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Arrampicare in Sicilia

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10. Ziroman

10. Ziroman

La Sicilia è una regione in prevalenza montuosa, caratterizzata principalmente dalla mole dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, che con i suoi 3300 metri d’altezza, domina su tutte le altre cime e gruppi montuosi dell’isola. Oltre l’Etna, i principali rilievi sono disposti sulla dorsale montuosa che corre lungo tutta la costa settentrionale dell’isola. Questa catena è definita dai seguenti gruppi montuosi, qui elencati da est verso ovest: Peloritani, Nebrodi, Madonie, Monti del Palermitano e Monti del Trapanese. Le cime di questi gruppi sfiorano i duemila metri, e alternano zone montuose ricche di boschi con altre aspre e brulle. Non tutti questi gruppi presentano attraenti pareti rocciose, di certo le montagne con le pareti più interessanti per l’arrampicata si trovano nella porzione occidentale tra Palermo e Trapani, a parte le belle ed isolate Rocche del Crasto che sorgono sui Nebrodi, nettamente più ad est. Un’altra area interessane della Sicilia per l’arrampicata è costituita dal plateau dei Monti Iblei sulla porzione sud orientale dell’isola. Qui numerosissimi canyon, profondi fino a 200 metri, offrono un grande potenziale per l’arrampicata con decine di splendide falesie ben attrezzate. L’Etna per quanto imponente e maestosa non presenta particolari pareti per l’arrampicata, a parte i piccoli settori elencati in questa guida, comunque interessanti. Dalla morfologia dei rilievi siciliani e dalle loro strutture rocciose, si evince che le zone che maggiormente si prestano all’arrampicata sono dislocate lungo la costa orientale e settentrionale dell’isola. Qui infatti si trovano i maggiori centri d’arrampicata, in quanto a densità di falesie già attrezzate o di alte pareti per le vie multipitch. In misura nettamente inferiore, anche altre zone presentano degli affioramenti rocciosi attrezzati per l’arrampicata, ma rappresentano dei settori isolati rispetto alle aree sopracitate. Su tutta l’isola in questi ultimi anni si è avuto un forte incremento del numero di itinerari di arrampicata, grazie al lavoro dei tanti chiodatori, locali e forestieri, che con passione non hanno smesso di scoprire ed attrezzare nuovi posti, o di richiodare e rimettere a nuovo settori storici. Inoltre pubblicazioni, convegni, festival e non per ultima la presente guida, rendono l’arrampicata in Sicilia sempre più diffusa. Sono sempre più le scuole d’arrampicata, le guide con clienti o più semplicemente gruppi di amici che scelgono di venire ad arrampicare in Sicilia. VIAGGIARE IN SICILIA Un viaggio in Sicilia, per quanto sfegatati arrampicatori si possa essere, non può prescindere dall’immergersi nella realtà “sicula”; la proverbiale ospitalità del suo popolo, i mille gusti e sapori delle sue pietanze, gli incantevoli scorci dei centri storici e la bellezza del suo mare. Un invito a visitare anche i tanti paesini dell’entroterra, che vivono ancora una realtà rurale lontana nel tempo, ma per chi non ama la vita bucolica di campagna, non si perda allora l’occasione della vita notturna offerta dalle città. Bellissimi i centri storici, di Palermo, Catania, Siracusa e Ragusa dove tanti locali notturni aperti fino all’alba fanno da richiamo per i più scalmanati. Non abbiate timore a girare nelle ore notturne per le città, e usate comunque il buon senso in ogni situazione. In molte falesie è possibile campeggiare alla base delle pareti, alcune di esse ricadono in proprietà private, se vi capita di incontrare i proprietari o gente del posto, è buon uso chiedere il permesso e scambiare qualche parola, in modo da farsi accettare come amici, anziché dare l’impressione di essere invasori, così nessuno vi darà fastidio. In Sicilia molti corsi d’acqua sono a regime torrentizio, per cui per la maggior parte dell’anno sono asciutti, tenete conto di questo quando prevedete di fare del campeggio libero e avete bisogno di acqua. È comunque facile rifornirsi di questo prezioso bene nei piccoli paesini montani, dove normalmente sono presenti fontane all’interno dei centri abitati. Ricordatevi che in molte aree protette, o nelle zone di rimboschimento gestite dalla Forestale, è vietato accendere i fuochi, un piccolo falò che sfugge al controllo può bruciare vaste aree e può

rappresentare un pericolo per voi e per tanti altri. Limitate il fuocherello, li dove consentito, per la cottura del cibo e non lasciatelo incustodito. Prestate sempre attenzione, soprattutto durante i mesi più caldi, alle fastidiosissime zecche, presenti in quasi tutte le falesie e che possono creare anche gravi problemi di salute. Controllare sempre il posto dove sostate, dove lasciate gli indumenti, e periodicamente durante la giornata provvedete ad un controllo sul vostro corpo. La rimozione di una zecca richiede un minimo di accuratezza per cui è bene documentarsi sulle operazioni da effettuare. In caso di febbri o malesseri sospetti dopo la puntura di una zecca è bene recarsi presso il più vicino ospedale per le cure più appropriate. Come ogni realtà che presenta diversi aspetti, belli e brutti, anche in Sicilia vi potrà capitare di storcere il naso per alcune cose, cementificazione selvaggia, rifiuti abbandonati e incendi devastanti in aeree di pregio naturalistico, ma anche questo fa parte della contraddizione di questa terra. NOTE LOGISTICHE La Sicilia è la più grande regione d’Italia, e sicuramente per la maggior parte dei climber italiani anche la più lontana. Se di certo la notevole distanza scoraggia tutti quelli che pensano di venire ad arrampicare nel solo fine settimana, invoglia invece coloro che intendono abbinare l’arrampicata a un viaggio in una terra che ha molto da offrire. Sicilia vuol dire cultura di civiltà millenarie, monumenti storici e resti archeologici tra i più belli d’Italia, tradizioni popolari fatte di feste e folklore, specialità culinarie ricche e gustosissime, ma anche il calore e l’ospitalità di un popolo sempre ben disposto nei confronti di turisti e stranieri. E se ai più sfegatati degli arrampicatori questo non dovesse bastare, allora mettano in conto di scalare su delle splendide falesie vicino al mare in pantaloncini e canottiera, anche nei freddi mesi invernali. Una visita alle più belle falesie dell’isola richiede almeno una settimana di permanenza. Consigliamo a chi ha a disposizione pochi giorni di limitarsi a alla visita di una sola area tra quelle maggiormente sviluppate, ad esempio Palermo (dove si possono raggiungere le pareti anche con i mezzi pubblici), San Vito Lo Capo, e le falesie della provincia di Siracusa e Ragusa. Se programmate invece un periodo più lungo, avrete modo di visitare i posti più interessanti e programmare un tour dell’isola. Per un viaggio itinerante è consigliabile avere un’auto; a parte Palermo, la maggior parte dei siti d’arrampicata non è vicina ai centri abitati ed è difficile da raggiungere con i mezzi pubblici. Inoltre tenere presente che per spostarsi da un capo all’altro dell’isola bisogna percorrere parecchie centinaia di chilometri, ad esempio da Ragusa a San Vito Lo Capo ci sono circa 350 km! Per la programmazione di un tour delle falesie si può pensare di fare un giro dell’isola lungo le strade costiere, partendo da Trapani per finire a Ragusa, o viceversa. COME MUOVERSI La Sicilia facilmente raggiungibile con tutti i mezzi di trasporto. Gli aeroporti di Palermo, Catania e Trapani sono ottimamente collegati con voli nazionali e internazionali, in molti periodi dell’anno le compagnie aree applicano tariffe abbastanza convenienti, rendendo questo tipo di viaggio veloce ed economico. Per gli arrivi via mare i porti di Palermo, Messina, e Catania sono collegati con i maggiori porti italiani e qualcuno all’estero. Su internet si trovano tutte le informazioni aggiornate sulle compagnie di navigazione e le varie rotte seguite. Per gli spostamenti interni la viabilità è garantita da strade e autostrade (alcune senza pedaggio), che collegano tutti i maggiori centri. Un efficiente rete di collegamenti diretti tra i vari capoluoghi di provincia per mezzo di comodi e veloci autobus, assicura gli spostamenti all’interno dell’isola, mentre risulta difficoltoso l’uso del treno, per i lunghi tempi di percorrenza tra le varie tratte. CLIMA La Sicilia la regione più calda d’Italia e tra le meno piovose. In inverno le temperature sono miti lungo la costa e rigide all’interno; l’estate è calda e ventilata lungo le coste, invece un caldo torrido caratterizza la parte interna dell’isola. La maggior parte delle precipitazioni sono concentrate nel tardo autunno e tra l’inverno e l’inizio della primavera. In ogni caso la Sicilia è il luogo ideale per chi non vuole appendere le scarpette al chiodo in inverno e ha voglia di accarezzare

la roccia scaldata dal sole, come solo in estate succede. In inverno, malgrado in alcuni periodi faccia molto freddo soprattutto nelle zone montane interne, sono frequenti lunghi periodi di bel tempo durante i quali è possibile arrampicare in maglietta e pantaloncini. La stagione opposta, l’estate, è invece sconsigliata nei periodi più caldi come luglio e agosto, quando le temperature e l’afa raggiungono valori troppo alti per poter arrampicare. In ogni caso anche in estate a seconda dei versanti o dell’ora del giorno è possibile fare un paio di tiri. La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori, perché oltre alle temperature più miti, e ad un buon numero di ore di luce, danno anche la possibilità di un tuffo in mare dopo una giornata in parete. CARTOGRAFIA La cartina del Touring Club “Sicilia” scala 1:200.000 abbastanza dettagliata e aggiornata e permette di raggiungere facilmente tutti i luoghi menzionati nella guida. Per chi volesse delle carte più dettagliate sono disponibili quelle dell’I.G.M. in scala 1:25.000, che coprono tutto il territorio italiano, ma spesso non hanno recenti aggiornamenti. Inoltre alcune carte in scala 1:50.000 edite da altri istituti, riportano il territorio di parchi ed aree protette, ottime nei dettagli ma non coprono tutte le aree interessate dai settori di arrampicata. INDIRIZZI UTILI Alcuni siti internet e pagine facebook utili per avere informazioni “fresche” o per cercare contatti con climber siciliani.

Web grupporocciasiracusa.it ymcaclimbingsanvito.it sanvitoclimbingfestival.it scalart.it scuolaestremosud.it scuolabonomo.altervista.org verticalclimbingcentersiracusa.it

Facebook Arrampikatipassa Bobo’s Extream Team Climbers Siciliani Climbing House San Vito lo Capo Gruppo Roccia Siracusa San Vito Climbing Festival Scalart Palermo Scinni I dduocu Taormina Vertical Club DWS Sicily Vertical Frame

PALESTRE INDOOR ARRAMPICATA IN SICILIA Siracusa Vertical Climbing Center, Via Padova 26, Siracusa - 340 7308976 Catania Etna Climbing Ragalna - Istituto G. Marconi, Via Paternò – Ragalna (CT) - 3358270301 Cus Catania, Viale Andrea Doria 6, Catania - 095 336186 Servolare - Nicolosi Catania Ragusa Red Rock Ragusa, Via Forlanini 36, Ragusa 351 8608118 Palermo Scalart, via Sampolo 8 – Palermo – 3281054472 Free Climbing Palermo – via Cirrincione 63 – Palermo – 328 484 1629 Trapani ASD Bosco Scorace - Fulgatore (TP) SOCCORSO ALPINO Alcune delle falesie elencate in questa guida sono ubicate in luoghi selvaggi e dall’accesso lungo e impervio. Per questo motivo un eventuale richiesta di intervento del soccorso alpino deve tener conto del fatto che le principali basi operative sono ubicate nella città di Palermo per la Sicilia occidentale e le stazioni dell’Etna per quella orientale. Località ben presidiate e dove un eventuale intervento nei territori limitrofi può risolversi in poco tempo. Malgrado il più delle volte gli spostamenti siano garantiti da elicotteri per le operazioni di salvataggio, tenete conto dei tempi di intervento qualora le richieste di aiuto provengano da zone lontane dai centri sopracitati, soprattutto nelle ore notturne o in caso di cattivo tempo che impedisce il volo in elicottero. Il numero di riferimento per le chiamate d’emergenza rimane quello valido per tutto il territorio nazionale e cioè il 112, ma vi consigliamo di specificare bene la tipologia d’incidente, richiedendo esplicitamente l’intervento delle squadre

di soccorso alpino presenti sia in Sicilia orientale che occidentale. Questo eviterà che si attivino altre istituzioni che poco hanno a che fare con il soccorso in montagna. Altri numeri utili per il soccorso sono: Per la Sicilia centro occidentale 334-9510149 numero diretto squadre di soccorso di Palermo attivo 24 ore su 24; Per la Sicilia centro orientale 095-7916069 Soccorso Alpino Guardia di Finanza Nicolosi-Etna attivo 24 ore su 24 .

PARCHI REGIONALI E AREE PROTETTE Molti dei siti d’arrampicata sono inseriti in parchi, riserve naturali e aree protette che in Sicilia sorgono numerosi. Ci limitiamo a fornire gli indirizzi di quelli principali, mentre altre informazioni utili si possono trovare visitando il sito web www.parks.it/regione.sicilia/ Riserva naturale di Monte Pellegrino: V.le Diana snc Palermo tel. 091/6716066. Parco dell’Etna: Vie Etnea 107/a Nicolosi (CT) tel. 095/821111. Parco dei Nebrodi: Via U. Foscolo 1, Alcara Li Fusi (ME) tel. 0941/793904-5 Parco delle Madonie: Corso P. Agliata 16, Petraia Sottana (PA) tel. 0921/684011.

CAMPEGGI E OSTELLI Fatta eccezione per pochi posti isolati ove comunque è possibile dormire in tenda, il resto delle falesie sono vicine a grossi centri abitati dove potrete trovare diverse soluzioni riguardanti i pernottamenti. Campeggi, ostelli, pensioni, alberghi e bed and breakfast per tutte le tasche sono facilmente contattabili ormai anche tramite internet, inutile farne un lungo elenco che da qui a poco sarebbe già superato. Comunque in ogni capitolo al paragrafo punti d’appoggio troverete alcuni suggerimenti utili in merito. PUNTI D’APPOGGIO Abbiamo fornito alcuni consigli e indicazioni direttamente nei capitoli riguardanti le zone d’arrampicata. MATERIALE NECESSARIO Tutte le vie presenti nelle falesie siciliane sono attrezzate in chiave sportiva. Spit/fix, fittoni resinati ecc. in acciaio sono utilizzati per gli ancoraggi compresi quelli di calata, che sono sempre realizzati collegando due punti tra loro. Da anni si è consolidato nelle falesie siciliane uno stile “plaisir” e raramente vi capiterà di affrontare lunghi run out tra una protezione e l’altra. È quindi sufficiente avere con se la normale attrezzatura in dotazione; scarpette, imbracatura, magnesite corda singola da almeno 60 metri, in qualche caso meglio da 70 o 80 metri, un set da rinvii che può arrivare fino a 15 per le vie più lunghe, attrezzo per assicurare, una fettuccia e un paio di moschettoni a ghiera per le manovra nell’ancoraggio di calata. L’uso del casco è sempre consigliato. Nei mesi invernali le temperature possono essere sorprendentemente rigide quindi dotatevi di abbigliamento pesante. Ma allo stesso tempo non dimenticate mai una buona scorta di acqua in presenza di giornate assolate.

CRITERI DI SELEZIONE DELLE FALESIE Nella selezione delle falesie, abbiamo cercato di tenere conto dei criteri di bellezza dei luoghi, chiodatura, facilità e pulizia degli accessi e problemi inerenti divieti e restrizioni di alcune aree. Piccolissimi siti sparsi un po’ ovunque non sono stati inseriti perché di poco interesse, dovuto all’esiguo numero di vie e allo stato di chiodatura troppo vecchio. Le poche multipitches descritte in questa guida sono un’eccezione in quanto inserite in settori di monotiri come ad esempio Valdesi a Palermo e Cattedrale nel deserto a San Vito lo Capo. Sono totalmente attrezzate con criteri sportivi e non richiedono l’utilizzo di altro materiale all’infuori di rinvii, moschettoni, qualche cordino o fettuccia e assicuratore/discensore.

AVVERTENZA SULL’ARRAMPICATA IN FALESIE IN AMBIENTE MARINO Da anni è ormai noto il problema della chiodatura inox in ambiente marino. Dopo gli incidenti dovuti alle improvvise rotture di ancoraggi inox, in apparenza in buone condizioni, il problema è stato messo sotto la lente di ingrandimento. E così si sono costituite commissioni internazionali, studi tecnici, conferenze e dibattiti sul settore. Le aziende, le prime chiamate in causa, hanno già dato le prime risposte al mercato, producendo degli ancoraggi inox dedicati alla chiodatura in ambiente marino, (vedi acciaio 316L marino). Ma ad oggi il Titanio sembra es-

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