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STUZZICHINO CULTURALE!

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LO SAPEVI CHE...

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Igor Stravinskij

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La popolarità di Stravinskij presso il grande pubblico si deve ai tre balletti russi: L’uccello di fuoco (1910), Petruška (1911) e La sagra della primavera (1913), opere decisamente rivoluzionarie dal punto di vista musicale.

La sagra della primavera è stata utilizzata da Walt Disney nel cartone animato FANTASIA. Walt Disney, dopo aver ascoltato il brano coi suoi collaboratori, esclamò: “È meraviglioso! Sarebbe perfetto per gli animali preistorici. Ci sarebbe qualcosa di terrificante in dinosauri, lucertole volanti, e mostri preistorici...” (tratto dal Blog “Il mondo dei dinosauri”).

Ottenne anche grande fama come pianista e direttore d’orchestra, dirigendo spesso le prime delle sue composizioni. Stravinskij scrisse per ogni tipo di organico, composizioni d’ogni genere, dalle sinfonie alle miniature strumentali.

HISTORIE DU SOLDAT (LA STORIA DEL SOLDATO)

è un racconto messo in musica da Igor Stravinskij nel 1918.

Nel 1918 tutta l’Europa è coinvolta nella GRANDE GUERRA.

Stravinskij si trova in Svizzera, come profugo fuggito dalla Russia, ed è in un periodo di ristrettezze economiche. Decide di realizzare insieme all’amico Charles-Ferdinand Ramuz, autore del testo, uno spettacolo itinerante, con poche scene da trasportare, una sorta di carro di Tespi (come gli spettacoli di burattini al parco... ).

Pochi musicisti, pochi attori (il soldato, il diavolo, la principessa e un narratore) e un allestimento essenziale. L’impresa viene finanziata dall’amico Werner Reinhart, clarinettista per diletto, al quale Stravinskij dedicherà i TRE PEZZI PER CLARINETTO.

Gli strumenti scelti e l’organico ridotto fanno quasi pensare a una JAZZ BAND (Stravinskij scoprì il JAZZ proprio in questo periodo), ma anche a un’orchestra sinfonica “ristretta”, in opposizione al “gigantismo” orchestrale del periodo (basti pensare alla Sinfonia dei mille di Mahler del 1907!).

Ogni strumento musicale costituisce un elemento importantissimo nella scrittura musicale: i ruoli di accompagnamento e melodia si scambiano continuamente fra tutti gli strumenti musicali.

Lo spettacolo verrà eseguito una sola volta a Losanna a causa dell’epidemia di influenza spagnola che porterà all’annullamento della tournée.

L’HISTOIRE DU SOLDAT viene proposta anche in TRIO: violino, pianoforte e clarinetto.

Nella versione originale e completa gli strumenti sono i seguenti. Ogni strumento appartiene a una famiglia dell’orchestra: collega con una freccia ciascuno di questi alla famiglia di appartenenza.

▶ VIOLINO

▶ CONTRABBASSO

▶ CLARINETTO

▶ FAGOTTO

▶ CORNETTA (TROMBA)

▶ TROMBONE

▶ TAMBURO

▶ PERCUSSIONI

Quali fra gli strumenti elencati non troveresti in una JAZZ BAND? Scrivili qui sotto:

MAA... se la formazione dell’HISTOIRE DU SOLDAT fosse veramente jazz... secondo te, a quale strumento a fiato il sassofono “porterebbe via il posto”?

Scrivilo qui sotto.

Pur non avendo mai avuto modo di ascoltare il JAZZ dal “vivo”, Stravinskij aveva potuto studiare alcuni spartiti e, quindi, immaginarne le sonorità e lavorare sull’aspetto ritmico che già lo caratterizzava nelle opere precedenti (L’uccello di fuoco, Petruška e La sagra della Primavera).

Con l’HISTOIRE DU SOLDAT, Stravinskij ha modo di sperimentare sonorità e generi musicali nuovi, che lo avvicineranno al mondo

“americano” (e, in effetti, farà il suo primo viaggio in America nel 1925, dove si trasferirà definitivamente nel 1939). Quale fra queste danze che troviamo nell’opera di Stravinskij è di ispirazione americana?

Le conosci?

Vai a cercarle online!

Sappiamo inoltre che un’altra composizione, definita capolavoro e “pilastro” della musica del ‘900, influenzò moltissimo Stravinskij: il Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg, scritto ed eseguito nel 1912. Stravinskij era fra il pubblico ad una delle prime esecuzioni e ne fu profondamente colpito.

Schoenberg è inoltre l’inventore di una nuova tecnica che unisce il canto al parlato: lo SPRECHSTIMME (voce parlante). Una specie di antesignano del Rap...

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