 2500 chilometri è la strada segnalata più lunga del mondo, che si snoda lungo una costa che l’Atlantico ha plasmato nella vertigine dei secoli, formando merletti di scogliere frastagliate,

COSTA NAVARINO La destinazione turistica greca ecosostenibile del Mediterraneo PERCHÈ ANDARCI Costa Navarino: un paesaggio incontaminato fatto di spiagge sabbiose, acque cristalline del Mar Ionio e romantiche calette, in Grecia e nella regione di Messinia, nel Peloponneso sud-occidentale. Il tutto in un’area caratterizzata da 4.500 anni di storia! Costa Navarino vanta una serie di centri di talassoterapia e spa, campi da golf “griffati” e una vasta gamma di attività per grandi e piccini. Un’interessante novità per questa stagione è la partnership tra l’Accademia Olimpica ellenica e Costa Navarino che vedrà la creazione del quarto “Olympic Education Training Centre” in Grecia al fine di attivare corsi di formazione sportiva per gli ospiti presenti nella destinazione e per i bambini di ogni parte del mondo. Sarà anche allestita un’esposizione volta a ripercorrere la storia dei Giochi. Tra le tante attività sportive pensate proprio per i più piccoli ci sono lezioni di golf presso la Golf Academy Navarino che da quest’anno

decine di isole e isolette, spiagge sabbiose e incontaminate, profondi estuari e riparate insenature dove si affacciano porticcioli incantevoli e vivaci cittadine.
 COME ARRIVARE Varie linee raggiungono l’Irlanda fra le quali Aer Lingus, con voli per Dublino da Milano, Catania, Napoli, Roma, Venezia e Verona. Con Ryanair i voli per Dublino partono da Alghero, Bari, Bologna, Comiso, Milano, Palermo, Pisa, Roma, Torino e Venezia. Sempre con Ryanair i voli per Cork decollano da Milano e da Pisa
e i voli per Knock Ireland West decollano da Milano. Durata media del volo: due ore e mezza circa.

potranno apprendere i primi rudimenti di questo sport in modo semplice grazie al metodo SNAG, un nuovo approccio che unisce l’apprendimento e l’esperienza del gioco. COME ARRIVARE Voli diretti Ryanair da Milano Bergamo a Kalamata in circa 2 ore. Voli Aegean Airlines da Milano e Roma per Atene. Transfer privato da Atene a Costa Navarino.

ST VINCENT E GRENADINE METE caraibiche, dal successo planetario PERCHÈ ANDARCI L’attrattiva principale di queste isole è indubbiamente il mare: le acque cristalline, le baie incontaminate e i fondali colorati le rendono perfette per immersioni, snorkeling e uscite in barca, in particolare nella Riserva naturale di Tobago Cays, composta da cinque isolotti disabitati. Per gli amanti della natura non mancano siti di interesse anche nell’interno delle isole. In particolare St Vincent offre la possibilità di scoprire il vulcano ancora attivo La Sufrière, seguito a ruota da spettacolari cascate e dalla foresta pluviale, mentre a Bequia si può visitare il Santuario delle tartarughe. COME ARRIVARE St Vincent può essere raggiunta in aereo dall’Italia arrivando a Parigi e Londra con British Airways, Virgin Atlantic, American Airlines, Air

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France. Le compagnie locali che operano il collegamento tra St Vincent e Grenadine e gli aeroporti internazionali nei Caraibi sono: LIAT, SVG Air, Grenadine Airways e Mustique Airways. Nel 2014 sarà operativo anche un aeroporto internazionale con voli diretti e partenze dalle principali città europee (le date di apertura sono da confermare).


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