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STRUTTURE PICCOLO&PREMIUM NEL CENTRO-SUD
anche il sud è green
Parco della Majella
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Il fascino del Piccolo&Premium e anche green si annida anche nei pressi di mete più gettonate. Come l’isola d’Elba (www.infoelba.it) che nasconde ai più la Costa dei Gabbiani, la sua “Finis Terrae”. Si trova sulla costa sud-est, a una decina di chilometri da Capolive ri, e così si chiama perché qui nidifica il gabbiano reale. Il luogo più affascinante è la Tenuta delle Ripalte, all’ombra del monte Calami ta, raggiungibile solo via mare o con una strada sterrata. Gli amanti delle escursioni in bicicletta, anche nelle versione pedalata assistita, possono muoversi su una fitta rete di stradine e sentieri che porta in cima al monte, nei pressi della due miniere abbandonate presenti in zona, in punti panoramici e soprattutto nelle diverse spiagge selvag ge della costa. La più comoda è la splendida spiaggia attrezzata del Remaiolo, dotata anche di un punto ristoro. Tranquilla anche in pieno agosto è un piacevole punto di partenza per rilassanti nuotate e facili escursioni in canoa per esplorare i tratti più belli e selvaggi di costa.
IN UMBRIA
L’Umbria è il cuore verde del nostro Paese e si può scoprirne il lato più nascosto percorrendo (a piedi o in bicicletta) il Cammino dei Borghi Silenti (www.camminodeiborghisilenti.it), un percorso ad anello lungo 86 km che si snoda sulle pendici settentrionali dei Monti Amerini. Il cammino è suddiviso in quattro tappe della durata di altrettanti gior
ni e attraversa luoghi incontaminati e borghi medievali ancora intatti: la caratteristica che lo contraddistingue è il fascino del silenzio, che dai boschi di lecci e castagni, fino alle mura antiche dei piccoli paesi, sembra abbracciare e comprendere ogni cosa.
IN ABRUZZO
Proseguendo verso sud ecco l’affascinante e selvaggia Majella, la montagna madre d’Abruzzo dove, tra spettacolari cime rocciose e impervi sentieri, si respira un’antica sacralità. Amata dagli anima li selvatici, che qui trovano sicuro rifugio, ha accolto nei secoli Papa Celestino V in fuga dagli intrighi romani e decine di eremiti in cerca di ispirazione. Oggi il massiccio montuoso è stato dichiarato Parco Nazionale (www.parcomajella.it) con sede a Guardiagrele, che la leg genda vuole fondata da Spartaco e dai suoi gladiatori ribelli, in fuga da Roma. E alla periferia della cittadina c’è Villa Maiella (www.villa maiella.it), uno dei migliori ristoranti abruzzesi, dove la cucina della tradizione e i prodotti a km zero – alcuni provenienti direttamente dalla fattoria della famiglia Tinari – incontrano la creatività dello chef.
NELL’ALTO CASERTANO
C’è poi la Campania meno nota e più vera, così diversa dalle mete patinate di Positano e della Costiera Amalfitana, di Sorrento e delle
Costa dei Gabbiani
isole del Golfo. Sono l’Alto Casertano e il Sannio. Nell’Alto Casertano troviamo il Parco Regionale del Matese, un vero e proprio paradiso green per escursionisti e sportivi fatto di percorsi per mountain bike, trekking e sci d‘erba, avventure in deltaplano ma anche passeggia te a cavallo e escursioni speleologiche. Un territorio fatto di luoghi in gran parte selvaggi, costituito da una catena di monti prevalen temente calcarei situati tra Molise e Campania. Poco lontano c’è il Parco Regionale Roccamonfina - Foce Garigliano dominato dal vulcano spento di Roccamonfina, più antico del Vesuvio. La zona, caratterizzata da rocce vulcaniche dalle forme curiose, castagneti, uliveti,vigneti e da splendide fioriture primaverili di crochi, ranuncoli, primule, orchidee, anemoni e viole, ospita anche animali rari, come l’airone rosso e i più comuni gufi di palude, falchi pescatori e cicogne bianche. Oltre alle sue bellezze naturali, da scoprire percorrendo uno degli otto sentieri tracciati nel Parco, e ai resti delle ferriere, piccole fabbriche che hanno lavorato il ferro sino all’epoca borbonica, l’area riserva al visitatore non frettoloso alcune piacevoli sorprese.
NEL SANNIO
Il Sannio è l’antica terra dei Sanniti, nella provincia di Benevento, incastonata tra la valle Caudina e la valle Telesina, dalla campagna disegnata da vigne e uliveti centenari, dove si conservano ancora
Roccamonfina
Sant’Agata dei Goti
Torre Canne
pressoché intatti piccoli borghi antichi di grande valore storico-culturale. È la terra in cui nascono il vino Aglianico del Taburno, uno dei migliori extravergine d’oliva d’Italia, i funghi di Cusano Mutri, la Mela annurca Igp, i Torroni di San Marco dei Cavoti e l’agnello di La ticauda. Un territorio tutto green per viaggiatori curiosi, da scoprire lentamente, partendo da Sant’Agata dei Goti (www.santagatadego ti.net) , città Bandiera arancione per il Touring Club costruita su uno sperone di roccia tufacea. Il centro storico è un museo a cielo aperto dove si alternano chiese, chiostri silenziosi e nascosti, palazzi gen tilizi dai grandi portali.
IN PUGLIA
Per scoprire gli angoli più green della Puglia meglio seguire le tracce dell’antica Via Traiana (www.laviatraiana.it). Costruita tra il 108 e il 110 d.C. per creare un percorso alternativo a quello della Via Appia, la strada parte da Fasano e arriva a Brindisi e oggi ritorna a vivere come itinerario turistico alla scoperta di un angolo di Puglia meno noto del vicino Salento, ma altrettanto bello. Il viaggio inizia dal Parco Archeologico di Egnazia, dove si ammirano i resti dell’an tico centro portuale di Gnathia, già abitato da capannicoli e in epoca messapica, che raggiunse il massimo del suo splendore durante l’e poca romana, proprio grazie alla Via Traiana. Proseguendo lungo la costa adriatica si arriva al borgo marinaresco di Torre Canne, dove si trova il faro alto ben 35 metri che domina la costa fasanese. Scen dendo verso sud si attraversa l’area del Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere, caratterizzato da estesi oliveti monumentali, con la piccola stazione ferroviaria dismessa di Fontevecchia, tra sformata in Casa del Parco. Nelle zona si possono ammirare antichi tratti della Via Traiana, torri d’avvistamento di epoca aragonese,
Via Traiana
Parco delle Dune Costiere
dolmen, chiese rurali, frantoi ipogei e altri insediamenti rupestri come cripte, abitazioni e stalle ricavati nelle grotte. Attraversando lo stretto di Messina sbarchiamo, infine, in Sicilia per farci stupire dal verde del Parco Regionale dei Monti Sicani (www.parcodeimon tisicani.it). Situato nelle province di Agrigento e Palermo, il parco è una piacevole meta per una vacanza green nella Sicilia meno cono sciuta. L’area protetta include quattro preziose riserve naturali nella valle del Sosio - Palazzo Adriano, Monte Carcaci, Monte Genuardo e Monte Cammarata –, una delle distese verdeggianti e incontami nate più importanti della Sicilia con oltre 700 specie vegetali - tra cui spiccano le rare Orchidee di Robert e di Branciforti -, di cui una quarantina endemiche. Paesaggi eterogenei che spaziano dalle al ture di 300 metri della Valle del Platani alla cima più alta di Monte Cammarata (1578 m.), fatti di dolci colline, aspre vette, fiumi e tor renti, valli strette e grandi foreste naturali.
PICCOLO & PREMIUM scelti da Giuseppe Ortolano
Capoliveri (isola d’elba) Tenuta delle Ripalte (www.tenutadelleripalte.it) Il luogo ideale per alloggiare direttamente nella Costa dei Gabbiani. La struttura propone diverse soluzioni ( dal glamping agli appartamenti in fattoria fino alle lussuose ville con piscina), ospita anche un centro ippico, un centro yoga e un bike center dove noleggiare mountain bike di tutte le tipologie utili per pedalate sugli oltre 100 km di strade sterrate presente nella zona del monte Cala mita. Buone le proposte con piatti pesce del bel ristorante. melia (T ) Villa Regina (www.villareginaumbria.it) Lungo la Via dei Borghi Silenti offre camere e appartamenti in un edificio storico
Monte Cammarata
Santo Stefano Quisquina
gradevolmente restaurato. Il centro storico di Amelia è raggiungibile cogliente albergo vista Majella ma soprattutto un ottimo ristorante gestito da due generazioni di membri della famiglia Tinari. Vale deci samente la pena affidarsi ai menu degustazione capaci di valorizzare al massimo la creatività di chi sta in cucina e la qualità delle materocce.it) Poco fuori dal centro abitato, immerso nel verde, con vista sulle mura cittadine, un bel agriturismo con un ottimo ristorante con terrazza panoramica e una rinfrescante piscina. Un calda gestione familiare lo rende ancora più piacevole il soggiorno. Torre Canne di Fasano ( ) Canne Bianche, Lifestyle tamente questo boutique hotel di famiglia affacciato sulle acque del mar Adriatico.Una bianca ed elegante villa lambita dal mare è stata trasformata in un rilassante albergo con piscina,spa e piccola pignadorohotel.it) Immerso tra verdi colline e la rigogliosa vegeta zione dei Monti Sicani, l’albergo accoglie gli ospiti in 20 camere arredate con gusto. Dall’ampia terrazza esterna lo sguardo si perde dalle vallate dell’agrigentino sino al mare mentre la piscina pano ramica con idromassaggio permette di rilassarsi a fine giornata. Il ristorante mette in tavola i sapori autentici della Sicilia. Nel luglio 2012 il Pigna d’Oro Country Hotel ha ottenuto il riconoscimento e la certificazione Ecolabel che testimonia l’impegno ad operare nel rispetto dell’ambiente e della natura.
PICCOLO & PREMIUM scelti da Raffaele d’Argenzio aia omizia di essa urun a (C ) Lido Azalee (via delle Azalee, tel 347/6427034). Tra le suggestive dune coperte da mac chia mediterranea e da inaspettati gigli, la gentilissima Rosita, con l’aiuto delle figlie Alessia e Sofia, gestisce questo piccolo e delizioso lido, dandovi il benvenuto con un buon caffè e facendovi sentire su
a piedi, così come le principali mete turistiche del cammino. Guardia rele (CH) Villa Majella (www.villamaiella.it) È un acrie prime, in buona parte provenienti dall’azienda agricola dei Tinari. ant ’ ata dei Got i ( ) Agriturismo Le Rocce (www.leHotel (www.cannebianche.com) Gianvito Mangano gestisce diret spiaggia. ant o St e ano Quis uina ( G) Pigna d’oro hotel (www. bito a casa.
essa urun a (C ) Ristorante Pizzeria San Leo (www.pizzeriasanleo.it - www.hotelsanleo.it ) Il ristorante fa parte di un complesso che include anche un hotel a 4 stelle ricavato in un palazzo del XVI secolo. Una delle sale da pranzo è ricavata in un antico frantoio ipogeo scavato nel tufo lavico. Nel menù si incontrano sapori di mon tagna e di mare, come nella pasta “Mare & Monti” con vongole, porcini e pomodorino fresco. Nella foto sotto, papà Giovanni e mamma Francesca, con Teresa, Carla e Sara.
Gallu io (C ) Enosteria Ristorante Donna Teresa (www.enosteriadonnateresa.business.site) Nello splendido territo-rio del Parco di Roccamonfina, il vulcano spento dell’Alto Casertano, tra stradine e vicoletti di Galluccio, l’Enosteria Donna Teresa, ricavata in un edificio del primo Novecento, offre bruschette, primi piatti con pasta fatta a mano, secondi di carne e dolci casalinghi. Nella cantina sono conservate più di 200 etichette di vini. Nella foto sotto, papà Giacomo e mamma Nella con Alice e Benito.