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Anno XXIX Numero 93 Dicembre 2010 IMQ, via Quintiliano 43 - MI
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ZIE NOTI LA CARICA DELLE AUTO ELETTRICHE Tutto quello che occorre sapere. Intervista all’ing. Pietro Menga, Presidente Cives. Pag. 12
IL RITORNO LENTO DELLA BICICLETTA Dal bikesharing al turismo culturale. Pag. 26
MOBILITÀ E URBANISTICA La città ideale non è un’utopia. Intervista all’Avv. Guido Alberto Inzaghi di ULI. Pag. 34
MOBILITÀ SOSTENIBILE PRIMO PIANO:
elettriche e design • Quelli che si sono già messi • Mobilità sostenibile? la spina: i produttori con la scossa Solo una vecchia storia • L’Italia che fumiga: mobilità in CO2 • Per il mondo, in punta di suola • Rotatorie, tra fautori e denigratori • Lui, lei, l’altro: difesa dei patrimoni • Disegnami un’automobile: vetture artistici ed esigenze tecnologiche I L
M A G A Z I N E
P E R
U N A
PRODOTTI DI QUALITÀ • Verde a prima s-vista • L’elettrodomestico che visse due volte
V I T A
D I
Q U A L I T À
QUALITÀ DELLA VITA • Il castello di Montechiarugolo • Interpretare il linguaggio del corpo • Cefalea da week end • A scuola di Tai Chi E
S I C U R E Z Z A
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IMQ NOTIZIE
MOBILITÀ SOSTENIBILE Di Giancarlo Zappa
Numero 93 Direttore Responsabile Giancarlo Zappa Capo redattore Roberta Gramatica Progetto grafico Fortarezza & Harvey Impaginazione Joint Design s.a.s. Hanno collaborato Franco Campisi Federico Cerrato Alessandra Cicalini Ursula Dobrovic Cristina Ferrari Walter Molino
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“Vengo a prenderti stasera sulla mia torpedo blu”. Se da qui a qualche anno, dovessimo riscrivere, attualizzandola, questa bella canzone di Giorgio Gaber, potrebbe sicuramente continuare con “l’auto elettrica e sportiva, che mi dà un tono di gioventù”. Sì, forse ci vorrà ancora un po’ di tempo, forse in alcuni paesi faranno più fatica che in altri, ma certamente, nel futuro delle 4 ruote, un ruolo di rilievo lo avranno le vetture ibride e quelle elettriche. Per saperne di più su questi mezzi di trasporto, dei quali se ne sente discutere tanto, ma non sempre con competenza, siamo andati a intervistare alcuni esperti, che ci hanno parlato di vetture, di normative, di colonnine di ricarica e di batterie. Ci hanno spiegato qual è il presente e in quale direzione ci si sta incamminando; hanno sfatato alcuni falsi miti e hanno portato ad esempio alcune città dove l’auto elettrica sta facendo il suo importante debutto. Abbiamo inoltre intervistato anche chi le auto le vede dal punto di vista dell’urbanistica e del paesaggio. Rimanendo nel campo dei trasporti a ridotto impatto ambientale, ci siamo accorti che, in alcuni comuni, si sta assistendo a un grande ritorno delle vecchie biciclette: capaci di imporsi con rinnovata forza, al punto da condizionare l’intera organizzazione cittadina. Ma, anche se raramente ci si pensa, il mezzo di trasporto con meno emissioni in assoluto continua ad essere quello dei nostri piedi. Se si tralascia infatti l’impatto, in termini di CO2, legato alla produzione delle calzature indossate, quando si cammina si emette veramente un nonnulla. Venendo alle nostre consolidate rubriche, nella sezione dei prodotti di qualità ci siamo occupati della seconda vita degli elettrodomestici. Ovvero di quello che accade ai materiali che li compongono una volta che i prodotti sono arrivati a fine vita. Ci siamo poi interessati del rischio di greenwashing, in particolare in merito ai prodotti per i quali vengono dichiarati requisiti ecologici a basso impatto ambientale che non sempre risultano essere veritieri. Come riconoscere allora quelli veramente tali, da quelli che lo sono solo sulla pagina pubblicitaria? A voi il piacere di scoprirlo, grazie anche all’aiuto di un insolito assistente, esperto in materia di bugie, che per l’occorrenza si è colorato il proprio naso di verde! E nel concludere vi ricordo le consuete pagine dedicate ai viaggi, alla salute, allo sport e agli spunti per il tempo libero.
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Buona lettura.
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SOMMARIO
IMQ NOTIZIE n.93
PRIMO PIANO 2
MOBILITÀ SOSTENIBILE? Solo una vecchia storia.
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L’ITALIA CHE FUMIGA Quanto incide la mobilità sulle emissioni di CO2.
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ROTATORIE: ALL’INCROCIO TRA FAUTORI E DENIGRATORI Le rotatorie stradali per lo snellimento del traffico agli incroci sono al centro di un ampio dibattito tra chi le ama e chi le ripudia.
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LA CARICA DELLE AUTO ELETTRICHE Tutto quello che occorre sapere su vetture elettriche e infrastrutture. Intervista a Pietro Menga, Presidente di Cives.
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A MILANO E BRESCIA, LA SCOSSA GIUSTA Arriva “e-moving”, il progetto pilota per la diffusione in città dei veicoli elettrici.
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DISEGNAMI UN’AUTOMOBILE Cambierà il design delle vetture elettriche? Intervista a César Mendoza, Direttore Istituto Europeo di Design di Torino.
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QUELLI CHE SI SONO GIA` MESSI LA SPINA Osservatorio sulle case automobilistiche che hanno scelto di puntare sui veicoli elettrici.
26
MA DOVE VAI, BELLEZZA IN BICICLETTA? Il punto sulle due ruote: una sana ed efficiente alternativa agli spostamenti in città.
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LEGGERE A DUE RUOTE Diario di una giornata speciale al Festivaletteratura di Mantova. Tra libri, conferenze, ma soprattutto pedalate. Per dimostrare come anche la cultura può influire sulla mobilità.
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IN GIRO PER IL MONDO IN PUNTA DI SUOLA La moda dei viaggi a piedi: glamour e a impatto ambientale ridotto.
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MEZZI (DI UNA VOLTA) EXTRA-ORDINARI Breve panoramica storica di mezzi di trasporto inusuali, utilizzati per le più disparate imprese.
34
LA CITTA IDEALE? NON È UN’UTOPIA Intervista all’Avv. Guido Inzaghi, membro del consiglio direttivo dell’ULI, socio e responsabile del dipartimento di town planning in DLA Piper.
38
LUI, LEI E IL TERZO INCOMODO Difesa dei patrimoni artistici ed esigenze tecnologiche, intervista a Giorgio Rigone, responsabile Ufficio Tecnico FAI.
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COSE DA PAZZI Il futuro secondo Mitchell Joachim, l’uomo che la rivista Wired ha inserito nella lista delle quindici persone che il presidente USA dovrebbe ascoltare.
PRODOTTI DI QUALITÀ 42
L’ELETTRODOMESTICO CHE VISSE DUE VOLTE Il corretto smaltimento degli elettrodomestici.
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VERDE A PRIMA S-VISTA Contro ecotruffe e greenwashing, IMQ-ECO: la certificazione delle asserzioni ambientali di prodotto che certifica solo chi dice il vero.
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12 26
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QUALITÀ DELLA VITA 46 VIAGGI: VISITA AL CASTELLO DELLA FATA BEMA 48 HOBBY: INTERPRETARE IL LINGUAGGIO DEL CORPO 52 SALUTE: WEEK END CON IL MAL DI TESTA 54 SPORT: TAI CHI PER RILASSARSI E TORNARE BAMBINI 56 LIBRI, FILM, VIDEO, MUSICA 60 CONSUMO CONSAPEVOLE: RISPARMIARE GUIDANDO
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COMUNICAZIONE DI QUALITÀ 62
SFOGLIO O DIGITO? La (lenta) scalata degli e-book.
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RUBRICHE 64 66
Panorama News Brevi IMQ
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PRIMO PIANO: MOBILITÀ SOSTENIBILE
e r u s i à Le m mobilitVeicoli e a l r e carburanti p e l i b i n e t s so Fonte: elaborazione da EU Directorate-General for Transport and Energy (DG-TREN)
◗ ◗ ◗ ◗ ◗ ◗ ◗ ◗
Infrastrutture di trasporto verdi uliti
Veicoli ibridi Biodiesel Biogas/Gas naturale Veicoli elettrici GPL Veicoli a idrogeno Trasporto a trazione umana Trasporto a trazione animale
ORTO HA IL TRASP MBIENTALE OA UN COST NCHE SOCIALE. AA ALTO, M pre in tarci semmpo, in s rantirlo al meglio, a o p s i d a te A forz ile, togliamo che dà tutti. E la costruzione di automob crescente, a ciòita: le a v r un porto, un’autostrau a mis tà alla nostr quali ioni famigliari, i, da o una ferrovia ad alta relaz ie, le passion velocità, come prima reaiz le amic ività fisica. l’att zione, suscitano l’opposizione degli abitanti dei territori che si prefiggono di attraversare, preoccupati, più che altro, che quei mezzi di comunicazione lascino ferite irreversibili nel paesaggio. Persino la mobilità di luoghi distanti ci preoccupa, consapevoli dei tanti guai che i trasporti provocano non solo localmente, ma anche a livello globale, in quanto responsabili di una quota di consumo di energia elevatissima e, con essa, di contributo al riscaldamento globale. Il trasporto ha un alto costo ambientale, ma anche sociale. A forza di spostarci sempre in automobile, togliamo tempo, in misura crescente, a ciò che dà qualità alla nostra vita: le relazioni famigliari, le amicizie, le passioni, l’attività fisica. Inoltre, le conseguenze del traffico - in termini di rumore, inquinamento, rischi per la sicurezza - ricadono su una quota crescente di cittadini, 4
◗ ◗ ◗ ◗
Percorsi verdi Piste ciclabili Strade per bus Ferrovie
Restrizioni all’accesso ◗ Controllo degli accessi ◗ ZTL/Living Streets ◗ Gestione parcheggi ◗ Zone pedonali ◗ Dissuasori velocità
come ad esempio gli anziani, che neanche possiedono l’auto, o comunque non possono guidarla. E così passiamo sempre di più dalla posizione seduta della scrivania a quella del sedile dell’auto, diventando sempre meno agili e (anche) un poco più grassi. Un pò come profetizzato dal film Wall-e, che rappresentava gli abitanti della mega-astronave Axiom come super-ciccioni capaci di muoversi solo a bordo di poltrone galleggianti, tramite le quali nutrirsi e comunicare, senza muoversi mai. Fantascienza? Forse, ma lo sarebbe anche ciò che viviamo oggi, se visto con gli occhi di coloro che ci hanno preceduto su questo pianeta. Un tempo era molto più semplice: ci si spostava a piedi, o al massimo a cavallo, e solo chi se lo poteva permettere. Tanto che, per molti secoli, l’unità di misura per la distanza, in voga in tutta Europa, è stata la lega, che esprimeva la lunghezza percorribile a piedi in un’ora, variabile da 4 a 6 chilometri, a seconda del luogo dove veniva adottata. E tra tutti i sistemi di trasporto, camminare a piedi rimane ancora l’unico sostenibile al cento per cento, tanto che viene prediletto dagli urbanisti e messo al primo posto in tutte le politiche di gestione del trasporto locale mirate alla sostenibilità. L’invenzione del trasporto pubblico, invece, viene fatta risalire niente meno che al filosofo e matematico Blaise Pascal, nel 1662, ma il primo passeggero di un tram si è visto solo nel 1807. Il primo treno con passeggeri, invece, è partito nel 1825, e per vedere un uomo che pedalava su un velocipede, an-
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IMQ NOTIZIE n.93
Trasporto collettivo di passeggeri ◗ Trasporto pubblico ◗ Servizi bus ◗ Bus a trasporto rapido ◗ Traporto ferroviario ◗ Trasferimenti intermodali ◗ Tariffazione integrata ◗ Marketing ◗ Parcheggio + bici ◗ Trasporto basato
sulla domanda (DRT)
◗ Sistemi di trasporto
accessibili
Gestione dei trasporti
◗ Tasporto urbano
◗ Gestione della domanda di trasporto ◗ Sviluppo orientato al transito ◗ Pedonalizzazione ◗ Nuovo urbanesimo e nuovo pedonismo
di passeggeri a noleggio (paratransit) ◗ Bus rapid transit (BRT) ◗ Qualità del servizio ◗ Sicurezza
Informazioni di viaggio ◗ Orari trasporto pubblico ◗ Calcolo automatico dei percorsi
Misure leggere ◗ Pianificazione di viaggio ◗ Scuolabus a piedi ◗ Travel blending ◗ Piani di viaggio personalizzati
Stili di vita non auto-centrici ◗ Car pooling ◗ Car sharing ◗ Strategie di abbandono dell’auto ◗ Ciclismo ◗ Bike sharing
Trasporto sostenibile di merci ◗ Controllo degli accessi ◗ ZTL/Living Streets ◗ Gestione parcheggi
◗ Zone pedonali ◗ Dissuasori velocità
tenato della bicicletta, ci sono voluti guerra, sta rendendo le megalopoli ancora una quarantina di anni in più. luoghi invivibili. E questi sono stati i soli mezzi a dispo- E allora si sperimentano, in tutto il monsizione della maggior parte degli abi- do, strumenti alternativi, lavorando in tanti del mondo civilizzato fino alla se- due direzioni, molto diverse tra loro. conda guerra mondiale. La prima è quella di limitare l’uso delle È nel dopoguerra che la ricchezza pro- auto private, contrapponendogli mezzi dotta a velocità impressionante ha fat- pubblici sempre più efficienti. Il seconto aumentare a dismisura la domanda do è di adottare mezzi meno inquinandi mobilità di persone e merci, tanto ti, anche se questa strada - seppur preche, in trent’anni, il numero di veicoli diletta dai produttori di auto - non risolve il problema del congestionamencircolanti nei paesi più sviluppati, mediato delle città. mente, è quintuplicato, facendo emergere la pianificazione dei trasporti qua- La sfida per la sostenibilità si gioca dunle nuova branca dell’ingegneria civile. que su un doppio fronte: quello amPer decenni il criterio adottato per pro- bientale (emissioni di CO 2, inquinagettare la mobilità è stato quello noto mento, rumore) e quello della competicome “predict and provide”: si proget- tività del territorio, poiché le città contavano i fabbisogni futuri in base alle gestionate sono inefficienti, fonte di previsioni dell’aumento sprechi, scarsamente del volume di traffico. Ma produttive e poco attraLa sfida per già da parecchio tempo enti per i ceti sociali più la sostenibilità questo approccio, che influenti. Una sfida da afsi gioca dunque presuppone una crescita frontare cercando di salsu un doppio fronte: senza fine della mobilità, vaguardare il consenso quello ambientale si è rivelato inadeguato, sociale. Non è facile. Ane quello della facendo emergere la neche perché la partita si competitività cessità, che nel frattempo gioca in un campo semdel territorio. è diventata urgenza, di pre meno bonificabile, a immaginare e poi realizzacausa del crescente conre forme di “mobilità sostenibile”. sumo di territorio, aumento di densità della popolazione, dispersione degli La mobilità sostenibile si declina in mo- insediamenti (“urban sprawling”), che di molto diversi, nelle varie aree del rendono il puzzle di ardua composiziomondo. Negli Stati Uniti, si parte da ne. Gli stessi romani già si misuravano aree urbane realizzate per lo più a mi- con problemi simili. Cesare, fin dal 45 sura di automobile. In Europa, invece, avanti Cristo, aveva instaurato in città è più facile far passare l’idea che l’auto il divieto di traffico privato. Chi arrivaprivata non sia il mezzo ideale per la va a Roma a cavallo o su un carro, docittà. veva scendere alle porte della città e In Asia, la dimensione dello sviluppo è andare a piedi o noleggiare una lettiga. prioritaria, ma la sua velocità, neanche Ci sarà mai un giorno che, nelle nostre paragonabile a quella del nostro dopo- città, si potrà circolare in santa pace?z 5
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PRIMO PIANO: FOCUS AUTO ELETTRICHE
CURIOSITà AUTONOMIA MEDIA DI UNA VETTURA ELETTRICA I modelli che stanno uscendo dichiarano percorrenze di 150 km in condizioni normali o 120 km in condizioni severe. Bisogna precisare che in città, contrariamente a ciò che avviene per le automobili tradizionali, le condizioni sono meno severe per varie ragioni, ad esempio per il recupero dell’energia in frenata. COSTO MEDIO DI UN “PIENO” ELETTRICO E TEMPO DI RICARICA Con 1 kWh si percorrono 6/7km. Se si applicasse il costo dell’energia considerando il veicolo come un’utenza domestica, la cifra per il pieno sarebbe irrisoria (intorno ai quattro euro). MODALITÀ DI PAGAMENTO La colonnina farà tutto da sola. COME VERRÀ RESA “RUMOROSA” L’AUTO ELETTRICA Fare rumore con degli altoparlanti non è difficile e, energeticamente parlando, non costa nulla. Le idee in proposito sono molte. Si potrebbe anche pensare a dei sensori di prossimità, come quelli che si utilizzano per parcheggiare, che rivelino la presenza di macchine o di persone. Va inoltre considerato che il rumore da rotolamento degli pneumatici è maggiore per i veicoli elettrici. RICARICHE PRIVATE: I COSTI E LE MODALITÀ Le tariffe sono allo studio. Sta inoltre uscendo una legge che sancirà il “diritto alla presa” per la ricarica. Questo vuol dire che il condominio non potrà opporsi e dovrà agevolare i lavori di adeguamento anche negli spazi comuni. POSSIBILITÀ DI SOSTITUZIONE RAPIDA DELLE BATTERIE Poter disporre di batterie cariche da sostituire in poco tempo è, senza dubbio, una prospettiva interessante. Tuttavia questa soluzione presuppone, per diffondersi capillarmente, una considerevole capacità di accordo e di standardizzazione tra i costruttori di veicoli e di batterie, in modo da poter automatizzare le modalità di estrazione e di sostituzione. VANTAGGI PER L’AMBIENTE Riduzione delle emissioni in termini di CO2, e assenza di produzione di polveri sottili.
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IMQ NOTIZIE n.93
motivazioni individuali (fornendo parcheggio gratuito, possibilità di accesso in zone riservate, …), invece di continuare a insistere soltanto sul vantaggio per la collettività e per l’ambiente. Quali possibilità di incentivazioni economiche sono previste? In Europa, Francia, Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna e Svizzera stanno già adottando una fiscalità bonus-malus sull’acquisto di veicoli, con extratassazione per quelli molto inquinanti e forte bonus per quelli con emissioni nulle o molto ridotte. Adottando il livello bonus-malus applicato in Francia si ricaverebbe, in 5-6 anni, oltre un miliardo di euro, sufficienti all’avvio di un mercato di almeno 200.000 veicoli elettrici, oltre che a rendere più consapevoli le scelte degli acquirenti. A mio avviso sarebbe utile introdurre questo sistema anche in Italia; oltretutto il bilancio per il fisco sarebbe in pareggio: la tassa associata ai veicoli inquinanti finanzierebbe l’incentivo per quelli non inquinanti fra i quali, ovviamente, quelli ad emissione zero, che avrebbero il massimo incentivo. A proposito del problema della distribuzione: una maggiore diffusione delle auto elettriche comporterà modifiche essenziali nel sistema di distribuzione elettrica? Senza dubbio, se vi sarà un forte sviluppo delle smart grid. Almeno inizialmente, gli impatti non saranno sul sistema di generazione, ma prevalentemente su quello di distribuzione. Saranno richiesti strumenti flessibili di gestione per evitare che vengano sovraccaricate le linee di distribuzione chiamate ad alimentare le colonnine di ricarica. Si tenga conto che la rete intelligente può arrivare, in alcune circostanze, a prelevare energia dalle batterie, che verrebbe ripagata all’utente, quando l’autoveicolo è connesso alla colonnina. In presenza di un significativo numero di autoveicoli, ne deriverebbe un giovamento alla rete elettrica nazionale ed europea. Vediamo da vicino l’auto elettrica.
Come cambia il veicolo elettrico rispetto a quello tradizionale? Questa domanda mi dà l’occasione per enfatizzare il comfort delle auto elettriche. Il guidatore ed i passeggeri rimangono sempre impressionati dall’assenza di rumore e di vibrazioni; in particolare, il primo apprezzerà una guida rilassante e con pochi comandi, ma non solo. Infatti, se siamo amanti della guida sportiva, noteremo l’ottima ripresa del veicolo, in molti casi superiore a quella di un veicolo tradizionale, e la costanza della coppia che è pressoché indipendente dal numero di giri e che, quindi, non ci costringe a portare il veicolo “su di giri”, come nel caso di un motore a scoppio. E per quanto riguarda il design? Le prime automobili vennero fatte riprendendo il design delle carrozze, delle quali erano naturali discendenti. Le auto elettriche come cambieranno? La tendenza è quella di differenziare il veicolo elettrico da quello tradizionale non solo per motivazioni tecniche, ma considerando anche l’aspetto emozionale. È chiaro che il vincolo strutturale più importante è rappresentato dalla batteria, che è anche l’elemento più pesante: i designer ne terranno conto e si impegneranno con la loro creatività, progettando il veicolo intorno alla batteria. Un altro elemento che potrà innescare un’innovazione stilistica molto particolare sarà il fatto di inserire i motori direttamente sulle ruote che farebbero sparire alcuni elementi come, ad esempio, il differenziale. La conseguente semplicità costruttiva, magari associata a quattro ruote sterzanti, potrebbe far comparire addirittura veicoli che girino su se stessi o si muovano di traverso. Parliamo ora delle infrastrutture, in particolare delle colonnine di ricarica e dei problemi legati alla sicurezza, potenza, tempi di ricarica. Innanzitutto parliamo di ricarica pubblica, perché su quella privata c’è da sottolineare che la modalità sarà solo quella lenta, con una potenza impegnata di 3,3kW e quindi mediante una normale presa da 16A, protetta da un semplice interruttore differenziale. Più delicato 15
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Contro le Eco-Bugie Contro le eco-truffe, il greenwashing, la comunicazione verde poco trasparente, IMQ propone IMQECO, Certificazione delle Asserzioni Ambientali di Prodotto. Un marchio rilasciato da un ente terzo al di sopra delle parti, indipendente da chi vende e produce, che garantisce che le caratteristiche ecologiche dichiarate dal produttore riguardo a un determinato prodotto, corrispondono al vero, sono misurabili e vengono mantenute nel tempo. CosÏ quando vedi il marchio IMQ-ECO sei sicuro che è vero green.
Certificazione delle Asserzioni Ambientali di Prodotto
IMQ-ECO, la garanzia che identifica a prima vista chi dice il vero.
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