Il tempo dell'acqua - Numero 15 – agosto 2011

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Il temPo ACQUA n. 15 agosto 2011

INVESTIMENTI: da CAP Holding i cantieri aper ti sul territorio SOSTENIBILITÀ Pozzi di prima falda per le aree verdi

SFIDE Il check-up delle reti fognarie

PROSPETTIVE Dopo il referendum: serve un grande sforzo industriale

INSERTO I progetti con le scuole


apebmilano.it

Come nella Provincia dii M Milano Come società società pubblica pubblica e unico unico soggetto soggetto responsabile responsabile per per l’erogazione l’erogazione del del Servizio Ser vizio Idrico Idrico Integrato Integrato n ella P rovincia d ilano e iin n numerosi numerosi comuni comuni delle delle Province Province di di Monza Monza e Brianza, Brianza, Pavia, Pavia, C Como, siamo impegnati impegnati ogni ogni g giorno per garantire potabile omo, Varese, Varese, siamo iorno p er g arantire aacqua cqua p otabile buona, dell’intero dell’acqua, nel dell’ambiente delle buona, sicura sicura e controllata controllata a 2 milioni milioni di di abitanti. abitanti. Ci Ci occupiamo occupiamo d ell’intero cciclo iclo iintegrato ntegrato d ell’acqua, n el rrispetto ispetto d ell’ambiente e d elle del distribuzione, depurazione delle Un Servizio quotidiano un rrisorse isorse iidriche driche d el tterritorio: erritorio: ccaptazione apta zione e d istribuzione, ffognatura, ognatura, d epurazione d elle aacque cque rreflue. eflue. U nS er vizio q uotidiano e u n impegno oltre, sostenere nuovaa cu cultura dii q questo prezioso elemento, per impeg no che vva a oltr e, per sostener e una nuov ltura ffinalizzata inalizzata a uun n uutilizzo tilizzo ssostenibile ostenibile d uesto p rezioso e lemento, e p er promuovere promuovere la la sicurezza sicurezza e la la qualità qualità dell’acqua dell’acqua del del rubinetto: rubinetto: una una scelta scelta di di vita vita amica amica dell’ambiente! dell’ambiente!


soMmaRio

LAVORI

ZOOM 6 • Federutility dopo il referendum: “Subito risposte istituzionali e un nuovo modello per il settore” 8 • Archiviato il referendum, restano i problemi. Qualche spunto per risolverli di Giulio Conte

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“Il tempo dell’acqua” registrazione 510/90 del 25/7/1990 presso il Tribunale di Milano Periodico del Gruppo CAP

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Direttore responsabile Raffaella Ciceri Comitato editoriale Alessandro Ramazzotti (presidente), Silvia Martorana, Elena Cassia, Laura Pettenati Hanno collaborato a questo numero Franco Arnò, Barbara Bensi, Alberto Bergamaschi, Saverio Calabria, Eliana Castaldo Tuccillo, Davide Chiuch, Giulio Conte, Giacomo Garbelli, Maurizio Gorla, Angela Iovino, Marina Lentini, Giuseppe Manfredi, Filippo Negri, Michela Pezzuto, Roberta Pupa, Ugo Rabbiosi, Cristina Sossan, Marco Tavecchia Progetto grafico e impaginazione AP&B - Via Lentasio, 7 - 20122 Milano

PROGETTI

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Stampa Grafica Due Print - Viale Lombardia, 32 20092 Cinisello Balsamo (MI) www.graficadueprint.com Per la pubblicità e per ricevere “Il tempo dell’acqua” tel. 02 825021 iltempodellacqua@capholding.it

Questa pubblicazione è stampata su carta interamente riciclata e riciclabile, priva di cloro e sostanze chimiche

EDITORIALE 4 • Ai Comuni italiani la stessa libertà di scelta dei cittadini europei. Ma ora occorre un grande sforzo industriale per rilanciare il settore idrico di Alessandro Ramazzotti

SOSTENIBILITÀ

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MONDOCAP 10 • Un anno in crescita Approvato il bilancio di esercizio 2010 12 • Diciotto nuovi Comuni entrano a far parte del mondo CAP 13 • Il bilancio di metà anno per l’Ufficio Appalti: 41 gare in 7 mesi 14 • CAP si fa in quattro 16 • “Diamo un calcio allo spreco!” CAP Holding finanzia i pozzi di prima falda per le aree verdi ABC ACQUA 17 • INSERTO SPECIALE SCUOLE LAVORI IN CORSO 25 • Progetti, zona 1: conoscere per intervenire Indagini esplorative al collettore fognario di Brugherio 26 • Progetti, zona 2: una via d’acqua per Cusano Milanino e Cinisello Balsamo 27 • Progetti, zona 3: una centrale di trattamento delle acque a Trezzo sull’Adda 28 • Progetti, zona 4: il potenziamento dei depuratori di Abbiategrasso e Besate 29 • Completato il check-up della rete fognaria di Sesto, Abbiategrasso, Sedriano e Vimodrone 30 • Più di 7 milioni di litri in sei mesi: il successo delle Case dell’Acqua LINK 32 • A Rochefort l’assemblea annuale di Aqua Publica Europea 34 • Tavola rotonda italo-israeliana sul water tech 36 • Arriva il Festival dell’Acqua, con una maratona da Genova a Palermo 37 • A qualcuno piace… fresca! Grazie a CAP Holding solo acqua di rete al Milano Film Festival 38 • Il progetto sulla sostenibilità a Sesto San Giovanni


Ai Comuni italiani la stessa libertà di scelta dei cittadini europei Ma ora occorre un grande sforzo industriale per rilanciare il settore idrico

editoriale

EDiTORIaLE

di Alessandro Ramazzotti*

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Le date del 12 e 13 giugno 2011 rimarranno impresse a lungo nella memoria degli italiani. Verranno ricordati come i giorni in cui, per la prima volta dopo tanti anni, un referendum nel nostro Paese ha raggiunto il fatidico quorum portando alle urne più del cinquanta per cento degli elettori. Ed è stata una tappa cruciale per il settore idrico in cui opera la nostra azienda. Il risultato del referendum segna infatti una sostanziale vittoria per i cittadini italiani, perché, al di là del dibattito a volte eccessivamente ideologico, di fatto riconosce ai Comuni gli stessi diritti che hanno gli Enti Locali degli altri Paesi europei. Vale la pena sottolineare infatti che in Europa esistono tre diverse tipologie di gestione: l’affidamento diretto a un soggetto pubblico in house providing, la gara o la gestione mista pubblico-privata. In Italia invece la legge limitava di fatto a due le possibilità: prevedeva la gara e la gestione mista, ma rendeva difficilmente praticabile la gestione in house, negando quindi ai cittadini italiani le stesse possibilità di scelta di quelli europei. Eppure il grande patrimonio nazionale di reti e impianti idrici italiani è il frutto del lungo e intenso lavoro portato avanti nei decenni proprio dai Comuni con i soldi dei cittadini. I cittadini quindi, attraverso i Comuni, ne sono gli effettivi proprietari, e in quanto tali dovrebbero poter decidere a chi affidare la gestione del loro patrimonio idrico, se a una società pubblica o a una privata. Il referendum quindi è servito proprio a questo: a ridare ai nostri cittadini, come in tutta Europa, la piena possibilità di decidere a chi affidare la gestione del nostro prezioso patrimonio, orientando la scelta in base alle esigenze dei territori e ai risultati attesi e quindi premiando le aziende migliori, e non confermando quelle che non hanno raggiunto gli obiettivi indicati. Ora, però, per le nostre aziende pubbliche non si tratta di salutare il risultato del referendum con un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, né possiamo permetterci di sederci sugli allori. La fiducia accordataci dai nostri territori deve invece rappresentare uno stimolo a lavorare sempre meglio, per testimoniare giorno dopo giorno che abbiamo tutte le carte in regola, le competenze, il know-how, l’esperienza e le capacità per gestire il servizio idrico nel modo migliore. Dobbiamo dimostrare nei fatti che la fiducia nei nostri confronti attestata dal voto degli elettori italiani è ben riposta, e che in Lombardia “pubblico” è ancora sinonimo di qualità.


editoriale

Vorrei però sottolineare una carenza nel dibattito che si è sviluppato finora intorno ai due referendum sull’acqua, che, tutto incentrato su temi etici o di portata più generale, ha lasciato in ombra il tema del servizio idrico vero e proprio e delle aziende che lo gestiscono. Ad urne chiuse, diventa quindi cruciale parlare di quei soggetti che l’acqua la portano nelle case, garantendone la sicurezza, la qualità e i migliori trattamenti perchè venga restituita all’ambiente il più possibile simile a come l’abbiamo prelevata. Diventa insomma cruciale parlare dei soggetti incaricati di svolgere questo servizio, e che costituiscono un tessuto industriale importante nel nostro Paese. Sottolineo ancora una volta che si sono calcolati 66 miliardi di euro di investimenti necessari, nei prossimi anni, sul fronte idrico per mettere il Paese in linea con gli standard europei. Nel nostro territorio, noi siamo pronti a fare la nostra parte: CAP Holding ha adottato infatti nei mesi scorsi, di concerto con l’ATO della Provincia di Milano, un Piano triennale degli investimenti da 130 milioni di euro, che prevede oltre 300 interventi per realizzare nuovi acquedotti, estendere reti fognarie, potenziare depuratori, in base alle esigenze segnalate dai Comuni e verificate con la nostra area tecnica. Come sempre, in questo numero del Tempo dell’Acqua pubblichiamo un aggiornamento su alcuni di questi interventi, per mettere i lettori al corrente dei lavori in corso e dei cantieri che si apriranno in futuro. Voglio concludere però con un appello: serve oggi un grande sforzo industriale che chiami a raccolta le migliori aziende, garantendo tariffe remunerative che permettano di investire in progetti a lungo respiro per avviare il necessario ammodernamento degli impianti e delle reti. E serve, prima di tutto, una Authority nazionale che vigili sui criteri tariffari e sulla piena rispondenza di tutti i soggetti ai parametri richiesti e agli impegni assunti. Nell’attesa che diventi presto realtà questa richiesta - avanzata più volte dal mondo delle aziende e da Federutility, la federazione nazionale che ci rappresenta - auguro a tutti una buona lettura, con la speranza che possa fornirvi spunti di riflessione preziosi per la conoscenza del settore idrico.

*Presidente CAP Holding

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ABC

acqua

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Imbrocchiamola!

Le caraffe per distribuire acqua del rubinetto nelle mense scolastiche

idurre i costi per la collettività in termini di acquisto e smaltimento di bottiglie di plastica per le mense scolastiche; valorizzare la qualità dell’acqua di rete, che sul territorio ser vito da CAP Holding è buona, sicura e controllata, ottima da bere; ridurre l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo di ingenti quantità di plastica. Sono questi gli obiettivi che si propone di raggiungere il progetto “Imbrocchiamola! Le caraffe per distribuire acqua di rete nelle mense scolastiche”. Molti Comuni le stanno già richiedendo, e sono già sui tavoli le caraffe che CAP Holding mette a disposizione per le mense delle scuole che decidono di sostituire le bottigliette di plastica con acqua di rete. Cer tificate per l’uso alimentare, le caraffe sono per fettamente igieniche e lavabili in lavastoviglie.

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Gli alunni di Pantigliate con le nuove brocche per l’acqua di rubinetto. Il Comune è stato tra i primi a usufruire del servizio messo a disposizione da CAP Holding

L’Italia è il terzo consumatore al mondo di acqua in bottiglia, primo in Europa: quasi duecento litri all’anno per ogni abitante. Consumi così elevati compor tano un enorme impatto ambientale, che è stato calcolato in sei miliardi di bottiglie di plastica e 300mila tir ogni anno. Queste abitudini sono spesso immotivate, in particolare nel nostro territorio l’acqua di rete, quella che arriva nei rubinetti delle nostre case, è di ottima qualità, garantita da rigorosi controlli periodici svolti dai gestori del ser vizio idrico e dall’Asl. Gli ultimi Comuni, in ordine di tempo, a

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prenotare il ritiro delle caraffe di CAP sono stati Sedriano, Besate, Noviglio, Casarile, Bellusco, Paullo. Per chi ancora non si fosse fatto avanti, c’è ancora posto: basta inoltrare la richiesta all’azienda scrivendo a educazione@capholding.it.


LAVORI

in corso

Progetti, zona 1: conoscere per intervenire Indagini esplorative al collettore fognario di Brugherio

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nizialmente si apriranno gli scavi in corso Sempione. A seguire i lavori si sposteranno in corrispondenza dell’incrocio tra via Monte Cristallo e via San Carlo, dove è necessario approfondire la conoscenza della situazione prima di progettare l’intervento sul collettore”. L’ingegnere Davide Chiuch, direttore dell’area tecnica di CAP Holding, spiega così i prossimi passi dei lavori di indagine necessari per il potenziamento del collettore fognario di Brugherio. L’obiettivo è quello di avere una visione completa della situazione attuale e di ridurre al minimo il disagio nella cittadina brianzola, causato dai lavori di scavo, per la metà di settembre, quando riapriranno le scuole.

Cosa succede a Brugherio? I reflui prodotti nel comune dovrebbero essere convogliati nel collettore che passa da via San Carlo e da via Guzzina, per arrivare poi al depuratore di Peschiera Borromeo. Qui le acque reflue vengono depurate e restituite pulite ai corsi d’acqua superficiali. In realtà questo, che è il percorso previsto, non sempre è quello concretamente seguito dai reflui di Brugherio: il collettore infatti non è sufficiente, e all’incrocio fra via Monte Cristallo e via San Carlo c’è un nodo critico che spesso si riempie, provocando degli sversamenti in un canale scolmatore vicino. Un problema da risolvere per l’area tecnica di CAP, ma le tecnologie di video-ispezione tradizionali si sono rivelate in questo caso inefficaci per arrivare alla piena com-

prensione della situazione. Le acque reflue dovrebbero confluire nel canale scolmatore solo in caso di piogge consistenti, che le rendono molto diluite, invece a Brugherio il problema si ripete anche in altre situazioni. Si è dunque deciso di procedere agli scavi per avviare indagini conoscitive particolareggiate così da progettare gli inter venti avendo a disposizione tutti gli elementi necessari. Passaggi preliminari alla progettazione esecutiva del potenziamento del collettore. I tecnici di CAP Holding coglieranno l’occasione per risolvere anche il problema delle infiltrazioni nelle cantine di alcune abitazioni private della zona, un’esigenza segnalata dalle famiglie dei residenti del quartiere coinvolto.

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LAVORI

in corso

Progetti, zona 2: una via d’acqua per Cusano Milanino e Cinisello Balsamo L’interconnessione degli acquedotti consente maggiore elasticità

onnettere le reti idriche e creare una via d’acqua di dimensioni sufficienti a fronteggiare l’eccesso di nitrati negli acquedotti. È questo l’obiettivo principale del progetto studiato dell’area tecnica di CAP Holding, che prevede la realizzazione di un’interconnessione fra le reti idriche di Cusano Milanino e Cinisello Balsamo. Il dato di partenza è la previsione che in alcuni pozzi dei due Comuni potrebbe verificarsi un eccesso di nitrati, inquinanti di origine antropica dovuti all’infiltrazione in falda dei prodotti utilizzati in agricoltura e nell’allevamento intensivo. Sulla base di questa previsione, i tecnici di CAP Holding hanno messo a punto un progetto che consentirà di gestire i flussi

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idrici con maggiore flessibilità. L’interconnessione degli acquedotti permette infatti una migliore distribuzione delle risorse idriche e una maggiore elasticità di servizio in caso di variazioni della richiesta di portata da parte di uno o dell’altro dei due Comuni, ma anche in caso di necessità gestionali, ad esempio per il fermo temporaneo di un impianto di sollevamento da un pozzo determinato dal superamento di qualche limite di potabilità o dalla mancanza di tensione elettrica, oppure ancora per la manutenzione programmata. “La dorsale di interconnessione sarà dunque una vera e propria via d’acqua, realizzata tra la tubazione posta all’interno della cameretta interrata in via Monte Grappa a Cusano Milanino fino alla tubazione di via Leon Battista Alberti nel Co-

mune di Cinisello Balsamo. Il percorso della dorsale si svilupperà lungo via Alessandrina, con un collegamento in diramazione anche alla tubazione di via Aldo Moro” - spiega Filippo Negri dell’area tecnica di CAP Holding. Il progetto prevede un investimento di circa un milione di euro per realizzare l’interconnessione, ma questo inter vento consentirà in futuro di affrontare i problemi che si dovessero presentare avendo le infrastrutture adeguate. Eventuali necessità gestionali saranno così risolte senza minimamente intaccare la qualità del servizio reso ai cittadini dei due Comuni, che semplicemente mettendo in condivisione le risorse potranno garantire un ser vizio più efficiente e rispondere a eventuali emergenze future.


LAVORI

in corso

Progetti, zona 3: una centrale di trattamento delle acque a Trezzo sull’Adda Dopo i pozzi esplorativi, primi lavori per la Dorsale della Brianza

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analisi dell’acqua prelevata dai due pozzi esplorativi scavati in località Colonia San Benedetto a Trezzo sull’Adda ha dati risultati incoraggianti: tutti i valori analizzati sono risultati al di sotto delle soglie previste per legge, tranne la presenza insolitamente alta di ferro e manganese. Proprio per abbassarne la concentrazione verrà realizzata una centrale di trattamento delle acque nella parte alta delle aree acquisite dall’Opera San Benedetto. I lavori partiranno a breve e richiedono un investimento di circa 4 milioni di euro da parte di CAP Holding, per costruire uno dei tasselli chiave della nuova Dorsale per la Brianza, una delle opere più attese sul territorio di CAP, che prenderà il via dal Campo Pozzi di Trezzo. Siamo dunque finalmente al nastro di partenza: dopo la realizzazione, negli anni scorsi, del

Campo Pozzi di Pozzuolo Martesana e della dorsale da Pozzuolo a Bellusco, che connette i Comuni di Cambiago, Cavenago, Burago, Concorezzo e Ornago, sulle stesse basi iniziano i lavori per l’area di Trezzo sull’Adda, per una dorsale che è destinata ad arrivare fino a Briosco e Veduggio. Ad oggi, come ci racconta l’ingegner Saverio Calabria, che segue i lavori per CAP Holding, sono state acquisite le aree dall’Opera San Benedetto: nella parte bassa è prevista la realizzazione del Campo Pozzi, con sei pozzi a doppia colonna, mentre nella parte alta sarà realizzata la già citata centrale di trattamento delle acque. Si sono avviate le trattative con il Comune e con gli enti competenti per il territorio, in questo caso il Parco Adda Nord e la Provincia di Milano, e si sta provvedendo alla recinzione delle aree per i lavori. Sono dunque iniziati i lavori per un maxi progetto

da più di 25 milioni di euro che garantirà l’accesso ad acqua di qualità per un’area di 90mila abitanti, che interesserà almeno 14 Comuni nel territorio dell’Alta Brianza, senza contare i 70mila già raggiunti dal Campo Pozzi di Pozzuolo. A dimostrazione che grazie alla pianificazione di economie di scala, una grande azienda come CAP Holding è in grado di rispondere alle esigenze dei territori in maggiore difficoltà dal punto di vista idrico, prelevando l’acqua dove ce n’è in abbondanza per portarla dove serve.

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LAVORI

in corso

Progetti, zona 4: il potenziamento dei depuratori di Abbiategrasso e Besate CAP investe nelle infrastrutture rispettando l’ambiente

umentare le capacità di trattamento degli impianti per rispondere alle esigenze di un territorio in crescita: CAP Holding ha appena chiuso le procedure di gara per i lavori di adeguamento e potenziamento dei depuratori di Abbiategrasso e Besate. Con uno sguardo attento all’ambiente per entrambi i comuni che ricadono nel Parco del Ticino: gli appalti saranno affidati mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, prevedendo un punteggio speciale per le tecniche più efficaci volte a ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso, ad esempio l’impiego di tecniche a scarsa produzione di rifiuti, lo sviluppo di tecniche per il recupero e il riciclo delle sostanze emesse e usate nel processo, nell’ottica di prevenire e ridurre al minimo l’impatto ambientale.

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In particolare, il depuratore di Abbiategrasso era gestito dalla società Amaga fino al 2010, quando è stato formalizzato il passaggio di consegne a CAP Holding. Questa convenzione aveva proprio lo scopo di promuovere una più incisiva salvaguardia delle risorse idriche e di offrire un servizio che rispondesse sempre meglio alle aspettative dei cittadini, oltre ad andare nella direzione stabilita dalle norme regionali e nazionali. Per questo intervento è previsto un finanziamento ATO, che coprirà in parte i costi dei lavori. Si tratta di due progetti imponenti, che comportano un investimento di oltre due milioni di euro il primo, e quasi un milione e mezzo di euro il secondo. Segno di un forte impegno per il miglioramento delle infrastrutture idriche, a partire proprio dalla depurazione. Gli interventi rientrano infatti nel Piano trien-

nale degli investimenti, che oggi ammonta a circa 130 milioni di euro, di cui oltre 14 milioni nel settore della depurazione. “Uno sforzo ingente che va in due macrodirezioni - spiega il presidente di CAP Holding Alessandro Ramazzotti -: rispondere alle esigenze del territorio, per sostenerne lo sviluppo nel rispetto delle risorse ambientali e naturali; e impegnarsi in prima linea per muovere l’economia locale e dare lavoro all’indotto del comparto idrico”.


LAVORI

in corso

Completato il check up della rete fognaria di Sesto, Abbiategrasso, Sedriano, Vimodrone Prosegue a ritmi serrati l’attività dell’Ufficio rilievi e cartografia

Sesto San Giovanni i risultati della mappatura sono stati presentati all’amministrazione comunale a fine marzo. Ad Abbiategrasso, Sedriano e Vimodrone l’attività si è conclusa prima dell’estate. A Bubbiano, Pantigliate e Nosate sono già stati consegnati i primi documenti utili al Comune. Ora i lavori dei tecnici dell’Ufficio rilievi e cartografia di CAP Holding proseguono a macchia di leopardo su tutto il territorio milanese e brianzolo: a Peschiera Borromeo, Melegnano e Casorezzo sono stati ultimati i rilievi geometrici ed è iniziata la fase di elaborazione dei dati; a Cisliano, Cuggiono, Busto Garolfo e Boffalora sopra Ticino le squadre sono all’opera per completare la mappatura georefenziata. Complessivamente nei primi sei mesi dell’anno sono 290 i chilometri di rete fognaria già rilevati dall’ufficio coordinato dal geologo Giuseppe Manfredi: un’attività intensa che procede a ritmi serrati per raggiungere gli obiettivi previsti dal Progetto InformaRe (Tempo dell’Acqua n°14, marzo 2011, pagine 14-15). In base alla pianificazione dell’ATO della Provincia di Milano e al progetto condiviso tra le aziende di gestione CAP Holding, Idra Patrimonio, Tam, Tasm, Ianomi e Alsi, l’intervento prevede la mappatura di 1.200 chilometri di reti in tre anni, con l’obiettivo di ottenere una banca dati unitaria e condivisa,

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utile per aggiornare il Sistema Informativo Territoriale e aiutare i Comuni nella predisposizione dei Piani Urbani di Gestione dei Servizi del Sottosuolo (in sigla, PUGSS). A titolo di esempio, a Sesto San Giovanni le squadre dell’Ufficio rilievi e cartografia hanno rilevato, mappato e georefenziato 133 chilometri di rete fognaria e 3.930 chiusini. Anche ad Abbiategrasso l’attività ha richiesto mesi di tempo: 102 chilometri di rete fognaria, 2.751 chiusini, e - complessivamente - una diagnosi buona secondo i tecnici di CAP. Lo scopo non era solo quello di “dare i numeri”, ma di fornire al Comune la fotografia aggiornata e puntuale delle reti che scorrono sotto i nostri piedi, partendo appunto dalle condotte fognarie, per individuare i punti critici, conoscere le necessità di intervento, e avere gli

strumenti per una corretta e mirata pianificazione urbanistica. “Il sottosuolo è un settore fondamentale per la gestione del Sistema Urbano - ricorda infatti il vicepresidente di CAP Holding Franco De Angeli -. Conoscere il tracciato delle reti e le priorità di intervento consente di pianificare l’apertura dei cantieri evitando di intervenire più volte nella stessa strada”. Al Comune di Sesto per esempio è stato consegnato un check up da cui si evince che, “in generale, la rete fognaria è ben distribuita sul territorio comunale, le acque reflue raccolte vengono convogliate al depuratore, mentre le sei vasche volano e una serie di sfioratori consentono di evitare problemi di allagamento in caso di eventi meteorici importanti”, conclude Giuseppe Manfredi. Ora i rilievi proseguono, con l’obiettivo di mappare altri 280 chilometri entro fine anno.

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LAVORI

in corso

Più di 7 milioni di litri in sei mesi: il successo delle Case dell’Acqua Le strutture di CAP Holding hanno consentito di risparmiare 5 milioni di bottiglie di plastica

er la precisione sono 7.395.660 i litri erogati dalle 35 Case dell’Acqua di CAP Holding nei primi sei mesi del 2011: un vero successo per le moderne fontane che erogano acqua naturale e frizzante, fresca di falda e a chilometro zero. Proviamo a fare qualche conto in termini di bilancio ambientale: considerando in un litro e mezzo la capacità dei contenitori per l’acqua più diffusi, scopriamo che, grazie ai 35 impianti di CAP Holding, sono stati risparmiati nei primi sei mesi del 2011 ben 5 milioni di bottiglie di plastica, che non sono state prodotte né trasportate sulle strade, né smaltite come rifiuti. Oltre a erogare acqua buona e sicura, le Case dell’Acqua si dimostrano quindi sempre più amiche dell’ambiente!

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Misinto - 27 Marzo 2011

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I maggiori consumi si sono registrati a Rozzano, storica Casa dell’Acqua, fra le prime inaugurate: qui nei primi sei mesi dell’anno sono stati erogati 561.743 litri d’acqua, una media di più di 90mila litri al mese. Sul podio anche Sesto San Giovanni, con un totale di 503.573 litri da gennaio a giugno per una media di 83mila litri al mese, e Corbetta, inaugurata nell’ottobre 2010, con 476mila litri (in media quasi 80mila litri al mese). Fra le altre, in particolare si segnalano: Peschiera Borromeo, Pioltello, Paullo, Cornaredo, Cologno Monzese, che riportano consumi mensili superiori a 50mila litri, e che quindi in 6 mesi hanno erogato oltre 300mila litri l’una. Dunque un’iniziativa che registra un alto gradimento dei cittadini, e che prosegue a ritmi serrati.

Nel corso di questi primi sei mesi dell’anno sono state inaugurate 12 nuove Case dell’Acqua: in provincia di Milano Vimodrone, Seggiano, Limito, Arese, Dresano, Vernate, Basiglio e una struttura in condivisione fra i Comuni di Vermezzo e Zelo Surrigone; due nel Pavese a Torre D’Arese e Marzano, e le prime due in provincia di Monza e Brianza, a Nova Milanese e Misinto.

Arese - 14 Maggio 2011

Marzano - 17 Aprile 2011


LAVORI

in corso

Torre D’Arese - 9 Aprile 2011

Dresano - 28 Maggio 2011

Vernate - 28 maggio 2011

Limito - 10 aprile 2011 Seggiano - 7 maggio 2011

Zelo Surrigone - 15 maggio 2011

Basiglio - 9 giugno 2011

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