1 minute read

LA VITA

«È in tutti [i compositori] la presenza di un gusto, e di un gusto puramente, quasi fisicamente musicale, prima della presenza di una capacità creativa concreta, di un’attitudine a produrre forme precise». Questa osservazione del grande musicologo del Novecento Fedele d’Amico vale in particolar modo per Chopin, che rappresentava anche fisicamente l’essenza della sua musica, era un tutt’uno con essa. E come osservava il poeta romantico tedesco Heinrich Heine, «le sue mani sono le fedeli serve della sua anima. E la sua anima è applaudita da gente che non ascolta solo con le orecchie, ma con l’anima. Perciò è il preferito da quella società eletta che cerca nella musica le più alte gioie dello spirito».

Fino al 1893 – anno in cui l’abate Bielawski individuò e rese noti l’atto di nascita e quello di battesimo di Chopin – si riteneva che il musicista

Advertisement

This article is from: