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Fashion on stage at the Biennale

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Expo Riva Schuh

Expo Riva Schuh

Biennale di moda

di Mariacristina Ferraioli

Bottega Veneta, Punta della Dogana

In principio fu Miami Art Basel, poi il Salone del Mobile di Milano, ora le grandi maison del lusso e della moda conquistano un altro baluardo del sistema dell’arte internazionale: la Biennale di Venezia.

Da tempo i principali gruppi hanno compreso l'importanza del ruolo dell'arte nel campo della moda e hanno inaugurato la tendenza ad aprire al pubblico fondazioni e musei. Apripista è stata proprio Venezia con la nascita della Fondazione Pinault, nelle due sedi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, e della Fondazione Prada, ospitata nel palazzo Ca' Corner della Regina sul Canal Grande. Mai prima d’ora, tuttavia, il mondo della moda aveva investito così tanto come nell’edizione appena inaugurata della Biennale di Venezia, considerata il più importante evento globale dell’arte contemporanea. Mostre, iniziative culturali, progetti artistici, sponsorizzazioni, ma anche feste e cene mondane, le grandi maison hanno voluto comunicare a tutti i costi la loro presenza in laguna in contemporanea con l’apertura della 59ma Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea, intitolata The milk of dreams, che si terrà, fino al 27 novembre 2022, tra l'Arsenale e i Giardini. C’è Bottega Veneta che ha supportato le performance dei coreografi William Forsythe, Lenio Kaklea, Ralph Lemon e Pam Tanowitz, ispirate alla mostra “Bruce Nauman: Contrapposto Studies” della Fondazione Pinault a Punta Della Dogana, realizzando i costumi dei ballerini. Burberry che ha sostenuto il Padiglione Inglese, vincitore del Leone d’Oro come miglior padiglione nazionale. C’è Louis Vuitton che ha restaurato, riportandole al loro originario splendore, otto storiche edicole veneziane per presentare, accanto alle consuete pubblicazioni cartacee, la collezione completa delle sue collane dedicate ai viaggi “City Guide”, “Fashion Eye” e “Travel Book”. C’è Dior che ha organizzato la cena di gala più glamour dell’Art Week per raccogliere fondi per il restauro del museo Ca’ d’Oro e, allo stesso tempo, ha realizzato le divise per il personale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Non poteva mancare all’appello Chanel che, oltre ad aver organizzato un party esclusivo a cui hanno partecipato star internazionali come l'attrice scozzese Tilda Swinton, ha riunito

a Venezia i dieci vincitori del premio culturale Chanel Next Prize, attivi nel campo del design, del cinema, del teatro e delle arti visive. Anche in questo caso, un’ottima occasione per mettersi in mostra a Venezia e consolidare la propria immagine. La moda, dunque, guarda sempre di più al mondo dell’arte sia come fonte di ispirazione sia come vetrina promozionale. Tra i tanti eventi a Venezia una menzione speciale va a Valentino, main sponsor del bellissimo Padiglione Italia, intitolato Storia della Notte e Destino delle Comete, che per la prima volta presenta in mostra un solo artista: Gian Maria Tosatti. Un viaggio immaginifico nell’industria tessile italiana negli anni del miracolo economico sospeso tra nostalgia ed etica del lavoro. Ritorna in qualche modo al centro del dibattito, il rapporto tra l’essere umano e il suo approccio al lavoro già protagonista, solo pochi mesi fa, della collezione disegnata da Miuccia Prada, tra le massime collezioniste europee di arte contemporanea, e Raf Simons, tra i designer più visionari degli ultimi anni, per Prada ed intitolata, appunto, Body of The Work che è stata presentata al pubblico sulle passerelle milanesi dell’ultima Men Fashion Week. Una rivisitazione, in chiave ovviamente extra-lusso, delle uniformi da lavoro esaltate dall’uso di materiali preziosi come la pelle o la seta. A pensarci bene, si tratta di sdoganare la tuta da lavoro così da segnarne il passaggio da abbigliamento umile, modesto, dimesso, a outfit da mostrare con orgoglio esattamente come i macchinari di una vecchia azienda tessile possono diventare opere d’arte all’interno della più importante mostra del pianeta. Arte e moda che, seppure a distanza e con le dovute differenze, si parlano ancora incrociando costantemente l’una il campo d’azione dell’altra.

Prada Prada

Fashion on stage at the Biennale

In the beginning it was Miami Art Basel, then the Salone del Mobile in Milan, now the major luxury and fashion houses conquer another stronghold of the international art system: the Venice Biennale.

The main groups have long understood the importance of the role of art in the fashion field and started a new trend opening foundations and museums to the public. Venice was the forerunner with the birth of the Pinault Foundation, in the two offices of Palazzo Grassi and Punta della Dogana, and of the Prada Foundation, housed in the Ca’ Corner della Regina palace on the Grand Canal. Never before, however, has the fashion world invested so much as in the just-inaugurated edition of the Venice Biennale, considered the most important global event of contemporary art. Exhibitions, cultural initiatives, artistic projects, sponsorships, but also parties and social dinners, the great fashion houses wanted to communicate their presence in the lagoon at all costs concurrent with the opening of the 59th International Exhibition of Contemporary Art, entitled The milk of dreams, which will be held, until 27 November 2022, between the Arsenale and the Giardini. Bottega Veneta sup-

Gian Maria Tosatti, “Storia della Notte e Destino delle Comete”

ported the performances of choreographers William Forsythe, Lenio Kaklea, Ralph Lemon and Pam Tanowitz, inspired by the “Bruce Nauman: Contrapposto Studies” exhibition of the Pinault Foundation in Punta Della Dogana, creating the costumes of the dancers. Burberry which supported the English Pavilion, winner of the Golden Lion as the best national pavilion. Louis Vuitton restored eight historic Venetian newsstands, bringing them back to their original splendor, to present, alongside the usual printed publications, the complete collection of its necklaces dedicated to travel “City Guide”, “Fashion Eye” and “Travel Book”. Dior organised the most glamorous gala dinner of Art Week to raise funds for the restoration of the Ca’ d’Oro museum creating at the same time the uniforms for the staff of the Gallerie dell’Accademia in Venice. Chanel could not miss this occasion, in addition to having organised an exclusive party attended by international stars such as the Scottish actress Tilda Swinton, brought together in Venice the ten winners of the Chanel Next Prize cultural award, active in the field of design, cinema, theater and visual arts. Again, an excellent opportunity to show off in Venice and consolidate one’s image. Fashion, therefore, increasingly looks to the world of art both as a source of inspiration and as a promotional showcase. Among the many events in Venice, a special mention goes to Valentino, main sponsor of the beautiful Italian Pavilion, entitled History of the Night and Destiny of the Comets, which for the first time presents only one artist: Gian Maria Tosatti. An imaginative journey through the Italian textile industry in the years of the economic miracle suspended between nostalgia and work ethic. Somehow the relationship between human beings and their approach to work returns to the centre of the debate which, only a few months ago, was already protagonist of the collection designed by Miuccia Prada, one of the leading European collectors of contemporary art, and Raf Simons, among the most visionary designers of recent years, for Prada and entitled, Body of The Work which was presented to the public on the Milanese runways at the last Men Fashion Week. A reinterpretation, obviously in an extra-luxury key, of work uniforms enhanced by the use of precious materials such as leather or silk. Thinking about it, it is a question of legitimising overalls so as to mark the passage from humble, modest, modest clothing, to outfits that should be proudly shown, the same way machines of an old textile company can become works of art inside the most important exhibition on the planet. Art and fashion which, albeit at a distance and with the necessary differences, still talk to each other, constantly crossing each other’s action field.

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